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Numerologia ?: ???RaduraEsiste un luogo in Fanedell, verso la zona più fitta ed oscura della foresta, dove gli animali, le bestie e gli spiriti si spingono per dimorare gli ultimi istanti di questa vita.
E' un luogo mistico dedicato a poche creatura.
Un luogo crepuscolare di questo tipo, dove profonde energie spiritiche si adunano ed ulano, non può che essere come un faro nella notte per l'Anima errabonda del Numerologo e della sua schiera. Pastore di Anime nella sua vita, che lo resta tutt'ora. Simile tra i simili.
E' da qualche ora che vaga in questa zona e da altrettanto che vi scappa.
Purtroppo per la schiera di Anime, capitanata da Augustus e Giulietta, hanno fatto la conoscenza degli spiriti "Samael": incarnazione dell'Ira della Natura che ha prestamento scacciato quel nugulo di anime estranee alla foresta. E dire che il Numerologo, da vivo, aveva anche trascorso piacevoli momenti in questa foresta.
Scappano le Anime del Pastore allontanandosi dal pericolo spiritico, dall'Ira fuoribonda della foresta. Serpeggiano sottoformo di nebbia, poi mutano e divengono un nugulo di mosche fumose, muta ancora a ricordare una figura antropomorfa, una specie di bislacco Papà Gambalunga che a grandi falcante si muove tra gli alberi. A prescrindere dalla forma la creatura spiritica si allontana quanto può dal nemico.
Ma perchè si allontana? Cosa può temere un'Anima in pena già defunta?
Dove si allontana se ormai non può più far nulla?
Sibila serpeggia verso un'ampia radura che a mò di grossa chiazza di alopecia della foresta si staglia poco distante.
Si concentra quel grigio cenere al centro della radura e lentamente si condensa in una figura traslucida, eppure più concreta. Un ragazzo grigiastro, pallido ed emaciato, che inforca un paio di occhialini squadrati. Un mare riccio di capelli spuma a mezz'aria come mosso da un vento invisibile. E' seduto nella posizione del loto, anche se le gambe scompaiono in una caligine traslucida. Intorno la trasparente figura del Numerologo, come fuochi fatui, si muovono in un moto continuo delle sferette bluastre, piccoli satelliti di un altro mondo.
Perchè?
Ripete a mò di mantra il ragazzo. Piangerebbe se potesse farlo. Sta cercando ancora di capire il senso di quegli ultimi istanti di vita che ha vissuto. Li riguarda come fossero un film, eppure non riesce a comprendere cosa sia successo dopo o prima, il concetto di tempo e di consecutio gli sembra così irreale e slegato al momento.
Solo, con i suoi satelliti, riflette.
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.Poche idee confuseRynnelthalas
Narrato - «Parlato»
L'anima della foresta risplendeva di una luce invisibile, ma palpabile, percepibile dalle creature mistiche legate alla natura. Rynnelthalas passeggiava per i boschi, attratta nella sua curiosità di viandante dal potere sopito nel profondo del bosco, che come un fare la guidava attraverso oscuri sentieri e tratti indefiniti di selva. Aveva sentito la presenza di altre creature, ma non le aveva incontrate, o forse non si erano volute palesare, o piuttosto si era trattato solo della sua immaginazione. Da quando era sbarcata su Endlos, molte delle sue capacità passate sembravano essersi assopite, e così la sua innata sensorialità, vittima di una preoccupante menomazione. Si sentiva avvolta da una bolla, che la privava dei suoi sensi di drago, che aveva rimpiazzato con la sua innaturale intuizione, ma anche quella si rivelava insufficiente di fronte ai misteri di quel mondo nuovo.
Finalmente raggiunse il fulcro di quel richiamo ancestrale. Nella sua forma di giovane elfa sembrava assolutamente a suo agio nel profondo del verde immacolato, i capelli rossi che precipitavano lungo la schiena in una cascata fluente e mossa, la pelle caucasica che assorbiva le ombre delle frasche, le orecchie a punta, gli occhi dorati che scrutavano ogni cosa, preda di una soverchiante curiosità e sete di conoscenza. Le doppie corna tradivano la sua reale identità, rivelando una discendenza differente da quella elfica. Il rumore dei suoi passi era ovattato da un lento incedere, finché non raggiunse una strana e vaporosa creatura, seduta al centro della radura.
«Perdonami, nobile spirito. Intendo disturbare il tuo riposo, ma solo per poco. Rispondi alla mia domanda, è questo il centro di Fanedell? Il luogo che attira la mia anima come una falena è attirata dalla fiamma della torcia?»
Incrociò le braccia sul petto e sorrise dolcemente al suo spiritico interlocutore, confidando in una risposta. Non sembrava per nulla turbata nel parlare con un'anima, lei dopotutto era un drago, l'aspetto della vita, ed era abituata a conversare con le anime dei defunti. Nel suo mondo di origine, molti mortali chiedevano la sua intercessione per avere notizie dai loro cari nell'aldilà.Info Pg
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Uno dei doni che gli dei hanno fatto al nobile drago è quello di poter assumere una forma simile a quella dei suoi sudditi, in modo da poter girare in mezzo a loro. La sua nuova forma ricorda alcune delle sue qualità draconiche a causa delle corna e degli occhi dorati, che rimangono tali e quali, anche se adeguati alle nuove dimensioni, ma per il resto Ryn appare come un'elfa dal corpo femminile e giovane, con una voce suadente e melodiosa.Tecniche Utilizzate:
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.Numerologia ?: ???RaduraRicorda chiaramente di trovarsi schierato al fianco del suo comandante, la Mummia Khatep, pronto a caricare un nemico ignoto. Ricorda una barriera liquida, forse di mercurio, magica e potente. Poi ricorda solo sensazioni: la paura, il terrore, l'adrenalina e poi un grande ed interminabile freddo. Ricorda il senso di dovere verso qualcuno o qualcosa e la dannazione eterna. Ricorda lo sforzo di manipolare la propria anima, di distrarla, distorcerla e ricondensarla sotto una nuova forma.
Riflette, si sforza molto anche con Giulietta e gli altri spiriti del pascolo, senza però concretamente riuscire a tirare un ragno fuori dal buco. Il freddo gli gela i ricordi e rende pastosi i pensieri. Non riuscirà a giungere ad alcuna soluzione.
Ricorda il suo nome, ricorda tante cose, ma poi altre, ben più essenziali, gli sfuggono come sabbia tra le dita.
Nobile spirito?
Ripete un paio di volte mentre alza il capo verso una figura che nel mentre si è avvicinata. Non si era accorto della sua presenza e dei suoi movimenti. Dai lineamente sembra un'elfa o qualcosa del genere, eppure quelle corna tradiscono qualcosa di ben più nobile dietro quell'incarnato rosso.
Io non sono un nobile spirito.
Sono un Numerologo confuso.
Forse un tempo sono stato nobile, ora non lo so più.
Rettifica con una voce sibillina, sfuggente e fumosa come è lo stesso corpo che di tanto in tanto diviene più o meno traslucido. Più le sue parole dimostrano sicurezza e coscienza di sè, più la figura diviene solida e tangibile, più è incerto più divine fumoso. Come un bambino allunga la mano verso i satelliti fluttuanti, li sfiora, li sposta, semplicemente ci gioca.
Non saprei dirti se questo è il centro esatto di Fanedell, ma sicuramente si tratta di un luogo oscuro e profondo.
Attento a ciò che cerchi nel cuore della foresta. Qui la Natura si manifesta con forza e brutalità.
Cosa cerchi qui falena? La morte?
Sibillino continua a non osservare la sua interlocutrice, gioca con le sfere e le osserva con attenzione, sembra vedere in quelle fumosità ben più che ammassi di nebbia, verità trascendentali, assoluti ideologici, chissà cosa sta comprendendo lo spirito...magari, più probabilmente, un emerito nulla.. -
.Poche idee confuseRynnelthalasNarrato - «Parlato»
Ascoltò con pazienza tutto quello che ebbe da dire, registrando quelle informazioni nel suo cuore. Si passò due dita sulle labbra, pensierosa, cercando similitudini con ciò che conosceva.
«Un numerologo dici. Posso crederti, numerologo, ma non di meno spirito.»
Allungò la mano come se volesse toccarlo, e dita lunghe e affusolato passarono attraverso quella fumosa e intangibile consistenza, come un coltello che affonda nel burro. Rynne osservò la propria mano confondersi in quel grigiore.
«Sei morto. E la tua anima è rimasta legata alla terra per qualche ragione che ignoro. In questo mondo esistono circostanze misteriose e che mi affascinano profondamente. Lascia che ti osservi ancora un po', perché tu, in questo momento, sei la mia fiamma.»
Ritrasse la mano, e con andatura sicura e cadenzata prese a girargli intorno, osservandolo come uno studioso osserva un affascinante reperto storico. Si chiedeva la natura di quell'esistenza, e di quelle sfere che gli vorticavano intorno.
«E mi chiedo se sia a causa della tua anima, o del potere di questo luogo, che il tuo spirito continua a persistere, senza tornare agli dei. Per quale motivo sei rimasto? Non desideri trovare la pace? O dei doveri ti legano così profondamente alla vita? Puoi confidarti, non tradirò i tuoi segreti, te lo prometto.»
Gli parlò con voce melodiosa e suadente, come quella di una madre che si rivolge ad una piccola creatura. E a quanto pare, ignorò completamente le raccomandazioni del numerologo riguardo ai pericoli della foresta. Sicura di sé, Rynne non temeva nulla, abituata alla propria natura divina e al proprio congenito potere. Ciononostante dimostrava rispetto ed educazione, non mancando mai di elargire dolcezza ai suoi interlocutori, fin da quando era naufragata nel semipiano.Info Pg
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Uno dei doni che gli dei hanno fatto al nobile drago è quello di poter assumere una forma simile a quella dei suoi sudditi, in modo da poter girare in mezzo a loro. La sua nuova forma ricorda alcune delle sue qualità draconiche a causa delle corna e degli occhi dorati, che rimangono tali e quali, anche se adeguati alle nuove dimensioni, ma per il resto Ryn appare come un'elfa dal corpo femminile e giovane, con una voce suadente e melodiosa.Tecniche Utilizzate:
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.Numerologia ?: ???RaduraContinua a sfiorare quelle piccole lune fumose che quando vengono toccate sembrano ribollire di una vita propria. In realtà il Numerologo durante la sua vita è stato un Pastore di anime. Nei suoi anni ha reclutato e legato a sè una serie di spiriti che lo hanno accompagnato nel suo percorso di formazione. Tra tutti ricordiamo la presenza di Giulietta, spirito acido e petulante che ha sempre ha fatto da contrafforte all'indole buona e timida del Numerologo occhialuto.
Via via che sfiora le sfere e queste ribollono e sussurrano parole in lingue arcane.
Quindi...io sono morto?
Lo sguardo occhialuto cerca quello della donna. Cupo, spaesato, è palese che si trova in una situazione che non riesce a comprendere pienamente. Come se non bastasse, poi, l'elfa (o quello che è) gli da immediatamente la prova tangibile di quello che dice. Si sente attraversato, squarciato, dissolto, eppure è ancora vivo ed integro. Si può dire che ora è ancora più confuso. Vorrebbe piangere, ma Giulietta già gli conferma che piangere non è cosa molto mascolina ed il Numerologo è già poco maschile, quindi meglio evitare.
Il Numerologo, che nella sua vita è stato uno spiritista, ora che la draghessa lo desta comincia a riflettere con più concretezza. Aveva preso parte ad una battaglia, in nome di chi o che cosa, non lo ricorda. Ma, si vede, e la cosa è tangibile o meglio non è tagibile, che egli sia morto.
Deve essere andata così, mia Signora.
Ho preso parte ad uno battaglia, ma non ricordo molto altro se non il ghigno malefico di una Mummia, una creatura arcigna, ma a me vicina, forse addirittura un amico.
Si sforza di ricordare. Quelli sono i suoi ultimi ricordi, ma c'è qualcosa di più, molto di più che ha ancorato la sua anima a questo mondo.
Perchè sono rimasto?
No, non desidero la pace perchè è molto quello che io devo ancora....insegnare.
Si stupisce della semplicità di quella risposta. Ora che sa che deve insegnare qualcosa, deve capire semplicemente "che cosa" ed a "chi". Le mani sfiorano il viso distorcendolo in una nuvola di fumo. Voleva aggiustarsi gli occhiali, ma probabilmente questa cosa non è possibile, mai più possibile.
Vorrei confidarmi, ma penso di avere qualche...emh...buco di memoria.
Io devo ancora insegnare molto, ricordo che ho una discepola, una ragazza. Penso sia lei il motivo per cui non voglio lasciare questo luogo.
Alza le mani verso il cielo, fa spallucce dispiaciuto e mostra una smorfietta bambinesca.
Perchè ti incuriosisco così tanto?
Non hai mai visto uno spirito perduto?
Si, perchè in vita il Numerologo ne ha visti parecchi di spiriti del genere. Se lo sta piano piano ricordando, pare.. -
.Poche idee confuseRynnelthalasNarrato - «Parlato»
Gli faceva pena, e questo veniva mostrato attraverso uno sguardo melanconico, e tuttavia non smetteva di esserne attratta. Nel suo mondo aveva visto degli spiriti, ma privi di coscienza, emanazioni più che entità, anime smarrite ma senza una ragione. Il numerologo pareva invece senziente, capace di discriminare e persino di accettare la sua mesta condizione, seppur con riluttanza. Appariva via via sempre più convinto, e alcuni sprazzi di memoria tornavano a riempire i vuoti causati dal trauma.
«Quindi ricordi sprazzi della tua vita passata? Notevole, anche se triste. Le anime dovrebbero essere liberate dai ricordi della vita, così che possano scrollarsi di dosso i suoi pesi e le sue oppressioni.»
Si leccò le labbra, e si avvicinò al viso del giovane spirito, a una distanza tale che avrebbe potuto baciarlo. Soffiò con gentilezza sul suo viso fumoso, che un tempo doveva essere stato molto bello, e lasciò che quella piccola brezza scuotesse la figura semitangibile.
«Cosa puoi insegnare, ancora, in questa condizione? La tua situazione mi ha colpito, davvero. Ma non posso pensare che su questo mondo gli equilibri siano così precari, che la natura stessa della vita e della morte si confondono a tal punto. Eppure, nonostante provi l'incertezza di non sapere se ti darei la morte eterna o una contrita resurrezione, per il momento non posso fare altro che testimoniare, da semplice ospite, al tuo triste caso.»
Sospirò, la bella Rynne, portando una mano all'altezza del suo volto. Una carezza gli venne affidata, un gesto semplice ma dolce. Eppure il suo era uno sguardo serio, severo, di chi era preso da una pesante riflessione. Nascondeva i suoi pensieri dietro i suoi occhi dorati, luminescenti di antica intelligenza.
«Anche io ho vuoti di memoria. Non ricordo come sono arrivata in questo strano mondo. Ma mi so adattare, e per il momento viaggio alla ricerca della conoscenza. Dimmi, spirito, che cosa insegni che io possa imparare? Dimmi ciò che non so, e in cambio ti racconterò di me.»Info Pg
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Uno dei doni che gli dei hanno fatto al nobile drago è quello di poter assumere una forma simile a quella dei suoi sudditi, in modo da poter girare in mezzo a loro. La sua nuova forma ricorda alcune delle sue qualità draconiche a causa delle corna e degli occhi dorati, che rimangono tali e quali, anche se adeguati alle nuove dimensioni, ma per il resto Ryn appare come un'elfa dal corpo femminile e giovane, con una voce suadente e melodiosa.Tecniche Utilizzate:
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.Numerologia ?: ???RaduraSi sforza di recuperare qualche ricordo, forse è proprio questa sua strenua opposizione al colpo di spugna della morte che lo tiene ancora in vita. Un paio di lunghi sospiri e continua a questa conversazione. Cerca nuovi pezzi per il suo personalissimo puzzle.
Pochi frammenti, istanti, visi, sensazioni. Galleggio in un mare di confusione, ma tutta questa confusione sono io.
Mi manca il mio corretto ordine, non so se riesco a spiegarmi pienamente.
Io non voglio scrollarmi la mia vita, io la voglio ricordare, io voglio trovare la mia piccola As..Asa...lei, insomma, ed aiutarla a compiere il suo grandioso destino.
E' questo il mio ruolo, è questo il ruolo che la Numerologia mi ha impresso.
Sorride per un breve momento mentre il suo volto si disface e si divide in due semi-visi che lentamente tornano a congiugersi. Vorrebbe muoversi, ma ormai ha compreso che quell'immagine, quel corpo, è qualcosa di semplicemente fittizio.
In questa condizione non posso essere utile. Posso parlare, ma posso insegnare poco. Nella mia vita, però, sono stato un Numerologo, uno studioso dei numeri e degli spiriti. Quindi sono abbastanza certo, circa, che esiste un modo affinchè io possa tornare a solcare queste lande sottoforma di...bhè, redivivo o qualcosa del genere.
Ci vorrà tempo, ma la mia volontà è forte.
Annuisce convinto e questo semplice gesto va a disgregare il suo viso in nubi grigiastre ed informi. No, forse è meglio se se ne sta fermo come gli consiglia saggiamente Giulietta, la sfera che continua a volteggiargli intorno con orbita ellittica.
Probabilmente è questa mia dote che mi ancora ancora a questa vita.
Spiega mentre cerca in quel mare disorganizzato di pensieri elementi utili alla sua condizioni.
Grazie per il tuo tempo, mia Signora.
Un tempo il mio nome era...era...il Numerologo, ma i più mi chiamavano Augustino...no, Augustus.
Sei una naufraga, è chiaro.
Risponde con naturalezza, come se sapesse veramente quello di cui sta parlando. In realtà sapeva benissimo quello di cui sta parlando, però la consecutio, il concetto di sapere-rivelazione è diventato un concetto liquido che muta di secondo in secondo.
Sei una Naufraga vittima del Maestrom. Sei stata calamitata in questo semipiano da una forza erratica e causale. Questo è questo mondo, il regno del caos dominato dalla volontà, unica forza che permette a tutto di non disgregarsi e disfarsi.
Dovrai trovare il tuo cammino. Cercare il tuo destino. Essere ciò che vuoi.
Piccola falena, quale sarà la tua fiamma?. -
.Poche idee confuseRynnelthalasNarrato - «Parlato»
«La confusione, seppur espressa come concetto negativo, è prova che sei cosciente.»
Rynne allungò la mano verso una delle sfere violacee, ma si interruppe dal toccarle quando le sue dita erano ormai prossime. Percepì qualcosa di sgradevole e scelse di non curiosare oltre. Era una mancanza di rispetto verso il suo interlocutore, qualcosa che riguardava lui e lui soltanto.
«Asa è la tua discepola, quella di cui mi parlavi? Perché il suo destino dovrebbe essere grandioso? Ha origini divine, o regali? Possiede qualche dote capace di elevarla dalla sua natura? Perché è così importante per te, da tenerti legato alla terra? Forse provi amore per lei?»
Non capì il concetto di ruolo della numerologia, forse non era nella sua indole capire qualcosa del genere. Quella era una disciplina umana, creata dai mortali, e lei non la conosceva.
«E come pensi di tornare in vita? Solo con la forza di volontà?»
Poteva sembrare una domanda sarcastica, ma il tono di voce di Rynne era molto serio e pacato. Voleva davvero sapere. Lei era stata in grado, in passato, di togliere la vita e di restituirla. Ma che bastasse una ferrea forza di volontà per trascendere le leggi della natura, questo le era nuovo.
«Naufraga, sì, so di esserlo. Ma non che tutto si basasse sulla volontà. Questo è un elemento che mi è nuovo. Stento a crederti, perché questo implicherebbe che un semplice mortale, dotato della giusta determinazione, potrebbe eguagliare i poteri di un dio. È un ribaltamento dell'equilibrio. Un mondo del genere, governato dal chaos, è un pericolo per tutto l'universo che conosco.»
Soffiò, sibilante, esprimendo il proprio disappunto.
«Il mio destino non cambia, solo perché sono su Endlos. Io custodisco gli equilibri del mondo. Sono da sempre un giudice, e continuerò a seguire il ruolo per cui sono stata creata. Ma per ora, non conoscendo Endlos come dovrei, non mi resta che osservare, e imparare tutto ciò che c'è da sapere su di esso. Mi segui, mio caro spirito?»
Fu tentata di elarglirgli un'altra carezza, e perché no, data la pena che gli faceva? Eppure si trattenne, se non altro per non dargli una sbagliata impressione. Troppa dolcezza poteva essere mal vista da uno sconosciuto, non abituato a conoscerla. Da sempre, Rynnelthalas aveva sviluppato un carattere materno, amministrando l'equilibrio con giustizia e lealtà, pur nella sua severa intransigenza, trovando sempre il modo di collimare ogni cosa. Ma come poteva essere considerato, su questo strano mondo, il suo amore per le creature inferiori?Info Pg
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Uno dei doni che gli dei hanno fatto al nobile drago è quello di poter assumere una forma simile a quella dei suoi sudditi, in modo da poter girare in mezzo a loro. La sua nuova forma ricorda alcune delle sue qualità draconiche a causa delle corna e degli occhi dorati, che rimangono tali e quali, anche se adeguati alle nuove dimensioni, ma per il resto Ryn appare come un'elfa dal corpo femminile e giovane, con una voce suadente e melodiosa.Tecniche Utilizzate:
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.Numerologia ?: ???RaduraPiù parla, più si espone, più gli sembra di ricordare, di ridare ordine a quel mare liquido di pensieri e parole che sono i suoi attuali ricordi.
Più parla, più si espone, più la sua figura fumosa sembra consensarsi in qualcosa di più simile alla cenere che alla nebbia. Un'entità reale che si condensa, che diviene materia, sfaldabile sempre con un soffio, ma qualcosa di vagamente tangibile.
Io sono cosciente. Perchè io sono Augustus, il Numerologo.
Esperime con una certezza assoluta, tagliente come il suo sguardo che ora ricerca quello altrui. Per un breve istante quegli occhi nocciola lattiginosi divengono reali e concreti. Dura pochi attimi, ma è così.
Asali...Asali....
Cerca di recuperare quel nome così importante eppure così sfuggente dalla sua memoria. Ricorda un Carro, gli Amanti, i Lupi ed una serie di concetti confusi.
Si, è una persona che mi sta molto a cuore. Ricordo chiaramente quando ci siamo incontrati al Nord, nella neve. Abbiamo intrapreso un lungo cammino insieme. Poi...poi...sono successe delle cose. Le Stelle? Erano le Stelle? O forse il Carro...chissà, in ogni caso Asalia è una persona importante. Non ricorda molto del suo passato, ma nasconde poteri inimmaginabili. Il mio compito, me lo ha detto D...D...è quello di educarla, insegnarle la differenza tra il bene ed il male e così permetterle di trovare gli Amanti.
Parla di arcani dei Tarocchi con la naturalezza di chi ha sempre maneggiato simili figure. In realtà non si tratta di errori o semplici sovrapposizioni, in quanto il Numerologo è veramente stato vittima del gioco della Curtis e dei rappresentati dei diversi Tarocchi. Confuso lo studioso sembra disgregarsi per qualche secondo, cerca ricordi che non trova ed il suo corpo ne è la prova tangibile. E' la sfera fluttuante, che è Giulietta, che a mò di zanzara lo pungola e lo riporta alla normalità.
Esistono tanti rituali, la sola forza di volontà potrebbe non bastare. Viaggiatrice, sappi, però, che in questo mondo la volontà può fare cose grandiose. Il vortice del vuoto che tempesta intorno a noi è come un grande mostro abissale che divora tutto. E' la semplice, per così dire, volontà degli Alfieri che temprano i Presidi ed evitano che questi inesorabilmente vengano distrutti dal ciclo infinito del nulla.
Scoprirai che su questo semipiano vigono leggi particolari.
Annuisce sfumando il volto in nubi di fumo che per brevi attimi lasciano al posto del viso solo una massa informe dove restano incastonati gli occhiali squadrati. Uno stregatto tutto particolare, insomma.
Impara, cerca gli studiosi che si trovano in queste lande. Apprendi, comprendi. Se mai potessi, incontra coloro che detengono il potere, gli Alfieri. Se vorrai essere guardiana degli equilibri scoprirai presto che viviamo su un cuneo assai stretto, precipitare a volte è necessario. Oscure presenze si stanno palesando...o forse lo hanno già fatto, non ricordo.
Lo sguardo si volge verso il cielo, incupito e perplesso. Lo sguardo dello spirito guarda oltre, a grandi distanze. La mano si avvicina all'orecchio per ampliarne il raggio d'azione, ma quello che sta sentendo è qualcosa lontissimo.
Senti anche tu il calore di questi ricordi?
Sorride al cielo.. -
.Poche idee confuseRynnelthalasNarrato - «Parlato»
Ryn sospirò, soddisfatta. L'uomo stava ritrovando frammenti della sua memoria, e in qualche modo anche la draghessa si sentì compiaciuta. Testimone di quella grigia vicenda, osservatrice di un episodio che aveva poco di comune, credeva che la sua presenza in qualche modo fosse necessaria affinché il Numerologo potesse uscire dall'abisso della confusione che lo pervadeva.
«Augustus, il Numerologo. E io sono Rynnelthalas, la custode dell'equilibrio, sovrana di un mondo lontano. Se il mio nome ti sembra complesso da pronunciare, spirito, chiamami pure come preferisci.»
Sorrise dolcemente, andando ad accarezzare nuovamente il volto dell'anima in pena. Dita leggiadre scivolarono sul fumoso grigiore, senza tangerlo. Emanava freddo, che veniva accolto con pazienza dal calore del drago. E nel frattempo ascoltava il suo verbo, registrando nomi e definizioni. Aveva conosciuto i Tarocchi dai suoi sudditi, che praticavano l'arte occulta della divinazione, ma aveva sempre pensato che fosse stupido e irriverente, per un mortale, cercare di ottenere con la propria unica volontà, delle informazioni che riguardavano il futuro, proprietà degli dei e non dei mortali. Non per questo giudicò il Numerologo, che ne parlava per accenni, senza aver manifestato alcun peccato di condotta.
«Asalia deve essere dunque un punto di riferimento per te. Vuoi che le recapiti un messaggio, semmai dovessi incontrarla nei miei viaggi?»
Ma Augustus continuò, e solo in seguito Rynnelthalas prese la decisione di seguire il suo consiglio. Gli rispose con voce melodiosa ma ferma, sicura di sé e di chi ha deciso cosa fare.
«Gli alfieri sono ciò che separa Endlos dal vortice che lo circonda? Interessante. E pericoloso. Che tutto il peso della creazione posi su poche spalle, ah questo mondo è condannato all'estinzione. Basterebbe che uno di loro decidesse di abbandonare il proprio ruolo, e gravi cataclismi infierirebbero su tutti gli abitanti del suo presidio. Non trovi che sia tutto così... poco pratico? Non c'è efficienza in questo sistema. Spero dunque che gli alfieri di cui parli siano divinità benevole e ligie al proprio compito.»
Sospirò, portandosi le mani sul grembo, stringendosi le dita.
«Forze oscure, tu dici. Non hanno di sicuro a che fare con me. Non ancora. Prima devo comprendere qual è il mio ruolo. E decidere da che parte stare. Sì, potrei decidere di curarmi degli equilibri di questo mondo. Oppure godermi la mia vacanza, come voglio chiamare questo esilio, e pensare solamente a me stessa. Potrei farlo. Già in passato ho amato le creature che abitavano la mia Valle, e di cambio sono stata tradita e delusa. Devo valutare i popoli di questo mondo, e decidere se meritano il mio aiuto. Tu, spirito, sei gentile. Spero di trovare altri come te che mi guidino nella direzione verso cui verte il mio destino.»
Chiuse gli occhi e prese una lunga boccata d'aria, lasciandosi cullare dal silenzio che li circondava. E poi pronunciò a voce bassa.
«Il calore dei ricordi...»
E restò in tiepido ascolto...Info Pg
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Uno dei doni che gli dei hanno fatto al nobile drago è quello di poter assumere una forma simile a quella dei suoi sudditi, in modo da poter girare in mezzo a loro. La sua nuova forma ricorda alcune delle sue qualità draconiche a causa delle corna e degli occhi dorati, che rimangono tali e quali, anche se adeguati alle nuove dimensioni, ma per il resto Ryn appare come un'elfa dal corpo femminile e giovane, con una voce suadente e melodiosa.Tecniche Utilizzate:
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.Numerologia ?: ???RaduraSta guadagnando consistenza e tangibilità lo spirito. La forza di volontà, il voler essere, o meglio il voler tornare ad essere gli donano trama e stoffa per tornare ad essere la vaga ombra di ciò che era. Più parla e più riesce a ricordare. Questo incontro in qualche modo è stato una svolta dopo il peregrinare di giorni, forse settimane o anni. Invero l'ordine corretto di misurazione è giorni, ma il concetto di tempo sfugge alle anime in pena come quella del Numerologo.
Ti chiamerò Rynn, se non offende la tua persona.
Fissa insistente il volto dell'elfa cornuta e sembra assorto in una serie di calcoli complicatissimi. Uno scintillio sinistro attraversa il suo sguardo e poi come in trance apre la bocca.
Tu sei la Costruttrice, il numero quattro. Il tuo percorso di vita può essere riassunto in una semplicissima parola: Destino. La tua essenza ti lega alla natura, agli elementi. Nel tuo numero è intrinseco il concetto di giustizia. Il quattro è divisibile in parti uguali più e più volte, infatti. Il simbolo che meglio ti rappresenta è la croce, tu sei il crocevia degli opposti, il punto di sintesi dove tutto si incontro e trova il suo centro, il suo equilibrio.
Conclude la sua analisi Numerologica con un sorriso. Spesso in vita si dilettava in questa semplice azione. Più di una volta, semplicemente a partire da un nome, ha potuto scorgere ben più a fondo chi si trovava innanzi. E' convinto che la sua analisi sia corretta e quindi ne tiene sempre conto.
Ti ho già chiesto molto, mia Signora. Piuttosto se mai nel tuo peregrinare dovessi giungere a...all'isola volante, La...Laput. Cercami, o meglio cerca il mio corpo, perchè io sono certo, sicuro, che potremmo sfiorarci da vivi e non più tra morto e viva.
Sorride mentre fa spirito, uno spirito che fa spirito. In ogni caso torna a discorrere degli equilibri del semipiano. Vorrebbe potersi dilungare oltre nei dettagli, ma sfuggono impercittibilmente alla sua memoria e ragione. Quindi si limita ad annuire.
Danziamo sul baratro osservando quello che succede sul suo fondo.
Gli Alfieri sono i garanti del nostro equilibrio e della nostra sopravvivenza.
Dru..Drus...colei che regna nel cielo è una persona per cui darei la mia vita e molto probabilmente l'ho fatto.
Si tocca disfacendo il suo corpo in nuvole grigiastre. Impiega qualche secondo per tornare a condensarsi ed ascolta le aspettative della draghessa.
Sei una costruttrice, mia cara, difficilmente resterai con le mani in mani. Lo posso vedere, questo mi è chiarissimo. L'ombra del tuo numero, infatti, è il prigioniero: restare così ancorata alla propria natura al punto di divenirne schiava. Difficilmente un quattro riesce a svincolarsi dai suoi doveri, dal suo ruolo. L'unico modo per scacciare la tua ombra è prendere coscienza della sua esistenza, essere consapevole che cercherai sempre la solidità del tuo ruolo, della tua essenza e che quindi le tue azioni saranno volte a quello.
Tu, sovrana di un mondo lontano, cercherai e cercherai di riottenere ciò che eri e ti ergerai a nuova Guardiana di questo semipiano.
Annuisce convintissimo muovendo quel mare nero e fumoso di capelli che si ritrova.
Ascolta le parole di questo Numerologo, un giorno verrai a Laputa, l'isola volante, per darmi ragione.
Ed ancora una volta si volge verso il cielo. Qualcosa lo sta chiamando sempre con maggiore insistenza. Sente un calore ardere nelle sfere che satellitano intorno alla sua figura, ribollono e si espandono come un gas riscaldato.
Chi lo sta chiamando? O forse sarebbe meglio dire, evocando?. -
.Poche idee confuseRynnelthalasNarrato - «Parlato»
«Rynn, sta bene.»
Annuì con il capo, incrociando le mani sul grembo e assumendo una postura attenta, curiosa, intenta ad ascoltare tutte le affermazioni del Numerologo. Nessuno le aveva mai assegnato un numero, o una descrizione così accurata della propria persona e natura. Alcuni elementi di quell'incantevole discorso la affascinavano, trovandoli curiosi. Altri, invece, li trovava ben abbinati.
«L'isola volante. Laputa? Sarò lieta di cercarti, Augustus, semmai la tua volontà o i rituali necessari compissero il miracolo di ridarti al mondo dei vivi. Ho il desiderio di esplorare Endlos, quindi i miei passi mi condurranno anche lì.»
Sorrise, socchiudendo le palpebre.
«E cercherò anche la Drus di cui parli. L'alfiere della città volante. Saprà darmi dei consigli, sicuramente. E conoscenze. Quelle che bramo. E forse, mio spirito, forse saprà dirmi come ritrovare la mia smarrita maestà. Sempre se questo mondo lo merita. Secondo te, Augustus, Endlos merita il mio aiuto e la mia sovranità? O magari sarà la mia stessa natura a guidarmi sul cammino della conquista? Il mio ruolo è quello di essere sopra gli esseri mortali per guidarli verso la prosperità, ma su questo mondo tutto è confuso, mi pare. Dove vige la confusione, il chaos, anche una costruttrice potrebbe trovarsi costretta a distruggere.»
Non conosceva ancora il proprio destino, e tutto le sembrava vago e indistinto. Lei, che così tanto desiderava la conoscenza, l'avrebbe usata per decidere del suo futuro, e di coloro che avrebbe incontrato. Guardiana del suo mondo, avrebbe custodito anche Endlos? O l'avrebbe combattuto, cercando di riportare l'equilibrio nel caotico semipiano, distruggendo ciò che non le sembrava giusto?Info Pg
Fisico: Buone condizioni
Mente: Buone condizioni
Energie: 100%
Link Scheda: Rynnelthalas
Note: NessunaEquipaggiamento:
NessunoPassive Sfruttate:
> Forma alternativa [Passiva]
Uno dei doni che gli dei hanno fatto al nobile drago è quello di poter assumere una forma simile a quella dei suoi sudditi, in modo da poter girare in mezzo a loro. La sua nuova forma ricorda alcune delle sue qualità draconiche a causa delle corna e degli occhi dorati, che rimangono tali e quali, anche se adeguati alle nuove dimensioni, ma per il resto Ryn appare come un'elfa dal corpo femminile e giovane, con una voce suadente e melodiosa.Tecniche Utilizzate:
NessunaCode originali by Hitsuga e _Maffy_.
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.Numerologia ?: ???RaduraSapete cosa vuol dire ascoltare una sirena cantare? Avete idea di quanto sia ammaliante ed affascinante la melodia? Calda e sensuale la voce?
Da oggi Augustus sa cosa vuol dire sentire un simile canto.
E' distratto, molto distratto, sulle ultime battute del discorso. Anche le sfere che orbitano cambiano il proprio moto, da ellissi perfette cominciano a descrivere parabole sempre più confuse e distorte.
Endlos merita ciò che il Caos le regala, Rynn.
Ricorda le tue radici, ricorda il tuo ruolo e ti prego, ricorda della tua Ombra. Accetta i tuoi limiti e potrai ottenere ciò che meriti.
Spiega mentre lentamente un vento spiritico comincia a distorcere la tua figura, come se un grosso aspiratore lo stesso portando su verso il cielo. I lineamenti del viso si distorcono ed allungono in una smorfia innaturale. Dal canto suo il Numerologo si limita a sorridere.
Sovranità, conquista.
Comandare e distruggere.
Non necessariamente queste strade sono esclusive. Talvolta la distruzione è parte integrante del processo di sovranità.
Pensa al tarocco della Morte. Un ciclo che si interrompe, ma allo stesso tempo un ciclo che nasce.
Nel tuo cammino potresti scoprire che per raggiungere il tuo ruolo dovresti percorrere strade differenti, o strade diverse che si intrecciano e si sfilacciano.
Ricorda le tue origini, ma non porre un limite a quello che sarà il tuo cammino.
L'inizio e la fine coincidono, Costruttrice.
La strada con tui vi giungerai, dovrai disegnarla giorno dopo giorno, tassello dopo tassello. Ma come detto....sei...nata...per...Costruire
Ed il canto dolce della sirena ammaliatrice vince su tutto.
Chiunque gli occhi e si lascia trasportare altrove. La figura fumosa si trasforma in una spirale cinerea che si alza verso il cielo, per esser precisi verso Laputa.
Il rituale del suo risveglio è cominciato.
Una saetta grigia seguita dalle sue sferette si muove rapida verso il suo nuovo destino, forse non proprio da solo.SPOILER (clicca per visualizzare)Scusa per l'interruzione un po' brusca della giocata, ma per come sto seguendo la time-line di Augustino è proprio giunto il momento di fare una capatina nella sua giocata di Resurgo!
Grazie mille per la bella chiacchierata e la celerità!
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.Poche idee confuseRynnelthalasNarrato - «Parlato»
Ciò che il caos le regala. Rynne storse il naso, cercando di dare un senso a quella frase. Lei non amava il caos, non l'aveva mai amato. Era un concetto distante dall'ordine al quale era abituata, eppure qualcosa dentro di lei si muoveva, qualcosa che somigliava a un ricordo riverberante. Sulle prime non riuscì a capire quel confuso pensiero, ma forse quest'ultimo sarebbe riaffiorato con più forza in futuro, tassello di un puzzle ancora incompleto. Tutto fu oscurato dal resto del discorso di Augustus, che la implorava, quasi, di restare fedele alla propria natura. Curiosa ed interessante la risoluzione dello spirito nel voler consigliare una divinità, ma Rynne era sempre stata abbastanza umile da ascoltare con pazienza tutti i consigli che i suoi sudditi volevano offrirle, e anche stavolta fece altrettanto. Lei era la costruttrice, no? Ma poteva anche distruggere, come parte del processo di sovranità. Le parole del numerologo erano piene di significato, segno che dalla sua aveva molta esperienza di analisi. E Rynne fu soddisfatta di aver avuto un po' di chiarezza. E la consapevolezza che persino dopo migliaia di anni, un mortale poteva dirti qualcosa di nuovo e interessante.
E poi Augustus scomparve. Rynne seguì il suo percorso di disfacimento e il suo ultimo viaggio verso chissà dove. L'aldilà? Oppure un nuovo risveglio? Sospirò, scontenta di aver perso il suo interlocutore, ma allo stesso tempo desiderosa di rivederlo per continuare l'interessante conversazione. Endlos era una fonte di conoscenza, persino per una divinità. Anzi, il fatto di essere rimasta isolata fra i confini della sua Valle le aveva impedito di conoscere, di studiare, di confrontarsi con popoli e culture differenti. Questo numerologo le aveva insegnato che su quel nuovo mondo poteva soddisfare tutta la sua sete di sapere, parlando con le persone giuste. E la strada era segnata, a quanto pare: il presidio errante l'avrebbe presto vista giungere. E avrebbe conosciuto Drusilia, il suo alfiere. Ma con calma, molta calma. Le creature millenarie non avevano fretta, non sentendo il peso dell'incombere della Morte.
Sospirò e riprese il suo errare nel profondo degli alberi, seguendo una via casuale che l'avrebbe condotta al prossimo incontro.Info Pg
Fisico: Buone condizioni
Mente: Buone condizioni
Energie: 100%
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Note: NessunaEquipaggiamento:
NessunoPassive Sfruttate:
> Forma alternativa [Passiva]
Uno dei doni che gli dei hanno fatto al nobile drago è quello di poter assumere una forma simile a quella dei suoi sudditi, in modo da poter girare in mezzo a loro. La sua nuova forma ricorda alcune delle sue qualità draconiche a causa delle corna e degli occhi dorati, che rimangono tali e quali, anche se adeguati alle nuove dimensioni, ma per il resto Ryn appare come un'elfa dal corpo femminile e giovane, con una voce suadente e melodiosa.Tecniche Utilizzate:
NessunaCode originali by Hitsuga e _Maffy_.
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Poche idee confuse |
