L'Anomalia di Garwec

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  1. _MajinZ_
     
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    Quando si parla di Endlos si deve pensare a un mondo misterioso e mutevole, che nel corso di migliaia di anni ha cambiato volto innumerevoli volte. La causa di questi sconvolgimenti è legata a quella che viene chiamata Riscrittura, dove il Maelostrom disfa e ricrea il Semipiano secondo il suo caotico gusto, levando e aggiungendo parti vecchie e nuove, prevenienti da ogni angolo del multiverso. Non è raro infatti trovare creature totalmente aliene apparire all'improvviso, esseri provenienti da altri mondi venire rapiti da un qualche buco dimensionale che a volte risucchia anche interi continenti, portando con se anche tutto il mistero e la magia di quei luoghi lontani. A volte però alcune cose rimangono dormienti per secoli, risvegliandosi solo davanti a determinate condizioni e coincidenze. Una di queste prende il nome di Anomalia di Garwec.
    Nell'altopiano patria dei fulmini le tempeste elettriche sono continue, i lampi sono numerosi quasi quanto le gocce d'acqua che i temporali scaricano sul suolo brullo. Le popolazioni del luogo hanno imparato a convivere con queste condizioni, arrivando a sfruttare le tempeste di fulmini per produrre l'energia di cui hanno bisogno. Per questo motivo quando ad un certo punto le saette finiscono attirate quasi tutte in un certo luogo, i sospetti iniziano a venire fuori e si cerca di scoprire la causa, sperando si tratti di un evento di facile soluzione. Quando però la squadra mandata a controllare non fa più ritorno, ecco che la situazione si complica e si richiede l'aiuto delle autorità che gestiscono l'intero presidio orientale. Una serie di eventi che vi hanno portato ad essere scelti per questa difficile impresa. Sapete solo voi cosa è successo prima, ma ora vi ritrovate a percorrere un sentiero sul fianco dell'altopiano, al seguito di una guida che negli ultimi minuti si è fatta sempre più impaurita e tremante.
    Io mi fermo qui. E' stato bello conoscervi.
    Di punto in bianco l'omino di bianco vestito sparisce, correndo a rotta di collo giù dal pendio. Lo vedete anche cadere un paio di volte prima che sparisca dalla vostra vista. Alla fine comunque non avevate più bisogno di lui, vi ha spiegato tutto e vi basta seguire i fulmini per raggiungere il luogo designato. E vi accorgete immediatamente che qualcosa non quadra. Davanti a voi si apre una grotta strana, la cui imboccatura non ha molto di naturale: in natura non esistono forme nette, eppure l'entrata di quella grotta è perfettamente triangolare... i bordi sono lisci, come se qualcosa abbia fuso la pura roccia. Inoltre sollevando lo sguardo notate un'altra stranezza, poco più su della grotta, dal puro granito spunta un grosso cono di colore nero, con la punta rivolta verso l'alto. Ogni fulmine nella zona viene attirato verso quella specie di metallo scuro, che dopo aver brillato di blu per un istante si spegne e qualcosa in fondo alla grotta brilla di rimando. Tuttavia non è vicino all'entrata, per arrivarci bisogna scarpinare un bel po'.
    Sta a voi decidere se proseguire, ma arrivati a questo punto non vi resta altro da fare che continuare, anche se prima di farlo notate qualcos'altro. Intorno a voi il terreno è completamente spoglio, divenuto fango a causa della pioggia che continua a cadere incessante. Sembra quasi che l'energia elettromagnetica che vi sta facendo rizzare i capelli, sia in qualche modo collegata a questo mistero, ma senza indagare non riuscite a scoprire altro.


    _ __ ___ __ _



    Turnazione: Libera
    Scadenza: \\
    Angolo del QM: Allora, non ho detto nulla sul come vi trovate qui, quindi siete liberi di stupirmi come volete per il resto al momento non c'è molto da dire... spero comunque che l'introduzione vi abbia incuriosito abbastanza. Divertitevi e se avete domande ci sentiamo in bacheca :sisi:
     
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    The guru in the darkness...

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    "Il fulmine che si abbatte su un uomo è così rapido che egli non soffre.
    Ma, per colui che lo accompagna, è un triste spettacolo."


    Raymond Radiguet.

    Albero Casa, Latifondo.
    Presidio Errante, Endlos.

    -... e questo è quanto.

    Terminato il suo rapporto, la Guardia Indaco che -in quel periodo- aveva preso gli oneri da Comandante Rosso nella Gilda degli Aviatori attese risposta dal Gran Maestro che -a seguito di uno sbuffo seccato- aveva appena sollevato il capo in sua direzione, il sopracciglio sottile ben inarcato per il disappunto.

    -Fratello, io ti ringrazio per l'aiuto che ci dai...- avrebbe iniziato Drusilia, massaggiandosi una tempia con modi scocciati -... ma si può sapere perché lo stai dicendo a me?

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    -Capisco il problema e sono più che felice di aiutare l'Est ma... non sono stati mandati Cavalieri Celesti ad indagare?
    -Certo che si- sbottò Quarion -Ma non hanno fatto più ritorno: inoltre Palanthas è interessata alla questione e servono degli "apripista". La situazione è complicata e contavo anche su un vostro aiuto.
    -Si tratta di indagini... per quanto possa prenderla a cuore si tratta comunque della Squadra Rossa, da te momentaneamente comandata: ammesso che non ritenessi gli altri in grado di adempiere alla missione, perché non ti sei mosso direttamente tu?

    A quella domanda, l'Ambasciatore Orientale parve mosso da un impeto d'indignazione decisamente eccessivo: portandosi la mano al petto e lasciandola affondare negli sbuffi del foulard che aveva al collo, in parte nascosto dalla giacca della divisa, arretrò di un passo... guardandola con sconcerto ed un disprezzo pari solo a quello di un eccentrico teatrante.
    -Ti sembro forse un guerriero, sorella?
    Avrebbe questionato, allibito.
    -Garwec è inospitale, selvaggia e sporca! Uno come me non ha nulla a che vedere con quel posto: sono un Ambasciatore, capisci? Hai presente i convivi, i balli, i giochi di corte...?

    Pausa scenica, ma era evidente che avrebbe continuato.

    -ECCO.

    Quello era il suo lavoro, mica tirar di spada a casaccio verso qualche calamità di cui non sapeva nulla! Non era mica così stupido... e poi aveva milioni di altre cose che avrebbe potuto fare e che avrebbero portato risultati migliori. Sesso, ad esempio.

    -Inoltre sono oberato di impegni: star dietro a tutte le mie attività non è facile, e solo per gli Aviatori ho una cinquantina di pratiche da sbrigare!
    -Beh... se il Gran Maestro ha bisogno di un braccio armato, al momento io sarei libero.

    Il silenzio calò per alcuni attimi... ed improvvisamente i gemelli si resero conto della presenza di Firion, anche lui in quella sala per consegnare altri rapporti al suo superiore. Dopo un sospiro paziente ma più comprensivo dei precedenti, la Dama del Vento fece per rispondere al suo Cavaliere, così da accordarsi sul da fare, ma Quarion li interruppe di prepotenza.

    -Oh, che sciocchino! Ho improvvisamente ricordato di aver già terminato i miei doveri la settimana scorsa ♥
    -Prego?
    -Massì... settimana più, settimana meno... e poi se sarà il nobile e valoroso Firion a proteggermi, sarò al sicuro per svolgere qualunque tipo di compito ♥
    L'Alfiere Errante era già sul punto di declinare quella pessima idea, quando fu interrotta per la seconda volta di seguito. Questa volta dal Comandante Verde.
    -Sarebbe un vero onore, per me, fare da scorta al fratello dell'Alfiere Errante.

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    ...
    Lo aveva detto davvero???
    Sgranando gli occhi e lasciando lo sguardo smeraldino rimbalzare incredulo fra i due giovani, una Drusilia a dir poco sconvolta cercava di trovare una via d'uscita che avesse senso a quella situazione, ovviamente che tenesse pure integra la "purezza" del suo adorato Firion.
    Alla fine optò per la soluzione d'emergenza.

    -... facciamo che chiamo anche Yang.

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    Garwec, Altopiano della Tempesta.
    Presidio Orientale, Endlos.

    Io mi fermo qui. E' stato bello conoscervi.

    L'uomo in bianco che li aveva accompagnati fino a quel punto, decise dunque di lasciarli soli e -sebbene l'Ambasciatore non trovasse l'idea affatto male- a rovinare i suoi progetti di un romantico appuntamento con Firion vi era la presenza di Yang per il quale -anche se di bell'aspetto e forse anche disponibile- non riusciva a provare sentimenti che non fossero positivi e spirituali... sopprimendo di fatto tutte le voglie bizzarre che potevano giungergli in mente ogni qual volta pensava ai Guardiani. Ciò nonostante era comunque di buon umore, colpa degli addominali scolpiti di quel bel fusto dalla pelle tendente all'ebano, gli occhi deliziosamente a mandorla, gli esotici capelli d'argento... ed un candore tale da invitarlo continuamente ad una condotta peccaminosa e lasciva.

    -Aaaah!!!!

    Un gridolino soffocato ed astutamente lanciato a seguito di un fulmine nei paraggi fu un ottimo espediente per avvicinarglisi ancora, fingendosi terrorizzato a morte, ed aggrapparsi al suo possente braccio come una donzella bisognosa di cure ed amore.

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    Sapeva che la missione fosse importante: era abbastanza evidente, giunti nelle vicinanze, che qualcosa non tornava; non vi erano grotte dalle entrate perfettamente triangolari, ad esempio, e -per quanto ne sapeva- non esistevano in natura coni come quello presente al suo interno. Attirava i fulmini, per giunta. Ciò nonostante, quella era la prima occasione in cui era riuscito a trovarsi con Firion senza il fastidio e la protezione di sua sorella, particolarmente legata a quell'Aviatore. Erano mesi che lo puntava: non si sarebbe lasciato sfuggire un'occasione come quella, nossignore!

    -A questo punto, dubito ci sia molto da fare.

    L'osservazione dell'Ambasciatore era rivolta a tutti.
    Solo dopo si strinse più forte a Firion, facendogli gli occhi dolci e gongolando appena.

    -E' vero che le tue forti e vigorose braccia mi terranno sempre al sicuro? ♥

    ... già.

    →VISIONE NOTTURNA»
    Gli occhi d'oro di Quarion, oltre a renderlo una bellezza "esotica", gli conferiscono una nitida visione notturna, anche più potente di quella dei felini; può vedere nitidamente in condizioni di buio e penombra come se fosse pieno giorno e di guardare chiaramente in condizioni di luce anche a grandi distanze.
    [Scurovisione]


    →PADRONE DELLA MENTE»
    L'esuberanza del Galanodel non ha mai avuto nulla in comune sulla sua sanità mentale; non a caso è noto ad Est per essere un potentissimo psion, in grado di manipolare gli altri ed ottenere tutto ciò che desidera. Leggende a parte, le sue abilità da maestro della mente sono reali: riesce ad esempio a comprendere la vera natura dei suoi interlocutori a prescindere dal loro charme, del carisma o del terrore che essi infondono per natura negli altri oppure è in grado di emanare continuamente onde psioniche nell'ambiente circostante in grado di localizzare qualunque tipo di presenza fisica. Altrettanto invece non sarà possibile per gli altri: le stesse onde psioniche sono in grado di creare interferenze nelle percezioni di chi entra nella sua area d'influenza, che quindi riceveranno risultati "falsati": questo si traduce in un'impossibilità di comprendere la sua esatta posizione nello spazio, nonostante sia comunque possibile percepire la sua presenza. Carpisce inoltre tutte le attività mentali intorno a sé, distinguendo le creature senzienti e intelligenti da eventuali animali istintivi ed irrazionali. E' infine -ovviamente- perfettamente consapevole, quando capita, di essere il bersaglio di una intrusione mentale; per questa ragione saprà quindi difendersene prima che sia troppo tardi.
    [Antimalia + Empatia + Auspex radar + Antiauspex radar + Mindfuck-Alert + Scansione Mentale ]


    →PAROLA DI BUGIARDO»
    Sono in molti ad affermare di percorrere la via dell'inganno ed altrettanti lo fanno del tutto ignari di quanto sia molto più simile ad una vasca di squali, piuttosto che ad un sentiero in discesa. Non basta essere ladri e truffatori per farcela: è necessario sapersi difendere dai tiri mancini e ricambiare la cortesia con ferocia e cuore di ghiaccio.
    Quarion Galanodel è affabile ed estremamente cortese, ciò nonostante può rivelare un animo spietato ed abilità perfettamente attinenti con quelli che potrebbero essere i suoi scopi: da bugiardo sa riconoscere i suoi simili, come anche tutti i tipi di trucchetti utilizzabili per confondere i poveri sempliciotti. Dopotutto, fra predatori vince sempre il più forte e l'Ambasciatore sostiene di esserlo, forte delle sue doti di bugiardo e della sua spietatezza senza eguali.
    [Trick-detector + Auspex bugie + Spara-balle + Apatia]


    →RICH&FABULOUS»
    "Che schifo i poveri" [cit.]
    Spesso si parla di "ricchezza" per riferirsi ai valori morali di una persona o ad una condizione che la rende felice con sè stessa ed in pace con gli altri al punto da non mancare di nulla. Eppure con Quarion la situazione si fa ben diversa: per il Galanodel si tratta di una condizione non solo di agio economico, connessa alla larga disponibilità di beni materiali e denaro, ma addirittura di lusso sfrenato. Forte dei finanziamenti pubblici dovuti alla carica di Ambasciatore, Quarion ha negli anni allargato i suoi affari economici e politici Ad Est, Laputa e Pentauron, divenendo un mecenate della lussuria in tutte le sue forme oltre che primo finanziatore delle più svariate attività convenzionali. Dalle industrie di biscotti a molte case di moda, ha in pugno quantità di denaro addirittura superiori a quelle di molti alfieri. Ciò non cambia le sue caratteristiche fisiche e biologiche, ma sicuramente lo aiuta in molte situazioni spinose.
    [Passiva di ricchezza per background, only gdr]


    →VOLO»
    Poichè deriva da creature del cielo, è in grado di sollevarsi in aria e muoversi in essa grazie al pensiero. Nella norma non può superare i 5m di altezza e viaggia a velocità normale pari a quella di cui il personaggio dispone sul suolo.
    [Passiva di volo]


    →SADOMASO»
    Esistono eroi, uomini dalla grande volontà e dal fisico d'acciaio in grado di andare ben oltre la soglia dell'umano dolore, della stanchezza. E questi uomini potranno affrontare mille torture senza mai lasciar sfuggire un suono dalle proprie labbra, un lamento, una lacrima. Ovviamente, Quarion non fa parte della suddetta categoria. Ebbene si, lui il dolore lo sente, e pure abbastanza bene. Ciò nonostante è perfettamente in grado di superare tranquillamente una sessione di tortura, in parte perché abituato a sedute periodiche ed integrali dall'estetista, in parte perchè perfettamente in grado di portare i tacchi, in parte, soprattutto, perché a quanto pare il dolore gli piace. Si, è esattamente come avete capito. Pensavate davvero che sculacciarlo in quel modo potesse davvero passare inosservato alla sua ben nota quanto temuta libido? Provate a picchiarlo... e capirete da soli perchè nessuno ha mai toccato un tipo del genere...
    [Passiva di eccitazione al dolore]


    →CONOSCENZA DELLE LINGUE»
    Nessun Ambasciatore può considerarsi tale se non possiede una discreta abilità nel destreggiarsi fra diverse culture o se non conosce quantomeno i loro linguaggi. Quarion, nonostante non abbia mai studiato in accademie, è comunque un maestro in materia: forte delle sue passate relazioni con fidanzati/e ed amanti di diverse e svariate culture, saprà sempre rispondere a qualunque tentativo di dialogo come se fosse un madrelingua.
    [Passiva di conoscenza delle lingue]


    →GIOCO DI MASCHERE»
    Quarion è in grado creare una illusione secondo cui appare agli altrui sguardi sotto altre spoglie. Può diventare una ragazza, un animale, un bambino o un altro uomo, o perfino assumere l'aspetto di un pg già esistente. Unica condizione di poter apparire come un pg giocante è quella di averlo già visto.
    [Passiva mutazione + attiva a consumo basso.]
     
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  3. Feng Yang Leng
     
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    Epartis, Mercato delle Sette Note

    Molte volte suole dirsi che chi sia come il vento non resti fermo mai, e dove un giorno spiri, nell'altro taccia perché altrove conduce arie e profumi: così era il Buon vento di Settentrione, lo spirito Guardiano che dimorava nel freddo Nord, sempre spirando per tutta la piana, a recare conforto e calore a chi, nei guai di una vita difficile, domandava aiuto pur senza chiederlo con la bocca. Viene, però, la bella stagione che fa cambiare il corso delle brezze e queste, lasciati i ghiacciai, per un poco scendono in terra a salutare i prati, perché ora la terra fredda è sicura sotto il calore della nuova vita che nasce; del pari, il Guardiano si faceva, allora, Gentile vento d'Oriente e un poco dimorava, più spesso e più a lungo delle poche ore di visita invernali, nei verdi territori del Presidio Est, presso cui aveva amici e familiari, essendo la nobile Kalia una di quelli, e l'Arcobaleno d'Argento uno di questi.
    Un mattino, sceso nei mercati di Epartis ad Istvàn, desideroso com'era di preparare qualcosa di gradevole per le Corone di Palanthas, fu colto di sorpresa da un odore pulito e fresco, puro come il colore del fior da cui proveniva: stava, infatti, un gentile fioraio col suo carretto, a vendere rose bianche come neve, appena colte dalla pianta. Il Guardiano restò incantato ad osservare i doni della natura e il loro profumo, e quando l'uomo gli domandò se avesse bisogno d'aiuto, egli rinvenne nella lieta allegra che aveva nel cuore e, messa mano al borsello, comprò la più bella e la più grande fra le rose, e se ne andò soddisfatto verso una delle panchine lì nei pressi, ad ammirare il fiore e stringere nel cuore il ricordo dell'altra anima che, quanto e più di lui, forse, lo aveva caro: Drusilia. Quel bianco figlio della natura, infatti, non era che per lei, cui il pensiero del Primo sempre andava, dovunque egli fosse: incantatolo perché non appassisse, l'avrebbe portato all'amica e Affine, assieme ad una scatola di cioccolatini preparati con le proprie mani. E tuttavia, poiché ciascuna Essenza è legata al Destino, né può scindere questo legame, i fiori e il pensiero non furono che il segno di qualcosa che stava per accadere: mentre era intento a ricordare i bei momenti trascorsi con l'amica, osservando con gioia la rosa, la sfera azzurra che sempre teneva con sé, e che quel giorno stava assieme ai soldi, e alle cibarie già prese, nel borsello, si illuminò chiara, come se nel cristallo di cui era composta, le nubi si fossero diradate e il sole appena sorto. La sfilò dal sacco e la prese in mano, come era solito fare, e attese che Drusilia, che ne possedeva l'unica copia e solo alla ragazza essa reagiva, apparisse nel vetro ceruleo e gli parlasse:

    -Yang, ti disturbo?-
    Disse, e l'amico rispose, incominciando una piccola discussione
    -Oh! Dru! No, non disturbi affatto! Anzi, pensavo a te proprio adesso!-
    -... Senti, mi servirebbe un favore. Ho un problema con una missione ad Est -me ne sta parlando Quarion proprio adesso- e... ecco... si... mi piacerebbe davvero tanto che accompagnassi lui e Firion a controllare.-
    -Certo! Certo, andrò subito. Ma, cara, che è successo? Di cosa si tratta?-
    - Ha detto mio fratello che a Garwec c'è una strana e preoccupante concentrazione di fulmini in un determinato punto. Che è già stato mandato qualcuno ma non è andata bene... bisognerebbe controllare.-
    -Vuoi dire che...? Oh, poverini! Bisogna fare qualcosa! I Saggi e i Cavalieri ne sono al corrente?-
    -Si, credo... di si. I Cavalieri sicuramente. Saggi non so... potresti chiedere ad Amarth.-
    -Lo farò subito, allora. Quali sono le direttive? Quarion e Firion sono già sul posto?-
    -Sono qui con me... facciamo che vi incontrate a Palanthas? Così potete viaggiare assieme.-
    -D'accordo, allora parlerò con Amarth e poi aspetterò lì. Ti sento un poco strana, c'è qualcosa che ti turba?-
    -...-
    Dopo qualche momento di silenzio, riprese
    -... Yang. Fa che tutti restino concentrati sulla missione... per favore.-
    -Puoi contare su di me, sempre, lo sai. Deve essere davvero una faccenda pericolosa, per esplicitare questo desiderio...A-
    -Grazie, Yang, ti devo un favore ❤-
    -Fra noi non ci sono favori, lo sai.-

    Così come era apparsa, all'improvviso Drusilia sparì dalla sfera, lasciando il Guardiano pensieroso e felice, il primo per la missione, il secondo per aver rivisto l'amica; senza ulteriori indugi, aprì le grandi ali e si diresse verso Palanthas, la Grande Biblioteca di Istvàn, dimora delle Corone dell'Est.

    Palanthas, la Grande Biblioteca

    -E dunque, a conferma dei nostri pensieri, essi ancora non hanno fatto ritorno.-

    La voce vuota dello Zero si sciolse nell'aria della sala come la nuvola nel cielo, distante sì che paresse un'eco di un passato lontano; le notizie portate dalla Tempesta non migliorarono i pensieri del Guardiano, e tuttavia non apparivano così oscure, poiché Drusilia aveva domandato a quello di vigilare, e più d'ogni altro, l'Arcobaleno d'Argento di fidava del Primo, sicché approvò il suo coinvolgimento in quella missione, chiarendo quale fosse la posizione delle Corone:

    -Percepimmo qualcosa di nuovo, nel Garwec.-
    Incominciò
    -E tuttavia, poiché le Corone non si gettano alla cieca in territori ostili per l'ignoto, domandammo ai Cavalieri di uscire per una ricognizione nell'Altopiano, sì da riportare notizie circa l'ambiente e il nuovo, per decidere come studiarlo, e gestirlo senza inconvenienti.-
    Con la testa, il Primo dava assensi seguendo il pensiero del Celebliant
    -Sarebbero dovuti tornare giorni fa, poiché la via è breve, e però essi non sono qui. Perciò io temo che, non dubitando della disciplina e della preparazione dei Cavalieri, essi siano stati coinvolti in qualcosa dal quale non siano riusciti a scappare, perché prigionieri, o perché morti.-
    Un lieve assenso del Bianco, velato da tristezza
    -Che questo abbia destato le attenzioni degli Aviatori, è buona cosa, e ancora di più perché vi parteciperanno il Comandante Verde e Quarion, che opera in vece del Comandante Rosso: credo tu sia stato chiamato, oltre che come amico e saggio, in rappresentanza dei Blu, dei quali fosti Comandante. Ma ora vorrei che tu andassi pure come rappresentanza delle Corone di Palanthas, sì da perlustrare e conoscere insieme.-
    Benché fosse certo dell'esito, e per certi versi lo desiderasse, il Primo si inchinò alla volontà del Destino e ne parve lieto
    -Certo, Amarth: andrò a nome dei Saggi, e vi porterò quante più informazioni sarò riuscito a trovare.-
    Come il vento porta via le nubi scure, così andò via il cupo pensare, e sul volto della Tempesta tornò a splendere il sorriso
    -Poiché Drusilia mi ha detto di attendere qui l'arrivo di Quarion e Firion, credo di avere ancora del tempo per prepararvi qualcosa.-

    Lo sguardo d'Iride dello Zero scrutava il Guardiano di una vuota benevolenza, come se egli non potesse fare alcunché per impedire quella decisione, e tuttavia neppure l'avesse presa in cattiva lettura; prima di tornare ai suoi doveri, rispose brevemente:

    -Grazie, Yang.-
    Felice d'essere d'aiuto, poiché quelle parole stavano a significare più di quanto non dicevano, questi sorrise
    -Non preoccuparti. Vi chiamo quando è pronto.-

    Disse; e, recatosi dove le Vesti Blu erano solite desinare, mise in atto ciò che quella mattina aveva deciso: di cucinare, cioè, per gli operatori del sapere. E così stette presso la Biblioteca per qualche tempo, finché la compagnia non giunse da Laputa; allora andarono verso l'Altopiano.

    Garwec, Altopiano della Tempesta

    Come un angelo guardiano, il Bianco spirito rimase dietro il gruppo, un poco distante dalla guida e dagli altri, a vegliare che non fossero seguiti, né che qualcuno, cercando d'aggredirli, restasse di cattive intenzioni entro l'area benedetta della Tempesta: benché Quarion e Firion vi si trovassero dentro, questa non riusciva a raggiungere la guida la quale, sempre più spaventata, conduceva il trio verso il luogo fonte di sospetto e studio: pure fosse preoccupato, e triste per il cattivo umore dell'uomo, il Primo sapeva che, finché quello fosse rimasto nei pressi degli altri due, non avrebbe avuto di che temere nel tragitto.; quando, tuttavia, si fermò, non volendo proseguire oltre, troppa la paura, il Guardiano non fece neppure in tempo a salutarlo, che subito si voltò e corse via, vittima senza salvezza di un terrore più forte della ragione.
    E così, rimasti soli, poterono osservare con attenzione il paesaggio che Garwec mostrava e, a conferma delle parole della spaventata guida, davvero i fulmini avevano smesso di cadere nel caos metodico con cui erano soliti farlo, essendo invece catalizzati in una zona unica: nella roccia dell'Altopiano, infatti, stava una caverna. Fendeva la terra con la forma di un triangolo, liscio in ogni bordo, come la materia fosse stata piegata a qualche volontà, sfrondata di ogni naturale imperfezione; più su, oltre il vertice della cava geometrica, un corno nero attirava le scariche elettriche, brillando d'un insolito lucore azzurro il quale, spentosi sul ricurvo artiglio, tornava a luccicare nella grotta, più in profondità: non era possibile sapere cosa fosse, né dove stesse recandosi, a meno di non entrare e percorrere la ferita nella roccia.
    Quanto al suolo, la pioggia incessante l'aveva fatto divenire una pozza di fango senza vita, e l'aria, vinta dalle molte scosse che cadevano sul corno, vibrava elettrica, sì che le chiome di tutti, pian piano, cominciavano a sollevarsi scomposte. E però l'animo della Tempesta era colmo di Luce e di Ordine, e dove egli stava, non vi era fango, né sporcizia, e la terra che riceveva il suo potere benedetto era pulita e bella, e l'aria salutare e senza affanno, e nessuno che fosse nel cerchio del Guardiano aveva sporchi gli abiti, né il cuore, che traboccava di buoni sentimenti, le ombre cacciate via.

    A rompere il silenzio dell'attento studio fu Quarion, il quale si premurò d'assicurarsi che la forza nel vigoroso Firion non l'abbandonasse, essendo che, nell'ignoto verso sui tendevano, avere protezioni maggiori era cosa saggia; ecco perché volle tastare i muscoli dell'Aviatore, per constatare che quell'aria insolita non gli avesse svilito le forze.

    -Ci proteggeremo a vicenda, dopotutto siamo una squadra, giusto!-

    Ritrovato il buonumore, il Guardiano avanzò verso la coppia e sorrise, portando nel viso il calore ed il sole in quell'Altopiano sempre martoriato dai temporali; Muovendo il lungo bastone in direzione del corno, con la sfera puntava prima quello, poi il fondo della grotta, accompagnando il gesto con alcune parole:

    -Credo sia soltanto un catalizzatore, non trovate?-
    Chiese ai compagni
    -Potrebbe assorbire le scariche per condurle nel cuore della grotta, alimentando un qualche macchinario, o magari solo accumulando energia...-
    Si fermò un poco a pensare
    -Se così fosse, a cosa potrebbe servire?-

    Nel domandare, si spostò verso l'imboccatura della caverna e, standole di rimpetto, affondava lo sguardo nel cuore della terra cercando di scorgere qualcosa che li aiutasse nell'indagine, che fosse un odore, una vista, o un suono.



    Equip:

    Menelhen (Occhio del Cielo)
    "Quando l'abbraccio del vento carezzò il cuore del ghiaccio, lì prese forma Menelhen: lucente baluardo di tutto ciò che è buono in questo mondo, questi reca conforto nei pii e atterrisce gli empi..."

    La grazie di Menelhen scorre tutta, pura e radiosa, nel bel diamante di cui il bastone è composto, liscio dalla base allo slargo in cima, nel quale una sfera di zaffiro è dolcemente collocata, abbracciata dalla pietra incolore sulla quale poggia e che, per un poco, sale con lei, ammantandola in una breve spirale. Questo è il vero Menelhen: la sfera che, per incanto del vento e del gelo s'è fatta azzurra, limpida come il cielo al mattino, ed è proprio questo che un occhio attento riesce a scorgere se ivi guarda: serene ruotano fioche nubi all'interno, sparute per numero e piccole per dimensioni, poiché chiunque osservi la pietra, in realtà sta osservando uno spicchio di cielo, tanto caro a Feng Yang Leng.
    Ad ogni modo, ben più radioso dello splendore dell'oggetto, è ciò che questo è in grado di operare: la bella sfera non si cura della carne umana, né di qualsiasi altra cosa possieda un'anima; Menelhen colpirà l'essenza della realtà, inibendola, e tutti gli spiriti. Nato dal Vento il Cristallo, inoltre, come questo muta e spira ora curvo ora diritto, così l'oggetto cambierà la propria sembianza, plasmandosi più e più volte.

    Lunghezza bastone (sfera esclusa): 175 cm
    Diametro sfera: 10 cm
    Lunghezza complessiva: 185 cm

    Analisi dell'abilità:
    -La sfera è in grado di colpire fantasmi, spiriti e tutte le essenze incorporee come se fossero solide, compresi gli elementi solitamente intangibili (fuoco e aria, ad esempio);
    -A costo Variabile, nel caso colpisse una creatura dotata di anima, la sfera attraverserà il corpo, come se fosse etereo, ed il danno causato sarà di tipo nervoso, ovvero ci sarà una temporanea, e piuttosto istantanea inibizione nell'utilizzare l'arto la cui zona è stata attraversata: maggiore è il costo pagato, maggiore sarà l'entità del danno.
    N.B.: In scene Gdr e/o Quest, previo accordo e/o autorizzazione, il danno nervoso al corpo (ovvero la paralisi di quella zona) può essere permanente.
    -A costo Basso, è possibile mutare la forma della sfera, in qualcosa di inanimato dello stesso volume: ad esempio potrà diventare la punta di una lancia, la curva lama di una falce, una chiave, una forchetta e così via.
    N.B.: la trasformazione durerà un solo turno.

    Niánzhū, il Rosario dei Sussurri (Yang lo ha avvolto attorno al polso destro, ma non si nota perché la tunica lo copre)

    25copia
    "...E per un potere incatenato, Quattro le chiavi: il Rosario sarà l'Anima..."

    Ecco Niánzhū, il Simbolo del potere della Gelida Tempesta nato dalla sua stessa Essenza: un oggetto senza tempo, la più grande concessione dell'Ordine; grande è la sua possanza, ma ciò che può operare singolarmente non è nulla, se paragonato al vero scopo di Niánzhū: nel Rituale della Creazione operato dalle Quattro Essenze, infatti, l'uso dei poteri del Rosario muterà, concedendo un anima alla nuova creatura, ed essa sarà pronta a vivere.

    I 108 grani di diamante tutti brilleranno, perle di cielo fra nevi perenni, luci nelle tenebre, e nell'aria vi sarà come il respiro del vento quando il potere del Rosario verrà a manifestarsi: esso chiamerà lo spirito di tutti gli esseri, oppure lo confinerà.

    Il sigillo non dura perché SwiPPer te lo abiura!
    72515swiffersweepercopi
    La mitica quanto prestigiosa ditta M&S (Maghi & Sciamani), fruttando la vasta esperienza acquisita nel settore "Pergamene ed Arcane Scritture" e l'avanzata tecnologia dei prodotti per la Pulizia, ha sviluppato il sistema SwiPPer. SwiPPer è un sistema di abiurazione rivoluzionario che comporta uno spazzolone e i panni usa e getta da attaccare ad esso per pulire le superfici di ogni tipo, siano esse muri, porte, pergamene, carne umana e quant'altro. La struttura del panno consente di catturare e rimuovere la magia molto più efficacemente rispetto ai metodi tradizionali. Lo spazzolone è dotato di un manico flessibile in grado di raggiungere i punti più difficili, come le superfici tra i passaggi segreti o i soffitti. E' inoltre richiudibile in un comodo pacchetto 20x30 cm, perfetto da portare in cripte, castelli stregati o in altre appassionanti avventure!
    Tecnica: Abiurazione!
    Derivazione: Ramo incantatore.
    Descrizione: Si tratta di un oggetto magico in tutto e per tutto, che in questo caso ha il potere di agire sui sigilli quasi come una gomma,
    cancellando rune, segni o quant'altro su un qualsiasi oggetto o persona che sia stato attivato con energia pari o inferiore a quella della tecnica stessa.
    Tipo: Difesa/Supporto.
    Durata: Istantanea.
    Consumo: Medio.
    (E' in una sacca che Yang ha a tracolla, richiuso nel comodo pacchetto)
    Abilità Passive:

    Radianza dell'Aurora

    "Dovunque sia l'Ombra, il Primo porterà Luce; dovunque sarà dolore, il Primo porterà conforto; dovunque è sporcizia, il Primo monderà..."

    Fonte del bene più prezioso, puro e lucente, il Primo Guardiano rasserena chiunque lo accosti, ed il mondo appare pulito, come se il male venisse eradicato e tutto il dolore lenito: un corpo straziato tornerà integro, la fatica diverrà quasi impercettibile, ed il male avrà difficoltà ad attecchire; la corruzione attorno al Guardiano si ridurrà, poiché tutto il bene e tutta la purezza del Mondo sono da lui rappresentate, e per lui riversate nel Mondo. Tanto bello e puro è il suo potere, che non solo il mondo ritrova luce e pulizia, apparendo come nuovo e magnifico, bensì anche i cuori di chi sia vicino alla Tempesta verranno lavati dal male, mostrando tutta la bontà che possiedono, e colmandosi di ogni buon sentimento.

    A Consumo Medio è possibile, inoltre, rendere permanenti gli effetti che questa passiva ha sull'ambiente. Un'onda di bianca luce verrà generata dal corpo del Guardiano, rischiarando ogni cosa come se fosse immersa nell'Alba, risanando strutture ormai vecchie, putride e corrotte, abiti ormai logori o strappati, ripulendo sporcizia dai pavimenti e, in definitiva, facendo tornare ogni cosa bella e nuova.
    N.B.: Passiva (e Tecnica annessa) utilizzabile solo in scene Gdr e Quest (e la Tecnica previo accordo); inoltre, se gli oggetti in questione sono schermati da una qualche difesa magica, Tecnica e Passiva potranno non avere effetto (questo a discrezione del Master).
    L'influenza svanisce al di fuori dell'area, ed il Guardiano ne è immune, perché egli patirà sofferenze e strazi normalmente (qualora dovesse subirne).
    Come si evince, è una passiva dal duplice effetto: da un lato mostra le cose nel loro aspetto migliore e più puro e sereno dall'altro pulisce gli animi delle creature dai cattivi (o tristi) sentimenti, infondendo, per quanto sia possibile, bontà e buoni sentimenti (quali ben disposizione verso il prossimo, fiducia etc...) E' bene ricordare che gli altri Guardiani sono immuni da questa passiva (a meno che non scelgano di subirla), e che i loro rispettivi Affini (ovvero Drusilia Galanodel, Sylvanas, Amelie e l'ultimo ancora mancante) ricevono questa passiva in maniera molto mitigata (a meno che, come per i Guardiani, non scelgano di subirla interamente).
    (Raggio d'azione: 7 metri con centro Yang)


    Ergersi al di sopra del mondo

    "...Il Primo verrà dal Vento, e solcherà i cieli e le terre, di bianche piume adornato..."

    Candide ali nascono dietro il Guardiano, grandi e morbide al punto che, se ripiegati sulle spalle, queste possano assomigliare ad un delicato mantello. Però la bellezza è solo al seguito della capacità delle piume, forti strumenti che consentono a Yang di innalzarsi dal terreno, in volo coprendo lunghe distanze oppure consentendo all'Essenza di galleggiare nel cielo.

    N.B.: L'altezza massima raggiungibile è di 5 metri dal suolo; tuttavia in scene gdr ed in Quest (previa autorizzazione) è possibile volare, o galleggiare, senza restrizioni di altezza/distanza (In scene gdr il volo è puramente scenico, ed in quest può essere utilizzato per raggiungere altezze considerevoli, o marciare più speditamente)
     
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    Albero Casa, Latifondo.
    Presidio Errante, Endlos.

    Ero arrivato al cospetto dell'Alfiere Errante nel bel mezzo di una discussione con la nobile figura del fratello, Quarion Galanodel.
    Quel giorno mi ero recato al suo cospetto per fare rapporto riguardo le ronde a Laputa; poche cose da raccontare a dire il vero, vista l'insolita calma che aveva caratterizzato l'ultimo periodo.

    -... e questo è quanto.

    Non ero al corrente dell'argomento del loro scambio di battute, né mi permisi di intromettermi; fu quella la ragione per cui mi misi in disparte, in paziente e silenziosa attesa.

    -Fratello, io ti ringrazio per l'aiuto che ci dai... ma si può sapere perché lo stai dicendo a me?

    Conoscevo l'Ambasciatore dell'Est, oltretutto attuale Comandante degli Aviatori Rossi. Non tanto per esperienza diretta -poche, quasi nulle erano state le occasioni in cui avevo avuto la fortuna di interagirvi- quanto più per nomea.
    Era impressionante vederli uno di fronte all'altro: due gocce d'acqua, letteralmente. Non fosse stato per il colore dei capelli e gli abiti avrei giurato di veder il Gran Maestro parlare al suo stesso riflesso dinnanzi ad uno specchio.
    Due rose di una bellezza disarmante... impossibile per un umano non provare invidia o ammirazione al cospetto della loro natura celestiale.

    -Capisco il problema e sono più che felice di aiutare l'Est ma... non sono stati mandati Cavalieri Celesti ad indagare?
    -Certo che si. Ma non hanno fatto più ritorno: inoltre Palanthas è interessata alla questione e servono degli "apripista". La situazione è complicata e contavo anche su un vostro aiuto.

    Fu quello il momento in cui, forse con sfrontatezza, le mie orecchie si tesero ad ascoltare la discussione.
    Che stessero discutendo i dettagli di una qualche missione, forse una richiesta di collaborazione da parte dell'Est?

    -Si tratta di indagini... per quanto possa prenderla a cuore si tratta comunque della Squadra Rossa, da te momentaneamente comandata: ammesso che non ritenessi gli altri in grado di adempiere alla missione, perché non ti sei mosso direttamente tu?
    -Ti sembro forse un guerriero, sorella?
    Garwec è inospitale, selvaggia e sporca! Uno come me non ha nulla a che vedere con quel posto: sono un Ambasciatore, capisci?


    Questo spiegava il motivo della sua visita... in quanto Ambasciatore era certamente suo compito avanzare una richiesta di supporto.
    Ma se era semplicemente di soldati che aveva bisogno, avrei potuto sollevare il nostro Alfiere dalla preoccupazione facendomi carico della situazione, no? In quanto Comandante Verde sarebbe stato mio dovere intervenire in prima persona sul campo di battaglia, in sua vece. Drusilia era decisamente oberata dal lavoro, potevo comprendere le perplessità messe in evidenza dalle sue parole...

    -Beh... se il Gran Maestro ha bisogno di un braccio armato, al momento io sarei libero.

    Dopotutto il nostro incontro sembrava quasi una coincidenza dettata dal Destino...

    -Oh, che sciocchino! Ho improvvisamente ricordato di aver già terminato i miei doveri la settimana scorsa ♥
    -Prego?
    -Massì... settimana più, settimana meno... e poi se sarà il nobile e valoroso Firion a proteggermi, sarò al sicuro per svolgere qualunque tipo di compito ♥

    Il mio intervento sembrò suscitare una certa sorpresa, oltre che un cambio improvviso di piani e di vedute... non mi sarei mai immaginato di dover accompagnare l'Ambasciatore in persona, né mi sarei permesso di richiederne la presenza. Ma se era lui stesso a desiderarlo...

    -Sarebbe un vero onore, per me, fare da scorta al fratello dell'Alfiere Errante.

    Aveva sicuramente a cuore la situazione del suo Presidio, vi erano pochi dubbi. Doveva essere difficile, per lui, non poter intervenire in prima persona sul campo di battaglia una volta ricevute certe notizie, dovendo invece chiedere aiuto... dopotutto rivendicava lo stesso sangue del nostro Alfiere, sebbene non condividesse anche le sue leggendarie doti da combattente.
    La nobiltà d'animo ardeva in egual modo nei loro corpi.

    -... facciamo che chiamo anche Yang.

    A suscitare qualche quesito nella mia mente, tuttavia, fu la reazione del Gran Maestro, che ci fissava con fare incredulo. Che fosse preoccupata per la vita del fratello?
    Era comprensibile, pensai, preoccuparsi più del solito quando di mezzo vi era un familiare. Non potei far altro che annuire alla sua ultima richiesta, se questa sarebbe stata sufficiente per lei per farci partire con l'animo in pace.
    Se necessario avrei dato la vita, per difendere l'Ambasciatore. Ma l'eventuale supporto di Yang, storica figura fra le fila degli Aviatori, sarebbe stato ben più che gradito.

    rosez_zpssj8twao4

    Garwec, Altopiano della Tempesta.
    Presidio Orientale, Endlos.

    Io mi fermo qui. E' stato bello conoscervi.

    Pioggia e fulmini a parte, il tragitto che ci condusse sino al punto di interesse si rivelò insolitamente calmo e rilassato, in contrasto con l'ansia mostrata dalla nostra guida in bianco... che fosse dovuta alle intemperie che colpivano ripetutamente il territorio di Garwec? Certo, era bizzarro constatare come l'affluenza delle saette quel giorno fosse concentrata quasi esclusivamente verso un unico punto, probabile obbiettivo della nostra spedizione...

    -Aaaah!!!!

    Un'improvvisa folgore fece sussultare l'Ambasciatore verso il mio braccio, colto probabilmente di sorpresa dal fragoroso boato.

    « Non temere -l'avrei rassicurato, poggiando una mano sulla sua spalla- siamo al sicuro dai fulmini, per il momento. »

    Lo scudo era saldo al mio braccio, mostrai, pronto ad intercettare un eventuale pericolo.

    -A questo punto, dubito ci sia molto da fare.

    Non appena l'Ambasciatore si ricompose riprendemmo con il nostro cammino, avvicinandosi a quella che sembrava essere una grotta; la forma, l'attrazione generata sui fulmini... era bizzarro. Non avevo mai visto nulla del genere e -a giudicare dalle reazioni dei miei compagni- non ero il solo.

    -E' vero che le tue forti e vigorose braccia mi terranno sempre al sicuro? ♥

    Una nuova stretta al braccio da parte del Cavaliere Celeste richiamò le mie attenzioni, ancora visibilmente turbato da quel fenomeno sovrannaturale.

    -Ci proteggeremo a vicenda, dopotutto siamo una squadra, giusto!-

    Esclamò gioviale Yang, desideroso di rincuorare il nostro compagno.
    Compresi subito il motivo per cui Drusilia gli aveva assegnato il comando di una squadra degli Aviatori, in passato: dal momento in cui ci eravamo riuniti la sua sola presenza sembrava essere in grado di riempire il mio animo di pace e tranquillità.

    « Certamente! »

    Feci dunque eco alle sue parole.

    « Il mio scudo è al vostro servizio, non avete nulla di cui temere. »

    L'ennesimo fulmine caduto su quel corno posto sopra l'ingresso ci ricordò il motivo per cui eravamo giunti in quel posto.

    -Credo sia soltanto un catalizzatore, non trovate?
    Potrebbe assorbire le scariche per condurle nel cuore della grotta, alimentando un qualche macchinario, o magari solo accumulando energia...
    Se così fosse, a cosa potrebbe servire?-


    « Difficile a dirsi... non credo che si tratti di un'opera naturale. »

    Per quanto le meraviglie di Endlos mi avrebbero potuto facilmente smentire, la perfezione di quell'ingresso unita ai fulmini che si intravedevano all'interno della grotta rendevano difficile limitarsi ad ammirare-incolpare la natura.

    « Proviamo ad entrare? »

    Una volta terminata l'analisi preliminare condotta da Yang, sarei stato il primo -con lo scudo tenuto a mezz'aria davanti al corpo- ad avventurarmi all'interno di quella grotta, qualora gli altri fossero stati d'accordo.

    rosez_zpssj8twao4

    Casa Galanodel, Mastio.
    Presidio Errante, Endlos.

    « Tutto a posto, Drusilia? »

    Quel silenzio era molto sospetto, pensò il Demone Volpe dopo aver osservato la sua amata passeggiare avanti e indietro per tutto il salotto di casa da circa un paio d'ore.
    Non che fosse una novità, lo faceva molto spesso quando doveva prendere delle decisioni importanti. Come ad esempio, dove disporre il carrellino per le spazzole nei progetti dei suoi futuri centri Cure&Coccole. O la giusta altezza degli specchi, strettamente dipendente dalle eventuali taglie dei volpini che avrebbe dovuto accogliere.
    Di solito, mentre era combattuta da dilemmi tanto strazianti, chiacchierava ad alta voce. Chiedeva un suo parere, ribadiva l'importanza dei dettagli.
    Ma quel giorno era diverso...

    -Firion.

    Esclamò il bellissimo angelo, preoccupando il Magister a lei vicino.
    Era forse successo qualcosa al Comandante Verde?

    -E' in missione a Garwec.

    L'Elessedil mosse leggermente le orecchie, facendole comprendere che attendeva ulteriori dettagli. Il cavaliere era un ottimo soldato, cosa vi poteva essere così preoccupante da renderla tanto ans-

    -Insieme a Quarion.

    AH.
    Questo rendeva la prospettiva leggermente differente.
    Lungo momento di silenzio.

    « Suvvia »

    Esclamò con evidente sforzo la Volpe, consapevole che avrebbe dovuto dire qualcosa per tranquillizzarla.

    « Andrà tutto bene, Firion è un ragazzo svegl-
    ...
    ...in gamba. Ma sì, non ti preoccupare: se la saprà cavare! »


    ...no...?
    Forse quello era il giorno in cui il guerriero avrebbe scoperto che esistono ferite ancor peggiori delle cicatrici...


    Passive per esteso: (in seguito saranno sintetizzate)

    Maestro d'arme
    Il giovane Firion è un genio delle armi, un talento innato da lasciar senza parole coloro che si ritrovano a guardarlo con una qualsiasi arma in mano. Sia essa una spada, un bastone, una trave di legno, un giocattolo per bambini o la più esotica delle armi da lancio, lui saprà usarla in ogni caso, con entrambe le mani, anche contemporaneamente. Inutile da dire, lui è unico nel suo genere.

    Filo incantato
    Il legame che Firion ha con le sue armi è unico, indissolubile. Al punto che ciascuna di esse risulta essere letteralmente legata al suo corpo: esiste un filo di energia magica che collega le armi al loro padrone, un vincolo che consente al guerriero di richiamare a se il suo equipaggiamento qualora questo gli venissero sottratto o fosse da lui stesse scagliato.

    Volontà del Guerriero
    Forza, onore e coraggio sono le armi predilette di un guerriero. Ma la volontà, più di ogni altra cosa, è l'essenza capace di spingere oltre ogni limite il corpo ancor più della mente. Firion è unico nel suo genere, per la mole di armi da cui mai si separa, ma portarle sempre indosso tutte insieme richiede uno sforzo non indifferente, che col passare del tempo ha fortificato il suo fisico.
    In termini di gdr la passiva rappresenta un power up del 50% alla destrezza, che consente al maestro d'armi di spostarsi in battaglia e non solo, con al seguito ogni suo singolo equipaggiamento, senza che ne risenta in alcun modo.
    NB: se privato del suo equipaggiamento, la passiva rappresenta a tutti gli effetti un miglioramento dell'agilità dei movimenti.

    Percezione
    L'addestramento a cui Firion si è sottoposto insieme al Gran Maestro ha consentito al guerriero di liberare e padroneggiare l'energia racchiusa nel suo corpo, il Nen.
    Il cavaliere è stato fin da subito in grado di apprendere una delle manifestazioni base della propria aura, l'En: la forza del Maestro d'Arme si è rivelata sin da subito tale da consentirgli di emanare la propria energia per un raggio di 30 metri intorno a lui. In questo modo egli sarà in grado di avvertire la forma e il movimento di qualsiasi cosa entri nel raggio d'azione del suo Nen.
    [Passiva auspex di tipo Radar]

    Volontà Eroica
    Si dice che ci sia una ragione per cui il Gran Maestro pretenda che la sua gilda resti composta da volontari. Nessun professionista profumatamente pagato, nessun favoritismo, solo stipendi in grado a stento di garantire la sopravvivenza dell'associato a prescindere dalla sua carica, del tutto dissimili quelli che potrebbe ricevere un qualunque mercenario; questo per dissuadere il più delle anime venali e particolarmente volubili.
    Il Gran Maestro non ha bisogno di esperienza, professionalità o forza: secondo lei sono tutte caratteristiche acquisibili con l'allenamento. Ciò che le interessa in un Aviatore è la volontà di scendere in campo per cambiare realmente le cose, la convinzione di essere in grado di rendere il mondo un posto migliore attraverso la propria opera. "Perché se un guerriero crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere".
    Individui simili sono per natura cocciuti, particolarmente capaci di prefissarsi uno scopo e procedere a testa bassa, incuranti di ogni avversità. Qualora fossero in grado di riconoscere un tentativo di manipolazione mentale o di natura illusoria, non sarà loro quindi troppo difficile opporre resistenza: combatteranno con tutte le loro forze e sconfiggeranno il nemico come hanno sempre fatto. Anche nella loro testa.
    [Passiva di mindfuck-alert + trick detector]

    Equipaggiamento:
    • Arco Lungo + frecce (10)
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo


    Edited by Silver Shadow - 27/3/2017, 15:28
     
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  5. _MajinZ_
     
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    I tratti netti del passaggio vi accolgono e immediatamente percepite una sorta di freddo, ma non a causa di un repentino abbassamento della temperatura, quelle linee rigide e la roccia resa liscia, tutto in modo palesemente artificiale, fa perdere quello che in genere è il caloroso abbraccio della natura. Il corridoio triangolare procede così spoglio per diversi metri, completamente al buio per chi non ha gli occhi adatti a vedervi attraverso, rischiarati soltanto da quel pulsare bluastro in profondità che in qualche modo sostituisce la guida fifona che vi ha condotto nei pressi dell'anomalia. Poi lentamente ciò che vi circonda inizia a mutare. A un nuovo pulsare della luce notate dei tubi neri farsi strada lungo le pareti, divenendo sempre più fitti fino a ricoprirle completamente. Sotto i piedi sentite una consistenza quasi gommosa. Dopo diversi minuti di cammino il corridoio ha finalmente termine, aprendosi in una stanza più ampia ma comunque di forma triangolare.
    Nel momento esatto in cui mettete piede nella camera, notate subito la fonte della luce: si tratta di una specie di insegna al di sopra di una porta, molto simile a una semplice luce al neon. La porta invece è anch'essa della forma che ormai conoscete bene, ma notate subito che una delle due ante è stata divelta in qualche modo, probabilmente la squadra che vi ha preceduto è riuscita comunque a entrare, senza usare troppe gentilezze. E ovviamente quella strana costruzione non l'ha presa bene, visto che avvicinandovi riuscireste a sentire una voce meccanica che continua a dire sempre le stesse, preoccupanti cose.
    Intrusione. Sistema di difesa primario attivato.
    Arrivato proprio davanti alla porta, sentite chiaramente un suono diverso da quello che ha accompagnato i vostri passi fino a quel punto... sembra che qualcosa di scivoloso ricopra i tubi, abbassando lo sguardo capite subito il motivo: una pozza di sangue ricopre l'entrata e sembra provenire proprio dalla stanza oltre la porta danneggiata. Al di la di essa si allunga un corridoio più corto del precedente, che finisce in una stanza illuminata da una luce tenue rossa, ma per ora non riuscite a notare altro. Tuttavia capite subito che la situazione non è delle migliori e quelle persone scomparse... sapete con tutta probabilità che non torneranno più a casa. Ma chi ha fatto una cosa tanto atroce? Beh, questo sta a voi scoprirlo.


    _ __ ___ __ _



    Turnazione: Libera
    Scadenza: \\
    Angolo del QM: Mi sembra tutto abbastanza chiaro, ma per eventuali dubbi sapete dove trovarmi :3
     
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    Fui il primo dunque ad addentrarmi nella grotta, a protezione dell'Ambasciatore e dell'ex-Comandante Blue.
    Certo, non era facile per me muoversi al suo interno, considerando il buio che mi avvolgeva ad ogni passo; il mio occhio umano non era abbastanza allenato da riuscire a distinguere granché dello scenario circostante, ma gli insegnamenti di Drusilia mi permettevano di colmare la lacuna. Il Nen che si propagava dal mio corpo mi suggeriva la disposizione fisica di ogni cosa che mi circondava, a partire dalla posizione dei miei compagni di viaggio. Potevo avvertire le pareti, e la loro forma perfettamente triangolare.

    Arrestai la lenta camminata quando le mie percezioni suggerirono un cambio d'ambientazione: vi era qualcosa, sulle pareti, che le rendeva finalmente irregolari. Qualcosa era cambiato anche sotto i nostri piedi, a giudicare dalla consistenza gommosa che accolse la ripresa della marcia.

    « Fate attenzione, qualcosa inizia a cambiare da questo punto in avanti. »

    Nulla di interessante sembrò tuttavia accogliere la nostra camminata, che per diversi minuti si rivelò insolitamente tranquilla e ripetitiva. O almeno così mi parve, sino a quando non giungemmo in quella che sembrava essere una stanza; la forma era identica al corridoio ma... se non altro, era più spaziosa.

    « ...un'insegna? »

    L'origine della flebile luce che aveva accompagnato i nostri passi si era finalmente mostrata ai nostri occhi in maniera... ancor meno inspiegabile.
    Una specie di luce neon sopra un ingresso...? Dentro una grotta triangolare nel bel mezzo di Garwec?
    Certo era che non eravamo i primi ad essere arrivati sino a quel punto, a giudicare dalle condizioni di quella porta e dalla fastidiosa voce metallica che continuava a ribadire ad oltranza un segnale d'allarme.
    I Cavalieri Celesti dovevano essere passati per forza da quella parte.

    « Sangue... »

    I presagi tuttavia non erano dei migliori...

    Mana: 100%

    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% alla destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)
    • Percezione: auspex di tipo radar
    • Volontà Eroica: mindfuck-alert + trick detector

    Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + 10 frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo
     
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  7. Feng Yang Leng
     
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    Come la battigia, che prima è sabbia e poi, varcata la linea, diventa acqua, così era la soglia della cavità nel Garwec oltre la quale, non v'era cosa che fosse detta naturale, piuttosto ogni cosa assomigliando al freddo cuore di una macchina: chi aveva scavato così in profondità? Chi aveva sventrato la terra per farla di metallo? Né l'una, né l'altra cosa potevano trovare risposta appena oltre l'ingresso, perciò non v'era altra soluzione che penetrare il buio che si estendeva oltre la roccia, in fondo schiarito solo dal pulsare di quella luce azzurra.
    Firion scelse la testa della spedizione e, primo, si addentrò nello scuro anfratto; invitando, con un sorriso e un delicato gesto, Quarion ad andare per secondo, la Tempesta chiuse il gruppo, facendosi scudo della spedizione, ali protettrici: grande era l'influenza benevola che spandeva, tale per cui, pur essendo in coda, la santa luce si stendeva fin'oltre Firion, sì che nulla potesse venire a male, né in avanti, né indietro, e ogni passo era scandito dal battito del bastone sul suolo metallico, diamante contro ferro. Più volte l'azzurro freddo pulsò nel lungo condotto triangolare che stavano esplorando, finché, al nuovo battito, non fu chiaro quanto si stessero addentrando, poiché il suolo e le pareti erano mutate, e il bastone non colpì alcunché di duro, piuttosto parendo simile alla gomma, e molti e molti tubi strisciavano silenziosi tutt'attorno:

    -Tubi...-
    Commentò la Tempesta, alle parole d'avviso di Firion
    -Assomiglia sempre più ad un grosso macchinario da alimentare...-

    Nel silenzio dei passi nuovi, i minuti corsero monotoni fino a che, superata un'altra soglia, il cunicolo si apriva in una grande stanza di forma simile a quello: triangolare. In fondo, un'insegna luminosa pulsava azzurra, svelando l'origine di quel lucore altalenante che aveva accompagnato il gruppo per tutto il percorso: per cercare di leggerne meglio le forme, la Tempesta fece qualche passo in avanti, quando una voce meccanica parlò, fissa sulla sola frase "Intrusione. Sistema di difesa primario attivato". Volgendo gli occhi dall'insegna alla porta sottostante, il Primo la vide divelta in una delle due ante, verso l'interno, come se qualcuno di estraneo, per entrarvi, l'avesse malamente forzata. A rompere il silenzio fu Firion, pronunciando un'orribile parola presso la soglia del nuovo ingresso distrutto: al sentirla, la Bianca Tempesta fu colta da angoscia e dispiacere, essendo che non v'era più molto da immaginare:

    -Oh cielo...-
    Disse, una mano sulla bocca a trattenere il pianto
    -I Cavalieri, allora, hanno forzato la porta? Visti come intrusi, sarannostati attaccati, e trascinati all'interno, se non addirittura uccisi qui, sulla soglia!-
    Arretrò di qualche passo, così che, chiunque si fosse trovato presso il sangue, non lo potesse vedere cancellato e pulito dal buon potere del Guardiano
    -Per favore, seguiamo la traccia, se c'è, oltre la porta! Potrebbero essere ancora vivi; recuperiamo i corpi di quelli morti, così che, una volta usciti, potrò, farli tornare in vita!-

    Dicendo, pareva piangere, perché il bene in lui era una luce che non s'offuscava, e il dolore di una strage, violenza o morte che fosse, gli feriva il cuore come una lama rovente. Nel temere e nel chiedere, la Tempesta si guardava attorno, come a voler studiare quella stanza crudele, sperando di trovare qualcosa che potesse schiarire il mistero di quella bruttura: cosa dicesse l'insegna, se vi fossero segni sui muri, altri pezzi rotti, qualcosa di lasciato a terra. Tutto, pur di salvare i Cavalieri, i loro corpi e le loro anime.



    Equip:

    Menelhen (Occhio del Cielo)
    "Quando l'abbraccio del vento carezzò il cuore del ghiaccio, lì prese forma Menelhen: lucente baluardo di tutto ciò che è buono in questo mondo, questi reca conforto nei pii e atterrisce gli empi..."

    La grazie di Menelhen scorre tutta, pura e radiosa, nel bel diamante di cui il bastone è composto, liscio dalla base allo slargo in cima, nel quale una sfera di zaffiro è dolcemente collocata, abbracciata dalla pietra incolore sulla quale poggia e che, per un poco, sale con lei, ammantandola in una breve spirale. Questo è il vero Menelhen: la sfera che, per incanto del vento e del gelo s'è fatta azzurra, limpida come il cielo al mattino, ed è proprio questo che un occhio attento riesce a scorgere se ivi guarda: serene ruotano fioche nubi all'interno, sparute per numero e piccole per dimensioni, poiché chiunque osservi la pietra, in realtà sta osservando uno spicchio di cielo, tanto caro a Feng Yang Leng.
    Ad ogni modo, ben più radioso dello splendore dell'oggetto, è ciò che questo è in grado di operare: la bella sfera non si cura della carne umana, né di qualsiasi altra cosa possieda un'anima; Menelhen colpirà l'essenza della realtà, inibendola, e tutti gli spiriti. Nato dal Vento il Cristallo, inoltre, come questo muta e spira ora curvo ora diritto, così l'oggetto cambierà la propria sembianza, plasmandosi più e più volte.

    Lunghezza bastone (sfera esclusa): 175 cm
    Diametro sfera: 10 cm
    Lunghezza complessiva: 185 cm

    Analisi dell'abilità:
    -La sfera è in grado di colpire fantasmi, spiriti e tutte le essenze incorporee come se fossero solide, compresi gli elementi solitamente intangibili (fuoco e aria, ad esempio);
    -A costo Variabile, nel caso colpisse una creatura dotata di anima, la sfera attraverserà il corpo, come se fosse etereo, ed il danno causato sarà di tipo nervoso, ovvero ci sarà una temporanea, e piuttosto istantanea inibizione nell'utilizzare l'arto la cui zona è stata attraversata: maggiore è il costo pagato, maggiore sarà l'entità del danno.
    N.B.: In scene Gdr e/o Quest, previo accordo e/o autorizzazione, il danno nervoso al corpo (ovvero la paralisi di quella zona) può essere permanente.
    -A costo Basso, è possibile mutare la forma della sfera, in qualcosa di inanimato dello stesso volume: ad esempio potrà diventare la punta di una lancia, la curva lama di una falce, una chiave, una forchetta e così via.
    N.B.: la trasformazione durerà un solo turno.

    Niánzhū, il Rosario dei Sussurri (Yang lo ha avvolto attorno al polso destro, ma non si nota perché la tunica lo copre)

    25copia
    "...E per un potere incatenato, Quattro le chiavi: il Rosario sarà l'Anima..."

    Ecco Niánzhū, il Simbolo del potere della Gelida Tempesta nato dalla sua stessa Essenza: un oggetto senza tempo, la più grande concessione dell'Ordine; grande è la sua possanza, ma ciò che può operare singolarmente non è nulla, se paragonato al vero scopo di Niánzhū: nel Rituale della Creazione operato dalle Quattro Essenze, infatti, l'uso dei poteri del Rosario muterà, concedendo un anima alla nuova creatura, ed essa sarà pronta a vivere.

    I 108 grani di diamante tutti brilleranno, perle di cielo fra nevi perenni, luci nelle tenebre, e nell'aria vi sarà come il respiro del vento quando il potere del Rosario verrà a manifestarsi: esso chiamerà lo spirito di tutti gli esseri, oppure lo confinerà.

    Il sigillo non dura perché SwiPPer te lo abiura!
    72515swiffersweepercopi
    La mitica quanto prestigiosa ditta M&S (Maghi & Sciamani), fruttando la vasta esperienza acquisita nel settore "Pergamene ed Arcane Scritture" e l'avanzata tecnologia dei prodotti per la Pulizia, ha sviluppato il sistema SwiPPer. SwiPPer è un sistema di abiurazione rivoluzionario che comporta uno spazzolone e i panni usa e getta da attaccare ad esso per pulire le superfici di ogni tipo, siano esse muri, porte, pergamene, carne umana e quant'altro. La struttura del panno consente di catturare e rimuovere la magia molto più efficacemente rispetto ai metodi tradizionali. Lo spazzolone è dotato di un manico flessibile in grado di raggiungere i punti più difficili, come le superfici tra i passaggi segreti o i soffitti. E' inoltre richiudibile in un comodo pacchetto 20x30 cm, perfetto da portare in cripte, castelli stregati o in altre appassionanti avventure!
    Tecnica: Abiurazione!
    Derivazione: Ramo incantatore.
    Descrizione: Si tratta di un oggetto magico in tutto e per tutto, che in questo caso ha il potere di agire sui sigilli quasi come una gomma,
    cancellando rune, segni o quant'altro su un qualsiasi oggetto o persona che sia stato attivato con energia pari o inferiore a quella della tecnica stessa.
    Tipo: Difesa/Supporto.
    Durata: Istantanea.
    Consumo: Medio.
    (E' in una sacca che Yang ha a tracolla, richiuso nel comodo pacchetto)
    Abilità Passive:

    Radianza dell'Aurora

    "Dovunque sia l'Ombra, il Primo porterà Luce; dovunque sarà dolore, il Primo porterà conforto; dovunque è sporcizia, il Primo monderà..."

    Fonte del bene più prezioso, puro e lucente, il Primo Guardiano rasserena chiunque lo accosti, ed il mondo appare pulito, come se il male venisse eradicato e tutto il dolore lenito: un corpo straziato tornerà integro, la fatica diverrà quasi impercettibile, ed il male avrà difficoltà ad attecchire; la corruzione attorno al Guardiano si ridurrà, poiché tutto il bene e tutta la purezza del Mondo sono da lui rappresentate, e per lui riversate nel Mondo. Tanto bello e puro è il suo potere, che non solo il mondo ritrova luce e pulizia, apparendo come nuovo e magnifico, bensì anche i cuori di chi sia vicino alla Tempesta verranno lavati dal male, mostrando tutta la bontà che possiedono, e colmandosi di ogni buon sentimento.

    A Consumo Medio è possibile, inoltre, rendere permanenti gli effetti che questa passiva ha sull'ambiente. Un'onda di bianca luce verrà generata dal corpo del Guardiano, rischiarando ogni cosa come se fosse immersa nell'Alba, risanando strutture ormai vecchie, putride e corrotte, abiti ormai logori o strappati, ripulendo sporcizia dai pavimenti e, in definitiva, facendo tornare ogni cosa bella e nuova.
    N.B.: Passiva (e Tecnica annessa) utilizzabile solo in scene Gdr e Quest (e la Tecnica previo accordo); inoltre, se gli oggetti in questione sono schermati da una qualche difesa magica, Tecnica e Passiva potranno non avere effetto (questo a discrezione del Master).
    L'influenza svanisce al di fuori dell'area, ed il Guardiano ne è immune, perché egli patirà sofferenze e strazi normalmente (qualora dovesse subirne).
    Come si evince, è una passiva dal duplice effetto: da un lato mostra le cose nel loro aspetto migliore e più puro e sereno dall'altro pulisce gli animi delle creature dai cattivi (o tristi) sentimenti, infondendo, per quanto sia possibile, bontà e buoni sentimenti (quali ben disposizione verso il prossimo, fiducia etc...) E' bene ricordare che gli altri Guardiani sono immuni da questa passiva (a meno che non scelgano di subirla), e che i loro rispettivi Affini (ovvero Drusilia Galanodel, Sylvanas, Amelie e l'ultimo ancora mancante) ricevono questa passiva in maniera molto mitigata (a meno che, come per i Guardiani, non scelgano di subirla interamente).
    (Raggio d'azione: 7 metri con centro Yang)


    Ergersi al di sopra del mondo

    "...Il Primo verrà dal Vento, e solcherà i cieli e le terre, di bianche piume adornato..."

    Candide ali nascono dietro il Guardiano, grandi e morbide al punto che, se ripiegati sulle spalle, queste possano assomigliare ad un delicato mantello. Però la bellezza è solo al seguito della capacità delle piume, forti strumenti che consentono a Yang di innalzarsi dal terreno, in volo coprendo lunghe distanze oppure consentendo all'Essenza di galleggiare nel cielo.

    N.B.: L'altezza massima raggiungibile è di 5 metri dal suolo; tuttavia in scene gdr ed in Quest (previa autorizzazione) è possibile volare, o galleggiare, senza restrizioni di altezza/distanza (In scene gdr il volo è puramente scenico, ed in quest può essere utilizzato per raggiungere altezze considerevoli, o marciare più speditamente)
     
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    The guru in the darkness...

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    « Fate attenzione, qualcosa inizia a cambiare da questo punto in avanti. »
    -Tubi...Assomiglia sempre più ad un grosso macchinario da alimentare...-

    Camminavano in gruppo serrato, consapevoli delle diverse abilità di ciascuno e di quanto un'ottima organizzazione potesse salvar loro la vita a prescindere dal potere o le singole capacità. Firion, il guerriero, era in testa e conduceva gli altri due, più abili in situazioni che non necessitavano di spada e muscoli. Anche perché -a detta sua- i muscoli di Firion erano la cosa più bella da osservare in quel postaccio dimenticato dagli dei.
    Ovviamente Quarion era il secondo.

    « ...un'insegna? »

    Nel momento esatto in cui si erano inoltrati nella camera, era stato possibile distinguere meglio cosa fosse la fonte di luce che li aveva attirati: si trattava di un'insegna, e l'Ambasciatore perse alcuni secondi a fissarla bene nel tentativo di memorizzarla... oltre che capire cosa rappresentasse. Sotto di essa una porta triangolare suggeriva ai presenti di proseguire, e fu subito palese che fosse già passato qualcuno prima di loro. Un'anta divelta poteva in effetti dire tutto e niente ma, sapendo già di una precedente squadra (poi dispersa), il giovane dai capelli azzurri osservò che con molte probabilità si trattava proprio delle tracce dei dispersi: del tutto indifferente a quale fosse stato il loro destino, pensò che -almeno- non avevano sbagliato strada.

    « Sangue... »

    Si fermarono (finalmente!) questa volta per colpa di una nuova ed evidente traccia. Magari Firion ci avrebbe messo di più per capirlo, eppure Quarion vedeva perfettamente al buio - e fu per quello che le sue labbra rosse s'incrinarono in un'espressione di evidente disgusto. Chissà da quanto tempo quella macchia era lì... che schifo.

    -Oh cielo...- esclamò Yang dietro di lui, quasi in lacrime -I Cavalieri, allora, hanno forzato la porta? Visti come intrusi, sarannostati attaccati, e trascinati all'interno, se non addirittura uccisi qui, sulla soglia!-
    A quel punto l'Ambasciatore era già tentato di tranquillizzare il gruppo proponendo di vedere il lato positivo delle cose: cercare cioè i cadaveri per usarli come scudi di carne... eppure Yang lo fermò di nuovo, esclamando soluzioni che gli suggerirono di non aprir bocca per il momento, vista la situazione generale.
    -Per favore, seguiamo la traccia, se c'è, oltre la porta! Potrebbero essere ancora vivi; recuperiamo i corpi di quelli morti, così che, una volta usciti, potrò, farli tornare in vita!-

    -Già...- avrebbe risposto Quarion, un po' demoralizzato da tutto quell'altruismo -Attenti solo a non insozzarvi gli stivali con quella roba.

    Per evitare di essere rintracciati?
    Muoversi come ombre?
    No.

    Puzzava.

     
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  9. _MajinZ_
     
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    Scie di sangue percorrono gli interstizi sui tubi che ricoprono il pavimento, mentre guardinghi superate la porta danneggiata per entrare in pieno territorio nemico. Purtroppo non riuscite a capire cosa indica l'insegna luminosa, i caratteri risultano infatti danneggiati e illeggibili nella quasi totalità, ma nella parte finale riuscite a leggere una singola parola: SIGMA. Non capite cosa significhi, per il momento tutto risulta fin troppo misterioso. Ad ogni modo avanzate lungo il piccolo corridoio e ogni pochi passi delle luci illuminano il vostro passaggio, rendendo forse ancora più raccapricciante la presenza del sangue sotto i vostri piedi. Alla fine comunque arrivate in una sala più ampia, dove continua a ripetersi la solita forma triangolare. L'ampia camera reagisce alla vostra presenza e la luce da rossa, muta in una tonalità bianca.
    I vostri occhi rimangono infastiditi per qualche istante, soprattutto quelli di Quarion, ma quando vi abituate alla nuova luce... non potete fare a meno di notare lo scempio che si apre davanti a voi, avvolto da cupe pareti neri. A terra ci sono i corpi dei Cavalieri Celesti mandati in esplorazione, anche se a causa delle ferite è difficile identificarli con certezza. E sono proprio quelle ferite a insospettirvi ancora di più: i corpi sono pieni di fori perfettamente circolari, che lasciano un taglio netto e pulito. Circolare, non triangolare. Mentre l'avviso di sicurezza continua a rimbombare, avete anche modo di guardarvi attorno.
    La sala è molto grande, si apre per almeno cinquanta metri in ogni direzione e il soffitto risulta davvero alto e ricoperto di fari come un cielo stellato. Nella parte opposta alla vostra posizione notate una porta triangolare chiusa da una specie di serratura circolare, di cui uno spicchio rosso su sfondo blu. Il pavimento è ricoperto dai soliti tubi, però a poca distanza da voi spuntano quattro formazioni piramidali: sono alte circa un metro e una di esse risulta distrutta. Ma proprio in quel momento cambia qualcosa.
    Gli intrusi hanno superato la prima linea di difesa. Sopprimere la minaccia.
    La voce metallica cambia immediatamente registro e le piramidi reagiscono al segnale, illuminandosi lungo gli spigoli fino in cima, per poi generare uno sbuffo di vapore mentre si dischiudono come boccioli. I tubi si muovono, si legano e si uniscono, dando vita a tre costrutti alti quanto un uomo ma fatti della sostanza gommosa che calpestate e privi della testa. E ora capite come i poveri Cavalieri sono morti: i costrutti infatti allungano le braccia e queste si dividono in tentacoli, tre per braccio. Le propaggini ondeggiano un attimo, poi tremano e un momento dopo scattano verso di voi mirando a testa e petto. Le loro intenzioni non sono per nulla coccolose, anzi, vogliono semplicemente rendere anche voi più simili a dei colabrodo.


    _ __ ___ __ _



    Turnazione: Libera
    Scadenza: \\
    Angolo del QM: Ho cercato di descrivere tutto nei minimi particolari, ma se qualcosa non è chiara ditemelo pure e vedrò di essere più preciso :3 ad ogni modo, l'assalto è di tipo fisico: un medio a testa!
     
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  10. Feng Yang Leng
     
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    Come la luce di una stella, che nel cielo scuro brilla e guida, così la Tempesta passò, prima, oltre la porta divelta, a schiarire la strada in avanti:
    vi fosse stato di che temere, egli avrebbe volentieri scambiato la propria sicurezza a difesa dell'intero gruppo; poiché, infatti, pareva non fossero seguiti, né si udivano rumori in altri punti, se non quello del voce che si ripeteva, non v'era di che indugiare, e restare in coda non avrebbe dato sollievo ad alcuno degli altri compagni.
    E la luce del Primo fu il giorno nascente sul tenebrore, la vittoria della pace sull'abominio, sì che, dovunque egli poggiasse il piede, e per molti metri tutto intorno, le sporcizie sbiadivano e il mondo ritornava pulito e nuovo, come se l'orrore di morte e tristezze non fosse l'avesse mai toccato; e quel sangue, che egli non vedeva, non era più ad insozzare il terreno, e ogni altra cosa che fosse rotta, pareva risanata: l'oscurità del corridoio pulsava di luce di tanto in tanto,
    quasi quella fosse una guida lontana che invitava ciascuno di loro ad andarle incontro; ma v'era un altro bagliore, ed era il Guardiano, che opponeva al mistero del luccichio della caverna, la radianza di una santa aurora.
    E così, infine, pure l'altro cunicolo ebbe termine, e oltre l'apertura v'era una grande stanza, molto alta e molto larga, sì che il soffitto spariva scuro, oltre dei fari che, dall'alto, illuminavano l'ambiente come occhi di una creatura dagli innumerevoli visi; e la luce, che prima era rossa tutto intorno, e brillava da lontano nell'altra stanza, dove la porta era divelta, si fece s'improvviso come una bianca fiamma, quando i tre entrarono.
    Abituati gli occhi a quel brillio repentino, fu manifesto l'orrore che, in quel luogo, s'era perpetrato: un poco distanti dall'ingresso dove i compagni sostavano, a terra erano riversi i corpi dei cavalieri Celesti, privi della vita che aveva loro benedetto. Il Guardiano levò un gridolino accorato, come se la scena gli avesse rotto il fiato e la bella voce, e corse più vicino; allora i poveri cadaveri trovarono riposo nella morte, perché il dolore dei molti fori, tondi e netti, che martoriavano i loro corpi li aveva lasciati, e per un poco, fintanto che Feng Yang Leng fosse stato loro presso, avrebbero goduto, nella carne, di una serena dipartita: lacrime egli versò, sui paladini senza respiro, e con la mano, inginocchiato come era su di questi, carezzava la testa e il petto fermo.
    Poi la voce metallica parlò di nuovo, e intimò che gli avventori dovessero essere fermati.
    Come vide che, più oltre, tre costruzioni piramidali stavano fumando e aprendosi, la quarta parendo invece rotta, il Guardiano lasciò il pianto e il consolo, temendo che, per celebrare i morti, avrebbe abbandonato i vivi a simile destino: si mosse verso i compagni, e già, svelati i tubi entro le costruzioni, questi stavano strisciando gli uni con gli altri a creare manichini senza testa, sì che, nello scorrere di pochi momenti, tre artifici stavano a fronteggiare la comitiva:

    -Dietro di me!-

    La bella voce dell'Essenza suonò come il rintocco del vetro in una caverna sorda, un tono limpido e puro, ma preciso e senza indugi; non sapeva cosa sarebbe accaduto, né come, ma non aveva alcun desiderio che i suoi amici fossero colpiti ed uccisi, piuttosto volendo che le sue stesse carni fossero martoriate. E quei costrutti, privi di amore e decoro, stesero le braccia, e queste si sciolsero in tre tentacoli ciascuna che viaggiavano nell'aria meccanica per colpire testa e cuore degli ignari intrusi. Allora la Tempesta stese le dolci ali e fece un passo indietro, e s'aprirono maestose e belle, di bianco splendente: l'ala di destra si ripregò su Firion, come a fargli da scudo, e tese le lunghe piume fino agli occhi del Primo, ma la sinistra era tutta per Quarion, a schermarlo. E fu la dimostrazione del Bianco Potere, perché sulle ali s'era formato del ghiaccio, lucente e limpido, freddo come la neve sui monti invernali: come un'armatura, galleggiava davanti a ciascuna ala, ed aveva le stesse forme di queste, ma era più decorato e grande, sì che oltre le piume vi fossero veri scudi di cristallo sfumato col cielo, a difendere i corpi dei tre stranieri: lo scudo alato sull'ala di destra era la protezione del Guardiano e del compagno Firion, il sinistro gelo, invece, schermava Quarion dagli occhi d'oro.
    Così, nell'attimo di un sussulto e di una speranza, i molti tubi trovarono il rigore del Primo Guardiano, invece della carne, e come le nubi fra loro si scontrano e scintillano tuonando, così quelli s'infransero col ghiaccio, e sembrò che nell'aria suonasse una melodia.


    Prospetto della battaglia: Feng Yang Leng



    Potere residuo: 100% - 20% - 10% = 70%

    Posizione in battaglia: Yang si porta al centro di Quarion e Firion, per poter difendere tutto il gruppo dagli attacchi tubolari dei nemici, che gli sono, in linea d'aria, di fronte.

    Slot 1: Tecnica: Genesi del Cristallo - Manipolazione della forma - Scudo
    Consumo: Alto

    Slot 2: Tecnica: Genesi del Cristallo - Manipolazione della forma - Scudo
    Consumo: Medio

    Forma creata: Ali

    Effetto: Idealmente proiezioni di quelle di Yang, che ne seguono i gesti e ne amplificano le dimensioni. L'ala destra copre i colpi direzionati a Yang e Firion (più grande, costo Alto), quella sinistra i colpi direzionati a Quarion (più piccola, costo Medio)



    Equip:

    Menelhen (Occhio del Cielo)
    "Quando l'abbraccio del vento carezzò il cuore del ghiaccio, lì prese forma Menelhen: lucente baluardo di tutto ciò che è buono in questo mondo, questi reca conforto nei pii e atterrisce gli empi..."

    La grazie di Menelhen scorre tutta, pura e radiosa, nel bel diamante di cui il bastone è composto, liscio dalla base allo slargo in cima, nel quale una sfera di zaffiro è dolcemente collocata, abbracciata dalla pietra incolore sulla quale poggia e che, per un poco, sale con lei, ammantandola in una breve spirale. Questo è il vero Menelhen: la sfera che, per incanto del vento e del gelo s'è fatta azzurra, limpida come il cielo al mattino, ed è proprio questo che un occhio attento riesce a scorgere se ivi guarda: serene ruotano fioche nubi all'interno, sparute per numero e piccole per dimensioni, poiché chiunque osservi la pietra, in realtà sta osservando uno spicchio di cielo, tanto caro a Feng Yang Leng.
    Ad ogni modo, ben più radioso dello splendore dell'oggetto, è ciò che questo è in grado di operare: la bella sfera non si cura della carne umana, né di qualsiasi altra cosa possieda un'anima; Menelhen colpirà l'essenza della realtà, inibendola, e tutti gli spiriti. Nato dal Vento il Cristallo, inoltre, come questo muta e spira ora curvo ora diritto, così l'oggetto cambierà la propria sembianza, plasmandosi più e più volte.

    Lunghezza bastone (sfera esclusa): 175 cm
    Diametro sfera: 10 cm
    Lunghezza complessiva: 185 cm

    Analisi dell'abilità:
    -La sfera è in grado di colpire fantasmi, spiriti e tutte le essenze incorporee come se fossero solide, compresi gli elementi solitamente intangibili (fuoco e aria, ad esempio);
    -A costo Variabile, nel caso colpisse una creatura dotata di anima, la sfera attraverserà il corpo, come se fosse etereo, ed il danno causato sarà di tipo nervoso, ovvero ci sarà una temporanea, e piuttosto istantanea inibizione nell'utilizzare l'arto la cui zona è stata attraversata: maggiore è il costo pagato, maggiore sarà l'entità del danno.
    N.B.: In scene Gdr e/o Quest, previo accordo e/o autorizzazione, il danno nervoso al corpo (ovvero la paralisi di quella zona) può essere permanente.
    -A costo Basso, è possibile mutare la forma della sfera, in qualcosa di inanimato dello stesso volume: ad esempio potrà diventare la punta di una lancia, la curva lama di una falce, una chiave, una forchetta e così via.
    N.B.: la trasformazione durerà un solo turno.

    Niánzhū, il Rosario dei Sussurri (Yang lo ha avvolto attorno al polso destro, ma non si nota perché la tunica lo copre)

    25copia
    "...E per un potere incatenato, Quattro le chiavi: il Rosario sarà l'Anima..."

    Ecco Niánzhū, il Simbolo del potere della Gelida Tempesta nato dalla sua stessa Essenza: un oggetto senza tempo, la più grande concessione dell'Ordine; grande è la sua possanza, ma ciò che può operare singolarmente non è nulla, se paragonato al vero scopo di Niánzhū: nel Rituale della Creazione operato dalle Quattro Essenze, infatti, l'uso dei poteri del Rosario muterà, concedendo un anima alla nuova creatura, ed essa sarà pronta a vivere.

    I 108 grani di diamante tutti brilleranno, perle di cielo fra nevi perenni, luci nelle tenebre, e nell'aria vi sarà come il respiro del vento quando il potere del Rosario verrà a manifestarsi: esso chiamerà lo spirito di tutti gli esseri, oppure lo confinerà.

    Il sigillo non dura perché SwiPPer te lo abiura!
    72515swiffersweepercopi
    La mitica quanto prestigiosa ditta M&S (Maghi & Sciamani), fruttando la vasta esperienza acquisita nel settore "Pergamene ed Arcane Scritture" e l'avanzata tecnologia dei prodotti per la Pulizia, ha sviluppato il sistema SwiPPer. SwiPPer è un sistema di abiurazione rivoluzionario che comporta uno spazzolone e i panni usa e getta da attaccare ad esso per pulire le superfici di ogni tipo, siano esse muri, porte, pergamene, carne umana e quant'altro. La struttura del panno consente di catturare e rimuovere la magia molto più efficacemente rispetto ai metodi tradizionali. Lo spazzolone è dotato di un manico flessibile in grado di raggiungere i punti più difficili, come le superfici tra i passaggi segreti o i soffitti. E' inoltre richiudibile in un comodo pacchetto 20x30 cm, perfetto da portare in cripte, castelli stregati o in altre appassionanti avventure!
    Tecnica: Abiurazione!
    Derivazione: Ramo incantatore.
    Descrizione: Si tratta di un oggetto magico in tutto e per tutto, che in questo caso ha il potere di agire sui sigilli quasi come una gomma,
    cancellando rune, segni o quant'altro su un qualsiasi oggetto o persona che sia stato attivato con energia pari o inferiore a quella della tecnica stessa.
    Tipo: Difesa/Supporto.
    Durata: Istantanea.
    Consumo: Medio.
    (E' in una sacca che Yang ha a tracolla, richiuso nel comodo pacchetto)
    Abilità Passive:

    Radianza dell'Aurora

    "Dovunque sia l'Ombra, il Primo porterà Luce; dovunque sarà dolore, il Primo porterà conforto; dovunque è sporcizia, il Primo monderà..."

    Fonte del bene più prezioso, puro e lucente, il Primo Guardiano rasserena chiunque lo accosti, ed il mondo appare pulito, come se il male venisse eradicato e tutto il dolore lenito: un corpo straziato tornerà integro, la fatica diverrà quasi impercettibile, ed il male avrà difficoltà ad attecchire; la corruzione attorno al Guardiano si ridurrà, poiché tutto il bene e tutta la purezza del Mondo sono da lui rappresentate, e per lui riversate nel Mondo. Tanto bello e puro è il suo potere, che non solo il mondo ritrova luce e pulizia, apparendo come nuovo e magnifico, bensì anche i cuori di chi sia vicino alla Tempesta verranno lavati dal male, mostrando tutta la bontà che possiedono, e colmandosi di ogni buon sentimento.

    A Consumo Medio è possibile, inoltre, rendere permanenti gli effetti che questa passiva ha sull'ambiente. Un'onda di bianca luce verrà generata dal corpo del Guardiano, rischiarando ogni cosa come se fosse immersa nell'Alba, risanando strutture ormai vecchie, putride e corrotte, abiti ormai logori o strappati, ripulendo sporcizia dai pavimenti e, in definitiva, facendo tornare ogni cosa bella e nuova.
    N.B.: Passiva (e Tecnica annessa) utilizzabile solo in scene Gdr e Quest (e la Tecnica previo accordo); inoltre, se gli oggetti in questione sono schermati da una qualche difesa magica, Tecnica e Passiva potranno non avere effetto (questo a discrezione del Master).
    L'influenza svanisce al di fuori dell'area, ed il Guardiano ne è immune, perché egli patirà sofferenze e strazi normalmente (qualora dovesse subirne).
    Come si evince, è una passiva dal duplice effetto: da un lato mostra le cose nel loro aspetto migliore e più puro e sereno dall'altro pulisce gli animi delle creature dai cattivi (o tristi) sentimenti, infondendo, per quanto sia possibile, bontà e buoni sentimenti (quali ben disposizione verso il prossimo, fiducia etc...) E' bene ricordare che gli altri Guardiani sono immuni da questa passiva (a meno che non scelgano di subirla), e che i loro rispettivi Affini (ovvero Drusilia Galanodel, Sylvanas, Amelie e l'ultimo ancora mancante) ricevono questa passiva in maniera molto mitigata (a meno che, come per i Guardiani, non scelgano di subirla interamente).
    (Raggio d'azione: 7 metri con centro Yang)


    Ergersi al di sopra del mondo

    "...Il Primo verrà dal Vento, e solcherà i cieli e le terre, di bianche piume adornato..."

    Candide ali nascono dietro il Guardiano, grandi e morbide al punto che, se ripiegati sulle spalle, queste possano assomigliare ad un delicato mantello. Però la bellezza è solo al seguito della capacità delle piume, forti strumenti che consentono a Yang di innalzarsi dal terreno, in volo coprendo lunghe distanze oppure consentendo all'Essenza di galleggiare nel cielo.

    N.B.: L'altezza massima raggiungibile è di 5 metri dal suolo; tuttavia in scene gdr ed in Quest (previa autorizzazione) è possibile volare, o galleggiare, senza restrizioni di altezza/distanza (In scene gdr il volo è puramente scenico, ed in quest può essere utilizzato per raggiungere altezze considerevoli, o marciare più speditamente)


    Genesi del Cristallo

    "Il gelo compone Feng Yang Leng, questo lo nutre, e di questo l'Essenza si serve nell'esplicazione dei propri poteri..."

    Chiaro e gelido ghiaccio si origina per volere del Guardiano, sul proprio corpo o fuori da esso; dopo essere stato generato, l'elemento potrà essere controllato per 15 metri a proprio piacimento, scegliendone eventualmente traiettoria, movimento, forma e dimensione. Sono possibili solo creazioni inanimate, ed il loro impiego è tra i più svariati: passando da arma da taglio a solida difesa, da semplice utensile a fastidioso aculeo, e via dicendo. Nelle scene Gdr e nelle Quest previo consenso, le creazioni ghiacciate possono durare finché il Guardiano non le annulli, esulando dai turni propri dei duelli; inoltre, il ghiaccio è freddo SOLO quando usato per danneggiare, perché in tutti gli altri casi sembra più simile al cristallo


    Dunque, tutte le tecniche appartenenti al Ghiaccio avranno queste caratteristiche di gittata, apparenza e scenicità; le tecniche vere e proprie saranno il cosa ne faccia Yang di questo Ghiaccio
    Manipolazione della forma - Scudo: Il Ghiaccio del Primo può assumere le fattezze di qualunque cosa, per difenderlo da danni fisici. Benché lo "Scudo" possa concretizzarsi dovunque per proteggere il Guardiano, esso coprirà soltanto, e interamente, un lato. La quantità di elemento è 1, ed è fissa. La forma assunta non ha alcun vantaggio se non decorativo: non è possibile, però, creare forme che non siano solide.
    Consumo: Variabile in base alla grandezza della forma, che è direttamente proporzionale al potere difensivo
    Durata: Istantanea

     
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    The guru in the darkness...

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    Entrati in territorio nemico, probabilmente collegato a "SIGMA", l'unico termine leggibile trovato fino a quel momento, avanzarono lentamente in un altro corridoio fino a raggiungere finalmente una zona più ampia. La luce rossa divenne bianca, ed il povero ambasciatore si trovò a socchiudere gli occhi dorati, tentando di scostare delicatamente le lacrime dal volto per non far colare il mascara.

    Quando li riaprì, scoprì i corpi senza vita dei Cavalieri Celesti mandati in esplorazione, cosa che normalmente avrebbe dovuto anche sconvolgerlo... se solo non li avesse dati per morti già dal principio. Il tempo trascorso al loro ritorno era infatti risultato eccessivo per chiunque, ed aveva immediatamente scartato l'idea di un rapimento con riscatto dato che non era giunto alcun messaggio a Taldor o Istvan: era ovvio fossero deceduti.

    Gli intrusi hanno superato la prima linea di difesa. Sopprimere la minaccia.

    -Oh, andiamo!- esclamò piccato, ascoltando le minacce con la stessa calma di una donna in un particolare periodo del mese -che scocciatura!

    Dei costrutti si manifestarono dunque a difesa del loro tempio -che, a detta di Quarion, faceva anche un pò troppo schifo per essere difeso- e si mossero verso di loro con chiari intenti bellicosi. Si lanciarono nella prima mossa, fortunatamente arrestata dall'eccessivamente candido Yang.

    -Dietro di me!-

    Il primo Comandante Blu degli Aviatori generò dal nulla delle ali di cristallo, con grande gioia del Galanodel che -finalmente!- ebbe modo di rimirare un qualche effetto scenico di bell'aspetto e dal tocco raffinato. A contatto con l'offensiva nemica, queste si squarciarono in mille frammenti luminosi e, come coriandoli, caddero sui presenti in giochi di luce e luccichii più festosi che altro.
    Fu allora che giunsero, anche loro comparse dal nulla.



    Tagliando la cascata di coriandoli al proprio passaggio, saltellanti e sgallettate come non mai, delle fanciulle in abiti da cheerleader fecero la loro comparsa urlando e lanciandosi in mirabolanti capriole in aria.

    -Fly high, do or die!
    -Dare to dream!
    -Cheer extreme!


    Zombies_Cheerleaders_Cover-770x300_zps0ivcj802

    -Cindy!

    -Andy!

    -Mindy!

    Sollevando in modo malizioso le proprie gonnelle, proprio in direzione del bel Firion -a cui Andy, la bionda, concesse pure un occhiolino... prima di essere fulminata dallo sguardo dell'Ambasciatore ed uno strano dito accusatorio- si diressero verso il mostro, mettendosi in posa ed esibendo vistose linguacce.

    -Go, fight, win!!!

    Una nuova ruota e... attaccarono.
    Lanciando calcetti a queste tremende creature, ma soprattutto urletti occasionali ed evitando successivi attacchi come meglio potevano. In caso contrario, sarebbero scomparse anche loro in coriandoli. Andy, invece, rimasta nelle retrovie, avrebbe iniziato a saltellar loro attorno, esibendosi in ruote e capriole, catturando di fatto l'attenzione del nemico, complice la precedente additata del Signor Quarion.

    Certo, si trattava comunque di un pessimo pubblico ma... se poteva distrarlo in modo da aiutare quel bel maschione di Firion... perchè no?

    -Yeeeeeeeeeh!

    In tutto ciò, Quarion era rimasto tranquillamente al proprio posto, braccia conserte e posa rilassata.

    -Adorabili... ma sono meglio io.

    Energia: 100-5-10= 85%

    Riassunto: attacco con due delle cheerleaders evocate e una la faccio saltellare in giro per distogliere le attenzioni da Firion, Yang e Quarion. Casto su quella saltellante la tecnica "amore a prima svista", così da renderla più interessante.
    Anche se acrobatiche, sono normalissime cheerleaders: non va considerato nulla di speciale.

    →AMORE A PRIMA SVISTA»
    Non è altro che una semplice malia, sparata da uno Psion puro dritta dritta nella testa di un povero malcapitato. Ad essere "insolito" è invece l'oggetto rivestito di questo incredibile charme: qualunque cosa, animale o persona che puntata dall'indice destro dell'Ambasciatore. Può essere un albero, una donna, una saponetta... qualunque cosa. L'oggetto indicato otterrà carisma e diventerà... irresistibile. Questo vuol dire che chiunque si trovi nel suo raggio d'azione proverà un'irresistibile, irrefrenabile, sconvolgente desiderio di farlo suo, sia in senso carnale che -ad esempio- come volontà di "rubarlo per averlo tutto per sè" qualora si tratti di un oggetto fisico. La tecnica è sicuramente un supporto tattico: la si può utilizzare per distrarre un nemico così da favorire una fuga, come anche far perdere contatto visivo e coglierlo alla sprovvista... le applicazioni sono a dir poco infinite!
    [Consumo: Variabile Basso, Drurata: Variabile]

    →CHEERLEADER»
    Quarion può evocare fino a sei giovincelle in costume di halloween (quindi porno) da cheerleader. Tali ragazzine discinte, munite di pon-pon, combatteranno a suon di calci e pugni per tutta la durata della tecnica.
    [Consumo: Medio, Drurata: Variabile]
     
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    -Per favore, seguiamo la traccia, se c'è, oltre la porta! Potrebbero essere ancora vivi; recuperiamo i corpi di quelli morti, così che, una volta usciti, potrò, farli tornare in vita!-

    Nonostante la visione del sangue - che nulla di buono lasciava presagire, l'idea di Yang diede nuovo ardore alle mie speranze: qualunque cosa fosse successa ai Cavalieri all'interno di quella grotta, noi li avremmo potuti salvare.

    -Già...

    Armati di un rinvigorito ottimismo ci rimetteremmo dunque in marcia, superando la porta ed un nuovo corridoio, stavolta più illuminato.
    Fino a che non giungemmo dinnanzi allo scenario che nessuno di noi avrebbe voluto incontrare... i corpi dei Cavalieri erano infine ai nostri piedi, privati della loro vita.

    « ...maledizione. »

    Era vero che li avremmo riportarti in qualche modo ai loro familiari, grazie alle nobili capacità del Comandante Blu, ma vedere quei fori sul loro corpo fece intuire una morte brutale e dolorosa...
    Cercai di avvicinarmi a Yang, nella speranza di rinvigorire il suo spirito così come era riuscito lui qualche istante prima, ma fu allora che dei costrutti si animarono al nostro cospetto, palesando senza molti dubbi gli artefici della carneficina.

    -Dietro di me!-

    Yang fu il più rapido a reagire, sollevando prontamente un'elegante barriera magica in grado di arrestare l'offensiva.
    Fu quando le ali difensive scomparvero che la presa sulla mia spada si fece più salda che mai. Le ginocchia si piegarono, pronte a scattare per colpire il mio nemico, quando...

    -Fly high, do or die!
    -Dare to dream!
    -Cheer extreme!


    delle... cheerleader? mi anticiparono e

    « C-ch »

    me lo sono immaginato o una mi ha anche fatto l'occhiolino?!

    -Cindy!

    -Andy!

    -Mindy!



    C-chi... Quarion? Era stato lui ad averle chiamate?!

    -Go, fight, win!!!

    E perché saltellavano lì intorno in quel mod...
    ...li stava distraendo?
    Ma certo, doveva essere una trovata dell'Ambasciatore! Forse non esattamente un'abilità che mi sarei aspettato dalla sua persona, ma in fin dei conti se avesse funzionato...

    -Yeeeeeeeeeh!

    Non c'era tempo da perdere, sarebbe toccato a me eliminarli: la morning star prese il posto della spada, e in un istante scattai in direzione del primo nemico, quello posizionato al centro dei tre.
    Il colpo partì dal basso, rinvigorito dal Nen che si propagò dal mio corpo per avvolgersi e concentrarsi interamente sulla punta sferica e acuminata dell'arma, potenziando l'efficacia dell'affondo.
    Il successivo attacco sarebbe stato rivolto al nemico sul lato sinistro, contro il quale avrei scagliato la mia ascia: l'obbiettivo era quello di incastrare l'arma al suo corpo, in modo tale da avere una presa salda sul bersaglio. Se vi fossi riuscito, l'avrei scagliato con violenza contro il restante fantoccio, sperando di disintegrarli a vicenda.

    Mana: 100% - 10% - 20% = 70%

    Riassunto del post: cerco di colpire il nemico centrale con la morning star potenziata da Colpo caricato. Successivamente cerco di incastrare l'ascia nel corpo del nemico alla mia sinistra, per scagliarlo violentemente contro il nemico alla mia destra grazie a Gancio d'arme.

    Poteri utilizzati:
    • Colpo caricato
      Concentrando il proprio Nen in uno dei dei suoi arti o delle sue armi, Firion sarà in grado di potenziare notevolmente l'efficacia del suo prossimo attacco.
      Consumo: Variabile (medio)
    • Gancio d'arme
      Non solo forza bruta, ma anche ingegno. Per sfruttare al meglio il suo equipaggiamento Firion ha elaborato un espediente tanto originale quanto efficace: lanciando una delle sue armi, il Cavaliere tenterà di incastrarla al corpo o all'armatura del proprio avversario (o su un oggetto presente nell'area circostante), come fosse un rampino. In questo modo, utilizzando la sua abilità del richiamo attraverso il filo magico, sarà in grado di trascinarlo con forza verso di se o scagliarlo verso (o contro) un altro punto da lui desiderato.
      Consumo: Variabile (alto)

    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% alla destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)
    • Percezione: auspex di tipo radar
    • Volontà Eroica: mindfuck-alert + trick detector

    Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + 10 frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo


    Edited by Firion - 7/5/2017, 20:29
     
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  13. _MajinZ_
     
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    Per nulla intimoriti dalla tecnologia che brulica davanti a voi, vi muovete e agite come una vera e propria squadra facendo ognuno la sua parte. Yang è il primo a muoversi, con eleganza e delicatezza genera un paio di ali cristalline per proteggere se stesso e i propri compagni, ergendosi come uno scudo davanti a quei freddi tentacoli che davanti alla barriera, esitano e si ritraggono come gli occhi di una lumaca. Subito dopo Quarion, interpretando la situazione in un modo tutto suo, riesce a generare confusione persino in delle macchine che rimangono immobili, indecise sul da farsi, mentre i loro processori cercano di riconteggiare il numero dei nemici per modificare la strategia... ma il lavoro delle cheerleaders servì allo scopo, preparando la strada all'ultima parte della strategia. Il guerriero Firion si ritrova la strada spianata, la Morning Star sorge e travolge il primo costrutto che viene strappato dalla sua sorgente, ricadendo a terra con un tonfo. Il successivo nemico si ritrova preda dell'ascia che recide i suoi contatti, generando una cascata di scintille mentre viene sradicato e scagliato contro il collega, andando in cortocircuito. Un'esplosione di scintille blu chiude la scena: la prima linea di difesa non era poi così resistente.
    Danni critici... danni critici... da... i... ti... i...
    La voce metallica diventa sempre più incomprensibile, fino a lasciarsi dietro solo un fastidioso ronzio intermittente. Un suono diverso però attira la vostra attenzione, pare quello di una serratura e istintivamente la vostra attenzione viene attirata verso la porta triangolare che si trova proprio davanti a voi: la serratura circolare infatti gira, lo spicchio ne fa uno completo e infine la parete si divide in tre parti dandovi modo di scorgere una nuova stanza, illuminata di una tenue luce rossa. Prima di proseguire, però avete modo di esplorare il resto della sala in cui vi trovate.
    Sui due lati della piattaforma contenente le ormai distrutte quattro piramidi, potete notare due bauli metallici: il primo mostra un lucchetto rotto a metà, mentre l'altro risulta sigillato. Nel caso in cui decidiate di aprire quello manomesso, al suo interno troverete una sorta di piccolo rettangolo trasparente, con i bordi avvolti da una cornice metallica e lucente. Al centro del rettangolo lampeggia un triangolino con il vertice puntato verso destra, circondato da un cerchio, che per chissà quale motivo vi fa venire voglia di premerlo. Per aprire il secondo baule invece la situazione si fa più complicata, sembra infatti necessaria una combinazione, ma chissà dove potrebbe trovarsi. Magari esplorando la sala potete scoprire qualcosa, forse la colonnina che spunta sulla vostra sinistra serve a qualcosa.


    _ __ ___ __ _



    Turnazione: Libera
    Scadenza: \\
    Angolo del QM: Qui decidete voi cosa fare, potete esplorare, analizzare gli oggetti presenti o semplicemente passare oltre e raggiungere la sala successiva... a voi la palla :3
     
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12 replies since 21/3/2017, 17:30   246 views
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