[CC] Nos Pensées

Medea Fole VS Elysandra Lyvellin

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    Si erano messe d'accordo durante quella cena, il primo incontro in assoluto delle due giovani donne. A dire il vero, ancora Medea non riusciva a darsi una ragione precisa rispetto all'aver raccolto la richiesta di Elysandra al di là di un superficiale “tanto per”; forse, proprio perché non ce n'era mai stata davvero una, e la donna ci stava rimuginando più del necessario.

    Stava aspettando seduta ai bordi di un polveroso spiazzo di terra battuta, armeggiando nervosamente con il fodero della spada fra le mani, e di tanto in tanto ricambiando le occasioniali occhiate che le venivano lanciate dalle guardie locali. Sguardi di curiosità, di solito, o nel peggiore dei casi di contenuta diffidenza nei confronti di un'estranea armata all'interno del loro campo d'addestramento; campo a cui Medea era stato concesso ufficialmente accesso, tra l'altro.
    C'erano anche uomini che si soffermavano a fissarla più a lungo, e quelli erano coloro che la straniera evitava di più con un misto di fastidio ed imbarazzo, talvolta fino al punto di cambiare postazione qualora ella avesse avvertito troppa insistenza nel loro interesse.

    Alzò il capo verso il cielo, facendo per sdraiarsi sull'aiuola dietro di sé ma fermandosi realizzando che probabilmente non era permesso dal regolamento della caserma. Se non altro, rifletté, era una bella giornata: il sole del primo pomeriggio sfiorava con gentilezza la pelle chiara di lei senza scottarla e non c'era un filo di vento a soffiare.
    Laddove in altre circostanze un tempo simile l'avrebbe chiamata ad un dolce riposo, Medea continuava picchiettare impazientemente i talloni per terra, come se volesse iniziare il più presto possibile per togliersi il pensiero di torno. Anche se si trattava di un semplice allenamento.

    Non era sicurissima di voler davvero combattere. Dopo la sua sconfitta contro Brynjar Lloyd di recente, con le cicatrici che ancora bruciavano (ma era un dolore fantasma, evocato più dai suoi ricordi che dal suo corpo), aveva perso buona parte della sua voglia di mettersi in gioco. Si trattava di un misto di perdita di un senso, ora che aveva indiscutibilmente concluso, fallendo, il compito auto-assegnatosi, e di paura, perché aveva paura di farsi di nuovo male come allora. Allora aveva quasi perso la vita, da quel poco che riusciva a ricordare.

    Riflettendoci, si poteva giungere alla conclusione che Medea avesse acconsentito a quello scontro anche per provare a riempire in parte quella specie di vuoto imponendosi anche solo la più minuscola delle direzioni per il più corto ed inconseguente dei cammini. Un modo per costringersi a fare anche solo un passo in più, sperando forse di trovare un motivo per farne un altro ancora poi.

    « Hey. »
    Niente più che un dittongo come saluto, accompagnato da un semplice cenno della mano. Medea si erse in piedi, mettendo fin da subito una mano all'elsa della spada. Un gesto istintivo, ma non estrasse ancora l'arma. Si levò invece il cappello, che posò a terra con cautela, dove non avrebbe dato fastidio a nessuno né sarebbe stato (auspicabilmente) danneggiato.
    Ci teneva, a quel copricapo.


    Medea FoleStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Nervosa
    Energia: 110/110
    Passive: Anti-Malia, Mana +10%, Manipolazione dei tre stati dell'acqua, Resistenza al freddo
    Born wary, and wary for a living
    Non si tratta altro che della naturale diffidenza di Medea verso chiunque le stia intorno, rafforzata col tempo dalla sua carriera, breve ma intensa, nella Guardia Cittadina. Il suo animo rimarrà dunque inflessibile di fronte a chiunque si presenti di fronte a lei.
    [Anti-Malia]

    Magic Proficiency
    Fin dalla nascita, ogni persona nel suo mondo ha dentro di sé un elemento, anche non nel senso stretto del termine, alla quale essa è particolarmente affine. Questa affinità può essere identificata con un concetto, a propria volta espresso con una parola intorno alla quale possono orbitare numerose altre. Helen Kleinveld, per esempio, utilizza l'elemento della "Distruzione", Brynjar Lloyd quello dell'"Imprigionare", e così via.
    Nel caso di Medea, invece, è semplicemente "Acqua". Essendo stata addestrata anche nell'uso dei propri poteri magici durante il suo apprendistato con nella Guardia Cittadina, Medea ha acquisito un sempre maggiore controllo su questi ultimi, permettendole di utilizzarli in un modo pressoché istantaneo [Bloccato]. Ciò le conferisce anche una riserva energetica di poco superiore alla norma.
    A tutto ciò si aggiunge la capacità di controllare senza troppa fatica i tre stati dell'acqua, purché non stia cercando di manipolare grandi quantità di energia: in tal caso, servirà una normale tecnica con consumo. Per il resto, potrà congelare piccole quantità d'acqua intorno a sé o bollirne, per esempio.
    È inoltre, grazie a ciò, naturalmente resistente alle basse temperature.
    [Casting Istantaneo [Bloccato] - Mana +10% - Manipolazione dei tre stati dell'acqua - Resistenza al freddo]

    Equipaggiamento: Glacier
    Glacier
    Si tratta di una spada da lato in acciaio, bene bilanciata e robusta quanto basta grazie alla destrezza del fabbro che l'ha forgiata. È affilata su ambedue i lati, e ha una lama lunga circa ottanta centimetri, mentre la spada nel suo complesso supera di poco il metro di lunghezza.
    Universo, tuttavia, ha deciso di conferirle un "tocco personale", se così si può definire, conferendole un'abilità che la rende unica nel suo genere. Medea, pagando un consumo basso, potrà raccogliere informazioni generiche sulla tipologia di poteri di qualunque cosa la spada vada a toccare (Nota bene: non è necessario colpire, basta anche un semplice sfioramento), anche se questi non sono ancora stati apertamente manifestati.
    L'utilizzatrice potrà quindi scegliere o meno di utilizzare a proprio favore i dati ottenuti come desidera, nei limiti delle sue capacità. Ciò si traduce, tra le altre cose, nella possibilità di portare in Revisione delle abilità riadattate rispetto ai poteri osservati, pagando un adeguato quantitativo di punti e comunque nei limiti delle proprie classi. In Quest, le informazioni fornite sono a discrezione del GM.
    Il trasferimento delle informazioni dall'arma a Medea non è istantaneo, rendendo la tecnica inutilizzabile in combattimento, mentre in-GdR le tecniche saranno ottenute tramite del regolare studio ed esercizio.
    [Spada][Consumo Basso]
     
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    giQfGH1 Certo che la sua avventura era iniziata subito in quarta, Elysandra era arrivata in città giusto da pochi giorni ed eccola che si preparava per un allenamento organizzato la sera prima con Medea. Quel giorno, la giovane Lyvellin si era svegliata abbastanza presto, vuoi dalla voglia di fare quello scontro, vuoi dalla necessità di ricontrollare tutto il suo equipaggiamento per evitare di fare pessima figura, trascorse la maggior parte della mattinata nella sua camera, scendendo giusto per fare una colazione equilibrata che non l'appesantisse troppo.
    L'appuntamento con la guerriera era nel primo pomeriggio, Elysandra aveva indossato accuratamente tutta la sua armatura, spada nel fodero e scudo imbracciato con la sinistra, attraversò la città con relativa calma, godendosi la frenesia e il rumore vivace delle strade all'ora di punta, effettivamente c'era così tanto baccano che quasi non riusciva a sentire il cingolare della propria armatura. Era davvero eccitata all'idea di quello scontro, stava per allenarsi abbastanza seriamente con una persona che aveva conosciuta da poco, e che quindi non avrebbe avuto atteggiamenti di favore o simili. Certo, ovviamente c'era anche il rovescio della medaglia, un pizzico di ansia nel petto che le diceva di non fare una brutta figura, che doveva iniziare quella vita col piede giusto e iniziare con una vergognosa sconfitta o una immeritata vittoria non era esattamente una cosa positiva.
    Elysandra giunse dopo diversi minuti di cammino all'ingresso del campo di allenamento, rimase ad ammirare quella struttura imponente per qualche secondo prima di decidersi a varcare la soglia e raggiungere Medea, effettivamente non si era ancora abituata a quel posto e continuava a stupirsi di volta in volta. In ogni caso, entrò nel campo di allenamento e si guardò intorno, c'erano diverse persone che si allenavano, e in cuor suo la giovane Elysandra sperava che non ci fosse, non voleva di certo avere la pressione di essere osservata da una moltitudine di persone perfettamente sconosciute.
    « Hey. »
    La voce di Medea attirò lo sguardo della Lyvellin, la quale si volte subito nella sua direzione e la saluto con il sorriso stampato in volto. «Buongiorno Medea, spero che tu abbia passato una buona notte!» disse poi, iniziando a sguainare lentamente Alabastre «Sembra che oggi sia un bel giorno per allenarsi. Mh, vuoi delle regole particolari, per questo allenamento? Interrompiamo al primo che cade a terra o che perde l'arma?»

     
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    «Buongiorno Medea, spero che tu abbia passato una buona notte!»
    Medea annuì, accennando un sorriso per ricambiare quello radioso di Elysandra.
    «Sembra che oggi sia un bel giorno per allenarsi. Mh, vuoi delle regole particolari, per questo allenamento? Interrompiamo al primo che cade a terra o che perde l'arma?»

    « Uhm... »
    Sbuffò fra sé, estraendo pigramente Glacier. Regole, aveva detto? Ci rifletté su.
    « Cadere a terra o venire disarmati non sono cose che ti impediscono propriamente di combattere, no? Credo potremmo interrompere quando una di noi chiederà di smettere. Gridare un semplice “stop” andrà benissimo. Queste condizioni ti soddisfano? »

    Corollario: evitare di mirare alla gola. Medea si guardò intorno. Alcuni cavalieri stavano guardando con interesse le due donne. Qualcuno avrà sentito la conversazione, no?
    « C'è qualcuno che possa fare da arbitro qui? »
    Chiese, incrociando gli occhi di coloro che non stavano aspettando altro che un po' di intrattenimento in quella giornata tanto tranquilla. Qualcuno alzò la mano, e Medea lo invitò con un cenno a posizionarsi ove più egli ritenesse opportuno. La guerriera lo vide sistemarsi ai bordi del campo, da dove avrebbe potuto osservare senza essere d'intralcio a nessuna delle combattenti.

    « Hai già fatto richiesta di arruolamento? »
    Domandò poi ad Elysandra, sferrando con la spada qualche colpo di prova nel vuoto, e poi eseguendo velocemente degli esercizi di riscaldamento che aveva in realtà già concluso prima che iniziasse ad attendere da seduta.
    Per finire, si assicurò di avere una presa salda su Glacier, mettendosi poi in posizione di guardia, in posta frontale. Osservò la spada di Elysandra, senza trovare particolari differenze nella sua misura rispetto a quella di Medea stessa. C'erano poche differenze perfino nella forma. Che i loro stili fossero di conseguenza pure simili?
    « Quando sei pronta. »

    Sospirò. Quasi certamente no, rifletté, perché Elysandra era una nobildonna, mentre Medea una semplice guardia. Gli addestramenti ricevuti dai portatori di cosiddetto sangue blu erano diversi da quelli di coloro il cui unico compito era mantenere l'ordine per le strade. Di solito, erano anche migliori. Anche il solo vantaggio della maggiore esperienza veniva meno quando non si era ancora ripresa abbastanza da riuscire a scatenare tutti i suoi incantesimi migliori.
    Sarebbe stata davvero in grado di tenere testa a quella donna?



    Medea FoleStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Nervosa
    Energia: 110/110
    Passive: Anti-Malia, Mana +10%, Manipolazione dei tre stati dell'acqua, Resistenza al freddo
    Born wary, and wary for a living
    Non si tratta altro che della naturale diffidenza di Medea verso chiunque le stia intorno, rafforzata col tempo dalla sua carriera, breve ma intensa, nella Guardia Cittadina. Il suo animo rimarrà dunque inflessibile di fronte a chiunque si presenti di fronte a lei.
    [Anti-Malia]

    Magic Proficiency
    Fin dalla nascita, ogni persona nel suo mondo ha dentro di sé un elemento, anche non nel senso stretto del termine, alla quale essa è particolarmente affine. Questa affinità può essere identificata con un concetto, a propria volta espresso con una parola intorno alla quale possono orbitare numerose altre. Helen Kleinveld, per esempio, utilizza l'elemento della "Distruzione", Brynjar Lloyd quello dell'"Imprigionare", e così via.
    Nel caso di Medea, invece, è semplicemente "Acqua". Essendo stata addestrata anche nell'uso dei propri poteri magici durante il suo apprendistato con nella Guardia Cittadina, Medea ha acquisito un sempre maggiore controllo su questi ultimi, permettendole di utilizzarli in un modo pressoché istantaneo [Bloccato]. Ciò le conferisce anche una riserva energetica di poco superiore alla norma.
    A tutto ciò si aggiunge la capacità di controllare senza troppa fatica i tre stati dell'acqua, purché non stia cercando di manipolare grandi quantità di energia: in tal caso, servirà una normale tecnica con consumo. Per il resto, potrà congelare piccole quantità d'acqua intorno a sé o bollirne, per esempio.
    È inoltre, grazie a ciò, naturalmente resistente alle basse temperature.
    [Casting Istantaneo [Bloccato] - Mana +10% - Manipolazione dei tre stati dell'acqua - Resistenza al freddo]

    Equipaggiamento: Glacier
    Glacier
    Si tratta di una spada da lato in acciaio, bene bilanciata e robusta quanto basta grazie alla destrezza del fabbro che l'ha forgiata. È affilata su ambedue i lati, e ha una lama lunga circa ottanta centimetri, mentre la spada nel suo complesso supera di poco il metro di lunghezza.
    Universo, tuttavia, ha deciso di conferirle un "tocco personale", se così si può definire, conferendole un'abilità che la rende unica nel suo genere. Medea, pagando un consumo basso, potrà raccogliere informazioni generiche sulla tipologia di poteri di qualunque cosa la spada vada a toccare (Nota bene: non è necessario colpire, basta anche un semplice sfioramento), anche se questi non sono ancora stati apertamente manifestati.
    L'utilizzatrice potrà quindi scegliere o meno di utilizzare a proprio favore i dati ottenuti come desidera, nei limiti delle sue capacità. Ciò si traduce, tra le altre cose, nella possibilità di portare in Revisione delle abilità riadattate rispetto ai poteri osservati, pagando un adeguato quantitativo di punti e comunque nei limiti delle proprie classi. In Quest, le informazioni fornite sono a discrezione del GM.
    Il trasferimento delle informazioni dall'arma a Medea non è istantaneo, rendendo la tecnica inutilizzabile in combattimento, mentre in-GdR le tecniche saranno ottenute tramite del regolare studio ed esercizio.
    [Spada][Consumo Basso]


    Edit: piccola errata corrige.

    Edited by Kuma. - 1/8/2018, 02:01
     
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    giQfGH1 Medea non sembrava particolarmente d'accordo con le regole proposte da Elysandra, la cosa la spiazzò un pochino visto che era abituata ad allenarsi in quel modo.
    « Cadere a terra o venire disarmati non sono cose che ti impediscono propriamente di combattere, no? Credo potremmo interrompere quando una di noi chiederà di smettere. Gridare un semplice “stop” andrà benissimo. Queste condizioni ti soddisfano? » in ogni caso, l'obiezione di Medea aveva sicuramente senso, e esplorare nuove modalità di allenamento non poteva fare che bene, quindi Elysandra annuì con convinzione «Sì, mi soddisfano.» rispose semplicemente mentre infilzando la punta di Alabastre nel terreno sabbioso del campo, appoggiando poi il polso sulla guardia dell'elsa. Poi Medea fece proprio ciò che la giovane cavaliera avrebbe evitato di fare, cioè attirare l'attenzione delle altre persone presenti e chiedere, ad uno di loro, di fare da arbitro.
    Dopo qualche istante di esitazione, un giovane e carino ragazzo si mise a loro disposizione, e si posizionò dove Medea gli aveva indicato con un cenno.
    Ely fece un piccolo sospiro e si accarezzò una piccola ciocca di capelli dorati che era caduta vicino all'orecchio, sperava che quel piccolo senso di ansia sarebbe scomparso durante lo scontro vero e proprio, non aveva di certo intenzione di fare brutta figura.
    « Hai già fatto richiesta di arruolamento? »
    La voce della compagna destò Elysandra dai suoi pensieri, Medea stava menando qualche fendente a vuoto come riscaldamento. «Non ancora, la farò a breve.» rispose la nobile terminando con un piccolo sorriso, poi afferrò l'elsa circondata da un fascio di seta blu e la estrasse dal terreno, e quando Medea si mise in posizione di guardia, Ely fece altrettanto: iniziò posizionando lo scudo davanti al proprio corpo, affiancato da Alabastre, la cui punta toccava l'estremità metallica della protezione; le gambe erano pronte a muoversi, la sinistra era leggermente più avanzata della destra, la quale era pronta per dare lo slancio iniziale al corpo.
    Che strategia avrebbe dovuto usare, contro Medea?
    In realtà, sapeva ben poco dello stile di combattimento dell'avversaria, l'unica informazione veramente rilevante è che era in grado di usare la magia e di controllare l'acqua, pertanto anche Ely avrebbe dovuto fare uso dei suoi incantesimi, per il resto... doveva far valere tutto l'addestramento che aveva ricevuto e mostrare l'efficacia del suo equipaggiamento.
    « Quando sei pronta. »
    «Pronta.» disse, decisa.





    Elysandra LyvellinStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Leggermente in ansia
    Energia: 100/100
    Passive: Senso spirituale, Grazia.
    Senso spirituale
    La natura dell'anima di Elysandra gli permette di percepire cose che non appartengono alla realtà fisica, come spiriti e anime.
    [Auspex Spiritico]

    Grazia
    Visto il suo fisico e l'addestramento ricevuto, Elysandra ha sviluppato dei movimenti particolarmente veloci, precisi e graziati nonostante l'utilizzo di armature e di scudi, permettendole di essere decisamente agile in combattimento.
    [Potenziamento del 50% ad Agilità.]


    Equipaggiamento:
    Alabastre, Spada lunga ad una mano:
    è una lunga spada impugnabile con una sola mano lunga un metro e venti centimetri circa, l'elsa è circondata da una fascia blu, la guardia invece è ricoperta di una placca dorata, mentre sulla coccia è inciso il nome di Alabastre dal quale spunta, poi, una lama d'argento dove la scanalatura centrale riflette di azzurro celestiale. La spada è in grado di incanalare l'elemento di Elysandre, quando lo fa, diverse linee lucenti risalgono la lama fino alla punta.
    [Spada]

    Armatura dei Lyvellin:
    l'armatura della piccola casata dei Lyvellin non può certo gareggiare contro quelle dei grandi nobili, si compone della classica cotta di maglia sulla quale, poi, ci si posizionano delle placche d'acciaio stando ben attenti a non coprire le articolazioni. Tuttavia, l'armatura di Elysandra è leggermente particolare, innanzitutto perché le classiche armature erano progettati per gli uomini, ma anche perché era necessario costruirla in modo da permetterle di usare al massimo il suo elemento. L'armatura leggermente dorata della ragazza è costituita da un pettorale leggero e da degli spallacci, le braccia sono coperte da una placca legata con dei legacci e gli avanbracci e le mani sono coperti da delle manopole che arrivano fin sotto al gomito dove poi spunta una specie di artiglio. Le gambe sono protette con lo stesso meccanismo del braccio: tante piccole placche legate tra loro e con la gamba da dei legacci evitando di corpire le articolazioni, idem per gli stivali. Così come la spada, l'armatura è in grado di incanalare la Luce di Elysandra, andando a creare delle linee curve lucenti su tutta la superficie metallica.
    [Armatura]

    Scudo dei Lyvellin:
    lo scudo di famiglia è un normale scudo metallico triangolare non particolarmente grande, ma abbastanza per coprire tutta la parte superiore del corpo. Per ovviare ai problemi di peso, lo scudo di Elysandra è stato forgiato in una lega particolarmente leggera, anche se meno resistente degli scudi classici. Sullo scudo è scolpito l'araldica della famiglia: un calice sorretto da un angelo, il tutto all'interno di un cerchio. Come il resto dell'equipaggiamento della ragazza, è possibile incanalare la Luce all'interno dello scudo, andando a creare le linee curve lucenti su tutta la superficie.
    [Scudo]
     
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    Suo malgrado, Medea si dovette riconoscere affascinata dallo sguardo stupito, sconvolto della giovane donna, come se combattere anche una volta a terra e disarmati fosse un concetto a lei completamente alieno. Se così fosse stato, ci sarebbe stato da chiedersi se davvero l'addestramento di Elysandra era stato valido come l'ex-guardia aveva assunto.
    Scacciò via quel pensiero. Non ha alcun senso, pensò, e l'ultima cosa che posso fare nella mia situazione corrente è permettermi di sottovalutare un avversario. Quando succedeva, sfociava sempre in disastro.

    Infatti, Elysandra accettò le sue condizioni con sicurezza. Era pronta, dunque, oppure non voleva perdere la faccia. Qualunque delle due fosse, non importava, non doveva importare. Non a Medea, almeno, che doveva trovare un modo non solo di vincere, ma di farlo senza far degenerare quel semplice allenamento in qualcosa di eccessivamente brutale.

    Spada e scudo, e armatura integrale. Contro una spada da lato e nient'altro.
    Quanto avrebbe potuto trattenersi?
    Oltretutto, quella sapeva usare anche la magia. Luce, aveva detto ieri sera, e in più sapeva percepire le anime altrui. Quindi, concluse Medea, anche la sua. Si trattava, se non andava errando, pressoché dello stesso metodo con il quale la guerriera veniva rintracciata da Universo. Ancora non gli aveva parlato, da quando aveva lasciato il Garwec.

    Scosse la testa; non era quello il momento di pensarci.
    Elysandra si era detta pronta. Si cominci quindi a danzare.

    « En guarde. »

    Medea respirò profondamente. Quando espirò, una fitta nebbia aveva cominciato a formarsi nel bel mezzo del campo di battaglia, inghiottendo la figura di colei che l'aveva appena richiamata, celandola agli occhi dell'avversaria.
    Se non aveva fatto male i suoi conti, Elysandra sarebbe stata capace di individuarla anche in mezzo alla foschia, ma ciò era un aiuto davvero limitato quando non potevi vedere come il tuo nemico stesse attaccandoti.

    Oltretutto, non era sé stessa che voleva nascondere alla giovane.
    Dall'acqua, nacque un'altra Medea. Si trattava di una copia, sì indistinguibile all'occhio nudo dall'originale, ma pur sempre niente più di un costrutto magico. Questo era ciò che Medea sperava che Elysandra non fosse in grado di percepire.

    Fu l'originale a scattare in avanti per prima, cercando di aggirare la nobildonna a cui, una volta sufficientemente vicina, avrebbe menato un ridoppio roverso contro il tricipite del braccio con cui questa brandiva la spada.
    Fulminea, era accorsa nel frattempo anche la copia, la quale con un tondo diritto si avventò sulla coscia destra sempre di lei, sferrando il colpo con un tempismo tale da tentare di dare l'illusione che si fosse trattato invero di due attacchi particolarmente rapidi da parte di una sola persona.

    Senza che Medea riuscisse ancora a sentire qualcosa da quel momento.



    Medea FoleStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Giusto un po' pensosa.
    Energia: 80/110 (110 - 10 - 20)
    Passive: Anti-Malia, Mana +10%, Manipolazione dei tre stati dell'acqua, Resistenza al freddo
    Born wary, and wary for a living
    Non si tratta altro che della naturale diffidenza di Medea verso chiunque le stia intorno, rafforzata col tempo dalla sua carriera, breve ma intensa, nella Guardia Cittadina. Il suo animo rimarrà dunque inflessibile di fronte a chiunque si presenti di fronte a lei.
    [Anti-Malia]

    Magic Proficiency
    Fin dalla nascita, ogni persona nel suo mondo ha dentro di sé un elemento, anche non nel senso stretto del termine, alla quale essa è particolarmente affine. Questa affinità può essere identificata con un concetto, a propria volta espresso con una parola intorno alla quale possono orbitare numerose altre. Helen Kleinveld, per esempio, utilizza l'elemento della "Distruzione", Brynjar Lloyd quello dell'"Imprigionare", e così via.
    Nel caso di Medea, invece, è semplicemente "Acqua". Essendo stata addestrata anche nell'uso dei propri poteri magici durante il suo apprendistato con nella Guardia Cittadina, Medea ha acquisito un sempre maggiore controllo su questi ultimi, permettendole di utilizzarli in un modo pressoché istantaneo [Bloccato]. Ciò le conferisce anche una riserva energetica di poco superiore alla norma.
    A tutto ciò si aggiunge la capacità di controllare senza troppa fatica i tre stati dell'acqua, purché non stia cercando di manipolare grandi quantità di energia: in tal caso, servirà una normale tecnica con consumo. Per il resto, potrà congelare piccole quantità d'acqua intorno a sé o bollirne, per esempio.
    È inoltre, grazie a ciò, naturalmente resistente alle basse temperature.
    [Casting Istantaneo [Bloccato] - Mana +10% - Manipolazione dei tre stati dell'acqua - Resistenza al freddo]

    Equipaggiamento: Glacier
    Glacier
    Si tratta di una spada da lato in acciaio, bene bilanciata e robusta quanto basta grazie alla destrezza del fabbro che l'ha forgiata. È affilata su ambedue i lati, e ha una lama lunga circa ottanta centimetri, mentre la spada nel suo complesso supera di poco il metro di lunghezza.
    Universo, tuttavia, ha deciso di conferirle un "tocco personale", se così si può definire, conferendole un'abilità che la rende unica nel suo genere. Medea, pagando un consumo basso, potrà raccogliere informazioni generiche sulla tipologia di poteri di qualunque cosa la spada vada a toccare (Nota bene: non è necessario colpire, basta anche un semplice sfioramento), anche se questi non sono ancora stati apertamente manifestati.
    L'utilizzatrice potrà quindi scegliere o meno di utilizzare a proprio favore i dati ottenuti come desidera, nei limiti delle sue capacità. Ciò si traduce, tra le altre cose, nella possibilità di portare in Revisione delle abilità riadattate rispetto ai poteri osservati, pagando un adeguato quantitativo di punti e comunque nei limiti delle proprie classi. In Quest, le informazioni fornite sono a discrezione del GM.
    Il trasferimento delle informazioni dall'arma a Medea non è istantaneo, rendendo la tecnica inutilizzabile in combattimento, mentre in-GdR le tecniche saranno ottenute tramite del regolare studio ed esercizio.
    [Spada][Consumo Basso]

    Tecnica #1:

    Mist
    Questa tecnica permette a Medea di far calare una fitta nebbia magica sul campo di battaglia, impedendo al suo avversario o ai suoi avversari di vedere alcunché. Questa permarrà per due turni, dopo i quali si diraderà spontaneamente.
    [Consumo Medio | Lungo]

    Tecnica #2:

    Water Doppelganger
    Questa tecnica consiste nell'evocazione di una copia di Medea, all'occhio e all'orecchio irriconoscibile dall'originale, vestita ed equipaggiata allo stesso modo. Questa si unirà alla battaglia attaccando per due turni, prima di tramutarsi in acqua e svanire, o di venire distrutta.
    [Consumo Alto | Lungo]


    Sunto: Medea decide di aprire il duello cercando di prendere il controllo del campo di battaglia tramite Mist, una tecnica a consumo Medio con la quale fa calare un banco di nebbia su di esso. Questo al fine di nascondere agli occhi di Elysandra non tanto la propria presenza quanto le proprie azioni, e infatti subito dopo crea anche un Water Doppelganger a consumo Alto.
    Attacca infine con un colpo fisico senza consumo, eseguito tramite spada da lato, il tricipite del braccio da spada di Elysandra, mentre la copia attacca la coscia destra pure con un colpo di spada, questo però di potenza Media (essendo l'Alto distribuito su due turni).
     
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    giQfGH1 Lo scontro iniziò con Medea che fece comparire una specie di nebbia su tutto il campo, così la donna voleva ottenere un vantaggio tattico su Elysandra limitandole la visuale.
    Beh, quando la vista non funzionava più bisognava fare affidamento sugli altri sensi, quindi avrebbe dovuto concentrarsi sull'udito e sul suo particolare... sesto senso: riusciva a percepire con chiarezza l'anima di Medea ed Elysandra si preparò al suo attacco, ma c'era qualcosa che non quadrava, come se sentisse dei passi in più.
    Medea arrivò finalmente a sferrare il suo attacco, era di certo difficile prevedere dove avrebbe colpito, ma avendola "seguita" con il suo sesto senso e con il suo scudo, frapporre l'oggetto metallico tra la sua lama non fu particolarmente difficile, la sorpresa arrivò giusto un'istante dopo, quando qualcosa colpì Elysandra alla coscia destra, e non era giusto un colpettino semplice.
    Non sapeva cosa stava accadendo di preciso e la ragazza fu presa da un istante di panico, ma l'unica mossa da fare al momento era semplicemente allontanarsi e far perdere le proprie tracce a Medea, era assai probabile che la donna avesse usato un'altro incantesimo per raggirarla ben sapendo che Ely avrebbe potuto percepirla in qualsiasi momento.
    La Lyvellin tentò quindi di dare una semplice scudata contro la Medea originale, come se volesse distrarla, nello stesso istante avrebbe tentato di colpire quella che si sarebbe rivelata un'altra Medea con la spada impregnata di luce, un tondo roverso veloce prima di diventare luce e allontanarsi di sette metri dalle avversarie.
    La Lyvellin non aveva mirato con attenzione dove spostarsi, vista la situazione non aveva assolutamente tempo da perdere, percependo l'anima di Medea, però, si rese conto di trovarsi più o meno dove si trovava lei prima che scendesse la nebbia. La coscia destra le doleva un bel po', ogni volta che si appoggiava su quella gamba sentiva una bella fitta, diciamo che se avesse dovuto correre avrebbe avuto più che qualche problema.
    Ora però doveva ragionare, Elysandra tentò di stabilizzare il suo respiro e di fare il minor rumore possibile, alla fine Medea non aveva idea di dove lei si trovasse, però non poteva escludere l'uso di qualche altra magia da parte sua.
    Per il momento la Lyvellin decise di attendere e di accumulare le forze, aveva già consumato un po' della sua magia e non aveva intenzione di sprecarne altra, posizionò lo scudo di fronte a sè per proteggere il tronco, mentre le gambe erano pronte a scattare, seppur la destra tremasse leggermente a causa della ferita.





    Elysandra LyvellinStato fisico: Ferita media alla coscia destra
    Stato mentale: Leggermente in ansia
    Energia: 70/100
    Passive: Senso spirituale, Grazia.
    Senso spirituale
    La natura dell'anima di Elysandra gli permette di percepire cose che non appartengono alla realtà fisica, come spiriti e anime.
    [Auspex Spiritico]

    Grazia
    Visto il suo fisico e l'addestramento ricevuto, Elysandra ha sviluppato dei movimenti particolarmente veloci, precisi e graziati nonostante l'utilizzo di armature e di scudi, permettendole di essere decisamente agile in combattimento.
    [Potenziamento del 50% ad Agilità.]


    Equipaggiamento:
    Alabastre, Spada lunga ad una mano:
    è una lunga spada impugnabile con una sola mano lunga un metro e venti centimetri circa, l'elsa è circondata da una fascia blu, la guardia invece è ricoperta di una placca dorata, mentre sulla coccia è inciso il nome di Alabastre dal quale spunta, poi, una lama d'argento dove la scanalatura centrale riflette di azzurro celestiale. La spada è in grado di incanalare l'elemento di Elysandre, quando lo fa, diverse linee lucenti risalgono la lama fino alla punta.
    [Spada]

    Armatura dei Lyvellin:
    l'armatura della piccola casata dei Lyvellin non può certo gareggiare contro quelle dei grandi nobili, si compone della classica cotta di maglia sulla quale, poi, ci si posizionano delle placche d'acciaio stando ben attenti a non coprire le articolazioni. Tuttavia, l'armatura di Elysandra è leggermente particolare, innanzitutto perché le classiche armature erano progettati per gli uomini, ma anche perché era necessario costruirla in modo da permetterle di usare al massimo il suo elemento. L'armatura leggermente dorata della ragazza è costituita da un pettorale leggero e da degli spallacci, le braccia sono coperte da una placca legata con dei legacci e gli avanbracci e le mani sono coperti da delle manopole che arrivano fin sotto al gomito dove poi spunta una specie di artiglio. Le gambe sono protette con lo stesso meccanismo del braccio: tante piccole placche legate tra loro e con la gamba da dei legacci evitando di corpire le articolazioni, idem per gli stivali. Così come la spada, l'armatura è in grado di incanalare la Luce di Elysandra, andando a creare delle linee curve lucenti su tutta la superficie metallica.
    [Armatura]

    Scudo dei Lyvellin:
    lo scudo di famiglia è un normale scudo metallico triangolare non particolarmente grande, ma abbastanza per coprire tutta la parte superiore del corpo. Per ovviare ai problemi di peso, lo scudo di Elysandra è stato forgiato in una lega particolarmente leggera, anche se meno resistente degli scudi classici. Sullo scudo è scolpito l'araldica della famiglia: un calice sorretto da un angelo, il tutto all'interno di un cerchio. Come il resto dell'equipaggiamento della ragazza, è possibile incanalare la Luce all'interno dello scudo, andando a creare le linee curve lucenti su tutta la superficie.
    [Scudo]


    Tecnica #1
    Attacco della luce: Concentrando la luce nella propria spada, Elysandra sarà capace di sferrare un fendente ravvicinato particolarmente potente, capace di danneggiare seriamente eventuali difese fisiche ed energetiche
    Costo: Alto [1pt]

    Tecnica #2
    Traslazione istantanea
    Fondendosi con la luce stessa, Elysandra è capace di eseguire teletrasporti a breve raggio, sette metri, come se fosse un lampo di luce, dimostrandosi una ottima tecnica offensiva che difensiva.
    Consumo: Medio [2pt]


    Sunto: Percependo l'anima di Medea, Elysandra riesce a parare con lo scudo il suo attacco, subendo però l'attacco della copia. Istintivamente, Elysandra tenta di spingere via la Medea originale con lo scudo mentre con la spada tenta di usate la tecnica "Attacco di Luce" sulla copia, poi usa la Traslazione per spostarsi velocemente dove si trovava prima Medea e resta lì sulla difensiva, pronta a scattare e con lo scudo davanti al proprio corpo.


    Edited by Templare_Bren - 27/8/2018, 13:46
     
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    Glacier cozzò contro uno scudo con un rintocco metallico, con la vibrazione che si estese fino al braccio destro di Medea. A dispetto della nebbia, Elysandra era riuscita comunque a seguirla con gli altri sensi, e ciò confermò i sospetti precedenti dell'ex-guardia. Sempre secondo i calcoli approssimativi di lei, l'avversaria fallì nell'accorgersi della copia che ne aveva appena reclamato la gamba destra.

    Come replica, quello stesso scudo si abbatté sulla guerriera, quella originale, costringendola ad arretrare di qualche passo mentre si teneva il polso dolorante, con il quale aveva disgraziatamente intercettato il colpo, nella mancina. Quando sul volto di Medea stava già cominciando a formarsi della brina, Elysandra menò quella spadata carica di energia luminosa non contro di lei, bensì contro il suo doppelganger che, investito in pieno da quella poderosa ondata magica, svanì in una pozza d'acqua.
    Perché?

    Poi Elysandra stessa divenne luce, e scomparve dalla vista di Medea stessa. Quest'ultima si fermò nella nebbia, voltandosi a destra e a manca per tentare di scorgere di nuovo la donna. Se quella nobile pensava che quella foschia potesse essere un'arma a doppio taglio... una volta tanto quasi doleva pensarlo, ma era in errore. Quando finalmente la trovò, appena fuori dalla coltre, Medea sbuffò.

    Con una gamba tremante per la ferita, ma mantenendo quella sua posa marziale da cavaliere senza macchia e senza paura con quel suo dannato scudo bello alto di fronte a sé, Elysandra attendeva.
    Illesa, la guerriera decise di accontentarla scattando in avanti, balzando fuori dalla bruma con la spada da lato ad aprirle la strada.

    Si trattò di un attacco diretto che terminò con un affondo contro la coscia stavolta sinistra della giovane. A fare capolino da dietro la schiena di Medea, però, era il vero attacco: creati di nascosto durante la carica, quattro coltelli di ghiaccio puntarono a coppie verso ciascuna spalla di Elysandra.
    Seguì infine una seconda spadata: un dritto sgualembrato ancora verso la coscia sinistra sferrato non dal Sergente, bensì da un secondo clone che aveva creato poco prima mentre si trovava ancora nella nebbia, e che era appena accorso a sua volta.

    « Reagisci, fammi vedere i denti. »
    Avrebbe detto infine, con il respiro più affannoso di quanto avrebbe preferito mostrare... a sé stessa, in realtà. Perché su quel mondo doveva diventare sempre subito così stanca?
    Nel frattempo, la coltre di vapore acqueo dietro di lei cominciò a diradarsi.


    Medea FoleStato fisico: Ottimo, giusto un po' di dolore al polso per la scudata.
    Stato mentale: Scocciata.
    Energia: 50/110 (80-20-10)
    Passive: Anti-Malia, Mana +10%, Manipolazione dei tre stati dell'acqua, Resistenza al freddo
    Born wary, and wary for a living
    Non si tratta altro che della naturale diffidenza di Medea verso chiunque le stia intorno, rafforzata col tempo dalla sua carriera, breve ma intensa, nella Guardia Cittadina. Il suo animo rimarrà dunque inflessibile di fronte a chiunque si presenti di fronte a lei.
    [Anti-Malia]

    Magic Proficiency
    Fin dalla nascita, ogni persona nel suo mondo ha dentro di sé un elemento, anche non nel senso stretto del termine, alla quale essa è particolarmente affine. Questa affinità può essere identificata con un concetto, a propria volta espresso con una parola intorno alla quale possono orbitare numerose altre. Helen Kleinveld, per esempio, utilizza l'elemento della "Distruzione", Brynjar Lloyd quello dell'"Imprigionare", e così via.
    Nel caso di Medea, invece, è semplicemente "Acqua". Essendo stata addestrata anche nell'uso dei propri poteri magici durante il suo apprendistato con nella Guardia Cittadina, Medea ha acquisito un sempre maggiore controllo su questi ultimi, permettendole di utilizzarli in un modo pressoché istantaneo [Bloccato]. Ciò le conferisce anche una riserva energetica di poco superiore alla norma.
    A tutto ciò si aggiunge la capacità di controllare senza troppa fatica i tre stati dell'acqua, purché non stia cercando di manipolare grandi quantità di energia: in tal caso, servirà una normale tecnica con consumo. Per il resto, potrà congelare piccole quantità d'acqua intorno a sé o bollirne, per esempio.
    È inoltre, grazie a ciò, naturalmente resistente alle basse temperature.
    [Casting Istantaneo [Bloccato] - Mana +10% - Manipolazione dei tre stati dell'acqua - Resistenza al freddo]

    Equipaggiamento: Glacier
    Glacier
    Si tratta di una spada da lato in acciaio, bene bilanciata e robusta quanto basta grazie alla destrezza del fabbro che l'ha forgiata. È affilata su ambedue i lati, e ha una lama lunga circa ottanta centimetri, mentre la spada nel suo complesso supera di poco il metro di lunghezza.
    Universo, tuttavia, ha deciso di conferirle un "tocco personale", se così si può definire, conferendole un'abilità che la rende unica nel suo genere. Medea, pagando un consumo basso, potrà raccogliere informazioni generiche sulla tipologia di poteri di qualunque cosa la spada vada a toccare (Nota bene: non è necessario colpire, basta anche un semplice sfioramento), anche se questi non sono ancora stati apertamente manifestati.
    L'utilizzatrice potrà quindi scegliere o meno di utilizzare a proprio favore i dati ottenuti come desidera, nei limiti delle sue capacità. Ciò si traduce, tra le altre cose, nella possibilità di portare in Revisione delle abilità riadattate rispetto ai poteri osservati, pagando un adeguato quantitativo di punti e comunque nei limiti delle proprie classi. In Quest, le informazioni fornite sono a discrezione del GM.
    Il trasferimento delle informazioni dall'arma a Medea non è istantaneo, rendendo la tecnica inutilizzabile in combattimento, mentre in-GdR le tecniche saranno ottenute tramite del regolare studio ed esercizio.
    [Spada][Consumo Basso]


    Tecnica #1:

    Water Doppelganger
    Questa tecnica consiste nell'evocazione di una copia di Medea, all'occhio e all'orecchio irriconoscibile dall'originale, vestita ed equipaggiata allo stesso modo. Questa si unirà alla battaglia attaccando per due turni, prima di tramutarsi in acqua e svanire, o di venire distrutta.
    [Consumo Alto | Lungo]

    Tecnica #2:

    Hailstone Knife Throw
    Medea materializzerà accanto a sé dei pugnali di ghiaccio da lanciare contro il nemico in un numero variabile a seconda sia del consumo impiegato per la tecnica sia delle intenzioni dell'utilizzatrice. Ciò significa che, con un consumo Alto, ad esempio, Medea potrà decidere di distribuire la forza della propria tecnica anche in soli quattro armi, qualora lo desiderasse.
    [Consumo Variabile Medio - Proiettili: 4 | Istantanea]


    Sunto: Dopo aver subito il colpo di scudo indietreggiando così di qualche passo, Medea approfitta della mancanza di contrattacchi particolarmente potenti per preparare una contromossa ancora più aggressiva: dopo aver creato un secondo Water Doppelganger allo stesso consumo Alto mentre è ancora nella nebbia, Medea si scaglia all'attacco in modo apparentemente diretto, puntando alla coscia sinistra di Elysandra. Solo, si tratta in parte di un diversivo, poiché durante la carica crea, nascondendoli dietro la schiena, quattro pugnali tramite Hailstone Knife Throw, il cui consumo variabile diventa qui Medio. Ogni coppia di pugnali, che possiede di conseguenza una potenza Bassa, viene scagliata contro le spalle destra e sinistra di Elysandra: un Basso per spalla, quindi. Arriva infine il Doppelganger creato prima, che sferra un'offensiva di potenza Media contro la coscia sinistra dell'avversaria.
     
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    Quello scontro era iniziato decisamente monotono, forse a causa dell'ansia iniziale, di voler fare una buona impressione... e invece stava ottenendo probabilmente l'effetto contrario.
    Aveva lanciato una offensiva davvero fiacca, e ora si ritrovava decisamente in svantaggio, e doveva fare il conto con una Medea decisamente aggressiva, oltretutto la nebbia non aiutava di certo.
    Prima di tutto, la giovane Lyvellin dovette fare il conto con l'attacco diretto di Medea, un attacco semplice diretto alla sua coscia sinistra che fu bloccato senza problemi dallo scudo di Elysandra, ma ecco che spuntarono improvvisamente dei pugnali dalle spalle dell'avversaria.
    Quattro pugnali di ghiaccio che si diressero verso la giovane Cavaliera, puntarono le sue spalle a coppia di due. Ci fu un singolo istante, un singolo momento che Ely si prese per esaminare la situazione: come doveva comportarsi? Rimanere sulla difensiva non avrebbe giovato a niente, però prendersi dei danni l'avrebbe messa in difficoltà.
    Eppure quei pugnali non erano tanto pericolosi.
    Decise rapidamente, si concentrò per incassare il colpo e per preparare la controffensiva, non rendendosi conto che pure Medea aveva pure creata una copia, e che la stava attaccando sulla stessa coscia che l'originale non era riuscita a colpire: a questo colpo non ci fu verso di colpire, era spuntata all'improvviso dalla nebbia e Elysandra non era preparata.
    Strinse i denti mentre aumentava la frustrazione, ora si ritrovava con entrambe le gambe danneggiate, e la sua capacità di movimento era limitata.
    Ma era anche vero che, essendo così vicino all'avversaria, non aveva grande necessità di spostamento, e poteva sempre teletrasportarsi.
    Decise di prendere alla sprovvista Medea, non difendendosi da nulla e puntando al solo attacco, per prima cosa tentò di colpire velocemente l'amica con lo scudo sotto il mento mentre caricava la luce nella spada, poi avrebbe tentato di sferrare un colpo obliquo, dall'alto verso il basso e da destra verso sinistra.
    Con la guardia così aperta, se fosse riuscita a colpirla o meno, si sarebbe spinta con le gambe doloranti per darle una spallata e preparare un altro attacco lucente, inverso al primo, e cioè dal basso verso l'alto e da sinistra a destra.
    Un attacco dettato dalla frustrazione e dalla speranza di recuperare un po', non poteva di certo rimanere a subire.





    Elysandra LyvellinStato fisico: Ferita media alla coscia destra e sinistra, ferite lievi alle spalle
    Stato mentale: Leggermente in ansia
    Energia: 30/100
    Passive: Senso spirituale, Grazia.
    Senso spirituale
    La natura dell'anima di Elysandra gli permette di percepire cose che non appartengono alla realtà fisica, come spiriti e anime.
    [Auspex Spiritico]

    Grazia
    Visto il suo fisico e l'addestramento ricevuto, Elysandra ha sviluppato dei movimenti particolarmente veloci, precisi e graziati nonostante l'utilizzo di armature e di scudi, permettendole di essere decisamente agile in combattimento.
    [Potenziamento del 50% ad Agilità.]


    Equipaggiamento:
    Alabastre, Spada lunga ad una mano:
    è una lunga spada impugnabile con una sola mano lunga un metro e venti centimetri circa, l'elsa è circondata da una fascia blu, la guardia invece è ricoperta di una placca dorata, mentre sulla coccia è inciso il nome di Alabastre dal quale spunta, poi, una lama d'argento dove la scanalatura centrale riflette di azzurro celestiale. La spada è in grado di incanalare l'elemento di Elysandre, quando lo fa, diverse linee lucenti risalgono la lama fino alla punta.
    [Spada]

    Armatura dei Lyvellin:
    l'armatura della piccola casata dei Lyvellin non può certo gareggiare contro quelle dei grandi nobili, si compone della classica cotta di maglia sulla quale, poi, ci si posizionano delle placche d'acciaio stando ben attenti a non coprire le articolazioni. Tuttavia, l'armatura di Elysandra è leggermente particolare, innanzitutto perché le classiche armature erano progettati per gli uomini, ma anche perché era necessario costruirla in modo da permetterle di usare al massimo il suo elemento. L'armatura leggermente dorata della ragazza è costituita da un pettorale leggero e da degli spallacci, le braccia sono coperte da una placca legata con dei legacci e gli avanbracci e le mani sono coperti da delle manopole che arrivano fin sotto al gomito dove poi spunta una specie di artiglio. Le gambe sono protette con lo stesso meccanismo del braccio: tante piccole placche legate tra loro e con la gamba da dei legacci evitando di corpire le articolazioni, idem per gli stivali. Così come la spada, l'armatura è in grado di incanalare la Luce di Elysandra, andando a creare delle linee curve lucenti su tutta la superficie metallica.
    [Armatura]

    Scudo dei Lyvellin:
    lo scudo di famiglia è un normale scudo metallico triangolare non particolarmente grande, ma abbastanza per coprire tutta la parte superiore del corpo. Per ovviare ai problemi di peso, lo scudo di Elysandra è stato forgiato in una lega particolarmente leggera, anche se meno resistente degli scudi classici. Sullo scudo è scolpito l'araldica della famiglia: un calice sorretto da un angelo, il tutto all'interno di un cerchio. Come il resto dell'equipaggiamento della ragazza, è possibile incanalare la Luce all'interno dello scudo, andando a creare le linee curve lucenti su tutta la superficie.
    [Scudo]


    Tecnica #1 e 2
    Attacco della luce: Concentrando la luce nella propria spada, Elysandra sarà capace di sferrare un fendente ravvicinato particolarmente potente, capace di danneggiare seriamente eventuali difese fisiche ed energetiche
    Costo: Alto [1pt]


    Sunto:
    Elysandra blocca l'attacco di Medea-originale alla gamba sinistra, ma subisce i colpi dell'Hailstone Knife Throw e, non vedendo la copia, subisce pure il danno medio alla coscia sinistra. Stringendo i denti, si concentra quindi sull'attacco: tenta di colpire Medea con lo scudo sotto il mento per poi sferrare un attacco della Luce [Alto] sul petto, dalla spalla sinistra al fianco destro, e trovandosi nella posizione giusta, tenta di colpire Medea con una spallata per poi effettuare un altro attacco della Luce [Alto] dal fianco destro alla spalla sinistra.
     
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    Quando mai non aveva tenuto il becco chiuso e, soprattutto, quando mai non si era portata fuori dalla portata di quella maledettissima spada. Ogni singolo colpo o quasi era andato a segno, ma le gambe di Elysandra non accennavano ancora a cedere, mentre i suoi pugnali di ghiaccio non parvero avere altro effetto che infastidire l'aspirante cavaliere.
    Medea riuscì ad evitare il colpo di scudo indietreggiando di un paio di passi e con il capo, ma un attimo più tardi scoprì con orrore che non si trattò che di una mossa preparatoria. Ci fu un bagliore, e subito dopo la lama della sua avversaria calò un terribile diritto sgualembrato.
    Medea non riuscì a reagire in tempo. Strinse i denti mentre sentì la spada nemica squarciare il suo petto, operando un taglio profondo che dal suo seno sinistro scendeva in obliquo passando poco sopra il suo ombelico e finendo sul fianco destro, quasi sul bacino.
    Bruciava, cazzo se bruciava, e il dolore le annebbiò la testa per abbastanza tempo da permettere ad Elysandra di caricarla con una spallata mentre ancora la guerriera stava tastando la ferita con la mano libera per valutarne la gravità. Medea barcollò all'indietro sotto la potenza di quella spinta, rimanendo in piedi soltanto usando Glacier come supporto.
    Ringraziò il cielo di essersela vista peggio prima d'ora.

    « Oi... »
    Perché altrimenti non sarebbe stata preparata al secondo, devastante colpo che Elysandra provò ad infliggerle. Gli occhi verdi sbarrati dallo stupore, Medea oppose alla spada luminosa dell'altra donna la propria, che ricoprì preventivamente con uno strato di ghiaccio dal quale spuntavano alcuni cristalli gelati.
    « ...capisco che ti avevo detto di mostrare i denti ma... »
    Si ritrasse di qualche metro e materializzò un altro paio di pugnali, dei quali indirizzò il volo verso la mano di Elysandra che impugnava la spada. Allo stesso modo decise di mandare il suo clone all'attacco verso il medesimo bersaglio, sperando che fosse sufficiente a mettere la parola fine a quell'allenamento che si stava spingendo troppo in là.
    « ...stavi per caso cercando di uccidermi?! »

    Abbassò Glacier senza tuttavia rimetterla nel suo fodero.
    « Direi che possiamo interrompere qua. »
    Decretò con il fiato ancora più corto di prima, cercando di fermare l'emorragia congelando dove possibile la ferita mentre il clone si dissolveva in una pozzanghera. Non sarebbe stata che una toppa da piazzare in attesa di cure vere, ovviamente, ma almeno non avrebbe perso i sensi in mezzo ad un campo di allenamento.
    Avrebbe dovuto usare il suo bastone da passeggio ancora per un po'.



    Medea FoleStato fisico: Squarcio profondo lungo il petto dal seno sinistro al fianco destro (Alto), esausta.
    Stato mentale: Esausta, preoccupata, sotto shock.
    Energia: 25/110
    Passive: Anti-Malia, Mana +10%, Manipolazione dei tre stati dell'acqua, Resistenza al freddo
    Born wary, and wary for a living
    Non si tratta altro che della naturale diffidenza di Medea verso chiunque le stia intorno, rafforzata col tempo dalla sua carriera, breve ma intensa, nella Guardia Cittadina. Il suo animo rimarrà dunque inflessibile di fronte a chiunque si presenti di fronte a lei.
    [Anti-Malia]

    Magic Proficiency
    Fin dalla nascita, ogni persona nel suo mondo ha dentro di sé un elemento, anche non nel senso stretto del termine, alla quale essa è particolarmente affine. Questa affinità può essere identificata con un concetto, a propria volta espresso con una parola intorno alla quale possono orbitare numerose altre. Helen Kleinveld, per esempio, utilizza l'elemento della "Distruzione", Brynjar Lloyd quello dell'"Imprigionare", e così via.
    Nel caso di Medea, invece, è semplicemente "Acqua". Essendo stata addestrata anche nell'uso dei propri poteri magici durante il suo apprendistato con nella Guardia Cittadina, Medea ha acquisito un sempre maggiore controllo su questi ultimi, permettendole di utilizzarli in un modo pressoché istantaneo [Bloccato]. Ciò le conferisce anche una riserva energetica di poco superiore alla norma.
    A tutto ciò si aggiunge la capacità di controllare senza troppa fatica i tre stati dell'acqua, purché non stia cercando di manipolare grandi quantità di energia: in tal caso, servirà una normale tecnica con consumo. Per il resto, potrà congelare piccole quantità d'acqua intorno a sé o bollirne, per esempio.
    È inoltre, grazie a ciò, naturalmente resistente alle basse temperature.
    [Casting Istantaneo [Bloccato] - Mana +10% - Manipolazione dei tre stati dell'acqua - Resistenza al freddo]

    Equipaggiamento: Glacier
    Glacier
    Si tratta di una spada da lato in acciaio, bene bilanciata e robusta quanto basta grazie alla destrezza del fabbro che l'ha forgiata. È affilata su ambedue i lati, e ha una lama lunga circa ottanta centimetri, mentre la spada nel suo complesso supera di poco il metro di lunghezza.
    Universo, tuttavia, ha deciso di conferirle un "tocco personale", se così si può definire, conferendole un'abilità che la rende unica nel suo genere. Medea, pagando un consumo basso, potrà raccogliere informazioni generiche sulla tipologia di poteri di qualunque cosa la spada vada a toccare (Nota bene: non è necessario colpire, basta anche un semplice sfioramento), anche se questi non sono ancora stati apertamente manifestati.
    L'utilizzatrice potrà quindi scegliere o meno di utilizzare a proprio favore i dati ottenuti come desidera, nei limiti delle sue capacità. Ciò si traduce, tra le altre cose, nella possibilità di portare in Revisione delle abilità riadattate rispetto ai poteri osservati, pagando un adeguato quantitativo di punti e comunque nei limiti delle proprie classi. In Quest, le informazioni fornite sono a discrezione del GM.
    Il trasferimento delle informazioni dall'arma a Medea non è istantaneo, rendendo la tecnica inutilizzabile in combattimento, mentre in-GdR le tecniche saranno ottenute tramite del regolare studio ed esercizio.
    [Spada][Consumo Basso]


    Tecnica #1:

    Ice Armor
    Utilizzando questa magia, Medea diventerà un tutt'uno con il suo elemento, ricoprendosi di una patina di ghiaccio sufficientemente robusta da bloccare qualsiasi tipo di offensiva che le venga scagliata addosso. Questo riesce ad estendersi anche alle proprie armi e a ciò che indossa. L'armatura non intralcerà in alcun modo la capacità di movimento del caster.
    [Consumo Variabile Alto - Difesa Fisica/Energetica| Istantanea]



    Tecnica #2:

    Hailstone Knife Throw
    Medea materializzerà accanto a sé dei pugnali di ghiaccio da lanciare contro il nemico in un numero variabile a seconda sia del consumo impiegato per la tecnica sia delle intenzioni dell'utilizzatrice. Ciò significa che, con un consumo Alto, ad esempio, Medea potrà decidere di distribuire la forza della propria tecnica anche in soli quattro armi, qualora lo desiderasse.
    [Consumo Variabile Basso - Proiettili: 2 | Istantanea]


    Sunto: Medea riesce a evitare la scudata, ma viene presa alla sprovvista dalla prima offensiva di Elysandra, che subisce in pieno (Danno Alto). Ferita, non riesce ad evitare la spallata che segue, ma riesce a non perdere l'equilibrio. Dopodiché, riesce a parare il secondo attacco della luce dell'avversaria applicando la tecnica Ice Armor con consumo Alto alla sua spada. Contrattacca usando ancora Hailstone Knife Throw a consumo Basso verso la mano dominante dell'avversaria per disarmarla e, per essere sicura, sfrutta anche il Water Doppelganger evocato nel turno precedente, che attacca con lo stesso scopo ma con potenza Media.
    Medea infine decide di interrompere il duello, e sfrutta la sua passiva di manipolazione dei tre stati dell'acqua e quella di immunità al freddo per fermare la copiosa perdita di sangue dovuta alla sua ferita.
     
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    Aveva decisamente esagerato.
    Quando i suoi colpi andarono a segno, Elysandra quasi non ci credette, poi lo stupore fece subito posto all'orrore che aveva appena compiuto: aveva appena ferito gravemente una persona con la quale stava facendo amicizia.
    Sostanzialmente aveva appena rovinato tutto.
    Era imbambolata, la Lyvellin non reagì minimamente alla difesa che Medea aveva approntato per fermarla: la spada le volò di mano e la copia di Medea finì il resto, concludendo definitivamente quello scontro andato a male.
    Il dolore che provava era decisamente ovattato, gli occhi smeraldini della ragazza osservavano spalancati la ferita che aveva procurato alla compagna, l'aveva coperta con del ghiaccio per non farla peggiorare.
    Ma lei poteva aiutarla, poteva rimediare un pochino a quell'enorme sbaglio che aveva appena commesso.
    «Perdonami.» disse con un filo di voce mentre avvicinava le sue mani verso lo squarcio che aveva aperto, si sentiva un nodo alla gola, gli occhi le bruciavano, probabilmente qualche lacrima aveva pure iniziato a scendere sulle lisce guance, ma tentò comunque di rimediare.
    «Posso... guarirti...» iniziò a incanalare la propria magia in quelle mani che si avvicinavano lentamente a Medea, un pochino tremanti a causa dell'emozione, sentiva un buco nello stomaco per quello che era successo.
    «Per favore...»






    Elysandra LyvellinStato fisico: Ferita media alla coscia destra e sinistra, ferite lievi alle spalle, ferita media alla mano destra.
    Stato mentale: Leggermente in ansia
    Energia: 10/100
    Passive: Senso spirituale, Grazia.
    Senso spirituale
    La natura dell'anima di Elysandra gli permette di percepire cose che non appartengono alla realtà fisica, come spiriti e anime.
    [Auspex Spiritico]

    Grazia
    Visto il suo fisico e l'addestramento ricevuto, Elysandra ha sviluppato dei movimenti particolarmente veloci, precisi e graziati nonostante l'utilizzo di armature e di scudi, permettendole di essere decisamente agile in combattimento.
    [Potenziamento del 50% ad Agilità.]


    Equipaggiamento:
    Alabastre, Spada lunga ad una mano:
    è una lunga spada impugnabile con una sola mano lunga un metro e venti centimetri circa, l'elsa è circondata da una fascia blu, la guardia invece è ricoperta di una placca dorata, mentre sulla coccia è inciso il nome di Alabastre dal quale spunta, poi, una lama d'argento dove la scanalatura centrale riflette di azzurro celestiale. La spada è in grado di incanalare l'elemento di Elysandre, quando lo fa, diverse linee lucenti risalgono la lama fino alla punta.
    [Spada]

    Armatura dei Lyvellin:
    l'armatura della piccola casata dei Lyvellin non può certo gareggiare contro quelle dei grandi nobili, si compone della classica cotta di maglia sulla quale, poi, ci si posizionano delle placche d'acciaio stando ben attenti a non coprire le articolazioni. Tuttavia, l'armatura di Elysandra è leggermente particolare, innanzitutto perché le classiche armature erano progettati per gli uomini, ma anche perché era necessario costruirla in modo da permetterle di usare al massimo il suo elemento. L'armatura leggermente dorata della ragazza è costituita da un pettorale leggero e da degli spallacci, le braccia sono coperte da una placca legata con dei legacci e gli avanbracci e le mani sono coperti da delle manopole che arrivano fin sotto al gomito dove poi spunta una specie di artiglio. Le gambe sono protette con lo stesso meccanismo del braccio: tante piccole placche legate tra loro e con la gamba da dei legacci evitando di corpire le articolazioni, idem per gli stivali. Così come la spada, l'armatura è in grado di incanalare la Luce di Elysandra, andando a creare delle linee curve lucenti su tutta la superficie metallica.
    [Armatura]

    Scudo dei Lyvellin:
    lo scudo di famiglia è un normale scudo metallico triangolare non particolarmente grande, ma abbastanza per coprire tutta la parte superiore del corpo. Per ovviare ai problemi di peso, lo scudo di Elysandra è stato forgiato in una lega particolarmente leggera, anche se meno resistente degli scudi classici. Sullo scudo è scolpito l'araldica della famiglia: un calice sorretto da un angelo, il tutto all'interno di un cerchio. Come il resto dell'equipaggiamento della ragazza, è possibile incanalare la Luce all'interno dello scudo, andando a creare le linee curve lucenti su tutta la superficie.
    [Scudo]


    Tecnica #1
    Imposizioni delle mani: Appoggiando le proprie mani sulle ferite, Elysandra è capace di richiamare il proprio spirito di Avatar e la sua Luce per guarire le ferite fisiche più comuni come tagli, fratture e contusioni, ed è in grado di mantenere in vita una persona morente in attesa di soccorsi più preparati.
    Costo: Alto


    Sunto:
    Elysandra non reagisce alla difesa di Medea, e tenta di guarirle lo squarcio che aveva procurato alla novella compagna.
     
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    Ah, piangeva ora. Se davvero fosse riuscita a mettere a segno entrambi quei colpi di prima, quella ragazza avrebbe avuto con buone probabilità una persona sulla sua coscienza. Solo che fra il dire e il fare c'era di mezzo il fatto che Medea aveva combattuto abbastanza nella propria vita da potersi ritenere non una completa sprovveduta.
    Aveva parato un colpo, e tanto bastava. All'altra ferita sarebbe sopravvissuta; il peggio che la donna doveva temere erano i tempi di recupero, i quali l'avrebbero trattenuta ad Istvàn ancora per un po'.
    Non che avesse più faccende urgenti di cui occuparsi.

    «Posso... guarirti...» disse Elysandra, avvicinando alla sua compagna di allenamento delle mani che avevano cominciato a risplendere di una luce calda.
    « Aspetta, non è necessario, me la caverò! Sei messa mol- »
    Troppo tardi. Medea vide lo squarcio sul suo petto rimarginarsi nel giro di pochi istanti, e la patina di ghiaccio appena formata sfaldarsi scaglia dopo scaglia . Non rimase neppure una cicatrice.
    «Per favore...»
    E svenne.
    Medea afferrò Elysandra prima che quest'ultima cadesse al suolo. Rivoli di sangue colarono fra le sue dita; sgorgavano dalle spalle, dalle gambe e dalla mano della giovane. Ferite che, individualmente, non erano troppo gravi; di quel passo, però, era l'aspirante cavaliere a rischiare di lasciarci la pelle per dissanguamento.
    L'ex-guardia riconobbe in silenzio la propria ipocrisia di poco fa.

    « Allora?! » chiamò infine nel bel mezzo del cortile, rivolta a chiunque avesse orecchie per ascoltare, « Qualcuno porti qui un medico, questa donna ha un netto bisogno di cure! »

    Mentre lei, aggiunse mentalmente, aveva bisogno di andarsene da quella caserma quanto prima. Poi, da Istvàn. Infine, da quel maledettissimo semipiano tutto. Non sapeva nemmeno se sarebbe tornata a Rijks, ma al tempo stesso era convinta che non avrebbe neppure cercato rifugio dal suo vecchio capitano Wilhelm, o perfino nel mondo natio della Catena.
    Perché ovunque si fosse voltata, Medea non avrebbe visto altro che uno dei suoi innumerevoli fallimenti.

     
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