[LAM] Il Bosco

Ufficio del Gran Maestro, Albero Casa.
Presidio Errante, Endlos.

Sono da poco tornato dal Magisterium, dove ho avuto modo di scambiare due parole con il Magister Simion, e sono ancora piuttosto fresco della mia spedizione ad Undarm. Red è già tornata a casa, mentre Yuu-Tatsuo, beh, l'ultima volta che l'ho visto si trovava fuori dall'ufficio dove ho fatto rapporto. In ogni caso, sono amico di abbastanza cani e ottuagenari assortiti in giro per Laputa affinché possa essere certo che, ovunque egli deciderà di andare, io lo saprò.
Per quanto riguarda Amon, invece, possa lui essere sfuggito, come noi, a quel dannatissimo drago.
Ho appena messo al sicuro il denaro della ricompensa nella mia stanza, con il quale trasporto mi sono fatto assistere da una persona sufficientemente fidata. Perché camminare per le strade con un sacchetto volante ricolmo di denaro in bella vista non è il massimo. Durante la strada, mi sono fermato per contattare l'Alfiere, a cui ho chiesto un'udienza per affrontare una questione un pelo più inusuale e urgente del solito.
Guardo la porta del suo ufficio dal basso del mio piede di altezza, e sbuffo scocciato per essermi dimenticato la pallina di legno che uso per bussare.
Si torna ai vecchi metodi.
*rasp rasp rasp rasp*
« Drusilia? Posso entrare? »

Mi fa piacere vedere che il capo sia di buon umore. Ciò significherà forse che digerirà meglio le non fantastiche notizie in arrivo. O forse, ciò significherà che si incazzerà il doppio proprio perché finirò per rovinarle la giornata. Problemi suoi, comunque, non starò qui ad indorare la pillola; qualsiasi saranno le conseguenze.
Entro nella stanza e salto (arranco) sulla poltrona, guardando l'Alfiere Errante tirare fuori dal nulla due ciotole con, rispettivamente, acqua e... È cibo per cani, quello? Eppure non mi risulta che ce ne siano altri che vengano regolarmente ricevuti questo ufficio.
« Gentilissima, ma non stai tenendo queste ciotole apposta per me, vero? Cioè, per i croccantini, intendo. Grazie mille, comunque, eh. »
Un minuscolo osso e una microscopica anatra lasciano la loro ciotola, dirigendosi verso la mia bocca, la quale si apre per accoglierli.
-Bentornato, Gaspode! Come è andata la missione con il Magisterium?
Sì, oggi è allegra; tant'è che sta usando il tono di chi sta parlando di una passeggiata nei boschi. Cosa che è pure piuttosto vera, in un certo senso, finale a parte.
« Allora, non so quanto Dan ti abbia già detto; per il resto, la missione in sé è stata un... mezzo successo, diciamo. »
Se non addirittura di un successo intero, da un punto di vista puramente formale, ma...
« Abbiamo identificato il centro di tutta quell'energia magica in un portale identico a quello che abbiamo nel Latifondo, ma non sappiamo come sia finito lì, il chi, il perché e il percome. »
Di quello si occuperà il Magisterium, ci è stato detto. Me lo auguro.
« Ma è ciò che è intorno a tutto questo ambaradan ad inquietarmi. Anzitutto, abbiamo trovato il guardiano del Kijani Fahari, tale Amon, privo di vestiti e di forze nel mezzo della foresta, privo di ricordi in merito a cosa fosse successo prima. Lo abbiamo quindi accompagnato nella sua dimora, il palazzo di Lady Yoe, che tuttavia era del tutto deserto. »
Niente padrona di casa, niente servi, niente guardie, niente di niente.
Faccio una pausa, per permettere a Drusilia di assimilare tutto con calma. Fra poco arriva una delle parti più difficili.
« Eccetto per una persona: Yuu-Tatsuo, un drago del Presidio Occidentale che si stava dirigendo su Laputa, e che ha affermato di essersi sentito indebolito da... qualunque disturbo ci sia stato nel bosco. Per inciso, ci ha aiutato, e in cambio ho deciso di accettare di portarlo qui. Se vuoi, lo terrò d'occhio. Quanto ad Amon... »
...non so quanto sarà rimasto di lui, vorrei dire, ma mi trattengo.
« ...Alla fine, quando abbiamo raggiunto il portale, siamo stati attaccati da un drago, uno meno loquace e più predatore. Qui, la mia guardia del corpo ha deciso di trascinarmi via nel bel mezzo di uno scontro. Abbiamo provato un diversivo, ma alla fine solo io, Yuu-Tatsuo e la ragazza siamo riusciti a fuggire. Sappiamo che il drago era stato attirato dall'enorme fonte di magia, ma non abbiamo idea da dove possa essere saltato fuori, se dal portale o da altrove. Questo è quanto, purtroppo. »

-Capisco.
Nessuna sfuriata né simili; piuttosto mi sembra in pensiero. Comprensibile, visto che quella che le è stata appena esposta non deve trattarsi di ordinaria amministrazione rispetto pure a quel puttanaio di tutto rispetto che è il Presidio Occidentale. Mi sarei preoccupato di più se lo fosse stata.
-Per caso ti è capitato di parlare con qualche vecchio Aviatore dei vecchi Comandanti di questa Gilda, Gaspode? Prima di Khatep, a capo dei Blu vi era un tale Yang, fratello della Yoe di cui parli.
Guardo fuori dalla finestra pure io, riflessivamente, poi ritorno a guardare Drusilia.
« No, temo. »
A parte il nome che in effetti non mi dice assolutamente nulla, ma io com'è che sto cominciando a sentire un vago odore di zolfo proprio qui di tutti i luoghi possibili? Sta per eruttare l'Albero Casa?
-Erano quattro creature immortali che, a un certo punto della loro esistenza, hanno deciso di addormentarsi. Sono trascorsi degli anni, quindi suppongo che la magione fosse abbandonata per quello.
« Quattro creature immortali? È lecito chiedere chi siano le altre due? Ma soprattutto, perché avrebbero deciso di addormentarsi e di farlo tutte e quattro insieme? »
Minimo qui ora potrebbe partire la menata dei legami indissolubili eccetera eccetera, e il che risponderebbe comunque solo alla terza delle mie domande. Ad ogni modo, di fatto non conosco nulla di quei quattro, pertanto tanto varrebbe cessare di farsi scenari mentali per nulla e basta.
Intanto, mi possa fulminare l'onnipotente in persona se sbaglio, l'odore di prima si sta facendo molto più forte. In più, sto sentendo anche come una sensazione di disastro incombente.
-Quanto a questo... Yuu-Tatsuo...
« ATTEN-! »
*CRASH*
Mi sposto per schivare le schegge vaganti.
Dalla finestra in frantumi scorgo una figura e un odore familiari. Si tratta di Yuu-Tatsuo, infatti, che avrò visto sì e no l'ultima volta un'oretta fa. Mi pareva.
Poso per terra i frammenti di vetro più grossi e più taglienti che fossi riuscito a trovare, solo per poi risollevarli quando questo comincia ad importunare Drusilia per Dio solo sa quale ragione. Al di là dello sputare del piatto in cui mangia, lo vedo già piuttosto male per altri motivi.
-Hai un bel faccino, ma dovresti imparare a stare zitta quando un uom-
SBAM!
Ecco, appunto.
-Dicevo, riguardo a Yuu-Tatsuo non devi temere, mio caro. Il Presidio Errante è sempre felice di accogliere nuovi Naufraghi a braccia aperte. Altro da dire, mio Aviatore? ♥
Guardo ancora una volta il volto del drago, incastrato in quello che rimane della scrivania di Drusilia.
« Solo che il pavimento è più doloroso, più umiliante e ci rimetti meno in falegnameria. »

Eru Elen Amarth, membro fondatore della congrega dei Custodi delle Sette Vie. Non posso non ricordarmi il suo nome, non dopo i diversi viaggi che ho fatto ad Istvàn per istruirmi proprio presso la Biblioteca di Palanthas. Non mi sovviene al momento la sua via in particolare, però. Ad ogni modo, non ho mai avuto modo di incontrarlo. Forse proprio perché allora era dormiente -e immagino lo sia ancora-.
Yang, ex-comandante della Squadra Blu. È strano (anzi, ridicolo) che non conosca il suo nome, ma in tutta onestà non mi sono mai davvero informato in merito. Khatep, del resto, è la classica persona, o resti di essa, che ti dà l'impressione di essere stata lì da sempre, a fare tutto ciò che... fa. Per questo, non credevo che ci fossero stati altri prima di lui; tutt'ora faccio fatica a vederlo sotto il comando di qualcuno, chiunque.
Yoe, signora di Amon e presumo del Kijani Fahari in generale. Un'altra grande assente, il cui nome avrei potuto aver sentito già altre volte distrattamente, prima di finire ad averci a che fare in modo più o meno indiretto.
Infine, Yin, che avrebbe provocato casini a Sud, regione della quale tuttavia non mi sono mai interessato davvero.
Quindi sarebbero, in mancanza di una definizione migliore, fratelli. Creature immortali legate fra loro, che tutte devono aver contribuito in qualche modo consistente ad Endlos, a giudicare da come me ne sta parlando Drusilia.
-In ogni caso ho intenzione di dirigermi sul posto per accertarmi di alcune cose. Conto sulla tua presenza, Gaspode.
« Nessun problema per me. »
Anche perché contavo per l'appunto di ritornare sul luogo comunque.
E ora, torniamo al proverbiale elefante nella stanza. Uno un po' più piccolo, che sa sputare con pressapoco pari efficacia fuoco e sentenze. Il vetro da lui stesso fornitomi è sempre pronto a lacerarlo, ma non credo ce ne sarà bisogno: l'Albero Casa smorzerà qualsiasi offensiva vorrà provare, e Drusilia non dovrebbe avere problemi a priori a sopraffarlo.
Ma visto che è rumoroso e si ostina a continuare...
« Tatsuo, sei in presenza dell'Alfiere Errante. Giacché è col suo benestare che sei qui, datti una cazzo di calmata. »
Mi giro di nuovo verso Drusilia.
« C'è altro? »

Noto che Tatsuo non sembra aver preso bene il mio invito. Glielo si legge negli occhi, quelli di chi, se potesse, mi incenerirebbe qui ed ora senza tanti complimenti. A giudicare dal cambio repentino di atteggiamenti, qualunque influsso debilitante il drago debba aver subito nel Kijani Fahari, esso è oramai scemato.
Tuttavia, essere più forte non significa "essere più forte di noi". Drusilia glielo ha appena dimostrato, mentre io ce l'ho ancora sotto tiro. Tra parentesi, dà una certa soddisfazione sapere di essere riuscito a sopraffare la mente di un Tatsuo in piene forze, laddove un drago grande venti volte me non è riuscito a fare lo stesso con uno addirittura indebolito.
Anche se, in retrospettiva, si tratta di una ben debole lode.
In ogni caso, il nostro ospite è stato finalmente domato dopo aver avuto la furbissima idea di fare irruzione, da solo, nell'Albero Casa, nell'ufficio del Gran Maestro e Alfiere in presenza di quest'ultima e del sottoscritto. Mi spiace solo che si sia rivelato solo un'altra gatta da pelare, per quanto piuttosto contenibile e innocua.
Tutt'ora sono convinto che quel coso non sia davvero cattivo, tutto sommato. Spero che il mio naso e la mia capacità di giudizio non stiano deteriorando con l'età, ma... Tatsuo mi sa davvero di uno molto fumo e poco arrosto. In pratica, un ragazzino adolescente (se quello ha duecento anni, io sono il governatore del Vermont) con brutte tendenze al vandalismo.
Mi auguro di aver ragione.
« Capito, capito. Grazie, comunque. Buona giornata, ragazzi. »
Salto giù dalla sedia dopo aver sgranocchiato qualche ultimo croccantino, ed esco infine dalla stanza.