[Caccia] Lianfungo

Da quando si era arruolata nei Cavalieri Celesti, la routine di Elysandra subì un drastico cambiamento: dal lusso nobiliare alla vita spartana di una guardia cittadina, sveglia all'alba e addestramenti, ronde, pulizia delle gavette e numerose altre attività.
Certo, la giovane Ely sapeva che non sarebbe stata una vita facile, ma non credeva di certo che sarebbe stato così faticoso! In ogni caso, non rimpiangeva la sua scelta e, pian piano, si stava abituando a quel lavoro, nonostante ciò la Lyvellin non disprezzava qualche novità.
Proprio per questo motivo, quando il sergente l'aveva chiamata a rapporto per affidarle una missione, la ragazza non stette più nella pelle: aveva appena ricevuto l'opportunità per fare qualcosa di nuovo ed era la prima volta che svolgeva una vera e propria missione! Certo, una parte di quell'entusiasmo fu smussato dal fatto che sarebbe stata sola, ma Ely tentò di non pensarci, si trattava di una avventura semplice.
Almeno lo sperava.
La recluta partì di buon mattino dopo aver preso tutto il necessario e tutto l'equipaggiamento, accodandosi poi ad una carovana, d'altronde doveva arrivare al Presidio Occidentale, si trattava di un viaggio abbastanza lungo e poterlo fare su un carro avrebbe sicuramente accelerato la cosa, non potendo contare su un cavallo.
Passarono alcuni giorni, e la ragazza giunse a destinazione in una piccola cittadina, assolutamente tranquilla rispetto alle grandi città dove aveva vissuto e dove vive tutt'ora. Appena scesa dal carro e recuperato tutta la sua attrezzatura, Elysandra si diresse alla bacheca degli annunci, dove gli era stato detto di cercare un manifesto che parlava di "grandi tesori" e "sfide per grandi eroi".
Trovare il foglietto non fu effettivamente difficile, anche se Ely non poté fare a meno di chiedersi perché mai i Cavalieri Celesti le avevano affidato una missione simile.
Riflettè per qualche istante, poi scosse semplicemente la testa e mise il suo nome sull'annuncio, rimanendo poi un po' sorpresi per l'operare del foglio, il quale indicò alla Lyvellin il posto nel quale doveva andare.
Scudo alla mano e spada nel fodero, Elysandra si diresse nel luogo indicato senza esitazione, arrivando in una specie di radura dove, al centro, vi era un altare e, tutt'intorno, diversi spalti.
Aveva tutte le carte in tavola per essere un luogo di culto.
La ragazza controllò meglio le indicazioni sul foglio, per accertarsi di non essersi sbagliata, dopodiché, non sapendo esattamente cosa fare, si sedette su uno degli spalti liberi.
Magari sarebbe arrivato qualcuno a cui avrebbe potuto chiedere ulteriori informazioni, purtroppo c'era solo un signore che stava sonnecchiando e sarebbe stato estremamente scortese svegliarlo.

Elysandra non ebbe nemmeno il tempo per rilassarsi che la sua pergamena, quella sul quale aveva messo il proprio nome, iniziò a vibrare. La ragazza guardò incuriosita di quell'evento, e seguì con lo sguardo i successivi frammenti di pergamena, che andarono a formare un pentagono rovesciato.
Aveva appena firmato un patto con il demonio?
La mano della Lyvellin si portò, istintivamente sull'elsa di Alabastre e stava per sfoderarla, però si bloccò quando gli occhi di smeraldo della ragazza videro quel demonietto che impugnava una pergamena, che iniziò a leggere subito.
«Dormi? Ehi Principessa! Svegliasvegliasvegliasvegliasvegliasvegliasveglia!»
Al termine "principessa" Ely credeva che quel demone si stava rivolgendo a lei, invece andò a importunare quella povera persona che sonnecchiava, quello che la giovane paladina aveva deciso di non svegliarlo per non disturbare.
E venne svegliato da un piccolo lapillo, probabimente bollente. Ely si sentì in colpa di non averlo svegliato lei, con più calma e con più grazia.
«Io sono qui per spiegarvi tutto! Non per perdere mica il mio preziosissimo tempo! Che poi in realtà non è mio, ma è del mio Padrone e lui certo non vuole che io spenda il mio tempo a fare qualcosa di poco utile!» proseguì poi il demonietto mentre si appollaiava al centro della radura.
In tutto questo, Elysandra era parecchio confusa e non sapeva bene come comportarsi: se da un lato aveva un demone avanti, dall'altro quel demone sembrava il committente della caccia, quindi probabilente la cosa migliore da fare era aspettare.
Allora allora tutta la parte burocratica è stata già conclusa quando avete sottoscritto il contratto, quindi non preoccupatevi.
«Il vostro bersaglio, invero, è una cosetta piuttosto semplice: si chiama Lianfungo. Si tratta di una cosa verde, flaccidina che però è una specie di zucchina-boa-costrictor? Avete capito, no?»
«Nnnno.» disse Ely di getto, tentennando, guardò quel demonietto sempre più confusa mentre la mano si allontanava dall'elsa della spada. La ragazza aspettò con pazienza una spiegazione che non sarebbe mai arrivata.
Quel piccole essere, infatti, continuò a parlare, ininterrottamente, era un fiume in piena e mentre ciarlava indicò una direzione con il suo artiglio. Ely si voltò istintivamente per vedere dove indicava.
«Proseguite in quella direzione per circa quattrocentopassi, troverete una specie di altare come questo, solitamente il Lianfungo è lì a sonnecchiare, se sarete silenziosi potrete utilizzare l'effetto sorpresa.
Portate con voi questo piccolo gingillo che vi aiuterà a trovarlo: è una semplice sfera nera, quando una nebbia rossa la colora vuol dire che vi state avvicinando, più diventa rossa e più siete vicini.
Chiaro? Io sono sempre chiarissimo, quindi deve essere così!
Riprenderò la sfera alla fine della vostra battuta di caccia.»
Finito di parlare, lanciò quella strana sfera verso Ely, che afferrò per fortuna: appena presa se la rigirò fra le mani, osservandola con curiosità.
«Avete domande? Ora o mai più, sapete io ho cose importanti da fare, sapete che c'è un Drago che va cacciato? EH? Bhè, quelle sono questioni su cui perdere tempo!»
«Un drago?» ripeté Ely, stupita «Quindi questo "Lianfungo" è un drago? Quali sono i suoi punti deboli? Dobbiamo fare attenzione a qualcosa in particolare? Come ci aiuterà la sfera?» la ragazza era completamente impreparata e guardò il suo compagno, come se gli chiedesse una mano nel chiedere altre informazioni al demonietto.

Il demonietto era particolarmente di fretta, non ci voleva un genio per capirlo, ma rispose alle domande senza indugiare, fornendo preziose informazioni sulla preda che dovevano cacciare.
Purtroppo, Elysandra non poteva controllare il fuoco, né possedeva oggetti infuocati, e combattendo corpo a corpo doveva stare particolarmente attenta alle sue prese e a come si muoveva: il minimo passo falso e sarebbe finita male.
Non c'era altro da domandare, e far alterare ancora di più quel demone messaggero non era una cosa che Ely avrebbe voluto fare, non rimaneva che mettersi in marcia e stanare la bestia.
«La ringrazio del suo tempo.» disse, prima che il suo interlocutore scomparisse in una pozza di lava incandescente, un brutto spettacolo che la Lyvellin preferì non vedere, voltandosi verso il suo nuovo compagno di avventure.
Anche perché lui le aveva preso la mano per portasela vicino alla bocca, Ely si stava giusto abituando a non ricevere più trattamenti nobiliari da quando era entrata nei Cavalieri Celesti, e invece...
«Non abbiamo avuto modo di presentarci prima, permettetemi di rimediare. Regis, mia signora, incantato di conoscervi.»
La ragazza rispose con un sorriso composto, arrossendo giusto quel poco quando le facevano dei complimenti «È un piacere conoscerla, signor Regis. Io sono Elysandra Lyvellin, cadetta dei Cavalieri Celesti, Spade di Istvàn.» e rispose al suo inchino inchinandosi a sua volta.
«Suggerisco che voi andiate avanti, in quanto la vostra armatura vi fornisce indubbia protezione rispetto al mio umile vestiario. Io vi seguirò dalle retrovie, pronto a fornire supporto se la situazione lo richiede.» ora dovevano parlare di tattica e strategia, Ely annuì alla proposta di Regis, trovandola sensata «Non solo la mia armatura, ma anche la magia mi consentirebbe di difendermi meglio e di eludere gli attacchi del nemico.» aggiunse poi, per dare un quadro più completo a Regis delle proprie abilità.
Con la formazione appena scelta, si sarebbero incamminati nella direzione indicata dal demonietto, buttando di tanto in tanto un occhio sulla sfera ricevuta dal demonietto.

L'insolita coppia si avventurò dove era stato loro indicato, Elysandra si trovava in testa e, mentre si muoveva con leggiadria, tentava di far fare meno rumore possibile all'armatura, almeno così avrebbero avuto la possibilità di prendere il mostro-zucchina di sorpresa.
Il viaggio non durò molto, alla fine furono davvero trecentottanta passi, anche se la giovane soldatessa non si era messa a contarli, e i due arrivarono all'ingresso di una radura, al centro della quale vi era la preda che stavano cercando.
Eh sì, il mostro era una vera e propria zucchina, particolarmente cresciuta e con... una grande quantità di tentacoli.
Stando ben attenta a non fare troppo rumore, Elysandra si apprestò a sfoderare la spada, poi fu richiamata da Regis con una mano sulla spalla. Ely si voltò verso il compagno e si concentrò per decifrare i suoi gesti, non era bravissima in queste cose ma fece del suo meglio, anche perché se avesse capito una cosa per un'altra... sarebbe stato un problema.
Insomma, alla fine Regis voleva tagliarsi il braccio.
Nonono, intendeva sicuramente qualcos'altro, probabilmente intendeva dire che lui si sarebbe occupato dei tentacoli del mostro-zucchina, questo significava che lei avrebbe dovuto occuparsi del corpo principale: un blitz a massima forza, se non si abbatte ora il mostro, almeno gli avrebbero inflitto gravi danni.
Ely quindi annuì abbastanza convinta alla proposta di Regis, la ragazza spostò velocemente lo sguardo verso il nemico per accertarsi che non li avesse già scoperti, quando il suo volto tornò sul compagno rimase spiazzata, inizialmente perché l'uomo si stava togliendo la maglietta, poi perché gli spuntarono due ali e divenne anche lui... mostro.
La paladina sbiancò, non aveva mai visto una cosa del genere e non sapeva se fosse nemico o amico, e quando prese il volo la Lyvellin lo seguì con lo sguardo: alla fine stava seguendo il piano che aveva proposto.
Scosse velocemente la testa per riprendersi dallo shock, non era il momento di pensare a Regis, aveva un mostro da abbattere e doveva sfruttare il momento sorpresa quindi si avvicinò di tre metri verso l'altare dove giaceva l'obiettivo, poi concentrò la sua anima nella luce per teletrasportarsi vicino a quell'essere.
Una volta lì, avrebbe caricato Alabastre della sua essenza magica per poi sferrare un fendente di Luce sulla bestia-zucchina, tentando di colpire il corpo principale.

La lama lucente di Alabastre, potenziata dalla magia di Elysandra, tagliò senza problemi quella zucchina troppo cresciuta. La giovane paladina fece un passo indietro, osservando incerta il risultato delle proprie azioni.
Beh, aveva appena affettato una zucchina.
Era tutto troppo strano e silenzioso, c'era qualcosa che non andava, Ely fissò quella sottospecie di suo compagno come per chiedergli spiegazioni, poi la Lyvellin osservò l'oggetto che il demonietto le aveva dato prima ed indicava ancora l'obiettivo vivo, e anche il senso spiritico del cavaliere era in allerta.
Infatti, dalla zucchina appena tagliata uscì una nube rossastra che si diresse verso Regis, mentre dal fiore che Ely aveva ignorato qualche istante prima si rivelò essere il vero nemico, il vero Lianfungo... e adesso capì perché si chiama così: sembrava una spece di fungo con una moltitudine di liane!
Era inutile piangere sul latte versato, ora Ely avrebbe dovuto fronteggiare quella cosa verdeggiante che aveva davanti a sè, il quale non esitò a stendere le sue braccia verso la Lyvellin per far partire un gran numero di liane con degli spuntoni.
Istintivamente, la ragazza portò lo scudo davanti a sè e lo potenziò con la propria magia, poi indietreggiò per evitare di farsi circondare da quelle cose e tentò di tagliare le liane più vicine con Alabastre.
Tutto questo non solo per proteggersi dall'attacco per mostro, ma anche per attirare la sua attenzione e lasciare a Regis campo libero.