[Quest n°4] - Clepsamia

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    Impeto e tempesta

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    Clepsamia
    Naos Project


    v6zMMmf

    C'era una volta un mondo lontano lontano - ma non troppo.
    Una luna distante e graziosa nei cieli di Endlos, così vicina eppure misteriosa,
    oggetto delle più disparate teorie da parte degli studiosi del cielo.
    C'era una volta un portale apparso dal nulla nelle ampie e dorate distese di grano sospese nel cielo,
    e poi un altro, un altro ancora nascosto fra gli alberi di una fitta foresta al tramonto.
    C'era una volta una scuola di magia, ricolma di studiosi avidi di sapere...
    ... e poi c'erano degli impavidi, endlossiani che sfidarono il Maelstrom.
    Denaro? Gloria? Cosa li spinse a sfidare l'ignoto?
    Passo dopo passo percorrono nuovi sentieri bendati.
    Un bivio, un contrattempo, ed un grande dipinto per i posteri si colora.
    Verde e rossa la terra, luce nel cielo.

    Primo giorno del secondo mese - Canopo [anno 1]
    Regno di Engolan, Naos.

    Erano trascorsi poco più di una quindicina di giorni dall'ultima missione. Come previsto, gli stessi esploratori presenti all'incontro con il misterioso contatto -quello che sosteneva di poterli condurre dal Mago tanto richiesto dal Magister Simion, e quindi punto focale della missione- erano stati convocati al Magisterium e, nonostante mancasse nuovamente l'assistente del Prorettore, dopo brevi discussioni di circostanza e le solite modalità di partenza, furono immediatamente indirizzati al portale del Latifondo, questa volta diretti nel medesimo regno in cui Gaspode -tempo prima- aveva dovuto affrontare la sua prima esperienza nel Naos. Esperienza perfino drammatica, in un certo senso, poiché uno dei suoi compagni perse la vita a causa di una brutta infezione.

    Il paesaggio che avrebbero incontrato al loro arrivo era tuttavia molto dissimile da quello ricordato dal cagnolino, caratterizzato da un'aria umida e malsana, oltre che ad una flora quasi palustre. Mentre lui era impegnato in un'improbabilissima caccia al drago ad Ovest in compagnia di un Amon appena risorto, infatti, altri esploratori avevano proseguito verso Lutemar, l'agglomerato urbano indicato dai soldati durante la missione di Gaspode, e poco lontano da quest'ultimo avevano creato un nuovo passaggio.
    Il cielo era quindi maggiormente visibile rispetto alle terre più a sud, coperte da una brutta foschia. Livido di pioggia, non lasciava tuttavia intravedere il sole e minacciava maltempo. La vegetazione era più rigogliosa, ma di un aspetto decisamente caotico e selvaggio rispetto a quella trovata nel regno di Florais. Le singole piante, nonostante nel complesso apparissero del tutto normali, agli occhi di un botanico sarebbero risultate sconosciute, forse una variante di quelle presenti su Endlos, come se -ad un certo punto- il loro percorso evolutivo avesse deviato di netto.

    Grazie alle abilità di Aika, riuscirono immediatamente a stabilire i punti cardinali e ad incamminarsi verso il luogo indicato nelle terre a nord, percorrendo alcuni sentieri e piccoli boschi, fino ad arrivare in una regione particolarmente dissestata e coperta dalle fronde arboree. Piccole gole separavano alcune zone sopraelevate dalle altre, ma non erano un vero problema: li avrebbero solo rallentati un pochino, esattamente come lo avrebbero fatto anche le pozze d'acqua, i ruscelli ed i fiumiciattoli che si trovavano sovente, svoltato un angolo o scesi da una collina.
    Accadde tuttavia che, durante il percorso, il gruppo avvertì una forte esplosione alla propria destra e del fumo innalzarsi come ad indicare che, in quel luogo, qualcosa non andava per il verso giusto. Non che li riguardasse direttamente, in realtà: secondo le indicazioni, avrebbero dovuto proseguire dritto, come rimarcò Aika, notando l'espressione delle facce dei propri compagni.
    In ogni caso, comunque, il come comportarsi rimaneva una scelta del gruppo per intero.

    Turno 1


    Benvenuti in Quest! Essendo la quest molto lunga (e potrebbe diventare anche molto difficile, a seconda di cosa fate), vi ho risparmiato delle parti ripetitive ed eliminato la difficoltà del dovervi sostentare, dandolo per scontato e non facendovelo giocare con obblighi vari. Vi restano tuttavia i punti ferita ed il problema dell'immortalità citato in queste regole [link]. Avete gli zaini, ma non ho specificato cosa portate: avendovi levato il sostentamento, dirò che avrete quello che serve durante la missione stessa.
    In ogni caso, nello spoiler del vostro primo post dovrete mettere solo i vostri punti energia, i vostri punti ferita, i famigli, gli oggetti, le armi e/o le passive convalidate (tutti i valori citati qui e che inserirete nel vostro post non saranno modificabili durante la quest).

    Tornando a cosa vi accade, vi trovate di fronte ad un bivio. Ogni vostra scelta determinerà il risultato finale della quest ed avrete sempre un bagaglio di esperienze o dettagli che vi permetteranno di decidere la strada giusta o quella più facile o quella più rapida. Il segreto per decidere bene è calarvi realmente nel vostro personaggio ed in quel particolare bg, oltre ad essere attenti ai dettagli.
    In questo caso specifico, dovete decidere (a parte fra di voi e, dopo, nel vostro primo post) se continuare per la vostra via o cambiare strada e proseguire verso il fumo.

    E ora la parte pallosa (ma necessaria), così ce la leviamo subito. Ecco a voi le generalità che dovete sapere per vivere quest'avventura (circa) serenamente!

    Tempi di postaggio.
    Voi tutti sapete che sono rompiballe sulla puntualità. Al Naos (kuma ne è consapevole), sono addirittura peggio. Questo non vuol dire che, causa problemi in-real, non possiate chiedere proroghe, ma vi dico in anticipo che potrebbero non essere accettate dal QM per questioni pratiche (la quest è più lunga delle classiche, quindi se usiamo gli stessi tempi non finiremo mai). Inoltre potete chiedere proroghe solo in Bacheca.
    Come al solito metterò un giorno ed un'ora di scadenza del turno. Superato quel giorno e quell'ora (anche di un minuto), se non avete richiesto una proroga (da me accettata) in Bacheca, il post ritardatario non avrà valenza di esistere e sarà contato come nullo, dunque cancellato dalla quest nel momento in cui posterò l'intervento del qm. Quindi, se tardate, a questo punto non mandatelo proprio (vi risparmiate lavoro inutile) e se ne parla al turno successivo.
    In questa avventura sarò meno pesante sulle generiche "brutte cose" che serbo ai ritardatari: se ci troviamo in contesti relativamente tranquilli o dove non è necessaria la coordinazione fra giocatori, saltare un turno non porta nessuna conseguenza. Diverso è se mi sparite in pieno combattimento o in scene importanti: i malus in-game potrebbero diventare davvero molto pesanti. Quindi occhio.


    Malus:
    Come potete ottenere malus?
    In effetti è molto facile incappare nel problema, almeno per il format della quest.
    Spiego comunque i generi di malus.

    1) Campo puntualità.
    Già specificato più volte. Se tardate e non avete prima chiesto in bacheca, non considero il vostro post e vado avanti. Se lo postate tardi senza aver avvisato, lo cancello. Se saltate il turno a causa del mancato avviso, possono non esserci malus in turni tranquilli ma possono essercene parecchi, nei turni importanti. Tutto il resto l'ho già spiegato innumerevoli volte: in questa quest, però, sarò più precisa con i ritardi, non essendoci nove turni precisi, ma di più.

    2) Mancata lettura delle mie istruzioni o dei miei post.
    Lo sapete che sbotto male se non leggete le istruzioni: essendo tanti non ho nemmeno voglia di starci a perdere troppo tempo dietro questi errori, quindi l'errata lettura genera automaticamente "brutte cose" in-game. Ovviamente potete chiedermi qualunque cosa in bacheca o privatamente, se non capite qualche passaggio o mi sono spiegata male io.

    3) Campo sportività.
    Altro tipo di malus, quando avete letto i regolamenti ma fate degli errori. Essendo questi molto più frequenti e possibili, soprattutto per chi non ha bene chiari i meccanismi su Endlos ed in particolar modo le regole di combattimento, i malus ci saranno comunque (dovete pur sempre imparare) ma saranno accompagnati da spiegazioni e consigli su come migliorarsi, come in un addestramento.

    4) Campo strategia.
    Purtroppo, anche fare scelte stupide non fa bene alla salute dei vostri pg. Ad esempio solleticare il naso di un dragone dormiente o schiacciare pulsanti rossi di dubbia funzione su astronavi da guerra aliene. Lo stesso vale per scelte non stupide ma errate (anche se in quel caso i malus sono molto minori dalle scelte stupide).
    Insomma, prima di far cose, pensateci un po' su.

    5) Troppa introspezione.
    Sapete tutti perfettamente cosa ne penso delle introspezioni infinite. Soprattutto se poi non mi scrivete cosa fate di concreto, e il vostro pg resta fermo a fissare il vuoto. Quindi anche qui non mi dilungo.

    6) Malus generici da regolamento di ambientazione.
    Non mi ripeto, sta tutto scritto nei regolamenti vari che vi ho linkato nel primo post della bacheca.

    Scadenza: 15 Febbraio, ore 23:59.
    Buon divertimento!



    Edited by Drusilia Galanodel - 8/2/2018, 16:49
     
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    Trascorse molto più tempo di quanto non si sarebbe immaginato, fra una spedizione e l'altra. Quindici giorni furono un'attesa quasi snervante, forse aggravata alle sue percezioni dalla frustrazione per l'ennesimo mancato incontro con il Magister Simion. Per quanto continuasse a definirsi disilluso a tal proposito, l'agitazione gli impediva di mantenere sollevata la maschera che avrebbe voluto indossare.

    Come era stato ribadito al momento dei saluti, nessuno aveva cambiato idea a proposito della missione, ed il solito quintetto si ritrovò per avventurarsi oltre il portale. Saluti e convenevoli a parte, questa volta non fu necessaria una programmazione pre-partenza: l'esperienza accumulata nella scorsa spedizione tolse quel velo di insicurezza dai loro pensieri. Chi per una ragione chi per un'altra, tutti sembravano motivati a portare a termine il loro incarico.
    Lo scenario che li accolse nel nuovo mondo fu tuttavia assai differente dal precedente, insolitamente lugubre e malsano; un fattore che aiutò il Demone-Volpe ad assimilare mentalmente la distanza dalla precedente città. Se non altro non vi erano soldati pronti ad "accoglierli", ed il mantello che -stavolta- si era portato direttamente da Laputa era quasi un peso di cui si sarebbe potuto liberare... non fosse che "teneva al sicuro orecchie e codina". Inutile specificare chi gli aveva rivolto una tale raccomandazione, vero?
    Proseguirono dunque fra sentieri, boschi, ruscelli e quanto più di selvaggio potessero sperare di incrociare sul loro cammino -dettaglio che lo portò a pensare che probabilmente si sarebbero potuti portare dietro un mezzo di trasporto adeguato, magari di natura magic... ah, no, meglio di no-, quando d'improvviso sentirono in lontananza una forte esplosione.

    « Déjà vu... »

    Avrebbe ironicamente commentato l'Elessedil.
    Regione nuova, mondo vecchio? Avrebbe voluto pensare ad una coincidenza, un'esplosione di natura completamente differente dalla precedente, ma... gli sforzi non andavano a buon fine. Arrestò dunque la sua avanzata nel contempo che Aika si premurò di ricordare loro la destinazione originale.
    Sospirò, profondamente.

    « E' innegabile che la soluzione più semplice sarebbe ignorare l'accaduto e proseguire oltre, verso la nostra meta. »

    Guardò la loro guida per rassicurarla sugli obiettivi: non l'aveva dimenticato.
    Ma...

    « ... potrebbe riguardarci in prima persona. Nella precedente spedizione ho parlato con dei maghi fra la folla: mi hanno rivelato che alcuni di loro hanno chiesto asilo ai regni del Nord. Esuli, li ha chiamati, dissidenti del Credo che non hanno intenzione di combatterlo.
    Potrebbe trattarsi di loro. »


    Non si sarebbe sorpreso, dopotutto: dopo l'incidente alla Torre era possibile che i soldati iniziassero un'azione di repressione nei confronti dei maghi, per prevenire il ripetersi degli eventi. Ammesso che l'esplosione non riguardasse esattamente quella circostanza.

    « Nightingale voleva il nostro aiuto per riportare l'equilibrio fra le due forze. Penso valga la pena andare a dare un'occhiata. »

    Quello, ed anche la volontà personale di aiutare la situazione sociale in cui versava in quel mondo.
    Mago e Demone... difficilmente sarebbe riuscito a chiudere un occhio su quella faccenda.

    Punti ferita: 110
    Energia: 110



    Passive

    Instant Casting
    Se c'è una cosa che la Volpe d'Argento ha imparato nel corso della sua lunga esistenza, è l'importanza di saper reagire con un pronto tempismo al momento giusto. La magia è un'arte sublime, potente ed imponente, eppure richiede il suo tempo per essere realizzata: il flusso magico deve essere concentrato e manipolato al punto giusto, prima di riuscire ad esternarne la forma.
    Ma come il guerriero può fortificare i suoi muscoli al fine di velocizzare i suoi affondi, allo stesso modo un mago esperto può essere in grado di ridurre l'attesa necessaria fra il richiamo di un incantesimo e la sua effettiva concretizzazione.
    Per quanto riguarda il Demone Volpe, Artis Doctus degli Elessedil e rinomato magister di Laputa, l'intervallo temporale necessario per la manifestazione delle sue magie risulta praticamente nullo, istantaneo.

    Riserva Energetica
    Fra le più disparate caratteristiche che differenziano il mondo di Endlos da quello di Celentir, senza dubbio una delle più ostiche per il demone d'argento è la differenza di potenziale energetico richiesto per richiamare i suoi incantesimi. Per favoreggiare la sua innata passione, dunque, è stata premura della Volpe sottoporre il suo spirito ad un duro allenamento, permettendogli non senza fatica di oltrepassare i limiti normalmente imposti.
    In termini di gdr, la passiva consente a Yoko di avere un 10% aggiuntivo in mana, arrivando dunque al 110%.

    Percezione Magica
    La magia è ben più che una passione per la Volpe. Pochi possono vantare una conoscenza così premurosamente approfondita, al punto da riuscire ad individuarla con una naturalità disarmante.
    Peculiarità del demone-argentato è infatti quella di essere in grado di percepire la presenza di trame magiche (relative ad incanti od oggetti incantati) entro un raggio di 30 metri.
    [Auspex di tipo magico]

    Vento Magico
    A volte anche le menti più geniali devono ammettere di saper copiare.
    Non se ne fa certo una vergogna il Demone-Volpe, quando qualcuno si rende conto del vento magico che lo circonda: un sesto senso, oserebbe definirlo. Un'essenza magica in grado di avvolgerlo costantemente da ogni lato per un raggio di 30 metri, un'estensione naturale alle proprie percezioni. Non vi sarà spostamento all'interno dell'area di suo interesse che sfuggirà all'occhio magico e sempre vigile del Magister.
    Come fosse un tutt'uno con l'aria che lo circonda.
    Il copyright? Alla Signora dei Venti, nonché sua amante e musa ispiratrice.
    [Auspex di tipo Radar]

    Schermo di Pensieri
    L'abbandono del casato Elessedil ha comportato per il Demone-Volpe la perdita del potere innato che Byruum stesso gli aveva tramandato. Conscio tuttavia -grazie all'esperienza accumulata proprio nel regno di Celentir- di quanto una protezione da poteri di natura mentale sia assolutamente vitale, il Magister è stato in grado di ricreare con il supporto della sua magia un incanto capace di simulare in tutto e per tutto i medesimi effetti difensivi dell'ormai rimosso Dono Innato.
    Yoko sarà dunque in grado di mantenere perennemente elevato uno schermo magico di pensieri vacui e confusi, tali da impedire ad eventuali malie di sortire effetto. Sarà inoltre in grado percepire attività psichiche e illusorie dirette verso di lui, permettendogli dunque, a fronte di un adeguato impiego di mana, di potersi difendere dalle relative offensive.
    [Passiva di difesa dalle malie + passiva di Mindfuck Alert + passiva di Trick-Detection Alert + tecnica a consumo variabile di difesa mentale]

    Maestro degli Inganni
    Furbizia, intelligenza, inganno: mai più adatte furono delle parole per descrivere la natura di una Volpe.
    A che serve disporre di incantesimi e stregonerie devastanti, se prevedibili e facilmente intercettabili? Nasce da questo problema l'idea di Yoko, scaltro ed astuto mago dalla millenaria esperienza, di alterare il flusso magico delle sue creazioni; grazie a questo potere, infatti, le creature evocate dal Demone-Volpe sfuggono e lottano contro ogni logica.
    Sebbene si tratti di creature realmente esistenti e tangibli le sue evocazioni saranno prive di aura, ed i loro movimenti saranno fisicamente impercettibili. Esattamente come lui... un Ladro e tutti gli effetti.
    Difficile distinguerli dalle illusioni... vero?
    [Anti-auspex per Percezione Magica + Radar sulle evocazioni]
    [Anti-auspex per Percezione Magica + Radar sul personaggio]
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Endlos
    Naos, Regno di Engolan


    Quando venne richiamato per tornare su Naos e riprendere in mano la missione lasciata in sospeso settimane prima, Uriel non aveva ancora lasciato il Presidio Errante poiché sapeva che da un momento all'altro avrebbe dovuto rispondere alla chiamata e adempiere al compito che si era ripromesso di svolgere: trovare quel fantomatico Nightingale e capire cosa non andasse di preciso su quella dannata luna.
    Una volta raggiunto il Magisterium successe tutto come la volta precedente: solite raccomandazioni, preparazione dell'equipaggiamento e infine partenza attraverso il portale.

    Dall'altra parte, tuttavia, il paesaggio era completamente dissimile da Florais. Se quest'ultimo agli occhi del Semidio ricordava il verdeggiante e quasi fiabesco Presidio Orientale, quello in cui si trovavano ora aveva l'aria di essere più cupo e triste - merito anche di un cielo terso che minacciava brutto tempo.
    Anche questa volta, a capo della spedizione c'era Aika Izanami, la quale in men che non si dica orientò subito il gruppo verso quello che secondo le constatazioni del caso era il nord.

    Il tragitto fu veramente lungo e abbastanza impervio per il Saggio di Dharma, decisamente non abituato a scarpinate attraverso boscaglia, ruscelli, sentieri e quant'altro potesse definirsi anche lontanamente "fuoristrada". Si ritenne fortunato di possedere ancora il corpo di un ventenne, nonostante la sua veneranda età ormai poco più che secolare, e sorrise nel pensare di essere un "vecchio" che può ancora permettersi di fare scampagnate così lunghe, anziché sostare oziosamente davanti a qualche cantiere aperto tra le strade di Istvàn.

    L'ennesimo suono di un'esplosione in lontananza attirò l'attenzione di tutti, ma nonostante Aika avvisò che avrebbero dovuto proseguire ignorando questa volta l'accaduto, il Magister Saddler fu il primo a prender parola, suggerendo invece che la cosa avrebbe potuto riguardare il gruppo in prima persona, e che potrebbe trattarsi degli Esuli, ossia coloro che non stavano né con il Credo né con i Maghi.

    « Mi dispiace Signorina Aika, ma non posso che essere d'accordo con il Magister. »
    proferì alla ragazza, nonché al resto del gruppo.
    « Voi che ne pensate? »
    domandò, sperando che anche il resto dei suoi compagni avesse la stessa curiosità nello scoprire cosa fosse - questa volta - il motivo dell'esplosione.




    AiqaIp8


    Status fisico: ottimale
    Status psicologico: ottimale

    Energia: █████████████████████ 110%

    Punti Ferita: █████████████████ 90

    Equipaggiamento:

    » Sagittarius: Arco + frecce (x10)
    » Diario : Un comune diario.

    Abilità Passive:

    » Expanded Mind: Memoria illimitata, +10% energia, Instant-casting
    » Innocent Aura: Auspex spirituale
    » Autorevolezza: Aura di carisma
    » I See the Light: Scurovisione
    » Perfect Body: Rigenerazione out-of-combat


    Abilità Attive:


    Note:


     
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    ???, ???.
    Regno di Engolan, Naos.

    Quindici giorni dopo Florais, sono di nuovo al Magisterium con tutti e ben sei i compagni di spedizione della scorsa volta. Simion è ancora assente, ma ciò non ci impedisce -come del resto allora- di ultimare i preparativi di rito e di ritrovarci al solito portale laggiù al Latifondo, familiare oramai quasi quanto il bar sotto casa per una persona comune.

    Questa volta cercheremo Nightingale nel Regno di Engolan, quello in cui sono approdato durante la prima spedizione del Magisterium su Naos, e che fu esplorato ulteriormente da quella ragazzina di nome Sarah quando io ero stato chiamato invece nel Presidio Occidentale per tutt'altri grattacapi.
    Vorrei poter dire “casa dolce casa”, ma quella in cui poggio le zampe non è l'acquitrino nebbioso della scorsa: si tratta invece di una foresta, con una vegetazione più rigogliosa e fitta, e un'aria più respirabile.

    Aika riesce a stabilire i punti cardinali prima che riesca a farlo io, abituato ad orientarmi con il sole, ma ostacolato al momento da un cielo plumbeo e carico di pioggia. Ci facciamo così strada attraverso la boscaglia, trovando più avanti un territorio dissestato e pieno di dislivelli che pure non causano più che qualche rallentamento, nonché ricco d'acqua fresca pressoché ovunque.

    All'improvviso, però, il rumore di un'esplosione ci ferma sui nostri passi. Si alza una colonna di fumo dalla nostra destra, preceduto da un odore di bruciato che giunge subito alle mie narici. Ci viene detto di ignorare il fenomeno e continuare per la nostra strada, ma nessuno qui è dello stesso parere della Izanami, men che meno il sottoscritto.

    « Déjà vu... »
    commenta Saddler, che poi sospira alle parole della nostra stessa guida. Le tira poi un minuscolo contentino.
    « E' innegabile che la soluzione più semplice sarebbe ignorare l'accaduto e proseguire oltre, verso la nostra meta. »

    Come è innegabile che si tratta anche, paradossalmente, della più imprudente: non sappiamo che cosa sia successo, e nulla può garantirci che non succederà anche a noi, senza capire il mondo che ci circonda, che sia quello naturale o sociale.

    « ... potrebbe riguardarci in prima persona. Nella precedente spedizione ho parlato con dei maghi fra la folla: mi hanno rivelato che alcuni di loro hanno chiesto asilo ai regni del Nord. Esuli, li ha chiamati, dissidenti del Credo che non hanno intenzione di combatterlo.
    Potrebbe trattarsi di loro. »


    Ah, questo però non l'ho letto su nessuno dei rapporti del gruppo rimasto a tenere impegnate le guardie. Maghi in esilio volontario in terre straniere, non interessati ad opporre un Credo che è invece loro ostile. Qualcosa che avrebbe dovuto meritare almeno una riga, che spero mi sia sfuggita durante le letture.
    Ora, qualcosa è esploso, esattamente come a Larbre due settimane fa -o forse di più, qui sul Naos, chi lo sa-, proprio nei territori dove potremmo trovare questi “Esuli”.

    « Nightingale voleva il nostro aiuto per riportare l'equilibrio fra le due forze. Penso valga la pena andare a dare un'occhiata. »
    « Mi dispiace Signorina Aika, ma non posso che essere d'accordo con il Magister. »
    aggiunge Uriel, che poi si rivolge a tutti noi.
    « Voi che ne pensate? »

    « Penso che ogni secondo passato a tergiversare rischia di farci perdere informazioni preziose. Ci sono fronde e dislivelli a sufficienza per poter osservare da lontano senza farci scoprire, se siamo un minimo cauti.
    Esuli o no, se qualcosa salta in aria nelle vicinanze, in generale vorrei sapere di cosa si tratta, affinché possa evitarla, dovesse ripresentarsi.
    »
    Lancio un'occhiata a Sergei, Agrodon e Ted. Il mio tono non ammette esattamente obiezioni, e di fatto ciò che aspetto è una loro semplice conferma.

    GaspodeStato fisico: Perfetto.
    Stato mentale: Perfetto.
    Energia: 100/100
    Salute: 90/90
    Passive: Anti-Malia, olfatto sviluppato, immunità alle malattie, percezione pericoli, mindfuck-alert, trick detector, telecinesi, telepatia.
    Scenici: Daltonismo, eterna vecchiaia, conoscenza del linguaggio umano e canide, nuvola di malattie attorno alla sua persona.
    Equipaggiamento: Frammento di AI, Ricevitore
     
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    La storia ha orrore dei paradossi.

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    Curioso come per un Cronoguardiano il passare del tempo fosse in questo caso così lento, abituato com'era a balzare di tempi e luoghi con il semplice ausilio dei poteri offertigli da Kronos, i quindici giorni passati furono infatti come mesi di estenuante attesa psicologica, il desiderio di saperne di più sulla trama temporale offerta da quello strano universo, così come quello di localizzare il loro obiettivo primario.
    Ma infine, come sempre, il tempo non aveva obiettivamente tardato a passare, scoccando puntuale il momento in cui la solita comitiva avrebbe dovuto abbandonare nuovamente i lidi di Endlos per addentrarsi nel Naos.

    L'ambientazione era molto diversa da quella di Floralis e la fitta vegetazione risultò in parte un ostacolo per la tunica dello stregone, che decise di accorciarne gran parte recidendola poco sotto la zona inguinale, intanto nel mentre che i ragazzi - nuovamente guidati dalla giovane Aiko - si portarono avanti senza troppe parole durante il tragitto iniziale, un forte boato echeggiò nell'aria, seguito da un rapido quanto condiviso « Deja vù » del buon vecchio Saddler.
    Quest'ultimo fu il primo a parlare dell'accaduto, improntando l'attenzione del gruppo su quanto successo, l'innegabile sete di conoscenza dello stregone volpe sembrava forte e tutti gli altri furono subito convinti dalle sue parole, probabilmente portatrici di un pensiero comune, Gaspode tuttavia pose una particolare attenzione sulla necessità di non farsi scoprire, era necessario muoversi cauti ed avveduti in quelle ben poco cordiali terre cariche di sventura.
    Sergei annuì alle parole del gruppo, esprimendo un muto parere d'assenso, sarebbe stato indubbiamente più rapido continuare dritti per la loro strada, senza curarsi troppo di ciò che accadeva d'intorno, ma così come per la volta precedente quelli che si trovavano in quel posto non erano soldati, erano avventurieri perlopiù mossi da buoni sentimenti, compagni armati di sete d'avventura piuttosto che freddi esecutori di un piano più grande, Sergei lo era stato in passato, quando i tempi lo esigevano, ma non era mai stato un modus operandi nel quale si trovasse totalmente a proprio agio, probabilmente anche per la sua umanità ormai rinata.

    « Sagge parole signor Gaspode, mi trova d'accordo. »



    Energia: 100
    Punti vita: 80

    Passive

    Tempus Fugit

    Gli Apostoli Cronomaghi come abbiamo ben notato, non hanno molti legami con il normale mondo della magia, seppur infatti le loro abilità siano derivate dalla medesima classe, essi prendono il loro intero bagaglio da una branca sconosciuta e segreta, della quale i normali stregoni non sono nemmeno a conoscenza. Inoltre, perfino i riflessi corporei sono differenti, poichè un Cronomago è più dedito a rallentare le offensive avversarie piuttosto che a bloccarle totalmente, ragion per cui a questi pochi prescelti figli del potere temporale, viene fatto un grande dono, che li porta ad avere un agilità superiore ai comuni esseri umani {+50%}. Questo è solo un ulteriore aiuto offerto ai Discepoli per schivare le offese avversarie, spesso dopo averle opportunamente rallentate. {Passiva. 5 Punti.}

    Le Sabbie del Tempo

    Il corpo dei Cronomaghi possiede sempre delle straordinarie capacità e spesso non tutte sono identiche per ogni Tessitore. Sergei in particolare, ha scoperto dopo la propria rinascita di poter mutare il proprio corpo in sabbia, l'antica sabbia che si narra nelle leggende appartenga all'ancestrale clessidra posseduta da Kronos in persona. Grazie a questo, a Serfagorn è stata concessa l'immortalità, poichè non importa quale sia la ferita mortale che il Cronomago abbia ricevuto, o lo stato in cui si trova il suo corpo dopo uno scontro. Esso si tramuterà infine sempre in microscopici granelli di sabbia, che lenti ma inesorabili si ricomporranno andando a riformare l'integerrima figura del Tessitore. Questa facoltà sembra destinata ad ampliarsi nel futuro, ad essere sempre più padroneggiata dall'Apostolo ed utilizzata in più occasioni. {Passiva di Immortalità. 5 Punti.}
     
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    Hit Once, Hit Hard

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    Ted Carter



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    Erano passate quasi due settimane quando il gruppo delle spedizioni si riunì.
    Il pugile fu ben felice di vedere che non mancava nessuno all’appello, ed anche se era l’ultimo arrivato tutti lo accolsero con calore. Agrodon non era molto distante da lui e da lontano lo continuava a guardare.
    Durante quei quindici giorni non avevano avuto cambiamenti significativi, in modo particolare a livello di mosse o tecniche nel repertorio, solo Ted era riuscito a comprare uno strano bracciale da un’altrettanto strano mercante.
    A detta sua si sentiva molto più forte.

    "Allora chi va per primo nel portale?"

    Uno ad uno, tutti vennero risucchiati nel portale.
    Con grande sorpresa dell’intero gruppo, eccetto Gaspode che dava l’idea di sapersi muovere meglio di chiunque altro, la natura aveva preso il sopravvento sulla civiltà dando al paesaggio un’immagine molto più naturale.
    Sia il campione che il suo maestro, non poterono fare a meno di guardarsi attorno e studiare ogni pianta o strano fiore che riuscivano a vedere.
    La vegetazione era ben diversa a quella a cui erano abituati e il discorso valeva sia per Endlos che per il loro mondo d’origine.

    "Non si è mai parlato di affrontare bestie pericolose. Però se le piante sono così diverse, non voglio immaginare che aspetto abbiano le crea ..."

    Un’esplosione, la seconda da quando aveva iniziato quella sequenza di spedizioni, attirò la loro attenzione.
    Un pinnacolo di fumo iniziò a levarsi alto nel cielo e Ted non potè fare a meno di notare la curiosità dell’intero gruppo.
    Quando arrivò il suo turno di parlare, sapeva che la sua opinione valeva anche per Agrodon.

    "Lo abbiamo fatto già una volta … non penso che un’altra ci crei così tanti problemi."

    Ted Carter
    Stato mentale: Ottimo
    Stato Mentale: Ottimo
    Vita: 110%
    Mana: 110%
    N o t e
    +10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima; Mindfuck-alert

    The Energy:
    Fin dal primo giorno che Ted è arrivato su Endlos qualcosa in lui è cresciuto drasticamente: la propria energia. Da prima presente, ma silenziosa, è cresciuta a tal punto da sviluppare una serie di bonus che il corpo del pugile riesce a sostenere. Un’aumento delle energie di base è stato uno dei primi bonus che ha percepito il pugile. Con il tempo ha iniziato anche a sviluppare peculiari abilità, come la capacità di percepire cosa si muovesse intorno a lui nel raggio di quindici metri o perfino di occultare la propria anima ai mali intenzionati. Inoltre la sua rigenerazione è aumentata in maniera esponenziale tanto che, fuori dai combattimenti, è riuscito perfino a riattaccassi arti persi o guarirsi da ferite profonde, le quali non perdevano neanche un goccio di sangue grazie all’energia che bloccava le varie emorragie creando una barriera protettiva intorno alla ferita. Allenandosi, con il capitano della divisione verde Firion, Ted è stato in grado di modificare ulteriormente la sua energia che ha iniziato a captare anche i vari attacchi mentali che potrebbero colpirlo, un segnale di pericolo lo avvertirà in caso si trovasse sotto attacco da parte di un'offensiva mentale.

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    N o t e
    +100% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia

    The Champion:
    Potendo vantare il titolo di campione mondiale di Boxe, il corpo di Ted è per antonomasia più robusto e tonico rispetto a molti altri. Le continue sessioni di allenamento gli hanno permesso di potenziare la forza (Aumentata ulteriormente dal Bracciale di Ercole), l’agilità e la resistenza portandole ad un livello superiore a quelle del comune essere umano. L’energia poi ha valorizzato quelli che erano già alcuni dei suoi punti forti. Da un giorno ad un’altro, Ted, ha smesso di provare dolore, qualsiasi esso fosse, come se i suoi nervi fossero stati bruciati dall’improvviso aumento di energia. La pelle, già coriacea di suo, con il tempo e i combattimenti, ha sviluppato una durezza paragonabile a quella delle rocce.

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    N o t e
    Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa; Istan-Casting

    The Training:
    Da quando Agrodon Mustang ha iniziato a seguire il percorso del pugile attraverso la magia, quest’ultimo, si è ritrovato costretto a studiare e ad allenarsi per migliorare le sue capacità nel padroneggiarla. Per quanto Ted preferisca dire che non è merito di nessuno, questi studi gli hanno permesso di sviluppare una certa resistenza alla fatica, che solitamente incrementerebbe con l’abbassare delle energie, ciò gli permettere di essere più lucido durante i combattimenti. Quando però raggiunge la soglia minima, Carter sviene come chiunque altro. Inoltre è stato possibile notare come la velocità nel lanciare qualsiasi tipo d'attacco o difesa sia aumentata, permettendoli così di diventare ancora di più un'avversario temibile. Gli allenamenti in coppia, hanno inoltre intensificato il contatto mentale fra i due, ottenuto originalmente da un contratto con la Seele. Adesso fra i due vi è un forte canale telepatico, nel quale riescano a scambiarsi informazioni e anche immagini.

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    Agrodon Mustang
    Stato Fisico: Ottimo
    Stato mentale: Ottimo
    Vita: 110%


    Agrodon Mustang:
    Agrodon è un grosso elefante antropomorfo, alto circa due metri e mezzo e pesante centonovanta chili. Nonostante abbia già passato la soglia dei centodieci anni, la particolare costituzione della sua razza, lo fa ancora sembrare un vecchio elefante arrivato da poco alla sessantina.

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    Terremoto:
    Nonostante sia un politico, Agrodon è particolarmente legato a quest'arma, la quale gli venne donata dal padre in punto di morte, dopo che venne rubata e usata dallo stesso per uccidere il precedente proprietario: Lord Jarus, Comandante della Legione Nera.
    Su di essa vi è sia una maledizione, la quale vuole che l'arma stessa sia assetata di sangue, sia una promessa che Agrodon fece al padre durante il passaggio della medesima.
    Terremoto è un martello da guerra, fatto interamente di metallo e lungo all’incirca un metro e mezzo.

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    Impeto e tempesta

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    Clepsamia
    Naos Project


    v6zMMmf

    C'era una volta un mondo lontano lontano - ma non troppo.
    Una luna distante e graziosa nei cieli di Endlos, così vicina eppure misteriosa,
    oggetto delle più disparate teorie da parte degli studiosi del cielo.
    C'era una volta un portale apparso dal nulla nelle ampie e dorate distese di grano sospese nel cielo,
    e poi un altro, un altro ancora nascosto fra gli alberi di una fitta foresta al tramonto.
    C'era una volta una scuola di magia, ricolma di studiosi avidi di sapere...
    ... e poi c'erano degli impavidi, endlossiani che sfidarono il Maelstrom.
    Denaro? Gloria? Cosa li spinse a sfidare l'ignoto?
    Passo dopo passo percorrono nuovi sentieri bendati.
    Un bivio, un contrattempo, ed un grande dipinto per i posteri si colora.
    Verde e rossa la terra, luce nel cielo.

    Primo giorno del secondo mese - Canopo [anno 1]
    Regno di Engolan, Naos.

    Raggiunsero quella che in molti chiamavano "Piana dei Fiori" in meno di venti minuti di cammino, fra zone disconnesse ed altri percorsi non troppo semplici da superare. Muovendosi sul fondo di una gola di appena tre metri, notare che vi fosse qualcosa che non andava ancor prima di oltrepassarne la soglia -naturalmente formatasi grazie a due colonne in pietra poste esattamente alla fine del percorso chiuso- fu quasi immediato, dati i cadaveri di due cavalieri completamente ricoperti di sangue. Erano dello stesso tipo di quelli incontrati nella capitale di Florais: medesimo stemma ed armature simili, ragion per cui non fu difficile iniziare a comprendere cosa stesse accadendo. Intuire la precisa causa della loro morte (sicuramente violenta) era invece molto complicato, considerando che le ferite mortali erano tante e diverse: squarci di lama agli arti, numerose frecce alle gambe ed al collo e chissà cos'altro.

    Eppure, non fu solo quello a generare allarme: il rumore di altre esplosioni -più piccole, invero- unito al clangore delle armi che si scontravano erano tanto forti da infastidire l'udito dei più sensibili. Urla disumane provenivano dalla piana, assieme ad aria calda ed a una violentissima puzza di bruciato.

    Se qualcuno di più curioso si fosse timidamente affacciato ad osservare la scena, ancora nascosto dalle rocce della gola, avrebbe trovato un centinaio di uomini in piena battaglia, tutti tra le fiamme che consumavano cadaveri e sterpaglia. Alcuni erano cavalieri, mentre la fazione avversa -considerate le lingue di fuoco, le saette ed i bastoni brillanti- era palesemente di maghi. Molti erano già caduti, da entrambi gli schieramenti, e probabilmente avrebbero continuato fino ad autodistruggersi.

    Cosa piuttosto significativa, oltre che singolare, era la presenza di capanne primitive in fiamme -segno che vi fosse un accampamento- ed Aika si trovò a commentare che, con grosse probabilità, una fazione aveva aggredito l'altra di sorpresa, ma non era chiarissimo quale.
    -Gli aggressori potrebbero essere i cavalieri, dato che son già in armatura e ci vuol tempo ad indossarla- rifletté ad alta voce -Ma il mago che cerchiamo ci ha indicato specificatamente un altro posto: se qui c'erano i maghi accampati, evidentemente non voleva comunque che li raggiungessimo.
    Allo stesso modo, poteva essere accaduto il contrario: dopotutto, vi era anche una fazione di maghi nettamente più violenta.

    -Bene, direi che avete visto.
    Aika parlò con impazienza, e non sembrava troppo a suo agio nel trovarsi così vicina ad una battaglia simile. Forse era semplice timore di essere sopraffatta, forse semplice consapevolezza di non compiere il proprio dovere. Dopotutto, era una mercenaria: la sua posizione a riguardo le missioni era rigorosa ed abbastanza comprensibile.
    - Che si fa?

    Come al solito, la scelta spettava alla maggioranza.

    Turno 2


    Secondo bivio per voi, che in realtà sarebbe comunque legato al primo: andando a "spiare" avete rimandato la scelta al secondo turno, tenendovi la possibilità di tornare indietro senza intervenire ma perdendo del tempo. Dovete quindi scegliere che fare fra tornare sui vostri passi o agire in altro modo, proseguendo per il cammino che avete imboccato ma dentro cui non siete ancora completamente entrati.

    Vi ricordo che ogni vostra scelta determinerà il risultato finale della quest ed avrete sempre un bagaglio di esperienze o dettagli che vi permetteranno di decidere la strada giusta o quella più facile o quella più rapida.

    Scadenza: 21 Febbraio, ore 23:59.
    Buon divertimento!

     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Endlos
    Naos, Regno di Engolan


    In una ventina di minuti raggiunsero il luogo dell'esplosione, attraversando i sentieri scoscesi che il paesaggio aveva loro da offrire. Là, poco più avanti di loro, il Semidio vide subito due cadaveri completamenti coperti di sangue al termine della gola su cui si trovavano. Non ci fu bisogno di accorciare ulteriormente le distanze che ne riconobbe subito l'armatura, già vista in precedenza durante la loro permanenza a Florais. Una scena - quella di morte e di sangue - a cui probabilmente non si abituerà mai completamente.

    Il forte odore di bruciato e le grida disperate riuscirono ad attirarlo appena fuori le rocce, affacciandosi quel tanto che bastava per non farsi notare, ma abbastanza per osservare la battaglia ancora in corso tra due fazioni; maghi da una parte e soldati da quell'altra.
    Dopo aver esposto il suo pensiero, Aika chiese al gruppo quali fossero le loro intenzioni. In quel momento, Uriel si accovacciò e allungò la mano sinistra sopra la piastra dell'armatura che portava sul petto uno dei due cadaveri, e ripeté l'incanto che gli aveva permesso due settimane prima di scoprire di più sull'esplosione a Larbre.

    « Non vedo niente... no, aspettate... »
    dopo un attimo di incertezza su una visione completamente buia, il Saggio raccontò man mano quello che riusciva a vedere
    « C'è stata un'esplosione... il portatore, come tutti gli altri, è tenuto a difendere il villaggio che loro stessi hanno costruito... »
    proseguì, gli occhi chiusi per mantenere la concentrazione.
    « ... comincia lo scontro: è feroce, violento. Gli aggressori lanciano magie senza sosta... il soldato ha paura, e assieme ad un altro fugge da questa parte... ma vengono avvistati dai loro stessi alleati. Non c'è spazio per i codardi tra le loro file, così vengono bersagliati da una raffica di frecce, spirando sotto il fuoco amico. »
    concluse. Infine si alzò, voltandosi verso il gruppo.
    « Non c'è niente che possiamo fare qui. »




    AiqaIp8


    Status fisico: ottimale
    Status psicologico: ottimale

    Energia: █████████████████████ 105%

    Punti Ferita: █████████████████ 90

    Equipaggiamento:

    » Sagittarius: Arco + frecce (x10)
    » Diario : Un comune diario.

    Abilità Passive:

    » Expanded Mind: Memoria illimitata, +10% energia, Instant-casting
    » Innocent Aura: Auspex spirituale
    » Autorevolezza: Aura di carisma
    » I See the Light: Scurovisione
    » Perfect Body: Rigenerazione out-of-combat


    Abilità Attive:
    » Ascolto: Non soltanto i libri raccontano storie, non solo le svelte creature parlanti possono divertire od insegnare, bensì ogni cosa che esista su questa terra ha in sé il desiderio di parlare e di raccontare, perché ogni cosa su questa terra vede e sente ciò che le sta intorno. Dovere e capacità di un Saggio sono il saper comunicare con le cose, da queste apprendendo ogni informazione. E così gli oggetti, le sostanze inanimate come ad esempio pietre o muri, e pure i fieri alberi, alla richiesta del Saggio racconteranno ciò che egli desidera sapere, purché siano stati presenti al momento dell'avvenimento: interrogando un muro, infatti, il Saggio potrà sapere chi c'era nella stanza, cosa vi accadde, e tutto ciò che un muro possa aver udito e visto.
    [Tecnica di Gilda][Consumo Basso]

    Note:


     
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    La storia ha orrore dei paradossi.

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    Decisero quindi di seguire l'origine dell'esplosione, che si palesò solamente dopo quasi una mezz'ora di lungo cammino.
    Da subito le cose parvero molto più drammatiche di quanto il gruppo se le sarebbe potute mai aspettare, due soldati difatti, con armature identiche a quelle incontrate a Floralis, stavano freddi al suolo, coperti da frecce, lacerazioni ed altre ferite di sorta, poco più in là si estendeva un grande campo di battaglia, due fazioni che si combattevano con foga e violenza, tra esplosioni di magia elementale e clangore di armi in metallo.
    Erano arrivati li armati di curiosità, ma si erano appena imbattuti in qualcosa di più grande di loro, e non si trattava della pericolosità della battaglia in se, ognuno di loro era li consapevole che quella sarebbe potuta essere la loro ultima missione, ma bensì l'incapacità di conoscere l'origine dello scontro. La consapevolezza di avere le mani legate di fronte alla morte di decine e decine di individui.
    Uriel si avvicinò ad uno dei due corpi esanime, toccandone la fredda armatura. Sergei strinse i pugni con violenza, speranzoso che le abilità del ragazzo dal docile carattere potesso essere d'aiuto al gruppo come lo erano state in precedenza durante la caduta della torre, tuttavia...

    « Non vedo niente... no, aspettate... C'è stata un'esplosione... il portatore, come tutti gli altri, è tenuto a difendere il villaggio che loro stessi hanno costruito... comincia lo scontro: è feroce, violento. Gli aggressori lanciano magie senza sosta... il soldato ha paura, e assieme ad un altro fugge da questa parte... ma vengono avvistati dai loro stessi alleati. Non c'è spazio per i codardi tra le loro file, così vengono bersagliati da una raffica di frecce, spirando sotto il fuoco amico. Non c'è niente che possiamo fare qui. »

    La frustrazione si riversò come bile nelle vene dello stregone, con i pugni ancora chiusi così come i suoi occhi. Erano stati i maghi ad attaccarli, certo, magari maghi impossessati come quelli alla torre, certo ancora, ma vi erano forse delle prove a favore di questa teoria? No, si trattava solo di rapide supposizioni di un animo umano che cercava disperatamente di trovare una soluzione per procedere in qualcosa che riteneva anche solo vagamente giusto, e questo Serfagorn lo sapeva, sapeva di non poter muovere nemmeno un dito nella direzione di quel campo di battaglia, avrebbe messo inutilmente a rischio la vita dei suoi compagni per cosa? Non lo sapeva nemmeno.

    « Abbiamo solo perso del tempo prezioso venendo qui, che l'onniscenza di Kronos guidi la mano dei giusti in questa battaglia. »

    Lo stregone riaprì gli occhi con un'espressione di livida rabbia, ricacciando ogni sentimento umano di sotto con un profondo sospiro.



    Energia: 100
    Punti vita: 80

    Passive

    Tempus Fugit

    Gli Apostoli Cronomaghi come abbiamo ben notato, non hanno molti legami con il normale mondo della magia, seppur infatti le loro abilità siano derivate dalla medesima classe, essi prendono il loro intero bagaglio da una branca sconosciuta e segreta, della quale i normali stregoni non sono nemmeno a conoscenza. Inoltre, perfino i riflessi corporei sono differenti, poichè un Cronomago è più dedito a rallentare le offensive avversarie piuttosto che a bloccarle totalmente, ragion per cui a questi pochi prescelti figli del potere temporale, viene fatto un grande dono, che li porta ad avere un agilità superiore ai comuni esseri umani {+50%}. Questo è solo un ulteriore aiuto offerto ai Discepoli per schivare le offese avversarie, spesso dopo averle opportunamente rallentate. {Passiva. 5 Punti.}

    Le Sabbie del Tempo

    Il corpo dei Cronomaghi possiede sempre delle straordinarie capacità e spesso non tutte sono identiche per ogni Tessitore. Sergei in particolare, ha scoperto dopo la propria rinascita di poter mutare il proprio corpo in sabbia, l'antica sabbia che si narra nelle leggende appartenga all'ancestrale clessidra posseduta da Kronos in persona. Grazie a questo, a Serfagorn è stata concessa l'immortalità, poichè non importa quale sia la ferita mortale che il Cronomago abbia ricevuto, o lo stato in cui si trova il suo corpo dopo uno scontro. Esso si tramuterà infine sempre in microscopici granelli di sabbia, che lenti ma inesorabili si ricomporranno andando a riformare l'integerrima figura del Tessitore. Questa facoltà sembra destinata ad ampliarsi nel futuro, ad essere sempre più padroneggiata dall'Apostolo ed utilizzata in più occasioni. {Passiva di Immortalità. 5 Punti.}
     
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    Cadaveri. Decisamente umani, a giudicare sia dall'anatomia sia dall'abbigliamento portato: sono ricoperti delle stesse armature e insegne dei cavalieri visti a Florais; morti per cause che ritengo impossibile definire naturali. Difficile però stabilire quale sia la ragione del loro decesso: le lacerazioni sugli arti farebbero pensare ad un'emorragia esterni, le frecce potrebbero aver danneggiato gravemente gli organi interni, e in più ci sono quelle che ad occhio mi sembrano ustioni, anche se non ci metterei la zampa sul fuoco.

    Altre esplosioni, meno intense ma più numerose, riempiono la piana davanti a noi, coprendo il clangore del metallo e le urla, mentre un intenso odore di bruciato (appunto) arriva fin qui alle narici. Fra le fiamme che consumano la sterpaglia, si vede a poca distanza una battaglia fra altri cavalieri e dei maghi, con già diverse perdite da entrambe le parti.
    C'è anche un accampamento che brucia.

    -Gli aggressori potrebbero essere i cavalieri, dato che son già in armatura e ci vuol tempo ad indossarla- commenta Izanami. -Ma il mago che cerchiamo ci ha indicato specificatamente un altro posto: se qui c'erano i maghi accampati, evidentemente non voleva comunque che li raggiungessimo.

    Sì, o è questo, o semplicemente non è al corrente dei movimenti di ogni fazione presente; che per quanto mi riguarda potrebbero esserci molteplici gruppi di maghi nella zona. Comunque, poco importa: siamo qui per trovare questo Nightingale, e portarlo vivo al Magisterium, fine.
    ...O almeno, questo è quello che vorrei poter pensare senza sentirmi un deficiente.

    -Bene, direi che avete visto.
    Visto, sì. Ora, servirebbe capire un po' più a fondo cosa sta succedendo. Andare oltre il semplice bagno di sangue. Anche se siamo in una posizione pericolosa, questo sì, e forse pure per nulla.
    - Che si fa?

    « Potresti smettere di parlare come una guida turistica, per cominciare. »
    Mi dà sui nervi, questa cosa.
    Uriel, nel frattempo, si è chinato sul corpo più vicino, toccando una piastra dell'armatura. Senza bisogno di scambiarsi parole -anche telepatiche-, credo di aver capito cosa stia facendo, e con quali intenzioni.

    « Non vedo niente... no, aspettate... C'è stata un'esplosione... il portatore, come tutti gli altri, è tenuto a difendere il villaggio che loro stessi hanno costruito... »
    Ah, quindi sono stati i maghi ad attaccare.
    « ... comincia lo scontro: è feroce, violento. Gli aggressori lanciano magie senza sosta... il soldato ha paura, e assieme ad un altro fugge da questa parte... ma vengono avvistati dai loro stessi alleati. Non c'è spazio per i codardi tra le loro file, così vengono bersagliati da una raffica di frecce, spirando sotto il fuoco amico. »
    Quindi sono disertori, caduti alla fine per emorragie interne, e-o per eccessivi danni agli organi interni. Morti per fare da esempio, e per sprecare un po' di frecce preziose.
    « Non c'è niente che possiamo fare qui. »

    « No, immagino di no. » commento, masticando un pezzo di guancia che ho staccato dall'estinto. « Comunque, domanda: questo fantomatico “Credo” è slegato ai regni di questo posto, o sta banalmente sconfinando in allegria in altrui territori? »

    GaspodeStato fisico: Perfetto.
    Stato mentale: Perfetto.
    Energia: 100/100
    Salute: 90/90
    Passive: Olfatto Sviluppato, Immunità a Malattie e Veleni, Anti-Malia, Auspex Pericoli, Mindfuck Alert, Trickster Detector, Telecinesi, Telepatia.
    Scenici: Pseudo-Daltonismo, Eterna "Giovinezza", Linguaggio Umano e Canide, nuvola di malattie attorno alla sua persona.
    Equipaggiamento: Frammento di AI, Ricevitore, Carta da Gioco - Asso di Cuori.
     
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    Come il Demone-Volpe aveva immaginato, l'unanimità del gruppo ebbe la meglio sulla volontà di Aika, portandoli dunque ad avvicinarsi laddove si era verificata l'esplosione.
    Lo scenario che li accolse al loro arrivo fu peggio di quanto potesse immaginare: cadaveri, fumo in lontananza, un violentissimo odore di bruciato; non sarebbe stato difficile ipotizzare l'ennesimo conflitto fra Maghi e Clero, fra fiamme, saette ed armature.

    « A quanto pare la situazione non è migliorata in nostra assenza... »

    A giudicare dalla violenza dello scontro che avveniva in lontananza, probabilmente era addirittura peggiorata - e non poco.
    Il dubbio che sorse naturale nella mente dell'Elessedil fu: chi aveva iniziato questa volta? Non vedeva una fazione prevalere, né aveva una conoscenza di quel mondo tale da comprendere a chi appartenesse quel territorio. Si era verificato un episodio di possessione violenta come la volta scorsa? Era stata colpa della paura, un atto di repressione dei soldati? Oppure erano i maghi a cercare vendetta -o, più semplicemente, salvare la loro stirpe-?

    -Gli aggressori potrebbero essere i cavalieri, dato che son già in armatura e ci vuol tempo ad indossarla-

    L'osservazione di Aika aveva senso, pensò il Magister. Ma era anche vero che si trovavano in pieno giorno, non in orario di riposo.

    -Ma il mago che cerchiamo ci ha indicato specificatamente un altro posto: se qui c'erano i maghi accampati, evidentemente non voleva comunque che li raggiungessimo.

    Questa era invece una certezza della quale non si sarebbero liberati. Nightingale li aveva invitati a raggiungerlo, prima di tutto, non aveva commissionato loro alcun incarico - non ancora.

    -Bene, direi che avete visto. Che si fa?

    Ma andare via senza aver ottenuto alcuna informazione aggiuntiva..? L'Elessedil storse la bocca su un lato.

    « Potresti smettere di parlare come una guida turistica, per cominciare. »

    Ecco: quello era esattamente il genere di atteggiamento che avrebbero dovuto evitare. Tensioni o nervosismi erano comprensibili, vista la situazione, ma non giustificabili. Non agli inizi.
    Fortunatamente Uriel pensò bene di prendere l'iniziativa, deviando le attenzioni dei presenti sulle informazioni di cui avevano bisogno in quel momento.

    « C'è stata un'esplosione... il portatore, come tutti gli altri, è tenuto a difendere il villaggio che loro stessi hanno costruito...
    ... comincia lo scontro: è feroce, violento. Gli aggressori lanciano magie senza sosta... il soldato ha paura, e assieme ad un altro fugge da questa parte... ma vengono avvistati dai loro stessi alleati. Non c'è spazio per i codardi tra le loro file, così vengono bersagliati da una raffica di frecce, spirando sotto il fuoco amico. »


    Le parole del Semidio lasciavano trasparire ben pochi dubbi: erano stati i maghi questa volta, ad attaccare.

    « Non c'è niente che possiamo fare qui. »

    Alle parole del Saggio fecero eco quelle del Guardiano del Tempo e di Gaspode. Fu dura da mandar giù per il Magister, ma... avevano ragione. Loro cinque da soli difficilmente sarebbero stati in grado di interrompere una guerra fra due fazioni ben più numerose. Non era da escludere che entrambi li catalogassero come nemici, così come non era certo che tutti loro si sarebbero schierati dalla stessa parte, in caso di costrizione.

    « Comunque, domanda: questo fantomatico “Credo” è slegato ai regni di questo posto, o sta banalmente sconfinando in allegria in altrui territori? »

    Lo sguardo dell'Elessedil si spostò sul cane con l'aria di chi era pronto a prender la parola, e così fece... dopo qualche secondo di esitazione, alla vista del pezzo di carne che masticava sotto i suoi denti.
    Seriamente?
    Scosse il capo, provando a spostare la concentrazione su qualcos'altro.

    « Avremmo proprio bisogno di una guida turistica, per rispondere a questa domanda... »

    Battuta a parte, attese un possibile intervento di Aika prima di aggiungere un'ultima considerazione.

    « Se non si tratta degli Esuli devono essere i Vendicatori. L'altra fazione poco propensa ad accettare l'oppressione. »

    Si rese conto della banalità dell'affermazione, ma si sentì in dovere di farla.

    « Mi piacerebbe smentirvi, ma a questo punto è meglio proseguire per la nostra strada. »

    La coda dell'occhio continuava a fissare Gaspode.
    No, un cane che mangia i cadaveri non era esattamente il compagno di viaggio che avrebbe desiderato.

    Punti ferita: 110
    Energia: 110



    Passive

    Instant Casting
    Se c'è una cosa che la Volpe d'Argento ha imparato nel corso della sua lunga esistenza, è l'importanza di saper reagire con un pronto tempismo al momento giusto. La magia è un'arte sublime, potente ed imponente, eppure richiede il suo tempo per essere realizzata: il flusso magico deve essere concentrato e manipolato al punto giusto, prima di riuscire ad esternarne la forma.
    Ma come il guerriero può fortificare i suoi muscoli al fine di velocizzare i suoi affondi, allo stesso modo un mago esperto può essere in grado di ridurre l'attesa necessaria fra il richiamo di un incantesimo e la sua effettiva concretizzazione.
    Per quanto riguarda il Demone Volpe, Artis Doctus degli Elessedil e rinomato magister di Laputa, l'intervallo temporale necessario per la manifestazione delle sue magie risulta praticamente nullo, istantaneo.

    Riserva Energetica
    Fra le più disparate caratteristiche che differenziano il mondo di Endlos da quello di Celentir, senza dubbio una delle più ostiche per il demone d'argento è la differenza di potenziale energetico richiesto per richiamare i suoi incantesimi. Per favoreggiare la sua innata passione, dunque, è stata premura della Volpe sottoporre il suo spirito ad un duro allenamento, permettendogli non senza fatica di oltrepassare i limiti normalmente imposti.
    In termini di gdr, la passiva consente a Yoko di avere un 10% aggiuntivo in mana, arrivando dunque al 110%.

    Percezione Magica
    La magia è ben più che una passione per la Volpe. Pochi possono vantare una conoscenza così premurosamente approfondita, al punto da riuscire ad individuarla con una naturalità disarmante.
    Peculiarità del demone-argentato è infatti quella di essere in grado di percepire la presenza di trame magiche (relative ad incanti od oggetti incantati) entro un raggio di 30 metri.
    [Auspex di tipo magico]

    Vento Magico
    A volte anche le menti più geniali devono ammettere di saper copiare.
    Non se ne fa certo una vergogna il Demone-Volpe, quando qualcuno si rende conto del vento magico che lo circonda: un sesto senso, oserebbe definirlo. Un'essenza magica in grado di avvolgerlo costantemente da ogni lato per un raggio di 30 metri, un'estensione naturale alle proprie percezioni. Non vi sarà spostamento all'interno dell'area di suo interesse che sfuggirà all'occhio magico e sempre vigile del Magister.
    Come fosse un tutt'uno con l'aria che lo circonda.
    Il copyright? Alla Signora dei Venti, nonché sua amante e musa ispiratrice.
    [Auspex di tipo Radar]

    Schermo di Pensieri
    L'abbandono del casato Elessedil ha comportato per il Demone-Volpe la perdita del potere innato che Byruum stesso gli aveva tramandato. Conscio tuttavia -grazie all'esperienza accumulata proprio nel regno di Celentir- di quanto una protezione da poteri di natura mentale sia assolutamente vitale, il Magister è stato in grado di ricreare con il supporto della sua magia un incanto capace di simulare in tutto e per tutto i medesimi effetti difensivi dell'ormai rimosso Dono Innato.
    Yoko sarà dunque in grado di mantenere perennemente elevato uno schermo magico di pensieri vacui e confusi, tali da impedire ad eventuali malie di sortire effetto. Sarà inoltre in grado percepire attività psichiche e illusorie dirette verso di lui, permettendogli dunque, a fronte di un adeguato impiego di mana, di potersi difendere dalle relative offensive.
    [Passiva di difesa dalle malie + passiva di Mindfuck Alert + passiva di Trick-Detection Alert + tecnica a consumo variabile di difesa mentale]

    Maestro degli Inganni
    Furbizia, intelligenza, inganno: mai più adatte furono delle parole per descrivere la natura di una Volpe.
    A che serve disporre di incantesimi e stregonerie devastanti, se prevedibili e facilmente intercettabili? Nasce da questo problema l'idea di Yoko, scaltro ed astuto mago dalla millenaria esperienza, di alterare il flusso magico delle sue creazioni; grazie a questo potere, infatti, le creature evocate dal Demone-Volpe sfuggono e lottano contro ogni logica.
    Sebbene si tratti di creature realmente esistenti e tangibli le sue evocazioni saranno prive di aura, ed i loro movimenti saranno fisicamente impercettibili. Esattamente come lui... un Ladro e tutti gli effetti.
    Difficile distinguerli dalle illusioni... vero?
    [Anti-auspex per Percezione Magica + Radar sulle evocazioni]
    [Anti-auspex per Percezione Magica + Radar sul personaggio]
     
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    Ted Carter



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    Quando giungono sul posto non vi è solo la colonna di fumo a dargli il benvenuto, ma una vera e propria guerra fra due fazioni.
    Agrodon riconosce subito le divise dei soldati, mentre fingeva di essere un elefante durante la prima missione aveva avuto modo di guardarle e studiarle a lungo. Ted invece riconobbe i maghi perché tiravano le magie.

    "Mi conoscete no?! Io sarei per entrare in azione e passare dalla parte dei maghi, però se avete un’idea migliore esponetela pure."

    L’idea migliore arrivò praticamente subito.
    Uriel, il più “piccolo” del gruppo, si avvicinò ad un paio di armature che giacevano lì a terra, proprio vicino a loro.

    « Non vedo niente... no, aspettate... C'è stata un'esplosione... il portatore, come tutti gli altri, è tenuto a difendere il villaggio che loro stessi hanno costruito... comincia lo scontro: è feroce, violento. Gli aggressori lanciano magie senza sosta... il soldato ha paura, e assieme ad un altro fugge da questa parte... ma vengono avvistati dai loro stessi alleati. Non c'è spazio per i codardi tra le loro file, così vengono bersagliati da una raffica di frecce, spirando sotto il fuoco amico. Non c'è niente che possiamo fare qui. »

    Carter guardò il suo maestro di magia.
    Sapeva che un loro intervento sarebbe stato sbagliato, aveva sperato però che i soldati fossero nuovamente dalla parte del torto.

    "Noi non dovremmo essere qui. Meglio proseguire per la nostra strada e sperare che il nostro mancato intervento a questo scontro non ci causi problemi in futuro."

    Lentamente iniziava a prendere maggiore coscienza del fatto di non essere più su Endlos, di non essere uno che dai guai riusciva a uscire facilmente e che sopratutto non avrebbe avuto alcun modo di tornare in vita in caso di morte.

    Ted Carter
    Stato mentale: Ottimo
    Stato Mentale: Ottimo
    Vita: 110%
    Mana: 110%
    N o t e
    +10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima; Mindfuck-alert

    The Energy:
    Fin dal primo giorno che Ted è arrivato su Endlos qualcosa in lui è cresciuto drasticamente: la propria energia. Da prima presente, ma silenziosa, è cresciuta a tal punto da sviluppare una serie di bonus che il corpo del pugile riesce a sostenere. Un’aumento delle energie di base è stato uno dei primi bonus che ha percepito il pugile. Con il tempo ha iniziato anche a sviluppare peculiari abilità, come la capacità di percepire cosa si muovesse intorno a lui nel raggio di quindici metri o perfino di occultare la propria anima ai mali intenzionati. Inoltre la sua rigenerazione è aumentata in maniera esponenziale tanto che, fuori dai combattimenti, è riuscito perfino a riattaccassi arti persi o guarirsi da ferite profonde, le quali non perdevano neanche un goccio di sangue grazie all’energia che bloccava le varie emorragie creando una barriera protettiva intorno alla ferita. Allenandosi, con il capitano della divisione verde Firion, Ted è stato in grado di modificare ulteriormente la sua energia che ha iniziato a captare anche i vari attacchi mentali che potrebbero colpirlo, un segnale di pericolo lo avvertirà in caso si trovasse sotto attacco da parte di un'offensiva mentale.

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    N o t e
    +100% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia

    The Champion:
    Potendo vantare il titolo di campione mondiale di Boxe, il corpo di Ted è per antonomasia più robusto e tonico rispetto a molti altri. Le continue sessioni di allenamento gli hanno permesso di potenziare la forza (Aumentata ulteriormente dal Bracciale di Ercole), l’agilità e la resistenza portandole ad un livello superiore a quelle del comune essere umano. L’energia poi ha valorizzato quelli che erano già alcuni dei suoi punti forti. Da un giorno ad un’altro, Ted, ha smesso di provare dolore, qualsiasi esso fosse, come se i suoi nervi fossero stati bruciati dall’improvviso aumento di energia. La pelle, già coriacea di suo, con il tempo e i combattimenti, ha sviluppato una durezza paragonabile a quella delle rocce.

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    N o t e
    Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa; Istan-Casting

    The Training:
    Da quando Agrodon Mustang ha iniziato a seguire il percorso del pugile attraverso la magia, quest’ultimo, si è ritrovato costretto a studiare e ad allenarsi per migliorare le sue capacità nel padroneggiarla. Per quanto Ted preferisca dire che non è merito di nessuno, questi studi gli hanno permesso di sviluppare una certa resistenza alla fatica, che solitamente incrementerebbe con l’abbassare delle energie, ciò gli permettere di essere più lucido durante i combattimenti. Quando però raggiunge la soglia minima, Carter sviene come chiunque altro. Inoltre è stato possibile notare come la velocità nel lanciare qualsiasi tipo d'attacco o difesa sia aumentata, permettendoli così di diventare ancora di più un'avversario temibile. Gli allenamenti in coppia, hanno inoltre intensificato il contatto mentale fra i due, ottenuto originalmente da un contratto con la Seele. Adesso fra i due vi è un forte canale telepatico, nel quale riescano a scambiarsi informazioni e anche immagini.

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    Agrodon Mustang
    Stato Fisico: Ottimo
    Stato mentale: Ottimo
    Vita: 110%


    Agrodon Mustang:
    Agrodon è un grosso elefante antropomorfo, alto circa due metri e mezzo e pesante centonovanta chili. Nonostante abbia già passato la soglia dei centodieci anni, la particolare costituzione della sua razza, lo fa ancora sembrare un vecchio elefante arrivato da poco alla sessantina.

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    Terremoto:
    Nonostante sia un politico, Agrodon è particolarmente legato a quest'arma, la quale gli venne donata dal padre in punto di morte, dopo che venne rubata e usata dallo stesso per uccidere il precedente proprietario: Lord Jarus, Comandante della Legione Nera.
    Su di essa vi è sia una maledizione, la quale vuole che l'arma stessa sia assetata di sangue, sia una promessa che Agrodon fece al padre durante il passaggio della medesima.
    Terremoto è un martello da guerra, fatto interamente di metallo e lungo all’incirca un metro e mezzo.

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    Clepsamia
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    v6zMMmf

    C'era una volta un mondo lontano lontano - ma non troppo.
    Una luna distante e graziosa nei cieli di Endlos, così vicina eppure misteriosa,
    oggetto delle più disparate teorie da parte degli studiosi del cielo.
    C'era una volta un portale apparso dal nulla nelle ampie e dorate distese di grano sospese nel cielo,
    e poi un altro, un altro ancora nascosto fra gli alberi di una fitta foresta al tramonto.
    C'era una volta una scuola di magia, ricolma di studiosi avidi di sapere...
    ... e poi c'erano degli impavidi, endlossiani che sfidarono il Maelstrom.
    Denaro? Gloria? Cosa li spinse a sfidare l'ignoto?
    Passo dopo passo percorrono nuovi sentieri bendati.
    Un bivio, un contrattempo, ed un grande dipinto per i posteri si colora.
    Verde e rossa la terra, luce nel cielo.

    Primo giorno del secondo mese - Canopo [anno 1]
    Regno di Engolan, Naos.

    Nonostante il tempo perso e le battutine acide del bastardino mangia-cadaveri, Aika si sentì più che sollevata nel vedere i compagni di viaggio convincersi all'idea di tornare indietro. Dopotutto, prima di essere un'esploratrice, lei era una mercenaria: contravvenire a quelle che erano le direttive ricevute, perdendosi in altri affari, non rientrava affatto nel suo abituale modus operandi. Inoltre era ovvio che non potessero in alcun modo apportare un aiuto significativo, in quella precisa situazione: avrebbero soltanto rischiato di morire, per quel che credeva.

    -A quanto ne so, il Credo è diffuso in tutti i regni meridionali, compreso questo.

    Aveva spiegato brevemente la situazione al cane, lanciando un sorrisino soddisfatto in direzione del Prorettore volposo, forse un ringraziamento per averla difesa.

    -Ora andiamocene, prima che ci vedano.

    In ogni caso, il gruppo ripercorse i propri passi, per poi finalmente proseguire fino al luogo dell'incontro. Quando lo raggiunsero, era quasi sera: probabilmente -considerando le scarse informazioni ottenute sul loro obbiettivo, fra cui la nobile missione che si era prefissato, invero quasi utopica- avrebbero potuto ipotizzare di trovare una casetta abbandonata nei boschi come accadeva spesso con gli eremiti, eppure nel luogo indicato vi era un grande villaggio barricato dietro a grossi pali di legno acuminati, alti circa tre metri e stretti fra loro da corde e chiodi, distribuiti su tutto il perimetro "libero" dalle rocce e dalle alture che ne facevano da cinta muraria naturale.
    La grande porta che divideva quel centro urbano dall'esterno era ben chiusa e non era possibile vedere guardie, almeno dalla loro posizione. Il buio, che sarebbe presto giunto non aiutava affatto, mettendo loro fretta col calar della luce graduale ma evidente, ma -nonostante l'evidente volontà di difendersi di chi aveva tirato su quelle difese- ad un occhio attento o esperto, nulla di tutto quello che vedevano sarebbe risultato realmente invalicabile.

    -Oh, bizzarro. Come ha fatto questo posto a rimanere in piedi con tutto il casino che ci sta in giro?

    Ovviamente Aika si riferiva al combattimento di cui erano stati testimoni, ed in effetti era strano: per un piccolo esercito come quelli appena visti, ci sarebbe voluto davvero poco per abbattere quelle difese. Anche il loro gruppo, se avesse voluto, avrebbe potuto generare una breccia in quella difesa.

    -Sta per calare la notte... dovremmo affrettarci a decidere che fare, prima che la vista ci venga quasi del tutto privata. Non ci sono troppe luci in zona e le alture e gli alberi rendono tutto più coperto.

    Turno 3


    Terza decisione da prendere con il party.
    Siete vicini al calar della notte e vi trovate davanti ad un villaggio barricato che pare essere il luogo indicato dal vostro informatore misterioso. Le mura non sono particolarmente spaventose e non vedete nemmeno guardie in giro. Ripensate dunque al fine della vostra missione e ragionate su cosa potete fare ora.

    Vi consiglio di farvi almeno un piccolo piano su cosa fare e -mi raccomando- siate molto chiari sulle vostre azioni. A tal proposito, se vi riesce male esser troppo precisi nella narrazione, potete inserirle nello spoiler. Va bene lo stesso, ma siate estremamente chiari su cosa dite e fate.
    Sono disponibile per domande o spiegazioni inerenti alla situazione.

    Vi ricordo che ogni vostra scelta determinerà il risultato finale della quest ed avrete sempre un bagaglio di esperienze o dettagli che vi permetteranno di decidere la strada giusta o quella più facile o quella più rapida.

    Scadenza: 6 Marzo, ore 23:59.
    Buon divertimento!

     
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    -A quanto ne so, il Credo è diffuso in tutti i regni meridionali, compreso questo.
    Ora andiamocene, prima che ci vedano.


    Ancora una volta il party si riscoprì al cento per cento concorde sulle azioni da intraprendere: per nulla scontato o banale, quando vi erano ben cinque teste con cui accordarsi. Differenti sarebbero stati sicuramente gli umori: per il Demone-Volpe in particolar modo rappresentava una sconfitta. Aveva più volte palesato il desiderio di risollevare lo status sociale dei maghi di quel mondo, che fossero nel torto o nella ragione; in un certo senso sarebbe potuto andare d'accordo con Nightingale, se era vero il desiderio palesato dal suo messaggero.
    Si domandò in quale modo loro gli sarebbero potuti essere d'aiuto, se in ballo vi erano eserciti pronti ad entrare in guerra.

    La camminata che fece seguito fu lunga ed a tratti interminabile -seriamente, perché non si erano portati dietro un mezzo di trasporto magico?-, e quando giunsero al luogo designato era oramai sera. Ad attenderli vi era un grosso villaggio... contro le ipotesi probabilmente avanzate da gran parte del gruppo. L'Elessedil in prima persona immaginava già una Torre magica, ma era condizionato fin troppo nel personale dai ricordi di Celentir.

    -Oh, bizzarro. Come ha fatto questo posto a rimanere in piedi con tutto il casino che ci sta in giro?

    Trattandosi di maghi la domanda di Aika non suscitò particolare sorpresa o curiosità nella mente del Magister. Era più interessato all'assenza di guardie o personale addetto al controllo... dettaglio assai più rilevante, in un villaggio di quella portata. A meno che non fosse a tutti gli effetti una cittadella abitata da soli maghi, una sorta di covo o rifugio. In tal caso...

    « Magia. »

    Avrebbe esordito cautamente, nel contempo che gli occhi scrutavano con attenzione i pali di legno e le difese naturali.

    « Avverto degli incanti nelle mura del villaggio. Non ostili » precisò « credo siano delle difese. »

    L'assenza di dettagli aggiuntivi avrebbe fatto comprendere al resto della compagnia che il Magister non era in grado di ottenere ulteriori informazioni. Una scoperta tuttavia preziosa, pensò la Volpe: rafforzava l'ipotesi d'esser giunti nel posto giusto. In un modo o nell'altro, all'interno di quel villaggio avrebbero trovato maghi.

    « Per esperienza diretta suggerirei un approccio molto cauto e tutt'altro che invasivo. »

    In altre parole: farsi notare, bussare, richiedere loro l'ingresso. Nulla che potesse spingere quegli incanti ad attivarsi, né tanto meno tentare di raggirarli.

    « Ho vissuto in una Torre d'Avorio per molti anni, in un Casato di Maghi » le iridi dorate si spostarono su Serfagorn, che di quegli anni era testimone e prezioso alleato « protetta anch'essa da incantesimi di difesa. Fossero questi anche solo la metà di quelli posseduti da noi Elessedil, non saremmo in grado di superarli. »

    Il ricordo di numerose battaglie era ancora vivo nella sua mente. Finché lui era stato fra quelle mura, nessuno era mai stato in grado di penetrarvi senza il loro consenso. Il Casato dei Maghi di Celentir non aver mai perso una battaglia.

    « Le coordinate coincidono, gli incantesimi confermano la presenza di maghi... ed è sera, siamo stanchi ed abbiamo bisogno di un rifugio per la notte. Io dico di entrare. Manteniamo l'allerta all'interno delle mura, ancor più che all'esterno. »

    Se anche si fosse trattato di una trappola non avevano in realtà molte altre alternative. Avrebbe avuto più timori in un villaggio sorvegliato dai cavalieri, che non dai maghi.

    Note: le informazioni riguardo la percezione magica mi sono state comunicate dal QM per via privata

    Mana: 110%

    Passive
    • Instant Casting: casting istantaneo degli incantesimi
    • Riserva Energetica: mana al 110%
    • Percezione Magica: auspex magico
    • Vento Magico: auspex radar
    • Schermo di Pensieri: mind-fuck alert + trick-detection + difesa malie
    • Maestro degli Inganni: anti-auspex [percezione magica + radar] per [evocazioni e personaggio]

    Equipaggiamento
    • Lacrima dell'Alfiere: tecnica per richiamare l'Alfiere di Laputa
    • Occhio della Notte: casting tecnica nei turni successivi
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Endlos
    Naos, Regno di Engolan


    Alla fine, il gruppo scelse all'unisono che la scelta migliore era quella di ignorare l'accaduto e tornare sui propri passi. Senza farsi scoprire quindi, si allontanarono da quel percorso e ripresero il cammino.
    Per il Semidio, giungere alla destinazione ormai in serata fu un'impresa non da poco, considerato che aveva perso l'abitudine di viaggiare così a lungo senza nemmeno fermarsi. Ancora una volta ringraziò il suo giovane corpo per avergli permesso di non stramazzare al suolo più e più volte. Una volta tornati su Endlos, dovrò cercare di conciliare studio e attività fisica, si ripromise.

    E infine eccolo, il luogo d'incontro.
    Davanti a loro si presentava un grosso villaggio, cintato da delle palizzate di legno acuminate alte circa tre metri. E ad attenderli all'esterno non c'era apparentemente nessuno. Non proprio quello che si aspettava di trovare, dovette ammettere. Era convinto che Nightingale avesse trovato rifugio in una grotta, assieme ai suoi seguaci. E invece avevano costruito un villaggio in bella vista, o l'avevano in qualche modo assediato, o semplicemente ne erano gli ospiti. In ogni caso, dovevano entrare in qualche modo.

    -Oh, bizzarro. Come ha fatto questo posto a rimanere in piedi con tutto il casino che ci sta in giro?

    « Magia. Avverto degli incanti nelle mura del villaggio. Non ostili... credo siano delle difese. Per esperienza diretta suggerirei un approccio molto cauto e tutt'altro che invasivo.»

    Dunque, il luogo era veramente quello.

    « Le coordinate coincidono, gli incantesimi confermano la presenza di maghi... ed è sera, siamo stanchi ed abbiamo bisogno di un rifugio per la notte. Io dico di entrare. Manteniamo l'allerta all'interno delle mura, ancor più che all'esterno. »

    Yoko aveva ragione, erano stanchi e ormai stava calando il buio. Nonostante l'assenza di sentinelle risulti in qualche modo sospetta, il Semidio fece un cenno col capo in segno di assenso, desideroso di entrare sperando di potersi finalmente riposare.
    « Chi fa gli onori di casa? »
    domandò, curioso di sapere chi avrebbe bussato al portone.




    AiqaIp8


    Status fisico: ottimale
    Status psicologico: ottimale

    Energia: █████████████████████ 105%

    Punti Ferita: █████████████████ 90

    Equipaggiamento:

    » Sagittarius: Arco + frecce (x10)
    » Diario : Un comune diario.

    Abilità Passive:

    » Expanded Mind: Memoria illimitata, +10% energia, Instant-casting
    » Innocent Aura: Auspex spirituale
    » Autorevolezza: Aura di carisma
    » I See the Light: Scurovisione
    » Perfect Body: Rigenerazione out-of-combat


    Abilità Attive:


    Note:


     
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