[Quest n°3] Il Bagatto

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    Impeto e tempesta

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    Il Bagatto
    Naos Project


    v6zMMmf

    C'era una volta un mondo lontano lontano - ma non troppo.
    Una luna distante e graziosa nei cieli di Endlos, così vicina eppure misteriosa,
    oggetto delle più disparate teorie da parte degli studiosi del cielo.
    C'era una volta un portale apparso dal nulla nelle ampie e dorate distese di grano sospese nel cielo,
    e poi un altro, un altro ancora nascosto fra gli alberi di una fitta foresta al tramonto.
    C'era una volta una scuola di magia, ricolma di studiosi avidi di sapere...
    ... e poi c'erano degli impavidi, endlossiani che sfidarono il Maelstrom.
    Denaro? Gloria? Cosa li spinse a sfidare l'ignoto?
    Passo dopo passo percorrono nuovi sentieri bendati.
    Un bivio, un contrattempo, ed un grande dipinto per i posteri si colora.
    Verde e rossa la terra, luce nel cielo.

    Tredicesimo giorno del primo mese - Sirio [anno 1]
    Endlos, Magisterium.

    « Non ti preoccupare, saremo pronti per il secondo round. »
    La rassicurò il Magister Saddler.
    « Contate pure su di me. »
    Affermò il Saggio Uriel, senza timore alcuno.
    « Faremo del nostro meglio, signorina Aika. » aggiunse uno degli Aviatori, seguito dall'altro "Ma certo. La prossima volta saremo ancora più preparati, questo sopralluogo c'è servito."

    Aika sorrise appena; nonostante fosse evidente che non trattava con degli sprovveduti, il suo istinto la metteva in allerta. Non sapeva come o perché... ma qualcosa di assurdo e pericoloso marciava verso di loro da chissà dove... e chissà per quale motivo. A quel punto -però- non aveva alternative diverse che attendere, rimanendo sempre vigili.
    Il portale li accolse.
    Poi il buio.

    g2o7PQc

    Ciò che accadeva all'interno del portale -il viaggio vero e proprio- era un enorme interrogativo per chiunque: i sensi tacevano ed il tempo trascorreva in modo diverso, al punto da fermarsi e non permettere alla coscienza di alcuno nulla che non fosse un semplice e profondissimo sonno atavico.
    Eppure, in quella spedizione qualunque e priva di particolare importanza, qualcosa cambiò radicalmente: uno scossone avrebbe risvegliato le creature sospese nel vuoto siderale e, come piccoli granelli abbandonati al nulla fra gli universi, avrebbero osservato inermi una luce verdastra inseguirli minacciosa e sul punto di aggredirli.

    Un corpo -tuttavia- si interpose fra le vittime ed il carnefice, e la luce emanata da quello scudo era più brillante delle stelle del firmamento: non avrebbero potuto osservarlo tutti con i propri occhi, ma la minaccia smeraldina si disperse al suo tocco come una nube inconsistente.

    CT3hQdz

    Eppure la Verità è fatta per essere scovata da chi ne ha il dono, e così prima gli occhi del Semidio Uriel e quelli del manipolatore del Tempo, poi quelli del Demone Volpe, riuscirono ad oltrepassare il velo impalpabile e luminoso che lo nascondeva, scorgendo cosa si celasse oltre quel sole stupendo.

    Aveva un corpo sottile ed alto, avvolto fra drappi candidi. Incoronato d'oro e di argento, mostrava con serafica regalità un volto bellissimo, manifestazione di comprensione e saggezza, ed in esso era possibile scorgere grandezza e potenza, vittoria e maestà, perché infondo era lì e s'innalzava su ogni cosa, astro splendente per tutti loro ed irradiante Fede dalle sei ali d'oro.

    Mosse il capo, i capelli biondi ondeggiarono come spighe mature alla Luce di sè stesso. Lo sguardo colmo di pietà li sfiorò, intimando loro di tremare davanti all'infinito che si celava nelle iridi blu cangiante, incastonate come diamanti ad un corpo di cui non era possibile definire il sesso, tanto brillante da accecare occhi che non fossero quelli della mente.

    Per chi conosceva i suoi Fratelli, avrebbe certamente riconosciuto in lui molte delle meraviglie angeliche. Eppure tutti coloro che lo videro, nessuno escluso, avrebbero immediatamente compreso che non vi fosse nulla a Lui simile.
    Il Lui non vi era né il Bene e nemmeno il Male.
    Soltanto Potere.

    Quegli attimi si dilatarono all'infinito, fino a tramutarsi in poco meno di un'istante.
    Aprirono nuovamente gli occhi... e furono tutti nell'altra parte del portale, a Laputa, circondati dagli stessi maghi che li avevano accompagnati all'ingresso. Insicuri -forse- di aver realmente assistito a quella scena... o di averla semplicemente sognata.

    Turno 9

    Strano evento durante il viaggio. Per tutta la durata della visione (che non potete stabilire come vera o immaginata) non avete alcuna possibilità di intervenire, ma solo di assistere. Dunque non vi è possibile parlare o muovervi, in quegli istanti. Per il resto non avete limitazioni.

    NB: i pg che possono vedere in volto l'essere di luce sono Uriel e Serfagorn per abilità attinenti e Yoko per dote acquisita in precedenza a questa missione. Gli altri vedono solo qualcosa che brilla e non riescono a fissarla a lungo. Inoltre sia Uriel che Yoko potranno notare che somiglia a Dan.


    Scadenza: 23 Gennaio, ore 23:59.
    Buon divertimento!



    Edited by Drusilia Galanodel - 17/1/2018, 00:14
     
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    Scuotimento.
    Apro gli occhi, ma non sono ancora a Laputa. Sto fluttuando invece in un vuoto che mai ho esperito fino ad ora, almeno non così, a metà fra il sospeso e il murato vivo in ciò che separa il semipiano da una delle sue lune.

    C'è un disturbo di qualche sorta, un errore, un sabotaggio. Si tratta della quarta volta che uso i portali del Magisterium, e in nessun altro caso sono stato “fermato” così.
    Qualcosa risplende in lontananza, o in vicinanza, perché non so quanto il mio concetto di spazio conti qualcosa qui dentro o... qui fuori. Una luce verde si fa più intensa, si avvicina a noi, e pare stia per investirci. Il formicolio sul muso non mi rassicura, e non riesco a capire se davvero quell'entità o forza che sia ci sarà nociva e, se sì, quanto potente è e se posso fermarla.

    Infine, un bagliore. Stavolta sono costretto a chiuderli, gli occhi, e per quanto ci provi non riesco ad aprirli senza sentire le mie retine bruciare. Allora provo ad annusare, e a saggiare i miei dintorni con le vibrisse, ma non riesco a percepire nulla.

    Quando riesco a riaprire gli occhi, sono finalmente al Latifondo, sotto gli occhi degli stessi maghi che ci hanno assistito all'andata. Izanami, Saddler, Uriel, Serfagorn, Ted, Mustang, sono tutti qui anche loro.

    « Signori, l'avete visto anche voi o me lo sono sognato? » chiedo ai miei compagni di viaggio. Ne dubito fortemente, visto che se fosse stata un'illusione o un'intrusione psichica, me ne sarei con ogni probabilità reso conto, ma non si è mai troppo sicuri. Forse stavo dormendo ed era un sogno, ma anche questo non regge, visto che perfino i miei sogni oramai sono da tempo lucidi. Mi rivolgo ora ai maghi: « Se sì, fateci il santissimo piacere di verificare se ci sono state interferenze di qualsiasi tipo nel portale, sulla via del ritorno. »

    Sono piuttosto certo che non si tratti di una coincidenza, quanto piuttosto di uno dei temo molti pezzi di un puzzle da ricostruire. Quando sono andato e tornato per la prima volta, non mi è successo niente di simile, e nemmeno nella seconda spedizione mi pare ci siano stati incidenti di sorta; almeno nessuno è stato riportato.

    Che differenza c'è fra i viaggi precedenti e quello di adesso? Qualche legge fisica, qualche fenomeno casuale a cui abbiamo assistito, o c'entra in qualche modo lo scopo per cui siamo andati là? E se fosse per quest'ultima ragione, chi avrebbe saputo e chi avrebbe avuto un motivo per interferire in qualche modo?
    Colui che ha aperto i portali, forse? Sempre che di “qualcuno” si sia trattato, ma solo per la forma che sta tutt'attorno ai vari ingressi per Naos (insomma, le sculture), non vedo perché no.

    Riassumendo, che cazzo è successo?

     
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    Ecco, quello era il motivo per cui aveva deciso di accettare quell'incarico.
    Non la missione -per quanto in seguito si sia riscoperto emotivamente coinvolto-, non per i compagni d'avventura, non per il Magisterium.
    Per lui.

    La preoccupazione per l'esser stati raggiunti da un qualche luce verde minacciosa svani in un'istante, cancellata alle percezioni e dalla mente dall'intervento di quell'angelo. Ed allora il Demone avrebbe voluto arrestare il suo rientro, e vi provò con ogni sua forza... senza esserne in alcun modo in grado. Il suo corpo sembrava una lastra di ghiaccio, la mente e gli occhi le uniche cose sotto il suo controllo.
    Lui quella luce la conosceva, e cercava con ogni sua forza di raggiungerla.
    Ma il suo bagliore diventava sempre più forte, sempre più... lontano.
    Esattamente com'era successo l'ultima volta.

    Lui era la ragione per cui l'Elessedil continuava ad inseguire disperatamente Dan. Ed ora sapeva che forse su quella strada sarebbe stato in grado di trovarlo; motivo in più per esser scosso da un irrefrenabile moto di rabbia. Sapeva cosa c'era in ballo, sapeva contro cosa stava lottando... e lui perdeva tempo in quel modo? Dietro quelle sciocchezze?

    « Signori, l'avete visto anche voi o me lo sono sognato? »

    A quanto pare non era stato il solo ad avervi assistito, notò il Magister in silenzio. E probabilmente gli altri non se ne sarebbero dovuti nemmeno preoccupare, se non per la minaccia verde che aveva tentato di raggiungerli.
    Si limitò ad annuire in direzione del cane, pensieroso, senza proferire alcuna parola.
    Aveva come il sospetto che nemmeno questa volta sarebbe riuscito ad incontrare Dan, qualora fosse passato a trovarlo nel suo ufficio...

    PUNTI SU CONTO

    121

    SPOSTAMENTO: DIREZIONE

    immobile

    ENERGIA

    100

    SPOSTAMENTO: COME

    immobile

    PUNTI FERITA

    110

    PASSIVE SPECIALI

    nessuna

    ZAINO

    Razioni x2
    Acqua x2
    Pozione HP x2
    Pozione MP x2
    Sacco a Pelo x1
    Cannocchiale x1

    AZIONI

    ragiono sull'accaduto


    Passive
    • Instant Casting: casting istantaneo degli incantesimi
    • Riserva Energetica: mana al 110%
    • Percezione Magica: auspex magico
    • Vento Magico: auspex radar
    • Schermo di Pensieri: mind-fuck alert + trick-detection + difesa malie
    • Maestro degli Inganni: anti-auspex percezione magica + radar per evocazioni e personaggio

    Equipaggiamento
    • Lacrima dell'Alfiere: tecnica per richiamare l'Alfiere di Laputa
    • Occhio della Notte: oggetto del Mercante
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Una volta preso il portale di ritorno, il Semidio non aveva alcun dubbio di essere ormai al sicuro, lontano sia da Larbre che da Naos. Era certo che avrebbe avuto del tempo per riflettere ancora una volta su quanto accaduto, sforzandosi di trovare una motivazione che fosse di suo gradimento.
    Si sbagliava.
    Mentre ancora il gruppo fluttuava tra le pieghe dello spazio e del tempo, una luce verde alquanto minacciosa li stava seguendo, e quando Uriel se ne accorse era già spaventosamente vicina. Tuttavia non ci fu bisogno di innalzare scudi, perché un'altra luce -più calda e rasserenante- si sbarazzò della sua nemesi verde.

    Là, davanti a loro si ergeva una sorta di angelo. I capelli lunghi e dorati ondeggiavano nel mare di luce che avvolgeva l'intera figura angelica. Gli occhi di chi aveva visto tutto e sapeva tutto. E somigliava tremendamente a...
    « ...Dan. »
    avrebbe voluto dire, ma le labbra si mossero senza emettere alcun suono.
    Uriel fissò attonito quella figura per un tempo che non riuscì a definire; forse un fugace attimo, forse un'eternità.

    E quando infine l'ambientazione laputense cominciò a farsi spazio tutt'intorno, il viso del Semidio era ancora pietrificato.
    Un sogno, forse. Eppure sembrava che anche Gaspode e il Magister avessero visto qualcosa di molto simile. Si morse il labbro inferiore, lo sguardo perso nel vuoto. Perché, perché questo susseguirsi di misteri? E quell'angelo era veramente il suo amico Dan?
    « ...Si, l'ho visto anche io. »
    si limitò a rispondere, incerto se avrebbe dovuto proferire qualche dettaglio in più o tenersi il resto per sé.



    PUNTI SU CONTO

    64

    SPOSTAMENTO: DIREZIONE

    nessuna

    ENERGIA

    ████████████████████
    105%

    SPOSTAMENTO: COME

    immobile

    PUNTI FERITA

    █████████████████
    90

    PASSIVE SPECIALI

    nessuna

    ZAINO

    Razioni(x2)
    Acqua(x2)
    Pozione HP(x1)
    Pozione MP(x1)
    Sacco a pelo(x1)
    Tenda(x1)
    Fiala vuota(x1)

    AZIONI

    attendo di partire




    AiqaIp8



    Equipaggiamento:

    » Sagittarius: Arco + frecce (x10)
    » Diario : Un comune diario.

    Abilità Passive:

    » Expanded Mind:

    • Memoria illimitata

    • +10% energia

    • Instant-casting

    » Innocent Aura: Auspex spirituale
    » Autorevolezza: Aura di carisma
    » Perfect Body: Rigenerazione out-of-combat

    Abilità Attive:
    //


     
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    La storia ha orrore dei paradossi.

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    Flusso.

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    Lo stregone del tempo varcò la soglia del portale assieme ai suoi compagni, scomparendo nello stesso abisso d'oscurità nel quale erano entrati poche ore prima.
    Ma qualcosa era cambiato, un brivido freddo percorse tutto il corpo del Von Seamond mentre i suoi sensi si sopivano e diventava tutt'uno con l'energia del flusso dimensionale. Nella totale assenza di materia un piccolo lampo di luce smeraldina si mosse fulminea verso il gruppo di viaggiatori, questa non sembrava essere flusso temporale, come avrebbe potuto d'altronde e benchè il Cronomago avesse cercato di preparare le proprie difese da... qualunque cosa gli stesse arrivando contro, un bagliore di calda luce divina si frappose fra loro e l'energia di smeraldo, come a volerli salvare da un qualcosa dal quale i ragazzi non potevano essere preparati.
    Il von seamond provò ad aprire la bocca, ma nessuna parola venne liberata nell'aria, provò a muovere le mani, ma il suo corpo non ne rispondeva, anzi sarebbe meglio dire che il suo corpo non era nemmeno presente. Erano come delle anime intrappolate nell'insensato girotondo dell'esistenza, alla completa mercè della verde luce vorace.
    Pochi istanti dopo il tempestivo salvataggio, qualcosa o forse meglio dire qualcuno iniziò ad intravedersi dalla coltre di luce, un aspetto angelico dai tratti delicati che sembrava possedere un potere inimmaginabile. Tutto tacque una seconda volta.
    Sergei riaprì gli occhi.

    « Signori, l'avete visto anche voi o me lo sono sognato? Se sì, fateci il santissimo piacere di verificare se ci sono state interferenze di qualsiasi tipo nel portale, sulla via del ritorno. »

    Lo stregone tacque per qualche istante, con un ginocchio a terra e l'altra gamba poggiata con la pianta del piede sul freddo pavimento di quello che sembrava essere nuovamente Endlos. Erano tornati.
    Tacque per qualche istante per rimettere a posto i tasselli, per cercare di comprendere qualcosa, chi era quella figura? Non l'aveva mai vista prima, perchè li aveva salvati? Salvati realmente? E da cosa, cosa era quel flusso smeraldino?

    « Si, l'ho visto anche io. »

    Pareva che tutti avessero visto qualcosa all'interno del portale, probabilmente la stessa?

    « Una creatura dalle fattezze divine, dagli occhi di cristallo e lunghi capelli d'oro » Pronunciò lentamente il Cronomago guardando un punto indecifrato nello spazio. « Qualcuno ne ha riconosciuto i tratti? »

    Gettò un'occhiata furtiva nei confronti dell'Elessedil, immobile nella sua espressione indecifrabile, ammantato nel silenzio dei suoi pensieri.

    « Ed inoltre, siete riusciti a percepire il tipo di energia di smeraldo che ci stava venendo incontro? »

    Chiese nuovamente nei confronti dei suoi compagni, ancora visivamene provati da quello che avevano appena visto. Tante domande, ognuna di esse senza una risposta. Il Cronomago non era avezzo a situazioni in cui il tempo non parlasse con lui, in cui il giusto scorrere degli eventi non gli si parasse davanti agli occhi in ogni istante, donandogli una sorta di onniscenza su tutto quello che era necessario dovesse conoscere. Questa volta lo stregone era ne più ne meno cme tutti gli altri, un sassolino che lotta per non essere travolto dal flusso della corrente.




    PUNTI SU CONTO

    32

    SPOSTAMENTO: DIREZIONE

    Varco il portale.

    ENERGIA

    100

    SPOSTAMENTO: COME

    Camminando

    PUNTI FERITA

    80

    PASSIVE SPECIALI

    Le Sabbie del Tempo
    {Passiva di Immortalità.}

    ZAINO

    Razioni x2
    Acqua x2
    Pozione MP x4
    Corda x1
    Sacco a Pelo x1

    AZIONI

    Varca il portale, si ritrova come spettatore di tutto ciò che accade al suo interno, e si ritrova al di fuori a discuterne con i compagni di viaggio.



    Passive

    Tempus Fugit

    Gli Apostoli Cronomaghi come abbiamo ben notato, non hanno molti legami con il normale mondo della magia, seppur infatti le loro abilità siano derivate dalla medesima classe, essi prendono il loro intero bagaglio da una branca sconosciuta e segreta, della quale i normali stregoni non sono nemmeno a conoscenza. Inoltre, perfino i riflessi corporei sono differenti, poichè un Cronomago è più dedito a rallentare le offensive avversarie piuttosto che a bloccarle totalmente, ragion per cui a questi pochi prescelti figli del potere temporale, viene fatto un grande dono, che li porta ad avere un agilità superiore ai comuni esseri umani {+50%}. Questo è solo un ulteriore aiuto offerto ai Discepoli per schivare le offese avversarie, spesso dopo averle opportunamente rallentate. {Passiva. 5 Punti.}

    Le Sabbie del Tempo

    Il corpo dei Cronomaghi possiede sempre delle straordinarie capacità e spesso non tutte sono identiche per ogni Tessitore. Sergei in particolare, ha scoperto dopo la propria rinascita di poter mutare il proprio corpo in sabbia, l'antica sabbia che si narra nelle leggende appartenga all'ancestrale clessidra posseduta da Kronos in persona. Grazie a questo, a Serfagorn è stata concessa l'immortalità, poichè non importa quale sia la ferita mortale che il Cronomago abbia ricevuto, o lo stato in cui si trova il suo corpo dopo uno scontro. Esso si tramuterà infine sempre in microscopici granelli di sabbia, che lenti ma inesorabili si ricomporranno andando a riformare l'integerrima figura del Tessitore. Questa facoltà sembra destinata ad ampliarsi nel futuro, ad essere sempre più padroneggiata dall'Apostolo ed utilizzata in più occasioni. {Passiva di Immortalità.}


    Edited by Sergei Serfagorn - 22/1/2018, 15:27
     
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    Ted Carter



    sazh-katzroy-final-fantasy-xiii-9.68




    Il viaggio di ritorno avrebbe permesso a Ted di rilassarsi per qualche istante.
    Era riuscito a non darlo troppo a vedere durante la spedizione, ma era rimasto teso per tutto il tempo a causa di quella sorta di razzismo nei confronti dei maghi e quindi anche di lui.
    Si sentì sollevato mentre entrava nel portale e lo sarebbe stato anche durante il viaggio se non fosse arrivata la “visione”.

    Sulle prime sembrava essere soltanto qualcosa di luminoso, poi avvicinandosi mostrò agli avventurieri il suo vero volto.
    Una sorta di angelo tanto potente da emanare la sua aura sotto forma di onde, che si infransero sugli inermi scogli che erano i compagni di ritorno dal nuovo mondo.
    Perfino uno come Ted rimase spiazzato, in particolar modo perchè non riusciva in alcun modo a dimenarsi, muoversi o anche solo parlare.
    Non riusciva nemmeno a mettersi in contatto con Mustang e la cosa lo preoccupò, fino a quando non finì esattamente come era finito.

    Era nuovamente a Laputa, al sicuro dagli strani tipi e dalle fantasiose visioni.
    Peccato che tutti avessero visto quello strano angelo.

    "Cosa è una sorta di messaggio? Di non continuare? Devo dire che è stato molto spiacevole."

     
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    Impeto e tempesta

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    dbLWpQM

    L'aula 56-c era un piccolo locale al secondo piano, appena visibile imboccando l'ala sinistra dell'edificio. Differentemente da molte aule di quell'area, era costituita quasi totalmente da muri in legno e privi di angoli, perfettamente lisci ed intervallati da piccole librerie incastonate nella parete. Dalla pianta tondeggiante, era assolutamente priva di finestre ma comunque ben illuminata da candelabri e piccoli fari disposti sulle pareti. Il soffitto cupoliforme, invece, era di un materiale abbastanza difficile da riconoscere; liscio e lucido come uno specchio, era stato creato artificialmente per apparire come un semplice affresco se inutilizzato e fungere da componente per proiezioni tridimensionali all'occorrenza.

    Particolarmente intimo come ambiente rispetto alla struttura mastodontica del Magisterium, raccoglieva in sè sontanto decine di banchi di legno disposti a file e con un ampio corridoio centrale. Questo terminava direttamente alla cattedra del Magister, dietro cui troneggiava una lavagna molto grande e ben pulita, proprio di fianco la porta d'ingresso.
    Non essendo finalizzata a lezioni di pratica o esperimenti vari, l'aula non era dotata di rinforzi e protezioni particolari; in effetti, a vederla in quel modo, non sembrava nulla di eccezionale o "magico", come invece ci si sarebbe aspettato per l'unica Accademia presente sul Semipiano.

    Ma infondo... voi non eravate certo lì per diventare dei Maghi.

    png

    Magisterium, tredicesimo giorno del primo mese - Sirio [anno 1]
    Presidio Errante, Endlos.

    « Signori, l'avete visto anche voi o me lo sono sognato? » forse sorpreso dall'ultima visione, di fatto inaspettata -per lui in modo particolare, essendo ormai un veterano-, il bastardino si rivolse prima ai compagni di sventura e poi lasciò intendere i suoi pensieri anche ai maghi presenti « Se sì, fateci il santissimo piacere di verificare se ci sono state interferenze di qualsiasi tipo nel portale, sulla via del ritorno. »
    « ...Dan. ...Si, l'ho visto anche io. » confermò il Semidio, seguito da un pensieroso cronomante « Una creatura dalle fattezze divine, dagli occhi di cristallo e lunghi capelli d'oro. Qualcuno ne ha riconosciuto i tratti? Ed inoltre, siete riusciti a percepire il tipo di energia di smeraldo che ci stava venendo incontro? »
    "Cosa è una sorta di messaggio? Di non continuare? Devo dire che è stato molto spiacevole."
    -...
    I viaggiatori si guardarono l'un l'altro... ma nessuna risposta sembrava a loro prossima; perfino i maghi lì presenti -probabilmente tirocinanti, ricercatori o semplici tecnici- li fissavano con aria interrogativa e preoccupata. Per loro -dopotutto- era filato tutto liscio come l'olio. Nessuna interferenza, nessun dettaglio che rendesse quell'esperienza diversa da tutte le altre.

    In ogni caso, ogni singolo componente di quello strano gruppo fu attentamente controllato da chi di dovere: maghi, alchimisti, guaritori e perfino astrologi disquisirono a lungo sul loro stato di salute, fortunatamente ottimo. Terminato ogni accertamento, furono tutti condotti in una strana aula che -per chi aveva partecipato alle lezioni di esplorazione interplanare con Dan Mihai Simion o aveva già viaggiato verso il Naos- non sarebbe parsa affatto nuova.

    -Benvenuti, signori: il mio nome é Sakura e mi occupo di raccogliere e catalogare le esperienze degli esploratori- a parlare sarebbe stata una ragazzina dai tratti del vicino Ovest -Sui banchi della prima fila sono già state disposte delle pergamene vuote, penne e calamai.
    Indicando i posti a sedere, avrebbe fatto loro cenno di accomodarsi.
    -Il Magisterium vi chiede di trascrivere nero su bianco i dettagli del vostro viaggio, soprattutto quelli che ritenete necessari sappiano i vostri ipotetici successori. Anche se potrebbero non percorrere le vostre stesse strade, è bene che siano informati di tutto ciò che sappiamo.

    A seguito di quella breve spiegazione, si sarebbe semplicemente seduta alla cattedra, come una maestra in attesa che gli alunni svolgessero il loro compito. Non avrebbe parlato nè sarebbe stata di grande compagnia... ma almeno non li avrebbe disturbati.

    Turno finale - Il Bagatto.


    Giunti su Endlos, siete stati accompagnati in un'aula del Magisterium e vi è stato detto di scrivere un vero e proprio rapporto.
    Essendo il Naos Project fondato sull'esplorazione ed io particolarmente contro il metagame, ho elaborato un sistema di passaggio di informazioni molto simile a quello che accade nella vita vera. I vostri pg devono in questo caso riassumere il loro viaggio ed esporre tutto ciò che ritengono utile che gli altri sappiano per le esplorazioni future, in base alle loro conoscenze attuali. Ovviamente non serve un papiro inutile, ma dare delle direttive come "attento a cosa mangi" oppure "non andare in quel posto" aiuterebbe.
    Se ci sono famigli, anche loro devono scrivere il loro piccolo testo scritto.
    Per ovvie ragioni interpretative, se il vostro pg è un asino in italiano, può fare volutamente tutti gli errori che desidera nel suo tema. Se invece è analfabeta, può chiedere all'assistente di Dan (la ragazzina dai tratti dell'Ovest) di scrivere al posto suo.

    Il post va scritto normalmente. La parte sulla pergamena (quello che scrivono i vostri pg) va segnata in corsivo e in blocco, racchiuso da virgolette. Niente scritte colorate.

    Yoko e Uriel, se lo desiderano, possono saltare il turno: hanno già raggiunto la loro quota di post e -soprattutto- insegnano entrambi al Magisterium, quindi possono non rispettare il regolamento applicato sugli stranieri, sui mercenari o su randomici "esterni" alla scuola di magia.


    Scadenza: 31 Gennaio, ore 23:59.



    Edited by Drusilia Galanodel - 25/1/2018, 18:47
     
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    Saddler annuisce alla mia domanda, ma non commenta oltre, e Uriel afferma di avere anche lui visto qualcosa. Ne concludo quindi che qualcosa è successo, o se non è successo niente, allora non è solo il mio cervello ad essere andato in tilt.
    Sono tuttavia le parole di Sergei Serfagorn ad attirare di più la mia attenzione.

    « Una creatura dalle fattezze divine, dagli occhi di cristallo e lunghi capelli d'oro. » asserisce l'uomo, scandendo con lentezza ogni parola e senza guardare nessuno dei presenti in particolare, riflessivo. « Qualcuno ne ha riconosciuto i tratti? »

    Ecco, questo io non l'ho visto. Perché per quanto mi riguarda non c'era nessuna forma definita, solo una luce abbagliante davanti a noi.

    « Quella era una persona?! » domando, allibito. « Ho visto solo una luce, personalmente. Chi altri ha riconosciuto una figura, e chi invece nulla, come me? Fatemi capire. »

    « Ed inoltre, siete riusciti a percepire il tipo di energia smeraldo che ci stava venendo incontro? »

    « Quello sì. »
    Rispondo, senza chiedergli di cosa si trattasse. Non credo che egli stesso lo sappia; non da come ne ha appena parlato.

    Se è stato davvero un messaggio, come ha ipotizzato Ted, allora dobbiamo capire chi ce l'abbia mandato, e perché di preciso. Sempre seguendo questa pista, dovrei dedurre che il nostro colpevole sia qualcuno di potente abbastanza da interferire tanto egregiamente con un viaggio interdimensionale senza che nessuno dei nostri maghi si sia potuto accorgere di alcunché. Maghi che, possano pur non essere ai livelli di mostri come Shantotto, voglio credere essere ragionevolmente competenti.

    Ad ogni modo, non c'è stato alcuno scompenso nei nostri corpi e, almeno nel mio caso, nelle nostre menti. Anche i tecnici incaricati del nostro check-up post-viaggio ce lo hanno confermato.

    Infine, il solito salto alla oramai familiare aula 56-C. A riceverci una ragazzina che penso di aver già visto prima d'ora, forse sempre al momento del rapporto delle volte precedenti, ma non ne sono sicuro.

    -Benvenuti, signori: il mio nome é Sakura e mi occupo di raccogliere e catalogare le esperienze degli esploratori. Sui banchi della prima fila sono già state disposte delle pergamene vuote, penne e calamai. Il Magisterium vi chiede di trascrivere nero su bianco i dettagli del vostro viaggio, soprattutto quelli che ritenete necessari sappiano i vostri ipotetici successori. Anche se potrebbero non percorrere le vostre stesse strade, è bene bene che siano informati di tutto ciò che sappiamo.

    Detto questo, si siede e ci lascia scrivere. Sfilo la penna dal calamaio, e scrivo quanto segue:

    Il tredicesimo giorno del primo mese, Sirio, sono stati convocati al Magisterium i seguenti individui:
    Gaspode: redattore di questo rapporto, ed esploratore veterano di Naos.
    Uriel: Corona di Dharma presso i Custodi delle Sette Vie.
    Yoko Saddler: vice-rettore del Magisterium e Ufficiale del Presidio Errante.
    Ted Carter: Aviatore Verde.
    Agrodon Mustang: Aviatore Verde.
    Aika Izanami: guida della spedizione, possibile prostituta.
    Sergei Serfagorn: sacerdote di Kronos, qualunque cosa questo significhi, e cronomante.

    Ci è stata consegnata una lettera dal Magister Dan Mihai Simion, non fisicamente presente in loco. All'interno della busta abbiamo trovato una mappa delle regioni da noi fino ad ora esplorate, nonché le nostre istruzioni.
    Come verificabile nella lettera, il nostro compito è stato quello di trovare e condurre, vivo, al Magisterium un individuo conosciuto come Nightingale, un mago fra i più celebri della sua nazione. Siamo stati incaricati quindi di cercarlo a partire dalla città di Larbre, capitale del regno di Florais.

    Ci è stato segnalato, all'interno della regione, un diffuso astio verso i maghi. Chiunque sia dotato di poteri magici, o abbia fattezze non-umane o non del tutto umane, prenda le dovute precauzioni.

    Il portale è situato nel Latifondo, ed è connesso con una zona di campagna poco al di fuori di Larbre, le cui mura sono visibili fin dal primo arrivo. Il portale, va segnalato, per qualche ragione non è visibile ai nativi privi di poteri magici.

    Arrivati in città, udiamo un'esplosione provenire dal centro della stessa. La causa è da ricondursi alla demolizione di un edificio, nella fattispecie una torre, da parte della guardia cittadina locale.
    Va segnalato a questo punto un dato importante sulla demografia di quel posto: la maggior parte degli abitanti porta una maschera sul volto, tuttavia, appunto, non si tratta della totalità.
    Infatti, se gli abitanti mascherati si sono radunati attorno al luogo dell'accaduto senza mostrare, neppure attraverso i loro ormoni, particolare partecipazione emotiva, lo stesso non si può dire degli abitanti che non ne portavano una.
    All'interno di questa minoranza segnalo la presenza di creature elfoidi.

    La torre in questione pare essere stata proprietà dei non-mascherati. Quando interrogata sui motivi di quanto appena successo, la guardia ha dichiarato di aver eseguito il volere di un “Credo”, e che se il “Circolo dei Maghi” (sic) avesse continuato, l'intera capitale sarebbe stata devastata dai “demoni” (sic), e di aver agito di conseguenza per il solo bene comune.

    Successive e indipendenti indagini pressapoco confermano la versione della guardia: durante un rituale di ordinaria amministrazione, uno dei maghi era stato posseduto da un demone forte abbastanza da uccidere tutti gli altri presenti. Tuttavia, un tale di nome Kassios era riuscito a sigillare l'ingresso della torre prima che il pericolo sconfinasse all'esterno.

    Al ritorno, siamo avvicinati da uno dei cittadini in maschera, il quale afferma che delle fantomatiche divinazioni avevano predetto, in questa data e in quel luogo, il nostro arrivo per Nightingale.
    Stando alle parole di costui, Nightingale avrebbe bisogno di aiuto, e si trova parecchio lontano da Larbre; secondo Aika Izanami, a diversi mesi di cammino da Larbre.

    Nightingale sarebbe, secondo il nostro informatore, un individuo che vuole portare la pace e che si trova attualmente fra i due fuochi antagonisti dei maghi e del credo.
    Forse vuole portare la pace proprio fra queste due fazioni, ma questa rimane solo una congettura del redattore.

    Considerata la grande distanza da percorrere, decidiamo, su consiglio di Aika Izanami, di tornare nel Presidio Errante ed aprire un altro portale, al fine di risparmiare tempo.

    Al ritorno, all'interno del portale, ci imbattiamo in un fenomeno mai osservato prima d'ora neppure nei viaggi precedenti del redattore avanti ed indietro da Naos. Ci siamo “risvegliati” sospesi nell'etere cosmico fra i mondi, incapaci di agire o di comunicare, con una luce verde che correva verso di noi. Questa, però, è stata “intercettata” da una luce molto più forte ed abbagliante, nella quale alcuni membri della spedizione hanno visto in realtà una figura “divina, dagli occhi di cristallo e i capelli d'oro”.

    I tecnici non hanno rilevato tuttavia alcuna anomalia, e non ci sono stati scompensi fisici.

    - Gaspode”

     
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    Ciò che fece seguito al rientro dalla missione fu quanto più di vicino vi potesse essere per l'Elessedil ad una scocciatura.
    Non aveva nulla contro la troupe di maghi che si era avvicinata per sincerarsi delle loro condizioni fisiche e mentali, né sentiva di potersi arrabbiare con gli apprendisti che avevano chiesto loro di appuntare le memorie. Semplicemente, i pensieri del Magister erano rivolti a tutt'altro.
    Inspirò molto profondamente, poiché la ragione gli suggeriva che a nulla sarebbe servito sviare i convenevoli: non era stato in grado di incrociarlo fino a quel momento, dubitava profondamente di trovare ora Dan ad attenderlo nel suo ufficio... oltretutto, saltando quella prassi avrebbe causato un danno a chi avrebbe partecipato al progetto in futuro, ancor prima che all'Accademia stessa.
    Era suo dovere essere d'esempio riguardo le regole, per quanto poco vi fosse avvezzo. Sospirò dunque prima di accomodarsi nella sedia, per poi afferrare la penna per scrivere:

    "Nessun problema per quanto riguarda il viaggio d'andata attraverso il portale.
    Arriviamo nei pressi di una città nel bel mezzo di un conflitto: da una parte i maghi, dall'altra dei cavalieri. Per i dati che siamo riusciti a raccogliere esplorando la Torre e parlando con i cittadini, i maghi sono ritenuti creature pericolose. Sembra siano posseduti da demoni molto potenti, in grado di minacciare la loro vita e quella di chi li circonda. Al momento del nostro arrivo molti di loro sono stati annientati, insieme alla Torre che li ospitava. Le memorie di Uriel e Gaspode sapranno fornirvi maggiori dettagli al riguardo.
    Il mio punto di vista a tal proposito si basa sulle informazioni ottenute parlando con i maghi sopravvissuti, poiché allontanati in precedenza dalla Torre per delle divinazioni. Il loro resoconto è che loro non sono la minaccia, sono le vittime. Nessuno di loro vuole i demoni nel loro corpo. Per quel che ho appreso sul momento, hanno bisogno di aiuto. Sia sul fronte demoniaco che sul fronte umano, onde evitare l'estinzione della loro specie.

    Veniamo approcciati da un figuro misterioso, che afferma di parlare per conto di Nightingale. Vuole incontrarci, afferma che sapeva del nostro arrivo grazie alle divinazioni. Non si rivela molto propenso alle parole, alimentando sospetti sulla sua persona. Ci lascia tuttavia le coordinate per raggiungere il nostro bersaglio, ma notiamo la notevole distanza verso la posizione indicata. Decidiamo pertanto di tornare indietro, per spostarci ad un portale più vicino, guadagnando del tempo.

    E' in quel momento che qualcosa ci raggiunge dentro il portale. Una luce verde, qualcosa con intenzioni minacciose, pareva, ha provato a toccarci. L'intervento di una creatura dalle fattezze angeliche risolve la situazione, allontanandolo.
    Nulla di analogo era successo nel viaggio d'andata. Urge comprendere quanto siano sicuri i viaggi all'interno dei portali."


    Sintetico, forse carente di dettagli, disordinato... non era abituato a stendere dei resoconti delle sue avventure.
    Consegnò la pergamena ancora scuro in volto, ed uscì alla stanza consapevole che di lì a breve l'avrebbe atteso l'ennesima ricerca a vuoto.

     
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    A quanto sembrava, nemmeno gli addetti al mantenimento del portale non seppero cavare un ragno dal buco sulla faccenda, in quanto -secondo il loro punto di vista- il viaggio di ritorno non aveva subìto interferenze di sorta.
    In seguito a svariati accertamenti sullo stato di salute del gruppo, vennero condotti in una piccola aula che nulla aveva a che vedere con il resto delle ampie aule che il Magisterium offriva. Nonostante fosse più piccola, Uriel la trovava certamente più graziosa, merito forse delle pareti e del mobilio in legno che contribuivano a mantenere un'atmosfera accogliente e decisamente più intima.
    Una volta all'interno dell'aula, venne chiesto loro di compilare un rapporto. Perciò il Saggio non indugiò oltre, prese posto in uno dei banchi ancora liberi e -inchiostro alla mano- cominciò a scrivere:

    "Siamo partiti per Naos il tredicesimo giorno del primo mese, Sirio. Ad accompagnarci, la signorina Aika Izanami.
    Nel viaggio verso la luna di Endlos, non si sono presentati problemi in quanto -com'è stato riferitoci- il portale è celato agli occhi degli abitanti naosiani. Nessun problema nemmeno sulla strada da Florais verso la sua capitale, Larbre. Tuttavia, è proprio giunti alla capitale che cominciano a presentarsi i primi problemi. Dopo pochi minuti dal nostro arrivo, udiamo una forte esplosione e vediamo del fumo provenire da non molto lontano dal centro cittadino.

    Ci precipitiamo sul posto e veniamo a conoscenza che una delle torri in cui risiedono i maghi locali è caduta in macerie. Tutt'intorno alla piazza, dei soldati -definiti in seguito come Credo- tengono lontani i curiosi, e secondo quanto detto da un soldato locale, il Credo stesso ha fatto esplodere la Torre solamente dopo aver tenuto in quarantena i maghi a lungo, affermando che erano tutti posseduti dai demoni. Tuttavia, uno dei maghi afferma il contrario. Indeciso su chi abbia ragione o torto, decido di vedere la verità coi miei occhi. Grazie all'aiuto del Magister Saddler riesco a confondermi tra la folla e raggiungere le macerie.

    A quel punto, grazie a un incantesimo riesco a interrogare i vari resti di mattoni per scoprire che nel Circolo dei Maghi sono soliti eseguire dei rituali per essere posseduti volontariamente dai demoni. Durante uno di questi, tuttavia, uno dei maghi è stato posseduto da un demone più potente del solito, scatenando il panico e uccidendo la maggior parte di quelli che si trovavano nella Torre. A quel punto, uno dei soldati del Credo che presenziava al rituale -un tale di nome Kassios- è riuscito a sigillare l'uscita con un'incanto di natura divina per impedire al demone di causare ulteriori danni.

    Una volta raggiunto il resto del gruppo, un uomo si avvicina a noi sostenendo che una profezia avrebbe annunciato il nostro arrivo, e che Nightingale -colui che dovevamo incontrare e riportare su Endlos- non solo è invischiato tra la faccenda Maghi/Credo, ma ci stava pure aspettando in un luogo molto distante da Larbre. Secondo la signorina Aika ci avremmo impiegato qualche mese. Decidiamo dunque di tornare indietro, passando per il portale e tornare a Laputa, in modo da poter risparmiare tempo e aprirne un altro verso il luogo suggeritoci dall'uomo.

    Giunti al portale, mentre non siamo né su Naos né su Endlos, veniamo inseguiti da una luce verde che a sensazione rappresentava una minaccia.
    Tuttavia, prima che questa ci raggiunga, viene colpita e annientata da una luce. Incapace di muovermi e di parlare, non posso far altro che ammirare quel globo luminoso fluttuare davanti a noi. Al ritorno scopro di non aver sognato quando anche i miei compagni raccontano di un'esperienza analoga.
    Nient'altro da segnalare.

    - Uriel, Corona di Dharma presso i CSV e Ambasciatore di Laputa nel Presidio Est"

     
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    Ted Carter



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    Tutti, come lui, sembravano confusi a causa della strana apparizione. Il fatto che non fosse stato il solo a vederlo, lo rincuorava. Iniziava a pensare che fosse diventato pazzo.

    ”Oi Agrodon è successo anche a te, giusto?

    L’elefante, nel mentre, si era alzato su due piedi ed era pronto a riprendersi il martello che il pugile aveva portato con sé durante tutta la spedizione.

    ”Certo che si. Non è stato piacevole, c’era troppa luce perfino per me.”

    Il martello ritornò nelle mani del suo vero proprietario.

    "Bene, adesso che facciamo?"

    Ted venne accontentato prima di quanto sperasse.

    Nel giro di poco tempo si ritrovò in un’altra aula del Magisterium, la poco spaziosa 56-c.
    Una ragazza che diceva essere l’assistente di Dan, gli spinse a mettere su carta le informazioni che avevano raccolto durante il viaggio sulla luna di Endlos.
    Mustang adorava stilare rapporti fin da quando aveva imparato a scrivere e infatti fu il primo a prendere la piuma e a buttare giù qualche riga:

    "Nome: Agrodon Mustang
    Missione: Trovare e portare al Magisterium il mago conosciuto come Nightingale
    Compagni missione: Gaspode, Uriel, Yoko Saddler, Ted Carter, Aika Izanami, Sergei Serfagorn

    Impressioni: Il mio aspetto simile a quello dell'animale conosciuto più comunemente come elefante, non ha destato alcun timore, sorpresa o gioia negli abitanti della città Larbre del regno di Florais. Ciò mi può far dedurre che la mia vaga somiglianza, resa ancora più realistica dalla mia camminata a quattro zampe, con gli elefanti non è un problema per la gente del luogo.
    Contrariamente al mio aspetto animalesco, i maghi vengono discriminati e ritenuti al pari di demoni. Si consiglia quindi un uso minimo di magia davanti a tali persone, dato che sono arrivati perfino al punto di distruggere una torre con dentro delle persone.
    Niente di particolare da annotare, eccetto un personaggio molto losco che afferma che Nightingale è un rivoluzionario in cerca della pace.”


    Soddisfatto dalla propria stesura usò la vista condivisa con il pugile per vedere cosa avesse scritto sul suo foglio.

    "Nome: Ted Carter
    Missione: Picchiare un certo Nightingale
    Compagni missione: Un cane, un bambino, Una mezza volpe, un elefante con un martello, una tutte curve e bho non ho capito bene cosa sapeva fare quel tizio.

    Non usare la magia, a 'sti stronzi sembra che dia particolarmente noia. Non fatevi notare e se avete un animale con voi non causerà troppo stupore tra la gente."


    Il lossodonte si passò una mano sulla faccia.



     
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    La storia ha orrore dei paradossi.

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    Quando il buon Gaspode confessò di non aver visto alcuna figura all'interno della gloriosa luce divina che li aveva protetti, il Cronomago non vi pose la giusta attenzione, forse semplicemente complice il fatto della natura canina del suo interlocutore, si chiese difatti se Gaspode fosse perfino in grado di vedere i colori, figuriamoci per quanto riguardava le figure sfuggenti. Ma la cosa passò molto in secondo piano, i ragazzi vennero accolti, controllati e stropicciati da un preparato team di stregoni, che li vide essere tornati in perfetto stato, nonostante l'incontro soprannature o "l'allucinazione di massa" che fosse.
    Venne quindi richiesto al gruppo di viaggiatori di scrivere un piccolo resoconto sulla loro missione e benchè lo stregone del tempo non fosse particolarmente avezzo a tutto questo (potete immaginare quanti rapporti scritti possa mai richiedere Kronos) cercò di fare il suo meglio, senza dubbio altri ragazzi del suo gruppo avrebbero fatto un lavoro più certosino e meticoloso del suo.


    " Tredicesimo giorno del primo mese, Sirio - Rapporto 01 di Sergei Serfagorn" scrisse senza pensarci molto sopra, sembrava abbastanza professionale per logica, ai piani alti se lo sarebbero fatto bastare.

    " Il Cronomago al servizio di Kronos qui presente, Sergei Serfagorn in collaborazione con i signori Uriel, Ted Carter ed il suo compare Agrodon Mustang, Gaspode e del magister Yoko Saddler accompagnati dalla signorina Aika Izanami hanno attraversato nella giornata odierna il portale verso il Naos alcune ore fa, senza alcun problema di sorta. Durante il tragitto iniziale lungo Floralis non hanno riscontrato alcuna complicazione, ma una volta arrivati alla vicina cittadina di Larbre, un forte boato ha attirato la loro attenzione. Nel luogo dell'esplosione è stata riscontrata la caduta di una torre intera con all'interno molti di quelli che sucessivamente avrebbero scoperto essere stregoni di razza Elfica, rapide verifiche tramite le capacità combinate del Magister Saddler e del signor Uriel hanno portato a scoperte molto interessanti sulla storia dei nativi, pare infatti che il piano sia soggetto ad interferenze del mondo demoniaco e che quest'ultimi abbiano la capacità di prendere possesso del corpi altrui (consiglierei con massima priorità future verifiche ad ogni ritorno dal piano dimensionale del Naos su possibile possessione degli avventurieri Endlossiani) i cavalieri locali in vista di una possessione effettuata all'interno della torre stessa pare siano stati "costretti" a far esplodere l'edificio per uccidere i tramiti delle creature demoniache. L'efficacia di questa pratica potrebbe essere messa in discussione dall'impossibilità di verificare se effettivamente questo metodo permette di eliminare anche lo spirito del posseduto.
    Una volta ultimate queste scoperte i ragazzi sono stati contattati da un losco figuro incappucciato che si è dichiarato essere un "amico di Nightingale" questo spiega che l'arrivo degli avventurieri di Endlos era stato predetto da una profezia, continua dicendo che il signor Nightingale si trova in attuale pericolo, che si nasconde e ha necessità di aiuto, la sua locazione risulta a diverse centinaia di km dalla loro, costringendo il gruppo di viaggiatori ad effettuare un ritorno su Endlos per riorganizzare una spedizione sucessiva.
    Una volta varcata l'entrata dimensionale per il ritorno di Endlos un'indefinita luce di colore verde si è precipitata sul gruppo di avventurieri, come se avesse intenti più che ostili, ma al contempo è stata affrontata ed arrestata da una seconda luce, questa volta invece abbagliante e di colore puro che ad una verifica più affrofondita ha rivelato la presenza di un figuro di sesso indefinito dai tratti angelici. A quanto pare non tutti sono riusciti a vedere le fattezze dell'entità presente nella luce.

    La competenza dei membri del gruppo non è mai stata messa in discussione e per quanto la capogruppo Aika sia risultata in alcune occasioni forse troppo emotiva ha sempre svolto il suo compito con la massima professionalità.

    Sergei Serfagorn"

    Firmò a fondo pagina, rileggendo più volte il testo senza trovarlo particolarmente chiaro od esaustivo, ma era anche abbastanza sicuro che alcuni membri del team fossero parecchio più ferrati in queste cose, per cui poggiò la penna con un mezzo sorriso, sgranchendosi appena le spalle.

     
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    Impeto e tempesta

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    Approfitto per ringraziare tutti dell'enorme impegno dedicato a questo progetto e della vostra attenzione, nonostante le distrazioni delle feste e degli esami. Vi ringrazio per esservi spesso sforzati di rispondere sempre nelle giuste scadenze, anche se a volte la voglia di mettersi al pc era poca o se il blocco dello scrittore cercava in tutti i modi di sabotarvi.

    Apprezzo molto il vostro spirito di collaborazione e riconosco che ogni piccolo sacrificio sia stato un pensiero altruista verso il party e soprattutto verso di me...
    ...perché infondo un QM non vale nulla senza i suoi giocatori.

    Ci si becca alla prossima avventura! :rainbow:


    QUEST CONCLUSA.

     
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