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Strada del Quartiere Residenziale, Città Alta.
Presidio Errante, Endlos.Allo scoccare dell'inizio della missione, i due gruppi si lanciarono all'attacco, precipitandosi fuori dalla struttura e correndo per parecchi metri.... verso dove?
Giunto a tale, improvvisa epifania, il Drago Tatsuo piantonò i propri anfibi per terra in modo da frenare e generando -oltre ad un brutto rumore- una nuvoletta di fumo sulle pietre e qualche scintilla sospetta di troppo. Guardandosi attorno con seccatura ed un pò di vergogna, si sarebbe infilato un artiglio nel cappotto, in modo da estrarre la famosa lista della spesa.
Era bianca e graziosa, oltre alla carta profumata di gigli e violette.
-Per tutti i kami... ma siamo seri?- la mosse in aria tappandosi il naso, evidentemente disturbato dall'odore di pulito misto a campi in fiore -Cosa mi tocca fare...
Aprendola di scatto, avrebbe notato scritte soltanto due parole, con inchiostro blu ed elegantissima grafia.
"Uova fresche".
-Ha sottolineato "fresche", che vorrà dire?. -
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Sipario aperto, dado tratto...
Jester non stava più nella pelle all'idea di misurarsi nuovamente con Ted. Forse la sfida non era delle migliori, una torta non era proprio il massimo per far scorrere l'adrenalina. Tuttavia la pazza era euforica e lo dimostrò fin da subito. Dopo aver accordato col pugile che sarebbe stato lui a badare a Lilith si avviò verso la porta. Ma non da sola!
Con un gesto veloce catturò la mano del suo compagno di squadra, Sebastian. Mentre usciva dalla villa costrinse il giovane ad accompagnarla in ballo. Piroetta, piroetta, giravolta e casquet. Smise solo quando il cornuto, Tetsu qualcosa, prese la parola.
La Strega lo ascoltò attentamente e poi rispose con un sorrisone...
-Devono esser sfornate da poco // Ma non parlo di forno col fuoco!
Scherzò costringendo il biondino a girare su sé stesso per poi rinchiuderlo in un abbraccio.
-Quindi andiamo in cascina // Dritti dritti da una gallina -
Scoccò un bacio sulla guancia rosea del giovane ancora tra le sue grinfie.
-Se ha problemi col buon odore // Alle catacombe si troverà un amore! <3 -
Concluse infine il Giullare liberando il fanciullo solo per poi afferrargli nuovamente la mano e saltellare verso la strada principale. Si trattava di una scalinata che percorreva in linea retta tutti e quattro i gironi che formavano Laputa. Loro dovevano arrivare al secondo e ora si trovavano nell'ultimo, la città alta.
Così la Strega con al seguito il suo cavaliere dalla lucente armatura e il demone iniziarono la loro avventura, o perlomeno era questo in cui lei sperava. La giovane non si voltò a vedere se il rosso li seguiva, ma era certa che Sebastian ben difficilmente potesse andarsene a zonzo lasciandole il braccio. Senza voltarsi il gruppo raggiunse così il portone del quarto girone e s'inoltrarono nel terzo. Ai lati osservo varie botteghe e fu quasi tentata di chiedere indicazioni. Forse gli elfi, sempre tanto gentili, erano pronti a svelar a loro disgraziati chi fosse il miglior fornitore di uova. Stava quasi per cambiar rotta quando accadde qualcosa che non aveva previsto. Il piccoletto dalla chioma dorata la superò invertendo i ruoli. Ora era lui a trascinarla verso il secondo girone.
Quella presa di posizione, così genuina e innocente, piacque molto alla Selvatica che abbandonò il suo piano e si lasciò trascinare fino al latifondo.SPOILER (clicca per visualizzare)Energia: 110%
Stato mentale: EVVAI
Stato fisico: ottimale
Il post è stato concordato
Nessun minore maltrattato <3
Ausp. movimento
50% agilità&velocità
Cammina su qualsiasi superficie
Disegna con l'oscurità (utile vero?)
Edited by Jester - 31/1/2017, 12:52. -
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Sebastian Barth
VARIE
PS:. -
Ciò che Deve Essere.
User deleted
Avvolto nei suoi pensieri, l'uomo sussulta alla giovane voce di Sebastian al punto che, mettendo un piede in fallo oltre il muretto, getta in aria la pipa: prima cade di peso sulla muratura, sbattendo il fondoschiena e poi vi capitombola giù. Che botta!
-Oddij'! Oddij'!-
Urla, più per lo spavento che per il dolore
-Ecc', mi so' mort!-
Con le mani si tocca il sedere, avvertendo, ora, dolore
-Mi si fatt' acchiappa' 'n' accijdend' mannaggiasand'! Me dol' tutt' cos'!-
E poi, dopo il dolore, la rabbia
-Che vvulet'? A ell stà! Ijetevinn'!-
Con la mano, in un ruvido gesto indica un casolare poco lontano, appena oltre la curva del muro, sull'altro lato della strada; la grande cascina ha una porta più grande, a sinistra, e una più piccola, dietro un portico, sulla destra; attorno stanno campi coltivati, fra cui spiccano piante di granturco e girasoli, e, sul lato sinistro, un granaio rosso; più in là, oltre la struttura per le messi, sembrano esserci palizzate di legno non molto alte: un recinto?
L'uomo, del tutto alterato e per nulla collaborativo oltre quella rozza indicazione, non sembra più badare ai due bambini ma, cercando di rialzarsi (a fatica), si appoggia al muro traditore continuando a strillare:
-Rosa! Rosa!-
Chiama a gran voce
-Rosa, l'anga! S'ha rott' l'anga! Vi' a ecc, Rosa!-
E dai campi oltre il muro una donna energica risponde
-Zett', zett! Sting' a menì'! Canda commedij' pe' 'nu mur'!-
Il contadino, continuando a gesticolare sgarbatamente, invita, nella grezza maniera che conosce, i due fanciulli ad abbandonarlo alle cure della moglie; e non vuole sentire ragioni, non se hanno tutta l'intenzione di provocare qualche altro danno! Ad ogni modo, ora avevano avuto conferma dell'idea di Sebastian, e la fattoria stava proprio dove il bambino aveva immaginato.. -
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La scena che si consumò davanti alla squadra rossa fu a dir poco bizzarra:
L'anziano signore a cui i due aviatori avevano chiesto informazioni era appena ruzzolato a terra. Probabilmente era troppo assorto dai suoi pensieri e inoltre, a causa dell'età, non doveva godere di ottimo equilibrio. Immediatamente Jester corse in suo aiuto ma quello la fermò sbraitando qualcosa, o almeno così credette lei. La Strega non capiva molto di quello che l'altro diceva, eppure il tono bisbetico era un buon ammonimento. Proprio mentre un cipiglio si disegnava sul volto della giovane una forzuta nonnetta rispose dai campi. A quel punto la fanciulla si rasserenò, avrebbe pensato la signora a lui.
Inoltre in tutto quel parla parla il Giullare aveva più o meno capito dove si trovava la fattoria, ma ora c'era un altro problema...
-Contesto troppo muto // Che fin'ha fatto il cornuto? -
La Circense si guardò attorno cercando il giovane dai capelli di fuoco ma non lo trovò. Come aveva fatto a perdersi? Dove cavolo era andato? Che si fosse messo a curiosare in giro? La Strega gonfiò le guance mentre il suo viso prendeva una piega ancora più giovanile. Lei doveva vincere! Voleva battere il suo adorato Teddy!
-Continuiamo per la strada // Ci raggiunge dopo mal che vada!-
Cinguettò la donzella evidentemente irritata dirigendosi verso la cascina, non andò lontano. La Strega si bloccò dopo un paio di passi. Se avessero tolto punti alla squadra per aver perso il roscio? Sospirò, forse stava prendendo la sfida un po' troppo sul serio. Rivolse un sorrise a Sebastian.
- Il dubbio mi s'annida // Tu cerchi la bella Rosita
Io cerco la nostra guida // Chissà dov'è finita!-
Rosita? Perché aveva scelto quel nome? Boh...
La Selvatica girò i tacchi per poi fermarsi e voltarsi nuovamente verso il ragazzino. Si era scordata di dirgli qualcosa veramente importante...
-Continua con le rime // Son più taglienti delle lime -
Sciorinando ciò lanciò un bacino al biondino poi saltellò via. Aveva intenzione di fare tutta la strada a ritrovo finché non avesse ritrovato Yuu-Tatsuo. Intanto scoppiò a ridere mentre una mano carezzava Michelle avvolta al suo collo.
Ripensandoci il vecchietto caduto qualche attimo prima era stato proprio buffo.SPOILER (clicca per visualizzare)energia: 110
stato mentale: bipo
Stato fisico: ottimale
Accordato con Flama <3
50%- velocità/agilità
30 aus movimento
Edited by Jester - 31/1/2017, 12:44. -
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Sebastian Barth
VARIE
PS:. -
Ciò che Deve Essere.
User deleted
Sebastian e la storia del contadino e di Rosa, sua moglie
Fra le urla e lo spavento, l'uscita di scena di Jester anticipa di poco l'arrivo di Rosa, la moglie del contadino che, a suo dire, si è fratturato un'anca nella caduta dal muretto; quando quello sta per replicare a Sebastian, ecco la donna, bassa e grossa, affiancare il marito: vestita di panni a fiori rosa, e un largo grembiule sporco di terra, assomiglia al prototipo di nonna campagnola che tutti i nipotini adorano quando premia e coccola, e che temono quando sgrida. Infatti, a dimostrazione della sua natura campestre, per prima cosa tira uno scappellotto al povero marito che, a fatica, si è rimesso in piedi:
-Vrettacchì', l'si fatt' chiàgn'!-
Al che, stizzito, l'uomo replica muovendo la mano mostrando dissenso per il colpo della moglie
-Ooh! Vid' addò' te l'ha da mett', 'ss' mèn'!-
Ignorando le proteste del marito, Rosa accarezza Sebastian con dei buffetti sulla testa
-Scusa bambino. Andonio fa sembre così.-
La sua pronuncia risente fortemente del dialetto che, normalmente, parla col marito
-Quello, pure se gli fa male la testa, dice che mo' gli si spacca.-
Lui, di rimando, guarda male la moglie e si tocca l'anca
-E' solo tando sensibbile, non gli hai fatto niente-
Infatti, piano piano, Antonio è tornato più composto, e già non sembra risentire di alcun dolore, anzi cerca in terra la pipa caduta; Rosa, intanto, frugando nel grembiule, dà una mela, rossa e matura, al piccolo Sebastian. E' sempre così, con le nonne: hanno sempre addosso qualcosa da mangiare e da offrire ai nipoti!
-Toh! L'ho colda prima. Mangia ca è bbuòna!-
Guardandolo meglio, si accorge degli abiti del tutto inappropriati per un contadino del Latifondo
-Ma tu non sei di qua, che fai in mezzo ai cambi? Che fai da solo? Come ti chiami? Dove abiti? Di chi sei figlio?-
Come tutte le nonne, fa il terzo grado; per fortuna il marito conosce alcune risposte
-Stava co 'na femmina ca ha scappato indietro, vero? E voleva le uova fresche, gli ho detto che la fattoria sta là.-
D'improvviso, Rosa si ricorda alcune notizie, sbalordendo e punzecchiando il marito con la mano
-Ah la mandi da Gina? Lo sai che mo' la figlia s'ha sposata? Quell'ha fatto la festa l'altro giorno, dice che ha dato tando a magnà alla ggente che l'avanzo ancora lo mangiano le bbestie della fattoria! La coniglia gli s'ha fatto enorme, lu cane è stato male, ha riettato! Im bratica s'ha 'ngrassat' pure il legno della casa! Ahahahahahah-
Anche Antonio ride, e commenta
-Vedi bambino? Chi ha i soldi, li deve sapè' spènde', sennò fa solo ostendazione e alla fine invece di usarli li butta solo!-
Ci pensa, e replica
-E comungue, chi sei, di chi sei il figlio, che ci fai qua?-
Del resto, anche Antonio era un nonno.
Jester alla ricerca della Lista perduta
Come ha fatto una creatura del genere a svanire nel nulla? Come si fa a perdere una figura dai lunghi capelli rossi? Eppure, di Yuu-Tasuo nemmeno l'ombra.
Ah, no! Eccolo! Fermo sotto un albero sulla strada del ritorno...
No, non è lui: è una signora con una buffa acconciatura.
La via prosegue senza nessuno che gli somigli, chissà dove è finito quello!
Forse è quella figura che sta entrando in una cascina poco più avanti?
Sì!
No, è solo un ragazzo con un coniglio in testa.
Maledetto Yuu-Tatsuo, dove sei?? La strada continua fino al punto in cui Sebastian era scattato e lì, in uno slargo all'inizio del Latifondo, un via vai di persone affolla il Secondo Girone sotto il sole quasi a mezzogiorno.
E, no: non è nemmeno quel bambino che sta facendo le corna all'amico, e neanche il signore con un cesto in testa. Niente. Yuu-Tatsuo è sparito nel nulla, e così la Lista degli ingredienti.
Eccolo! Sta giocando con un pallone poco lontano!
No, è solo un ragazzo brutto.
Che odio, Yuu-Tatsuo.. -
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Sebastian Barth
VARIE
PS:. -
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Maledetto Yuu-Tatsuo!
Jester s'innervosì non poco. Non ci riusciva, non lo trovava...
L'En le permetteva di vedere le forme di ciò che la circondava, ma elementi esterni confondevano la sua percezione. La flebile immagine che aveva del rosso non bastava per riconoscerlo dalla folla che s'aggirava per Laputa. Quello era uno spunto interessante. Così si ripromise d'infrangere in futuro quelli che al momento si ponevano come limiti. Avrebbe affinato le sue tecniche, sarebbe diventa più forte,la più forte!
Se fosse stata sincera con sé stessa avrebbe ammesso di essere abbastanza irritata, quasi arrabbiata, per la situazione. Serpi di nen si diramarono dal corpo del Giullare brillando d'oscurità.
Strinse i pugni e prese un bel respiro.
Non era il momento di arrabbiarsi, doveva riflettere. Perché quel cornuto d'un rosso s'era allontanato dalla via principale? Perché non aveva fatto nulla per raggiungere lei e Sebastian? Come una schiaffo un'antipatica ma possibile opzione si presentò nella mente della giovane. A lui non fregava un cavolo di quella missione.
"Porca Mullai! E tutti gli altri li sopra"
Imprecò mentalmente la Strega rivolgendosi a una delle divinità di Laputa. Non era credente, ma bestemmiare l'aiutava a rilassarsi. Anche quella volta farlo la fece sentire meglio e in quattro quattr'tto cominciò a correre verso il Latifondo. Doveva almeno assicurarsi che le uova arrivassero fresche a destinazione e lei aveva proprio una tecnica per quello.
Nel farlo fu sempre molto attenta al suo En, caso mai Tatsu fosse abbastanza intelligente da tornare sulla strada principale. Ma ormai il Giullare stava perdendo le speranze, possibile che non ci fosse limite alla stupidità di certi?
Cavolo se voleva starsene accoccolata tra le braccia di Khatep... <3SPOILER (clicca per visualizzare)Energia: 110%
Stato mentale: Irritata
Stato fisico: Ottimale
Passive:
Ausp. movimento
50% agilità&velocità
Cammina su qualsiasi superficie
Disegna con l'oscurità (utile vero?)
XD Non ci credo
Edited by Jester - 8/2/2017, 20:52. -
Ciò che Deve Essere.
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Sebastian e i nonni ritrovati
-None, Gina! Gina té' la fattoria! Noi siamo condadini, abbiamo le marrocche, la bleta, tutt'cos, ma n'avem le bbesctij'.-
Spiega nonno Antonio, che intanto continua a indicare la stessa fattoria di prima; nonna Rosa, invece, continua a estrarre frutta dalla tasca del grembiule, per sfamare il piccolo Sebastian; a un certo punto, però, presa da non si sa bene cosa (forse voglia di fare la nonna), prende per un braccio, ma delicata eh!, l'Aviatore e gli dice:
-Meh sendi mo ti ci porto io, che a Gina la conosco.-
-Scè, fì bbone. Ij' me ne vaj' a la cas. Sebbashtiano, fatti rivedè'. Ma non mi fa acchiappà l'iccidint come oggi!-
E Antonio, che per la prima volta non ha nulla da dire alla moglie, con una carezza energica sulla testa del piccolo, se ne va; la consorte, con la mano ben ferma sulla spalla del giovane, inizia a camminare verso la fattoria; nel pochissimo tragitto, riesce a parlargli dei figli e dei nipoti: alcuni sono nel Latifondo, altri hanno botteghe in città, e uno solo ha fatto carriera nel Magisterium (Ah, e poi c'è la figlia Manuela che invece si è sposata con un cavaliere di Istvàn).
Il povero Sebsatian non ha molta scelta, mica vuole disubbidire alla nonna che, tanto gentilmente, gli sta facendo questo favore?
Davanti alla fattoria, Rosa, delicatissima, chiama l'amica:
-GINA!!! GINA!!!! Vì a ecc nu mument!-
Capelli arruffati, ma alta e secca, Gina arriva dalle stalle poco dietro: da dopo il matrimonio della figlia, è sempre nervosa e di cattivo umore: eppure è stata una bella festa, come raccontavano i nonni a Sebastian, hanno mangiato tanto tutti!
-Oh, Rosa! Come stai?-
Guardando il piccolino, ha un moto di commozione: l'altra figlia, infatti, a breve dovrà partorire
-E questo chi è? Non è uno dei tuoi!-
-No! Dopo ti raccondo meglio; è venuto che cercava due uova fresche, mica gliele puoi dare?-
Al solo nominare le uova, Gina sgrana gli occhi e mostra tutto il nervosismo che teneva nascosto
-Le uova!!!! Le uova!!! Quelle st****e delle galline non si alzano, non si alzano!!! Io non lo so! Non lo so nemmeno se fetano! Noi non sappiamo cosa fare, non c'è verso! Ma tu dimmi se io, che da quarant'anni gestisco la fattoria dei miei, mi devo ritrovare senza uova! Che imbarazzo! E' uno scandalo! Ecco! Già divento la scema del Latifondo!-
La presenza di Gina, che parla in una lingua perfettamente comprensibile, ha uno strano effetto su Rosa, la quale, poco alla volta, si adegua alla parlata dell'amica: essendo quella più ricca, forse fa nascere in Rosa un certo desiderio di "uguaglianza sociale"?
-E non hai chiamato nessuno?-
-Sei pazza? E così lo faccio sapere a tutti che abbiamo le galline anormali?? Ecco, Ecco! Vedete!!!-
Prende Rosa per la mano, la quale è ancora saldamente stretta, con l'altra, alla spalla di Sebastian, e trascina tutti e due nel recinto lì accanto, dove molte galline stanno incollate al suolo, e ognuna guarda tutte le altre, come se ciascuna studiasse i propri nemici.
-Stanno così! Si guardano, non si fanno toccare, non si muovono! Siamo rovinati, diventiamo la barzelletta del Latifondo!-
In uno scoppio di nervosismo, Gina si accascia sulla spalla di Rosa, piangendo molto; la nonna, preoccupata e triste, lascia andare la presa su Sebastian, e accarezzando l'amica, parla al ragazzino:
-Che brutto guaio...-
Torna a casa, Jester!
A tutta velocità l'Aviatrice ripercorre la strada al contrario, cercando, una volta lasciate le speranze di ritrovare Tastuo, di ritrovare almeno Sebsatian; e infatti, poco dopo, lo vede in lontananza: accompagnato da una signora bassa e grossa, sta davanti alla porta della fattoria, poco oltre il muretto da dove il vecchietto era caduto. Nota positiva: almeno uno non si è perso!. -
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Sebastian Barth
VARIE
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Jester corse a perdifiato fino ad arrivare dal biondino intento a parlare con una signora anziana, se non errava era la stessa che aveva sentito prima parlare con il vecchio, ma non era abbastanza fisionomista per esserne sicura. Comunque il Giullare si esibì in un inchino veloce e poi si rivolse al giovane.
-Non lo trovo da nessuna parte // Ottimizziamo le nostre carte,
Prendiamo ciò che dobbiamo // Poi insieme lo cerchiamo!-
Sciorinò in fretta il piano la fanciulla per poi seguire Sebastian.SPOILER (clicca per visualizzare)Corto e in ritardo, ma ha anche dei difetti! XD Pardon <3. -
Ciò che Deve Essere.
User deleted
Una Gina persa nel pianto, gli occhi rossi di lacrime, accompagna, con passo incerto, il giovane verso il pollaio; il ritorno di Jester non desta alcun mutamento nel triste andare della signora, né Rosa, che le fa da sostegno, ha tempo di perdersi in affettuosi saluti: sorride alla ragazza, facendole però capire, con uno sconsolato cenno del volto, quanto brutta sia la situazione nella quale versa la vecchia amica.
Arrivati fra le galline, lo spettacolo che si mostra agli occhi degli astanti è oltremodo bizzarro: non vi è nulla di inusuale, nessuna cosa è fuori posto; e tuttavia l'aria è tesa e fredda, come se l'ambiente fosse sul piede di guerra, come se le galline fossero sul piede di guerra. Tanto è la diffidenza nei loro vuoti sguardi, che ciascuna sembra dire all'altra, ben salda sulla paglia su cui sta accovacciata, "No, prima tu". E nel disagio di questa scena, fra le occhiate di stizza che il pollame rivolge all'altro pollame, la povera Gina indica il mucchio di galline, continuando a disperarsi:
-Vedete, vedete?? Così stanno! Si guardano male l'una con l'altra, e non si alzano, non si muovono!-
Torna a piangere sulla spalla di Rosa
-Sono rovinata! La mia famiglia è rovinata! Ho fatto anche sposare mia figlia, che figura con tutto il Latifondo, che brutta fama si porta! Bambina mia! Bambina mia!!!-
Gettando un urlo fra i singhiozzi, smette di parlare, rotta dal troppo dolore. E l'amica, stringendola col braccio, liberandosi entrambe le mani prega commossa i due Aviatori, unica speranza di quei giorni bui.
-Pe' piacere...Salvate Gina, salvate le galline...Vedete che non può stare più così, né lei né loro...-
Nel quadro di sciagura familiare, i pennuti gloglottano gli uni agli altri il loro disappunto, guardandosi e riguardandosi, ma nessuno di loro, finito il becchime, si alza in cerca di altro cibo: no, tutti stanno fermi, decisi più che mai a non alzarsi. Ma cosa può spingere una gallina, che ha sempre mangiato e vissuto indifferente a molte cose, a un comportamento del genere? E perché, fra tutti i deliri, una gallina finisce a odiare e a sospettare, diffidando, delle altre?
La Torta al cioccolato più buona del mondo avrebbe dovuto avere le uova delle galline più strane del mondo?. -
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Sebastian Barth
VARIE
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Uffa!!!!!!
Possibile che una fattoria non avesse le uova? La faccenda stava prendendo una piega piuttosto surreale, soprattutto tenendo in considerazione che allevatori professionisti non fossero in grado di avere galline che producessero.
La Strega riempì le guance con fare indispettito alle parole di Sebastian, a quanto pare andar lì era stato un buco nell'acqua. Tuttavia un sorriso si dipinse sul suo volto al fare sconsolato del ragazzino.
-Dai su, non ti scoraggiare // Conosco una bottega bio
Andiamole a comprare // Cerchiamo anche "l'amico" mio! -
Cinguettò la Strega disegnando virgolette quando si riferì al demone che ancora non era riuscito a trovarli pur sapendo benissimo dove fossero. Ecco un'altra cosa bizzarra in tutta quella storia. Possibile fosse una prova di Drusilia per testare la loro pazienza? Guardo le signore e si disse di no, quelle rintronate davvero non sapevano fare il loro lavoro.
A quel punto si sarebbe allontanata da quello spettacolo pietoso rivolgendo un'inchino alle due; questo anche perché sentiva Michelle agitarsi alla vista di quelle galline, probabilmente il suo istinto da predatore la stuzzicava pur avendo lo stomaco pieno.
-Andiamo al secondo girone // Passo svelto campione!-
Avrebbe cinguettato la fanciulla mettendosi in viaggio una volta fuori dalla cascina..