Let the Record Show

Atto IV ~ Center Stage
[LAM] [EM] [CSV]

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    Viaggiatore dei Mondi

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    Presidio Centrale, Kisnoth
    Circus Diabolique, ???


    Quando Arthur fuoriuscì dall'armadio per versare il contenuto della sua pozione curativa su quell'ammasso di carni che a malapena poteva definirsi umano, Uriel assisteva alla scena tenendosi ben serrata la bocca con la mano destra per evitare spiacevoli inconvenienti. Tuttavia, non appena l'ammasso informe si ricompose a formare la donna che era - una tale Aisiling - fu costretto a voltare lo sguardo altrove non appena questa cominciava a perdere pezzi, quasi fosse fatta d'argilla.

    « Aisling... un sigillo?
    Stai cercando di dirmi che dovrei lasciarla vivere? »


    -Dimentichi che anche io ero presente, quella notte.

    A giudicare dall'astio dei due, Uriel intuì che conoscessero bene questa Aisiling, e che meritasse di morire... se solo non avessero il sospetto che fosse un Sigillo. Decise comunque di non mettersi in mezzo a questioni che non lo riguardassero, certo che avrebbero comunque ottenuto la loro vendetta; si trattava solo di ritardare l'esecuzione.

    « Andiamocene via, prima che- »

    Si interruppe quando Kerobal spense quell'aggeggio infernale; i timpani ringraziarono. Proprio in quel momento, quando le orecchie stavano cominciando a riabituarsi al silenzio, ecco che oltre le pareti Uriel avvertì un suono ovattato di applausi e grida decisamente non umane. Ed erano a migliaia.
    Il mobilio scomparve come polvere al vento, e le pareti della stanza si aprirono come se fino a quel momento si fossero trovati all'interno di una scatola.

    YO-KO! YO-KO! YO-KO! YO-KO! YO-KO!

    SbomO

    Quando il Saggio si voltò, non poteva credere a quello che aveva davanti. Non poteva credere di trovarsi su un palcoscenico, di trovarsi davanti a una platea così vasta di...abomini. Perché -nonostante i riflettori non gli permettessero di vedere bene chi si trovasse tra il pubblico - chiunque potesse assistere a uno spettacolo di circensi demoniaci non poteva che essere un abominio.

    « ... no. »
    disse lentamente, mentre realizzava sempre di più di trovarsi in una posizione decisamente pericolosa.

    Le gambe cedettero sotto il peso del suo corpo, spaventato. La mente annebbiata gli impediva di ragionare, offuscata da pensieri pessimisti.
    Come avrebbe fatto a fuggire da lì, con i riflettori puntati addosso?

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    AiqaIp8


    Status fisico: ottimale
    Status psicologico: ottimale

    Energia:

    █████████████████████ 105%

    Equipaggiamento:

    » Sagittarius: Arco + frecce (x10)
    » Diario : Un comune diario.

    Abilità Passive:

    » Expanded Mind: Memoria illimitata, +10% energia, Instant-casting
    » Innocent Aura: Auspex spirituale
    » Autorevolezza: Aura di carisma
    » I See the Light: Scurovisione
    » Perfect Body: Rigenerazione out-of-combat


    Abilità Attive:



    Note:




    Edited by _Maffy_ - 7/3/2018, 15:42
     
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    Ted Carter



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    Sorrise ad Eva.
    Non voleva farla preoccupare o almeno non quanto lui. Iniziava a sentire la mancanza di Agrodon, il fedele compagno elefante sempre al suo fianco.
    Il peso che però gli gravava sopra la testa iniziò ad alleggerirsi quando abbracciò Firion. Con lui ed Eva si sentiva nuovamente a Laputa, al sicuro nella sua stanza dell’Albero Casa.

    “Non possiamo rimanere qui. Questo posto è pericoloso e dobbiamo andare via di qui prima che ci scoprano. A proposito… io sono Mugen.”

    Ci pensò la quarta figura a riportarlo alla realtà, a strapparlo dal suo piccolo attimo felice.

    "Peccato … stavo iniziando a sentirmi bene."

    Pensò mentre allentava il forte abbraccio su Firion ed Eva.

    “Abbiamo scoperto che anche altri Presidi sono in pericolo.
    Un’imperatrice del Makai, Palden Wang-Mu, pianifica di invadere il presidio Occidentale con il suo esercito di demoni e da qualche parte parte nel Presidio Nord altri due demoni, Asmodeous e Fistadantilus, tramano nell’ombra. Pare siano alla ricerca di qualcosa e allo stesso tempo stanno avviando un culto incentrato su di loro.”


    L’espressione sul suo volto non cambiò.
    Quella notte aveva sentito, subito e visto di peggio.

    "Pensiamo prima a salvare la pelle a noi stessi campione! Complimenti per le informazioni raccolte comunque, ci torneranno molto utili per il futuro ... "

    Non era sicuro che lo avrebbe visto, lo disse come portafortuna.
    Dopo la sua frase nell’aria si iniziò a percepire un rumore, costante e crescente eppure lontano: rumore di applausi.

    "... lo spettacolo deve essere iniziato."

    Disse d’impulso stringendo i denti.

    "Rimanere qui che sembra essere proprio uno dei corridoi principali è inutile, meglio allontanarsi."

    Guardò in una direzione con naturalezza ed ottenne una risposta interna.
    Il suo corpo, ogni suo muscolo sapeva che la strada che stava indicando era quella giusta. Un'elevazione del sesto senso oppure altro?

    "I-io non so come ma … noi dobbiamo andare di qua. Questa direzione è la via giusta."

    Poteva sembrare un pazzo in quella notte di pazzia, confidava però nei suoi compagni che avevano combattuto con lui alcune battaglie.

    "Questa è la via giusta … mi ci gioco i guantoni."

    Ted Carter
    Stato Fisico: Ottimo
    Stato Mentale: Ottimo
    Mana: 110%
    N o t e
    +10% mana; Rigenerazione corpo (Only Gdr); Anti - Sanguinamento; Auspex: Radar; Maschera dell’Anima; Mindfuck-alert

    The Energy:
    Fin dal primo giorno che Ted è arrivato su Endlos qualcosa in lui è cresciuto drasticamente: la propria energia. Da prima presente, ma silenziosa, è cresciuta a tal punto da sviluppare una serie di bonus che il corpo del pugile riesce a sostenere. Un’aumento delle energie di base è stato uno dei primi bonus che ha percepito il pugile. Con il tempo ha iniziato anche a sviluppare peculiari abilità, come la capacità di percepire cosa si muovesse intorno a lui nel raggio di quindici metri o perfino di occultare la propria anima ai mali intenzionati. Inoltre la sua rigenerazione è aumentata in maniera esponenziale tanto che, fuori dai combattimenti, è riuscito perfino a riattaccassi arti persi o guarirsi da ferite profonde, le quali non perdevano neanche un goccio di sangue grazie all’energia che bloccava le varie emorragie creando una barriera protettiva intorno alla ferita. Allenandosi, con il capitano della divisione verde Firion, Ted è stato in grado di modificare ulteriormente la sua energia che ha iniziato a captare anche i vari attacchi mentali che potrebbero colpirlo, un segnale di pericolo lo avvertirà in caso si trovasse sotto attacco da parte di un'offensiva mentale.

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    N o t e
    +50% Forza; +50% Agilità; +50% Resistenza; Immunità al dolore; Pelle dura come Roccia

    The Champion:
    Potendo vantare il titolo di campione mondiale di Boxe, il corpo di Ted è per antonomasia più robusto e tonico rispetto a molti altri. Le continue sessioni di allenamento gli hanno permesso di potenziare la forza (Aumentata ulteriormente dal Bracciale di Ercole), l’agilità e la resistenza portandole ad un livello superiore a quelle del comune essere umano. L’energia poi ha valorizzato quelli che erano già alcuni dei suoi punti forti. Da un giorno ad un’altro, Ted, ha smesso di provare dolore, qualsiasi esso fosse, come se i suoi nervi fossero stati bruciati dall’improvviso aumento di energia. La pelle, già coriacea di suo, con il tempo e i combattimenti, ha sviluppato una durezza paragonabile a quella delle rocce.

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    N o t e
    Resistenza alla fatica; Telepatia con il Pet; Vista condivisa; Istan-Casting

    The Training:
    Da quando Agrodon Mustang ha iniziato a seguire il percorso del pugile attraverso la magia, quest’ultimo, si è ritrovato costretto a studiare e ad allenarsi per migliorare le sue capacità nel padroneggiarla. Per quanto Ted preferisca dire che non è merito di nessuno, questi studi gli hanno permesso di sviluppare una certa resistenza alla fatica, che solitamente incrementerebbe con l’abbassare delle energie, ciò gli permettere di essere più lucido durante i combattimenti. Quando però raggiunge la soglia minima, Carter sviene come chiunque altro. Inoltre è stato possibile notare come la velocità nel lanciare qualsiasi tipo d'attacco o difesa sia aumentata, permettendogli così di diventare ancora di più un'avversario temibile. Gli allenamenti in coppia, hanno inoltre intensificato il contatto mentale fra i due, ottenuto originalmente da un contratto con la Seele. Adesso fra i due vi è un forte canale telepatico, nel quale riescano a scambiarsi informazioni e anche immagini.

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    Trascorso il breve periodo di gioia ed entusiasmo, toccò a Mugen l'ingrato compito di riportarci alla realtà che ci circondava.

    “Non possiamo rimanere qui. Questo posto è pericoloso e dobbiamo andare via di qui prima che ci scoprano. A proposito… io sono Mugen.”

    Ritrovarsi con dei compagni vivi rappresentava una piccola vittoria, ma a dir poco insignificante al cospetto di quanto ancora ci attendeva. Mancavano all'appello molti altri Aviatori, a cominciare da Drusilia stessa. L'ufficiale Yoko, gli eserciti dei Presidi alleati... non ci volle molto affinché l'umore tornasse cupo e concentrato.

    "Peccato … stavo iniziando a sentirmi bene."

    La stessa sensazione avvolse anche Ted.

    “Abbiamo scoperto che anche altri Presidi sono in pericolo.
    Un’imperatrice del Makai, Palden Wang-Mu, pianifica di invadere il presidio Occidentale con il suo esercito di demoni e da qualche parte parte nel Presidio Nord altri due demoni, Asmodeous e Fistadantilus, tramano nell’ombra. Pare siano alla ricerca di qualcosa e allo stesso tempo stanno avviando un culto incentrato su di loro.
    Se anche uno solo di noi riuscisse ad uscire vivo da qui…
    deve trasmettere queste informazioni.”


    Mugen si confermò saggio e lungimirante... aveva ragione: io e lui eravamo entrati in possesso di quelle informazioni, ma non era certo che saremmo stati in grado di comunicarle all'esterno. Ma non importava: non avremmo dovuto farlo necessariamente noi. Chiunque sarebbe sopravvissuto quel giorno avrebbe dovuto allertare l'intero semipiano.

    "Pensiamo prima a salvare la pelle a noi stessi campione! Complimenti per le informazioni raccolte comunque, ci torneranno molto utili per il futuro ... "

    Ed anche Ted a modo suo aveva ragione: probabilmente lui stesso era consapevole che forse quel giorno non tutti sarebbero riusciti a tornare a casa. Ma avevamo bisogno di quell'ottimismo, di quella convinzione. Ci avrebbe spinti ad andare avanti, a lottare.
    Non era ancora finita.

    "... lo spettacolo deve essere iniziato."

    Ted confermò la sensazione che probabilmente avrebbe colpito tutti. Quell'applauso fragoroso in lontananza lasciava pochi dubbi... e ricordava noi tutti che il tempo dei convenevoli era oramai terminato. Era tempo di ributtarsi nella mischia.

    "I-io non so come ma … noi dobbiamo andare di qua. Questa direzione è la via giusta.
    … mi ci gioco i guantoni."


    A sorprendermi furono tuttavia le successive esternazioni del Pugile. Non ricordavo di aver mai sentito affermazioni di quella natura, dalla sua persona. E certamente la situazione si prestava ben poco a scommesse o tentativi fortunati; ero certo che non avrebbe rischiato in quella situazione. Non ricordavo nemmeno di sue eventuali capacità sensitive o simili... mi spiazzò completamente.

    « L'acustica del corridoio non viene in nostro aiuto... non riesco a capire da quale direzione provenga il suono. »

    Avrei precisato, cercando di affinare l'udito. Ulteriore conferma che al momento non avevo alternative valide alla proposta di Ted.
    Lo sguardo si sarebbe spostato dunque prima su Mugen e poi su Eva, interrogandoli silenziosamente. Se da parte loro non sarebbe giunta nessuna obiezione, la sensazione di Ted restava l'unica pista attualmente plausibile.

    Mana: 100%

    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% alla destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)
    • Percezione: auspex di tipo radar
    • Volontà Eroica: mindfuck-alert + trick detector

    Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo
     
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    La Circense soffiò come una gatta e per un attimo sembrò quasi che cappello e treccia le si drizzassero sopra la testa. Al suo sguardo attento non erano sfuggite le preoccupazioni che sembravano alimentare il khutiano e ancor prima che questo potesse esprimere i suoi timori la Strega comprese. Da un quadro dove era rappresentato un vecchio Luna park un'orda di uomini, a quanto pare non disegnati, si muovevano verso il corridoio. Immediatamente Jester comprese che si doveva trattare di un portale simile a quello a schermo tv che aveva attraversato il demone di circa un'oretta prima e rabbrividì. Ricordò il colpo allo stomaco e i suoi nervi che saltavano come molle e decise che non era intenzionata a ripetere l'esperienza. Così la Strega prese in mano la situazione e, con un'innaturale velocità, si affrettò a rovesciare il quadro a terra e, dopo averne squarciatoil dipinto con la carta-lama, sferrò un poderoso pugno alla tela con il chiaro intento di distruggerla.


    Cappero, doveva fare sempre tutto lei. Che eversori uomini inutili! Be' avevano ragione le sue zie, potevano servire solo come sacrifici o scudi.
    -Su stateci dietro // Almeno di un metro -
    Chiocciò il Giullare afferrando con gentilezza il polso della Castellana e costringendola a correre per il corridoio. Non le importava se la Dama Azzurra non avesse compreso ciò che era appena accaduto, o se durante la fuga rischiasse di perdere un polmone...

    "mi serve sufficientemente viva." Aveva realizzato la Strega: egoisticamente per riscattare sé stessa, amabilmente perché ne era ossessionata. Poi tutto d'un tratto la Strega arrestò quella corsa racchiudendo in un mezzo abbraccio la Castellana. I suoi occhi d'ossidiana fissarono un punto preciso -il nulla- e il suo respiro si fece muto mentre lo scrosciare familiare degli applausi le si scagliò addosso come uno schiaffo. Si voltò verso i due che sarebbero dovuti essere a pochi passi da lei- non li aveva mai persi di vista col suo En.

    -Suono d'arena // dove ci si mena.-
    Fece notar loro, magari l'avrebbero sorpresa rivelandosi utili per una volta. Doveva sempre fare tutto lei!



    Energia: 110%-5%=105%
    Equipaggiamento:

    -10 carte lame

    Passiva:

    50% velocità - agilità
    En- auspex movimento - 30 m


    Tecnica:
    - Armageddon – La Hunter concentra il in un punto preciso del corpo il Gyo e chiama a sé il potere della roccia cosicché sia in grado di dare pugni/calci/testate. (Variabile) Basso


    Edited by Jester - 16/4/2018, 15:04
     
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    I tentativi di Arthur di rianimare Aisling smisero di impensierire il Demone-Volpe quando vide il corpo di lei sfaldarsi fra le mani del Vampiro. Sebbene a mente lucida non avrebbe esitato a fidarsi ciecamente dei Saggi di Palanthas, in quel momento tentennava fortemente nel giustificare le loro azioni. Ed allora il suo sguardo gelido rimase intatto, ad osservare il tentativo disperato dei suoi compagni.

    2DaroR9

    -Dimentichi che anche io ero presente, quella notte.

    A ben poco servirono quelle parole. Poiché una volta aveva già commesso quell'errore. Un'ultima volta Aisling era sfuggita alla morte per mano sua, ed ora loro e la sua Drusilia erano vittime di quel circo infernale.
    No... non avrebbe commesso ancora una volta quell'errore. Non avrebbe permesso a quella piaga di ripresentarsi ai loro occhi, non le avrebbe permesso di mettere in pericolo la sua famiglia. Non più.

    YO-KO! YO-KO! YO-KO! YO-KO! YO-KO!

    Fu quando Kerobal intervenne sulla musica che l'Elessedil si rese conto di quelle voci in lontananza.
    Un rumore frastornante di applausi, una realtà che si sgretola intorno a loro come un castello di sabbia, e...

    YO-KO! YO-KO! YO-KO! YO-KO! YO-KO!

    ...un palcoscenico, le luce dei riflettori, una platea.
    Il terrore che avvolse i Saggi di Palanthas fu palese agli occhi della Volpe, eppure a prevalere in lui era solo confusione.
    Da quanto tempo..? Da che momento quelle creature li osservavano come fossero animali da compagnia? Non gli importava minimamente che sapessero quanto aveva detto o fatto ad Aisling, ma... Drusilia? Valeva lo stesso per lei? Li stavano spiando fin dall'inizio di quella messinscena? E -ironicamente fu l'ultimo dei pensieri a sopraggiungere nella sua mente- perché osannavano il suo nome?

    A differenza dei suoi compagni il Magister non cercò una via di fuga.
    Le sue iridi scandagliavano fra la folla: aspettava che saltasse fuori.
    Chiunque avesse le risposte, chi li aveva costretti a quella ridicola messinscena.

    Passive
    • Instant Casting: casting istantaneo degli incantesimi
    • Riserva Energetica: mana al 110%
    • Percezione Magica: auspex magico
    • Vento Magico: auspex radar
    • Schermo di Pensieri: mind-fuck alert + trick-detection + difesa malie
    • Maestro degli Inganni: anti-auspex [percezione magica + radar] per [evocazioni e personaggio]

    Equipaggiamento
    • Lacrima dell'Alfiere: tecnica per richiamare l'Alfiere di Laputa
    • Occhio della Notte: casting tecnica nei turni successivi
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Il richiamo della Volpe interruppe il gioioso incontro degli Aviatori.
    Ma i tre, pragmatici forse per loro natura forse per gli eventi vissuti quella notte, sapevano bene quanto lui che non potevano permettersi il lusso di rimanere lì fermi troppo a lungo. Specialmente quando giunse a portata d’orecchio quel netto e sonoro scroscio di applausi. Quello era senza dubbio un segnale chiaro e inconfondibile che era il momento giusto per darsi da fare.
    Lo spettacolo doveva essere iniziato -come aveva fatto notare Ted- e questo era un motivo in più per darsi una mossa e l’occasione migliore per darsi alla fuga. Tutte le attenzioni dovevano essere puntate sul fulcro di quel circo degli orrori, forse le possibilità di incontrare nuovi nemici ed essere scoperti erano più basse adesso.

    Ma dove andare?
    Il corridoio non forniva alcun indizio sulla via di uscita, e quelle porte si erano già dimostrate impenetrabili ai suoi sensi di Volpe. Come se non bastasse, il Demone non era neanche in grado di decifrare le insegne affisse sugli architravi delle porte velate dai drappi rossi eppure quel suono netto, ma distante, non faceva che essere un richiamo a sbrigarsi a prendere una decisione.

    "I-io non so come ma … noi dobbiamo andare di qua. Questa direzione è la via giusta."
    "Questa è la via giusta … mi ci gioco i guantoni.”


    Fu allora il Pugile a farsi avanti con una proposta e a fornire loro una direzione da prendere. Non sembrava in grado di motivare la sua scelta, eppure era davvero convinto che fosse la via giusta da seguire.

    Mugen non sapeva bene come reagire, non conosceva quell’individuo e non aveva modo di sapere se costui avesse abilità nascoste. Così dubbioso mosse lo sguardo sul compagno di disavventure che ormai aveva conquistato la sua fiducia.

    « L'acustica del corridoio non viene in nostro aiuto... non riesco a capire da quale direzione provenga il suono. »

    L’Aviatore non sembrava avere particolari obiezioni, come la Volpe non sembrava avere soluzioni alternative o ragioni che andassero nettamente a favore o contro la proposta di Ted.

    Anche il suo fiuto, in un contesto simile, non era in grado di indicargli alcuna pista utile da seguire e come già Firion aveva fatto notare non era neanche facile capire da che direzione provenisse il suono.

    Ogni possibile decisione avrebbe comportato dei pericoli e dei rischi, ma se il Pugile era davvero così sicuro del suo istinto perché opporsi. In fondo anche lui come loro due era sopravvissuto fino a quel punto, magari non solo grazie alle sue doti di guerriero ma anche al suo incredibile intuito.

    “Non credo che ci siano alternative valide.”

    Non avendo alternative valide da proporre il suo sguardo si mosse rapidamente da un Aviatore all’altro in cerca di possibili obiezioni per poi concludere con un cenno del capo.

    “Facci strada.”



    CITAZIONE
    Condizioni fisiche: contusioni sparse
    Energie: 100%
    Tecniche utilizzate: //
    Passive:
    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    [SPOILER]Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Auspex olfattivo (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna, Auspex uditivo (5 punti)]

    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]

    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)

    Equip:
    Biglietto dorato
    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    TRUE LOVE IS POSSIBLE ONLY IN THE NEXT WORLD — FOR NEW PEOPLE. IT IS TOO LATE FOR US. WREAK HAVOC ON THE MIDDLE CLASS.

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    A seguito delle dovute presentazioni, Zimmer e Skaro abbassarono le loro armi. Il Fato aveva voluto mettere sul loro cammino altre due vittime di quel circo diabolico, ospiti loro malgrado dell'incubo condiviso dai due Eversori.
    Due figure di un certo rilievo, per altro.

    Lo scambio di informazioni avvenne rapido e costellato da una certa aura d'angoscia, che sembrava attanagliare quei corridoi. Il Boggart continuava a guardarsi attorno nervosamente, aspettandosi forse che da un momento all'altro, nere mani d'odio uscissero dal pavimento per trascinarlo in quell'inferno d'oscurità nel quale era naufragato, poco prima di ricongiungersi con il suo collega.
    Per un periodo considerevolmente lungo, rimpianse di aver lasciato il palco di Kalanjanus, o Iblis, o come diavolo si sarebbe fatto chiamare la prossima volta che si sarebbero incontrati di nuovo.

    SE, si sarebbero incontrati di nuovo.

    Io sente te parlare, Dama di Est, e io concorda con tue parole. Ma tu capisce, certamente, che termini come Lord Aeon e probabilmente a sua insaputa stridono fra loro come porci al macello.
    In parte, condivideva i sospetti di Bid.
    Com'era possibile che tutto quell'inferno fosse dilagato su Endlos, che tutte quelle complicate macchinazioni fossero state permesse... senza che il maledettissimo Signore della Chiave ne sapesse nulla?

    ... situazione potrebbe perfino essere più grave. concluse. Il suo tono era più pensieroso che accusatorio. Intrighi e macchinazioni erano gli ingranaggi sul quale aveva costruito il suo regno, del resto.

    Immerso nelle sue considerazioni, però, non si accorse di ciò che gli stava accadendo attorno.
    Erano stati nuovamente individuati.

    Ancora una volta, la minaccia avanzava con le inquietanti fattezze di clown, questa volta un folto gruppo che si avvicinava rapidamente attraverso il quadro – dal quale sicuramente di li a poco sarebbero emersi.
    La prima a reagire fu la bipede dal curioso copricapo – quella che il monocorno aveva chiamato Jester. Con la furia di un gatto selvatico, saltò addosso al quadro, strappandolo dalla parete e prima mutilandolo con una delle sue affilate carte, poi provando a distruggerlo con un pugno di forza inumana.

    Tempo di correre, bipedi! Noi rimanda chiacchiere a dopo... esclamò Zimmer, colto di sorpresa dagli eventi.
    Prima di seguire il suo stesso suggerimento, diede un lungo sorso dal secchio di alcolici, rimpiangendo le sue azioni ancor prima di averle compiute.

    Difficilmente quella sarebbe stata l'unica ondata demoniaca, pronta a mordere il culo dei nostri eroi. Correre alla cieca in quel luogo, d'altra parte... non era certo una scelta saggia.
    Avevano bisogno di tempo... di rallentare il nemico ancor prima che questi si potesse palesare.

    Zimmer sospirò, con davvero poca gioia.
    Il secchio venne sventagliato all'aria, rovesciando il suo contenuto per tutto il corridoio. L'aria presto cominciò a puzzare di qualcosa di molto simile al bancone della Quinta Bolgia.
    L'istante successivo, il Guanto accese la scintilla necessaria per dare alle fiamme quel luogo, avendo cura di risparmiare la generica direzione dove la Guitta e la Dama Azzurra avevano scelto di avventurarsi.
    BASTA QUADRI! BASTA CLOWN!
    urlò, liberatorio.

    Poi corse dietro alle due... dritto verso quegli applausi.
    Dritto verso la prossima trappola.
    Bidibi, forse meglio è se tu passa in testa a gruppo. Tu ha... orecchi migliori, io crede. riuscì a commentare, cominciando a sentire gli effetti della stanchezza gravare sulle sue vecchie e povere ossa.





    Stato fisico: Stanco
    Stato mentale: Boggart alticcio ~ diversamente lieto di essersi separato dal suo secchio.
    Mana: 90 %


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    Passive:
    Icarus ~ Lingua da mercante ~ Intuito del Bugiardo ~ Certificato di Alchimista ~ Ich Gasata ~ Silent Lie

    Equipaggiamento:
    Il Guanto ~ Aspide di Troia ~ Portatore di Peste ~ Mercury Trader ~ Berserker Armor (no elmo)

    Attive:
    Barbecue [medio]

    Companion:
    23 Skaro ~ Spiderbot














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    Il Guanto
    [Difesa Magica a costo variabile]


    Questo pesante quanto poco discreto capo d'abbigliamento era all'apice della moda all'ultimo grido, durante la Grande Guerra dei Cunicoli, quando i negromanti Rarshak lanciavano le loro maledizioni come se piovesse.

    I Boggart, che disprezzano l'utilizzo della magia all'infuori di quella spirituale concessa ai Cavalcaspirito, non avevano modo di difendersi da questi attacchi venefici, se non quello di fuggire preventivamente. Questo inconveniente venne ovviato con la scoperta di un minerale, l'Acreacciaio, apparentemente
    in grado di schermare l'utilizzatore da ogni tipo di magia gli venga lanciata addosso.

    Sembra che gli strati più profondi dei Cunicoli siano fatti completamente di Acreacciaio, come se qualcuno li avesse voluto rendere sicuri verso la magia...
    ma questa è un altra storia. Stringendo a pugno la mano guantata, il
    rivestimento sul dorso del guanto si spiega, formando un vero e proprio scudo
    di Acreacciaio.

    Zimmer ha incrementato l'efficacia del dispositivo, istallandovici un pratico
    quanto comodo computer da combattimento, dal quale può configurare i vari dispositivi tecnologici del proprio equipaggiamento.


    Berserker Armor
    [Armatura più rostro da combattimento] [link]

    Nascosta in una nicchia scavata in uno dei muri della propria camera nella
    Quinta Bolgia sta una cassa, una cassa che nemmeno 23 conosce.
    In quella cassa, il cui legno è ormai marcito da tempo, sta una curiosa armatura.
    Nella tradizione Boggart, la milizia difficilmente indossano armature. Troppo ingombranti per un popolo troppo caotico... Ovviamente ci sono delle eccezioni.
    I Lord della Guerra hanno la possibilità di farsi forgiare un armatura fatta su
    misura per loro. Sono davvero pochi i Boggart che riescono a ottenere questo
    prestigioso titolo, fra i più alti in ogni casta molliccia.

    Non si sa come Zimmer sia entrato in possesso di questa armatura. Si sa che
    non la indossa MAI. O quasi.

    Pregate che non la indossi mai sul campo di battaglia.
    L'armatura è composta prevalentemente da un guanto d'arme, spallacci, stivali corazzati e un voluminoso elmo dotato di un rostro.


    Aspide di Troia
    [Arma da fuoco, mitragliatrice. Proiettili tramite per tecniche]

    Ultima invenzione di casa Zimmer, l’Aspide di Troia, o più semplicemente Aspide. Per la prima volta, Zimmer non ha attinto all’arsenale tipico di un Boggart per la creazione di questa ultima, stupenda arma, ma non per questo il risultato è meno letale del solito.
    L’aspide, come il nome suggerisce, è una serpentina di metallo scuro che si allunga sulla spalla destra e si avvolge a spirale lungo tutto il braccio, fino al polso del molliccio. La testa del dispositivo, apparentemente ornamentale, culmina in un effige raffigurante una testa di vipera, nell’atto di azzannare un invisibile preda. Quello che sembra un ornamento è in realtà una macchina di morte, sofisticata e letale. La serpentina è in realtà cava, alimentata da una forte pressione generata da un micro compressore installato nella coda e be oliata con un unguento alchemico. Caricata da uno scomparto invisibile a chi non sa dove cercarlo, l’arma può essere caricata con dei piccoli proiettili affusolati a forma di aculeo che niente hanno da invidiare a quelli di una normale mitraglietta. Il dispositivo è in grado di detonare 4 proiettili in rapida successione e di contenere, vista la loro piccola dimensione, 24 proiettili.
    Il suo nome, tuttavia, è riferito alla particolarità peculiare di alcuni proiettili appositamente costruiti da Zimmer: i denti di vipera. Questi dardi sono anch’essi cavi ed equipaggiati da una piccola pompa a dispersione. Se caricati con uno dei gas letali dell’Alchimista dei Pozzi. Questi proiettili scaricheranno il loro letale contenuto durante il tragitto, come dei veri e propri cavalli di troia.


    Portatore di Peste
    Diffusore, attacco batterico variabile con o senza fumogeno, solo fumogeno basso.

    [... e quando i Boggart cominciarono a usare l'Acreacciaio per difendersi dalle maledizioni dei Rargshak, vanificandone la potenza magica, i Ratti Mannari cominciarono a usare armi alternative. Il Clan dei Rodimidollo cominciò ad usare un arma che anche l'acreacciaio non riusciva a contenere, una arma che non era magica. I Sacerdoti della Peste scatenarono la morte fra i Cunicoli.]

    La nuova arma di casa Zimmer è in realtà una rielaborazione di un arma usata dal proprio antico nemico. Molti reperti furono ritrovati sui cadaveri dei Sacerdoti della Peste, eppure la maggior parte di questi sembrava inutilizzabile. Il Rossiccio di Merovish è riuscito a ricavarne un prototipo, dopo anni di sperimentazione e di insuccessi. Il risultato è una piccola piramide d'ottone, grande abbastanza da stare in una normalissima tasca. La base è adesiva, e al comando del molliccio le tre sezioni laterali si aprono, rivelando tre diffusori (uno per ogni lato) pronti a liberare il proprio mortale carico.
    L'intensità dei sintomi e l'area di diffusione è relativa alla concentrazione di batteri caricati nel diffusore, ma
    i sintomi sono tipicamente abbassamento di temperatura corporea, cefalea, vertigini, dolore inguinale e un forte malessere generale. I sintomi si accentuano tanto più a lungo il soggetto colpito resta nell'area d'azione del diffusore, che continua a rilasciare ondate di batteri di Yersinia pestis per ben due turni. Il batterio, modificato in laboratorio, agisce attraverso l'inalazione e la comparsa dei sintomi è immediata. Tuttavia, per avere questo effetto istantaneo, si è sacrificata molta della longevità del batterio, che sopravvive quel tanto che dura la carica di diffusione del dispositivo (due turni).
    Il diffusore può agire in due modi, per quanto simili, a seconda della situazione.
    Non essendo un gas, ma un batterio, l'azione sarebbe incolore, inodore e indistinguibile, salvo percezioni particolari, dalla normale aria. Questo favorisce, come molte delle armi chimiche di Zimmer, la furtività dell'azione, impedendo per quanto possibile all'avversario di accorgersi dell'attacco, fino all'insorgenza dei sintomi.
    Tuttavia, spesso e volentieri il panico è un arma molto più efficace della furtività. Assieme al batterio, il dispositivo può liberare una sostanza gassosa più pesante dell'aria, di un denso colore verde marcio e dall'odore sgradevole. Il gas ha la stessa area d'effetto della diffusione del batterio e non ha assolutamente nessun effetto negativo, se non portare il messaggio implicito del "se vieni qui ti fai un gran male".

    In oltre, se il serbatoio batterico è per forza di cose limitato al singolo utilizzo, quello gassoso è più capiente, permettendo l'attivazione più volte. Boggart: la truffa è sempre dietro l'angolo.

    Mercury Trader
    Cannone più caricatore extra, Martello da combattimento

    Avete mai avuto la sgradevole sensazione di essere osservati?
    Ricevete spesso minacce di morte?
    La vostra carovana è davvero al sicuro, con quei mercenari da quattro soldi che avete reclutato? (che ovviamente non sono Eversori, il meglio del meglio, brutti spilorci del cazzo?)

    Gentleman? I Give you... The Mercury Trader! Osservate la sua invidiabile linea!
    *Parte un montaggio di Klaus in intimo che accarezza voluttuosamente un enorme martello argentato, con rifiniture in oro e carbonite*
    Con questo miracolo dell'ingegneria, anche il più debole di voi potrà fare una strage alla vecchia maniera, spaccando arti, crani e casse toraciche come se fossero di paglia! *Il Klaus / modella eminflex lancia sorrisi suadenti alle telecamere, mentre mima un colpo col denominato martello* Grazie ai simpatici giunti di potenza a reazione, anche il più piccolo e sbilanciato esserino potrà tirar di magli come e soltanto gli dei potevano prima!
    Ma... un momento... cosa vedo arrivare? *Primo piano sul seminudo Klaus, che spalanca la bocca in finta sorpresa* E'... la PECORA CORAZZATA! *un addetto vestito di nero, cercando di non farsi inquadrare troppo, porta sul set una povera pecora, con un piccolo elmo di cartone malamente colorato di grigio. Il sempreverde Klaus finge spavento e terrore, la pecora comincia a brucare il cartone di cui è composta l'ambientazione del set*
    Vi siete mai trovati in situazioni simili? Contro creature talmente mostruose e raccapriccianti da non trovare nemmeno il coraggio di fare un passo verso di loro?
    Niente paura, signore e signori, il Mercury Trader lo troverà per voi!
    Questo in fatti non è solo un fantastico e schiccosissimo martellone da battaglia spaccatutto, no signore!
    *Il bellissimo Klaus preme un pulsante sull'impugnatura del martello e la testa di questi (del martello, non del Klaus) si apre, rivelando un enorme bocca di fuoco. Il Klaus mima movimenti provocanti col dato cannone* Ebbene si! E' anche un pratico, comodissimo, devastantissimo BAAAAAZZUKAAA!
    *Il cannone si carica di energia, proiettando scariche elettriche nello studio e annerendo il finto mobilio del set, prima di liberare una scarica di un blu intenso, cancellando dal creato la povera pecora. L'animale, colpito, esplode, tingendo di rosso e di interiora l'ambiente. Effetto sonoro da film comico da 4 soldi, risate registrate*
    Mercury Trader! Mai più in balia del nemico!


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    Icarus
    Passiva di volo [link]

    Fin dai tempi delle antiche lune, quando i Boggart erano liberi di pascolare per le lande di tutti i mondi, prima che perdessero la possibilità di vivere in superficie e si autoesiliassero nei Cunicoli (lo avevano detto alla Zietta Bacherozza che quella mano di poker sarebbe andata male...), i mollicci di tutte le tribù sognavano, come tutte le civiltà senzienti, il volo.
    Questa antica e ancestrale voglia di librarsi nell'etere risale alla prima tribù Boggart: i Cosirossichevendonoquellochevogliono. Il capo villaggio, mentre vendeva i famosi rotoloni di carta igienica di foglie d'ortica, capitò di dover volgere gli occhi al cielo. Era notte, e immancabilmente trovò quella grossa palla argentata in mezzo al cielo. "Se riuscissi a vendere quella..." pensò subito il Boggart, "...potrei vivere di rendita tutta la vita!"
    La corsa alla conquista della Luna era iniziata.

    Ci furono vari casi nella storia Boggart, dove famosi e rimirati scienziati riuscirono a spiccare il volo. Primo fra tutti fu G'orlan Saltocolpiede. Si gettò da una rupe e volò per ben ventitré secondi. Purtroppo, non sopravvisse all'esperimento.
    Farg'arn Voladipeto, che tentò di addomesticare un albatros per usarlo come cavalcatura. Ci riuscì, ma casualmente fu trasportato solo al nido del volatile, finendo nelle fauci dei suoi piccoli.

    Eppure, i Boggart non si fecero mai scoraggiare da queste quisquiglie, e finalmente, Zimmerthaugher Del Cunicolo Dal Quale Si Torna è riuscito nella titanica impresa.

    Grazie alle sue abilità di ingegneria all'avanguardia e al misticismo dei suoi rutti, il molliccio ha messo insieme il sistema Icarus: due ali di colore scuro, costituite da una serie di lamine ultraleggere in grado di adattarsi alle correnti d’aria e sostenere così l’esile peso del Boggart. Mezzo metro per ala, queste rispondono ai comandi meccanici dettati dal volere diretto del Boggart, che si è collegato telepaticamente alle ali impiantate nella sa schiena tramite una forte dose di alcol.
    Non chiedete, vi basti sapere che era roba davvero buona.
    Quando non vengono usate, le lamine che costituiscono il corpo delle ali si ritraggono su loro stesse, ripiegando tutta la struttura nei cilindri di contenimento sferici, che a loro volta si richiudono il loro stessi. Da chiuse, le ali non sono altro che due sfere scure impiantate nelle scapole del Boggart.


    Lingua da mercante.
    [Passiva di persuasione]

    Si può dire che sia la sua più spiccata qualità: sapersi togliere dai guai non usando la pistola, bensì l'arte oratoria.
    Anche se il suo vocabolario non è dei più forbiti o la sua pronuncia la più corretta su tutta Endlos, Zimmer è capace di imprimere nelle sue parole un senso di sicurezza e di veridicità che con gli anni di esperienza come mercante è riuscito pian piano ad affinare.
    Sa sempre trovare la parola giusta nella giusta situazione, riuscendo quando è necessario interpretare il ruolo del buffone o quello del serio.
    L'importante è riuscire a convincere gli altri che quello di cui si sta parlando è vero al cento per cento.

    Ovviamente, non avendo poteri paranormali, questo non sarà mai possibile, ma la sua sicurezza e la sua parlantina porterà l'interlocutore ad avere meno dubbi a riguardo, tendendo a fidarsi delle parole del Boggart.



    Intuito del Bugiardo
    [Passiva di radar contro le influenze psioniche e illusorie]

    Chiunque cerchi di intraprendere la carriera del mercante di ossa, fra i Boggart, deve rendersi conto prima di tutto che dovrà avere a che fare con le creature più meschine, ripugnanti, bugiarde e approfittatici che la natura cosmica potesse creare in tutta la sua bizzarra fantasia: gli esseri umani. Queste strane e malvagie creature, oltre che ad aver una carnagione orribilmente liscia e irrimediabilmente rosea, sono anche prime in classifica nel campo della violenza e della menzogna, tanto da essere perfettamente in grado di mentirsi a vicenda. Per questo, i mercanti di ossa, gli outsiders dei Cunicoli, che dovranno fare i loro affari con tali creature, devono esercitarsi fino allo spasmo a mentire e a riconoscere gli inganni.

    Zimmer, a tal proposito, ha passato un anno intero a mentire, sempre e costantemente, su qualsiasi cosa, tanto che se in quel periodo gli avessero chiesto "ti sei lavato Zimmer?" lui avrebbe risposto "certo, come ogni giorno!"

    Riuscire a mentire è un arte, e per chi riesce a farlo in modo naturale come respirare, allora accorgersi di una menzogna è altrettanto facile.
    Questo intuito latente è molto, molto comodo in quanto nel mondo esterno esistono creature capaci di manipolare i sensi, di farti vedere cose non vere... e riuscire a distinguerle, è un gran vantaggio.


    Certificato di Alchimista.
    [Passiva di immunità ai veleni]

    Gli Alchimisti dei Pozzi sono i chimici dei Mollicci. Utilizzando antiche quanto folli ricette, sono in grado di sintetizzare in rudimentali laboratori impacchi curativi, pozioni dai più disparati effetti, potenti droghe. Alcune di queste ricette sono talmente pericolose e inquietanti da essere bandite addirittura dai Boggart. Un esempio palese è quello della capra gigante. Mai, MAI sintetizzare la pozione della capra gigante. [Guida all’universo Molliccio, geografia dei Cunicoli e vocabolario di torte pigolanti, estratto.]

    I Veri alchimisti si distinguono dai mentecatti per la loro abilità nel resistere alle proprie misture. E' cosa alquanto comune, quando si lavora alla miscelazione di sostanze ignote, generare reazioni chimiche incontrollate e spesso non volute. Se i chimici non avessero questa innata capacità a resistere ai veleni, dubito seriamente che esisterebbe la professione di alchimista, in queste lande.
    Ora, immaginatevi un gruppo di Boggart che miscela aranciata, benzina e uranio impoverito senza questa simpatica passiva. Esatto.


    Ich Gasata
    [+10% energia]

    Una delle bevande più comuni nella dieta giornaliera di Zimmer, l'Ich è un cocktail di benzina, aranciata, alcool puro e l'ingredientesegretochenonvoletesapere. Insomma: qualcosa di letale per qualsiasi cosa che non sia un Boggart, o con un buco nero al posto del fegato.
    Il Rossiccio più bello del mondo, se ne scola tre pinte a pranzo, tre a sera e due a colazione.
    Essendo una bevanda che, in determinate dimensioni alternative, può essere accomunata ad una versione MOLTO letale della birra, il risultato è che bevendone tanta si rischia di fare una versione MOLTO letale dei rutti. E si sa: se si rutta si sta più leggeri.
    A lungo andare, questo portentoso tonico ha portato da un incremento dell'energia totale di Zimmer.


    Silent Lie
    [Passiva di tecniche alchemiche velate]

    Un veleno percepito prima di essere assimilato è un veleno che non sta facendo bene il proprio lavoro, e questo Zimmer lo sa molto bene. Durante gli anni di pratica ed esercizio, l'Alchimista dei Pozzi è riuscito a trovare il giusto dosaggio per ogni ingrediente che compone i suoi intrugli, in modo che questi possano essere... invisibili. Gas inodori, incolori, insapori. Veleni indistinguibili dal vino versato in una coppa, o dall'acqua di una borraccia.
    In fondo, non si conquista una città seguendo le regole, no?


    Insane Mind
    Difesa psion variabile

    La psiche di un Boggart è ben più complessa di quella di un semplice bipede. Con il passare dei secoli, l'evoluzione naturale e la costante deprivazione dal mondo arcano della magia ha portato ad evolvere i piccoli mollicci come delle creature assurdamente sconcertanti, ma anche dotate di cervelli molto ... particolari. La follia spesso può essere uno scudo, e con il giusto allenamento, Zimmer è riuscito a imparare come difendersi dagli attacchi che mirano alla sua mente.


    Boggart’Scale.
    Tecnica di difesa fisica variabile

    A tutti sono ben noti i classici passatempi Boggart. Lanciarsi tritolo, ballare nudi, dare fuoco alle suocere proprie e altrui (gesto considerato nobile e molto apprezzato), inalare gas sconosciuti e far crollare deliberatamente parti di Cunicolo. Ora, abbiamo visto come tutte queste letali abitudini siano in realtà un meccanismo di auto- regolazione delle nascite… è anche vero che potrebbe evolversi in una delle principali cause dell’estinzione Boggart, se mamma evoluzione non avesse dato ai piccoli Boggartini la capacità di sopravvivere alle esplosioni, ai crolli, a qualsiasi cosa.
    La pelle dei Boggart si sviluppa in modo diverso, c’è chi si ritrova ricoperto di scaglie, chi di peli, chi di squame e chi, poveretto, di ani supplementari. Brutta cosa.
    A Zimmer è andata bene: un mix di squame e scaglie del rosso più bello del mondo, capaci di indurirsi per poter assorbire i traumi esterni. La pelle Boggart, quale che sia la sua forma, ha sviluppato una capacità innata di inspessimento. La cuticola, l’epidermide o quello che sia si fanno più spessi e intricati a seguito di un trauma esterno, dispendendone la forza cinetica. Non è abbastanza per essere immortali, ma per aver salva la vita in determinate condizioni.


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    Boggart subdolo
    Veleno applicabile, durata due turni, paralisi media per turno, dolori interpretabili

    Una carovana da proteggere è un bell'affare, sopratutto con i male intenzionati che ci girano al giorno d'oggi. E pensate che basti un temperino, una pistola... 23... per spaventare i delinquenti? Assolutamente no.
    Giocare secondo le regole è per gli eroi, e di eroi i cimiteri sono strapieni.
    Giocando con l'alchimia imparata nei mistici cunicoli dove è venuto al mondo, Zimmer ha scoperto che con una semplice combinazione di elementi facilmente reperibili in qualsiasi ambiente era possibile ottenere un portentoso veleno che agiva a livello enzimatico, bloccandone per un certo periodo l'attività metabolica. Ovviamente di tutto questo il Boggart non sa assolutamente niente, ignorante com'è in anatomia, ma quello che le sue cavie hanno potuto mostrargli perfettamente comprensibile.

    Dopo pochi secondi dal contatto con il soggetto (l'inoculazione del veleno deve avvenire prettamente per contatto fisico, meglio ancora se su una ferita aperta) questi proverà un intensa e duratura fitta allo stomaco, con i relativi dolori che pian piano si diffonderanno nelle zone più periferiche, come braccia e gambe, inducendone un intorpidimento molto intenso.
    Lo sfortunato pertanto si ritroverà con dei non indifferenti dolori allo stomaco e al petto, oltre che ad avere serie difficoltà nei movimenti, trovandosi pertanto parzialmente paralizzato.
    Durante i suoi viaggi, il Boggart è riuscito a prolungarne gli effetti, facendoli tuttavia diminuire di efficacia. La nuova versione del veleno Boggart induce un forte intorpidimento agli arti e un discreto dolore diffuso al petto, come già spiegato, ma siamo ben lontani dal parlare di paralisi. L'avversario sarà in grado, seppur con difficoltà, a sfolgere qualsiasi azione. Tuttavia la concentrazione necessaria all'utilizzo di tecniche complesse sarà sicuramente ostacolato da questa condizione, come anche gran parte delle capacità difensive, visti i movimenti rallentati. L'effetto, ora, dura due turni.


    Staggering Beauty
    Droga a costo critico [link]

    C’è poco da fare: Zimmer è un genio del male. Un inguaribile bastardo, che ultimamente ha ripreso mano all’antica arte dell’Alchimista, giocherellando ad aggiungere un po’ di questo e un po’ di quello ai suoi intrugli.
    Pochi sanno cosa stesse cercando. Un nuovo tipo di birra? Un nuovo anti parassitario? O semplicemente cercava di trovare nuovi metodi creativi per torturare 23?
    Beh, se lo scopo era quest’ultimo, Zimm è riuscito nel tentativo.
    Miscelando le spore di un curioso fungo cresciuto nel lontano Est (pensate, un fungo di 20 metri, parlante!) e gli essudati liquidi di alcune specie dello Yuzrab imparentati con i Viashino, più l’ingrediente segreto che NON volete conoscere, ha composto la droga sintetica più micidiale che Endlos abbia mai potuto perfino sognare.
    L’effetto è talmente potente che non pagarla un critico sarebbe un insulto a qualsiasi divinità.
    Può essere assimilata per via orale, o per contatto cutaneo, soprattutto su ferite e quindi a contatto con il sangue. Il principio attivo si innesca immediatamente, scatenando violenti spasmi e allucinazioni.
    La pozione è inodore, incolore, insapore. Può essere mescolata a qualsiasi bevanda o cibo senza alterarne il gusto.

    and remember kids...
    Non accettare MAI da bere da un Boggart, soprattutto se è gratis.
    L'effetto fisico si esaurisce alla fine del turno. Quello psicologico in anni di terapia.
    Povero 23.


    Miasma Sibilante
    Tecnica gassosa ad area, alto

    Ai bei vecchi tempi, quando qua era tutta campagna, Zimmer aveva tentato di darsi alla coltivazione di spoppio, la famosissima pianta dalla quale si ottiene un gustosissimo tabacco da pipa. Gli affari andavano benissimo, tanto che l'oliphant era andato in aspettativa per malattia e 23 poteva dirsi quasi una persona normale.
    Questo cambiò con l'arrivo di una piaga: le locuste ballerine saltanti senza occhi ma con un naso gigante, proverbialmente attratte dallo spoppio.
    La piantagione stava andando a quel paese, e Zimm fu costretto a rimettere mano al proprio manuale di pesticidi. Solo allora si accorse che il manuale era scritto in ungherese, quindi dovette inventarsi gli ingredienti da se.

    Ne uscì una sostanza che, a contatto con l'aria, si nebulizza e aumenta di volume esponenzialmente: poche gocce erano sufficienti a coprire ben dieci metri di area. I soggetti presenti nell'area si trovarono con le vie respiratorie occluse, e per la bellezza di un turno i sintomi rilevati furono la quasi impossibilità a respirare, un bruciore insistente su tutta la cute e un forte dolore addominale, che spesso sfocia in diarrea.
    Sulle prime sembrò un successo, i malevoli insetti erano stati sterminati... l'unico inconveniente era che prima di morire, questi evacuarono le viscere su tutta la piantagione. Brutta cosa la diarrea.
    23 stette male un mese.


    Smoke on the water everything.
    Fumogeno, basso

    A volte le soluzioni più datate sono quelle più efficaci. Teatralità e ombre sono da sempre i migliori amici di tutte quelle creature figlie dell’oscurità dedite all’assassinio, alla furtività, alla disperazione nel silenzio e nella cecità del proprio nemico.
    Zimmer non è una di queste creature, ma sa che un ordigno fumogeno non viene usato solo per coprire la propria lama sulla gola dell’avversario, quanto anche per fuggire dalle orde di clienti non soddisfatti che si sono accorti che questo o quell’acquisto non è come se lo immaginavano. Beh, affari loro no? Non si fanno cambi o risarcimenti. PUF!

    L’ordigno, un bussolotto delle dimensioni di una biglia, è in grado di generare un fumogeno fitto e denso, capace di espandersi fino a 5 metri in ogni direzione. L’ideale per le entrate ad effetto, per le fughe, per gli assalti.


    Coltre d'angoscia
    Gas psichedelico ad area, medio

    Un composto all'apparenza semplice, dal colore grigio mercurio, portato in una classica provetta di vetro. Ottenuto dalla fermentazione delle spore allucinogene di un fungo dei pozzi, il siero a contatto con l'aria reagisce, evaporando e distribuendosi in un primo momento a bassa quota, a 10, 15 centimetri dal suolo. Subito dopo condensa, formando una fitta nebbiolina bianco grigiastra, che occupa il campo di battaglia. La nebbiolina a prima vista è innocua, il cui unico scopo sarebbe quello di coprire i piedi dei presenti. Tuttavia, la nebbia altro non è che il trampolino di lanci del vero reagente del composto: una sostanza incolore e inodore che si libera nell'area, sublimandosi con l'ossigeno. Se respirata, agisce sui centri nervosi dei malcapitati, lavorando sulle sinapsi del loro cervello. A quel punto, Zimmer sembrerà molto, molto più minaccioso, e una forte angoscia invaderà il malcapitato, convincendolo che attaccare il Boggart o chi sotto la sua protezione sia una pessima idea.



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    Barbecue!
    Lanciafiamme, medio

    A chi non piace un buon Barbecue? L'aria aperta, le chiacchiere con gli amici, le birre, l'odore della carne che sfrigola... bhe che dire, anche tra i cunicolo Boggart è molto in voga, il giovedì pomeriggio, lasciarsi andare ad un buon Barbecue. Però questo ha fatto sorgere dei problemi: l'assenza di legna da ardere (hanno provato a strappare le radici, ma gli alberi franavano distruggendo diversi cunicoli e non era il caso.) e sopratutto le indicibili emissioni di fumo che, in uno spazio ristretto come le gallerie Boggart, poteva saturare e portare ad asfissia in pochi minuti.

    Bhe, la cultura Boggart ha porto rimedio anche a questi problemi! Dopo aver scoperto che la bevanda nazionale dei Cunicoli era infiammabile a contatto con l'ossigeno, questa è stata più sapientemente utilizzata per appiccare allegri incendi (da qui la scoperta dello sport nazionale “Dai fuoco a tua suocera” ) . Grazie ad un serbatoio pressurizzato agganciato alla cintura e ad un semplice sistema di canule a vuoto, Zimmer può, attraverso il suo fidato Guanto, spruzzare un getto di sette metri di un autentica fiammata, abbrustolendo la cena condita di tutti quei poveracci che tentano di truffarlo. Proprio per questa particolarità, il getto di fuoco non può che durare per pochi attimi (un turno), onde evitare che le mani dei mollicci prendino fuoco da sole.

    E il problema del fumo? Niente paura, anche qui i Boggart hanno trovato una soluzione. Basta non respirarlo.


    L'abbracciatore
    Hoaming bomb a medio, segue campo minato di 5 mine, una mina medio, tutte le mine critico

    Ricordate la regola secondo la quale non è mai una buona idea abbracciare un Boggart, anche se questi è nudo? Bene, questa regola si applica perfettamente anche al suo equipaggiamento.

    L'abbracciatore è la nuova aggiunta all'arsenale bellico del Rossiccio di Merovish: un ordigno esplosivo dalle dimensioni di un pallone da calcio... con lunghe braccia con tanto di manone prensili ai lati. Quando buttò giù il progetto, Zimmer era abbastanza ubriaco. Ad ogni modo, una volta lanciata la bomba sul campo di battaglia, questa comincerà a sgambettare con le braccia meccaniche ad alta velocità verso il bersaglio e, una volta a tiro, si lancerebbe verso di esso nel tentativo di abbracciarlo, in un impeto di amore esplosivo.
    beep beep Boom.
    [Tecnica Media.]
    L'esplosione tuttavia non è che l'inizio. All'interno dell'esoscheletro dell'Abbracciatore infatti risiedono altre cinque cariche esplosive, che grazie all'esplosione dell'ordigno principale, si distribuiscono sul terreno confondendosi fra i frammenti della carcassa. In questo modo si creerà un vero e proprio campo minato sul terreno. Quale sarà l'ordigno e quale un innocuo pezzo di ferraglia? Ogni carica può essere fatta esplodere separatamente dalle altre [Medio], oppure possono essere fatte detonare assieme per un esplosione ancora più devastante [Critico].

    D.I.N.R.W.F.
    Disarmo, medio

    L'acronimo sta per Dangerously Inventive Neural Remote Weaponary in Flame ed è il nuovo dispositivo di guerriglia urbana progettato e messo a punto da Zimmer. Di base, si tratta di un acceleratore di particelle runico, capace di accelerare, appunto, le particelle di cui è composta la materia. Movimento = calore. Funziona straordinariamente bene verso quei materiali conduttori di calore, come il metallo o l'acciaio. Qualsiasi cosa possa arroventarsi, in breve. Stranamente, non sembra sortire effetto verso il materiale infiammabile, come vestiti, carta, pelle... ma per quello c'è un altra attiva, no?
    Il dispositivo è innestato nel Guanto di Acreacciaio: quando entra in funzione si può notare un cilindro metallico ergersi dal dorso di quel bell'attrezzo. Basterà indirizzare il guanto verso l'obbiettivo ed ecco che quello comincerà a farsi caldo, rovente... in poche parole, immaneggiabile.
    L'effetto dura due turni, poi il D.I.N.R.W.F. perde la sua carica, tornando nell'alloggiamento all'interno del Guanto. Il metallo potrà dunque seguire il corso universale d'entropia e tornare alla sua temperatura originale. Ha un raggio d'azione di 7 metri.






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    It's Spider o'clock!
    Companion meccanico: ragno. Passiva di invisibilità, vista condivisa, tecniche condivise,

    Dovete sapere che i Boggart hanno un concetto di misurazione del tempo alquanto particolare. Abitando sotto terra, quando venne l'urgenza di misurare il passaggio dei secondi, delle ore, degli anni, non venne loro in aiuto la luce del sole, con quelle bellissime meridiane che ne conseguirono nel mondo dei Bipedi. No, loro cominciarono a misurare i lassi di tempo fra un rutto e l'altro. Inventarono il Ruttatore: una bevanda capace di farti ruttare per un anno intero. Quelli che non morivano per le gigantesche quantità di CO2 sviluppata nelle loro pance diventavano degli orologi viventi. C'era un Ruttatore in ogni pub, locale, area adibita al bere, che per un anno buono stava li, a ruttare le ore.

    Dopo questa premessa completamente inutile, che ci fa Zimmer con un cipollotto da taschino?
    Beh di sicuro non ci legge l'ora.
    L'orologio è in realtà un miracolo di micro ingegneria: grazie all'abilità del Boggart nel creare roba improbabile e all'energia dei cristalli trovati a Nord (dio benedica quella quest), è riuscito a costruire un piccolo ragno meccanico che, chiuso su se stesso, ha le sembianze di un orologio da taschino.
    Il nuovo compagno di viaggio dell'allegra brigata zimmeriana è il compagno ideale per un Boggart. Non consuma cibo, non si lamenta, non chiede uno stipendio... a paragone, 23 è una stupida palla al piede.
    Oltre ad eseguire tutti gli ordini impartiti dal Boggart, il ragno è composto da una particolare lega derivante dall'acreacciaio e dalla lucediluna. In breve, è in grado di riflettere quasi completamente la luce, diventando, se non invisibile, molto difficile da notare.
    E mi chiedere, che fa questo simpatico orrore su otto zampe? Stacca la testa a morsi alle persone?
    Beh - vi risponderei io- non ancora. In verità, di suo fa ben poco... se non che l'addome è carico di ogni sostanza nociva mai ideata dal Boggart e che il suo dorso è sagomato per istallarci sopra un Diffusore di Peste. Grazie a dei piccoli sensori, Zimmer può monitorare lo stato del suo meccanico amico, oltre che a poter vedere attraverso il suoi occhi miniaturizzati semplicemente dando uno sguardo allo schermo del computer portatile del Guanto.

    Spider Bite.
    [cannone da 4 punti: tre colpi per caricatore, un colpo per turno]

    Simile all'Aspide di Troia, questo piccolo ma geniale marchingegno permette al piccolo ragno meccanico di portare un concreto apporto alla battaglia. Armato di tre razzi grandi non più di una matitina dell'Ikea ma abbastanza distruttivi da eguagliare i colpi del Mercury Cannon, il suo ruolo non sarà più limitato al girovagare per il campo di battaglia e farsi calpestare dai dannati png, ma potrà intervenire in difesa del proprio creatore. E si sa: la miglior difesa sono tre missili terra-terra / terra-aria lanciati da un ragnetto invisibile è l'attacco.




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    Skaro delle Legioni Phyrexia
    former slave, aka 23.

    All'apparenza, un giovane umano che segue Zimmer.
    Conosciuto negli anni come 23, schiavo del Boggart, è stato recentemente liberato.
    Ora risponde al nome di Skaro. Continua a bazzicare col molliccio, non sa più nemmeno lui bene perché.
    Segni particolari: puccio. Braccia meccaniche. Occhi neri. Un po' emo.

    Che la Paura diventi Rabbia
    [Passiva di insensibilità al dolore]

    Attraverso le torture, le privazioni sensoriali e l’addestramento indotto dai Demoni meccanici, il povero schiavo è stato convertito alla dottrina dei Phyrexia, e non solo nella morale e nella psicologia, ma anche nei riflessi e nelle percezioni. I lunghi periodi passati nel buio più assoluto lo hanno reso quasi cieco, ma hanno potenziato in modo impressionante tutti gli altri sensi. Le lunghe ore passate sotto tortura, senza mai perdere conoscenza, gli hanno conferito non solo una soglia del dolore drasticamente più alta, ma anche un livello di percezione corporea altrimenti irraggiungibile.
    A seguito a questa preparazione, il corpo dello schiavo è stato “rielaborato”, potenziato per usare una terminologia comune ai suoi carcerieri. Dove prima stavano degli organi, ora in gran parte risiedono delle macchine. Dove prima c’era un cervello, ora la materia grigia è assistita da un centinaio di processori.
    Dove prima stava l’uomo, ora regna la macchina. Questo ha sopperito a molti degli handicap accumulati durante la “rieducazione”, potenziando in oltre le capacità che il ragazzo aveva in precedenza.

    La spada delle Legioni
    [Spada + passiva di vibrolama]

    L’arma che i Phyrexia donano al loro profeta, l’anima corrotta ricondotta alla luce, Skaro il conquistatore, Skaro delle Legioni. Ed è, di fatto, l’arma che 23 ha ottenuto dopo il suo indottrinamento, assieme a tutti i suoi titoli. La spada delle legioni di fatto non è una spada vera e propria, e il suo nome è solo simbolico. L’arma in se è integrata nel braccio destro di 23 ed è composta da un unico blocco di metallo affilato come un rasoio. La lama non è appuntita, bensì rettangolare, in modo da dare il meglio non negli affondi ma nei tagli netti. Tuttavia, la sezione di punta è talmente affilata da non invidiare nessuna punta di spada convenzionale. La lama, nera come la notte, è innestata nel braccio dello schiavo, e può essere estratta a piacimento o fatta ruotare sul proprio asse. In oltre, l’intera lama è studiata in modo tale da vibrare ad una frequenza tale da non essere notato dall’occhio umano, ma da garantirgli un potere di penetrazione e di taglio inimmaginabili.

    Il pugno delle Legioni
    [Fucile d'assalto]

    I profondi cambiamenti apportati dai Demoni meccanici non si sono limitati a cambiamenti interni al corpo dello schiavo, per potenziarne le capacità, ma anche ad alcune parti esterne. Entrambe le braccia dello schiavo sono state sostituite con due protesi cibernetiche, nere e resistenti. I collegamenti neuronali permettono allo schiavo di provare sensazioni tattili alle nuove braccia, nonostante queste siano artificiali. Il motivo di questa sostituzione è la scarsa idoneità alle vecchie braccia organiche al combattimento. Le nuove braccia invece possono garantire una gran forza di arresto e di attacco, oltre che a fungere da alloggiamento alle armi principali dello Schiavo.
    Se nel braccio destro è impiantata una lama, nel sinistro troveremo un fucile. Il palmo della mano sinistra presenterà una bocca di fuoco alimentata da un reattore posto sulla spalla dell’arto, capace di detonare proiettili al plasma ad alta densità. Tuttavia l’elevato calore generato dall’arma ne compromette l’utilizzo continuativo, limitandone la capacità. La forza d’impatto e di penetrazione dei proiettili non sarà diversa da quello di munizioni standard reperibili in ogni dove e la capacità massima di fuoco sarà di tre colpi al minuto (turno). In oltre, il numero massimo di colpi detonabili prima di un surriscaldamento è di un massimo di 12, successivamente il nucleo che alimenta il fucile andrà sostituito.

    Lacrima
    [Attiva variabile]

    Nonostante il Pugno delle Legioni sia programmato per regolare la temperatura e la potenza dei propri proiettili in modo tale da non esercitare un calore troppo forte sul braccio sinistro, in determinate circostanze 23 può aggirare i wirewall di limitazione dell’arma, sbloccandone il suo vero potenziale. In questo modo, la bocca di fuoco istallata nel palmo della mano può sparare colpi devastanti di puro plasma. Sfere leggermente affusolate e di un azzurro chiarissimo, queste “lacrime” instabili bruceranno all’impatto con l’avversario, lasciando notevoli bruciature. La potenza e la dimensione delle Lacrime, così come la loro gittata, varia da quanta energia lo schiavo sceglie di concentrare in una singola Lacrima. Tuttavia, questa tecnica genera un surriscaldamento tale da rendere necessaria la compensazione di numerosi dissipatori, che naturalmente sottraggono energia al corpo di 23.

    Manto degli Esuli
    [Mantello con passiva di invisibilità]

    Manto di semplice stoffa scura, donato a 23 dalla "Madre degli Esuli", un antico demone Pyrexia incontrato nella Gabbia, l'unica ad opporsi alla tentata liberazione dei Demoni dalla loro prigione. Finemente tessuto con fili di lucediluna, viene donato all'ex schiavo per fuggire non visto dalla fenditura, in modo da non essere catturato dagli altri Pyrexia.
    Grazie al materiale di cui è tessuto, il mantello può rendersi completamente invisibile, a patto che il possessore non esegua manovre troppo complicate come attaccare o eseguire tecniche. E' in dotazione a 23, ma può benissimo usato anche dal Boggart (anche se gli andrebbe lungo).



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    Bussola dei Desideri
    Equip per scene e quest

    Tutti i nostri principi di riferimento nella realtà, e tutti gli apparecchi che usiamo per orientarci in essa, dipendono sempre e solo da ciò che desideriamo.
    Queste speciali bussole incantate in dotazione agli Eversori (grazie all’operato del mercante Zimmer) estraggono il loro punto di riferimento dal cuore di chi le impugna. L’ago dello strumento punterà nella direzione in cui si trova la cosa che più si desidera in quel momento.
    La cosa desiderata può essere una persona, un edificio, un animale, un oggetto, un luogo particolare e tanto altro ancora. Ognuno possiede in sé il desiderio di trovare qualcosa, e questa bussola punterà esattamente nella direzione da seguire per trovarla.
    Una volta raggiunto l’oggetto desiderato, l’ago comincerà a girare all'impazzata, aspettando il successivo desiderio.
    Un così potente oggetto magico possiede però delle limitazioni: l’ago punterà in linea retta verso ciò che si desidera, senza considerare la presenza di ostacoli naturali o artificiali. Quindi la bussola non indica il percorso da seguire, ma solo la direzione da prendere. Nel caso l’obiettivo si trovi sopra oppure sotto allo strumento, sarà necessario posizionare l’ago verticalmente rispetto al suolo.
    Se la cosa desiderata non esiste oppure non si trova sullo stesso piano dimensionale, la bussola non sarà in grado di indicare la via. Invece, nel caso in cui la cosa desiderata sia multipla o dislocata in più luoghi in contemporanea, l’ago indicherà l’obiettivo più vicino all’Eversore.
    L’ultima e più importante limitazione è da ricercare nell'utilizzatore stesso. In caso di indecisione o di mancanza di desideri nitidi, la bussola non sarà in grado di mantenere la rotta da seguire.
    Perché, in fin dei conti, non è difficile inseguire quello che vogliamo.
    Difficile è capire che cosa dobbiamo cercare.


    Il legame che unisce gli Eversori si spinge sempre più in profondità, arrivando a tracciare delle invisibili linee che uniscono i diversi membri. Parallelamente alla rete d’informatori che si è diffusa capillarmente sul territorio, è stata intessuta nell'etere una seconda rete molto più intima e misteriosa. Sacrificando un minuscolo obolo energetico, un Eversore può aprire i canali di comunicazione mentale con un altro membro, anche se li separano diverse miglia in linea d’aria. Il trasferimento di dati può comprendere le percezioni canoniche e quelle sovrumane, i pensieri, i sentimenti e perfino i ricordi. Questa comunicazione può essere realizzata solo con il consenso del ricevente dall'altro capo del filo: in mancanza di questo, il comunicato psichico sarà registrato nella matrice arcana e potrà essere ricevuto in un secondo momento, magari quando il contattato lo riterrà più opportuno; ciò implica che il flusso mentale non potrà essere recepito in caso d’incoscienza. Il mittente riceverà in risposta un impulso variabile, capendo quindi se la comunicazione è stata accolta o meno.
    La rete di comunicazione mentale è occultata e criptata, rendendo impossibile a chiunque all'infuori del legittimo destinatario il riconoscimento della comunicazione in atto.
    Questa tecnica permette di contattare anche più membri contemporaneamente, semplificando notevolmente i delicati meccanismi di comunicazione nella gilda.
    Nel caso in cui il ricevente decida di consumare energia a sua volta e di spalancare il canale di comunicazione in risposta agli impulsi in entrata, la connessione tra i membri permetterà una sincronia senza precedenti. Quest’applicazione è particolarmente adatta al combattimento in squadra, rendendo i diversi Eversori come membra di uno stesso corpo. Il campo visivo condiviso permette di inquadrare il campo di battaglia nella sua totalità, le percezioni extrasensoriali intrecciate e messe a disposizione di tutti scandagliano il territorio, e ognuno conosce sempre la posizione di tutti gli altri. La connessione psichica diviene talmente profonda da rendere difficile distinguere chi veramente stia fracassando quel cranio e chi effettivamente stia schivando quel colpo. Ciascuno vive in tutti gli altri.
    Uniti per la vittoria.

    يطيع الرمال ~ La Sabbia Obbedisce
    Trasmutazione sabbiosa, basso

    Il Concordato dello Yuzrab ha concesso agli Eversori la manipolazione della sabbia. Questo elemento è ciò che più rappresenta l'intero Presidio del Sud - oltre alla violenza. Il manto del deserto accompagna i prescelti e seguirà i loro ordini.
    La sabbia assumerà una composizione specifica per ogni Eversore, poiché molteplici sono i caratteri e le storie dei mercenari di Merovish.
    Gli spiriti che risiedono in tutto il Sud ascolteranno le invocazioni, creando per loro il costrutto di sabbia che hanno scelto.
    Gli artefatti del deserto sprigioneranno la propria forza adattandosi allo stile di combattimento dell’utilizzatore.
    Non avendo alcuna connessione con il mondo Magico, Zimmer sfrutta questa particolare tecnica assieme alle proprie conoscenze Alchemiche. Con un minimo sforzo, può riprodurre qualsiasi oggetto utilizzando un giusto quantitativo di sabbia. Si tratterà sempre di falsi, che entro poche ore torneranno alla loro originale forma sabbiosa, ma abbastanza realistici da ingannare anche l'occhio più esperto.




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    Nuovamente in presenza dell’Alfiere Orientale, il Comandante non ci mise molto prima di reiterare quanto i rispettivi atteggiamenti fossero diametralmente opposti.

    « Sono capace anche di risposte disumane, milady – temo tuttavia che le gradireste ancora meno. »

    Rispose con malcelato cinismo alle giustificazioni sconfortate della Dama Azzurra.

    « Mi sta chiedendo di confidare in un monarca che ad ogni “Prova per l’Insediamento” applica qualcosa di simile al principio che ha appena enunciato. Lei conosce il Signore della Chiave sicuramente meglio di me, ma io posso basarmi solo sugli ambigui precedenti del suo governo nei confronti delle crisi. »

    Lui stesso era stato un ospite d’eccezione ad alcuni degli insediamenti che avevano suscitato più recriminazioni in assoluto: durante la Guerra Civile di Laputa era stato sfortunatamente al soldo della fazione bollata come traditrice dai vincitori, mentre alla Battaglia dell’Arena la sorte aveva arriso alla sua gilda. Rivenore si era quasi sempre sottratta da qualunque ingerenza, forse rispettando in modo perverso l’autodeterminazione dei popoli, o magari consentendo il funzionamento del sistema arcano che vincolava la volontà di un Alfiere al rispettivo Presidio.

    « Concordo comunque sulla ritirata: servirà tempo per appurare se questa faccenda sia l’ennesima prova elargita da Rivenore o solo lo sfizio di un gemello ribelle di Lord Aeon. »

    In quel momento percepì una dozzina di aure in avvicinamento,
    identificando la direzione di provenienza in un quadro.

    « Abbiamo compagnia. »

    La Giullare scattò immediatamente, cercando di distruggere la tela prima che potesse fungere da passaggio. Dopo aver assistito agli spostamenti di Aren all’interno delle tele, il Comandante dubitava che quell’assalto potesse bastare come contromisura. Mentre si allontanavano nella direzione opposta, vide che Zimmer si stava lasciando alle spalle una scia incendiaria.

    « Dev’essere iniziato lo spettacolo. »

    Gli applausi che riecheggiavano nei corridoi lo riportarono con la mente all’Arena Nera. Un vago sentimento di nostalgia lo pervase e quasi senza accorgersene stava già osservando la Bussola dei Desideri, correndo in testa al gruppo. L’ago della bussola vorticava inquieto, eppure si auspicava che da un momento all’altro potesse fissarsi in una direzione, indicando la porta giusta da varcare per dirigersi verso l’uscita del tendone. Consapevole che i loro inseguitori potevano far capolino anche dai quadri che ancora dovevano raggiungere, evocò la sua spada e la inviò in avanscoperta, reggendola con un tentacolo spiritico. Dalla lama emersero quattro eteree teste d’idra, che avrebbero sferzato le pareti al passaggio di Tàmerlein. Devastando le tele antistanti sperava di evitare che i pagliacci li intercettassero prima di aver individuato un varco agibile.


    Stato fisico: bruciature di entità bassa sul corpo
    Stato mentale: concentrato
    Energia: 105 – 5 = 100%
    Equipaggiamento:

    Kuthian Armour [ Armatura | Peso trascurabile | Bonus Resistenza ]

    Comet Hammer [ Arma bianca ]

    Tàmerlein [ Spada | Vibrazione ultrasonica | Ferimento spirituale ]

    Bussola dei Desideri [ Oggetto GDR ]

    Istrice Maledetto [ Set di dieci spilli | tecnica a consumo medio di trasmutazione in acido ]


    Passive:

    Risorse Criminali [ +10% di mana ]

    Oltre la Realtà [ Auspex Spiritico | Percezione Magica ]

    Senso di Morte [ Auspex Radar ]

    Burattinaio [ Telecinesi dell’equipaggiamento ]

    Anatema del Re Implacabile [ Immunità alla fatica | Immunità al dolore ]

    Tentacoli di un solo Abominio [ Casting dall’equipaggiamento ]

    Insano [ Instant Casting ]

    Impaccio della Carne [ Assenza d’interiora | Rigenerazione gdr-only | Anti-sanguinamento | Tasca dimensionale ]

    Matrice dello Spirito [ Conoscenza enciclopedica dello sciamanesimo ]

    Dedalo Mentale [ Mindfuck-Alert | Trick Detector | Anti-malia | Difesa mentale variabile ]


    Attive utilizzate:

    Hydra
    Un quartetto di fantasmi affusolati prende forma dalla lama di Támerlein, assumendo subito le fattezze di teste d’idra, eteree come la foschia del mattino. Gli spettri rimarranno vincolati all’arma per tutta la durata della loro evocazione, riuscendo a protendersi solo per cinque metri da essa. Ciascuna propaggine frusta l’aria in autonomia e tutto ciò che verrà sfiorato dai corpi fumosi subirà le stesse conseguenze che riceverebbe da un fendente diretto della spada stessa: ogni potere di Támerlein sarà infatti replicato lungo tutta la superficie spettrale dell’idra.
    Consumo: basso


    Riassunto: Mentre corre in testa al gruppo consulta la Bussola dei Desideri in cerca di un’uscita e nel frattempo manda in avanscoperta la spada controllata telecineticamente, da cui attiva la tecnica “Hydra” per vandalizzare i quadri che li precedono.
     
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    Eva - Mistress of Creatures «

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    Narrato - Parlato - Pensato

    » circus diabolique «

    Sesto Senso


    F
    ui lievemente sollevata nel vedere Ted sorridere. Non sapevo se le mie parole lo avessero davvero tranquillizzato, probabilmente no, ma magari erano almeno servite a distrarlo qualche minuto. Un ulteriore aiuto arrivò da Firion, ormai vicino a loro: l'Aviatore sembrava entusiasta di vederci e ci corse incontro. Ricambiai l'abbraccio e mi cedettero lievemente le ginocchia nella stretta dei miei compagni. Mi sentivo quasi al sicuro.

    Oh Firion non sai cosa ci è successo, è stato assurdo...

    Prima che potessi terminare il racconto, la mia voce fu interrotta da un suono che trovai agghiacciante. Applausi. Per poco non mi cedettero di nuovo la gambe nel momento in cui capii che l'incubo era ricominciato. Tuttavia, Ted sembrava sapere cosa fare. Mi voltai verso Firion e Murgen, che avevo accolto con un cenno, e assentii col capo.

    Usciamo da questo maledetto posto.

    5RYDC

    Status Fisico — //
    Status Psicologico — //
    Mana — 110%
    Abilità Passive — ~ Charme sugli Animali
    La ragazza possiede inoltre uno charme innato che porta le creature animali ad obbedirle o per lo meno a non etichettarla come un potenziale nemico.
    ~ Istinto Animale
    Durante le ore di buio, la ragazza manifesta la sua forma animale. In questa versione le sue capacità fisiche aumentano: i suoi sensi di udito ed olfatto infatti divengono ipersviluppati, entro un raggio d'azione di trenta metri. [In Funzione Solo di Notte]
    ~ Dragon Hearted: solo chi possiede il cuore di un drago può stipulare un accordo con questi animali mitologici e, dal momento che Eva lo ha fatto, si può concludere che possieda questa particolare caratteristica. Il cuore del drago conferisce un potere fuori dal comune che consiste nel dono dell'immortalità al suo possessore oltre che di una potenza e una velocità di utilizzo degli incantesimi fuori dal comune. [Abilità Passiva - Immortalità + 10% di mana + Istant-Casting]
    Abilità Attive — //
    Pet — //
    Azioni — //
    Note — //
    nmykv9

    » Even a creature with an iron spirit can be bent by kindness and will «

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    Viaggiatore dei Mondi

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    Il disegno di una roulette che gira -apparsa in sovrimpressione, al centro dello schermo rettangolare- conclude la sua animazione con un breve jingle musicale, e la finestra di conversazione si attiva: dall'altra parte fanno capolino i faccini innocenti e curiosi di due bambini, e... nel trovarseli davanti -tutti attenti e guardinghi- gli viene naturale arcuare le labbra ceree in una curva intenerita, reclinare da una parte il capo dal caschetto sgargiante, e sollevare la manina in un saluto amichevole.

    « Ma no! No! Cosa fai?! Così non va bene per niente! »

    Qualche metro più in là -in linea d'aria-, al di là dello schermo del dispositivo che tiene sopra le ginocchia, il suo buon Padrone -nobilmente assiso in poltrona- lo redarguisce con esasperata disapprovazione: e dire che -solo poche ore prima, all'ingresso- ha maldestramente rovinato il suo brillante gioco a “indovina-chi-?” e... nonostante meritasse la peggior fustigazione per questo, Egli è stato tanto generoso da elargirgli sì una punizione, ma una istruttiva!

    Per fargli capire quanto sia fortunato ad essergli subordinato, il suo unico Signore e Padrone gli ha permesso di usare il proprio computer, imponendogli la condizione di contattare un certo numero di sconosciuti e farsi dire qualcosa di apprezzabile sulla sua persona, però... dopo diverse ore passate su Hornroulette, tutto ciò che ha racimolato di positivo è stato un consiglio di bellezza sull'indossare sacchetti di carta; poi, però, il suo Re gli ha spiegato che il buonuomo intendeva solo dirgli che era brutto.

    « Fagli un bel sorriso, su! Con impegno. »

    ...e nonostante la sua incapacità da goffo e indegno assistente l'abbia ormai già portato a riflettere su quanto un essere senza qualità come lui sia fortunato a poter lavorare per un così generoso datore di lavoro, il suo Sovrano è stato così magnanimo da dedicare il suo preziosissimo tempo libero ad accompagnarlo e incoraggiarlo in quella giusta ammenda.

    jpg
    « Così va bene, Padron Pheles...? »

    A fargli eco, però, è il grido spaventato dei piccoli, che -con un salto dalla sedia- schizzano via dalla scrivania, scappando verso la porta della loro stanza, e scomparendo chissà dove.

    « Ah... ehm... Padrone: anche questi sono andati via. » « Di corsa? » « Sì, di corsa. ...torneranno presto? » « Oh, ne dubito. » « Perciò... che faccio? Li aspetto? » « Nah: prossima chat. »

    Mentre la roulette sullo schermo ricomincia a girare, dagli spalti al di là della balconata, il resto del pubblico in platea comincia a rumoreggiare: la Prima sta iniziando, e il Re del Tempo -attirato dal trambusto- si leva dal suo seggio per avvicinarsi alla balaustra, senza più interesse per il gioco con cui ha ingannato l'attesa, sottoponendo il suo galoppino a quell'esperimento sociale.

    ...e, intanto, la video-chiamata casuale di quest'ultimo si apre sugli addominali scolpiti del prossimo interlocutore: quando il palcoscenico si illumina, il sibilo di una cerniera-lampo -che proviene dal PC portatile- viene inghiottito dalle ovazioni della folla acclamante, e mentre qualcosa di tanto poco comprensibile quanto piacevole si consuma davanti alla telecamera, il servitore si agita a disagio sul proprio sedile.

    YO-KO! YO-KO! YO-KO! YO-KO! YO-KO!
    « Uhm... Padrone...? »
    « Non ora, Midas. »

    Lo Spettacolo comincia, e sotto lo sguardo affilato e verde dell'Arcidemone,
    cala lentamente sulla scena la voliera di un esotico uccello dal piumaggio di luce...


    { Corridoio delle Tribune }
    Mugen | Firion | Eva | Ted

    Essendovi vicendevolmente aggiornati sulle scoperte fatte nel corso delle rispettive ordalie, siete tutti concordi nel lasciare quell'incubo dai colori sgargianti il più presto possibile: senza che ci sia nulla di male nell'ammettere che vi piacerebbe tornare a casa vivi, c'è anche il non trascurabile fatto che la vostra testimonianza è attualmente la sola e miglior speranza di avvertire il Semipiano di un pericolo ancora più grosso di quanto mai avreste immaginato.

    "... lo spettacolo deve essere iniziato. Rimanere qui che sembra essere proprio uno dei corridoi principali è inutile, meglio allontanarsi."

    Quell'improvviso scroscio di applausi rimbalza per le pareti del corridoio, restituendo alle vostre orecchie un'eco indecifrabile, che non fa altro che rendervi consapevoli una volta di più di quanto anomalo e distorto sia lo spazio in cui vi trovate: purtroppo, l'acustica del posto -al pari del resto degli arredi- non vi aiuta affatto a capire quale direzione vi porterebbe ad allontanarvi e quale ad avvicinarvi all'epicentro del chiasso, ma.... con tutti i legittimi dubbi che possono sorgere in questo caso, qualcosa di altrettanto anomalo si verifica.

    "I-io non so come ma … noi dobbiamo andare di qua. Questa direzione è la via giusta."
    asserisce Ted Carter, con un'intima certezza che rende insicuro lui per primo
    "Questa è la via giusta … mi ci gioco i guantoni."

    « L'acustica del corridoio non viene in nostro aiuto... »
    sottolinea Firion, spiazzato da quella dichiarazione inconcepibile – eppure sincera
    « Non riesco a capire da quale direzione provenga il suono. »

    “Non credo che ci siano alternative valide.”
    commenta a sua volta Mugen, muovendo poi un cenno di assenso
    “Facci strada.”

    Usciamo da questo maledetto posto.
    rilancia anche Eva, concludendo la conversazione

    Con le mani sulle armi e i sensi in allerta, seguite il massiccio Pugile lungo il corridoio deserto che rimbomba di applausi e chiacchiericcio... ma anche di un'ovazione sorprendente, che ripete fino al parossismo quella che per alcuni di voi è una parola nota... una parola che, al solo udirla, sembra sollecitare una certa fretta in chi guida il gruppo.

    YO-KO! YO-KO! YO-KO! YO-KO! YO-KO!

    Il Campione del Mondo di Boxe non sa esattamente dire cosa stia cercando con il proprio sguardo, ma mentre gli occhi passano in rassegna le pareti damascate, assecondando l'impulso irrazionale di inseguire qualcosa, e provocandogli al contempo un pulsante mal di testa a fissare quel fitto intreccio di ghirigori, ecco che gli sembra di notare dei sottilissimi segni che percorrono una porzione del muro.

    jpgFermandosi di colpo in mezzo al corridoio, e rischiando che i compagni gli finiscano addosso, Ted può dire di aver trovato i contorni irregolari e frastagliati di una porta segreta; purtroppo non ci sono pulsanti, pomelli o maniglie, ma... la cosa non lo preoccupa, perché non c'è alcun bisogno di forzare l'uscio: in qualche modo, sa che è sufficiente fare pressione in tre punti del battente, disposti a semicerchio lungo il lato destro, perché la sezione irregolare del muro si apra verso l'interno, ruotando silenziosamente sui propri cardini.

    Al di là della soglia, si apre davanti a voi uno spazio in penombra, di cui riuscite a fatica a vedere i contorni: avventurandovi a tentoni all'interno del passaggio, potete dire che si tratti di un corridoio, ma non c'è modo di capire o vedere dove porti; l'interno è piuttosto buio, le pareti spoglie di arredi, e nell'aria percepite il profumino invitante e un pochino oleoso dei pop-corn... ma nessuno dei vostri sensi sembra percepire alcuna imminente minaccia.

    Perciò, per quanto non la si possa definire una prospettiva allettante o rassicurante, decidete di entrare. E l'uscio si sigilla alle vostre spalle, giusto per aggiungere al tutto un tocco di angoscia in più; se non altro, lo stretto budello vi garantisce una maggiore copertura dell'opulento ambiente delle tribune, illuminato a giorno, dove sareste immediatamente saltati all'occhio, ma... mentre percorrete l'andito non potete far a meno di identificarvi nella spiacevole immagine di tanti piccoli topolini, incolonnati in una strettoia nel muro.

    « C'era una volta un grande e potente mago, adorato e temuto da chi conosceva il suo nome,
    e ancor più ricercato da tutti gli altri per la sua capacità di avverare i desideri del cuore. »


    Quando quelle parole vi raggiungono, avete tutte le ragioni del mondo per allarmarvi, trattenere il fiato, immobilizzarvi, o cercare di muovervi in maniera ancora più rapida e circospetta... ma il fatto che la voce femminile che le pronuncia prosegua senza allarme nel suo racconto impostato, e che il contenuto della narrazione non pare riguardarvi, vi rassicura il pensiero di non essere stati ancora notati, così avanzate verso il fioco lume che occhieggia alla fine del tunnel.

    « Un giorno, però, una Fata crudele pose su di lui un subdolo incantesimo per renderlo suo schiavo... »

    Alla fine del corridoio, c'è una tenda di organza nera a chiudere il passaggio all'area successiva, ma prima di avventurarvici, perdete qualche momento per studiare il nuovo ambiente e capire la posizione della signorina: vedete uno spiazzo circolare -non più grande di una decina di metri di diametro- delimitato da altri tendaggi di varie tonalità e fantasie, un pavimento di ruvide assi di legno macchiate in diversi punti, curiosi treppiedi che sorreggono riflettori che puntano a terra, dei leggii occupati da fogli sparsi, alcuni specchi a figura intera, e un paio di tavolini con specchiera quadrata, circondata da lampadine accese...

    « ...instillando nel suo cuore nero un desiderio impossibile pur con i suoi grandi poteri, e sfidandolo a realizzarlo da solo. »

    ... ed è con una puntina di sorpresa -e decisamente più sollievo- che notate che la voce non proviene da qualcuno, ma da qualcosa: il racconto -forse preregistrato o chissà che altro- si alza dal cono di un grammofono, la cui parte inferiore non presenta però né puntina né disco, quanto più una solida scatola senza giunture o aperture.

    « Per il capriccio di quella Fata crudele, il Mago compì orrori e meraviglie: abbatté i suoi nemici, distrusse nazioni, tributò grandi ricchezze... ma niente fu abbastanza per smuoverla a pietà. »

    Mentre contemplate l'aggeggio meccanico, ad attirare la vostra attenzione -più del suo misterioso funzionamento- è lo sgargiante foglietto rosa fluorescente che è stato applicato sul sostegno di legno: non è molto grande, ma il pezzo di carta raffigura la faccina di una ragazza con due codini, e la scritta “Torno Subito”.

    « Che cos'altro ancora avrebbe dovuto sacrificare...? »


    { Corridoio delle Tribune }
    Jester | Bid'daum | Zimmer

    Ah, la pittura: da sempre, una delle forme d'arte
    più antiche e raffinate mai partorite dall'ingegno dell'uomo...!

    C'è chi se ne serve per esorcizzare i propri demoni interiori, dando forma ai più ossessivi e tormentosi pensieri che gli crescono nella mente con linee e colori; c'è chi -più materialmente- ama dar loro la caccia per interesse e spirito di collezionismo, chi -senza il minimo gusto o sensibilità- li considera semplici pezzi di tappezzeria da ostentare sulle pareti della propria dimora come specchio di mera vanità, e chi li reputa investimenti da un giorno riconvertire in altra ricchezza... finestre su altri mondi e altre anime, che conservano il loro fascino finché restano ben chiuse.

    Probabilmente, se mai uscirete vivi da questo posto,
    conserverete sempre un certo disagio e diffidenza per le opere in cornice,
    e non guarderete mai più quadri e canvas nella stessa maniera.

    « Abbiamo compagnia. »
    Tempo di correre, bipedi! Noi rimanda chiacchiere a dopo...

    L'avvertimento di Bid'daum e il grido di Zimmer pongono fine a un breve scambio di vedute che -in ogni caso- non avrebbe condotto a nulla, e mentre Kalia si sente assalire da una nuova ondata di nausea, Jester è la prima a muoversi.

    Soffiando come un gatto arruffato, la fanciulla dalla treccia castana scatta con decisione in direzione del dipinto da cui stanno arrivando visite, e -con ben poca grazia- lo scardina dalla parete damascata per buttarlo a terra; non appena il bordo affilato della carta-lama incide la tela, vi lascia impressa una ferita dai colori cangianti da cui comincia a sgorgare copiosamente un liquido viscoso e iridescente... e quando quella vi sferra un potente pugno, mentre l'orda di pagliacci rotola al suolo per lo scossone derivatone, quel denso liquame colorato schizza verso l'esterno, spargendosi in giro, iniziando così a contrarsi, dilatarsi, ed espandersi...

    -Su stateci dietro // Almeno di un metro -

    Senza aggiungere altro, il Giullare afferra il polso di Kalia e si lancia in corsa lungo un capo del corridoio, con il chiaro intento di tirarsela dietro... ma, nel farlo, ignora gli impacci vari ed eventuali della Dama Azzurra nell'assecondarla: primo tra tutti, il grave malessere che la attanaglia a causa dell'aria nefasta del Tendone, e -non ultimi- la gonna lunga dell'abito e la sua costituzione non proprio atletica; tuttavia, prima che la vista le si appanni in un momento di vertigine e che le ginocchia malferme la cedano, la Castellana si ritrova circondata dall'abbraccio -protettivo e possessivo- della fanciulla, in cui si concede di indugiare mentre lotta per dominare la nausea e lo stordimento a cui l'applauso di una platea distante fa da sottofondo, echeggiando per le volte stuccate.

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    -Suono d'arena // dove ci si mena.-
    « Dev’essere iniziato lo spettacolo. »

    Forse notando che la linfa schizzata fuori dal dipinto sta aggregandosi in maniera sospetta, forse venendo semplicemente a patti con la consapevolezza che quell'alcol gratis non riuscirà a berselo in santa pace, Zimmer dà in un profondo e sconfortato sospiro, e... per forza di causa maggiore, sacrifica quel prezioso bene alla comunità, spargendo il contenuto del suo secchiello per l'andito; dal produrre una scintilla con il suo guanto, all'appiccare il rogo, il passo è brevissimo: il fuoco segue la scia del liquore come il più accanito dei beoni da taverna a cui si offra un bicchiere gratis... e l'incendio divampa.

    La tappezzeria rossa brucia, così come anche i ricchi tappeti che rivestono il pavimento, ma ciò che di certo vedete ardere con maggior soddisfazione sono gli ammassi di poltiglia “sanguinati” dal quadro, che -tuttavia- non smettono di modellarsi come argilla senziente, assumendo le sembianze di qualcosa di sempre più antropomorfo... qualcosa di più grosso di un comune bipede... qualcosa dal naso tondeggiante e vermiglio... qualcosa di grottescamente abbigliato con scarpe enormi, pantaloni di due taglie più grandi tenuti su da bretelle ridicole, cravattini a farfalla, camicioni a pois, cappelli a bombetta...

    BASTA QUADRI! BASTA CLOWN!

    Spingendo al massimo le corte gambe per accodarsi a Jester, Zimmer -seguito da Skaro- volta le spalle ai pochi inseguitori che sono riusciti ad attraversare il varco -in parte rallentati dal fatto di star andando a fuori-, e si rivolge al suo compagno e collega Gerarca per invitarlo a passare in testa al gruppo e condurli... da qualche altra parte.

    Senza farselo ripetere, Bid'daum si sposta in cima al drappello, e mentre le sue mani stringono la Bussola dei Desideri per interrogarla sulla posizione dell'uscita, la spada Tamerlain fa strage di tele e cornici che ancora abbelliscono il corridoio davanti a loro; peccato solo che, quando l'ago della Bussola cessa di ondeggiare nell'incertezza, decide di farlo puntando nella direzione opposta. Alle vostre spalle... Proprio dove ora, bruciacchiati e furenti, quattro Clown grotteschi e incazzati si sono rimessi in piedi, pronti ad inseguirvi.

    E mentre siete costretti ad arrestare la vostra corsa, prendendo atto del fatto che vi toccherà tornare indietro, qualcosa riscuote la Dama Azzurra dal suo torpore: a giudicare da come ruota il capo nella direzione verso cui eravate diretti, sembra che abbia percepito qualcosa...

    « E' qui vicino... E ha bisogno di aiuto... »
    mormora, scostandosi dal Giullare e voltando le spalle ai nemici – e all'uscita
    « Devo andare là... Presto...! »

    E, traballando un poco, in risposta ad un richiamo che voi non potete né comprendere né sentire, l'Alfiere Orientale prosegue, incitandovi a seguirla, ma... voi cosa pensate di fare?


    { Center Stage }
    Drusilia | Yoko | Arthur | Uriel

    -...il gomitolo. Il gomitolo di padroncina.

    La strana risposta della bimba-gatto solleva più di un interrogativo nella mente della Dama del Vento, ma viste le condizioni in cui si ritrova giocoforza incastrata -pur nella perplessità- non le resta che aggrapparsi ad ogni opzione possibile... persino quella di un eventuale aiuto della sua madrina, da lungo tempo negatasi al mondo.

    In ogni caso, è meglio frenare le speranze e l'immaginazione -che troppo spesso portano ad inutili illusioni-, e cercare di ragionare lucidamente su come giostrarsi il poco che ha; una buona attitudine a del sano pragmatismo, che viene tuttavia ostacolata dall'improvvisa consapevolezza di non avere purtroppo molto altro tempo a disposizione: uno scossone fa fremere la struttura metallica che la intrappola, la bimba si spaventa e balza indietro tra le ombre, e la gabbia viene calata sopra quelle che (complice le parole del suo visitatore prima, e l'ovazione di un pubblico che risale dal basso adesso) danno tutta l'impressione di essere le scene di una sorta di teatro.

    Sbuffando un poco -tutt'altro che propensa a darsi per vinta- Drusilia si acquatta sul fondo della gabbia e comincia a tastarne la superficie, cercando a tentoni di raggiungere ciò che i suoi occhi non possono vedere, e rivolgendosi alla piccola, nella speranza di ricevere quantomeno qualche indicazione... ma ben presto un'altra più impellente preoccupazione le cresce nella mente al suono del nome che la folla sta acclamando.

    YO-KO! YO-KO! YO-KO! YO-KO! YO-KO!

    jpgFinalmente, l'Angelo è di nuovo vicina al suo amato, ma in una situazione che mai si sarebbe potuta augurare... e, intanto, nell'arena del circo, le luci dei riflettori trafiggono gli attori che -loro malgrado- ne calcano il palcoscenico, con la stessa intensità di un sole implacabile: lo scroscio di applausi ne offende i timpani come un parossismo tonante e ossessivo, e quella lontana platea senza volto aleggia attorno alle loro figure, schiacciandoli con la presenza impalpabile eppure incombente di sguardi invadenti.

    Nel cuore dei Saggi e del Magister, l'intima e silenziosa lotta che sete di giustizia e senso del dovere hanno fino a poco prima condotto in merito al destino di Aisilng, viene soppiantata da questioni più urgenti, quali il cosa fare a quel punto: Arthur arretra istintivamente di un passo, già saettando gli occhi grigi attorno a sé -alla ricerca di un riparo o una via di fuga-, ma tutto ciò che può cogliere oltre il bordo del palco è solo il vuoto di una fonda oscurità imperscrutabile; Uriel, sopraffatto dal senso di oppressione che quell'accerchiamento di creature blasfeme gli ispira, semplicemente crolla in ginocchio, mentre Yoko si limita a fissare di rimando quella masnada indistinta in un modo che lascia ben immaginare che la sua pazienza è finita da un pezzo. L'unico ad apparire a proprio agio sembra essere Kerobal, che -dopo essersi preso qualche momento per scarabocchiare qualcosa su un taccuini- si offre alle luci della ribalta con disinvoltura, dispensando sorrisi, inchini e saluti alla folla come se fosse lui la celebrità...

    Pur mordendosi la lingua per non distrarre la Volpe da qualunque cosa lo stia impegnando là sotto, l'Alfiere Errante continua la meticolosa ricerca del fantomatico e fantasmatico gomitolo, ma la mano continua a brancolare nel vuoto, e... come se non bastasse il trovarsi esposta ad una platea quando è rinchiusa in una gabbia, mentre la sua prigione viene calata dal soffitto, il ferro delle sbarre si trasforma in cristallo: naturalmente, si tratta di un mero cambiamento estetico, visto che la trappola non ha perso niente della sua inespugnabilità e che l'orribile senso di isolamento di chi vi è dentro non scompare nemmeno così, ma... almeno tutti possono vederti bene! Che bellezza, vero...? L'Impresario -o chi per lui ha il controllo di quell'intricato costrutto magico- ha pensato davvero a tutto per la massima resa visiva dello show.

    « C'era una volta un grande e potente mago, adorato e temuto da chi conosceva il suo nome,
    e ancor più ricercato da tutti gli altri per la sua capacità di avverare i desideri del cuore. »


    Quando quella voce femminile (che Arthur ricorderà dalla sua visita ai Camerini) irrompe dal nulla, il quartetto di Endlossiani sul palco si guarda istintivamente attorno per individuarne l'origine, e ogni possibile riflessione sulle parole del racconto che pronuncia viene probabilmente accantonata non appena essi si accorgono del bizzarro “lampadario” che incombe una decina di metri sopra le loro teste, riconoscendo nella sua principale decorazione -la donna al suo interno- le fattezze belle e familiari di Drusilia Galanodel.

    « Un giorno, però, una Fata crudele pose su di lui un subdolo incantesimo per renderlo suo schiavo, instillando nel suo cuore nero un desiderio impossibile pur con i suoi grandi poteri, e sfidandolo a realizzarlo da solo. »

    Dall'anello di vuoto che circonda il palco, qualcosa sorge dall'oscurità con un sibilo; di certo è ben noto a tutti che guai e problemi non vengono mai da soli, ma... stavolta il Destino ha davvero esagerato: a produrre il suono che vi mette sul chi vive sono un certo numero di colonne di marmo nero dagli elaborati capitelli scolpiti, disposte in cerchio lungo il perimetro del palcoscenico, ad altezze diverse.

    « Per il capriccio di quella Fata crudele, il Mago compì orrori e meraviglie: abbatté i suoi nemici, distrusse nazioni, tributò grandi ricchezze.. ma niente fu abbastanza per smuoverla a pietà. »

    In cima ad alcune di quelle strutture, disperse in punti diversi del perimetro così da accerchiarvi, notate delle presenze: ne contate sei in tutto, e alcune potete anche dire di riconoscerle.

    jpgC'è Aren il Clonw Bianco, i cui occhi vi fissano con bruciante ostilità attraverso la maschera che gli cela il volto, e Nicolaj il Mangiafuoco, che regge in braccio lo strano cagnetto dalla testa di cuoio, con qualche cicatrice in più; scorgete anche Azshara la Strega-Serpente, che vi osserva gongolando con aria sottilmente divertita, la Domatrice Ozma, che si batte il frustino sul palmo guantato e si lecca le labbra con anticipazione, e la scontrosa Medusa Selina, che giocherella con una ciocca dei lunghi capelli rosa mentre si mangia con gli occhi la Dama del Vento...

    Infine, registrate anche l'esistenza di un giovane uomo -volto pallido e lunghi capelli scuri- mai visto prima di allora, e non faticate a concludere che si tratti di un altro membro dei Circensi: ha l'aria serafica, e veste classici abiti da incantatore... ma, a giudicare dalla sua aria distaccata, non sembra particolarmente coinvolto dall'evento a cui sta prendendo parte.

    « Che cos'altro ancora avrebbe dovuto sacrificare...? »

    Gli Artisti del Circus Diabolique -o, per lo meno, quelli rimasti in vita-
    sono giunti a salutare il loro pubblico.

    Under the Spotlight


    Come ormai consuetudine, apro il QM-point facendo a tutti le mie più vive scuse per l'abnorme ritardo: per motivi personali, questo periodo dell'anno coincide ormai con un punto periodicamente molto basso del mio umore, e ho avuto grandi difficoltà ad uscirne – ringrazio perciò sia chi ha sopportato con pazienza questa attesa, ma soprattutto chi mi ha spinto fuori dal pantano un centimetro alla volta \>*</

    Ciò detto, vi rincuoro -spero- dicendovi che mancano pochi turni alla conclusione, che cercherò di condensare gli eventi il più possibile, e che mi sto già applicando per non metterci un mese per il prossimo post :geez: Veniamo ora a qualche informazione aggiuntiva per il gruppo nei corridoi, fermo restando che -se qualcosa non è chiaro- potete tutti liberamente contattarmi in privato o scrivermi in bacheca per domande e chiarimenti. :flwr:

    @Jester, Zimmer & Bid'daum: Attaccare i quadri è stata in linea di massima una buona idea, ma tre nemici -per la gioia di Zimmer, dei Clown [1] [2] [3]- sono riusciti a varcare la soglia prima della distruzione della “porta”; vengono investiti dalle fiamme, ma rotolandosi sul tappeto e tirandosi pacche a vicenda ne escono solo sbruciacchiati. Per farlo, però, perdono tempo, e avete così occasione di disimpegnarvi e uscire dal loro raggio d'azione; tuttavia, quando controllate la posizione dell'uscita, siete costretti a fermarvi per decidere se tornare sui vostri passi (e ingaggiare uno scontro) o allontanarvi secondo le criptiche intuizioni di Kalia... e, naturalmente, non avete molto tempo per scegliere, perché i Pagliacci si sono ormai già rimessi in piedi.

    @Bid'daum: Quando ti sposti di qualche metro per passare in testa al gruppo, il tuo Auspex Spirituale percepisce effettivamente una presenza nella direzione indicata dall'Alfiere dell'Est, ma... per quanto non ti sia sconosciuta, non sei nemmeno sicuro di riconoscerla. Inoltre, è molto flebile e non sembra essere in condizioni troppo buone.

    @Jester: Al contatto fisico, senti che Kalia è diventata piuttosto fredda, ma... non è nulla di nuovo: è da quando eravate nei Camerini che ti eri già accorta che la Dama non sta troppo bene. E anche le parole del Re del Torrone sono state molto chiare sugli effetti dell'aura malefica del Circo su di lei. Probabilmente, se riuscissi a portarla fuori, si sentirebbe meglio... ma l'uscita è in direzione opposta a quella dove lei vuole andare. Ma, soprattutto, l'uscita è presidiata da tre mostri...

    Avete tempo fino al 25 aprile, compreso. :flwr: Al solito: se postate prima, guadagniamo tempo; se avete problemi, avvisate in bacheca :sisi:

     
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    "Le pareti di pietra non fanno una cella,
    e nemmeno le sbarre di ferro una prigione
    La mente innocente e tranquilla,
    le prende per una pausa di riflessione".


    (Richard Lovelace)


    lqbRWSY

    YO-KO! YO-KO! YO-KO! YO-KO! YO-KO!

    Quando -nella vana ricerca del famoso (quanto inutilissimo) gomitolo, accovacciata a quattro zampe nella speranza di non esser vista nella gabbia- la sua prigione mutò in cristallo, il tutto senza perdere ogni singolo contro di cui era allegramente provvista, l'Alfiere si rizzò immediatamente sulle proprie ginocchia, aggiustandosi la gonna con imbarazzo e posizionando le proprie natiche rigorosamente sulla pavimentazione. Arrossì violentemente, mentre il bel visino trasfigurava in un'espressione isterica ed infastidita.
    Poi una voce femminile iniziò a raccontare una storia, quasi fosse una fiaba...

    « C'era una volta un grande e potente mago, adorato e temuto da chi conosceva il suo nome,
    e ancor più ricercato da tutti gli altri per la sua capacità di avverare i desideri del cuore.
    Un giorno, però, una Fata crudele pose su di lui un subdolo incantesimo per renderlo suo schiavo... instillando nel suo cuore nero un desiderio impossibile pur con i suoi grandi poteri, e sfidandolo a realizzarlo da solo.
    Per il capriccio di quella Fata crudele, il Mago compì orrori e meraviglie: abbatté i suoi nemici, distrusse nazioni, tributò grandi ricchezze... ma niente fu abbastanza per smuoverla a pietà. »


    ...ma a lei risultò inspiegabilmente molto simile ad un rosicare non troppo mascherato.

    -Solo i perdenti danno la colpa agli altri dei loro fallimenti...

    Iniziò a borbottare, forse in un tentativo di sfogare tutta la frustrazione accumulata.
    Non che non credesse davvero a ciò che diceva: la pietà non ricevuta le ricordò fin troppo una delle sue visioni, ragion per cui non poté non affiancare la figura del protagonista a quella dell'uomo strano incontrato poco prima e... per quanto potesse vantare potere ed eserciti invincibili, ai suoi occhi restava innegabilmente un perdente.
    Se davvero quell'essere fastidioso voleva ottenere pietà, aveva sbagliato tutto.

    Nel mentre, il palco iniziò a mutare, lasciando che si avvicinassero delle colonne. Ovviamente Drusilia non aveva la minima idea di cosa stesse accadendo, ma ogni singolo cambiamento scenico aumentava l'urgenza di darsela a gambe. Sapere poi che da sola non ci sarebbe mai riuscita -ed in quella situazione, circondati da nemici, mai avrebbe chiesto ai compagni di sprecare energie per lei- non fece altro che innervosirla ancora. Sapeva che qualcosa di orribile era in procinto di verificarsi.

    « Che cos'altro ancora avrebbe dovuto sacrificare...? »


    GALANODEL »

    « i figli di Dio videro le figlie dell'uomo che erano belle
    e si presero delle mogli fra tutte quelle che scelsero. »
    Bereshit (Genesi) VI,2.


    Risultato dell'unione fra sangue umano ed angelico, il corpo di un Galanodel presenta tratti di entrambe le razze.
    Per comprendere una delle caratteristiche alla base della stirpe dei Galanodel, è necessario approfondire un aspetto storico relativo alla loro creazione. Questi altro non sono che il risultato dell'unione di una creatura celeste con un essere umano. Ciò significa che, sebbene manifestino aspetti del tutto umani, la loro vita è tuttavia slegata dalle funzioni del corpo perchè -come gli angeli- i Galanodel sono legati alla Fonte. Questa li rende immuni da agenti esterni, come ad esempio il tempo, o magari cose più "concrete" quali batteri, tossine o organismi non loro. Ciò implica che sono assolutamente immuni alle malattie e, qualora qualcuno provasse ad avvelenarli, la sostanza tossica verrà assunta senza che il corpo ne subisca effetti deleteri.
    Altra eredità della progenie celeste vi è certamente la capacità di sollevarsi in aria -talvolta generando candide ali sulla schiena- o irradiare luce dalla propria pelle, intensificandola o meno a seconda del caso. Questa non si annullerà mai, ragion per cui, se di giorno sarà praticamente impercettibile, di notte e nell'ombra si manifesterà sotto forma di candore lunare. Essendo quindi provvisti di un corpo luminoso, questo non sarà provvisto di ombra ai propri piedi.
    Essendo inoltre il corpo parzialmente costituito di luce, esso avrà capacità di rigenerazione superiori a quella di un normale umano; non conserva inoltre i segni delle cicatrici. Inoltre ha un adattamento alla diversa luminosità che va aldilà dell'umano: è infatti in grado di vedere perfettamente al buio, come se fosse pieno giorno.
    E' infine cosa ben nota che il sangue di una creatura pura contenga un potenziale nettamente superiore a quello di un comune vivente; non a caso nei sacrifici umani son predilette fanciulle vergini ed infanti. Ora, si immagini questo potenziale amplificato in modo esponenziale, tanto da rendere il sangue stesso non più un comune componente di pozioni o riti, ma l'unica e sola fonte di potere.
    Questo è quello che si verifica con il sangue degli angeli o di creature che fanno parte della loro discendenza. Coloro che ingeriscono qualche stilla della linfa vitale di un appartenente ad una stirpe celeste si ritrovano vincolati da un legame di natura mistica molto forte che si concretizza con un netto prolungamento della vita del soggetto, la cui intensità dipende dalla quantità di sangue assunto e la cui efficacia trascende qualsiasi razza, genere, classe sociale e (soprattutto) la natura soprannaturale: ha effetto su chiunque, chiunque egli sia e qualsiasi cosa sia. L'allungamento della vita dipende dalla razza, dalla quantità di sangue ingerito e molti altri fattori. Orientativamente, una goccia del sangue di un Galanodel "puro" porta in un essere umano qualunque un aumento della vita di circa cento anni.

    [Resistenza a Veleni e Malattie: 5 | Difesa da Veleni e Malattie: 2 | Volo: 5 | Assenza di Ombra: 5 | Rigenerazione: 5 | Scurovisione: 5 | Malia tramite Sangue: 5]



    GODDESS OF LOVE »

    «Mettimi come sigillo sul tuo braccio, come sigillo sul tuo cuore, perchè forte come la Morte è Amore. Le grandi acque non potrebbero spegnerlo, né i fiumi sommergerlo. Tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma ardente, la fiamma del Signore!»
    Canto dei Cantici VIII,6-7.


    L'Amore è un sentimento intenso e profondo simile all'affetto, alla simpatia ed all'adesione, ma molto più violento ed incontrollabile. Impossibile da concepire appieno per chi non ha avuto mai modo di viverlo è rivolto verso una persona, un animale, un oggetto o verso un concetto, un ideale. Oppure, può semplicemente essere un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona. E' tuttavia soggettivo, ed è forse questo a renderlo così complesso; per alcuni è il volere che gli altri siano felici, un sentimento incondizionato che richiede molto coraggio e accettazione, per altri è ciò che avvicina l'uomo ad un Dio lontano, altri lo ritengono semplicemente una utopia, qualcosa di non concreto. Sono infiniti i modi di pensare e vederlo, così tanti quanti sono le creature di ogni universo e dimensione. Drusilia Galanodel, insieme al fratello Quarion, rappresenta ogni singolo aspetto della carta di Arcani di cui sono i concetti incarnati. Loro sono gli Amanti, incarnano l'Amore -la forza più potente dell'Universo- ed il Libero Arbitrio.
    Loro sono quella fiamma viva in grado di animare ciascun animo verso il desiderio massimo del proprio esistere. Per tale ragione la bella è in grado di esercitare numerose malie sugli altri. Ciò che tuttavia non accade è la situazione inversa: nulla è in grado di scalfire la sua volontà, mentirle o ingannarne i sensi, forte del suo potere e della sua stessa essenza.
    E' inoltre empatica, capace di comprendere appieno lo stato d'animo altrui. Significa "sentire dentro" e nonostante il concetto sia spesso ridotto al semplice "mettersi nei panni dell’altro", in realtà vuol dire "portare l'altro nel proprio mondo". Drusilia può mettere in secondo piano il suo modo di percepire la realtà per cercare di far risaltare in se stessa le esperienze e le percezioni di chi le sta intorno. È una forma molto profonda di comprensione dell'altro perché si tratta d'immedesimazione negli altrui sentimenti. Ci si sposta da un atteggiamento di mera osservazione esterna al come invece si sente interiormente, cercando di guardare attraverso i suoi occhi.
    E' per tutto questo che, chiunque ha a che fare con la Dama del Vento, vede in lei ciò che desidera; il musicista la sognerà come propria musa o sentirà dolci melodie provenienti dai suoi passi, il pittore la vedrà come opera d'arte vivente ed il chierico si stupirà nel riconoscere in lei l'impronta del suo dio. Tali reazioni possono essere infinite, come lo sono coloro che la incontrano, assaporandone la persona, omaggiando la sua bellezza.

    [Malia d'Amore: 5 | Anti-Malia: 5 | Lie-Detector: 5 | Mindfuck-Alert: 5 | Trick-Detector: 5 | Empatia: 5 | +10% di Energia: 5]



    LADY OF THE WIND »

    «L'Amore ci passa accanto, rivestito di soavità, ma noi fuggiamo via impauriti, andiamo a nasconderci nelle tenebre o, ancora, l'inseguiamo per far del male in suo nome. Anche il più saggio tra noi si piega sotto il formidabile peso d'Amore; eppure esso è, in verità, leggero come la brezza lieve del Libano.»
    Kahil Gibran.


    E' innegabile che, dal suo arrivo su Endlos, il potere della Dama del Vento sia sensibilmente cresciuto: questo può essere in parte dovuto al fatto che ella abbia abbracciato il suo destino di guerriero Galanodel -imparando a non lasciarsi più frenare dal suo cuore tenero-, e in parte al fatto che la permanenza presso l'Isola nel Cielo l'abbia portata ad un più alto livello di comunione col suo elemento... Fatto sta che l’ambiente attorno a lei sembra aver sviluppato un legame quasi empatico con Drusilia, reagendo alla sua presenza e riflettendo come uno specchio i suoi stati d’animo. Il potere non genera mai effetti disastrosi o disagevoli, nemmeno per gli avversari, ma è una spia più che utile per capire che aria tira; se -all’improvviso- il cielo si annuvola... e se è stato fatto o detto qualcosa di fuori luogo, sarebbe meglio a preoccuparsi di quei neri cumoli temporaleschi, perché potrebbero essere un terribile presagio di tempesta.
    La comprensione del suo elemento è tale da poter considerarlo "tutt'uno" con la sua Signora. Partendo da tale presupposto, la giovane Galanodel può comandarlo a suo piacimento con rapidità e naturalezza sconosciute ad un mago qualunque. E' anche in grado, attraverso la meditazione, di poter "sentire" ogni molecola d'aria presente nel raggio di 15m da lei; quando qualcosa si trova all'interno dell'area, la Dama è in grado di stabilire la sua esatta posizione nello spazio, un suo qualsiasi movimento o un semplice respiro, come anche la composizione chimica in caso di sostanze gassose. Allo stesso modo la sua essenza non è in realtà nemmeno relegata ad uno stato fisico vero e proprio, ma più simile al vento; nonostante Drusilia sia di fatto un corpo, con il tempo ha finito per somigliare al suo elemento al punto da diventare percepibile non solo come soggetto singolo, ma anche come l'aria che la circonda, rendendo di fatto difficile determinati tipi di localizzazione.
    Similmente all'aria è perfino in grado di spostarsi, veloce come il vento di cui è sovrana, ed ha particolarità fisiche quali una elasticità muscolare fuori dalla norma che le permette di compiere movimenti particolarmente complessi con l'aiuto del proprio fisico scattante.
    Mai vi fu nulla più mobile dell'aria e del vento, mai vi fu più grazia di ciò che nel cielo sconfinato si muove.

    [Manipolazione Atmosferica: 0 | Instant Casting: 5 | Antiauspex-Radar: 5 | Auspex “Radar”: 5 | Auspex di Composizione dell'Aria: 5 | Bonus alla Velocità: 5 | Doppio Bonus all'Agilità: 5+5=10]



    GODDESS OF BEASTS »

    «Io sono colei che a notte, nel cielo, riempie di luce il firmamento. Colei che genera il timore e l’inquietudine della notte, sono. Colei che richiama dagli abissi i pesci alla superficie. Dov’è la mia parola perentoria e chiara? In una rete a larghe maglie stesa sui campi. In una rete a strette maglie tirata su dai campi, sì che nessun uccello voli via. La mia parola attraversa il mare ed il mare ne è spaventato. La mia parola attraversa laghi ed acquitrini; penetra la corrente dell’Eufrate e ne diventa essa stessa corrente.»
    Inno a Ishtar.


    Se è vero che, chiunque abbia a che fare con la Dama del Vento, vedrà in lei ciò che desidera nel profondo dell'anima, lo è ancor di più per le creature più istintive: queste subiranno maggiormente l'effetto della sua sola presenza, proprio in virtù della natura emozionale ed istintiva dell'amore stesso.
    Qualunque bestia, mostro o creatura intelligente ma dotata di istinto sarà infatti portata a sentirsi a suo agio in presenza della bella, non percependola mai come una minaccia ma sempre un alleato: una madre, una figlia, un componente del branco o qualcuno verso cui sentirsi invitati ad abbassare le difese. Non sarà quindi insolito che creature anche non solite ad assumere determinati atteggiamenti mansueti, in sua compagnia si riveleranno affettuosi, felici e desiderosi di tenerezza.
    Nell'aiutarla ad ispirare tali sentimenti, vi è anche l'abilità di Drusilia di comprendere perfettamente i linguaggi animali fatti di suoni semplici e gestualità del corpo, interagendoci così con maggior sicurezza e generando danni minori rispetto ad altri.

    [Linguaggio animale: 5 | Malia di serenità per le sole creature istintive: 5]



    AURA DEI GIUSTI »

    «Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto»
    (1 Pt 4,10).


    Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli.

    [Malia di carisma]
     
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    Quando vide la sua Piccola Lady scendere su di loro, chiusa in una gabbia, Arthur provò una fitta al cuore. Nonostante tutti i sentimenti -alcuni paralizzanti, altri molto violenti- che lo travolsero come fiume in piena, il suo cervello continuò imperterrito a ragionare e... fu quasi un tentativo di distrarre il portatore, piuttosto che una vera ricerca di risposte... perché risposte non ve ne erano affatto.
    Esisteva solo il rischio di cadere in uno stato morale dal quale non sarebbe mai più uscito.

    -Uriel e Kerobal, non soffermate i vostri sguardi verso l'alto, per favore.

    Lo disse trattenendo della rabbia, e la voce sempre calma vacillò non poco.

    « C'era una volta un grande e potente mago, adorato e temuto da chi conosceva il suo nome,
    e ancor più ricercato da tutti gli altri per la sua capacità di avverare i desideri del cuore.
    Un giorno, però, una Fata crudele pose su di lui un subdolo incantesimo per renderlo suo schiavo, instillando nel suo cuore nero un desiderio impossibile pur con i suoi grandi poteri, e sfidandolo a realizzarlo da solo. »


    Un sibilo attirò l'attenzione del Vampiro, stranamente poco interessato a quanto si dicesse sul palco: delle colonne di marmo nero dagli elaborati capitelli scolpiti si innalzarono dal nulla, fino a fermarsi ad altezze diverse. Su di esse, molti dei loro nemici. Fra di loro, Arthur riconobbe la baldracca a cui aveva rubato il frustino per darlo alla Dama Azzurra ed il più irritante ed incompetente pendaglio da forca che avesse mai calcato il suolo di Endlos.
    Ovviamente si trattava di quel masnadiero di Aren.

    -Magister...- si sarebbe avvicinato allo Youkai, così che potesse parlargli con pochi bisbigli, coperto dalla storiella da quattro soldi narrata dalla voce fuori campo -Se non liberiamo immediatamente Drusilia, nel migliore dei casi potrebbero usarla per ricattarci e costringerci a finire questa succube senza dignità. Moriremmo comunque, probabilmente distrutti da qualunque cosa si celi nella Pandorica.

    « Per il capriccio di quella Fata crudele, il Mago compì orrori e meraviglie: abbatté i suoi nemici, distrusse nazioni, tributò grandi ricchezze... ma niente fu abbastanza per smuoverla a pietà.
    Che cos'altro ancora avrebbe dovuto sacrificare...? »


    Se Yoko avesse incrociato lo sguardo aureo con quello argentato del cainita, avrebbe scorto la tremenda preoccupazione di un padre verso la sua unica figlia, in pericolo di vita. Gli avrebbe preso un braccio per avvicinarlo a lui, stringendolo con la mano.

    -Nel peggiore dei casi... credo non ci sia necessità di spiegarlo.

    ENERGIA: 80%

    Equipaggiamento.


    ¬ ARTIGLI: Nonostante in molti esemplari possano sembrare semplici unghie, quelle dei vampiri risultano molto più resistenti delle unghie umane, estremamente simili agli artigli di una bestia. In alcuni casi, Arthur preferisce tagliarle in modo da risultare appuntite, così da avere la possibilità di graffiare i propri simboli arcani su superfici molto dure, in assenza di altri strumenti o mezzi. [Armi Naturali]
    ¬ SACCA DI SANGUE
    ¬ ANELLO GALANODEL
    ¬ PROVETTE VUOTE
    ¬ SIRINGA
    ¬ BISTURI
    ¬ OCCHIO DEL DRAGO
    ¬ REVOLVER

    Abilità Passive.

    DONO OSCURO:
    Arthur è un vampiro, dunque clinicamente morto. A tale caratteristica conseguono vari vantaggi e/o svantaggi; ad esempio non emana calore, pertanto non può essere rintracciato attraverso strumenti di rilevamento di forme di vita, e non può essere ucciso se non con il famoso paletto in legno di frassino, di Siliquastro (comunemente chiamato "albero di Giuda"), Biancospino o semplicemente la luce del Sole. Ha anche un olfatto estremamente sviluppato, in grado di percepire e distinguere qualunque tipo di odore in un'area di 30m, dote molto utile nella caccia. L'acqua santa gli provoca dolore ma non lo ferisce e tende ad allontanarsi dai crocifissi, nonostante non gli facciano nulla....insomma ha tutte le caratteristiche del classico vampiro. In più odia l'aglio ma solo perchè puzza.
    [Antiauspex + immortalità + Auspex olfattivo = 15 pt].

    VISIONE NOTTURNA:
    Essendo un vampiro, gli occhi di Arthur sono in grado di consentirgli una nitida visione notturna, anche più potente di quella dei felini; esattamente come se fosse pieno giorno.
    [Auspex: Scurovisione = 5 pt].

    MAESTRO DELLA MENTE:
    Inquanto psion ormai da tempi antichi, Arthur ha ottenuto, grazie ad un'esperienza praticamente millenaria, la capacità di riconoscere qualsiasi attacco psichico atto a ledere o manipolare la sua mente o quella di chi gli sta intorno. In termini di gioco la passiva non serve come protezione ma come sentore di allarme qualora avvenisse un attacco da parte di un nemico, così da ricorrere alle giuste difese. In più funge anche come difesa da malie.
    [Antimalia + sentore raggiri mentali = 10 pt].

    MAESTRO DELL'ALCHIMIA:
    Arthur Friederick Giles, inquanto Corona di Kymeia ed autorità nel campo dell'Alchimia, è certamente in grado di pensare, scegliere componenti o incidere rune con una rapidità quasi inumana. Merito dell'esperienza millenaria e di una buona dose di studio.
    [Instant Casting = 5 pt].

    SAPIENZA - KYMEIA:
    Così come non vi è guerriero senza spada o mago senza arti arcane, allo stesso modo non vi può essere Saggio senza conoscenza. Caratterizzati dalla loro avida sete di sapere, un membro di Gilda sarà sempre alla ricerca di cultura da aggiungere alla propria. C’è chi è arrivato su Endlos possedendo già un sapere pari a quello di migliaia di libri, ma informazioni rare e segrete vengono tramandate tra i Saggi nei tomi che solo loro possiedono. Se a ciò si aggiungono anche quelli del Magisterium allora un membro di Gilda non potrà che divenire un pozzo di sapere che ben pochi potranno guardare come loro pari. In termini di gioco è considerata una passiva di conoscenze nella via che il membro di gilda ha scelto.
    [Passiva di Conoscenza = 5 pt].
     
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    Delicatamente la Castellana scivolò dal possessivo abbraccio del Guitto mormorando delle frasi apparentemente senza senso riguardanti qualcuno di bisognoso lì vicino. Eppure la Strega non impiegò molto a intuire ciò che quel bizzarro comportamento avrebbe potuto significare: un richiamo o una comunicazione telepatica.
    Così Jester si mise subito in moto per non far cadere l'Alfiere nel fastidioso cliché di chi, preso dal panico, dice le cose a metà.


    -Lei non fa mai la matta // Kalia cara, di chi si tratta?-
    Chiese alla Dama azzurra seguendola pronta a sostenerla, sia letteralmente che non, dopo averla difesa dalle possibili insinuazioni che avrebbero potuto fare quei due cafoni del Sud. Comunque il Giullare non poté nascondere un certo nervosismo, poteva trattarsi di una trappola! Nonostante ciò dietro di loro c'erano dei pazzi vestiti da clown no comment intenzionati a farli a pezzi, tanto valeva andare avanti.

     
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    Presidio Centrale, Kisnoth
    Circus Diabolique, ???


    « C'era una volta un grande e potente mago, adorato e temuto da chi conosceva il suo nome,
    e ancor più ricercato da tutti gli altri per la sua capacità di avverare i desideri del cuore. »


    Una voce femminile riecheggiò nell'etere, scuotendo il Semidio dal torpore e sbigottimento in cui era finito. Nonostante la perenne sensazione di non uscirne vivo gravasse sulle sue spalle come un macigno, riuscì a rimettersi in piedi ripetendo a sé stesso che ce l'avrebbe fatta. Ogni qualvolta la disperazione cercasse di radicarsi nel suo cuore, ecco che allora si aggrappava sempre più stretto alla speranza, ritrovando ancora una volta il coraggio finora perduto.

    -Uriel e Kerobal, non soffermate i vostri sguardi verso l'alto, per favore.

    Quando Arthur pronunciò quelle parole, Uriel guardò istintivamente verso l'alto ignorando involontariamente il suggerimento del collega. Una gabbia di cristallo oscillava lentamente sopra le loro teste, e quando riconobbe le vesti e i lineamenti di Drusilia Galanodel, il suo cuore mancò un battito. In quel momento, la paura lottò con la rabbia finché non fu l'ultima a prevalere. Come avevano osato imprigionare l'Alfiere Errante?
    Strinse i pugni e abbassò lo sguardo, sapendo bene di essere impotente in quel momento.

    « Un giorno, però, una Fata crudele pose su di lui un subdolo incantesimo per renderlo suo schiavo... »

    Il racconto continuava imperterrito, e man mano che proseguiva, Uriel si domandava quando sarebbe finito, conscio del fatto che una volta terminato sarebbe successo qualcosa di molto spiacevole per loro. Il cuore gli batteva rapido in petto, gli occhi guizzavano in tutte le direzioni, la mente si sforzava di cercare una soluzione.
    Delle colonne s'innalzarono intorno a loro.

    « Per il capriccio di quella Fata crudele, il Mago compì orrori e meraviglie: abbatté i suoi nemici, distrusse nazioni, tributò grandi ricchezze.. ma niente fu abbastanza per smuoverla a pietà. »

    I Circensi erano arrivati.
    Li guardò uno per uno, soffermandosi un istante di più su Ozma, ricordando lo scontro che aveva dovuto affrontare tra le strade di Kisnoth.
    Ormai circondati, Uriel rinunciò a cercare una via di fuga e attese che il Destino facesse il suo corso.

    « Che cos'altro ancora avrebbe dovuto sacrificare...? »

    njfNZn5





    AiqaIp8


    Status fisico: ottimale
    Status psicologico: ottimale

    Energia:

    █████████████████████ 105%

    Equipaggiamento:

    » Sagittarius: Arco + frecce (x10)
    » Diario : Un comune diario.

    Abilità Passive:

    » Expanded Mind: Memoria illimitata, +10% energia, Instant-casting
    » Innocent Aura: Auspex spirituale
    » Autorevolezza: Aura di carisma
    » I See the Light: Scurovisione
    » Perfect Body: Rigenerazione out-of-combat


    Abilità Attive:



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    C A S T I G O

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    L’ago della bussola puntò verso l’incendio e i tre pagliacci che si erano lasciati alle spalle, i quali si rivelarono alquanto persistenti nonostante l’accoglienza fiammeggiante ricevuta. Nel frattempo la Dama Azzurra sentì un richiamo non meglio identificato, che la spinse a proseguire affannosamente verso l’ignoto. Bid’daum in effetti percepì una presenza fioca e vagamente familiare in quella direzione, ottenendo quanto meno la conferma che l’Alfiere Orientale non stesse seguendo solo un abbaglio dettato dalla spossatezza.

    Se da un lato la prospettiva di tornare sui propri passi per superare il fuoco e i tre scagnozzi - che probabilmente potevano chiamare dei rinforzi - non lo entusiasmava, anche proseguire seguendo solo i vaghi slanci di altruismo di Lady Kalia era piuttosto seccante. Tuttavia nel primo caso il gruppo si sarebbe diviso, mentre nel secondo sarebbe rimasto compatto, perciò - seppur di malavoglia - il Comandante continuò a correre verso l’ignoto, riponendo sia la Bussola che la spada.


    Stato fisico: bruciature di entità bassa sul corpo
    Stato mentale: concentrato
    Energia: 100%
    Equipaggiamento:

    Kuthian Armour [ Armatura | Peso trascurabile | Bonus Resistenza ]

    Comet Hammer [ Arma bianca ]

    Tàmerlein [ Spada | Vibrazione ultrasonica | Ferimento spirituale ]

    Bussola dei Desideri [ Oggetto GDR ]

    Istrice Maledetto [ Set di dieci spilli | tecnica a consumo medio di trasmutazione in acido ]


    Passive:

    Risorse Criminali [ +10% di mana ]

    Oltre la Realtà [ Auspex Spiritico | Percezione Magica ]

    Senso di Morte [ Auspex Radar ]

    Burattinaio [ Telecinesi dell’equipaggiamento ]

    Anatema del Re Implacabile [ Immunità alla fatica | Immunità al dolore ]

    Tentacoli di un solo Abominio [ Casting dall’equipaggiamento ]

    Insano [ Instant Casting ]

    Impaccio della Carne [ Assenza d’interiora | Rigenerazione gdr-only | Anti-sanguinamento | Tasca dimensionale ]

    Matrice dello Spirito [ Conoscenza enciclopedica dello sciamanesimo ]

    Dedalo Mentale [ Mindfuck-Alert | Trick Detector | Anti-malia | Difesa mentale variabile ]


    Attive utilizzate: /
     
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