[Quest n°4] - Clepsamia

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    Da un posto EPICANTE

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    Ted Carter



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    Ostrad sembrava essersi rassegnato alla realtà dei fatti.
    I suoi occhi, vacui e ormai stanchi, non erano nuovi per quelli di Ted Carter.
    Già altre volte aveva visto quello sguardo sconsolato di chi ormai, dopo troppe delusioni, aveva deciso di mollare e di lasciarsi semplicemente andare.

    "Quindi anche lui alla fine è giunto alla conclusione che l’unico futuro possibile è quello con la sua morte."

    Il pugile lanciò un’occhiata tanto gelida al suo maestro che persino quest’ultimo se ne rese conto, sobbalzando leggermente quando incrociò i suoi occhi.

    "Pensare che l’unica soluzione sia la morte è da perdenti oltre che da codardi. Ostrad potrebbe cercare la redenzione in altri modi, mi spiace soltanto che non abbia pensato a quali ..."

    La loro conversazione era chiusa all’interno delle loro menti e nessun’altro poteva udirli. Chissà altrimenti cosa avrebbero potuto dire riguardo a quella sua opinione.

    "... non hai ascoltato quello che ha detto prima? Ha visitato altri possibili futuri e l’unica cosa che può veramente aiutare suo figlio è che lui esca di scena. Lui e il suo bastone."

    "Ho sentito cosa ha detto elefantone, però ciò non toglie che vi è sempre un’altra strada. Un bivio che non ha ancora percorso … però ormai parlare è troppo tardi. Stanno agitando le mani questi maghi, penso che stiamo per tornare finalmente al nostro tempo."

    L’intuizione di Ted non era tanto sbagliata e infatti, fra altre magie e mostri, una densa luce avvolse lui, Agrodon e tutti i suoi alleati, riportandoli in questo modo al loro presente.

    -°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-°-

    -L'Eterno vi farà a pezzi! Sudici stranieri! Schifosi invertebrati!

    Ted sospirò e si massaggiò gli occhi.
    Quel piccolo trucco non era stato così tanto piacevole.

    "Eccolo Ted è proprio lui. Uccidilo adesso … VAI!"

    "No … non voglio uccidere nessuno. Non l’ho mai fatto, non capisco perchè dovrei iniziare adesso."

    "Forza Ted non fare il ragazzino ...", nonostante stesse soltando pensando quelle parole l’energia che ci stava mettendo riaprì alcune delle ferite riportate in precedenza, "... colpiscilo!"

    "Uso i pugni per evitare di uccidere le persone. Ho colpito qualcuno più forte del dovuto ma mai con l’intenzione di uccidere. Non sono un assassino, sono solo un pugile Agrodon. Ci deve essere un’altro modo."

    Il volto si abbassò in direzione dei guantoni.
    Lo sguardo era pieno di dubbi e incertezze e se, semplicemente, non ci fosse un’altro modo? Non poteva mica esserci per tutto. Forse per occasioni come quella l’unica cosa che si poteva fare era puntare a … uccidere.

    "Ted ripensa ad Aika come era ridotta e invece guardala ora. Vuoi che finisca di nuovo in quella maniera? Più morta che viva."

    Senza fare cenno alcuno in direzione di Gaspode, lasciò che il piccolo cane potesse usare nuovamente il suo martello.

    "No … non voglio."

    Gli occhi carichi di tristezza si alzarono nuovamente verso Ostrad.
    Un malvagio? Forse.
    Un povero vittima degli eventi? Sicuramente.

    "Ehi ragazzo ...", urlò il pugile con aria pacata mentre alzava la mano sinistra verso il nemico, "... ci si vede a giro!"

    Il fulmine che scaturì dal palmo era talmente potente che fu costretto ad appuntare i piedi per non venire sbilanciato. Una vera e propria saetta diretta verso il volto dell’uomo.

    Ted Carter
    Stato Fisico: Ferita al ventre, Ferita ad entrambe le spalle, Ferita alla faccia (Medio Diffuso)
    Stato Mentale: Ottimo
    Mana: 30%
    N o t e
    +10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima; Mindfuck-alert

    The Energy:
    Fin dal primo giorno che Ted è arrivato su Endlos qualcosa in lui è cresciuto drasticamente: la propria energia. Da prima presente, ma silenziosa, è cresciuta a tal punto da sviluppare una serie di bonus che il corpo del pugile riesce a sostenere. Un’aumento delle energie di base è stato uno dei primi bonus che ha percepito il pugile. Con il tempo ha iniziato anche a sviluppare peculiari abilità, come la capacità di percepire cosa si muovesse intorno a lui nel raggio di quindici metri o perfino di occultare la propria anima ai mali intenzionati. Inoltre la sua rigenerazione è aumentata in maniera esponenziale tanto che, fuori dai combattimenti, è riuscito perfino a riattaccassi arti persi o guarirsi da ferite profonde, le quali non perdevano neanche un goccio di sangue grazie all’energia che bloccava le varie emorragie creando una barriera protettiva intorno alla ferita. Allenandosi, con il capitano della divisione verde Firion, Ted è stato in grado di modificare ulteriormente la sua energia che ha iniziato a captare anche i vari attacchi mentali che potrebbero colpirlo, un segnale di pericolo lo avvertirà in caso si trovasse sotto attacco da parte di un'offensiva mentale.

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    N o t e
    +100% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia

    The Champion:
    Potendo vantare il titolo di campione mondiale di Boxe, il corpo di Ted è per antonomasia più robusto e tonico rispetto a molti altri. Le continue sessioni di allenamento gli hanno permesso di potenziare la forza (Aumentata ulteriormente dal Bracciale di Ercole), l’agilità e la resistenza portandole ad un livello superiore a quelle del comune essere umano. L’energia poi ha valorizzato quelli che erano già alcuni dei suoi punti forti. Da un giorno ad un’altro, Ted, ha smesso di provare dolore, qualsiasi esso fosse, come se i suoi nervi fossero stati bruciati dall’improvviso aumento di energia. La pelle, già coriacea di suo, con il tempo e i combattimenti, ha sviluppato una durezza paragonabile a quella delle rocce.

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    N o t e
    Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa; Istan-Casting

    The Training:
    Da quando Agrodon Mustang ha iniziato a seguire il percorso del pugile attraverso la magia, quest’ultimo, si è ritrovato costretto a studiare e ad allenarsi per migliorare le sue capacità nel padroneggiarla. Per quanto Ted preferisca dire che non è merito di nessuno, questi studi gli hanno permesso di sviluppare una certa resistenza alla fatica, che solitamente incrementerebbe con l’abbassare delle energie, ciò gli permettere di essere più lucido durante i combattimenti. Quando però raggiunge la soglia minima, Carter sviene come chiunque altro. Inoltre è stato possibile notare come la velocità nel lanciare qualsiasi tipo d'attacco o difesa sia aumentata, permettendoli così di diventare ancora di più un'avversario temibile. Gli allenamenti in coppia, hanno inoltre intensificato il contatto mentale fra i due, ottenuto originalmente da un contratto con la Seele. Adesso fra i due vi è un forte canale telepatico, nel quale riescano a scambiarsi informazioni e anche immagini.

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    Agrodon Mustang
    Stato Fisico: Ferite ad entrambe le zampe posteriori, Ferita al ventre, Ferita alla testa (Medio Diffuso)
    Stato mentale: Ottimo
    Vita: 100


    Agrodon Mustang:
    Agrodon è un grosso elefante antropomorfo, alto circa due metri e mezzo e pesante centonovanta chili. Nonostante abbia già passato la soglia dei centodieci anni, la particolare costituzione della sua razza, lo fa ancora sembrare un vecchio elefante arrivato da poco alla sessantina.

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    Terremoto:
    Nonostante sia un politico, Agrodon è particolarmente legato a quest'arma, la quale gli venne donata dal padre in punto di morte, dopo che venne rubata e usata dallo stesso per uccidere il precedente proprietario: Lord Jarus, Comandante della Legione Nera.
    Su di essa vi è sia una maledizione, la quale vuole che l'arma stessa sia assetata di sangue, sia una promessa che Agrodon fece al padre durante il passaggio della medesima.
    Terremoto è un martello da guerra, fatto interamente di metallo e lungo all’incirca un metro e mezzo.

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    Attive:

    It’s a Thunder Motherfucker:

    Essendo un manipolatore del fulmine, Ted può vantare l’abilità di scagliarli come lance. Le saette partono dal suo corpo nello stesso modo in cui un fulmine parte dal cielo. La potenza e gittata della saetta dipende dal consumo di mana, che in alcuni casi, riesce anche a coprire una lunga distanza. In caso il fulmine scagliato da Ted venga a contatto con del metallo, per effetto Joule, l’oggetto potrebbe surriscaldassi o perfino fondersi.
    Consumo: Variabile (Basso/5m, Medio/7m, Alto/10m, Critico/15m).
     
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    La storia ha orrore dei paradossi.

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    Flusso.

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    -Zakar, ricordi quando mi parlasti dei nodi temporali? A quanto pare... la morte di mio figlio è uno di questi. In qualunque futuro abbia creato per lui, egli muore. In tempi e modi diversi, ma in ogni linea temporale non supera i trent'anni.
    Gli occhi gli si fecero lucidi e perfino Nightingale mostrò segni di tentennamento nei suoi riguardi, in quel preciso istante. Immagino che cercare un motivo a questo sia impossibile per noi mortali... ed invero nemmeno mi interessa più, esattamente come non provo nulla per questo mondo ingiusto.


    Lo sguardo carico di empio disgusto dello stregone verde per il nuovo rivelato Ostrad vacillò per qualche istante, nel mentre che un profondo respiro veniva mandato giù, assieme a qualunque nascituro sentimento di empatia per quell'individuo. Ostrad aveva sacrificato tutti, il suo essere uomo ed il suo essere debole ed egoista lo avevan portato a distruggere una realtà intera e chissà quante linee temporali, soltanto per un suo semplice tornaconto. Serfagorn aveva visto questo modus operandi decine di volte nella storia dell'uomo, sacrificare tutti per il bene di uno solo. Ripugnante.

    -L'unico modo per correggere tutte le linee temporali è quello di uccidermi e portare via il mio scettro da questo mondo: anche se riusciste a convincermi di smettere, potrei cedere alla speranza... oppure potrei uccidermi, ma l'Eterno darebbe lo stesso potere a qualcun altro. Se vi aiuto a tornare indietro, promettete di finirmi e portare via questo potere. Non voglio sopravvivere al mio amato figlio... e non voglio che lui si spenga vedendo suo padre in pezzi. Queste sono le mie ultime volontà.

    Ciononostante il blasfemo aveva infine deciso di aiutarli, richiedendo come compendio la sua semplice dipartita da quel mondo. Era una richiesta in realtà scomoda per il Cronomago, che non avrebbe avuto alcun modo di poter epurare le sozze azioni di quell'uomo dal suo corpo mortale, tuttavia nella morte avrebbe potuto chiedere remissione ai suoi peccati, ritornando infine alla ruota del destino.

    « E sia. »

    Intanto il frastuono dell'avanzata nemica non lasciava adito a dubbi. Erano arrivati. Nightale si frappose fra il gruppo ed il drappello di nemici, che fieri dopo aver sfondato il portone d'entrata alla sala con una facilità impressionante, si scagliavano con veemenza brandendo le loro lame mortifere. Nightale vacillò sotto un paio di colpi nemici, donando ai ragazzi preziosi secondi che permisero ad Ostrad e Zakar d'interagire con i poteri del flusso corrotto.
    Ancora una volta quella sensazione di odio e disgusto pervase la fenice del tramonto, che cercando di farci caso il meno possibile si concentrava sulla figura del loro collega Nightale, giusto in tempo per vederlo cadere a terra esanime, col cranio frantumato. il suo ultimo grande gesto. Poi nuovamente, il buio.

    -L'Eterno vi farà a pezzi! Sudici stranieri! Schifosi invertebrati!

    Eccolo li, come se l'avessero impacchettato per il compleanno dello stregone di smeraldo. Ostrad in tutto il suo "splendore" ancora giovane, ancora non macchiatosi degli orrendi errori che lo avrebbero portato a cambiare il normale corso degli eventi. Eccolo li l'abominio, la diga che nel bel mezzo del fiume del destino ne tentava di cambiare il corso, creando esondazioni nel corso degli eventi. Patetico.

    « E' finita Ostrad. Hai il permesso di morire. »

    La mossa del gruppo fu repentina e violenta, come una grande mano pronta a schiacciare una zanzara troppo molestra, una zanzara che aveva osato succhiare troppo a tutti loro.
    Il palmo della mancina di Sergei si aprì in direzione di Ostrad, vomitando nella realtà delle bellissime fiamme verdi color smeraldo, potere temporale allo stato puro, esse viaggiarono in linea retta verso il corpo del blasfemo, seguendo una traiettoria che non le avrebbe portate a scontrarsi con le altre offensive dei suoi compagni, intanto la destra si sollevava col palmo verso l'alto, generando dalle medesime fiamme smeraldine una figura alata dalle fattezze d'una fenice, che magnifica spalancò le fauci librandosi in aria, al di sopra della battaglia. Essa avrebbe atteso qualche attimo che tutti gli attacchi andassero a compiersi, per poi gettarsi a capofitto sul corpo del Cronomante corrotto, al fine di porgere lui l'estrema unzione, qualora qualcosa di lui fosse rimasto ancora integro.


    Energia: 30 (60-30)
    Punti vita: 73,33
    Attive



    Fiamme Cronoplastiche
    La mano del tessitore si allunga, e le dita aperte come pallide zampe di ragno, rigurgitano nella realtà smeraldine fiamme temporali, queste, che possono raggiungere parecchi metri di distanza - fino a quindici - si muovono in linea retta cercando la carne nemica a cui avvilupparsi per manifestare sul su di essa i loro arcani effetti. Le fiamme cronoplastiche non sono nient'altro che flusso temporale allo stato puro, mondo da ogni corruzione; Gli effetti su una creatura che non sia un Apostolo appaiono immediatamente, il corpo muta in maniera sconcertante, ringiovanisce e pochi attimi dopo invecchia, come chiuso in un'insensata ruota del destino beffarda, tutto questo mentre le smeraldine fiamme divampano, coprendo tutto il corpo del malcapitato: esso prova dolore come se fossero vere fiamme, ma non viene ferito ne viene ustionato. Esso diventa un'incontrovertibile errore temporale, un sassolino che cerca di imporsi al fiume del tempo e per questo ne pagherà le conseguenze.
    Questi immediati ed immotivati cambiamenti affaticheranno estremamente la vittima del rogo, che ne uscirà più spossata.
    Consumo: Medio. Durata: 1 Turno.

    Fenice Sacra di Kronos
    L'oblunghe dita dello Stregone si spalancano - col palmo rivolto verso l'avversario - e delle smeraldine fiamme temporali si riversano rapide nella realtà, prendendo la forma di una magnifica fenice, simbolo del casato del tempo. Questo volatile fiammeggiante si muove sinuoso nell'aria e può essere comandato tramite il pensiero del Tessitore. Una volta che la Fenisce riesce a ghermire l'avversario lo avvolge interamente incendiandone il corpo con le proprie meravigliose fiamme verdi; Esse lo trasformano in un incontrovertibile errore temporale, mutando in maniera spasmodica il suo tempo: Esso ringiovanisce e pochi attimi dopo invecchia, come intrappolato in un'insensato girotondo dell'esistenza beffarda (la mutazione causa lo stesso dolore provato da vere fiamme) esattamente come avviene se si è colpiti dalle Fiamme Cronoplastiche; Questi immediati ed immotivati cambiamenti affaticheranno estremamente la vittima dell fenice, che ne uscirà più spossata. Ovviamente, essendo questa l'icona del casato del tempo, non sarà utilizzabile contro un altro Von Seamond, poichè la stessa si rifiuterà di colpire e danneggiare un proprio fratello e compagno.
    Consumo: Alto. Durata: I Turno.

    Passive

    Tempus Fugit

    Gli Apostoli Cronomaghi come abbiamo ben notato, non hanno molti legami con il normale mondo della magia, seppur infatti le loro abilità siano derivate dalla medesima classe, essi prendono il loro intero bagaglio da una branca sconosciuta e segreta, della quale i normali stregoni non sono nemmeno a conoscenza. Inoltre, perfino i riflessi corporei sono differenti, poichè un Cronomago è più dedito a rallentare le offensive avversarie piuttosto che a bloccarle totalmente, ragion per cui a questi pochi prescelti figli del potere temporale, viene fatto un grande dono, che li porta ad avere un agilità superiore ai comuni esseri umani {+50%}. Questo è solo un ulteriore aiuto offerto ai Discepoli per schivare le offese avversarie, spesso dopo averle opportunamente rallentate. {Passiva. 5 Punti.}

    Le Sabbie del Tempo

    Il corpo dei Cronomaghi possiede sempre delle straordinarie capacità e spesso non tutte sono identiche per ogni Tessitore. Sergei in particolare, ha scoperto dopo la propria rinascita di poter mutare il proprio corpo in sabbia, l'antica sabbia che si narra nelle leggende appartenga all'ancestrale clessidra posseduta da Kronos in persona. Grazie a questo, a Serfagorn è stata concessa l'immortalità, poichè non importa quale sia la ferita mortale che il Cronomago abbia ricevuto, o lo stato in cui si trova il suo corpo dopo uno scontro. Esso si tramuterà infine sempre in microscopici granelli di sabbia, che lenti ma inesorabili si ricomporranno andando a riformare l'integerrima figura del Tessitore. Questa facoltà sembra destinata ad ampliarsi nel futuro, ad essere sempre più padroneggiata dall'Apostolo ed utilizzata in più occasioni. {Passiva di Immortalità. 5 Punti.}
     
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    Impeto e tempesta

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    Clepsamia
    Naos Project


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    C'era una volta un mondo lontano lontano - ma non troppo.
    Una luna distante e graziosa nei cieli di Endlos, così vicina eppure misteriosa,
    oggetto delle più disparate teorie da parte degli studiosi del cielo.
    C'era una volta un portale apparso dal nulla nelle ampie e dorate distese di grano sospese nel cielo,
    e poi un altro, un altro ancora nascosto fra gli alberi di una fitta foresta al tramonto.
    C'era una volta una scuola di magia, ricolma di studiosi avidi di sapere...
    ... e poi c'erano degli impavidi, endlossiani che sfidarono il Maelstrom.
    Denaro? Gloria? Cosa li spinse a sfidare l'ignoto?
    Passo dopo passo percorrono nuovi sentieri bendati.
    Un bivio, un contrattempo, ed un grande dipinto per i posteri si colora.
    Verde e rossa la terra, luce nel cielo.

    Primo giorno del secondo mese - Canopo [anno 1]
    Regno di Engolan, Naos.

    Mentre Ostrad si faceva prendere dal panico, le guardie lì presenti si guardarono prima fra loro, per poi impugnare le armi. Fu allora che avvenne tutto, in rapida sequenza.
    Yoko, approfittando delle sue innate abilità da ladro e delle innumerevoli illusioni che era in grado di generare, riuscì a disarmare molto facilmente un mago spaventato e con la guardia palesemente scoperta. Intuendo contemporaneamente i movimenti delle guardie, Zakar si limitò invece ad osservare dalle retrovie e non intervenire sul morente o i maghi infetti: piuttosto aprì un portale magico con uno schiocco di dita, indicandolo al Magister con ancora in mano la refurtiva.

    -Questo vi condurrà al portale collegato al vostro mondo. Conviene che ci entriate tutti: se provaste a raggiungerlo come persone normali, finireste bersagli delle magie più assurde ed atroci degli abitanti della zona, fidatevi- un altro schiocco di dita, e le guardie che puntavano alla Volpe parvero inciampare contemporaneamente, trovando molte difficoltà nel rialzarsi -Su, coraggio!
    Lasciando Yoko a quanto andava fatto, avanzò sicuro e tranquillo verso lo scontro e posò una mano sulla spalla del buon Uriel, indicandogli l'uscita sicura con lo sguardo dopo che ebbe evocato le sue creature. Allo stesso modo fece per Nightingale che -unendosi alla battaglia- aveva appena lanciato una maledizione sul bersaglio e numerosi dardi infuocati.
    -L'uscita è da quella parte- continuò, raggiungendo Gaspode ed Agrodon con calma serafica, ignorando deliri, esplosioni ed il martello che si fracassava in un torace -così che tutte le vertebre scricchiolassero, a volte spaccandosi- che muovevano aria e mantello, scompigliandogli i capelli -Meglio lì che nel villaggio!

    Avanzò ancora verso Serfagorn, mostrando nei suoi gesti la medesima serenità di chi pensava di avere tutto il tempo del mondo in attimi dove il tempo era l'unica costante impossibile da scegliere in modo arbitrario. La stessa che -se sottovalutata- li avrebbe probabilmente uccisi.
    -Unisciti agli altri e battete in ritirata: ormai Ostrad è morto e non potete combattere una città intera.
    Fu allora che compì gli ultimi passi in avanti, raggiungendo Ted ed Aika nell'ultimo istante di quel padre maledetto: nel momento in cui il pugile lo colpì con le saette e la donna in rosso gli piantò due coltelli da lancio in pieno petto ed in mezzo alla fronte, Zakar posò entrambe le mani su di loro, ciascuna su una spalla, afferrandoli poi con presa salda.
    -Direi che qui abbiamo fatto tutto!

    Sorrise, con quel suo sorrisino enigmatico quanto fastidioso. Poi -improvvisamente- una strana forza iniziò a spingerli verso il portale da lui stesso creato. Zakar non li lasciò tuttavia sfuggire alla presa, ma si abbandonò a quella forza, trascinandoli con lui.
    Fu così che Ostrad li vide andarsene tutti, in compagnia del suo vecchio alleato, ferito dall'onta del tradimento.
    S'inginocchiò. Si accasciò al suolo, spirando.


    Primo giorno del secondo mese - Canopo [anno 1]
    Regno di Engolan, Naos.

    Il paesaggio in cui si sarebbero ritrovati aveva un cielo notturno livido di pioggia, in cui era impossibile scorgere le stelle o la luna... e minacciava maltempo. La vegetazione era caotica e selvaggia, di specie sconosciute. Di fianco a loro -come promesso- sorgeva il portale da cui erano arrivati.

    -Direi che sia meglio separarci qui: ho molte cose di cui occuparmi- avrebbe chiuso la faccenda Zakar, afferrando lo scettro che fino a qualche attimo prima era ben stretto negli artigli della Volpe -In ogni caso, è giusto occuparci della promessa fatta a quel folle... ecco qui.
    Come se avesse cavato la perla da un'ostrica, quel tale separò facilmente la pietra dal bastone del Cronomago utilizzando un piccolo coltello che teneva legato alla cintola, osservandola poi con fare assorto brillare nelle proprie mani per alcuni secondi. Infine, si limitò a far spallucce, lanciandola verso Serfagorn come se fosse una pallina da baseball.
    -Questa è meglio che la conservi tu: ti è affine, sai?- sorrise, prima di dargli le spalle e sospirare -Puoi farci quello che preferisci, ma per il momento evita di farti notare: su Endlos esiste qualcuno che non gradirebbe la cosa... e con cui non voglio avere nulla a che fare.

    Il tono categorico sembrò rendere abbastanza palese che -almeno in quel momento- non stesse affatto mentendo.
    -Quanto a voi, è stato un piacere conoscervi: mi sono divertito un sacco! Spero di rivederci presto!
    Agitò la manina con fare spensierato, prima di scomparire letteralmente sotto i loro occhi, non permettendo loro di aggiungere alcunché, compreso il povero Serfagorn, con ancora quel fardello in mano.
    Nessuna invisibilità, nessun incantesimo.
    Puff! Era semplicemente sparito.

    -...

    In quel silenzio perplesso quanto pesante, il gruppo si sarebbe infine accorto della presenza di Nightingale. Era lì, improvvisamente solo ed evidentemente a disagio. Guardava prima il portale e poi la terra dietro di lui, consapevole della sua promessa, ma combattuto sul da farsi.

    -Ehm...

    Turno 17

    Serfa: auguri, Zakar ti ha regalato una gemma temporale! :D
    Attualmente è inutilizzabile (l'unico modo per farlo è pagarla in scheda, aggiungendoci tecniche relative al tempo, cosa che se vuoi devi far da solo). Puoi decidere di usarla come artefatto o arma... o nasconderla, o portarla sempre con te senza usarla. La scelta è tua: è un oggetto di bg che potrebbe servirti in futuro per le trame legate al tempo.

    Gli altri: ricordate la vostra missione principale? Bene: il vostro amico ha bisogno di una spintarella per essere convinto definitivamente. Impegnatevi, in modo che vi segua su Endlos. Avete solo questo turno, poi la quest finisce :8D:

    Scadenza: 9 Novembre, ore 23:59.
    Buon divertimento!

     
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    Certamente colto alla sprovvista dalla loro comparsa, Ostrad si rivelò preda assai facile per le arti furtive della Volpe: supportato da un incantesimo illusorio la Kitsune si impossessò dell'arma con una semplicità tale da metterlo ancor più in guardia, come se di lì a breve si sarebbe aspettato di finir vittima di un qualche tipo di rivalsa.

    -Questo vi condurrà al portale collegato al vostro mondo. Conviene che ci entriate tutti: se provaste a raggiungerlo come persone normali, finireste bersagli delle magie più assurde ed atroci degli abitanti della zona, fidatevi-

    Azione tuttavia che non si verificò, grazie anche al supporto del mago misterioso: un portale si aprì nei pressi del Magister, che -vedendosi minacciato dagli altri stregoni corrotti- non ci pensò due volte prima di accogliere il suggerimento dello stregone, certo che lo stesso avrebbero fatto di lì a breve i suoi compagni.
    Previsione corretta, poiché dopo qualche istante l'intera compagine di avventurieri si ritrovò al sicuro, sotto il cielo minaccioso di quel mondo, ben lontani dalla sala dal trono.

    -Direi che sia meglio separarci qui: ho molte cose di cui occuparmi.

    Esordì immediatamente Zakar, privando l'Elessedil del bastone senza il suo consenso. Azione che lo portò ad inarcare sospettoso un sopracciglio. Sperava di non essere infine giunto al temuto istante in cui le loro strade si sarebbero scontrate...

    -In ogni caso, è giusto occuparci della promessa fatta a quel folle... ecco qui.

    Tirò un sospiro di sollievo: non aveva gran voglia di saggiare sulla propria pelle coda i poteri di quel figuro.

    -Questa è meglio che la conservi tu: ti è affine, sai?

    Certo lo incuriosì la sua scelta di affidare la gemma a Serfagorn, sebbene ne comprendesse pienamente la ragione: fra i presenti il Von Seamond sarebbe stato il più ligio alla causa. Non diede molta importanza invece alle affermazioni sul non farsi notare... Endlos era piena zeppa di figure che rispecchiavano la descrizione data dallo stregone del caos, alla Volpe non sembrò nulla di nuovo né tanto meno qualcosa di cui preoccuparsi.
    E... beh, si limitò a guardarsi intorno facendo spallucce quando il nuovo membro del party scomparve senza alcuna logica dinnanzi ai loro occhi; come se se lo aspettasse, dopotutto. Quel tizio lo incuriosiva e non poco, ma se averlo alleato era un surplus notevole in una situazione di guerra e conflitto, ora che non avevano più bisogno della sua forza e delle sue conoscenze si sentiva decisamente più al sicuro in solitaria.
    Chissà che cosa ci aveva guadagnato lui in tutta quella faccenda...?

    « Beh... »

    Poco male, era tempo per il gruppo di riorganizzare le idee.
    Allora l'Elessedil si avvicinò al Guardiano Von Seamond, pronto ad analizzare ciò che di lì a breve l'avrebbe atteso.
    Ovvero una lestissima pacca della mano contro quella del compagno, dal basso verso l'alto, il cui scopo sarebbe stato quello di far sollevare leggermente in aria la neo-acquisita sfera, per farla poi ricadere sana e salva nella stessa mano di Serfagorn.

    « Quando si dice che il tempo vola... »

    Sì, progettava qualcosa del genere fin dall'inizio della spedizione, e non sarebbe stato soddisfatto ad andarsene via di lì senza averne dato sfoggio in qualche modo.
    ...si sincerò di interrompere da solo il silenzio gelido a cui avrebbe dato vita.

    « ...dunque! Direi che lascio a te la scelta: in quanto Von Seamond non ho timore nell'affidare alle tue mani un oggetto tanto potente ed ambito, se te la senti. In caso contrario potrai fare affidamento sul Magisterium.
    A tal proposito... »


    L'Elessedil si voltò in direzione di un Nightingale visibilmente turbato.

    « Comprendo il tuo stato d'animo. Non è facile pensare di allontanarti dal tuo mondo proprio ora, ma non ti preoccupare: vi farai ritorno. C'è una persona che ti aspetta al di là del varco, in un'Accademia magica, dove la magia è ben accolta e diffusa. Potresti imparare molte cose da trasportare nel tuo mondo, ad esempio sulla convivenza pacifica fra maghi e razze di ogni tipo. »

    Ed il Naos certamente ne avrebbe avuto un gran bisogno, ora che uno dei suoi nemici era appena crollato sotto i loro colpi.
    Era tempo per loro di tornare a casa.

    Punti Vita: 103,33
    Mana: 80% - 20% -5% = 55%

    Riassunto post: invito Nightingale a seguirci!

    Passive
    • Instant Casting: casting istantaneo degli incantesimi
    • Riserva Energetica: mana al 110%
    • Percezione Magica: auspex magico
    • Vento Magico: auspex radar
    • Schermo di Pensieri: mind-fuck alert + trick-detection + difesa malie
    • Maestro degli Inganni: anti-auspex [percezione magica + radar] per [evocazioni e personaggio]

    Equipaggiamento
    • Lacrima dell'Alfiere: tecnica per richiamare l'Alfiere di Laputa
    • Occhio della Notte: casting tecnica nei turni successivi
     
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    Staffer
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    -Questo vi condurrà al portale collegato al vostro mondo. Conviene che ci entriate tutti: se provaste a raggiungerlo come persone normali, finireste bersagli delle magie più assurde ed atroci degli abitanti della zona, fidatevi- Giusto, ma speravo che una volta morto Ostrad, gli effetti nefasti del lavaggio del cervello sarebbero svaniti di conseguenza; spesso e volentieri la magia non è molto avvezza al concetto di inerzia ontologica: salvo casi particolari, in genere quando crepa il mago, ciao ciao incantesimo. -Su, coraggio!

    Zakar indica il portale appena aperto innanzitutto ad Uriel e Saddler, e poi Nightingale. Si avvicina poi a me e ad Agrodon, senza a momenti lasciarmi il tempo di vedere il cronomante stramazzare a terra con il cuore ridotto ad un puré rosso. Recupero telecineticamente il martello, e lo restituisco ancora grondante di sangue al legittimo proprietario.

    -L'uscita è da quella parte- ci dice senza un'oncia di turbamento nel suo apparente stato d'animo. -Meglio lì che nel villaggio!
    « Posso immaginare. »
    Replico, sbuffando affaticato, mentre mi faccio strada a zampe levate dentro il portale. L'ultima cosa che vedo in quel castello è il misterioso figuro col caschetto avvicinarsi anche a Serfagorn, presumo per il medesimo motivo...

    ---

    Come promesso, ci ritroviamo nei pressi del portale da cui siamo giunti. Come ne conoscesse l'ubicazione mi sfugge, ma al momento è l'ultima delle mie preoccupazioni.
    Uno dopo l'altro, giungono anche i vari Sergei Serfagorn, Ted Carter, Aika Izanami e Zakar stesso. Sopra di noi un cielo carico di pioggia, oltre le quali nubi è impossibile scorgere gli astri o la luna (o come chiamato il satellite di Naos).

    -Direi che sia meglio separarci qui: ho molte cose di cui occuparmi- conclude il mago, sottraendo dalle mani di Saddler lo scettro di Ostrad. -In ogni caso, è giusto occuparci della promessa fatta a quel folle... ecco qui.
    Con un coltello tirato fuori all'improvviso dalla cintola, Zakar estrae la sfera magica dal bordone dell'estinto, e la lancia con noncuranza al “nostro” cronomante dopo essersela rigirata in mano un po'.
    -Questa è meglio che la conservi tu: ti è affine, sai? Puoi farci quello che preferisci, ma per il momento evita di farti notare: su Endlos esiste qualcuno che non gradirebbe la cosa... e con cui non voglio avere nulla a che fare.
    “Chi?” vorrei chiedergli, ma non ho più la forza di trattenermi dal mandarlo a fare in culo nel momento in cui mi risponderà garantitamente, e sillabando come una prostituta da ceto medio sulla tarda trentina che si crede ancora giovane e giocosa la parola “segreto.”
    -Quanto a voi, è stato un piacere conoscervi: mi sono divertito un sacco! Spero di rivederci presto!

    Dice infine, salutandoci con un cenno della mano e... scomparendo. Sembrerebbe invisibilità, ma non avrebbe senso usarla qui. Semplicemente, prima c'era e ora se ne è andato. Dove, avrei invero una mezza idea.

    -...Ehm
    Ora che siamo soli (sì, in otto), possiamo finalmente dedicarci al vero motivo della nostra missione: Nightingale che, ripresosi oramai da quel rapidissimo (per lui) susseguirsi di eventi, ci fissa imbarazzato.

    « Tutto quello che ha detto l'altro canide, che per inciso è il Vice-Rettore, più potrai godere di una notevole libertà di ricerca, e in mensa si mangia piuttosto bene – Sì, Saddler, ho scroccato qualche boccone anche lì. Comunque, seriamente, non è affatto male come posto. »
    Sono anche troppo stanco per costringerti, aggiungerei.

    GaspodeStato fisico: Illeso, ma esausto.
    Stato mentale: Stanco.
    Energia: 25/100
    Passive: Anti-Malia, olfatto sviluppato, immunità alle malattie, percezione pericoli, mindfuck alert, trick detector, telecinesi, telepatia.
    Scenici: Daltonismo, eterna vecchiaia, conoscenza del linguaggio umano e canide, nuvola di malattie attorno alla sua persona.
    Equipaggiamento: Frammento di AI, Ricevitore
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Endlos
    Naos, Regno di Engolan


    Dopo aver usato un quantitativo così elevato di energia, Uriel vacillò per un istante, la vista offuscata e il respiro affannoso. Arretrò di un passo, e sentì una mano poggiarsi sulla propria spalla. Zakar aveva aperto un portale per condurli fuori dal castello, e ora glielo stava indicando con lo sguardo, invitandolo a raggiungerlo il prima possibile.

    -Su, coraggio!

    Senza lasciarselo ripetere un'altra volta, il Saggio fece un cenno di assenso al mago e corse in direzione del portale fino ad attraversarlo. Le pareti di fredda pietra avevano lasciato il posto ad un paesaggio più selvaggio, ricco di fauna completamente estranea al semidio. Inoltre, il cielo grigio minacciava pioggia da un momento all'altro. Ma la cosa più importante, era il portale da cui erano giunti per la prima volta sul Naos, ancora lì ad attenderli.

    -Direi che sia meglio separarci qui: ho molte cose di cui occuparmi.

    Così, dopo aver staccato la sfera sulla cima del bastone di Ostrad e averla consegnata a Serfagorn, Zakar salutò il gruppo con fare spensierato e sparì senza lasciare alcuna traccia, senza dar loro il tempo di salutare o fare domande.
    Ora che il mago dai capelli a caschetto se n'era andato, Uriel tirò un sospiro di sollievo; la sua presenza era sì gradita in quanto momentaneo alleato, ma le sue ragioni totalmente sconosciute al gruppo non gli permettevano di abbassare la guardia per un solo minuto.

    -Ehm...

    Voltandosi verso la voce, Uriel scoprì che anche Nightingale li aveva seguiti. Ed era giusto così, dopotutto.

    « Comprendo il tuo stato d'animo. Non è facile pensare di allontanarti dal tuo mondo proprio ora, ma non ti preoccupare: vi farai ritorno. C'è una persona che ti aspetta al di là del varco, in un'Accademia magica, dove la magia è ben accolta e diffusa. Potresti imparare molte cose da trasportare nel tuo mondo, ad esempio sulla convivenza pacifica fra maghi e razze di ogni tipo. »

    ATRvA

    « E inoltre, hai promesso che ci avresti seguiti una volta sistemata la faccenda di Ostrad. »
    gli sorrise.
    « Il Magisterium è un alleato prezioso, te ne renderai conto tu stesso. »





    AiqaIp8


    Status fisico: ottimale
    Status psicologico: ottimale

    Energia: █████████████████████ 15%

    Punti Ferita: █████████████████ 83.33

    Equipaggiamento:

    » Sagittarius: Arco + frecce (x9) -> x8
    » Diario : Un comune diario.

    Abilità Passive:

    » Expanded Mind: Memoria illimitata, +10% energia, Instant-casting
    » Innocent Aura: Auspex spirituale
    » Autorevolezza: Aura di carisma
    » I See the Light: Scurovisione
    » Perfect Body: Rigenerazione out-of-combat


    Abilità Attive:


    Note:


     
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    La storia ha orrore dei paradossi.

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    Flusso.

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    -Unisciti agli altri e battete in ritirata: ormai Ostrad è morto e non potete combattere una città intera.

    Sergei accennò un movimento del capo alle parole di Zakar, prendendo coscienza che una rapida ritirata era senza ombra di dubbio la scelta più appropriata in quel momento, inoltre il loro compito li poteva dirsi terminato.
    Lasciarono un Ostrad spirante, intendo a fissarli inerme mentre l'ultimo barlume di vita lasciava il suo corpo esanime, varcando quindi la soglia del portale.

    -Direi che sia meglio separarci qui: ho molte cose di cui occuparmi-

    Era notte, l'aria era grave e carica di sventure, in un cielo senza luna e senza colori, il cronomago azzardò una rapida occhiata intorno, erano tutti li i suoi compagni, compreso un Nightingale dallo sguardo segnato.

    -In ogni caso, è giusto occuparci della promessa fatta a quel folle... ecco qui.

    Zakar non perse tempo, estraendo con nonchalance la gemma carica di potere temporale dalle grinfie del bastone di Ostrad, una volta estratta la lanciò alla figura dello stregone di smeraldo, aggiungendo con estrema calma

    -Questa è meglio che la conservi tu: ti è affine, sai? Puoi farci quello che preferisci, ma per il momento evita di farti notare: su Endlos esiste qualcuno che non gradirebbe la cosa... e con cui non voglio avere nulla a che fare.

    Sergei rigirò la pietra fra le mani, avvertendo ancora il flusso di energia blafema di chi l'aveva brandita con così poca accortezza.

    « La gemma verrà purificata dalle azioni di quel folle e protetta dalle mani di incauti e stolti. Baderò ad essa al costo della vita. »

    Non che pensasse realmente che la cosa interessasse allo stregone che gliel'aveva consegnata, era più che altro per dirlo a se stesso. Per ricordargli con forza quale fosse il suo fine e scopo per l'eternità, insomma, meglio non scordarle certe cose.
    Tuttavia la sua curiosità venne assai toccata dalle parole di Zakar, qualcuno su Endlos non gradiva che il flusso temporale fosse sfruttato e modificato a proprio piacimento? Sarebbe potuto trattarsi di un proprio fratello Cronomago, od in ogni caso di qualcuno che aveva a cuore la protezione del tempo, un possibile alleato futuro? Chissà.

    « Beh... »

    Intanto, nel mentre che il loro misterioso compagno svaniva senza lasciar traccia, Saddler ne aprofittava per avvicinarsi al Cronomago ed alla gemma temporale, indubbiamente, pensò Sergei, per contemplarne la magnifica essenza e crogiolarsi nella beatitudine della luce temporale stessa.
    O almeno così pensava. Lo stregone di smeraldo tresalì, lasciandosi andare a un poco ortodosso « Per l'amor di Kronos » Nel mentre che la gemma prese a volteggiare in aria dopo un'inaspettata pacca furtiva del Demone volpe.

    « Quando si dice che il tempo vola... »

    Annaspando goffamente il Cronomago riafferrò al volo il prezioso oggetto, riponendondolo in una tasca interna della lunga tunica e fissando torvo di sottecchi il sorriso bonaccione dell'Elessedil.
    Un comportamento così infantile sarebbe stato inaccettabile per ogni alto sacerdote di Kronos, ciononostante un abozzo di sorriso si manifestò lungo le labbra dell'ormai integro stregone del tempo.

    « Se lo lasci dire signor Saddler, lei è un'idiota. »

    Perchè quando due persone condividono assieme una parte importante della propria vita, condividono gioie e dolori e combattono l'uno contro l'altro e poi ancora fianco a fianco, è difficile che questo legame si spezzi o si incrini nel tempo, superando perfino i confini della morte. Rispettava Saddler e provava del sincero affetto per lui, seppur si trattasse spesso di aver a che fare con un cretino come lui stesso era un tempo.

    « ...dunque! Direi che lascio a te la scelta: in quanto Von Seamond non ho timore nell'affidare alle tue mani un oggetto tanto potente ed ambito, se te la senti. In caso contrario potrai fare affidamento sul Magisterium. »

    « Affiderei molti compiti a voi Yoko, senza timore alcuno, tuttavia questo onore e fardello spetta soltanto a me in quanto sacerdote del flusso. » Concluse drammaticamente « Il tempo va preservato ad ogni costo. »

    Lasciò infine a Yoko ed agli altri il compito di rincuorare Nightingale, mentre una strana sensazione si faceva largo nelle sue viscere, contorcendole dall'interno. Un sesto senso immotivato. Timore.
    Era giunta l'ora di tornare.



    Energia: 30 (60-30)
    Punti vita: 73,33

    Passive

    Tempus Fugit

    Gli Apostoli Cronomaghi come abbiamo ben notato, non hanno molti legami con il normale mondo della magia, seppur infatti le loro abilità siano derivate dalla medesima classe, essi prendono il loro intero bagaglio da una branca sconosciuta e segreta, della quale i normali stregoni non sono nemmeno a conoscenza. Inoltre, perfino i riflessi corporei sono differenti, poichè un Cronomago è più dedito a rallentare le offensive avversarie piuttosto che a bloccarle totalmente, ragion per cui a questi pochi prescelti figli del potere temporale, viene fatto un grande dono, che li porta ad avere un agilità superiore ai comuni esseri umani {+50%}. Questo è solo un ulteriore aiuto offerto ai Discepoli per schivare le offese avversarie, spesso dopo averle opportunamente rallentate. {Passiva. 5 Punti.}

    Le Sabbie del Tempo

    Il corpo dei Cronomaghi possiede sempre delle straordinarie capacità e spesso non tutte sono identiche per ogni Tessitore. Sergei in particolare, ha scoperto dopo la propria rinascita di poter mutare il proprio corpo in sabbia, l'antica sabbia che si narra nelle leggende appartenga all'ancestrale clessidra posseduta da Kronos in persona. Grazie a questo, a Serfagorn è stata concessa l'immortalità, poichè non importa quale sia la ferita mortale che il Cronomago abbia ricevuto, o lo stato in cui si trova il suo corpo dopo uno scontro. Esso si tramuterà infine sempre in microscopici granelli di sabbia, che lenti ma inesorabili si ricomporranno andando a riformare l'integerrima figura del Tessitore. Questa facoltà sembra destinata ad ampliarsi nel futuro, ad essere sempre più padroneggiata dall'Apostolo ed utilizzata in più occasioni. {Passiva di Immortalità. 5 Punti.}
     
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    Hit Once, Hit Hard

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    Da un posto EPICANTE

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    Ted Carter



    sazh-katzroy-final-fantasy-xiii-9.68





    Era quindi in quel modo che finiva? Senza neppure il tempo di vedere il suo attacco che colpiva in pieno il povero Ostrad?
    Poteva suonare ironico se si prendeva in considerazione che lui e gli altri avevano viaggiato nel tempo. Probabilmente era in quel modo che doveva finire.

    Qualcuno gli afferrò con forza la spalla e lo portò via dall’azione che tanto aveva agognato ma che aveva sperato non finisse in quel modo. In quel pessimo modo.

    "Cosa ho fatto ...", Carter si guardò i guantoni con aria sconsolata, "... lui non meritava questo. Non era un demone oppure un’entità malvagia. Era solo un uomo debole e io l’ho ucciso ...", era a conoscenza di quello che avrebbe fatto nel futuro ma in quel preciso istante non gli importava più di tanto, "... ho ucciso un debole con queste mie mani. Come potrò definirmi ancora forte?"

    Quella corrente di pensieri venne interrotta quando cadde di schiena su qualcosa di bagnato. Era assai soffice e in qualche modo pungente; che fosse erba?
    Riconobbe il portale da cui erano arrivati e si tranquillizzò, anche se solo in parte.

    "Fantastico Ted ci siamo riusciti. Abbiamo ucciso Ostrad ed evitato il peggio ..."

    Il grosso elefante si mosse verso di lui, forse con l’intento di alzarlo da terra, Ted però non si fece aspettare oltre e si alzò da solo.

    "Già vecchio mio ...", lanciò un’occhiata al grosso martello che portava fra le mani ancora sporco di sangue, "... una nuova storia da raccontare agli ubriaconi del Cappio."

    Vi era tanta amarezza in quelle parole e volontà nel voler dimenticare di avere fatto una cosa tanto orribile.

    "Torniamo a casa adesso. Sono stanco ...", guardò Nightingale con foga, "... datti una mossa coso. Hai fatto una promessa ed è giusto che tu la mantenga. Sicuramente starai meglio a Laputa che qui."

    Erano parole dette tanto per dire qualcosa più che per infondere un certo messaggio.
    Quella era stata una pessima giornata.

    Ted Carter
    Stato Fisico: Ferita al ventre, Ferita ad entrambe le spalle, Ferita alla faccia (Medio Diffuso)
    Stato Mentale: Ottimo
    Mana: 30%
    N o t e
    +10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima; Mindfuck-alert

    The Energy:
    Fin dal primo giorno che Ted è arrivato su Endlos qualcosa in lui è cresciuto drasticamente: la propria energia. Da prima presente, ma silenziosa, è cresciuta a tal punto da sviluppare una serie di bonus che il corpo del pugile riesce a sostenere. Un’aumento delle energie di base è stato uno dei primi bonus che ha percepito il pugile. Con il tempo ha iniziato anche a sviluppare peculiari abilità, come la capacità di percepire cosa si muovesse intorno a lui nel raggio di quindici metri o perfino di occultare la propria anima ai mali intenzionati. Inoltre la sua rigenerazione è aumentata in maniera esponenziale tanto che, fuori dai combattimenti, è riuscito perfino a riattaccassi arti persi o guarirsi da ferite profonde, le quali non perdevano neanche un goccio di sangue grazie all’energia che bloccava le varie emorragie creando una barriera protettiva intorno alla ferita. Allenandosi, con il capitano della divisione verde Firion, Ted è stato in grado di modificare ulteriormente la sua energia che ha iniziato a captare anche i vari attacchi mentali che potrebbero colpirlo, un segnale di pericolo lo avvertirà in caso si trovasse sotto attacco da parte di un'offensiva mentale.

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    N o t e
    +100% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia

    The Champion:
    Potendo vantare il titolo di campione mondiale di Boxe, il corpo di Ted è per antonomasia più robusto e tonico rispetto a molti altri. Le continue sessioni di allenamento gli hanno permesso di potenziare la forza (Aumentata ulteriormente dal Bracciale di Ercole), l’agilità e la resistenza portandole ad un livello superiore a quelle del comune essere umano. L’energia poi ha valorizzato quelli che erano già alcuni dei suoi punti forti. Da un giorno ad un’altro, Ted, ha smesso di provare dolore, qualsiasi esso fosse, come se i suoi nervi fossero stati bruciati dall’improvviso aumento di energia. La pelle, già coriacea di suo, con il tempo e i combattimenti, ha sviluppato una durezza paragonabile a quella delle rocce.

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    N o t e
    Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa; Istan-Casting

    The Training:
    Da quando Agrodon Mustang ha iniziato a seguire il percorso del pugile attraverso la magia, quest’ultimo, si è ritrovato costretto a studiare e ad allenarsi per migliorare le sue capacità nel padroneggiarla. Per quanto Ted preferisca dire che non è merito di nessuno, questi studi gli hanno permesso di sviluppare una certa resistenza alla fatica, che solitamente incrementerebbe con l’abbassare delle energie, ciò gli permettere di essere più lucido durante i combattimenti. Quando però raggiunge la soglia minima, Carter sviene come chiunque altro. Inoltre è stato possibile notare come la velocità nel lanciare qualsiasi tipo d'attacco o difesa sia aumentata, permettendoli così di diventare ancora di più un'avversario temibile. Gli allenamenti in coppia, hanno inoltre intensificato il contatto mentale fra i due, ottenuto originalmente da un contratto con la Seele. Adesso fra i due vi è un forte canale telepatico, nel quale riescano a scambiarsi informazioni e anche immagini.

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    Agrodon Mustang
    Stato Fisico: Ferite ad entrambe le zampe posteriori, Ferita al ventre, Ferita alla testa (Medio Diffuso)
    Stato mentale: Ottimo
    Vita: 100


    Agrodon Mustang:
    Agrodon è un grosso elefante antropomorfo, alto circa due metri e mezzo e pesante centonovanta chili. Nonostante abbia già passato la soglia dei centodieci anni, la particolare costituzione della sua razza, lo fa ancora sembrare un vecchio elefante arrivato da poco alla sessantina.

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    Terremoto:
    Nonostante sia un politico, Agrodon è particolarmente legato a quest'arma, la quale gli venne donata dal padre in punto di morte, dopo che venne rubata e usata dallo stesso per uccidere il precedente proprietario: Lord Jarus, Comandante della Legione Nera.
    Su di essa vi è sia una maledizione, la quale vuole che l'arma stessa sia assetata di sangue, sia una promessa che Agrodon fece al padre durante il passaggio della medesima.
    Terremoto è un martello da guerra, fatto interamente di metallo e lungo all’incirca un metro e mezzo.

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    Impeto e tempesta

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    Clepsamia
    Naos Project


    v6zMMmf

    C'era una volta un mondo lontano lontano - ma non troppo.
    Una luna distante e graziosa nei cieli di Endlos, così vicina eppure misteriosa,
    oggetto delle più disparate teorie da parte degli studiosi del cielo.
    C'era una volta un portale apparso dal nulla nelle ampie e dorate distese di grano sospese nel cielo,
    e poi un altro, un altro ancora nascosto fra gli alberi di una fitta foresta al tramonto.
    C'era una volta una scuola di magia, ricolma di studiosi avidi di sapere...
    ... e poi c'erano degli impavidi, endlossiani che sfidarono il Maelstrom.
    Denaro? Gloria? Cosa li spinse a sfidare l'ignoto?
    Passo dopo passo percorrono nuovi sentieri bendati.
    Un bivio, un contrattempo, ed un grande dipinto per i posteri si colora.
    Verde e rossa la terra, luce nel cielo.

    Primo giorno del secondo mese - Canopo [anno 1]
    Regno di Engolan, Naos.

    « Comprendo il tuo stato d'animo. Non è facile pensare di allontanarti dal tuo mondo proprio ora, ma non ti preoccupare: vi farai ritorno. C'è una persona che ti aspetta al di là del varco, in un'Accademia magica, dove la magia è ben accolta e diffusa. Potresti imparare molte cose da trasportare nel tuo mondo, ad esempio sulla convivenza pacifica fra maghi e razze di ogni tipo. »
    Nightingale abbassò il capo, annuendo: aveva già capito dal loro modo di fare che il mondo in cui si trovavano non era esattamente come il suo.

    « Tutto quello che ha detto l'altro canide, che per inciso è il Vice-Rettore, più potrai godere di una notevole libertà di ricerca, e in mensa si mangia piuttosto bene – Sì, Saddler, ho scroccato qualche boccone anche lì. Comunque, seriamente, non è affatto male come posto. »
    Eppure... compiere quel passo pesava più di una croce: si trattava di un vero salto nel vuoto, lasciando alle sue spalle un mondo in rovina. Un posto che -in qualche modo- avrebbe voluto salvare da un'inevitabile distruzione.
    « E inoltre, hai promesso che ci avresti seguiti una volta sistemata la faccenda di Ostrad. » il Saggio gli sorrise « Il Magisterium è un alleato prezioso, te ne renderai conto tu stesso. »
    Nightingale annuì di nuovo, avanzando questa volta di un passo verso di loro.
    Si fidava di tutti loro e di quel giovane in particolare ma... qualcosa lo turbava.
    Come un presentimento.

    "... datti una mossa coso. Hai fatto una promessa ed è giusto che tu la mantenga. Sicuramente starai meglio a Laputa che qui."

    Tuttavia... gli stranieri avevano ragione: il pericolo più grande era eliminato e doveva anche accertarsi che quella sfera fosse realmente portata via dal suo mondo, come promesso. Facendosi coraggio, respirò a pieni polmoni il profumo della propria terra. Infine si gettò nel portale, sperando di aver fatto la scelta giusta.

    Turno 18

    Siete tornati a casa tutti interi, completando la missione di Dan: direi che possiamo chiudere qui l'avventura! Prossimamente farò una scenetta post-quest col volpo in cui cicceranno fuori alcuni dettagli che -dalla quest- potrebbero influenzare le trame future.
    :yuppi:
    Vi ringrazio della pazienza, dell'attenzione e della perseveranza mostrata, nonostante i vari impegni. Ci si becca alla prossima!
    :guruma:

    "La quest è finita, andate in pace!" (cit.)

     
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