Ingannare il Destino

« Older   Newer »
 
  Share  
.
  1.  
    .
    Avatar

    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

    Group
    Senatori
    Posts
    4,695

    Status
    Anonymous
    Il mal di testa che da qualche temo ti attanaglia le meningi non accenna ancora a diminuire. I tuoi occhi fanno fatica ad adattarsi alla semi oscurità della stanza, e più volte ti sorprendi ad inciampare sui gradini di quella monumentale scala a chiocciola che stai discendendo.
    Attorno a te, rarissime fiaccole di un azzurro spento diradano le ombre quel tanto che basta per gettare riflessi spettrali sulla colonna che fa da spina dorsale a quella infinita spirale. Su di essa puoi riconoscere solchi, forse parole... alfabeti a te comunque sconosciuti e incomprensibili. A dividerti dal baratro oltre la scalinata vi è un corrimano in pietra, al quale di tanto in tanto devi aggrapparti per non perdere l'equilibrio a seguito di un passo falso.

    Oltre di esso, l'abisso.
    Il buio più assoluto inghiotte qualsiasi paesaggi all'infuori della scalinata, e solo il rumore dei vostri passi spezza l'opprimente silenzio.
    Vostri, si.

    Davanti a te, una donna vestita di stracci scuri ti precede, scendendo cauta. I suoi passi sono più sicuri dei tuoi, ma è evidente come anche lei si trovi in uguali difficoltà a muoversi praticamente al buio.

    Un altro passo, un altro gradino, e la spirale continua.
    Il mal di testa comincia gradualmente a scemare, e solo in quel momento di accorgi di quanto tu ti sentissi stordito solo un attimo prima.
    Come se qualcuno avesse fatto improvvisamente chiarezza nella tua mente.
    In anzi tutto, le vesti della donna non sono stracci... sono semplicemente antichi. Una tunica cerimoniale forse, composta da innumerevoli strisce di stoffa, sulle quali sono intessute delle rune incomprensibili.
    La seconda cosa di cui ti accorgi è di come tu stesso stia indossando abiti molto simili.

    Larghi cappucci vi coprono il capo, e un bavero scuro tirato alto vi copre la parte inferiore del viso.
    Eppure, appena la donna si volta, riconosci immediatamente i suoi occhi.
    "Fai attenzione ora. Siamo quasi arrivati.

    Medusa.

    La consapevolezza di star a così pochi passi dalla vecchia nemica ti colpisce in pieno petto, come una martellata.

    Eppure, una seconda domanda si fa strada nella tua mente, probabilmente offuscando per un attimo l'odio per quella strisciante creatura.

    Dov'eri finito?
    E sopratutto... come ci eri finito?


    Role a sorpresa per Dimitriy. Aperta nel regno dei sogni solo per comodità, potrebbe essere tutto un viaggio onirico come potrebbe pure non esserlo. La descrizione è volutamente vaga: Dimitriy è libero di trarre le conclusioni che preferisce e reagire agli avvenimenti come meglio crede o/
     
    Top
    .
  2. _MajinZ_
     
    .

    User deleted


    Dimitriy non si sentiva quasi mai insicuro, anzi, l'insicurezza non faceva proprio parte della sua persona... eppure in quel momento si sentiva debole, sentiva di aver perso quella forza d'animo che lo contraddistingueva. Forse la causa era quel doloroso mal di testa che da tempo gli attanagliava la mente, rendendogli difficile percepire la realtà. Si sentiva spaesato come un bimbo al primo giorno di scuola, distratto al punto da rischiare di inciampare sugli antichi scalini che stava discendendo... forse spaventato dal baratro oscuro che si apriva appena oltre il corrimano di pietra, divenuto ancora di salvezza per evitare di capitombolare nel nulla. E mentre strani caratteri incisi lo circondavano, avvolti da una sinistra luce blu, il russo percepiva una sorta di familiarità con quel luogo e allo stesso tempo si sentiva intimorito proprio da quel pensiero: aveva la sensazione che di li a poco gli sarebbe caduto qualcosa di spiacevole, come già successo in passato.
    In quell'inquietante discesa, però, il biondo non si trovava da solo. Una donna vestita di stracci lo precedeva, insicura quanto lui nel cercare di mantenere una giusta andatura anche in mezzo al buio quasi completo. Ad ogni modo, scalino dopo scalino, il mal di testa iniziò a scemare e il velo di confusione iniziò a schiarirsi, dando modo al russo di vedere diversi dettagli sotto un'altra luce, come ad esempio gli stracci che vestivano la donna in realtà erano abiti più nobili, una tunica da cerimonia avvolta da altre misteriose runa. Ma la cosa davvero strana era il fatto che lui stesso... indossasse abiti simili. Ampi cappucci avvolgevano il capo, nascondendo il viso dietro un alto bavero che saliva appena sopra il naso. Solo gli occhi risaltavano e proprio guardando gli occhi della donna voltatasi per un istante che Dimitriy fu colpito da una spietata consapevolezza, potente quanto un pugno sferrato alla bocca dello stomaco.
    Medusa.
    Lei, la sua nemica giurata.
    A lei aveva dichiarato il suo desiderio di vendetta.
    Voleva vedere il suo sangue scorrere.
    Eppure quell'odio si affievolì quando nella mente del biondo si fece largo un altro pensiero, forse ancora più sorprendente del precedente. Cosa diavolo ci faceva li, insieme a quella strega? Ma soprattutto... perché? Come ci era arrivato? Tante domande, tutte senza risposta. Forse doveva solo pazientare, doveva esserci per forza una risposta... poteva trattarsi solo di un sogno, ma era tutto fin troppo reale. E la confusione iniziò a farsi nuovamente pressante.

     
    Top
    .
1 replies since 11/3/2017, 00:46   70 views
  Share  
.