Un arrivo stellare

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<<quando colui che forgia le stelle si ribellerà a noi, l’impero di Taragon scomparirà in una sola notte>>

Così aveva predetto il vecchio saggio del monte eppure nessuno degli ingordi abitanti del monte gli aveva creduto, fin quando poi la “Notte dell’ Estinzione” non fu una verità. I pochi sopravvissuti fuggiti da quel disastro senza fine dispersi nei meandri dell’infinito , raccontavano che in una sola notte tutte le stelle del cielo erano cadute, causando la distruzione dell’intero impero e tutto questo semplicemente era capitato perché era stati troppo avidi di potere e avevano osato ingannare il loro stesso “Dio”. Lui che gli aveva portato semplicemente un messaggio di amicizia e tolleranza perché li riteneva degni, ma loro lo aveva imprigionato e sfruttato per i loro scopi. Forse quella punizione era giusta. Tuttavia , il forgiatore di stelle non li uccise proprio tutti, molti li lasciò esiliati in un altro pianeta diverso dal loro natale. Quale pentimento ora vi era in quei pochi che erano rimasti senza un posto dove andare, rilegati in un pianeta lontano da ogni astro, diverso da quello dove vi era il Monte Targon, nell’immensità dell’ ignoto, coperto solo da gelo. Gli uomini avevano richiamata molte volte l’attenzione di colui che forgia le stella, ma lui mai più aveva risposto loro, ormai dopo la liberazione , non li considerava degni neppure di parlare con lui , quindi decise di lasciare gli ultimi ad estinguersi lì in quel posto, mentre lui avrebbe continuato ciò per cui era nato.
Da quel fatidico giorno , dopo la distruzione dell’ impero stella di Traigon si narra che l’universo iniziò di nuovo a brillare e che le stelle fossero più luminose , il loro creatore aveva rincominciato a crearle e ad ammirare la loro luce fin quando poi non incontrò quello strano vortice dimensionale che risucchiò metà dell’infinito in cui Aurelion Sol abitava trasportandolo in un altro posto differente. Quando la tempesta dimensionale del Malastorm aprì il vortice dimensionale , una parte di cielo del Presidio Errante si oscurò di un buio tremendamente profondo che ricordava l’universo , mentre stelle prendevano a nascere per poi rimanere per un attimo solo in cielo facendo figurare una mastodontica ombra dragonica, dagli occhi fluorescenti e la bocca allungata, poi oltre a quella parte di notte indotta (se era giorno) era capace che si vedesse chiaramente il “contrasto” , la figura draconica sparì tra la pianura e sulla terra rimase solo una figura di un uomo dai capelli castani composti e il vestiario strano visto l’impermeabile e gli stivali stringati chino sul ginocchio sinistro con i palmi rivolti a terra e la testa china, ma la sua figura continuava a sparire fondendosi con l’oscurità e riapparire come se ci fosse una interferenza che la rendeva instabile.

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Riassunto:

Allora ecco l'inizio della scena che si svolge poco lontano dalla città bassa , in pratica se è giorno con l'arrivo di Aurelion è capace che si veda il cielo praticamente oscurato nella zona in cui si vede lui che sembra avere un problema di "stabilità" dovuto all'arrivo e al contatto del Malastorm perchè la sua forma umana continua a sparire e a confondersi con l'oscurità.


Azioni:

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Stato PG:

Nome: Aurelion Sol Mana:100% fisico:Buono Psicologico:buono Consumo: /

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Post2

L’instabilità creata dal Malastorm iniziò a calmarsi lasciando che Aurelion Sol potesse mantenere la sua forma umana , si alzò da terra e rivolse lo sguardo verso la ragazzina umana , uno sguardo in cui si potevano vedere pupille che si illuminavano come stelle e diventavano a tratte gialle e a azzurre per poi stabilizzarsi come il resto del corpo . Provò a muoversi e cercò di capire dove fosse, dopotutto dopo un viaggetto simile, anche un creatore di stelle era un po’ frastornato, ma si riprese e iniziò a parlare con un tono di voce “doppio” infatti si poteva sentire una chiara voce squillante maschile dal tono piacevole seppure leggermente saccente e nello stesso tempo, si udiva echeggiare attorno in un gioco di cacofonia impressionante la voce bestiale di un drago arcano.

“Mi perdoni chi è lei? Femmina umana, suppongo?Targoniana?”

Questa fu la prima domanda, presentandosi con tutta la sua autorità, onestamente chiedendo “Targoniana” , non escludeva che l’umana fosse un'altra sopravvissuto di Targon, dopotutto era stato molto tempo con loro e conosceva solo quel “tipo “ di umano, seppure era cosciente che nell’universo ci fossero tante razze anche di loro. Tuttavia, non si era mai fermato ad osservarle tutte e le ultime razze, visto che i targoniani lo avevano costretto ad eseguire un genocidio di massa, poi fece un'altra domanda, forse quella più importante.

“In che dimensione sono capitato?”

Dopo aver detto questo si guardò le mani e se stesso, si sentiva strano, sembrava che l’immenso potere che aveva prima nelle sue dimensione si fosse un po’ ridotto, seppure la sua forma umana che quella colossale draconica non avevano subito mutamenti, e lo si riconosceva dal fatto che ancora la notte lo accompagnasse.

“E’ successo un prodigio a quanto pare. Sembra che la corrente dimensionale abbia abbassato un po’ la mia potenza. Chissà se una parte del mio immenso potere è rimasto?”

Alzò la mano destra verso l’alto e cercò di concentrare la sua energia per creare un piccolissimo nucleo da cui iniziò a crescere una piccola stella che si sarebbe presto composta nella sua mano.

“Umm sembra un po’ instabile anche il mio mana, ma almeno sembra che le mini nove mi riescano ancora, ma non sono totalmente soddisfatto. Lei che ne dice signorina?”

Abbassò la mano destra in cui si poteva vedere formasi la piccola stella lumino sciente e la porse verso verso la ragazza che si stava abbuffando con un panino, a proposito Aurelion Sol , non aveva bisogno di mangiare , era rimasto millenni nell’universo senza mai avere il desiderio e il bisogno , ma sul Monte Targon gli abitanti dell’ impero, gli avevano fatto provare ad assaggiare alcuni cibi e onestamente non gli erano dispiaciuti. Magari se c’era un posto dove poter assaggiare cose come quella che stava mangiando la ragazza ci avrebbe fatto volentieri un giro, ma non voleva sembrare troppo triviale dopotutto era un essenza antica, quindi si limitò a sorridere e a sentire cosa gli avrebbe raccontato quella “improvvisata” musa, anche se dubitava sapesse dargli un giudizio sul fatto dei suoi poteri, dopotutto era solo un umana e le supernove erano un argomento giusto un pò contorto .

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Post3

Aurelion Sol guardò la ragazza con un occhiata strana come se non avesse capito esattamente cosa stesse facendo e cosa avesse in mente, ma quel carattere da finta tonta non lo gradiva molto , quando la gente faceva così, di solito si disinteressava di parlare con certi individui dopotutto non era giunto lì per essere preso per il naso.
Il drago spaziale smise di esercitare la sua magia, dopotutto se la ragazza non ne capiva molto di supernove inutile mostrargliene una seppure minuscola, chiuse la mano destra e le riservò uno sguardo un po’ severo, poi parlò con un tono un po’ supponente agitando in maniera annoiata la mano sinistra, alzando gli occhi al cielo . Certo si aspettava qualcuno di più “degno” di parlargli, ma aveva l’impressione che non ne avrebbe trovati molti di esseri degni laggiù, quindi si preparò ad una eternità di noia di nuovo, pazienza.

“Tutto qui quello che ha da dire? “

Si fermò un attimo per camminare avanti e indietro, poi continuò mettendosi una mano sotto il mento e scrutando la ragazzina.

“Beh immagino che da esseri di seconda scelta non ci si potesse aspettare altro. Però quanto meno avanti ad un essere superiore il quale io sono, non bisognerebbe mostrarsi con tanta leggerezza è pericoloso potrei sentirmi un po’ offeso e decidere di far cadere un po’ di stelle cadenti sulle vostre teste!”

Sospirò annoiato e serafico.

“Comunque credo avrò molto tempo per studiare la vostra civiltà e valutare se è il caso che meritiate di vivere o meno. Spero che per lei non sia un problema.

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Post4

La ragazzina nonostante fosse stata un po’ come dire poco consona ad avere un senso di rispetto nei suoi confronti , sapeva il fatto so e sembrava proprio tener testa alle parole di Aurelion Sol, ma chissà forse ci riusciva perché semplicemente poteva permetterselo visto che il drago ancestrale non la aveva ancora disintegrata. tuttavia non era lì per fare ciò così alla leggera, non era mica stupido o bramoso di vedere per forza la morte di qualcuno, quel tipo di comportamento lo reputava così insignificante che lo lasciava a chi gli piaceva farlo, dopotutto la figura del l’”essere tanto triste”, la avrebbe fatta solo quest’ultimo.
Sospirò ancora e stavolta si mise in braccia conserte per parlare e risolvere alcuni quesiti rivoti.

“In verità posso creare ammassi stellari complessi che possono raggiungere la grandezza di intera galassia : Molti sistemi stellari mi sono eternamente grati per aver portato la luce delle stelle nel buio dell’infinito, però diciamo che altri invece hanno maledetto la mia venuta, perché si sono completamente estinti. Le stelle che creo posso decidere esattamente dove mandarle a colpire o se farle restare nei cieli, ma questa è un’altra storia un po’ lunga da raccontare. Vorrei risparmiarti di parlarti dei miei precedenti millenari trascorsi come “distruttore di mondi” , anche se non è stata una mia scelta… ”

Aurelion Sol ripensò infatti a quando il suo potere stellare era stato sfruttato per distruggere interi popoli, ma lì non era di certo perché volesse , dopotutto era per quel senso di potere che l’impero di Tergon si era fatto estinguere.
Subito dopo riascoltò le parole della ragazza che sosteneva che in quella dimensione se era venuto a distruggerla avrebbe dovuto fare la fila, interessante come delle volte gli umani si dimostrassero perspicaci, ma pur sempre ignoranti. Certo lui si era esposto per il giusto carattere che si prosperava, ma non aveva detto che voleva distruggere quel mondo, dopotutto sarebbe stato alquanto stupido farlo visto che non poteva andarsene e doveva viverci anche lui.
sciolse le braccia e le posizionò su i fianchi, poi parlò di nuovo, anche l’ultima frase della ragazzina gli dava fastidio, poiché il voler distruggere le cose non era una sua caratteristica, ma quelle cose lo facevano loro umani e lui conosceva bene che cosa voleva la razza umana: nient’altro che inutile Potere.
fece un sorriso tirato, alzando il dito indice sinistro.

“Le faccio una sola domanda . Perché dovrei distruggere un’altra dimensione dove per giunta sono bloccato e costretto a viverci?Non mi fraintenda io ho detto solo di fare attenzione e le ho raccontato cosa sono in grado di fare, non tanto perché me ne vanta, ma mai dalla mia bocca è uscito il volere di distruggere questo posto. Sono una creatura millenaria che non ha bisogno di distruggere se non sono costretto a farlo. Penso che questa “caratteristica” sia molto più consona a voi umani . Dopotutto non siete voi a desiderare potere su ogni cosa del creato? Non siete voi che vi fate la guerra e distruggete ogni cosa al vostro passaggio pur di avere un pò di potere?...ah… mi fermi se indovino…”

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Post 5

La ragazza continuò a parlare, però a quanto pare questa volta sembrava un po’ essere stata presa in causa, tipico comportamento da umano , quindi aveva iniziato una filippica lunghissima sul fatto che non tutti loro era brami di potere, beh era un peccato allora che Aurelion Sol avesse solo avuto a che fare con umani di un certo tipo piuttosto che “magnanimi”. Dopotutto non c’era poi da stupirsi molto che lui come drago ancestrale si fosse sentito tradito dopo quello che gli era successo coni Targoniani.

“Si credo che lei mi abbia frainteso, io seleziono le creature più degne , infatti ho anche risparmiato chi lo era veramente, ma non ho mai voluto distruggere un intera esistenza , se l’ho fatto è stato solo perché delle volte voi umani non sapete apprezzare un dono da creature come me e tendete ad essere così avidi che cercate anche di schiavizzare gli stessi vostri dei. Per questo se mi permette, avrei molto da ridire riguardo che tra voi esistano persone come dire “magnanime”, poi non saprei può darsi anche una creatura ancestrale sia devota allo sbaglio, ma per adesso per quanto ho avuto modo di vedere e sentire sulla mia stessa pelle, vi vedo così per questo ho bisogno di studiare questo posto molto attentamente. Non ho intenzione di farmi ingannare un'altra volta da una o più civiltà provenienti da questo posto.”

Detto questo Aurelion Sol trovò molto interessante il discorso precedente , certo che per essere umana era davvero molto intelligente , forse lei poteva essere candidata a divenire una tra i “degni”, non volle dunque farla attendere con le parole e sorrise ampiamente .

“Guardi se la mette su questi termini, non avrei problemi a farle vedere come faccio nascere le stelle, non c’è nulla di più facile per me, anzi se lei è in grado di portarmi in un posto dove posso esercitare il mio potere potrei anche essere sicuro di strabiliarvi, visto che qui non posso esercitarlo proprio tutto, probabilmente la correte dimensionale disturba i miei poteri limitandoli e questa le assicuro che non è una scusa. Ho visto cose che neanche la mente umana può immaginare. Invece per quando riguarda le richieste su questa pianura , non potrei mai esaudirle perché non possiedo i poteri di farlo , ma questo non significa che in tutti questi anni di viaggi spaziali e iper dimensionali non mi sia soffermato a vedere e studiarne gli abitanti. So bene che molte popolazioni necessitano di tante cose , ma un forgiatore di stelle si limita solo ad esercitare questo tipo di potere perché è nato apposta per questo, e non ha possibilità di rendere la vita degli altri un posto “migliore”. Del resto il Fato è nemico anche degli dei e di noi creature “ancestrali”. Siamo tutti schiavi di un'unica e assurda legge che prende il nome di “ordine delle cose”, senza la quale esisterebbe solo il Caos.”

Fu anche lui un po’ lungo, del resto la ragazza si aspettava una risposta convincente alla sua domanda e lui provò semplicemente a darla, che lei ci creda o meno.
in fine aggiunse una sola cosa con un pizzico di disprezzo.

“Infine se anche avessi potuto aiutare gli abitanti di questo posto o dei mille pianeti che ho visitato dubito che mi avrebbero reso riconoscenza , non credo dunque ne abbino così bisogno.”

Scosse la testa , poi osservò che la ragazza gli aveva offerto una parte del panino , certo era tentato di accettare così giusto per sfizio di assaggiare cose nuove non perché avesse fame ,ma preferì rifiutare anche perché credeva che fosse venuto il momento di andare.

“No grazie per me ora è giunto il momento di andare. Forse comunque lei potrà essere definita degna almeno non è una Targoniana è stato un piacere chiacchierare con lei. Ci rivedremo e si ricordi per sempre di Aurelion Sol il forgiatore di stelle.”

La figura umana di Aurelion Sol iniziò a sbiadire e a tramutarsi in una massa di pulsante antimateria che andò a confondersi con il cielo sottoforma di un mastodontico drago serpentino che si tramutò in una cometa che sfrecciò via veloce nel cielo lasciando una scia di polvere di stelle in mezzo a quel buio notturno infinito .

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Possiamo mandare a valutare la scena . ti ringrazio

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