Nelle fauci dell'Abisso

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    "Tutti gli uomini sono nati ribaldi, banditi, ladri ed assassini.
    Senza la potenza restrittiva della Provvidenza,
    nulla ci impedirebbe di mostrarci così come siamo,
    in qualsiasi occasione".


    Daniel Defoe.

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    Ingresso all'Underground Sea, Klemvor.
    Presidio Occidentale, Endlos.

    Francamente, credeva che con quella pergamena si azionasse un qualche artefatto... ed invece apparve un un peluche. Sulle prime, credette che fosse un brutto scherzo, ma poi questo prese a parlare e dovette trattenere una risata nel constatare cosa fosse.

    « Finalmente fuori da quel cavolo di sigillo! Ma che cavolo! Si può sapere cosa...? Uh? »
    Drusilia sorrise divertita, perché infondo trovava quella bambolina brontolona adorabile. E poi... lei adorava i peluches!

    « Sono un incantesimo di Doppelgänger-guida, non è vero? » Drusilia fece prima spallucce, poi annuì « Trovo davvero, davvero, davvero disdicevole essere obbligata a questa forma ristretta per scopi futili. Mi auguro ci sia un motivo decente per costringermi a subire tutto ciò. Quelle sono un po' piccole per essere delle manticore, ed hanno le zampe troppo grosse, che gli è successo? Voi umani vi siete di nuovo messi a giocare con l'alchimia della genetica? E poi... Si può sapere dove siamo?? »
    -Nel sottosuolo di Klemvor. Dobbiamo esorcizzare le macchine assassine dalla Principessa Dormiente: mi hai detto di usare la pergamena appena giunti sul posto...

    Avrebbe potuto continuare ancora, ma qualcosa le interruppe.
    « Arrivano! » Eden -che evidentemente sfoggiava abilità sensoriali fuori dal comune- avvisò tutti dell'arrivo del nemico « Due ad ore dodici, un terzo più indietro, state pronti! »

    -Evitiamo lo scontro, se riusciamo- avrebbe risposto Drusilia raccogliendo la bambolina fra le sue braccia, in modo che non avesse problemi con le falcate dei più grandi. Si preparò comunque in caso di attacco, ma puntando lo sguardo su un lato in cerca di una via di fuga -Riful, dove dobbiamo andare? Puoi indicarci la via più sicura o aiutarci contro quei mostri?
    Non era un piano fantastico, ma non le piaceva troppo girare per delle fogne senza aver chiara la propria meta.


     
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    -Nel sottosuolo di Klemvor. Dobbiamo esorcizzare le macchine assassine dalla Principessa Dormiente: mi hai detto di usare la pergamena appena giunti sul posto...
    « Principessa Dormiente? Aspetta, in effetti ho qualcosa in memoria... »
    La chibi-streghetta alzò lo sguardo, seppure con aria notevolmente scocciata. La situazione però era piuttosto concitata, ed in lontananza già si udivano i suoni metallici delle macchine in movimento.

    -Riful, dove dobbiamo andare? Puoi indicarci la via più sicura o aiutarci contro quei mostri?
    « Ma vuoi darmi un istante?? Mi hai appena evocata, come pretendi che... oh, ma andiamo! Tutta questa cosa non ha senso, ti sei veramente messa contro un coso dotato di un occhio stregato? Ti avevo detto di non farlo, è una cosa stupida! E poi... »
    Due occhi rossi brillarono nell'oscurità sul fondo del canale, quando il primo drone guerriero svoltò l'angolo falciando l'aria con arti simili a lame. Chibi-Riful lo vide chiaramente e si bloccò, soffermandosi qualche attimo a capire che cosa cavolo era quell'affare.

    « Di là. »
    Alzò un ditino accennando ad una delle porte laterali dotate di maniglia antipanico, su cui immediatamente si avventarono tutti i riders maschi ad eccezione di Eden, che un passo alla volta si avvicinò in prima linea, schioccando le dita una ad una con lenti gesti metodici simili a quelli eseguiti per esercizio dai batteristi di certi gruppi musicali, prima dei concerti. Sebbene notevolmente più grosse dell'apertura, le manticore riuscivano a passare in qualche modo, però ci voleva del tempo. Dovevano entrare in fila una ad una, e le ragazze naturalmente dovevano smontare, riuscendo tutte e tre a complicare le operazioni bisticciando in modo chiassoso con i ragazzi che le incitavano a darsi una mossa.

    « Erano meglio dei soldati. »
    Brontolò Chibi-Riful guardando gli Storm Riders far passare le manticore una ad una, con l'ovvia conseguenza che lei stessa e naturalmente pure Drusilia erano obbligate ad aspettare. Virginia era già dall'altra parte, Leo aveva insistito per farla passare per prima assieme a lui, scelta di cui probabilmente si era già pentito a giudicare dagli urlacci conditi da imprecazioni che arrivavano dall'altra parte, rivolti a turno a tutte e tre le ragazzine che per qualche motivo incomprensibile non volevano saperne di prendere la cosa sul serio e di obbligare la loro belva a passare di là senza troppe cerimonie.
    « Come mai non ti ho dato delle evocazioni? Ah, lasciami indovinare: non me l'hai chiesto. Ovvio che non me l'hai chiesto, perché non ti avrei mai dato un mio Doppelgänger-guida sapendo che scendevi con questi tizi qui. Ah, comunque se là sotto c'è quello stesso demone di cui si è preso cura il mio agente durante il trasporto di Tokyo su questo semipiano allora morirete tutti. Ovvio che morirete tutti, quell'affare ha un jagan, hai idea di cosa significa? »
    Chiese con aria saccente.
    « E' un occhio che vede il futuro. Tu che fai se vedi il futuro e sai che arrivano degli scocciatori? Beh, in effetti il fatto che siete arrivati fin qui è buon segno, forse siete fortunati e dopotutto non c'è nessuna principessa dormiente. Me lo auguro, sarò anche un semplice incantesimo di Doppelgänger ma non mi va di farmi uccidere. Sento il dolore, sai? Oh, eccoli che arrivano... »

    Come degli uragani, i due droni-soldato emersero dal tunnel, divorando lo spazio che li separava dal gruppo misto di Storm Riders, Manticore e Laputensi. Le operazioni per portare le belve dall'altra parte erano a due terzi, ma il grosso deretano di una delle tre bestie non ne voleva sapere di scomparire dalla porta, quindi Drusilia e chibi-Riful erano bloccate, e con loro Eden che praticamente formava la retroguardia. Come i mostri metallici uscirono dal profondo tunnel, però, il Gravity Children scattò in avanti, le Air Treck che produssero uno stridio simile a quello di metallo che sfrega contro altro metallo. Un battito di ciglia ed era su una delle pareti, alla destra dei mostri di metallo. Questi scattarono, dando prova di riflessi decisamente non umani, ma il Gravity Children li anticipò e li superò in rapidità, saltando e attaccando, facendo volare via un arto metallico che andò a fracassarsi contro la parete più lontana.
    Ora i due drone-guerriero avevano completamente dimenticato la presenza di altri individui, concentrandosi solo sulla minaccia costituita da Eden, che quindi rimbalzò come la pallina di un flipper impazzita, guadagnando metri sui due nemici, quando ecco che in lontananza altri due globi rosso sangue si materializzano nel buio ed iniziano a marciare verso gli intrusi, lame di acciaio color ceramica che sfregano sui tubi del soffitto annunciando la presenza del terzo mostro di acciaio.

    Finalmente anche la terza manticora era passata, ed ora erano rimasti solo Drusilia, chibi-Riful ed Eden.

    « Ti vuoi sbrigare? Non posso passare se resti di qua. Se non lo hai notato mi nutro della tua energia spirituale, sono legata a te. »
    Disse il plush con aria annoiata, fluttuando nell'aria.
    Piccolo dettaglio che sul momento forse Drusilia non aveva notato: la chibi-Riful era una specie di sanguisuga attaccata alle sue riserve di energia, ed era anche piuttosto vorace sebbene al momento fosse difficile fare una stima di quanto consumava, inoltre erano solo all'inizio della traversata. Che fare: bruciare energia ed aiutare il Gravity Children, oppure lasciarlo a se stesso, solo contro tre nemici?

    « Andate! »
    Disse lui mentre combatteva, cercando di dare una risposta all'interrogativo.
    « Comandante Generale! »
    Dall'altra parte anche la voce di Leo, che esorta Drusilia a passare oltre...

     
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    « Erano meglio dei soldati. »
    La Chibi-Riful, dopo aver indicato la via, prese a brontolare.
    « Come mai non ti ho dato delle evocazioni? Ah, lasciami indovinare: non me l'hai chiesto. Ovvio che non me l'hai chiesto, perché non ti avrei mai dato un mio Doppelgänger-guida sapendo che scendevi con questi tizi qui. Ah, comunque se là sotto c'è quello stesso demone di cui si è preso cura il mio agente durante il trasporto di Tokyo su questo semipiano allora morirete tutti. Ovvio che morirete tutti, quell'affare ha un jagan, hai idea di cosa significa? E' un occhio che vede il futuro. Tu che fai se vedi il futuro e sai che arrivano degli scocciatori? Beh, in effetti il fatto che siete arrivati fin qui è buon segno, forse siete fortunati e dopotutto non c'è nessuna principessa dormiente. Me lo auguro, sarò anche un semplice incantesimo di Doppelgänger ma non mi va di farmi uccidere. Sento il dolore, sai? Oh, eccoli che arrivano... »
    In realtà, lei con Riful ne aveva parlato a più riprese, e se era vero che l'Alfiere non le avesse direttamente chiesto delle evocazioni, altrettanto stupido era imputarne la colpa in modo assoluto. Non a caso, nonostante le parole della bambolina le fossero scivolate letteralmente addosso, forse a causa del momento concitato, Drusilia le rispose a tono.
    -Sono abbastanza sicura che Riful mi abbia dato ciò che serve: dopotutto è molto intelligente e non ha bisogno che le suggerisca io certe cose.

    Fu allora che due droni-soldato emersero dall'oscurità di quel postaccio, quando il tentativo di condurre le belve dall'altra parte del tunnel non erano ancora completate. Eden formava la retroguardia: quando vide i mostri metallici troppo vicini, egli scattò in avanti, aiutato in rapidità dalle proprie Air Treck. In un attimo arrivò su una delle pareti, alla destra dei mostri di metallo e ne buttò giù il primo.
    Sembrava andare benissimo, ma iniziarono ad arrivarne altri proprio quando l'ultima manticora riuscì a passare.

    « Ti vuoi sbrigare? Non posso passare se resti di qua. Se non lo hai notato mi nutro della tua energia spirituale, sono legata a te. »
    Altra pessima notizia. Ovviamente nel momento peggiore.
    « Andate! » Disse intanto Eden, mentre Leo la spronava a raggiungerlo « Comandante Generale! »

    Quella scelta, per Drusilia, non fu troppo difficile: pur essendo una brava persona, era comunque un soldato e sapeva che giocare alla mamma in guerra generava solo danni su danni. Era necessario fidarsi dei propri compagni in determinate situazioni, anche se il rischio di lasciarci la pelle era elevato.

    -Arrivo.

    Non batté ciglio, dunque si diresse verso Leo.


     
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    -Sono abbastanza sicura che Riful mi abbia dato ciò che serve: dopotutto è molto intelligente e non ha bisogno che le suggerisca io certe cose.
    Non ci fu mai espressione più chiarificatrice di quella che la piccola chibi-evocazione rivolse a Drusilia, mai si vide un volto meno convinto sul facciotto di un plush e mai si decifrò meglio il pensiero di una creaturina in super-deformed.

    « Meeeh~ se lo dici tu... »
    Disse guardandosi attorno, una volta al di là della porta.
    « Comunque adesso abbiamo altri problemi a cui pensare. Anzitutto... che cosa diavolo è questo posto?? »
    Fu rassicurante constatare come gli Storm Riders non erano affatto stupiti o preoccupati dell'ambiente, anzi in qualche modo sembravano a loro agio, sopratutto le tre fanciulle sulle rispettive cavalcature, che procedevano tranquille nel poco spazio a disposizione. Per Drusilia invece il luogo doveva sembrare quanto mai inusuale, specie perché non corrispondeva a niente che ci si sarebbe aspettato nella regione che le tribù della tempesta chiamano Underground Sea. C'erano sì e no un metro e mezzo di terreno irregolare a mo' di passerella, e poi una voragine ampia quindici metri, che arrivava dall'altra parte di quella che forse, un tempo, doveva essere un'arteria della metropolitana, oppure un complesso destinato alla manutenzione dei condotti idrici, impossibile dirlo. Fatto sta che era tutto distrutto, come se fosse esplosa una bomba nucleare. Il terreno era sprofondato, la voragine era talmente profonda che non si vedeva il fondo, ed i vari livelli sottostanti erano sventrati ed esposti come se qualcuno avesse fatto a pezzi un cadavere con una mannaia esponendo sezioni della carne allo studio di un'attenta autopsia.

    « Non volevamo passare da qui. Questo non è un bel luogo dove transitare. »
    Disse Leo, puntando una torcia nell'oscurità e avviandosi con passo cauto, tenendo dietro al trio di manticore che incedevano perfettamente a loro agio.
    « Dovevano far esplodere una bomba a idrogeno nella tana delle "bestie" ♥ »
    Disse allegramente Seila, la più piccina del gruppo.
    « Invece qualcosina non andò bene, vennero tutti assassinati e poi ci fu un bel bum. »
    "Assassinati". Strano termine. E infatti, appena prese di nuovo la parola Leo...

    « Era improbabile che i corpi fossero ancora qui, si pensava che l'esplosione si fosse portata via tutto quanto... Mio fratello però insistette per venire qua sotto a cercare qualcosa da seppellire, lui ed altri tre. Così si scoprì la verità, che non erano state le bestie a far fuori tutta la squadra. Bastardi. Ma stavolta avremo successo, anche per loro. Dove li avete trovati, Snake? Tu te lo ricordi? »
    Il rider in bianco annuì.
    « Certo che me lo ricordo. Più avanti c'è un rifugio antiscoppio, erano ammassati lì. Non s'è mai capito perché la mocciosa li ha portati tutti lì dentro. Disse Idra che voleva fottere le regalia, ma la puttana neanche le aveva toccate, le AT. Era una Gravity Children, quelli sono tutti pazzi, tranne Eden. A proposito, dici che ce l'ha fatta? »
    « Arriverà a breve... »
    Rispose Leo, gettandosi un'occhiata alle spalle ma tenendosi sul vago. Tanto bastò a Snake.
    A quel punto il leader della Dawn Knights tornò a rivolgersi a Drusilia, anche se indirettamente si rivolgeva alla chibi-Riful:
    « Dunque proseguiamo? Abbiamo solo una via da percorrere, a meno che non decidiamo di scalare la voragine. »
    Disse volgendo il fascio di luce artificiale della torcia nella voragine, lasciando intendere che i riders potevano, se necessario, scendere lungo la superficie della voragine scalando i livelli in verticale, invece di proseguire lungo il percorso. In pratica Leo si chiedeva più che altro se Drusilia e sopratutto Virginia erano in grado di fare altrettanto, qualora si optasse per quella soluzione.

    « Per il momento da nessuna parte. Siete troppo precipitosi, vi state gettando al buio senza ragionare. »
    Come sempre, la vocetta saccente di Riful non risparmiava un deciso rimprovero ai presenti.
    « Dobbiamo andare laggiù, e questo è chiaro, però anzitutto bisogna stabilire con chi e con cosa avete a che fare! A questo punto, se siete arrivati fin qui significa che l'occhio stregato non è attivo, o forse è morto o magari non è più laggiù. Magari la principessa dormiente si è già svegliata da un pezzo, chissà? La mia memoria è danneggiata, non ho ricordi di quel periodo anche se so di per certo di aver incaricato un mio agente di vigilare su di lei, ma ora lui si trova lontano, nel Pentauron. Significa che si è disinteressato della missione, oppure che l'ha portata a compimento. Opterei per la seconda soluzione, anche perché in caso contrario sarebbe più sensato girare i tacchi. Comunque ho bisogno di sapere... ma è normale che ci sono così poche di quelle creature meccaniche? Anche adesso, non dovrebbero piombarci addosso da tutte le direzioni? »
    Leo fece spallucce.
    « Non c'è problema, nell'ultimo periodo non sono molto attive. In questa zona non se ne sono più viste da un pezzo, dalla guerra con gli Headhunters. »
    Chibi-Riful sospirò, irritata dalla mancanza di acume del suo interlocutore.
    « E come mai? Avrete delle teorie, almeno! Insomma, un dettaglio così importante è passato sotto silenzio. »
    Leo stavolta sembrò notevolmente irritato dall'atteggiamento della bambolina, che in effetti non lo stava trattando con molto riguardo.
    « Dov'è il problema? » Disse in tono marcatamente aggressivo. « Abbiamo scelto questa zona proprio perché tranquilla. Secondo te dovevamo invece inoltrarci in una zona ad alta densità di nemici? »
    Riful smise platealmente di parlare con Leo e scelse invece di rivolgersi a Drusilia:
    « Se vuoi fare il rituale di esorcismo ti basta arrivare poco più in là. »
    Disse indicando vagamente una zona da qualche parte nel buio davanti al gruppo, ma in profondità, dove regnava il buio.
    « Il problema è che c'è qualcosa che non va in questo luogo, e non riesco a capire che cosa. Sebbene ho la sensazione che mi sfugga qualcosina... »

    Spiego la situazione a grandi linee, così decidi il da farsi. Dunque, ora siete in una zona sicura, davanti a voi c'è un percorso che porta in una zona ignota, ma avete la possibilità di saltare diversi livelli del sottosuolo passando dalla voragine, purché tu e Virginia siate in grado di adoperare abilità passive o attive adeguate all'impresa (abilità di volare, agilità sovrannaturale, capacità di scalare le pareti, robe così). Stando a Riful c'è poca distanza fra il punto in cui vi trovate e la vostra destinazione, in linea d'aria naturalmente, però c'è un problema di fondo che in parole povere di può riassumere come "è tutto troppo tranquillo". In pratica avete percorso mezza Klemvor e vi siete inoltrati di parecchio incontrando a malapena tre droni guerrieri, ovvero droni di taglia media. Normalmente le strade sono pattugliate dalle sentinelle più piccole, e di certo arrivati a questo punto avreste dovuto fare più incontri secondo le stime dei rider. Ne consegue che la situazione attuale non corrisponde alla norma delle cose, il che allarma la chibi-Riful perché dal suo punto di vista tutto ciò che non è "nella norma" è potenzialmente il risultato di una manipolazione da parte della spada demoniaca dotata di Jagan, capace quindi di vedere il futuro e manipolare il passato di conseguenza.
    Devi decidere che fare: se proseguire cautamente in avanti lungo il percorso più lungo, oppure se tagliare dritto accorciando di molto la distanza da percorrere (sempre che Virginia possa farlo senza problemi).
     
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    Il luogo in cui si erano ritrovati era alieno e sicuramente poco piacevole per quelli che erano i gusti della Dama del Vento. Una voragine ampia quindici metri arrivava fino ad un tunnel dal dubbio utilizzo... e non era facile trovarne il fondo. Ogni cosa era sventrata, esattamente come se fosse esplosa una bomba.

    « Non volevamo passare da qui. Questo non è un bel luogo dove transitare. »
    « Dovevano far esplodere una bomba a idrogeno nella tana delle "bestie" ♥ Invece qualcosina non andò bene, vennero tutti assassinati e poi ci fu un bel bum. »
    L'Alfiere Errante inarcò un sopracciglio, perplessa. Non che gli assassinii non fossero frequenti fra i riders, ma quella storiella pareva strana anche a Drusilia. Non parlò, comunque: si limitò ad ascoltare la loro bizzarra versione dei fatti, interessata ma non troppo, finché finalmente non si decise di tornare al presente.

    « Dunque proseguiamo? Abbiamo solo una via da percorrere, a meno che non decidiamo di scalare la voragine. »
    Drusilia aprì la bocca per parlare, alzando l'indice, ma la versione peluche di Riful la interruppe, innervosita.
    « Per il momento da nessuna parte. [...] se siete arrivati fin qui significa che l'occhio stregato non è attivo, o forse è morto o magari non è più laggiù. Magari la principessa dormiente si è già svegliata da un pezzo, chissà? La mia memoria è danneggiata, non ho ricordi di quel periodo anche se so di per certo di aver incaricato un mio agente di vigilare su di lei, ma ora lui si trova lontano, nel Pentauron. Significa che si è disinteressato della missione, oppure che l'ha portata a compimento. Opterei per la seconda soluzione, anche perché in caso contrario sarebbe più sensato girare i tacchi. Comunque ho bisogno di sapere... ma è normale che ci sono così poche di quelle creature meccaniche? Anche adesso, non dovrebbero piombarci addosso da tutte le direzioni? »
    « Non c'è problema, nell'ultimo periodo non sono molto attive. In questa zona non se ne sono più viste da un pezzo, dalla guerra con gli Headhunters. »
    « E come mai? Avrete delle teorie, almeno! Insomma, un dettaglio così importante è passato sotto silenzio. »
    « Dov'è il problema? Abbiamo scelto questa zona proprio perché tranquilla. Secondo te dovevamo invece inoltrarci in una zona ad alta densità di nemici? »
    Leo divenne -giustamente- aggressivo, ma Drusilia trovò che il discorso della bambolina non facesse una piega. Peccato che non fosse minimamente in grado di comunicare col resto del gruppo: probabilmente sarebbe toccato a lei evitare che si ammazzassero a vicenda.
    « Se vuoi fare il rituale di esorcismo ti basta arrivare poco più in là. Il problema è che c'è qualcosa che non va in questo luogo, e non riesco a capire che cosa. Sebbene ho la sensazione che mi sfugga qualcosina... »

    Prima che la situazione degenerasse ulteriormente, la Dama del vento si avvicinò docilmente a Leo, posandogli una mano sulla spalla e guardandolo con occhi comprensivi ma fermi, probabilmente nel tentativo di calmarlo. Dopotutto, lui era il suo anello di congiunzione con gli altri: non poteva permettersi di perderlo o di trovarselo contro.

    ZnoIqGf

    -Hai fatto la scelta migliore in base alle informazioni di cui disponevi, Leo. Posso volare, se me lo chiedi, e portare Virginia sulle mie spalle, tuttavia credo anche io che qui attorno sia troppo calmo, anche per una zona molto tranquilla.
    Si rivolse dunque all'avatar di Riful.
    -E se non fossero le macchine, i nostri futuri nemici?

    Lo disse a voce bassa, quasi sussurrata, tradendo un lieve stato di tensione.

    -I Gravity Children mi hanno parlato di un loro... "problema", che risale proprio alla nascita del problema degli Headhunters. Quando i Gravity Children defunti si sono risvegliati dalla morte... alternavano momenti di lucidità a stati di pura follia, come se qualcosa agisse al posto loro: l'unica soluzione per loro era allontanarsi dal territorio di Klemvor ed eleggere un Re del Cielo che li comandasse grazie a dei marchingegni che li avrebbe tutti resi dei soldatini ubbidienti... non macchine assassine. Loro -in particolare i più gentili- desideravano la schiavitù, pur di non impazzire. Capisci, Riful?
    Attese qualche attimo, non sapendo se qualcuno dei Riders avesse seguito bene il discorso. Eppure, ogni idea in quel momento le vorticava nella testa, ogni informazione sembrava portare a quello. Perfino la Gravity Children che assassinò gli amici di Leo poteva esser stata posseduta: dopotutto, era inusuale che non prendessero un "ricordo" dai perdenti come alcuni pezzi delle AT. Non era nelle loro usanze.
    -E se fosse in grado di "possedere" i Gravity Children? Oppure i corpi dei defunti?
    In effetti, lei non sapeva molto su questa "Principessa", ma magari Riful avrebbe ripreso la memoria, se aiutata.
    -Oppure ha reagito alla tua discesa durante l'ultima caccia agli Headhunters, quando hai seminato il territorio di evocazioni per proteggerti durante il rito... altro non saprei.


    Seguo il consiglio di Riful di ragionarci un attimo e ne parlo con lei e con gli altri, prima di decidere.
     
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    « Gravity Children defunti tornati dalla morte? »
    Chiese Leo, fortemente stranito da quell'improvvisa uscita.
    « Ma gli Headhunters non li ha fatti fuori tutti quanti il Re del Tuono? »
    Chiese con forte scetticismo nella voce una delle ragazze.
    « Wow, praticamente tipo apocalisse zombie? Sembra figo! »

    Shark più che stupito all'idea della possibilità di incontrare dei morti viventi sembrava entusiasta all'idea di affrontarli, il che gettava ombre inquietanti sulle motivazioni per cui si trovava là sotto. Comunque Drusilia si sarebbe probabilmente accorta in quel momento del piccolo errore di valutazione che aveva appena compiuto: anzitutto dalle parole di Leo pareva ovvio che certi fatti riguardanti gli Headhunters non erano stati resi pubblici, secondo probabilmente il fatto stesso che le guardie del corpo di Quarion avevano dei costumi così vistosi ed il volto nascosto poteva significare solo che l'esistenza degli antichi "Re" ora tornati dalla morte non era nota ai più. Dopotutto era logico: spiegare alle Tribù della Tempesta che un sacco di riders erano morti durante la faccenda degli Headhunters non contro il nemico, bensì contro le guardie del corpo di Riful era complicato, e... imbarazzante. Tutta la faccenda, in realtà, era complicata ed imbarazzante, il tipo di faccenda da non divulgare al popolino, specie se il popolino in questione è mediamente animoso e tendenzialmente abbastanza stupido.

    « Senti, io sono solo un Doppelgänger-guida quindi lascia che ti dica una cosa. »
    Insorse la Chibi-Riful con il consueto tatto.
    « Ci sono due possibilità. O laggiù c'è la creatura che tu chiami principessa dormiente, oppure no. Nel primo caso morirete tutti, nel secondo caso vi aspettano al massimo qualche complicazione di poco conto. Vuoi davvero rischiarti un cinquanta-cinquanta? »
    Rimbeccò infastidita.
    « E' uno stupido lancio di moneta, un testa o croce. Torna indietro, allestisci un incantesimo di scanner a lungo raggio, le interferenze del terreno sono di poco conto con le rune giuste! Oppure assolda un team di esploratori competenti! Rischi la pelle. Questa non è una scampagnata da fare con della bassa manovalanza e qualche animaletto da compagnia. »

    « Ehi, specie di mosca svolazzante! Che ne dici di avvicinarti, così ti faccio vedere da vicino l'animaletto da compagnia? »
    Il tono di voce di Shara era irritato, e come parlò la sua manticora ruggì con violenza all'indirizzo di Riful, che non rimase particolarmente impressionata. Al segnale di nervosismo di una delle tre belve, anche le altre risposero con altrettanta concitazione e di lì a poco iniziò un concerto di ringhii e soffi ferini. Leo intervenne immediatamente per sedare il potenziale casino, ed alla sua voce si unirono subito gli altri due ragazzi, che pure non ne volevano proprio sapere di vedere le loro "sorelline" scatenare una rissa con un plush indisponente che solo in teoria doveva limitarsi a far loro da guida. Tutto quanto venne però immediatamente interrotto da un forte boato che proveniva dall'alto, e poi da un fracasso come di ferraglia sbattuta a terra da un treno in corsa. Il suono si moltiplicò per effetto dell'eco, ed in lontananza il gruppo poté vedere qualcosa che rovinava lungo il pendio. Tutti puntarono su di esso i fasci di luce delle torce, e con la coda nell'occhio fu visibile il bianco ceramica della corazza di un drone accartocciato come se investito da un autotreno, e poi scagliato malamente lungo la voragine provocata dall'esplosione di tanti anni prima. Gli sguardi dei presenti puntarono in alto, e per un istante una massiccia sagoma umana fu visibile da qualche parte in alto, su una delle grate che sporgevano sul condotto dove si trovava il gruppo.

    « Ah! Eden nii-chan ha già finito! ♥ »
    Sorrise Seila, tutta contenta.
    « Impossibile! Come diavolo ha fatto a finire lassù? »
    Leo si voltò in direzione del portone da cui erano entrati nel corridoio con aria ansiosa. Come aveva fatto Eden a percorrere tutto quel tragitto arrivando così in alto, se i condotti che avevano visto portavano verso il basso? Quasi a conferma di quei dubbi, la pesante figura in ombra si voltò e scomparve.
    « Quello non è Eden! »
    Asserì Leo, quasi frustrato. Per un attimo aveva sperato nel veder confermata la speranza che il compagno fosse uscito indenne e vittorioso dallo scontro con le macchine, invece si trattava di un estraneo. Che ci faceva là sotto uno Storm Riders? Sempre che si trattasse davvero, di uno Storm Riders...

    Percorsi principali fra cui poter scegliere: proseguire verso il basso direttamente in direzione dell'obbiettivo, tornare indietro, salire verso l'alto per indagare sulla misteriosa figura.
     
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    "Tutti gli uomini sono nati ribaldi, banditi, ladri ed assassini.
    Senza la potenza restrittiva della Provvidenza,
    nulla ci impedirebbe di mostrarci così come siamo,
    in qualsiasi occasione".


    Daniel Defoe.

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    Ingresso all'Underground Sea, Klemvor.
    Presidio Occidentale, Endlos.

    « Senti, io sono solo un Doppelgänger-guida quindi lascia che ti dica una cosa. Ci sono due possibilità. O laggiù c'è la creatura che tu chiami principessa dormiente, oppure no. Nel primo caso morirete tutti, nel secondo caso vi aspettano al massimo qualche complicazione di poco conto. Vuoi davvero rischiarti un cinquanta-cinquanta?
    E' uno stupido lancio di moneta, un testa o croce. Torna indietro, allestisci un incantesimo di scanner a lungo raggio, le interferenze del terreno sono di poco conto con le rune giuste! Oppure assolda un team di esploratori competenti! Rischi la pelle. Questa non è una scampagnata da fare con della bassa manovalanza e qualche animaletto da compagnia.
    »

    Ovviamente, Drusilia non avrebbe mai giocato un "testa o croce" per questioni simili, tuttavia non erano i riders che l'accompagnavano, il problema: l'idea di scannerizzare la zona non le sembrava affatto male. Mentre rifletteva sul da farsi, le ragazzine insorsero all'acidità della bambolina, trattenute dagli uomini del team, stranamente più assennati della controparte.

    -Calmi tutti, sono io che decido chi va bene per cosa, non lei.

    Lo disse con aria distaccata, come per marcare una cosa ovvia. Semplicemente, quei riders dovevano imparare a dar meno peso alle parole della maghetta, selezionando solo ciò che era realmente interessante. Un po' come aveva imparato a fare lei, nel corso del tempo.

    In ogni caso, qualunque cosa fosse accaduto di li a poco, furono interrotti da un boato proveniente dall'alto, seguito dal cozzare della ferraglia su una superficie estremamente violento. L'eco fu fin troppo chiaro, e non fu affatto difficile per il groppo vedere un drone a pezzi cadere per il pendio e finir scagliato nella voragine. Una sagoma massiccia ne era stata l'artefice, ma non fu chiaro a chi (o cosa) appartenesse.

    « Ah! Eden nii-chan ha già finito! ♥ »
    « Impossibile! Come diavolo ha fatto a finire lassù? »

    Leo -giustamente- osservò quanto fosse improbabile la presenza di Eden in quel punto tanto alto, e se un compagno di squadra la pensava in quel modo, Drusilia non poté fare altro che fidarsi ciecamente. Inoltre Leo non era affatto stupido, e questo rendeva le cose molto più semplici.

    « Quello non è Eden! »
    Leo confermò i dubbi con frustrazione, mentre la figura si voltava e spariva nelle ombre.
    Drusilia, a quella scena, si domandò innanzitutto chi fosse, se un alleato, un nemico o qualcun altro trovatosi per puro caso immischiato in quella faccenda. Non sembrava volerli attaccare -altrimenti avrebbe seguito i suoni e la luce- o raggiungerli, tuttavia dovevano comunque confrontarsi con una spada senziente ed abile stratega. Questo significava che poteva benissimo essere una trappola.

    -Credo che capire chi ci sia qui dentro possa sbilanciare le probabilità di riuscita o meno di questa missione- osservò la Dama del Vento -Scopriamo di chi si tratta, possibilmente senza farci notare. Poi decidiamo se ritirarci o continuare: ci sono troppe cose che non sappiamo di questo posto e troppe presenze per i miei gusti, sarebbe stupido lanciarci al buio in questo modo.

    Avrebbe atteso un cenno da parte di Leo, poi si sarebbero diretti verso la figura misteriosa.


    Drusilia vuole capire di chi si tratta, prima di prendere una decisione. Dunque si dirige verso l'alto.
     
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    -Credo che capire chi ci sia qui dentro possa sbilanciare le probabilità di riuscita o meno di questa missione
    Scopriamo di chi si tratta, possibilmente senza farci notare. Poi decidiamo se ritirarci o continuare: ci sono troppe cose che non sappiamo di questo posto e troppe presenze per i miei gusti, sarebbe stupido lanciarci al buio in questo modo.


    « Se lasci che mi fanno del male giuro che ti pianto in asso anche se sono solo un Doppelgänger-guida. »
    Osservò Riful con il facciotto corrucciato in un'espressione molto eloquente, del tipo "so benissimo che vai a ficcarti in un casino, affari tuoi, io non c'entro"

    « Shark, con me in esplorazione. Snake, tieni le ragazze qui mentre facciamo ricognizione. »
    Dall'intero team della white knight salì un coro di dissenso, sottolineato dagli sbuffi e dagli scalpiccii nervosi della manticore.
    « Ci lasci qui?? » Sottolineò con tono di accusa la più anziana delle tre fanciulle in arcione delle temibili chimere. « A questo punto potevi lasciarci a combattere con Eden, saremmo state più utili! »
    « Quieta il tuo animo, Miria. A parte Sei, le belve non sono in grado di eseguire un wall ride di quell'altezza, inoltre sono troppo vulnerabili negli spazi stretti. Per quanto ne sappiamo, potrebbe essere una trappola. »
    Ci voleva ben altro per convincere la giovane valkyria, che infatti

    Cattura2

    « Allora facci andare avanti, non lasciarci qui appesi come carta da parati! »
    Ma Leo rimase irremovibile sulle sue posizioni, rispondendo secco prima di balzare verso l'alto, subito seguito da Shark.
    « Il Comandante Generale ha deciso, Miria. Ed io devo agire di conseguenza, ora esegui gli ordini, questa non è una battle regolare, il nemico non ci affronta faccia a faccia. »

    A quel punto a Drusilia non sarebbe rimasto altro da fare se non seguire i due, che forti delle Air Treck scalavano rapidamente la parete correndo in verticale come se fossero su strada asfaltata. Virginia sarebbe quindi rimasta col grosso del gruppo, almeno in teoria ben difesa dalle tre poderose bestie alate e dai rispettivi cavalieri, anche se a naso lasciare il solo Snake come agnello sacrificale a fare da balia a quelle tre tempeste di sesso femminile sembrava davvero impietoso nei confronti del rider in bianco. Di certo Drusilia avrebbe dovuto essere celere nel capire che cosa stava succedendo, perché sebbene Leo fosse stato abbastanza risoluto nel dare l'ordine di rimanere al suo posto, di certo la testardaggine e la mancanza di disciplina degli Storm Rider era proverbiale.
    Arrivarono quindi in quella che sembrava la sezione di un tunnel di emergenza, sventrata dall'esplosione anni prima e parzialmente crollata, bloccata dai detriti sia da un lato che dall'altro, e quindi ora inaccessibile. Non c'era traccia di droni assassini, né delle loro carcasse, e tantomeno della misteriosa sagoma oscura che si era intravista per un istante.

    « Percepisco un residuato di energia runica nell'aria. Direi che stai inseguendo qualcuno o qualcosa in grado di usare circoli runici, probabilmente uno sciamano o un troll. »
    « Un troll? »
    Chiese Shark guardando Riful di traverso, comprensibilmente scettico. Effettivamente l'affermazione della maghetta sarebbe apparsa fantasiosa anche ad uno stregone, figuriamoci ad un rider.
    « Cosa vi fa pensare che si tratta di qualcosa del genere, non potrebbe essere... chessò... qualcuno con roba di un troll. »
    « Tzè, abbiamo un esperto, allora. Dovrei cederti il ruolo, allora. Ascolta bene, esempio di bassa manovalanza umana: una quantità così concentrata di energia runica l'ho percepita sì e no tre volte in vita mia, e in due casi su tre si trattava di un troll! Naturalmente tu non sei in grado di capire, e sono pronta a scommettere che non hai mai visto uno sciamano troll in vita tua, e nemmeno... »
    « "Bassa manovalanz...?" Aspetta, aspetta, piano! Due volte su tre, hai detto? E la terza? »
    « La terza cosa...? »
    La maghetta stava contemporaneamente esasperando e provocando un'emicrania al suo interlocutore.
    « Hai detto che due volte su tre era un troll. Cos'era la terza? »
    « Oh. Un avventuriero mercenario di Liberty. Il tipo che raccatta ogni possibile artefatto di dubbia provenienza, quel genere di persona con tre anelli per dito, quattro gemme al collo, cinque corone in testa e dodici spade a tracolla, hai presente? Praticamente qualcuno con così tanti artefatti addosso da sembrare un arsenale ambulante. Adesso però dovreste spostarvi in quella direzione, ne stanno arrivando due belli grossi e l'onda d'urto potrebbe crearvi problemi. »
    E indicò la parete più lontano con il ditino, canalizzando l'attenzione degli sguardi dei presenti e mutando i loro volti in espressioni interrogative.

    La parete letteralmente esplose, franando verso l'interno come se colpita da un ariete da assedio. Piovvero mattoni dappertutto, e si alzò un polverone immenso che costrinse Leo e Shark a coprirsi gli occhi con le mani, tossendo mentre fra la polvere si levavano due figure immense. Le creature erano di ceramica bianca, dotate di lame scattanti su tutto il corpo corazzato simile a quello di un grosso crostaceo, ma si muovevano mediante code sinuose come quelle dei serpenti, sulla cui metà era innestato il carapace armato di dodici bisturi affilatissimi delle dimensioni di spade medievali, e con crani piccoli ma dotati di sensori di un rosso acceso.

    « Sono di quelli grossi! Ci servono le belve! »
    Gridò Leo, allontanandosi in direzione del bordo. Era ad un passo dallo strapiombo, e le manticore si trovavano molto più in basso, troppo lontane per intervenire.
    Riful, che nel frattempo era ovviamente calma e tranquilla, si rivolse a Drusilia con fare scettico del tipo "te l'avevo detto che finiva così".
    « Ma davvero questi vogliono usare delle manticore per combattere questi cosi? Ma ti pare? »

    Hai di fronte due droni da battaglia di classe media, più grossi e più corazzati di quelli normali che si trovano abitualmente in superficie. Per spostarsi usano corpi segmentati che visivamente ricordano quelli di un serpente, ma che in realtà appaiono più vicini a quelli di un insetto, in cui ogni singolo segmento si contrae per permettere il movimento della belva. La parte superiore del corpo è in posizione eretta, una sorta di gorgone con il carapace di un'aragosta armata di una dozzina di lame affilatissime in luogo delle zampe al posto del corpo umano. Tutta la parte posteriore del corpo è pesantemente corazzata, mentre i crani sono piccoli e parzialmente incassati nel carapace, irti di sensori. A te la scelta su cosa fare, se provare fuggire o combattere, in tal caso hai il vantaggio della prima mossa.
     
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    in qualsiasi occasione".


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    « Percepisco un residuato di energia runica nell'aria. Direi che stai inseguendo qualcuno o qualcosa in grado di usare circoli runici, probabilmente uno sciamano o un troll. »
    La presenza di energia runica non fece altro che inquietare ancora di più la Dama del Vento: lei conosceva molti altri esempi di individui esperti in quel campo, ed in effetti poteva trattarsi di qualunque cosa, con quelle premesse. L'idea del troll, tuttavia, continuava a solleticarle l'ingegno; l'ombra intravista prima -dopotutto- era particolarmente grossa.
    « Adesso però dovreste spostarvi in quella direzione, ne stanno arrivando due belli grossi e l'onda d'urto potrebbe crearvi problemi. »

    La parete più distante da loro esplose all'improvviso, generando fumo, macerie ed un polverone particolarmente fastidioso da cui si sarebbero levate due enormi sagome di droni. Erano in ceramica bianca, corazzati e pieni di lame, crani piccoli e dotati di sensori rossi. Inutile dire che il resto del gruppo fu preso dal panico, Leo per primo.

    « Sono di quelli grossi! Ci servono le belve! »
    « Ma davvero questi vogliono usare delle manticore per combattere questi cosi? Ma ti pare? »

    In realtà, l'Alfiere Errante non sapeva esattamente come comportarsi: non era abituata a nemici di quel tipo e l'ultima volta che ne aveva avuto a che fare era accaduto più di un decennio prima. In quell'occasione -però- si era occupata solo di mostriciattoli molto piccoli e fastidiosi, nulla che riguardasse quelle "cose". Il suo primo pensiero fu di scappare... tuttavia avrebbero rischiato di farsi inseguire e compromettere la situazione già di per sé pessima. Attaccare per primi, a quel punto, era d'obbligo: avrebbero sfruttato l'effetto sorpresa. Dopo avrebbero deciso se continuare.

    -Oh, al diavolo.

    Con una rapidità da veterano, forse incompatibile col suo aspetto giovane e fresco, l'Alfiere Errante aprì la propria mano, spazzando l'aria davanti a sé con violenza. Ciò che nacque da quel movimento non fu troppo visibile all'occhio dei suoi alleati: un'onda di radiazione elettromagnetica si sarebbe propagata in pochi istanti, travolgendo inesorabilmente le due bestie meccaniche. In cuor suo, Drusilia sperò che quell'attacco riuscisse nel proprio scopo, cioè generare un malfunzionamento nei loro circuiti, ma le sarebbe andata comunque bene l'idea di distrarli in qualche modo, generando un qualsiasi tentativo di difesa che avrebbe potuto rallentarli. Quasi contemporaneamente -infatti- la donna avrebbe stretto fra le mani il proprio arco, estraendo un paio di frecce dalla faretra. Le scagliò nel momento che ritenne adatto, puntando ai sensori incastonati nel piccoli crani.

    Sapeva di aver ben pochi arcieri suoi pari, sia in rapidità che mira, ma era altrettanto consapevole che delle semplici frecce avrebbero fatto ben poco su giganti metallici come quelli. Non le sarebbe comunque importato, perché non era esattamente quello lo scopo del lancio: quando entrambi i dardi avrebbero raggiunto i sensori, solo allora la sua vera strategia avrebbe dato i suoi frutti: sfruttando le correnti da lei tranquillamente manipolate, avrebbe infatti reso roventi i metalli dell'intera zona colpita nella speranza di fonderli del tutto.

    -Ora statevene fermi e muti, non abbassate la guardia.

    Avrebbe ordinato il silenzio, nella speranza di vedere qualche effetto positivo.
    Se fosse andato tutto liscio, forse avrebbe proposto di tornare indietro e tentare un'altra via.
    Non aveva voglia di vedersela anche con i troll, dopotutto.

    Energia: 110 - 10 - 20 = 80%
    Riassunto: lancio "Radiazione elettromagnetica" a consumo Medio verso i due mostri come se fosse un'onda d'urto. L'idea è che ne vengano colpiti, ma va bene anche se li "distrae" o rallenta la difesa all'attacco successivo. Lancia quasi contemporaneamente due frecce sfruttando le doti da arciere ma (soprattutto) l'abilità del casting nelle frecce: colpendo il bersaglio (cioè i sensori nei crani) azioneranno la tecnica multicolpo "Forgia ad Induzione", usata a consumo Alto (diviso due, cioè i bersagli della multicolpo).
    NB: Riporto solo gli elementi della scheda sfruttati nel turno.

    ABLITA' PASSIVE

    GODDESS OF LOVE »
    [Malia d'Amore: 5 | Anti-Malia: 5 | Lie-Detector: 5 | Mindfuck-Alert: 5 | Trick-Detector: 5 | Empatia: 5 | +10% di Energia: 5]

    LADY OF THE WIND »
    [Manipolazione Atmosferica: 0 | Instant Casting: 5 | Antiauspex-Radar: 5 | Auspex “Radar”: 5 | Auspex di Composizione dell'Aria: 5 | Bonus alla Velocità: 5 | Doppio Bonus all'Agilità: 5+5=10]

    AURA DEI GIUSTI »
    [Malia di carisma]

    ARMI E ARTEFATTI

    ♥ Alcarcalime »
    Si tratta apparentemente di un semplice arco bianco lungo circa un metro. Su tutta la sua superficie sono intagliate rune dorate. A contatto con la luce, questo reagisce emanando riflessi argentei. Ha una gittata di trenta metri e comprende un set di frecce realizzate con le stesse leghe metalliche ed organiche servite per forgiare l'arco.
    Tecniche passive: Arciere Arcano»
    Da sempre i Galanodel sono famosi per la loro abilità di tiratori scelti. Grazie alle sue caratteristiche razziali, la Dama del Vento è perfettamente in grado di lanciare dardi ad una velocità maggiore rispetto la norma senza perdere la precisione del lancio. Questo si traduce in una cadenza di fuoco di 6 colpi a turno, anzichè 3. Inoltre, quando Drusilia lancia una freccia per mezzo di Alcarcalime, è in grado di infondere la sua magia all'interno di essa. Ciò le permetterà di far funzionare magie da "tocco" a distanza, come anche travolgere i propri nemici con tecniche che, altrimenti, non li avrebbero mai raggiunti dato il ridotto raggio d'azione; esse infatti manterranno le medesime caratteristiche, tuttavia partiranno dal punto esatto che colpirà la punta della freccia.
    [oggetto + dardi base (10) 1 + dardi aggiuntivi (+10) 1 + cadenza di fuoco raddoppiata 5 + casting nelle frecce 5 = 12pt]

    Leone d'Ercole »
    Ercole è una figura mitologica che assimila in un solo individuo tutto il concetto di prestanza e forza fisica. Il suo mito è conosciuto soprattutto nel Presidio Orientale grazie ad alcuni libri di storie di Palanthas narranti gesta di eroi e dei stranieri, spesso fonti d'ispirazione per chi -in seguito- si arruolerà negli eserciti come difensore dei deboli e nemico delle ingiustizie. Trattandosi di un mito, non si è certi della reale esistenza di questa figura; alcune reliquie a lui associate -sebbene diano l'impressione di essergli realmente appartenute- potrebbero essere artefatti successivi all'epoca dell'eroe, generati con perizia da mani esperte e maghi potenti. Antiche o meno, resta concretamente la loro indiscussa utilità e potenza: si dice che, anche se non appartenute all'eroe, siano comunque in grado di riprodurre le caratteristiche che lo hanno reso famoso nei vari universi. Uno di questi artefatti è una cavigliera metallica, a forma di leone alato -uno dei simboli di Ercole. Questa, se indossata, annulla l'impossibilità di sommare Power Up passivi oltre il 50% nell'attributo Agilità/Destrezza. Il giocatore potrà infatti accumularli fino al 100%, superando di fatto tutti gli altri personaggi schedati.

    TECNICHE ATTIVE

    Radiazione elettromagnetica »
    In fisica, in particolare in elettromagnetismo, la radiazione elettromagnetica è un fenomeno ondulatorio dato dalla propagazione nello spazio del campo elettromagnetico. Si tratta della propagazione contemporanea di un campo elettrico e di un campo magnetico, oscillanti in piani tra loro ortogonali. La radiazione elettromagnetica si propaga in direzione ortogonale ai due campi. Secondo il modello standard, la quantità discreta ed indivisibile di tale radiazione elettromagnetica è il fotone, mediatore dell'interazione elettromagnetica, ed è una particella (nel senso della meccanica quantistica) che segue la statistica di Bose-Einstein, ovvero un bosone. La velocità di propagazione è costante ed indipendente dalla velocità della sorgente, dalla direzione di propagazione, e dalla velocità dell'osservatore; e nel vuoto è pari alla velocità della luce, la quale è l'esempio più noto di onda elettromagnetica. In un ambiente non vuoto, invece, tale rapidità è in un certo modo limitata da vari agenti (in termini di gdr viaggerà "veloce" come una tecnica di onda d'urto o simili). Nella radio e nella televisione, nei telefoni cellulari, nei computer e nel radar, nel forno a microonde e nelle radiografie: gli utilizzi tecnologici della radiazione elettromagnetica sono particolarmente diffusi.
    Drusilia, inquanto elementarista è quindi in grado di padroneggiare l'elemento "Luce". In base a ciò può lanciare un'onda di radiazione elettromagnetica come se fosse un'onda d'urto, provocando il malfunzionamento o l'interferenza di macchinari, che in base al danno possono esser permanenti o non. Negli esseri viventi provoca danni solo se sono esposti ripetutamente ad esse per un tempo prolungato, cosa quasi impossibile a livelli di gioco.
    Tipologia: attacco.
    Consumo: medio.

    Forgia ad Induzione »
    Si tratta di un'apparecchiatura utilizzata in ambito industriale per la fusione dei metalli. Basa il proprio funzionamento sull'effetto Joule dovuto alle correnti parassite e alle correnti di conduzione. Grazie al proprio controllo sull'aria e l'elettricità, Drusilia sarà in grado di generare attraverso l'imposizione delle mani lo stesso effetto: i metalli verranno resi immediatamente roventi ed infine sciolti. Anche materiale organico o meno -purché sensibile al fuoco o alle alte temperature- potrebbe subire orribili effetti. E' una tecnica multicolpo.
    Tipologia: attacco.
    Consumo: variabile Alto.
     
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    L'onda elettromagnetica investì le bestie di metallo bianco con un'insperata efficacia, bloccandole sul posto in posa scomposta, le lame che mulinavano in modo convulso mentre emettevano suoni stridenti che in modo inquietante ricordavano quello di un predatore selvatico ferito. Proprio allora i loro busti erano completamente esposti, la parte non protetta dal carapace di ceramica si levò al suolo e le frecce centrarono i bersagli, sfondando come burro i crani irti di sensori rosso sangue e trapassandoli da parte a parte, seguitando a fumare vapori maleodoranti anche dopo che li avevano trapassati, apparentemente rendendo le bestie cieche e sorde.

    « Uhm. »
    Sembrò riflettere Riful, che osservava la scena con aria critica.

    « Ha sfondato i sensori ottici! Sono cieche! »
    Esultò Shark, mentre Drusilia ammoniva entrambi a rimanere fermi e muti, ordine che venne prontamente ignorato da Leo.
    « I droni guerriero hanno anche dei sensori di movimento sugli arti! Sono gli ugelli posti all'attaccatura della corazza dorsale! Li vedi? Simili a rivetti! Puoi colpirli? »
    Seguendo la descrizione appena fornita, lì dove la corazza dorsale incontrava l'attaccatura degli arti superiori vi erano collocate minuscole sporgenze non più grandi di bottoni, che mai si sarebbero dette sensori. Uno di quei sensori moltiplicato per dodici arti per due bestie di acciaio, sommati ai sensori principali collocati sui crani significavano tredici frecce per bestia in modo da renderle completamente sorde e innocue stando a quanto appena detto da Leo. In un primo momento la valutazione della situazione fu tragica: le infernali creature cibernetiche non sembravano minimamente rallentate o indebolite, come se il colpo inferto da Drusilia nemmeno fosse mai esistito. Proprio allora una delle bestie si abbassò sul proprio ventre, apparentemente recuperando completamente dallo shock dell'onda elettromagnetica, e scattò in avanti come un letale autotreno munito di lame, minacciando di investire proprio i due Storm Riders che non se lo fecero dire due volte di mettere in moto le Air Treck e balzare via in direzioni opposte. La bestia nemmeno rallentò, tuffandosi dritta nel baratro alle spalle dei due Dawn Knights e continuando a mulinare selvaggiamente gli arti perfino mentre piombava nel vuoto oscuro.

    « Ehm...? Ecco... »
    Riful indicò col ditino il punto in cui la bestia si era lanciata volontariamente nel vuoto, proprio mentre l'altra sembrava prossima a partire alla carica, di nuovo trasmettendo l'inquietante sensazione che nessun danno fosse stato inferto, e che fosse ancora nel pieno possesso delle sue capacità motorie e sensitive. A sorpresa, però, all'ultimo invece di limitarsi a caricare dritto per dritto si lanciò sul soffitto con un balzo, ruotando di trecentosessantagradi l'intero corpo e poi di nuovo unicamente il busto, portandosi nell'inquietante posa di sei zampe e tutta la parte inferiore del busto rasente al soffitto, e l'altra metà del corpo completa di sei arti armati di letali bisturi rivolti verso il basso. Solo allora scattò effettivamente in avanti in direzione di Drusilia, che poté constatare che la velocità delle creature non era poi così diversa tanto sul terreno quanto sul soffitto. L'altezza ridotta del luogo in cui si trovavano, poi, giocava terribilmente a suo svantaggio perché l'essere era in grado di decapitare un adulto senza nemmeno doversi sporgere più di tanto dal soffitto.
    « So che non è il momento migliore, ma il vostro troll è laggiù. »
    Seguendo la direzione indicata dalla chibi-streghetta, Drusilia avrebbe intravisto con la coda nell'occhio una scena allarmante. Sulla stretta passerella di terreno in cui avevano lasciato Snake, le tre manticore e sopratutto Virginia, incombeva ora una figura massiccia, mentre le bestie a malapena riuscivano a girare su se stesse per fronteggiarla. Era nella penombra, e non era il momento di dare le spalle al drone assassino, ma la creatura era munita di corna e troppo grande per essere un normale umano. In qualche modo si era materializzata alle spalle della formazione, e fra lei e Virginia c'erano soltanto Seila con Nove, cioè la più piccolina della squadra in groppa alla più giovane e piccola delle manticore. Le sue sorelle maggiori erano impossibilitate ad agire a causa della stazza stessa delle belve, che le costringeva in una precaria e vulnerabile fila indiana, mentre Snake inutilmente sbraitava in direzione della bambina perché obbligasse la sua cavalcatura a smetterla di mulinare la letale coda di scorpione grondante veleno, che il felino mitologico agitava di riflesso proprio per prepararsi a difendere se stessa ed il suo cavaliere.

    Era difficile ragionare con un autotreno armato di lame in rotta di collisione con la propria testa, quindi Drusilia avrebbe avuto un problema ben più impellente a cui rivolgere la propria attenzione. Incredibilmente sarebbe bastato schivare di lato o anche solo abbassarsi per uscire incolume da quel primo assalto, ma era come se la bestia stesse prendendo le misure. Una volta superata la Dama dei Venti, infatti, avrebbe proseguito per qualche metro fino a trovare la fine del tunnel e l'inizio dello strapiombo, dopodiché si sarebbe messa con le spalle ad esso puntando di nuovo Drusilia. Riposizionatasi ed ora non più minacciata dal poco spazio in cui muoversi, si sarebbe ora scagliata con tutto il suo peso sull'Alfiere, in un assalto ben più deciso e letale portato con tutto il corpo e tutto il proprio peso. La creatura era fatta interamente in acciaio pesante e compatto, pesava oltre un due quintali ed era di per se sufficiente ad uccidere sul colpo un essere umano riducendolo a gelatina di sangue ed ossa spezzate. Ma se ciò non bastava, i sei arti superiori simili a lame erano intenzionate a fare a pezzi il suo bersaglio prima ancora di raggiungerlo materialmente.


    Una volta scagliate le due tecniche contro i due droni ti accorgi di essere assai più spossata del previsto, rendendoti conto solo ora di quanto la chibi-Riful abbia effettivamente eroso le tue riserve di energia spirituale. Scala un ulteriore 20% di energia dalla tua riserva personale. Non sei in grado di valutare correttamente quanta energia Riful ti sta risucchiando, la quale trattandosi di una quest viene valutata in base al tempo che scorre e non al passare dei turni di gioco. Considera che questo 20% è comprensivo anche del costo di evocazione di Riful stessa, quindi è davvero difficile per Drusilia valutare la situazione delle sue riserve energetiche rimaste!

    Secondo Leo, i piccoli ugelli somiglianti a dei rivetti posti all'attaccatura di ogni arto dei droni sono in realtà sensori ausiliari, complementari ai principali posti sul cranio. In un primo momento però le bestie sembrano non risentire della decapitazione, poiché sembrano sapere comunque dove si trovano i bersagli e si muovono con immutata sicurezza e destrezza. Poi però inspiegabilmente una delle due belve al termine di una carica cade nel vuoto dopo che i suoi bersagli si sono semplicemente spostati di lato, segno che qualcosa effettivamente è andato storto nella loro percezione dell'ambiente. Adesso devi occuparti della seconda creatura, che si attacca al soffitto come un enorme e letale scolopendra e ti carica con violenza, tentando di decapitarti. Questo è un normale attacco fisico portato con ridotte abilità fisiche, quindi è facilmente evitabile sia spostando si a lato, sia semplicemente abbassandosi. Una volta raggiunto il baratro, però, i giochi si fanno più interessanti. La bestia si volta ed ora punta direttamente Drusilia, poi si lancia in un vero e proprio balzo tentando di investirla a corpo morto. Questo è paragonabile ad un attacco fisico di livello Alto ed è piuttosto letale.

    Non è tutto. Il problema si complica con il troll, o qualsiasi cosa sia, che in qualche modo è comparso proprio alle spalle della vostra retroguardia, ed ora minaccia tutto il gruppo rimasto indietro comprensivo di tre manticore, tre ragazzine che le cavalcano, il povero Snake rimasto là sotto a far loro da balia e sopratutto Virginia.
     
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    "Tutti gli uomini sono nati ribaldi, banditi, ladri ed assassini.
    Senza la potenza restrittiva della Provvidenza,
    nulla ci impedirebbe di mostrarci così come siamo,
    in qualsiasi occasione".


    Daniel Defoe.

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    Ingresso all'Underground Sea, Klemvor.
    Presidio Occidentale, Endlos.

    « I droni guerriero hanno anche dei sensori di movimento sugli arti! Sono gli ugelli posti all'attaccatura della corazza dorsale! Li vedi? Simili a rivetti! Puoi colpirli? »

    Quando Leo le pose la domanda, l'Alfiere storse le labbra rosse in una smorfia infastidita. Certo che poteva colpirli, ma già quell'azione le era costata parecchie energie... più del previsto. Andando avanti in quel modo, avrebbe finito per addormentarsi... e non erano nemmeno alla fine del percorso. Non poteva sprecare ulteriormente le proprie risorse. Dovevano trovare una qualche soluzione che potesse farli procedere.
    Proprio allora -tuttavia- una delle bestie si abbassò sul proprio ventre e scattò in avanti verso gli avversari. Se gli Storm Riders non avessero risposto rapidamente, mettendo in moto le Air Treck e balzando via, il mostro li avrebbe certamente investiti. Questo, ormai privo di obbiettivi, non rallentò comunque, tuffandosi invece nel baratro alle spalle dei due Dawn Knights.

    « Ehm...? Ecco... So che non è il momento migliore, ma il vostro troll è laggiù. »

    Fu così -tra lo spavento e la preoccupazione per le sorti del resto del gruppo- che le venne un'idea.

    -Ottimo!

    Non fu chiaro se quello dell'Alfiere fosse sarcasmo o credesse davvero in ciò che diceva. Sta di fatto che l'altra bestia rimasta, in quei brevi attimi, si era lanciata sul soffitto, appiattendosi tranne che per sei arti armati rivolti verso il basso. Scattò verso la Dama del Vento, che schivò prontamente buttandosi per terra. Quando però il nemico la superò, non finì nello strapiombo come il precedente, piuttosto tornò indietro, riposizionandosi in modo che Drusilia non avesse scampo.

    -E allora hai rotto le scatole!- commentò infastidita l'Alfiere, ponendo le mani di fronte a lei e solidificando l'aria che aveva di fronte, rendendola più dura del diamante -Ti lascio in mani migliori, però...
    Un sorrisino insolente le si sarebbe stampato in volto, più che felice di essere in quella posizione fortunata: il nemico era esattamente fra lei e l'uscita del tunnel, oltre la quale -dopo un bel salto- sostavano i loro compagni e l'altro ospite cornuto.
    -BESTIONE IN ARRIVO, SCANSATEVI!

    Le ultime parole furono esplicative: con un'onda d'urto lo avrebbe lanciato proprio vicino al Troll, cercando di evitare gli altri: se era stato lui a ridurre i precedenti mostri in ferraglia, non gli sarebbe risultato troppo difficile fare a pezzi anche quello. A quel punto non le sarebbe rimasto altro che seguire l'avversario, bambolina in mano, e riunirsi finalmente con il resto del gruppo.

    Energia: 80 - 20 - 5 = 55%
    Riassunto: Mi difendo con "Barriera Eterea" ad Alto per annullare l'attacco avversario. Poi tento di lanciarlo verso il Troll con un'onda d'urto..
    NB: Riporto solo gli elementi della scheda sfruttati nel turno.

    ABLITA' PASSIVE

    GODDESS OF LOVE »
    [Malia d'Amore: 5 | Anti-Malia: 5 | Lie-Detector: 5 | Mindfuck-Alert: 5 | Trick-Detector: 5 | Empatia: 5 | +10% di Energia: 5]

    LADY OF THE WIND »
    [Manipolazione Atmosferica: 0 | Instant Casting: 5 | Antiauspex-Radar: 5 | Auspex “Radar”: 5 | Auspex di Composizione dell'Aria: 5 | Bonus alla Velocità: 5 | Doppio Bonus all'Agilità: 5+5=10]

    AURA DEI GIUSTI »
    [Malia di carisma]

    ARMI E ARTEFATTI

    ♥ Alcarcalime »
    Si tratta apparentemente di un semplice arco bianco lungo circa un metro. Su tutta la sua superficie sono intagliate rune dorate. A contatto con la luce, questo reagisce emanando riflessi argentei. Ha una gittata di trenta metri e comprende un set di frecce realizzate con le stesse leghe metalliche ed organiche servite per forgiare l'arco.
    Tecniche passive: Arciere Arcano»
    Da sempre i Galanodel sono famosi per la loro abilità di tiratori scelti. Grazie alle sue caratteristiche razziali, la Dama del Vento è perfettamente in grado di lanciare dardi ad una velocità maggiore rispetto la norma senza perdere la precisione del lancio. Questo si traduce in una cadenza di fuoco di 6 colpi a turno, anzichè 3. Inoltre, quando Drusilia lancia una freccia per mezzo di Alcarcalime, è in grado di infondere la sua magia all'interno di essa. Ciò le permetterà di far funzionare magie da "tocco" a distanza, come anche travolgere i propri nemici con tecniche che, altrimenti, non li avrebbero mai raggiunti dato il ridotto raggio d'azione; esse infatti manterranno le medesime caratteristiche, tuttavia partiranno dal punto esatto che colpirà la punta della freccia.
    [oggetto + dardi base (10) 1 + dardi aggiuntivi (+10) 1 + cadenza di fuoco raddoppiata 5 + casting nelle frecce 5 = 12pt]

    Leone d'Ercole »
    Ercole è una figura mitologica che assimila in un solo individuo tutto il concetto di prestanza e forza fisica. Il suo mito è conosciuto soprattutto nel Presidio Orientale grazie ad alcuni libri di storie di Palanthas narranti gesta di eroi e dei stranieri, spesso fonti d'ispirazione per chi -in seguito- si arruolerà negli eserciti come difensore dei deboli e nemico delle ingiustizie. Trattandosi di un mito, non si è certi della reale esistenza di questa figura; alcune reliquie a lui associate -sebbene diano l'impressione di essergli realmente appartenute- potrebbero essere artefatti successivi all'epoca dell'eroe, generati con perizia da mani esperte e maghi potenti. Antiche o meno, resta concretamente la loro indiscussa utilità e potenza: si dice che, anche se non appartenute all'eroe, siano comunque in grado di riprodurre le caratteristiche che lo hanno reso famoso nei vari universi. Uno di questi artefatti è una cavigliera metallica, a forma di leone alato -uno dei simboli di Ercole. Questa, se indossata, annulla l'impossibilità di sommare Power Up passivi oltre il 50% nell'attributo Agilità/Destrezza. Il giocatore potrà infatti accumularli fino al 100%, superando di fatto tutti gli altri personaggi schedati.

    TECNICHE ATTIVE

    Barriera Eterea »
    Ponendo le mani aperte nella direzione dell'attacco subito, Drusilia è in grado di creare una vera e propria barriera invisibile in grado di proteggerla solo ed esclusivamente nella direzione in cui sono rivolti i palmi delle sue mani. Protegge sia da attacchi fisici che da attacchi magici.
    Tipologia: difesa fisica e magica
    Consumo: variabile Alto.

    Onda d'urto »
    La presona che la applica, tramite un movimento rapido delle braccia, crea un'onda d'urto molto forte in grado di scaraventare via cose e persone nel suo raggio di azione (Pari a 5m).
    Tipologia: attacco.
    Consumo: basso.
     
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    « Nove... ti prego fai la brava, non... »
    Ancora una volta, Seila fu costretta a tenersi alla criniera della sua manticora per non essere sbalzata via, mentre questa si impennava sulle zampe posteriori, ruggendo e scalciando come un destriero da guerra, con la sola differenza che invece di poderosi zoccoli foderati di metallo, questa usava artigli grandi quanto pugnali e capaci di sventrare un toro, ma totalmente inutili contro un pesante scudo di metallo. Ed era in quella situazione di stallo che chi ci stava rimettendo erano Snake e Virginia, che si trovavano immediatamente alle spalle della manticora di Seila, pericolosamente compressi altre altre due fiere, che innervosite dalla situazione e dallo spazio angusto in cui si trovavano rischiavano davvero di rivoltarsi contro i due.

    « Shara, fai arretrare la tua belva! »
    Gridava Snake, che aveva le mani ben salde sulle spalle di Virginia e tentava in tutti i modi di tenerla lontana dalle fauci spalancate dell'animale alle sue spalle, ma al contempo al sicuro dalla colossale figura corazzata che incombeva sul gruppo.
    « Ma sei scemo?? Non vedi che Miria... »
    Shara ce la metteva proprio tutta a tenere a bada la sua cavalcatura, ma era fisicamente impossibile per lei arretrare più di così. La terza manticora, la più grande e massiccia delle tre, le impediva i movimenti e più in generale le chimere sembravano restie ad arretrare, complice la semplice mancanza di spazio nella stretta passerella con il muro da un lato, ed il profondo strapiombo dall'altra. Ed in una situazione del genere, rischiavano di andarci di mezzo gli unici a non possedere una bestia da guerra, cioè Snake -che avrebbe potuto saltare via grazie alle sue AT ma che coraggiosamente aveva scelto di non abbandonare la suora novizia che gli avevano affidato- e quello che tecnicamente era l'elemento più prezioso di tutta la missione, cioè Virginia stessa.

    « Non ci provate! Non ci provate nemmeno a dare la colpa Sei, ve l'avevo detto di non spostarci in un posto così stretto!!! Seila, devi combattere! Non possiamo arretrare più di così! »
    « Non ci riesco! Nove ha paura!! »
    « Non può aver paura! Le belve non hanno paura!!! »

    « Conosceranno la paura, invero. »
    Al riparo del massiccio scudo foderato di scaglie di drago, la figura corazzata avanzò ancora di un passo facendo impazzire di nuovo Nove e mandando nel panico più totale Seira. A quel punto parò una zampata della manticora, levò una lancia ed affondò al ventre esposto della creatura, cercando il cuore per trafiggerlo ed uccidere la creatura con un unico colpo.
    « VEDRANNO LA PAURA NEL RIFLESSO DEL LORO FATO!!! »

    -BESTIONE IN ARRIVO, SCANSATEVI!
    Una meteora di metallo distrusse una porzione del muro a pochi metri alle spalle del colosso corazzato, che ritrasse il colpo ferale proprio mentre stava per andare a segno, rimandando in questo modo la fine di Nove e della sua giovane cavallerizza, in modo da voltarsi immediatamente e fronteggiare quella nuova, inattesa minaccia. Fu allora che finalmente anche Drusilia poté vederlo distintamente, non più in penombra e non più riparato dietro li grande scudo rotondo.

    Era alto poco più di un metro e settanta, ma l'elmo decorato con corna di drago e gli spallacci poderosi lo facevano sembrare molto più alto. La corazza cremisi lo copriva dalla testa ai piedi, e non lasciava neanche un lembo di pelle esposta. Impugnava una lunga lancia dalla punta seghettata in osso sbiancato, ed un colossale scudo rotondo dall'aria pesante. Il mantello era in pelle di drago, e la quantità di monili e rune draconiche giustificava quanto supposto dalla chibi-Riful in precedenza: era effettivamente magica runica che usava, cambiava solo la natura dell'utilizzatore. Questi, infatti, non era neanche parente di un troll e se per questo nemmeno una random creatura strana che si trovava là sotto senza motivo apparente. Infatti Drusilia, e sopratutto Riful stessa, quel Cacciatore di Draghi lì l'avevano già visto in precedenza.

    « Ops. »
    Avrebbe commentato la chibi-streghetta, ammirando la scena.
    Quando la bestia meccanica si levò nel gran polverone che l'impatto aveva provocato, questa agitò le zampe simili a lame e si avventò sul primo intruso che gli si parava davanti, ovvero il Cacciatore di Draghi. Questi rimase del tutto indifferente ai lunghi arti simili a pugnali che nemmeno scalfirono l'armatura runica, piuttosto gli fracassò la punta di lancia dritto nel cuore cibernetico, poi la sollevò con forza sovrumana e con un grido belluino la lanciò nel vuoto, dove stridendo rimbalzò nell'oscurità per poi schiantarsi da qualche parte in fondo al baratro, morta.
    Fu allora che l'immortale guerriero vestito di rune stregate tornò a fronteggiare la manticora, si rimise in posizione con lo scudo proteso in avanti e la lancia pronta a colpire, e di nuovo ruggì la sua sfida.

    « IL LORO FATO E' SEGNATO! »
    Disse preparandosi a caricare di nuovo...

     
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    « Ops. »
    Quando l'identità del Troll fu chiara, Drusilia si lasciò sfuggire un profondo sospiro rassegnato.
    Non bastavano infatti i Riders, a quel punto doveva far da balia anche a quell'idiota.

    « IL LORO FATO E' SEGNATO! »

    Dopo aver fatto a pezzi la bestia meccanica, il Cacciatore di Draghi ebbe la geniale idea di tornare ad avventarsi sugli alleati, cosa nemmeno troppo inusuale: l'Alfiere ricordava infatti molto bene tutti i problemi provocati alla sua prima evocazione... ed anche dopo, in effetti. Fortuna che -l'esperienza glielo aveva già confermato- la sua non fosse altro che semplice ed inconsolabile voglia di combattere contro qualunque cosa; per fermarlo avrebbe dovuto indirizzarlo verso un nuovo nemico.

    -Pofferbacco, il mio Eroe è giunto a salvarmi!- si, esatto: "pofferbacco"... -Degli orribili mostri di ferro vogliono farmi del male! Devo raggiungere un luogo importante in fondo a questo baratro, ma un essere malvagio ha loro detto di uccidere me, i miei cavalieri e queste mie dame lungo il tragitto.
    Allargò le braccia, mostrando le presenti e frapponendosi fisicamente fra i due schieramenti avversi.
    -Nobile Cavaliere, siamo sventurate dame in difficoltà e nulla possiamo con questi mostri di ferro... è una battaglia che non possiamo combattere! Ci protegga ed avrà onore e gloria!

    Lo disse con aria svenevole e forse un pelo posticcia, indicando il drone appena sconfitto: sperò tuttavia che l'altro ci cascasse... e che Leo tenesse la sua squadra nei propri ranghi, reggendole il gioco.

    -Solo un'anima valorosa come la vostra può riuscirci!

    Dietro di lei, la piccola Virginia annuì convinta.

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    Tecniche passive: Arciere Arcano»
    Da sempre i Galanodel sono famosi per la loro abilità di tiratori scelti. Grazie alle sue caratteristiche razziali, la Dama del Vento è perfettamente in grado di lanciare dardi ad una velocità maggiore rispetto la norma senza perdere la precisione del lancio. Questo si traduce in una cadenza di fuoco di 6 colpi a turno, anzichè 3. Inoltre, quando Drusilia lancia una freccia per mezzo di Alcarcalime, è in grado di infondere la sua magia all'interno di essa. Ciò le permetterà di far funzionare magie da "tocco" a distanza, come anche travolgere i propri nemici con tecniche che, altrimenti, non li avrebbero mai raggiunti dato il ridotto raggio d'azione; esse infatti manterranno le medesime caratteristiche, tuttavia partiranno dal punto esatto che colpirà la punta della freccia.
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    Ercole è una figura mitologica che assimila in un solo individuo tutto il concetto di prestanza e forza fisica. Il suo mito è conosciuto soprattutto nel Presidio Orientale grazie ad alcuni libri di storie di Palanthas narranti gesta di eroi e dei stranieri, spesso fonti d'ispirazione per chi -in seguito- si arruolerà negli eserciti come difensore dei deboli e nemico delle ingiustizie. Trattandosi di un mito, non si è certi della reale esistenza di questa figura; alcune reliquie a lui associate -sebbene diano l'impressione di essergli realmente appartenute- potrebbero essere artefatti successivi all'epoca dell'eroe, generati con perizia da mani esperte e maghi potenti. Antiche o meno, resta concretamente la loro indiscussa utilità e potenza: si dice che, anche se non appartenute all'eroe, siano comunque in grado di riprodurre le caratteristiche che lo hanno reso famoso nei vari universi. Uno di questi artefatti è una cavigliera metallica, a forma di leone alato -uno dei simboli di Ercole. Questa, se indossata, annulla l'impossibilità di sommare Power Up passivi oltre il 50% nell'attributo Agilità/Destrezza. Il giocatore potrà infatti accumularli fino al 100%, superando di fatto tutti gli altri personaggi schedati.


    Edited by Drusilia Galanodel - 24/4/2018, 16:35
     
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    -Solo un'anima valorosa come la vostra può riuscirci!
    Ci fu un lungo istante di silenzio, in cui lo sguardo del Cacciatore di Draghi, nascosto dal pesante elmo munito di corna, sembrò spaziare da Drusilia alle manticore, salvo soffermarsi sulla Dama dei Venti come se soppesasse le sue parole. Ci stava davvero mettendo tanto, mancavano solo i classici suoni da connessione ad internet di metà anni '90 e poi si sarebbe detto che il cervello dell'evocazione usava internet explorer come broswer, tuttavia era positivo il dato di fatto che in qualche modo aveva riconosciuto la svenevole damigella in pericolo incontrata una settimana prima nelle stanze di Riful, nel giorno stesso in cui era stato evocato, e probabilmente era interdetto perché non riusciva a capire a cosa dare la priorità: alle richieste di Drusilia, oppure alla minaccia costituita dalla manticora cavalcata da Seila.
    « Ehm, come dire... »
    La Chibi-Riful fece spallucce, parlando piano piano all'orecchio dell'Alfiere per non farsi sentire, perché non erano buone notizie e non era il caso di seminare ulteriore allarmismo nel già fin troppo teso gruppo di Storm Riders.
    « Potrebbe essere che... credendo questa evocazione perduta, io potrei... cioè, la mia controparte potrebbe... aver rimosso i vincoli spirituali di quest'ultima. In pratica, è fuori controllo e nemmeno se fossi qui di persona potrei esercitare pieno potere sulla sua mente, a meno di non ristabilire tutte le costrizioni mentali del caso. Inoltre questo affare è un brutto cliente, quindi se per caso le cose si mettono male sarebbe il caso di sacrificare le manticore e lasciare che ci apre la strada verso l'obbiettivo. »
    Bell'idea, tanto gli Storm Riders della Dawn Knight di sesso femminile erano individui amichevoli e palesemente aperti a soluzioni razionali! Non si sarebbero mai opposte se Drusilia ordinasse loro di lasciare i loro cuccioli alla mercé di un'evocazione fuori controllo corazzata da testa a piedi e che accartoccia Droni Assassini come se fossero lattine di coca cola.

    Per fortuna dopo un lungo respiro da lasciare con la gola secca e la fronte imperlata di sudore, il Cacciatore di Draghi sembrò decidere che le manticore gli stavano antipatiche, ma i droni assassini li odiava di più. Si raccolse al suolo provocando un istante di panico fra le chimere in fila indiana, poi balzò in aria come una molla e atterrò parecchi metri più avanti, sfondando un buon metro di passerella rischiando quindi di capitombolare a sua volta nel baratro, si ricompose dopo un momento di incertezza, poi si erse in tutta la sua moderata altezza -resa tuttavia imponente dall'elmo munito di corna- levò al cielo il giavellotto e lanciò un grido di guerra:

    « ALALA'!!! »
    Sbraitò tutto contento, lanciandosi alla carica verso il buio, al che un ultimo sospiro di sollievo-barra-rassegnazione da parte della chibi-Riful confermò il cessato pericolo.

    « Seguiamolo! Anche se non sembra è piuttosto malconcio, deve aver combattuto ininterrottamente per giorni! Non so quanto reggerà, ma di certo ci aprirà un varc- »
    Uno "sbrang" piuttosto eloquente in lontananza e alcune grida belluine sconnesse e senza senso raccontarono ciò che stava accadendo meglio di mille parole.
    La colonna mista di Storm Riders, manticore e Abusivi riprese quindi la sua marcia a passo svelto, forzatamente in fila indiana per via della stretta passerella, almeno per i primi duecento metri finché la voragine provocata anni prima dall'esplosione di un grosso ordigno militare non lasciò spazio ad un tunnel integro e percorribile, al che finalmente la Dawn Knight ebbe modo di adottare una formazione più agile e adatta a contrastare eventuali attacchi. Non ce ne fu mai bisogno, per fortuna, e se fino ad allora non avevano mai incontrato nessun tipo di presenza -salvo i rumori di oggetti metallici di natura non sospetta scagliati nel vuoto- adesso volta per volta incontravano rottami malconci di Droni trasformati in opere d'arte d'avant-garde che cubismo e dadaismo scansatevi proprio. Si continuava a scendere in profondità in un'atmosfera irreale, ed i rischi più grossi fino ad ora era stato inciampare a terra per via della penombra. Ad un certo punto però le interruzioni di corrente elettrica cessarono e ci furono di nuovo le luci di emergenza -probabilmente attive da decenni se non di più-, quindi la missione si trasformò quasi in una scampagnata nel sottosuolo. Il gruppo adeguava la sua velocità al più lento del gruppo, Virginia, ma in linea di massima si muovevano a passo svelto. Ben presto fu chiaro che stavano addirittura perdendo terreno rispetto al Cacciatore di Draghi, che perdeva pochissimo tempo a sbarazzarsi dei Droni assassini che gli si paravano davanti in vani attacchi solitari o al massimo in gruppi da due o tre elementi.

    « Siamo arrivati. »
    Sentenziò Riful dopo un tempo davvero lungo, quando del Cacciatore di Draghi si era persa ogni traccia (se si eccettuano i droni smantellati sparsi lungo il suo cammino) ed il paesaggio era stato ben lungi dal cambiare. In effetti quella frase arrivò in modo del tutto inatteso, poiché si trovavano ancora nello stesso identico tunnel infinito di sempre: niente antri demoniaci infestati da anime dannate, niente caverne da boss finale contenenti chissà quale melma diabolica, solo... un lungo, infinito tunnel di servizio con balbettanti luci al neon ad illuminare la zona, cavi, cablaggi e cavetti che si insinuano dappertutto, tagliando il corridoio sia dal basso verso l'alto che da un estremo all'altro del traforo. Chibi Riful indicò con la manina proprio uno di quegli snodi, identico a mille altri visti fino a quel momento, ma evidentemente diverso.

    « Quello lì va benissimo. Praticando un esorcismo in questo punto si diffonderà a macchia d'olio su tutta Klemvor usando i miei sigilli come ripetitori. Sarà sufficiente sintonizzarsi sull'onda spirituale akashika corretta, per il resto basta un rituale analogo a quello che si impiega per estirpare le classiche possessioni demoniache, roba tipo "esci da questo coooorpo", avete presente? »
    Enfatizzò la frase agitando le manine in modo strambo, ruotando gli occhi verso il soffitto in un gesto esasperato. In cambio si ritrovò addosso gli sguardi straniti di tutti gli Storm Riders, che non riuscivano minimamente a realizzare quanto la streghetta aveva appena detto.
    Una delle ragazze la guardò malissimo, poi allargò le braccia scocciata, alludendo al luogo dove si trovavano.

    « Cioè siamo già qui? E' davvero tutto qui? Dove sono i nemici? Dov'è la battaglia che ci aspettavamo, siamo in un... un... »
    « Uno snodo? »
    « Sì!!! Cioè, no! Sarà uno snodo, ma è uguale a tutti gli altri! Non siamo neanche scesi così in profondità! »
    Riful indicò la galleria che proseguiva verso l'ignoto.
    « Beh, se vuoi farlo io non te lo impedisco. »
    Gongolò eloquente, calamitando su di se la rabbia della giovane Storm Riders.

    « Quanto tempo serve per il rituale? »
    Chiese Leo in tono quieto ma risoluto, ignorando entrambe e rivolgendosi a Virginia e di fatto spezzando quella conversazione scomoda.
    « Dovremmo richiamare il guerriero? » Chiese poi guardando Drusilia. « Ci è più utile qui, per difendere lei, piuttosto che chissà dove. »

    « Buona fortuna nel ritrovarlo. »
    Borbottò Riful sarcastica.
    « State perdendo secondi preziosi. » Brontolò poi all'indirizzo delle due fanciulle di Laputa « Su, su, forza! Che aspettate, cominciate! »

     
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    « Siamo arrivati. »
    Seguendo l'evocazione di Riful, il gruppo raggiunse uno dei classici tunnel in cui era possibilissimo perdersi, considerando il groviglio infinito che riposava al di sotto della Klemvor che tutti conoscevano. Differentemente a quanto Drusilia o Virginia avevano immaginato, non trovarono antri demoniaci ed orribilmente infestati o spaventosi mostri invincibili: solo luci al neon, cavi, cablaggi e molte altre diavolerie di cui ben pochi su Laputa capivano qualcosa. La sostituta di Riful, a quel punto, indicò uno di quegli snodi.
    « Quello lì va benissimo. Praticando un esorcismo in questo punto si diffonderà a macchia d'olio su tutta Klemvor usando i miei sigilli come ripetitori. Sarà sufficiente sintonizzarsi sull'onda spirituale akashika corretta, per il resto basta un rituale analogo a quello che si impiega per estirpare le classiche possessioni demoniache, roba tipo "esci da questo coooorpo", avete presente? »
    Drusilia sospirò, mentre la giovane Virginia storceva appena la boccuccia, indecisa se provare imbarazzo per la bambolina o sentirsi in qualche modo offesa. Gli Storm Riders, invece, la osservarono stralunati, probabilmente perché non avevano la minima idea di cosa alludesse la loro bizzarra guida. Una di loro iniziò perfino a sbracciarsi.

    « Cioè siamo già qui? E' davvero tutto qui? Dove sono i nemici? Dov'è la battaglia che ci aspettavamo, siamo in un... un... »
    « Uno snodo? »
    « Sì!!! Cioè, no! Sarà uno snodo, ma è uguale a tutti gli altri! Non siamo neanche scesi così in profondità! »
    « Beh, se vuoi farlo io non te lo impedisco. »
    Fortunatamente Leo prese parola, e come al solito si lasciò andare a quelli che risultarono sicuramente essere i pochi commenti intelligenti.

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    « Quanto tempo serve per il rituale? » chiese alla piccola Virginia, che rispose tutta tranquilla -Invero, davvero poco. Devo solo recitare dei versi, pregando...
    « Dovremmo richiamare il guerriero? » si rivolse poi a Drusilia. « Ci è più utile qui, per difendere lei, piuttosto che chissà dove. »
    « Buona fortuna nel ritrovarlo. »

    La Dama del Vento si limitò a sbuffare seccata.
    -Quel coso è fuori controllo: è un miracolo che non vi abbia fatto nulla. Da lontano ci darà meno problemi- rispose con voce stanca ed una lieve alzata di spalle. Lanciò poi un'occhiata all'amica -Te la senti di iniziare ora?
    La suorina annuì con garbo, posizionandosi rapidamente nel punto indicato dalla bambolina e rispondendo abbastanza bene a tutte le pressioni.
    Con calma s'inginocchiò, aggiustando la gonna blu sotto alle ginocchia. Infine -al segnale di Drusilia e Riful, quando sarebbe stato tutto pronto- avrebbe iniziato a recitare qualcosa a voce molto bassa, e forse nessuno sarebbe riuscito realmente ad ascoltare qualcosa di non molto diverso ad un mormorio sommesso.

    -Vergine Madre, figlia del tuo figlio,
    umile e alta più che creatura,
    termine fisso d'etterno consiglio,


    zrE1OgJ

    -tu se' colei che l'umana natura
    nobilitasti sì, che 'l suo fattore
    non disdegnò di farsi sua fattura.


    Nel pronunciare quei versi, lo stesso corpo della ragazzina iniziò ad emanare un curioso bagliore dalla pelle, inizialmente poco percettibile, poi sempre più chiaro fino al bianco, passando tuttavia a riflessi smeraldini e d'oro. Al punto di maggiore intensità, si sarebbe diffusa in ogni dove, trasmutando in un fumo sottile che carezzò ogni cosa lì presente, tergendola da ogni malignità possibile.

    -Nel ventre tuo si raccese l'amore,
    per lo cui caldo ne l'etterna pace
    così è germinato questo fiore.


    In quei pochi attimi, Drusilia rimase in silente attesa, sperando con tutta sé stessa che quella missione finisse presto.

    EMPIREO, AVE MARIA: Madre della misericordia, Speranza dei disperati, Regina dei miseri, Mediatrice di tutte le grazie, Refugium peccatorum vivente. Ella apre l'abisso della misericordia di Dio a chi vuole, quando vuole e come vuole; così che non vi è peccatore, per quanto iniquo sia, il quale si perda, se Maria lo protegge. Costei è la persona in cui si risolvono i paradossi terreni irrisolvibili, la creatura umilissima eletta da Dio nell'eternità per la salvezza degli uomini, colei che è amata assolutamente, infinitamente e incondizionatamente dal Padre e dal Figlio, la "Mater Dei" nella e della storia, distributrice di carità per i beati e di speranza per gli uomini, la necessaria mediatrice dell'ottenimento di ogni grazia, colei per la quale Dio giunse al punto di prender su di sé la carne dell'uomo, la persona in cui si ricongiungono la perfezione ideale di una dea e la concretezza fisico-storica di una creatura. La Vergine Madre non può che esser simbolo di quella purezza che sfiora il divino; invocando il suo nome, Virgina sarà in grado di purificare oggetti e luoghi.
    Consumo: Variabile Critico x 2
     
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