[LAM] Numerologia: 9

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    Numerologia 9: Libertà

    VIII piano


    Il numero nove, nella numerologia è un numero particolarmente complesso. Rappresenta prima di tutto il multiplo del tre, tre volte tre, tre volte la perfezione che si incarna in una molteplicità per poi essere ad un passo dal ricreare l'unità, la decina. Incarna in maniera sottile e precisa il concetto di vita, di morte e di ciclo continuo, di ripetizione. Intersecando con quella che è l'alchimia il nove rappresenta l'opera al nero, la fase di dissoluzione che precede la fase di rinascita. Il nove, volendo pensare ad una metafora concreta, sono le ceneri della fenice che cominciano a ri-ardere prima di bruciare in una nuova vita.
    Il nove è il numero della sintesi.
    Sintetizzare una vita in un numero è un'operazione estremamente complessa, per non dire impossibile. Alla dipartita di una persona, spesso, si cerca di tessere un discorso ricco di commozione, ma non si tratta altro di una pallida ombra di quello che è stato. Sintetizzare una vita non è qualcosa che si può fare. Nemmeno l'alchimia è riuscita in quest'opera proibita.
    La stanza proibita, la non-stanza, è stata allestita ad hoc. Sono giorni che si preparando tutto per l'occasione speciale. Non è qualcosa che si fa mica tutti i giorni riportare indietro qualcuno dal mondo degli inferi. Le catene che solitamente penzolano per bloccare un prigioniero, invece, sono state utilizzate per un motivo differente: sono state intrecciate a disegnare un cerchio a livello del suolo, se mai dovesse apparire qualcosa di troppo pericoloso è stato predisposto un piano B, anche uno C e D, ma speriamo che non servano.
    Il rituale è stata preparato, materialmente parlando non è nulla di troppo complesso, le ritorsioni che genera potrebbero invece esserlo. Un cerchio di sale, all'interno delle catene, intrecciato con delle ossa di pollo il tutto innaffiato di sangue animale, circa cinque litri. Al centro del cerchio ammucchiati in malo modo una serie di ampolle, scrigni ed oggetti che potrebbero sembrare completamente slegati tra loro: cosa c'entrano sedici matite ammucchiate in fila con quattro lampadine ed un palloncino rosso?
    Tutto potrebbe essere spiegato con il capriccio di qualche divinità, invece la cosa è molto più concreta, si tratta degli elementi necessari a ricreare il corpo di un qualsiasi essere umano, il tutto calcolato al microgrammo.
    Il vero problema non è creare il contenente, ma ritrovare il giusto contenuto. Per fare questo, vicino la pila di oggetti, sono stati ammucchiati i tarocchi e gli occhiali tanto cari al Numerologo, così che fungano da faro per la sua Anima.
    Virginia, colei che è a capo del nutrito gruppo che si sta occupando del ritorno di Augustus è già in posizione di preghiera all'interna di un cerchio di fiaccole ed incensi. Nella stanza ci sono altri tre alchimisti intenti a mescolare alambicchi e pozioni per predisporre il tutto.
    Un aviatore blu, un ragazzetto smilzo dai capelli biondo cenere e lo sguardo blu zaffiro va a sigillare la porta d'ingresso con una serie di glifi arcani. Tutto impettito del suo operato si avvicina ai due ospiti d'onore di questa giornata, la piccola Asaliah ed il capo indiscusso di tutta la barracca. Indica alle due due semplici sedie su cui si possono accomodare. Le sedie sono collegate al cerchio di sale da una striscia verdastra di sassi e terriccio.
    Accomodatevi pure, quando siete comode cercate di pensare intensamente al dipartito. Il potere della vostra mente comincerà a calamitare la sua Anima grazie a tutti i sistemi di amplificazione che abbiamo creato. Quando sarà nei paraggi si provvederà ad acchiapparlo e trascinarlo nuovamente in questa vita.
    Unico appunto, se possibile, concentratevi solo su di lui...correremo il rischio di riportare indietro qualcosa di...diverso.

    Una luce crepuscolare disegna ombre fioche sul pavimento di pietra, si muovono molli a differenza dell'aria di concitazione che regna nella stanza. Tutti fremono, tutti si impegano affinchè tutto vada per il meglio. Nel dubbio un plotone di aviatori è stato già mobilitato se le cose dovessero andare storte.


    Semplice introduzione.
    La richiesta che viene fatta alle due ragazze dal galoppino è quella di concentrarsi su Augustus o ricordi che lo riguardano così che questi fugano da faro per attirare l'anima del Numerologo e quindi mettere in atto quello che è necessario per riportarlo indietro.

    Buon divertimento!
     
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    "L’universo non avrà mai fine: proprio quando sembra che l’oscurità abbia distrutto ogni cosa,
    e appare davvero trascendente, nuovi semi della Luce rinascono dall’Abisso".


    Philip K. Dick.


    lqbRWSY

    Albero Casa, Latifondo.
    Presidio Errante, Endlos.

    Per quanto se ne potesse dire della Morte, l'Alfiere Errante -con lo scorrere inesorabile del tempo e le numerose perdite che aveva dovuto sopportare in tutta la sua vita- aveva raggiunto la conclusione che sopravvivere era mille volte peggio che andarsene.

    Nel momento in cui si era nel proprio ambiente, quello più intimo e rassicurante, quando si passeggiava per le vie da sempre percorse insieme, la consapevolezza di ciò che era in passato rimarcava la tragica assenza in ogni momento, lasciando che quel vuoto incolmabile straziasse il cuore ogni singola volta.
    In pochi erano in grado di concepire quel tormento quanto lei, perché -per quanti fossero i caduti lungo la strada- non era in alcun modo possibile abituarsi alla perdita, piuttosto il dolore peggiorava ad ogni esperienza. Fu forse l'empatia, il rivedersi in quegli occhi pieni di lacrime, a spingere l'Alfiere nell'assumersi la diretta responsabilità delle cure della piccola Asaliah. Dopotutto, quella ragazzina era rimasta orfana delle uniche due figure con cui aveva stretto un legame di amicizia -e, chissà, forse amore genuino- esattamente come l'Alfiere lo era stata prima della propria famiglia, poi di Raylek ed infine di Owl...

    Accomodatevi pure, quando siete comode cercate di pensare intensamente al dipartito.

    Drusilia, a quelle parole, lanciò uno sguardo dolce ad Asaliah, cercando di trasmetterle speranza e sicurezza con delle carezzine sul capo albino. Erano entrambe ferite al cuore, ma proprio per questo era suo compito esserle accanto, sostenerla nell'ora più buia e convincerla che, in qualche modo, tutto sarebbe andato nel verso giusto. Anche se la fortuna non girava dalla loro parte. Anche se non credeva più nei miracoli.

    Il potere della vostra mente comincerà a calamitare la sua Anima grazie a tutti i sistemi di amplificazione che abbiamo creato. Quando sarà nei paraggi si provvederà ad acchiapparlo e trascinarlo nuovamente in questa vita.

    E così si erano ritrovate in quello strano luogo, cercando di mettere in atto un rito di recupero dell'anima del Numerologo. In realtà, era trascorso del tempo dalla fine di quell'orribile Notte e per diversi giorni l'Alfiere si era tormentata all'idea di richiamarlo a sé. Sapeva che sarebbe stato più magnanimo da parte sua lasciarlo riposare in pace; nessuno dei defunti doveva tornare in quell'inferno in cui Endlos ormai si era tramutato. Eppure... ne aveva bisogno. Un bisogno probabilmente egoistico, ma insostenibile.
    Esattamente come ne aveva bisogno anche Asaliah.

    Unico appunto, se possibile, concentratevi solo su di lui...correremo il rischio di riportare indietro qualcosa di...diverso.

    nRg6ftm

    -Capito, Asaliah? Augustus si è perso, ma se pensi forte-forte a lui, ci troverà e tornerà da noi!

    Lo disse chinando il capo e concentrandosi, tenendole la mano nella la propria e non abbandonandola mai.
    Forse lei meritava tutto quel dolore: nessun politico era immune da colpe, anche se involontarie. Le lacrime versate dalla bambina in quei giorni -però- non erano affatto giuste. Asaliah non meritava di soffrire tanto, non aveva mai fatto nulla di male: per questo, per quello che sarebbe valso il suo supporto, si ripromise che avrebbe fatto qualunque cosa pur di aiutarla.
    Compreso recuperare il suo caro Augustus.
    A qualunque costo.

    GALANODEL »
    « i figli di Dio videro le figlie dell'uomo che erano belle
    e si presero delle mogli fra tutte quelle che scelsero. »
    Bereshit (Genesi) VI,2.

    Risultato dell'unione fra sangue umano ed angelico, il corpo di un Galanodel presenta tratti di entrambe le razze.
    Per comprendere una delle caratteristiche alla base della stirpe dei Galanodel, è necessario approfondire un aspetto storico relativo alla loro creazione. Questi altro non sono che il risultato dell'unione di una creatura celeste con un essere umano. Ciò significa che, sebbene manifestino aspetti del tutto umani, la loro vita è tuttavia slegata dalle funzioni del corpo perchè -come gli angeli- i Galanodel sono legati alla Fonte. Questa li rende immuni da agenti esterni, come ad esempio il tempo, o magari cose più "concrete" quali batteri, tossine o organismi non loro. Ciò implica che sono assolutamente immuni alle malattie e, qualora qualcuno provasse ad avvelenarli, la sostanza tossica verrà assunta senza che il corpo ne subisca effetti deleteri.
    Altra eredità della progenie celeste vi è certamente la capacità di sollevarsi in aria -talvolta generando candide ali sulla schiena- o irradiare luce dalla propria pelle, intensificandola o meno a seconda del caso. Questa non si annullerà mai, ragion per cui, se di giorno sarà praticamente impercettibile, di notte e nell'ombra si manifesterà sotto forma di candore lunare. Essendo quindi provvisti di un corpo luminoso, questo non sarà provvisto di ombra ai propri piedi.
    Essendo inoltre il corpo parzialmente costituito di luce, esso avrà capacità di rigenerazione superiori a quella di un normale umano; non conserva inoltre i segni delle cicatrici. Inoltre ha un adattamento alla diversa luminosità che va aldilà dell'umano: è infatti in grado di vedere perfettamente al buio, come se fosse pieno giorno.
    E' infine cosa ben nota che il sangue di una creatura pura contenga un potenziale nettamente superiore a quello di un comune vivente; non a caso nei sacrifici umani son predilette fanciulle vergini ed infanti. Ora, si immagini questo potenziale amplificato in modo esponenziale, tanto da rendere il sangue stesso non più un comune componente di pozioni o riti, ma l'unica e sola fonte di potere.
    Questo è quello che si verifica con il sangue degli angeli o di creature che fanno parte della loro discendenza. Coloro che ingeriscono qualche stilla della linfa vitale di un appartenente ad una stirpe celeste si ritrovano vincolati da un legame di natura mistica molto forte che si concretizza con un netto prolungamento della vita del soggetto, la cui intensità dipende dalla quantità di sangue assunto e la cui efficacia trascende qualsiasi razza, genere, classe sociale e (soprattutto) la natura soprannaturale: ha effetto su chiunque, chiunque egli sia e qualsiasi cosa sia. L'allungamento della vita dipende dalla razza, dalla quantità di sangue ingerito e molti altri fattori. Orientativamente, una goccia del sangue di un Galanodel "puro" porta in un essere umano qualunque un aumento della vita di circa cento anni.
    [Resistenza a Veleni e Malattie: 5 | Difesa da Veleni e Malattie: 2 | Volo: 5 | Assenza di Ombra: 5 | Rigenerazione: 5 | Scurovisione: 5 | Malia tramite Sangue: 5]

    GODDESS OF LOVE »
    «Mettimi come sigillo sul tuo braccio, come sigillo sul tuo cuore, perchè forte come la Morte è Amore. Le grandi acque non potrebbero spegnerlo, né i fiumi sommergerlo. Tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma ardente, la fiamma del Signore!»
    Canto dei Cantici VIII,6-7.

    L'Amore è un sentimento intenso e profondo simile all'affetto, alla simpatia ed all'adesione, ma molto più violento ed incontrollabile. Impossibile da concepire appieno per chi non ha avuto mai modo di viverlo è rivolto verso una persona, un animale, un oggetto o verso un concetto, un ideale. Oppure, può semplicemente essere un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona. E' tuttavia soggettivo, ed è forse questo a renderlo così complesso; per alcuni è il volere che gli altri siano felici, un sentimento incondizionato che richiede molto coraggio e accettazione, per altri è ciò che avvicina l'uomo ad un Dio lontano, altri lo ritengono semplicemente una utopia, qualcosa di non concreto. Sono infiniti i modi di pensare e vederlo, così tanti quanti sono le creature di ogni universo e dimensione. Drusilia Galanodel, insieme al fratello Quarion, rappresenta ogni singolo aspetto della carta di Arcani di cui sono i concetti incarnati. Loro sono gli Amanti, incarnano l'Amore -la forza più potente dell'Universo- ed il Libero Arbitrio.
    Loro sono quella fiamma viva in grado di animare ciascun animo verso il desiderio massimo del proprio esistere. Per tale ragione la bella è in grado di esercitare numerose malie sugli altri. Ciò che tuttavia non accade è la situazione inversa: nulla è in grado di scalfire la sua volontà, mentirle o ingannarne i sensi, forte del suo potere e della sua stessa essenza.
    E' inoltre empatica, capace di comprendere appieno lo stato d'animo altrui. Significa "sentire dentro" e nonostante il concetto sia spesso ridotto al semplice "mettersi nei panni dell’altro", in realtà vuol dire "portare l'altro nel proprio mondo". Drusilia può mettere in secondo piano il suo modo di percepire la realtà per cercare di far risaltare in se stessa le esperienze e le percezioni di chi le sta intorno. È una forma molto profonda di comprensione dell'altro perché si tratta d'immedesimazione negli altrui sentimenti. Ci si sposta da un atteggiamento di mera osservazione esterna al come invece si sente interiormente, cercando di guardare attraverso i suoi occhi.
    E' per tutto questo che, chiunque ha a che fare con la Dama del Vento, vede in lei ciò che desidera; il musicista la sognerà come propria musa o sentirà dolci melodie provenienti dai suoi passi, il pittore la vedrà come opera d'arte vivente ed il chierico si stupirà nel riconoscere in lei l'impronta del suo dio. Tali reazioni possono essere infinite, come lo sono coloro che la incontrano, assaporandone la persona, omaggiando la sua bellezza.
    [Malia d'Amore: 5 | Anti-Malia: 5 | Lie-Detector: 5 | Mindfuck-Alert: 5 | Trick-Detector: 5 | Empatia: 5 | +10% di Energia: 5]

    LADY OF THE WIND »
    «L'Amore ci passa accanto, rivestito di soavità, ma noi fuggiamo via impauriti, andiamo a nasconderci nelle tenebre o, ancora, l'inseguiamo per far del male in suo nome. Anche il più saggio tra noi si piega sotto il formidabile peso d'Amore; eppure esso è, in verità, leggero come la brezza lieve del Libano.»
    Kahil Gibran.

    E' innegabile che, dal suo arrivo su Endlos, il potere della Dama del Vento sia sensibilmente cresciuto: questo può essere in parte dovuto al fatto che ella abbia abbracciato il suo destino di guerriero Galanodel -imparando a non lasciarsi più frenare dal suo cuore tenero-, e in parte al fatto che la permanenza presso l'Isola nel Cielo l'abbia portata ad un più alto livello di comunione col suo elemento... Fatto sta che l’ambiente attorno a lei sembra aver sviluppato un legame quasi empatico con Drusilia, reagendo alla sua presenza e riflettendo come uno specchio i suoi stati d’animo. Il potere non genera mai effetti disastrosi o disagevoli, nemmeno per gli avversari, ma è una spia più che utile per capire che aria tira; se -all’improvviso- il cielo si annuvola... e se è stato fatto o detto qualcosa di fuori luogo, sarebbe meglio a preoccuparsi di quei neri cumoli temporaleschi, perché potrebbero essere un terribile presagio di tempesta.
    La comprensione del suo elemento è tale da poter considerarlo "tutt'uno" con la sua Signora. Partendo da tale presupposto, la giovane Galanodel può comandarlo a suo piacimento con rapidità e naturalezza sconosciute ad un mago qualunque. E' anche in grado, attraverso la meditazione, di poter "sentire" ogni molecola d'aria presente nel raggio di 15m da lei; quando qualcosa si trova all'interno dell'area, la Dama è in grado di stabilire la sua esatta posizione nello spazio, un suo qualsiasi movimento o un semplice respiro, come anche la composizione chimica in caso di sostanze gassose. Allo stesso modo la sua essenza non è in realtà nemmeno relegata ad uno stato fisico vero e proprio, ma più simile al vento; nonostante Drusilia sia di fatto un corpo, con il tempo ha finito per somigliare al suo elemento al punto da diventare percepibile non solo come soggetto singolo, ma anche come l'aria che la circonda, rendendo di fatto difficile determinati tipi di localizzazione.
    Similmente all'aria è perfino in grado di spostarsi, veloce come il vento di cui è sovrana, ed ha particolarità fisiche quali una elasticità muscolare fuori dalla norma che le permette di compiere movimenti particolarmente complessi con l'aiuto del proprio fisico scattante.
    Mai vi fu nulla più mobile dell'aria e del vento, mai vi fu più grazia di ciò che nel cielo sconfinato si muove.
    [Manipolazione Atmosferica: 0 | Instant Casting: 5 | Antiauspex-Radar: 5 | Auspex “Radar”: 5 | Auspex di Composizione dell'Aria: 5 | Bonus alla Velocità: 5 | Doppio Bonus all'Agilità: 5+5=10]

    GODDESS OF BEASTS »
    «Io sono colei che a notte, nel cielo, riempie di luce il firmamento. Colei che genera il timore e l’inquietudine della notte, sono. Colei che richiama dagli abissi i pesci alla superficie. Dov’è la mia parola perentoria e chiara? In una rete a larghe maglie stesa sui campi. In una rete a strette maglie tirata su dai campi, sì che nessun uccello voli via. La mia parola attraversa il mare ed il mare ne è spaventato. La mia parola attraversa laghi ed acquitrini; penetra la corrente dell’Eufrate e ne diventa essa stessa corrente.»
    Inno a Ishtar.

    Se è vero che, chiunque abbia a che fare con la Dama del Vento, vedrà in lei ciò che desidera nel profondo dell'anima, lo è ancor di più per le creature più istintive: queste subiranno maggiormente l'effetto della sua sola presenza, proprio in virtù della natura emozionale ed istintiva dell'amore stesso.
    Qualunque bestia, mostro o creatura intelligente ma dotata di istinto sarà infatti portata a sentirsi a suo agio in presenza della bella, non percependola mai come una minaccia ma sempre un alleato: una madre, una figlia, un componente del branco o qualcuno verso cui sentirsi invitati ad abbassare le difese. Non sarà quindi insolito che creature anche non solite ad assumere determinati atteggiamenti mansueti, in sua compagnia si riveleranno affettuosi, felici e desiderosi di tenerezza.
    Nell'aiutarla ad ispirare tali sentimenti, vi è anche l'abilità di Drusilia di comprendere perfettamente i linguaggi animali fatti di suoni semplici e gestualità del corpo, interagendoci così con maggior sicurezza e generando danni minori rispetto ad altri.
    [Linguaggio animale: 5 | Malia di serenità per le sole creature istintive: 5]

    AURA DEI GIUSTI »
    «Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto»
    (1 Pt 4,10).

    Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli.
    [Malia di carisma]
     
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    Come un pulcino sulle orme di mamma-chioccia, percorse la passerella invisibile che attraversava quella strana stanza dall'aria sinistra, gettando occasionalmente qualche occhiata dubbiosa a questo o quell'arredo, prima di riportare lo sguardo color rubino sulla donna che le camminava davanti, l'unica figura familiare e rassicurante che le dava il coraggio per avanzare in quel camerone tetro e triste, in cui assai difficilmente si sarebbe avventurata da sola.

    Le catene -disposte per terra a formare un cerchio- le riportavano alla mente con un certo disagio la visione della dama incatenata allo scranno di pietra, che era sata il primissimo ricordo a partire dalla sua nascita; le scie composte con il sale -pur nella luce fioca che dominava l'ambiente- avevano invece lo stesso bianco luminoso della neve dell'Etlerth, e... la cosa le provocava sentimenti contrastanti, irretendola in un miraggio di pace, che aveva però in sé il retrogusto di una gelida malinconia.

    Le ossa e il sangue, semplicemente, non le piacevano: si sarebbe potuto dire che la sua mente le ricollegava in via inconscia a ciò che non ricordava di aver visto nell'Amnos, quando la voce nella sua testa l'aveva spinta a lanciarsi in un crepaccio... ma di quell'esperienza le rimaneva solo una sensazione vaga di avversione ai posti bui, e di vertigine -se non pericolo- davanti alle altezze.

    Così, le iridi scarlatte della ragazza tendevano a focalizzarsi sul caldo castano della lunga chioma di Drusilia e sul palloncino rosso, che -per forza di cose- saltava all'occhio in mezzo al mucchio di oggetti che era stato sistemato al centro che cerchio arcano: delle matite, delle ampolle, un paio di occhiali che molte aveva visto sistemati sul naso del suo amico, e le carte dei Tarocchi, con cui avevano comunicato al loro primo incontro – quando lei non sapeva ancora esattamente esprimersi a parole.

    Nel rievocare quei ricordi -che pure le sembravano tanto lontani-, la fanciulla non poté fare a meno di immalinconirsi e portare una mano al petto, come se quel gesto potesse alleviare o trattenere la sensazione pesante e sgradevole che le strinse il cuore in uno spasmo doloroso.


    Accomodatevi pure, quando siete comode cercate di pensare intensamente al dipartito. Il potere della vostra mente comincerà a calamitare la sua Anima grazie a tutti i sistemi di amplificazione che abbiamo creato. Quando sarà nei paraggi si provvederà ad acchiapparlo e trascinarlo nuovamente in questa vita. Unico appunto, se possibile, concentratevi solo su di lui...correremo il rischio di riportare indietro qualcosa di...diverso.

    La nuova voce così vicina la strappò ai suoi pensieri con un lieve sussulto, ma nel ritrovarsi a fissare le iridi blu di quel giovanotto sconosciuto, la giovane Asaliah non capì cosa dovesse esattamente fare; reclinando la testolina albina da una parte, si limitò a fissarlo di rimando e in silenzio, sbattendo le palpebre fino a che Drusilia non giunse in suo soccorso, carezzandole i capelli d'argento e rassicurandola con uno sguardo dolce dei suoi occhi di smeraldo.

    -Capito, Asaliah? Augustus si è perso,
    ma se pensi forte-forte a lui, ci troverà e tornerà da noi!


    jpg
    « Va bene...! »

    Ecco, detto così era molto più chiaro! Illuminandosi di un sorriso speranzoso, la fanciulla annuì con convinzione e seguì l'Angelo fino alle seggiole di legno predisposte per loro un po' in disparte, connesse al cerchio di sale da un curioso sentiero pietra e terriccio.

    Lasciandosi trasportare dalla positività che la Dama del Vento si sforzava di mostrarle -pur essendo intimamente tormentata dai fantasmi del suo triste passato- la signorina dalle iridi cinabro prese posto accanto alla Galanodel e intrecciò le dita sottili a quelle della guerriera quando ella la prese per mano per infonderle la sua incrollabile forza d'animo; dopodiché, chiuse gli occhi di rubino e pensò intensamente ad Augustus...
    e a come lo avrebbe abbracciato stretto stretto non appena fosse finalmente tornato.

     
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    I preparativi fermono, ribollono in quella piccola ed angusta stanzetta. Tutto il personale mentre le due dame si accomodano con calma nella loro posizione si agitano, rovesciano alambicchi su fuochi dai colori amaranto, gettano sale per fortificare le difese, disegnano intricati e delicati sigilli sui muri affinchè non giunga dall'altro mondo qualche essenza ben più pericoloso di un semplice Numerologo.
    Appena le due donne si concentrano su Augustus e rievocano ricordi cari che lo riguardano, ecco che il ragazzo dagli occhi azzurri sfreccia a gran velocità verso i tarocchi disposti lì per terra. Scarta tra le varie carte e ne recupera tre, qualcosa di così semplice e forse familiare per la piccola Asaliah.
    La ruota della fortuna viene posta all'interno di un cerchio di sale, un secondo cerchio fatto di segatura, ospita al suo centro l'arcano del carro. Sotto i due cerchi di sale vi è un terzo cerchio, che interseca gli altri due, che sembra invece essere composto da polvere di quarzo o forse di ametista. All'interno di questo cerchio invece viene posta, forse in maniera scontata, la carta della morte.
    La ciclicità della ruota della fortuna, il continuo divinire, rappresenta in questa concatenazione di cerchi il passato. Augustus ha seguito un suo ciclo, una sua vita, ha vissuto facendo girare la sua ruota, come un piccolo cricetino.
    Il secondo cerchio, invece, rappresenta il presente. Il Carro rappresenta un viaggio, lo spostamento, il viaggio verso un fine preciso. Lo spirito di Augustus, infatti, sta compiendo un percorso verso la fine. Ed è proprio su questo cerchio che deve sovrascriversi il terzo: la Morte. Spesso e volentieri quando il Numerologo mostrava questo tarocco incuteva grande timore e paura, ma l'Arcano della Morte è spesso incompreso. Rappresenta, infatti, il ciclo di rinascita, la fine, si, ma anche un nuovo inizio. Se si accetta il nero, si deve avere l'intelligenza di accettare anche il bianco. Facce opposte di una stessa medaglia, un continuum che solo l'esperienza e la limpidità d'anima permettono di comprendere.
    Un vento gelido, crepuscolare, comincia ad alzarsi nella stanza. Il sale brilla di una luminescenza sinistra. Una foschia, sottile ed appiccicosa si alza al suolo rendendo tutto molto più lugubre.
    Luci cangianti, di verde smeraldo, di blu zaffiro, illuminano i glifi arcani che via via a cascata si attivano sempre più rapidamente. Il risultato ultimo di tutti questi eventi è che la foschia si condensa in una masse informe, un manichino d'ombre, su tutti quegli oggetti accastati. Il tutto si scioglie in una colata plastica che libera un dolce, anche troppo, odore di lavanda.
    L'assistente di Virginia quatto quatto si sporge dietro le vostre sedie, vi guiderà passo passo nelle vostre azioni.
    Emh, ci state pensando poco...e male.
    Il nuovo corpo del collega si sta plasmando, ma se non vi concentrate su qualche ricordo più specifico che avete vissuto con il defunto, penso che avrà un bellissimo corpo colato a forma di gelatina!
    Risatina isterica mentre si allontana per continuare a sbrigare un po' di faccende.
    Se doveste farci caso, infatti, potreste vedere degli strani ammassi di gelatina grigiastri che cominciano ad orbitare poco oltre i cerchi di sale. I poveri addetti, armati di ramazze e scope incantate colpiscono con fendenti scintillanti gli ammassi scacciandoli. Spiriti inappropriati si stanno avvicinando alla scena....ed ancora dobbiamo cominciare!


     
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    L'intera zona, nonostante si trovassero al riparo, fu lambita da un vento gelido, suggerendo che qualcosa di sovrannaturale fosse ormai in atto. Il sale brillò in modo sinistro ed una foschia si levò dal nulla. I glifi arcani s'illuminarono e la foschia si tramutò presto in una massa informe. Gli oggetti si sciolsero in plastica, liberando un intenso aroma di lavanda. Drusilia non si lasciò distrarre: si fidava di Virginia, dunque si limitò a seguire le istruzioni alla lettera, pur tenendo sempre Asaliah per mano.

    Emh, ci state pensando poco...e male.

    Ridestandosi di poco dal torpore dei suoi pensieri, la Dama del Vento avrebbe ascoltato le parole dell'assistente con calma marziale, se solo non avesse sentito la manina di Asaliah irrigidirsi. Le lanciò uno sguardo preoccupato e la vide spaventata e triste. La risposta più istintiva fu quindi di voltarsi verso l'origine di quel dispiacere -lo sfortunato assistente, che già rideva nervosamente- e lanciargli un'occhiataccia di quelle che gelavano il sangue nelle vene.
    P3BsRFh
    Non parlò, ma cercò di rendere molto chiaro il messaggio, che si traduceva in qualcosa simile a "la tua indelicatezza potrebbe costarti un arto, oggi". Quando poi quello si allontanò a scacciare degli spiriti inappropriati, l'Alfiere tornò a rivolgersi alla piccola Asaliah, sorridendole benigna e carezzandole la guanciotta con fare materno. Le riprese la mano, stringendogliela con fare rassicurante.

    -Impegnamoci di più, Asaliah. Così può raggiungerci!

    Chiudendo nuovamente gli occhi, cercò di visualizzare come meglio poteva il volto del Numerologo. La prima cosa che tuttavia riuscì a ricordare, fu una mano con due dita alzate... delle corna... dietro il teschio di Khatep. Durante una riunione. Accadde nel periodo in cui aveva iniziato a trattare Augustus in modo freddo e distaccato, dopo un duello. Ma no, non era abbastanza. Cercò di andare molto oltre quel gesto... e finalmente riuscì a vedere il suo volto deformato in un'espressione strana. Era davanti la porta del suo ufficio dell'Albero Casa, con una scatola di cioccolatini in mano.
    Aveva appena messo il broncio, sbattendo i piedi a terra, iniziando anche a lagnarsi... e lei lo trovò molto bizzarro per un'umano della sua età; puntava il piede destro a terra e lo batteva sbuffando. Le guanciotte pallide gli si erano colorate di un rosso purpureo.
    E daaaaaai!
    E daaaaaai!
    E daaaaaai!

    Ed ogni volta che lo ripeteva, puntava il piede a terra.
    A quel ricordo, ancora con gli occhi chiusi, la Dama si lasciò sfuggire in un ghigno trattenuto. Se Augustus fosse stato lì di fronte a lei ad ascoltare quegli aneddoti del passato, si sarebbe certamente lasciata andare in fragorose risate. Dopotutto, Drusilia voleva davvero bene a quel Numerologo un po' strano.
    Anche se a volte lo maltrattava... e in una lo aveva mandato in infermeria.
    In molti fraintendevano -forse giustamente- le sue attenzioni un pochino violente ma... chissà se Augustus avesse mai intuito cosa ci fosse oltre. Chissà se -dopotutto- gli sarebbe davvero piaciuto tornare a combattere al suo fianco, ricambiare quel sentimento malcelato e forse un po' matto che lei provava verso la sua "famiglia".
    Il respiro della Dama si fermò per un attimo.
    Il timore che Augustus non volesse più rivederla si affacciò improvvisamente, iniziando a tormentarla.
    Colta alla sprovvista da quell'idea così ovvia e banale, Drusilia s'irrigidì.
    Le labbra smisero di sorridere.

    GALANODEL »
    « i figli di Dio videro le figlie dell'uomo che erano belle
    e si presero delle mogli fra tutte quelle che scelsero. »
    Bereshit (Genesi) VI,2.

    Risultato dell'unione fra sangue umano ed angelico, il corpo di un Galanodel presenta tratti di entrambe le razze.
    Per comprendere una delle caratteristiche alla base della stirpe dei Galanodel, è necessario approfondire un aspetto storico relativo alla loro creazione. Questi altro non sono che il risultato dell'unione di una creatura celeste con un essere umano. Ciò significa che, sebbene manifestino aspetti del tutto umani, la loro vita è tuttavia slegata dalle funzioni del corpo perchè -come gli angeli- i Galanodel sono legati alla Fonte. Questa li rende immuni da agenti esterni, come ad esempio il tempo, o magari cose più "concrete" quali batteri, tossine o organismi non loro. Ciò implica che sono assolutamente immuni alle malattie e, qualora qualcuno provasse ad avvelenarli, la sostanza tossica verrà assunta senza che il corpo ne subisca effetti deleteri.
    Altra eredità della progenie celeste vi è certamente la capacità di sollevarsi in aria -talvolta generando candide ali sulla schiena- o irradiare luce dalla propria pelle, intensificandola o meno a seconda del caso. Questa non si annullerà mai, ragion per cui, se di giorno sarà praticamente impercettibile, di notte e nell'ombra si manifesterà sotto forma di candore lunare. Essendo quindi provvisti di un corpo luminoso, questo non sarà provvisto di ombra ai propri piedi.
    Essendo inoltre il corpo parzialmente costituito di luce, esso avrà capacità di rigenerazione superiori a quella di un normale umano; non conserva inoltre i segni delle cicatrici. Inoltre ha un adattamento alla diversa luminosità che va aldilà dell'umano: è infatti in grado di vedere perfettamente al buio, come se fosse pieno giorno.
    E' infine cosa ben nota che il sangue di una creatura pura contenga un potenziale nettamente superiore a quello di un comune vivente; non a caso nei sacrifici umani son predilette fanciulle vergini ed infanti. Ora, si immagini questo potenziale amplificato in modo esponenziale, tanto da rendere il sangue stesso non più un comune componente di pozioni o riti, ma l'unica e sola fonte di potere.
    Questo è quello che si verifica con il sangue degli angeli o di creature che fanno parte della loro discendenza. Coloro che ingeriscono qualche stilla della linfa vitale di un appartenente ad una stirpe celeste si ritrovano vincolati da un legame di natura mistica molto forte che si concretizza con un netto prolungamento della vita del soggetto, la cui intensità dipende dalla quantità di sangue assunto e la cui efficacia trascende qualsiasi razza, genere, classe sociale e (soprattutto) la natura soprannaturale: ha effetto su chiunque, chiunque egli sia e qualsiasi cosa sia. L'allungamento della vita dipende dalla razza, dalla quantità di sangue ingerito e molti altri fattori. Orientativamente, una goccia del sangue di un Galanodel "puro" porta in un essere umano qualunque un aumento della vita di circa cento anni.
    [Resistenza a Veleni e Malattie: 5 | Difesa da Veleni e Malattie: 2 | Volo: 5 | Assenza di Ombra: 5 | Rigenerazione: 5 | Scurovisione: 5 | Malia tramite Sangue: 5]

    GODDESS OF LOVE »
    «Mettimi come sigillo sul tuo braccio, come sigillo sul tuo cuore, perchè forte come la Morte è Amore. Le grandi acque non potrebbero spegnerlo, né i fiumi sommergerlo. Tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma ardente, la fiamma del Signore!»
    Canto dei Cantici VIII,6-7.

    L'Amore è un sentimento intenso e profondo simile all'affetto, alla simpatia ed all'adesione, ma molto più violento ed incontrollabile. Impossibile da concepire appieno per chi non ha avuto mai modo di viverlo è rivolto verso una persona, un animale, un oggetto o verso un concetto, un ideale. Oppure, può semplicemente essere un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona. E' tuttavia soggettivo, ed è forse questo a renderlo così complesso; per alcuni è il volere che gli altri siano felici, un sentimento incondizionato che richiede molto coraggio e accettazione, per altri è ciò che avvicina l'uomo ad un Dio lontano, altri lo ritengono semplicemente una utopia, qualcosa di non concreto. Sono infiniti i modi di pensare e vederlo, così tanti quanti sono le creature di ogni universo e dimensione. Drusilia Galanodel, insieme al fratello Quarion, rappresenta ogni singolo aspetto della carta di Arcani di cui sono i concetti incarnati. Loro sono gli Amanti, incarnano l'Amore -la forza più potente dell'Universo- ed il Libero Arbitrio.
    Loro sono quella fiamma viva in grado di animare ciascun animo verso il desiderio massimo del proprio esistere. Per tale ragione la bella è in grado di esercitare numerose malie sugli altri. Ciò che tuttavia non accade è la situazione inversa: nulla è in grado di scalfire la sua volontà, mentirle o ingannarne i sensi, forte del suo potere e della sua stessa essenza.
    E' inoltre empatica, capace di comprendere appieno lo stato d'animo altrui. Significa "sentire dentro" e nonostante il concetto sia spesso ridotto al semplice "mettersi nei panni dell’altro", in realtà vuol dire "portare l'altro nel proprio mondo". Drusilia può mettere in secondo piano il suo modo di percepire la realtà per cercare di far risaltare in se stessa le esperienze e le percezioni di chi le sta intorno. È una forma molto profonda di comprensione dell'altro perché si tratta d'immedesimazione negli altrui sentimenti. Ci si sposta da un atteggiamento di mera osservazione esterna al come invece si sente interiormente, cercando di guardare attraverso i suoi occhi.
    E' per tutto questo che, chiunque ha a che fare con la Dama del Vento, vede in lei ciò che desidera; il musicista la sognerà come propria musa o sentirà dolci melodie provenienti dai suoi passi, il pittore la vedrà come opera d'arte vivente ed il chierico si stupirà nel riconoscere in lei l'impronta del suo dio. Tali reazioni possono essere infinite, come lo sono coloro che la incontrano, assaporandone la persona, omaggiando la sua bellezza.
    [Malia d'Amore: 5 | Anti-Malia: 5 | Lie-Detector: 5 | Mindfuck-Alert: 5 | Trick-Detector: 5 | Empatia: 5 | +10% di Energia: 5]

    LADY OF THE WIND »
    «L'Amore ci passa accanto, rivestito di soavità, ma noi fuggiamo via impauriti, andiamo a nasconderci nelle tenebre o, ancora, l'inseguiamo per far del male in suo nome. Anche il più saggio tra noi si piega sotto il formidabile peso d'Amore; eppure esso è, in verità, leggero come la brezza lieve del Libano.»
    Kahil Gibran.

    E' innegabile che, dal suo arrivo su Endlos, il potere della Dama del Vento sia sensibilmente cresciuto: questo può essere in parte dovuto al fatto che ella abbia abbracciato il suo destino di guerriero Galanodel -imparando a non lasciarsi più frenare dal suo cuore tenero-, e in parte al fatto che la permanenza presso l'Isola nel Cielo l'abbia portata ad un più alto livello di comunione col suo elemento... Fatto sta che l’ambiente attorno a lei sembra aver sviluppato un legame quasi empatico con Drusilia, reagendo alla sua presenza e riflettendo come uno specchio i suoi stati d’animo. Il potere non genera mai effetti disastrosi o disagevoli, nemmeno per gli avversari, ma è una spia più che utile per capire che aria tira; se -all’improvviso- il cielo si annuvola... e se è stato fatto o detto qualcosa di fuori luogo, sarebbe meglio a preoccuparsi di quei neri cumoli temporaleschi, perché potrebbero essere un terribile presagio di tempesta.
    La comprensione del suo elemento è tale da poter considerarlo "tutt'uno" con la sua Signora. Partendo da tale presupposto, la giovane Galanodel può comandarlo a suo piacimento con rapidità e naturalezza sconosciute ad un mago qualunque. E' anche in grado, attraverso la meditazione, di poter "sentire" ogni molecola d'aria presente nel raggio di 15m da lei; quando qualcosa si trova all'interno dell'area, la Dama è in grado di stabilire la sua esatta posizione nello spazio, un suo qualsiasi movimento o un semplice respiro, come anche la composizione chimica in caso di sostanze gassose. Allo stesso modo la sua essenza non è in realtà nemmeno relegata ad uno stato fisico vero e proprio, ma più simile al vento; nonostante Drusilia sia di fatto un corpo, con il tempo ha finito per somigliare al suo elemento al punto da diventare percepibile non solo come soggetto singolo, ma anche come l'aria che la circonda, rendendo di fatto difficile determinati tipi di localizzazione.
    Similmente all'aria è perfino in grado di spostarsi, veloce come il vento di cui è sovrana, ed ha particolarità fisiche quali una elasticità muscolare fuori dalla norma che le permette di compiere movimenti particolarmente complessi con l'aiuto del proprio fisico scattante.
    Mai vi fu nulla più mobile dell'aria e del vento, mai vi fu più grazia di ciò che nel cielo sconfinato si muove.
    [Manipolazione Atmosferica: 0 | Instant Casting: 5 | Antiauspex-Radar: 5 | Auspex “Radar”: 5 | Auspex di Composizione dell'Aria: 5 | Bonus alla Velocità: 5 | Doppio Bonus all'Agilità: 5+5=10]

    GODDESS OF BEASTS »
    «Io sono colei che a notte, nel cielo, riempie di luce il firmamento. Colei che genera il timore e l’inquietudine della notte, sono. Colei che richiama dagli abissi i pesci alla superficie. Dov’è la mia parola perentoria e chiara? In una rete a larghe maglie stesa sui campi. In una rete a strette maglie tirata su dai campi, sì che nessun uccello voli via. La mia parola attraversa il mare ed il mare ne è spaventato. La mia parola attraversa laghi ed acquitrini; penetra la corrente dell’Eufrate e ne diventa essa stessa corrente.»
    Inno a Ishtar.

    Se è vero che, chiunque abbia a che fare con la Dama del Vento, vedrà in lei ciò che desidera nel profondo dell'anima, lo è ancor di più per le creature più istintive: queste subiranno maggiormente l'effetto della sua sola presenza, proprio in virtù della natura emozionale ed istintiva dell'amore stesso.
    Qualunque bestia, mostro o creatura intelligente ma dotata di istinto sarà infatti portata a sentirsi a suo agio in presenza della bella, non percependola mai come una minaccia ma sempre un alleato: una madre, una figlia, un componente del branco o qualcuno verso cui sentirsi invitati ad abbassare le difese. Non sarà quindi insolito che creature anche non solite ad assumere determinati atteggiamenti mansueti, in sua compagnia si riveleranno affettuosi, felici e desiderosi di tenerezza.
    Nell'aiutarla ad ispirare tali sentimenti, vi è anche l'abilità di Drusilia di comprendere perfettamente i linguaggi animali fatti di suoni semplici e gestualità del corpo, interagendoci così con maggior sicurezza e generando danni minori rispetto ad altri.
    [Linguaggio animale: 5 | Malia di serenità per le sole creature istintive: 5]

    AURA DEI GIUSTI »
    «Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto»
    (1 Pt 4,10).

    Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli.
    [Malia di carisma]
     
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    Pur trovandosi in quel luogo con una motivazione sincera e profonda quanto quella di pochi altri, Asaliah non riusciva a concentrarsi: gli alchimisti e le loro attrezzature continuavano a produrre tutti quei suoni strani... odori esotici, pungenti e particolari si insinuavano con troppa intensità nel suo nasino dall'odorato fine... e quello sconosciuto Aviatore con gli occhi blu maneggiava le carte di Augustus
    senza il suo permesso!

    I Tarocchi furono selezionati e disposti nel sigillo mistico, ciascuno secondo un criterio ben preciso, che però l'albina ignorava, e sebbene rimase al suo posto senza protestare, nell'osservare quell'operazione si ritrovò a seguirla con sguardo apprensivo e boccuccia imbronciata: la Ruota della Fortuna fu collocata all'interno di un cerchio di sale, il Carro venne circondato da un cerchio di segatura, e -infine- la Morte fu posta in un anello di polvere di cristallo dagli affascinanti toni violetti.

    L'alzarsi di un forte vento in quello spazio chiuso e ristretto la sorprese, ma ciò che maggiormente catturò la sua attenzione fu il persistente profumo di lavanda che si diffuse nell'ambiente... un effluvio dolce, ma così penetrante al suo odorato troppo acuto da risultar vagamente spiacevole; istintivamente, serrò le palpebre e arricciò il nasino, prendendo tempo per abituarsi, ma quando gli occhi cremisi si schiusero notò -con una certa perplessa curiosità- la caligine bassa e densa che aleggiava a poca distanza dal suolo, e i cerchi contenenti i tre Trionfi che emettevano ora una vivida fosforescenza arcana.


    Emh, ci state pensando poco...e male.
    Il nuovo corpo del collega si sta plasmando, ma se non vi concentrate su qualche ricordo più specifico che avete vissuto con il defunto, penso che avrà un bellissimo corpo colato a forma di gelatina!


    Quelle parole catalizzarono immediatamente le iridi di rubino della ragazza sull'inserviente intervenuto a dirigerle, e mentre lo fissava con occhi sbarrati e aria mortificata -da cucciolo uggiolante-, trasalì spaventata all'idea di star trasformando il suo amico in una gelatina.

    -Impegnamoci di più, Asaliah. Così può raggiungerci!

    Un poco rincuorata dalla carezza gentile degli occhi verdi di Drusilia, Asaliah si affrettò ad annuire; poi, prese un profondo respiro e chiuse gli occhi, cercando di concentrarsi su quel nero... ma, soprattutto, di escludere i suoni, gli odori e gli altri pensieri che non riguardavano Augustus. Ma... da dove cominciare?

    "...comincia dal principio. Dal vostro primo incontro..."

    Fu strano udire di nuovo quella voce nella sua testa... Non la sentiva da tempo, eppure non ne rimase né sorpresa, né turbata; piuttosto, rassicurata da quel consiglio, l'albina mosse un lieve cenno di assenso con il capo e allineò i suoi pensieri a quel suggerimento.

    jpg
    « ...meglio. »

    Nel visualizzare con l'occhio della propria mente quel frammento di memoria, ben concentrata ad assaporare la sensazione di tepore gentile che le suscitava, Asaliah si deconcentrò dal gran fermento con cui gli altri presenti in sala si applicavano alacremente nello sviluppo delle fasi del rituale, e si immerse lentamente nel ricordo...

    png

    Vagava da sola nella tormenta che spazzava la sconfinata e bianca distesa dell'Etlerth, stretta nel mantello logoro che le era stato offerto in dono da...
    non era importante chi glielo avesse regalato, in quel momento, soprattutto perché temeva di combinare qualche guaio se solo si fosse distratta, pensando a qualcun altro e non ad Augustus; fatto stava che non trovò l'oggetto della sua ricerca, così -afflitta e demoralizzata- crollò in ginocchio nella neve e cominciò a singhiozzare. Fino a quel momento, era stata sola da sempre... ma quella era la prima volta in cui si sentiva sola.

    Ehm, signorina, tutto bene? Ha per caso bisogno di una mano?

    Era stato in quel momento che una voce gentile l'aveva raggiunta; sollevando il faccino, aveva incontrato il viso di quel viandante e... ci aveva messo un po' a mettere a fuoco i suoi occhi castani, con la visibilità ostacolata dalle spruzzate di neve, dalle lenti appannate dello strano aggeggio che egli reggeva sopra il naso, e i folti ricci scuri che il vento del Nord gli gettava sul viso.

    Per tutta risposta a quelle domande, si era protesa verso di lui
    e lo aveva annusato.
    Adesso, sapeva che non era molto educato a farsi... ma allora le era parsa la cosa più naturale.

    « A... Asaliah... »

    E' il tuo nome? Asaliah, piacere, io sono Augustus.
    le aveva chiesto il giovanotto, accigliandosi un poco, prima di indicarsi col dito
    Come mai sei qui? Febbre marupina acuta, per caso? Una volta capitò anche ad un mio Zio, essì.

    « Ah... Uhm... »

    Perplessa e un po' confusa da quelle strane parole di cui non comprendeva il significato esatto (quanto più solo il senso generale), la ragazza non aveva saputo rispondergli, ma -su suggerimento della donna bionda- aveva trovato un modo di comunicare usando le Carte dei Tarocchi che l'Aviatore portava alla cintura: gli aveva mostrato la Carta della Luna, e...

    La luna? Solo lei?

    Incurvando le labbra con dolcezza, l'albina ricordò il modo amichevole, aperto e disponibile con cui Augustus si era approcciato alla sua strana situazione in quell'occasione: presa a cercare le carte giuste, non aveva notato la sorpresa e la preoccupazione su quella faccia coronata di ricci bruni, ma... l'espressione concentrata e pensierosa del Numerologo quando -dopo avergli mostrato la successione di Luna-Amanti-Carro, scandendo la parola “Laputa”- si era messo ad interrogare le carte era qualcosa che Asaliah aveva imparato a conoscere bene...

    Soprattutto, aveva ben presto imparato ad apprezzarla, perché... le piaceva tanto il modo in cui il suo amico si impegnava: la sua dedizione alla Missione -il 33-, qualunque essa fosse (svelare i misteri delle sue ricerche intellettuali, combattere all'Arena Celeste, o insegnarle a leggere, scrivere e parlare). era una fiamma che lo rendeva in grado di risplendere... e anche solo guardarla le ispirava una bella sensazione di entusiasmo e forza.

    Allora, ascoltami. Anche io sono capitato in questa situazione una volta. Niente di grave.
    Però in giro c'è brutta gente ed io sono un Aviatore, quindi non posso lasciarti così.
    Ti accompagnerò a Laputa, meglio. Ci sono tante persone buone che ti potranno aiutare lì.


    Era questo che le aveva detto, quando si erano messi in viaggio insieme, alla volta del Presidio Errante... e ogni singola cosa si era rivelata la realtà: con la vicinanza e la pazienza di Augustus aveva trovato un nuovo equilibrio, lui si era rivelato tanto buono e gentile con lei, e Asaliah aveva incontrato tante altre persone pronte ad aiutarla...

    Ma nulla avrebbe placato quel dolore quieto e senza nome

    al pensiero di separarsi da lui.

     
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    Numerologia 9: Libertà

    VIII piano


    Mentre siete tutte concentrate sul ricordare il povero defunto, è difficile che vi concentriate su quello che vi accade intorno. Abbiate però pazienza e leggete un po' quel che succede, anche se non sarà proprio per i vostri occhi.
    La massa gelatinosa e traslucida che sta prendendo forma davanti a voi, una specie di mercurio vivo che ribolle e cresce fino a prendere quasi le fattezze di un manichino anatomico, ora comincia a vibrare come scosso da un ritmo invisibile.
    Il coro di voci degli shamani si leva dolce, una specie di ninna nanna, che però con la forza di un artista comincia a scolpire quel manichino con le fattezze del Numerologo. Riccio per riccio il tutto viene modellato ad immagine e somiglianza di Augustus e questo grazie ad un modello d'eccezione: quello dei vostri ricordi. Il manichino dettaglio dopo dettaglio, mani affusolate, le orecchie plastiche ed un po' a sventola, anche gli occhiali del ragazzo tornano già al loro posto. Quando l'esterno è completo un sottile fumo comincia ad uscire dalle narici e dalla bocca. Ora è venuta l'ora di modellare l'interno, visceri che si aggregano in un neo-nascita. L'ultimo tocco è il colore. Le iridi nocciola tornano a colorare i bulbi pallidi e prive di vite son lì a fissare un punto randomico dinnanzi il neo-corpo.
    La prima fase del tutto può ritenersi conclusa.
    Sempre se doveste aprire gli occhietti belli, potreste notare che gli aiuti armati di ramazze e scope incantate continuano nei loro gesti, ed anzi, quasi fossero mosche che sciamano su della frutta putrescente, quegli spiritelli continuano a cercare di violare la barriera di sale per impossessarsi di quel corpo così bello.
    E' Virginia a mettere la parola fine a questo strazio.
    A voce chiara, limpida e cristallina invoca il nome del defunto.
    Una scia grigiastra e lattiginosa si avvicina alla barriera, ma non passa. Un cipiglio indispettito compare sul viso della sacerdotessa. Qualcosa non sta andando come dovrebbe, la situazione è chiara.
    Gli studiosi impiegano qualche secondo a comprendere che insieme all'ectoplasma del Numerologo vi sono anche diversi spiriti, che nulla sona che il suo solito sciame. La sua anima non è una semplice anima, ma un pascolo allegro.
    Virginia, quindi, corregge il tiro richiamando a sè quindi "Augustus ed i suoi compagni" ad attraversare la barriera di sale.
    Le sfere fumose, Augustus ed i suoi compagni, appunto, si avvicinano intorno al neo-corpo, ed iniziano a vorticargli intorno, sottili barbigli cominciano ad avvicinarsi alle narici, prossime a penetrare nel corpo guidati dai vostri ricordi e dal rituale arcano.
    NO!
    Una voce acida, categorica ed imperativa interviene ed impedisce che il rituale si compia con semplicità. Artigli invisibili disgregano la nebbia ectoplasmica. Una sfera violacea, sinistra, prende vita da quei rimasugli di fumo spettrale, grossa poco più come una palla per bambini. Una sfera indispettita e dura come il diamante. Una superficie liscia e perfetta.
    NO!
    Sottolinea ancora una volta mentre un eco vibrante vi investe e vi riporta alla scena.
    Qualcuno, o qualcosa, si oppone strenuamente al rituale.
    Virginia è in difficoltà, non potrà sostenere ancora per molto questo rituale.


     
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    "L’universo non avrà mai fine: proprio quando sembra che l’oscurità abbia distrutto ogni cosa,
    e appare davvero trascendente, nuovi semi della Luce rinascono dall’Abisso".


    Philip K. Dick.


    lqbRWSY

    Albero Casa, Latifondo.
    Presidio Errante, Endlos.

    NO!

    Una voce acida, categorica ed imperativa intervenne senza permesso nei loro affari, impedendo uno svolgimento sereno e semplice del rituale. Drusilia aprì solo allora gli occhi, forse esasperata da quella situazione, quasi certamente infastidita dall'intervento. Così si sarebbe trovata davanti una strana scena fatta di sfere luminose ed un corpo fumante per terra con le stesse fattezze del Numerologo. Data la quantità di anime, l'Alfiere sospettò non si trattasse solo di Augustus, ma dello sciame di spiriti e voci che era solito portarsi dietro. Consapevole di quel dettaglio, le sarebbe dovuto apparire tutto regolare all'occhio, ma degli artigli invisibili disgregarono improvvisamente la nebbia ectoplasmatica, generando una sfera violacea e solida, certamente ostile.

    NO!

    Ripeté ancora la voce, mentre le vibrazioni del suo eco investivano sia lei che Asaliah. E se già Drusilia quel giorno non era di buon umore, se già si sentiva in colpa per ogni singola azione che aveva con fatica scelto di intraprendere nei confronti del Numerologo, vedere con la coda dell'occhio Asaliah essere colpita da quella manifestazione -anche solo attraverso la voce- le fece quasi perdere il lume della ragione.

    -SI!

    Lo urlò all'improvviso, in risposta all'altra presenza. Lasciando per un attimo la mano della ragazzina, si mise in piedi con un movimento rapido, procedendo ad ampie falcate in direzione della presenza sgradita. Mani alla vita, posa austera e sguardo alto, fissò l'anima rompiscatole con cipiglio non indifferente. Se quello spirito aveva deciso di darle sui nervi, lei avrebbe fatto molto peggio.

    -Si, invece- rimarcò il Gran Maestro con rabbia -E se è davvero Augustus a rifiutarsi...
    Attese un attimo, respirò profondamente.

    J5cIU9y
    -DEVE ESSERE LUI A DIRMELO IN FACCIA!

    Un tuono lambì il cielo al di fuori dell'Albero Casa e per un attimo le mura stesse parvero tremare. Virginia soffocò un gridolino spaventato, chiudendo gli occhietti nocciola ed incassando la testa fra le spalle. Dopotutto, si conoscevano da quando erano ragazzine: non finiva mai bene, quando Drusilia si alterava a quel modo.

    -AUGUSTUS!- Drusilia riprese però ad urlare al cielo, incapace di sapere dove esattamente fosse l'Aviatore. Ma non importava: se era lontano, avrebbe urlato più forte -AUGUSTUS!
    Ed ancora, ancora più forte.
    Piuttosto che darla vinta a quella voce, avrebbe perso la propria a causa delle urla.

    -AUGUUUUUSTUS!

    GALANODEL »
    « i figli di Dio videro le figlie dell'uomo che erano belle
    e si presero delle mogli fra tutte quelle che scelsero. »
    Bereshit (Genesi) VI,2.

    Risultato dell'unione fra sangue umano ed angelico, il corpo di un Galanodel presenta tratti di entrambe le razze.
    Per comprendere una delle caratteristiche alla base della stirpe dei Galanodel, è necessario approfondire un aspetto storico relativo alla loro creazione. Questi altro non sono che il risultato dell'unione di una creatura celeste con un essere umano. Ciò significa che, sebbene manifestino aspetti del tutto umani, la loro vita è tuttavia slegata dalle funzioni del corpo perchè -come gli angeli- i Galanodel sono legati alla Fonte. Questa li rende immuni da agenti esterni, come ad esempio il tempo, o magari cose più "concrete" quali batteri, tossine o organismi non loro. Ciò implica che sono assolutamente immuni alle malattie e, qualora qualcuno provasse ad avvelenarli, la sostanza tossica verrà assunta senza che il corpo ne subisca effetti deleteri.
    Altra eredità della progenie celeste vi è certamente la capacità di sollevarsi in aria -talvolta generando candide ali sulla schiena- o irradiare luce dalla propria pelle, intensificandola o meno a seconda del caso. Questa non si annullerà mai, ragion per cui, se di giorno sarà praticamente impercettibile, di notte e nell'ombra si manifesterà sotto forma di candore lunare. Essendo quindi provvisti di un corpo luminoso, questo non sarà provvisto di ombra ai propri piedi.
    Essendo inoltre il corpo parzialmente costituito di luce, esso avrà capacità di rigenerazione superiori a quella di un normale umano; non conserva inoltre i segni delle cicatrici. Inoltre ha un adattamento alla diversa luminosità che va aldilà dell'umano: è infatti in grado di vedere perfettamente al buio, come se fosse pieno giorno.
    E' infine cosa ben nota che il sangue di una creatura pura contenga un potenziale nettamente superiore a quello di un comune vivente; non a caso nei sacrifici umani son predilette fanciulle vergini ed infanti. Ora, si immagini questo potenziale amplificato in modo esponenziale, tanto da rendere il sangue stesso non più un comune componente di pozioni o riti, ma l'unica e sola fonte di potere.
    Questo è quello che si verifica con il sangue degli angeli o di creature che fanno parte della loro discendenza. Coloro che ingeriscono qualche stilla della linfa vitale di un appartenente ad una stirpe celeste si ritrovano vincolati da un legame di natura mistica molto forte che si concretizza con un netto prolungamento della vita del soggetto, la cui intensità dipende dalla quantità di sangue assunto e la cui efficacia trascende qualsiasi razza, genere, classe sociale e (soprattutto) la natura soprannaturale: ha effetto su chiunque, chiunque egli sia e qualsiasi cosa sia. L'allungamento della vita dipende dalla razza, dalla quantità di sangue ingerito e molti altri fattori. Orientativamente, una goccia del sangue di un Galanodel "puro" porta in un essere umano qualunque un aumento della vita di circa cento anni.
    [Resistenza a Veleni e Malattie: 5 | Difesa da Veleni e Malattie: 2 | Volo: 5 | Assenza di Ombra: 5 | Rigenerazione: 5 | Scurovisione: 5 | Malia tramite Sangue: 5]

    GODDESS OF LOVE »
    «Mettimi come sigillo sul tuo braccio, come sigillo sul tuo cuore, perchè forte come la Morte è Amore. Le grandi acque non potrebbero spegnerlo, né i fiumi sommergerlo. Tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma ardente, la fiamma del Signore!»
    Canto dei Cantici VIII,6-7.

    L'Amore è un sentimento intenso e profondo simile all'affetto, alla simpatia ed all'adesione, ma molto più violento ed incontrollabile. Impossibile da concepire appieno per chi non ha avuto mai modo di viverlo è rivolto verso una persona, un animale, un oggetto o verso un concetto, un ideale. Oppure, può semplicemente essere un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona. E' tuttavia soggettivo, ed è forse questo a renderlo così complesso; per alcuni è il volere che gli altri siano felici, un sentimento incondizionato che richiede molto coraggio e accettazione, per altri è ciò che avvicina l'uomo ad un Dio lontano, altri lo ritengono semplicemente una utopia, qualcosa di non concreto. Sono infiniti i modi di pensare e vederlo, così tanti quanti sono le creature di ogni universo e dimensione. Drusilia Galanodel, insieme al fratello Quarion, rappresenta ogni singolo aspetto della carta di Arcani di cui sono i concetti incarnati. Loro sono gli Amanti, incarnano l'Amore -la forza più potente dell'Universo- ed il Libero Arbitrio.
    Loro sono quella fiamma viva in grado di animare ciascun animo verso il desiderio massimo del proprio esistere. Per tale ragione la bella è in grado di esercitare numerose malie sugli altri. Ciò che tuttavia non accade è la situazione inversa: nulla è in grado di scalfire la sua volontà, mentirle o ingannarne i sensi, forte del suo potere e della sua stessa essenza.
    E' inoltre empatica, capace di comprendere appieno lo stato d'animo altrui. Significa "sentire dentro" e nonostante il concetto sia spesso ridotto al semplice "mettersi nei panni dell’altro", in realtà vuol dire "portare l'altro nel proprio mondo". Drusilia può mettere in secondo piano il suo modo di percepire la realtà per cercare di far risaltare in se stessa le esperienze e le percezioni di chi le sta intorno. È una forma molto profonda di comprensione dell'altro perché si tratta d'immedesimazione negli altrui sentimenti. Ci si sposta da un atteggiamento di mera osservazione esterna al come invece si sente interiormente, cercando di guardare attraverso i suoi occhi.
    E' per tutto questo che, chiunque ha a che fare con la Dama del Vento, vede in lei ciò che desidera; il musicista la sognerà come propria musa o sentirà dolci melodie provenienti dai suoi passi, il pittore la vedrà come opera d'arte vivente ed il chierico si stupirà nel riconoscere in lei l'impronta del suo dio. Tali reazioni possono essere infinite, come lo sono coloro che la incontrano, assaporandone la persona, omaggiando la sua bellezza.
    [Malia d'Amore: 5 | Anti-Malia: 5 | Lie-Detector: 5 | Mindfuck-Alert: 5 | Trick-Detector: 5 | Empatia: 5 | +10% di Energia: 5]

    LADY OF THE WIND »
    «L'Amore ci passa accanto, rivestito di soavità, ma noi fuggiamo via impauriti, andiamo a nasconderci nelle tenebre o, ancora, l'inseguiamo per far del male in suo nome. Anche il più saggio tra noi si piega sotto il formidabile peso d'Amore; eppure esso è, in verità, leggero come la brezza lieve del Libano.»
    Kahil Gibran.

    E' innegabile che, dal suo arrivo su Endlos, il potere della Dama del Vento sia sensibilmente cresciuto: questo può essere in parte dovuto al fatto che ella abbia abbracciato il suo destino di guerriero Galanodel -imparando a non lasciarsi più frenare dal suo cuore tenero-, e in parte al fatto che la permanenza presso l'Isola nel Cielo l'abbia portata ad un più alto livello di comunione col suo elemento... Fatto sta che l’ambiente attorno a lei sembra aver sviluppato un legame quasi empatico con Drusilia, reagendo alla sua presenza e riflettendo come uno specchio i suoi stati d’animo. Il potere non genera mai effetti disastrosi o disagevoli, nemmeno per gli avversari, ma è una spia più che utile per capire che aria tira; se -all’improvviso- il cielo si annuvola... e se è stato fatto o detto qualcosa di fuori luogo, sarebbe meglio a preoccuparsi di quei neri cumoli temporaleschi, perché potrebbero essere un terribile presagio di tempesta.
    La comprensione del suo elemento è tale da poter considerarlo "tutt'uno" con la sua Signora. Partendo da tale presupposto, la giovane Galanodel può comandarlo a suo piacimento con rapidità e naturalezza sconosciute ad un mago qualunque. E' anche in grado, attraverso la meditazione, di poter "sentire" ogni molecola d'aria presente nel raggio di 15m da lei; quando qualcosa si trova all'interno dell'area, la Dama è in grado di stabilire la sua esatta posizione nello spazio, un suo qualsiasi movimento o un semplice respiro, come anche la composizione chimica in caso di sostanze gassose. Allo stesso modo la sua essenza non è in realtà nemmeno relegata ad uno stato fisico vero e proprio, ma più simile al vento; nonostante Drusilia sia di fatto un corpo, con il tempo ha finito per somigliare al suo elemento al punto da diventare percepibile non solo come soggetto singolo, ma anche come l'aria che la circonda, rendendo di fatto difficile determinati tipi di localizzazione.
    Similmente all'aria è perfino in grado di spostarsi, veloce come il vento di cui è sovrana, ed ha particolarità fisiche quali una elasticità muscolare fuori dalla norma che le permette di compiere movimenti particolarmente complessi con l'aiuto del proprio fisico scattante.
    Mai vi fu nulla più mobile dell'aria e del vento, mai vi fu più grazia di ciò che nel cielo sconfinato si muove.
    [Manipolazione Atmosferica: 0 | Instant Casting: 5 | Antiauspex-Radar: 5 | Auspex “Radar”: 5 | Auspex di Composizione dell'Aria: 5 | Bonus alla Velocità: 5 | Doppio Bonus all'Agilità: 5+5=10]

    GODDESS OF BEASTS »
    «Io sono colei che a notte, nel cielo, riempie di luce il firmamento. Colei che genera il timore e l’inquietudine della notte, sono. Colei che richiama dagli abissi i pesci alla superficie. Dov’è la mia parola perentoria e chiara? In una rete a larghe maglie stesa sui campi. In una rete a strette maglie tirata su dai campi, sì che nessun uccello voli via. La mia parola attraversa il mare ed il mare ne è spaventato. La mia parola attraversa laghi ed acquitrini; penetra la corrente dell’Eufrate e ne diventa essa stessa corrente.»
    Inno a Ishtar.

    Se è vero che, chiunque abbia a che fare con la Dama del Vento, vedrà in lei ciò che desidera nel profondo dell'anima, lo è ancor di più per le creature più istintive: queste subiranno maggiormente l'effetto della sua sola presenza, proprio in virtù della natura emozionale ed istintiva dell'amore stesso.
    Qualunque bestia, mostro o creatura intelligente ma dotata di istinto sarà infatti portata a sentirsi a suo agio in presenza della bella, non percependola mai come una minaccia ma sempre un alleato: una madre, una figlia, un componente del branco o qualcuno verso cui sentirsi invitati ad abbassare le difese. Non sarà quindi insolito che creature anche non solite ad assumere determinati atteggiamenti mansueti, in sua compagnia si riveleranno affettuosi, felici e desiderosi di tenerezza.
    Nell'aiutarla ad ispirare tali sentimenti, vi è anche l'abilità di Drusilia di comprendere perfettamente i linguaggi animali fatti di suoni semplici e gestualità del corpo, interagendoci così con maggior sicurezza e generando danni minori rispetto ad altri.
    [Linguaggio animale: 5 | Malia di serenità per le sole creature istintive: 5]

    AURA DEI GIUSTI »
    «Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto»
    (1 Pt 4,10).

    Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli.
    [Malia di carisma]
     
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    Cullata dalle litanie degli sciamani presenti in sala, la giovane continuava a ripercorrere con la mente il suo arrivo a Laputa, il modo in cui Augustus fosse stato gentile con lei spiegandole tante cose, presentandole Drusilia e Khatep, e -infine- quanto ne avesse sentito la mancanza da quando era partito...

    A ridestarla -pur non deconcentrandola dal suo pensiero- fu la voce della signorina Virginia, e mentre le iridi scarlatte di Asaliah le rivolgevano un'occhiata incuriosita, ella finì per sbirciare quel che il rituale aveva già prodotto all'interno del cerchio di sale... e trasalì, percependo un tuffo al cuore quando riconobbe il volto, i ricci, gli occhi dello Spiritista, concreto come uscito dai suoi ricordi, e circondato da tanti piccoli e strani fuochi fatui.


    "Augustus ed i suoi compagni"

    In seguito alla specifica precisazione, gli eterei globi di fumo risposero all'invito, sciamando attorno al corpo appena ricreato per vorticargli intorno e insinuarsi in lui da ogni orifizio; intanto, Asaliah contemplava la scena col fiato sospeso: aveva funzionato! Augustus era tornato davvero! Stringendo la mano della Dama del Vento e dondolandosi sulla seggiola, la signorina dalle corna ritorte già vibrava dell'impulso di correre ad abbracciarlo: adesso l'Aviatore si sarebbe risvegliato, avrebbe parlato dicendo... non sapeva cosa e non importava, perché lei avrebbe potuto sentire di nuovo la sua voce! Magari avrebbe sorriso, e...

    jpgNO!

    « . . . »

    L'acredine di quella voce disincarnata la colpì a tradimento come uno schiaffo in pieno viso, e -trasalendo con aria mortificata- l'albina dovette assistere con smarrimento e ansia crescente al formarsi di uno spettrale guscio violaceo attorno al corpo di Augustus... una sfera dall'aria asfissiante, che le parve una prigione.

    NO!

    -SI! Si, invece-
    la furiosa reazione dell'Alfiere spezzò il gelo di quell'immobilità
    -E se è davvero Augustus a rifiutarsi...
    -DEVE ESSERE LUI A DIRMELO IN FACCIA!


    Accanto a lei, Drusilia Galanodel si era alzata in piedi, le aveva lasciato andare la mano più delicata e minuta, e si era diretta ad ampie falcate verso la crisalide purpurea che impediva la resurrezione di Augustus, affrontando l'entità misteriosa e ancora occulta col cipiglio fiero e autoritario di una regina; subito dopo, un tuono assordante rimbombò per i cieli di Laputa, e alla Suorina sfuggì un gridolino.

    -AUGUSTUS!- -AUGUSTUS!
    cominciò a chiamare a gran voce l'Alfiere Errante, decisamente alterata
    -AUGUUUUUSTUS!

    Meno decisa -perché assai più confusa da quella situazione-, la fanciulla dagli occhi rossi seguì i passi della Mamma e raggiunse a sua volta la strana barriera violacea, fermandosi al cospetto dell'involucro disanimato del Numerologo e stringendosi le mani bianche sul petto morbido, dove una sensazione sgradevole ed opprimente aveva cominciato ad annidarsi, facendole quasi mancare il respiro.

    Indugiando lo sguardo di rubino sul volto del defunto,
    alla voce che con tanta indisponenza aveva interrotto la cerimonia
    Asaliah aveva una sola cosa da dire.


    « Perché "no"? »

     
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    Numerologia 9: Libertà

    VIII piano


    Vi adirate, ponete domande, ma in un primo momento non sembra cambiare perfettamente nulla.
    La sfera, nella sua perfetta forma, sembra ruotare, è un movimento che si può intuire appena da un soffuso riflesso, un'ombra che di tanto in tanto riuscite ad osservare.
    Virginia in palese difficoltà chiama a sè un paio di aiutanti che le vanno a dare man forte.
    Intanto intorno a voi quegli spiritelli molesti che vorrebbero sfruttare il corpo del Numerologo da poco creato, continuano ad annidarsi come sciami di mosche. Più che delle mosche, però, dovreste preoccuparvi della grossa viverna (giusto per far comprendere la proporzione delle dimensioni) che ora aleggia su di voi.
    Una grossa macchia verdastra, come fosse un muschio umido ed acido, continua a colpire la barriera di sale. Inutili gli sforzi a suon di ramazza. Tanto che un paio di LAM cominciano a scagliare incantesimi ben più potenti contro la spuma verdastra per riuscire a scacciarla. A quanto pare Augustus ha portato diversi, e pericolosi, souvernir da ovunque sia stato in questi pochi giorni dalla sua morte.
    La sfera viola, placida e tranquillissima, continua a ruotare. Poi, lentamente comincia ad ingrandersi. Da una sfera perfetta si trasforma in una specie di ovale dismorfico, una protuberanza posteriore cresce e cala verso il basso, poi ne spunta una seconda ed una terza. Le tre code si intersecano a creare una treccia. Un viso comincia a formarsi mentre una colata di inchiostro viola scende verso il basso. In quel mercurio plasmatico potete chiaramente vedere all'interno la celebre nebbia prima evocata, insomma, il povero Augustus -o meglio la sua anima- risulta intrappolata in queste spire viola che ora si plasmano a mò di armatura umana intorno a lui. Il processo dura pochi secondiche davanti a voi avete finalmente una figura, che in realtà conoscete più che bene.
    Lui non può dirtelo.
    Te lo dico IO.
    NO!

    Davanti a voi c'è la figura di una ragazza, quasi donna, che indossa pesanti abiti tipicamente del Nord: una pesante mantella nera di lana con cappuccio bordato di pelliccia di lupo, sotto un vestito grigio scuro che cinge un fisico minuto dalle curve strette. Il viso tondo ospita due labbra morbide, uno sguardo gelido che incornicia delle iridi grigiastre, meravigliose quanto fredde. Sopracciglia folte e ben curate squadrano una fronte ampia. Le orecchie sono nascoste da ciuffi ribelli che sfuggono all'acconciatura che si continua in una lunga treccia di viola spigliato.
    Io ed Augustus siamo un tutt'uno.
    Quindi il mio No, è il suo.
    Fatevene una ragione e date fine a questa messinscena.

    Mani sottili si poggiano sui fianchi snelli ed il piede, nudo, batte contro il suolo a rafforzare il diniego.
    Se doveste esser attenti osservatrici potreste notare la carta della Morte, ancora disposta nel cerchio, cominciare a vibrare. Il futuro di Augustus, ora più che mai, è nelle vostre mani.


     
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    "L’universo non avrà mai fine: proprio quando sembra che l’oscurità abbia distrutto ogni cosa,
    e appare davvero trascendente, nuovi semi della Luce rinascono dall’Abisso".


    Philip K. Dick.


    lqbRWSY

    Albero Casa, Latifondo.
    Presidio Errante, Endlos.

    Non accadde nulla: la sfera violacea era sempre lì, assieme ad una gigantesca macchia verdastra, tutta presa a colpire la barriera di sale, al punto da costringere degli Aviatori a lasciare i bastoni ed iniziare con un combattimento vero.
    Ad un certo punto -però- prese ad ingrandirsi, formando lentamente una sagoma femminile del tutto sconosciuta, un'armatura umana che rinchiuse il loro caro Numerologo al suo interno come una barriera... o una prigione.

    Lui non può dirtelo.
    Te lo dico IO.
    NO!


    Drusilia ristette un attimo, più concentrata sulla nebbiolina rinchiusa che sullo spettro a cui si era rivolta. Come se quella donna, in un certo senso, fosse invisibile. Quasi non notò le mani in vita o il piede, nudo e battente.

    -Io ed Augustus siamo un tutt'uno.
    Quindi il mio No, è il suo.
    Fatevene una ragione e date fine a questa messinscena.

    qmSMhh6

    -Che cosa...- tornando alla realtà, quasi stranita da quella scoperta, la Dama del Vento riuscì ad abbozzare prima qualche parola -... come OSI fare una cosa del genere ad Augustus?!
    Se al loro arrivo sarebbe stata disposta a discutere da persone civili, in quel momento calò un velo rosso sugli occhi dell'Alfiere.
    Se prima temeva che Augustus non la volesse più rivedere, dopo quella nuova consapevolezza Drusilia riuscì perfino a pentirsi amaramente di non aver tentato di riportarlo immediatamente fra i vivi. Perché se era prigioniero di quell'abominio dalle apparenze graziose, evidentemente non aveva dovuto sopportare soltanto una morte orribile.
    E lei non lo aveva ancora liberato.

    -Non ti permetto di imprigionarlo! Lui non è il tuo schiavo!- digrignò i denti, strinse i pugni. Presa dalla furia, osservò che quella creatura fosse fin troppo fortunata ad essere già morta: sarebbe durata ben poco, altrimenti -Io...io...
    Strinse i pugni, tremando vistosamente ed asciugando rapidamente e con rabbia una gocciolina salata che le era scesa lungo il viso ovale. Era nervosa, a pezzi, distrutta da quello e molti altri lutti che portava sulle proprie spalle. Per non parlare di quello che era accaduto a lei personalmente. Nonostante ciò... il destino aveva scelto di prenderla ancora in giro e farle sopportare anche quello scempio, quell'insulto alla dignità del suo aviatore. Sapeva di non essere in grado di manipolare nulla che non appartenesse al mondo dei vivi, ed i suoi soldati migliori in quel campo erano ormai defunti.
    Era debole ed incapace di agire, inadeguata sotto ogni punto di vista davanti a quell'emergenza.

    -Augustus... ti prego... combatti. Liberati!
    Non seppe che altro fare se non chiamarlo ancora.
    -Solo tu puoi uscire da quella prigione. Solo tu sai farlo: io ho fiducia in te!
    Ho bisogno che tu esca fuori... ho bisogno che torni da me. Che mi aiuti a riportarti qui!

    Si sarebbe avvicinata alla figura eterea della donna, continuando a fissare la nebbia e non lei. Non importava se sarebbe apparsa stupida agli occhi dei (sicuramente più esperti) presenti, o se magari la sua si sarebbe rivelata una mossa senza senso, ma non aveva la minima idea di cosa fare. Allungò le mani verso la nebbia rinchiusa dallo spirito, come se potesse in qualche modo raggiungerla con le proprie dita.
    -Non ho idea di cosa ti sia accaduto... e non so come se ne siano andati gli altri.
    Ti giuro che avrei preferito mille volte morire io al vostro posto.

    La voce tremò per un solo istante. Poi l'Alfiere si fermò, cercando di riprendere fiato.
    -Lo so che Endlos fa schifo, che ogni sforzo che facciamo sembra vano: ho passato la mia intera vita nel creare qualcosa che in una sola notte è crollato come un castello di carte. Lo so che vorresti cancellare tutto, mandare al diavolo il dolore e la sofferenza... anche io vorrei, anche io ho pensato di farla finita. Però... per me voi siete più importanti di tutto il male che possano mai farmi quei mostri.

    Si fermò, abbassando le braccia lungo i fianchi e retrocedendo di un passo.
    Gli occhi smeraldini erano fissi sulla nebbia.

    -Se senti anche solo un granello, una misera stilla di ciò che provo per te, se ancora ti ricordi il mio volto ed il nostro legame, per favore, aggrappati a quello e torna a casa.

    GALANODEL »
    « i figli di Dio videro le figlie dell'uomo che erano belle
    e si presero delle mogli fra tutte quelle che scelsero. »
    Bereshit (Genesi) VI,2.

    Risultato dell'unione fra sangue umano ed angelico, il corpo di un Galanodel presenta tratti di entrambe le razze.
    Per comprendere una delle caratteristiche alla base della stirpe dei Galanodel, è necessario approfondire un aspetto storico relativo alla loro creazione. Questi altro non sono che il risultato dell'unione di una creatura celeste con un essere umano. Ciò significa che, sebbene manifestino aspetti del tutto umani, la loro vita è tuttavia slegata dalle funzioni del corpo perchè -come gli angeli- i Galanodel sono legati alla Fonte. Questa li rende immuni da agenti esterni, come ad esempio il tempo, o magari cose più "concrete" quali batteri, tossine o organismi non loro. Ciò implica che sono assolutamente immuni alle malattie e, qualora qualcuno provasse ad avvelenarli, la sostanza tossica verrà assunta senza che il corpo ne subisca effetti deleteri.
    Altra eredità della progenie celeste vi è certamente la capacità di sollevarsi in aria -talvolta generando candide ali sulla schiena- o irradiare luce dalla propria pelle, intensificandola o meno a seconda del caso. Questa non si annullerà mai, ragion per cui, se di giorno sarà praticamente impercettibile, di notte e nell'ombra si manifesterà sotto forma di candore lunare. Essendo quindi provvisti di un corpo luminoso, questo non sarà provvisto di ombra ai propri piedi.
    Essendo inoltre il corpo parzialmente costituito di luce, esso avrà capacità di rigenerazione superiori a quella di un normale umano; non conserva inoltre i segni delle cicatrici. Inoltre ha un adattamento alla diversa luminosità che va aldilà dell'umano: è infatti in grado di vedere perfettamente al buio, come se fosse pieno giorno.
    E' infine cosa ben nota che il sangue di una creatura pura contenga un potenziale nettamente superiore a quello di un comune vivente; non a caso nei sacrifici umani son predilette fanciulle vergini ed infanti. Ora, si immagini questo potenziale amplificato in modo esponenziale, tanto da rendere il sangue stesso non più un comune componente di pozioni o riti, ma l'unica e sola fonte di potere.
    Questo è quello che si verifica con il sangue degli angeli o di creature che fanno parte della loro discendenza. Coloro che ingeriscono qualche stilla della linfa vitale di un appartenente ad una stirpe celeste si ritrovano vincolati da un legame di natura mistica molto forte che si concretizza con un netto prolungamento della vita del soggetto, la cui intensità dipende dalla quantità di sangue assunto e la cui efficacia trascende qualsiasi razza, genere, classe sociale e (soprattutto) la natura soprannaturale: ha effetto su chiunque, chiunque egli sia e qualsiasi cosa sia. L'allungamento della vita dipende dalla razza, dalla quantità di sangue ingerito e molti altri fattori. Orientativamente, una goccia del sangue di un Galanodel "puro" porta in un essere umano qualunque un aumento della vita di circa cento anni.
    [Resistenza a Veleni e Malattie: 5 | Difesa da Veleni e Malattie: 2 | Volo: 5 | Assenza di Ombra: 5 | Rigenerazione: 5 | Scurovisione: 5 | Malia tramite Sangue: 5]

    GODDESS OF LOVE »
    «Mettimi come sigillo sul tuo braccio, come sigillo sul tuo cuore, perchè forte come la Morte è Amore. Le grandi acque non potrebbero spegnerlo, né i fiumi sommergerlo. Tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma ardente, la fiamma del Signore!»
    Canto dei Cantici VIII,6-7.

    L'Amore è un sentimento intenso e profondo simile all'affetto, alla simpatia ed all'adesione, ma molto più violento ed incontrollabile. Impossibile da concepire appieno per chi non ha avuto mai modo di viverlo è rivolto verso una persona, un animale, un oggetto o verso un concetto, un ideale. Oppure, può semplicemente essere un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona. E' tuttavia soggettivo, ed è forse questo a renderlo così complesso; per alcuni è il volere che gli altri siano felici, un sentimento incondizionato che richiede molto coraggio e accettazione, per altri è ciò che avvicina l'uomo ad un Dio lontano, altri lo ritengono semplicemente una utopia, qualcosa di non concreto. Sono infiniti i modi di pensare e vederlo, così tanti quanti sono le creature di ogni universo e dimensione. Drusilia Galanodel, insieme al fratello Quarion, rappresenta ogni singolo aspetto della carta di Arcani di cui sono i concetti incarnati. Loro sono gli Amanti, incarnano l'Amore -la forza più potente dell'Universo- ed il Libero Arbitrio.
    Loro sono quella fiamma viva in grado di animare ciascun animo verso il desiderio massimo del proprio esistere. Per tale ragione la bella è in grado di esercitare numerose malie sugli altri. Ciò che tuttavia non accade è la situazione inversa: nulla è in grado di scalfire la sua volontà, mentirle o ingannarne i sensi, forte del suo potere e della sua stessa essenza.
    E' inoltre empatica, capace di comprendere appieno lo stato d'animo altrui. Significa "sentire dentro" e nonostante il concetto sia spesso ridotto al semplice "mettersi nei panni dell’altro", in realtà vuol dire "portare l'altro nel proprio mondo". Drusilia può mettere in secondo piano il suo modo di percepire la realtà per cercare di far risaltare in se stessa le esperienze e le percezioni di chi le sta intorno. È una forma molto profonda di comprensione dell'altro perché si tratta d'immedesimazione negli altrui sentimenti. Ci si sposta da un atteggiamento di mera osservazione esterna al come invece si sente interiormente, cercando di guardare attraverso i suoi occhi.
    E' per tutto questo che, chiunque ha a che fare con la Dama del Vento, vede in lei ciò che desidera; il musicista la sognerà come propria musa o sentirà dolci melodie provenienti dai suoi passi, il pittore la vedrà come opera d'arte vivente ed il chierico si stupirà nel riconoscere in lei l'impronta del suo dio. Tali reazioni possono essere infinite, come lo sono coloro che la incontrano, assaporandone la persona, omaggiando la sua bellezza.
    [Malia d'Amore: 5 | Anti-Malia: 5 | Lie-Detector: 5 | Mindfuck-Alert: 5 | Trick-Detector: 5 | Empatia: 5 | +10% di Energia: 5]

    LADY OF THE WIND »
    «L'Amore ci passa accanto, rivestito di soavità, ma noi fuggiamo via impauriti, andiamo a nasconderci nelle tenebre o, ancora, l'inseguiamo per far del male in suo nome. Anche il più saggio tra noi si piega sotto il formidabile peso d'Amore; eppure esso è, in verità, leggero come la brezza lieve del Libano.»
    Kahil Gibran.

    E' innegabile che, dal suo arrivo su Endlos, il potere della Dama del Vento sia sensibilmente cresciuto: questo può essere in parte dovuto al fatto che ella abbia abbracciato il suo destino di guerriero Galanodel -imparando a non lasciarsi più frenare dal suo cuore tenero-, e in parte al fatto che la permanenza presso l'Isola nel Cielo l'abbia portata ad un più alto livello di comunione col suo elemento... Fatto sta che l’ambiente attorno a lei sembra aver sviluppato un legame quasi empatico con Drusilia, reagendo alla sua presenza e riflettendo come uno specchio i suoi stati d’animo. Il potere non genera mai effetti disastrosi o disagevoli, nemmeno per gli avversari, ma è una spia più che utile per capire che aria tira; se -all’improvviso- il cielo si annuvola... e se è stato fatto o detto qualcosa di fuori luogo, sarebbe meglio a preoccuparsi di quei neri cumoli temporaleschi, perché potrebbero essere un terribile presagio di tempesta.
    La comprensione del suo elemento è tale da poter considerarlo "tutt'uno" con la sua Signora. Partendo da tale presupposto, la giovane Galanodel può comandarlo a suo piacimento con rapidità e naturalezza sconosciute ad un mago qualunque. E' anche in grado, attraverso la meditazione, di poter "sentire" ogni molecola d'aria presente nel raggio di 15m da lei; quando qualcosa si trova all'interno dell'area, la Dama è in grado di stabilire la sua esatta posizione nello spazio, un suo qualsiasi movimento o un semplice respiro, come anche la composizione chimica in caso di sostanze gassose. Allo stesso modo la sua essenza non è in realtà nemmeno relegata ad uno stato fisico vero e proprio, ma più simile al vento; nonostante Drusilia sia di fatto un corpo, con il tempo ha finito per somigliare al suo elemento al punto da diventare percepibile non solo come soggetto singolo, ma anche come l'aria che la circonda, rendendo di fatto difficile determinati tipi di localizzazione.
    Similmente all'aria è perfino in grado di spostarsi, veloce come il vento di cui è sovrana, ed ha particolarità fisiche quali una elasticità muscolare fuori dalla norma che le permette di compiere movimenti particolarmente complessi con l'aiuto del proprio fisico scattante.
    Mai vi fu nulla più mobile dell'aria e del vento, mai vi fu più grazia di ciò che nel cielo sconfinato si muove.
    [Manipolazione Atmosferica: 0 | Instant Casting: 5 | Antiauspex-Radar: 5 | Auspex “Radar”: 5 | Auspex di Composizione dell'Aria: 5 | Bonus alla Velocità: 5 | Doppio Bonus all'Agilità: 5+5=10]

    GODDESS OF BEASTS »
    «Io sono colei che a notte, nel cielo, riempie di luce il firmamento. Colei che genera il timore e l’inquietudine della notte, sono. Colei che richiama dagli abissi i pesci alla superficie. Dov’è la mia parola perentoria e chiara? In una rete a larghe maglie stesa sui campi. In una rete a strette maglie tirata su dai campi, sì che nessun uccello voli via. La mia parola attraversa il mare ed il mare ne è spaventato. La mia parola attraversa laghi ed acquitrini; penetra la corrente dell’Eufrate e ne diventa essa stessa corrente.»
    Inno a Ishtar.

    Se è vero che, chiunque abbia a che fare con la Dama del Vento, vedrà in lei ciò che desidera nel profondo dell'anima, lo è ancor di più per le creature più istintive: queste subiranno maggiormente l'effetto della sua sola presenza, proprio in virtù della natura emozionale ed istintiva dell'amore stesso.
    Qualunque bestia, mostro o creatura intelligente ma dotata di istinto sarà infatti portata a sentirsi a suo agio in presenza della bella, non percependola mai come una minaccia ma sempre un alleato: una madre, una figlia, un componente del branco o qualcuno verso cui sentirsi invitati ad abbassare le difese. Non sarà quindi insolito che creature anche non solite ad assumere determinati atteggiamenti mansueti, in sua compagnia si riveleranno affettuosi, felici e desiderosi di tenerezza.
    Nell'aiutarla ad ispirare tali sentimenti, vi è anche l'abilità di Drusilia di comprendere perfettamente i linguaggi animali fatti di suoni semplici e gestualità del corpo, interagendoci così con maggior sicurezza e generando danni minori rispetto ad altri.
    [Linguaggio animale: 5 | Malia di serenità per le sole creature istintive: 5]

    AURA DEI GIUSTI »
    «Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto»
    (1 Pt 4,10).

    Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli.
    [Malia di carisma]
     
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    Mentre cose strane e oltre la sua comprensione non smettevano di accaderle attorno, la situazione -in un paradosso che sapeva di ossimoro- seguitava a ristagnare in maniera sempre più pesante e sgradevole: gli spiriti vaganti esclusi dal cerchio di sale si adunavano come parassiti su una carcassa, i chierici dei LAM erano ormai stati costretti a ingaggiare battaglia contro un ectoplasma particolarmente grosso, e l'invalicabile sfera viola aveva cominciato a ruotar lentamente su sé stessa per poi assumere fattezze antropomorfe... ma il Numerologo a cui quella convocazione era rivolta, l'unica presenza attesa per quel rito, ancora non rispondeva.

    Lui non può dirtelo. Te lo dico IO.
    NO!


    La cosa plasmata dal guscio purpureo si ergeva davanti a loro col cipiglio determinato di una guerriera (cosa a cui il suo vestiario rimandava vagamente), e l'irragionevole cocciutaggine -categorica e bisbetica- di una vecchia brontolona: aveva occhi grigi e capelli viola, ed era anche piuttosto graziosa, ma... mentre Asaliah la fissava, finì per distrarsi da lei e per concentrarsi con sincera curiosità sull'ombra informe che le si agitava al di sotto delle apparenze giovani e traslucide.

    Decisamente assorta, la fanciulla dalle corna ritorte continuava a contemplare la fluida massa spiritica che galleggiava in sospensione dentro l'etereo contenitore di forma femminile: non sapeva dire perché -a livello istintivo- quella cosa esercitasse su di lei tanta attrazione, ma... nel riflettere sul perché, chiedendosi di che cosa si trattasse, furono proprio le parole della sconosciuta a farglielo capire.


    Io ed Augustus siamo un tutt'uno. Quindi il mio No, è il suo.
    Fatevene una ragione e date fine a questa messinscena.


    Quindi... quella specie di fluido che si rimescolava dentro la ragazza come le pozioni magiche dentro gli alambicchi di Khatep......quello era... Augustus...? Perché era lì...? Come ci era arrivato...? La -per lei- ovvia e terribile risposta la fece impallidire: lo aveva mangiato.

    -Che cosa... come OSI fare una cosa del genere ad Augustus?!
    la voce di Drusilia vibrò dapprima incredula, poi furente di indignazione
    -Non ti permetto di imprigionarlo! Lui non è il tuo schiavo! Io...io...

    Scoprire la Dama del Vento annaspare in difficoltà (non perché non sapesse cosa dire, ma perché -al contrario- le parole dovevano starlesi affollando dentro) e notarla tergere sbrigativamente una lacrima dalla guancia provocò una dolorosa contrazione al petto della fanciulla dagli occhi rossi, e quando vide il Gran Maestro stringere i pugni per dominare il tremito che la scuoteva, non ci pensò due volte prima di voltare le spalle alla cosa incorporea e trotterellare dalla Mamma donna.

    La raggiunse in un paio di falcate e, per quanto le sue braccia fossero esili e sottili, l'albina cercò comunque di trattenere quei sussulti in un abbraccio; purtroppo, non le venivano in mente molti altri modi per provare a trasmetterle conforto.


    -Augustus... ti prego... combatti. Liberati! Solo tu puoi uscire da quella prigione. Solo tu sai farlo: io ho fiducia in te! Ho bisogno che tu esca fuori... ho bisogno che torni da me. Che mi aiuti a riportarti qui!

    Sofferente e visibilmente scossa per quella situazione, ma ancora caparbiamente decisa a non farsene sopraffare, Drusilia si portò dirimpetto alla mangiatrice-di-amici, e Asaliah -aggrappata a lei come una cicala ad una quercia- la seguì... ma nell'osservarla tendere le mani verso l'anima del Numerologo con aria così affranta, alla preoccupazione e al dispiacere che la fanciulla provava a vederla così si affiancò un'emozione nuova...

    -Non ho idea di cosa ti sia accaduto... e non so come se ne siano andati gli altri.
    Ti giuro che avrei preferito mille volte morire io al vostro posto. Lo so che Endlos fa schifo, che ogni sforzo che facciamo sembra vano: ho passato la mia intera vita nel creare qualcosa che in una sola notte è crollato come un castello di carte.

    proseguì l'Alfiere Errante con tono accorato, fermandosi a riprendere fiato
    -Lo so che vorresti cancellare tutto, mandare al diavolo il dolore e la sofferenza... anche io vorrei, anche io ho pensato di farla finita. Però... per me voi siete più importanti di tutto il male che possano mai farmi quei mostri.

    Si trattava di un'emozione rovente, che diede ad Asaliah la bizzarra impressione di sentire il suo sangue ribollire: un sentimento che aveva sperimentato solo un'altra unica volta, in vita sua, quando -seduta sulle gradinate dell'Arena Celeste- i suoi occhi rossi avevano visto Augustus combattere contro un altro Aviatore e restarne ferito...

    -Se senti anche solo un granello, una misera stilla di ciò che provo per te, se ancora ti ricordi il mio volto ed il nostro legame, per favore, aggrappati a quello e torna a casa.

    ...e, come quella volta sugli spalti, si staccò lentamente dalla persona che l'aveva accompagnata per fronteggiare l'oggetto della sua rabbia; stavolta, però, nessuno l'avrebbe acchiappata per farla rimettere seduta, e quando la Dama fece un passo indietro -lanciando un ultimo straziante appello all'anima del prigioniero- la fanciulla ne mosse invece uno in avanti, mettendosi davanti a Drusilia col fare indomito (e anche un po' incosciente) con cui i bambini sarebbero capaci di spaccare le montagne e fermare le slavine a suon di occhiatacce, pur di proteggere i loro cari in difficoltà.

    jpg
    « TU. »
    fermandosi dirimpetto alla signorina viola, la fulminò con lo sguardo cremisi
    « Hai fatto arrabbiare Mamma: chiedile scusa!
    E hai mangiato Augustus: sputalo subito! »

    pestando i piedi per rafforzare la sua stizza, la fissò torvo e con ostilità
    « Sei solo una brutta cattiva. »

     
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    Numerologia 9: Libertà

    VIII piano


    Emozioni! Signori e Signori! E che Emozioni!
    Un tripudio di ricordi, rabbia (veramente tanta rabbia), inadeguatezza, sensi di colpa, tristezza ed anche tanto tanto amore.
    Prima di puntare i riflettori su Augustus e compagni, però, diamo una rapida occhiata al contorno. La grossa massa verdastra, quel muschio aggressivo, continua a cercare di spezzare la barriera per poter arrivare finalmente a rendere suo quel bellissimo corpo che avete creato. Senza contare una cosa: la rabbia. Più la rabbia ribolle, scoppietta come un fuoco di camino, più quella massa si espande e comincia a gettare un'ombra spiritica e gelida su di voi. Adesso, più che mai, cominciate a rendervi conto di quel pericolo imminente, o quasi, che sta per scaraventarsi su di voi. La macchina comincia ad assumere una forma quasi umanoide, una testa verdastra ed allungata con due feritoie a mò di occhi, ed anche una bocca circolare, un cespuglio di rovi, che articola parole senza senso.
    Mhuabuaheovleyyyyyyyy
    Sentite gli echi distorti che fanno vibrare la vostra anima ed inforno un profondo senso di rabbia che arriva quasi ad oscurare i vostri pensieri, il reale scopo per cui siete qui oggi (in soldoni siete soggetti ad una debole passiva di "rabbia"). Due aviatori, inesperti, si ritrovano a colpirsi con le scope utilizzate per scacciare gli spiriti. Il tutto finisce in una scazzottata ed infine in una luce scagliata da un terzo aviatore che li cristallizza in un bozzolo di luce.
    Spostando i riflettori sulla scena madre, invece ritroviamo la donna che vi osserva con sguardo omicida. Inutili sono le vostre parole, almeno a voler giudicare il suo viso, la nebbia presente nel suo corpo, invece, risponde: si gonfia, si frulla, esplode ed implode più volte, infine si fonde completamente con la figura della donna come a divenire una cosa sola.
    Ed allora perchè non sei morta, TU!
    Augustus ti ha affidato la sua vita, la nostra vita, e tu come ci hai ripagato? Come?
    Imprigionandoci in una follia che ci ha condotti tutti alla morte!
    Noi ti abbiamo affidato tutto, ci siamo fidati di te, anche se io non volevo, e tu cosa hai fatto?
    Ci hai lasciato morire!
    Ed ora pretendi anche che noi torniamo da te?
    Pretendi che IO lasci tornare LUI da te?
    Non succederà mai!

    Un passo indietro mentre lo sguardo di ghiaccio si sposta a cercare quello della Dama del vento e della piccola Asaliah. Non tradisce la donna una certa simpatia per la seconda, un sorriso addirittura.
    Io lo avevo messo in guardia! Quello stupido fa sempre così, si fida di tutti e sbaglia!
    Si è opposto così strenuamente alla morte da diventare uno spiriti errante, tutto per poter ritornare da voi.
    Io, però, non lo farò tornare, non ora che può stare finalmente con me!

    Quello che succede ora, o meglio che comincia ora, è piuttosto strano. Dal collo sinuoso e pallido della donna cominciano a comparire una serie di escrescenze, come dei grossi brufoli che via via divengono sempre più grandi e colorati. Prima di un bianco madreperlaceo e poi di un rosa pallido, altri invece sono più scuri, fino al color cioccolata. In totale potreste contare circa una ventina di questi bozzoli.
    Non essere così dura, Giulietta
    Si aggiunge una voce fuori dal coro mentre un bubbone sul collo cresce fino alle dimensioni di un pompelmo, intuite un paio di occhi castani su un fondo di pelle terra bruciata.
    Sai bene che il Pastore è una brava persona e fidarsi degli altri è parte della sua indole.
    Zitto Kayle! Non ti intromettere tra me e loro!
    La donna indica Drusilia mentre questi bozzi divengono dei veri e propri visi emergenti.
    Giulietta, dai, non fare l'acida e la solita prima donna.
    Vogliamo tornare tutti, non opporti

    Zitti! Zitti! Zitti tutti quanti! Ci hanno tradito! Non ci meritano
    Un secondo viso femminile affiora tra i seni, ha i lineamenti delle donne dell'Ovest. Un collage di anime, personalità, via via affiora e vi mostra quello che realmente è Augustus, il Pastore di Anime.
    La figura femminile che sta trasmutando fa un paio di gire su di sè mentre gesticola e parla con le varie realtà che stanno affiorando sulla sua pelle. In tutta questa confusione, sempre più caotica e disordinata, una semplice frase, familare e dal tono gentile ammansisce tutti.
    Fate i bravi, su


     
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    Mhuabuaheovleyyyyyyyy

    Concentrata com'era a guardar torvo il perfido spettro dalla chioma violacea, la ragazza dagli occhi rossi si accorse dell'esistenza della presenza verdastra a qualche passo da lei -modellatasi dal cumulo ectoplasmatico- solo quando questa emise un suono... e nel soffermarvi le iridi scarlatte con curiosa perplessità e nessuna avversione, Asaliah non poté comunque far a meno di percepire la tensione delle sue esili membra vibrare di un'energia difficile da trattenere.

    Purtroppo, l'albina non possedeva ancora una consapevolezza di sé stessa e delle proprie capacità necessaria a capire cosa le stesse esattamente succedendo, così non razionalizzò affatto che l'acuirsi della sua stizza fosse dovuto a qualche influsso esterno; anche perché... gli Aviatori intorno a loro seguitavano a schiamazzare in una maniera che la infastidì ancora di più.

    Tuttavia, al trio impegnato nella baruffa dedicò solo un'occhiata infastidita e uno sbuffo, perché -prima che potesse cedere all'impulso di sfogare quel sentimento ribollente- avvenne qualcos'altro che le avrebbe fatto perdere le staffe anche senza alcun incentivo soprannaturale.


    Ed allora perchè non sei morta, TU!

    Quella dichiarazione colma di risentimento e crudeltà deliberata la raggiunse come una stilettata, e sebbene non ne fosse la destinataria (e non ebbe bisogno di guardare l'entità per capire con chi ce l'avesse), la ferì lo stesso.

    Augustus ti ha affidato la sua vita, la nostra vita, e tu come ci hai ripagato? Come? Imprigionandoci in una follia che ci ha condotti tutti alla morte!

    Nel portare le iridi di rubino su Drusilia, e coglierne il dolore che le trapelava dagli occhi verdi, un'ondata di tristezza surclassò per un lungo istante anche la collera...

    Noi ti abbiamo affidato tutto, ci siamo fidati di te, anche se io non volevo, e tu cosa hai fatto?Ci hai lasciato morire! Ed ora pretendi anche che noi torniamo da te? Pretendi che IO lasci tornare LUI da te? Non succederà mai!

    Fece per tornare sui suoi passi e riavvicinarsi alla Dama del Vento, ma... la iena con la pelliccia di lupo non la smetteva di sputare veleno, e per quanto confortare la Mamma in quel momento fosse importante, persino Asaliah -dal basso delle proprie traballanti abilità sociali- capì che darle un abbraccio sarebbe servito a poco o nulla, finché l'origine del suo dispiacere continuava a starsene lì a rincarare la dose.

    Io lo avevo messo in guardia! Quello stupido fa sempre così, si fida di tutti e sbaglia!
    Si è opposto così strenuamente alla morte da diventare uno spiriti errante, tutto per poter ritornare da voi.


    In uno spasmo del tutto involontario, la fanciulla serrò le labbra fino a renderle una linea sottile: nonostante la rabbia montante, si trattenne ancora un istante dall'esacerbarla (anche perché, sull'onda del momento, difficilmente le sarebbe venuto fuori qualcosa di più articolato di ruggiti minacciosi e inarticolati versi di rabbia), e, mentre la faccia le si congestionava, l'albina si portò dirimpetto al fantasma violaceo, a testa bassa e tremando di rabbia...

    Io, però, non lo farò tornare, non ora che può stare finalmente con me!
    Non essere così dura, Giulietta

    ...e non le importava minimamente che il collo dell'entità si fosse grottescamente deformato e ramificato per dar forma ad altri volti, perché i suoi occhi rosso rubino -velati di una patina lucida-, puntavano solo sulla maschera umana della strega.

    Sai bene che il Pastore è una brava persona e fidarsi degli altri è parte della sua indole.
    Zitto Kayle! Non ti intromettere tra me e loro!
    Giulietta, dai, non fare l'acida e la solita prima donna. Vogliamo tornare tutti, non opporti
    Zitti! Zitti! Zitti tutti quanti! Ci hanno tradito! Non ci meritano
    Fate i bravi, su...

    jpg
    « Tu sei stupida, no Augustus!
    E sei anche cattiva! Anzi: sei cattivissima. E stupidissima! »

    la giovane dai capelli d'argento, esplose in un vero e proprio ruggito
    « Non si dicono certe cose alla Mamma! Non si dicono certe cose a NESSUNO. »

    Probabilmente -essendo il suo bersaglio incorporeo-, Asaliah non le avrebbe fatto concretamente alcun danno quando le manine bianche si sarebbero sollevate per afferrare il volto di Giulietta: magari le sarebbero semplicemente passate attraverso la faccia, ma... smontarle i lineamenti, rimescolandoli in rivoli di fumo, o cambiarle i connotati dall'interno le avrebbe offerto almeno un'apparente soddisfazione momentanea; poi, alzando la voce più di quanto chiunque l'avesse mai udita fare, la ragazza lanciò il suo ultimatum.

    « E ora lascia andare Augustus, e chiedi scusa a Mamma
    scema pagliaccia! »


    ...sì, però, qualcuno insegni degli insulti veri a questa ragazza.

     
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    "L’universo non avrà mai fine: proprio quando sembra che l’oscurità abbia distrutto ogni cosa,
    e appare davvero trascendente, nuovi semi della Luce rinascono dall’Abisso".


    Philip K. Dick.


    lqbRWSY

    Albero Casa, Latifondo.
    Presidio Errante, Endlos.

    L'impeto scaturito dalle sue emozioni -ancora violente, troppo vicine all'orribile notte- ebbe un effetto estremamente deleterio sulla situazione. Non le importava particolarmente la massa inquietante contro cui già combattevano alcuni aviatori, piuttosto l'effetto che la sua presenza potesse fare sulla dolce Asaliah. Seguendola come un pulcino, l'aveva infatti imitata e si era lanciata contro l'abominio in gonna e merletti, iniziando a insultarla.
    A quella vista, la Dama del Vento si dispiacque di essere stata un cattivo esempio, tuttavia rimase disorientata soprattutto da quel tentativo goffo di proteggerla: per quanto sembrasse una reazione banale ed ovvia nei confronti dei propri cari, in realtà Drusilia non era affatto abituata ad essere difesa. In generale, era abbastanza raro che incontrasse qualcuno a cui importasse davvero qualcosa di ciò che provava: dato forse il suo ruolo, era spesso presa come figura di riferimento, nemica, o mentore... immagini che, nel migliore dei casi, portavano chi la circondava a chiederle aiuto, consapevole di quanto fosse solita dispensare favori, senza nemmeno riflettere che -dopotutto- anche lei aveva dei sentimenti.

    Ed allora perchè non sei morta, TU!
    Augustus ti ha affidato la sua vita, la nostra vita, e tu come ci hai ripagato? Come?
    Imprigionandoci in una follia che ci ha condotti tutti alla morte!
    Noi ti abbiamo affidato tutto, ci siamo fidati di te, anche se io non volevo, e tu cosa hai fatto?
    Ci hai lasciato morire!
    Ed ora pretendi anche che noi torniamo da te?
    Pretendi che IO lasci tornare LUI da te?
    Non succederà mai!
    Io lo avevo messo in guardia! Quello stupido fa sempre così, si fida di tutti e sbaglia!
    Si è opposto così strenuamente alla morte da diventare uno spiriti errante, tutto per poter ritornare da voi.
    Io, però, non lo farò tornare, non ora che può stare finalmente con me!


    fwcpCo1

    « Tu sei stupida, no Augustus!
    E sei anche cattiva! Anzi: sei cattivissima. E stupidissima!
    Non si dicono certe cose alla Mamma! Non si dicono certe cose a NESSUNO. »


    Non riuscì a fermare la piccola dal suo inveire, rimanendo per qualche attimo a testa bassa.
    Non erano parole a lei nuove, quelle di Giulietta: si era già ripetuta le stesse frasi davanti ad ogni singola tomba che era riuscita a visitare in quei giorni. Erano pensieri che l'accarezzavano di continuo da quando era sopravvissuta all'inferno, tormentandola quando il chiasso si tramutava in sussurri fino a spegnersi... e Laputa si addormentava, lasciandola sola nel proprio dolore. Sentirlo dire da una delle vittime, però, ebbe un effetto di molto peggiore, più simile ad una pugnalata nel petto che ad una lenta tortura. In verità -ad esser franca- avrebbe preferito una pugnalata vera, in quel momento.

    « E ora lascia andare Augustus, e chiedi scusa a Mamma
    scema pagliaccia! »


    Il tono sempre più alto della piccina la scosse, portandola nuovamente alla realtà. A quel punto, l'Alfiere realizzò che non importava come si sentiva, anche volendo non avrebbe avuto alcun significato in quel momento: la priorità era l'albina scalpitante che le stava di fronte. La prese per le spalle, tirandola indietro ed avvolgendola fra le braccia flessuose. Lo fece per proteggerla, mascherando con la sua aura stoica ed incrollabile il senso intimo di gratitudine che provava nei suoi confronti. Quelle ingiurie non servivano a nulla, però era sempre bello scoprire qualcuno a cui importasse davvero qualcosa di lei.

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    -Asaliah, non devi arrabbiarti anche tu...- cercò di mimare una certa tranquillità, come era fin troppo spesso abituata a fare, per i più svariati motivi -Le persone a volte diventano cattive quando soffrono.
    Le concesse una carezza sulla guanciotta paffuta e rosea, sorridendole dolcemente e cercando di parlarle in modo chiaro e con pensieri semplici.
    -Chi aiuta gli altri, deve affrontare anche questo: il male non si distrugge con le armi, ma sopravvive nel cuore delle vittime.

    Sperando di rasserenarla, le diede un bacino, stringendola forte al seno.
    Non importava se in quel momento si sentisse morire.
    Non doveva in alcun modo permettere che quel male insidioso raggiungesse anche Asaliah.

    -Se Augustus vorrà tornare, la affronterà lui stesso.
    Anche Augustus è un eroe, come tutti gli altri: sconfiggerà il male, perché è quello che gli Aviatori fanno.

    GALANODEL »
    « i figli di Dio videro le figlie dell'uomo che erano belle
    e si presero delle mogli fra tutte quelle che scelsero. »
    Bereshit (Genesi) VI,2.

    Risultato dell'unione fra sangue umano ed angelico, il corpo di un Galanodel presenta tratti di entrambe le razze.
    Per comprendere una delle caratteristiche alla base della stirpe dei Galanodel, è necessario approfondire un aspetto storico relativo alla loro creazione. Questi altro non sono che il risultato dell'unione di una creatura celeste con un essere umano. Ciò significa che, sebbene manifestino aspetti del tutto umani, la loro vita è tuttavia slegata dalle funzioni del corpo perchè -come gli angeli- i Galanodel sono legati alla Fonte. Questa li rende immuni da agenti esterni, come ad esempio il tempo, o magari cose più "concrete" quali batteri, tossine o organismi non loro. Ciò implica che sono assolutamente immuni alle malattie e, qualora qualcuno provasse ad avvelenarli, la sostanza tossica verrà assunta senza che il corpo ne subisca effetti deleteri.
    Altra eredità della progenie celeste vi è certamente la capacità di sollevarsi in aria -talvolta generando candide ali sulla schiena- o irradiare luce dalla propria pelle, intensificandola o meno a seconda del caso. Questa non si annullerà mai, ragion per cui, se di giorno sarà praticamente impercettibile, di notte e nell'ombra si manifesterà sotto forma di candore lunare. Essendo quindi provvisti di un corpo luminoso, questo non sarà provvisto di ombra ai propri piedi.
    Essendo inoltre il corpo parzialmente costituito di luce, esso avrà capacità di rigenerazione superiori a quella di un normale umano; non conserva inoltre i segni delle cicatrici. Inoltre ha un adattamento alla diversa luminosità che va aldilà dell'umano: è infatti in grado di vedere perfettamente al buio, come se fosse pieno giorno.
    E' infine cosa ben nota che il sangue di una creatura pura contenga un potenziale nettamente superiore a quello di un comune vivente; non a caso nei sacrifici umani son predilette fanciulle vergini ed infanti. Ora, si immagini questo potenziale amplificato in modo esponenziale, tanto da rendere il sangue stesso non più un comune componente di pozioni o riti, ma l'unica e sola fonte di potere.
    Questo è quello che si verifica con il sangue degli angeli o di creature che fanno parte della loro discendenza. Coloro che ingeriscono qualche stilla della linfa vitale di un appartenente ad una stirpe celeste si ritrovano vincolati da un legame di natura mistica molto forte che si concretizza con un netto prolungamento della vita del soggetto, la cui intensità dipende dalla quantità di sangue assunto e la cui efficacia trascende qualsiasi razza, genere, classe sociale e (soprattutto) la natura soprannaturale: ha effetto su chiunque, chiunque egli sia e qualsiasi cosa sia. L'allungamento della vita dipende dalla razza, dalla quantità di sangue ingerito e molti altri fattori. Orientativamente, una goccia del sangue di un Galanodel "puro" porta in un essere umano qualunque un aumento della vita di circa cento anni.
    [Resistenza a Veleni e Malattie: 5 | Difesa da Veleni e Malattie: 2 | Volo: 5 | Assenza di Ombra: 5 | Rigenerazione: 5 | Scurovisione: 5 | Malia tramite Sangue: 5]

    GODDESS OF LOVE »
    «Mettimi come sigillo sul tuo braccio, come sigillo sul tuo cuore, perchè forte come la Morte è Amore. Le grandi acque non potrebbero spegnerlo, né i fiumi sommergerlo. Tenace come gli inferi è la passione: le sue vampe son vampe di fuoco, una fiamma ardente, la fiamma del Signore!»
    Canto dei Cantici VIII,6-7.

    L'Amore è un sentimento intenso e profondo simile all'affetto, alla simpatia ed all'adesione, ma molto più violento ed incontrollabile. Impossibile da concepire appieno per chi non ha avuto mai modo di viverlo è rivolto verso una persona, un animale, un oggetto o verso un concetto, un ideale. Oppure, può semplicemente essere un impulso dei nostri sensi che ci spinge verso una determinata persona. E' tuttavia soggettivo, ed è forse questo a renderlo così complesso; per alcuni è il volere che gli altri siano felici, un sentimento incondizionato che richiede molto coraggio e accettazione, per altri è ciò che avvicina l'uomo ad un Dio lontano, altri lo ritengono semplicemente una utopia, qualcosa di non concreto. Sono infiniti i modi di pensare e vederlo, così tanti quanti sono le creature di ogni universo e dimensione. Drusilia Galanodel, insieme al fratello Quarion, rappresenta ogni singolo aspetto della carta di Arcani di cui sono i concetti incarnati. Loro sono gli Amanti, incarnano l'Amore -la forza più potente dell'Universo- ed il Libero Arbitrio.
    Loro sono quella fiamma viva in grado di animare ciascun animo verso il desiderio massimo del proprio esistere. Per tale ragione la bella è in grado di esercitare numerose malie sugli altri. Ciò che tuttavia non accade è la situazione inversa: nulla è in grado di scalfire la sua volontà, mentirle o ingannarne i sensi, forte del suo potere e della sua stessa essenza.
    E' inoltre empatica, capace di comprendere appieno lo stato d'animo altrui. Significa "sentire dentro" e nonostante il concetto sia spesso ridotto al semplice "mettersi nei panni dell’altro", in realtà vuol dire "portare l'altro nel proprio mondo". Drusilia può mettere in secondo piano il suo modo di percepire la realtà per cercare di far risaltare in se stessa le esperienze e le percezioni di chi le sta intorno. È una forma molto profonda di comprensione dell'altro perché si tratta d'immedesimazione negli altrui sentimenti. Ci si sposta da un atteggiamento di mera osservazione esterna al come invece si sente interiormente, cercando di guardare attraverso i suoi occhi.
    E' per tutto questo che, chiunque ha a che fare con la Dama del Vento, vede in lei ciò che desidera; il musicista la sognerà come propria musa o sentirà dolci melodie provenienti dai suoi passi, il pittore la vedrà come opera d'arte vivente ed il chierico si stupirà nel riconoscere in lei l'impronta del suo dio. Tali reazioni possono essere infinite, come lo sono coloro che la incontrano, assaporandone la persona, omaggiando la sua bellezza.
    [Malia d'Amore: 5 | Anti-Malia: 5 | Lie-Detector: 5 | Mindfuck-Alert: 5 | Trick-Detector: 5 | Empatia: 5 | +10% di Energia: 5]

    LADY OF THE WIND »
    «L'Amore ci passa accanto, rivestito di soavità, ma noi fuggiamo via impauriti, andiamo a nasconderci nelle tenebre o, ancora, l'inseguiamo per far del male in suo nome. Anche il più saggio tra noi si piega sotto il formidabile peso d'Amore; eppure esso è, in verità, leggero come la brezza lieve del Libano.»
    Kahil Gibran.

    E' innegabile che, dal suo arrivo su Endlos, il potere della Dama del Vento sia sensibilmente cresciuto: questo può essere in parte dovuto al fatto che ella abbia abbracciato il suo destino di guerriero Galanodel -imparando a non lasciarsi più frenare dal suo cuore tenero-, e in parte al fatto che la permanenza presso l'Isola nel Cielo l'abbia portata ad un più alto livello di comunione col suo elemento... Fatto sta che l’ambiente attorno a lei sembra aver sviluppato un legame quasi empatico con Drusilia, reagendo alla sua presenza e riflettendo come uno specchio i suoi stati d’animo. Il potere non genera mai effetti disastrosi o disagevoli, nemmeno per gli avversari, ma è una spia più che utile per capire che aria tira; se -all’improvviso- il cielo si annuvola... e se è stato fatto o detto qualcosa di fuori luogo, sarebbe meglio a preoccuparsi di quei neri cumoli temporaleschi, perché potrebbero essere un terribile presagio di tempesta.
    La comprensione del suo elemento è tale da poter considerarlo "tutt'uno" con la sua Signora. Partendo da tale presupposto, la giovane Galanodel può comandarlo a suo piacimento con rapidità e naturalezza sconosciute ad un mago qualunque. E' anche in grado, attraverso la meditazione, di poter "sentire" ogni molecola d'aria presente nel raggio di 15m da lei; quando qualcosa si trova all'interno dell'area, la Dama è in grado di stabilire la sua esatta posizione nello spazio, un suo qualsiasi movimento o un semplice respiro, come anche la composizione chimica in caso di sostanze gassose. Allo stesso modo la sua essenza non è in realtà nemmeno relegata ad uno stato fisico vero e proprio, ma più simile al vento; nonostante Drusilia sia di fatto un corpo, con il tempo ha finito per somigliare al suo elemento al punto da diventare percepibile non solo come soggetto singolo, ma anche come l'aria che la circonda, rendendo di fatto difficile determinati tipi di localizzazione.
    Similmente all'aria è perfino in grado di spostarsi, veloce come il vento di cui è sovrana, ed ha particolarità fisiche quali una elasticità muscolare fuori dalla norma che le permette di compiere movimenti particolarmente complessi con l'aiuto del proprio fisico scattante.
    Mai vi fu nulla più mobile dell'aria e del vento, mai vi fu più grazia di ciò che nel cielo sconfinato si muove.
    [Manipolazione Atmosferica: 0 | Instant Casting: 5 | Antiauspex-Radar: 5 | Auspex “Radar”: 5 | Auspex di Composizione dell'Aria: 5 | Bonus alla Velocità: 5 | Doppio Bonus all'Agilità: 5+5=10]

    GODDESS OF BEASTS »
    «Io sono colei che a notte, nel cielo, riempie di luce il firmamento. Colei che genera il timore e l’inquietudine della notte, sono. Colei che richiama dagli abissi i pesci alla superficie. Dov’è la mia parola perentoria e chiara? In una rete a larghe maglie stesa sui campi. In una rete a strette maglie tirata su dai campi, sì che nessun uccello voli via. La mia parola attraversa il mare ed il mare ne è spaventato. La mia parola attraversa laghi ed acquitrini; penetra la corrente dell’Eufrate e ne diventa essa stessa corrente.»
    Inno a Ishtar.

    Se è vero che, chiunque abbia a che fare con la Dama del Vento, vedrà in lei ciò che desidera nel profondo dell'anima, lo è ancor di più per le creature più istintive: queste subiranno maggiormente l'effetto della sua sola presenza, proprio in virtù della natura emozionale ed istintiva dell'amore stesso.
    Qualunque bestia, mostro o creatura intelligente ma dotata di istinto sarà infatti portata a sentirsi a suo agio in presenza della bella, non percependola mai come una minaccia ma sempre un alleato: una madre, una figlia, un componente del branco o qualcuno verso cui sentirsi invitati ad abbassare le difese. Non sarà quindi insolito che creature anche non solite ad assumere determinati atteggiamenti mansueti, in sua compagnia si riveleranno affettuosi, felici e desiderosi di tenerezza.
    Nell'aiutarla ad ispirare tali sentimenti, vi è anche l'abilità di Drusilia di comprendere perfettamente i linguaggi animali fatti di suoni semplici e gestualità del corpo, interagendoci così con maggior sicurezza e generando danni minori rispetto ad altri.
    [Linguaggio animale: 5 | Malia di serenità per le sole creature istintive: 5]

    AURA DEI GIUSTI »
    «Ciascuno metta al servizio degli altri il dono che ha ricevuto»
    (1 Pt 4,10).

    Altro non è che una aura di "cárisma" che circonda alcuni degli appartenenti alla gilda. Tale aura è invisibile tuttavia splendente per chi è in grado di guardarla, ed è un concentrato di Salvezza, Misericordia e Grazia. Coloro che avranno modo di osservare un portatore di tali doni, vedranno nelle sue gesta, anche quelle non apprezzabili, la manifestazione più alta di Giustizia, perchè Aviatore è colui che scelse di avere il dono di una vita spesa al servizio dei fratelli.
    [Malia di carisma]
     
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