Sedici anni dopo il Maelstrom

Merovish è una città permalosa, questo lo si impara appena ci si mette piede per la prima volta. La Tana ti mostra sempre il suo lato peggiore, ma se riesci a sopravvivere per almeno qualche mese, poi inizi a scoprire anche qualche lato positivo... soprattutto se sei costretto a restarci per forza, quindi alla fine ti convinci che c'è sempre qualcuno che se la passa peggio di te. Come i mendicanti che appestano ogni strada e vicolo. Mi chiedo cosa li spinga a galleggiare in un mondo che palesemente non accetta la loro presenza: non lo capirò mai. Però ormai ho capito come funzionano le cose qui e ho imparato che avere un passato terribile è proprio quel che ci vuole per riuscire a vivere qui... serve una scorza dura. Non sono ancora morta perché da sempre ho avuto a che fare con gentaglia della peggior specie, di cui Merovish pullula. E poi fino ad ora, tutti quelli che hanno tentanto di uccidermi, sono morti prima di riuscire a guardarmi dritta negli occhi.
Contrariamente a quello che si può pensare, però, non sono le coltellate ad ucciderti davvero. Certo, il rischio di finire sbudellati e rapinati è altissimo, ma beccarsi la dissenteria è ancora più facile e da quella difficilmente si scampa. Almeno non in un luogo dove mancavano anche le più basilari norme igieniche. Quindi, oltre a far bollire sempre l'acqua, è sempre meglio evitare le bancarelle che fanno un sacco di proclami e urlano ai quattro venti della bontà della loro merce... in genere ti propinano roba avariata. Ci sono però alcuni commercianti che ci tengono davvero a fare bella figura, come il macellaio all'angolo della strada e il droghiere proprio davanti. Ed è proprio li che mi sto recando.
Purtroppo devo continuare a vivere in questo posto, quindi vorrei evitare di beccarmi qualcosa di brutto: non posso permettermi di morire prima di aver rintracciato Kozlov. Indosso quindi la cappa di tela e mi tuffo tra le strade della Tana, muovendomi rapida tra questo puzzolente mare di gente fino a raggiungere il piccolo mercato qui vicino. Faccio lo slalom tra i passanti, ma vado molto di fretta e finisco con l'andare a sbattere contro un tizio. Lo guardo malissimo da sotto il cappuccio, non gli chiederò di certo scusa.
E levati dai piedi.
Di una cosa son felice, finalmente ho imparato la lingua corrente... non sono ancora bravissima, ma almeno ora riesco a parlare in modo spedito. Comunque eccomi arrivata, credo che oggi comprerò del pollo. L'ultimo pollo rimasto, a quanto pare.

Ogni volta che mi avvicino a questa bancarella, cerco sempre di perdere più tempo possibile. Forse questo è l'unico posto in tutta Merovish che non puzza di merda o altri rifiuti provenienti dal corpo umano. Il forte odore delle spezie copre qualsiasi tanfo, è talmente intenso che in altri casi l'avrei persino definito fastidioso, ma non da quando mi son stabilita in questa schifosa città... ed è proprio una bellissima sensazione. La nausea svanisce e arriva l'acquolina in bocca. In Russia non mangiavo altro che una zuppa dal sapore orribile, qui per la prima volta ho assaggiato qualcosa di speziato e devo dire che non è male: non so se questo sia il miglior pollo al curry del Semipiano, però è davvero buono. Ogni tanto mi accontento solo di mangiare bene, anche io ho bisogno di godermi un po' la vita, tra un omicidio e l'altro. Chissà, magari un giorno scoprirò che pure Kozlov ama questa roba. Sorrido, non accadrà mai.
Tra un pensiero e l'altro raggiungo la panca, mi siedo e mi godo il profumo proveniente dalla ciotola... ogni volta si tratta quasi di un'esperienza mistica. Quando passi giorni a mangiare la merda, anche uno stivale fritto diventa una vera e propria leccornia, ma in questo caso siamo ad un livello superiore. Sono li sul punto di iniziare a mangiare, quando sento un suono familiare e fastidioso allo stesso tempo. Qualcuno ha appena tirato indietro il cane di un revolver, o almeno, così mi suggerisce l'esperienza accumulata in battaglia... ma di una cosa sono certa: qualcuno mi sta puntando addosso una pistola. Mi volto. Quello è il tizio a cui sono andata addosso, non sembra averla presa molto bene.
Stai calmo.
Gli dico con un tono sprezzante mentre mi alzo, scavalco la panca e mi ritrovo proprio di fronte a lui. Lentamente sgancio il cordino che tiene unita la mia cappa, lasciando intravedere prima di tutto la mia nanotuta... e poi le mie due spade. Fino ad ora non ho mai perso davanti a una pistola, il dito indice in genere salta prima che riesca a premere il grilletto.
Se vuoi premere il grilletto fai pure, ma sarai tu quello a morire.
Non so che tipo di problemi ha sto tizio, magari sta semplicemente cercando rogne, non mi interessa: se vuole attaccare briga io non lo fermerò... ma dovrà assumersi le sue responsabilità e fare i conti con delle inevitabili conseguenze. Poi un pensiero mi balena in mente. Che sia qui per il pollo? Insomma, per pagare ci vogliono delle monete che in molti non hanno, questo potrebbe avere i soldi per mangiare del pollo al curry.
Vuoi finire male per del pollo? Guarda che il cuoco ne sta portando dell'altro.
E mentre finisco in discorsi inutili, la mia ciotola si sta raffreddando. Impreco tra i denti, ma non ho intenzione di abbassare la guardia, non ancora almeno. Siamo ancora nella zona pericolosa, prima di risedermi voglio assicurarmi che non mi spari nella schiena.

Continuo a guardarlo e più il tempo passa, meno riesco a capire le intenzioni di questo tizio. Innanzitutto il suo modo di parlare mi sembra antiquato, quel “ti freddo” non lo sentivo almeno dal quarantadue, ma sono soprattutto le sue movenze a farmi pensare che non abbia tutte le rotelle al loro posto. Comunque alla fine sembra desistere dal farmi saltare la testa e allo stesso tempo io allontano le mani dalle mie spade. Non mi sembra proprio il caso di spargere sangue proprio ora, nell'ora di punta e davanti a tutte queste persone... qui a Merovish puoi fare tutto, ma se lo fai senza troppi occhi indiscreti attorno, beh, è sicuramente meglio. Gli avvoltoi infatti sono sempre in agguato e non attendono altro che un po' di confusione per fare la loro mossa. Comunque passa qualche secondo e non so perché, questo tizio inizia a parlare a raffica... non ce la posso fare, è finita.
Il suo discorso però inizia bene, non me ne frega un cazzo di quel che pensa, però ha ragione riguardo lo scontrarsi... ma non esiste nessuna norma che mi vieta di farlo. Faccio spallucce riguardo il secondo punto, può esserne convinto finché vuole ma io sono un soldato e questa non è la prima volta che qualcuno mi minaccia, quindi sono abituata a sentire quel tipico suono che annuncia l'imminente colpo di pistola. La cosa che veramente mi rattrista è un'altra però. Quello che per mesi ho mangiato credendolo pollo... in realtà è coniglio. Non ci posso credere, ma alla fine quel che conta è che sia buono.
Certo, e magari poi ci facciamo anche una bella scopata, giusto?
Non poso credere che questo tizio sia così ingenuo, davvero pensa che io accetti di andarmene a casa sua per farmi accoltellare? O chissà, magari vuole drogarmi per poi spassarsela mentre dormo. Ma per chi mi ha preso? Non sono mica una puttana.
Senti, non so chi tu sia ma scordati che io venga con te: preferisco mangiare della merda piuttosto che finire sbudellata a tradimento. Come ha fatto uno stupido come te a sopravvivere a Merovish per tutto questo tempo?
Sono davvero curiosa, cioè deve aver trovato solo qualcuno ancora più scemo di lui per adescarlo a quel modo... ma io non ci casco, sono ancora viva proprio perché non mi sono fidata di nessuno. Sorrido per schernirlo, ma un lato di me vuole scoprire sul serio la verità. Mi hanno sempre incuriosita le storie di poveracci come lui.

Ricevo una brutta notizia dopo l'altra... e io che volevo semplicemente farmi gli affari miei senza sapere nulla nel mondo. Ma invece no, ora questo genio mi sta rovinando mesi e mesi di pasti in questa bancarella, prima dicendomi che la bestia che io pensavo fosse pollo era diventata un fottuto roditore, per poi denigrare questo posto classificandolo come feccia. I giorni dei miei pasti spensierati credo proprio che finiranno qui, dovrò cercare un posto nuovo e non credo sarà per nulla facile: fare degli esperimenti culinari, a Merovish, può risultare fatale. Dovrò nuovamente fare delle indagini, capire i gusti della gente peggio di un'agenzia turistica. E tutto questo solo per mangiare! Odio questo posto e odio questo tizio. Una persona che continuo a non capire, ma visto che si è presentata mi sembra giusto fare lo stesso... giusto per fargli capire che attaccare briga con me poteva essergli fatale.
Prima Lama dell'Impero Russo, Natasha Kurlokova.
Sì, lo so benissimo che i titoli qui valgono poco o nulla, ma fa sempre un certo effetto pronunciarli e alcune persone ne rimangono intimorite... soprattutto se dalla loro non hanno niente di tutto ciò. Ad ogni modo sto quasi per tornare al mio pasto, alla fine ho pagato e non ho intenzione di sprecare i miei soldi, quando una conversazione giunge alle mie orecchie... insomma, è impossibile non notare il titolare della bancarella che urla e strepita, aggiornando l'intera piazza delle sue geniali imprese. Sembra che la ciotola preparata per me in realtà era destinata a un altro ritardato... ora si che la fame mi è completamente passata.
Tratti così i clienti di vecchia data?
Sono infuriata. Mi avvicino all'ingrato commerciante e lo afferro per il bavero della tunica, sollevandolo da terra senza troppa fatica. Potrei affettare lui insieme alla sua merdosa attività e non ho proprio idea di cosa mi trattenga dal farlo. Alla fine lo lascio andare ributtandolo per terra, un idiota simile non merita proprio ricevere ulteriori attenzioni.
Ritieniti fortunato. Tu e il tuo amico.
Impreco a denti stretti mentre mi allaccio nuovamente il mantello, preparandomi ad andare via e cercare qualche altro posto per mangiare... anche se al momento credo proprio che cercherò qualcosa di meno complesso, rischiare di finire avvelenata non è stata un'esperienza molto piacevole. Dannata, schifosissima città.