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Lucius Nyx
Lord of the Dusk.
Un libro.
Non ne teneva uno in mano da molto tempo, essendo ormai abituato a studiare sui tomi scolpiti nel suo cranio con la magia. Gli bastava chiudere gli occhi e loro erano là, lettere luminose contro lo sfondo nero delle sue palpebre serrate.
Gli mancavano un poco, i libri veri. Quelli di carta, che odorano di antico, e che contenevano storie più leggere e meno spaventose degli studi di uno Sciamano Nero. Era per questo che s'era spinto nelle Cave del Sapere - o almeno, era una delle ragioni.
(L'altra ragione erano i ricordi. Malinconie su cui preferiva non tergiversare.)
Il bibliotecario gli aveva rivolto un'occhiata strana quand'era entrato, come a volergli dire "sai veramente leggere"? Privo del suo usuale mantello (l'avrebbe riempito di polvere), e vestito solo con un paio di braghe scure, non dava esattamente l'aria di essere un letterato. Il collare metallico che gli stringeva il collo, unito alle rune che gli segnavano la pelle scura, davano piuttosto l'impressione che fosse lo schiavetto di qualche alchimista del Distretto delle Luci - creatura adatta ad essere usata come cavia e anche come lacché.
Ma le apparenze, al solito, ingannano.
Passeggiava tra gli scaffali odorosi di polvere, scorrendo le dita su tomi dall'aria antica e pergamene accartocciate. In cerca di nulla in particolare, sperando solo che un titolo o una copertina attirassero la sua attenzione. Allo stesso modo esaminava gli altri studiosi della Biblioteca, allungando propaggini spirituali per cercare anime degne d'interesse. Persone curiose o inumane, potenziali clienti o, perché no, qualcuno con cui pasteggiare.
C'era un'anima bizzarra, ad esempio, qualche scaffale più in là. Qualcosa che odorava di antico e di oscurità abissali. Uno spirito quasi affine al suo - e per questo, pericoloso.
Per il momento, si limitò a fissare i libri.
Prudenza prima della curiosità.
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Sailor Galaxia.
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Per Aurelion Sol non era facile viaggiare con quel caldo insopportabile, non immaginava che in quel mondo ci fossero zone con un alta densità di afosità e rovente come gli inferi, forse si riteneva fortunato che il suo corpo fosse abituato, visto che non era niente in confronto al calore di una stella appena nata, ma gli dava noia comunque.
Era passato dal presidio Sud qualche giorno fa e aveva volto rimanerci per studiare il posto e la gente e ciò che aveva visto non gli piaceva per nulla.
Quel posto era inospitale e aveva una città assolutamente indegna agli occhi di Aurelion Sol, poiché dovunque era arrivato e in qualsiasi veicolo non mancava l’orribile presenza di una creatura ostile, ne aveva dovute punire almeno due in un solo giorno di permanenza dopo essere entrato dai cunicoli di quella città.
Gli mancava ancora un posto da visitare, l’unico dove forse poteva trovare qualcosa di salvabile, ovvero la biblioteca del sapere di Merovish , aveva saputo che è una delle più prestigiose non che presenti il quel presidio di violenti, forse qualcuno era interessato ad acculturarsi sul posto come lui.
Aurelion Sol entrò nella biblioteca la notte che si portava dietro rimase all’esterno, nei cieli e chiese informazioni a quello strano ragazzino marchiato coperto di stracci, non sapeva se fosse uno che lavorava lì, essendo un ambiente “particolare” il Sud, magari non si sarebbe aspettato bibliotecari vestiti di gran lusso .
Il drago con la sua forma umana, ma con la sua voce “doppia”si fece avanti senza problemi, dopo un informazione non era incriminante da poter porre.
“Salve , mi permetta di disturbarla un secondo, sarò lesto. Lavora per questa biblioteca? Starei cercando qualche volume interessante che spieghi le origini di questo posto dato che sono appena arrivato dall’ ”infinito” e mi sto documentando su questa vostra strana dimensione parallela. “
Non sapeva se fosse stata una buona idea quella di avvicinarsi a quell' individuo, c'era qualcosa che lo inquietava, dopotutto un creatore di stelle quando c'era del "cattivo" se ne intendeva , l'istinto difensivo draconico era tipico di tutti i draghi di ogni specie e poche volte tradiva, Aurelion Sol sperava dunque non fosse come gli esserie che aveva incotrato giorni adietro, non gli andava di discutere da "cattivo" non era nel suo stile , aveva più raffinatezza lui.
narrato; parlato"" ; pensato°° & monologhi<<>> Parlato Esterno
Riassunto:
Azioni:
Stato PG:
Nome: Aurelion Sol
Mana:100%
fisico:Buono
Psicologico:buono
Consumo: /. -
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Lucius Nyx
Lord of the Dusk.
Lui, un Cattivo? Ma ne sei proprio sicuro? Guarda che faccino dolce che ha, che aspetto umile, che portamento discreto. Non deve avere nemmeno vent'anni: un ritratto della più disagiata gioventù merovisha moderna. Forse lavora in biblioteca per raccogliere qualche soldino per il pranzo, forse è spinto dalla sua voglia di studiare - imparare a leggere, scrivere e fare i conti, elevarsi oltre la sua povera condizione sociale per diventare qualcosa in più. Forse un alchimista, visto il numero di segni magici che gli vergano il corpo; forse un mago nero.
Si volta un attimo a guardarti, bloccato a metà nell'atto di prendere un libro: in punta di piedi, una mano già protesa verso lo scaffale. Rimugina un attimo, inclinando la testa come un gufetto dubbioso.
«Prosegua per due scaffali, poi giri a sinistra e vada avanti per altri tre. Lì ci sono i libri di storia e di geografia endlossiana.» ti dice con naturalezza, prima di tornare ai fatti suoi.
Vedi, non è cattivo. Aveva pensato per un attimo di spedirti nei più orribili meandri della biblioteca, facendoti perdere negli infiniti corridoi illusori che proteggono la Libreria Perduta. Ma non l'ha fatto, perché lui non è altri che un dolce ragazzino innocente.
Ti ha solo mandato nella sezione sui libri di cucina.CITAZIONEPer la cronaca, il pg ha una passiva per dire bugie indistinguibili dalla verità. La riporto qui:
- Unapologetic liar ● se un ragazzino già introverso e problematico di suo si fonde con l'incarnazione vivente dell'Oscurità, il risultato non può che essere un disastro, psicologicamente parlando.
Qualsiasi cosa sia adesso Lucius, di certo è ben lontana dagli schemi di pensiero di un comune umano. Totalmente privo di scrupoli e senso morale, è in grado di mentire con la stessa facilità con cui respira. E sa farlo dannatamente bene, senza mostrare alcun segno rivelatore quali microespressioni, pensieri contraddittori e alterazione del battito cardiaco. È in grado di passare tranquillamente un esame della macchina della verità, e di sfuggire all'intuito di persone specializzate nel riconoscere chi mente..
I am so much more than royal |
