[LAM] Viaggio.

« “La diritta via smarrita” … certo è così che comincia il Viaggio ».

(Stefano Lanuzza)

Sentiero, Feudo del Qídằo.
Presidio Occidentale, Endlos.

La strada che conduceva al Nishikaigan non era particolarmente curata come i sentieri dell'Est o le strade di Laputa, tuttavia poteva definirsi in qualche modo tranquilla: percorsa periodicamente da numerosi gruppi di mercanti, tutti rigorosamente scortati, poteva certamente definirsi uno dei luoghi più sorvegliati di quelle terre a seguito della guerra. Certamente, un viaggiatore come Augustus (per il quale la voglia di morire -di nuovo- non era esattamente uno dei suoi istinti primari) poteva ritenerla la scelta migliore, ed era stata l'Alfiere stesso ad indicargliela. Così era sceso all'Approdo di Klemvor, percorrendo con una scorta l'unica strada controllata dai soldati laputensi che portava ad Occidente; giunto al confine con il Qídằo si era congedato con chi era stato così carino da proteggerlo, dunque aveva continuato il suo viaggio da solo.
In quella che si era rivelata una luuuunga ma piacevole passeggiata, il Numerologo non aveva quasi incontrato nessuno, e le uniche creature intraviste erano stati due leprotti in amore.

Quando l'alba del secondo giorno ad Ovest sorse, pochi minuti dopo esser ripartito da una sosta per la notte, finalmente Augustus ebbe modo di scoprire che in quel posto un po' selvaggio ci fossero anche delle persone: un viandante camminava infatti sullo stesso sentiero, ma in direzione opposta. Portava un mantello nero sul capo, ragion per cui -a quella distanza- non era possibile scorgere i lineamenti del volto, con delle rifiniture rosse e gialle ai bordi. Gli abiti che si intravedevano sotto di esso ad ogni passo erano quelli di un comune viaggiatore, e lo era anche il suo bastone: lungo, di legno contorto, ma con una bizzarra sfera rossa in cima.

Camminava tranquillo e a passo moderato, finché anche lui non si rese conto del viaggiatore che gli giungeva incontro. Sobbalzò per un attimo, poi iniziò a sbracciarsi, come se lo stesse invitando a raggiungerlo più rapidamente.

« “La diritta via smarrita” … certo è così che comincia il Viaggio ».

(Stefano Lanuzza)

Sentiero, Feudo del Qídằo.
Presidio Occidentale, Endlos.

Quando Augustus rispose al cenno dello sconosciuto con la propria destra, il suo corteo fu presto sguinzagliato con un intelligente gioco d'anticipo. Prevenire -infondo- era meglio che curare, e diversi passi dividevano i due viandanti, abbastanza per tentare una fuga, qualora vi fosse stato un qualche segnale negativo.

Salve!

Non vi erano tuttavia pericoli nell'aria, e nemmeno il violento odore di zolfo che il povero Numerologo poteva ricordare benissimo dall'ultima visita alla dimora del "caro" Asmodeous. A dire il vero, quello sconosciuto non emanava affatto odore, il che era bizzarro: ciascuna creatura si distingueva dalle altre grazie ad una propria fragranza ed i viandanti non erano certo famosi per i frequenti bagni nell'acqua di rose.



-Salve a lei, signore! Volevo solo avvisarla che non le conviene proseguire per questa strada!- disse lo strano tipo con voce cordiale, il tutto mentre continuava ad avvicinarsi (e gli spiriti indagavano) -Io stesso son dovuto tornare indietro: cambierò strada al prossimo bivio...

Se la paura del Numerologo nasceva dalla possibilità di ritrovarsi per la seconda volta vittima di un qualche demone infernale, il suo corteo avrebbe presto avuto modo di tranquillizzarlo, dato che l'interlocutore non lo era affatto. In verità, non si trattava nemmeno di un umano o qualcosa di spiritualmente simile: ne indossava l'aspetto, ma il suo "spirito" -se così era possibile chiamarlo- rientrava in una qualche categoria del tutto sconosciuta a quella che era l'esperienza di Augustus o i temi dei suoi studi.
Forse qualcuno dei suoi spiritelli, fissandolo con curiosità, avrebbe potuto lasciarsi sfuggire uno "zero" nel tentativo di definirlo con una parola soltanto. Nulla di più... e nulla di meno.

-Se posso saperlo, lei dove era diretto?- quando fu più vicino, abbastanza per scorgerne chiaramente i lineamenti del volto, si abbassò il cappuccio, rivelando un viso giovane ed allegro, incorniciato da capelli scuri in uno strano taglio a caschetto -Io devo arrivare alla frontiera con il Nishikaigan: ho una mappa dell'Ovest, ma non sono mai passato per altre vie... vorrei sapere se per caso era a conoscenza di quelle più sicure.

« “La diritta via smarrita” … certo è così che comincia il Viaggio ».

(Stefano Lanuzza)

Sentiero, Feudo del Qídằo.
Presidio Occidentale, Endlos.

La mia meta è Shiju, in verità.

Nel sentire quella parola, il girovago sembrò illuminarsi d'immenso, ma rimase comunque in silenzio, in attesa che Augustus terminasse di parlare.

Senta buonuomo, in realtà forse può aiutare me.
Sono abbastanza sicuro di dover invece proprio proseguire su questa strada, quindi...emh...cosa mi aspetta?
Cosa l'ha costretta a tornare sui suoi passi?
Devo preoccuparmi?
Ho una certa fretta di giungere a destinazione e vorrei evitare di dover prendere altri e più lunghi sentieri.

Sull'espressione dello sconosciuto calò un'ombra, e non fu panico o prevedibile sconforto per la brutta situazione in cui versavano le strade occidentali di Endlos... piuttosto un'evidentissima insofferenza. Si prese comunque qualche istante per riflettere, così da raccontargli per sommi capi quanto aveva visto con i suoi occhi.

-Se vuoi rimanere vivo, e sono abbastanza sicuro che lo vuoi, ti consiglio di lasciar perdere. I villaggi sulla strada, quelli con le locande per noi viaggiatori, sono stati presi dagli Youkai, e ti assicuro che non ne ho mai visti di così ben organizzati tutti assieme. Credo sia in atto una qualche brutta offensiva... ed è un miracolo che non mi abbiano visto, forse troppo impegnati a fare altro. Mangiare la gente o stuprare ragazzine, insomma. In compenso... anche io devo andare a Shiju.

Nonostante desse tutta l'idea di essere un'esperienza da far accapponare la pelle, il ramingo ne parlava con calma serafica, quasi fosse un vecchio aneddoto ormai addolcito dal tempo trascorso. Eppure non mentiva, ed Augustus poteva in qualche modo capirlo.

-Sono in affari con Hideo Teeka, il Nobile Capofamiglia di Berjaska. Mi ha convocato come suo consigliere durante un'importante riunione- lo disse estraendo un piccolo rotolo di pergamena da un contenitore legato alla cintola -Considerando che andiamo nello stesso posto e siamo entrambi di fretta, che ne dici di andarci assieme per questo percorso a sud? Lo usavano gli Alfieri durante le prime invasioni perché è poco visibile da lontano e non è molto conosciuto. Se siamo in due, abbiamo maggiori probabilità di evitare situazioni spiacevoli.

Con il dito guantato indicò il suddetto percorso, ed il Numerologo poté notare che non fosse poi troppo lungo rispetto alla via principale, anche se percorreva il Kijani Fahari (e forse grazie al bosco passava inosservato, se era vero quanto appena detto).

-Allora, che ne pensi? Comunque mi chiamo Zakar, sono felice di fare la tua conoscenza!

« “La diritta via smarrita” … certo è così che comincia il Viaggio ».

(Stefano Lanuzza)

Sentiero, Feudo del Qídằo.
Presidio Occidentale, Endlos.

Di che affari vi occupate?
Devo dire che mi ha colpito la vostra giovane età e sapere che siete addirittura un consigliere di un Capofamiglia!

-Caro ragazzo, devi sapere che nelle terre Occidentali a stento si superano i cinquant'anni di vita...- riposta la mappa nel proprio contenitore, il viaggiatore invitò l'altro a ripercorrere i passi in sua compagnia, così da modificare strada al primo bivio che avrebbero incontrato -Ma... si, sono un mago e conosco alcuni trucchi per mantenermi giovane.

Un occhiolino in simpatia chiuse brevemente la faccenda.

-In realtà, sono in affari con quella famiglia perché possiedo un territorio su Berjaska e dispongo di un piccolo esercito abbastanza qualificato. Non si tratta che di un centinaio di soldati, ma i Nobili sanno solo pretendere, ancor più quando si sentono in pericolo- sospirò, abbastanza seccato da quella situazione -Non amo la politica, ma preferisco infilarmici dentro e monitorare la situazione, piuttosto che dare a un uomo qualunque qualcosa che mi appartiene, senza nemmeno sapere l'utilizzo che ne vuol fare. Credo lo farebbe chiunque...

I passi del viandante erano leggeri e spediti, segno che fosse almeno un grande camminatore. Il bastone che stringeva nella mano lo aiutava ad avanzare con calma, fungendo come leva lì dove il terriccio era sconnesso, o apparivano dei brutti dislivelli.

-Ma parlami di te: come mai uno straniero vuole raggiungere una zona tanto remota di un Presidio allo sbando come l'Ovest?

« “La diritta via smarrita” … certo è così che comincia il Viaggio ».

(Stefano Lanuzza)

Sentiero, Feudo del Qídằo.
Presidio Occidentale, Endlos.

Mago di che tipo?
Tipo uno di quelli che fa esplodere fuochi d'artificio?
O forse uno di quelli che in realtà è pieno di verruche sul naso lungo ed adunco?

Nonostante il mondo fosse pieno di gente molto permalosa, quel tipo strano sembrò non prendersela particolarmente per le domande; si limitò a sghignazzare, velando tutto con un alone di mistero e limitandosi a rispondere con un generico "circa", che poteva voler dire tutto o niente, a seconda del caso.

Sono un messaggero che ha bisogno di parlare con le Nobili famiglie che saranno presenti.
Porto un messaggio importante che non può essere sottovalutato.

Non fu un caso -o per semplice imitazione- che il Numerologo facesse altrettanto. Il viandante lo notò, ma non apparì particolarmente insistente sul tipo di messaggio; sembrava invece più curioso di conoscere l'identità del mandante, ma non si espose in modo diretto. Non fu quindi chiaro se il suo rimanere in argomento fosse solo dettato da genuina e fanciullesca curiosità, oppure cercasse realmente informazioni.

-Oh, capisco. Da dove hai detto che venivi?... oh, eccolo!

In effetti, avrebbe pure continuato, ma il famoso e tanto sperato bivio apparve oltre un avvallamento proprio in quell'istante; a quel punto dovettero fermarsi, controllare la mappa e cambiare strada, riponendo le proprie speranze in quella scorciatoia che sconfinava ad Undarm e che -magari- era passata inosservata agli Youkai che dal Nord avanzavano molesti verso il Sud dell'occidente endlossiano.

-Spero che tu non soffra di allergie, ragazzo- avrebbe chiuso, cercando di buttare la loro pessima situazione sul ridere -Ho come la sensazione che ci sia troppa vegetazione per i miei gusti, su questo percorso...