Ritorno a Occidente

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    Mugen stava facendo ritorno nelle terre occidentali con un grosso peso sul cuore.
    Il destino lo aveva reso spettatore di orribili eventi e messaggero di tristi notizie. E proprio a causa di queste ultime aveva deciso di fare ritorno in quella terra che da poco aveva trovato la pace dopo una guerra devastante e che presto avrebbe dovuto affrontare una nuova minaccia.
    L’Ovest sanguinava ancora per le ferite inferte dalla dittatura di Kikio Ho e se non fosse riuscito a metterlo in guardia in vista dell’invasione demoniaca degli eserciti di Palden Wang-Mu, presto sarebbe tutto finito in un nuovo e terribile bagno di sangue.

    Per lo Scorpione, per il Principe Namas e per tutti coloro che avevano combattuto al suo fianco durante la guerra civile doveva fare in modo che le genti dell’Ovest e quanto restava della resistenza si riorganizzassero per fare fronte a questo nuovo pericolo. Era una responsabilità non da poco e da solo non poteva certo farcela. Doveva mettersi in contatto con qualcuno che avesse il potere e l’autorità necessari per diffondere lo stato di allerta e mettere insieme delle nuove forze di difesa. Perciò, lasciatosi il Pentauron alle spalle, aveva fatto rotta verso i feudi settentrionali del Presidio Occidentale. Aveva deciso di cercare l’aiuto di Zheng Amunhasses, che aveva guidato una delle grandi famiglie della Resistenza e che aveva preso sotto la sua protezione i prigionieri liberati durante l’ultimo assalto alle forze di oppressione. Il Demone sperava che gli Amunhasses fossero i più propensi a concedergli udienza e dare ascolto e credito alle sue parole.

    La capitale del feudo era ancora molto lontana e il Demone aveva deciso di fermarsi per la notte e ripararsi al calore di un fuoco acceso in una radura ad una cinquantina di metri dal sentiero.

    Da quando si era addentrato nelle zone più esterne del Presidio aveva incontrato ben pochi viaggiatori, e quasi tutti lo avevano evitato nascondendosi alle bene e meglio e allontanandosi dalla via principale una volta avvistatolo. Pensavano forse di passare inosservati, ma il suo fiuto e le sue orecchie gli rivelavano costantemente la loro presenza male occultata. Evidentemente la separazione tra Umani e diversi non era stata ancora superata completamente, e non poteva far loro una colpa. Con gli abiti logori e per lo più macchiati di sangue quel grosso demone dall’aspetto ferino non doveva certo essere una figura troppo amichevole. E data la pressante urgenza della sua missione Mugen era andato avanti senza curarsene troppo.


    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    Auspex Uditivo
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna (5 punti)]
    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]

    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)

    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    Riuscire nella sua missione divina (o meglio del ritorno divino) non è qualcosa di semplice.
    Prima di tutto c'è la necessità di spostarti tra un villaggio e l'altro affrontando demonietti e strani esseri abietti. Per questo, però, c'è la katana di Nobunaga.
    Il secondo problema è non perdersi tra i sentieri distrutti ed i villaggi fantasma.
    Poi, trovato il villaggio c'è bisogno di parlare, spiegare i motivi della loro missione, della loro venuta. Bisogna dimostrare quello che si dice, quindi si ritorna al punto uno e poi se ancora non dovesse bastare, c'è bisogno anche di infondere nuovamente speranza nella popolazione. E qui interviene il Teologo che intreccia preghiere ai Kami protettori per favorire il loro ritorno.
    Si è presto reso conto, lo Studioso, che riuscire a riallacciare quel legame di fiducia tra i popoli dell'Ovest ed il Divino, non è qualcosa di semplice. Per troppo tempo la popolazione si è macchiata di qualcosa di oscuro e bieco senza mai comprendere la peccaminosità della strada che stava percorrendo.
    Continua a spostarsi nella foresta in quanto nella sua meditazione si è reso conto del fumo di un fuoco poco lontano. E' raro trovare un povero ramingo che si sposta per queste lande, ma può capitare, e la preoccupazione di Ego è quella di eventuali imboscate da parte di demoni. Già hanno incontrato diversi cadaveri e preferirebbe evitare di trovarne altri.
    Quindi a passo svelto sui suoi geta si sposta nel folto. Utilizza il bastone nodoso per spostare rami e cespugli mentre si muove verso la sorgente di quel fumo che dovrebbe trovarsi in una piccola radura.
    Come al solito indossa una specie di tonaca grigiastra con un soprabito di un viola scuro, come le sfere della collona che porta al collo.
    Il pelato, quindi, zigzaga rapidamente nelle vegetazione ed è oramai prossimo alla radura. Per fortuna non ha incontrato demoni sul suo cammino, il samurai si è dedicato già con profitto nella mattinata nella pulizia della zona adiacente il villaggio, si dovrà complimentare con lui tornando a casa.
    Potrei utilizzare la supplica della festa del riso per i kami del villaggio
    Meditanbondo sposta un paio di rami e si avvicina al limitare della radura. Si schiarisce la voce con un paio di colpi di tosse e poi si presenta prima ancora di trovare qualche interlocutore.
    Sono il Teologo Ego, sono qui per aiutarti straniero!
    E così il mezzo monaco fa il suo ingresso nella radura. Vedere, però, quello straniero lo lascia senza parole.


    Equipaggiamento: Bastone
    Mana: 100%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

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    Laurea in Teologia: Conoscenza enciclopedica del “divino”

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    Il fuoco crepitava e le fiammelle dondolavano minacciando di estinguersi ad ogni soffio di vento, per poi rinvigorirsi nella loro ritmica danza. Mugen ne osservava i colori e ne godeva il calore in quella notte quieta e tranquilla. Quanto tempo era passato da quando aveva avuto modo di assaporare un momento di pace?

    Da quando era giunto su Endlos la sua vita aveva sempre avuto un che di movimentato. Ne aveva viste davvero tante e tante volte aveva sguainato la spada in difesa del semipiano. Aveva combattuto contro il Demone-Vampiro nella foresta di Fanedell, aveva affrontato il terribile Drago-Divorando che aveva minacciato di distruggere il Pentauron e nel suo girovagare aveva incrociato il suo destino con quello delle genti dell’Ovest. Braccato per la sua natura di diverso aveva abbracciato la causa della Resistenza e non si era dato pace finché le forze alleate non avevano fatto breccia nella vecchia Sequerus e distrutto quanto restava del regime dittatoriale di Kikio ho.
    Tanti avevano dato la vita durante quella guerra civile e pensare che il sacrificio di tutti quegli eroi caduti rischiava di risultare vano non faceva che inasprire la rabbia che covava nel suo spirito stanco.

    Quei pensieri malinconici si interruppero quando avvertí in lontananza l’avvicinarsi di un individuo. Aveva immaginato che il suo fuoco potesse attirare delle attenzioni e certo non avrebbe disdegnato la compagnia di un altro viaggiatore in quella notte. L’uomo fece il suo ingresso nella radura senza tentare di nascondere la sua presenza, anzi attirò volutamente l’attenzione del demone schiarendosi la voce con dei colpi di tosse e presentandosi alla Volpe con il nome di Ego.

    In risposta Mugen spostò su lui il suo sguardo intenso di oro liquido e schiuse le labbra ferine mostrando lievemente le zanne in quello che voleva essere un sorriso cordiale.

    “Salute a te viaggiatore.”

    Lo straniero dalla testa rasata -presentatosi come teologo- gli ricordava gli uomini al servizio di Zheng Amunhasses. Sebbene coloro che aveva incontrato indossassero una tunica dalle tonalità giallo e arancio non mancò di sperare che per una volta il fato gli fosse venuto incontro e che magari quell’uomo era in qualche modo collegato a coloro che stava cercando. Chissà che avvertire i signori dell’Ovest non si rivelasse più semplice di quanto aveva prospettato.

    “Che genere di aiuto avresti da offrire?”


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    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
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    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
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    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)

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    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    Avanza sorridente, è veramente pronto ad aiutare chiunque, seppur distratto dai pensieri per le varie suppliche. Si addentra nella radura aspettandosi di trovare uno sperduto viaggiatore, piuttosto imprudente dato il fuoco. Magari ha pensato anche ad un piccolo gruppetto di amici o di mercanti. Insomma ha immaginato tanti scenari, ma quello di trovare una grosse volpe parlante non rientra certo tra queste. E' bloccato, paralizzato per qualche lungo secondo. Francamente non riesce a trovare una continuità tra quello che vede e quello che invece sente.
    Così "a pelle" si sente di dire che la persona che ha davanti è un gentile viandante, niente di oscuro o malefico, però quell'aspetto di volpe, bestiale, è così affine a quello delle creature che con Nobunaga si diletta a scacciare da queste terre.
    Nel dubbio stringe il bastone e si tiene a distanza adeguata.
    Invero ero immerso nelle mie pratiche meditative poco lontano da qui
    La mano sinistra si allunga ad indicare la direzione corretta, la destra ferrea tiene il bastone nodoso. Avanza ancora qualche timoroso passo.
    Ed ho visto il fumo che giungeva da questa radura.
    Forse non frequenta da molto le terre dell'Ovest, ma dovrebbe sapere che una vera e propria epidemia di "demoni" sta flaggellando queste zone

    Si schiarisce ancora un po' la voce, si ferma, poggia il bastone a terra e vi scarica parte del peso. E' guardingo e non sa bene come comportarsi e la cosa è palese.
    Dato che mi sto occupando con un mio collega della sicurezza, fisica e spiritica, della zona ho deciso di avvicinarmi per vedere che sia tutto tranquillo.



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    Lo straniero sembrava in qualche modo a disagio al cospetto della kitsune. Mugen era abituato a quel tipo di atteggiamento, ma l’uomo non sembrava avere intenzioni ostili ed anzi disse di essere stato attratto dal fumo del fuoco che la Volpe aveva deciso di accendere per riscaldare la serata. Un fuoco nella notte poteva rinfrancare il corpo di un viaggiatore affaticato, ma poteva anche condannarlo a morte attirando le attenzioni di briganti o pericolose creature notturne. Mugen sperava che il feudo avesse ritrovato un po’ di serenità dopo la guerra e a dirla tutta confidava anche nella prontezza dei suoi sensi per captare la presenza di qualche indesiderato visitatore.

    Piuttosto che di briganti il teologo aveva parlato di un’epidemia di demoni e allora il timore che fosse troppo tardi si abbatté come un maglio sul suo spirito stanco.

    “L’invasione… è cominciata!?”

    Un interrogativo non veramente posto al povero teologo che avrebbe visto il Demone Volpe scattare in piedi. Ma forse non era troppo tardi, quell’uomo aveva detto che si occupava delle difese di quelle zone. Forse i centri di potere dell’Ovest erano già in movimento per proteggere le terre occidentali dal nuovo pericolo.

    “I Signori dell’Ovest sono al corrente di questa minaccia? Hanno già cominciato a riorganizzare gli eserciti?”

    Allora, resosi conto che la sua foga avrebbe potuto spaventare il suo interlocutore, Mugen provò a tranquillizzarsi e presentarsi al teologo in modo opportuno.

    “Mi presento, sono Mugen Fudo.
    Sono via dalle terre dell’ovest da un po’ di tempo, dalla caduta di Sequerus ho visitato poche volte il Kijani Fahari. Al momento sono in viaggio verso la capitale del Qídằo con brutte notizie. Era mia intenzione chiedere udienza a Zheng Amunhasses e avvisarlo dell’imminente invasione demoniaca, ma dalle tue parole mi sembra di capire che l’invasione è già cominciata.”



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    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
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    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    Veder scattare un demone volpe così all'improvviso non è qualcosa che si vede tutti i giorni e sicuramente non tranquillizza il povero Teologo che già era sul chi va là. Il risultato dello scatto dell'interlocutore è che lo studioso indietreggia di due rapidi passi e porta il bastone di traverso davanti al corpo. Non ha problemi ha dimostrare questo suo atteggiamento diffidente, ma se è vero quello che dice la Volpe, sa benissimo che non si può fidare così semplicemente di chiunque, nell'Ovest più che mai.
    Invasione?
    E' perplesso e guardingo, ma la successiva presentazione della Volpe lo tranquillizza. Torna ad abbassare il bastone che viene utilizzato come comido appiglio. Il Teologo non sa bene cosa rispondere, il buon Samurai gli ha raccontanto diverse cose, ma non è che sia sceso poi troppo nel dettaglio. Inoltre informare un povero ramingo di una situazione disastrosa come quella dell'Ovest non è proprio semplice.
    E' un piacere fare la tua conoscenza, onorevole Volpe
    Giusto per concludere le formalità prima di continuare. La mano libera dal bastone sfiora la zucca pelata un paio di volte, rilfette qualche secondo e recupera quel paio di passi con cui si era allontanato dal suo interlocutore. Si schiarisce la voce un paio di volte e prosegue.
    Non so se si può parlare di invasione, ma sicuramente la situazione non è delle migliori.
    Il mio collega mi ha spiegato che la prima ondata di demoni è giunta da Nord-Ovest, anche se nessuno ha compreso il punto preciso da cui tali demoni sono giunti...e cosa più importante dove si nasconde la loro imperatrice.

    Fa una breve pausa, ora dovrebbe introdurre il grosso problema dell'eccidio di massa delle famiglie nobili. Si gratta il naso e si avvicina di ancora un paio di passi, con lentezza, prendendosi il tempo per organizzare i pensieri. Nobunaga gli ha spiegato a più riprese il vecchio sistema di elezione dell'Alfiere e cosa è accaduto, ma mai in maniera organica e senza fare troppi nomi.
    Caro viaggiatore, mi dispiace essere io portatore di brutte notizie, ma forse avete perso alcuni avvicendamenti degli ultimi tempi.
    Tutte le nobili famiglie sono state trucidate dai demoni. Al momento in tutto il Presidio non vi è nessuno che può aspirare a reclamare il potere per linea dinastica o di sangue. Il risultato è un vuoto di potere che riverbera su tutti i villaggi.

    Fa una pausa. Il tono è grave. Per quanto non si può fregiare del titolo di nativo di questo presidio o di questo mondo, ha preso molto a cuore tutta la vicenda.
    Da qui la missione che sto svolgendo, o meglio che stiamo svolgendo.
    Un'orda oscura e demoniaca vuole impossessarsi di questo Regno a discapito di tutti i suoi abitanti ed io e Nobunaga non lo permetteremo, è questa il nostro obiettivo.

    Si infervora, pontifica con voce seria e sicura. Batte il bastone al suolo per sottolineare le sue parole. Cerca di essere coinvolgente ed ammaliante, come è solito fare durante i suoi comizi.
    Stiamo cercando di riportare in auge gli antichi dei per aiutarci a difendere i villaggi. Scacciamo demoni che si annidano nelle foreste, stiamo cercando di portare serenità e pace, anche ai nostri stessi cuori.
    Una smorfia ripensando al Ronin che si muove più per vendetta che per mera passione. Sta cercando di convincerlo, ma non è cosa semplice.
    Purtroppo ci muoviamo in un campo ostico, sia per la scarsità di informazioni, sia per la mancanza di qualsiasi struttura di comando e supporto...due contro un'orda di demoni fa ridere i più.
    Un serissimo sorriso amaro gli colora il volto. E' sereno e consapevole della follia della loro missione.



    Equipaggiamento: Bastone
    Mana: 100%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Laurea in Teologia: Conoscenza enciclopedica del “divino”

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    Era stato via dalle terre dell’Ovest troppo tempo, e nella fretta di raggiungere i centri di potere del Presidio non si era fermato a raccogliere quelle che potevano essere notizie di vitale importanza. Considerando poi che l’invasione aveva già cominciato a fare stragi non c’era da stupirsi se nessuno aveva provato ad attaccare bottone con il demone Volpe.

    “Sono in ritardo.”

    Così le parole di Ego finirono con l’abbattersi sull’animo stanco e già provato del Demone. Amareggiato e sconfitto non gli restava comunque che condividere con il monaco quelle poche notizie che aveva da offrire.

    “Questi demoni provengono dal Makai e sono agli ordini di questa Imperatrice Palden Wang-Mu. Come già sapete mirano a conquistare il presidio…”

    In pochi istanti la Volpe aveva visto la missione che lo aveva spinto a ritornare nelle terre occidentali dissolversi. I Signori erano scomparsi e nessun potere era rimasto a difendere il Presidio ancora devastato dalla guerra precedente.
    Ma nelle parole di Ego c’era comunque un barlume di speranza: Nobunaga.
    A detta del monaco non avevano un esercito organizzato ed erano soltanto in due contro un’orda di demoni. Ma il semplice fatto che qualcuno avesse già deciso di opporsi a questa nuova minaccia dava speranza che forse non tutto era perduto.

    Mugen sapeva già, prima ancora di pronunciare a voce alta quelle parole, che stava ancora una volta per mettere la sua spada al servizio di una giusta causa.

    “Non conosco i tuoi dei, ma non siete soli.”

    Anche la Resistenza che aveva liberato le terre occidentali dalla dittatura non era che partita da un manipolo di eroi pronti a sacrificare la propria vita in difesa dei più deboli e dei diversi. Era proprio in quei tempi disperati e bui come quelli che non bisognava arrendersi di fronte alle ingiustizie.

    “Ho visto valorosi soldati combattere e dare la vita per liberare questa terra dall’oppressione e dalla tirannia. Non posso restare a guardare, questa gente merita di meglio.
    Se lo vorrete, è mia intenzione mettere la mia spada al servizio della vostra causa ”



    Passive:

    ~Retaggio di una volpe Rossa:
    Bonus alla Forza
    Auspex Olfattivo
    Auspex Uditivo
    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna (5 punti)]
    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]

    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)

    Equip:

    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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    Il Demone Volpe sembra portare con sè nuove informazioni. Nomi, origini, tutti dettagli che potranno essere sicuramente utili al buon Nobunaga.
    In realtà la mente di tutto è il Samurai, è lui che cura i collegamenti, è lui che si occupa dei contatti, è lui che organizza, intesse e rende credibile il loro progetto di rivalsa.
    Dal canto suo il bonzo non fa altro che rendergli le cose il più semplici possibili. Evoca Kami a destra e manca per proteggere i cittadini dai demoni, cerca di instillare un po' di fiducia nel loro progetto, insomma, si occupa del lato umano della faccenda a cui il buon Samurai proprio non riesce a dedicarsi.
    In ogni caso, a prescindere dalla stranezza del suo interlocutore, è palpabile la sua fiducia nel progetto, sembra che si trova davanti ad un patriota o qualcosa del genere. Non può esserne certo, ovvio, ma l'impressione che ha è esattamente questa.
    E poi diciamo la verità, quando riesci a contare i tuoi uomini sulle punta delle dita, una spada è pur sempre una spada, a prescindere di chi la impugna.
    Ego resta silenzioso per qualche secondo, ripete mentalmente i nomi e le informazioni ottenute e quindi prosegue.
    Nobile Volpe, se questo è il tuo desiderio stai pur certo che la tua spada sarà utile a difendere i cittadini di queste terre.
    Al momento ci muoviamo alla giornata, ma stiamo cercando di ristabilire quei contatti e quella rete di sostegno che sarà necessaria per rifondare questo Presidio.

    Intanto volge lo sguardo verso le tenebre della sera.
    Appena il panorama sarà più chiaro chiederemo anche il tuo aiuto. Intanto ti ringrazio per le informazioni che sei riuscito ad accumulare, sicuramente saranno utili a Nobunaga.
    Dimmi dove intendi stanziarti così che possa scriverti nel momento del bisogno o se preferisci unisciti al nostro viaggio itinerante, è un po' monotono, ma presto ci mostrerà la via della divinità che dobbiamo perseguire per giungere alla rinascita del Presidio!

    Forse un po' troppo profetico, ma questa è la sua indole.
    A questo punto il Teologo attenderà la risposta della Volpe prima di riprendere la strada del villaggio, ormai l'ora è tarda e non vuole che il Samurai si preoccupi più del necessario. La serata è stata più che propizia, informazioni, un nuovo alleato: la strada divina non è solo irta di ostacoli, ma anche di grandi incontri.

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    Forse non tutto era perduto. La sua missione per informare i Signori del Presidio era fallita, ma il Destino lo aveva messo sul cammino del teologo Ego. Il monaco non era solo stato ambasciatore di cattive notizie, ma gli aveva offerto un barlume di speranza. Lui e Nobunaga, di cui conosceva la reputazione dai tempi della guerra, avevano deciso di opporsi all’invasione dell’Imperatrice del Makai. Chissà che altri guerrieri solitari non stessero già organizzando una nuova Resistenza per opporsi agli attacchi di Palden Wang-Mu.

    “Devo vedere con i miei occhi quello che sta succedendo in queste terre. Questi demoni rischiano di riportare alla luce gli stessi ideali malati che per troppo tempo hanno impedito a questo presidio di prosperare in pace.”

    Il Demone si volse verso il fuoco improvvisato per estinguerne le fiamme e coprirne le braci prima di rivolgersi nuovamente al monaco ed accettare la sua proposta.

    “Mi unisco volentieri al vostro viaggio.
    La gente deve vedere e capire anche in questi tempi bui che la cooperazione tra gli umani e i non-umani è possibile.”


    Tempi difficili e disperati erano lì ad attenderli, ma almeno in quella notte la Volpe poteva contare su un nuovo alleato.


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    Che cos'è esattamente un demone volpe? Nessuno lo sa con esattezza, ne esistono varie razze, varie tribù e una moltitudine di sottospecie... sebbene siano molto difficili da incontrare, creature furbe e sfuggenti. La varietà a cui appartiene Mugen ha molti tratti in comune con la comune volpe rossa selvatica, una descrizione spicciola porta infatti a definirlo come una grossa volpe dalla postura eretta, col pollice opponibile e in grado di parlare. Inoltre un demone volpe ha un ciclo vitale molto molto lungo, infatti Mugen, con qualche centinaio di anni, è da considerarsi nel pieno della giovinezza. Non è chiaro cosa accada ad un demone volpe una volta invecchiando... si sa solo che il suo manto diventa completamente bianco e abbandona il branco dei più giovani per andare chissà dove. O almeno è questo che si crede, uno strano meccanismo si innesca nelle giovani volpi nei confronti dei membri anziani, o per lo meno nei confronti dei membri anziani che hanno superato la Soglia. Non riescono più a ricordarsi di loro, o meglio non riescono a focalizzare l'attenzione su coloro che hanno superato la Soglia. Per questo si parla di Soglia, una sorta di soglia dell'esistenza. Certo ci si ricorda della vita trascorsa insieme e delle imprese compiute da un membro scomparso, ma ad un certo punto questi scompare nell'oblio ed è anche difficile da individuare il momento esatto in cui avviene l'attraversamento della Soglia. Si tramanda inoltre di incontri con volpi bianche nel corso dei secoli e in momenti particolari della storia, ma i racconti sono tutti un po' vaghi e si perdono nel ricco folklore delle volpi rosse.
    Come detto un demone volpe è una creatura fuori dall'ordinario, i loro sensi sono superiori a quelli di un qualsiasi umano. Sono in grado di fiutare ed identificare una qualsiasi creatura in un raggio d'azione estremamente ampio e seguire una traccia per loro è estremamente facile.
    Se non bastasse sono creature forti e veloci, in grado di affrontare qualsiasi avversità. Le loro capacità uditive si estendono oltre l'immaginabile, un demone volpe riesce facilmente a distinguere il battito di un cuore e un sussurro appena sospirato in un raggio d'azione di decine forse centinaia di metri...Inoltre dispongono di micidiali armi naturali: artigli in grado di lacerare la carne e zanne in grado di spappolare le ossa. Non bisogna lasciarsi ingannare se spesso si mostrano come esseri bonari e pacifici. Una volta fiutata la preda, difficilmente la lasciano andare...
    [Bonus forza +50% (5 punti), Olfatto iper sviluppato raggio d'azione: 30 metri in duello (5 punti), udito iper sviluppato (5 punti), zanne e artigli (2 punti); Caratteristiche bloccate: Vista notturna (5 punti)]
    ~Reliquie di una volpe Bianca:
    Passiva di volo
    Mugen è uno dei pochi che può vantare di aver incontrato una Volpe Bianca nella sua vita. Forse perché i più se ne dimenticano. In realtà anche lui dubita di quanto avvenuto e dei vaghi ricordi che ha dell'incontro, se non fosse che quell'incontro gli ha lasciato una prova tangibile. Infatti l'unica certezza della Volpe Rossa è il dono ricevuto dalla misteriosa Volpe Bianca: il velo. Un nome sibillino per una reliquia altrettanto enigmatica. Il velo ha l'aspetto di un haori bianco, che al tatto sembra fatto di seta. Nessuno potrebbe mai sospettare l'origine indefinita di un tale manufatto né tanto meno indovinare il suo potere latente. Oltre ad essere baluardo e prova di un'esperienza vissuta l'haori dona a chi lo indossa straordinarie capacità. Mugen ha infatti scoperto che indossando l'haori può facilmente fluttuare in aria, come se fosse privo di peso, come se fosse uno fantasma...
    [Abilità passiva di volo (1+5 punti), altre particolarità per ora sconosciute]

    ~Ombra del Drago
    Malia di riverenza quando impugna Anguirel
    Ogniqualvolta Mugen si ritrova ad impugnare Anguirel contro un nemico, questi si ritrova a fare i conti non solo con la ferocia del Demone Volpe ma anche con l'antico retaggio della spada. Infatti Anguirel riversa ai danni dei nemici di Mugen un'aura di sottomissione. (Malia di riverenza)

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    ~Anguirel
    Anguirel è stata forgiata per volere dello stesso Mugen Fudo con elementi da lui raccolti nel corso delle sue avventure su Endlos.
    Sebbene sia una spada di recente fattura nei suoi costituenti si nasconde una storia molto antica. É stata forgiata utilizzando alcune scaglie della corazza di Khellendros, il gigantesco drago Divora-Mondo, e il leggendario bokken di Fanedell, artefatto donato dalla foresta alla Volpe Rossa in segno di gratitudine per aver combattuto contro un nemico che ne minacciava il secolare equilibrio.

    Con queste premesse non è difficile immaginare come Anguirel sia una spada straordinaria e unica nel suo genere. Dal punto di vista puramente strutturale la lama è stata forgiata colando e temprando più volte attorno all'anima lignea una lega di acciaio e scaglie di Khellendros.
    La lama raggiunge con facilità il metro e venti di lunghezza, perfetta e bilanciata con uno spessore di circa due centimetri nella nella sezione centrale, che assottigliandosi sempre più verso i bordi crea un doppio filo estremamente tagliente ed una terribile punta acuminata.

    Esteticamente la sezione centrale centrale è di color chiaro, rivelando appunto l'anima dell'artefatto ricavata utilizzando il legno di Fanedell, che in questa parte della lama è abbracciata da un sottile strato di metallo che la rende comunque visibile. Spostandosi verso i bordi la densità della lega aumenta virando la colorazione verso un nero scuro e opaco ai bordi, ma passando attraverso varie increspature di grigio lungo la superficie.

    La guardia, di fattura apparentemente più rozza, deriva da un intaglio grezzo delle scaglie e riporta dei glifi in basso rilievo. Mentre l'impugnatura è tutt'uno col corpo centrale dell'oggetto in legno di Fanedell, coperto in questa sezione da una fettuccia si seta e pelle atta a rendere l'impugnatura più comoda e salda.

    Per quanto riguarda il peso non supera i tre chilogrammi.
    Normalmente è riposta nel suo fodero grigio senza particolari ornamenti, che la Volpe tiene al fianco sinistro.

    Come legittimo discendente del bokken di Fanedell anche Anguirel è in grado di attingere alle energie di Mugen Fudo, ma forse per una memoria ancestrale custodita al suo interno la lama chiederà un doppio pegno. Mugen avvertirà le sue energie fluire nell'arma in maniera violenta e a volte dolorosa, come se la stessa Anguirel gli stesse mordendo il braccio e la mano in cambio del suo supporto in battaglia.
     
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