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Hic iacet Arthurus, Rex quondam Rex futurus.
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Piena di buoni propositi verso il prossimo futuro che hai deciso di abbracciare, e ben determinata a dar prova del tuo valore come Spada al servizio dell'Est, raggiungi le porte di Taldor e ne varchi l'ingresso; già all'esterno hai potuto ammirarne le rigorose architetture geometriche e solide, ma -con il piacere curioso che suscita la novità- puoi subito constatare che anche il vestivolo interno conserva lo spirito solenne di quell'imponente edificio.
L’atrio che ti accoglie è un ambiente fresco e illuminato da una luce algida e pura, che si riversa in particolar modo dal lucernario sul soffitto, avvolgendo la statua di marmo che decora il centro della sala -e che ti sei soffermata ad osservare- come una sorta di riflettore naturale: sembrerebbe proprio un monumento che rende onore alle gesta dei cavalieri del passato... o magari una rappresentazione allegorica della cavalleria stessa, chissà?
Nella quiete che regna in quell'androne, puoi prenderti il tuo tempo per fare la turista indisturbata: nonostante sia ormai mattinata inoltrata, quella zona sembra piuttosto solitaria; anzi, a dirla tutta, in giro non c’è quasi nessuno. E dico quasi, perché non appena decidi che è venuto il momento di muoverti per raggiungere l'Ufficio dove firmare per arruolarti, ti ritrovi a sbattere contro il petto di qualcuno.
Un qualcuno molto alto, piuttosto robusto, e che sembra comparso dal nulla.
E come se già questi tre elementi non bastassero a renderlo minaccioso, un brivido ti corre lungo la schiena quando sollevi le iridi verdi per fissare il suo volto: un viso tondo, morbido e sorridente... ma, allora, perché è così inquietante...?
« Buongiorno, Signorina: posso aiutarla? »SPOILER (clicca per visualizzare)Tecniche Passive
Non importa quanto tu sia forte...
Non importa chi tu sia, se l'ultimo degli abitanti sulla faccia di Endlos o un Alfiere in persona. Ciò che è Ivan va oltre le classi sociali o la potenza di un individuo, perchè in fondo nulla basta a superare ciò che custodisce. In lui v'è una malvagità incondizionata, tremenda e logorante, una concentrazione così massiccia che chiunque l'avvertirebbe, anche il più stolto o il più potente. In termini gdr, la sua aura malvagia sarà percepita -e temuta- anche da chi possiede anti-malie. [5 pt.]
... avrai sempre paura di lui...
Ivan è alto, massiccio, forte e totalmente pazzo; è in grado di provare una malvagità incondizionata e senza pari, accresciuta e resa ancora più inquietante da sporadici episodi in cui gli cade -letteralmente- il cuore, causando sorrisi imbarazzati nel giovane, forse stufo nel doverlo raccogliere ogni volta. È molto probabilmente che sia una rappresentazione del dolore subito nel tempo, spettatore di guerre e tragedie consumate nel sangue. E per quanto quel particolare non sia una conferma del suo essere "senza cuore", di sicuro aggrava la visione che tutti hanno di lui, e cioè che fa davvero paura. In termini gdr si tratta di una vera e propria aura di terrore, potente al punto che i più codardi temono anche solo di pronunciarne il nome in sua assenza. [5 pt.]
...perchè lui è più forte di te...
La sua altezza considerevole e la sua corporatura massiccia sono il sintomo più evidente di una forza fuori la norma; senza bisogno di alcun tipo di allenamenti, il giovane russo ha ereditato dal suo patrimonio genetico una forza sovrumana, che spesso usa crudelmente sui suoi sottoposti; ma questa è un'altra storia... In termini grd, Ivan gode di un bonus passivo del 50% sull'attributo "forza".[5 pt.]
...e non basteranno maledizioni o scongiuri...
Dentro Ivan c'è il male, tanto male ammassato, rivoltato e ristagnante, così tanta cattiveria, malvagità e sadismo che le maledizioni lanciate su di lui sono ben poca cosa. L'aura da lui emanata è così malvagia, così cattiva che non solo non subisce danni, ma rivolta contro la sua crudeltà, provocando spesso la rottura o -addirittura- l'esplosione di oggetti maledetti al suo solo contatto, o alla sola vicinanza.[Img. 5 pt.]
...quasi fosse il Diavolo.
C'è anche da dire che su di lui girino tante leggende. Si sussurra che qualora si evochi il Diavolo o si compiano efferati riti di stregoneria o semplice -ma mai banale- magia oscura, v'è una discreta possibilità che dall'ipotetico pentacolo spunti la sua testa sorridente che, con i soliti modi garbati, domanda all'evocatore se per caso l'ha chiamato. Ma, infondo, sono solo leggende metropolitane... no?!?!?! [5 pt.]
© Drusilia Galanodel. -
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«Chiedo ve... ...nia.»
Lasciandoti sfuggire un piccolo “Ouch!” ti volti per fronteggiare la persona contro cui sei andata a sbattere per errore (probabilmente nemmeno tuo), eppure nel piegare indietro il collo per trovare -una generosa manciata di centimetri più in alto- il suo viso, la voce ti muore in gola per un momento... ma, alla fine, trova comunque il coraggio di portare a conclusione quanto cominciato.
In ogni caso, rimanendo a fissarlo con aria un po' agghiacciata -chiedendoti comprensibilmente come potesse una faccia così tonda e gioviale risultare tanto sinistra-, ascolti le poche parole dal forte accento nordico con cui ti saluta e ti offre assistenza, impiegando appena qualche secondo per replicare con prontezza... come avessi davanti una persona normale.
«Io sono Elysandra Lyvellin, vorrei arruolarmi nei Cavalieri Celesti.»
Alla tua risposta , il gigante ti squadra per un momento -per forza di cose- dall'alto in basso con aria sorpresa, poi reclina la testona color platino da una parte, chiude gli occhi blu e ti sorride in una maniera che farebbe quasi tenerezza... se ciò che le tue iridi verdi vedono non andasse così violentemente in contrasto con le sensazioni che il tuo sesto senso percepisce.
« Che bella idea...! Servono molti soldati per proteggere i girasoli di Lady Kalia...! »
...Girasoli?. La cosa ti lascia forse un pochino perplessa, ma se da una parte percepisci la genuinità della sua innocenza, hai la netta impressione che a qualsiasi buontempone risulterebbe sconsigliabilissimo ridere di quell'uscita così infantile – perché quell'energumeno sembra proprio il tipo di persona capace di stritolare crani come acini d'uva per molto meno. E sempre col sorriso sul suo volto bonario.
« Andiamo a firmare i moduli. »
Ti volta le spalle, e -senza assicurarsi che tu lo stia seguendo- prosegue con passo tranquillo verso la cattedra che occupa la parte opposta all'ingresso; non appena l'impiegato (?) si allontana un poco, percepisci la tensione allentarsi, e anche se potresti accarezzare l'idea di approfittare dell'occasione del dileguarti, non è per battere in ritirata alla prima difficoltà che hai lasciato il castello di tuo padre, così ti fai coraggio e lo segui.
Quando il ragazzone si siede dietro alla scrivania -smettendo di torreggiare in altezza su di te-, e distoglie lo sguardo dalla tua persona per prelevare un foglio di carta da un cassetto, il tuo nervosismo percepisce un vago sollievo, e il modulo precompilato -da completare con i tuoi dati personali- che l'altro posa sul ripiano dello scrittoio, e che ti porge insieme ad una curiosa penna che non sembra necessitare di calamaio, ti fornisce la perfetta scappatoia per concentrarti su qualcosa che non sia la sua presenza opprimente.
« Oh... non mi sono presentato.
Sono Ivan Braginski: sono il Segretario della Caserma. »
dice d'un tratto, notando di non averti detto il suo nome; poi aggiunge
« Che cosa sai fare? Quali sono le tue specialità in battaglia? ». -
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Un poco perplessa, segui il gigante fino alla sua scrivania, e -senza farti troppe domande- ti siedi sulla poltroncina a disposizione dei visitatori per compilare con grafia agile il modulo che ti ha fornito.
Quando l'omone si presenta, sospendi l'operazione per rispondergli con la formula di rito -“Piacere di conoscerla!”-, e riesci persino a rivolgergli un sorriso cordiale; poi, arriva la domanda riguardante le tue abilità, a cui replichi prontamente e con precisione.
«Beh, combatto con spada e scudo, anche se il mio stile di combattimento si basa più sull'agilità che sulla forza bruta. Posso usare e manipolare la Luce e posso usare la magia per guarire alcune ferite.»
« Bene. Molto bene. »
Non ti soffermi a vedere Ivan annuire alle tue parole, anche perché puoi immaginarlo sorridere pacioso ed inquietante; a dirla tutta, faticherai a togliertelo dalla testa; in ogni caso... una volta terminato di compilare il foglio, ce l'hai anche tu una domanda per lui.
«Quindi... adesso come funziona?»
« Oh, ora il documento verrà trasmesso alla Cancelleria dell'Alfiere per formalizzare l'atto; tu invece puoi prendere possesso del tuo posto nel dormitorio della Caserma. »
asserisce il Segretario, alzandosi di nuovo per farti strada
« Dopo di quello, verrai sottoposta a una visita medica dalle Vesti Blu di Palanthas, e -dopo ancora- sarai chiamata a dar dimostrazione delle tue capacità guerriere in un duello simulato per capire a quale stadio di addestramento destinarti.
La visita medica, se vuoi, puoi farla in giornata. ». -
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«Quindi adesso facciamo la visita medica...»
chiese di getto la fanciulla bionda, già scattando in piedi
«...o vado prima a prendere le mie cose dalla taverna per... trasferirmi?»
Continuando a sorridere con la solita espressione che esteriormente sembrava incarnare la vera quintessenza del candore e della spensieratezza -quasi avesse una paresi facciale-, e interiormente trasmetteva un gelido ed inquietante disagio, il Segretario riaprì il cassetto alla sua destra e vi frugò senza fretta, alla ricerca di qualcosa; quando lo ebbe trovato, si levò a sua volta proprio posto allo scrittoio, lasciando il cartello “TORNO SUBITO ^J^ ” (sì, con tanto di faccina) in bella vista al centro del ripiano.
« Visto che sei qui, forse sarebbe meglio fare prima la visita medica. »
replicò, aggirando la scrivania e immettendosi a grandi passi nel corridoio di destra
« Dopotutto, se il dottore trovasse qualche problema per causa del quale tu dovessi essere riformata, portare qui le tue cose sarebbe una faticata inutile. »
Così mentre lo segui lungo l'andito, non puoi che dar ragione al tuo istinto: perché il simpatico faccione da bambino sorridente di Ivan conferma la serena e spassionata innocenza di quel commento... ma i bambini sanno anche essere inconsapevolmente crudeli. E non sei affatto curiosa di scoprire quanto possa esserlo lui!.