Chain

« ...? Come ti ha trovato? »
Ecco, era quello il punto.
« Caramella, avevi detto che in segreto mandavi un sosia! Ci pensavo da un po': non è che hai una talpa?? Hai un sacco di collaboratori, magari qualcuno è sul libro paga di qualche fazione. Ma poi... non capisco: cosa cavolo ci faceva qualcuno a zonzo nei pressi dello Stige?? Nessuno si spinge fuori dalla zona di Genes da un bel po' per paura degli Headhunters!
Il gate rimarrà aperto per poco più di un'ora. E' vero che non abbiamo molto tempo, ma avresti dovuto comunque metterli a tacere tutti e due invece di lasciarli stare. Le bestie non entrano negli edifici, se non vuoi eliminarli fisicamente ti basta mollargli una botta in testa bene assestata e poi trascinarli al chiuso. »

-Non ho idea di come abbia fatto, è questo il punto. E del mio sosia non lo sa nessuno a parte i miei fedelissimi, nemmeno il cronachista o i soldati dell'Approdo. Nemmeno la ragazzina che hai mandato dai Gravity Children- tirò un sospiro, massaggiandosi le tempie -E... non lo sapevo. Non so come si muovono le bestie e capisci che non potevo ammazzarli.

L'ultima parte lo disse con vocina spenta, vergognandosi non poco di quella svista non certamente voluta.
Le gote si arrossarono un poco, mentre il viso le si deformava in una smorfia imbronciata.

-Non so che ci fanno qui, ed è orribilmente sospetto perchè non ha davvero alcun senso! Sono sicurissima di essere stata attenta, eppure questa ragazzina insulsa ed incapace in qualche modo mi ha raggiunta comunque, aiutata pure da un amichetto di Trident che diceva di "essere lì per caso"- sbottò allargando le braccia, seccata della situazione -Quindi... esiste un modo per non indirizzarli alla torre, qualora mi seguissero? Non voglio che qualcuno di Trident si avvicini alle vostre Regalia: Simca mi ha detto a che servono. Quelli di Trident sono degli esaltati... non posso permettere che accada!

La guardò seria, sperando davvero in un miracolo che probabilmente non sarebbe mai arrivato.

Orm ci pensò su. Sgranocchiò un'altra caramella, rendendosi conto di quanto pericolosamente stava attingendo alle sue magre scorte. In realtà non era così vorace, di solito, ma stare in compagnia di Drusilia le metteva fame. E quando aveva fame l'unico modo che aveva per concentrarsi era masticare qualcosa di dolce, l'aiutava a rimanere calma e con la mente sgombra da idee vietate ai diabetici ed ai minori di diciotto anni. Comunque in realtà in quel momento più che altro era irritata: da quando Gabishi era morto le dava un sacco fastidio quando la gente mette piede oltre lo Stige, perché quando il Senzavolto era in vita non si azzardavano nemmeno. Negli ultimi dieci anni invece aveva beccato sul confine un sacco di cioccolatini con la carta stagnola di vario colore, intenti per lo più a cercare qualche tesoro oppure semplicemente bighellonando in giro per farsi belli davanti alle cioccolatine imbrattando i muri. Faceva fico, fra le Tribù della Tempesta, poter dire "io sono stato sullo Stige", significa che hai fegato di sfidare gli otto "Re" di Sleeping Forest. Certo ogni tanto qualcuno tornava a casa con l'impronta di uno stivale sul deretano oppure con qualche osso rotto, ma visto nel senso di una sfida era "worth". Invece quando l'antico Horn King Gabishi era vivo, nessuno si azzardava. La pelle del viso è una di quelle "parts"* che gli Storm Rider non scommettono tanto volentieri.

« Beh, chissenefrega. »
Disse Orm, facendo spallucce in modo abbastanza plateale.
« Ormai è andata. Non abbiamo tempo per rimediare ad un errore e starcene qui ad arrovellarci non ci risolverà il mistero su come ha fatto quella tizia a trovarti. Diciamo che da questo momento ti nomino membro della Foresta del Riposo ad honorem. Se qualcuno si avvicina al Tropaion comportati come tale e spezzagli le ossa delle gambe, va bene? »
Di tutti i membri di Sleeping Forest non ce n'era uno che fosse del tutto sano di mente, ed Orm di certo non era neanche lontanamente l'eccezione che conferma la regola. Menefreghista per natura, non era tipo da piangere sul latte versato, neanche per un istante. Tempo pochi attimi e aveva già rimosso tutto quanto per concentrarsi sulla prossima mossa da fare: entrare nella "Torre del Trionfo", il mitologico scrigno che nasconde le Regalia del Cielo, il simbolo del "Vero Sovrano" di tutta la Foresta e delle belve che la popolano.
« Non posso contattare in nessun modo i miei compagni. Quando viene diramato l'ordine di Turtling totale tutto il team si rinchiude nella parte più profonda, il "core" del Tropaion. E' troppo in profondità e con troppe barriere perché delle banali onde radio li raggiungono, e tutto il cablato è schermato per evitare azioni di hacking. Tu, piuttosto, sei in grado di contattare i tuoi? Per ora non serve fare dell'allarmismo inutile, se la Caramella è certa di non avere una talpa allora va bene. Però, se serve, dovresti avvertire che Trident fa il doppio gioco. »

« Beh, chissenefrega. »
La platealissima dichiarazione della Regina dell'Acqua lasciò Drusilia un pò interdetta, non tanto per il nuovo piano quanto per il sentirsi orribilmente stupida ai suoi occhi... e forse un pò esagerata. Aveva sbagliato a preoccuparsi così tanto? Forse era davvero troppo pesante nei suoi attimi di sconforto?
« Ormai è andata. Non abbiamo tempo per rimediare ad un errore e starcene qui ad arrovellarci non ci risolverà il mistero su come ha fatto quella tizia a trovarti. Diciamo che da questo momento ti nomino membro della Foresta del Riposo ad honorem. Se qualcuno si avvicina al Tropaion comportati come tale e spezzagli le ossa delle gambe, va bene? »
Sempre più perplessa da quelle decisioni bizzarre, Drusilia si limitò a mettersi dritta con la schiena ed annuire solennemente, un pò imbarazzata.
« Non posso contattare in nessun modo i miei compagni. Quando viene diramato l'ordine di Turtling totale tutto il team si rinchiude nella parte più profonda, il "core" del Tropaion. E' troppo in profondità e con troppe barriere perché delle banali onde radio li raggiungono, e tutto il cablato è schermato per evitare azioni di hacking. Tu, piuttosto, sei in grado di contattare i tuoi? Per ora non serve fare dell'allarmismo inutile, se la Caramella è certa di non avere una talpa allora va bene. Però, se serve, dovresti avvertire che Trident fa il doppio gioco. »

-Abbiamo una ricetrasmittente, si- avrebbe detto, mostrandole l'anello -Per evitare le talpe, li avviserò comunque solo prima di entrare. Dirò che sono al sicuro con te e che per un pò non riusciranno a contattarmi, così risparmio loro anche l'apprensione nel caso non risponda a causa della mancanza di campo.

Almeno su quello non c'era molto da pensare o da discutere, anche se si ormai sentiva sempre più in pensiero verso i suoi... in particolar modo dopo gli avvertimenti di Orm sui Gravity Children. Lei stessa non sapeva quanto fossero potenti e non aveva la più pallida idea di come avrebbero potuto gestire gli Aviatori un ipotetico scontro.

-Sono allibita da questa storia, è assurdo!- sbottò ancora, orribilmente stufa di quei modi di fare tremendamente alieni a quello che era il suo pensieri -Non ha senso tutto questo casino, non hanno senso i rapimenti, la destituzione della vera Regina del Legame, la gente squarciata e nemmeno quei dannatissimi morti-viventi che girano per Klemvor! E Black è ancora in giro, e non so come sta... e sapeva di loro! Ma poi... perchè era venuto da voi? Non era nello schieramento a voi avverso?

A quel punto ebbe come un'illuminazione, come se avesse improvvisamente notato l'assenza di un tassello nel quadro generale della vicenda.

-Da quelli che sono i miei calcoli... ha raggiunto Sleeping Forest dopo lo scontro con Gabishi, vero?

Esattamente dopo la sua morte, a quanto detto da Simca... e quindi dopo la resurrezione.
Strano.

« Nope, Bi-Bi è ricomparso soltanto... vediamo... Kaede non era ancora nata, mi pare. Sono pessima con le date, credo quattro anni fa? Non ci siamo posti tanti problemi. E' ricomparso, ha chiesto scusa, abbiamo messo la cosa ai voti e l'abbiamo accettato di nuovo come membro onorario, un po' come abbiamo fatto con il vecchio Falco. E sì: lui stava dalla parte di Sora, come anche altri, però solo per lealtà verso i compagni. Inoltre non credo immaginasse di venire alle mani con noi. Lui e Dauntless erano dei bravi cioccolatini, solo... beh, eravamo tutti piccolini, all'epoca. Ingenui, idealisti ed un po' impulsivi, come un po' tutti. Cavolo, sono passati diciassette anni... »
Fece un sospirone. Uno scialle sulle spalle, un bastone da passeggio, occhiali da vista e poi sarebbe potuta anche passare per come si sentiva: una vecchietta.
« La Guerra dei Signori della Notte non è stato un semplice scontro fra Gravity Children, si è trattato semmai di... un litigio fra due amici. Sora e Kilik erano molto legati, ma poi quel testone ha deciso di fare a craniate con un testone ancora peggiore, e... beh. Il resto più o meno lo sai. A volte ripenso a come sarebbero andate le cose se avessero avuto la meglio loro. Con il senno di poi con un Re del Cielo le cose sarebbero state molto meno complicate. Meno fazioni, meno teste di legno impegnate a scornarsi fra loro... però forse si sarebbe davvero perso il senso delle cose. Secondo Kilik, con un Re del Cielo le Tribù della Tempesta avrebbero cessato di esistere in quanto tali, diventando qualcosa di diverso. Qualcosa di lontano dagli ideali di libertà con cui rivendicammo l'Antica Dimora dai coccodrilli Nar, e questa Foresta poi lottando contro le creature meccaniche, gli avventurieri determinati a saccheggiarla e perfino un intero esercito di quelle bestiacce verdi armate fino ai denti. »
D'altronde anche Drusilia era arrivata alla stessa identica conclusione, no? Con un Re del Cielo le cose si sistemano. Semplice. Arriva un capo e decide chi ha ragione e chi ha torto, stabilisce una linea di rotta comune e tutti quanti lo seguono senza litigare. Ma era davvero così? Una figura del genere era un "Re" oppure un tiranno? Come fare a vedere la sottile linea che separa chi ubbidisce ad un ordine per fedeltà, e chi ubbidisce perché costretto? Le Reglia del Cielo d'altronde non erano semplicemente un simbolo di potere, toglievano letteralmente libero arbitrio a tutti i Gravity Children!

« Dai, non pensarci più. E' stata una faccenda fra Gravity Children, e l'abbiamo risolta fra noi. Comunque sono sicura che andando fino in fondo metteremo insieme i pezzi, non saremo due capoccie come Dekoppa o Kilik, ma non siamo neanche stupide, in qualche modo ci arriveremo, ne sono certa. Oppure, nel dubbio, possiamo sempre prendere a calci un po' tutti quanti, così saremo certe di beccare il colpevole. Quando cerchi il proverbiale ago in un pagliaio, è sufficiente dar fuoco al pagliaio per risolvere il problema. »
Sembrava un ragionamento da stupidi campagnoli, però in fondo non era sbagliatissimo. La trama era troppo fitta, c'erano troppi potenziali colpevoli e gli indizi, se c'erano, erano troppo piccoli e troppo facili da perdere. E allora, se non si può individuare con certezza un solo colpevole, si può sempre restringere il campo a dei papabili al ruolo di "nemico" e prenderli a pugni uno ad uno, in questo modo anche se non si può raggiungere la certezza matematica di centrare il bersaglio si può essere ragionevolmente certi di prenderci!

« La Guerra dei Signori della Notte non è stato un semplice scontro fra Gravity Children, si è trattato semmai di... un litigio fra due amici. Sora e Kilik erano molto legati, ma poi quel testone ha deciso di fare a craniate con un testone ancora peggiore, e... beh. Il resto più o meno lo sai. A volte ripenso a come sarebbero andate le cose se avessero avuto la meglio loro. Con il senno di poi con un Re del Cielo le cose sarebbero state molto meno complicate. Meno fazioni, meno teste di legno impegnate a scornarsi fra loro... però forse si sarebbe davvero perso il senso delle cose. Secondo Kilik, con un Re del Cielo le Tribù della Tempesta avrebbero cessato di esistere in quanto tali, diventando qualcosa di diverso. Qualcosa di lontano dagli ideali di libertà con cui rivendicammo l'Antica Dimora dai coccodrilli Nar, e questa Foresta poi lottando contro le creature meccaniche, gli avventurieri determinati a saccheggiarla e perfino un intero esercito di quelle bestiacce verdi armate fino ai denti. »
Drusilia rimase in silenzio ad ascoltarla.
Ironicamente, a Laputa era avvenuta più o meno la stessa cosa: per evitare che quel posto collassasse era stata costretta a prendere le redini della vicenda, forte del suo ruolo più che di una reale volontà di ottenere potere. Dopotutto era un Ufficiale ed aveva delle responsabilità.
Ciò nonostante, era e restava una tiranna.
« Dai, non pensarci più. E' stata una faccenda fra Gravity Children, e l'abbiamo risolta fra noi. Comunque sono sicura che andando fino in fondo metteremo insieme i pezzi, non saremo due capoccie come Dekoppa o Kilik, ma non siamo neanche stupide, in qualche modo ci arriveremo, ne sono certa. Oppure, nel dubbio, possiamo sempre prendere a calci un po' tutti quanti, così saremo certe di beccare il colpevole. Quando cerchi il proverbiale ago in un pagliaio, è sufficiente dar fuoco al pagliaio per risolvere il problema. »
Il ragionamento non era affatto sbagliato, e per quanto sembrasse "sempliciotto" custodiva in sè una saggezza dettata da logica ed esperienza.

-La violenza genera altra violenza... in una spirale senza fine- si permise di dire, sussurrando -Quella guerra era un vostro litigio, ma ci sono state molte vittime umane. Un'autista di Simca se l'è presa con me perchè ti ho parlato al locale quando cercavi Black... e lei ha perso il fratello. Mi disprezzava, anche se non avevo fatto nulla.

Fissava il vuoto mentre attendeva che trascorresse il tempo o che Orm decidesse di spostarsi, assorta e quasi contemplante.

-Non so cosa sia giusto, ma non mi riesce di alzare le mani facilmente: penso sempre a cosa potrebbe accadere- fece spallucce, un pò insicura e a disagio. Non si era mai confidata con nessuno in quel modo -A Laputa io sono diventata un tiranno, esattamente come il vecchio goblin di prima. Lo sono diventata perchè senza di lui la mia isola era divisa e debole e le persone si ammazzavano a vicenda. C'è stata una guerra civile, ho provato a limitare i morti e a renderla più rapida, ma nonostante ciò raccolgo ancora i frutti di quella violenza... ogni giorno della mia vita. Magari non sono un grande stratega, ma dopo tutto quel sangue e quel dolore, mi sono convinta di una cosa.
Si morse le labbra, consapevole forse di quanto potessero le sue idee apparire strane ad uno Storm Rider o -peggio- un Gravity Children.
-In guerra perdono tutti.

Respirò profondamente, per poi portarsi una ciocca di capelli all'orecchio.

-La sconfitta brucia e la vittoria lascia sempre un retrogusto amaro... è per questo che evito sempre lo scontro o cerco di uccidere nessuno. E' anche per questo che a volte non vi capisco... e probabilmente non lo fanno nemmeno gli altri Abusivi.

« La mia Caramella si riempie sempre troppo la testolina di problemi, anche se non sono suoi... »
Disse Orm con filosofia, sorridendo e facendo spallucce. Una volta tanto il suo sorriso, seppur reso inquietante dai canini sovrasviluppati, sembrò in qualche modo più sereno sel solito, o semplicemente meno malizioso.
« Ogniuno raccoglie i frutti delle sue azioni, nel bene o nel male. E' stupido incolpare gli altri per le decisioni che prendono. Qualcuno decide di combatterti e muore? Fatti suoi! E sì: conosco la storiella del "se non fosse per gli Otto Re brutti e cattivi che siedono sul Tropaion impedendoci di eleggere un Re del Cielo il mio ragazzo sarebbe ancora vivo, mio fratello sarebbe ancora con me e magari oggi ci avrei fatto l'amore così tante volte da raddoppiare il numero di marmocchi dell'orfanotrofio di Simca". E' una sciocchezza! Noi Gravity Children abbiamo scelto di difendere la nostra indipendenza! In fondo, se anche si fosse trattata di una scelta egoistica, pensare agli altri prima che a se stessi ed alle persone a noi care è roba da martiri! Biasimare qualcuno perché non è un santo è un'idiozia! Flagellarsi la mente ogni giorno ripensando ai propri errori e fustigare se stessi perché non si è stati "migliori" in passato è ancora peggio! E' roba da masochisti dell'anima. Nessuno è perfetto ed i capi sono coloro che più spesso di tutti fanno degli errori! E' facile per gli stolti seguire gli ordini e lamentarsi se generano errori. »
Sbuffò, concludendo:

« Ma che stiamo facendo? E' in corso una specie di battaglia e stiamo a discutere di filosofia...? Ufuf, Mikan ha ragione. Sto davvero invecchiando. »
Indicò di nuovo la direzione da intraprendere.
« Andiamo, voglio raggiungere il gate il prima possibile, così potremo anche fare un giro nei dintorni per assicurarci che non ci siano dei ficcanaso in giro. »

« In fondo, se anche si fosse trattata di una scelta egoistica, pensare agli altri prima che a se stessi ed alle persone a noi care è roba da martiri! Biasimare qualcuno perché non è un santo è un'idiozia! Flagellarsi la mente ogni giorno ripensando ai propri errori e fustigare se stessi perché non si è stati "migliori" in passato è ancora peggio! E' roba da masochisti dell'anima. Nessuno è perfetto ed i capi sono coloro che più spesso di tutti fanno degli errori! E' facile per gli stolti seguire gli ordini e lamentarsi se generano errori. »
Sulla parte del masochismo -doveva ammetterlo- si sentì un pò piccata, probabilmente perchè infondo era vero.
Ciò nonostante, mentre Orm sorrideva, Drusilia non potè fare altro che ricambiarla dolcemente, del tutto incapace di perpetrare pensieri cupi al suo fianco.
« Ma che stiamo facendo? E' in corso una specie di battaglia e stiamo a discutere di filosofia...? Ufuf, Mikan ha ragione. Sto davvero invecchiando. Andiamo, voglio raggiungere il gate il prima possibile, così potremo anche fare un giro nei dintorni per assicurarci che non ci siano dei ficcanaso in giro. »

Mentre la Regina dell'Acqua indicava la nuova via da prendere, l'Alfiere si limitò ad annuire, sollevandosi in piedi, pronta nel passare all'azione.
-Risolveremo questa faccenda, sconfiggeremo gli headhunters, troveremo Ringo e Simca... e anche Bi-Bi. Mi deve molte spiegazioni.

Non lo disse come una promessa, piuttosto sembrava una dose di positivismo iniettata direttamente nelle proprie vene.
Dopotutto, si vedeva quanto ne avesse bisogno...

« Tanto per evitare fraintendimenti: quella non è il Tropaion. »
Orm indicò la colossale struttura che si stagliava alta fra i grattacieli, tanto comuni in quela parte di Klemvor. Quelli un tempo dovevano essere i quartieri più alti di tutta la città, sede di ricconi, luogo di sfarzo e di strutture tanto spettacolari quanto la biblica torre di babele. Quello che nelle mappe viene segnato come Tropaion, sede di Sleeping Forest, non era nemmeno il grattacielo più alto o spettacolare, tuttavia incuteva un certo stato di timore reverenziale mentre si stagliava come un titano dormiente verso il cielo plumbeo della città delle macchine. In tempi antichi era la sede di chissà quale società di grandi industriali, forse una multinazionale di una certa importanza.
« Anche il nome è sbagliato. Secondo Kilik, l'universo da cui proviene "questa" Foresta è molto diverso da quello da cui proveniamo. Questo stesso grattacielo che si trova nella nostra "Antica Dimora"* ha il nome di una compagnia differente dall'organizzazione di facciata che gestiva il progetto "Air Gear", in realtà un programma di ricerca per viaggi "world-to-world"** di lunga durata. Comunque il Tropaion, quello vero, è questo. »
Dopo una breve ed infruttuosa perlustrazione della zona, Orm aveva condotto Drusilia verso un'enorme struttura che giaceva nel bel mezzo di una quantità enorme di bacini idrici, stazioni fognarie e centrali elettriche. Era effettivamente strano che un simile agglomerato di strutture si trovasse proprio in quel punto, così vicino ai quartieri alti. Di solito luoghi del genere sorgevano lontano, in quartieri meno abbienti dove gli edifici residenziali erano di valore inferiore. Il punto indicato da Orm comunque era una sorta di colossale cisterna, o qualcosa del genere. C'erano massicci tubi un po' dappertutto, e la struttura aveva l'aspetto di un gigantesco lago coperto di acciaio. Fu allora che iniziò un concerto di anime dannate, mentre decine di meccanismi a trazione idraulica entravano in funzione. Vapori maleodoranti emersero dagli sfiati sollevando un vento caldo, e l'acciaio si animò iniziando lentamente a schiudersi.



« Una torre non si estende necessariamente verso l'alto. Una torre è tale anche se capovolta, come nei tarocchi. »
E nei tarocchi l'arcano maggiore della torre, se capovolta, non era di buon presagio. Nemmeno "quella" torre aveva un bell'aspetto, né sembrava accogliere Drusilia nelle sue viscere. Cantava con suoni di metalli stridenti, mentre si schiudeva, ed emetteva fiati che puzzavano di olii industriali e di aria calda che sembrava provenire dritta dal centro della terra. Orm però sembrava a suo agio e si preparò a saltare. Per uno Storm Rider, tutte quelle pareti lisce erano come un sentiero facile da percorrere.

« Bene, direi che possiamo andare. Rimani dietro di me, il Tropaion è un labirinto! »

« Tanto per evitare fraintendimenti: quella non è il Tropaion. »
Ascoltando le informazioni dell'amica con l'aria spaesata in un misto di curiosità ed ammirazione tipica dei turisti in zone particolarmente esotiche, Drusilia si limitò a lanciare occhiate in giro nel tentativo di fissare bene a mente la planimetria esterna dell'intero agglomerato, giusto per evitare di perdersi qualora si fossero divise.
Dopo aver perlustrato bene la zona, fu condotta in un'enorme struttura nel bel mezzo di un agglomerato di bacini idrici, stazioni fognarie e centrali elettriche. Più precisamente in una cisterna: c'erano tubi un ovunque e ricordava vagamente un enorme lago d'acciaio. Fu proprio in quel momento che un forte rumore raggiunse le loro orecchie, seguito da altri ed altri ancora: stridii metallici e... rumore di aria compressa, originati da chissà quali aggeggi infernali. Vapori maleodoranti emersero dagli sfiati sollevando un vento caldo ed il lago d'acciaio si mosse, rivelando ciò che vi era sotto.

« Una torre non si estende necessariamente verso l'alto. Una torre è tale anche se capovolta, come nei tarocchi. »
Non era un bel presagio... eppure l'amica sembrava tranquilla.
Lanciandole un'occhiata dubbiosa ed aggrottando lievemente la fronte, Drusilia decise di non pensarci troppo e fidarsi comunque.
« Bene, direi che possiamo andare. Rimani dietro di me, il Tropaion è un labirinto! »
-Solo un attimo.

Nel dirlo, Drusilia alzò il palmo della mano, aggiustando con le dita l'anello a forma di fiore di cristallo -molto simile ad un meraviglioso anello di fidanzamento- da cui non si era mai separata fino a quel momento. Normalmente avrebbe potuto mandare anche messaggi con un lieve bisbiglio, eppure preferì utilizzare per bene il mezzo vocale in modo da evitare interferenze.

-Ragazzi, sono Drusilia- avrebbe detto, scandendo bene le parole per rendere il messaggio chiaro -Sto con Orm e sto bene. Ora però devo raggiungere una zona che non permette comunicazioni, quindi non vi allarmate se non riuscite a contattarmi.
Lo disse giusto per evitare allarmismi, ed anche per permettere loro di regolarsi in anticipo qualora vi fossero stati problemi.
-Ah, ho delle novità: ci sono probabilità che Trident faccia il doppio gioco perché abbiamo notato movimenti sospetti in zona. Inoltre Orm dice che alcuni Gravity Children non sono particolarmente docili e potrebbero dare problemi.

In realtà, con una buona dose di fortuna, non sarebbe accaduto nulla... eppure per esperienza qualcosa le diceva che la fortuna in quei luoghi non giocava mai dalla sua parte. Per questo era meglio prevenire, per quanto possibile.

-Fate attenzione alle persone in cui scegliete di riporre fiducia.

Detto ciò, chiuse le comunicazioni.
Riportando il braccio lungo la vita in un movimento delicato, fece cenno all'amica di aver completato ciò che era necessario; seguirla non sarebbe stato comunque un problema. Magari Orm era brava nei suoi "tick"... ma Drusilia sapeva comunque volare.

-Sono pronta: ti sto dietro.

Mentre scendeva, Drusilia ebbe l'impressione di sentire delle voci provenire dalla IA, tuttavia una breve ridda di scariche di interferenze la lasciarono per sempre nel dubbio se quella fosse o meno una risposta da parte del fratello e degli altri Aviatori. In qualche modo il Tropaion sembrava interagire con la tecnologia di quel lascito di Raylek, quindi molto probabilmente si trattava semplicemente di disturbi erratici e non di un vero e proprio tentativo di rispondere da parte degli altri. E in ogni caso, difficilmente Drusilia sarebbe stata in grado di aiutarli, perché una volta entrata nel Tropaion era di fatto obbligata ad andare fino in fondo. Tanto più che mentre scendeva la valvola di sfiato si richiuse lentamente sopra la sua testa, immergendo il colossale impianto in una semioscurità interrotta soltanto dalle pallide e smorte luci artificiali in cui comunque Orm sembrava a suo agio. La Regina dell'Acqua sfrecciava in verticale sulla parete, evitando i continui ostacoli e saltando di ringhiera in ringhiera, scendendo rapidamente di livello e rimanendo di fronte all'Alfiere Errante che pure era in grado di volare. Non c'era d'altronde una sola parete a non essere solcata da innumerevoli graffi e solchi, frutto del passaggio di diverse generazioni di guardiani che avevano protetto quel luogo da qualunque intrusione. Questo avrebbe portato Drusilia a ricordare diversi fatti, primo fra tutti gli eventi che furono l'epilogo delle Guerre della Fondazione. In effetti, nel Presidio Errante erano davvero pochi quelli che conoscevano con esattezza i fatti, sempre ammesso che ne esistano. Nemmeno Raylek aveva assistito di persona a ciò che era avvenuto all'interno del Tropaion, presso l'ultima tana delle mostruose creature simili ad insetti che avevano nidificato in seguito alla caduta delle "Lacrime di Fuoco". L'unico che sapeva, forse, era Dorian Gray, che proprio quel giorno era scomparso, inghiottito dalla Torre... Orm le aveva raccontato qualcosa, ma anche lei sapeva ben poco. Quel giorno erano morti Gabishi e Onibasu, e Black Burn durante il loro primo incontro aveva detto qualcosa anche riguardo un terzo elemento di Sleeping Forest rimasto gravemente ferito, anche se la formazione attuale presentava due sole "novità" rispetto a quella di allora, e nessun membro dell'attuale Sleeping Forest esibiva cicatrici evidenti o sfregi particolarmente eclatanti. Ma ormai probabilmente quei discorsi appartenevano alle leggende, ormai c'era da concentrarsi sul presente. Ed il presente erano gli Headhunters, la potenziale scomparsa (o peggio) del Comandante Generale Ringo Noyamano, e sopratutto la minaccia diretta alle Regalia del Cielo.

« Di qua! »
Poco più avanti rispetto a Drusilia, Orm si infilò agilmente in una galleria laterale, e per poco non sfuggì dalla vista della Galanodel. C'erano tanti di quegli ingressi posti a così poca distanza gli uni dagli altri che la vista aveva giocato un brutto scherzo all'Alfiere, quasi confondendola sul punto esatto in cui si era intrufolata l'eccentrica Storm Rider che le faceva da guida. Ma una volta trovato l'ingresso giusto, bastò schiacciare un interruttore e la galleria si illuminò a giorno, mostrando una quantità allucinante di condutture, tubi di scarico in funzione, segnaletiche e quant'altro. Sembrava di stare in un sottomarino nucleare oppure in una portaerei moderna: gli spazi erano ottimizzati e bisognava quasi camminare chinati sebbene né Drusilia né Orm fossero particolarmente alte. Inoltre le porte erano a chiusura stagna, e avevano l'aria di essere davvero pesanti. Neanche uno scoppio di dinamite le avrebbe smosse.
Superati i primi due boccaporti a chiusura idraulica, finalmente la zona sembrò un po' meno spartana. Entrarono in un ambiente che in stridente contrasto con le altre gallerie esibiva un lussuoso tappeto di velluto cremisi consumato dal tempo fino ad essere attaccato da vistose chiazze di muffa in più punti. D'altronde l'umidità del luogo era elevata, e faceva caldo al punto che si sudava e gli abiti si appiccicavano alla pelle.

« In origine si trattava di un impianto a moto perpetuo. Traeva energia dal calore di una caldera vulcanica, di fatto attingendo direttamente dal nucleo terrestre. Nell'Antica Dimora l'impianto è morto, e quando venimmo qui più di dieci anni fa pensavamo che fosse la stessa cosa per questo posto. Invece sorprendentemente lo trovammo in funzione, sebbene in grado di generare un'energia limitatissima. Nemmeno Kilik ha mai saputo spiegare esattamente come fosse possibile, ha solo detto qualcosa di complicato riguardo il sole e le stelle di Endlos. »
Alla destra di Drusilia iniziarono a sfilare una quantità di arazzi impressionante. La Dama dei Venti aveva già visto qualcosa del genere ad opera delle Tribù della Tempesta, in passato, ma stavolta non c'erano intenti goliardici né tentativi di scherno. Era tutto molto, molto serio quando gli sfarzosi stendardi rossi esibivano immagini di stampo epico e volti che le risultarono addirittura familiari. Nel frattempo la Regina dell'Acqua aveva preceduto Drusilia, fermandosi di fronte ad una porta stavolta munita non solo di serratura, ma anche di una sorta di computer a lato che aveva l'aria di essere un pannello di controllo. Ci mise parecchio ad armeggiare con esso, e col tempo morto a disposizione l'Alfiere fu praticamente obbligato a sbirciare le pareti invase dagli arazzi medievaleggianti.

« Questo è il salone delle memorie, l'anticamera del Tropaion. »
Disse Orm distrattamente mentre digitava alcuni tasti del pannello di controllo. Una musica appartenente al genere classico si diffuse nell'aria, e la voce limpida di una donna iniziò ad intonare una lirica che inizialmente risultò difficile da seguire, ma che ben presto entrò nella testa di Drusilia e si rivelò una sorta di inno, o canto di guerra:

"The trees entangle their arms and
stretch upward into the sky.
The budding leaves devour the light, adding depth to the forest's darkness.
The hunter does not notice the glare nor the claws of the beast biding in the darkness.
Tonight is the night when the hunter will be hunted."

"This is the Sleeping Forest."

In una scena ritratta sugli arazzi, una sorta di divinità dal volto inquietante e privo di lineamenti donava ad un individuo angelico uno scrigno decorato che si poteva benissimo ricondurre al mitologico vaso di Pandora. In un'altra, lo stesso angelo, ora dalle ali nere da pipistrello, come Lucifero decadeva dai cieli gettato al suolo dallo stesso dio senza volto, attorno a cui spiravano i venti. In un'altra, due dozzine di uomini e donne aprivano lo scrigno. Nell'altra, un giovane dai capelli bianchi lo celava al di sotto di una torre che ricordava un'illustrazione dei tarocchi. Poi vi erano innuerevoli immagini che ritraevano i vari "Re" della Foresta del Riposo, ed in cui ricorrevano volti che Drusilia ricordava. Un incappucciato dal fisico possente con delle casse rombanti musica in spalla era Dauntless, un giovane dal volto drappeggiato di bende era Onibasu. Fiamme arancio ed oro circondavano lo stemma di Spit Fire, e naturalmente c'erano anche pile di pali su cui erano appese maschere al centro del quale spiccava un volto immerso nell'oscurità che doveva appartenere a Skinface. Di fianco un giovane di bell'aspetto ammantato di nero porgeva la mano ad una folla di infanti, aiutandoli a sollevarsi da terra. Somigliava a Nue, ma lui non era mai stato in Sleeping Forest e quindi quasi certamente si trattava di Black Burn. C'era anche un tizio che Drusilia non conosceva, un individuo dai capelli neri vestito in abiti stravaganti dal sapore anni '70, un cappello scuro e occhiali da sole, nell'immagine aveva con se delle rose e sembrava rivolgersi a quelle che potevano essere delle icone, oppure delle lapidi. Poi c'era anche un vasto drappo lungo diversi metri, in cui si ripercorrevano le fasi principali dei quattro giorni delle Guerre della Fondazione. Dal primo giorno di fuoco, al giorno in cui l'Arka del Mazzakro si schiantò su Klemvor. Il drappo mostrava creature simili a falchi cavalcati da figure umane volteggiare in lontananza attorno alla titanica struttura orkesca. Il Terzo giorno mostrava i volti di Simca, di un giovane ed una donna che portavano insieme lo stendardo dall'icona familiare di Trident, lo stesso che adesso viene usato da Satsuki Kiryuin, e la caduta di un uomo rappresentato con l'aspetto di un gigantesco Mammuth: Akira Udo, l'antico Re delle Zanne. L'ultima immagine però era difficile da interpretare: stuoli di Orki guidati da un capo particolarmente corpulento sembravano dialogare con gli uomini di Trident, sebbene il sole brillava su di loro e l'immagine di una rondine volteggiava sulle loro teste con nel becco un ramoscello di ulivo.

« Nina?? State bene?? Non riesco ad aprire... »
Una voce meccanica arrivò dagli altoparlanti, sostituendosi alla musica.
« Orm...? Ti credevamo prigioniera di Genesis. »
Orm abbandonò la consolle e si rivolse verso l'alto. Nascosto in una griglia, Drusilia riconobbe l'occhio di una telecamera.
« Ero dagli Abusivi! Che cos'è successo, dov'è Ringo?? »

« In mano al nemico. Forse morta. Non lo sappiamo, Kilik ci ha ordinato di ritirarci qui, mentre... »
Ci fu una pausa improvvisa. Orm si mordicchiò il labbro inferiore, dando segni di nervosismo.
« Non posso attivare l'apertura automatica, devo intervenire sul manuale. Dovrete aspettarmi mentre scendo da voi. »
Orm acconsentì di malavoglia, ed a quel punto non ci fu altro da fare che aspettare, ancora. Ed Orm aveva l'aria di iniziare ad essere stufa di aspettare...

Durante la discesa Drusilia ebbe l'impressione di sentire delle voci provenire dalla IA, anche se in effetti non ebbe modo di capire nè da chi provenissero e nemmeno il messaggio. Probabilmente era come diceva Orm: la struttura era fatta per non permettere nemmeno le comunicazioni con l'esterno, pertanto sarebbe stato inutile impuntarsi su quei dettagli. Piuttosto proseguì senza battere ciglio mentre la valvola di sfiato si richiudeva alle sue spalle.
« Di qua! »
Orm si lanciò in una galleria laterale. Bastò accendere un interruttore e questa fu inondata dalla luce artificiale, così da mostrare le tubature e chissà quante altre diavolerie che ne ricoprivano le pareti e che Drusilia ricordava solo aver visto prima nel suo lontano passato, nel mondo che le aveva dato i natali. Superati due boccaporti a chiusura idraulica, gli ambienti divennero più semplici e meno dispersivi per uno sguardo attento: in quella semplicità spartana -però- apparve inaspettatamente un lussuoso tappeto di velluto cremisi consumato dal tempo.
« In origine si trattava di un impianto a moto perpetuo. Traeva energia dal calore di una caldera vulcanica, di fatto attingendo direttamente dal nucleo terrestre. Nell'Antica Dimora l'impianto è morto, e quando venimmo qui più di dieci anni fa pensavamo che fosse la stessa cosa per questo posto. Invece sorprendentemente lo trovammo in funzione, sebbene in grado di generare un'energia limitatissima. Nemmeno Kilik ha mai saputo spiegare esattamente come fosse possibile, ha solo detto qualcosa di complicato riguardo il sole e le stelle di Endlos. »
...e se Orm non ne capiva molto, nemmeno Drusilia poteva dirsi ferrata in materia: a modo suo -dopotutto- era una mente semplice. Forse Arthur avrebbe saputo comprendere meglio i segreti di quel posto, ma in fin dei conti a Laputa interessava davvero poco. E poi, a differenza del vecchio goblin, l'attuale Alfiere non aveva certo ereditato manie di controllo.
Mentre procedeva verso la sua meta, osservò un gran numero di arazzi appesi alle pareti.
« Questo è il salone delle memorie, l'anticamera del Tropaion. »
Disse Orm mentre digitava alcuni tasti del pannello di controllo e partiva una musica simile ad un inno.
Intanto la Dama del Vento vagava con lo sguardo in attesa che l'amica aprisse quell'altra porta, quindi si soffermò incuriosita sugli arazzi. In uno di questi una figura senza volto donava ad un essere angelico uno scrigno. In un'altra, lo stesso angelo aveva cambiato le proprie ali e cadeva dal cielo sospinto dai venti. In un'altra, più di venti fra uomini e donne aprivano lo scrigno che poi -in una rappresentazione successiva- fu nascosto in una torre da un giovane con i capelli bianchi. Oltre a quelle rappresentazioni, Drusilia ne intravide molte a ritrarre i vari "Re" della Foresta del Riposo fra cui molti già visti e conosciuti.

« Nina?? State bene?? Non riesco ad aprire... »
« Orm...? Ti credevamo prigioniera di Genesis. »
« Ero dagli Abusivi! Che cos'è successo, dov'è Ringo?? »
« In mano al nemico. Forse morta. Non lo sappiamo, Kilik ci ha ordinato di ritirarci qui, mentre... Non posso attivare l'apertura automatica, devo intervenire sul manuale. Dovrete aspettarmi mentre scendo da voi. »

Orm acconsentì, ma era evidente che aspettare fosse l'ultima cosa che desiderava fare. Lo stesso valeva per Drusilia, separata dai suoi compagni nel pieno di una caccia. Ciò nonostante, la sua esperienza di comandante di gilde, eserciti e poi nazioni le suggeriva che -forse- non era il caso di rendere ancora più pesante il clima che si era creato, piuttosto si sarebbe dovuta impegnare a renderlo più rilassato, per quanto possibile. Doveva trovare qualcosa fa far fare ad Orm affinchè l'attesa le pesasse di meno.

-Orm, chi è questo tipo senza faccia?- avrebbe domandato candidamente, indicando un arazzo -E questo angelo qui?
Qualora la Regina dell'Acqua si fosse voltata al richiamo, Drusilia le avrebbe sorriso dolcemente.
-Alla fine come si è conclusa la Guerra con gli Orki? Qui stanno contrattando, giusto?

« Oh, quelli... »
Rispose Orm, distratta, guardando gli arazzi indicati da Drusilia.
« Niente, ogni tanto Kilik viaggia nel Pentauron e torna con uno di quei cosi. Un suo amico intellettualoide gli fa da cronachista personale, ascolta le sue storie e fa quei brutti affari. Vediamo... questo...? »
Indicò l'angelo.
« Quello è Sora. Beh, l'ha rappresentato in modo decisamente troppo drammatico, non si addice a quell'idiota. »
Mise le mani sui fianchi, evidentemente piccata dall'eccessiva importanza che si dava al personaggio.
« Quello invece è la rappresentazione del "Dio del Vento", perché piazzarci un team di scienziati con il volto butterato e la pancia non era abbastanza drammatico. In realtà è... beh, si è trattato di uno scherzo, o qualcosa del genere. Quando alcuni teppisti del Pentauron hanno incontrato Sora e gli hanno chiesto chi fosse stato a dargli le Air Treck che indossava lui rispose che era stato il "Dio del Vento". Naturalmente scherzava, voleva tagliare corto per non dover spiegare troppe cose, credo. Oppure voleva fare un po' di teatro. Era un idiota, e a quel tempo era un idiota di dodici anni, il resto puoi immaginarlo da sola... »
Poi spostò l'attenzione sull'ultimo arazzo, quello che concludeva le Guerre della Fondazione.
« Oh, quello. Credevo che fosse storia nota anche a voi, almeno nella versione ufficiale. »
Dette le spalle all'arazzo, con aria nervosa e impaziente. Non aveva voglia di aspettare Nina, ma era costretta. La porta metallica non si sarebbe smossa di un centimetro nemmeno se si fossero messe in due a prenderla a calci.
« Ufficialmente "l'enemy" parlamentò con una delegazione di Trident, guidata dall'allora Re del Rombo e dal suo secondo in comando, Benkei. Si arresero, giurarono di non tentare di nuovo di invadere la Foresta, donarono al gruppo alcune reliquie in segno di resa, poi si voltarono entrarono nelle paludi e lì scomparvero nel nulla. Questa è la mezza verità di facciata, all'epoca c'erano dei coglioni che volevano vendicare i loro compagni rimasti uccisi e desideravano inseguire l'orda nemica fin nelle paludi, nel tentativo disperato di commettere suicidio di massa come degli idioti. Allora Yoshitsune ha semplicemente "interpretato" un po' le parole del capotribù degli orchi, che tanto non era niente di troppo difficile perché non si capiva quasi niente di quello che diceva. In realtà quella tribù di orchi non era intenzionata ad invadere la Foresta fin da subito, stavano cercando dei loro nemici atavici, con cui era in corso una sorta di faida. Se ne andarono non perché si dichiararono sconfitti, ma perché avevano finito il loro lavoro. Durante il meeting semplicemente ci ringraziarono per la battaglia: dissero che non si erano mai divertiti tanto in vita loro. »

-Non sono brutti- avrebbe risposto Drusilia che -per quanto ignorante in materia rispetto a molti altri- era sempre molto interessata verso oggetti di valore storico o personale -E comunque... può essere che sia stato detto a Laputa, si. Può essere che fossi... distratta, quando fu detto.
Lo disse con tono un pò sfuggente, portandosi delle ciocche dietro le orecchie con fare nervoso, probabilmente a disagio.
-Non sono andata mai molto d'accordo con il vecchio Alfiere, ed era una cosa risaputa. Però, in qualche modo, riuscivamo a collaborare. Ad ogni litigio c'era sempre Dorian a placarci. Gli volevo bene.
Abbassò lo sguardo senza aggiungere altro: dopotutto i tempi verbali rendevano abbastanza chiara l'idea di cosa fosse accaduto dopo.

Camminando ancora fra gli arazzi, si sarebbe soffermata su uno con delle curiose figure, fra cui una spiccava circondata dalle fiamme.

-Spitfire- avrebbe detto a voce bassa -L'ho incontrato al cimitero. Sembrava calmo e gentile nonostante volesse divorare Ryuko... prima di sapere chi fossi mi ha fatto indovinare il suo nome. Mi ha lanciato un cameo con il suo titolo... la superbestia. Gli altri lo chiamavano "Spi" e lui chiamava Black "Blacky". Gabishi invece non mi ha mai risposto, nonostante lo avessi chiamato per nome. Forse non si ricordava di me.

Ristette qualche attimo, ricordandosi che Orm continuava a non crederle su quel punto.

-Chi era comunque il nemico degli Orki?

-Spitfire
L'ho incontrato al cimitero. Sembrava calmo e gentile nonostante volesse divorare Ryuko... prima di sapere chi fossi mi ha fatto indovinare il suo nome. Mi ha lanciato un cameo con il suo titolo... la superbestia. Gli altri lo chiamavano "Spi" e lui chiamava Black "Blacky". Gabishi invece non mi ha mai risposto, nonostante lo avessi chiamato per nome. Forse non si ricordava di me.

« La "superbestia" era il nome che avevano iniziato ad usare per quel moccioso, vediamo... questo qui. »
Indicò con l'indice l'immagine del mammuth, l'icona di Akira Udo, Re delle Zanne.
« E continuo a pensare che fosse una specie di scherzo da quattro soldi. Dei sosia, magari, o qualcosa del genere. La faccenda degli zombie proprio non riesco a digerirla, mi sembra troppo assurda per essere vera. »

-Chi era comunque il nemico degli Orki?

« Questo dovresti ricordarlo bene... »
Asserì Orm con un ghigno.
« Stavano cercando quei cosi simili ad insetti che ci hanno quasi ammazzato nella metro sotto l'Underground Sea. Kilik disse che probabilmente erano naufragati assieme: due razze nemiche impegnate a combattersi che vengono inghiottite dal Maelstrom. L'una, troppo debole per affrontare a viso aperto gli antagonisti, si nasconde nelle viscere della terra in attesa di riprendere le forze; l'altra tenta con ogni mezzo di spazzarli via definitivamente, anche a costo di passare sopra i cadaveri delle persone che si trovano sul loro campo di battaglia. Non so fino a che punto ve ne siete resi conto, ma quei barbari, quegli orchi, erano creature piuttosto semplici, per non dire stupidi. Inoltre sembravano combattere per la gioia di farlo, come tanti bambini armati fino ai denti che si divertono a fare a botte per gioco contro la prima persona che capita a tiro. »
Fece spallucce, perché trovava un modo di fare del genere abbastanza insensato, sebbene in un certo senso era abbastanza affine alle Tribù della Tempesta, o almeno alle sue frange più guerrafondaie.
« Durante i quattro giorni di battaglia ci limitavamo a tenerli alla larga dal Tropaion. Kilik stabilì che dovevamo solo agire in piccoli gruppi di tre, cinque persone al massimo, agendo a rotazione mentre gli altri rimanevano a riposare nella Torre, al sicuro. "L'enemy" era tutto splittato in piccoli plotoni disorganizzati, ci bastava attaccare e levare di mezzo i loro capi, quelli più grossi, più brutti e meglio armati. Al resto ci pensavano le bestie, e ti giuro che non ho mai visto tanti droni in superficie quanto in quei giorni. La Foresta si era incazzata di brutto, penso che se sommiamo assieme il numero di uccisioni procurate da Trident, Genesis, Sleeping Forest e dagli Abusivi, otteniamo solo una percentuale di quelli uccisi dalle bestie. Ho visto con i miei occhi uno di quelli grossi con quegli enormi bulbi sulla schiena, delle specie di friggitrici su gambe: è entrato in una piazza letteralmente gremita di nemici e li ha grigliati alla grande! Sembrava che fossero passati in un forno a microonde, mai visto tanto sangue in vita mia. Da allora, credimi, in pochi hanno più avuto voglia di far incazzare troppo le bestie. Poi il quarto giorno arrivarono in massa, ci accorgemmo che puntavano su di noi quando era troppo tardi. Eravamo fuori in cinque, erano rimasti indietro solo Onibasu, Gabishi e Nina... beh, quel giorno è successo qualcosa di molto brutto. Quando riuscimmo a tornare indietro trovammo il Tropaion sotto assedio, entrare fu un'impresa. C'erano gli orchi, c'erano gli Abusivi e perfino il loro capo, quel tuo brutto goblin con un braccio meccanico. Diceva che il suo luogotenente era entrato nella torre, ma accettò di ritirarsi senza cercarlo. D'altronde non poteva farlo neanche volendo... a quanto pare si era inoltrato nella parte più profonda della Torre, laggiù senza protezioni speciali può entrarci soltanto Ringo, ed ormai tutte le tute che venivano usate per scendere sono andate distrutte. Noi avevamo altro per la testa, ma qualche anno dopo Kilik ha convinto Ringo a scendere. Disse che c'era tanto di quel muco da impedirle di arrivare alla parte più profonda, ma disse anche che era tutto quanto morto, e c'era odore di putrefazione. Credo che qualsiasi cosa si fosse stabilita là sotto, sia semplicemente morta. »

-Questo è un problema...- avrebbe continuato Drusilia pensierosa -...perchè Dorian non può materialmente morire. Una magia mi fu detto, ma non ne conosco i dettagli. Potrebbe essere semplicemente rimasto intrappolato.

Sospirò seccata mentre si appuntava mentalmente di fare qualche ricerca a riguardo, finito quel delirio.

-In ogni caso sono abbastanza sicura di quello che ho visto... e di ciò che è possibile su Endlos. Ti ricordi Khatep? Forse lo hai incontrato: era un tizio di colore vestito da sacerdote bianco ed oro. Accompagnò Raylek in alcune missioni. Beh, quella non era la sua faccia, innanzitutto- alzò il ditino sentenzioso, quasi fosse una maestrina -Si trattava di una maschera. Lui in realtà è una mummia: non volevamo spaventarvi con il suo aspetto ed è la ragione per cui non è sceso con me questa volta. Allora Raylek lo voleva comunque... e l'abbiamo un pò "aggiustato". Oltre a ciò, lui ha il potere di risvegliare e comandare i morti: si chiama "Necromanzia" e viene regolarmente studiata nella scuola di magia del mio Presidio. Per questo considero la cosa possibile, anche se in effetti sarebbe a dir poco strano incrociare un necromante a Klemvor.

Dopotutto quelle erano terre senza dei e senza magia, abitate da semplici umani fatti di carne e tanto metallo.
Orm stessa ne era un esempio: disillusa come pochi, non credeva alla magia, agli dei o alle forze superiori che governavano i mondi. Probabilmente non credeva nemmeno nell'Aldilà... ed era più che comprensibile. Però, se fosse andato tutto per il meglio, avrebbero potuto vedersi con più frequenza ed avrebbe potuto farle conoscere tutto il suo mondo fatto di stranezze ed assurdità.

-Quando sarà tutto finito, se vuoi, posso farti visitare il Magisterium. Vedresti così tante cose assurde e che credevi impossibili, giochi di luce ed energia bellissimi! Una volta un mago ha creato sotto i miei occhi una bellissima rosa di cristallo partendo dal nulla!- lo disse estasiata, come una bambina intenta a descrivere il parco giochi dei suoi sogni -E poi lo sai che sono un mago anche io? Beh, non faccio risorgere i morti e non creo diamanti, ma una volta ho vinto un torneo! Sono molto brava a manipolare l'aria ed il vento e da poco ho imparato anche dei trucchi con l'elettricità.

Gonfiò il petto convintissima, anche se in effetti da lì a chiamarsi "mago" ce ne passava. Questo perchè -innanzitutto- non aveva mai studiato la magia, ma sempre applicata in modo istintivo e vagamente grezzo. Poi perchè non ricercava sempre nuove forme di poteri e certamente non si occupava di fare lezioni. Però -in un senso molto strano- mago effettivamente lo era.

-Quando finirà questo casino ti farò ricredere su moltissime cose!

Sorrise tutta contenta... ed in effetti non si trattava di una scusa per tranquillizzare l'amica.
Lo era davvero. Le piaceva passare il suo tempo con Orm.