Lame e sabbie, roventi

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    Altresì ti ritrovasti
    Nel del Silenzio antro
    E non potesti più fuggire
    Da quell'incubo
    Che t'inseguiva
    Da sempre muto.

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    Discendendo per le dune, impervie e dorate, e dal sole decorate, il cavaliere e la rossa freccia si dispersero inspirando l'aria per l'uno nuova e per l'altro vecchia. Camminarono senza tregua dal luogo della caduta sin oltre l'orizzonte, ed il Silenzio che d'occhi nuovi s'era dotato osservò con crescente curiosità ogni dettaglio che riuscisse a raggiungere, imprimendo nella memoria la strada per un futuro ritorno, e la ragione che dietro ogni mossa si nascondeva.
    Non un granello di sabbia, non uno spicchio di luce, le candide nuvole, o l'alito caldo e rinfrescante del vento; andarono allontanandosi sempre più dal di lui, lasciando sol ricordi e sensazioni. Le orme che al di dietro si lasciavano, i discorsi che furono ascoltati e quelli che non vennero neppure iniziati; la fatica dell'ostinarsi su quella strada, calando e scalando, mentre gli stivali affondavano nelle sabbie e le gambe si issavano con fatica, il ringraziamento inconscio per il non aver bisogno di nutrimento, d'acqua od anche del rinfrescarsi.

    Giunse non molto più tardi della partenza il momento di fermarsi, poiché la mente del cavaliere fu attraversata da un pensiero fulmineo, durato meno d'un istante, eppur sufficiente perché decidesse di arrestare il passo e proporlo al compagno: un duello, a fil di spada, un desiderio di confronto e di mettersi alla prova; capire se ciò che aveva fatto sarebbe servito a qualcosa, comprendere se fosse pronto per ciò che lo attendeva e per il proprio destino.

    "Duello. Propongo uno scontro, una prova, una contesa."


    La limpida voce giunse presto alle orecchie dell'altro, trasportando idee e speranze.

    "Qui. In questo luogo, in queste lande."


    Essa descriveva tutto quel che occorreva, regalando sol quei dettagli che parevano necessari.

    "Addestramento. E ciò che avverrà, sarà il trovar maestro ed allievo."


    Ed ella preparò il terreno, allietando i suoni e predisponendo i corpi.
    E così, al nero figuro, restò sol da attendere l'altrui risposta, mentre in cuor suo veniva divorato dal Silenzio, che in attesa bramava.



    8dry9No
    Energie: 100%
    - - Stato Fisico: sano, ma non privo di stanchezza per il viaggio attraverso il deserto.
    - - Stato Mentale: Silenzio che dal profondo trama e brama.
    Riassunto: Primo post introduttivo, con proposta di duello.

    Tecniche Utilizzate:

    Passive:
    Silenzio - Inarrestabile
    Nessun'arma, mortale o sovrannaturale, immonda o celestiale, e di qualsivoglia origine, potrà mai fermare il Silenzio che incombe. Egli è morte eterna, che rincorre chiunque, arrivando alle spalle implacabile; puoi rallentarlo, imprigionarlo, nasconderlo, ma tornerà sempre e non avrai scampo.
    Cadrà il silenzio sulle ferite. Cadrà il silenzio sul dolore. Poiché essi semplicemente, non Sono.
    Ciò che è perso ricrescerà, ciò che è perduto ritornerà; corpo vuoto che avanza, privo di mente, privo di sangue, privo di cuore, non sarà la perdita di un arto o della testa a porre fine alla ricerca.
    Non esiste stanchezza, paura, o fatica.
    Egli è, inarrestabile.
    Arrendetevi ed accettate il giudizio inappellabile del Silenzio.
    (immortalità, eterna giovinezza, nessun bisogno di mangiare o bere, rigenerazione (off combat, in quest con consenso QM), insensibilità al dolore)

    Silenzio - Pace
    Cade il silenzio sulle gocce di sudore, sull'acqua che imperla la corazza, il ghiaccio non s’incrina ed il freddo non nuoce; gli elementi nascono e vivono solo per essere muti di fronte alla sua esistenza. Così che al cavaliere nulla importi dei torridi deserti che il ferro sciolgono o degli impervi ghiacciai che le giunture bloccano.
    (Passiva scenica di resistenza alle temperature da elementalist)

    Equipaggiamento:
    Silenzio - Corazzato
    L'armatura del silenzio, riluce di nero, dell'oscurità che lo segue.
    (armatura)

    Silenzio - Distruttore
    L'arma prima del silenzio, la lama del buio, forgiata con l'essenza stessa del suo padrone. Alta quanto il suo proprietario, essa è progettata per essere brandita con una o entrambe le mani, per portare distruzione in ogni dove e cancellare dall'esistenza qualunque minaccia.
    (1.90m di spada)
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    Guerriero solitario dall'animo nobile e dal cuore di ghiaccio

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    Atto I



    Shade of Black...~



    Descrizioni/Azioni
    "Parlato"
    Pensato




    Ogni falcata compiuta dal ramingo gli rammentava quanto quei granelli tediavan la sua persona, sì ostici da insinuarsi ovunque irritando non poco l'animo suo. Ei era abituato alle sterili lande del nord, oramai, la pallida neve ed i ghiacci, che seppur impongono un severo clima, tendono ad abbandonar le membra assai celermente. Belanavan nella mente sciocche congetture, invero, mentre lo sguardo era fisso sul neo naufrago, che non parea risentir del clima, nonostante la pesante bardatura oscura. Ancor la curiosità s'agitò nell'animo del prode, che avrebbe voluto veder il reale aspetto di colui che peregrinava al suo fianco, ammesso e non concesso che ne avrebbe avuto uno e non fosse stato una sorta di corazza senziente. Quante ne avea vedute, sicuramente l'esito di quel quesito non l'avrebbe stupito. Quanti pittoreschi individui catapultati ogni dì sul semipiano, magari per costoro lui, un mero umano, sarebbe stato un altrettanto singolar visione. Ma da umano qual'era, non gli era concesso sottrarsi alle sue debolezze fisiologiche: l'arsura avanzava, indi la lingua di Crimson andò ad umettar le labbra, sì da lenire quel fastidio, quando improvvisamente udì ancor la favella nell'immane accompagnatore, mentre s'arrestava tra le dune. Il rubino dei ghiacci fu costretto ad emularlo, sollevando il cipiglio ai verbi uditi.




    "Hai la necessità di questo? Adesso?"




    Esordì quasi ironico, Lance, allargando gli arti superiori in un gesto sì assai eloquente. Fu un pensiero effimero, fugace come i fastidi di quelle sabbie, ma successivamente la boriosa e tracotante indole del Cavaliere Scarlatto prese il sopravvento e non v'era alcuno in grado di arginare le sue folli idee. Il di lui sguardo mutò, quasi come non pazientasse altro che testar la sua perizia su un nerboruto astante. Avea trascorso una vita a lottar con avversari più gradi di lui, amava il rumore che facevano quando li abbatteva. Il fremito del cacciatore s'era destato, un impercettibile fulgore scarlatto s'infiammò nelle iridi per una manciata di secondi.




    "E sia, Black. Non v'è modo migliore di conoscer qualcuno se non lottando. Ma sarebbe oltremodo da stolti ferirsi o cagionar eccessivo impedimento alle nostre facoltà motorie, poiché il loco ove ci stiamo ubicando pullula di individui dalla dubbia moralità. Dunque badiamo bene a non eccedere."




    Quasi non riconosceva le parole pronunciate Crimson, eppur, evidentemente, un barlume di coscienza ardeva ancor nel suo corpo. Indubbiamente un lascito del fratello che arditamente permeava nella tempra del cavaliere. Non più di cinque metri dividevan i guerrieri, tutt'attorno solo sabbia e le pesanti orme su di essa impresse. Il palmo guantato dominante del ramingo raggiunse l'elsa alla cintola, snudando una delle fidate lame gemelle, portando la particolar lama innanzi al viso, come in guardia, liberando parzialmente le membra dall'eventuale impaccio della sua cappa scarlatta, che scostata sul dorso garriva alla stregua d'una bandiera.





    Nome: Lance
    Mana: 100%
    Armi: The Breaker Una coppia di lame gemelle assai particolari, invero, poichè taluna spada è stata forgiata a mò di Spirale, più simile ad una sorta di 'Trivella'. Peculiarità principe di codeste armi bianche è quella di fregiarsi d'una considerevole dote perforante, poichè, tramite un astuto congegno sito sulla guardia, colui che le brandisce è in grado di farle vibrare sin ad innescare il meccanismo che le renderà, per l'appunto, rotanti è assai ostiche da arginare, incrementando notevolmente le loro doti di perforazione e offesa. Futile rammentar che l'elsa è la medesima d'una qualsiasi arma convenzionale, è la superficie atta ad offender che prende la forma d'una Vite, ove l'apice accuminato e piccolo e propenso ad insinuar le difese e la lama cresce a forma conica verso la guardia. Quando il loro custode non attinge alla loro peculiarità la loro capacità d'offesa non è dissimile da quella d'una qualsiasi altra arma bianca di calibro medio. [Qualora verrà portato un attacco con le suddette-che implichi un consumo di mana per l'azionamento-questo sarà da considerarsi alla stregua di una tec di quel consumo.
    Consumo: Medio]

    Passive: Velocità e Destrezza +50%, Percezione, Resistenza Fisica Straordinaria e Istant Casting.
    Condizioni Fisica: Ottime.
    Condizione Psicologica: Pronto all'azione.
    Breve Sunto: Non necessario. Ps qualora vi fossero edit, essi sono al mero fine di rimuover vari ed eventuali errori di battitura.
    Abilità Attive: Nulla

     
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    Silenzio -<>- Black -<>- Cavaliere del Silenzio -<>- Scheda -<>- IMG

    Non per orgoglio, non per rimorso o vendetta, le sabbie verranno calcate dal sudore e dal sangue dei due novelli amici. Sol per sete, non d’acqua ma bensì di conoscenza, esse diverranno contenitori. E le fonti, dalle quali sgorgheranno i suddetti liquidi di vita, saranno proprio i due attendenti.
    La rossa freccia ed il nero metallo saranno testimoni e colpevoli d’ogni avvenimento, e ne diverranno bisognosi.

    Così, nel mezzo dell’infinito deserto, circondati da montagne tutte eguali, e percorrendo sentieri inesistenti, essi diedero inizio allo scontro che avrebbe sancito l’ulteriore passo per l’amicizia appena nata e la partenza per la missione del Silenzio.
    Non per violenza si mossero, non per uccidere, o per mutilare, poiché quello scontro sarebbe stato amichevole ed avrebbe visto frapporsi due amici.
    Così, entrambi posero le mani sulle else, e fecero assaggiare alle lame l’aria; estrassero le spade, e si misero in guardia, pronti a darsi battaglia.
    Nessun pensiero estraneo sfiorò la muta mente del corazzato, nulla poteva distrarlo dalla sua unica volontà di mettersi alla prova per la prima volta in quelle lande; in quel mondo estraneo, tanto diverso da quello che conosceva, aveva occorrenza di provare a sé e agli altri ciò che poteva essere in grado di fare e, sebbene si sarebbe trattenuto dal proporre uno scontro mortale, non avrebbe comunque abbassato la concentrazione di fronte al guerriero, per quei momenti suo nemico.

    “Addestramento. Ciò richiesi, e ciò sarà, per colui che chiamerò maestro.”


    Questa fu la risposta di Black agli ammonimenti, ed ancora una volta la limpida ed imperturbabile voce dipinse scenari presenti e futuri.

    Stretta nella destra, la fredda e nera lama scivolò lungo il metallo, oltrepassò il manto e compì un moto circolare; egli si posizionò col piede sinistro avanti e l’altro indietro, ponendo entro gli stessi termini le rispettive braccia. Ritrovando in sé quello spirito che non era suo, diede spazio al Silenzio, ed esso prese forza. Strinse, strinse tra le dita l’elsa, ed in essa permeò ogni intarsio, ne attraversò ogni fenditura: ed ella divenne parte di lui, prolungamento e prosequio delle membra.

    “Inizierò. Con permesso.”


    Avvertimento o forse minaccia, o nessuno dei due, venne pronunciato dal corazzato. Ed egli, diede l’avvio col primo colpo: s’avvicinò scattando, con poche falcate ridusse la distanza, ed esso fu portato orizzontalmente non appena giunto a portata anche solo con la parte finale dell’arma, dalla destra all’opposta, per poi proseguire con un secondo fendente di pari passo ma inversa direzione non appena si fosse avvicinato ulteriormente; sfruttando l’ampia portata della lama poteva colpire rimanendo oltre il metro e mezzo e così al riparo da immediati contrattacchi.
    Il primo attacco, debole, era atto a saggiare le difese altrui, mentre il secondo, più forte, era rivolto al tentare di spezzarle.
    Entrambi lanciati per tagliare all’altezza degli avambracci, ma anche sufficientemente facili da parare e bloccare, erano atti sia a testare le tecniche che l’effettiva forza propria ed opposta.

    In ultimo, ebbe l'intenzione di compiere un paio di passi indietro e rimettersi nella posizione originaria, essendo che sul finire si troverebbe nuovamente a poco più di quattro metri dalla rossa freccia.



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    Energie: 100% - 5% - 10% = 85%
    - - Stato Fisico: sano, ma non privo di stanchezza per il viaggio attraverso il deserto.
    - - Stato Mentale: Silenzio che dal profondo trama e brama.
    Riassunto: Estrae l'arma, parla, e si mette in posizione: braccia e gamba sinistre avanti, mentre le destre rimangono indietro, con la lama che segue il braccio come prolungandolo verso il lato. Quindi scatta verso Lance, e sfrutta la lunghezza della lama compiendo a circa 2 metri di distanza un attacco orizzontale (fisico consumo basso) da destra verso sinistra all'altezza dell'avambraccio avversario, e poi da poco più vicino uno uguale ma in direzione opposta (fisico consumo medio). Infine si allontana nuovamente riposizionandosi come alla partenza quasi nuovamente alla stessa distanza.

    Tecniche Utilizzate:
    Silenzio - La caduta
    La fredda lama risuona dell'energia del silenzio, pronta a calare sul malcapitato, trafiggerlo, inesorabile. Nessuna pietà, nessuna esitazione, in quel singolo colpo dotato della forza di una bestia, capace di strappare la vita in un attimo, potente al punto da attraversare una corazza, distruggere un muro e aprire squarci nel terreno.
    (offensiva fisica bassa)
    Silenzio - La caduta
    La fredda lama risuona dell'energia del silenzio, pronta a calare sul malcapitato, trafiggerlo, inesorabile. Nessuna pietà, nessuna esitazione, in quel singolo colpo dotato della forza di una bestia, capace di strappare la vita in un attimo, potente al punto da attraversare una corazza, distruggere un muro e aprire squarci nel terreno.
    (offensiva fisica media)

    Passive:
    Silenzio - Inarrestabile
    Nessun'arma, mortale o sovrannaturale, immonda o celestiale, e di qualsivoglia origine, potrà mai fermare il Silenzio che incombe. Egli è morte eterna, che rincorre chiunque, arrivando alle spalle implacabile; puoi rallentarlo, imprigionarlo, nasconderlo, ma tornerà sempre e non avrai scampo.
    Cadrà il silenzio sulle ferite. Cadrà il silenzio sul dolore. Poiché essi semplicemente, non Sono.
    Ciò che è perso ricrescerà, ciò che è perduto ritornerà; corpo vuoto che avanza, privo di mente, privo di sangue, privo di cuore, non sarà la perdita di un arto o della testa a porre fine alla ricerca.
    Non esiste stanchezza, paura, o fatica.
    Egli è, inarrestabile.
    Arrendetevi ed accettate il giudizio inappellabile del Silenzio.
    (immortalità, eterna giovinezza, nessun bisogno di mangiare o bere, rigenerazione (off combat, in quest con consenso QM), insensibilità al dolore)

    Silenzio - Pace
    Cade il silenzio sulle gocce di sudore, sull'acqua che imperla la corazza, il ghiaccio non s’incrina ed il freddo non nuoce; gli elementi nascono e vivono solo per essere muti di fronte alla sua esistenza. Così che al cavaliere nulla importi dei torridi deserti che il ferro sciolgono o degli impervi ghiacciai che le giunture bloccano.
    (Passiva scenica di resistenza alle temperature da elementalist)

    Equipaggiamento:
    Silenzio - Corazzato
    L'armatura del silenzio, riluce di nero, dell'oscurità che lo segue.
    (armatura)

    Silenzio - Distruttore
    L'arma prima del silenzio, la lama del buio, forgiata con l'essenza stessa del suo padrone. Alta quanto il suo proprietario, essa è progettata per essere brandita con una o entrambe le mani, per portare distruzione in ogni dove e cancellare dall'esistenza qualunque minaccia.
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    Edited by Lost Silence - 11/6/2018, 11:33
     
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    Guerriero solitario dall'animo nobile e dal cuore di ghiaccio

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    Atto II



    The Sharp Sound Of Blade...~





    La cortesia adoperata dal cinereo astante era un lusso a cui il Predatore scarlatto non era più avvezzo, ma alcunché lo disturbava di quei modi. Le risa, sin a poc'anzi trattenute, furon notevolmente più marcate quando l'uomo dalla ferrea bardatura lo apostrofò come maestro. Ei medesimo era il primo ad esser consapevole che fosse una mera menzogna dettata dalle circostanze, ma fu acuto nel supportare il giubilo del momento, mentre il possente innanzi ad ei, munito di un equipaggiamento assai valido, s'accingeva a palesar la sua tetra mannaia. Dunque, Davide abbigliato della sua cappa scarlatta e del suo furore ancestrale stava per battersi contro un temibile Golia, che parea esser nato per disputar singolar tenzoni.




    "Non sarò tuo maestro, ma tuo compagno!"




    Il colosso corazzato intraprese una marcia verso la figura dell'emissario del nord, che inamovibile rimase, sin quando la controparte sua non vibrò il primo fendente. Invero, in un frangente diverso avrebbe eluso con ampia facilità quel fendente in quell'aggressione sì scialba e banale, ma la situazione attuale non lo richiedeva, indi pavido di alcunché rimase, seguendo con felino sguardo taluna movenza grezza del suo antagonista, acquisendo proverbialmente uno sguardo scaltro e deciso, boria e tracotanza avean abbandonato la superficie del viso suo, sì efebico, lasciando spazio alla mera genuinità dell'indole di guerriero che smaniava da ogni fibra del suo essere. Il colpo incontrò l'avambraccio a manca, reo di aver compiuto uno spostamento in fallo in cerca di una completa elusione, parte delle logore vesti fu lacerata nella locazione interessata, lasciando scorgere una lieve ferita non invalidante, mitigata dalla linfa sua che s'era addensata nella porzione intaccata, come in un reticolato purpureo visibile suo niveo derma. Emozione di sorta tradì il ramingo, se non un lieve strider di denti, che emulò l'assalto di poc'anzi per annullare il secondo colpo in arrivo. Austerità, risolutezza e collera furon coadiuvate nella stoccata, mentre la singolar lama sua vibrava grazie all'astruso meccanismo azionato. Se così non fosse stato, probabilmente mai avrebbe tratto vantaggio dall'incrocio di quelle armi, trovandosi così sopraffatto dall'insostenibile vigore dell'avversario. La veemenza istillata da Crimson in quell'aggressione fu invidiabile e portata con tutta la propria massa, in un esecuzione pressoché inimitabile, con cui parea ostentar le sue doti di schermidore provetto. Lo scintillar del metallo e le annesse fiamme da esso partorito testimoniavan la valenza e la forza di ambo i guerrieri, ma nonostante ciò il predatore fu costretto ad arretrar di mezzo passo, mentre tatticamente il nerboruto corazzato indietreggiava in un gioco di allungo. In quel medesimo istante, assai fugace ed impercettibile, il Cavaliere partorì il suo attacco al novello naufrago, mentre l'arto mancino era ancor disteso lungo le membra e quello dominante stringeva salda l'arma sua. Sei varchi dimensionali distorsero la realtà, circondando l'energumeno, da ogni foro spaziale una daga fisica s'avventò avidamente sul bersaglio, recando seco spesse catene, ancorate oltre le distorsioni dimensionali, nel tentativo di ledere ed intrappolar in un groviglio di metallo la preda. Una bardatura sì ampia ed un arma altrettanto imponente non garantivano un ampia mobilità e quelle fitte spire avrebbero incrementato il disagio, sin a privar totalmente l'avversario della mobilità, nelle ipotesi meno rosee. Se la mortifera tela fosse stata tessuta a dovere, per il ramingo non sarebbe stato assai arduo far breccia nelle difese di Black, utilizzando quella sua peculiarità che sovente lo rendeva una letale nemesi: la sua celebre celerità. Il vivido sguardo cremisi scorgeva l'operato suo dalla distanza che gli garantiva un'incolumità strategica, mentre le daghe eran in procinto di interessar zone nevralgiche per portar a termine la loro subdola mansione.





    Nome: Lance
    Mana: 100% - 10% - 10% = 80%
    Armi: The Breaker Una coppia di lame gemelle assai particolari, invero, poichè taluna spada è stata forgiata a mò di Spirale, più simile ad una sorta di 'Trivella'. Peculiarità principe di codeste armi bianche è quella di fregiarsi d'una considerevole dote perforante, poichè, tramite un astuto congegno sito sulla guardia, colui che le brandisce è in grado di farle vibrare sin ad innescare il meccanismo che le renderà, per l'appunto, rotanti è assai ostiche da arginare, incrementando notevolmente le loro doti di perforazione e offesa. Futile rammentar che l'elsa è la medesima d'una qualsiasi arma convenzionale, è la superficie atta ad offender che prende la forma d'una Vite, ove l'apice accuminato e piccolo e propenso ad insinuar le difese e la lama cresce a forma conica verso la guardia. Quando il loro custode non attinge alla loro peculiarità la loro capacità d'offesa non è dissimile da quella d'una qualsiasi altra arma bianca di calibro medio. [Qualora verrà portato un attacco con le suddette-che implichi un consumo di mana per l'azionamento-questo sarà da considerarsi alla stregua di una tec di quel consumo.
    Consumo: Medio]

    Passive: Velocità e Destrezza +50%, Percezione, Resistenza Fisica Straordinaria e Istant Casting.
    Condizioni Fisica: Lieve ferita all'avambraccio, non invalidante grazie alla resistenza straordinaria.
    Condizione Psicologica: Assorto dalla lotta.
    Breve Sunto: Lance viene colpito dal primo attacco all'avambraccio e para il secondo usando un'attacco della stessa portata, attaccando subito dopo con un medio. Ps qualora vi fossero edit, essi sono al mero fine di rimuover vari ed eventuali errori di battitura.
    Abilità Attive: Vortex Lance chiama all'appello un'indefinito corteo di lame, che si dipaneranno tutt'attorno alla figura dell'attuale preda, ad un minimo segno o pensiero del caster, la moltitudine di lame si abbatterà in successione, o contemporaneamente, sull'avversario, tentando di seppellirlo sotto la pressione dell'acciaio, le spade che si avventeranno tenteranno di ledere le sue membra o le eventuali difese sue, al fine di insinuarsi tra le carni. Caduna lama avrò al seguito una robusta catena, ancorata alla dimensione ove appartiene l'arma tramite fessure dimensionali, che tenterà di inviluppare la vittima in un ingarbugliato groviglio d'acciaio. Alla stregua di rostri, codesto espediente è atto a invalidare le movenze dell'antagonista in una fitta tela tessuta dal mero metallo. [Consumo: Medio, Evocabili Sei spade. Raggio d'azione Sette metri.]
    The Breaker [Medio]

     
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    Silenzio -<>- Black -<>- Cavaliere del Silenzio -<>- Scheda -<>- IMG

    Non esistette termine disatteso, in quel disaccordo di movenze ed intrattenimento. Danzarono, dando inizio a quel ballo ch’essi ricorderanno per molto e molto tempo, ricreando scontri epocali e facendo vibrare nell’aria gli echi delle loro gesta, muovendosi passo dopo passo diedero forma alla sequela di attacchi e difese, ed insieme si fusero in un unico essere composto di lame vorticanti.
    La sabbia divenne campo di battaglia, il sole fu testimone, ed il deserto stesso il confine; si intrecciarono le anime dei combattenti per prendere e dare a vicenda.

    Il primo che diede inizio alle offensive fu il corazzato, lanciatosi con forza ed impeto, eppur facilmente contrastato dall’altrui difesa: subì il primo, poi, con movimenti leggeri e precisi, la rossa freccia deviò il secondo colpo forte del meccanismo rotatorio della propria arma, ed evitò ferite che altrimenti avrebbero potuto portar problemi: si rivelò quindi degno del suo essere stato designato come maestro, ed il Silenzio se ne compiacque. Egli osservò, con vivido ma celato interesse la lama ricurva ed il suo roteare, curioso di conoscerne i segreti, ed altrettanto attento al che essi non gli si riversino addosso in cerca di vendetta e rivalsa.

    Non ebbe, però, il tempo o il modo di mostrar tutto ciò, poiché l’avversario partì immediatamente al contrattacco.

    Nel dintorno del nero figuro s’aprirono numerose fratture nello spazio, varchi verso un’altra dimensione, e da essi fuoriuscirono come fossero tentacoli del Kraken un nugolo di catene portate da altrettante daghe; esse, s’avventarono desiderose non di sangue ma bensì di legare e bloccare; esse, si portarono e diressero per ledere e provocar dolore, per impossibilitare al movimento e per intrappolare. Esse, raggiunsero il metallo, e lo graffiarono, tagliarono, colpirono con veemenza.

    E fu a quel punto che iniziarono a divenire cenere.

    Nel dovunque incontrarono la difesa di Black, in ogni punto ove lo stridio di metallo contro metallo urlava, si disgregarono; divennero polvere, né più né meno che pulviscolo che come un’aura circondava il cavaliere, donando alla sua di lui figura un aspetto assai differente; in ricordo, in memoria di ciò che rappresenta, ai di lui occhi assunse un significato ben più profondo dell’apparenza. L’aria, divenne come permeata di una sensazione di abbandono e di tristezza, palpabile al solo posarvi gli occhi addosso, e man mano che si disgregavano non facevano altro se non aumentarla; e lui doveva porvi fine, poiché non la sopportava.
    Scavandosi una via tra gli anelli, trasformando ogni cosa incontrasse in nulla più di frammenti portati via dall’aria, il corazzato menò un fendente al vuoto con tutta la lunghezza che l’arma gli permetteva, da sinistra a destra, e lanciò verso Lance il silenzio incombente. Quel movimento aprì un varco nell’insieme di lacrime metalliche, le spazzò via, consentì al vento di portarle lontano da lui e lo liberò dal gioco dei sentimenti, così che potesse spingersi oltre ancora una volta, e nuovamente cadere preda di quell’entità che dimorava nella sua mente.

    Ed il Silenzio ricadde sui di lui pensieri, e nulla più fu in grado di sentire.
    Partì il secondo atto, e l’oscurità divenne una casa.

    Scattò, sfruttando la forse altrui disattenzione causata dal movimento inaspettato per uno con una massa tanto grande; corse, veloce come e più di quanto chiunque potesse mai sperare di essere; si mosse, ed in un istante gli sarebbe giunto poco dietro le spalle, un metro e poco più, per poi tentare di colpire.
    Con un colpo ch’era in direzione opposta di quello appena effettuato, dato col piatto della lama diretto alla schiena altrui; così, da, secondo il piano, distrarlo ulteriormente e spingerlo in avanti consentendo di infliggergli un ulteriore danno. Ritraendosi indietro, e sferzando quindi dall’alto verso il basso, avrebbe per ultimo provato a prenderlo sulla testa ancora una volta col piatto.

    E, conclusa questa seguenza d'attacchi, ne sarebbe seguito un rimettersi in guardia con la lama in diagonale a frapporsi fra loro due.


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    - - Stato Fisico: 6 tagli sparsi sul'armatura e qualcuno poco più in profondità (meno di un basso ognuno).
    - - Stato Mentale: Silenzio che prende il controllo.
    Riassunto: osserva con interesse le mosse di Lance. Subisce inizialmente l'attacco con le catene e le daghe riportando qualche taglio, per poi liberarsene con una difesa (media). Apre quindi un varco nella polvere con un fendente da sinistra a destra, utilizza uno scatto rapido (basso) con l'intento di portarsi circa un metro dietro Lance, ed effettuare un attacco da destra a sinistra col piatto della lama diretto alla schiena (base).
    In ultimo, porterebbe la spada in alto e la farebbe ricadere sempre di piatto sulla testa altrui (base).
    Come conclusione, si posizionerebbe in posa di guardia, con la lama posta in diagonale a frapporsi fra di loro.

    Tecniche Utilizzate:
    Silenzio - Intoccabile
    Il silenzio non può essere scalfito, il silenzio non può venire ferito, il silenzio non si può colpire. Qualsivoglia genere di offensiva scivolerà lungo la sua corazza senza sfiorarla, si consumerà compiendo attrito con la stessa ma senza davvero toccarla; impossibilitata a raggiungere la superficie, l'offensiva svanirà nel nulla senza lasciare traccia alcuna su di lui.
    (difesa fisica media)
    Silenzio - Inseguimento
    E' veloce, troppo veloce, il silenzio si muove con la velocità di una parola. In un istante ti è addosso, e non potrai sfuggire alla condanna.
    (scatto rapido basso)

    Passive:
    Silenzio - Inarrestabile
    Nessun'arma, mortale o sovrannaturale, immonda o celestiale, e di qualsivoglia origine, potrà mai fermare il Silenzio che incombe. Egli è morte eterna, che rincorre chiunque, arrivando alle spalle implacabile; puoi rallentarlo, imprigionarlo, nasconderlo, ma tornerà sempre e non avrai scampo.
    Cadrà il silenzio sulle ferite. Cadrà il silenzio sul dolore. Poiché essi semplicemente, non Sono.
    Ciò che è perso ricrescerà, ciò che è perduto ritornerà; corpo vuoto che avanza, privo di mente, privo di sangue, privo di cuore, non sarà la perdita di un arto o della testa a porre fine alla ricerca.
    Non esiste stanchezza, paura, o fatica.
    Egli è, inarrestabile.
    Arrendetevi ed accettate il giudizio inappellabile del Silenzio.
    (immortalità, eterna giovinezza, nessun bisogno di mangiare o bere, rigenerazione (off combat, in quest con consenso QM), insensibilità al dolore)

    Silenzio - Pace
    Cade il silenzio sulle gocce di sudore, sull'acqua che imperla la corazza, il ghiaccio non s’incrina ed il freddo non nuoce; gli elementi nascono e vivono solo per essere muti di fronte alla sua esistenza. Così che al cavaliere nulla importi dei torridi deserti che il ferro sciolgono o degli impervi ghiacciai che le giunture bloccano.
    (Passiva scenica di resistenza alle temperature da elementalist)

    Equipaggiamento:
    Silenzio - Corazzato
    L'armatura del silenzio, riluce di nero, dell'oscurità che lo segue.
    (armatura)

    Silenzio - Distruttore
    L'arma prima del silenzio, la lama del buio, forgiata con l'essenza stessa del suo padrone. Alta quanto il suo proprietario, essa è progettata per essere brandita con una o entrambe le mani, per portare distruzione in ogni dove e cancellare dall'esistenza qualunque minaccia.
    (1.90m di spada)
    PTARUby
     
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