[MxM] Cut it out!

La riunione non era andata troppo bene e questo riempiva Ela di non pochi pensieri. Ben due membri se l'erano data a gambe, tuttavia la Strega volle pensare che la MxM aveva solo sradicato le erbacce. Inoltre una parte di lei chiedeva vendetta, quei tipi le avevano fatto perdere tempo o perlomeno così aveva fatto Risiru. Quella ragazza era pericolosa, aveva messo zizzania e quasi spinto il Bardo a lasciarli. Senza contare che di quest'ultimo era stata Ela stessa a rivelare l'identità in un modo del tutto idiota. La donna si annotò mentalmente di doversi scusare con lui.
D'altro canto doveva ammettere che quell'imbecille d'un mago nero, altro cuor di leone, aveva dato un buono spunto per la loro guerra contro il semipiano. Iniziare dal presidio di ghiaccio era un'ottima idea. Il Nord era la punta dell'iceberg per così dire.
La Strega sbuffò e il suo respirò si condensò nell'aria, i suoi compiti non erano ancora terminati quella sera.



-Adaham come mai hai chiesto udienza?-
La Strega cercò di non usare un tono dolce ma in realtà era piuttosto irritata e sperava si trattasse di una cosa seria. Quando non ebbe risposta e capì il perché la preoccupazione l'avvolse. Il cioccolatino blu era accasciato sul girasole che fungeva da tavolo con ancora la cordicella rossa attaccata al dito, mentre della sua controparte femminile non c'era traccia. Subito Jester capì cos'era successo. Lo sforzo di trasportare due persone in un sogno altrui doveva esser stato immenso per lui, senza contare che con se aveva portato degli oggetti. La giovane si precipitò dall'altro e tirò immediatamente la corda. Tutto attorno a loro si dissolse e quando il mondo riapparve era solo un buco nero sera senza fine mentre il ragazzo aveva ripreso le sue sembianze sotto i suoi palmi. Che addormentarsi nei sogni corrispondesse a non sognare?

-Svegliati, sogna, fai qualcosa!-
Incitò la Selvatica strattonando il giovane con forza. Non capì bene perché il panico s'impadronì di lei. Forse semplicemente odiava che qualcosa sfuggisse dal suo controllo come stava accadendo un po' troppo spesso.

Il panico si dissolve con l'ordine portato dal nulla. Riaffiora la pace accompagnata dal caos quotidiano. Che strano sogno, strano quasi quanto la vita.
Jester si ritrova sull'uscio di un negozio, un'occhiata veloce e capisce che si tratta di un parrucchiere, entra. Ci sono persone che farfugliano fra di loro ma il Giullare non riesce a cogliere le parole dei dialoghi e neanche si sforza di farlo. Il suo sguardo si posa sul ragazzo albino che l'attende. Sospiro di sollievo e un sorriso sul volto della Strega.

-Buongiorno, pensavo di farle una cresta col tricolore. E' di tendenza quest'anno.-

Afferma la donna prendendo da terra un secchio pieno d'acqua comparso come per magia e avvicinandosi. Ora che ci pensava era stata abbastanza stupida. Perché si era preoccupata? Si trattava di un sogno, l'altro non poteva certo sparire, oppure sì? Cavolo non sapeva ancora bene come funzionava il mondo onirico.

-Iniziamo.-
Buttò il contenuto tiepido della bacinella in testa all'altro bagnandolo interamente. Poi prese uno shampoo accanto ad una poltroncina con lavandino e iniziò a massaggiare la testa del giovane.

-Di cosa mi volevi parlare?-

Cavolo.
La Strega fece in modo che nessun pensiero negativo trapelasse dal suo viso. Eppure doveva ammettere che quello che la notizia che Adaham le stava riferendo la preoccupava non poco. Le risorse della MxM erano di per sé limitate e un membro in meno nel fronte nord non era poco cosa. Avrebbe desiderato saperne di più ma sapeva che se il signore del tempo diceva una cosa non lo faceva con leggerezza.
-Capisco!-
Disse la giovane passandosi una mano per i capelli.
-Tuttavia ti devo chiedere di usare i tuoi poteri per trasportare i membri della Morte Multicolore al Nord. Almeno al suo confine.-
Fece vorticare la sedia girevole finché l'uomo non le fu davanti.
-Lo farai?-
Chiese la Selvatica leggermente curvata in avanti con le iridi d'onice fisse su quelle ametiste di lui.

La Strega sorrise.
-Una creatura fatta di ombra ti aspetta la mattina di tre giorni fa... -
Forse ora lo avrebbe stupito con la sua risposta. Stava rivelando indirettamente ad Adaham di conoscere il suo potere di viaggiare nel tempo e questo poteva dire tante cose, ma solo una contava sul serio. Lei era pericolosa. Tuttavia dubitava che questa versione più matura e crudele dell'albino battesse ciglio.
Poi la giovane schioccò le dita e una voce iniziò a rimbombare nel parrucchiere.

-..Puoi dirgli che mi troverà al limitare della foresta dove sorge la nebbia, da quel poco che i miei occhi hanno visto.. E che deve portare il carico dove comincia la neve: qualunque cosa il carico sia..-

A quel punto Ela rigirò Adaham davanti allo specchio. Aprì un mobiletto e pescò una bomboletta spay per capelli verde.
-Poi alle mura di Laputa ti attenderà una giovane giullare tra due settimane-
Iniziò a spuzzargli il colore su qualche ciocca.
-Quanti colori?-

Un sospiro fuoriuscì dalle labbra della Strega, invero lei non conosceva il contenuto del carico. In questo momento si sentiva davvero molto stupida a non aver chiesto informazioni simili, l'ombra era pericolosa e forse sarebbe stato il caso che lei se ne sbarazzasse una volta sfruttata. Ma come poteva? Di certo non sarebbe stato facile.

-Mi è stato chiesto di non riferire questo dettaglio- Mentì la donna. -In caso tu non ti senta al sicuro sarai libero di tornare sui tuoi passi e non effettuare il contatto con l'essere-
Continuò la fanciulla conscia che l'altro difficilmente si sarebbe tirato indietro.

-Giusto!-
Confermò per l'acconciatura prendendo un rasoio e iniziando a tagliargli i capelli ai lati della tempia. Gli avrebbe fatto una cresta fenomenale.

-Loky ed Eris mi sembrano due nomi perfetti per dei fedeli del Chaos!-

-Ottimo!-

Cinguettò Ela soddisfatta quando Adaham aveva accettato l'incarico che gli aveva affidato. Ora che la parte burocratica era finita la curiosità lo sopraffaceva. Bene, la Strega non gli avrebbe negato parte della verità.

-I miei poteri provengono dalla parte aliena della mia stirpe. Si tratta di esseri stabilitisi dalla Luna sulla terra.-
Fece una pausa finendo con il rasoio e pescando del gel dal mobiletto con le ruote.

-Nel mio mondo vengono classificate come bestie sacre sotto il nome di Streghe-
Omise 'della luna' e 'selvatiche'.

- Personalmente sono stata registrata sui documenti con la razza umana, per proteggermi credo. Non si conta nessun caso analogo al mio... nessun ibrido per intenderci. Ma non dubito che in passato possano aver omesso lo stesso con altre.-

Inoltre lei stessa aveva salvato diverso bambini di razza Selvatica. In teoria non doveva esservi una discendenza maschile in quanto le streghe non accettavano gli uomini. Le loro fecondazione avveniva tramite riti alla luna, ma per lei era stato diverso. Magari qualche altra giovane era scappata con un amore umano.
Inoltre, pur non ereditando i maschi alcun tipo di potere, non era detto che questi non trasmettessero i geni selvatici alle generazioni future. Forse tra qualche anno si sarebbero contate piccole Jester in tutto il mondo hunter.

La cresta era venuta alta e colorata proprio come Ela aveva predetto.
Ma il sorriso genuino che si disegnò sulle labbra della fanciulla era tutto per Adaham; la spontaneità del giovane era contagiosa e anche l'albina si ritrovò a ridacchiare. Tuttavia lei non poteva e voleva rivelare altro sul suo conto più di quanto non avesse già fatto, nonostante ciò non poteva rinunciare alla sfida.

-Allora prova a scoprirlo te.-
Voltò lo schienale della sedia girevole e si chinò un poco così da essere a faccia a faccia col ragazzo.

-Per ora il resto è un segreto-
Detto questo la fanciulla fece qualche saltellò all'indietro e, stendendo le braccia verso l'esterno, iniziò a girare su sé stessa. Pian piano la sua figura si sgretolò mentre solo il suono della sua risata cristallina aleggiava nella sala.