[Quest n°4] - Clepsamia

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    Ted Carter



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    "Troppe domande e pochi fatti. Odio quando le situazioni sono in questo modo. Mi sento con le mani legate ..."

    La situazione era proprio quella che Ted odiava più di qualunque altra.
    Lui era un guerriero, non molto fiero, che aveva sempre preferito l’azione piuttosto che alla burocrazia nonostante ne riconoscesse l’utilità, la trovava però estremamente lenta.
    Con queste convinzioni preferì non parlare e ascoltare semplicemente il susseguirsi di domande e risposte.
    Quello che stavano vivendo sembrava essere molto peggio di quanto si aspettasse, ad aggiungere ancora più pepe alla situazione ci pensarono delle allegre guardie che erano venute per portargli al famoso … Palazzo muschio.
    Un nome orribile.

    Va bene ragazzi, ormai che ci siamo ..."

    Con calma seguì gli uomini e i suoi compagni.
    Il castello, circa, non era brutto solo nel nome ma anche nell’aspetto, tanto che perfino il passato da architetto del pugile ebbe un malore.
    Il posto era stranamente ricco di persone e forse il castello fungeva più da punto di ritrovo che da altro. Carter alzò un sopracciglio a vederne così tanta.
    Alzò anche l’altro quando un vecchio “pazzo” iniziò ad urlargli contro a lui e alla sua compagnia di amici.

    "Va bene che la situazione è complicata, ma perchè se la sta facendo proprio con noi?"

    La situazione era delicata, infine, ma non impossibile da gestire.
    Almeno fino a quando non arrivò Zakar.
    Ted nel vederlo si sentì improvvisamente male, dato che non aveva un ricordo molto piacevole del loro ultimo incontro. Eppure a differenza di quella volta, il ragazzo sembrava perfettamente sobrio e nel pieno delle sue facoltà mentali.
    Neppure l’aura che solitamente lo circondava sembrava essere sparita.

    Ehi Yoko ...", disse sottovoce per attirare l’attenzione del demone volpe, … quel ragazzo è pericoloso. L’ho incontrato al circo e con la sola presenza mi ha letteralmente “schiacciato” al suolo. Ho avuto una paura tremenda di morire, meglio starci molto attenti."




    Ted Carter
    Stato mentale: Ottimo
    Stato Mentale: Ottimo
    Vita: 110%
    Mana: 110%
    N o t e
    +10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima; Mindfuck-alert

    The Energy:
    Fin dal primo giorno che Ted è arrivato su Endlos qualcosa in lui è cresciuto drasticamente: la propria energia. Da prima presente, ma silenziosa, è cresciuta a tal punto da sviluppare una serie di bonus che il corpo del pugile riesce a sostenere. Un’aumento delle energie di base è stato uno dei primi bonus che ha percepito il pugile. Con il tempo ha iniziato anche a sviluppare peculiari abilità, come la capacità di percepire cosa si muovesse intorno a lui nel raggio di quindici metri o perfino di occultare la propria anima ai mali intenzionati. Inoltre la sua rigenerazione è aumentata in maniera esponenziale tanto che, fuori dai combattimenti, è riuscito perfino a riattaccassi arti persi o guarirsi da ferite profonde, le quali non perdevano neanche un goccio di sangue grazie all’energia che bloccava le varie emorragie creando una barriera protettiva intorno alla ferita. Allenandosi, con il capitano della divisione verde Firion, Ted è stato in grado di modificare ulteriormente la sua energia che ha iniziato a captare anche i vari attacchi mentali che potrebbero colpirlo, un segnale di pericolo lo avvertirà in caso si trovasse sotto attacco da parte di un'offensiva mentale.

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    N o t e
    +100% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia

    The Champion:
    Potendo vantare il titolo di campione mondiale di Boxe, il corpo di Ted è per antonomasia più robusto e tonico rispetto a molti altri. Le continue sessioni di allenamento gli hanno permesso di potenziare la forza (Aumentata ulteriormente dal Bracciale di Ercole), l’agilità e la resistenza portandole ad un livello superiore a quelle del comune essere umano. L’energia poi ha valorizzato quelli che erano già alcuni dei suoi punti forti. Da un giorno ad un’altro, Ted, ha smesso di provare dolore, qualsiasi esso fosse, come se i suoi nervi fossero stati bruciati dall’improvviso aumento di energia. La pelle, già coriacea di suo, con il tempo e i combattimenti, ha sviluppato una durezza paragonabile a quella delle rocce.

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    N o t e
    Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa; Istan-Casting

    The Training:
    Da quando Agrodon Mustang ha iniziato a seguire il percorso del pugile attraverso la magia, quest’ultimo, si è ritrovato costretto a studiare e ad allenarsi per migliorare le sue capacità nel padroneggiarla. Per quanto Ted preferisca dire che non è merito di nessuno, questi studi gli hanno permesso di sviluppare una certa resistenza alla fatica, che solitamente incrementerebbe con l’abbassare delle energie, ciò gli permettere di essere più lucido durante i combattimenti. Quando però raggiunge la soglia minima, Carter sviene come chiunque altro. Inoltre è stato possibile notare come la velocità nel lanciare qualsiasi tipo d'attacco o difesa sia aumentata, permettendoli così di diventare ancora di più un'avversario temibile. Gli allenamenti in coppia, hanno inoltre intensificato il contatto mentale fra i due, ottenuto originalmente da un contratto con la Seele. Adesso fra i due vi è un forte canale telepatico, nel quale riescano a scambiarsi informazioni e anche immagini.

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    Agrodon Mustang
    Stato Fisico: Ottimo
    Stato mentale: Ottimo
    Vita: 110%


    Agrodon Mustang:
    Agrodon è un grosso elefante antropomorfo, alto circa due metri e mezzo e pesante centonovanta chili. Nonostante abbia già passato la soglia dei centodieci anni, la particolare costituzione della sua razza, lo fa ancora sembrare un vecchio elefante arrivato da poco alla sessantina.

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    Terremoto:
    Nonostante sia un politico, Agrodon è particolarmente legato a quest'arma, la quale gli venne donata dal padre in punto di morte, dopo che venne rubata e usata dallo stesso per uccidere il precedente proprietario: Lord Jarus, Comandante della Legione Nera.
    Su di essa vi è sia una maledizione, la quale vuole che l'arma stessa sia assetata di sangue, sia una promessa che Agrodon fece al padre durante il passaggio della medesima.
    Terremoto è un martello da guerra, fatto interamente di metallo e lungo all’incirca un metro e mezzo.

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    Le teorie avanzate dalla Volpe trovarono un riscontro nelle affermazioni di Nightingale: loro, in quanto esterni, erano l'ultima risorsa che gli era rimasta fra le mani, l'unico barlume di speranza a fronte dei numerosi tentativi fallimentari. Poteva solo immaginare quanto fosse frustrante per lui quella situazione.
    La preoccupazione dell'Elessedil tuttavia si rafforzò quando il mago confermò la sua ipotesi... aveva scelto di correre un rischio. Un rischio che sarebbe ricaduto sulle loro teste di li a breve, quando delle nocche bussarono contro la porta. Il Magister fu rapido a indossare nuovamente il mantello, consapevole che l'azzardo eseguito in presenza del loro ricercato non poteva essere ripetuto in pubblico con altri.

    -Siete invitati a Palazzo Muschio dal nostro capo-villaggio Ostrad-

    Come temeva... erano stati scoperti.

    -Ha detto che vuole incontrarvi prima dell'alba.

    Nightingale non aveva mentito dunque... non che l'Elessedil nutrisse dubbi a tal proposito, né pensò di addossargli in alcun modo delle colpe. La sua mente viaggiava già alla ricerca di una soluzione, ad un piano di fuga, ad un confronto. Le iridi dorate si spostarono sui suoi compagni, impossibilitato a parlare ma desideroso di ricevere un loro riscontro: quei cavalieri... non erano normali. Non lo erano minimamente. Non era in grado di stabilire la ragione, né le percezioni magiche lo aiutarono come avrebbe desiderato in tal senso, eppure c'era qualcosa che non andava nei loro occhi, nei loro comportamenti.

    « Accettiamo di buon grado: fateci pure strada. »

    L'affermazione del ricercato spiazzò stavolta la Volpe, che si affrettò a rivolgergli uno sguardo confuso e preoccupato. Voleva veramente condurli al suo cospetto? Sperava forse che si trattasse di un evento scorrelato, o... aveva in mente qualcosa? Dare loro delle prove, un'evidenza, qualunque cosa..?
    L'espressione del Magister si spense quando realizzò la probabile spiegazione: stava proteggendo il villaggio. Se loro fossero scappati in quel momento a farne le spese sarebbero stati il resto degli abitanti.

    imKayB5

    -Bene, bene, bene...

    Non poté tuttavia fare a meno di sentirsi uno stupido.
    Per lui che era stato un Ladro tanto quanto era ora una Volpe,quella camminata al cospetto del capovillaggio era stata una scelta priva di senno. Era come se stessero saltando di loro precisa volontà dentro una prigione, dopo essersi accuratamente ammanettati e legati i piedi.

    -Appena giunti su questo mondo e già volete metter mano in cose che non vi appartengono.

    Per l'appunto, come volevasi dimostrare...

    -Vi fregiate di un potere che non è vostro, vi prendete gioco dell'Eterno percorrendo varchi di cui non siete degni! Siete solo un errore. Un errore a cui porrò rimedio.

    Non fossero state nascoste sotto un mantello, le orecchie del Demone si sarebbero mosse incuriosite a quelle parole.
    Potere non loro..? Eterno..?
    Le frasi risuonarono più volte nella mente delle Elessedil, come se sperasse di trovarvi improvvisamente un significato.

    « QUELLO CHE DICE E' FOLLIA, SE NE RENDE CONTO?!?!?
    Sembra... sembra... »


    Nonostante il Magister fu lesto a scattare in posizione difensiva, Nightingale si erse a scudo umano.
    Ancora una volta, pensò la Volpe, sarebbero dovuti scappare. E le sue illusioni li avrebbero potuti aiutare.

    -...sembra il classico tiranno pazzo, esattamente come tutti pensiamo che sia.

    Un ennesimo figuro si unì alla già folta e fin troppo confusa combriccola.

    -Avanti Osty! Ti rendi conto che questi ragazzi non ti hanno fatto nulla... si Non farti prendere troppo la mano, e poi sai bene che all'Eterno non piace che si prendano decisioni al posto suo.

    E... inspiegabilmente parve prendere le loro parti. Che si trattasse di un alleato di Nightingale? Le sue parvenze erano molto differenti dal resto dei maghi, e l'espressione sul suo volto non aveva niente a che spartire con il capovillaggio.

    -Zakar.

    No, confermò l'Elessedil a se stesso: non aveva mai sentito quel nome prima d'ora.

    -Ti ho dato la possibilità di far parte di tutto questo, e tu hai rifiutato. Non immagini nemmeno quali sono i poteri dell'Eterno, e quali le sue volontà, dunque non hai diritto di parola. Presto sarà un Dio: costringerà il mondo a servire i Maghi ancora una volta!

    Lo scontro di volontà era fin troppo evidente, così come la sanità mentale di uno rispetto a quella dell'altro...

    ”Ehi Yoko ..."

    ... forse.

    ” … quel ragazzo è pericoloso. L’ho incontrato al circo e con la sola presenza mi ha letteralmente “schiacciato” al suolo. Ho avuto una paura tremenda di morire, meglio starci molto attenti."

    Ecco, perfetto. Il genere di situazioni in cui adorava ritrovarsi.
    Non uno ma ben due bersagli da cui tenersi alla larga, ma con cui erano costretti ad interagire. La classica situazione in cui una parola giusta per uno sarebbe potuta diventare sbagliata per l'altro... magnifico.

    « Siamo ben lontani dal volerci prendere gioco dell'Eterno: è una figura a noi del tutto sconosciuta, così come eravamo e siamo ignari della natura dei portali che ci hanno condotto su questo mondo. »

    Avrebbe preferito restare in silenzio, lasciando andare avanti la conversazione fra i padroni di casa, da vero ospite. Anche perché in quel preciso istante non aveva la ben che minima idea di quello che avrebbe dovuto dire: in quei frangenti, di solito... se l'era già data a gambe. Ma ebbe la sensazione che il silenzio assoluto gli si sarebbe ritorto contro, e vista la situazione -con Gaspode tagliato fuori dalla conversazione-... tanto valeva ballare.
    La carta della fuga continuava a restare viva e praticabile nella sua mente.
    ...forse.

    Mana: 110%

    Passive
    • Instant Casting: casting istantaneo degli incantesimi
    • Riserva Energetica: mana al 110%
    • Percezione Magica: auspex magico
    • Vento Magico: auspex radar
    • Schermo di Pensieri: mind-fuck alert + trick-detection + difesa malie
    • Maestro degli Inganni: anti-auspex [percezione magica + radar] per [evocazioni e personaggio]

    Equipaggiamento
    • Lacrima dell'Alfiere: tecnica per richiamare l'Alfiere di Laputa
    • Occhio della Notte: casting tecnica nei turni successivi
     
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    « Purtroppo non ho ancora compreso la natura delle interferenze... ho supposto che fosse legata solo agli abitanti di questo villaggio, per questo ho chiesto aiuto fuori »

    Questa ipotesi non collide del tutto con la mia, se non altro fino al punto in cui abbiamo entrambi teorizzato la scala delle interferenze: il villaggio, appunto. Chi lo abita ne è di conseguenza soggetto. Assumere tuttavia che qualcuno di esterno sia immune a priori è però un velleitarismo; ma posso capire che Nightingale non aveva comunque molti altri muri su cui sbattere la testa.

    Il nostro uomo accetta le nostre condizioni, dettate da nientepopodimeno che dal vice-rettore dell'istituzione che vorrebbe offrirgli asilo. Quindi, nulla a cui abbia alcuna ragione di obiettare, per quello che mi riguarda. Quanto al nostro destino, invece, Nightingale pare non avere molto da offrire se non dirci che le uniche cose che avrebbe visto sono i nostri volti e la città di Florais.

    Appena il mago finisce di rispondere ad Uriel (che deve solo ringraziare il signore che non gli abbia portato via una mano due minuti fa), qualcuno bussa alla porta, senza curarsi però di sentire almeno un “avanti” da parte del padrone di casa, visto che un secondo gruppo di maghi entra senza fare troppi complimenti.
    Abbaio una cazzata, oramai girato verso l'uscio con le orecchie rizzate, osservando con interesse e attenzione i nuovi arrivati. Possiedono tutti dei bordoni da mago, ma non paiono avere intenzioni ostili, per il momento.

    -Siete invitati a Palazzo Muschio dal nostro capo-villaggio Ostrad-
    scandisce uno, con un tono di voce tanto innaturale da farmi fortemente sospettare un lavaggio del cervello, e il che spiegherebbe pure abbastanza logicamente il “cambiamento” di cui parlava Nightingale. Hanno pure tutti gli stessi occhi giallastri, tipo quelli di Evangeline, e ho come l'impressione che le due cose siano un pochino correlate.
    -Ha detto che vuole incontrarvi prima dell'alba.

    Prima dell'alba, huh?

    « Accettiamo di buon grado: fateci pure strada. »

    ---

    Palazzo Muschio, come avrei dovuto intuire dal nome, si tratta di un edificio in condizioni non del tutto ottimali il quale deve essere un bel po' più vecchio del resto del villaggio sorto intorno ad esso. Anche mettendoci arazzi e braci quanto vuoi, rimane un posto umido e relativamente freddo, tanto da vedere condensa formarsi ad ogni nostro respiro, perfino nella sala del trono, ambiente dall'arredamento ridotto davvero all'essenziale: una sedia, due braci, un po' di polvere.
    Ai nostri lati, una fila di maghi schierati come soldati a formare una sorta di corridoio umano, alla fine del quale c'è quello che presumo sia Ostrad: uomo sulla mezza età, pelle scura, non ancora canuto. A occhio, sarà sulla quarantina.

    -Bene, bene, bene...- esordisce, guardandoci con una certa soddisfazione, e io istintivamente cerco con lo sguardo un gatto sul suo grembo che, con mia sorpresa perfino superiore a quella che mi sta spingendo a domandarmi che cazzo io stia facendo, non trovo. -Appena giunti su questo mondo e già volete metter mano in cose che non vi appartengono.

    Cioè, indagare su ciò che sta succedendo qui? Quindi in qualche modo sapeva a sua volta del nostro arrivo, e del fatto che giungiamo da un altro mondo. Sono stupito, ma tutto sommato nemmeno così tanto: se c'è riuscito Nightingale, sicuramente può farcela senza troppi problemi anche chi gli mette efficacemente i bastoni fra le ruote.

    -Vi fregiate di un potere che non è vostro, vi prendete gioco dell'Eterno percorrendo varchi di cui non siete degni!-
    Varchi? Ah, i maghi di questo mondo possono in effetti vedere i portali che si aprono fra Naos ed Endlos, a differenza del resto della popolazione. Ciò che mi interessa, però, è sapere che Ostrad vi è in qualche modo collegato, pure se indirettamente, tanto da aver dato un valore a questi varchi, valore misurato in rapporto ad un tale “Eterno”.
    -Siete solo un errore. Un errore a cui porrò rimedio.

    Ostrad si alza in piedi, brandendo il suo bordone e preparandosi ad attaccarci qui ed ora. Faccio per richiamare il mio Potere, i denti digrignati e la coda rizzata con ostilità, ma Nightingale si getta subito davanti a noi, facendoci da scudo umano.

    « QUELLO CHE DICE E' FOLLIA, SE NE RENDE CONTO?!?!? » urla il mago. « Sembra... sembra... »
    -...sembra il classico tiranno pazzo, esattamente come tutti pensiamo che sia.

    Ad intervenire è uno sconosciuto che pare appena essersi materializzato nella stanza, tanto da non averne sentito l'odore fino ad ora (o forse non ci ho fatto caso). Giovane, perlomeno più di Ostrad, capelli scuri a caschetto, e una faccia praticamente concepita per essere presa a sberle.

    -Avanti Osty! Ti rendi conto che questi ragazzi non ti hanno fatto nulla... si?- dice, con il tono che sentirei usare perlopiù da un bambino con il suo compagno di merende. -Non farti prendere troppo la mano, e poi sai bene che all'Eterno non piace che si prendano decisioni al posto suo.
    -Zakar. Ti ho dato la possibilità di far parte di tutto questo, e tu hai rifiutato. Non immagini nemmeno quali sono i poteri dell'Eterno, e quali le sue volontà, dunque non hai diritto di parola. Presto sarà un Dio: costringerà il mondo a servire i Maghi ancora una volta!
    « Cosa?!?! Non hai il diritto di coinvolgerci in questo! »

    Mi lecco paciosamente gli angoli della bocca. Credo ci sia tanto materiale in quel breve scambio di battute che, se non fossimo alla completa mercé di questo odioso gruppo di sciroccati, potrei commuovermi.

    Vediamo un po', all'interno del villaggio pare esistere qualcuno di sufficientemente influente da poter trattare il dispotico capo-villaggio come un coglione qualunque senza pagarne le conseguenze. Seriamente, “Osty”? Questo “qualcuno” si chiama Zakar, che un nome corto e comodo per riconoscerlo schifo non fa.
    Questo “Eterno” non è un'entità “evanescente” come nelle religioni terrestri, ma pare essere piuttosto qualcuno che agisce più o meno direttamente su questo mondo e, soprattutto, non è una divinità. Ciò farebbe pensare ad una creatura particolarmente potente e-o autorevole, oltre che senziente (ovviamente).
    Ostrad pare essere un mago estremista, tanto da non solo voler annientare il Credo (presumo), ma addirittura esercitare un potere egemonico sul resto della società stessa, e l'Eterno sarebbe in grado di far succedere qualcosa del genere.
    Zakar, infine, sembra essere un elemento “esterno” al villaggio, ma cionondimeno è sufficientemente influente da far desistere Ostrad dal tentare di disintegrarci, e parlare più o meno legittimamente a nome dell'Eterno.
    Chi detenga più potere dei due è difficile da stabilire ora come ora, ma a sentimento mi verrebbe da puntare su Zakar. “Come”, spero che riusciremo a capirlo in seguito.

    Ehi Yoko ..." sussurra Ted a Saddler, mentre io tendo allegramente l'orecchio. … quel ragazzo è pericoloso. L’ho incontrato al circo e con la sola presenza mi ha letteralmente “schiacciato” al suolo. Ho avuto una paura tremenda di morire, meglio starci molto attenti."

    Ah, però.
    Scodinzolo eccitatamente. Qui sta bollendo in pentola qualcosa di molto più grosso di quanto non osassi immaginare nemmeno nelle mie più sregolate fantasie: Zakar viene da Endlos, e Ted Carter ci ha già avuto a che fare in un rapporto di inimicizia. E se qualcuno riesce a far cagare sotto Ted Carter, allora posso fare una supposizione o due su quanto potere abbia quel tipo, anche rispetto ad Ostrad.
    Grazie, Ted.

    « Siamo ben lontani dal volerci prendere gioco dell'Eterno: è una figura a noi del tutto sconosciuta, così come eravamo e siamo ignari della natura dei portali che ci hanno condotto su questo mondo. »

    Okay, ottimo lavoro anche te, Saddler. Al momento rimango, mi auguro, un'incognita, e non mi sembra giunto il momento di far saltare la mia copertura -direi che anzi è il momento peggiore possibile-. Qualcuno che copra la parte conversativa è quantomeno necessario.

    A questo punto, mi viene da domandare se pure questo “Eterno” venga o meno da Endlos.

    GaspodeStato fisico: Perfetto.
    Stato mentale: Elucubra come un forsennato.
    Energia: 100/100
    Salute: 90/90
    Passive: Anti-Malia, olfatto sviluppato, immunità alle malattie, percezione pericoli, mindfuck alert, trick detector, telecinesi, telepatia.
    Scenici: Daltonismo, eterna vecchiaia, conoscenza del linguaggio umano e canide, nuvola di malattie attorno alla sua persona.
    Equipaggiamento: Frammento di AI, Ricevitore, Carta da Gioco - Asso di Cuori
     
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    La storia ha orrore dei paradossi.

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    « Dico che accetterei qualunque condizione, pur di salvare l'unico barlume di ragionevolezza esistente nel mio popolo. Non voglio che questo villaggio si estingua. »

    Nightale sembrava più stanco ogni secondo che passava, come se il peso di ciò che aveva in mente per preservare il suo popolo lo stesse schiacciando dall'interno. Erano parole di un'entità in parte logorata, parole di speranza che difficilmente sembravan potessero essere mascherate da un freddo calcolatore.
    Sergei in muto silenzio si convinse appena più sulla buona fede dello stregone mascherato, annuendo impercettibilmente alle parole dello stesso.
    Pochi attimi dopo tuttavia l'attenzione della fenice si spostò sull'uscio d'ingresso, dal quale fece la sua comparsa quella che a conti fatti sarebbe risultata una 'Guardia del villiaggio', o forse per meglio dire 'del capo villaggio'.

    -Siete invitati a Palazzo Muschio dal nostro capo-villaggio Ostrad, ha detto che vuole incontrarvi prima dell'alba-

    La guardia, così come i soldati che lo seguivano, li fissava con sguardo spento, uno sguardo dalle sfumature cremisi che lo stregone di smeraldo potè facilmente ricollocare andando a scavare nel proprio passato. Perchè Serfagorn in vita era stato molte cose, era un Apostolo di Kronos certo, ma prima ancora era stato un servitore non morto di Mortis, la dea della non vita e prim'ancora - cosa che ben pochi sapevan - era stato mezzodemone, figlio di Bethrezen. Il suo sguardo cremisi era molto simile a quello delle guardie, poteva essere un caso, certo, non sempre il colore degli occhi implicava qualcosa nei vari mondi che lo stregone aveva visitato, tuttavia una campanella d'allarme risuonò ancora più forte nella testa dello stregone.

    « Accettiamo di buon grado: fateci pure strada. »

    Nightale dopo alcuni attimi d'imbarazzo prese quindi la parola, restando impassibile e facendo cenno ai viandandi Endlossiani di seguirlo. Erano stati dunque già scoperti? Perchè nonostante la freddezza dell'ex figuro mascherato la loro situazione non era certo migliorata. Sergei ricambiò uno sguardo poco convinto alle occhiate di Saddler, consapevole di chissà quante domande ora frullassero nella mente del demone volpe.

    Dopo una breve camminata il drappello di viandanti venne accompagnato in quello che gli abitanti della città chiamavano palazzo muschio, e vista la struttura un pò decadente, la pietra che lo costituiva ed il clima ben temperato che si avvertiva una volta all'interno, non fu difficile scoprire il motivo di tal nome.
    Una volta arrivati alla sala del trono ciò che li aspettava li avrebbe fatto rizzare i peli sulle braccia, decine e decine di maghi soldati stavano dirimpettai fra loro, tutti posti ben allineati in modo da formare un corridoio fino al trono, dove ad aspettarli stava seduto capeggiante quello che doveva essere per esclusione il capovillaggio.

    -Bene, bene, bene...-

    Non sembrava un buon inizio

    -Appena giunti su questo mondo e già volete metter mano in cose che non vi appartengono.

    Benchè del fatto che la loro copertura fosse prematuramente saltata ormai vi erano pochi dubbi, sentirselo dire così schiettamente senza troppi fronzoli ebbe un effetto psicologico non indifferente sul gruppo di ragazzi, la tensione si sarebbe potuta tagliare a fette.

    -Vi fregiate di un potere che non è vostro, vi prendete gioco dell'Eterno percorrendo varchi di cui non siete degni! Siete solo un errore. Un errore a cui porrò rimedio.

    Le labbra di Sergei si incresparono appena, la stoltezza incarnata di quel servo di un falso dio si manifestò prim'ancora che i ragazzi potessero parlare, il coraggio barbaro di chiamare errore proprio lui, colui che da decenni in vari piani esistenziali si era sempre prodigato nel proteggere il normale scorrere degli eventi, lui che da centinaia di anni sparse nelle varie epoche aveva sempre conservato il normale flusso del tempo. Errore, lui? Quella parola non l'aveva mai sopportata.
    Il Cronomago si mise prontamente in posizione di battaglia, pronto ad affrontare quel folle ed il suo bastone ondeggiante. Erano decisamente in svantaggio tattico, erano circondati e molto probabilmente non ne avrebbero tirati vivi le cuoia, ma Sergei pareva intenzionato a portarselo con se davanti a Kronos, in modo che quel capovillaggio potesse rivisitare appena le proprie credenze.

    « QUELLO CHE DICE E' FOLLIA, SE NE RENDE CONTO?!?!? »

    Tuttavia Nightale si frappose tra loro ed il pazzo, facendo da scudo al gruppo di avventurieri. Quella poteva essere la prova definitiva che Sergei cercava, Nightale pareva davvero in buona fede e qualora ne fossero usciti vivi lo stregone del tempo avrebbe rivisto il suo atteggiamento nei confronti del mago.

    « Sembra... sembra... » -...sembra il classico tiranno pazzo, esattamente come tutti pensiamo che sia.

    Apparve dal nulla, come se fosse sempre sato li sotto forma d'incanto invisibile. A buttargli un occhiata non ci sarebbe stato da dargli due soldi, un ragazzetto dall'aspetto spensierato con folti capelli corvini tenuti a caschetto, sorriso gioviale e pelle pulita. Tuttavia la reazione di quello che sembrava ben intento a liquidare in fretta gli avventurieri non sfuggi all'occhio attento dei ragazzi.

    -Avanti Osty! Ti rendi conto che questi ragazzi non ti hanno fatto nulla... si? Non farti prendere troppo la mano, e poi sai bene che all'Eterno non piace che si prendano decisioni al posto suo.

    -Zakar. Ti ho dato la possibilità di far parte di tutto questo, e tu hai rifiutato. Non immagini nemmeno quali sono i poteri dell'Eterno, e quali le sue volontà, dunque non hai diritto di parola. Presto sarà un Dio: costringerà il mondo a servire i Maghi ancora una volta!

    « Cosa?!?! Non hai il diritto di coinvolgerci in questo! »

    Lo scambio di battute fra Zakar ed... Osty(?) si fece serrato, da una parte l'enigmatico nuovo figuro, la quale sola presenza sembrava mettere in soggezione un fanatico religioso di un entità chiaramente dichiarata non divina, e dall'altra quest'ultimo, il folle capovillaggio che fremeva dalla voglia di cancellare dal suo mondo la presenza dei nostri eroi.

    Dopo un breve avvertimento sottovoce di Carter fu Yoko a prendere la parola, palesemente titubante sul da farsi

    « Siamo ben lontani dal volerci prendere gioco dell'Eterno: è una figura a noi del tutto sconosciuta, così come eravamo e siamo ignari della natura dei portali che ci hanno condotto su questo mondo. »

    Sergei tenette bene sigillate le proprie labbra invece, perchè qualunque parola fosse uscita da esse infatti sarebbe stata estremamente nociva il gruppo di suoi colleghi, il Cronomago odiava la stoltezza, l'ignoranza ed il fanatismo, non temeva la morte, ed anzi aveva la consapevolezza che prima o poi sarebbe arrivata anche per lui qualora Kronos lo avesse voluto, tuttavia ora non si trovava di fronte ad una missione solitaria, era insieme a persone che apprezzava od aveva appena iniziato a conoscere, individui che probabilmente avevano ancora parecchi decenni di vita davanti a loro, entità destinate a scomparire senza lasciar traccia od a segnare gli universi con la loro presenza.
    L'eterna battaglia fra l'uomo ed il proprio credo.
    Stette in silenzio, nervi tesi ed energie incanalate.



    [SPOILER]Energia: 100
    Punti vita: 80

    Passive

    Tempus Fugit

    Gli Apostoli Cronomaghi come abbiamo ben notato, non hanno molti legami con il normale mondo della magia, seppur infatti le loro abilità siano derivate dalla medesima classe, essi prendono il loro intero bagaglio da una branca sconosciuta e segreta, della quale i normali stregoni non sono nemmeno a conoscenza. Inoltre, perfino i riflessi corporei sono differenti, poichè un Cronomago è più dedito a rallentare le offensive avversarie piuttosto che a bloccarle totalmente, ragion per cui a questi pochi prescelti figli del potere temporale, viene fatto un grande dono, che li porta ad avere un agilità superiore ai comuni esseri umani {+50%}. Questo è solo un ulteriore aiuto offerto ai Discepoli per schivare le offese avversarie, spesso dopo averle opportunamente rallentate. {Passiva. 5 Punti.}

    Le Sabbie del Tempo

    Il corpo dei Cronomaghi possiede sempre delle straordinarie capacità e spesso non tutte sono identiche per ogni Tessitore. Sergei in particolare, ha scoperto dopo la propria rinascita di poter mutare il proprio corpo in sabbia, l'antica sabbia che si narra nelle leggende appartenga all'ancestrale clessidra posseduta da Kronos in persona. Grazie a questo, a Serfagorn è stata concessa l'immortalità, poichè non importa quale sia la ferita mortale che il Cronomago abbia ricevuto, o lo stato in cui si trova il suo corpo dopo uno scontro. Esso si tramuterà infine sempre in microscopici granelli di sabbia, che lenti ma inesorabili si ricomporranno andando a riformare l'integerrima figura del Tessitore. Questa facoltà sembra destinata ad ampliarsi nel futuro, ad essere sempre più padroneggiata dall'Apostolo ed utilizzata in più occasioni. {Passiva di Immortalità. 5 Punti.}
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Endlos
    Naos, Regno di Engolan


    A quanto pare, la visione di Nightingale era decisamente priva di indizi su cosa avrebbero dovuto fare, utile soltanto al mago per poter riconoscere il gruppo di Endlos in mezzo agli abitanti di Florais. Con un po' di delusione addosso, non poteva dire di non aspettarsi una risposta simile; sarebbe stato troppo facile, in effetti.

    Il Saggio si soffermò a riflettere, ma un rumore di nocche che tamburellavano sulla porta annunciarono che il momento per le domande era finito, e quando un gruppetto di maghi fece quasi irruzione nella stanza, Uriel capì subito che ben presto si sarebbero ritrovati in una situazione spiacevole. Con un tono di voce apatica, uno dei maghi li invitò a seguirli dal capo-villaggio -un tale Ostrad- a Palazzo Muschio, evidentemente la sua residenza. E se non fu quel tono a preoccuparlo, lo fu certamente il colore degli occhi che avevano tutti quanti, quasi fossero ipnotizzati.
    Avrebbe voluto fare qualcosa per non trovarsi in quella situazione, ma forse -per il momento- sarebbe stato meglio fare come volevano.

    Arrivarono quindi al Palazzo dopo che Nightingale aveva accettato di seguirli; un edificio certamente più antico del villaggio circostanze, interamente in roccia e ormai fatiscente, tanto imponente quanto freddo e inospitale. Perfino la sala del trono, quella che tra tutte dovrebbe spiccare maggiormente, agli occhi del Semidio risultava deludente e un tantino inquietante.

    L'accoglienza non fu poi delle migliori; chiusi in un corridoio umano di maghi dagli occhi inquietanti immobili come soldatini ben addestrati, giunsero al cospetto del capo-villaggio -un signore di mezza età dalla lunga barba e il naso pronunciato-, il quale in quattro e quattr'otto rivelò loro di essere al corrente di tutto, e li aveva definiti un errore a cui presto avrebbe posto rimedio.
    Tutti si misero sull'offensiva non appena l'uomo agitò il bastone, e Uriel fece altrettanto, pronto a fare la sua parte. Fortunatamente però, l'arrivo di un ragazzo dai capelli a caschetto fermò il capo-villaggio dall'incenerirli.

    Almeno per il momento il conflitto era stato evitato. Ma allora perché non si sentiva per niente tranquillo? Forse perché Ostrad si era fermato alla vista di quello Zakar, e questo significava solo una cosa per il Semidio: il ragazzo aveva una certa influenza, ed esercitava dunque un potere maggiore. Che fosse di tipo magico o solamente di importanza, poco importava.
    Si sentiva in mezzo tra due fuochi, la tensione che quasi lo schiacciava gli suggeriva istintivamente di guardarsi intorno in cerca di una via di fuga mentre questi parlavano, nel caso fossero passati dalla padella alla brace.
    E poi c'era la questione Eterno: chi era? E cosa intendeva Ostrad quando diceva che non erano degni di usare quel potere? Avrebbe voluto chiederle direttamente all'uomo dal naso aquilino, ma certamente non avrebbe ricevuto risposte da lui.

    Si abbandonò quindi al silenzio, lasciando che fosse solo Yoko a parlare per tutti. Se altri avessero preso parola, era quasi certo che la cosa avrebbe adirato ulteriormente il capo-villaggio. Senza contare che le parole andavano pesate bene, o avrebbero anche potuto fare una brutta fine.




    AiqaIp8


    Status fisico: ottimale
    Status psicologico: ottimale

    Energia: █████████████████████ 105%

    Punti Ferita: █████████████████ 90

    Equipaggiamento:

    » Sagittarius: Arco + frecce (x10)
    » Diario : Un comune diario.

    Abilità Passive:

    » Expanded Mind: Memoria illimitata, +10% energia, Instant-casting
    » Innocent Aura: Auspex spirituale
    » Autorevolezza: Aura di carisma
    » I See the Light: Scurovisione
    » Perfect Body: Rigenerazione out-of-combat


    Abilità Attive:


    Note:


     
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    Impeto e tempesta

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    Clepsamia
    Naos Project


    v6zMMmf

    C'era una volta un mondo lontano lontano - ma non troppo.
    Una luna distante e graziosa nei cieli di Endlos, così vicina eppure misteriosa,
    oggetto delle più disparate teorie da parte degli studiosi del cielo.
    C'era una volta un portale apparso dal nulla nelle ampie e dorate distese di grano sospese nel cielo,
    e poi un altro, un altro ancora nascosto fra gli alberi di una fitta foresta al tramonto.
    C'era una volta una scuola di magia, ricolma di studiosi avidi di sapere...
    ... e poi c'erano degli impavidi, endlossiani che sfidarono il Maelstrom.
    Denaro? Gloria? Cosa li spinse a sfidare l'ignoto?
    Passo dopo passo percorrono nuovi sentieri bendati.
    Un bivio, un contrattempo, ed un grande dipinto per i posteri si colora.
    Verde e rossa la terra, luce nel cielo.

    Primo giorno del secondo mese - Canopo [anno 1]
    Regno di Engolan, Naos.

    « Siamo ben lontani dal volerci prendere gioco dell'Eterno: è una figura a noi del tutto sconosciuta, così come eravamo e siamo ignari della natura dei portali che ci hanno condotto su questo mondo. »

    Si dice che i ladri conoscano il significato delle parole molto più degli eruditi, e se quel luogo comune sarebbe giustamente parso "esagerato" per chiunque, certamente andava comunque osservato quanto l'accortezza e l'attenzione sovente aumentassero con il rischio di perdere la vita. E così Yoko -si Magister, ma anche famoso ladro- tentò di salvarsi aggrappandosi alla soluzione meno violenta.

    -Oh, ovvio che non lo conoscete. Siete di Endlos, no? ~ ★

    La confusione sul volto di tutti gli altri presenti si palesò nei loro sguardi, e fu evidente che nessuno avesse ben chiara la posizione del regno pronunciato dal misterioso Zakar che -intanto- continuava a sorridere affabile e tranquillo. Nonostante la gravità della situazione, gestiva tutto quel caos come se ne avesse completo controllo... o gli piacesse.

    -ORA BASTA!
    Ormai stanco di discutere, più che desideroso di ritrovare il religioso silenzio di cui credeva esser degno, Ostrad batté il bastone per terra, generando un'onda d'urto non indifferente che provocò la caduta di un mago a lui vicino. Nonostante i diversi tentativi di placarsi, sembrava fuori di sé, letteralmente.
    -Non oserete mettervi sulla mia strada!
    Questa volta, il mago non si fermò alla vista di Nightingale, né parve interessarsi alla fine che avrebbe fatto: lanciò una sfera infuocata verso i presenti con tutta la propria forza, quasi sicuramente intenzionato a chiudere rapidamente la questione. Nel vedere il suo bastone incendiarsi di lingue ardenti, una strana sensazione di déjà-vu avrebbe travolto gli esploratori come naufraghi nel mezzo di una tempesta. La luce della fiamma era verde e brillante... di un'aura sinistra e singolare, come era già loro capitato di vedere durante il precedente viaggio di ritorno. Quello della visione... e della creatura che li aveva salvati.
    Che fosse collegato?

    « NO! »

    L'ultima cosa che avrebbero visto sarebbe stata il loro alleato sfoderare la propria arma -un bastone, esattamente come gli altri- e lanciare un incantesimo iridescente contro la sfera verdastra del nemico. Le due energie si sarebbero scontrate, generando un'esplosione di luce che annullò ogni cosa. L'intero mondo sembrò sparire nel bianco più assoluto, prima che calasse il buio.


    ???

    Le gocce fredde di condensa generate dalla roccia caddero verso il suolo con indolenza. Alcune finirono sulla faccia degli sventurati viaggiatori, svegliandoli da un sonno che non era tale: si ritrovarono in piedi, armati e nella stessa posa in cui ricordavano di essere rimasti durante l'esplosione. Semplicemente... erano in un altro luogo. Con altre persone.

    -Ehi, da dove sono sbucati?!?!

    Tante persone.
    Non vi era più alcun trono e la sala somigliava piuttosto ad una segreta molto grande e profonda. Nonostante il tipo di rocce e pietre ricordasse molto quelle già viste nel Palazzo Muschio, delle strane venature di un rosso acceso si contorcevano ovunque come rampicanti. Alcuni dei presenti erano rinchiusi in gabbia ed incatenati ai piedi: rantolavano frasi incomprensibili, sputando muco e sangue, agonizzanti e folli. Una qualche malattia orrenda sembrava averli colpiti, qualcosa che ricordava la lebbra, ma che si distingueva dalla presenza di scaglie rubiconde su più parti del corpo. Altri -invece- indossavano i tipici abiti da mago incontrati sul Naos; questi erano gli unici liberi, decisamente spaventati alla vista delle nuove presenze appena comparse. Non che ne avessero motivo, invero: se ne contavano almeno una ventina, tutti ben armati.

    -Attaccateli!

    Nonostante l'enorme caos mentale in cui si sarebbero sicuramente trovati tutti -chi più, chi meno-, peggiorato dallo scoprire che Aika non fosse più con loro, i viaggiatori dimensionali avrebbero dovuto dar prova di saper gestire la scala delle priorità affrontando il problema più impellente, e cioè "rimanere vivi". Cosa affatto semplice, contro venti maghi ben armati e (probabilmente) pure addestrati.

    cbNkIoF

    Fortuna volle che -almeno quella volta- il numero si sarebbe drasticamente ridotto a tre in pochi attimi: qualcuno alle loro spalle schioccò le dita, indicando il soffitto. Contemporaneamente, quasi tutti i maghi presenti si scoprirono senza peso, felicemente galleggianti nell'etere come provetti astronauti... prima di sbattere violentemente contro il soffitto. Ed iniziare ad urlare.

    -Oh...- commentò una voce maschile e già sentita -...me ne sono sfuggiti tre.
    Zakar strinse le labbra, abbassando la testa ed imbronciandosi.
    -Che figuraccia!

    -Carica! Ora! Attaccate ora!

    Approfittando della distrazione del misterioso figuro, in quel momento troppo impegnato nel gestire l'imbarazzo, con ancora dietro i compagni maghi letteralmente spalmati sul soffitto e schiacciati con pressione sempre maggiore da una forza misteriosa, fra le urla e diversi bulbi oculari che pian piano saltavano via dalle orbite che li ospitavano, i superstiti si sarebbero lanciati sul resto del gruppo. Uno di loro sarebbe rimasto indietro, sollevando le mani al cielo e generando una pioggia infuocata su tutto il campo di battaglia.
    Gli altri due, più giovani, avrebbero lanciato rispettivamente dardi incandescenti e saette, nel tentativo di colpirli.
    Quelle, e qualche "trucchetto" per rendere lo scontro più gestibile.

    Turno 7


    Alors, inizio con dei piccoli appunti da fare: l'onda d'urto del mago precedente allo scontro con Nightingale è puramente scenica: potete dire di cadere, rimanere dritti e fighi o come preferite. L'esplosione di energia che vi conduce altrove -ovviamente- va gestita come mia azione autoconclusiva.

    Come scritto, manca Aika, tuttavia potete disporre della presenza di Zakar. Costui vi risparmia delle rogne, riducendo il numero di nemici da affrontare con un attacco ad area che intrappola la maggioranza degli avversari. Ve ne restano tre da combattere, a quel punto.

    Uno di loro resta indietro e parte con un attacco ad area che potete considerare come due critici (ripartito per 7pg, Zakar compreso, farebbe poco più di un medio a testa).

    Il secondo usa dardi infuocati (tecnica multicolpo, consumo Alto) su Ted ed il suo elefantoso famiglio (A Ted: un dardo al ventre, due alle spalle, uno alla faccia. Ad Agrodon: due alle zampe posteriori, uno al ventre, uno al capo) e un attacco mentale di paralisi su Ted di livello Medio che va spalmato su due turni.

    Il terzo usa saette (tecnica multicolpo, consumo Alto) su Yoko, Uriel e Serfa (In questo caso sono solo un colpo per ciascuno in pieno petto, quindi meno di un medio a testa) ed un attacco mentale ad area di confusione di livello Alto (sempre da dividere in tre). Se lo subite in pieno, avrete difficoltà di orientamento e di focus del bersaglio per gli attacchi a distanza in questo turno.

    Se ci son dubbi, sapete dove contattarmi.

    Scadenza: 12 Aprile, ore 23:59.
    Buon divertimento!

     
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    La storia ha orrore dei paradossi.

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    -Oh, ovvio che non lo conoscete. Siete di Endlos, no? ~ ★

    Sergei iniziò a prestare più attenzione al nuovo individuo, qualcosa nel suo portamento, nella sua voce, nel suo sguardo, nella sua calma e nella magnificente ed intensa aura che emanava facevano suonare un terribile campanello d'allarme nella testa del Cronomago, avvertiva come una lieve sensazione di sollievo nel vederlo - momentaneamente - schierato con loro, tuttavia aveva come l'impressione che qualora ne fossero usciti vivi, quel personaggio così ambiguo non li avrebbe persi d'occhio un attimo.

    -ORA BASTA! Non oserete mettervi sulla mia strada!

    zwz68yMa lo stregone capo sembrava prendere confidenza con la nuova situazione e perfino di fronte a colui che fino a pochi attimi prima sembrava avesse il controllo, scagliò con furia e violenza una grossa sfera di energia smeraldina, una bordata di intensità tale da far tremare il flusso del tempo stesso.
    Fu proprio in quel momento che una sensazione sgradevole si fece largo nello viscere del Cronomago, la visione di quel flusso di energia dall'origine sconosciuta difatti lo colpì come un pugno allo stomaco, avvertì una presenza che lo indispose, una profonda indignazione alla presenza di quell'arte magica.
    Una rabbia antica e primigena trasalì dall'involucro di calma apparente dello stregone verde, disegnando due clessidre sugli occhi del viso candido e gentile di quel ragazzo votato all'equilibrio.

    « Tu... » Digrignò appena, mentre le due file di bianchi denti stridevano fra loro come a voler mostrare delle scintille « SEI UN FOLLE... »

    Ma lo stregone non finì mai la frase ne intercettò l'offensiva nemica, perchè con grande prontezza Nightale scagliò un incantesimo a contrasto dell'anatema nemico, provocando un enorme esplosione a contatto.
    Ci un lampo di luce che abbagliò tutti e poi buio.

    Quando il lampo si disperse, il gruppo non si trovava più nello stesso punto. Il grande trono con la presenza indisponente aveva lasciato spazio ad un angusta - all'apparenza - prigione sotterranea, tutt'intorno varie celle contenevano uomini più o meno trasandati e sporchi, uomini che sgranarono gli occhi alla comparsa del gruppo di viaggiatori.

    -Ehi, da dove sono sbucati?!?!

    Tuttavia ben altre persone molto più pericolose erano presenti in quella stanza, probabilmente carcerieri e sottoposti del Capovillaggio, essi - una ventina in tutto - furoni i primi a prendere il controllo di quella bizzarra situazione e non persero tempo in ulteriori chiacchere, iniziando quindi un offensiva mirata alla distruzione del gruppo. Un gruppo che ad occhio attento si sarebbe ritrovato privo della presenza della loro guida Aika.

    -Attaccateli!

    Gli stregoni sembrano determinati ed organizzati, tuttavia il loro numero venne drasticamente ridotto dall'intervento dell'ormai Deus ex Machina Zakar, che con un semplice schiocco di dita ne fece volare a dozzine verso il soffitto della segreta, i loro corpi inermi e spaventati furono scaraventati con violenza inaudita contro la fredda pietra, in un'orchestra macabra di ossa e cranii frantumati.

    -Oh, me ne sono sfuggiti tre. Che figuraccia!

    -Carica! Ora! Attaccate ora!


    Nonostante la serie di eventi inspiegabili che si erano appena verificati, la mente di Serfagorn si era ormai focalizzata su un solo ed unico dettaglio di quella drammatica situazione, la blasfemia e la pericolosità dietro quelle persone all'apparenza così normali andava purificata con le fiamme di Kronos, non gli avrebbe permesso di farla franca.

    « No. »

    Sollevò la mano, mirando ai loro corpi blasfemi e corrotti, un gesto intenzionato non a ferire, quanto ad uccidere.
    Ma qualcosa andò storto, un dolore pungente nella nuca dello stregone lo fece cadere in ginocchio, la realtà stessa sembrava discorcersi mentre le tre figure incappucciare ed armare d'iniziativa iniziavano a scagliare sortilegi e malefici, qualcosa stava impedendo al Cronomago di muoversi liberamente, poteva avvertire come un chiodo impiantato nel cervello. L'aria si riempì della loro magia, ed incanti in massa vennero scagliati dalle tre presenze supersisti alla destinazione del gruppo d'avventurieri, magie elementali di incredibile potenza.

    « Non ancora. »

    Ma la fenice del tramonto non sarebbe mai caduta così facilmente, benchè non riuscisse a concentrarsi sulle immagini dei suoi nemici poteva ancora rendersi utile per fronteggiare le loro offensive, fu così che dallo stesso palmo che poc'anzi era pronto ad uccidere ora il giusto ed imparziale flusso temporale venne fuori copioso con il compito di proteggere, fasci di verde energia smeraldina che avviluppandosi nell'aria iniziarono a "cibarsi" della tempesta di fiamme scagliata da uno dei tre stregoni rimasti, debellandone grossomodo metà dell'ampiezza.
    Una saetta sfuggente colpì il Cronomago in pieno petto, facendolo strisciare sul pavimento per quasi mezzo metro, l'acre odore della carne bruciata permeò l'aria, mentre nemmeno un singolo rantolo di dolore fuoriuscì dalle labbra serrate di Sergei, che a fatica cercava di riprendere il controllo della situazione cercando di concentrarsi sull'ambiente circostante.




    Energia: 60 (100-40)
    Punti vita: 73,33 {80-6,66(20/3 approssimato alla seconda cifra dopo la virgola perchè a dru piacciono i danni semplici)}

    Attive

    Slot1: Counterato dalla tecnica mentale

    Slot2:Flusso Temporale
    Il cronomago genera una gran quantità di fasci d'energia temporale di colore verde, questi si muovono sinuosi nell'aria, seguendo il pensiero del loro creatore.
    A contatto con un corpo fisico o metafisico essi manifestano i loro arcani effetti, facendo balzare in avanti nel tempo il bersaglio specifico. Facendo questo, qualunque tecnica magica, qualunque evocazione, o qualunque aura od effetto istantaneo o prolungato come power up e simili cesseranno di esistere, come se fossero premutaramente arrivati alla loro scadenza.
    Consumo: Critico. Durata: Istantanea.

    Passive

    Tempus Fugit

    Gli Apostoli Cronomaghi come abbiamo ben notato, non hanno molti legami con il normale mondo della magia, seppur infatti le loro abilità siano derivate dalla medesima classe, essi prendono il loro intero bagaglio da una branca sconosciuta e segreta, della quale i normali stregoni non sono nemmeno a conoscenza. Inoltre, perfino i riflessi corporei sono differenti, poichè un Cronomago è più dedito a rallentare le offensive avversarie piuttosto che a bloccarle totalmente, ragion per cui a questi pochi prescelti figli del potere temporale, viene fatto un grande dono, che li porta ad avere un agilità superiore ai comuni esseri umani {+50%}. Questo è solo un ulteriore aiuto offerto ai Discepoli per schivare le offese avversarie, spesso dopo averle opportunamente rallentate. {Passiva. 5 Punti.}

    Le Sabbie del Tempo

    Il corpo dei Cronomaghi possiede sempre delle straordinarie capacità e spesso non tutte sono identiche per ogni Tessitore. Sergei in particolare, ha scoperto dopo la propria rinascita di poter mutare il proprio corpo in sabbia, l'antica sabbia che si narra nelle leggende appartenga all'ancestrale clessidra posseduta da Kronos in persona. Grazie a questo, a Serfagorn è stata concessa l'immortalità, poichè non importa quale sia la ferita mortale che il Cronomago abbia ricevuto, o lo stato in cui si trova il suo corpo dopo uno scontro. Esso si tramuterà infine sempre in microscopici granelli di sabbia, che lenti ma inesorabili si ricomporranno andando a riformare l'integerrima figura del Tessitore. Questa facoltà sembra destinata ad ampliarsi nel futuro, ad essere sempre più padroneggiata dall'Apostolo ed utilizzata in più occasioni. {Passiva di Immortalità. 5 Punti.}
     
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    Hit Once, Hit Hard

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    Ted Carter



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    Ted non riusciva a staccare gli occhi di dosso da Zakar.
    Ancora non riusciva a comprendere come la sua sola presenza lo avesse messo fuori dai giochi tanto facilmente, oltre al fatto che sembrava non esercitarla sempre, dato che nè lui e neppure i presenti sembravano essere in preda a qualche sorta di forza misteriosa.

    "Ma quindi al Circo stava esercitando volontariamente quella strana pressione oppure ne aveva perso il controllo dato che era ubriaco?"

    Gli occhi divennero due fessure sotto quel dubbio, per l’appunto, pressante.
    A riportarlo alla realtà ci pensò un forte urlo da parte di quello che sembrava essere una sorta di oppositore al loro obiettivo. Sembrava essere su tutte le furie dato che scatenò contro di loro una sorta di “onda d’urto”.
    Il colpo fu così inaspettato che anche il pugile perse momentaneamente l’equilibrio, a salvarlo da una vergognosa caduta ci pensò il martello di Agrodon diventato momentaneamente bastone da passeggio.

    "Ma che ca ..."

    Era così preso da studiare Zakar e qualsiasi sua mossa, che si era completamente dimenticato di tutto il resto.
    Per sua fortuna “il resto” sparì molto velocemente.

    Il nuovo “resto” però non fece sorridere di gioia Ted Carter, che anzi, diventò ancora più spaesato di prima.

    "... zzo sta succedendo?"

    Lo scenario davanti ai suoi occhi era cambiato in maniera repentina, passando da tanti maghi spaesati a tanti maghi incazzati.
    Da quando era arrivato su quel mondo agognava un combattimento più di ogni altra cosa e il suo momento sembrava proprio essere arrivato.

    "Ma bene. Ben venti stronzi da fare fuori, forza veni ..."

    Ben diciassette di loro, chi più e chi meno dato che non aveva voglia di contare, vennero spalmati al soffitto da una forza misteriosa proveniente da Zakar.

    "Allora vedi che è proprio una sua abilità! Vecchio furfante. Chissà come mai adesso è dalla nostra parte. Possibile che si senta in pericolo e confidi in qualche modo in noi?"

    Tralasciando il particolare delle persone attaccate al soffitto, era finalmente giunto il suo momento.
    Si sentiva già i pugni caldi, pronti a modellare le facce dei suoi avversari, però un attacco mentale lo stroncò di brutto e lo costrinse al terreno.
    La vita va comunque avanti.
    Ted Carter crolla a terra ma non prima di essersi preso tutti i colpi del caso. Uno al ventre, due alle spalle e uno alla faccia particolarmente doloroso.
    Nel mentre, che tutto questo stava succedendo, Agrodon provò a erigere una potente difesa in aiuto dei suoi alleati e del pugile momentaneamente tramortito.
    La luce, debole ma presente nella zona, si piegò e si plasmò in una portentosa barriera che bloccò in maniera perfetta l’incredibile attacco che stava per colpirli.

    Nonostante la barriera avesse parato il colpo più forte, gli stessi dardi che avevano colpito Ted colpiro anche lui.
    A differenza del pugile lui accusò ogni singolo colpo, sia quelli che colpirono le gambe posteriori, sia al ventre e soprattutto alla testa.
    Accecato dal colpo cercò di rimpossessarsi del martello, proprio mentre Gaspode gli ordinò di tirare qualcosa verso uno dei maghi.
    Non ci pensò molto e tirò proprio l’arma stessa.
    Nonostante i dolori alle gambe provò a caricare con tutta la sua mole, nonostante la velocità fosse ridotta a causa del dolore alle gambe. Il suo bersaglio era il mago più vicino al gruppo.


    Ted Carter
    Stato Fisico: Ferita al ventre, Ferita ad entrambe le spalle, Ferita alla faccia (Medio Diffuso)
    Stato Mentale: Ottimo
    Vita: 100
    Mana: 70%
    N o t e
    +10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima; Mindfuck-alert

    The Energy:
    Fin dal primo giorno che Ted è arrivato su Endlos qualcosa in lui è cresciuto drasticamente: la propria energia. Da prima presente, ma silenziosa, è cresciuta a tal punto da sviluppare una serie di bonus che il corpo del pugile riesce a sostenere. Un’aumento delle energie di base è stato uno dei primi bonus che ha percepito il pugile. Con il tempo ha iniziato anche a sviluppare peculiari abilità, come la capacità di percepire cosa si muovesse intorno a lui nel raggio di quindici metri o perfino di occultare la propria anima ai mali intenzionati. Inoltre la sua rigenerazione è aumentata in maniera esponenziale tanto che, fuori dai combattimenti, è riuscito perfino a riattaccassi arti persi o guarirsi da ferite profonde, le quali non perdevano neanche un goccio di sangue grazie all’energia che bloccava le varie emorragie creando una barriera protettiva intorno alla ferita. Allenandosi, con il capitano della divisione verde Firion, Ted è stato in grado di modificare ulteriormente la sua energia che ha iniziato a captare anche i vari attacchi mentali che potrebbero colpirlo, un segnale di pericolo lo avvertirà in caso si trovasse sotto attacco da parte di un'offensiva mentale.

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    N o t e
    +100% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia

    The Champion:
    Potendo vantare il titolo di campione mondiale di Boxe, il corpo di Ted è per antonomasia più robusto e tonico rispetto a molti altri. Le continue sessioni di allenamento gli hanno permesso di potenziare la forza (Aumentata ulteriormente dal Bracciale di Ercole), l’agilità e la resistenza portandole ad un livello superiore a quelle del comune essere umano. L’energia poi ha valorizzato quelli che erano già alcuni dei suoi punti forti. Da un giorno ad un’altro, Ted, ha smesso di provare dolore, qualsiasi esso fosse, come se i suoi nervi fossero stati bruciati dall’improvviso aumento di energia. La pelle, già coriacea di suo, con il tempo e i combattimenti, ha sviluppato una durezza paragonabile a quella delle rocce.

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    N o t e
    Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa; Istan-Casting

    The Training:
    Da quando Agrodon Mustang ha iniziato a seguire il percorso del pugile attraverso la magia, quest’ultimo, si è ritrovato costretto a studiare e ad allenarsi per migliorare le sue capacità nel padroneggiarla. Per quanto Ted preferisca dire che non è merito di nessuno, questi studi gli hanno permesso di sviluppare una certa resistenza alla fatica, che solitamente incrementerebbe con l’abbassare delle energie, ciò gli permettere di essere più lucido durante i combattimenti. Quando però raggiunge la soglia minima, Carter sviene come chiunque altro. Inoltre è stato possibile notare come la velocità nel lanciare qualsiasi tipo d'attacco o difesa sia aumentata, permettendoli così di diventare ancora di più un'avversario temibile. Gli allenamenti in coppia, hanno inoltre intensificato il contatto mentale fra i due, ottenuto originalmente da un contratto con la Seele. Adesso fra i due vi è un forte canale telepatico, nel quale riescano a scambiarsi informazioni e anche immagini.

    P
    a
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    Agrodon Mustang
    Stato Fisico: Ferite ad entrambe le zampe posteriori, Ferita al ventre, Ferita al capo (Medio Diffuso)
    Stato mentale: Ottimo
    Vita: 100


    Agrodon Mustang:
    Agrodon è un grosso elefante antropomorfo, alto circa due metri e mezzo e pesante centonovanta chili. Nonostante abbia già passato la soglia dei centodieci anni, la particolare costituzione della sua razza, lo fa ancora sembrare un vecchio elefante arrivato da poco alla sessantina.

    P
    e
    t




    Terremoto:
    Nonostante sia un politico, Agrodon è particolarmente legato a quest'arma, la quale gli venne donata dal padre in punto di morte, dopo che venne rubata e usata dallo stesso per uccidere il precedente proprietario: Lord Jarus, Comandante della Legione Nera.
    Su di essa vi è sia una maledizione, la quale vuole che l'arma stessa sia assetata di sangue, sia una promessa che Agrodon fece al padre durante il passaggio della medesima.
    Terremoto è un martello da guerra, fatto interamente di metallo e lungo all’incirca un metro e mezzo.

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    Attive:

    Difesa di Ehmuraft:

    Essendo un vero maestro nell’utilizzare gli elementi, Agrodon è in grado di crearli e modellarli per effettuare sia attacchi letali per i suoi nemici, che difese efficaci per i suoi alleati. Una di queste mosse consiste nel creare una barriera di raggio variabile, in base al consumo di mana, attorno a lui e a chiunque gli stia vicino. Questa portentosa difesa ad area lo difende da attacchi sia fisici che magici.

    Consumo: CRITICO
    Tipologia: Difesa ad Area (Fisica e Magica)
     
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    -Oh, ovvio che non lo conoscete. Siete di Endlos, no? ~ ★

    Bum. Zakar scopre fin da subito la sua carta, vuoi perché sia riuscito a sentire Ted, vuoi perché abbia una specifica ragione per farci sapere di essere abbastanza familiare con il nostro (per modo di dire) semipiano di origine. Questo perché appunto anche lui, se ho puntato bene i miei soldi, viene proprio da lì.
    “Sono uno di voi” o “so esattamente chi e cosa siete, quindi state attenti”, pare essere il messaggio ad un primo impatto; forse si tratta di un misto delle due cose. Sarebbe semplicistico, però, ritenere che si tratti solo di un “avvertimento” o di una “minaccia”, entrambe del tutto superflue quando siamo già circondati da una fila di maghi guidati da un idiota che non ci ha preso minimamente in simpatia.
    C'è qualcos'altro che dobbiamo sapere, no? Guardandomi attorno noto la perplessità sui volti degli altri presenti, quelli che per inciso credevo un po' più automi e meno reattivi, e un sorriso sornione sul suo.

    -ORA BASTA!
    tuona Ostrad, interrompendo il flusso dei miei pensieri. Allo sbattere del suo bordone contro il pavimento di roccia, un'onda d'urto si propaga all'interno della stanza, facendomi sventolare un po' gli angoli della bocca. Fastidioso, ma c'è un mago che è proprio caduto per terra.
    -Non oserete mettervi sulla mia strada!

    I miei peli si rizzano all'improvviso. Un istante più tardi, il mago del nord lancia una palla di fuoco verso di noi, ed è un fuoco di un giallognolo* sinistro... esattamente come quello della visione di un paio di settimane fa. Almeno, mi sembra di stare assistendo alla medesima scena. Quindi...

    « NO! »

    ...Nightingale?!
    Il mago che ci ha contattati a Larbre reagisce con più prontezza di noi, scagliando un incantesimo di ogni colore che io possa concepire a contrastare l'attacco. Così, le due magie collidono, e il mondo si colora di bianco, prima di sparire nell'oscurità.

    ---

    Riprendo conoscenza nel momento in cui una goccia d'acqua finisce in qualche modo sul mio muso. Scuoto la testa e poi la alzo al soffitto, scoprendolo diverso dall'ultimo che ho visto. Sempre roccia è, ma è una roccia diversa, e tutto è in generale più buio e... il trono è scomparso, Ostrad e Nightingale non si vedono più...
    ...pochi cazzi, siamo altrove, punto; e da quel che trovo attorno a me, abbiamo pure nuova compagnia.

    -Ehi, da dove sono sbucati?!?!

    Tanta compagnia.
    Sembra di stare in un sotterraneo, una segreta. Si sentono i lamenti e gli sputi di alcuni disgraziati legati a catene e rinchiusi in gabbie. Se non siamo finiti in una nuova dimensione, o in un posto completamente estraneo, sono pronto a giurare che quelli sono gli amici scomparsi dell'usignolo.
    Quelli liberi, invece... sì, sono dei maghi locali, tutti armati. E come se non bastasse, non riesco a trovare Izanami.
    Insomma, merda.

    -Attaccateli!

    Ecco che vogliono cominciare già a ballare, senza né chiederci nulla né darci il tempo di renderci conto di che cazzo stia succedendo. Sono più del triplo di noi, e non abbiamo avuto neppure il tempo di prepararci, figuriamoci sferrare un'offensiva a sorpresa (dove molto ottimisticamente ci saremmo ritrovati ad affrontare poi “solo” il doppio dei nostri numeri).

    Si sente uno schiocco di dita da qualche parte dietro di noi. Subito dopo, tutti i maghi ostili meno una sparuta manciata cominciano a galleggiare in aria, fino ad arrivare al soffitto e... venire schiacciati dolorosamente.

    -Oh...- fa una voce che per metà mi aspettavo e per l'altra non mi aspettavo affatto di sentire qui. -...me ne sono sfuggiti tre.
    Zakar.
    -Che figuraccia!

    -Carica! Ora! Attaccate ora!

    Non mi concedono nemmeno il tempo di stupirmi. “Carica”, poi, come se dovessero venirci addosso fisicamente. Pazienza, ed infatti ecco che quello che ha dato l'ordine indietreggia, scagliandoci però addosso un vero e proprio inferno infuocato.

    Sergei Serfagorn e Agrodon Mustang si mettono in prima linea per la difesa, erigendo due barriere che, insieme, ci riparano dal colpo. Lascio scappare un lamento, però, quando il mio orecchio destro viene sfiorato da una lingua di fuoco vagante.
    Scuoto la testa; grazie al cielo non si è trattato di niente che continuerò a sentire fra un paio di minuti.

    ...ma cazzo se non renderò loro pan per focaccia.

    « (Alle tue spalle! Girati, presto!) »
    Abbaio al mago che ci ha graziato con quella tempesta di fuoco, caricando le mie parole di Potere. Voglio creare allarme, apprensione, paura, senso di pericolo, distrazione.
    Perché ora...
    Ted! Agrodon! Lanciate qualcosa a quei maghi! Qualsiasi cosa! Il martello!

    È Agrodon a rispondere per primo al mio appello telepatico. Già che ce l'aveva in mano, lancia proprio il martello: una sessantina di libbre di puro e duro metallo che, normalmente, non andrebbero molto lontano.
    Quando l'arma si stacca dalla presa dell'elefante, però, questa sfreccia ad una velocità pericolosa verso il mago più anziano e distante. Guido il martello con la mia mente affinché investa quel tipo in pieno e gli frantumi completamente il cranio all'impatto.

    Agrodon, nel frattempo, carica il mago più vicino. Ringhiando e abbaiando, parto a mia volta all'assalto, correndo con la schiuma alla bocca fino al terzo mago, quello che è rimasto per ora indisturbato. Non sono grande, né forte né particolarmente veloce, e i miei denti non sono affilati come un tempo. Ma in tutto ciò, c'è un motivo per cui sono riuscito ad arrivare all'età che ho.
    DATECI DENTRO, GIOVANOTTI!
    Perché so come un cane della mia stazza deve combattere.
    Mi faccio strada di corsa zigzagando fra i presenti (rivolgendo il messaggio di prima esclusivamente ad Uriel e Saddler), le zanne scoperte. Una volta davanti al mago, balzerò fino al suo inguine con le fauci spalancate. Affondando poi i denti nella delicata carne che troverò fino in fondo.

    GaspodeStato fisico: Bruciatura minore sull'orecchio destro.
    Stato mentale: Indemoniato.
    Energia: 70/100 (100 - 10 - 20)
    Salute: 90/90
    Passive: Anti-Malia, olfatto sviluppato, immunità alle malattie, percezione pericoli, mindfuck alert, trick detector, telecinesi, telepatia.
    Scenici: Daltonismo, eterna vecchiaia, conoscenza del linguaggio umano e canide, nuvola di malattie attorno alla sua persona.
    Equipaggiamento: Frammento di AI, Ricevitore, Carta da Gioco - Asso di Cuori.

    Slot #1:
    Suggestion
    Gaspode utilizza una suggestione di tipo verbale tramite la quale egli potrà inserire nella mente del bersaglio o dei bersagli un semplice pensiero, suggerimento o comando come se concepiti proprio dalla mente della stessa vittima.
    Questa tecnica si manifesta tramite un leggero filo di gas grigio chiaro che andrà ad avvolgere il bersaglio. Perché questa tecnica abbia effetto, è necessario che Gaspode sia udito; la lingua usata, tuttavia, è completamente irrilevante.
    [Consumo Variabile Medio | Breve | Da 1 a 4, 6, 8, 10]

    Slot #2:
    Telekinesis
    Questa versatile tecnica permette a Gaspode di spostare con i propri poteri mentali oggetti o persone fino ai quindici, trenta, sessanta o centoventi chilogrammi di peso complessivi con facilità, sopperendo alla sua scarsa forza fisica e alla mancanza di pollici opponibili.
    Le eventuali applicazioni offensive dipendono parecchio sia dall'ambiente circostante sia dalle concessioni del QM.
    [Consumo Variabile Alto | Istantanea/Breve | Da 1 a 4, 6, 8, 10]

    Riassunto: Gaspode lancia una malia a Consumo Medio contro il mago che aveva scatenato la tempesta di fuoco, per farlo voltare dall'altra parte mentre trenta chili di metallo sotto forma del martello di Agrodon sono in rotta di collisione con il cranio di questo, arrivando guidati da una telecinesi a consumo Alto. Infine, cerca di mordere i testicoli del terzo mago, quello non caricato da Agrodon, per creare un diversivo per Uriel e/o Yoko.
     
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    -Oh, ovvio che non lo conoscete. Siete di Endlos, no? ~ ★

    La risposta di Zakar catalizzò le attenzioni dei presenti ancor più del pericolo oramai imminente. Agli occhi della Volpe le parole di Ted uscirono dunque rinforzate, ponendo ancor più sull'attenti il Magister. Nella migliore delle ipotesi il misterioso figuro aveva riconosciuto a sua volta il pugile; nella peggiore... beh, li stava tenendo d'occhio da un pezzo. Sarebbe stato interessante scoprire per quali fini, viste le intenzioni per ora tutt'altro che avverse.

    -ORA BASTA!
    Non oserete mettervi sulla mia strada!

    « NO! »

    Accadde tutto rapidamente: la follia dello stregone, l'ondata d'urto, le fiamme verdi, l'intervento di Nightingale... quando l'esplosione degli incantesimi li avvolse per intero, l'Elessedil vide il mondo accendersi e spegnersi d'improvviso, consapevole che di lì a breve una battaglia (o una fuga) li avrebbe infine attesi.

    -Ehi, da dove sono sbucati?!?!

    ...e così fu, anche se non nel modo in cui se l'era immaginato.
    Intorno a loro non vi era più il mago folle, né la sala del trono. Si ritrovavano in una... segreta? Questo era quanto suggerivano le pietre alle pareti e le gabbie con tanto di prigionieri. A giudicare dalla faccia sorpresa degli altri maghi, tuttavia, non doveva essere un piano del tanto temuto stregone.
    Lo sguardo del Demone si premurò dunque di fare la conta, ricercando immediatamente i compagni d'avventura: Ted, Agrodon, Gaspode e Uriel erano a lui vicino, così come Zakar -presenza che accolse con sensazioni contrastanti-.
    Aika e Nightingale?

    -Attaccateli!

    Seppur controvoglia, le attenzioni della Volpe furono costrette a spostarsi sugli altri individui a loro sconosciuti. Maghi per esser precisi, ma appartenenti a quale schieramento? Sorse spontaneo nell'Elessedil il desiderio di chiarire verbalmente la situazione -per quel che ne sapeva potevano essere alleati di Nightingale-, ma Zakar anticipò ogni loro mossa sollevandone una netta maggioranza contro il soffitto.

    -Oh...me ne sono sfuggiti tre.
    Che figuraccia!


    Una decisione di cui il Magister si guardò bene dal lamentarsi, viste le intenzioni palesate dai maghi nei loro confronti.

    -Carica! Ora! Attaccate ora!

    Una pioggia di fiamme si riversò lesta e furente sul gruppo di avventurieri, ma l'intervento del Cronomago

    « No. Non ancora. »

    unito allo spirito guerriero di Agrodon riuscirono ad arrestare interamente l'offensiva. Non l'unica a loro rivolta, tuttavia: attacchi mentali, percezione oramai innata nella mente dell'Elessedil. Fu la prima preoccupazione del Demone, che immediatamente erse uno scudo a protezione della sua mente, la risorsa più importante per una Volpe (ladra e per di più incantatrice). Una premura che avrebbe pagato a caro prezzo e sul suo stesso corpo, poiché nel contempo una saetta impattò violenta contro il suo petto. Fu percorso da una scossa, che irrigidì innaturalmente il busto e le braccia; la smorfia di dolore che si dipinse sul suo volto fu solo un contorno alla debolezza che colpì le sue gambe, costringendolo sulle ginocchia. Ci volle qualche istante e diversi respiri profondi -accompagnati da violenti colpi di tosse- prima riconquistare un respiro affannoso e irregolare.

    « He... »

    Esalò il Demone-Volpe, portando con naturalezza la mano a toccare la zona ferita: il vestito era lacerato, ed il suo petto puzzava di carne bruciata.

    « ...poteva andare peggio. »

    La cosa più importante ora era rispondere al fuoco, e a tal proposito

    DATECI DENTRO, GIOVANOTTI!

    aveva già individuato il suo bersaglio: il mago contro cui si era scagliato Gaspode. Avrebbe approfittato della distrazione generata dal cane per far fiorire fra le proprie dita il seme di una pianta spettrale. Rapido un germoglio sarebbe cresciuto nella mano dell'Elessedil, e da esso un pungiglione acuminato sarebbe saettato verso il petto del nemico, con l'intento di perforarlo e prosciugare brutalmente la sua linfa vitale.

    Punti Vita: 110 - 6,67 = 103,33
    Mana: 110% - 10% - 20% = 80%
    Riassunto: rilevo l'attacco mentale e mi difendo utilizzando Schermo di Pensieri a consumo medio. Subisco un danno poco inferiore al medio causato dalle saette.
    Contrattacco infine con Pianta Vampirica a consumo alto, nel tentativo di prosciugare il mago attaccato dal morso di Gaspode. Ricordo che l'evocazione è caratterizzata dalla passiva Maestro degli Inganni, che le dona un antiauspex a percezioni magiche e radar.

    Passive
    • Instant Casting: casting istantaneo degli incantesimi
    • Riserva Energetica: mana al 110%
    • Percezione Magica: auspex magico
    • Vento Magico: auspex radar
    • Schermo di Pensieri: mind-fuck alert + trick-detection + difesa malie
    • Maestro degli Inganni: anti-auspex [percezione magica + radar] per [evocazioni e personaggio]

    Equipaggiamento
    • Lacrima dell'Alfiere: tecnica per richiamare l'Alfiere di Laputa
    • Occhio della Notte: casting tecnica nei turni successivi

    Poteri utilizzati
    • Schermo di Pensieri
      L'abbandono del casato Elessedil ha comportato per il Demone-Volpe la perdita del potere innato che Byruum stesso gli aveva tramandato. Conscio tuttavia -grazie all'esperienza accumulata proprio nel regno di Celentir- di quanto una protezione da poteri di natura mentale sia assolutamente vitale, il Magister è stato in grado di ricreare con il supporto della sua magia un incanto capace di simulare in tutto e per tutto i medesimi effetti difensivi dell'ormai rimosso Dono Innato.
      Yoko sarà dunque in grado di mantenere perennemente elevato uno schermo magico di pensieri vacui e confusi, tali da impedire ad eventuali malie di sortire effetto. Sarà inoltre in grado percepire attività psichiche e illusorie dirette verso di lui, permettendogli dunque, a fronte di un adeguato impiego di mana, di potersi difendere dalle relative offensive.
      [Passiva di difesa dalle malie + passiva di Mindfuck Alert + passiva di Trick-Detection Alert + tecnica a consumo variabile di difesa mentale] (consumo medio)
    • Trappola di Bambù
      Incantesimo spietato, che esprime al meglio la vera entità demoniaca ereditata dal passato della Volpe.
      Evocando ancora una volta la selvaggia essenza del Mondo Spettrale, Yoko è in grado di far apparire improvvisamente dal terreno sotto un bersaglio designato un numero variabile di canne di bambù. Spietate e crudeli, alte circa due metri, il loro obbiettivo è quello di impalare le carni dell'avversario, provocando -oltre che evidenti e pericolose ferite- un lancinante dolore.
      Appartenendo alla sua dimensione originaria, ovviamente, risulteranno estremamente affilate e taglienti.
      La tecnica necessita però della trasmissione dell'essenza magica del demone argentato fino al punto d'improvvisa e rapida fioritura, che si manifesterà ai sensi dell'avversario con fremito nella terra ai suoi piedi. Il massimo raggio d'azione dell'incanto è di 7 metri.
      Durata: 1 turno
      Consumo: variabile (basso 4, medio 6, alto 8, critico 10)
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Endlos
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    -Oh, ovvio che non lo conoscete. Siete di Endlos, no? ~ ★

    Il Semidio ebbe un tuffo al cuore. Per quale motivo se n'era uscito con una frase simile? Voleva forse intimorirli? Una frase che -a parer suo- non stava facendo altro che girare il coltello nella piaga, data la situazione piuttosto delicata in quale si trovavano.
    A prescindere da quali emozioni avesse voluto instillare nel gruppo in quel momento non era importante, perché Ostrad pareva essersi risvegliato dallo stato di apparente timore nei confronti del giovane dai capelli a caschetto.

    -ORA BASTA!
    Non oserete mettervi sulla mia strada!

    Il capo villaggio richiamò all'ordine i presenti battendo il bastone in terra, generando un'onda d'urto che fece tentennare il Saggio di Dharma. Ritrovata la verve psicopatica, Ostrad era di nuovo pronto a lanciare un'offesa contro di loro, e questa volta non gli interessava affatto di coinvolgere anche Nightingale. Una fiammata verde si fece rapidamente strada nell'etere, dello stesso tipo di quella che li aveva attaccati al ritorno dal loro primo viaggio. Uriel spalancò gli occhi alla vista di quelle fiamme, già pronto a collegare le due cose, ma fu costretto a interrompere il flusso di pensieri per tentare di salvarsi prima di tutto la pelle.
    Fu Nightingale tuttavia a rispondere al fuoco; i due attacchi cozzarono, e un bagliore bianco annullò completamente i sensi del Semidio.

    ---

    Quando gli occhi ripresero a vedere, Uriel si trovava nella stessa posizione che aveva prima... eccetto che non si trovasse nello stesso luogo.
    Si guardò rapidamente intorno, confuso. Non erano più nella sala del trono, Ostrad non si trovava con loro, e nemmeno Aika. In compenso, a far loro compagnia c'erano dei prigionieri all'interno di alcune celle, ma soprattutto una dozzina di maghi confusi almeno quanto loro di trovare degli intrusi.

    -Attaccateli!

    Uriel scattò subito in posizione d'attacco, ma si arrestò improvvisamente dall'attingere alla sua risorsa energetica quando alcuni maghi cominciarono a schiantarsi rovinosamente contro il soffitto.

    -Oh... me ne sono sfuggiti tre.
    Zakar diede loro manforte.
    -Che figuraccia!

    -Carica! Ora! Attaccate ora!

    E in quel momento i tre superstiti gli lanciarono contro di tutto. Sergei Serfagorn e Agrodon furono i primi a reagire, innalzando degli scudi a difesa dei compagni. Non fu comunque sufficiente, perché Uriel percepì chiaramente che uno dei maghi stava attentando alla sua mente. Immediatamente, il Semidio erse una barriera divina prima che fosse troppo tardi, ma non fece invece caso alla saetta che stava per raggiungerlo in pieno petto. Dovette incassare il colpo come meglio poté; avvertì una forte scossa lungo tutto il corpo che gli fece sfuggire un lamento incontrollato, e indietreggiò di qualche passo. Istintivamente si portò una mano sulla zona colpita per controllare se ci fosse la presenza di sangue. Fortunatamente il colpo non era così potente, anche se i vestiti non poterono dire altrettanto.

    DATECI DENTRO, GIOVANOTTI!

    Si stava ancora riprendendo dall'impatto quando le parole di Gaspode gli echeggiarono nella mente.
    Scosse la testa ancora un po' intontito, per poi posare lo sguardo corrucciato verso uno dei maghi. Oh, ci avrebbe dato dentro eccome.
    Richiamò dal mondo degli Spiriti una creatura alta all'incirca due metri, simile ad un leone antropomorfo, con delle lunghe corna sulla testa e dei lunghi artigli affilati, palesandosi su quel mondo con un sonoro ruggito intimidatorio. Rapido, il leone accorciò le distanze dal mago con un balzo, le fauci spalancate e gli artigli protratti in avanti, con l'intento di affondare i denti sul tenero collo del suo bersaglio.
    Anche Uriel non perse tempo, e infondendo energia nella gemma che si trovava incastonata sul guanto sinistro, questa brillò generando sopra di sé dei piccoli punti lucenti disposti a ricordare la costellazione di un arco. Nell'altra mano plasmò la Luce in una freccia, e la incoccò su Sagittarius. Prese per bene la mira, intento a scoccare la freccia al cuore del mago nell'esatto momento in cui Berfomet fosse svanito, in modo che il mago vedesse la freccia arrivare solo quando era ormai troppo tardi per evitarla.




    AiqaIp8


    ♦ [color=#E8D69F]Status fisico: ottimale
    Status psicologico: ottimale

    Energia: █████████████████████ 75%

    Punti Ferita: █████████████████ 83.33

    Equipaggiamento:

    » Sagittarius: Arco + frecce (x9)
    » Diario : Un comune diario.

    Abilità Passive:

    » Expanded Mind: Memoria illimitata, +10% energia, Instant-casting
    » Innocent Aura: Auspex spirituale
    » Autorevolezza: Aura di carisma
    » I See the Light: Scurovisione
    » Perfect Body: Rigenerazione out-of-combat


    Abilità Attive:
    » Serendipity: Uriel chiama a sé la protezione della Luce, che gli permette di proteggersi dagli attacchi mentali.
    [Consumo Variabile]

    » Berfomet: E' il primo Spirito astrale che Uriel ha avuto e ne è molto legato. Agile, scattante, fiero, una vera bestia. Questa evocazione ricorda un leone con un paio di corna molto lunghe piegate all'indietro. Con movimenti scattanti, Berfomet può raggiungere la sua preda quasi all'istante ed è in grado di perforarla con i suoi artigli. E' anche in grado di stare in piedi su due zampe, raggiungendo un'altezza di poco più di due metri.
    Lo scopo di Berfomet è di squarciare l'avversario, causandogli più tagli possibili in qualunque parte del corpo.
    [Consumo Alto]


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    Impeto e tempesta

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    Clepsamia
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    v6zMMmf

    C'era una volta un mondo lontano lontano - ma non troppo.
    Una luna distante e graziosa nei cieli di Endlos, così vicina eppure misteriosa,
    oggetto delle più disparate teorie da parte degli studiosi del cielo.
    C'era una volta un portale apparso dal nulla nelle ampie e dorate distese di grano sospese nel cielo,
    e poi un altro, un altro ancora nascosto fra gli alberi di una fitta foresta al tramonto.
    C'era una volta una scuola di magia, ricolma di studiosi avidi di sapere...
    ... e poi c'erano degli impavidi, endlossiani che sfidarono il Maelstrom.
    Denaro? Gloria? Cosa li spinse a sfidare l'ignoto?
    Passo dopo passo percorrono nuovi sentieri bendati.
    Un bivio, un contrattempo, ed un grande dipinto per i posteri si colora.
    Verde e rossa la terra, luce nel cielo.

    ???

    « (Alle tue spalle! Girati, presto!) »
    Preso dal panico, colui che aveva indietreggiato -sussurrando appena parole arcane e scaricando grazie ad esse una pioggia infernale sui nemici- si voltò di scatto. Fu probabilmente il movimento brusco a permettergli di non prendere il martello in pieno viso, tuttavia l'impulso telecinetico fornito da Gaspode riuscì comunque ad intercettare la sua scatola cranica ed il mago si trovò in un attimo con pezzi di cervello e cranio sparsi per quella segreta. Ciò che rimaneva del capo ed il corpo ormai inerte caddero a terra privi di vita, lasciando tuttavia che delle piccole ampolle legate alla cintola rotolassero sul pavimento. Erano quattro, piccole e semplici, dal vetro trasparente e liquidi colorati, un paio blu ed un paio rosso.

    Non contento di quanto accaduto, il vecchio Gaspode, approfittando della piccola stazza e del suo essere -almeno in apparenza- un "innocuo" cagnetto spelacchiato, zigzagando fra i presenti raggiunse infine un nuovo obbiettivo: l'inguine scoperto di un altro mago. Affondò i denti, non trovando armature che potessero proteggere lo sventurato. Questo urlò con una strana vocetta acuta, alzando istintivamente il ginocchio nel tentativo di colpire il cagnetto e fargli abbandonare la presa.
    Infastidito (e per questo decisamente sofferente) dall'intervento del cagnetto, non ebbe modo (o la giusta concentrazione) di evocare una barriera adatta all'aggressione della Volpe, ragion per cui la sottile patina luminescente che vi frappose si squarciò prima e spaccò poi, così che il bambù lo trafiggesse. Non fu mortale nell'immediato: quando l'incanto raggiunse la sua conclusione, egli si accasciò a terra, morente ma ancora vivo, e prese a trascinarsi lontano dagli sconosciuti in un disperato tentativo di fuga.

    L'ultimo dei tre maghi fu il più fortunato: sebbene la visione del terribile Berfomet lo avesse spaventato più del previsto e la freccia fosse riuscita a bloccargli l'intero arto sinistro, giungendo alla spalla ma non al cuore, non fu così in ritardo nella risposta da perdere la vita; aprendo il palmo della mano verso la bestia, scaricò su di essa un'onda di energia azzurrina che -giunta a destinazione e circondando l'evocazione- l'avrebbe congelata. Altrettanto rapido fu il successivo incantesimo: generò pietra a forma di mano ben stretta, così che finisse sulla statua di ghiaccio, rompendola in frantumi e rendendo vano lo sforzo del Saggio.

    Lo scrosciare di una creatura che va in pezzi fu di una cacofonia a dir poco raggelante. Il nemico si fermò ad osservare la sua opera, sorridendo con soddisfazione anche della disgrazia dei compari e della sua "vittoria". Eppure, agli angoli degli occhi ancora stretti in piccole fessure felici, del sangue vermiglio prese inspiegabilmente a scorrere... e pure al naso, e pure alle orecchie, ed agli angoli della bocca.
    Fu falciato e finito da Agrodon alla carica, schizzando sangue da ogni dove, e mentre l'ultimo superstite scoppiava a piangere a quell'orrenda vista, il battito di mani del sempreverde Zakar segnò inesorabilmente la fine di quello scontro.
    Quello e la testa del "piangente" che esplodeva sotto i loro occhi.

    -Siete stati davvero superbi! I miei complimenti ~ ★

    Lo disse tutto allegro, come suo solito... prima di diventare improvvisamente serio.
    E fu abbastanza strano, considerando il soggetto; iniziò a guardarsi intorno con aria pensierosa, lanciando qualche occhiata indifferente alla povera gente dietro le sbarre. Infine iniziò a parlare fra sé, come se anche lui cercasse una soluzione di quanto accaduto.

    -Dislocamento... interessante. Forse Ostrad non voleva ottenere questo- mugugnò appena, camminando avanti ed indietro per tutto lo spazio di quella segreta -Lo squarcio deve averci spostato ma... dove? Nella più vicina confluenza di energia arcana?
    Sbuffò. Mai realmente spaventato, ma vistosamente scocciato.
    -L'ultimo ricordo è di noi nella sala del trono. Vediamo... se siamo ancora nel castello, non... OH! MA CERTO! Non è "dove" ma "quando"!

    Turno 8


    Molto bene, prima "prova" superata, ma non a pieni voti.
    Il mio consiglio è di ricontrollare ora cosa vi manca in scheda e cosa vi sarebbe potuto servire e postarlo subito in revisione, così da colmare le lacune nella parte tecnica "preparatoria". Se non avete punti, tappatele, ma fatelo ora o le dimenticherete.

    Nel gioco vero e proprio non siete andati male. Ciò che avete sperimentato in questo turno è una versione lievemente più complessa del classico combattimento "basic" che tutti conosciamo. Per questo, anche se già duellate periodicamente, vi dico molto sinceramente: imparate il gioco di squadra, perché non siete affatto allenati (lo dico anche e soprattutto per la vostra fase preparatoria in chat, quando vi siete accordati fra voi) e in una quest non facile la coordinazione può diventare vitale.
    Siete una gilda e un party, e quando le quest sono molto difficili è importante unire le forze, o si soccombe. Non basta accumulare mana perché si è in tanti: un party funzionante non deve avere elementi che giocano come singoli in situazioni come questa.

    Detto ciò, andiamo avanti. Non inserisco specifiche sul post perché voglio che leggiate bene sia questo che il post precedente: ci sono almeno 3 cose importanti da fare nella nuova location, più altre possibili. Decidete il da farsi: a questo giro vi lascio qualche giorno in più per trovarvi comodi coi post del Circo e (soprattutto) per farvi confrontare fra voi.
    Se ci son dubbi, sapete dove contattarmi.

    Scadenza: 3 Maggio, ore 23:59.
    Buon divertimento!



    Edited by Drusilia Galanodel - 20/4/2018, 01:23
     
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    Comincio a pensare di dover escogitare dei modi un tantino meno cospicui di assassinare qualcuno. Va' che macello che c'è in terra, che fra pezzi di cervello e schegge di cranio sparsi in giro, pare che abbia appena aperto un uovo molto grosso. Avevo fatto un lavoro più pulito perfino con Roose Goldwyne, ed è tutto dire.

    Beh, se non altro è andato giù subito. Quello che ho morso e che in tutta risposta mi ha tirato una ginocchiata (che ha fatto male, ma non abbastanza da farmi mollare la presa, complice anche la posizione poco ideale da cui è stata sferrata) è invece ancora vivo e... vegeto abbastanza da tentare di trascinarsi via disperatamente.
    Che se arriva a fare una dozzina di piedi è tanto.

    Quanto all'ultimo, questo riesce invece a difendersi, almeno fino a quando non comincia a sanguinare da ogni orifizio concepibile sul capo. Agrodon e le sue tonnellate fanno il resto, travolgendo il disgraziato senza molte cerimonie, ed ecco che abbiamo un secondo contendente per il dubbio premio di “morte più disordinata della giornata.”

    Infine, un battito di mani di Zakar dopo, ecco che il tizio che fugge in lacrime vede la propria testa esplodere in mille pezzi senza un'apparente ragione (ma ho come l'idea che c'entri quel tizio). Ho capito che mi devo accontentare del secondo posto, insomma.

    -Siete stati davvero superbi! I miei complimenti ~ ★

    Commenta, come se per nulla infastidito da questa situazione. Presumo che ciò significhi che egli sappia dove siamo e perché. Almeno credo, perché ora...

    -Dislocamento... interessante. Forse Ostrad non voleva ottenere questo- ...ha preso a parlare da solo. -Lo squarcio deve averci spostato ma... dove? Nella più vicina confluenza di energia arcana?
    Sbuffa, seccato. Come non detto, insomma.
    -L'ultimo ricordo è di noi nella sala del trono. Vediamo... se siamo ancora nel castello, non... OH! MA CERTO! Non è "dove" ma "quando"!

    Ascolto questa ipotesi mentre annuso le fialette che sono cadute a terra al mago che ho fatto fuori un minutino fa. A proposito di tempo, secondo questo tipo noi avremmo appena viaggiato attraverso di esso. Ciò che vorrei capire, però, oltre al come sia successo (ma questa la lascio volentieri al vice-rettore), è... quando, appunto. Siamo nel passato o nel futuro, tanto per cominciare? Siamo inoltre nella stessa stanza, o la traslazione è stata anche spaziale?

    Qualcuno prende queste fialette?
    domando telepaticamente, escludendo ovviamente Zakar dall'appello.
    Qualcuno magari chieda anche a quel tipo perché ci abbia aiutato, e se abbia predetto a sua volta il nostro arrivo. Ah, e che diavolo sta facendo Ostrad, pure. Poi pensiamo pure ad Aika e a Nightingale.

    Anche perché, adesso come adesso, troppe domande in una volta mi sembrano non esattamente il massimo. Senza contare i... prigionieri che ci sono qui. Sono tutti malati di qualcosa, e non capisco se abbiano contratto questa malattia prima di entrare in prigione o dopo, tramite qualche infezione di sorta. Credo che questo possa trattarsi di un qualche lazzaretto, ma...
    Magari qualcuno se la sente di parlare con questi disgraziati? Sempre ne siano ancora in grado. Magari scopriamo qualcosa pure su quei disegnini gialli sui muri che sembrano edere.

    GaspodeStato fisico: Sull'orecchio destro oramai si sta facendo oramai la crosta.
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    Passive: Anti-Malia, olfatto sviluppato, immunità alle malattie, percezione pericoli, mindfuck alert, trick detector, telecinesi, telepatia.
    Scenici: Daltonismo, eterna vecchiaia, conoscenza del linguaggio umano e canide, nuvola di malattie attorno alla sua persona.
    Equipaggiamento: Frammento di AI, Ricevitore, Carta da Gioco - Asso di Cuori.
     
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    L'azione scoordinata del gruppo sembrò risolvere in qualche modo la situazione: il martello lanciato dal duo animale Gaspode-Agrodon mise fuori servizio il primo dei maghi, con uno spettacolo tanto brutale quanto quello realizzato poco prima da Zakar. Più elegante senza ombra di dubbio la soluzione adottata dalla Volpe: la linfa vitale risucchiata dal nemico fece fiorire una pianta spettrale degna della bellezza dell'Alfiere Errante, anche se l'aiuto di Zakar fu necessario per portare a termine l'opera incompleta del Magister. Infine -sempre sul tema splatter- la chiusura sul secondo mago, spiaccicato contro la parete dalla carica dell'elefante.

    -Siete stati davvero superbi! I miei complimenti ~ ★

    Fu lieto l'Elessedil nel ricevere la conferma sullo schieramento di quel mago misterioso.

    -Dislocamento... interessante. Forse Ostrad non voleva ottenere questo. Lo squarcio deve averci spostato ma... dove? Nella più vicina confluenza di energia arcana?
    L'ultimo ricordo è di noi nella sala del trono. Vediamo... se siamo ancora nel castello, non... OH! MA CERTO! Non è "dove" ma "quando"!


    Le informazioni che comunicò invece in seguito non furono particolarmente confortanti... avevano viaggiato nel tempo?
    Lo sguardo del Demone-Volpe saettò con estrema naturalezza sulle iridi di Serfagorn: Fenice del Tramonto Cremisi e Custode del Tempo.

    « Sei in grado di confermarlo? »

    Fra tutti i presenti nella stanza lui senza dubbio avrebbe dovuto possedere le competenze e le conoscenze di cui avevano bisogno... ammesso che il distacco dal Casato Von Seamond non l'avesse privato dei suoi poteri.
    ...che anche in quel caso si sarebbero probabilmente limitati ad un "sì, siamo nel passato! Per questo non dovete fare null-NON MUOVERE QUELLA PIETRA NO AHHHHHH COSA HAI FATTO", ma valeva la pena provare.
    Casato inutile misterioso, quei Von Seamond.

    La telepatia di Gaspode si premurò invece di fare il punto sulla situazione, elargendo possibili scenari da considerare. La Volpe non poté fare a meno di rispondere con un sopracciglio aggrottato, traduzione per lui ovvia di "ma è ancora necessario conservare la tua copertura?". Anche perché erano rimasti solo loro e dei malati in gabbia, oltre a Zakar che probabilmente già aveva scoperto il loro segreto. Anzi, sicuramente l'aveva già fatto, ed anche Ostrad stesso, considerando che li aveva spiati per gran parte del tempo.

    « Zakar... »

    A prendersi dunque il compito forse più rischioso fu l'Elessedil stesso: doveva ancora decifrare la personalità di quel figuro, ed era ben certo di voler mantenere la sua forza come alleata. Pertanto si sincerò di parlarci in prima persona, nei toni più neutri e pacifici che erano in suo possesso.

    « Pensi che si sia trattata di una casualità, o qualcuno potrebbe averci mandato qui intenzionalmente? »

    La domanda del Magister non fu casuale: nella loro ultima avventura erano già stati aiutati da una forza esterna. Una situazione ricorrente, ammettendo che la luce verde che aveva provato ad afferrarli nel portale fosse Ostrid, e la luce accecante Adam. Sarebbe stata la seconda volta e, cosa più importante, avrebbe chiarito loro le azioni che avrebbero dovuto intraprendere in quel momento. Se Adam li aveva proiettati in una linea temporale differente vi doveva essere un motivo, uno scopo che avrebbero dovuto raggiungere prima di far ritorno.
    Già, ma in quel caso... perché Nightingale ed Aika non erano lì con loro? Che fosse stato invece il primo ad aver agito in loro difesa?

    « Dobbiamo cercare di capire se ci troviamo nel passato o nel futuro. »

    La frase successiva venne rivolta nuovamente a Serfagorn e stavolta anche ad Uriel; forse il potere che aveva utilizzato alla torre dei maghi li avrebbe nuovamente aiutati in qualche modo. Era essenziale comprendere la linea temporale, prima di intraprendere qualunque tipo di azione. Le capacità magiche dell'Elessedil purtroppo sarebbero state poco utile in tal senso, ma se non altro non avvertiva strani incanti intorno a loro.

    Punti Vita: 103,33
    Mana: 80%

    Passive
    • Instant Casting: casting istantaneo degli incantesimi
    • Riserva Energetica: mana al 110%
    • Percezione Magica: auspex magico
    • Vento Magico: auspex radar
    • Schermo di Pensieri: mind-fuck alert + trick-detection + difesa malie
    • Maestro degli Inganni: anti-auspex [percezione magica + radar] per [evocazioni e personaggio]

    Equipaggiamento
    • Lacrima dell'Alfiere: tecnica per richiamare l'Alfiere di Laputa
    • Occhio della Notte: casting tecnica nei turni successivi
     
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    Ted Carter



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    A causa dell’attacco mentale che lo aveva colpito con tanta forza, Ted Carter, si stava ancora dimenando al suolo sottomesso dal dolore che gli trafiggeva la testa. Questa sua posizione non gli permise quindi di vedere come il suo elefante, nonostante le varie ferite riportate, fosse riuscito a falciare con pura potenza animalesca un nemico.
    Nel suo cuore sarebbe stato veramente fiero di lui.

    "Da - Dannazione. Sono ancora bloccato ..."

    Riuscì a dire prima che una nuova scossa di dolore gli percorresse la mente.
    Era obbligato a lasciare tutto in mano al suo fidato famiglio, che ancora non riusciva a credere cosa era riuscito a fare con la sua carica.

    "Tranquillo Ted, lascia tutto in mano mia."

    Provò a dire mentre la pesante mano passò sulla ferita che gli aveva colpito il volto.
    Percepiva ancora tanto dolore, che era andato aumentando dopo che la battaglia aveva raggiunto il suo epilogo.

    -Siete stati davvero superbi! I miei complimenti ~ ★

    Sembrò ironizzare Zakar.
    Proprio come a Ted, neppure al grosso pachiderma piaceva quella figura molto volubile ed estremamente potente. Era un’accoppiata che non gli piaceva affatto.

    -Dislocamento... interessante. Forse Ostrad non voleva ottenere questo. Lo squarcio deve averci spostato ma... dove? Nella più vicina confluenza di energia arcana? L'ultimo ricordo è di noi nella sala del trono. Vediamo... se siamo ancora nel castello, non... OH! MA CERTO! Non è "dove" ma "quando"!

    Non sapendo su quali basi ragionasse, Mustang non riuscì pienamente a comprendere il suo ragionamento e preferì andare a raccogliere le strane fiale piuttosto che parlare ancora con lui. Dato che il cane lo aveva contattato per un canale telepatico, trovò giusto eseguire il compito senza sbandierarlo troppo a tutti.
    Con lentezza, dovuta sia al peso che alle ferite, raccolse le strane pozioni notando come alcune erano di colore rosso e altre di colore blu.
    Che riguardasse in qualche modo sia la loro salute e il loro mana?

    Ted Carter
    Stato Fisico: Ferita al ventre, Ferita ad entrambe le spalle, Ferita alla faccia (Medio Diffuso)
    Stato Mentale: Ottimo
    Vita: 100
    Mana: 70%
    N o t e
    +10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima; Mindfuck-alert

    The Energy:
    Fin dal primo giorno che Ted è arrivato su Endlos qualcosa in lui è cresciuto drasticamente: la propria energia. Da prima presente, ma silenziosa, è cresciuta a tal punto da sviluppare una serie di bonus che il corpo del pugile riesce a sostenere. Un’aumento delle energie di base è stato uno dei primi bonus che ha percepito il pugile. Con il tempo ha iniziato anche a sviluppare peculiari abilità, come la capacità di percepire cosa si muovesse intorno a lui nel raggio di quindici metri o perfino di occultare la propria anima ai mali intenzionati. Inoltre la sua rigenerazione è aumentata in maniera esponenziale tanto che, fuori dai combattimenti, è riuscito perfino a riattaccassi arti persi o guarirsi da ferite profonde, le quali non perdevano neanche un goccio di sangue grazie all’energia che bloccava le varie emorragie creando una barriera protettiva intorno alla ferita. Allenandosi, con il capitano della divisione verde Firion, Ted è stato in grado di modificare ulteriormente la sua energia che ha iniziato a captare anche i vari attacchi mentali che potrebbero colpirlo, un segnale di pericolo lo avvertirà in caso si trovasse sotto attacco da parte di un'offensiva mentale.

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    N o t e
    +100% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia

    The Champion:
    Potendo vantare il titolo di campione mondiale di Boxe, il corpo di Ted è per antonomasia più robusto e tonico rispetto a molti altri. Le continue sessioni di allenamento gli hanno permesso di potenziare la forza (Aumentata ulteriormente dal Bracciale di Ercole), l’agilità e la resistenza portandole ad un livello superiore a quelle del comune essere umano. L’energia poi ha valorizzato quelli che erano già alcuni dei suoi punti forti. Da un giorno ad un’altro, Ted, ha smesso di provare dolore, qualsiasi esso fosse, come se i suoi nervi fossero stati bruciati dall’improvviso aumento di energia. La pelle, già coriacea di suo, con il tempo e i combattimenti, ha sviluppato una durezza paragonabile a quella delle rocce.

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    N o t e
    Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa; Istan-Casting

    The Training:
    Da quando Agrodon Mustang ha iniziato a seguire il percorso del pugile attraverso la magia, quest’ultimo, si è ritrovato costretto a studiare e ad allenarsi per migliorare le sue capacità nel padroneggiarla. Per quanto Ted preferisca dire che non è merito di nessuno, questi studi gli hanno permesso di sviluppare una certa resistenza alla fatica, che solitamente incrementerebbe con l’abbassare delle energie, ciò gli permettere di essere più lucido durante i combattimenti. Quando però raggiunge la soglia minima, Carter sviene come chiunque altro. Inoltre è stato possibile notare come la velocità nel lanciare qualsiasi tipo d'attacco o difesa sia aumentata, permettendoli così di diventare ancora di più un'avversario temibile. Gli allenamenti in coppia, hanno inoltre intensificato il contatto mentale fra i due, ottenuto originalmente da un contratto con la Seele. Adesso fra i due vi è un forte canale telepatico, nel quale riescano a scambiarsi informazioni e anche immagini.

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    Agrodon Mustang
    Stato Fisico: Ferite ad entrambe le zampe posteriori, Ferita al ventre, Ferita alla testa (Medio Diffuso)
    Stato mentale: Ottimo
    Vita: 100


    Agrodon Mustang:
    Agrodon è un grosso elefante antropomorfo, alto circa due metri e mezzo e pesante centonovanta chili. Nonostante abbia già passato la soglia dei centodieci anni, la particolare costituzione della sua razza, lo fa ancora sembrare un vecchio elefante arrivato da poco alla sessantina.

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    Terremoto:
    Nonostante sia un politico, Agrodon è particolarmente legato a quest'arma, la quale gli venne donata dal padre in punto di morte, dopo che venne rubata e usata dallo stesso per uccidere il precedente proprietario: Lord Jarus, Comandante della Legione Nera.
    Su di essa vi è sia una maledizione, la quale vuole che l'arma stessa sia assetata di sangue, sia una promessa che Agrodon fece al padre durante il passaggio della medesima.
    Terremoto è un martello da guerra, fatto interamente di metallo e lungo all’incirca un metro e mezzo.

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