[Quest n°3] Il Bagatto

-Merda, porco Aeon se è distante... andarci a piedi è una follia: ci divide anche una catena montuosa, ed impiegheremmo mesi.
Tornare indietro, su Endlos, sarebbe la soluzione più rapida. Poi useremo il portale che ci condurrà al villaggio visitato dall'altro gruppo di esploratori. Che ne dite?

Lo stregone stette in completo silenzio, elaborando rapidamente i dati che gli eventi avevano offerto loro. La mappa per quando stilizzata ed appena confusionaria sembrava ben chiara almeno su un punto, la destinazione non sembrava propriamente dietro l'angolo, tant'è vero che la proposta della loro accompagnatrice sembrò da subito l'offerta migliore, con una piccola menzione particolare sul fatto che avrebbero potuto fare subito parte del rapporto e qualora fosse stato utile a qualcuno, avrebbe permesso perfino una modifica agli oggetti della spedizione.

« Via acqua quanto impiegheremmo, rispetto ad aprire un altro portale dall'altra parte? Il tempo qui scorre più velocemente che di là, come ben sai. Se anche allora il portale sarà più rapido, allora ben venga il portale, chiaramente. »


Il Cronomago in realtà non aveva avvertito alcuna alterazione del flusso, ma probabilmente quella dimensione si reggeva grazie a terre regole dello spaziotempo differenti.
Sfruttare lo scorrere del tempo alterato in realtà avrebbe giovato ad un ritorno nella loro dimensione, in quanto la differenza dello scorrere del flusso giovava ai loro tempismi: se in quel mondo il tempo scorreva più velocemente rispetto alla realtà di Endlos, ritornare sul loro piano di origine per riaprire un portale avrebbe fatto "rallentare" il corso degli eventi nell'universo in cui si trovavano adesso, avrebbero quindi guadagnato molti giorni di viaggio e parecchie energie con un ritorno, piuttosto che spendere il tutto in un lungo viaggio marittimo.
Ma Sergei non si espresse al riguardo, le parole della volpe d'argento che seguirono subito dopo furono un po' il suo pensiero manifestato.

« Spostandoci su questo mondo dovremmo tener conto anche dei pericoli in cui potremmo incappare. L'idea del portale mi piace. »

Seguì un breve cenno d'assenso col capo della Fenice di smeraldo, che rimase comunque ad attendere le risposte degli altri avventurieri alle parole di Aiko.

Il Bagatto
Naos Project



"I libri dicono che Larbre sia lo specchio dei suoi abitanti. Bella, misteriosa e complessa. C'è sempre musica, la sentivo dalle finestre - ritornelli silenziosi e cori trionfanti. E sempre, danzando sopra a tutto questo, il Canto proveniente dalla Grande Cattedrale. È stato magnifico."

Tredicesimo giorno del primo mese - Sirio [anno 1]
Larbre, capitale di Florais.

« Signorina Aika, un po' di contegno per cortesia! »
Presa alla sprovvista dal commento del Saggio di Palanthas, Aika si trovò ad arrossire leggermente, per poi discostare lo sguardo verso un imprecisato punto lontano dai compagni, imbronciandosi.
« Via acqua quanto impiegheremmo, rispetto ad aprire un altro portale dall'altra parte? Il tempo qui scorre più velocemente che di là, come ben sai. Se anche allora il portale sarà più rapido, allora ben venga il portale, chiaramente. »
-Beh... non ci sta acqua dove dobbiamo andare- fece spallucce -Se intendi via mare, il giro si allunga: credo si parli sempre di mesi...

In ogni caso, la volontà del gruppo era abbastanza chiara: usare il portale a loro vantaggio era una delle soluzioni più comode: per questo motivo si avviarono immediatamente sulla strada del ritorno, immersi in un iniziale silenzio imbarazzante e dal retrogusto di preoccupazione per quello che avrebbero incontrato. Forse fu per quello che, passeggiando in attesa di vedere la loro via di fuga, Aika si trovò ad interrogare gli altri.

-Secondo voi è normale che sapesse così tanto di noi, quel tipo?- arricciò le labbra in una smorfia che nulla aveva di buono -... cosa credete che troveremo, quando lo rincontreremo? Cosa può volere da noi?

Sbuffò rumorosamente, forse perché non sembrava quel tipo di persone appassionate di ragionamenti contorti.

-Che ne pensate? Vi capirei qualora decideste di non proseguire... dopotutto è una storia molto strana, questa.
Gesticolò, come nel tentativo di esprimersi meglio.
-Cioè... su Endlos non funziona mica così, no? A Laputa fanno la vita dei nobili!

Serfagorn non riusciva a togliersi dalla mente le parole del burbero canide, in quella dimensione lo scorrere del tempo era alterato, mutava in maniera diversa rispetto alla forma da loro più conosciuta - il piano di Endlos - facendo suonare un piccolo campanello d'allarme all'orecchio del giovane Cronomante. Immischiarsi nel tempo degli universi e delle dimensioni parallele avrebbe potuto alterare il normale scorrere del flusso della loro dimensione? Non era certo campo dello stregone di smeraldo - oramai abituato a seguire e proteggere soltando una delle molteplici linee temporali - comprendere dove la sua interazione col tempo e luogo del cosidetto Naos avrebbe potuto portarlo, avrebbe dovuto muoversi con i piedi di piombo, avrebbe dovuto studiare e comprendere la trama temporale del luogo per non risultare principalmente un problema per il flusso stesso.
Ogni Cronomago, ogni Guardiano del Tempo, perfino ogni Dottore aveva un compito specifico a quel mondo a seconda del tempo e del luogo in cui si trovava. Per assurdo Sergei sarebbe potuto perfino esser assalito dal protettore temporale di quel luogo, con effetti catastrofici.
Avrebbe dovuto abbandonare la missione?

-Secondo voi, è normale che sapesse tanto di noi, quel tipo? … cosa credete che troveremo, quando lo rincontreremo? Cosa può volere da noi?

Lo sguardo della Fenice tornò a posarsi nella realtà, squadrando la figura della loro giovane accompagnatrice, che a stento cercava di tirarne fuori il ragno dal buco senza però sembrare particolarmente abile nel farlo.

« Non abbiamo abbastanza competenze a riguardo, possiamo anche intrecciare molteplici teorie, ma con una mancanza di dati e prove tali risulterebbero solo fini a se stessi. È una buona traccia questa, pericolosa certo, ma senza dubbio buona, nel bene o nel male abbiamo un contatto che non abbiamo il lusso di lasciarsi sfuggire. Ma dovremmo essere molto cauti. »

Prese aria a pieni polmoni, chiudendo gli occhi mentre le parole della ragazza arrivavano dritte al suo cuore.

- Vi capirei qualora decideste di non proseguire... dopotutto è una storia molto strana, questa. Cioè... su Endlos non funziona così, no? A Laputa fanno la vita dei nobili!

Taceva ora il Cronomago, mentre tutti gli altri parlavano, tutti gli altri ovviamente dichiaravano di voler restare, ligi al dovere.
Ligi al dovere. Come lui. Ma al volere di chi?

La moneta sta ancora rotolando
...

« ... Lei mi chiede di scegliere tra una creatura innocente ancora troppo giovane per prendere le proprie decisioni con criterio, oppure validi soldati, consapevoli di rischiare ogni giorno la propria vita, coscienti del rischio che ne deriva, sia per la loro missione, sia per la mia stessa vicinanza. E' un pò come decidere se mandare in guerra o non so, in una operazione suicida un bambino o un soldato.
Lei chi sceglierebbe? »

Un soldato? Non era forse ciò che avevo deciso di essere ora?

« ... Sarai tu stesso a rendertene conto, ed allora non ti sentirai più confuso. Ogni tassello andrà al suo posto, e vedrai cose che prima non avresti mai neanche immaginato. Devi solo avere fede nel tuo dio ed in te stesso; la prima non manca di certo, ma devi ancora lavorare sulla seconda. »

Fede in me stesso...

« ... Benvenuto nella mia Famiglia, Sergei. »
...

« Ho deciso di servire questa causa tempo fa, non ci saranno ripensamenti di sorta. »

Avrebbe risposto il custode del flusso alla domanda della ragazzina. Armato di uno sguardo nuovo.

« Voglio vederci più chiaro in questa faccenda, non mi tirerò indietro ora. »

Avrebbe invece chiuso la volpe d'argento, carico anch'esso seppur per un motivo completamente differente.
La loro missione principale restava senza dubio il ritrovamento del loro obiettivo primario, tuttavia la storia dietro i maghi ed demoni di quel luogo creavano il primo piccolo bivio sul loro percorso. Qualora le strade dei due eventi avessero continuato ad increcciarsi, chissà.

Il Bagatto
Naos Project



"I libri dicono che Larbre sia lo specchio dei suoi abitanti. Bella, misteriosa e complessa. C'è sempre musica, la sentivo dalle finestre - ritornelli silenziosi e cori trionfanti. E sempre, danzando sopra a tutto questo, il Canto proveniente dalla Grande Cattedrale. È stato magnifico."

Tredicesimo giorno del primo mese - Sirio [anno 1]
Larbre, capitale di Florais.

Aika ascoltò le parole di tutti con la medesima attenzione, rimanendo comunque in uno sconsolato silenzio per ciò che avevano appena passato... per il dolore di cui erano stati testimoni. Il portale non era distante, ed anche se il loro mondo era il migliore fra quelli in cui sarebbe voluta restare, non sembrò quella volta particolarmente entusiasta all'idea del viaggio.

-Avete ragione nel voler proseguire: effettivamente è la scelta più logica- ammise, mimando un cenno d'assenso agli altri -...ma ho il timore che non sarà affatto semplice, come ci aspettiamo o magari speriamo. Qualunque cosa ci aspetti lì, è qualcosa che nemmeno dei maghi di un intero mondo sono riusciti a controllare... capite?

Vero era che non conoscessero il livello di abilità magiche effettivo dei nativi, dettaglio che anche a lei sarebbe piaciuto comprendere, ma non le davano l'idea di persone incapaci. Gli incapaci -dopotutto- sono in maggioranza innocui... e le persone innocue non fanno mai paura a nessuno, in particolar modo se son tante. Questa era la sua esperienza, quella di una guerriera ed una cacciatrice. Nel mondo animale funzionava allo stesso modo.

-Non so quando ci richiameranno, ma vi consiglio di allenarvi, affinare le vostre magie e prepararvi ad una missione molto difficile. Me lo promettete?

Nei pressi del sentiero che avevano preso, ritrovarono finalmente il loro portale. Era ancora lì, invisibile a tutti tranne che a loro ed alle persone che avrebbero dovuto aiutare, almeno secondo i programmi. Si dispiacque solo di non aver nemmeno visto in volto il misterioso mago che avrebbero dovuto portare in salvo.

-Avanti, ora. Si torna a casa.

La fenice ascoltò le parole della loro accompagnatrice con più attenzione ora, seguendone i passi nel tragitto di ritorno mentre mille pensieri vorticavano rapidi nella sua mente ormai immortale.

- ...ma ho il timore che non sarà affatto semplice, come ci aspettiamo o magari speriamo. Qualunque cosa ci aspetti lì, è qualcosa che nemmeno dei maghi di un intero mondo sono riusciti a controllare... capite? Non so quando ci richiameranno, ma vi consiglio di allenarvi, affinare le vostre magie e prepararvi ad una missione molto difficile. Me lo promettete? -

Si rese conto inoltre che le raccomandazioni della ragazza erano molto sentite, che da quel momento in poi tutti ciò che si sarebbe parato d'innanzi a lui ed ai suoi compagni sarebbe stato pericoloso, difficile e forse non tutti sarebbero riusciti a tornarne vivi.
Camminarono lentamente fino all'entrata del portale di ritorno, senza che Sergei esprimesse nuovamente una singola parola, la sua determinazione rinata, le sue esperienze, perfino le conoscenze che aveva fatto durante gli ultimi anni nel reame di Endlos lo avevano reso più silenzioso, più saggio e probabilmente meno divertente di com'era stato invece nei decenni a precedere.
Avrebbe fatto inoltre prezioso utilizzo sul consiglio riguardante l'affinare le proprie capacità per la nuova missione, chiedendo aiuto a Kronos stesso avrebbe affinato le sue arti cronomantiche più ad un utilizzo di gruppo, piuttosto che basate sulla sua singola persona. Iniziava a comprendere il valore della famiglia e del gruppo in un contesto molto differente da quello dei suoi fratelli Von Seamond, si poteva dire che solo ora iniziava a legarsi alle regole governate da quel mondo.

« Faremo del nostro meglio, signorina Aika. »

Poche parole, non per forza rincuoranti, ma senza dubbio sincere.