Break The Body

Break the Champion - Prima parte - Scena Masterata

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    "L-la testa ... La testa mi fa male Agrodon. SVELTO! CHIAMA QUALCUNO"

    Il corpo del pugile avrebbe rischiato di cadere rovinosamente al suolo, se l’enorme lossodonte non avesse avuto i riflessi pronti.
    Per quanto la sua mente fosse fresca e ricca di studi di ogni sorta, rimase allibito di come Ted si fosse afflosciato come una foglia di autunno. Cosa gli era successo? Ma sopratutto perché i suoi guantoni si erano illuminati di viola?
    Erano lontani da lui, era difficile quindi credere che fosse riuscito a fargli entrare in risonanza con la propria energia.
    Ci doveva essere una spiegazione.

    "C'è sempre una spiegazione. Meglio rimandarla a dopo però ..."

    Appoggiò il corpo di Carter sul suo letto e lo tastò con la mano.
    Esattamente come avesse toccato una fiamma, ritrasse subito il braccio, allontanandosi subito dopo con tutto il corpo.

    "... scotta come non mai. Ma cosa gli sta succedendo? Meglio andare a chiamare qualcuno.”

    Uscirò velocemente dalla camera.
    Non aveva ancora veramente compresa a cosa stava andando incontro, ma il particolare più strano erano i guantoni che avevano iniziato ad illuminarsi.
    Si ricordava un paio d’incantesimi che riuscivano a fare un’effetto simile, ma incapace di suo e pure svenuto, Ted non poteva essere stato in grado di creare quel magico effetto brillante sulla superficie.
    Anche se gli erano sembrati illuminarsi proprio completamente e non solo parzialmente.
    Che fosse un’incantesimo avanzato?
    Se fosse stato quello, Carter era da escludere a priori. Qualcuno doveva aver lanciato una maledizione su di lui e lentamente stava facendo effetto.

    ”Ma come posso esserne sicuro? Impossibile … a meno che non sia.“

    La sua attenzione venne attirata da una strana ragazza.
    L’aveva già vista a giro per l’Albero Casa ed era più che sicuro che fosse un’amica di Ted. Magari lei poteva sapere qualcosa di cui lui era all’oscuro.

    ”Ehi, tu! Vestita da giullare. Mi serve una mano, Ted Carter sta male, non so il perché però.”

    Era forse una delle prime volte che aveva paura di sapere, invece, fin troppo.

    QM Point:

    Salve e benvenuta alla scena. Inizio classico in cui il tuo pg deve scegliere se seguire l'elefante, il quale sembra essere molto preoccupato. A te la scelta su come ruolare l'arrivo di Jester nel corridoio della Casa Albero
     
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    Jester era tornata solo per un giorno a Laputa. Voleva incontrare Khatep, voleva stare un po' con lui ed invece? Troppo impegnato! Sì, era conscia del suo ruolo, lo sapeva che non aveva un sacco di questioni burocratiche a cui non poteva sottrarsi. Ma perché non era riuscito a ritagliare neanche un'ora del suo tempo per lei? Forse si aspettava che la Strega essendo immortale avesse il suo stesso concetto di tempo, ma come poteva?! Il Sommo aveva oltre duemila anni mentre lei era una giovane donna.
    Questa era l’ennesima goccia pronta a far traboccare il vaso che era la mente della Selvatica.

    Di per sé Jester possedeva già una natura bipolare che la faceva stare in bilico fra il nichilismo ed euforia ed ora sentiva che la sua psiche stava divenendo sempre più fragile. Era convinta che se avesse ceduto ai sentimenti le sarebbero accadute cose orribili e che la sua unica possibilità di salvezza era quella di accantonare tutto in un cassetto. Cosa che stava facendo già da un po' di tempo con buoni risultati. Inoltre tutta la situazione al Nord con la MxM non faceva che renderla sempre più fredda. Non poteva parlare con nessuno, non poteva fidarsi di nessuno. Pian piano aveva creato un muro tra lei e gli altri convinta che questi attendessero solo il momento migliore per attaccarla. Unico ponte tra lei e gli altri erano i rapporti ossessivi che condivideva con alcune persone o cose e le emozioni momentanee. Ma questo non sembrava bastare.
    Di tanto in tanto riusciva a sentire la bestia che si muoveva dentro di lei scuotere le catene, reclamare attenzione. Paradossalmente quell’essere disgustoso quanto pericoloso era la sua parte umana. Quella che non riusciva a uccidere e che in fondo sperava di poter liberare in futuro. Tuttavia da fuori Jester pareva sempre la stessa. Per quanto guardasse il mondo da dietro il suo muro era in grado di imitare alla perfezione ogni sentimento.

    La Selvatica stava saltellando per i corridoi dell’albero casa ignorando Lilith che le sibilava all'orecchio visibilmente infastidita mentre le stritolava il braccio sinistro col suo lungo corpo serpentino. Dietro di loro la dorata Michelle sembrava cercava di strisciare al passo della sua 'mamma' con scarsi risultati. Una scena piuttosto buffa che cessò quando qualcuno reclamò l'attenzione del Giullare. Si trattava di Agrodon il famiglio che aiutava Ted Carter nei suoi allenamenti. L’elefante avvertì Jester che il pugile era privo di sensi e lo condusse in camera dell'amico. Subito la Strega si precipitò accanto a letto, mentre abbandonava la basilisca nera accanto alla sorella-

    -Agadron mi devi aiutare // Le gambe son da sollevare! -
    Ordinò indicando gli arti inferiori del pugile mentre lei ne verificava i parametri vitali dell'infortunato.

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    -Dimmi Ted mi senti? // Fammi vedere tutti i denti! –

    Chiese la fanciulla sorridendo in modo inquietante senza aspettarsi davvero una reazione. A quel punto gli posò leggera la testa sul petto e posizionò un pollice sul polso. Attese qualche secondo, poi sospirò tranquillizzata quando sentì che respiro e polso erano regolari. A quel punto di tolse il cappello e iniziò a sventolarglielo in faccia, non era il massimo ma non aveva altro. In teoria doveva trattarsi di un semplice svenimento ma in realtà non era detto. Poteva trattarsi di un’emorragia interna o un trauma cranico.

    -Quando si sveglia parola mia // Dritto dritto in infermeria!-



    Edited by Jester - 24/8/2016, 00:35
     
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    Agrodon eseguì l’ordine senza troppe domande e con una sola mano alzò i piedi di Ted.
    Mentre era in quella scomoda posizione, che gli riportò alla mente tutte le volte che aveva dovuto accudire i suoi figli da piccoli, gli venne da pensare come fosse possibile che un personaggio inquietante come Jester, potesse conoscere in maniera tanto “intima” il pugile.
    Non era passato molto da quando avevano combattuto assieme nell’Arena Celeste contro altri due strani tipi, dimostrando una certa coordinazione e capacità di guardarsi la schiena a vicenda.

    "Non credo mi abbia mai parlato di come si siano conosciuti. Eppure durante gli studi mi ha parlato spesso delle persone con cui ha fatto conoscenza ..."

    Quella ragazza era quindi avvolta nel mistero nella mente del Lossodonte, al quale sembravano mancare pochi ma fondamentali passaggi.

    In silenzio continuò a tenere in alto le gambe di Carter, iniziando a guardarsi attorno per il disagio che provocava quella strana situazione.
    I suoi occhi nocciola caddero sui guantoni rossi sistemati sul comodino vicino al letto.
    Proprio come prima che uscisse dalla stanza, il colore non era cambiato e sempre della stessa strana tonalità erano illuminati: Viola.
    Ancora non si capacitava di come fosse svenuto.
    Era stata una cosa rapida, giusto il tempo di dirli quella terribile frase. Che fosse legata ai guantoni?

    ”Prima di svenire ha detto che la testa gli faceva male. Non riesco però a capire cosa gli possa essere successo."

    Abbassò le gambe. Per quanto il suo braccio fosse robusto, anche lui percepiva la fatica di tenerlo sollevato per un lungo periodo di tempo.
    Si avvicinò ai guantoni, passando proprio accanto a Jester.
    La luce che emanavano iniziò a rapirlo e il solo guardagli brillare, lo riscaldò come una luce di una stella. Eppure non provò nemmeno a toccarli.

    ”I guantoni hanno qualcosa di strano …“

    Passò in rassegna ogni incantesimo che aveva studiato.
    Si ricordava ogni particolare delle pagine dei tomi che aveva letto, sia che fossero di magia, che di politica. Quella luce doveva essere assolutamente una magia.
    Si voltò velocemente verso il pugile afro, creando uno spostamento d’aria, simile ad una leggera brezza.

    ”Questa magia … è impossibile che sia di Ted. Qualcuno deve aver “maledetto” i suoi guantoni, ma non ne sono sicuro."

    La mente iniziò a ricercare più informazioni con ancora più velocità.
    Era divenuta improvvisamente una ricerca disperata contro il tempo.
    Prese coraggio e un bel respiro, afferrando con una grande mano i guantoni. Immediatamente si sentì sovrastato da un qualcosa che non riusciva a comprendere, un’energia sproporzionata e immensa.

    ”Ma cosa?! Questa energia … è immensa. Chi diavolo ha incantato questi guanti …”

    La luce aumentò e Agrodon fu costretto a chiudere gli occhi.
    Gli lasciò cadere, ma ormai la sua fortuna aveva fatto scattare una potente e antica magia che vegliava su quei vecchi guantoni rossi.
    La stanza venne illuminata da una forte luce, che risucchiò sia l’elefante che la ragazza.

    La carne di entrambi sarebbe stata avvolta da una forte sensazione, non molto lontana da quella che provava un pezzo di metallo incandescente sotto il martello di un fabbro.
    Perfino la mente avrebbe iniziato ad allargarsi, come violata da un qualcosa che non poteva essere contenuto.
    Al termine del macabro processo però, entrambi si sarebbero risvegliati con la faccia a terra.
    Nella polvere.

    La stanza che gli aveva accolti fino a poco prima era sparita, per lasciare spazio ad un’enorme anfiteatro vuoto.
    La struttura sembrava solida e lavorata con cura in ogni suo particolare.
    Colonne, i posti per li spettatori, l’entrate in arena e quanto altro, tutto ricavato da più blocchi di materiale bianco.
    In mezzo a quella arena stonava infatti un cavaliere in armatura nera, armato di spada e scudo, lontano dallo strano duo che aveva deciso di aiutare il pugile.

    ”Coff … Coff. C-che dolore! Stai b-bene Jester?”

    Avrebbe chiesto Agrodon, ignorando il gladiatore, l’arena e qualsiasi altro particolare che poteva solo regalare un cielo rosso.


    QM POINT:

    Mentre senti le condizioni di Ted Carter, Agrodon si avvicina ai suoi guantoni che sono illuminati di un viola intenso. Dopo un'attimo d'indecisione le afferra, scatenando uno strano processo. Una luce magica vi avvolge entrambi e vi obbliga a cambiare piano. Nel percorso subisci un MEDIO mentale, che ti riporta alla mente ricordi dolorosi. L'attacco non può essere parato o schivato, ma solo ruolato. Al vostro risveglio vi trovate in un'arena. Terra battuta e ben curata nei particolari. A circa 15 m da voi un cavaliere/gladiatore vi osserva rimanendo immobile. Puoi notare che è armato di spada e scudo.

    A te la palla e se hai dubbi chiedi.
     
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    Una luce accompagnata da una forte energia attirò l'attenzione della ragazza. Ad emanare ciò erano i guantoni da pugilato da Ted. Jester ebbe solo il tempo di alzarsi, poi tutto accadde velocemente. Un dolore atroce invase la ragazza, era come se qualcuno avesse iniziato a prenderla a martellate. La giovane si rannicchiò su sé stessa mentre tentacoli di tenebra le annebbiavano la mente. Perché tutto sembrava accanirsi su di lei? Perché nessuno era mai stato in grado di rimanere al suo fianco? Affezionarsi alle altre persone era stato inutile. Nessuno rimaneva e quando qualcuno sorprendentemente sembrava volerlo fare era lei a dover andare. "Non è giusto!" urlò una vocina nella sua testa, intanto lei si ritrovava ad affondare nei ricordi. Sua mamma che l'abbandonava sul monte Montecchio, la sua maestra che spariva nel nulla. Ogni volta era costretta a cambiare posto, amici e conoscenti. Aveva perso così tanto dietro di sé che ora non era più in grado di trovare sé stessa. Forse era colpa sua. Magari avrebbe dovuto fare qualcosa, magari sarebbe bastata una rima in più, un sorriso. Era stata una bambina cattiva? Era forse diventata una brutta persona? Pensò a tutte le persone che aveva fatto fuori e si disse che 'sì' corrispondeva decisamente alla risposta giusta. Tuttavia non avrebbe smesso di fare quello che faceva, perciò c'era una sola cosa fa fare. Doveva cambiare, doveva essere più fredda, più distaccata. L'unica persona in grado di colpirla doveva essere lei. Jester non era fatta per stare con gli altri, una come lei non doveva avere relazioni con chi la circondava.

    La sua agilità fuori dal normale le permise di non cadere a terra e intanto sue mani corsero al capo. Un ringhio basso, "Lasciatemi stare!" ordinò mentalmente a tutti quei pensieri che la divoravano dall'interno. Poi il giullare aprì gli occhi. Si trovava in un anfiteatro allestito ad arena. A qualche metro da lei un gladiatore e accanto a lei l'elefante. Fece scivolare i suoi basilischi accanto al corpo inerme di Ted.

    -Sto bene tranquillo//Tu stai ancora arzillo?-

    Non attese la risposta. Si staccò un campanello e lo lanciò mirando il petto del guerriero. una volta che quello fosse entrato in contatto con qualcosa sarebbe detonato in una piccola esplosione di Nen. Intanto la Strega della Luna stava già correndo verso di lui pescando quattro carte-lama da una tasca. Queste avrebbero preso fuoco e sarebbero state lanciate verso il capo dell'avversario, non sarebbe stato piacevole per l'altro indossare un'armatura incandescente.
    A dirla tutta Jester non voleva uccidere l'altro, solo catturarlo e costringerlo a dir loro cosa stava accadendo. Sicuramente non si aspettava che fosse innocente e collaborativo così conciato. A quel punto la giovane avrebbe tolto le bretelle che tenevano alla sua schiena l'hula hoop. Continuò a correre, le mancavano ancora diversi metri.



    Energia: 110%-5%-5%=100
    Stato fisico: ottimale
    Stato mentale: pessimistico

    Equipaggiamento:

    -Pop Hoop-
    Un hula hoop in acciaio inossidabile che si assottiglia all'esterno così da diventare una vera e propria lama. Sul perimetro vi sono due fori dove è possibile inserire una cordicella di 2 m. molto flessibile pur essendo dello stesso materiale. Ciò è possibile poiché strutturata come una colonna vertebrale, ovvero dei piccoli anelli messi uno attaccato sopra l'altro. Questo accorgimento serve cosicché una volta lanciata l'arma possa essere ritirata verso la padrona. Il suo raggio equivale a 45 cm. Inoltre Jester per maneggiarlo possiede degli appositi guanti in acciaio.


    - Col Mazzo ti Ammazzo -
    Il "mazzo" è costituito da 10 carte: Asso di cuori, A.fiori, A.quadri, A.picche, Jolly, Regina di cuori, Re di cuori, 9 di quadri, 5 di cuori, e _la sua preferita_ 2 di picche.
    Non sono adatte per il gioco d'azzardo ma ogni volta che le usa Jester scommette la vita. Quindi preparatevi a diventare un bersaglio o/ed essere tagliuzzati dalle lame più simpatiche che si possano trovare su Endlos.
    Le carte da Poker sono... <<un classico, sempre apprezzato, sempre amato da chi come loro seguiva la via della follia circense.>> Cit.S

    Passive

    - Terrore nell'Orrore -
    Per quanto possa esser definita graziosa quando Jester si arrabbia diventa davvero inquietante. La ragazza riesce a modificare la forma della sua aura. Ciò viene amplificato in più casi:
    1 Quando è arrabbiata!
    2 Quando le sciolgono la treccia!
    3 Quando si fa guidare dalla follia!
    4 Quando combatte!

    -I Sogni son Desideri- La natura selvatica di Jester le permette di intrufolarsi nei sogni altrui e quando ella lo desidera anche manipolarne il contenuto. In alcuni casi questo potere le sfugge di mano e non è lei a dettare le regole del gioco e a volte viene addirittura catapultata nel sogno di estranei. Questo potere accrescerà con l'avvicinamento della ragazza ai poteri elemetali che la porteranno a sviluppare una parte trickster. (passiva)


    -Intrusioni e Selezioni-
    Ogni qualvolta qualcuno cerchi di farsi strada nella testolina matta della nostra Giullare ella riuscirà ad avvertire l'intrusione e potrà selezionare la strategia che riterrà più opportuna. Una difesa contro simpatiche tecniche psion o illusoria acquisita dalla Hunter nel corso del tempo grazie alla sua tenacia guerriera. ( Mindfuck-Alert / Trick-Detector: 5)

    -Bella addormentata-
    Bella addormentata, nessuno mi ha svegliata! L'ago non mi ha punto e il mio cuor non è defunto. Ticchetta ancora forte e non cerca la morte. Bella addormentata, niente mela avvelenata. L'occhio resta aperto scuro, profondo esperto. Bella addormentata, te la sei cercata! Eppure non mi abbatto e temeraria combatto!
    (Difesa contro il veleno.)

    - Jester's Art -
    Ogni Corte che si rispetti è provvista di un artista pronto a soddisfare, compiacere e divertire le persone che la abitano.
    Beh, nel mondo Hunter x Hunter Jester era quell'artista!
    Infatti il Giullare assieme a suo padre si esibiva non solo nel raccontare storie in rima ma anche in giochi di abilità. E fu così che con il passare del tempo ha sviluppò dei power-up di agilità e velocità del 50%.


    - Moon's Witch -
    Essendo nelle vene di Jester il sangue delle Selvatiche la ragazza ha ricevuto il dono dell'immortalità.
    Infatti se viene uccisa si attiva un processo di autorigenerazione dove le ferite si rimarginano e al sorgere della Luna il cuore ricomincia a battere.
    L'unico modo in cui una Strega della Luna muore è il suicidio volontario...

    -Energia non andar via-
    Grazie al tempo passato a combattere su Endlos Jester migliora il suo stile di combattimento. Ciò comporta un'energia maggiorata del 10%. (110%)

    -L'anima mia danno tutti lo sanno-
    Essendo Jester una Hunter è in grado di percepire le aure che la circondano attraverso l'En. Con il passare del tempo trascorso su Endlos la giovane è riuscita ad affinare tale tecnica rendendola non solo migliore, ma del tutto spontanea. Così la Strega della Luna riesce ad avvertire la forma e il movimento di qualsiasi cosa entri nel raggio d’azione dell'aura (30 metri).

    -Tela di Nen-
    La mezza Selvatica ha sviluppato grazie all'unione delle abilità Hunter e il potere elementale una strana ed utile attitudine. Essa consiste nel camminare su qualsiasi superficie liquida o solida attraverso una specie di tela, che ricorda una ragnatela, in grado di appiccicarle le piante dei piedi (scarpa o non scarpa) anche a testa in giù.

    -Tintillandus-
    Passiva su tutto l'equipaggiamento che consente al Giullare di render questo centro delle tecniche.

    ATTIVE

    - Una Carta non si Scarta -
    La mezza Selvatica lancia le sue carte-lame che si avvolgono di uno o più elementi a scelta in modo da danneggiare il bersaglio. 4 colpi a consumo basso, 6 colpi a consumo medio, 8 colpi a consumo alto, 10 colpi a consumo critico. (Consumo Variabile)

    5%

    - Campanello che Macello -
    Quando un campanello viene staccato dal vestito (è attaccato con un bottone) il Giullare lo riempie di Nen. Poi lo lancia e quando il sonaglio tocca un oggetto, o un essere vivente rilascia la sua energia come una piccola bomba. (Consumo Variabile)

    5%
     
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    ”Quindi la prima ad attaccare sei tu, ragazza …”

    Una gutturale voce rimbombò all’interno dell’elmo, che si mosse in direzione del suo avversario. Rispetto a lui, essa, sembrava gracile e facile da spezzare, come un ramoscello che si era staccato dall’albero.
    Dalla visuale ristretta che gli offriva l’armatura, riuscì ad intravedere soltanto un piccolo oggetto metallico volare verso di lui. Brillava di energia e raggi solari.
    Rapido allungò la mano e la richiuse come la bocca di un predatore, con una tale avidità da farlo sembrare un tesoro perduto ritrovato dopo tanto tempo. Un rumore secco venne emesso dalla sua armatura, che scricchiolò sotto l’effetto della detonazione.
    La stessa sorte toccò alle carte, che vennero parate con una semplice alzata di scudo.

    ”… spero che non sia questo il vostro meglio, anche se ormai non mi sorprendo più di nulla.”

    Senza alcun rumore, nonostante la pesante armatura metallica che si portava appreso, il cavaliere scattò direttamente verso Jester, ponendosi davanti a lei a soli pochi centimetri.

    ”Se il mio potere fosse fuoco, vi arderebbe in un’istante …”

    Il braccio sinistro, si mosse ancora più velocemente di quanto avesse fatto il corpo del gladiatore poco prima, creando un’enorme turbine d’aria grazie allo scudo.
    La giullare sarebbe stata sbalzata di dieci metri, ritornando così al punto di partenza.

    ”Sono il vostro avversario, non trattatemi come un sempliciotto. Un attacco frontale contro uno armato e corazzato? Brutta idea.”

    La voce diventava, in maniera innaturale, sempre più grave e pesante, oltre che provocatoria.

    Il Lossodonte si sentì spaesato nel vedere come il cavaliere, anche più grande e massiccio del pugile, avesse rispedito Jester proprio al suo fianco.
    Doveva trattarsi di un guerriero temibile.

    "Ma come ha fatto? Ha bloccato i tuoi campanelli con una mano ...", avrebbe domandato alla giullare,"... inizio a dubitare che sia un nemico alla nostra portata, nonostante il fatto che siamo in due. Dobbiamo provare a disarmarlo, io lo distraggo mentre tu pensa a toglierli lo scudo o a bloccarlo."

    Nemmeno il famiglio di Ted Carter capiva come avrebbe potuto attirare l’attenzione di quello sconosciuto, ma era sicuro che senza lo scudo sarebbe stato un’avversario alla loro portata. Con un potente salto laterale si gettò alla sinistra del combattente, distante da lui circa dieci metri. Non appena l’angolazione gli sembrò buona, Agrodon, infilò le mani nel terreno come un palo di cipresso nel terriccio e con enorme sforzo, le vene infatti si fecero ben visibili nonostante la pelle spessa del lossodonte, alzò un’area di terreno di circa quindici metri in aria.
    Un’enorme zolla, dopo un gran fracasso, si staccò dal suolo iniziando a volare in aria verso il gladiatore.



    QM POINT:

    L’avversario intercetta e blocca ogni tua mossa, rispedendoti senza troppa fatica al punto da cui sei partita. Agrodon non si lascia scoraggiare e dopo aver scattato verso sinistra, lancia un pezzo di terreno verso l’avversario di livello critico a puro scopo di distrazione. A te consiglia di provare a prendere lo scudo di cui è dotato il nemico. In caso di riuscita potresti anche ottenere un bonus.

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    Attacchi falliti!

    Jester ringhiò quando si ritrovò l'avversario a pochi centimetri da lei. Chi se lo immaginava che quel cavaliere con la sua pesante armatura potesse essere tanto veloce. Portò le braccia avanti a sé per proteggersi da eventuali attacchi. Credeva che l'avversario fosse intenzionato ad usare la spada ma non fu così. Un turbine investì la ragazza che fu sbalzata parecchi metri più indietro. 'Che sorpresa, un elementalist!' pensò il Guitto mentre cullata dalla corrente approfittava della sua agilità per atterrare a quattro zampe nuovamente al fianco dell'elefante e le sue serpi. Lilith fissò la padrona con il suo occhio e mezzo, dopodiché soffiò con aria minacciosa verso l'avversario. Ma la Strega della Luna la bloccò subito indicando gli spalti in un muto ordine, nascondersi. A quel punto la donna schioccò le dita sbuffando e sulle sue mani comparvero dei guanti di metallo. Oltre al simpaticissimo commento del mastodonte si accorse con un po' d'amarezza di aver perso il cappello. Comunque aveva problemi ben più gravi a cui pensare...

    - Mi hai presa per una dilettante? // Lo farà frignare come un lattante! -
    Disse la Strega visibilmente innervosita dal commento di Agrodon. Forse era stata battuta in passato, ma era sicura di essere un'ottima duellante. Tuttavia ora non poteva perdersi in questi discorsi quindi si preparò al contrattacco. Quell'uomo aveva usato il suo scudo per creare il tornado che l'aveva spazzata via. Forse non era un elementalista, forse stava solo utilizzando un oggetto magico. Quindi dovevano prenderglielo.
    Non fu abbastanza veloce a proporre la cosa che il famiglio di Ted glielo propose, forse seguendo la sua stessa linea di pensiero. Jester annuì per poi scattare verso l'avversario, non prima che Agradon sollevasse una zolla di terra che scagliò contro il cavaliere. Il ghigno della fanciulla fu un'espressione di folle goia. Avrebbe trovato forse un piacevole passatempo in quella giornata in cui tutto le sembrava nero. La destra guantata della giovane corse veloce alla schiena dove teneva uno strano zainetto tondo. In realtà si trattava di un fodero da cui estrasse un hula-hoop completamente d'acciaio dai bordi affilatissimi infilzata una catena altrettanto resistente. Mentre il cavaliere era impegnato a fronteggiare la zolla che gli era stata scagliata contro la fanciulla attaccò. Con la mano destra lanciò la sua arma mirando al braccio che impugnava lo scudo. La sinistra invece corse a tenere le due sottili e robuste cordicelle.

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    Intanto la Strega avrebbe continuato a correre verso l'avversario ritirando l'hula-hoop. Lo avrebbe fatto girando su sé stessa mentre continuava a correre verso lo scudo che, se tutto fosse andato come previsto, sarebbe caduto alla sinistra avversaria. Quella giravolta le serviva per attaccare l'avversario in modo che non riuscisse a recuperare lo scudo. Una volta arrivata a destinazione sia che fosse riuscita ad appropriarsi dell'oggetto tanto agognato o meno avrebbe scatenato un tornado di ghiaccio dal raggio di sei metri. La nostra Jester aveva proprio voglia di mostrare a quell'uomo cos'era un vero attacco da padrone degli elementi. E chi meglio di una Selvatica poteva?



    Energia: 100-10%=90%
    Stato mentale: Folle
    Stato fisico: ok

    Equipaggiamento:

    -Pop Hoop- Un hula hoop in acciaio inossidabile che si assottiglia all'esterno così da diventare una vera e propria lama. Sul perimetro vi sono due fori dove è possibile inserire una cordicella di 2 m. molto flessibile pur essendo dello stesso materiale. Ciò è possibile poiché strutturata come una colonna vertebrale, ovvero dei piccoli anelli messi uno attaccato sopra l'altro. Questo accorgimento serve cosicché una volta lanciata l'arma possa essere ritirata verso la padrona. Il suo raggio equivale a 45 cm. Inoltre Jester per maneggiarlo possiede degli appositi guanti in acciaio.

    Passive:

    Immortalità
    50% agilità/velocità
    Anti-veleno
    Mindfuck-Alert / Trick-Detector
    Poter camminare su qualsiasi pendenza
    Controllo dell'oscurità (visivo)
    -Tintillandus-Passiva su tutto l'equipaggiamento che consente al Giullare di render questo centro delle tecniche.

    Attive:


    - Guai nel Fiocco meglio l'Occhio - Jester crea un tornado di neve con potere Selvatico e Nen Hunter. La ragazza si trova nell'occhio del ciclone e se ha accanto a sé altre persone queste non vengono coinvolte. Ma tutto ciò che rimane fuori dall'occhio viene scaraventato via _tipo onda d'urto_ dal vento e viene attaccato da fiocchi di neve ghiacciata. (Consumo Variabile)
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    L’elefante, che fino a quel momento sembrava essere rimasto spiazzato dal cambio di scenario, fu il primo a passare ad una concreta offensiva.
    Infatti, dopo un’enorme sforzo, un pezzo della stessa arena venne sollevato dal suo luogo di origine e lanciato contro l’avversario.

    ”Questo non me la sarei mai aspettato …”

    La spada venne impugnata con entrambe le mani e un movimento deciso scandì quello che era un potente fendente.
    Il colpo tranciò di netto il blocco di terra, che si ritrovò neutralizzato in quando potenza.
    Per quanto fosse stato agile non aveva tenuto conto della velocità della giullare, che nel mentre si era preparata per toglierli lo scudo. Un colpo deciso rimbalzò sulla sua armatura, che vibrando indebolì la sua presa sullo scudo, il quale, cadde a terra.
    Avrebbe voluto recuperarlo, ma la giullare lo fece desistere con un paio di attacchi veloci e un tornado di ghiaccio.
    Sia scudo che cavaliere vennero scaraventati via.
    Quando l’uomo si rialzò la corazza era stata forata in più punti, ma non era possibile vedere cosa fosse successo alla pelle del proprietario.

    ”… non pensate che sia questo a mettermi in difficoltà. Con o senza scudo sarà un gioco battervi.”

    ”Fermati!”

    Agrodon attirò l’attenzione del cavaliere, forse per distarlo dallo scudo perso che era caduto proprio ai piedi della giullare.

    ”Siamo capitati qui per sbaglio dannazione, non vogliamo combattere. Un nostro amico era in difficoltà e per aiutarlo siamo capitati qui. Ma che posto è questo?”

    Il cavaliere rimase impassibile a quella domanda.

    ”Amici di Ted o no, io sono qui per difendere. Chiunque arriva qui è perché vuole fargli del male e io combatterò contro chiunque. Questo è il mio compito!”

    Mustang indietreggiò di un paio di passi.
    Sia lui che Jester erano davanti ad un pazzo che sembrava conoscere il loro amico. Come era possibile.

    ”Conosce il signor Carter, ma non riesco a capire come. Jester, bisogna sistemarlo e solo allora potremmo fargli tutte le domande che ci servono.”

    Qualcosa avrebbe attirato l’attenzione di entrambi.
    Il gladiatore, infatti, stava impugnando la spada nello stesso modo con cui aveva diviso a metà la zolla di terra.
    Eppure stava accumulando ancora più energia.

    ”Devo solo combattere è questo il mio compito!”

    Un fendente a due mani caricato al massimo venne lanciato contro la giullare.
    La distanza fra i due era una decina di metri, ma la potenza che emanava quel colpo ricoprì quella distanza in pochi attimi.
    La terra stessa veniva tranciata con forza brutale e la stessa sorte sarebbe successa a Jester se il colpo l’avesse presa in pieno.



    QM POINT:
    Distratto dall’elefante, il gladiatore, taglia l’enorme zolla di terra ma perde lo scudo. Il tornando, che gli ha forato l’armatura, lo allontana ulteriormente dalla sua arma. Si scopre però che sembra conoscere Ted e che potrebbe essere perfino a conoscenza del motivo del cambio di scenario. Non perde tempo e lancia un critico contro Jester. La ragazza può decidere se pararsi oppure raccogliere lo scudo e tentare la sorte.

    A te la palla e se hai dubbi chiedi.
     
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    Nessuna parola fece desistere il cavaliere misterioso dal suo intento omicida. Quale persona diceva di voler proteggere qualcuno e ne eliminava i nemici?
    La Strega ringhiò piena d'astio a quel comportamento e nascose nel profondo del cuore il compiacimento che lo stesso l'arrecava. Combattere e uccidere era proprio quello che le serviva per allentare la pressione.

    Fatti sotto...
    Fu il pensiero di Jester quando vide la terra squarciarsi sotto la potenza del fendente nemico. Un attacco che il cavaliere aveva scagliato puntando in pieno la sua ridente persona. Una bella gatta da pelare che non fece perdere d'animo il Giullare pronto a giocarsi il tutto per tutto. Con uno scatto felino la fanciulla si lanciò sullo scudo per poi rannicchiarsi dietro di esso. Finalmente avrebbe scoperto la vera potenza di quell'oggetto, sperava davvero di non ricevere troppi danni.
    Strinse i denti pronta al contatto ormai imminente.

     
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    Il colpo raggiunse la giullare, colpendola in pieno.
    Nonostante lo scudo fosse frapposto fra lei e il terribile fendente energetico, il rinculo si sfogò in maniera inesorabile sul suo corpo. Essendo allenato i danni furono ridotti di una buona percentuale, ma la giullare si sarebbe sentita tutte le ossa vibrare per ancora qualche minuto.
    Per quanto riguardava lo scudo vi era poco da dire. Stretto fra le mani di Jester vi era ormai un’oggetto completamente inutilizzabile, tagliato a metà e che ancora fumava a causa delle bruciature dovute allo squarcio.

    ”Ha b-bruciato il metallo?! Ma che diavolo ...",

    Esclamò Agrodon, allargando ulteriormente il divario di potenza che vi poteva essere fra loro due e il gladiatore.
    Silenzioso e impassibile come una statua metallica, riposava con la spada rivolta verso il terreno. Dai fori, presenti nell’armatura, usciva un’aura di fierezza che poteva avere solo chi sapeva di eseguire al meglio il compito che gli era stato assegnato.

    ”Come avete visto mi basta poco per ridurvi in ginocchio …”

    Disse riferendosi al suo precedente attacco, lasciando tranquillamente intendere che il suo repertorio era dotato anche di cose ben peggiori.

    ”… ma siete i primi che vengono in questo posto e si macchiano con l’appellativo di “Amici di Ted”. Voglio quindi darvi fiducia e rispondere ad alcune delle vostre domande.”

    Un leggero vento iniziò a soffiare, alzando da terra una nuvola di polvere che, per un momento, nascose il portentoso guerriero.

    ”Questa è la mente di Ted. Spero non ne siate sorpresi, dato che siete arrivati qui proprio grazie ad uno dei portali. Si esatto, mi sto riferendo al guantone destro. Per essere precisi questo è una zona di “smistamento”. Sono io che decido chi è cattivo e chi è buono, attraverso di me si arriva alla vera essenza di Carter.”

    Alzò la spada e la spostò sulla spalla.

    ”Dimmi, pagliaccio da quattro soldi, se ti professi amica perché mi hai attaccato? Devo pensare che non sai nemmeno come si combatte? Sai cosa significa duellare? Non è uno scambio di mazzate come luride bestie, è una questione di rispetto. TU NON ME LO HAI MOSTRATO PER NULLA AFFATTO.



    QM POINT:

    Lo scudo è andato e Jester ti becchi una specie di contraccolpo, che si potrebbe definire come un basso scenico da descrivere. Inoltre il gladiatore si ferma ed inizia a parlare, aspettandosi una risposta proprio da te.
     
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    Un tonfo sordo percorse l'arena come un brivido risale su per la spina dorsale quando qualcosa d'imprevisto e terribile ci accade. Un errore di calcolo, un tentativo sbagliato e Jester si era ritrovata scagliata a terra al che un urlò strozzato dal dolore le risalì in gola. Immediatamente il Giullare si accovacciò come una gatta abbandonando la posizione fetale ch'aveva assunto poco prima, in quel momento poté sentire le ossa scricchiolare e lembi di pelle viva pizzicare al contatto con la sabbia. Tuttavia, pur facendo male, ciò non era nulla se messo in confronto all'orgoglio ferito della Strega. Ma come se ciò non fosse abbastanza il cavaliere le si avvicinò e niente in questo rivelò la benché minima intenzione di voler sfruttare la posizione di vantaggio che sembrava esercitare.
    A quel punto il Giullare s'alzò e lanciò di lato lo scudo semidistrutto mentre con la destra riprendeva l'hula hoop in acciaio infilandoselo sul braccio per tenerlo sulla spalla. Nel farlo pensò ad una buona risposta da dare all'altro arrossendo leggermente per il nervosismo e l'imbarazzo quando si sentì chiamare "pagliaccio da quattro soldi".

    -Il perché del mio attacco? // Se Ted sta male ti sorpasso
    Sei un anonimo di latta ammasso // E no. Non ti rispetto affatto!
    Quindi ascoltami bene // Farmi passare ti conviene.
    In caso contrario vado uguale // Ma sta sicuro che ti faccio male-

    La Strega era giunta al limite della sopportazione, quella era una pessima giornata e farla arrabbiare non era intelligente. Iniziò a guardarsi attorno con fare nervoso mentre la mancina si stritolava tra le ciocche castane e la tirava; era sull'orlo di una crisi di nervi.

    -Per me il duello è molte cose: // libertà d'espressione, aggraziate pose,
    Uno sfogo e, o un'oppressione // Sangue e carne in miscuglio di passione
    Il rispetto l'ho per ogni nemico // Ogni volta che abbiamo finito...-

    Lo sguardo d'onice s'abbatté sull'uomo pieno di collera, odiava non poterlo guardare negli occhi a causa dell'ermo.

    -Ma t'assicuro che va a bene a pochi // Non tutti i fiammiferi divengon fuochi
    Quindi sarai la mia prossima opera d'arte // Almeno che non ti faccia da parte. -

    Una minaccia? Una promessa? Era difficile dirlo, ciò ch'era invece certo è che "l'opera d'arte" di cui la donna parlava era qualcosa di terrificante più che bello.

     
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    Le parole della giullare riempiono quel grande silenzio che si era venuto a creare dopo che il gladiatore l’aveva ingiustamente accusata.
    L’amicizia con Ted la spingeva ad andare avanti e a non fermarsi neanche davanti a quel nemico che sembrava imbattibile.

    ”Per quanto mi riguarda le tue non sono altro che parole senza peso. Io ho sacrificato la mia parte fisica per diventare uno spirito e proteggere così il Capitano da qualsiasi intruso che provasse a ferirlo.”

    Per quanto quelle parole fossero tristi, Jester avrebbe chiaramente intuito che non vi era rimosso nell’azioni che aveva compiuto il suo avversario, di cui sembrava perfino andare fiero.

    ”Capitano? Di chi stai parlando?”

    La domanda del grosso pachiderma era certamente lecita, dato che il gladiatore aveva deciso di cambiare il soggetto della discussione di punto in bianco. Anche se …

    ”Amici e poi non sapete neanche questo?! Siete solo ridicoli.”

    Una mano si alzò lentamente andando ad afferrare l’elmo.

    ”Ho deciso di abbandonare qualsiasi legame terreno e venire rinchiuso qui in attesa di avversari, solo per difendere la mente del mio capitano …”

    Le dita si serrarono contro il ferro della maschera, che lentamente venne rimossa.

    ” … Theodor Carter.”

    Un tonfo metallico attirò l’attenzione dei due. L’elmo era stato lanciato a terra rivelando così il volto del loro avversario.
    La pelle era grigia ed era completamente privo di capelli, i tratti erano sicuramente giovanili per quanto non fosse umano, gli occhi però erano la cosa più particolare di tutto il volto, dando l’idea di essere due finestre rivolte verso la volta celeste.

    ”Ho visto che il mio elmo ti turbava, non è così pagliaccio?! L’ho tolto in modo che tu possa vedermi in faccia e sapere chi è quello che ti sconfiggerà …”

    Sorridendo lanciò un fendente.
    Togliendosi la maschera aveva infatti distratto i presenti dalla carica magica che aveva impresso nel metallo della sua spada.
    Un nuovo fendente volante volò verso la giullare, ma l’aspetto era sicuramente diverso da quello lanciato in precedenza. Era avvolto da fiamme rosse e gialle.



    QM POINT:

    Il gladiatore rivela informazioni molto importanti al fine di tutta la trama e decide di togliersi l’elmo, rivelandosi un non-umano. Questo in verità è solo una distrazione dato che ha il tempo di caricare quello che è a tutti gli effetti un fendente di fuoco. Devi cercare di difenderti da un’attacco di livello Alto, diviso però in due Medi, uno di natura fisica e l’altro di natura magica.

    Se hai domande fai pure.
     
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    Maledizione!
    Quel grande idiota non aveva capito una ceppa di Teddy e tanto meno di ciò che significava esser "amici"; passi per la schiavizzazione, su quel punto il Giullare era d'accordo, non si doveva crepare per un amico, bensì ammazzare chiunque gli volesse far del male. In quel caso specifico il non-morto del cavolo _ brutto che sarebbe stato meglio non se la fosse tolto l'elmo_ voleva impedir loro di salvare Carter. In sintesi da "bravi amici" lei e l'elefante avrebbero dovuto eliminarlo e così sarebbe stato!

    Distratta dai suoi ragionamenti, i deliri del cavaliere e la scoperta scioccante che Ted fosse il diminutivo di Theodor, Jester non s'accorse del fendente che stava correndo verso di lei e fece in tempo a posizionarsi di lato e concentrare il ken attorno al suo corpo e potenziarlo col potere selvatico in modo da minimizzare i danni. L'hula hoop scivolò nel palmo della destra mentre si ritrovava nuovamente a perdere l'equilibrio e ritrovarlo a quattro zampe, inoltre al conto delle ferite che costellavano il suo corpo altre glie se ne erano aggiunte. Piccoli taglietti cremisi scintillavano sulla sua pelle diafana su tutto il lato sinistro del corpo, le vesti leggermente strappate ma quello non era nulla rispetto a quello che sarebbe potuto accadere se non fosse stata pronta.
    Veloce la Strega partì al contrattaccò:
    con velocità sovrumana scattò a destra e, trattenendola per una cordicella, lanciò la tonda lama addosso all'uomo mirando al capo finalmente scoperto.
    Nel farlo la folle pregustò la gioia nell'ammirar la testa dell'avversario ruzzolar sull'arena e lo zampillio scarlatto che avrebbe dipinto la sabbia. Tuttavia, incurante del risultato che avrebbe ottenuto, la fanciulla non si sarebbe fermata qui e, continuando a correre, avrebbe raggiunto le spalle dell'uomo stringendo sempre di più il suo cerchio attorno a lui. Questo riportando a sé la propria arma che avrebbe accolto nella sua destra.

    In tutto ciò Jester non si era scordata di Agradon e lasciò, esclusi pochi attimi, un punto da lei scoperto alla destra del cavaliere; ovvero un angolo dove l'elefante potesse attaccare l'uomo senza colpirla, esattamente al lato opposto da cui lei lo stava attaccando.



    Energia: 90%-10%-5%=75%
    Equipaggiamento:

    -Pop Hoop- Un hula hoop in acciaio inossidabile che si assottiglia all'esterno così da diventare una vera e propria lama. Sul perimetro vi sono due fori dove è possibile inserire una cordicella di 2 m. molto flessibile pur essendo dello stesso materiale. Ciò è possibile poiché strutturata come una colonna vertebrale, ovvero dei piccoli anelli messi uno attaccato sopra l'altro. Questo accorgimento serve cosicché una volta lanciata l'arma possa essere ritirata verso la padrona. Il suo raggio equivale a 45 cm. Inoltre Jester per maneggiarlo possiede degli appositi guanti in acciaio.

    Passive:

    Immortalità
    50% agilità/velocità
    Anti-veleno
    Mindfuck-Alert / Trick-Detector
    Poter camminare su qualsiasi pendenza
    Controllo dell'oscurità (visivo)
    -Tintillandus-Passiva su tutto l'equipaggiamento che consente al Giullare di render questo centro delle tecniche.

    Attive:


    - Difesa mica Indifesa -
    La Hunter con questa mossa può attingere al potere della terra e migliorare così il suo ken e diventare molto più resistente. Questa tecnica le permette di difendersi da qualunque genere di attacco: sia fisico che magico senza fare un solo passo. (Consumo Variabile/ Durata massima 2 turni)
     
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    Il cavaliere non sorrise, non esultò e non lasciò trasparire alcuna emozione nel vedere il suo attacco andato a segno per una minima parte.
    I suoi occhi, per quanto strani, erano vigili e attenti ad ogni movimento della giullare, che pestando la sabbia dell’arena, iniziò a correre contro di lui.
    Non gli erano ancora chiari gli intenti della ragazza, che doveva essere una pazza schizzata pronta a fare ciò che gli passava per la testa, senza pensare in alcun modo alle conseguenze.
    La nuova carica frontale era una prova di ciò.

    ”Cosa fai, attacchi ancora senza pensare?”

    Con la mano ancora guantata dal solido ferro, il gladiatore, spostò la traiettoria del chakram. Infine, quando fu troppo vicino per permettergli movimenti fluidi, letteralmente scattò via dalla sua posizione, lasciando impresso nel terreno due buche che calcavano i suoi piedi.
    Lontano e al sicuro dalla giullare, tornò a sorridere beffardo. Riusciva ad essere estremamente agile nonostante la spada e l’armatura.

    ”Come vedi, tranne per qualche buco, sono ancora completamente integro. Tu invece caddi a pezzi cara mia. Continui ad attaccare ma senza strategia, quanto credi che durerà ancora questa danza?”

    Il tono era sempre più beffardo, da chi si credeva superiore sotto ogni punto di vista. Ma aveva ragione nel sottolineare il fatto che oltre qualche buco, era ancora in completa salute.

    ”Non ci cascare Jester, sta solo cercando di farti uscire dai gangheri. Anche tu ci stai trattando da stupidi mi sembra.”

    Disse Agrodon puntando il dito contro il nemico comune.
    Per quanto fosse spaesato e non riuscisse ad assimilare ancora tutte quelle notizie, aveva cercato di non perdere la calma.

    ”Jester è da ammirare e lo sai anche tu. A differenza mia non ha tergiversato e ti ha subito attaccato mettendo a repentaglio la sua vita. Questo mi ha dato modo di studiare meglio il modo in cui ti muovi ...”

    Il gladiatore alzò un sopracciglio assai incuriosito da quello che stava per dire l’elefante.

    ”... i buchi nell’armatura hanno anche colpito qualche parte del tuo corpo e ti è diventato più difficile respirare, per questo ti sei tolto l’elmo. Non è così?”

    Nuovamente il silenzio riempì l’arena mentre il lossodonte si avvicinava alla giullare.
    ”Uhm … il capitano mi ha insegnato tutto, per questo mi sono improvvisato suo difensore. Sono stato tranquillo fino a quando non è arrivato quello strano vecchio e adesso voi due: un giullare e un elefante. Per questo continuo a combattere e non mi fermerò solo per qualche colpo fortunato.”

    La spada venne impugnata nuovamente con due mani.
    Avrebbe voluto scagliare nuovamente un colpo potente come il precedente ma, per quanto stesse facendo lo sbruffone, era decisamente a corto di energie.
    Intanto Agrodon era arrivato vicino a Jester e dolcemente gli posò una mano sulla spalla.

    ”Non hai nemmeno così tante energie come prima, giusto? Per tua sfortuna noi siamo in due e possiamo collaborare.”

    Si avvicinò poi più vicino alla giullare.

    ”Ricordati che siamo qui per Ted, quindi calmati e pensa a fare anche qualche domanda.”

    Gli avrebbe sussurrato.
    Avrebbe potuto farle lui le domande, ma Jester era proprio come il pugile: troppo impulsiva. Sicuramente avrebbe favorito la sua crescita fermarsi a fare delle domande di tanto in tanto.

    ”Non sai nemmeno di cosa stai parlando.”

    Un fendente, sicuramente più debole rispetto agli altri, venne lanciato verso la giullare e l’elefante.
    Agrodon sapeva che quella era una buona occasione per fare del gioco di squadra. Aprendo il palmo della mano creò davanti a loro due un muro di pura luce, così intensa e brillare da sembrare qualcosa di reale. Il muro, a difesa dei due, fece sparire al suo interno il colpo del gladiatore.

    ”Ma prima sarà il caso di tranquillizzarlo un poco ...”

    La mano sulla spalla della giullare brillò e subito si sarebbe sentita più potente.
    Era il suo momento.



    QM POINT:

    A livello di Background si continua a fare piccoli passi avanti, ma Agrodon ne vuole sapere di più e ti invita a fare delle domande. Il gladiatore, che nel mentre ha evitato tutti gli attacchi, inizia a sentire il peso del combattimento e scaglia un furioso fendente verso voi due. L’elefante si rende utile (finalmente) e lo blocca, passando a potenziarti fisicamente, infatti il tuo prossimo attacco base (calcio, pugno ecc.) avrà la forza di un medio. Nel caso tu agissi già fisicamente con un’attiva, il medio si sommerà.

    A te la palla e per delle domande fatti viva.
     
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    Parole, parole, parole!
    A Jester tutto quel cianciare non piaceva affatto; quell'uomo l'aveva provocata e ferita e lei stava bruciando di dolore e rabbia. Sapeva di dovergli estrapolare informazioni ma non le importava se dopo fosse crepato, era certa che Teddy non avesse bisogno di lui per proteggere la sua mente. Inoltre, quella era la sua testa? C'erano portali che portavano lì? Magari stavano sognando? No, quest'ultima era poco probabile: in quel caso lei avrebbe avuto un aspetto molto più vicino a quello delle selvatiche.
    Quando l'avversario fu smascherato da Agradon che ne dichiarò le varie debolezze un sorriso divertito non poté che disegnarsi sulle labbra del Giullare. Per tutta risposta l'avversario lanciò un nuovo fendente in loro direzione e l'Elefante parò il colpo mentre posava una mano sulla spalla di Jester che si sentì invadere da nuova energia, era pronta al contrattacco.

    Veloce la fanciulla staccò un campanellino dai suoi abiti pittoreschi e lo scagliò in direzione del cavaliere mirando al petto. Una volta che il sonaglio avrebbe colpito l'avversario - o qualunque cosa posta sul suo cammino- sarebbe esploso di un'esplosiva carica di nen. La Strega mirava a stendere il bestione senza però ucciderlo, o almeno, non ucciderlo istantaneamente. Prima le domande.



    Energia: 75%-10%=65%
    Attacco: 10%+10%(bonus)
    Stato mentale: incavolato
    Stato fisico: Bruciature e dolori sparsi

    Passive:

    - Mindfuck-Alert
    - Trick-Detector
    -camminare su tutto
    -aus movimento
    -immune ai veleni

    Equipaggiamento

    10 carte-lame
    Hula hoop d'acciaio

    Attive:

    - Campanello che Macello -
    Quando un campanello viene staccato dal vestito (è attaccato con un bottone) il Giullare lo riempie di Nen. Poi lo lancia e quando il sonaglio tocca un oggetto, o un essere vivente rilascia la sua energia come una piccola bomba. (Consumo Variabile)

    Medio (potenziato di 10% per regola qm)
     
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