Gambetto

Atto III ~ Secret Stage

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    Gambetto mossa che prevede il sacrificio di un pezzo in apertura.

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    { ???? }
    Yoko

    I contorni del Serraglio svaniscono, e tutto intorno a te diventa buio, ma mentre senti il tuo corpo precipitare all'infinito in uno spazio nero che non ha dimensione, a preoccuparti non è tanto l'ennesimo cambio di scenario (a cui, a dirla tutta, ti stai forse perfino abituando), quanto il fatto che -insieme alle file di casse e gabbie rimaste vuote- anche i volti dei tuoi compagni di sventura finiscono per sublimare nel vuoto... e insieme ad essi quello più dolce e amato della tua Drusilia.

    jpgE nemmeno gli dei onniscenti delle favole possono arrivare a capire quanto sgradevole sia stare separato da lei in un momento brutto e difficile come quello che state vivendo... perché nessuno meglio di te sa quanto quella donna sia forte -nel corpo e nello spirito-, ma il trovarsi in stato interessante, e per di più esposta all'aria nefasta di questo posto, l'ha già fatta vacillare un paio di volte, e tu puoi comprensibilmente dirti preoccupato per la sua incolumità.

    Passando mentalmente in rassegna i tuoi incantesimi, alla ricerca di qualcosa che sia d'aiuto a cavarti d'impaccio da quella situazione, avverti le gambe incontrare la resistenza e poi il sostegno di qualcosa... e di nuovo, come già accaduto in precedenza, ti trovi in piedi su di una lastra di vetro lucido e trasparente.

    Lasciando che le iridi dorate si abituino a distinguerne la superficie ialina in mezzo al nulla che ti circonda, noti a poca distanza una seconda piattaforma sospesa. E poi una terza, e una quarta, e una quinta... disposte ciascuna poco lontano dalle altre, ognuna un po' più in alto della precedente, a formare quel che sembra un sentiero e poi una scala. Al termine della quale scorgi i contorni luminosi di quella che potrebbe essere una porta.

    Ora: non è che tu ti senta troppo sollevato all'idea di farti guidare lungo sentieri obbligati da qualche forza superiore che non hai ben chiaro cosa voglia da te, e tuttavia c'è una vocina nel fondo del tuo cuore a sussurrarti che quella strada è sicura: non sai dove ti porterà, però... andare da qualche parte è sempre meglio che starsene bloccati così in mezzo al niente.

    Naturalmente, in quel paesaggio monotono, il tempo può dirsi un concetto astratto più che un dato certo, ma ti sembra di essere già arrivato a più di metà del tragitto quando un suono vibrante si spande nelle tenebre che ti circonda, mandando in risonanza gli scalini di vetro che ti si parano innanzi, e facendoti tremare -letteralmente- il terreno sotto i piedi; i gradini da percorrere e quelli alle tue spalle esplodono in un tripudio di schegge iridescenti con un suono cristallino, e con il loro riverbero che si perde nel buio, la porta bianca in lontananza di oscura, mentre i contorni di un nuovo strano costrutto prendono forma proprio davanti a te. E insieme ad esso alcuni gradini di lucida ossidiana prendono forma e consistenza per condurti ad esso.

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    Si tratta di una doppia porta, dalla forma strana che ricorda vagamente quella del buco di una serratura: i pannelli sono colorati secondo una fantasia a scacchi rossi e neri, ed è sormontata da una corona; frattanto che la osservi da vicino, i due battenti si schiudono all'unisono, ruotando silenziosi su cardini bene oliati e aprendosi verso l'interno... in un muto invito a proseguire.
    Come se avessi altra scelta.

    Behind the Curtain

    La situazione dovrebbe essere piuttosto chiara, ma se dovessi avere qualsiasi tipo di domanda o dubbio,
    sentiti libero di contattarmi in privato :pazz:

    Dal momento che stiamo partendo prima dell'effettiva data di inizio ufficialmente concordata, non metterò scadenza :flwr:

     
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    PYsBv1t

    Avrebbe voluto avvertire stupore, ma ad accoglierlo non vi fu altro che rabbia ed amarezza.
    Iniziava a provare una sensazione di disgusto, quasi di nausea; per chiunque stesse giocando con le loro vite, chiunque li stesse manovrando fra realtà contigue ed apparentemente parallele.
    Odiava se stesso e quella condizione. Lui, che fra i Demoni era Ladro e Volpe, più di tutti non riusciva ad accettare di essere un prigioniero. Una bestia chiusa in gabbia, costretta a sbattere contro le inferriate ogni qualvolta assaporava la libertà oltre le sbarre.
    Se era vissuto sino a quel giorno era perché finora era stato in grado di raggirare ogni prigione.
    Che fosse reale od illusoria, lui era l'artefice dell'inganno e mai la vittima.

    Ed eccolo invece ancora lì, sospeso nel buio.
    Delle scale da percorrere, una porta in lontananza.

    Un tempo forse si sarebbe fermato nell'esatto punto in cui si trovava.
    Seduto su uno scalino, sospeso nel nulla a contemplare quella stanza. A studiarla, ad analizzarla. A cercare una via di fuga, una breccia in quell'inganno.
    Una sfida, per dimostrare che lui era il maestro e che quell'inganno non sarebbe stato in grado di imprigionarlo.
    Eppure in quel momento non esitò a camminare. Percorse la scalinata che gli era stata così gentilmente apparecchiata senza alcuna esitazione, avanzò un passo dopo l'altro verso una finta via di fuga che sembrava accoglierlo poco lontano.
    Aveva smesso di cercare le sbarre. Una finestra, una breccia, o una scappatoia.

    I suoi occhi cercavano ora una cosa sola.
    wXo4BpP
    E non se ne sarebbe andato da quel circo sino a quando non l'avrebbe ritrovata.

    Fu quello il motivo per cui non mostrò alcuna emozione quando l'aria venne pervasa da una forte vibrazione, intensa al punto da mandare in frantumo gli scalini alle sue spalle. Avrebbe dovuto avere paura quando il terreno sotto ai suoi piedi prese a ballare colto da un'improvvisa instabilità?
    Che sorpresa, pensò, quando la nuova porta appena comparsa spalancava i battenti man mano che i gradini lo invitavano ad avvicinarsi.
    Aveva proprio a che fare con un vero maestro degli inganni...

    I passi dunque avanzarono, uno dopo l'altro, fino a quando la sua figura non sarebbe scomparsa completamente all'interno di quella porta.

    Status Fisico: illeso.
    Riserva Magica: 110%


    Equip.

    Ciondolo Magico Della "Quasi-invisibilità"



    Realizzato dalla ditta M&S, questo prodotto di raffinata fattura non riuscirà a rendervi invisibili, ma di sicuro permetterà a tutti voi di passare inosservati con un metodo semplice e veloce; premendo la rosa dei venti aurea sovraelevata sarà possibile calibrare la propria grandezza, riducendola a piacere fino a diventare alti massimo 5cm. E' ottimo per lavori di spionaggio e per passare inosservati. In più è un elegante ornamento per serate galanti.

    Tecnica: Piccolo Subito.
    Derivazione: Ramo incantatore.
    Descrizione: Basta premere la rosa dei venti d'oro per azionare una magia in grado di ridurre le dimensioni totali del corpo di chi la possiede e di ciò che indossa o con cui è in contatto fisico. La grandezza sarà a scelta del giocatore con una altezza minima di 5 cm totali. Non può essere usata durante i combattimenti ma solo in quest e scene.
    Tipologia: Supporto.
    Durata: Istantanea.
    Consumo: Medio.

    Oggetto ricevuto in regalo nella quest di Natale.






    Lacrima dell'Alfiere



    Anello d'oro con incastonato un diamante; sull'intera superficie è intarsiato da rune magiche in grado di azionare i poteri su di esso inseriti. Riguardo al monile girano voci di corridoio: queste affermano che le rune siano solo un abbellimento in memoria del vecchio Alfiere, e che in realtà il potere magico dell'artefatto risiede nella gemma. I pettegolezzi dei più romantici danno molto credito a questa versione, ed aggiungono che le gemme di questi anelli altro non sono che le lacrime versate dall'Alfiere prima dello scontro finale con Cesare, in seguito raccolte dai suoi seguaci e trasformate poi in diamanti. Da qui deriva il nome degli anelli.

    Tecnica: Richiamo Celeste.
    Derivazione: Ramo incantatore.
    Descrizione: Pagando un consumo medio, è possibile richiamare a sè l'Alfiere, ovunque esso si trovi. E' evidente che funge come tecnica di teletrasporto.
    Tipologia: Supporto.
    Durata: Istantanea.
    Consumo: Medio.




    Abilità Passive

    Fioritura del Loto

    Avete mai osservato una persona suonare il pianoforte? E’ come se le mani del pianista appartenessero a due individui totalmente differenti; ciascuna nel suo piccolo produce la sua elegante melodia, pulita e distinta. Insieme, invece, formano un’incantevole meraviglia per l’udito.
    L’idea di tale potere magico, peculiarità che solo un individuo totalmente votato alla magia avrebbe mai potuto realizzare, consiste proprio nel riprendere questo principio. La capacità di scindere in maniera perfettamente pulita la corrente magica che attraversa il proprio corpo, ha permesso al demone-volpe di saper richiamare e maneggiare due incantesimi differenti nello stesso istante. Due eleganti e distinte magie, che combinate in un unico incanto sono capaci di dar vita ad una spettacolare melodia.
    In termini di gdr, il potere passivo permette di richiamare due differenti incantesimi contemporaneamente, facendo assorbire ad uno l'altro, riconfigurandone gli effetti per la rimodellazione di una particolare tecnica che presenterà le caratteristiche di entrambi.
    Il consumo e la potenza della magia finale saranno dati dalla somma delle caratteristiche delle due tecniche di base.
    Il potere ha effetto solo su tecniche di consumo basso e medio, e non potrà mai legare insieme tecniche fisiche e magiche.


    Fioritura del Loto II

    Per lungo tempo la Volpe ha dedicato le sue risorse allo studio delle trame magiche. Dopo esser riuscito a scindere univocamente le correnti energetiche che attraversano il suo corpo, il suo principale intento è stato quello di riuscire a trovare una chiave che gli permettesse di legare i suoi incantesimi con quelli dei suoi compagni. Grazie ad approfonditi ed avanzati esperimenti, il demone argentato è ora in grado di riconoscere in un tempo estremamente ridotto l'essenza stessa che anima le magie, riuscendo dunque a modificare i suoi incanti in modo che siano in grado di intrecciare la loro trama magica con quella degli alleati, assorbendoli e dando loro una nuova forma e forza.
    In termini di gdr, questo potere permette a Yoko di estendere la Fioritura del Loto anche ad incantesimi appartenenti ad alleati. Per fare ciò, ovviamente, sarà necessario il consenso da parte dell'altro giocatore.


    Percezione Magica

    La magia è ben più che una passione per la Volpe. Pochi possono vantare una conoscenza così premurosamente approfondita, al punto da riuscire ad individuarla con una naturalità disarmante.
    Peculiarità del demone-argentato è infatti quella di essere in grado di percepire la presenza di trame magiche (relative ad incanti od oggetti incantati) entro un raggio di 30 metri.
    Oltre a questo, sarà in grado di definirne la classe di appartenenza (sia essa un'evocazione, un'illusione, di natura elementale e via dicendo).


    Vento Magico

    A volte anche le menti più geniali devono ammettere di saper copiare.
    Non se ne fa certo una vergogna nel riconoscerlo il Demone, quando qualcuno si rende conto del vento magico che lo circonda: un sesto senso, oserebbe definirlo. Un'essenza magica in grado di avvolgerlo costantemente da ogni lato per un raggio di 30 metri, un'estensione naturale alle proprie percezioni. Non vi sarà spostamento all'interno dell'area di suo interesse che sfuggirà all'occhio magico e sempre vigile del Magister.
    Come fosse un tutt'uno con l'aria che lo circonda.
    Il copyright? Alla Signora dei Venti, nonché sua amante e musa ispiratrice.
    [Auspex di tipo fisico]


    Riserva Energetica

    Fra le più disparate caratteristiche che avvolgono il mondo di Endlos, senza dubbio una delle più care ed immediatamente percepite dal demone d'argento è la differenza di potenziale energetico richiesto per richiamare i suoi incantesimi. Per favoreggiare la sua innata passione, dunque, è stata premura della Volpe sottoporre la sua riserva magica ad un duro allenamento, permettendogli non senza fatica di oltrepassare i limiti normalmente imposti.
    In termini di gdr, la passiva consente a Yoko di avere un 10% aggiuntivo in mana, arrivando dunque al 110%.


    Schermo di Pensieri

    L'abbandono del casato Elessedil ha comportato per il Demone-Volpe la perdita del potere innato che Byruum stesso gli aveva tramandato. Conscio tuttavia, grazie all'esperienza accumulata proprio nel regno di Celentir, di quanto una protezione da poteri di natura mentale sia oggigiorno vitale, il Magister è stato in grado di ricreare, con il supporto della sua magia, un incanto capace di simulare in tutto e per tutto i medesimi effetti difensivi dell'ormai rimosso dono innato.
    Yoko sarà dunque in grado di mantenere perennemente elevato uno schermo magico di pensieri vacui e confusi, tali da impedire ad eventuali malie di sortire effetto. Sarà inoltre in grado percepire attività psichiche dirette verso di lui, permettendogli dunque, a fronte di un adeguato impiego di mana, di potersi difendere dalle eventuali offensive.
    (Passiva di difesa dalle malie + passiva di rilevazione attacchi psion + tecnica a consumo variabile di difesa.


    Inversione delle Percezioni

    Furbizia, intelligenza, inganno: mai più adatte furono delle parole per descrivere la natura di una Volpe.
    A che serve disporre di incantesimi e stregonerie devastanti, se prevedibili e facilmente intercettabili? Nasce da questo problema l'idea di Yoko, scaltro ed astuto mago dalla millenaria esperienza, di alterare il flusso magico delle sue creazioni; grazie a questa particolarità, infatti, il Demone Volpe sarà in grado di lanciare i suoi incantesimi, sia illusori che reali, in modo che di base risultino sempre invertiti alle percezioni degli avversari (auspex et simili, passivi o sino ad un livello medio), creando appunto confusione. Un simpatico e confusionario scambio di percezioni, ad immagine e somiglianza dell'indole scaltra e mascalzone del magister che ne è l'ideatore.
    In termini di gdr, l'Inversione delle Percezioni consta di due passive differenti:
    1. gli incantesimi non illusori della Volpe non possiedono un auspex. Percezioni extrasensoriali non saranno dunque in grado di rilevarli;
    2. le illusioni ricreate dal Demone posseggono invece un'auspex proprio, al fine di renderle il più veritiere possibile. In questo modo, eventuali percezioni extrasensoriali le rileveranno come se fossero minacce concretamente esistenti.
    NB: il Magister può tuttavia rendere inattive tali passive a proprio comando, nullificando totalmente gli effetti come se di fatto non le possedesse.


    Instant Casting

    Se c'è una cosa che la Volpe d'Argento ha imparato nel corso della sua lunga esistenza, è l'importanza di saper reagire con un pronto tempismo al momento giusto. La magia è un'arte sublime, potente ed imponente, eppure richiede il suo tempo per essere realizzata: il flusso magico deve essere concentrato e manipolato al punto giusto, prima di riuscire ad esternarne la forma.
    Ma come il guerriero può fortificare i suoi muscoli al fine di velocizzare i suoi affondi, allo stesso modo un mago esperto può essere in grado di ridurre l'attesa necessaria fra il richiamo di un incantesimo e la sua effettiva concretizzazione.
    Per quanto riguarda il Demone Volpe, affermato Artis Doctus degli Elessedil e rinomato magister di Laputa, l'intervallo temporale necessario per la manifestazione delle sue magie risulta praticamente nullo, istantaneo.



     
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    Yoko

    jpgGiunto alla fine del tuo percorso obbligato, ti stagli nel vano della misteriosa porta a scacchi rossi e neri, e nella lama di luce che dalle tue spalle si riversa all'interno puoi vedere un breve corridoio in penombra ad aspettarti: certamente, la scarsa luminosità non è d'aiuto nel cogliere i dettagli, ma la sola cosa che cattura la tua attenzione -e la tua curiosità- in quell'andito spoglio sono i numerosi pacchetti regalo -di varie forme, colori e dimensioni- che sono sparpagliati qua e là tra la soglia e la curva a gomito.

    Pur prendendo tutte le precauzioni del caso, non rilevi alcuna minaccia nel percorso che ti si snoda innanzi, ma questo non ti rende meno guardingo e titubante nell'avventurarti all'interno: il fatto di non avere alternative è frustrante per il tuo intelletto, e il non sapere cosa ne sia stato di Drusilia è snervante e ti lascia la mente e il cuore a macerare in uno stato di apprensione crescente, e mentre la preoccupazione per la tua compagna aumenta, avanzi fino alla fine della passerella... dove cominci a sentire distintamente le note rimbombanti di una melodia chiassosa e pacchiana.

    Quando le tue iridi dorate si adattano alla semioscurità, riesci anche a identificare l'origine di quel rumore nei contorni rettangolari di una porta, disegnati da una soffusa luce rossa accesa dall'altra parte; non appena la sfiori essa si apre silenziosamente di uno spiraglio, e tu vieni avvolto dalla musica sgradevolmente martellante e frivola a pieno volume... il che è un male per i tuoi nervi e il tuo buongusto, ma positivo per i tuoi movimenti: potresti giocare ai palleggi con uno dei pacchetti regalo di prima fino a ridurre un eventuale contenuto di cristallo in briciole, e nessuno ti sentirebbe.

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    Spingi un poco l'uscio per aprirlo abbastanza da poter sbirciare all'interno, e... quello che intravedi è un'ampia e sontuosa stanza da letto: alte pareti di pietra -orlate di stucchi in stile imperiale e rivestiti di ricchi arazzi- ne delimitano lo spazio, elaborate lanterne e un lampadario a braccia lo rischiarano pendendo dal soffitto, e un grande letto ad almeno tre piazze troneggia al centro della stanza, reso ancor più pomposo e pretenzioso all'apparenza dal sontuoso baldacchino a drappi rossi, ammainati ai pilastri laterali che lo sorreggono.

    E tuttavia, l'unico elemento a galvanizzare completamente il tuo interesse nel momento stesso in cui vi posi gli occhi è l'occupante della camera... perché per quanto normalmente non avresti badato a qualcosa di così insignificante e insulso al punto da prenderti la briga di rammentarne l'esistenza, è difficile che tu possa dimenticare l'infima creatura che -causando lo sterminio della sua famiglia e perseguitando i suoi sogni per null'altro che gretta invidia- è la sola e peggior responsabile di tutte le disgrazie giovanili della donna che ami.

    La stessa che ne ha quasi provocato la morte davanti ai tuoi occhi attoniti durante la terribile Caccia al Drago-Divoramondo, e che... è evidentemente scampata alla giusta vendetta che le hai inflitto, dal momento che adesso è lì davanti a te: in carne ed ossa, viva e vegeta. E anche decisamente di buon umore.

    La sua voce lagnosa si perde tra i versi che accompagnano la canzone in sottofondo, i suoi lunghi capelli scarlatti oscillano oltre le spalle lasciate parzialmente scoperte dal suo completo striminzito, e le dita sottili delle grinfie avide si gingillano in un modo compiaciuto mentre le iridi di rubino puntano qualcosa steso sul materasso, che dalla tua postazione non sei in grado di vedere... e lei se ne sta lì, seduta a bordo del letto, del tutto ignara della tua presenza.

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    « Ihihih! Ben le sta a quella vipera...! »

    ...e ascoltandola gongolare per qualcosa che non puoi pienamente intendere, ma che non ti lascia tranquillo, non puoi far a meno di chiederti che legami ci siano tra quella e questo Circo degli Orrori, come mai lei si trovi sempre di mezzo quando Drusilia è in difficoltà (ma questa non è una vera domanda) e -non ultimo- chi e per quale motivo ti ha condotto nella sua principesca stanza.
    Ma, soprattutto: ora, che cosa farai?

    Behind the Curtain

    E... a te! :pazz:

     
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    PYsBv1t

    Era difficile trovare il confine fra finzione e realtà.
    Le percezioni del Demone continuavano ad abbandonarlo nel silenzio, incapaci di guidarlo o anche solo richiamarlo sull'attenti. Poteva significare solamente due cose: chi l'aveva catturato si serviva di una magia totalmente sconosciuta, o non vi erano inganni a separarlo dal mondo circostante.
    Era stato un Elessedil ed ora un Magister: faceva tremendamente fatica ad accettare una qualunque delle due ipotesi.

    Il ritrovarsi una sola strada percorribile lo aiutò tuttavia ad avanzare, a superare quel buio corridoio, quei pacchi da regalo. Cercava di non distrarsi, di pensare alle sue successive mosse. Lo aiutava a non fargli perdere tempo, a restare concentrato sulla fine di quel corridoio.
    La porta socchiusa era esattamente il traguardo che si aspettava di incontrare di lì a breve; a sorprenderlo fu invece il gran fracasso, la musica così elevata da coprire ogni possibile rumore.
    Inusuale per una camera da letto...

    caCIPHI

    La pupilla del Demone si affilò d'improvviso.
    Si aspettava di trovare molte cose all'interno di quella stanza.
    Trappole, illusioni, nemici.
    Ma lei...

    « Ihihih! Ben le sta a quella vipera...! »

    Le domande che si accavallavano nella mente del Magister erano fin troppe.
    Come aveva fatto a liberarsi del suo incantesimo, tanto per iniziare. Era certo che sarebbe morta, o che si sarebbe nascosta alla luce del sole fino alla fine dei tempi.
    Eppure eccola lì, in gran salute, a ridere sopra un materasso.
    La seconda domanda fu scontata, ma divenne per il Demone quella prioritaria. Ed allora la magia anticipò la sua mente: dalla mano fiorì lesto un pungiglione, ed in un istante la punta venne rivolta verso il solo ed unico bersaglio. Sarebbe scattata al massimo della sua velocità, complice il gran rumore di sottofondo a coprirne gli spostamenti, per impalarla contro il muro e conficcarsi nel pieno centro del suo petto. Allora avrebbe iniziato a cibarsi lentamente della sua linfa vitale, indebolendola gradualmente, nel contempo che una nebbia di spore avrebbero invaso il letto su cui era adagiata.
    Non l'avrebbe fatta scappare.
    Non le avrebbe fatto muovere un solo muscolo.

    « Che cosa ci fai tu qui? »

    Non riusciva a credere che fosse una coincidenza.

    nicebarrierr

    Status Fisico: illeso.
    Riserva Magica: 110% - 20% - 10% = 80%
    Riassunto: sfruttando il gran casino, l'istant casting ed il fattore sorpresa, cerco di immobilizzare Aisling impalandola contro il muro con una pianta che le prosciuga la linfa vitale, per indebolirla ed immobilizzarla grazie anche al supporto delle spore velenose.


    Incantesimi

    Pianta Vampirica
    Ennesimo esemplare della vastissima flora spettrale: creatura crudele, spietata ed al tempo stesso elegante. In grado di prender forma dall'essenza demoniaca dell'evocatore, la pianta è caratterizzata alla base del suo gambo da un lungo pungiglione in grado di innestarsi nei corpi degli sventurati e trarre da questi la propria linfa vitale, fiaccandoli fino anche a prosciugarli letteralmente, nei casi estremi. La linfa da essa rubata diverrà immediato nutrimento, necessario alla creatura per generare sulla sua superficie fiori di ogni tipo e forma, la cui bellezza sarà più splendente quanto più sarà il quantitativo di linfa vitale che riuscirà a prosciugare.
    La gittata cui è in grado di arrivare a colpire la pianta è di 10 metri.
    Durata: 1 turno
    Consumo: alto

    Spore velenose
    Yoko è in grado di rilasciare per un raggio di 5 metri attorno a lui delle spore incolori, individuabili comunque da un occhio capace di prestare particolare attenzione, il cui contatto con la pelle od il solo respiro producono un forte intorpidimento di tutto il corpo, che causerà notevoli difficoltà di movimento.
    I bersagli dell'incantesimo saranno definiti dalla Volpe . Ciò che significa che, seppur all'interno del raggio d'azione, coloro che saranno considerati alleati non subiranno gli effetti della tecnica.
    Le spore possono restare in campo sino a 2 turni, l'effetto svanirà con loro.
    Consumo: medio




    Equip

    Ciondolo Magico Della "Quasi-invisibilità"



    Lacrima dell'Alfiere




    Abilità Passive

    Fioritura del Loto
    Permette di fondere 2 incantesimi combinandone gli effetti. Applicabile solo a tecniche di consumo basso e/o medio.


    Fioritura del Loto II
    Si può sfruttare la Fioritura del Loto anche con incantesimi alleati.


    Percezione Magica
    Auspex magico + classificazione incantesimi + rilevazione illusioni


    Vento Magico
    Auspex fisico


    Riserva Energetica
    Mana fino al 110%.


    Schermo di Pensieri
    Protezione da malie + rilevazione di attacchi psichici


    Inversione delle Percezioni
    1. Gli incantesimi non illusori non possiedono auspex (non rilevabili da passive o tecniche di percezione sino a consumo medio)
    2. Gli incatesimi illusori invece possiedono un auspex (vengono avvertiti come reali minacce).


    Instant Casting
    Richiamo istantaneo degli incantesimi



     
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    Quando le iridi dorate dei tuoi occhi si posano sul rosso cremisi della chioma di quella donna, rosso diventa anche il velo con cui i tuoi sentimenti filtrano la realtà... ed è il rosso sanguigno di una rabbia rovente; eppure, in un paradosso che avrebbe del poetico se non avvelenasse il tuo cuore di negatività, ciò che disciplina le tue azioni da quell'istante in poi è il puro gelo metodico di una razionalità spietata.

    Quell'infima creatura -non solo inutile, ma dichiaratamente deleteria- è ancora viva, e non dovrebbe, perché già una volta avevi disposto di lei affinché non fosse più in grado di nuocere; non ti è dato sapere come, visto che il male che le avevi inferto era una condanna a morte certa, ma ti appare lampante che qualcosa ha interferito con la giusta sentenza.

    Qualcosa è andato storto, qualcuno deve averla aiutata... e magari, i colpevoli a cui imputare tale responsabilità sono proprio la manica di mostri che tira le fila di questo Circo grottesco, dove ora te la ritrovi davanti -tutta allegra e raggiante- in una stanza da principessa, dove non sembra mancarle proprio nulla...

    jpgVederla ridere e chiocciare in maniera tanto frivola, quando Drusilia è sola e dispersa chissà dove, è davvero l'ultima cosa di cui hai bisogno in questa giornata storta... e se l'esistenza stessa di quella stronza è un errore, senti che si tratta -finalmente- di qualcosa che puoi correggere. E, certamente, sarà tuo piacere farlo.

    Vissuta una vita mortale senza un solo problema al mondo se non l'invidia per chi le aveva offerto la sua amicizia, e poi isolatasi in un limbo senza fine per dei decenni -senza un corpo o una forma- a causa delle sue stesse macchinazioni, la Traditrice non ha mai avuto né sviluppato la sensibilità verso gli altri... pertanto, non c'è da stupirsi se -assorbita com'è da sé stessa- è completamente ignara della tua presenza quando la cuspide evocata dalla tua magia scatta verso la sua schiena.

    La pianta-vampiro la trafigge da parte a parte, come fosse fatta di burro, strappandola letteralmente via dal materasso dove sta oziando e inchiodandola alla parete stuccata qualche metro più in là... e l'unico scrupolo o rammarico che questo può trasmetterti è che, avendola colpita alle spalle, non riesci a vedere bene l'espressione inebetita dalla sorpresa che le si dipinge sul volto nel breve intervallo che il calore che sente all'altezza del busto -e che le risale fino alle labbra in uno sbocco di sangue- ci impiega per trasformarsi in dolore, e infine in shock.

    « Eh...? Ah! AH-!
    AAAAAAAAHHHHHHHHH! »


    Il grido inorridito che Aisiling produce è acuto e stridulo, ma la brutta cacofonia che lei stessa ha scelto come sottofondo rivaleggia con la sua voce, e per quanto non puoi sapere se i paraggi siano sorvegliati o meno, ti senti abbastanza sicuro che nessuno possa distinguere l'aggressione dalla canzonetta sguaiata e tonante...

    « Che cosa ci fai tu qui? »

    Purtroppo, però, questo è con ogni probabilità anche lo stesso motivo per cui la donna non ti risponde: forse non ha inteso la tua domanda -per quanto si sia accorta di te-, o forse è semplicemente in isteria, visto che continua ad urlare a squarciagola, cercando di guardarsi dietro alle spalle... e trovandosi però ostacolata in questo -nell'ordine- dalla posizione faccia-al-muro che le hai imposto, dalla fioritura della pianta vampirica -da cui fronde e fiori si ergono rigogliose, succhiando linda dalla sua ferita-, e -non ultimo- dalle spore paralizzanti che hai diffuso nell'ambiente per tenerla ferma.
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    Magari potresti avvicinarti e infilare a forza in quella zucca vuota -che le serve solo per reggere i capelli- abbastanza buonsenso da sapere che non è corretto -oltre che per nulla educato- rispondere a quel modo quando vieni interrogata, ma... quando l'occhio ti cade sullo specchio che le è sfuggito di mano -e che è stranamente rimbalzato sul pavimento senza rompersi-, il tuo cuore salta un battito nel riconoscere di sfuggita i lineamenti della tua Drusilia all'interno della piccola cornice.

    A quanto pare, la vecchia amica della tua amata ha un po' di cosette di cui parlarti -volente, o nolente-, ma prima ti converrà abbassare il volume di quel fracasso.

    Behind the Curtain

    La scadenza è fissata per il 12 settembre, compreso;
    se servissero chiarimenti o proroghe, puoi contattarmi nella forma che preferisci :woot:

     
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    L'occhio gelido del Demone l'osservò dimenarsi contro la parete, infilzata ed inerme con una facilità che lo lasciò in parte interdetto.
    Aisling era fin troppo vulnerabile. L'opportunità di essergli arrivato così facilmente alle spalle, il volume assordante della musica... non riusciva a credere che si trattasse di casualità.
    Qualcuno l'aveva condotto al suo cospetto. Qualcuno l'aveva guidato verso quella strada.

    Ed era un'ossessione dalla quale non riusciva a liberarsi.
    Fin dal primo momento in cui avevano messo piede nel Pentauron qualcuno li stava manovrando. Li spostava a suo piacimento, fra campi di battaglia e fattucchiere, giochi e scambi di monete. I demoni del Makai -Raizen in prima fila- erano l'ennesimo tassello al quale non riusciva a trovare una spiegazione.
    E per finire... Aisling, servita su un piatto d'argento. La perfetta valvola di sfogo per quella sua frustrazione.

    « Eh...? Ah! AH-!
    AAAAAAAAHHHHHHHHH! »


    Il Demone si avvicinò a lei molto lentamente, analizzando ogni singolo dettaglio di quella stanza. Gli spazi, le vie di fuga; la sua mente continuava a cercare una trappola, un inganno che sfuggiva alle sue percezioni.
    ...ed allora vide quello specchio. Il riflesso di Drusilia al suo interno.
    La vista dell'Elessedil si annebbiò per l'ennesima volta.
    La calma dei suoi movimenti venne interrotta da uno scatto brusco, che l'avrebbe portato ad afferrare il capo della donna con la mano, schiacciandolo con veemenza contro la parete. Uno degli artigli si sarebbe fermato esattamente dinnanzi ad uno dei suoi occhi, e da esso sarebbe fiorita una nuova pianta. Il rovo di una rosa, acuminato, spesso al pari di una corda. Si sarebbe avvolto intorno al collo della demonessa, così che lei ne percepisse la presenza, senza tuttavia rimanerne soffocata.
    Allora avrebbe avvicinato la bocca al suo orecchio, affinché potesse udire chiaramente le parole che le avrebbe rivolto.

    4KwSKWg

    « Ti concederò una sola opportunità di aver salva la vita. »

    L'iride affilata del Demone si premurò che avesse recepito il messaggio, cercando un riscontro negli occhi della sua preda.

    « Fanne buon uso. »

    Solo quando lei si sarebbe calmata ed avrebbe accettato quella condizione il Magister si sarebbe allontanato, mantenendo tuttavia gli incantesimi attivi; si sarebbe diretto laddove avrebbe potuto regolare il volume della musica, abbassandolo il necessario. Quel tanto che sarebbe bastato per consentir loro di parlare.
    Non avrebbe avuto la pazienza di ripetere una seconda volta le domande.

    « Quello specchio. Cosa significa?
    E tu, cosa ci fai qui? »


    Il rovo fece sentire la sua presenza, stringendo leggermente la presa.
    Se avesse anche solo provato ad urlare o a muoversi l'avrebbe privata del fiato in un battito di ciglia.

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    Status Fisico: illeso.
    Riserva Magica: 80% - 10% = 70%


    Incantesimi

    Frusta di Rose
    Non c’è rosa senza spine.
    Un motto molto caro alla Volpe, al punto da renderlo spesso suo per gli incantesimi.
    Con questo richiamo magico il demone argentato evoca dalle sue mani delle fruste, ricoperte di aculei, capaci di allungarsi fino a 7 metri di distanza.
    Hanno la particolarità di poter rilasciare nell’aria centinaia di petali di rose rosse, affilati come coltelli, che sotto comando del loro evocatore si accaniscono ripetutamente con feroce eleganza in un vortice contro il loro bersaglio.
    In alternativa, la frusta richiamata può essere utilizzata anche come supporto per afferrare oggetti od immobilizzare persone, oltre che per spostarsi più velocemente-agilmente facendo leva sullo scenario circostante.
    Durata: 1 turno
    Consumo: medio




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    Ciondolo Magico Della "Quasi-invisibilità"



    Lacrima dell'Alfiere




    Abilità Passive

    Fioritura del Loto
    Permette di fondere 2 incantesimi combinandone gli effetti. Applicabile solo a tecniche di consumo basso e/o medio.


    Fioritura del Loto II
    Si può sfruttare la Fioritura del Loto anche con incantesimi alleati.


    Percezione Magica
    Auspex magico + classificazione incantesimi + rilevazione illusioni


    Vento Magico
    Auspex fisico


    Riserva Energetica
    Mana fino al 110%.


    Schermo di Pensieri
    Protezione da malie + rilevazione di attacchi psichici


    Inversione delle Percezioni
    1. Gli incantesimi non illusori non possiedono auspex (non rilevabili da passive o tecniche di percezione sino a consumo medio)
    2. Gli incatesimi illusori invece possiedono un auspex (vengono avvertiti come reali minacce).


    Instant Casting
    Richiamo istantaneo degli incantesimi



     
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    Allertato dal tuo sesto senso, che vede fin troppe coincidenze fortuite nella congiunzione in cui gli eventi si stanno conciliando, ti muovi per accostarti alla tua preda con la circospezione della fiera selvatica che subodora una trappola... ma mentre i tuoi passi ti portano pian piano più vicino ad Aisilng, i tuoi sensi e la tua attenzione si tendono a studiare l'ambiente che vi contiene entrambi, senza trovare nulla di anomalo in quell'ambiente sì sfarzoso e pacchiano, ma perfettamente ordinario. Esattamente come colei che lo abita.

    Tuttavia, quando le tue iridi dorate scivolano sulla superficie dello specchio della Traditrice -che ora piagnucola e grida attaccata alla parete-, la vista ti si offusca e il cuore salta un battito... ma il tuo corpo sa bene come sfogare l'accesso di adrenalina che la collera porta con sé: con uno scatto balzi sulla Rossa, ghermisci i capelli fulvi tra gli artigli in una stretta brutale, e le schiacci con forza il cranio contro la parete... strappandole un nuovo strillo -acuto e terrorizzato-, che tuttavia si spegne in grido afono quando il rovo di rosa -a pochi millimetri da uno dei suoi occhi- cresce e si contorce per trasformarsi in un cappio spinoso attorno al suo collo, colpendola con un nuovo shock, più sottile ma affine a quello causatole dalla sorpresa e dal dolore.

    « Ti concederò una sola opportunità di aver salva la vita. »
    ti chini su di lei perché quel sussurro le giunga all'orecchio senza margine di errore
    « Fanne buon uso. »

    E mentre il tuo sguardo impassibile ed implacabile si sofferma nel suo, sei sicuro che il messaggio sia arrivato a destinazione, visto lo stato di dilatazione della pupilla e il modo in cui quella miserabile trema e boccheggia, prima di deglutire con fatica e annuire; per nulla toccato dal suo saggio spirito di collaborazione, ti dirigi allo stereo e ruoti di qualche grado la grossa manopola posta sotto la scritta “Volume”, abbassando i decibel dell'ennesima canzonetta senza tuttavia zittirla del tutto: non ti va di sgolarti o di ripetere le tue domande, ma è sempre meglio evitare che eventuali orecchie indiscrete odano la vostra conversazione.

    « Quello specchio. Cosa significa? E tu, cosa ci fai qui? »

    Quando le spire del rovo si muovono attorno al suo collo, graffiandole la pelle in un avvertimento decisamente chiaro, Aisilng sussulta e -tremando- gli occhi le si velano di lacrime... ma per quanto ti senti propenso a concederle un istante di tempo per riordinare le idee, farà meglio a non aspettarsi di impietosirti: non è davvero giornata, tanto per cominciare; e, cose non trascurabile, lei è l'ultima persona sulla faccia del multiverso a cui potresti fare sconti.

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    « E'... è u-un regalo... un regalo del mio fidanzato... »
    la voce è un po' stentata, ma -se non altro- quel che dice è comprensibile
    « N-non lo s-specchio... Quello... quello è m-mio... c-ce l'ho da prima... »

    La Traditrice -come tutte le persone grette e meschine- non brilla certo per acume, ma sembra aver recepito piuttosto bene l'antifona sul fatto che -come tutti i succubi della sua odiata nemica- sei pericoloso per lei, ed è per questo che sceglie una formula più discreta (e vigliaccamente indiretta) per suggerirti come stanno le cose, cercando al contempo di preservare la chance di sopravvivenza che le hai offerto e di non scatenare in te una nuova ondata di collera... quindi, ti sta dicendo che il “regalo del suo fidanzato” non è lo specchio,
    ma ciò che riflette.

    Non lo dice esplicitamente, ma è facile ricostruire la sua versione dagli elementi in tuo possesso: qualche demone dal pessimo gusto -come già potevi giudicare dalla gestione di questo “evento” nel Pentauron-, e presumibilmente legato alle alte sfere di questo Circo, si sarebbe infatuato di Aisiling, e... per compiacerla sta facendo non-sai-cosa (ma certamente nulla di buono) a Drusilia...?
    Sembrerebbe plausibile...

    « O-oggi c-ci s-sposiamo... e... e... »

    ...tranne per il fatto che ti sembra impossibile che qualcuno,
    per quanto mentalmente disturbato, voglia davvero legarsi così ad una tale piattola.

    « P-perciò fa-faresti m-meglio a lasciarmi s-subito andare...!
    L-lui è m-molto potente! E... e non sarà contento q-quando vedrà c-cosa mi hai fatto! »


    Il brutto della gente dalla mente ristretta, è che i pensieri hanno spazio per stazionargli in cranio solo uno per volta... e mentre la sua arroganza si appiglia all'idea di poter usare il suo futuro marito come spauracchio per salvarsi da quella situazione, sembra aver dimenticato che -intanto- il suo cicisbeo non è lì per fermarti da qualunque cosa tu possa decidere di farle. Il che, senza bisogno di dirlo, è davvero un grosso errore.

    Behind the Curtain

    Non credo ci sia molto da aggiungere: la scadenza è il 25 settembre, compreso;
    se hai domande, puoi contattarmi nella forma che preferisci :flwr: Divertiti...! :shifty:

     
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    « E'... è u-un regalo... un regalo del mio fidanzato... »

    Per un istante il Demone pensò che quella donna stesse cercando di prenderlo in giro.

    « N-non lo s-specchio... Quello... quello è m-mio... c-ce l'ho da prima... »

    Ed evidentemente il gelo che colorò le iridi della Volpe in quel momento la intimò a dare un significato ben preciso alle sue parole. Non moriva dalla voglia di perdersi in chiacchiere e giochi di parole, questo sperava di averglielo fatto capire fin dal principio.

    « O-oggi c-ci s-sposiamo... e... e... »

    Sarebbe stata in grado di mentire, in quelle condizioni?
    L'Elessedil non diede il ben che minimo peso alle ultime parole della rossa, concentrandosi appieno sulla prima rivelazione; era in combutta con un demone del circo? Lei?
    I dubbi cominciarono ad assalire la mente del Magister, e lo storico degli eventi iniziò a scorrere davanti ai suoi occhi; l'attacco al Pentauron... era iniziato quando lui e la sua amata avevano messo piede nella capitale.
    ...era stata una coincidenza? Le parole di Aisling, lei che la osserva dietro uno specchio...

    « P-perciò fa-faresti m-meglio a lasciarmi s-subito andare...!
    L-lui è m-molto potente! E... e non sarà contento q-quando vedrà c-cosa mi hai fatto! »


    L'essersi mostrato assorto nei propri pensieri aveva forse rinvigorito il coraggio di quella sanguisuga, che pensò bene di alzare per la prima volta la voce. Pensava seriamente di poterselo permettere?

    « Tu... »

    No, si fermò da solo.
    Ora doveva ragionare, doveva trovare un modo per farla parlare.

    « Te lo ripeto un'ultima volta. »

    Avrebbe ribadito, cercando di mostrare una compostezza che in quegli istanti non gli apparteneva affatto.

    « Rispondi alla mia domanda e ti permetterò di partecipare al tuo matrimonio.
    Se provi a perdere ulteriore tempo, o mi dai una risposta parziale ed incompleta... »


    Ma non riusciva a contenere la sua collera, e gli artigli, al pari delle iridi, continuavano a restare affilati.

    « ...questa volta ti taglierò di netto la testa. »

    Persino lei avrebbe dovuto capire che non si trattava di un bluff.
    Non aveva tempo da perdere, era stato molto chiaro.

    « Qual'è il tuo "regalo"? Cosa succederà a Drusilia, dove si trova? »

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    Per uno youkai pluricentenario come te, che nella sua lunga esistenza ha visto, vissuto e superato molti tipi diversi di esperienze a vari livelli di difficoltà, compenetrarsi nello striminzito punto di vista di una mente chiusa, che mai ha dovuto affrontare veri problemi in cui mettere alla prova sé stessa per uscirne, è un'impresa improponibile... troppo distante, troppo insensato, troppo inutile.

    Per questo, la prima e più logica conclusione a cui la risposta della strega ti fa giungere,
    è che si stia -in qualche modo contorto- prendendo gioco di te...

    « Tu... »

    ...e, tuttavia, la verità è molto più semplice, banale, e sconfortante: Aisiling è stupida. E dai racconti che te ne ha fatto Drusilia, è chiaro che lo sia sempre stata; dopotutto, il vero volto del Male sta proprio in questo: l'inconsistenza delle sue ragioni, l'irragionevolezza dei suoi modi, e l'ignoranza dei danni che provoca.

    « Te lo ripeto un'ultima volta:
    rispondi alla mia domanda e ti permetterò di partecipare al tuo matrimonio. »

    scandisci, concedendole tutto sommato un'altra possibilità – e altro tempo prezioso
    « Se provi a perdere ulteriore tempo, o mi dai una risposta parziale ed incompleta...
    ...questa volta ti taglierò di netto la testa. »


    Sentire rinnovate le tue crudeli minacce, e vedere la follia gelida che brilla nei tuoi occhi d'oro, strappa un brivido alla Traditrice, infliggendole un tremito lieve ma incontrollato, che è tuttavia sufficiente affinché i rovi che le cingono il collo e l'arbusto che le trapassa lo stomaco -abbeverandosi del suo sangue e rendendola sempre più debole- si rigirino pigramente nelle sue ferite aperte: nuovi impulsi di dolore viaggiano lungo i suoi nervi fragili, e stringere i denti fino a farli scricchiolare non impedisce che un gemito pietoso -di sofferenza e paura- le risalga la gola.

    Ma la cosa non ti tange: è troppo comodo fare la vittima dopo una vita da carnefice, quando le cose iniziano ad andarti male e il karma ti presenta il saldo delle tue azioni... ma Aisiling è ben distante da questi ragionamenti filosofici: tutto ciò che sa è che tu sei uno psicopatico che vuole rovinarle un giorno felice. E che, ancora una volta, lei soffre per colpa di Drusilia.

    Dopotutto, la permanenza nel limbo -in cui le sue stesse ambizioni frivole e malate l'hanno intrappolata- non ha fatto altro che lasciare in stasi la sua mente di ragazzina vigliacca, egocentrica ed invidiosa... ed è questo a dannarla: sua incapacità di evolversi.

    « Qual'è il tuo "regalo"? Cosa succederà a Drusilia, dove si trova? »

    « I-io... io non lo so di preciso...! »

    Non vedendo vie di uscita dall'ingiustificata e brutale agonia a cui la sottoponi, la voce le si incrina, gli occhi rossi si velano di lacrime (conosci l'espressione “lacrime di coccodrillo”?), e lei comincia a lagnarsi in maniera patetica: magari spera di impietosirti.. o magari confida che qualcuno venga a salvarla... ma deve farsi forza... perché non può restare in silenzio...
    Lei vuole vivere.

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    « Gli ho chiesto di avere giustizia sui miei nemici: gli ho solo detto di volerla vedere soffrire... e che volevo pagasse per tutto quello che mi ha fatto... »
    e mentre piagnucola, le sue stesse parole le mostrano uno spiraglio... una possibilità...
    « ...è colpa sua: è lui che le sta facendo del male! Io non ho fatto nulla! Prenditela con lui! Lasciami andare...! LASCIAMI ANDARE! »

    E non capisci se nel suo strepitare ormai isterico c'è più rabbia o disperazione, ma...
    la domanda è: fa una qualche differenza...?

    L'unico dato certo è che non sembra essere in grado di dirti nulla di utile.

    Behind the Curtain

    La scadenza è il 3 ottobre, compreso;
    se hai domande, puoi contattarmi nella forma che preferisci :win:

     
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    « I-io... io non lo so di preciso...! »

    La presa del rovo sul suo collo si fece più forte, dando forma ad uno sfogo di collera oramai trattenuto a stento.
    I suoi occhi non visualizzavano altro che i mille modi in cui l'avrebbe potuta uccidere. Lo desiderava, con un'intensità tale che a mente lucida ne avrebbe probabilmente avuto paura. Lui non era mai stato quel tipo di Demone...

    « Gli ho chiesto di avere giustizia sui miei nemici: gli ho solo detto di volerla vedere soffrire... e che volevo pagasse per tutto quello che mi ha fatto... »

    Ma non riusciva a trattenersi. Non voleva trattenersi.
    Era una lotta continua e perpetua.
    Ragione contro istinto.

    ...è colpa sua: è lui che le sta facendo del male! Io non ho fatto nulla!
    Prenditela con lui! Lasciami andare...! LASCIAMI ANDARE!
    »


    Poi, d'improvviso, il silenzio.

    HuL4ijr

    Il caos che rimbombava nella sua testa smise di far rumore; la vena che pulsava furente lungo la tempia parve rilassarsi, e persino le unghie affilate si ritirarono dalle sue mani.
    Chiuse lentamente gli occhi, ed inspirò profondamente.

    Quando riaprì gli occhi le sue iridi avrebbero fissato Aisling nella più assoluta indifferenza. Non avrebbe più avvertito odio nei suoi confronti, né tanto meno collera. Forse si trattava solo di una sua suggestione, ma persino le piante carnivore sembravano aver allentato la presa, nel contempo che il loro padrone si voltava dando lei le spalle. Come se avesse deciso di ignorarla completamente di punto in bianco.
    Il collo venne liberato completamente dal rovo, così come il petto dal tronco che l'aveva perforata.
    L'Elessedil arrestò allora i suoi passi, e lì rimase per qualche istante.

    La musica ritornò assordante e prepotente all'interno della stanza, come la prima volta in cui vi aveva messo piede.
    Troppo alta per pensare di poter parlare... eppure, il Demone ancora non aveva abbandonato quelle mura. Si mosse anzi ancora una volta, di qualche semplice passo, avvicinandosi ad uno degli scatoloni che adornavano la camera da letto. Su di esso si sarebbe infine seduto, allungando un braccio in direzione della sola persona presente al suo cospetto.
    Il palmo della mancina ben aperto e rivolto verso l'alto, in direzione della rossa, sembrava quasi un invito ad afferrarla.

    IM9Bfas

    Poi l'improvvisa esplosione, il tripudio floreale che avrebbe riempito per intero quella stanza.
    Non avrebbe potuto trovare una via di scampo. Ogni singolo centimetro del suo letto, circondata completamente da piante carnivore alte sino al soffitto. Un solo spiraglio l'avrebbe salvata dal buio totale, donandole ancora una flebile luce: quello che il Demone aveva riservato per i suoi occhi.
    Schioccò le dita, ed allora la carneficina sarebbe iniziata. Un lembo di carne alla volta, affinché urlasse, lentamente, nella più totale disperazione.
    E lui sarebbe rimasto lì, seduto, ad ammirarla. Senza muovere una sola parola, senza distogliere una sola volta lo sguardo.
    Non sino a quando di quel rifiuto ambulante non sarebbe rimasto altro che il fetido ricordo.

    nicebarrierr

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    Riserva Magica: 70% - 40% = 30%


    Incantesimi

    Foresta del Pianto
    Esistono territori nel mondo del Makai dove demoni e creature di ogni altra razza non osano mettere piede. Domini popolati per intero da una vegetazione spettrale ostile, fra le più feroci e cruente esistenti sull'intero piano dimensionale. Intere foreste, enormi piante temute al pari di bestie fameliche ed insaziabili.
    Ben pochi individui possono vantare di averle anche solo avvicinate, ed ancor meno sono coloro che possono rivendicarne il dominio.
    La Volpe dai capelli d'argento, dai più temuta come un infallibile ladro, era una di queste.
    Evocandone il solo seme fra le proprie mani, indipendentemente dal piano dimensionale di appartenenza, il Demone sarà in grado di far fiorire intorno alla sua figura ciò che venne ribattezzata come la Foresta del Pianto.
    Una sola ostilità, un solo comando da parte del loro caster, e qualsiasi bersaglio all'interno del suo raggio d'azione sarebbe stato brutalmente assalito e divorato.
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    Per chi si addentra ad occhi aperti e testa alta nel tumulto della tempesta, raggiungere l'occhio del ciclone è un'esperienza strana, quasi paradossale; in vero, persino mistica, perché... come può esistere una simile calma oltre quel muro di asprezze e avversità...? Quando qualcosa nella nostra mentre raggiunge il punto di rottura, il risultato che si ottiene alla fine non è poi molto diverso: dapprima c'è forza, tensione, e lucidità... perché gli ostacoli sono sfide, ed è solo stando concentrati che è possibile superarle.

    Ma a volte le cose non sono come appaiono. Forse c'è dell'altro che non abbiamo considerato, forse il livello di difficoltà non è alla nostra portata... e allora i sentimenti proliferano come viticci di una pianta infestante: selvaggi e intensi, brucianti, ribollenti e opprimenti; talvolta fusi in un'amalgama indistinguibile, talvolta sovrapposti e stratificati, e in alcune occasioni persino in guerra tra loro. E dentro di noi c'è clamore, come nel cuore di una battaglia.

    Eppure, quando il clangore raggiunge il parossismo, e il fracasso è al suo apice, tutto scompare in un ronzio confuso, e quel che resta è un silenzio assordante: un vuoto in cui tutto diventa chiaro. Tale è l'essenza del Caos: eccesso e disordine, essere saturi, fino all'insensibilità... ed è esattamente ciò che ti succede mentre una calma innaturale ti pervade la mente e le membra.

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    « . . . »

    Nel sentire la stretta dei rovi farsi più lenta attorno alla sua gola, i piagnistei di Aisilng cessano di colpo: dapprima, ella sembra genuinamente sorpresa da quella tua reazione insperata, ed è con una certa titubanza che sposta gli occhi scarlatti su di te; nel riflesso della tua subitanea indifferenza sembra scorgere -o voler trovare- uno spiraglio di clemenza... nel tuo voltarle le spalle inizia ad intravedere una possibilità di cavarsela... e al tuo allontanarsi, l'immaginazione cresce in una chance di sopravvivenza, sempre più concreta quando il cappio spinato le libera il collo e l'arbusto che la inchiodava alla parete svanisce.

    Priva di quel sostegno, provata dal drenaggio a cui l'ha sottoposta la pianta-vampiro, e stremata dal dolore e dalle ferite, la Traditrice crolla immediatamente in ginocchio nella pozza vermiglia del suo stesso sangue, e anche se la tensione e la sofferenza la costringono ad ansimare pesantemente, il suo viso è ancora congelato dalla paura che tu possa nuovamente accorgerti della sua esistenza e decidere di tornare ad accanirti su di lei. Ancora non capisce cosa, a questo punto, il fato abbia in servo per lei...

    ...ma l'ombra di un sospetto inizia a venirle mentre la mano artigliata della Kitsune si posa sulla manopola dello stereo, alzando il volume al suo massimo -soffocando e coprendo ogni altro rumore, quando il Demone-Volpe non solo non accenna ad andarsene dalla stanza, ma si mette anzi comodo su uno dei suoi pacchi regalo: perché Yoko le da l'impressione di non aver intenzione di levare le tende?! Perché se ne sta lì a fissarla impassibile, come stesse aspettando qualcosa? Perché ora tende la mano... con il... il palmo a-aperto v-verso di lei...?

    « ...n-no... e-ehi... a-aspet- »

    Ma è tutto inutile, perché la musica copre la sua voce, e le sue patetiche suppliche non farebbero alcuna differenza comunque: ormai, la sentenza è stata emessa, e stavolta non ci saranno ulteriori ritardi nell'eseguirla, nessun misterioso salvatore disposto a proteggerla, né improbabili colpi di fortuna... e lo Youkai se ne starà lì seduto ad assicurarsi che così sia.

    Quando la Foresta del Pianto sorge a circondarla, la Succube non sa far altro che starsene accucciata a terra a tremare: le ferite che ha già riportato durante l'interrogatorio la debilitano, il ricordo del dolore la paralizza dalla paura di sperimentarne ancora, e -soprattutto- l'essere del tutto sola col suo carnefice, per la prima volta senza nessuno pronto a spalleggiarla, ad intervenire per salvarla o per sacrificarsi al suo posto (per permetterle di fuggire e sopravvivere ancora), è una consapevolezza che la affoga lentamente in un oceano di disperazione...

    Perché da quando la sua piccola sordida storia ha avuto inizio, c'è sempre stato qualcuno a soddisfare i suoi capricci, a perpetrare le sue ambizioni vili e sconfinate, a correre in suo soccorso, a sporcarsi le mani per lei.

    Le corolle dentate di quelle mostruosità infernali torreggiano su di lei, oscurando la luce: i vegetali la chiudono in un cerchio compatto come un muro, da cui non c'è via di uscita, e la Traditrice si sente in trappola; la prima pianta -in risposta al volere del padrone- cala in picchiata dall'alto come uno sparviero, portandosi via un brano sanguinolento di pelle, carne e stoffa delle sue spalle lattee. E mentre altra linfa rimpingua la pozza scarlatta sul tappeto, un primo acuto grido squarcia l'irreale atmosfera di quell'esecuzione.

    jpgViolata da quel bruciante impulso -che le percorre i nervi come una colata lavica-, il corpo della donna sussulta di spasmi violenti, e i capelli scarlatti frustano l'aria mentre rovescia all'indietro il capo, offrendo così il volto all'assalto impietoso di un secondo fiore carnivoro, che abbassa le fauci su di lei, asportandole un lembo di faccia, dalla guancia alla tempia... e a quel punto non è tanto il male fisico -che già credeva insopportabile al primo assaggio- a scavarle l'anima... bensì il crudele pensiero di ritrovarsi adesso disgustosamente deturpata. E quello è solamente l'inizio.

    Con pacata e metodica brutalità, le piante del Makai portano avanti la loro opera, e la povera vittima che ancora geme e si contorce nel loro cerchio perde ben presto conto del numero di volte in cui quelle bocche mostruose le sono piombate addosso - e di quante porzioni le abbiano ormai strappato senza riguardo dalle ossa; persino gridare è divenuto qualcosa di superfluo: la musica copre tutto, e nessuno verrebbe al suo salvataggio comunque... perché, se ne rende conto solo ora, mentre giace riversa nel suo sangue raggrumato e nei brandelli del suo stesso corpo, non c'è nessuno da poter chiamare.

    ...perché, nella sua ossessiva corsa in solitaria verso la grandezza, si è lasciata tutto alle spalle.
    ...perché accecata dal futile e puerile desiderio di primeggiare, non ha avuto scrupolo a usare chiunque altro come un rialzo, trampolino o uno strumento pur di poter andare avanti.
    ...perché, folle di gelosia al pensiero che chiunque le camminasse accanto potesse oscurarla e derubarla di qualcosa, ha deliberatamente preferito fare terra bruciata attorno a sé.
    ...perché è sempre prigioniera di un eterno limbo, ancora più grigio e vuoto della dimensione onirica in cui è finita segregata per quasi un decennio: sé stessa.

    E ancora una volta, l'ultima di tutta la sua fin troppo lunga e mai abbastanza miserabile vita, Aisiling Holmion si scopre sola: priva di amici, amori o alleati... Sola, col disprezzo dei freddi occhi d'oro del suo boia, e senza nessuna possibilità di distogliere lo sguardo da quegli specchi metallici che la fissano quasi senza vederla.

    Come fosse niente.
    Assoluti e inappellabile come il giudizio di un dio, soverchianti come l'indifferenza del mondo.
    E quella sarebbe stata l'ultima immagine dell'esistenza, prima della fine.
    Prima dell'arrivo del buio.

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    Behind the Curtain

    E con questo, la Fase III si conclude anche per te! :woot:
    Ti ringrazio per la pazienza e per i bei post che mi hai dedicato, e ti do appuntamento per la prossima parte! :grab:

     
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10 replies since 24/8/2017, 21:10   337 views
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