Those who Sleep Beneath The World

Concentrata com'era su Gabishi, Orm si rese conto di Drusilia solo quando quest'ultima le mise una mano sulla spalla e di fatto la costrinse a fermarsi. Furono istanti di panico in cui la Regina dell'Acqua dapprima tentò di divincolarsi debolmente scrollandosi dalle spalle la mano della Galanodel, poi si oppose con maggior fermezza a quell'invito.

« No, aspetta!!! A-aspetta! Se è lui mi riconoscerà! Non può non riconoscermi!! »
Ci si mise anche Udo a rincarare la dose, gesticolando con foga affinché Drusilia fosse più decisa nel condurre fuori Orm. Fortunatamente per tutto il tempo il Senzavolto seguitò a rimanere fermo ed in silenzio, salvo riprendere la sua opera meticolosa di pulizia dei trofei appena ottenuti, seguitando a biasciacare a bassa voce parole incomprensibili. Udo sbarrò la porta del mausoleo ed obbligò le due donne a darsi una mossa nell'attraversare i Giardini Senza Vento in direzione dell'uscita, dove Spit Fire li accolse con evidente sollievo nella voce. Scambiò due parole con Udo: erano entrambi al corrente del fato della Smell Road, ma evidentemente avrebbero preferito tenerne all'oscuro Drusilia ed Orm.

« Adesso la situazione vi è più chiara? »
Disse l'ex Re delle Fiamme in tono severo, il tono di biasimo rivolto principalmente a Drusilia, forse perché dal suo punto di vista era lei che doveva mostrare buon senso nel fermare Orm. Probabilmente né la regina di Sleeping Forest né l'Alfiere Errante capivano quanto erano andate vicine ad aggiungere un cadavere o forse due al carnaio del mausoleo.
Non rimase altro che aspettare: Akira fu chiaro nel rivendicare la sua parte del patto. Ma Drusilia aveva già fatto la sua parte, e già mentre parlavano il Re del Cielo era in marcia per soccorrere la sorella. Su richiesta di un sempre più impaziente Udo attesero non più all'interno del cimitero degli Storm Riders, bensì all'imbocco del lungo corridoio che portava al Big Bird, e ci volle tutta la fermezza di Spit Fire nell'impedire al precedente Re delle Zanne di tentare la via verso l'esterno per andare incontro al "sovrano delle otto strade".

Fu un peccato che né Spit Fire né Akira poterono effettivamente rendersi conto del momento in cui Quarion si approssimò al luogo, e lo stesso si poteva dire per Orm. Tutti e tre i Gravity Children, all'unisono, divennero presenze fatue e distanti, gli occhi si spensero diventando pozzi vuoti e senz'anima, mentre in lontananza, da qualche parte nel soffitto in penombra entrava in azione un rumore di argani e meccanismi rimasti a lungo fermi. L'eco ingannò l'udito di Drusilia per qualche istante, impedendole di capire con precisione da dove proveniva quel suono. Infine l'Alfiere di Laputa poté intravedere sulla parete ovest della caverna una sorta di piattaforma simile a quelle usate nei cantieri dei grattacieli che scendeva a singhiozzo. Praticamente quello era l'ascensore più pericoloso della storia, splendido esempio di come permettere a degli adolescenti di darsi liberamente alle opere di ingegneria poteva non essere la cosa più furba del mondo. C'erano soltanto quattro cavi di metallo a sorreggere la cabina, che oltretutto era del tutto scoperta e delimitata solo da quattro sbarre di protezione. Di certo era il metodo più comodo e veloce di raggiungere i Giardini Senza Vento, e permetteva al Re del Cielo ed il suo seguito di risparmiarsi una passeggiata nei corridoi umidi ed angusti dei sotterranei. Questo spiegava come Quarion avesse raggiunto Drusilia nel giro di una mezz'ora scarsa, quando di norma avrebbe avuto bisogno di tre volte tanto quel tempo.

La piattaforma permetteva una decina di passeggeri, ed in tutto gli occupanti erano sette. C'era quasi tutta la Sleeping Forest, ad eccezione di Kazuo Ideotora, Re del Tuono, e di Kaede, Regina delle Zanne. A Kilik, Re della Pietra, Ume, Regina del Legame, Mikan, Regina del Vento ed a Ringo, Regina delle Spine, si aggiungevano inoltre Simca, che tuttavia non indossava delle Air Treck. L'unica presenza in grado di intendere e di volere al di là di Quarion stesso quindi era un ragazzino dall'aria abbastanza amorfa, ma che Drusilia doveva ricordare di aver già visto alla Messa dei Diluvi, quando aveva preso posto di fianco a lei. Era Misogi Kumagawa, sorriso di circostanza stampato in viso e la stessa giacca scolastica che appena poche ore prima Dru aveva visto addosso a Renge. Magari era un po' tardi, ma: ecco chi era il famoso sempai nominato dalla ragazzina. Era lui che aveva permesso a quel piccolo e fastidiosissimo disastro vivente di attraversare mezza Klemvor illesa.

« "Eccoci qua ♥" »
Esordì Misogi, il tono di voce che faceva sembrare ogni sua parola come recitata, quasi stesse ripetendo le parole di qualcun altro, oppure leggendo un copione teatrale in cui svolgeva il ruolo di antagonista. Tolse la catena che bloccava le sbarre aprendo il passo a Quarion ed invitandolo ad uscire con un gesto servile.
Appena il Re del Cielo si sarebbe fatto avanti per uscire dalla piattaforma, gli altri cinque Gravity Children si sarebbero disposti a ventaglio alle sue spalle, muovendosi con inquietante sincrono come tanti letali burattini privi di individualità.
« "E' la prima volta che vengo qui, tuttavia posso comunque fornirle qualche informazione di carattere storico, se lo desidera ♥ Oh, ecco sua eccellenza l'Alfiere!" »
Accennò a Drusilia con un sorriso che sembrava tremendamente finto. Per allora Orm, Spit Fire e Akira Udo si erano già portati verso il Galanodel, inchinandosi a lui senza una parola, in attesa di disposizioni. Passati appena pochi minuti, arrivarono uno dopo l'altro anche gli altri tre occupanti di quel cimitero: prima Onibasu, alto e slanciato, poi la figura massiccia di Dauntless, ed infine Gabishi, immerso in un odore nauseante di sangue e morte, lo sguardo immoto sotto la maschera bianca...

Durante l'attesa.

-Orm. Che hai intenzione di fare con lui? Cioé... Mio fratello?

La domanda fu posta a bruciapelo durante l'attesa, immediatamente dopo aver trattenuto il Re delle Zanne dall'idea di andare incontro Quarion e scappare da quel brutto posto. Orm si irrigidì, spostando lo sguardo da un'altra parte

« Beh... non ho idea di chi sia, e in effetti non ricordo nemmeno che aspetto ha. Ma se solo potessi, credo che gli darei un pugno bene assestato in mezzo agli occhi... » si guardò una mano serrata in un pugno come ad immaginare la scena « ... poi credo che me ne andrei. Ma come posso fare? Non posso certo abbandonare i miei compagni... »

Non sapeva nemmeno il suo aspetto.
Che razza di diavoleria avevano impiantato i medici a quei poveretti?
Non si trattava solo di schiavitù. Era semplicemente agghiacciante.

-Ha la mia faccia- disse ad un tratto, perchè non era giusto che Orm non potesse vederlo -I lineamenti del volto sono gentili e non è strano a volte scambiarlo per una donna. I suoi capelli sembrano di vetro azzurro, ha gli occhi d'oro e sentivo spesso dire da piccola che lui fosse il migliore fra... quelli come me. Comunque faresti bene ad odiarlo.

Sorrise, fissando il vuoto.
Effettivamente anche lei avrebbe tanto desiderato prenderlo a pugni, in quel momento.

-Se vuoi posso chiedergli di lasciarti andare.

Orm continuava a camminare in silenzio, soppesando quelle parole.

« Sai, Kilik è un gran testone... » disse di rimando « Ume ha una parola cattiva per tutti e non è mai sincera con se stessa, Mikan è pessima a cucinare ed è litigiosa. Dekoppa si lamenta sempre se lasci disordine in giro e Ringo fa sempre la saccente, ma... sono i miei compagni. La mia famiglia. Non posso lasciarli, se scappo adesso è come se li abbandono. Voglio essere libera, ma al contempo ho bisogno che loro siano con me... a che pro trovare la libertà, se poi sei da sola...? »
-Se cambi idea, puoi stare a Laputa. Loro non staranno sempre cosí, non credo. Quarion non è nè sarebbe un padre presente: prima o poi andrà via e le regalia non funzioneranno in quei momenti.
« Mi piacerebbe tanto avere la mia Caramella tutta per me... eppure, tu cosa faresti al posto mio? Lasceresti davvero i tuoi compagni a se stessi, oppure accetteresti il destino al loro fianco? Anche se questo significa essere schiavi... »

L'attuale Sleeping Forest non era altro che un gruppetto di cinque gravity children, un umano ed un androide, tutti "Re Incoronati", essenziali dal punto di vista bellico e di importanza, oltre che obbiettivamente un pericolo nel caso fossero andati fuori di zucca. Però -magari- Quarion ne era ancora scarsamente consapevole: dopotutto era Re del Cielo da nemmeno ventiquattro ore, meno ferrato di lei riguardo quella strana società di ragazzini.

-Se gli proponessi un accordo? Il supporto di voi cinque in cambio della libertà?
« Non posso prendere una decisione del genere da sola. Però... credo che qualsiasi cosa sia meglio che la schiavitù... »
Con un sorriso sibillino ma sincero, incurante degli altri due, Drusilia carezzò la guancia destra dell'amica, per poi baciarne la sinistra.
Ora sapeva che fare: non restava che attendere in silenzio.

In quel momento.

« "Eccoci qua ♥" »

A parlare, una volta raggiunto il posto, fu l'unica persona in grado di intendere e volere oltre ovviamente al fratello neoincoronato. Si trattava di un ragazzino dall'aria amorfa, ma che lei ricordava bene come Misogi Kumagawa, comandante di Trident. Fissandogli la giacca comprese immediatamente che era stato lui ad aiutare Renge a raggiungerla, durante la sua traversata nel Tropaion. Oltre a loro c'era quasi tutta la Sleeping Forest, ad eccezione del Re del Tuono e la Regina delle Zanne. Anche Simca era lì, ma non indossava le Air Treck. Orm, Spit Fire e Akira Udo si erano già inchinati al loro Re, completamente sotto l'effetto delle Regalia; dopo pochi minuti li avrebbero raggiunti gli altri tre occupanti di quel cimitero: Onibasu, Dauntless e Gabishi.

« "E' la prima volta che vengo qui, tuttavia posso comunque fornirle qualche informazione di carattere storico, se lo desidera ♥ Oh, ecco sua eccellenza l'Alfiere!" »
Accennò a Drusilia con la sua solita faccia che sapeva di finto e che tanto le ispirava violenza. Il fatto che poi parlasse a Quarion in modo così servile la infiammava ancora di più.
-Taci, o è la volta buona che ti pesto a sangue.

Liquidò in quel modo il moccioso, scegliendo piuttosto di avanzare spedita verso il fratello. Con violenza lo prese per il collo della camicia, strattonandolo verso di lei. Anzichè dimenarsi -però- l'Ambasciatore Orientale si limitò a far cenno agli altri di rimanere al loro posto.

-Ti dò una sola occasione per non essere denunciato a Kalia.
Si sarebbe limitata a dire, denti stretti e sguardo furente.
-E di cosa vorresti denunciarmi? Ho rispettato tutte le leggi sia di questo popolo che mie, oltre ad essermi limitato ad aiutarti. Piuttosto tu, mia cara, hai sbagliato qualcosa. Dovresti essere più attenta quando ti muovi ♥ oltre che lasciare questi codici a chi li studia e li applica per lavoro. Tipo me ♥
-Attento a cosa dici o potrebbe sfuggirmi un altro "errore".

Seguirono attimi di silenzio colmi di tensione... e sembrava davvero che Drusilia volesse ucciderlo.
Fu però il fratello a stemperare i toni.

-Va bene, va bene, hai ragione tu ♥ - disse con aria gioviale, facendo spallucce ed alzando le mani in segno di resa -Cosa posso fare per avere il perdono della mia amata sorella?
-Sleeping Forest.
-Mh?
-Voglio che siano liberi: se ti serve la loro forza, allora sarai capace di trattare con loro come persone civili, magari lontano miglia e dietro un qualche schermo.

Un sopracciglio si levò sul bel volto del Re del Cielo, mentre le labbra si piegavano corrucciate. Inizialmente non sembrava sicuro di volerglielo concedere, tuttavia un pensiero fugace parve fargli cambiare idea. Come se avesse trovato uno stratagemma anche per quello.

-E sia, ma dopo voglio un bacio ♥
-Piantala, sono seria.
-Anche io ♥

-Taci, o è la volta buona che ti pesto a sangue.
Misogi alzò le mani, i palmi vuoti rivolti verso Drusilia come in cenno di resa.
« "Domando scusa per la mia impudenza. » Rispose come citando una frase presa direttamente da un manuale per ambasciatori in erba. « "Appena possibile domanderò al suo illustre consanguineo l'appellativo migliore per rivolgermi a lei" ♥ »
E l'avrebbe fatto sicuramente. E con quel tono di voce innocente dava davvero l'impressione di essere sincero e non capire il perché di tanta aggressività da parte di Drusilia. Dopotutto, lui non aveva fatto proprio niente di male...
A parte, tipo, tutto quanto.

In ogni caso, recitò alla perfezione la sua parte, rimanendo in disparte e non battendo ciglio neanche quando Drusilia a momenti prendeva a botte il fratello gemello, al contrario di tutti i Gravity Children -Orm compresa!- che a momenti saltarono alla gola dell'Alfiere per proteggere il Re del Cielo da quello che interpretavano come un'aggressione vera e propria, fermati solo da un gesto provvidenziale di Quarion. Quando poi Drusilia costrinse quest'ultimo a cedere il possesso di tutta la Sleeping Forest, Misogi tirò fuori da una tasca un piccolo taccuino ed una penna, iniziando a trascrivere alcuni appunti veloci.

« "Stiamo parlando della cessione di sette, no: sei Gravity Children, non considerando affatto la Regina del Rombo, del cui trapasso ho avuto conferma poco fa" ♥ »
Con quel tono di voce inquietante, dava l'impressione di trascrivere le parole esatte di qualcun altro, c'erano parecchie persone a cui un atteggiamento del genere dava sui nervi per pura e semplice antipatia a pelle. Per esempio fra di essi si annoverava Gembu di Trident, ma ad esso se ne aggiungevano molti anche al di fuori della cerchia di quella particolare Megastorm, e con tutta probabilità a partire da quel momento anche Drusilia stessa entrava nella lista...

« "Anche la Regina delle Zanne non rientra nel conto, come confermato dal signor Kilik qui presente." »
Poi si rivolse a Quarion, con un allegro inchino decisamente esagerato:
« "Maestà, appena avremo terminato i test sul raggio d'azione delle Regalia del Cielo che vi avevo proposto poco fa, avremo la possibilità dia accogliere al meglio le richieste della vostra eccellentissima sorella. Nel frattempo domando il permesso per procedere con quella cosa di cui vi avevo parlato." »
Poi si guardò attorno, lo sguardo rivolto alle tende che sorgevano più in là, normalmente usate dalla Smell Road ma che adesso erano vuote.
« "Qualcuno sa dirmi se i custodi del cimitero sono ancora vivi...?" »
Si rivolse un po' a tutti, ma in realtà solo Drusilia era in grado di rispondere. I Gravity Children al massimo si sarebbero mossi se interpellati direttamente da Quarion.

« "Stiamo parlando della cessione di sette, no: sei Gravity Children, non considerando affatto la Regina del Rombo, del cui trapasso ho avuto conferma poco fa" ♥ »

A quelle parole, Drusilia si limitò a lasciare il fratello con uno strattone... prima di portarsi una mano alla tempia.
Doveva lottare contro sè stessa per non picchiarlo.

« "Anche la Regina delle Zanne non rientra nel conto, come confermato dal signor Kilik qui presente. Maestà, appena avremo terminato i test sul raggio d'azione delle Regalia del Cielo che vi avevo proposto poco fa, avremo la possibilità dia accogliere al meglio le richieste della vostra eccellentissima sorella. Nel frattempo domando il permesso per procedere con quella cosa di cui vi avevo parlato. Qualcuno sa dirmi se i custodi del cimitero sono ancora vivi...?" »

Drusilia rimase alcuni attimi in silenzio: un velo rosso le era calato davanti gli occhi ed improvvisamente l'idea di far del male ad un ragazzino non le sembrava poi così sbagliata. Ciò nonostante, doveva resistere. Doveva farlo per Orm.

-Tutti morti.

Si limitò a dire lapidaria, prima che il fratello si portasse indietro la folta chioma turchina. Nemmeno lui sembrava turbato della faccenda, in verità.

-Dobbiamo controllare l'area di effetto delle Regalia, prima di prendere decisioni. Se vuoi puoi essere presente: dopo non esiterò a cederti chi mi dirai.
-E' un altro modo per fregarmi?
-Se non sarai soddisfatta, potrai andare da Kalia ed elencare ogni mio crimine presente e passato.

« "Allora io vi lascio un istante" ♥ »
Esclamò allegramente Kumagawa rivolgendosi a Quarion, intromettendosi per un momento nella conversazione fra i due Galanodel.
Non c'era più niente nel cimitero, ma apparentemente il Comandante Generale di Trident riteneva di avere ancora qualcosa da fare.
Qualcosa almeno in parte concordato con il nuovo Re del Cielo...



« "Sua maestà, naturalmente non mi rimangio la parola data. Se al mio ritorno riterrà ancora il mio apporto alla sua causa del tutto superfluo, allora avrà tutto il diritto di congedarmi, e trascorrerò il resto della mia esistenza tranquillamente, tenendomi alla larga da ogni situazione che possa dirsi sconveniente." »
Disse apparentemente citando se stesso, forse ripetendo le stesse parole dette in precedenza.
« ... Ma se al contrario mi riterrà ancora utile in qualche modo, allora vi chiedo di permettermi di restare al suo fianco almeno in qualità di suo segretario personale... »

Una volta tanto c'era dell'umano nella sua voce, una personalità che fino a quel momento era stata estranea. Era come se Misogi Kumagawa almeno per un istante avesse smesso di leggere il copione della sua vita, di recitare una parte in una commedia. Magari Drusilia in quel frangente l'avrebbe trovato un po' meno detestabile, o forse... solo più inquietante.

Ricomparve all'orizzonte dopo neanche dieci minuti, praticamente giusto il tempo di arrivare a destinazione e girare i tacchi. Qualsiasi cosa aveva combinato l'aveva fatta davvero in fretta, probabilmente perché era stato aiutato. Infatti aveva al seguito un codazzo di gente dall'aria stramba, tutti quanti sudaticci ed a torso nudo come al termine di una breve maratona di fumatori accaniti. Drusilia avrebbe avuto bisogno di parecchi minuti per riconoscerli con certezza: erano quelli della Smell Road. Tutti vivi. E sia chiaro: quelli non erano zombie, né redivivi come Spit Fire, Gabishi e gli altri "Re" che fino a quel momento erano rimasti isolati in quel luogo.

Erano proprio i fattoni che facevano da custodi ai Giardini Senza Vento, vivi e vegeti. In leggero stato confusionale, visto che si erano ritrovati appesi a testa in giù legati per i piedi nel mausoleo al centro del cimitero, e disperatamente in cerca delle logo giacche che erano sparite in circostanze misteriose, ma vivi.

« "E' una fortuna che sua eccellenza l'Alfiere della città dei cieli e degli Abusivi che la abitano si sia sbagliata, circa le condizioni degli Storm Riders della Smell Road..." »
Esclamò allegramente Kumagawa, mentre quei disgraziati di ritorno dal regno dei morti si affrettavano nelle loro dimore per raccattare qualcosa con cui coprirsi.
« "A quanto pare si erano semplicemente addormentati. Praticamente giocavano a fare i morti, ma come potete vedere... sono tutti vivi e vegeti. In pratica..." »
Sorrise di nuovo, come la cosa fosse molto divertente.
« "Era tutta quanta una finzione!" »