Chain

-Quando finirà questo casino ti farò ricredere su moltissime cose!

« Mi piacerebbe... »
Disse Orm, sorridendo con una punta di malinconia, mentre cercava invano di farsi contagiare dall'entusiasmo di Drusilia e di distogliere l'attenzione dai pensieri cupi che le sfilavano nella mente. Nel frattempo armeggiava distrattamente con la consolle di controllo, di tanto in tanto rallentando nelle parole mentre sfogliava la miriade di dati ed aggrottava la fronte.
« La verità è che sono stanca di tutto questo, Caramella mia... la Battle con quella donna mi ha fatto capire alcune cose. Anzitutto, le mie capacità con le Air Treck cominciano a venire meno. Quella donna a malapena usava le sue AT, era una di quelle che non avrei esitato a definire delle principianti. E nonostante ciò mi stava dietro, solo perché più caparbia, più motivata. Quando Kaede è entrata a far parte del team, mi feci avanti personalmente per scontrarmi con lei. In realtà volevo solo... assicurarmi che le Regalia di Gabishi passassero alla persona giusta, ecco. Tuttavia quella fu la prima volta che ho combattuto al pieno delle mie capacità dopo molto anni, e i dati registrati erano deprimenti. Non ci ho fatto molto caso, perché in fondo non ero granché motivata. Ma quando ho combattuto contro la donna di Trident... non so, non ho provato niente. L'ebrezza della battaglia, la gioia di due anime che si scontrano... non ho sentito niente. Un tempo avrei avvampato nel confrontarmi con un avversario del genere. Oggi non più. Non lo so, Caramella mia. Sto rimettendo in discussione tante, tante cose del passato. E questo mi sta distruggendo il morale, forse è veramente giunto il momento di smetterla di giocare a fare la Storm Rider e di inziare a crescere un po'. »
Un "bip" annunciò l'avvento di un diluvio di dati sul monitor, che iniziarono a scorrere rapidamente. Orm li sfogliò distrattamente, poi si soffermò su di un punto preciso, praticamente la parte finale di una lunga lista di informazioni.

« Che strano... »
Disse indicando una ridda di informazioni. Era tutto quanto scritto in caratteri illeggibili per Drusilia, ma ricordavano molto la lingua originaria di Klemvor, gli stessi caratteri usati per i cartelli segnaletici che giacevano per la città.
« Qui c'è scritto che nella nottata di ieri sono passate altre due persone. E due persone sono anche uscite, nemmeno due ore fa. Posso intuire che sono passate dai condotti, che si possono aprire solo dall'interno, ma il punto è... come hanno fatto ad entrare? Voglio dire, potrebbero arrivare fino a qui, ma poi si troverebbero nelle nostre stesse condizioni: avrebbero bisogno di qualcuno che viene a prenderli. Mi viene in mente solo quello scemo di Dekoppa, forse si è messo in testa qualcosa ed ha deciso di disubbidire agli ordini di Kilik. Ma addirittura due persone...? »

« Sto rimettendo in discussione tante, tante cose del passato. E questo mi sta distruggendo il morale, forse è veramente giunto il momento di smetterla di giocare a fare la Storm Rider e di inziare a crescere un po'. »
Nonostante Orm fosse riuscita a rimetterla su di morale, la verità era che non sembrava in uno stato poi così diverso da quello di Drusilia.
-Per quanto mi duole ammetterlo, c'è sempre una ragione che ci spinge a combattere, oltre che migliorarci...- dopotutto, lei stessa continuava a combattere per i propri ideali ogni giorno della propria vita -Se pensi che metterti in discussione ti renda più debole, sappi che è solo una situazione di passaggio. Evidentemente le tue aspirazioni sono diverse da quelle di prima, ma il tuo ruolo resta lo stesso. Devi solo ritrovare il tuo equilibrio e rincorrere i tuoi sogni... non solo quelli degli altri.

Terminato quel breve attimo di sano egoismo, un "bip" fu precursore di un numero fin troppo elevato di dati sul monitor che -ovviamente- Drusilia lasciò completamente alle analisi dell'amica.

« Che strano... Qui c'è scritto che nella nottata di ieri sono passate altre due persone. E due persone sono anche uscite, nemmeno due ore fa. Posso intuire che sono passate dai condotti, che si possono aprire solo dall'interno, ma il punto è... come hanno fatto ad entrare? Voglio dire, potrebbero arrivare fino a qui, ma poi si troverebbero nelle nostre stesse condizioni: avrebbero bisogno di qualcuno che viene a prenderli. Mi viene in mente solo quello scemo di Dekoppa, forse si è messo in testa qualcosa ed ha deciso di disubbidire agli ordini di Kilik. Ma addirittura due persone...? »

In effetti... nemmeno Drusilia aveva idea di come fosse possibile. Non sapeva nemmeno come funzionavano quei macchinari infernali, figurarsi fare teorie sulle autorizzazioni e gli spostamenti citati dai dati del monitor.

-So che è una cosa molto stupida da dire ma... non è che fra i vostri morti c'era qualcuno in grado di fare una cosa simile? Oppure è tornato Black ad avvisarvi di qualcosa ed ha generato quella reazione? Oppure ci sono altri modi per entrare?

« Non c'è modo di accedere da questo ingresso. E sono certa che non ne esistono altri. Tutti quanti sigillati dal primo all'ultimo: il giorno in cui abbiamo preso possesso di questa "nuova" Foresta li abbiamo chiusi tutti, c'ero io stessa. Rimangono solo l'accesso principale, e questo che abbiamo di fronte. »
Orm scosse il capo, seria in viso.
« Inoltre non credo proprio che Bibi abbia rimesso il becco oltre lo Stige. E' stato esiliato, anche se poi non sono riuscita ad accompagnarlo nel Pentauron. Se si fosse fatto vivo, credo che Kilik gli avrebbe spedito dietro Kaede. »
Indicò un punto preciso sul monitor, anche se era inutile visto che Drusilia non era in grado di leggere i caratteri. In compenso i numeri li poteva capire anche lei, erano due orari precisi.
« Ore 1:12 am, due persone. Ore 12.19 pm, due persone. Aaaaah, se qui ci fosse quelo scemo di Dekoppa mi farei dire come si fa ad accedere ai file delle cavolo di telecamere!!! Per fortuna fra poco Nina sarà qui, forse lei è capace... »

« Non c'è modo di accedere da questo ingresso. E sono certa che non ne esistono altri. Tutti quanti sigillati dal primo all'ultimo: il giorno in cui abbiamo preso possesso di questa "nuova" Foresta li abbiamo chiusi tutti, c'ero io stessa. Rimangono solo l'accesso principale, e questo che abbiamo di fronte. Inoltre non credo proprio che Bibi abbia rimesso il becco oltre lo Stige. E' stato esiliato, anche se poi non sono riuscita ad accompagnarlo nel Pentauron. Se si fosse fatto vivo, credo che Kilik gli avrebbe spedito dietro Kaede. »
Mentre Orm indicava il monitor, Drusilia non accennò al fatto che l'amica avesse del tutto ignorato la possibilità che i loro morti fossero tornati a casa, cosa in effetti davvero stupida e campata in aria per un individuo non abituato alle "stranezze" della magia. A dire il vero si era sentita lei stessa un pò scema nel considerarla, per questo le fu riconoscente del semplice silenzio.
« Ore 1:12 am, due persone. Ore 12.19 pm, due persone. Aaaaah, se qui ci fosse quello scemo di Dekoppa mi farei dire come si fa ad accedere ai file delle cavolo di telecamere!!! Per fortuna fra poco Nina sarà qui, forse lei è capace... »

-Possono essere sempre le stesse persone, oppure chi è entrato potrebbe essere diverso da chi è uscito. Al momento non abbiamo niente in mano per poterlo capire.

La constatazione della Dama del Vento fu presentata con un'alzata di spalle ed un po' di amarezza.
Erano lì, sole, in mezzo al nulla e a non sapeva nemmeno a quanti metri sottoterra; lontano dai rispettivi amici erano sempre più tese ad ogni singolo attimo che passava nelle loro teste. Non era una bella situazione: avrebbe sicuramente preferito essere fuori a combattere con i "cattivi" della situazione piuttosto che rimanere lì a... fare cosa? Aspettare?
La verità era che non poteva fare davvero niente.
In trappola.

-Non ci resta che attendere, dunque.

Sospirò esausta, scegliendo di non aggiungere altro.
Si sarebbe piuttosto acquattata in prossimità di una parete o un pilastro libero, rimanendo a lungo in quella posa e con lo sguardo fisso nel nulla.

Mentre ancora Orm e Drusilia attendevano l'apertura dei cancelli che conducevano alle viscere di Klemvor, in direzione del Tropaion, da qualche parte nella città delle macchine scariche elettrostatiche guizzavano per i vicoli saturi di umidità. Immersa in una colonna di luce, Riful teneva sollevate le mani con i palmi rivolti verso l'alto mentre la mitologica Pietra del Sigillo, Grusbalesta, levitava circondata da barbigli di pura oscurità, mentre l'asfalto al di sotto della piccola strega si scarnificava mano a mano che le energie lo lambivano, incidendo formule rituali arcane in circoli mano a mano sempre più stretti. A debita distanza, tre figure armate attendevano pazienti, due di esse sedute sulle macerie circostanti mentre una terza rimaneva immobile di fronte a quella scena mistica, il mantello che garriva ai venti eterei scaturiti dagli incantesimi in corso. Improvvisamente i venti si placarono, le luci andarono affievolendosi e Riful, lentamente, si adagiò al suolo calcando con gli stivaletti l'asfalto martoriato, sospirando sfibrata da quello sforzo mentale e psicologico che quasi l'aveva esaurita. Grusbalesta, al suo fianco, cessò di emettere energia arcana e si stabilizzò nella sua forma originaria, quella di un sasso color carbone circondato da sigilli stregati e con volti urlanti che si intravedevano sulla superficie nera.

« Inizio a pensare che con la vecchiaia ti sei rimbambito. »
Brontolò Riful in tono insofferente, passando il dorso della mano sulla fronte e scoprendola umida di sudore. Non era stanca al punto da definirsi veramente spossata, tuttavia per lei il concetto stesso di "stancarsi" ed "impegnarsi" in qualcosa era fonte di enorme irritazione. Era appena al terzo sigillo della giornata, e ne aveva ancora molti altri da sbrigare. Di quel passo ci avrebbe messo molto più del previsto, e la cosa le avrebbe portato via molto più tempo e molte più energie di quanto avesse inizialmente preventivato. E considerando che dopotutto non gliene veniva niente in tasca di tutto quel lavoro, iniziava a pensare che poteva anche provare a rimaneggiare alla meno peggio le crepe più grosse e poi lasciare tutto come sta. Tanto di quel passo prima di provocare un cataclisma di entità rilevante ci avrebbero messo almeno un decennio, o forse di più. L'unico problema era il vecchio Grusbalesta: quel maledetto era un fissato e non le avrebbe mai permesso di fare la lavativa. Ed in un certo senso aveva ragione: se i sigilli collassavano tutti assieme potevano provocare una reazione a catena diventando propellente per una specie di apocalisse spirituale su piccola scala, che su di un semipiano instabile come Endlos poteva avere conseguenze diciamo imprevedibili, che andavano dalla cancellazione di un'area vasta diversi chilometri a... beh, la fine dei tempi e l'estinzione della carne mortale su quel semipiano.
La piccola strega sbuffò, stanca di doversi trascinare dietro tutti quei pensieri che iniziavano a pesarle, ed iniziò a cercare il modo di scaricare il fastidio su qualcun'altro. Tormentare le sue evocazioni non le dava soddisfazione: erano opera sua, ed inoltre sarebbero state accondiscendenti nei suoi confronti, accettando ogni capriccio senza fiatare. Avrebbe dovuto chiedere a quella donna di assegnarle qualcuno dei suoi schiavi, così avrebbe potuto dare la colpa a loro per tutti quei ritardi e fastidi imprevisti.
« E tu smettila di lamentarti!!! »
Sbuffò all'indirizzo della pietra magica che le levitava a fianco.
« Vorresti per caso dare la colpa a me per tutto questo??? E poi sono le tue indicazioni ad essere un casino da seguire, prova tu a lavorare su di un tessuto così ingarbugliato con un vecchiaccio che ti da indicazioni semplicistiche e incomplete!!! "Fai qui, fai là, sovrascrivi quello, cancella quell'altro", inizio a rimpiangere il non aver insistito per la Ciprea di Rondine! »
Quando era andata da Fiethsing, in origine l'aveva fatto per un artefatto che le avrebbe permesso di interagire con i sigilli di Klemvor in modo da modificarli e renderli più solidi e capaci di coesistere con i flussi del semipiano di Endlos, molto più instabili e grezzi di quelli del mondo in cui erano stati intessuti, tuttavia l'Arcimaga dei venti le aveva fornito invece la Grusbalesta, che di fatto era infinitamente più efficace della Ciprea di Rondine, un po' come paragonare un vecchio computer grande ed ingombrante con un supercomputer portatile. La differenza però era che la Cirpea di Rondine era solo un oggetto, mentre invece la Grusbalesta era un contenitore per lo spirito di un antico mago umano. In pratica la Ciprea di Rondine se ne sarebbe stata zitta, mentre il vecchio Grusba...

Riful trasse un sospirone e si voltò a guardare il lavoro finora fatto. Era il sigillo più complicato che aveva incontrato finora, molto più piccolo degli altri ma infinitamente più profondo. Le maglie su cui era stato creato erano distese su più piani cartesiani e provenivano da almeno tre culture diverse, e aveva subito l'influsso di altre presenze spirituali fra cui quella originale da cui si era generata Riful stessa, che per quanto affine alla streghetta attuale era di un argentato marcatamente differente, a malapena una lontana parente della fanciulla insofferente ed intrattabile che reca con se il codice genetico di Drusilia Galanodel. Riful stava facendo una gran fatica ad interagire con i lasciti della se stessa di una vita precedente, approcciava quei frammenti di energia spirituale aspettandosi di essere accolta come una sorella ed invece continuavano a respingerla. Anche questo, per lei, era fonte di frustrazione.

« Katjuša! »
Esclamò di botto il gigante dal cranio perfettamente rasato che sostava seduto su di un blocco di cemento poco distante. Questi era rimasto estremament silenzioso e tranquillo per tutto il tempo, godendosi lo scorrere del tempo ed osservando i cieli plumbei con sguardo sereno, pertanto quell'improvviso cambiamento allertò i due compagni che misero mano alle armi. Si alzò, guardò gli altri uno ad uno con sguardo abbastanza stupido e rivolse a Drusilia i palmi aperti tentando di comunicare l'urgenza della situazione.
« Oh, wurm! Katjuša in pericolo! Io deve salvare! »

« Di che stai parlando...? »
Rispose Riful, secca ed acida.
« Tu non hai un auspex di nessun tipo. I tuoi omen sono avvizziti quasi quanto il tuo cervello. »
Come prevedibile il gigante non sembrò offeso, né ferito da quell'uscita. Purtroppo gli incantesimi illusori che Riful aveva intessuto nelle menti delle sue evocazioni filtravano e alteravano quasi ogni dato che ricevevano, poteva riempirli di insulti per giorni, ma quelli avrebbero solo ricevuto le informazioni necessarie a svolgere i loro compiti.
« Katjuša... io deve andare. Tu deve mandare da Katjuša. Io... sa. »
Riful mise le braccia sui fianchi, irritata. Non aveva ancora finito con quel sigillo, ed ecco che una delle sue evocazioni iniziava a dare i numeri.

« E' tutta colpa del sigillo di Fiethsing, vero? »
Il gigante buono non rispose. Non ne era in grado, quella domanda andava oltre la sua comprensione.
« Quella stupida elfa mi ha imposto di apporre su ciascuno di voi un sigillo, uno per ciascuno dei Sette Saggi, tuttavia la formula per il suo segno e quello di Zero erano entrambe terribilmente complesse, paragonati agli altri. Lo sapevo che c'era qualcosa sotto. Ti ha messo addosso una specie di istinto protettivo verso quella donna, non è così...? Avvicinati. »
Il gigante ubbidì, e docilmente si inchinò davanti a Riful, che pose il palmo della mano sulla sua fronte.
« E adesso che faccio, vecchio Grusba? Se lo spedisco da quella là resto con solo sei persone a difendermi mentre sono impegnata. La profezia diceva che per uscirne viva avevo bisogno di "sette guardiani"... »
Si voltò a guardare di nuovo i sigilli da completare, meditabonda. Non le andava per niente di rischiare di rimanere ferita, tuttavia al tempo stesso l'urgenza che animava quel pacifico bestione la preoccupava. Non voleva ammettere neanche a se stessa che si stava preoccupando per quella stramba donna, che oltretutto da un po' di tempo a questa parte iniziava a risultarle un po' troppo somigliante per i suoi gusti, tuttavia era stata gentile con lei e l'aveva anche aiutata in un momento di pericolo molto grave. Forse glielo doveva, inoltre che cosa stava realmente rischiando?
Guardò le altre due evocazioni. Una fanciulla dai capelli corti color cenere, con riposta in un fodero aperto ricavato dalla corazza azzurra una pesante spada dalla sezione triangolare, poi un cavaliere in nero che apparteneva alla stirpe di Bretonnia, terra di cavalierato e nobiltà, un potente Lord in grado di affrontare da solo torme di avversari formidabili. Inoltre da qualche parte per la città c'erano due spettri in grado di strappare letteralmente l'anima ai loro avversari, una umanoide mezzodrago che quella stessa mattina aveva raso al suolo un edificio per sgmbrare l'area sotto cui si nascondeva un sigillo, e poi il Cacciatore di Draghi, che per quanto fosse abbastanza grezzo di mente era pur sempre un mezzo immortale equipaggiato con armi ed armature in grado di uccidere un drago celeste.
Senza contare che neanche lei era del tutto indifesa. Si era pure procurata una scopa di saggina abbastanza vecchia da fare da conduttore per i suoi incantesimi.

« E va bene, vai pure. »
Disse con un sospirone rassegnato.
« Ma appena la trovi riportala da me, e torna qui tu stesso. »
Il gigante si illuminò di un gran sorriso, e lei seppure di malavoglia gli sciolse una bella porzione degli incantesimi illusori che ne incatenavano la mente. Era ancora sotto il suo giogo, ma adesso era in grado di percepire un po' meglio l'ambiente che lo circondava guadagnando un po' in termini di autonomia, al contrario delle altre evocazioni che apparivano piuttosto stupide proprio perché vincolate da legami assai più stretti. L'unico che era in grado di azioni autonome era il cavaliere nero, che fungeva da capitano di quella scalcinata banda di mostri.

« Braum è in marcia! »
Il gigante prese l'enorme porta che usava come scudo, se la issò in spalla e scrutò l'orizzonte. Un istante dopo si tese preparando un balzo che risultò di parecchi metri di altezza, più di quanto sarebbe riuscito a fare uno Storm Rider con in dosso le sue formidabili calzature. Raggiunse la metà di un edificio, vi conficcò le manone nude e iniziò a scalarlo, proseguendo in una perfetta linea retta per raggiungere il luogo dove attendeva Katjuša, che lui sapeva in difficoltà.

« Dici che ho esagerato nello sciogliere le costrizioni mentali...? »
Chiese Riful, rivolta a Grusbalesta, prima di rivolgersi di nuovo alla torma di sigilli instabili che l'attendevano.
« Adesso ricorda perfino il suo nome... oh, vabbeh. Ci penserò poi. »
Sospirò, e di malavoglia si decise finalmente a tornare al lavoro una volta per tutte...

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Il pesante portale di metallo si schiuse sotto gli sguardi colmi di attesa di Drusilia ed Orm quando ormai le due avevano aspettato un tempo talmente lungo da farle diventare fossili. La massiccia sagoma del gigante nero dal volto cucito chiamato "Nina" irruppe nella sala, costretto ad abbassare il capo per superare lo stretto portale che sembrava l'ingresso della camera a tenuta stagna di un sottomarino o di una portaerei.

« Nina!!! »
Gridò Orm, saltandole al collo.
« Io mooooooooolto felice di rivederti ♥ »
E lo era davvero, al punto da ricominciare a parlare nel suo modo strampalato, ma il volto del gigante era del tutto impassibile, difficile dire se fosse altrettanto felice o meno.
« Forza! ♥ Forza! ♥ »
Orm superò la sagoma massiccia di Nina, tendendo una mano a Drusilia perché l'afferrasse e la seguisse oltre la porta.
« Rischiamo di ritrovarci con tanti di quei cioccolatini avariati che non... »
Il gigante sferrò un colpo della manona contro la consolle a fianco dell'ingresso, sfondandola. in tutta risposta la porta si richiuse all'istante, e dietro di essa furono udibili i pistoni idraulici che la sigillavano di nuovo, bloccandola. Orm per poco non si ritrovò vittima del suo stesso entusiasmo, schiacciata fra le pareti a tenuta stagna, si ritrasse di botto quasi cadendo all'indietro, addosso a Drusilia che la seguiva.

« Che cos...? »
Orm si ritrovò a fissare l'ingresso, senza parole. Il suo sguardo passò dal portale sigillato alla consolle in pezzi, mentre alle sue spalle Nina si muoveva lentamente, ponendosi a metà del lungo corridoio ornato di arazzi cremisi, ad una decina di metri dall'Alfiere e dalla Regina dell'Acqua.
« CHE COSA HAI FATTO??? »
Gridò Orm, sbattendo i pugni contro il portale.

« Vi impedisco di nuocere. »
Grugnì il Re del Rombo, in tono metallico.
« Non temere, non vi terrò qui a morire di fame e sete. Il protettore dell'ovest della guardia pretoriana di Trident ha i codici di accesso. A tempo debito ci faranno uscire. »
Orm fu un lampo a malapena percepibile ai normali sensi. In un balzo assestò un calcio al fianco destro di Nina, colpendola all'altezza del cranio. Ci fu un suono sinistro mentre la fascia di muscoli del collo taurino del colosso si piegò in un angolo innaturale, e a quel punto la Regina dell'Acqua balzò di nuovo per tornare al punto di partenza, acquattata a quattro zampe come un gatto.

« Come hai potuto... »
Nina afferrò il cranio con entrambe le mani. Ci fu un suono, come di rami rinsecchiti che vengono torti con violenza. Il cranio tornò al suo posto.
« Sei fuori di testa!!! Ti strapperò fuori da quel sarcofago metallico e ti prenderò a pugni finché non ti sarai rinsavita!!! »

« Siete voi i pazzi. Ma non pretendo che tu capisca. »
Poi guardò Drusilia.
« Ma tu forse puoi... »

Finalmente il portone si dischiuse e la sagoma nera e grossa della tuta di Nina le raggiunse. In un primo momento Drusilia non comprese quella scelta: non aveva senso proteggersi fra amici, e quel tipo di armature Orm le usava solo in presenza di potenziali minacce.

« Nina!!! Io mooooooooolto felice di rivederti ♥ Forza! ♥ Forza! ♥ »
Orm le saltò al collo tutta felice, nonostante da dietro quell'ammasso di... stoffa e metallo (?) fosse davvero difficile intuire l'espressione facciale dell'amica. Per qualche strana ragione Drusilia finì per sentirsi a disagio e fu per quello che indugiò alcuni attimi, prima di essere trascinata dolcemente da Orm verso la soglia ormai spalancata.
« Rischiamo di ritrovarci con tanti di quei cioccolatini avariati che non... »

Accadde però che Nina sferrasse a sorpresa un colpo contro la console di fianco l'ingresso, sfondandola; la porta si richiuse all'istante praticamente di fronte alle loro facce allibite, con tanto di rumore di pistoni che si sigillavano di nuovo. Per poco Orm non ci lasciò la pelle, ma fu abbastanza lesta dal bloccarsi. Rimase piuttosto alcuni attimi a fissare l'ingresso, allibita, più o meno come fece anche Drusilia.

« Che cos...? CHE COSA HAI FATTO??? »
Gridò Orm, in preda ad una sottospecie di crisi isterica che la Dama del Vento trovò più che comprensibile.
« Vi impedisco di nuocere. Non temere, non vi terrò qui a morire di fame e sete. Il protettore dell'ovest della guardia pretoriana di Trident ha i codici di accesso. A tempo debito ci faranno uscire. »

-...quella brutta stronza.
Drusilia si lasciò sfuggire un'imprecazione a denti stretti, pensando immediatamente alla Vicecomandante. Orm -invece- perse letteralmente le staffe; spiccando un balzo ben oltre i limiti di un essere umano, assestò un calcio al fianco destro di Nina, colpendola all'altezza del cranio. Ne seguì un suono sinistro e l'immagine del capo di quel colosso che si piegava in un modo innaturale. Ciò nonostante, Nina -del tutto lontana dall'essere morta... forse- si portò le mani alla testa e, dopo altri suoni agghiaccianti, questa tornò al suo posto come se nulla fosse.
-Orm... sei sicura che questa cosa sia normale?
Drusilia avrebbe appena sussurrato, discretamente inquietata dalla scena del collo.
« Come hai potuto... Sei fuori di testa!!! Ti strapperò fuori da quel sarcofago metallico e ti prenderò a pugni finché non ti sarai rinsavita!!! »
« Siete voi i pazzi. Ma non pretendo che tu capisca. »
A quel punto Drusilia si sentì gli occhi del colosso addosso. In un istinto puramente autoconservativo, retrocedette di mezzo passo, mettendosi sulla difensiva.
« Ma tu forse puoi... »

-Posso cosa? Capire?- avrebbe risposto Drusilia, non come minaccia ma semplice sfogo -E' da quando sono a Klemvor che non sto capendo nulla! Che diavolo sta succedendo, si può sapere??? Da quando Sleeping Forest è alleata a Trident?

-Posso cosa? Capire? E' da quando sono a Klemvor che non sto capendo nulla! Che diavolo sta succedendo, si può sapere??? Da quando Sleeping Forest è alleata a Trident?

« Non lo è mai stata, e mai lo sarà. »
Rispose la voce dissonante del simulacro di metallo organico.
« ... Poiché la Foresta del Riposo non è alleata con nessuno. Nemmeno con gli Abusivi, sebbene forse ti ha fatto piacere pensare il contrario il giorno in cui hai parlato con Kilik. Sleeping Forest fu creata per proteggere le Sky Regalia, e tutt'ora la sua unica ragion d'essere è quella di impedire a chiunque di ascendere al ruolo di Re del Cielo. Perfino adesso, che questa scelta sta causando tanto dolore e morte. Kilik è uno sciocco, ma non è un idiota, sapeva che distruggere le Regalia del Cielo significava cancellare l'ultima speranza di unità di un intero popolo. Per questo ha deciso di sacrificare la sua intera esistenza, attirarsi a se l'odio di tutti e perfino della sorella gemela! »

Rivolse uno sguardo accusatore su Orm.

« Noi abbiamo fatto l'errore di seguirlo, e voi perseverate in quell'errore anche di fronte all'evidenza dei fatti! Questa Foresta cesserà di esistere senza il suo Re! »

« Non puoi chiederci di sacrificare la nostra individualità! »
Nina ruggì con violenza a quella risposta:

« E' anche il MIO libero arbitrio!! E se si tratta di un bene superiore allora che sia! »
Tornò a rivolgersi a Drusilia, stavolta in tono più conciliante.
« Non puoi non averci pensato! Non è possibile che sei stata tanto cieca all'evidenza dei fatti! Le Tribù della Tempesta non si uniranno mai! Rimarranno divise perfino di fronte all'apocalisse! Deve esserci un Re sul trono del Cielo, l'alternativa è la completa distruzione! »

In uno sbuffo di vapor bianco, un suono metallico eruppe dal costato della bestia. Il collo si tese verso l'alto come se la creatura titanica chiamata Nina fosse preda di spasmi, e lo stesso suono di stecchi in pezzi si ripeté con ancora maggior vigore di quando Orm aveva piegato quel cranio inumano. Le costole di un nero lucido si separarono e si schiusero, esibendo un concerto di valvole e pistoni in azione. L'interno della creatura era un incavo simile ad un baccello bianco, all'interno del quale giaceva adagiata una creatura spezzata, un corpicino che in passato era appartenuto ad una fanciulla di costituzione esile, e che ora era a malapena riconoscibile come un essere umano. La tuta bianco latte che la connetteva al suo sarcofago semovente celava le stesse carni straziate del viso e del cranio, completamente arse da acidi organici oltre dieci anni prima. Gli occhi erano orbite vuote, la cute pochi ciuffi scomposti. Cavi le penetravano nel cervello attraverso i lobi delle orecchie ridotti a moncherini di cartilagine permettendole di vedere, sentire e muoversi tramite il golem tecnologico che la sosteneva. Sollevò a malapena il mento ed azzardò quello che poteva essere un sorriso, se solo avesse avuto carne da muovere sulle labbra.

« Ho già sacrificato abbastanza. Non ho paura di andare oltre e dare tutta me stessa. »
disse ancora la voce degli altoparlanti, meno metallici di prima ma pur sempre inumani.
Orm attaccò, rapida come una serpe. Si insinò sul fianco sinistro dell'avversario con le Air Treck tese al massimo, tentando un affondo dritto alle carni ora esposte del suo ex compagno traditore. Il Golem si mosse in automatico, parando il calcio con il pugno massiccio, fino a ribaltare la Regina dell'Acqua mandandola a sbattere contro la parete.
« Non sono venuta qui per uccidervi! Altrimenti avrei potuto allagare la sala, guardarvi annegare nei liquidi di scarico dalle telecamere di sicurezza! Orm non capirà mai, è troppo attaccata al suo concetto di "mondo" che non è altro che menzogna! Ma tu devi capire, Alfiere degli Abusivi. Se ti stanno a cuore tutte le vite che sono là fuori, allora cerca di vedere quanto disperatamente abbiamo bisogno di veder cessare le faide e le battaglie intestine, e quanto ci serva la guida di un unico sovrano! Ogni tre anni dall'Antica Dimora scaricano una dozzina di Gravity Children frutto di manipolazioni genetiche! Nei sotterranei del Big Bird quei bastardi hanno usato il materiale genetico dei nostri morti per creare fantocci di carne che sono frutto di tecnologia e alchimia! Tu li hai visti! Non sono né vivi né morti, abomini che non dovrebbero camminare su questo mondo! A tal punto è arrivata la follia dei nostri creatori!!! Tutto questo deve aver fine, ma non sarà mai uno Storm Rider a farlo! »

« Non lo è mai stata, e mai lo sarà ... Poiché la Foresta del Riposo non è alleata con nessuno. Nemmeno con gli Abusivi, sebbene forse ti ha fatto piacere pensare il contrario il giorno in cui hai parlato con Kilik. Sleeping Forest fu creata per proteggere le Sky Regalia, e tutt'ora la sua unica ragion d'essere è quella di impedire a chiunque di ascendere al ruolo di Re del Cielo. Perfino adesso, che questa scelta sta causando tanto dolore e morte. Kilik è uno sciocco, ma non è un idiota, sapeva che distruggere le Regalia del Cielo significava cancellare l'ultima speranza di unità di un intero popolo. Per questo ha deciso di sacrificare la sua intera esistenza, attirarsi a se l'odio di tutti e perfino della sorella gemella!
Noi abbiamo fatto l'errore di seguirlo, e voi perseverate in quell'errore anche di fronte all'evidenza dei fatti! Questa Foresta cesserà di esistere senza il suo Re! »
« Non puoi chiederci di sacrificare la nostra individualità! »
« E' anche il MIO libero arbitrio!! E se si tratta di un bene superiore allora che sia! »
Dopo uno scambio ardente di battute, Nina tornò a rivolgersi a Drusilia in modo meno aggressivo.
« Non puoi non averci pensato! Non è possibile che sei stata tanto cieca all'evidenza dei fatti! Le Tribù della Tempesta non si uniranno mai! Rimarranno divise perfino di fronte all'apocalisse! Deve esserci un Re sul trono del Cielo, l'alternativa è la completa distruzione!
Ho già sacrificato abbastanza. Non ho paura di andare oltre e dare tutta me stessa. »

In uno sbuffo di vapor bianco, un suono metallico annunciò qualcosa che, in effetti, non si sarebbe aspettata. Quel mostro di cavi e metallo rivelò un corpo esile in una tuta bianca. La carne era arsa da antiche cicatrici, probabilmente causate da acidi, gli occhi del tutto ciechi e ben pochi capelli spuntavano sul capo. Il volto era talmente deturpato da non permetterle nemmeno la smorfia di un sorriso, eppure Drusilia non ebbe disgusto in quella visione; le cicatrici di guerra, per lei, non erano altro che medaglie al valore, segni tangibili di un animo forte, davvero rare -se non impossibili- da trovare sui corpi dei vigliacchi. Ebbe rispetto di lei... ma provò anche una profonda tristezza.
Orm intanto continuava ad attaccarla invano.

« Non sono venuta qui per uccidervi! Altrimenti avrei potuto allagare la sala, guardarvi annegare nei liquidi di scarico dalle telecamere di sicurezza! Orm non capirà mai, è troppo attaccata al suo concetto di "mondo" che non è altro che menzogna! Ma tu devi capire, Alfiere degli Abusivi. Se ti stanno a cuore tutte le vite che sono là fuori, allora cerca di vedere quanto disperatamente abbiamo bisogno di veder cessare le faide e le battaglie intestine, e quanto ci serva la guida di un unico sovrano! Ogni tre anni dall'Antica Dimora scaricano una dozzina di Gravity Children frutto di manipolazioni genetiche! Nei sotterranei del Big Bird quei bastardi hanno usato il materiale genetico dei nostri morti per creare fantocci di carne che sono frutto di tecnologia e alchimia! Tu li hai visti! Non sono né vivi né morti, abomini che non dovrebbero camminare su questo mondo! A tal punto è arrivata la follia dei nostri creatori!!! Tutto questo deve aver fine, ma non sarà mai uno Storm Rider a farlo! »
-E chi dovrebbe diventare Re? La Vicecomandante di Trident?- la Dama del Vento rispose piccata, non dimenticando quanto era stato detto prima sui nuovi alleati di Nina -Quella mocciosa viziata ha fatto del male ad una tua compagna e vuole tutti usarvi come giocattoli da portare a casa. Credi che le importi davvero qualcosa? Gioca alla paladina ma non le importa nulla dei morti. Solo del suo ego.
Sbuffò seccata, disgustata anche solo all'idea che la si vedesse realmente come la soluzione a tutto.

-Certo che ci ho pensato, Nina. Ci ho pensato tanto. E ho anche vissuto scegliendo la strada che tu vuoi percorrere. Sono diventata Alfiere per unire una Laputa frammentata, ho combattuto nella mia stessa terra contro i miei stessi concittadini per diventare la guida del mio popolo. Ma devo darti una brutta notizia...- attese qualche attimo, mentre la voce si addolciva e gli occhi diventavano lucidi -La verità è che non esiste la risposta giusta. La morte arriverà comunque: non siamo altro che piccole formiche di fronte ad un destino beffardo e crudele. E poi... chi sono i bastardi di cui parli? Di quali fantocci parli? Cosa sai di loro?

Scandì bene le domande, sperando finalmente di ottenere risposte.
Non sapeva se con "fantocci" Nina si riferisse alle immagini mostrate alla Messa per cui era stata allontanata la dottoressa... o ai Re defunti incontrati assieme a Ryuko. Per questo, prima di aprir bocca, ritenne più saggio accertarsene.

-Ti giuro che farei di tutto per salvare degli innocenti, che siano miei sudditi, viandanti o di fazioni a me avverse. L'ho sempre fatto e lo farò sempre. Ma non avete nessun leader adatto a salire al trono, ed anche se ci fosse non risolverebbe mai tutti i vostri problemi schioccando le dita. Vivete in una situazione estremamente complicata ed il tempo vi è nemico. Inoltre non siete solo Gravity Children: avete esseri umani fra le vostre fila. Il conflitto esisterà sempre ed il Re del Cielo controllerebbe solo una minoranza di fedeli, spero tu ne sia consapevole.
I toni si abbassarono, e Drusilia sperò con tutto il cuore che la Regina del Rombo fosse ancora in grado di ragionare lucidamente.
-Rispetto il tuo dolore, comprendo il tuo desiderio di rendere il mondo migliore perchè è lo stesso che mi ha guidata al trono del Presidio Errante... ma è tutta la vita che prego per dei miracoli. La verità è che non ne arriverà mai nessuno. Se non bloccate questa spirale di morte dandovi tutti una calmata... allora si che sarà la fine! Quindi iniziamo da ora... e risolviamo INSIEME il vero problema. Facciamo fuori Headhunters e Droni: su quello eravamo tutti d'accordo... a parte voi che non vi siete presentati.

Respirò profondamente.

-Che diavolo è successo agli altri? Perchè vi siete rintanati all'improvviso?
Nina, ti prego, aiutaci. Basta farci del male: voglio solo aiutarvi ed ho bisogno di risposte.
Permettetemi per una volta di farlo davvero.

... e risolviamo INSIEME il vero problema. Facciamo fuori Headhunters e Droni: su quello eravamo tutti d'accordo... a parte voi che non vi siete presentati.

« ... »
Per un istante la sola risposta che ottenne fu silenzio, mentre il corpo spezzato che giaceva all'interno della cassa toracica del golem sembrava meditare, tanto che Drusilia ebbe quasi l'impressione di vederla socchiudere gli occhi, cosa impossibile dato che non aveva né palpebre da calare, né bulbi oculari da nascondere. Poi però le vertebre artificiali della bestia tornarono a chiudersi, la figura umanoide del Re del Rombo si sollevò in piedi e le cuciture che ne sigillavano le labbra si strapparono una ad una, lasciando libera la creatura meccanica di spalancare le fauci prive di denti ed emettere un gemito metallico.

« "Headhunters" è solo un nome. Un nome a cui delle persone spaventate si sono aggrappate per esorcizzare la paura dell'ignoto. Non esiste nessun "Headhunters", ci siamo solo noi che per quasi un anno abbiamo manipolato le richieste di Genesis per tendere agguati ai gruppi più scomodi, quelli che si erano abbassati a fare da portaborse al vero cancro di questa Foresta. E non di meno, ai mostri usciti dai loro laboratori, tutti quelli che siamo riusciti ad isolare. Tutti quelli che si sono rifiutati di rimanere nell'unico luogo in cui avrebbero dovuto stare: nei Giardini Senza Vento.
I tuoi nemici non siamo noi, Alfiere. I tuoi nemici sono degli intoccabili. La vecchia Jabba. Il dottor Makigami, quel vecchio bastardo. Il dottor Minami e Sora Takeuchi. Kilik è rimasto a guardare, ma qualcosa doveva essere fatto. Fosse anche qualcosa di sbagliato, di moralmente inaccettabile. Accetterò qualsiasi punizione mi verrà inferta al termine di questa guerra, ma solo dopo che avrò portato a termine il mio lavoro. »

Guardò Orm.

« Speravo che lo scontro con la Kiryuin ti tagliasse fuori da questa faccenda. Tu non hai colpe, sei solo una sciocca, come lo sono anche Ume, Mikan, Dekoppa e Ringo. Hai già sofferto abbastanza nella tua vita, almeno questo te lo volevo risparmiare. Avresti dovuto restare al sicuro nelle celle sotto la Big Bird, protetta dalle guardie di Simca. »

Tornò a guardare Drusilia.

« In parte è come dici tu: un Re del Cielo non è la risposta a tutti i problemi, ma porterà pace in un luogo che non ne ha mai vista, nemmeno in questi ultimi dodici anni. Non era questo il modo in cui avresti dovuto scoprire tutto, non era questo che avevamo programmato all'inizio, ma se sei davvero la persona che crediamo che tu possa essere, allora non puoi ignorarci. Tu devi essere dalla nostra parte. »

« Ha messo l'esoscheletro in modalità da combattimento. »
Disse Orm, di nuovo in piedi. Piegò il collo e fece schioccare le ossa, preparandosi per una nuova carica.
« Caramella, non ascoltare le sue parole. E' impazzita, i liquidi che la tengono in vita sono andati a male, o qualcosa del genere. E' vero che gli scienziati che sono arrivati su Endlos assieme a noi sono dei figli di puttana, quando è saltato fuori che il mondo là fuori non era più lo stesso volevano sopprimerci tutti perché ci credevano spazzatura, ma decidemmo di lasciarli vivere perché ucciderli avrebbe significato dar loro ragione. »
Abbracciò la sala con lo sguardo.
« Qui non c'è acqua, sono in completo svantaggio. Fisicamente non posso competere uno contro uno, ma se mi aiuti possiamo fermarla senza ucciderla. »

Ed ora il nodo cruciale di questa storia, il momento in cui si decide molto di ciò che avverrà in futuro.
Cuore o mente? Qual'era la decisione di Drusilia?

« "Headhunters" è solo un nome. Un nome a cui delle persone spaventate si sono aggrappate per esorcizzare la paura dell'ignoto. Non esiste nessun "Headhunters", ci siamo solo noi che per quasi un anno abbiamo manipolato le richieste di Genesis per tendere agguati ai gruppi più scomodi, quelli che si erano abbassati a fare da portaborse al vero cancro di questa Foresta. E non di meno, ai mostri usciti dai loro laboratori, tutti quelli che siamo riusciti ad isolare. Tutti quelli che si sono rifiutati di rimanere nell'unico luogo in cui avrebbero dovuto stare: nei Giardini Senza Vento.
I tuoi nemici non siamo noi, Alfiere. I tuoi nemici sono degli intoccabili. La vecchia Jabba. Il dottor Makigami, quel vecchio bastardo. Il dottor Minami e Sora Takeuchi. Kilik è rimasto a guardare, ma qualcosa doveva essere fatto. Fosse anche qualcosa di sbagliato, di moralmente inaccettabile. Accetterò qualsiasi punizione mi verrà inferta al termine di questa guerra, ma solo dopo che avrò portato a termine il mio lavoro.
Speravo che lo scontro con la Kiryuin ti tagliasse fuori da questa faccenda. Tu non hai colpe, sei solo una sciocca, come lo sono anche Ume, Mikan, Dekoppa e Ringo. Hai già sofferto abbastanza nella tua vita, almeno questo te lo volevo risparmiare. Avresti dovuto restare al sicuro nelle celle sotto la Big Bird, protetta dalle guardie di Simca. »

Mentre Nina continuava a parlare, Drusilia rimase congelata sul posto.
Abbassando lo sguardo, prese a collegare tutti i tasselli con cura. Una parte di lei aveva previsto che l'avversaria avesse tentato di convincerla delle sue assurdità... ma quella era perfettamente plausibile. Lei li aveva visti, dopotutto. I re morti e poi riportati in vita in qualche modo.

« In parte è come dici tu: un Re del Cielo non è la risposta a tutti i problemi, ma porterà pace in un luogo che non ne ha mai vista, nemmeno in questi ultimi dodici anni. Non era questo il modo in cui avresti dovuto scoprire tutto, non era questo che avevamo programmato all'inizio, ma se sei davvero la persona che crediamo che tu possa essere, allora non puoi ignorarci. Tu devi essere dalla nostra parte. »

A quelle richieste, le labbra di Drusilia tremarono impercettibilmente... ed una lacrima le rigò il volto.
Li avevano riportati in vita. Era tutto vero.

« Ha messo l'esoscheletro in modalità da combattimento.
Caramella, non ascoltare le sue parole. E' impazzita, i liquidi che la tengono in vita sono andati a male, o qualcosa del genere. E' vero che gli scienziati che sono arrivati su Endlos assieme a noi sono dei figli di puttana, quando è saltato fuori che il mondo là fuori non era più lo stesso volevano sopprimerci tutti perché ci credevano spazzatura, ma decidemmo di lasciarli vivere perché ucciderli avrebbe significato dar loro ragione. Qui non c'è acqua, sono in completo svantaggio. Fisicamente non posso competere uno contro uno, ma se mi aiuti possiamo fermarla senza ucciderla. »

Sebbene si stesse solo parlando, Drusilia si sentì schiacciata da una questione cruciale, più importante della stessa guerra che era lì fuori. Da un lato vedeva una logica schiacciante dalla parte una creatura che aveva dato tutta sè stessa per un ideale. Certo, la sua condizione poteva portare alla disperazione e dunque alla follia, e tutti i morti ne erano un esempio... ma aveva le prove di ciò che era stato detto. Dall'altra c'era Orm che non credeva a certe storie, basandosi completamente su una visione del mondo parziale dovuta alla sua clausura nel Tropaion. Però era la sua amica. Le voleva bene... e credeva di conoscerla abbastanza per capire che fosse pura di cuore.

-Se combattiamo ora non faremo altro che ripetere la storia, LO CAPITE ALMENO QUESTO???- urlò, indicando uno degli arazzi lì esposti. Sembrava arrabbiata... con entrambe -Orm, quello che dice è vero. L'ho visto io stessa... lo ha visto Ryuko e per poco non ci ha lasciato la pelle. Ci ha salvate Black... era sconvolto, ma ci ha salvate. Che qualcuno li stia riportando indietro è un dato di fatto, e conservano i ricordi fino alla loro morte. Il vostro amico porco parlava del seno di Ringo come se fosse ancora piccola- respirò profondamente, cercando di collegare tutto -Ho anche visto Nui, l'attentatrice del mio gruppo, aggiustarsi dei bendaggi ed aveva gli organi in vista che le uscivano fuori dallo sterno. Facendosi scambiare per Nue, Black le ha ordinato di portarci in salvo dagli altri che volevano prendersi Ryuko e lei ha eseguito mentre lui ci copriva. Non era naturale quella cosa, esattamente come non era naturale che non fosse morta nemmeno dopo i proiettili del mio Rhaziel a distanza ravvicinata. Però, quando siamo uscite, Rhaziel le ha fatto esplodere la testa. Lo capisci, Orm? E' l'unico modo per ucciderli. Per questo... i cacciatori di teste. E forse Black è ancora lì sotto... forse fatto a pezzi per colpa mia, perchè mi ha aiutata a fuggire.

Una seconda lacrima le bagnò il volto, ma lei non si scompose, rimanendo stoica.
Questa volta, però, guardò Ringo.

-Se pensi che quella pazza volesse solo catturare Orm ti sbagli. L'ha quasi uccisa... ho dovuto ricorrere ai maghi per salvarla, nemmeno con la scienza si sarebbe salvata! Quindi bada bene alle tue fonti e NON DIRMI STRONZATE! ORM-PROTETTA-UN-CAZZO!

Ringhiò come una leonessa nell'atto di proteggere i suoi cuccioli.
Ringhiò perchè non accettava che qualcuno facesse realmente del male alla sua amica.

-Nina, io non sono dalla parte di nessuno: gli schieramenti che vi create sono solo stronzate. Voglio la pace, ma adesso nè tu nè Orm la volete, anche se siete da due parti diverse. Se vogliamo tutti risolvere il problema, allora non combattete, vi supplico. Non con dei problemi enormi che incombono su questa terra! Gli Storm Riders hanno bisogno di entrambe per sopravvivere! Massacrarvi a vicenda invece di unirci non ha senso!

Nel dirlo, estrasse la sua spada e la posò per terra.
In realtà poteva combattere senza, ma lo fece in segno di pace.

-Uniamoci e cerchiamo i responsabili di questa follia! Avete sospetti? Troviamo questi intoccabili ed interroghiamoli: se è vero ciò che dici è stupido mietere vittime a caso, piuttosto andiamo alla fonte del problema. Posso prelevarli ed interrogarli io stessa, se ti può far star tranquilla. Ho potere, un esercito e specialisti in tutte le arti arcane che possono stabilire con certezza quale sia il vero dal falso. Ma non far del male ad Orm e dimmi che è accaduto agli altri di Sleeping Forest, dato che suppongo tu non sia più del loro gruppo.

Alzò le braccia, cercando di far capire che non aveva intenzioni bellicose.
Sperò di guadagnare ancora tempo.

-E poi cosa intendi con "noi"? Chi siete? Chi credete che possa essere e in che modo avrei dovuto scoprirlo, scusa?

Cuore o Mente?
C'era sempre una terza via... e se mancava avrebbe fatto di tutto per costruirla lei stessa.
Con sudore, sangue e sacrificio.

-Se pensi che quella pazza volesse solo catturare Orm ti sbagli. L'ha quasi uccisa... ho dovuto ricorrere ai maghi per salvarla, nemmeno con la scienza si sarebbe salvata! Quindi bada bene alle tue fonti e NON DIRMI STRONZATE! ORM-PROTETTA-UN-CAZZO!


« Ehm... »
Se mai ci fu una reazione da parte della Regina del Rombo, quella rimase un segreto custodito dalla tomba semovente che la proteggeva, giacché il suo volto sfigurato giaceva al momento sepolto sotto strati di acciaio, nel ventre metallico del dreadnought frutto di tecnologia Air Treck. La faccia cucita del mostro non mostrò alcuna reazione, che semmai arrivò da una direzione abbastanza inaspettata, con Orm che dissimulava imbarazzo sentendosi chiamata in causa in quel modo.
« ... Sapete, questa cosa del quasi-morta eccetera avrei preferito scoprirla in un altro modo... »
Di buono c'era che nel moto di depressione di cui era preda, la Regina dell'Acqua abbandonò per qualche istante ogni proposito bellicoso, anche perché finché Drusilia non si muoveva a darle una mano difficilmente avrebbe ottenuto qualcosa di diverso dal rompersi un osso o due.

-Uniamoci e cerchiamo i responsabili di questa follia! Avete sospetti? Troviamo questi intoccabili ed interroghiamoli: se è vero ciò che dici è stupido mietere vittime a caso, piuttosto andiamo alla fonte del problema. Posso prelevarli ed interrogarli io stessa, se ti può far star tranquilla. Ho potere, un esercito e specialisti in tutte le arti arcane che possono stabilire con certezza quale sia il vero dal falso. Ma non far del male ad Orm e dimmi che è accaduto agli altri di Sleeping Forest, dato che suppongo tu non sia più del loro gruppo.
E poi cosa intendi con "noi"? Chi siete? Chi credete che possa essere e in che modo avrei dovuto scoprirlo, scusa? E poi cosa intendi con "noi"? Chi siete? Chi credete che possa essere e in che modo avrei dovuto scoprirlo, scusa?

« Gli altri stanno bene, non ho motivo di nuocere loro. Siamo pur sempre compagni, nonostante le circostanze... »
Guardò Orm, rivolgendosi a lei in tono basso e, in qualche modo, sia conciliante che minaccioso.

« Vale anche per te. Credimi, non avrei mai voluto coinvolgerti, ma in questo momento sei una minaccia. Lo siete entrambe. Rischiate di rendere inutili gli sforzi fatti in tutto questo tempo, di rendere inutili tutti quei morti di cui abbiamo disseminato il nostro cammino. Morti necessarie, ma pur sempre sacrifici che non intendo rendere vani, dato che sarebbe come sputare sulla loro memoria. »

L'espressione di Orm mutò in irritata/stupita/offesa.

« Dovrei considerare una "compagna" una persona palesemente malata di mente che intende tenermi prigioniera in arrivo di chissà chi...? »

« Trident. »
Fu la risposta lapidaria di Nina.

« Questo è un piano formulato dai vertici di Trident già da diversi anni, che comprende l'attuale assetto della Megastorm. Un piano cinico, se volete, ma l'unico modo che poteva portare un gruppo di ribelli rivoluzionari ad arrivare fin qui. Alfiere Errante! Per l'ultima volta, ti prego ascoltami! Abbiamo scelto una via che potrai non approvare, ma a volte i fini giustificano i mezzi. Non c'era davvero altra strada per porre fine a questa follia, credimi. Troppe fazioni, troppi capi e troppi rancori, impossibile conciliare tutto quanto senza un Re del Cielo. Seguimi, ed io ti condurrò nel luogo dove abbiamo condotto la Rondine Migratoria e Crazy Apple, il luogo dove creeremo un futuro che non sia fatto di odio e sangue! »

« Ehm ... Sapete, questa cosa del quasi-morta eccetera avrei preferito scoprirla in un altro modo... »
Mentre Orm si deprimeva un pò a quella scoperta, Drusilia si sarebbe limitata a lanciarle un'occhiata e parlarle schiettamente.
-Sarei probabilmente morta anche io se avessi combattuto, forse. Non fartene una colpa: la situazione non avvantaggiava nessuna e tu sei stata fin troppo in gamba. Senza di te non saprei cosa fare in questo posto: sei la mia unica, vera amica, quindi non ti azzardare a pensare quello che ti sta frullando in testa ora.

Non era incoraggiamento nato dalla pietà, ma un semplice dato di fatto. Orm era l'unica persona su cui porre completa ed assoluta fiducia. Aveva dei difetti, quello si, ma aveva dato più volte modo di dimostrare la sua fedeltà nel corso degli anni. Forse un giorno avrebbe potuto accettare anche uno come Black, ma sapeva di non conoscerlo ancora del tutto. La Regina dell'Acqua, invece, era quasi un libro aperto. Un libro che lei gradiva ed avrebbe letto e riletto in eterno.

« Gli altri stanno bene, non ho motivo di nuocere loro. Siamo pur sempre compagni, nonostante le circostanze...
Vale anche per te. Credimi, non avrei mai voluto coinvolgerti, ma in questo momento sei una minaccia. Lo siete entrambe. Rischiate di rendere inutili gli sforzi fatti in tutto questo tempo, di rendere inutili tutti quei morti di cui abbiamo disseminato il nostro cammino. Morti necessarie, ma pur sempre sacrifici che non intendo rendere vani, dato che sarebbe come sputare sulla loro memoria. »
« Dovrei considerare una "compagna" una persona palesemente malata di mente che intende tenermi prigioniera in arrivo di chissà chi...? »
« Trident. Questo è un piano formulato dai vertici di Trident già da diversi anni, che comprende l'attuale assetto della Megastorm. Un piano cinico, se volete, ma l'unico modo che poteva portare un gruppo di ribelli rivoluzionari ad arrivare fin qui. Alfiere Errante! Per l'ultima volta, ti prego ascoltami! Abbiamo scelto una via che potrai non approvare, ma a volte i fini giustificano i mezzi. Non c'era davvero altra strada per porre fine a questa follia, credimi. Troppe fazioni, troppi capi e troppi rancori, impossibile conciliare tutto quanto senza un Re del Cielo. Seguimi, ed io ti condurrò nel luogo dove abbiamo condotto la Rondine Migratoria e Crazy Apple, il luogo dove creeremo un futuro che non sia fatto di odio e sangue! »

-Non le avete "condotte"... le avete rapite. Avete fatto a pezzi la scorta della Rondine e quasi distrutto il palazzo per prendere Ringo. Sei stata tu a combattere in quell'occasione, giusto?

Due lacrime accarezzarono le sue gote con dolcezza, segnando piccoli ruscelli sulla pelle candida.
Per quanto logico... era tutto così sbagliato.

-Il futuro senza odio e sangue non è una meta... ma un percorso che può fermarsi o proseguire, esattamente come lo sarebbe uno di violenza e guerra. Versando altro sangue vi siete soltanto allontanati dal vostro obbiettivo. Credete che la pace nasca solo quando è tutto facile... ma è nelle avversità che bisogna agire in modo saggio, per garantirla. E' una forma mentis, un modo di pensare, non un risultato. E le avversità ci sono ora, non certo quando -e se- avrete un esercito di burattini.

Calcò bene l'unico punto, perchè infondo era ciò che credeva: una pace senza arbitrio non era pace.
Era menzogna.

-Quella del non potersi fermare, di mandare tutto all'aria, è solo una scusa egoistica per dare un senso agli orrori compiuti. Una droga per la propria coscienza, per sentirsi meglio. La verità è che quelle morti sono sempre state inutili: avete agito nel modo migliore possibile, davanti a condizioni avverse e alla paura per l'ignoto. E' logico che la paura porti a sbagliare. Immagino che la storia della resurrezione vi abbia inquietati non poco: Orm nemmeno ci crede adesso, forse- lanciò un'occhiata ad Orm, che in effetti non aveva mai creduto perchè considerata troppo "strana" per una mente non abituata alla magia -Però la situazione è cambiata perchè... ora ci sono io. Io non ho paura di loro. Nel mio presidio si studiano queste cose, i Re confinati al cimitero si chiamano Revenant... esattamente come lo è l'Alfiere dell'Est. Sono diversi, ma non sono sporchi, e sicuramente non è colpa loro esser tornati in vita. Possono cambiare idea su molte cose fatte in vita, magari diventare buoni esempi da seguire, esattamente come Kalia. Imprigionarli così è stato crudele, ed è un dato di fatto. A chi piacerebbe essere imprigionato in un cimitero, davanti alle proprie tombe? E' orribile... avete rinchiuso delle vittime e lasciato in libertà i peccatori. Questo non è lottare per la pace. La pace è accettare le diversità, ed avete fallito in questa prova che il destino vi ha concesso.

Tirando un singhiozzo, andò ad asciugarsi gli occhi con la manica della giacca.

-Tu dici che fini giustificano i mezzi, ma solo se non vi è altra scelta. Io ti capisco Nina, ti capisco fin troppo bene. Ma qui un'altra scelta esiste, è per questo che non capisco cosa vi prende: perchè io riesco a vederla e tu no? E' la disperazione che ti rende cieca all'evidenza? Avete occasione di essere davvero un popolo unito per la prima volta, con il proprio arbitrio e in modo del tutto consapevole... E LA GETTATE IN QUESTO MODO? Vuoi davvero ripetere gli errori del passato? La guerra dei Signori della Notte?

La voce divenne alta, ed in effetti solo alla fine Drusilia si rese conto che stava urlando.

-Nina, percepisco la nobiltà dei tuoi intenti, ma questo non basta. Sei stata manipolata, hanno fatto perno sul tuo dolore. Ma so anche che tu sei abbastanza forte per combattere il dolore e spezzare le tue catene. Cerchi un capo perchè sei già schiava. Ma se è un Re del Cielo che cerchi, mi offro come tua Regina: non ho bisogno delle Regalia per risolvere questa brutta situazione. Il Vento non costringe nessuno, non è la mia natura, ma spezzerò le vostre catene.

Sebbene quella strana proposta fosse decisamente pretenziosa, soprattutto per un'Abusiva in presenza di una Regina di Klemvor, la gestualità della Dama del Vento fu di quanto più antitetico possibile alle proprie parole. Anzichè ergersi come creatura indistruttibile, si sarebbe inginocchiata al suo cospetto, quasi la stesse pregando. Ma infondo... non era poi così incoerente: la pace necessitava le scelte più antipatiche. Inginocchiarsi rientrava fra quelle, in una lunga scala di priorità che vedeva il conflitto solo come ultima tappa.

-Se c'è una cosa certa di questa storia è che i tuoi capi, questi gerarchi di Trident, sono malvagi. Violenti, manipolatori... giocano con la vita degli altri credendosi onnipotenti e non ci sarà mai nessuna pace con loro, solo schiavitù ed oppressione. Non ho intenzione di lasciare Orm nelle loro mani... e non ho intenzione di abbandonare nemmeno te, Nina.

Respirò profondamente, chiedendosi quanto in effetti potesse sembrare patetica in quel momento davanti a due condottieri come Orm o Nina, abituate come erano a combattere per imporre il loro pensiero. Ma il punto era proprio quello: dovevano cambiare modo di pensare o qualunque scelta si sarebbe rivelata fallimentare.

-Quindi... sono io a pregarti per l'ultima volta, Nina. Fidati di me. Liberaci: non è troppo tardi per non ricadere negli errori passati. Siamo ancora in tempo per non distruggere definitivamente questo popolo.

In caso contrario, non avrebbe avuto scelta nel combattere.

« Per tutta la vita non ho fatto altro che affidarmi agli altri, facendo la stessa cosa che ora tu mi chiedi. »
La voce suonò piatta, attraverso il filtro del sarcofago semovente che manteneva in vita la Regina del Rombo. Non poteva ignorare le parole di Drusilia, ma nemmeno accettarle fino in fondo. Non a questo punto, dopo così tanti sacrifici...
« Gli esseri umani sbagliano, Alfiere degli Abusivi. I sentimenti corrompono e corrodono più di quanto siamo in grado di ammettere. Anche ora, saresti capace di giurarmi che le tue parole non sono per niente inquinate da ciò che provi? »

« Quando sorgerà il Re del Cielo, noi Gravity Children non saremo un esercito di burattini, bensì finalmente un popolo unito, non più diviso da sciocchi sentimentalismi. Le Regalia del Cielo sono state fin da subito la causa della rottura della prima Sleeping Forest, sono ciò che ha costretto Orm, Gabishi, Onibasu a tornare all'Antica Dimora, sono ciò che ci ha incatenato qui per tutti questi anni. Io le odio. Nella loro forma attuale, sono causa di divisione. Ma ben presto, ci uniranno una volta per tutte. »

« Tu non parleresti così, con di fronte quelle... cose intenzionate a divorarti. Dovevamo tutelarci, in qualche modo. Siamo scesi a patti con loro e questa era l'unica soluzione a cui siamo arrivati. Hanno accettato la prigionia, perché l'alternativa era seppellirli di nuovo nella terra, ovvero il posto dove avrebbero dovuto restare fin dal giorno della loro morte, oppure rischiare delle autentiche bombe ad orologeria. Per loro stessa ammissione, non sono in grado di controllarsi. Confinarli nei Giardini era la cosa migliore da fare. »

-Nina, percepisco la nobiltà dei tuoi intenti, ma questo non basta. Sei stata manipolata, hanno fatto perno sul tuo dolore. Ma so anche che tu sei abbastanza forte per combattere il dolore e spezzare le tue catene. Cerchi un capo perchè sei già schiava. Ma se è un Re del Cielo che cerchi, mi offro come tua Regina: non ho bisogno delle Regalia per risolvere questa brutta situazione. Il Vento non costringe nessuno, non è la mia natura, ma spezzerò le vostre catene.
Se c'è una cosa certa di questa storia è che i tuoi capi, questi gerarchi di Trident, sono malvagi. Violenti, manipolatori... giocano con la vita degli altri credendosi onnipotenti e non ci sarà mai nessuna pace con loro, solo schiavitù ed oppressione. Non ho intenzione di lasciare Orm nelle loro mani... e non ho intenzione di abbandonare nemmeno te, Nina.
Quindi... sono io a pregarti per l'ultima volta, Nina. Fidati di me. Liberaci: non è troppo tardi per non ricadere negli errori passati. Siamo ancora in tempo per non distruggere definitivamente questo popolo.

« Allora accetta la mia offerta. Perché non te la ripeterò una seconda volta:
Drusilia Galanodel, Alfiere degli Abusivi. Seguimi e lascia che ti mostri quella che noi abbiamo giudicato la via meno insanguinata. Ti verrà offerto il ruolo di Regina del Cielo, se vorrai prenderlo e se gli altri gerarchi giungeranno ad un accordo. Sarà la prima, vera Messa dei Diluvi dai tempi di Sora. Ti faremo incontrare la Rondine, e ci sarà anche Ringo. Sono illese, lo giuro. So che non è etico costringere più parti a confrontarsi, ma questo è l'unico modo per concludere tutte queste faide. Unitariamente, democraticamente... non saremmo arrivati mai a nulla. Sei stata nella Fossa dell'Acqua durante la Messa, hai visto quale feccia vanta potere nella Foresta che voi chiamate Klemvor. In questo Nike aveva ragione: i deboli non dovrebbero mai comandare: nessuno che non è disposto a rischiare la vita in prima fila come i condottieri dell'antichità dovrebbe arrogarsi il diritto di comandare. Se poi ancora giudicherai Trident fatto di malvagi, violenti e manipolatori, allora avrai il diritto di scioglierlo. Per come li conosco, saranno felici si farlo se si tratta del prezzo da pagare per la "Vera Pace". »

« Per tutta la vita non ho fatto altro che affidarmi agli altri, facendo la stessa cosa che ora tu mi chiedi. Gli esseri umani sbagliano, Alfiere degli Abusivi. I sentimenti corrompono e corrodono più di quanto siamo in grado di ammettere. Anche ora, saresti capace di giurarmi che le tue parole non sono per niente inquinate da ciò che provi? »
L'Alfiere Errante tacque, non solo per riflettere su quelle parole ma perché -dopotutto- non le doveva realmente delle spiegazioni. Ormai ragionavano su due binari distinti.
« Quando sorgerà il Re del Cielo, noi Gravity Children non saremo un esercito di burattini, bensì finalmente un popolo unito, non più diviso da sciocchi sentimentalismi. Le Regalia del Cielo sono state fin da subito la causa della rottura della prima Sleeping Forest, sono ciò che ha costretto Orm, Gabishi, Onibasu a tornare all'Antica Dimora, sono ciò che ci ha incatenato qui per tutti questi anni. Io le odio. Nella loro forma attuale, sono causa di divisione. Ma ben presto, ci uniranno una volta per tutte.
Tu non parleresti così, con di fronte quelle... cose intenzionate a divorarti. Dovevamo tutelarci, in qualche modo. Siamo scesi a patti con loro e questa era l'unica soluzione a cui siamo arrivati. Hanno accettato la prigionia, perché l'alternativa era seppellirli di nuovo nella terra, ovvero il posto dove avrebbero dovuto restare fin dal giorno della loro morte, oppure rischiare delle autentiche bombe ad orologeria. Per loro stessa ammissione, non sono in grado di controllarsi. Confinarli nei Giardini era la cosa migliore da fare. »

Storse il naso nel momento in cui Nina si riferì ai propri fratelli caduti con il termine "cose". C'era del razzismo in quella parlata, una mancanza di rispetto che Drusilia trovò a dir poco disgustosa, sebbene comprensibile per chi era vissuto sempre in una bolla, lontano da tutto e tutti.

« Allora accetta la mia offerta. Perché non te la ripeterò una seconda volta:
Drusilia Galanodel, Alfiere degli Abusivi. Seguimi e lascia che ti mostri quella che noi abbiamo giudicato la via meno insanguinata. Ti verrà offerto il ruolo di Regina del Cielo, se vorrai prenderlo e se gli altri gerarchi giungeranno ad un accordo. Sarà la prima, vera Messa dei Diluvi dai tempi di Sora. Ti faremo incontrare la Rondine, e ci sarà anche Ringo. Sono illese, lo giuro. So che non è etico costringere più parti a confrontarsi, ma questo è l'unico modo per concludere tutte queste faide. Unitariamente, democraticamente... non saremmo arrivati mai a nulla. Sei stata nella Fossa dell'Acqua durante la Messa, hai visto quale feccia vanta potere nella Foresta che voi chiamate Klemvor. In questo Nike aveva ragione: i deboli non dovrebbero mai comandare: nessuno che non è disposto a rischiare la vita in prima fila come i condottieri dell'antichità dovrebbe arrogarsi il diritto di comandare. Se poi ancora giudicherai Trident fatto di malvagi, violenti e manipolatori, allora avrai il diritto di scioglierlo. Per come li conosco, saranno felici si farlo se si tratta del prezzo da pagare per la "Vera Pace". »

-Nike ha ragione nel definirli feccia: sono degli smidollati e non posso che darvi ragione. Però, per quanto abbia provato con tutta me stessa ad essere amichevole e pacifica... finire costretta a seguire il piano qualcuno -che nemmeno condivido in pieno- proprio non mi va. Avreste potuto invitarmi gentilmente ed avrei accettato almeno il tentativo di dialogo, avreste potuto chiamarmi direttamente da Laputa sia per il meeting che per risolvere la questione dei morti viventi ma non lo avete fatto. E' stata una pessima mossa, mi dispiace: avete dimostrato di non aver fiducia negli Abusivi. Perché dovrei averne io di voi?

Arretrò di un passo, tornando al fianco di Orm. Non era solo una questione di Regalia: c'era qualcosa che non quadrava in quel piano, ed anche se era certa della sincerità di Nina, Drusilia percepiva chiaramente che qualcosa non tornava. La strategia di fondo era sbagliata.

-Sia Simca che Ringo hanno lottato per non farsi trascinare via, non è così?

Respirò profondamente, allungando le braccia sui fianchi e chiudendo gli occhi.

-Se mi facessi domare come un cucciolo mansueto finirei per sembrare da meno, non credi? Sarebbe imbarazzante.

E con ciò la questione era chiusa.
Volevano costringerla a seguire i loro piani stupidi?
Bene, ma avrebbero dovuto guadagnarselo.

-Orm, perdona il mio ritardo. Sono con te.

Sorrise mentre fissava l'avversario, consapevole che -lentamente- l'aria si sarebbe stretta a lei come un sudario per poi stringere ancora ed ancora... sempre più forte. Solo ad azione conclusa si sarebbe lanciata all'attacco, mirando alle parti dell'esoscheletro immediatamente prossime alle regalia del Rombo: due fendenti d'aria si sarebbero infranti su di essi, probabilmente con l'intento di separarle dal resto del corpo.

-Orm, perdona il mio ritardo. Sono con te.
Per un istante la Regina dell'acqua si era preoccupata. Quando finalmente Drusilia prese la sua risoluzione, trasse almeno mentalmente il classico sospiro di sollievo, esternato con un mezzo sorriso ed un tono di voce involontariamente sarcastico, e con una punta di acida soddisfazione mista alla totale impazienza.
« Era l'ora... che Caramella testarda, ti ho già detto che è impazzita, dovevi ascoltarmi fin da subito e non avremmo perso tutto questo tempo... »

Quando l'aria iniziò a crepitare, in preparazione del primo assalto dell'Alfiere, Orm immediatamente si scagliò contro una parete, muovendosi lateralmente per togliersi dal frontale di centoottantagradi di Drusilia, in modo da non limitarne l'azione. Collocando se stessa nelle immediate vicinanze oppure di fronte ad essa, sarebbe stata un ostacolo fisico alle sue tecniche offensive, che Orm non conosceva a fondo e che in realtà nemmeno comprendeva -ritenendole alla stregua di stregonerie o simili. Era anche una reazione istintiva: la stessa che di riflesso avrebbe adottato avendo a fianco uno Storm Rider di alto livello della Wind Road, la strada dei venti impetuosi. Gli stessi ragionamenti e le stesse reazioni istintive stavano nascendo anche in Nina, che seppur gravemente danneggiata restava una Gravity Children della prima generazione come Orm, anche lei addestrata a combattere con e contro i suoi compagni, fra cui spiccava la coppia originale di utilizzatori di quella che venne battezzata col nome di Wind Road. Neanche Nina capiva la natura delle tecniche di Drusilia, ma si trattava pur sempre di vento.
Un rombo spaventoso riecheggiò nella sala, un tuono sordo come se quel corridoio lungo e stretto in cui si trovavano era diventato improvvisamente un gigantesco tamburo percosso all'esterno da un gigante. L'esoscheletro da battaglia si piegò sulle ginocchia in posizione offensiva, ed il rivestimento di materie plastiche posto sulla schiena esplose in uno scoppio simile a quello di petardi. Il mostro di metallo spalancò le fauci ed emise un grido che a sua volta provocò una massiccia onda d'urto di aria compressa, che spazzò via le lame di vento e poi proseguì apparentemente senza perdere potenziale in direzione di Drusilia, per investirla e scagliarla via come un fruscello al vento. Orm però non era rimasta a guardare, fuori dal raggio d'azione del contrattacco di Nina, ne aveva aggirato il fianco per lanciarsi su di lei sfruttando la guardia aperta. Proprio mentre il Dreadnought che indossava prorompeva nel suo grido, la Regina dell'Acqua colpì schiantandosi con un calcio a piena potenza contro il cranio. Si udì in suono come di legna secche che si rompono ed il cranio dell'armatura da battaglia si piegò di netto, il collo taurino irto di fasci di nervi metallici che si spezzava all'interno, un suono che sanciva la rottura di quella che poteva essere una sorta di spina dorsale artificiale. con il cranio riverso di lato, la bestia reagì con una spazzata immediata e per nulla rallentata dalla ferita, ma Orm se l'aspettava e si proiettò verso il basso usando l'aria come punto di appoggio, una specie di variante di quella tecnica che aveva spiegato a Drusilia alla fine della Messa dei Diluvi, al termine del combattimento contro Satsuki Kiryuin. A terra, corpo schiacciato contro il suolo, gambe distese in una posa atletica e palmi sul terreno, piegò il busto calciando un punto preciso sul retro delle Air Treck indossate dal gigante, mandando a segno il colpo.

Non successe niente.
Orm per un attimo mutò espressione, sembrando terribilmente sorpresa. Poi il Dreadnought si piegò su di lei, tentò di afferrarla per le spalle e ci volle tutta la sua abilità per sgusciare via, non riuscendo però ad eludere un calcio che la mandò a volare via di fianco a Drusilia, atterrando rovinosamente con il proprio orgoglio, prima che il fisico, danneggiati.

« ... Ha modificato la posizione delle ventole sulle AT. »
Annunciò scocciata. Aveva puntato ad una zona specifica delle Air Treck, e aveva fallito. Qualcosa era andato storto.
« Non è un lavoro di Ume, la nostra Regina del Legame che si occupa della manutenzione delle nostre Regalia, perché altrimenti l'avrei saputo. Non so chi può essere, perché Nina è l'unica fra noi oltre a Kilik a non avere il proprio "accordatore". Ouch... »
Si rimise in piedi, dolorante. Il cranio del Dreadnought era ancora piegato a lato di novanta gradi, una scena grottesca da vedere.
« Dobbiamo puntare alle "bocche di fuoco" sulla schiena, le enormi ventole da cui aspira l'aria che poi le Regalia comprimono e scagliano. Uff, la Rumble Road va affrontata su due fronti diametralmente opposti... può creare "muri di suono" solo su di un arco di novanta gradi, o inferiore. Se solo ci fosse dell'acqua, potrei fare qualcosa di più... si corre il rischio di spezzarsi una gamba a tirare calci a quell'affare. »