[MxM] The Dream of God

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    Le voci di una folla urlante si alzano gradualmente al suo arrivo. Un robot gigante di dimensioni stratosferiche si fa strada tra le migliaia di persone presenti. Mentre le ragazze piangono dall’emozione lanciando biancheria intima o addirittura svenendono a quella vista, molti altri si inchinano al suo passaggio, prostrandosi quasi a venerare quell’ammasso di ferro, oro e circuiti. Fuochi d’artificio, fiamme e coriandoli di ogni tipo forma e colore partono da ogni parte del corpo umanoide del robot fino a quando la bocca non si apre rivelando il suo interno; un denso fumo nasconde ancora per poco l’interno della cavità metallica mentre una potente e energetica musica si innalza sopra le voci della folla:



    Come a un concerto nel momento in cui partono le prime note della canzone più famosa, Tutti sembrano impazzire, i fuochi d’artificio si intensificano valorizzando la potenza della musica esplodendo a ritmo fino a quando dalla grigia nebbia non emerge Lui, la Star, il guerriero più forte e valoroso che sia mai esistito nell'intero universo, il Dio che tutti amano e tutti venerano; magnifici capelli a punta sventolano leggermente mentre un sorriso che esprime soddisfazione e sicurezza si stende sul suo viso in tutta la sua bellezza, le mani poste all'altezza dei fianchi mentre i neri e profondi occhi osservano la folla in subbuglio sotto di lui per poi esclamare:
    « SONO IO LA STAR!
    ENTRA IN SCENA IL PIù GRANDE DI TUTTI! »


    La folla sembra esplodere a quelle parole. La lingua metallica del robot si allunga facendo da tappeto rosso, pochi passi e il giovane si lascia cadere nel vuoto, Tutto sembra fermarsi. Pochi attimi di fiato sospeso fino a quando il giovane non raggiunge il suolo facendo tremare tutto ciò che lo circonda ammortizzando la caduta solamente piegando leggermente le ginocchia.
    Mano destra posta saldamente hai fianchi mentre lo sguardo e la mano sinistra si innalzano verso il celo, l’indice e il pollice puntano verso l’infinito azzurro sopra di lui
    « IN CIELO E IN TERRA, SONO IO CHE COMANDO, SONO IO LA STAR!. E ChiarO!? »

    Delirio! La gente sembra non capire più nulla. Fuoco e fiamme si fondono alle urla della folla e dopo pochi secondi rimasto a cogliere le acclamazioni in suo onore, si gira compiendo pochi passi verso quello che è un trono costruito con possenti spade dorate da mille colori e come si siede, una luce divina sembra illuminarlo dalle sue spalle.
    Gli sarebbe bastato un semplice schiocco di dita e chiunque si sarebbe sottomesso al suo volere, un gesto e ogni ragazza sarebbe caduta hai suoi piedi, tutto ciò che desiderava e tutto ciò che poteva desiderare era lì, a sua disposizione.
    Ancora non lo sapeva, Ma purtroppo non si trovava li per crogiolarsi in quel suo perfetto sogno, ma era li per incontrare una persona, una ragazza, e quest’ultima avrebbe sicuramente sconvolto e travolto tutti con la sua follia, smontando pezzo dopo pezzo quel suo magnifico sogno, per mostrarli una nuova via, Gli avrebbe mostrato l’oscurità della Morte e i Mille Colori della rinascita per poi renderlo più forte e più potente di prima.

    Edited by Black__Star - 19/1/2017, 00:02
     
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    Fico...

    Fu il primo pensiero elaborato dall'albina alla vista di quel mondo onirico. La giovane si trovava nel bel mezzo di una festa, col cielo illuminato da fuochi d'artificio e l'aria carica d'eccitazione. Tra la calca si faceva strada un enorme robot e, sopra di esso, vi era la persona che tutti acclamavano. Il viso di Jester s'illuminò, l'aveva riconosciuto subito!
    Si trattava di un giovane che la donzella aveva avuto il piacere di conoscere qualche tempo prima al nord. Era sorpresa di esser stata attirata dal suo sogno. Non pensava che un tipo del genere potesse emanare una luce del genere. In realtà doveva ammettere di aver creduto fosse tutto fumo niente arrosto, evidentemente sbagliava. O forse no? Be' lo avrebbe scoperto.

    Un rumore scosse la fanciulla dai suoi pensieri. Ingranaggi che fremevano e dalla bocca del gigantesco affare meccanico fuoriuscì una lunghissima lingua che fungeva da tapis rouge. Lì il giovane assassino si precipitò pronto ad abbracciare i suoi fan. Ma Jester aveva altri progetti.
    Approfittando del veloce disfarsi della folla ai lati del tappetto la ragazza decise s'entrare in scena. Sospinta dal vento la fanciulla si ritrovò a danzare in aria per poi posarsi aggraziatamente a circa otto metri dal proprio obiettivo. A quel punto, approfittando del trambusto fece la sua mossa.
    Con gesti disinvolti tese le braccia flessuose davanti a sé con i palmi verso terra. Dopodiché allargò bruscamente gli arti verso l'esterno e a quel questo la folla venne spazzata via da una forza invisibile.
    Sei mio!
    Fu il pensiero della Strega chiudendo velocemente il pugno destro in quello sinistro.
    Così facendo sapeva di poter bloccare ogni singolo movimento del bersaglio e attirare la sua attenzione. Non era né un metodo ortodosso né poco faticoso, ma sicuramente efficace!

    -Buongiorno Black Star! <3-


    Cinguettò la donna chiamandolo con il suo nome e senza prestare attenzione agli spettatori. Essi infatti non potevano avvicinarsi per un raggio di venti metri dalla Selvatica



    Con il tuo permesso mi avvalgo di tanto autoconclosionismo <3 A te la mano
     
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    Tutti lo adoravano, ormai era diventato quello che desiderava, ogni Dio si sarebbe prostrato al suo volere rimanendo intimorito dalla sua potenza spaventosa, ma ancora non gli bastava. Doveva Diventare più forte! non gli sarebbe più bastato superare gli dei, ora gli mancava da sconfiggere solo
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    l’avversario più arduo, colui che ormai era oltre un semplice Dio …
    Se stesso.
    Doveva superare i suoi limiti, imparare a trarre forza dalle sue paure per sfruttarle a suo vantaggio, avrebbe dovuto allenarsi Ancora e Ancora fino a che il corpo e la mente non avrebbero raggiunto il massimo del loro potenziale in una perfetta armonia, ma per tutto questo c’era tempo, ora doveva solo occuparsi dell’intruso. Nessuno poteva permettersi di interferire nel suo sogno perfetto.


    Gli occhi chiusi mentre si abbandonava al vuoto. L’aria sventolava fra i suoi capelli muovendoli rapidamente a un ritmo irregolare mentre il forte vento che gli sfregava sul viso gli donava una piacevole sensazione di potenza e dolcezza al tempo stesso, fino a quando, l’intruso non fece la sua comparsa.
    Come un rapido brivido lungo la schiena, come un’improvvisa sensazione quasi indefinita stimolata dal sesto senso, senti la sua presenza, la sua intromissione nel suo mondo. Spalancò gli occhi. Mentre continuava a precipitare, il suo sguardo si posò su l’albina ragazza che con un semplice gesto delle braccia apri uno spiazzo fra la folla. Ancora pochi secondi e l’impatto con il suolo sarebbe stato imminente, quando, una strana forza blocca la sua caduta a mezz'aria, a circa tre metri dal suolo. Il suo corpo era come immobilizzato; braccia e gambe divaricate mentre sostava di fronte alla giovane strega.
    -Buongiorno Black Star! <3-



    Il capo chino mentre lo sguardo si faceva serio. Lingue di fumo nero iniziarono ad avvolgerlo mentre un sole ormai morente lasciava spazio a minacciose nuvole dall’intenso grigio, e a una luna dai grossi denti, che sorrideva sadicamente mentre osservava dall’alto la scena. Sollevò il capo teatralmente fino a posare gli occhi di un profondo nero su quelli della ragazza mentre la luna senza smettere la sua tetra risata non iniziò a colare sangue attraverso i denti.
    « Interessante… »

    La folla iniziò a intonare una lieve risata in un tono maligno e sadico, mentre gli sguardi di tutti i presenti si fecero più cupi e più seri. Senza smettere di ridere iniziarono a contorcersi su se stessi mentre la loro schiena iniziava a gonfiarsi fino a quando rossi demoni non uscirono dal corpo di ognuno squartandoli la schiena dall’interno. Una volta liberi, grosse ali spuntarono sulle loro schiene ricurve mentre i tre grossi occhi che prendevano l’intero viso dei demoni, si aprirono rivelando grandi bulbi oculari che sembravano muoversi indipendentemente per ogni occhio. Fatta la loro comparsa, tutti si sarebbero messi a osservare la ragazza; l’occhio centrale di ognuno sarebbe rimasto fisso sulla strega, mentre gli altri due continuavano a muoversi rapidamente in ogni direzione, senza un'apparente logica.
    « Chi sei? Come sei arrivata qui? »

    Le lingue di fumo si intensificarono, prolungandosi alle sue spalle fino a dare forma ad un anonimo omino stilizzato dal corpo nero, il volto non definito, le braccia che finiscono in lunghi tridenti appuntiti, mentre le gambe non erano altro che il prolungarsi dell’intenso fumo che Black Star emanava.
    La grossa ombra stilizzata si ergeva alle sue spalle, imponente, alta quasi il doppio di lui mentre pronunciava l’ultima domanda all’ospite:
    « Cosa ti porta al cospetto, del più grande degli Dei? »

     
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    L'ambiente di festa divenne ben presto tetro e oscuro. Nel cielo apparve una luna dal sorriso inquietante e gli spettatori attorno ai due assunsero un aspetto macabro e ostile. Occhi, troppi occhi, fissarono la Strega. Questa però non si scompose. Un sorriso di sfida a indurirle i lineamenti mentre gli occhi catturarono la sinistra ombra che si sradicava dal corpo del suo bersaglio.

    -Concordo... interessante!-
    Chiocciò la Selvatica -Dio?!-

    Chiese beffarda portando le mani dietro i fianchi. Nel farlo Black Star si sarebbe liberato automaticamente dalla stretta della donna, ma questa sembrò non curarsene.

    -Che io sappia tu sei un...- Sogghignò -dio abbastanza scarso al momento.-

    L'albina guardò un gruppo di quei demoni semi-umanoidi e assunse un'espressione schifata. Era un peccato sprecare tanto talento. Ma quel ragazzino da solo non ce l'avrebbe fatta. O forse sì? Be', sicuramente lei avrebbe potuto farlo brillare come una stella. Ne era convinta!
    Ma come convincerlo?
    Mmm mugugnò la Strega pensierosa. Forse poteva sfruttare un'informazione che il giovane aveva confessato alla sua forma più umana qualche tempo addietro. Ma come manipolare Black Star in modo far combaciare i loro piani alla perfezione?

    -Noi Streghe che lavoriamo con anime oscure difficilmente ci poniamo al di sotto di qualcuno!-


    Perfetto!
    Se non errava il giovanotto doveva catturare un tot di anime più quella di una Strega, no? E con quella ricompensa lei lo avrebbe attratto nel suo gruppo. Anche se... doveva ammettere che qualcosa nel suo piano non quadrava. Lei era una mezza Selvatica, ovvero proveniva da una razza aliena. E il nominativo Strega della Luna era stato affibbiato loro dal popolino ignorante, ma va be'... dettagli!

     
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    Nessuno poteva essere all’altezza di meritassi un sogno di quella portata, di quella magnificenza, se non lui stesso ovviamente.
    -Concordo... interessante!-
    Chiocciò la Selvatica -Dio?!-

    La strana forza che lo sorreggeva a mezz’aria si spezzò nell’istante in cui la giovane sembrò lasciare la presa in un semplice gesto delle braccia.
    Atterrò chinato, con il pugno e il ginocchio puntati a terra ad assorbire l’impatto della caduta. L’ombra lo seguì alle sue spalle quasi fluttuando durante la discesa come uno spettro, o un angelo della morte che veglia sul suo Dio. Lo sguardo alto e serio a osservare la giovane ragazza volteggiante di fronte a lui.
    -Che io sappia tu sei un...- Sogghignò -dio abbastanza scarso al momento.-

    “dio, abbastanza… scarso!” quelle parole risuonarono nella sua mente come un suono fastidioso, quasi insopportabile per le sue orecchie.
    << Come osi… non sei altro che una mosca insignificante paragonata alla mia potenza.
    Vattene subito, o sarò costretto… a ucciderti >>

    Il sangue stava iniziando a ribollirgli nelle vene, quella ragazza aveva un atteggiamento fin troppo arrogante nei suoi confronti. Doveva immediatamente farle capire chi comandava. Una delle nere fiammelle che lo circondavano si stacco, fluttuando si posizionò di fronte a lui, e, quando gli avrebbe porto la mano, questa si sarebbe tramutata in una lunga spada nera dalla lama bianca con all’estremità dell’impugnatura, una lunga catena nera che sarebbe andata a confondersi con l’ombra alle sue spalle. Contrasse i muscoli nel tentativo di bloccare quella sua ormai irrefrenabile voglia di mettere a tacere una volta per tutte quella irrispettosa ragazza, al meno fino a quando non disse:
    -Noi Streghe che lavoriamo con anime oscure difficilmente ci poniamo al di sotto di qualcuno!-


    << Una… una strega?! >>
    Questo cambiava tutto. Ora non avrebbe voluto solo ucciderla, ma anche prendere la sua anima. Forse quello era davvero il sogno perfetto. Gli sarebbe bastato prendere la sua anima e conservarla fino a quando non avesse conquistato altre 99 anime di Kishin, e finalmente avrebbe raggiunto il suo scopo, e anche le sue armi sarebbero potute essere paragonate a quelle di un Dio.
    Il respiro si fece più rapido ma controllato, mentre si caricava sulle ginocchia pronto a scattare verso l’avversario, annientandolo con un singolo colpo ben piazzato.
    Quando, l’ombra sembro parlargli nonostante non avesse bocca, inclinando il capo verso di lui quasi a volergli sussurrare
    “Fermati. Pensa, prima di agire.”

    Rimase con lo sguardo fisso sull’obbiettivo, mentre ragionava e rifletteva sulla sua prossima mossa. Non era un atteggiamento che lo contraddistingueva fermarsi a ragionare, ma se voleva superare i suoi limiti doveva imparare a controllarsi in certe situazioni, e poi, una strega non sarebbe MAI riuscita a rubargli la scena nel suo Sogno, dopotutto, era lui la st…
    “Sogno… sogno.” Fece girare più volte nella sua mente quella parola, c’era qualcosa che gli sfuggiva, ma cosa…?
    Chiuse gli occhi per pochi secondi, poi, il colpo di genio; si trovava in un sogno, ucciderla qui sarebbe stato inutile, una volta morta sarebbe solo scomparsa e di conseguenza, non l’avrebbe più rivista perdendo così l’occasione perfetta per recuperare un’anima di strega. Doveva scoprire da dove e come fosse riuscita a intromettersi nel suo sogno.
    Rilassò i muscoli, tornando in posizione eretta, quasi deluso da quella sua deduzione. Porgendo la mano libera di fronte a se, diede l’ordine:
    << Prendetela!... >>

    Gli occhi dei demoni si focalizzarono tutti e tre sulla giovane, spiegarono le ali per poi circondare la ragazza. Pochissimi secondi e tutti i demoni si scagliarono a velocità sorprendente sulla giovane donzella, attaccandola da ogni lato. Se fossero riusciti a prenderla, una calca enorme di demoni l’avrebbe circondata completamente, bloccandogli ogni movimento e mentre ogni demone si sarebbe attaccato al successivo formando quasi una gigantesca palla rossa dalla forma indefinita con al centro la strega, quelli al centro a bloccarle i movimenti non l’avrebbero ferita in alcun modo, ma lunghe e viscide lingue l’avrebbero assaporata su tutto il corpo, cogliendone il suo sapore, sentendo quale potesse essere, il sapore dell’anima di una strega. In una ventina di secondi sarebbero riusciti a portarla giù, al cospetto di Black Star, per poi liberarla.
    << Per quale motivo sei qui, strega? >>

    Comunque fossero andate le cose, appena l’albina avrebbe avuto un attimo di tregua, gli avrebbe posto quella domanda, pronunciando quell’ultima parola quasi con disprezzo e ribrezzo, mentre lo sguardo sarebbe rimasto fisso sui suoi occhi.
     
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    La Strega sembrò del tutto soddisfatta dalla reazione del giovane interlocutore. In un primo momento questi sembrava volerla attaccare, poi cambiò idea. Tutto filava liscio proprio come la folle donzella aveva previsto. Ecco perché preferiva lavorare con gli uomini, erano così manipolabili. Sorrise.
    Si sentiva molto più alta del suo metro e sessantasette e gioiva nel vedere come Black Star assumesse la posa d'un carnefice che studiava la prega. Sublime nella sua purezza macchiata dalla morte, così la Strega guardava quel ragazzino. Un pezzo raro che voleva nella sua collezione e che ormai credeva di poter possedere.
    “Prendetela” fu l'ordine che gridò ai suoi demoni. “Ferma” s'impose la donna mentre veniva circondata e immobilizzata. Gli esseri l'assaporarono leccandole la pelle. Le loro lingue le lambivano il collo, ma i loro zanne non la sfiorarono. Volevano forse provare letteralmente a mangiarla con gli occhi?
    Disgustoso!
    Tuttavia la loro premura alimentò le speranze di Ela che scoppiò a ridere euforicamente fino a piegarsi in due dalle risate. Infine si ritrovò a fronteggiare l'inesperto killer che la guardava con astio. Ne era sicura, aveva la sua attenzione. Lo fronteggiò.

    -Sono qui per te... voglio proporti un accordo! <3-
    Chiocciò la Strega scrutando il volto dell'altro alla ricerca della sua reazione a quella stramba richiesta.

    -Lavora per me. Avrai a che fare con persone buone e cattive e a patto che tu non faccia del male a clienti e colleghi potrai avere tutti i rivali-
    o anime -che vuoi. Inoltre sembri abbastanza arrabbiato con me e non ne capisco il motivo.-
    Mentì la donzella.

    -Be', potrai vedermi dal vivo e decidere se provare ad ucc...-
    sghignazzò -uccidermi!-
    A quella parola scoppiò a ridere fino alle lacrime. Lei non poteva morire, o almeno, non per mano altrui. Ma l'altro non poteva saperlo. Ormai al limite a causa della situazione ridicola non riusciva più ad avere del tutto il controllo. Urlò sbattendosi avanti e indietro finché non finì col viso sull'asfalto. A quel punto respirò forte dicendosi di non dover cedere alla pazzia. Alzò il volto macchiato di sangue per la forza dell'impatto e riprese con calma a parlare.

    -Inoltre riceverai uno stipendio come i tuoi colleghi. Tutto ciò che ti chiedo in cambio è di lavorare su una nave e svolgere alcuni lavoretti per me. -
    Aggiunse affrettandosi

    -Lavoretti che potrai decidere o meno di accettare ovviamente. Cosa ne pensi? <3-

     
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    I demoni fecero il loro lavoro egregiamente. Catturarono la strega e la portarono al suo cospetto per poi liberarla e mettersi tutti in cerchio intorno a loro. Migliaia di demoni osservavano la ragazza, pronti questa volta a mangiarsela, appena Black avrebbe dato loro l’ordine. Erano come quando a un cane fai annusare una succulenta bistecca per poi togliergliela e mangiarla di fronte a lui; vorrebbe azzannarla, strappartela dal tuo piatto, ma si trattiene perché sa che non potrebbe competere con l’umano, suo padrone, e quindi non può fare altro che rimanere in silenzio a sbavare, sperando nelle benevolenza dell’umano che gli conceda almeno una fetta… e che non si diverta solo lui a… Mangiarsela.
    << Per quale motivo sei qui, strega? >>

    Le sue parole furono chiare e dirette, voleva mettere fine a quella farsa, cosi da poter tornare al suo sogno perfetto, senza ulteriori interferenze.
    -Sono qui per te... voglio proporti un accordo! <3-

    Ancora una volta, l’albina riuscì a sorprenderlo; si scompose solo per una frazione di secondo, il tempo che il cervello elaborasse ciò che la ragazza aveva detto e cercare di comprenderne il motivo, cosa potesse frullare nel cervello di una strega per chiedere a uno come lui di collaborare con lei
    -Lavora per me. Avrai a che fare con persone buone e cattive e a patto che tu non faccia del male a clienti e colleghi potrai avere tutti i rivali- o anime -che vuoi. Inoltre sembri abbastanza arrabbiato con me e non ne capisco il motivo.-

    “lavorare, per lei?!” forse non aveva capito bene… LUI doveva Sottostare, a una strega?! impossibile. Lui non si era mai fatto comandare da nessuno e nessuno riuscirà mai a convincerlo a fare ciò che qualcun altro gli ordina. Black aveva sempre seguito solo la sua morale, solo la sua volontà e di certo non si sarebbe fatto sottomettere proprio ora, per lo più da una strega insolente come quella.
    L’ombra alle sue spalle che in silenzio osservava la scena, guardò verso il ragazzo, per poi chinarsi all’altezza del suo orecchio, e mentre sembrava quasi fissare negli occhi la ragazza nonostante la faccia senza volto, sussurrò con voce profonda e spettrale al tempo stesso
    “Black…”

    Nella mente di Black Star si palesò un’altra geniale idea: collaborare, conoscere e studiare dall’interno i piani di una strega poteva rivelarsi molto utile, sia per la Shibusen, sia per conoscere meglio il nemico e capirne i punti deboli per lui, e tutti questi vantaggi al semplice compromesso di dover sottostare a qualche lavoretto per la strega. Poteva essere un buon compromesso, in fin dei conti. Lui non la temeva minimamente, era decisamente superiore a una banale strega come quella, e se lo cose si fossero messe male o avrebbe tentato di fregarlo, l’avrebbe uccisa senza farsi troppi scrupoli, prendendosi la sua anima.
    << Hai osato intrometterti nel sogno del più grande fra gli Dei, sottovalutato la mia potenza, quasi ucciso parte del mio acclamante pubblico e hai anche la faccia tosta di chiedermi quale sia il motivo? Ritieniti fortunata che ci troviamo solo in un sogno, sennò potevi già considerati all’altro mo… >>

    -Be', potrai vedermi dal vivo e decidere se provare ad ucc...- sghignazzò -uccidermi!-
    La giovane lo batté sul tempo, scoppiando a ridere all’idea che uno come lui avrebbe potuto ucciderla.
    << Tsk! >>

    Meglio cosi, se la ragazza non aveva paura della morte, sarebbe stato ancora più divertente elimarla; chi non ha paura della morte combatte sempre fino allo stremo delle sue forze, fino a quando i muscoli e le ossa non fossero state più in grado di sorreggerla, fino a quando non avrebbe perso l’ultima goccia di sangue, come era lui dopotutto. A Black non interessava la morte, ma quello che accadeva poco prima, lo scontro nel quale non è ammesso nessun errore e entrambi i giocatori puntato tutto ciò che hanno in quegli istanti, dove solo uno ne esce vittorioso, mentre al perdente non aspettava altro che la più misera delle sconfitte.
    La ragazza scoppiò in una risata isterica, mettendosi a urlare fino a quando non sembrò iniziare a impazzire. Iniziò a gridare per poi presa dalla foga, sbattersi la testa contro l'asfalto. Black rimase in silenzio a quella scena, impassibile, con lo sguardo serio e minaccioso a osservare la strega a pochi metri da lui, mentre gridava e si sfracellava la testa al suolo. Non si sarebbe lasciato intimorire da un tale follia. Come la ragazza si calmò, prese parola invogliandola a raccontagli di più su quel lavoro che intendeva offrirgli
    << Continua >>
    -Inoltre riceverai uno stipendio come i tuoi colleghi. Tutto ciò che ti chiedo in cambio è di lavorare su una nave e svolgere alcuni lavoretti per me. -
    -Lavoretti che potrai decidere o meno di accettare ovviamente. Cosa ne pensi? <3-


    Come la selvatica concluse, ci rifletté qualche secondo, per poi domandarle:
    << quale sarebbe esattamente il mio compito? E chi sarebbero questi “colleghi” di cui parli? Altre streghe come te? >>

    Doveva ottenere più informazioni possibili prima di accettare, ogni aspetto poteva essere rilevante e se in tutto ciò non avesse avuto la possibilità di valorificare la sua forza e la sua superiorità, probabilmente il gioco non sarebbe valso la candela, e l’avrebbe uccisa all’istante. Sicuramente lei non era l’unica strega che poteva trovare su Endlos.
    << e, nel caso decidessi di accettare, voglio totale libertà sul campo.
    Tu assegni il lavoro, io decido come portarlo a termine >>
     
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    Eheheh...

    Jester sorrise nel vedere quanto Blacky sembrasse interessato alla sua proposta. Il giovane assassino era del tutto convinto di poter essere il più forte. E senza ombra di dubbio non vedeva l'ora di dimostrarglielo...

    -Streghe? nah... si tratta di tutta gente per bene. -
    Affermazione più che discutibile tra cacciatori, assassini e squilibrati mentali.

    - Come gestirai il tuo lavoro non è affar mio a patto che non disturbi impiegati e clienti. In quel caso non sarò molto gentile. Saremo una gilda di commercianti e mi servono persone che possano aiutarmi in questo lavoro. Il tuo compito sarà quello di assistere gli altri membri. Inoltre mi servirà qualcuno che sia in grado di pescare. -
    Fece una pausa sogghignando, qui voleva arrivare.

    -Ah, giusto! La nostra sede sarà una barca che copre la tratta ovest-sud. Dovremmo esportare generi alimentari.-

    Droghe e medicine, ma questo non lo disse.

    -Ma non ti ho detto il meglio. Siamo ancora alla ricerca di questo galeone maledetto. Ci saranno tanti fantasmi e la leggenda vuole che possegga un kraken- Rise -MERAVIGLIOSO, NO?!-

    Urlò in preda all'eccitazione per poi muovere la testa a destra a sinistra come un cane che si asciuga il pelo. Nel farlo cercò di dare testare alle creature che non smettevano di leccarla. Ridacchiò conscia di doversi calmare.

    -Se ti interessa ti aspetto a Undarm, dimmi solo quando e dove di preciso. -

     
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    -Streghe? nah... si tratta di tutta gente per bene. –

    << Niente streghe? Peccato. Mi sarebbe piaciuto battermi con qualcheduna di loro. >>
    Fece spallucce quando un affilato sorriso prese rapidamente forma mentre ascoltava la giovane pazza parlare.
    Per l’incarico sembrò lasciargli campo libero su come agire, l’importante era non intralciare i clienti o i colleghi, e anche per questo non cerano problemi. Un guerriero della sua portata sapeva essere benevolo verso chi era più debole di lui, e almeno che non ci fosse stato qualcuno troppo vanitoso da rimettere in riga, tutto sarebbe filato liscio come l’olio.
    << D’accordo >>

    Lanciò in aria la lunga spada che prima di ritoccare terra svani rapidamente come una fiamma ormai morente. Le nuvole si diradavano mentre i demoni sembravano iniziare a sciogliersi intorno a loro. La loro pelle rosso fuoco iniziò a colare lasciando solo l’umano che erano fino a poco prima, tornando cosi apparentemente persone semplice e inoffensive, ma nessuno disse una parola, fecero solo qualche passo indietro mentre continuavano a osservare la discussione dei due. La luna svani rapidamente, lasciando spazio ancora una volta a un grande sole ridente. L’essere oscuro alle spalle di Black torno rapidamente sotto forma di normale ombra. Tutto tornò come era in origine.
    Il ragazzo sorrise << Ci Sto! >> tese la mano verso l’albina come a voler chiudere quell’accordo.
    << Undarm.
    La mia fama ancora non mi ha portato cosi lontano
    HAHAHAHAHAHAHAHAHA! …
    Ma dimmi dove ti posso incontrare e ci vediamo là >>
    tornò serio << non vedo l’ora d'incontrarti di persona…
    Strega… >>
     
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    La Strega annuì soddisfatta mentre i demoni la lasciavano retrocedendo alla loro forma umana. L'aria tetra che aveva caratterizzato il postosi dissolse alla luce del sole ridente. Ela si alzò passandosi la mano sugli abiti sgualciti ridacchiando. Dopodiché chiuse l'accordo con il suo interlocutore porgendogli la mano.

    -Ci vediamo tra tre giorni al bosco vivente dalla parte di Undarm alle tre del pomeriggio.-

    Detto ciò attese l'accenno di consenso dell'altro per poi decidere di sparire. Diciamo che a quel punto aveva già rubato troppo tempo all'illustre compare.

    -Ti lascio al tuo sogno!-
    Chiocciò con un breve inchino mentre ogni atomo della sua massa si disgregava. Infine della giovane rimasero solo coriandoli colorati trasportati dal vento.



    Edited by Jester - 28/1/2017, 21:29
     
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