[Quest n°4] - Clepsamia

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    La storia ha orrore dei paradossi.

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    Flusso.

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    Proseguirono ancora ed ancora, con i polpacci ormai forti ed allenati dai molti chilometri precedenti. Purtroppo alcuni piccoli screzi interni avevano filato leggermente la trama del gruppo, niente di preoccupante almeno per quel momento, ma l'atteggiamento cinico e sprezzante del canide sembrava disturbare un pò tutti, anche se la cosa non tangeva particolarmente la mente dello stregone, nondimeno i suoi pensieri restavano presi da altro, come se la parte sociale del gruppo di avventurieri non lo riguardasse, come se lentamente si ritrovasse a scivolare in uno stato mentale tutto suo, con i sensi tesi a scrutare lo spazio circostante.
    Nuovamente un evento lo portò tuttavia a tornare fra loro, nel mentre che una piccola città palizzata si presentava sul loro cammino, con la chiara protezione del dono della magia ad abbracciarne le difese.

    -Oh, bizzarro. Come ha fatto questo posto a rimanere in piedi con tutto il casino che ci sta in giro?

    Chiese Aiko con tono curioso, la risposta non tardò tuttavia ad arrivare, se ne fece carico lo stregone d'argento, che concentrato ne svelò la natura infusa di arcane conoscenze.

    « Magia. Avverto degli incanti nelle mura del villaggio. Non ostili... credo siano delle difese. Per esperienza diretta suggerirei un approccio molto cauto e tutt'altro che invasivo. Ho vissuto in una Torre d'Avorio per molti anni, in un Casato di Maghi, protetta anch'essa da incantesimi di difesa. Fossero questi anche solo la metà di quelli posseduti da noi Elessedil, non saremmo in grado di superarli. »

    Sergei ricambio lo sguardo di intesa con Saddler, consapevole di quanto fossero potenti ed inarrivabili gli incanti della torre d'avorio, secoli e secoli di magia della più antica e sicura, nemmeno un esercito di Von Kramer sarebbe mai riuscito a far breccia in quelle difese.

    « Le coordinate coincidono, gli incantesimi confermano la presenza di maghi... ed è sera, siamo stanchi ed abbiamo bisogno di un rifugio per la notte. Io dico di entrare. Manteniamo l'allerta all'interno delle mura, ancor più che all'esterno. »

    « Ci sono stati tempi in cui ho spesso messo in dubbio il tuo giudizio, Saddler » Rispose il Cronomante, col vivido ricordo della loro infinita e strana relazione fra continue alleanze e divergenze. « Tuttavia ben di rado di recente. Oggi compreso. » Finì con un leggero cenno d'assenso del capo, per poi tornare a guardare le palizzate alla difesa della città.

    Era l'idea migliore, dapprima aveva pensato che probabilmente presentarsi nelle ore diurne sarebbe stato meglio, sarebbero stati più sicuri col favore della luce solare, tuttavia ripensandoci accamparsi fuori da quelle mura per la notte li avrebbe inutilmente messi di fronte a rischi evitabili, potevano scegliere di non entrare in quella città, certo, ma un punto così nevralgico sarebbe potuto essere per loro strategicamente un enorme vantaggio, in quella che era a conti fatti una scampagnata infinita in un mondo avverso.



    Energia: 100
    Punti vita: 80

    Passive

    Tempus Fugit

    Gli Apostoli Cronomaghi come abbiamo ben notato, non hanno molti legami con il normale mondo della magia, seppur infatti le loro abilità siano derivate dalla medesima classe, essi prendono il loro intero bagaglio da una branca sconosciuta e segreta, della quale i normali stregoni non sono nemmeno a conoscenza. Inoltre, perfino i riflessi corporei sono differenti, poichè un Cronomago è più dedito a rallentare le offensive avversarie piuttosto che a bloccarle totalmente, ragion per cui a questi pochi prescelti figli del potere temporale, viene fatto un grande dono, che li porta ad avere un agilità superiore ai comuni esseri umani {+50%}. Questo è solo un ulteriore aiuto offerto ai Discepoli per schivare le offese avversarie, spesso dopo averle opportunamente rallentate. {Passiva. 5 Punti.}

    Le Sabbie del Tempo

    Il corpo dei Cronomaghi possiede sempre delle straordinarie capacità e spesso non tutte sono identiche per ogni Tessitore. Sergei in particolare, ha scoperto dopo la propria rinascita di poter mutare il proprio corpo in sabbia, l'antica sabbia che si narra nelle leggende appartenga all'ancestrale clessidra posseduta da Kronos in persona. Grazie a questo, a Serfagorn è stata concessa l'immortalità, poichè non importa quale sia la ferita mortale che il Cronomago abbia ricevuto, o lo stato in cui si trova il suo corpo dopo uno scontro. Esso si tramuterà infine sempre in microscopici granelli di sabbia, che lenti ma inesorabili si ricomporranno andando a riformare l'integerrima figura del Tessitore. Questa facoltà sembra destinata ad ampliarsi nel futuro, ad essere sempre più padroneggiata dall'Apostolo ed utilizzata in più occasioni. {Passiva di Immortalità. 5 Punti.}
     
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    Da un posto EPICANTE

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    Ted Carter



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    La decisione di astenersi dal combattimento fu praticamente unanime e di questo Ted fu felice.
    Una piccola incomprensione o contrasto avrebbe potuto mandare a quel paese tutta l’organizzazione del gruppo, facendoli perdere la concentrazione sull’obbiettivo primario. Volgendo un’ultima volta lo sguardo al campo di battaglia sotto di loro, proseguirono per la propria strada.
    Giungendo alla base dei maghi anche Agrodon si sarebbe sentito più al sicuro, come tutti loro del resto. L’unici che potevano non destare sospetti in quel mondo erano proprio il pugile e Gaspode, dato che era solo un cane.

    "Preoccupato?"

    Mustang si insinuò nella sua mente con quella semplice e pur fondamentale domanda.

    "Si, molto. Per te, per loro e anche per me. Questo mondo mi ricorda quello in cui ci aveva mandato la piccola Shantotto …", dubitava che sarebbe riuscito a sopravvivere ad uno dei suoi incantesimi, "… certo che i maghi non sono visti bene da nessuna parte. E CHE CAZZO!"

    Dialogando fra di loro, giunsero infine alla base operativa della ribellione.
    Usando le sue doti d’architetto scrutò le possenti mura che gli separavano dall’interno.

    "Bella cagata. Ma sono difese o cosa? Queste riuscirei a tirarle giù con una testata …" non stava scherzando.

    « Magia. Avverto degli incanti nelle mura del villaggio. Non ostili... credo siano delle difese. Per esperienza diretta suggerirei un approccio molto cauto e tutt'altro che invasivo. Ho vissuto in una Torre d'Avorio per molti anni, in un Casato di Maghi, protetta anch'essa da incantesimi di difesa. Fossero questi anche solo la metà di quelli posseduti da noi Elessedil, non saremmo in grado di superarli. »

    "… ah, ecco! Insomma d’aspetto sembra una staccionata da contadino. In ogni caso allora deve essere proprio questa la base che cercavamo."

    Temeva una trappola, qualche colpo magico o anche peggio. Però il posto era quello e loro dovevano entrare.
    Bussò con moderata energia.

    "Almeno ci togliamo il pensiero."


    Ted Carter
    Stato mentale: Ottimo
    Stato Mentale: Ottimo
    Vita: 110%
    Mana: 110%
    N o t e
    +10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima; Mindfuck-alert

    The Energy:
    Fin dal primo giorno che Ted è arrivato su Endlos qualcosa in lui è cresciuto drasticamente: la propria energia. Da prima presente, ma silenziosa, è cresciuta a tal punto da sviluppare una serie di bonus che il corpo del pugile riesce a sostenere. Un’aumento delle energie di base è stato uno dei primi bonus che ha percepito il pugile. Con il tempo ha iniziato anche a sviluppare peculiari abilità, come la capacità di percepire cosa si muovesse intorno a lui nel raggio di quindici metri o perfino di occultare la propria anima ai mali intenzionati. Inoltre la sua rigenerazione è aumentata in maniera esponenziale tanto che, fuori dai combattimenti, è riuscito perfino a riattaccassi arti persi o guarirsi da ferite profonde, le quali non perdevano neanche un goccio di sangue grazie all’energia che bloccava le varie emorragie creando una barriera protettiva intorno alla ferita. Allenandosi, con il capitano della divisione verde Firion, Ted è stato in grado di modificare ulteriormente la sua energia che ha iniziato a captare anche i vari attacchi mentali che potrebbero colpirlo, un segnale di pericolo lo avvertirà in caso si trovasse sotto attacco da parte di un'offensiva mentale.

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    N o t e
    +100% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia

    The Champion:
    Potendo vantare il titolo di campione mondiale di Boxe, il corpo di Ted è per antonomasia più robusto e tonico rispetto a molti altri. Le continue sessioni di allenamento gli hanno permesso di potenziare la forza (Aumentata ulteriormente dal Bracciale di Ercole), l’agilità e la resistenza portandole ad un livello superiore a quelle del comune essere umano. L’energia poi ha valorizzato quelli che erano già alcuni dei suoi punti forti. Da un giorno ad un’altro, Ted, ha smesso di provare dolore, qualsiasi esso fosse, come se i suoi nervi fossero stati bruciati dall’improvviso aumento di energia. La pelle, già coriacea di suo, con il tempo e i combattimenti, ha sviluppato una durezza paragonabile a quella delle rocce.

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    N o t e
    Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa; Istan-Casting

    The Training:
    Da quando Agrodon Mustang ha iniziato a seguire il percorso del pugile attraverso la magia, quest’ultimo, si è ritrovato costretto a studiare e ad allenarsi per migliorare le sue capacità nel padroneggiarla. Per quanto Ted preferisca dire che non è merito di nessuno, questi studi gli hanno permesso di sviluppare una certa resistenza alla fatica, che solitamente incrementerebbe con l’abbassare delle energie, ciò gli permettere di essere più lucido durante i combattimenti. Quando però raggiunge la soglia minima, Carter sviene come chiunque altro. Inoltre è stato possibile notare come la velocità nel lanciare qualsiasi tipo d'attacco o difesa sia aumentata, permettendoli così di diventare ancora di più un'avversario temibile. Gli allenamenti in coppia, hanno inoltre intensificato il contatto mentale fra i due, ottenuto originalmente da un contratto con la Seele. Adesso fra i due vi è un forte canale telepatico, nel quale riescano a scambiarsi informazioni e anche immagini.

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    Agrodon Mustang
    Stato Fisico: Ottimo
    Stato mentale: Ottimo
    Vita: 110%


    Agrodon Mustang:
    Agrodon è un grosso elefante antropomorfo, alto circa due metri e mezzo e pesante centonovanta chili. Nonostante abbia già passato la soglia dei centodieci anni, la particolare costituzione della sua razza, lo fa ancora sembrare un vecchio elefante arrivato da poco alla sessantina.

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    Terremoto:
    Nonostante sia un politico, Agrodon è particolarmente legato a quest'arma, la quale gli venne donata dal padre in punto di morte, dopo che venne rubata e usata dallo stesso per uccidere il precedente proprietario: Lord Jarus, Comandante della Legione Nera.
    Su di essa vi è sia una maledizione, la quale vuole che l'arma stessa sia assetata di sangue, sia una promessa che Agrodon fece al padre durante il passaggio della medesima.
    Terremoto è un martello da guerra, fatto interamente di metallo e lungo all’incirca un metro e mezzo.

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    Dunque Florais non è l'unico regno dove i maghi e l'arte che praticano non sono ben visti. Ricordo distintamente di avere utilizzato il Potere sono una volta in presenza degli indigeni: ed era stato quando avevo bisogno di aprirmi un passaggio per andare a parlare con i cani da caccia -un semplice comando, che non doveva essere notato, e che infatti non lo fu-; di conseguenza, non avevo davvero idea, interessante.

    Ci lasciamo dietro il campo di battaglia alle spalle, e torniamo finalmente sui nostri passi, raggiungendo la nostra fatidica meta verso il crepuscolo: un villaggio fortificato da una palizzata di legno, il cui cancello d'ingresso è chiuso. Attorno, curiosamente -sarà la luce, sarà che sono orbo, saranno tutte e due le cose-, non vedo l'ombra di una guardia.

    -Oh, bizzarro. Come ha fatto questo posto a rimanere in piedi con tutto il casino che ci sta in giro?
    A naso, direi con degli incanti difensivi. Sempre di non avere sbagliato in qualche modo destinazione, questo è il territorio di un mago, dopotutto.
    « Magia. »
    Conferma Saddler.
    « Avverto degli incanti nelle mura del villaggio. Non ostili » aggiunge. « credo siano delle difese. »

    -Sta per calare la notte... dovremmo affrettarci a decidere che fare, prima che la vista ci venga quasi del tutto privata. Non ci sono troppe luci in zona e le alture e gli alberi rendono tutto più coperto.

    « Per esperienza diretta suggerirei un approccio molto cauto e tutt'altro che invasivo. »

    Concordo: a parte che, stando a quel tipo a Florais, Nightingale dovrebbe sapere già del nostro arrivo, sarebbe controproducente, per utilizzare un eufemismo, imporci con prepotenza su qualcuno che converrebbe invece farci amico, specie quando questo qualcuno è riparato da difese di cui non sappiamo quasi nulla, e certamente con molti altri maghi pronti ad aprirci il culo, se dovessimo fare scherzi.

    « Ho vissuto in una Torre d'Avorio per molti anni, in un Casato di Maghi » narra il Magister. « protetta anch'essa da incantesimi di difesa. Fossero questi anche solo la metà di quelli posseduti da noi Elessedil, non saremmo in grado di superarli. »

    Appunto.

    « Le coordinate coincidono, gli incantesimi confermano la presenza di maghi... ed è sera, siamo stanchi ed abbiamo bisogno di un rifugio per la notte. Io dico di entrare. Manteniamo l'allerta all'interno delle mura, ancor più che all'esterno. »
    « Chi fa gli onori di casa? »
    « Ci sono stati tempi in cui ho spesso messo in dubbio il tuo giudizio, Saddler » aggiunge Serfagorn. « Tuttavia ben di rado di recente. Oggi compreso. »

    In mezzo alla conversazione, è il buon Ted a prendersi la briga di andare effettivamente a bussare alle porte di Casa Nightingale, con una purezza di pensiero disarmante.
    Mi auguro che non gli succeda nulla.

    Signori, da questo momento in avanti comunicherò così, fino a nuovo ordine, per motivi di sicurezza. e prima che mi chiedano perché non l'ho fatto a Florais... Questo trucchetto l'ho perfezionato poco tempo fa. Se volete rispondere, provate con domande indirette o con il Codice Morse, se lo conoscete. O sussurrate. Insomma, qualunque cosa riteniate adeguata; mi fido del vostro buon senso.

    Il messaggio è chiaramente rivolto a tutti; spero in realtà di non aver bisogno di usare le mie abilità telepatiche, perché se le uso troppo a lungo, dopo devo sorbirmi un mal di testa sì leggero ma comunque parecchio fastidioso.
    Anche se con Agrodon nel gruppo...

    GaspodeStato fisico: Perfetto.
    Stato mentale: Perfetto.
    Energia: 100/100
    Salute: 90/90
    Passive: Anti-Malia, olfatto sviluppato, immunità alle malattie, percezione pericoli, mindfuck alert, trick detector, telecinesi, telepatia.
    Scenici: Daltonismo, eterna vecchiaia, conoscenza del linguaggio umano e canide, nuvola di malattie attorno alla sua persona.
    Equipaggiamento: Frammento di AI, Ricevitore
     
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    Clepsamia
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    C'era una volta un mondo lontano lontano - ma non troppo.
    Una luna distante e graziosa nei cieli di Endlos, così vicina eppure misteriosa,
    oggetto delle più disparate teorie da parte degli studiosi del cielo.
    C'era una volta un portale apparso dal nulla nelle ampie e dorate distese di grano sospese nel cielo,
    e poi un altro, un altro ancora nascosto fra gli alberi di una fitta foresta al tramonto.
    C'era una volta una scuola di magia, ricolma di studiosi avidi di sapere...
    ... e poi c'erano degli impavidi, endlossiani che sfidarono il Maelstrom.
    Denaro? Gloria? Cosa li spinse a sfidare l'ignoto?
    Passo dopo passo percorrono nuovi sentieri bendati.
    Un bivio, un contrattempo, ed un grande dipinto per i posteri si colora.
    Verde e rossa la terra, luce nel cielo.

    Primo giorno del secondo mese - Canopo [anno 1]
    Regno di Engolan, Naos.

    Non trascorse troppo tempo che uno strano uomo in tunica grigia aprì le porte ben chiuse, lanciando un'occhiata carica di sospetto verso gli avventurieri. Anche il suo abbigliamento, oltre alle mura, avrebbe suggerito loro che fosse un mago: tunica con pochi -se non inesistenti- ornamenti, mantello blu con cappuccio, lungo bastone in legno contorto alla punta, portato come arma sulla schiena. Non era particolarmente giovane, ma nemmeno anziano: i capelli neri ed ancora folti si colorivano appena di grigio sui lati. Aveva gli occhi castani ed uno sguardo tagliente, esattamente quello che ci si aspetterebbe dal portatore di una mente brillante.

    -Chi siete e che cosa volete?

    Non sembrava particolarmente sicuro di cosa stesse facendo, come se l'arrivo dei presenti non fosse previsto dall'addestramento da guardia che gli era stato impartito. Aveva infatti ricevuto l'ordine di attaccare il Credo, qualora avesse tentato di varcare la soglia, o di accogliere i maghi in fuga... ma dato che il Credo non era mai pacifico, quelli alla porta non sembravano appartenere a nessuno dei due schieramenti. E portavano con loro anche bestie inquietanti.

    Avrebbe atteso la loro risposta, ma una mano sulla spalla lo distrasse, richiamando le sue attenzioni su un altro mago a guardia del villaggio. Era una donna di mezz'età particolarmente bella, capelli neri e lunghe orecchie elfiche. Costei gli disse con delicatezza che i nuovi giunti erano maghi di sua conoscenza, convincendolo così a lasciarli tutti passare. Senza tuttavia concedere spiegazioni e chiudendosi in un sospetto mutismo, l'elfa li avrebbe condotti in una delle casette presenti, molto piccola e dal tetto di paglia. Lì attendeva una seconda figura incappucciata, e dagli abiti -come anche dalla sagoma- sarebbe stato facile ricordarsi del misterioso individuo che aveva dato loro le coordinate per quel posto.
    Il losco figuro incontrato a Florais.

    « Sono felice che abbiate riposto alla nostra richiesta di aiuto » avrebbe introdotto, abbassando il capo in segno di riconoscimento « Questa donna è una cara amica d'infanzia. Luna Nass, dalle terre settentrionali »

    Indicò con benevolenza la guardia elfica che li aveva scortati. Questa abbassò il capo in segno di ringraziamento, dunque li lasciò soli con il figuro incappucciato, abbandonandoli in una situazione che -sebbene risultasse più che amichevole- lasciava uno strano retrogusto d'illegalità nell'aria.

    « Ora che possiamo discorrere piacevolmente in assenza di orecchi indiscreti, devo chiedervi scusa per avervi mentito » ruppe il ghiaccio in quel modo brutale, ma il tono era realmente mortificato, eppure forte di quella solennità che suggeriva una scelta necessaria « Sono io Nightingale, il Mago che cercate ».

    Turno 4


    ZUN-ZUUUUUN

    Turno per niente complesso, ma carico di tutte le domande, affermazioni (o altro) che volete fargli
    Dato che vi darò molto tempo, cercate di concentrare gli interventi ora, purché siano ovviamente sensati nella logica delle dinamiche o nella tempistica.

    Scadenza: 14 Marzo, ore 23:59.
    Buon divertimento!

     
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    « Ci sono stati tempi in cui ho spesso messo in dubbio il tuo giudizio, Saddler.
    Tuttavia ben di rado di recente. Oggi compreso
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    « Chi fa gli onori di casa? »
    "… ah, ecco! Insomma d’aspetto sembra una staccionata da contadino. In ogni caso allora deve essere proprio questa la base che cercavamo."

    La lunga esperienza maturata nella Torre d'Avorio parve convincere il resto del gruppo ad assecondare l'Elessedil, accogliendo così il suggerimento di un approccio cauto e pacifico. Ted si fece carico di bussare alla porta, e -per quanto alcuni avrebbero potuto ritenere questa scelta spensierata- quella era esattamente l'azione che avrebbero dovuto intraprendere. Quello che i Maghi avrebbero accolto come gesto non ostile.

    Signori, da questo momento in avanti comunicherò così, fino a nuovo ordine, per motivi di sicurezza.
    Questo trucchetto l'ho perfezionato poco tempo fa. Se volete rispondere, provate con domande indirette o con il Codice Morse, se lo conoscete. O sussurrate. Insomma, qualunque cosa riteniate adeguata; mi fido del vostro buon senso.


    Non era convintissimo invece di quella soluzione -più per il fatto che nessun altro era in grado di praticare la telepatia, e farlo per vie indirette rischiava di destare sospetti-, ma anche solo lungo una direzione avrebbe potuto avere i suoi benefici.

    -Chi siete e che cosa volete?

    La risposta del villaggio non tardò ad arrivare. Ad accoglierli fu senza alcun dubbio un mago, ulteriore seppur ormai quasi banale conferma d'esser giunti nel posto giusto. Il Magister avanzò di qualche passo, desideroso di avvicinarsi per prender le redini della discussione, ma il tutto venne interrotto da un nuovo figuro. Una donna questa volta, che garantì sulla nostra affidabilità.
    L'Elessedil si voltò in direzione del gruppo per mostrare un cenno di assenso, oltre che di conferma: il primo step della missione, sicuramente il più semplice, era terminato con successo.

    « Sono felice che abbiate riposto alla nostra richiesta di aiuto »

    E come si sarebbero potuti immaginare (o forse auspicare?), ad accoglierli al loro arrivo trovarono anche il messaggero che aveva lasciato loro le coordinate del villaggio.

    « Questa donna è una cara amica d'infanzia. Luna Nass, dalle terre settentrionali »

    Presentata la donna che li aveva scortati al suo cospetto, si ritrovarono nel giro di pochi istanti soli con il misterioso figuro. Sebbene alcune domande cominciassero già a prender forma nella mente del Demone-Volpe, fu il padrone di casa a prendere ancora una volta la parola.

    « Ora che possiamo discorrere piacevolmente in assenza di orecchi indiscreti, devo chiedervi scusa per avervi mentito.
    Sono io Nightingale, il Mago che cercate. »


    Ecco, quello fu il freno che arrestò brutalmente il flusso di pensieri del Magister. Sarebbe rimato a fissarlo per qualche istante, inarcando leggermente le labbra e le sopracciglia, in un misto di sorpresa e confusione. Sensazione che durò tuttavia solo qualche secondo, necessario all'Elessedil per rimettere in moto il cervello.
    Sospirò leggermente, quasi sconsolato. Avrebbe giustificato presto entrambe le parti: loro per non averlo riconosciuto subito -dopotutto non avevano idea di che aspetto potesse avere-, e Nightingale per non essersi presentato subito -chi l'avrebbe fatto, dinnanzi all'uccisione di massa di altri maghi con tanto di esercito nemico a distanza di pochi metri?-.

    « Saresti stato incauto comportandoti diversamente. »

    Lo scusò il Magister, portando le mani al cappuccio che lo riparava insieme al mantello. Le dita si mossero per liberarlo finalmente da quel fastidio, mostrando al mago che li aveva convocati le sue fattezze non umane.

    « Seppur di un altro mondo, sono anche io un mago. Puoi chiamarmi Yoko. »

    Il gesto dell'Elessedil sarebbe potuto apparire sconsiderato. Dinnanzi ad un perfetto sconosciuto, in un mondo in cui maghi e non umani erano trattati con disprezzo e paura, ammettere di possedere entrambi i requisiti sarebbe potuto equivalere ad una condanna.
    In quel contesto il Demone-Volpe lo considerò un requisito essenziale per gettare le basi di un buon rapporto. Una dimostrazione di fiducia, un'apertura.

    « Perché hai chiesto il nostro aiuto? »

    La domanda sorse a quel punto spontanea dalla bocca del Magister. Era il dubbio che l'aveva attanagliato lungo l'intero tragitto: come potevano loro cinque aiutarlo ad arrestare quel conflitto? Dava per assodato oramai che quello sarebbe stato il requisito che avrebbero dovuto soddisfare per riuscire a portarlo nel loro mondo.

    Mana: 110%

    Passive
    • Instant Casting: casting istantaneo degli incantesimi
    • Riserva Energetica: mana al 110%
    • Percezione Magica: auspex magico
    • Vento Magico: auspex radar
    • Schermo di Pensieri: mind-fuck alert + trick-detection + difesa malie
    • Maestro degli Inganni: anti-auspex [percezione magica + radar] per [evocazioni e personaggio]

    Equipaggiamento
    • Lacrima dell'Alfiere: tecnica per richiamare l'Alfiere di Laputa
    • Occhio della Notte: casting tecnica nei turni successivi
     
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    A fare capolino da dietro il portone è un umano circa sulla mezza età, o poco più giù, brizzolato ma nemmeno troppo, dagli occhi sottili e scrutatori, e dall'abbigliamento funzionale e senza particolari fronzoli. Quassù non ce n'è bisogno.

    -Chi siete e che cosa volete?

    Chiede, probabilmente non abituato a ricevere ospiti da una posizione così... non mi viene in mente la parola. Particolare? Bellicosa, immagino, che anche se nelle intenzioni vogliono portare equilibrio fra le parti in conflitto, per farlo serve comunque combattere. Quel bastone ricurvo deve trattarsi della sua verga magica o qualcosa del genere. Oppure un semplice oggetto in duro legno da poter abbattere sugli altrui crani in caso di necessità.

    Comincio a guardare i miei compagni, attendendo che uno di loro risponda, ma faccio in tempo a volgere il capo verso il solo Saddler, che una seconda persona interviene: stavolta si tratta di un'elfa, a vederne le orecchie, che garantisce per noi in poche parole.
    Nightingale ha previsto il nostro arrivo anche stavolta.

    Silenziosamente, ci conduce fino ad una capanna all'interno della quale, non senza sorpresa, troviamo lo stesso individuo che abbiamo trovato a Florais, il messaggero che ci aveva contattato poco prima che lasciassimo la città (lasciata tra l'altro perché è stato lui ad indicarci che viveva in realtà in culo alle balene - vive, per essere più precisi).
    Si è dunque teletrasportato per giungere fin qui prima di noi?

    « Sono felice che abbiate riposto alla nostra richiesta di aiuto » esordisce. « Questa donna è una cara amica d'infanzia. Luna Nass, dalle terre settentrionali »

    “Piacere di conoscerti, Luna.”

    « Ora che possiamo discorrere piacevolmente in assenza di orecchi indiscreti, devo chiedervi scusa per avervi mentito » alzo le orecchie. Mentito su cosa? « Sono io Nightingale, il Mago che cercate »

    Ah.
    Mi siedo per terra, grattandomi l'orecchio con la zampa posteriore mentre lascio che siano gli altri a parlare per me. Ogni indizio presente al momento suggerirebbe che è effettivamente lui il nostro uomo; e infatti gli credo.

    Aspetterò un po', però, prima di aprire ufficialmente bocca a mia volta.
    Per il momento, mi limito a ponderare come funzionino esattamente le sue previsioni. Per ora mi è parso di capire che, per quanto abbia sì predetto il nostro arrivo, non sia stato certo che avremmo accettato o meno; deduco quindi che si tratti di divinazioni limitate e relativamente a breve termine. Quindi, non profezie. Che poi non so se avesse detto proprio "profezia" un paio di settimane fa, ma per l'appunto credo di no.
    Inoltre, sembra non essere al corrente delle nostre precise identità, ma questo può essere stata una finta quando era nei panni del messaggero.

    Che poi magari queste elucubrazioni non serviranno ad un emerito cazzo se non nel peggiore dei casi -e qui dovrei pregare che siano quantomeno giuste-, ma tant'è, lascio parlare Saddler e gli altri, che a prescindere non ho nulla da dire, per ora.

    GaspodeStato fisico: Perfetto.
    Stato mentale: Perfetto.
    Energia: 100/100
    Passive: Anti-Malia, olfatto sviluppato, immunità alle malattie, percezione pericoli, mindfuck alert, trick detector, telecinesi, telepatia.
    Scenici: Daltonismo, eterna vecchiaia, conoscenza del linguaggio umano e canide, nuvola di malattie attorno alla sua persona.
    Equipaggiamento: Frammento di AI, Ricevitore
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Endlos
    Naos, Regno di Engolan


    Vennero accolti da una guardia che aveva sul volto un'aria più confusa di loro, domandano chi fossero e cosa volessero. Il Saggio, che era rimasto in coda al gruppo, attese che qualche suo compagno in testa rispondesse alla domanda, ma alla fine nessuno dovette parlare, perché ad aprirgli il passaggio fu una donna dalle orecchie elfiche e la chioma corvina. La donna li scortò all'interno del villaggio senza proferire parola, causando nel Semidio un lieve disagio; erano appena entrati in un villaggio che non sapeva ancora se reputare amico o nemico, e quel silenzio da parte della donna non lo rassicurava per nulla.

    Quando infine li condusse all'intero di una casetta dal tetto di paglia, Uriel riconobbe immediatamente il messaggio che avevano incontrato a Florais, nonostante a quel tempo indossasse una maschera. In qualche modo, si sentì un po' più sollevato; perlomeno erano sulla strada giusta.

    « Questa donna è una cara amica d'infanzia. Luna Nass, dalle terre settentrionali. »
    disse, indicando la donna-elfo che li aveva accompagnati. Uriel fece un cenno col capo per salutarla.
    « Ora che possiamo discorrere piacevolmente in assenza di orecchi indiscreti, devo chiedervi scusa per avervi mentito »
    proseguì, e il senso di sicurezza appena ritrovato sfumò all'istante.
    « Sono io Nightingale, il Mago che cercate. »

    Ma... come?
    Uriel si sentì in qualche modo preso in giro, ma scacciò subito il pensiero riflettendoci su meglio; era il minimo che potesse fare per tutelare sé stesso. Specie quella volta che si trovava in territorio ostile, circondato dal Credo.
    Yoko fu il primo a presentarsi, abbassandosi il cappuccio e mostrando così le sue orecchie voppine volpine. Capì subito il gesto del Magister: stava cercando di ottenere la sua fiducia. Ciononostante, anche se Uriel la trovò una giusta scelta, non si rivelò subito al mago. Non ce n'era bisogno, dopotutto. Yoko si era presentato come mago di un altro mondo, e questo avrebbe fatto intendere al loro interlocutore che anche il resto dei presenti lo fosse.

    « Perché hai chiesto il nostro aiuto? »
    « E la profezia... era solo una farsa? »
    si accodò subito alla domanda del Magister.




    AiqaIp8


    Status fisico: ottimale
    Status psicologico: ottimale

    Energia: █████████████████████ 105%

    Punti Ferita: █████████████████ 90

    Equipaggiamento:

    » Sagittarius: Arco + frecce (x10)
    » Diario : Un comune diario.

    Abilità Passive:

    » Expanded Mind: Memoria illimitata, +10% energia, Instant-casting
    » Innocent Aura: Auspex spirituale
    » Autorevolezza: Aura di carisma
    » I See the Light: Scurovisione
    » Perfect Body: Rigenerazione out-of-combat


    Abilità Attive:


    Note:


     
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    La storia ha orrore dei paradossi.

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    Flusso.

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    Una volta arrivati ad un comune accordo, fu il giovane pugile a prendersi l'onere dei convenevoli iniziali, bussando con garbo alle porte del villaggio. La risposta non tardò ad arrivare e quando l'ennesimo figuro incappucciato fece la sua comparsa, chiese bruscamente al drappello di avventurieri d'identificarsi, tuttavia ben presto una ferma mano si posò sulla sua spalla, ed una seconda figura - stavolta femminile - prese posto alle porte, era una bellissima donna dai tratti elfici con probabilmente molti secoli alle spalle, che diede un rapido lasciapassare al gruppo Endlossiano, facendo da garante per loro.
    Una moltitudine di fortunati eventi quelli che stavano susseguendosi nel secondo viaggio dei nostri eroi, tanto che lo stregone temporale non tardò a pensare ad una possibile fregatura in arrivo, cinico com'era in cuor suo.
    Passati alcuni minuti a camminare fra le strade di quel villaggio anonimo, giunsero infine ad una piccola capanna, dove ad accoglierli trovarono il losco e misterioso figuro incontrato a Floralis.

    « Sono felice che abbiate riposto alla nostra richiesta di aiuto » disse l'incappucciato, facendo un breve cenno di ringraziamento col capo « Questa donna è una cara amica d'infanzia. Luna Nass, dalle terre settentrionali »

    Anche l'elfa antica li ringraziò allo stesso modo, voltandosi poi per uscire dalla capanna, lasciandoli totalmente soli.

    « Ora che possiamo discorrere piacevolmente in assenza di orecchi indiscreti, devo chiedervi scusa per avervi mentito. Sono io Nightingale, il Mago che cercate ».

    Passarono alcuni secondi di imbarazzato silenzio, in cui alcuni occhi vennero appena sgranati ed alcune fronti leggermente aggrottate.
    Sergei come tutti gli altri non fu esente dai sentimenti umani che rimbalzavano fra i componenti della spedizione, Nightale era sempre stato sotto i loro occhi fin dal primo incontro avvenuto nelle terre di Floralis, eppure non uno di loro era stato in grado di avvertire qualcosa nel suo portamento.

    « Saresti stato incauto comportandoti diversamente. Seppur di un altro mondo, sono anche io un mago. Puoi chiamarmi Yoko. »

    A rompere il silenzio fu, per l'appunto, Yoko, forse incosapevole di star prendendo un'aura di carisma e leadership sempre più incisiva all'interno del gruppo. Aveva inoltre deciso di scoprirsi al presunto Nightale, senza aver nessuna reale prova sulla veridicità della sua affermazione, un'azione sia di coraggio che di scommessa, Saddler puntava su di lui.

    « Perché hai chiesto il nostro aiuto? »

    Chiese il Magister in chiusura della sua piccola ma grande prova di fiducia nei confronti dell'incappucciato.

    « E la profezia... era solo una farsa? »

    Una seconda domanda si accodò a quella dello stregone d'argento, con punta di scetticismo ed asprezza troppo ben velati per essere ad opera di Gaspode.
    Lo stregone temporale avrebbe invece taciuto fino a quel momento, come molto spesso di recente, scrutando con attenzione il viso del presunto Nightale. Non era certo sulla sua vera identità, ma decise di dar fiducia, fiducia nei confronti dell'incappucciato li davanti? No, non ancora, fiducia in Saddler.

    « Sergei Serfagorn, la prego di concederci una spiegazione più che esaustiva, qualora fosse possibile. »



    Energia: 100
    Punti vita: 80

    Passive

    Tempus Fugit

    Gli Apostoli Cronomaghi come abbiamo ben notato, non hanno molti legami con il normale mondo della magia, seppur infatti le loro abilità siano derivate dalla medesima classe, essi prendono il loro intero bagaglio da una branca sconosciuta e segreta, della quale i normali stregoni non sono nemmeno a conoscenza. Inoltre, perfino i riflessi corporei sono differenti, poichè un Cronomago è più dedito a rallentare le offensive avversarie piuttosto che a bloccarle totalmente, ragion per cui a questi pochi prescelti figli del potere temporale, viene fatto un grande dono, che li porta ad avere un agilità superiore ai comuni esseri umani {+50%}. Questo è solo un ulteriore aiuto offerto ai Discepoli per schivare le offese avversarie, spesso dopo averle opportunamente rallentate. {Passiva. 5 Punti.}

    Le Sabbie del Tempo

    Il corpo dei Cronomaghi possiede sempre delle straordinarie capacità e spesso non tutte sono identiche per ogni Tessitore. Sergei in particolare, ha scoperto dopo la propria rinascita di poter mutare il proprio corpo in sabbia, l'antica sabbia che si narra nelle leggende appartenga all'ancestrale clessidra posseduta da Kronos in persona. Grazie a questo, a Serfagorn è stata concessa l'immortalità, poichè non importa quale sia la ferita mortale che il Cronomago abbia ricevuto, o lo stato in cui si trova il suo corpo dopo uno scontro. Esso si tramuterà infine sempre in microscopici granelli di sabbia, che lenti ma inesorabili si ricomporranno andando a riformare l'integerrima figura del Tessitore. Questa facoltà sembra destinata ad ampliarsi nel futuro, ad essere sempre più padroneggiata dall'Apostolo ed utilizzata in più occasioni. {Passiva di Immortalità. 5 Punti.}
     
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    Ted Carter



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    Passò poco tempo dal suo bussare all’apertura della porta, tempo che venne riempito da un contatto telepatico da parte del Magister Yoko, il quale aveva sviluppato quella particolare abilità da poco tempo e che usava solamente per contattare. Per quanto riguardava le risposte si sarebbero dovuti inventare tutti qualcosa.
    Quando alla fine decisero di fargli entrare, ad aprire la porta ci pensò un uomo di mezza età dallo sguardo vispo.

    "Questi poveri cani ne devono aver viste di cose. Meglio pensare a fare il nostro e ritornare su Endlos."

    Pensò poco prima di seguire i suoi compagni.
    Il pugile iniziò a vagliare molte possibilità, fra cui quella che ad aspettargli ci fosse una trappola. Che sapessero che il loro scopo era recuperare Nightingale? Sperò proprio di no, non voleva casini fin dall’inizio della missione.
    Alla fine vennero tutti condotti all’interno di una tenda, dove ad attenderli, non vi era altro che lo strano tipo incontrato nei pressi della torre distrutta.

    Non ci impegnò molto tempo a svuotare il sacco e a confessare che era lui stesso, quindi fin dall’inizio, il mago che cercavano.
    Ted divenne più confuso che mai.

    Da quello che ho capito sei molto ricercato. Esporti in prima persona è stata una mossa azzardata, però penso che ne valesse la pena dato che volevi parlare con noi …", evidentemente voleva che tutto fosse chiaro fin dall’inizio al gruppo degli avventurieri di Endlos, … immagino quindi che tu voglia qualcosa da noi, giusto?"

    Ted Carter
    Stato mentale: Ottimo
    Stato Mentale: Ottimo
    Vita: 110%
    Mana: 110%
    N o t e
    +10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima; Mindfuck-alert

    The Energy:
    Fin dal primo giorno che Ted è arrivato su Endlos qualcosa in lui è cresciuto drasticamente: la propria energia. Da prima presente, ma silenziosa, è cresciuta a tal punto da sviluppare una serie di bonus che il corpo del pugile riesce a sostenere. Un’aumento delle energie di base è stato uno dei primi bonus che ha percepito il pugile. Con il tempo ha iniziato anche a sviluppare peculiari abilità, come la capacità di percepire cosa si muovesse intorno a lui nel raggio di quindici metri o perfino di occultare la propria anima ai mali intenzionati. Inoltre la sua rigenerazione è aumentata in maniera esponenziale tanto che, fuori dai combattimenti, è riuscito perfino a riattaccassi arti persi o guarirsi da ferite profonde, le quali non perdevano neanche un goccio di sangue grazie all’energia che bloccava le varie emorragie creando una barriera protettiva intorno alla ferita. Allenandosi, con il capitano della divisione verde Firion, Ted è stato in grado di modificare ulteriormente la sua energia che ha iniziato a captare anche i vari attacchi mentali che potrebbero colpirlo, un segnale di pericolo lo avvertirà in caso si trovasse sotto attacco da parte di un'offensiva mentale.

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    N o t e
    +100% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia

    The Champion:
    Potendo vantare il titolo di campione mondiale di Boxe, il corpo di Ted è per antonomasia più robusto e tonico rispetto a molti altri. Le continue sessioni di allenamento gli hanno permesso di potenziare la forza (Aumentata ulteriormente dal Bracciale di Ercole), l’agilità e la resistenza portandole ad un livello superiore a quelle del comune essere umano. L’energia poi ha valorizzato quelli che erano già alcuni dei suoi punti forti. Da un giorno ad un’altro, Ted, ha smesso di provare dolore, qualsiasi esso fosse, come se i suoi nervi fossero stati bruciati dall’improvviso aumento di energia. La pelle, già coriacea di suo, con il tempo e i combattimenti, ha sviluppato una durezza paragonabile a quella delle rocce.

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    N o t e
    Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa; Istan-Casting

    The Training:
    Da quando Agrodon Mustang ha iniziato a seguire il percorso del pugile attraverso la magia, quest’ultimo, si è ritrovato costretto a studiare e ad allenarsi per migliorare le sue capacità nel padroneggiarla. Per quanto Ted preferisca dire che non è merito di nessuno, questi studi gli hanno permesso di sviluppare una certa resistenza alla fatica, che solitamente incrementerebbe con l’abbassare delle energie, ciò gli permettere di essere più lucido durante i combattimenti. Quando però raggiunge la soglia minima, Carter sviene come chiunque altro. Inoltre è stato possibile notare come la velocità nel lanciare qualsiasi tipo d'attacco o difesa sia aumentata, permettendoli così di diventare ancora di più un'avversario temibile. Gli allenamenti in coppia, hanno inoltre intensificato il contatto mentale fra i due, ottenuto originalmente da un contratto con la Seele. Adesso fra i due vi è un forte canale telepatico, nel quale riescano a scambiarsi informazioni e anche immagini.

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    Agrodon Mustang
    Stato Fisico: Ottimo
    Stato mentale: Ottimo
    Vita: 110%


    Agrodon Mustang:
    Agrodon è un grosso elefante antropomorfo, alto circa due metri e mezzo e pesante centonovanta chili. Nonostante abbia già passato la soglia dei centodieci anni, la particolare costituzione della sua razza, lo fa ancora sembrare un vecchio elefante arrivato da poco alla sessantina.

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    Terremoto:
    Nonostante sia un politico, Agrodon è particolarmente legato a quest'arma, la quale gli venne donata dal padre in punto di morte, dopo che venne rubata e usata dallo stesso per uccidere il precedente proprietario: Lord Jarus, Comandante della Legione Nera.
    Su di essa vi è sia una maledizione, la quale vuole che l'arma stessa sia assetata di sangue, sia una promessa che Agrodon fece al padre durante il passaggio della medesima.
    Terremoto è un martello da guerra, fatto interamente di metallo e lungo all’incirca un metro e mezzo.

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    Impeto e tempesta

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    Clepsamia
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    C'era una volta un mondo lontano lontano - ma non troppo.
    Una luna distante e graziosa nei cieli di Endlos, così vicina eppure misteriosa,
    oggetto delle più disparate teorie da parte degli studiosi del cielo.
    C'era una volta un portale apparso dal nulla nelle ampie e dorate distese di grano sospese nel cielo,
    e poi un altro, un altro ancora nascosto fra gli alberi di una fitta foresta al tramonto.
    C'era una volta una scuola di magia, ricolma di studiosi avidi di sapere...
    ... e poi c'erano degli impavidi, endlossiani che sfidarono il Maelstrom.
    Denaro? Gloria? Cosa li spinse a sfidare l'ignoto?
    Passo dopo passo percorrono nuovi sentieri bendati.
    Un bivio, un contrattempo, ed un grande dipinto per i posteri si colora.
    Verde e rossa la terra, luce nel cielo.

    Primo giorno del secondo mese - Canopo [anno 1]
    Regno di Engolan, Naos.

    « Seppur di un altro mondo, sono anche io un mago. Puoi chiamarmi Yoko. Perché hai chiesto il nostro aiuto? »

    Il gesto dell'Elessedil sembrò lasciare per un attimo interdetto Nightingale che -nonostante avesse ancora il volto oscurato dai drappeggi del suo manto, rendendo logicamente impossibili varie ed eventuali interpretazioni dei suoi movimenti facciali- sembrò irrigidirsi per pochi istanti, ancora seduto e sempre fermo. Che fosse intolleranza verso altre creature umanoidi -cosa che fece notare l'occhiata di rimprovero di Aika nei confronti dell'Ufficiale laputense- o semplicemente genuina sorpresa di non esser riuscito a prevedere un dettaglio simile, non fu dato sapere. Non era comunque un dettaglio importante, in quel momento.

    « E la profezia... era solo una farsa? » continuò il secondo straniero, seguito da un terzo « Sergei Serfagorn, la prego di concederci una spiegazione più che esaustiva, qualora fosse possibile. »
    E poi dal quarto, che riprese il discorso dalla domanda del primo.
    ”Da quello che ho capito sei molto ricercato. Esporti in prima persona è stata una mossa azzardata, però penso che ne valesse la pena dato che volevi parlare con noi … immagino quindi che tu voglia qualcosa da noi, giusto?"

    « Le profezie sono una materia spesso inesatta in campo magico: sono soggette ad interferenze magiche ed alla stessa volontà degli individui coinvolti, qualora venissero a conoscenza della profezia stessa » spiegò con calma al Saggio, continuando poi sulla questione principale « Molte delle interferenze, invero, nascono proprio dal problema che da anni cerco di risolvere, e per il quale ho dovuto chiedervi aiuto. »

    Attese qualche attimo, respirando profondamente e riflettendo bene su cosa dire.

    « Come penso sia abbastanza chiaro per voi, queste terre vivono un periodo di profondi sconvolgimenti sociali, nati sostanzialmente dallo sfaldamento di equilibri precari -antichi di qualche secolo- fra le più potenti forze di questo mondo: il Credo ed il popolo dei Maghi » abbassò il capo, afflitto « La magia è un dono invidiato e spesso sfruttato dagli altri uomini... ma è vero quando dicono che siamo pericolosi. Chi ottiene il dono della Magia è in grado di superare il Confine che circonda questo mondo attraverso i propri sogni, entrando in un territorio onirico che è puro dominio dei demoni. Da questo mondo traiamo il nostro potere, tuttavia ci rende facili prede delle orrende creature che lo abitano e che, attraverso di noi, raggiungono i nostri corpi e si manifestano nella realtà, generando disastri di ogni tipo »

    Un sospiro carico di mortificazione interruppe quella breve spiegazione, rendendo abbastanza palese l'insofferenza di quel tale.

    « Per tale ragione, secoli fa tutti noi accettammo di essere controllati dal Credo, così che i giovani con questo dono ma incapaci di opporsi ai demoni fossero immediatamente eliminati... per prevenire la morte di molti altri. Viaggiare attraverso il Confine è un atto involontario e un viaggio pericoloso, soprattutto per i maghi adolescenti, privi di senno e di una preparazione psicologica adeguata » si fermò, così da lasciare tempo agli altri di assimilare « Questo tentativo di arginare un problema, con il trascorrere del tempo, ha creato non pochi malumori da entrambe le fazioni: il Credo -alcuni di loro, almeno- hanno abusato del loro potere su di noi... e molti di noi non hanno mai accettato tutti i limiti che ci hanno posto alla nascita. Da qui, questa guerra che potrebbe non trovare mai fine, almeno fino all'annullamento di una delle due fazioni... cosa che non desidero affatto. Non lo voglio io, non lo vuole nessuno dei maghi in questo villaggio e probabilmente anche molti appartenenti più moderati del Credo pensano la stessa cosa. Ciò che voglio da voi, però, non riguarda questa situazione, troppo complessa per chiunque non sia un re o una regina. »

    Prima di continuare si guardò attorno, per poi abbassare lievemente la voce.

    « Vivevamo qui per non nuocere ad alcuno, tuttavia un giorno giunse un mago dal Nord, dicendo che ci avrebbe aiutati a sopravvivere contro gli attacchi periodici del Credo e da tutti i maghi che ci chiamano "traditori", solo perché non vogliamo prendere una posizione in questa lotta senza senso. » li guardò uno ad uno, la voce orribilmente seria « Gli abbiamo aperto le porte, si è preso la nostra fiducia ergendo difese di grande potenza ed ha assunto la posizione di "capo villaggio", ma... da allora sono accadute cose molto preoccupanti. Molti di noi sono scomparsi, e molti altri non sono più come prima; molti che mi erano amici hanno cambiato personalità all'improvviso, come se fossero in realtà altre persone »

    La voce si abbassò ancora di un tono.

    « Ho provato ad indagare con ciò che possiedo, ma la mia magia spesso fallisce per colpa di interferenze che non comprendo... inoltre mi è capitato che quest'uomo anticipasse le mie mosse, come se sapesse i miei piani... nonostante io non ne parlassi con anima viva. » le mani si strinsero in pugni « Nutro il sospetto che i Demoni centrino in qualche modo... e temo che questo mago stia preparando qualcosa di orrendo verso il Credo e l'intera civiltà di questo mondo. »

    La voce -probabilmente di un giovane- vacillò appena.

    « Forse questo mondo è destinato a morire, ma non voglio che sia per mano di noi maghi. »

    Turno 5


    Del buon dialogo per chiarire la situazione. In questo turno fategli tutte le domande che desiderate.

    Scadenza: 21 Marzo, ore 23:59.
    Buon divertimento!

     
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    Sollecitato dall'interesse comune del gruppo di avventurieri Nightingale non tardò a prendere la parola, pronto a rispondere a tutti i dubbi da loro sollevati. Al Demone in particolare non sfuggì l'occhiata di rimprovero ricevuta da Aika, ma si limitò di rimando a fare spallucce, tirando le labbra lungo il lato in una smorfia che lasciava ben intendere l'attitudine della Volpe.

    Il lungo discorso del Mago si concentrò per la prima parte nella spiegazione sullo status sociale del loro mondo. I dettagli che aggiunse sul funzionamento della magia furono preziosi ed essenziali per comprendere le ragioni di quella guerra. E convinsero l'Elessedil a restare sulla sua posizione: sebbene comprendesse le paure delle persone "comuni", il controllo esercitato su chi possedeva il dono della stregoneria era tutt'altro che umano o razionale. L'uomo incappucciato confermò tuttavia l'impressione avuta in principio dal Magister: loro non sarebbero stati in grado di aiutarli in tal senso. Cinque persone esterne, senza alcuna carica od influenza sul loro mondo, non sarebbero mai stati in grado di arrestare quel conflitto.
    Da loro voleva altro: un aiuto all'interno del loro stesso villaggio. Luce e chiarezza sul loro nuovo capo, e sugli avvenimenti che si erano verificati dopo il suo arrivo.

    L'Elessedil si chiuse nel silenzio, elaborando la mole di informazioni ricevuta. Per quel che ne sapevano Nightingale si sarebbe potuto inventare tutto di sana pianta, raggirandoli per un interesse personale... ma non fu la sensazione che ebbe il Demone. Le parole e le reazioni parvero sincere ai suoi occhi. La stessa forza con la quale Nightingale aveva deciso di non schierarsi con nessuna delle due fazioni emerse ancora una volta quando egli portò alla loro attenzione la preoccupazione nei confronti del Credo e del mondo stesso, prima di ogni altra cosa.
    La conclusione mentale della Volpe prese allora forma attraverso le parole.

    « Hai chiesto dunque il nostro aiuto poiché speri o ipotizzi che, in quanto esterni a questo mondo, il nuovo capo villaggio non riesca ad avere influenza sulle nostre azioni? »

    Sia per quanto riguardava l'utilizzo della magia, sia l'anticipazione delle sue mosse.
    Aveva senso, pensò l'Elessedil.

    « Se quel che dici è vero il piano nasce però con un forte rischio di compromissione: il mago potrebbe aver visto o anticipato la nostra chiamata... dopotutto ci siamo presentati alle porte del villaggio, la notizia potrebbe essere già giunta alle sue orecchie. »

    Lì il Magister ebbe un primo dubbio: Nightingale non aveva considerato quell'ipotesi o ne aveva già accettato i rischi?
    Si prese una piccola pausa, prima di completare il suo ragionamento.

    « Apprezzo le ragioni che ti hanno spinto a contattarci, e non ti nascondo di aver sviluppato un'empatia verso i maghi di questo mondo. E' mio interesse pertanto aiutarti a risolvere questa situazione. Ma »

    La Kitsune si voltò in direzione dei suoi compagni, aprendo loro una finestra sul discorso.

    « anche noi siamo qui per un motivo. Siamo venuti su questo piano dimensionale per cercare te: il fine ultimo è quello di portarti nel nostro mondo. Non devi temere » si premurò di precisare immediatamente la Volpe « da noi le cose funzionano molto diversamente. La magia è per noi una componente naturale: non vi sono demoni di sorta ad influenzarci, padroneggiamo il suo potere come fosse una spada, come aria da respirare. Risiede in noi, fa parte del mondo, e per questo non siamo temuti. Maghi e creature di qualunque tipo convivono senza discriminazioni di sorta. Abbiamo scuole ed accademie il cui scopo è tramandare stregonerie ed incantesimi a chiunque sia interessato: è in una di quelle che ci è stato richiesto di portati, ed io stesso ne faccio parte. »

    A ben pensarci... forse il Magisterium sapeva come aiutare i maghi di quel mondo. Nightingale stesso avrebbe potuto avere i suoi interessi e benefici.

    « Per questo ti proporrei uno scambio di favori: noi aiuteremo te a risolvere questa situazione, e tu in seguito verrai con noi nel nostro mondo.
    Che ne dici? »


    In un certo senso l'avventura cominciava a galvanizzarlo: l'idea di lavorare con altri maghi, le possibilità che si aprivano fra i due mondi... lo spirito Elessedil che era in lui ardeva rinnovato come non mai.

    Mana: 110%

    Passive
    • Instant Casting: casting istantaneo degli incantesimi
    • Riserva Energetica: mana al 110%
    • Percezione Magica: auspex magico
    • Vento Magico: auspex radar
    • Schermo di Pensieri: mind-fuck alert + trick-detection + difesa malie
    • Maestro degli Inganni: anti-auspex [percezione magica + radar] per [evocazioni e personaggio]

    Equipaggiamento
    • Lacrima dell'Alfiere: tecnica per richiamare l'Alfiere di Laputa
    • Occhio della Notte: casting tecnica nei turni successivi


    Edited by Silver Shadow - 17/3/2018, 17:31
     
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    Nightingale ci fornisce una quantità notevole di informazioni. Informazioni che, tuttavia, si trattano perlopiù di un'infarinatura sulle origini e la natura del conflitto fra maghi e Credo, il minimo indispensabile per riuscire ad agire coerentemente in un simile contesto.
    Purtroppo, suddetto “minimo” indispensabile rimane comunque molto da accumulare nel giro di una sola, per quanto esauriente, spiegazione, questo pur essendoci fatti una vaga idea due settimane fa a Florais.

    Anzitutto, si parte dalle profezie: sono soggette alla volontà degli individui coinvolti, una volta che ne diventano consapevoli, e fin qui nulla di sorprendente. Apparentemente, possono ricevere anche interferenze magiche. Questa in particolare collegata al problema alla mano.
    Sulla base di una profezia, noi siamo giunti fin qui. Ora, però, metterei quest'argomento da parte, interferenza o non interferenza.

    Seconda parte: come funziona la magia di queste parti. Superamento involontario del confine fra il mondo materiale e il regno dei sogni, i demoni che lo abitano che cercano di fare il percorso inverso e seminare il caos tramite i corpi con cui arrivano a connettersi, eccetera. Sicuramente non funziona come il mio Potere (almeno, non che io sappia), ma c'è da dire che di fatto sono del tutto privo di poteri magici per come sono intesi su Endlos.
    Di conseguenza, questo è pane per i denti di Saddler.

    Seconda parte, parte seconda: conseguentemente al funzionamento piuttosto precario della magia indigena, ecco dove nasce il fatidico contatto fra maghi e Credo. Nasce un rapporto perlopiù collaborativo che dura fino a che qualche religioso non decide di abusare del proprio potere sui maghi, che a propria volta portano in grembo fazioni libertariste (al meglio) o anarchiche (al peggio). Et voilà, il nostro conflitto.

    Ora, non tutti sono esattamente favorevoli a tutto ciò. I maghi si sono fondamentalmente spaccati in due fra i ribelli e i moderati che non vogliono inutili spargimenti di sangue; fra questi ultimi abbiamo -o dovremmo avere- lo stesso Nightingale, per l'appunto. Al contrario, per come canta il nostro usignolo, parrebbe che nel Credo abbia piuttosto prevalso una fazione: quella dei più fondamentalisti.

    Ora, se non ho frainteso, gli scenari in corso dovremmo avere i maghi “radicali” contro i maghi “moderati”, e il Credo contro i maghi in generale. Viene menzionato una parte del Credo più “moderata” a propria volta, ma al momento non sappiamo chi lo rappresenti, quanta forza abbia, e quanto e se sia represso o meno dalla parte sempre “radicale” della stessa fazione.
    Questo, devo dire, mi interessa abbastanza.

    Arriviamo infine alla situazione corrente. Qualche tempo fa, un mago del nord che, d'ora in poi, per comodità, chiamerò semplicemente “Nord” raggiunge il villaggio fortificato dei moderati. Questo si guadagna la fiducia degli autoctoni erigendo personalmente delle potenti difese magiche tutt'attorno all'insediamento, arrivando addirittura alla posizione di capovillaggio.

    Problemino: da quando è arrivato, alcune persone hanno preso a scomparire, e altre vengono come cambiate in qualche modo, mutando profondamente la propria personalità. In particolare, alcuni che Nightingale definiva “amici” sono mutati in questo modo, e ogni tentativo del “ribelle” di indagare è stato reso vano da delle “interferenze” magiche. Inoltre, il capovillaggio pare prevedere in qualche modo ogni sua mossa, nonostante Nightingale non ne parli con anima viva.
    In tutto ciò, i demoni dovrebbero c'entrare.

    Saddler, nel frattempo, ha avanzato un'osservazione intelligente: il capovillaggio può avere previsto anche il nostro arrivo, senza contare che è possibile pure che possa sentire in qualche modo le nostre conversazioni. Alla fine dei conti, è stato proprio lui ad avere eretto le potenti difese del villaggio. Nulla gli impedirebbe di aver aggiunto anche dell'altro; meccanismi di controllo, per esempio.

    Parere mio: secondo me potrebbe valere la pena dare un'occhiata a quelle fortificazioni. Sono tutt'attorno al perimetro del villaggio, un presentimento mi dice che potrebbero non essere solo difese. comunico mentalmente ai miei compagni, nessuno escluso (ahimè, ogni parere può essere prezioso). Credo anche possa avere senso chiedergli qualcosa sulle persone scomparse, e quelle cambiate: “chi” è scomparso, se si capisce quello che intendo, e “chi” è cambiato e “come”. Comunque, nel peggiore degli scenari che sto prefigurando, essere all'interno del perimetro del villaggio potrebbe significare che anche noi siamo sotto controllo, in questo preciso momento. Si tratta di un'ipotesi piuttosto improbabile e infatti spero di sbagliarmi, ma per l'appunto un po' di cautela in più non guasta.

    GaspodeStato fisico: Perfetto.
    Stato mentale: Pensieroso.
    Energia: 100/100
    Vita: 90/90
    Passive: Anti-Malia, olfatto sviluppato, immunità alle malattie, percezione pericoli, mindfuck alert, trick detector, telecinesi, telepatia.
    Scenici: Daltonismo, eterna vecchiaia, conoscenza del linguaggio umano e canide, nuvola di malattie attorno alla sua persona.
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    La storia ha orrore dei paradossi.

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    Il lungo discorso di Nightale lasciò lo stregone del tempo in muto silenzio, mentre alcuni dettagli su quel mondo letale ed affasciante venivano snocciolati all'apparenza senza filtri, dando una visione che Sergei potè identificare come la più obiettiva possibile. Nightale non tentava di tirare acqua al proprio mulino, ne cercava di giustificare il modo di vivere del suo clan, a conti fatti sembrava un uomo saggio e sincero od un individuo scaltro dalla spessa maschera.
    Perchè un approccio del genere non approvava certo un consenso immediato da parte della massa, ma bensì uno più mirato ad uomini saggi (alcuni) od acculturati (altri) era un discorso buono, molto buono.
    Sergei stette in silenzio anche perchè cercava di comprendere il funzionamento di quel mondo perverso, inizialmente la "colpa" sembrava indubbiamente dei maghi, la loro scelta di mettere a rischio l'intero mondo per la loro semplice bramosia di potere li rendeva agli occhi del Cronomago la minaccia più seria a quel piano esistenziale. Per "colpa" dei maghi ai demoni era stata data la possibilità di entrare e potenzialmente corrompere questo mondo, consapevoli della loro pericolosità avevano permesso a terzi di tenerli d'occhio ed avevano dato al Credo, volenti o nolenti, il loro stato d'importanza, erano stati delle dichiarate minacce di questo mondo, un pò come la scelta del nucleare aveva dato modo alla terra di arrivare al mondo attuale di Celentir, centinaia di anni dopo la grande guerra che distrusse ogni cosa.
    In pratica avevano fatto tutto loro.
    Tuttavia il danno era fatto, ed inoltre agli avventurieri in realtà di chi fosse la "colpa" di quella brutta situazione giustamente poteva interessare si e no, perchè il loro compito su quel piano era totalmente un altro.
    E da li si andava alla questione più spinosa, Nightale infatti aveva chiesto ai ragazzi un aiuto, raccontando del nuovo capoclan della sua minuta cittadina, che ad occhio sarebbe potuto sembrare posseduto da uno dei demoni sovracitati, così come ormai molti in quel villaggio.

    Parlò Saddler, anche lui cortese e politicamente corretto, senza lasciare spazio a fraintendimenti si fece mediatore degl'interessi di tutti, proponendo un compromesso che avrebbe potuto mettere d'accordo il gruppo ed i maghi del villaggio.
    Nonostante il discorso iniziale riguardo la strada impervia intrapresa dai maghi chissà quanti decenni orsono, aiutare quel drappello di esuli sarebbe parsa la cosa più corretta da un punto di vista etico, senza contare che probabilmente Nightale non si sarebbe smosso dalla sua sedia se gli avventurieri non avessero deciso di aiutarlo, ragion per cui...

    Parere mio: secondo me potrebbe valere la pena dare un'occhiata a quelle fortificazioni. Sono tutt'attorno al perimetro del villaggio, un presentimento mi dice che potrebbero non essere solo difese. Credo anche possa avere senso chiedergli qualcosa sulle persone scomparse, e quelle cambiate: “chi” è scomparso, se si capisce quello che intendo, e “chi” è cambiato e “come”. Comunque, nel peggiore degli scenari che sto prefigurando, essere all'interno del perimetro del villaggio potrebbe significare che anche noi siamo sotto controllo, in questo preciso momento. Si tratta di un'ipotesi piuttosto improbabile e infatti spero di sbagliarmi, ma per l'appunto un po' di cautela in più non guasta.

    Ma la mente del cronomago venne attraversata dalla voce roca di Gaspode, saggio nei suoi dubbi più di quanto si sarebbe mai aspettato dal canide. Essendo stata creata per l'appunto da un mago possibilmente controllato da un potere demoniaco, la stessa fortificazione avrebbe potuto essere infusa di incantesimi pericolosi perfino per i residenti della cittadina, avrebbero dovuto muoversi cautamente, ma trovava la proposta del ragazzo indubbiamente valida.

    « Se accettasse l'accordo potrebbe essere necessario controllare molti individui signor Nightale, ci serviranno dettagli, indicazioni, informazioni. »

    Disse Serfagorn prendendo finalmente la parola, fissando tagliente il mago con i grandi occhi verdi dal taglio orientale.

    « Per una semplice questione di prassi le chiederei anche la possibilità di poter controllare perfino lei »



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    Passive

    Tempus Fugit

    Gli Apostoli Cronomaghi come abbiamo ben notato, non hanno molti legami con il normale mondo della magia, seppur infatti le loro abilità siano derivate dalla medesima classe, essi prendono il loro intero bagaglio da una branca sconosciuta e segreta, della quale i normali stregoni non sono nemmeno a conoscenza. Inoltre, perfino i riflessi corporei sono differenti, poichè un Cronomago è più dedito a rallentare le offensive avversarie piuttosto che a bloccarle totalmente, ragion per cui a questi pochi prescelti figli del potere temporale, viene fatto un grande dono, che li porta ad avere un agilità superiore ai comuni esseri umani {+50%}. Questo è solo un ulteriore aiuto offerto ai Discepoli per schivare le offese avversarie, spesso dopo averle opportunamente rallentate. {Passiva. 5 Punti.}

    Le Sabbie del Tempo

    Il corpo dei Cronomaghi possiede sempre delle straordinarie capacità e spesso non tutte sono identiche per ogni Tessitore. Sergei in particolare, ha scoperto dopo la propria rinascita di poter mutare il proprio corpo in sabbia, l'antica sabbia che si narra nelle leggende appartenga all'ancestrale clessidra posseduta da Kronos in persona. Grazie a questo, a Serfagorn è stata concessa l'immortalità, poichè non importa quale sia la ferita mortale che il Cronomago abbia ricevuto, o lo stato in cui si trova il suo corpo dopo uno scontro. Esso si tramuterà infine sempre in microscopici granelli di sabbia, che lenti ma inesorabili si ricomporranno andando a riformare l'integerrima figura del Tessitore. Questa facoltà sembra destinata ad ampliarsi nel futuro, ad essere sempre più padroneggiata dall'Apostolo ed utilizzata in più occasioni. {Passiva di Immortalità. 5 Punti.}


    Edited by Sergei Serfagorn - 20/3/2018, 23:51
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Endlos
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    Nightingale non perse tempo e cominciò a rispondere alle domande che gli vennero man mano poste, cercando al tempo stesso di fornire sufficienti informazioni per creare una base solida da cui partire. E in effetti, man mano che il mago parlava, la mente di Uriel cominciava a fare ordine, aggiungendo collegamenti sensati laddove mancavano.

    Rimase in silenzio anche quando Yoko prese parola, ascoltando attentamente ciò che il Magister avesse da dire; come suo solito, la Volpe trovava sempre le parole giuste da dire, assicurandosi ancora una volta il rispetto da parte del Semidio.
    Anche Gaspode disse la sua -seppur telepaticamente, escludendo il Mago dalla conversazione ma assicurandosi così che non saltasse la copertura-, ed Uriel non riuscì a fare a meno di voltarsi verso di lui finché non ebbe finito. Doveva ammettere che non aveva pensato alla possibilità che le difese del villaggio potessero avere un secondo scopo.
    Si accovacciò dunque davanti a Gaspode, e con un piccolo grattino sopra la testa lo premiò per il suo brainstorming.
    Who's a good boy?

    « Se accettasse l'accordo potrebbe essere necessario controllare molti individui signor Nightingale, ci serviranno dettagli, indicazioni, informazioni »
    disse Serfagorn, intento ad arrivare subito al sodo.
    « Per una semplice questione di prassi le chiederei anche la possibilità di poter controllare perfino lei»

    Ciò a rendere ancora pensieroso Uriel invece, era ben altro. Da seguace della Via dello Spirito, il Saggio era in qualche modo pensieroso riguardo al loro Destino, al motivo per cui Nightingale avesse predetto il loro arrivo.

    « Nelle sue visioni, cos'ha in serbo per noi il Destino? »
    domandò curioso e leggermente preoccupato.




    AiqaIp8


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    Punti Ferita: █████████████████ 90

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    » Sagittarius: Arco + frecce (x10)
    » Diario : Un comune diario.

    Abilità Passive:

    » Expanded Mind: Memoria illimitata, +10% energia, Instant-casting
    » Innocent Aura: Auspex spirituale
    » Autorevolezza: Aura di carisma
    » I See the Light: Scurovisione
    » Perfect Body: Rigenerazione out-of-combat


    Abilità Attive:


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    Clepsamia
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    C'era una volta un mondo lontano lontano - ma non troppo.
    Una luna distante e graziosa nei cieli di Endlos, così vicina eppure misteriosa,
    oggetto delle più disparate teorie da parte degli studiosi del cielo.
    C'era una volta un portale apparso dal nulla nelle ampie e dorate distese di grano sospese nel cielo,
    e poi un altro, un altro ancora nascosto fra gli alberi di una fitta foresta al tramonto.
    C'era una volta una scuola di magia, ricolma di studiosi avidi di sapere...
    ... e poi c'erano degli impavidi, endlossiani che sfidarono il Maelstrom.
    Denaro? Gloria? Cosa li spinse a sfidare l'ignoto?
    Passo dopo passo percorrono nuovi sentieri bendati.
    Un bivio, un contrattempo, ed un grande dipinto per i posteri si colora.
    Verde e rossa la terra, luce nel cielo.

    Primo giorno del secondo mese - Canopo [anno 1]
    Regno di Engolan, Naos.

    « Hai chiesto dunque il nostro aiuto poiché speri o ipotizzi che, in quanto esterni a questo mondo, il nuovo capo villaggio non riesca ad avere influenza sulle nostre azioni? »
    Nightingale fece spallucce, abbassando il capo coperto. Forse era imbarazzato.
    « Purtroppo non ho ancora compreso la natura delle interferenze... ho supposto che fosse legata solo agli abitanti di questo villaggio, per questo ho chiesto aiuto fuori »

    Le osservazioni successive della volpe furono particolarmente intelligenti e tutte degne di nota. Il padrone di casa lo sapeva bene, ma aveva ritenuto giusto correre comunque il rischio, dato che -alla fine- aveva già tentato qualunque tattica in suo possesso, fatto ricorso ad ogni sua risorsa... e non aveva cavato un ragno dal buco. Sembrava che il nuovo capo-villaggio non la usasse nemmeno, la magia.

    « Per questo ti proporrei uno scambio di favori: noi aiuteremo te a risolvere questa situazione, e tu in seguito verrai con noi nel nostro mondo. Che ne dici? »
    « Se accettasse l'accordo potrebbe essere necessario controllare molti individui signor Nightale, ci serviranno dettagli, indicazioni, informazioni. Per una semplice questione di prassi le chiederei anche la possibilità di poter controllare perfino lei »
    Il mago annuì in silenzio. Parlò solo dopo una lunga pausa.
    « Dico che accetterei qualunque condizione, pur di salvare l'unico barlume di ragionevolezza esistente nel mio popolo. Non voglio che questo villaggio si estingua. »
    « Nelle sue visioni, cos'ha in serbo per noi il Destino? »
    « Caro ragazzo, in realtà ben poco: cercando la risposta al problema ho soltanto potuto scorgere i vostri volti e la capitale dove ci siamo incontrati...»

    Succede che la buona volontà e la collaborazione non bastino a risolvere una questione molto complicata, ed il Destino -a volte- gioca brutti scherzi: proprio in quel momento il gruppo riunito avrebbe sentito un rumore di nocche tamburellare sulla porta. Avrebbero avuto il tempo d'indossare mantelli e copricapi in tutta fretta, prima che la soglia venisse aperta da altri maghi. Ignorando ipotetici inviti da parte del padrone di casa, si avvicinarono al gruppo, tenendo i bastoni in mano ma senza puntarli contro gli stranieri.
    -Siete invitati a Palazzo Muschio dal nostro capo-villaggio Ostrad- disse uno con voce atona, al punto da sembrare ipnotizzato. Aveva gli occhi luminescenti tendenti al cremisi e -a meno che non fossero tutti parenti- era curioso constatare che anche gli altri possedessero quella particolare caratteristica -Ha detto che vuole incontrarvi prima dell'alba.

    Nel silenzio teso che sarebbe inevitabilmente seguito, fu Nightingale a prendere iniziativa, sperando che il gruppo non si lanciasse in qualche strano colpo di testa. Si levò in piedi e, dopo un profondo inchino, avrebbe altrettanto "gentilmente" accettato.

    « Accettiamo di buon grado: fateci pure strada. »



    Palazzo Muschio

    Il palazzo principale di quel villaggio aveva tutta l'aria di un edificio molto vecchio, quasi fatiscente, forse l'unica struttura antecedente all'arrivo stesso dei maghi: attorno ad essa si era probabilmente sviluppato l'intero insediamento e questo lo suggeriva soprattutto la sua posizione centrale nella mappa. Era fatto totalmente in pietra e, nonostante i tappeti, qualche arazzo e numerose braci, non riusciva comunque a mantenere una certa temperatura interna, adatta magari a luoghi confortevoli. Mentre il gruppo procedeva per i corridoi umidicci e spogli -infatti- i respiri si addensavano in nuvolette ben visibili, e lo stesso accadde quando raggiunsero finalmente alla "sala del trono". Questa non aveva nulla a che vedere con esempi artistici e maestosi quali quella di Laputa o di Istvàn, ma la sola presenza di uno scranno in legno posto in fondo ed al centro della sala, in posizione elevata ed affiancato da due semplici bracieri, bastava a rendere comprensibile quella specifica impressione.

    Su di essa -al termine di un lungo corridoio creato con gli stessi corpi del maghi al suo servizio, disposti uno di fianco all'altro come fossero soldati- sedeva un uomo maturo ma non particolarmente anziano. Portava una lunga barba scura molto curata ed impreziosita da anelli e strani oggetti metallici. I capelli erano corti ed altrettanto scuri, fatta eccezione per le zone delle tempie, sulle quali erano si erano già ingrigiti. La pelle era curiosamente mulatta, ma il naso aquilino era sicuramente il suo tratto più distintivo.
    -Bene, bene, bene...- avrebbe quasi gongolato, guardando i nuovi arrivati -Appena giunti su questo mondo e già volete metter mano in cose che non vi appartengono.
    Nightingale, che dall'inizio sembrava agitato, a quella dichiarazione parve irrigidirsi di colpo, forse perplesso, forse alla ricerca di un chiarimento su cosa l'altro mago intendesse nelle sue invettive.
    -Vi fregiate di un potere che non è vostro, vi prendete gioco dell'Eterno percorrendo varchi di cui non siete degni!- sorrise -Siete solo un errore. Un errore a cui porrò rimedio.

    A quelle dichiarazioni -certamente non pacifiche- il capo-villaggio si levò in piedi, impugnando il proprio bastone magico. Era completamente di legno intarsiato e sulla cima brillava un enorme smeraldo. Il luccichio inquietante che giungeva dalla gemma si rifletteva negli occhi neri come il petrolio, incastonati in uno sguardo rabbioso e disgustato: li avrebbe inceneriti sul posto, se solo Nightingale non si fosse messo a braccia aperte di fronte agli alleati, disposto a fare da scudo umano.
    « QUELLO CHE DICE E' FOLLIA, SE NE RENDE CONTO?!?!? » avrebbe urlato, e la sua voce si fece insolitamente acuta, almeno per un uomo « Sembra... sembra... »

    dE00llk

    -...sembra il classico tiranno pazzo, esattamente come tutti pensiamo che sia.

    La voce dell'individuo appena apparso ai loro sensi -quasi si fosse generato dal nulla- era tranquilla e giovanile. Il suo portatore si appoggiava su un bastone magico di egual fattura dell'altro, anch'esso in legno ma con un rubino alla cima, ed indossava un lungo mantello nero con decorazioni geometriche ai bordi, rosse a fondo giallo. Questo copriva solo parzialmente gli abiti, abbastanza adatti ed in linea all'ambiente medievale, sebbene portasse dei pantaloni scuri e comodi al posto della lunga veste. I capelli neri e lucidi, disposti in un curioso taglio a casco, riflettevano la luce in modo bizzarro, assumendo curiose tinte violacee. La pelle, invece, era chiara e priva di difetti: il viso giovane e sorridente trasmetteva spensieratezza e mai nessuno avrebbe dato realmente importanza (o credibilità) ad una figura simile, ancora troppo vicina ad un semplice "sbarbatello". Nessuno a parte Ostrad, che si paralizzò alla sua vista... e forse Ted, dato che lo aveva già incontrato, anche se allora era decisamente più ubriaco.

    jCBUsNF

    -Avanti Osty! Ti rendi conto che questi ragazzi non ti hanno fatto nulla... si?- avrebbe argomentato con un atteggiamento confidenziale -Non farti prendere troppo la mano, e poi sai bene che all'Eterno non piace che si prendano decisioni al posto suo.

    -Zakar.
    La voce di Ostrad lo interruppe, e per qualche attimo rimasero a fissarsi in silenzio.
    -Ti ho dato la possibilità di far parte di tutto questo, e tu hai rifiutato. Non immagini nemmeno quali sono i poteri dell'Eterno, e quali le sue volontà, dunque non hai diritto di parola. Presto sarà un Dio: costringerà il mondo a servire i Maghi ancora una volta!
    « Cosa?!?! Non hai il diritto di coinvolgerci in questo! »

    Turno 6


    Tante informazioni frammentate ed un sacco di casino: i png (a parte Zakar, che addirittura sorride) sembrano nervosi abbestia, stroppo presi a urlarsi fra loro da pensare anche solo lontanamente di spiegare la situazione con ordine e parole semplici. Ricordatevi che siete in compagnia di decine di maghi in posa marziale, zitti e fermi come statue.
    Decidete che fare.

    Scadenza: 4 Aprile, ore 23:59.
    Buon divertimento!



    Edited by Drusilia Galanodel - 22/3/2018, 00:35
     
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