Un nuovo Mondo

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    Neutrale
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    GRAAAOOOWL!

    Un ruggito lacerò il silenzio della foresta, interrompendo la voce della ragazzina che subito si mise all'erta, così come il suo compagno che smise immediatamente la stupenda melodia con il violino per imbracciare invece lo strumento quasi fosse un arma, agitandolo verso una folta macchia di cespugli a pochi metri da noi.

    Neanche io potei rimanere indifferente all'atmosfera divenuta bollente e quindi con un gesto lento e calcolato, feci scivolare la mano sotto la tunica, afferrando saldamente la fredda elsa di spettro. Nel frattempo cercavo senza sosta l'origine del suono animalesco, teso come una molla ero pronto a tutto. Con pochi passi calcolati ci mettemmo uno schiena all'altro, formando un triangolo di difesa, molto basilare ma efficace, ognuno dava fiducia agli altri componenti del gruppetto e in cambio loro lo davano a lui.
    Rimanemmo in attesa per pochi minuti, ma mi parvero secoli; ogni rametto spezzato, foglia schiacciata, fruscio del vento, ci faceva sussultare all'unisono e stringere ancora più forte le nostre armi.

    Finalmente la bestia fece il suo ingresso trionfale, uscì spavalda da un cespuglio e senza paura alcuna si avvicino a noi, fermandosi a pochi passi. Grossa quanto tutti noi messi assieme, raggiungeva almeno il metro e mezzo di altezza, con una corporatura possente sostenuta da quattro grosse zampe provviste di zoccoli; il grugno era una vera collezione di corni e denti appuntiti, due minuscoli occhi rossi nascosti dalle lame ossee ci guardavano con sfida, come a scegliere chi avrebbe infilzato per primo.
    Con ancora più determinazione ci mettemmo a fronteggiare l'aggressore, ma più il momento dello scontro si avvicinava più la mia mente vagava, ogni sorta di pensiero mi passava per la mente, ma nessuno di questi era collegato alla paura, mai l'avevo provata da dove provenivo e di certo non avrei iniziato ora, ma c'era qualcosa di più, cosa?
    L'illuminazione mi colpì come un fulmine a ciel sereno, ma certo! Io non temevo la morte!

    Ehi... aspettate un attimo... perché non ho paura della fine eterna?
    Davvero mi interessa così poco della mia vita da non avere timore di perderla?


    Troppe domande mi affollavano la mente, mi sentivo stordito e per un secondo il mio corpo vacillò. Come se avesse ricevuto un segnale la bestia scelse proprio quell'istante per partire alla carica, come un missile si lanciò verso di noi, puntando prima alla ragazza, forse ritenendola la più debole del gruppo.
    Rimanemmo tutti come pietrificati, io ancora confuso non ebbi la velocità di riflessi per fare qualcosa, ma per fortuna ci pensò l'ultimo componente del gruppo a risolvere la situazione. Il violinista si lanciò contro la ragazza buttandola a terra e coprendola con il proprio corpo, proprio mentre l'animale lo superava in corsa calpestandolo con forza con i suoi pesanti arti, un sono di rotto mi fece trasalire.
    Possibile che fosse già morto? È così facile?

    Mentre io mi trastullavo con i miei quesiti la bestia si era già voltata ed era ripartita alla carica... questa volta diretta verso di me. Ma io non ero più confuso e mi voltai verso l'animale con la rabbia negli occhi. Aspettai fino all'ultimo e quando finalmente mi fu addosso, sguainai Spettro in tutta la sua magnificenza; la lama nera come notte catturò i riflessi della luna risplendendo di luce propria, per quella creatura era giunta la fine. Mossi l'arma come avevo imparato eoni prima, la caricai e poi con un potente fendente tranciai di netto la testa della bestia furiosa, mandandola a contorcersi sull'erba a pochi passi da me.
    Era finita.
    Il silenzio cadde sulla radura, ogni suono pareva sparito, tutto fu nero.


    Dopo aver controllato che l'animale fosse veramente morto, mi avvicinai ai due ragazzi e non fui sorpreso di trovarli conciati male. Pulii la spada e la nascosi ancora una volta nel manello, per poi mettermi in braccio entrambi i giovani. Durante le nostre discussioni avevo capito che dovessero venire da qualche parte nelle vicinanze e per questo mi misi in ascolto, non ci volle molto per scoprire una città li vicino, che da ora in avanti sarebbe stata la mia prossima meta.
    Feci un passo verso l'ombra di un albero li vicino e in un attimo la radura tornò vuota.
     
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