La Prima Avventura!

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    Orto Botanico, Altatorre
    Presidio Centrale, Endlos.

    Frisk Wonder avrebbe aperto gli occhi come quando ci si destava dopo una sana dormita. Si trattò quindi di un risveglio gentile e graduale, durante il quale la bambina avrebbe preso coscienza prima della luce tiepida del sole che filtrava dai rami, poi dei rami stessi, dai quali pendevano fasci di piccole foglie lunghe e sottili, e dopo ancora della terra sotto di sé, e il ruvido legno del tronco sul quale era appoggiata con la schiena.

    Una volta appurato di essersi appisolata sotto le fronde di un abete, guardandosi attorno avrebbe potuto nel frattempo notare diverse recinzioni non più alte di pochi centimetri, di quelle che si potevano scavalcare distrattamente con un passo, passeggiando senza curarsi di ciò che ci circondava. All'interno di ciascuna di esse si poteva vedere una pianta diversa: ora rose dei colori più disparati, ora gerani, ora calendule, ora cespugli d'erica, ora piante mai viste prima d'ora, ma il cui nome era riportato diligentemente su dei cartelli.

    Fra tutti, uno in particolare recitava “vietato calpestare le aiuole”, e probabilmente, a giudicare dall'ennesimo recinto di delimitazione che separava l'erba attorno all'albero dal marciapiede, questo si estendeva anche al terreno su cui la bambina stava poggiando i piedi in quel preciso momento. Chissà se aveva imparato a leggere?
    Certo si trattava dell'unica persona lì presente a trovarsi a così stretto contatto con la natura. Infatti, nessuno dei passanti osava uscire dal sentiero di selciato che era stato loro predisposto. Fortunatamente, forse complice il fatto che poco fa era sopita sul lato dell'albero che dava sul su un muretto dietro di lei, nessuno pareva averla ancora notata.

    Rimaneva però un problema: che posto era quello? C'erano un sacco di adulti in giro, tutti vestiti di abiti sfarzosi e variopinti, e tutti imbellettati: sia gli uomini che le donne. A volte, nei casi più estremi, si faceva perfino fatica a trovare la differenza. Ogni tanto si scorgevano anche dei bambini, ma questi tendevano ad essere una copia in miniatura dei genitori stessi, e nessuno per il momento stava facendo caso a Frisk.
    Guardavano tutti in avanti, come se fossero indifferenti a tutta la bellezza che li circondava. Forse, dandola per scontata, come se qualcuno non si fosse impegnato anima e corpo per recuperare e piantare in quel giardino tutti quei fiori, alberi e cespugli.

    Ciò che era più urgente capire, però, era dove fosse quel giardino, e come si fosse ritrovata lì, visto che non aveva mai visto quel luogo in vita propria. Perché, ne era sicura, prima di addormentarsi si trovava da tutt'altra parte! Senza contare che, a meno di non voler finire nei guai, doveva uscire in qualche modo da lì. Questo, però, sarebbe stato abbastanza facile, con i chiari cartelli direzionali che si ergevano poco più in là.


    Turno 1Benvenuto nella tua prima giocata! Qui non c'è molto da segnalare: Frisk si è svegliata per qualche ragione in un orto botanico, su un'aiuola dove, se ha imparato a leggere prima o durante le sue avventure, capirà di non poter stare. Quanto ai cartelli, invece, questi puntano nelle seguenti direzioni generiche:

    - WC
    - Ristorante
    - Area Picnic
    - Serra delle Piante Carnivore
    - Uscita

    A te la scelta di dove volerti dirigere, o di stare qui per provare fermare qualcuno (bambino o adulto che sia).
     
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    Dormire sull'erba non era affatto male. Preferiva i materassi, ma anche il fresco di quelle piantine andava bene. Il problema era che non era mai una buona idea farlo quando ci si trovava in un luogo precedente da quello in cui ci si era addormentati. I casi potevano essere due: o un qualche burlone l'aveva spostata per fare uno scherzo o era capitata in un altro mondo e non sarebbe stata la prima volta.
    Si guardò intorno. Ad occhio e croce poteva essere un parco pubblico, un orto botanico o un cortile di una magione. Vi erano persone in giro: uomini donne e bambini vestiti allo stesso modo. Non che fossero particolarmente interessanti. Avrebbe preferito soldati armati di fucili pronti a spararle a vista o energumeni con in mano enormi spade, pronti a cercare di affettare tutto ciò che si muoveva. Insomma, tutto troppo noioso.
    Vi era un cartello che vietava di calpestare le aiuole e lei lo stava facendo. Purtroppo però, dato il tipo di gente in circolazione, la sua trasgressione non si sarebbe tradotta nel tipo di guai a lei gradita, ma probabilmente in una multa da pagare. Un bella seccatura, contando che non aveva con sé denaro. Ancor più fastidiosa se si teneva conto che le avrebbero probabilmente chiesto dove fossero i suoi genitori. Quell'odiosa domanda! Sin troppe persone tendevano a fargliela e raramente era un bene quando qualcuno dimostrava preoccupazione per lei legata a quella cosa.
    Per prima cosa doveva attirare meno l'attenzione uscendo dall'aiuola. Aspettò allora che le persone presenti al momento si allontanassero, poi raggiunse la strada in pietra. Ora doveva trovare un modo per uscire di lì, quindi cercare di capire esattamente dove fosse, acquisire informazioni sul luogo. Poi avrebbe pensato a come procurarsi cibo e denaro.
    Ecco quindi un bel cartello ergersi in aiuto della piccola Frisk. La piccola lesse l'indicazione e vide che strada prendere per l'uscita. Disgraziatamente però scorse anche quello che indicava dove andare per la serra delle piante carnivore.
    Per prima cosa doveva uscire di lì, fuori sarebbe stata libera di nascondersi da eventuali scocciatori... chissà se le piante carnivore avrebbero tentato di mangiarla? Forse non aspettavano altro che qualcuno oltrepassare la recinzione per provare ad azzannarla tutte insieme. Divertente! Però non era una buona idea in da fare in quel momento. Purtroppo la tentazione era molto forte e la piccola finì per dirigersi verso la serra. La voce del buonsenso prese a urlarle in testa.


    Cretina, dove vai? Devi uscire subito da qui.

    Vorrei, ma le mie gambe si muovono da sole.

    Rispose la voce del cattivosenso.


    Bugiarda, sei tu che vuoi andarci.

    In effetti hai ragione.

    Ma lo capisci anche tu che non hai tempo e non è il caso?

    Pensa a quelle fameliche piante carnivore. Non sarebbe divertente?

    Magari sono piantine piccole che mangiano insetti.

    Questo non posso saperlo.

    Come minimo ti complichi le cose. Qui forse ci possiamo tornare dopo.

    Ma io ne ho voglia adesso.

    E cosa faranno gli adulti quando vedranno una bambina in mezzo a delle piante che tentano di ucciderla?

    Faranno il tifo per me o per le piante?

    Mi prendi per i fondelli?

    Dai, almeno vediamole. Poi decidiamo che fare.

    Davvero, a volte mi chiedo se ha senso ragionare con te.

    Così Frisk si diresse verso le pericolose, si sperava, piante carnivore. Cercando di evitare i passanti, quando la strada glielo permetteva di svoltare altrove, o di piazzarsi in posti dove difficilmente l'avrebbero vista ed entrando nella serra quando le sarebbe sembrato di non vedere più persone al suo interno.



    Edited by wood hammer - 31/5/2018, 13:08
     
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    Fu tutto sommato abbastanza facile divincolarsi da quella situazione sconveniente: forse per disattenzione, o forse perché si trattava di una bambina, solo una persona si scomodò per rimproverare blandamente Frisk: un'anziana donna che si limitò a farle notare che non si poteva camminare sulle aiuole, e se un impiegato l'avesse pizzicata questo le avrebbe dato una multa, per poi allontanarsi senza aggiungere molto altro.

    Così, il viaggio verso la misteriosa serra delle piante carnivore sarebbe proseguito senza intoppi né altre interruzioni per ben cinque minuti fino ad un enorme edificio a cupola fatto quasi interamente di vetro, rinforzato da un sostegno fatto di tubi di acciaio che si incrociavano fittamente abbastanza da creare una griglia capace di sostenere l'intera struttura, ma permettendo comunque alla luce del sole di filtrare. Si ergeva su due piani, e davanti all'ingresso principale c'era una piccola coda di poco più di mezza dozzina di persone; nulla che fosse un motivo di preoccupazione: cinque minuti dopo, Frisk riuscì ad entrare senza problemi.

    Guardandosi attorno, la bambina si sarebbe accorta di come, tutto sommato, la voce del buonsenso avesse avuto ragione: all'interno della serra si potevano osservare diverse specie di dionee, sarracenie, nepenti, drosere e orticolarie, nei pressi delle quali dei cartelli spiegavano con la cura e la semplicità di un divulgatore come queste si fossero evolute in ambienti particolarmente poveri di nitrogeno nel terreno, optando così per ricavarlo da creature animali. Addirittura esistevano alcune piante in grado di cibarsi non solo di insetti e lombrichi, ma anche di piccoli animali come topi e toporagni!

    Nulla, però, che potesse impensierire anche il più suicida degli esseri umani; anche quelle piante altissime, perfino più degli adulti, possedevano una bocca tanto stretta da far passare al massimo il braccio di un bambino o una bambina della sua età, e pure a fatica.

    « ...e questa è la Mirachella Vennerensis, una specie scoperta di recente, acquisita dal nostro giardino botanico grazie ad una generosa donazione del signor Warren Harding. Chiedo ai gentili signori di non avvicinarsi, perché... »
    Raggruppata tutt'attorno ad una guida turistica era quella che doveva trattarsi di una piccola comitiva di signori piuttosto benestanti, i quali ascoltarono chi assorto, chi affascinato, chi annoiato il giovane e piccolo uomo che spiegava con fare esperto e a portata anche del tuo udito quanto straordinaria e pericolosa fosse, grande abbastanza da poter inghiottire un essere umano adulto, e i cui succhi gastrici erano tanto potenti da poter digerire perfino i tordi: gli animali più difficili in natura.
    Sembrava quasi di guardare un animale: l'infiorescenza, se così poteva definirsi, ricordava per certi aspetti il capo di un leone. Circondata da una criniera di protuberanze verdastri che potevano essere sia antenne che tentacoli vi era un peristoma enorme e ricoperto di quelli che sembravano veri e propri denti. Il resto del corpo consisteva di un tronco largo e corto che finiva in una serie di radici spesse che affondavano nel terreno, e dal quale partivano alcuni rami carnosi, anziché legnosi, sui quali non cresceva alcuna foglia.

    Un bambino di uno o due anni più grande di Frisk sgattaiolò inosservato fuori dal gruppetto. Vestito elegantemente, con un piccolo completo con tanto di farfallino viola, egli si avvicinò con fare incuriosito e giocoso verso la pianta carnivora sempre di più, fissandola affascinata, senza nemmeno fingere di curarsi di mantenere una certa distanza di sicurezza.

    gqXi1zcOcywK78« Dici che è il caso di intervenire? »
    Disse una voce da dietro Frisk. Apparteneva ad un uomo giovane e altissimo dai capelli ricci e bruni che torreggiava non solo su di lei, ma anche su tutti gli adulti presenti che poteva vedere. Era perplesso, anche se era difficile da capire da dietro gli occhiali da sole che indossava perfino in un ambiente chiuso, e dal fatto che la sua faccia si trovasse così in alto, ma il tono di voce lo tradiva.
    A rispondergli fu un uomo più anziano, forse suo padre se non suo nonno, costui biondo e decisamente più basso. A braccia incrociate come il suo compagno (o figlio, o nipote), osservava lo svolgersi della scena con glaciali occhi azzurri.
    « Macché. Sono curioso di sapere come va a finire, piuttosto. »
    « Via, non sarà così scemo da rimanersene lì impalato. »
    « Venti corone che finisce male. »
    « Andata. »


    Turno 2Riesci ad entrare nella serra senza problemi e, dopo esserti fatta strada fra delle piante magari interessanti per un appassionato, ma non pericolose come ti aspettavi, trovi finalmente una che potrebbe essere proprio ciò che cercavi!
    Solo, c'è un altro bambino che pare essersi avvicinato troppo a quella pianta, senza che gli adulti se ne siano neppure accorti, a parte due proprio dietro di te che si sono messi a scommettere sulle probabilità di morte o sopravvivenza dello sprovveduto.

    A quanto pare, il destino di quel bambino è nelle tue mani! Sentiti libera* di agire come più ritieni necessario.

    *mi viene più spontaneo accordare il genere in base al sesso del personaggio, rispetto a quello del player, spero non sia un problema. :geez:
     
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    Come temeva la serra conteneva solo piante carnivore che si cibavano di insetti o al massimo di piccoli animali. Al limite avrebbe potuto infilare un braccio nelle più grandi, ma non la divertiva la cosa. Insomma era troppo banale mettere un arto in un luogo dove avrebbe potuto ferirsi per poi toglierlo un attimo prima che ciò avvenisse. Sembrava la tipica sfida dei ragazzini idioti. Lei mirava a qualcosa di più, perché la follia era ben più ambiziosa della stupidità.
    La serra sembrava comunque interessante. Avesse avuto più tempo forse si sarebbe soffermata maggiormente. Forse però valeva la pena girare i tacchi e cercare l'uscita da quel posto, come le aveva detto la voce del buonsenso. Tra l'altro, aveva perso l'ispirazione e in quel momento non riusciva proprio a muovere quei due personaggi nella sua testa. Doveva essere colpa della delusione!
    Amareggiata stava per andarsene, quando scorse effettivamente una pianta gigantesca e pericolosa. Le riportò subito alla mente un fiorellino particolarmente antipatico, ma non volle che quel pensiero condizionasse la sua decisione sul come muoversi di fronte alla scoperta. Decise di avvicinarsi e di studiare meglio il vegetale. Ora che lo osservava da vicino, la forma le ricordava piante legate ad altri ricordi, il che era un bene. Da quel che diceva la guida sembrava anche sufficientemente pericolosa. Il problema era che era una sola. Lei era Frisk Wonder, doveva averne almeno sette ad accanirsi contro di lei, se no non era contenta. Per chi l'avevano persa?
    Ci pensò su un attimo. Mettendo da parte l'orgoglio, valeva davvero la pena di scomodarsi tanto per una sola pianta carnivora? Però... magari era più pericolosa di quel che pensava, magari valeva più delle sette a cui era abituata.
    Quand'ecco un bambino staccarsi dalla folla e dirigersi incuriosito verso la pericolosa pianta. No, non poteva essere! Davvero l'odiosa situazione già vista e rivista del povero bambino da salvare? Che nervi! Davvero, quella era la tipica scena che poteva far venire la voglia di prendere il coltello da frutta e far strage dei presenti, senza distinzione ed eccezione alcuna. Dopotutto le discriminazioni erano qualcosa di brutto. Fortunatamente però la piccola udì alle sue spalle le voci di due uomini che volevano scommettere sulle sorti del bambino sprovveduto. Finalmente una buona notizia! Il buon umore le tornò, tanto che riuscì a ridar nuovamente una voce al buonsenso e al cattivosenso.


    So che hai in mente

    Pensi di fermarmi?

    Ma dai, provaci, non mi pare una cattiva idea.

    Ma stai scherzando? Davvero sei d'accordo con me?

    Quaranta corone contro le mie scarpe che mi metto in una situazione almeno brutta come la sua.
    Disse Frisk ai due uomini, indicando il bambino. Poi camminò in direzione di lui.


    Tanto lo so che ti cacci in quella situazione lo stesso, tanto vale provare a guadagnarci qualcosa.

    Sarà facile vincere la scommessa, ci basta andare dov'è lui.

    E quei due pensano che anche se vinciamo, non potremo andare a riscuotere la vincita.

    Divertente!

    Io però non ho ancora sentito dire che a loro vada bene.

    Dettagli

    Guarda che c'ero prima io.
    Disse Frisk al bambino, per poi passargli davanti.
    Buongiorno signora Mirachella Vennerensis, la trovo bene. Le hanno mai detto che assomiglia un po' ai molboro? Mi scusi, non intendevo offenderla. Lei non ha certo un alito così cattivo.


    Ma come ti fanno a venire certe idee?

    Parli con me o con Frisk?

    Ma se siamo entrambe la stessa persona.

    Già e la piccola non soffre nemmeno di disturbo bipolare: è lei a muoverci. Cavoli se ha esperienza di cattivosenso!

    Finalmente la piccola si decise a zittire le due vocine. Aveva bisogno di concentrarsi.
    Verrò al dunque, le sconsiglio vivamente di provare a mangiare questo bambinetto: ha un sapore pessimo e anche se riuscisse a digerirlo le sostanze tossiche nel suo corpo dovuti agli eccessi di cibo spazzatura la farebbero star male per ben due giorni. Senza contare che le piante della sua specie presentando diverse intolleranze a questo specifico bambino e lei non vuole soffrire le conseguenze di un pasto così scadente.
    Perchè non mangia me? Sono veramente gustosa sa? La mia carne è giovane e pregiata, certificata da tre associazioni famose nell'ambito della ristorazione dei cannibali. Se ha pazienza posso elencarle anche tutte le mie proprietà nutrizionali.

    Anche se non sembrava, l'attenzione di Frisk era tutta sulla pianta, atta a percepire ogni suo movimento. I suoi muscoli erano tesi e soprattutto la sua anima era pronta. Se la pianta avesse attaccato avrebbe dovuto reagire subito.



    Edited by wood hammer - 10/6/2018, 18:38
     
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    Quaranta corone contro le mie scarpe che mi metto in una situazione almeno brutta come la sua.
    Confusi, i due uomini si guardarono attorno per un istante, prima di abbassare all'unisono gli occhi su quella che di fatto avrebbero dovuto riconoscere fin da subito come la voce di una bambina. Si scambiarono infine un'occhiata confusa, e quando ridiressero la loro attenzione di nuovo verso Frisk, questa si era già allontanata verso la Mirachella.

    « Ma- ma- ma... »
    Farfugliò il ragazzo, il cui cervello era appena stato intasato da mille domande emerse tutte assieme, e che volevano tutte essere vocalizzate per prime. Davanti ad un simile ingorgo sinaptico, egli fu solo in grado di alzare il dito indice in segno di protesta, e lasciare che le corde vocali vibrassero in libertà.
    « ...quelle scarpe?! »

    « Devo ammetterlo: ora sono ancora più curioso. »
    « Quella non era una vera scommessa, vero? »
    Chiese il giovane, ripresosi almeno in parte dallo stupore.
    « No, mai stata intesa come tale. »
    Quella, aggiunse l'altro individuo fra sé, era una semplice sfida.

    Così, Frisk poté avvicinarsi alla Mirachella senza interferenze esterne, passando a propria volta inosservata da quel gregge di cialtroni imborghesiti allo stato brado, tanto assorbiti dall'esposizione della guida (che, dal canto suo, aveva quantomeno la scusa di essere voltata dalla parte opposta) da non accorgersi di quanto stesse succedendo sotto i loro stessi nasi.

    Guarda che c'ero prima io.
    Disse la bambina al suo quasi coetaneo con una nonchalance tale da lasciarlo con un'espressione inebetita fra lo spiazzato e l'offeso per diversi secondi.
    Buongiorno signora Mirachella Vennerensis, la trovo bene. Le hanno mai detto che assomiglia un po' ai molboro? Mi scusi, non intendevo offenderla. Lei non ha certo un alito così cattivo.
    Qualche istante di raccoglimento e di discussioni interiori più tardi, la piccola continuò.
    Verrò al dunque, le sconsiglio vivamente di provare a mangiare questo bambinetto: ha un sapore pessimo e anche se riuscisse a digerirlo le sostanze tossiche nel suo corpo dovuti agli eccessi di cibo spazzatura la farebbero star male per ben due giorni. Senza contare che le piante della sua specie presentando diverse intolleranze a questo specifico bambino e lei non vuole soffrire le conseguenze di un pasto così scadente.
    Perchè non mangia me? Sono veramente gustosa sa? La mia carne è giovane e pregiata, certificata da tre associazioni famose nell'ambito della ristorazione dei cannibali. Se ha pazienza posso elencarle anche tutte le mie proprietà nutrizionali.


    « Uè, balorda! »
    A parlare appena questa ebbe finito fu il bambino appena sorpassato, il quale stava fissando Frisk con del chiaro astio. Al frettoloso grido di “nonèveroc'eroprimaio”, egli caricò furiosamente la nuova arrivata, solo per inciampare miseramente in una radice neppure due passi dopo.
    « ...questa pianta è nota per reagire violentemente ai rumori forti, quindi preghiamo lorsign-... »
    « AAAAAAHIAAAAAAA! »

    Sussultando, la guida si girò subito dall'altra parte, trattenendo un urlo di orrore quando vide il pargolo a terra, e i “rami” della Mirachella strisciare pericolosamente verso di lui e un'altra bambina lì presente.
    I visitatori, però, non si trattennero affatto. Al contrario, almeno mezza serra poté udire il grido di angoscia di quella che doveva essere un soprano portentoso, nonché la madre di...

    « PIERCLEOPATRO MARIA! »

    ...che la guida riuscì eroicamente a sottrarre alle grinfia della pianta all'ultimo secondo, complice forse il fatto un breve tremolio nelle appendici di questa seguito all'urlo della signora.
    Frisk, però, non aveva avuto tanta fortuna, e la Mirachella aveva deciso (sempre che una pianta potesse davvero “decidere” alcunché) di concentrarsi su di lei.

    Turno 3Scusami per l'attesa, innanzitutto. Comunque, la pianta non pare reagire granché al tuo discorso essendo, carnivora o no, una pianta.
    Come spiegato dalla guida, però, risponde molto meglio ai rumori forti: all'urlo del bambino, infatti, essa attacca le prime due creature a portata: tu e il bambino stesso.
    Ad intervenire per primo, però, è il grido disumano della madre, equivalente ad un'involontaria tecnica psionica di stordimento ad area di potenza Bassa, che pare in qualche modo avere effetto perfino sulla Mirachella.

    Ora, una nota: per reagire in tempo alle tecniche di matrice psionica e illusoria sono necessarie, oltre alle tecniche di difesa, anche gli auspex di Mind-Fuck Alert e Trick Detector (rispettivamente). Senza, si subisce, con tutte le conseguenze del caso, che vanno da tecnica a tecnica.

    Qui, si tratta di uno stordimento di potenza (diversa dal consumo) Bassa. Ciò che viene dopo invece arriva dalla pianta che, una volta ripresasi, si avventa sull'unica persona rimasta: tu, visto che Piercleopatro Maria è stato messo al sicuro dalla guida. Ciò che ti aspetta sono delle appendici/rami che puoi benissimo chiamare tentacoli che ti avvilupperanno (consumo Medio) se non ti difenderai adeguatamente.

    Se ci sono domande di qualsiasi tipo, non esitare a scrivere in bacheca, o in privato!
     
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    Frisk non si sarebbe certo aspettata di avere a che fare con un esempio così plateale di stupidità. Perchè lei aveva detto apertamente che quella pianta carnivora avrebbe potuto mangiarla e il bambino, se avesse avuto un minimo di cervello, se ne sarebbe andato. Invece no, le era passato davanti sostenendo che c'era prima lui!
    Forse però costui era come lei: sapeva quel che faceva e si poteva difendere dalla pianta. Il dubbio della piccola decadde all'istante non appena costui inciampò e si mise a urlare, proprio quando la guida raccomandava di non emettere rumori forti. Insomma, un cretino di primo ordine. Chi mai lo avrebbe voluto un figlio così? Proprio allora arrivò un suono ancora più forte, le suonò come un mucchio di lettere senza senso. La povera Frisk venne stordita da esse. Cavoli, così non era leale! Pazienza, ora che ci pensava non c'era gusto se tutto andava come previsto.
    Non appena si riprese si accorse che il bambino non fosse più lì. Meglio, così non avrebbe avuto quel cretino tra i piedi. Intanto la pianta carnivora allungò i suoi rami contro Frisk, ma la sua anima era forte e non appena avvertì il pericolo, subito costei generò una bolla che la protesse dalle fronde le quali si ritrassero.
    Era arrivato il momento di andarsene. Anche se le sarebbe piaciuto trattenersi ancora un po' era in caso di seguire la razionalità: si trovava in un territorio sconosciuto e non poteva sapere cosa sarebbe successo se avesse proseguito il suo scontro per molto tempo.
    Quindi espanse la propria anima e fece in modo che questa raccogliesse un piccolo sasso. Quindi lo spostò verso la ringhiera metallica, in maniera che facesse rumore. Non lo avrebbe fatti schizzare via però e dopo che questo avesse sbattuto lo avrebbe fatto tornare a terra. La pianta sarebbe stata distratta da rumore del sasso e così Frisk avrebbe approfittato della cosa per correre e portarsi a distanza di sicurezza, dove non avrebbe potuto prenderla.




    FriskMente: danno basso
    Corpo: illeso
    Energia residua: 85

    Bolla dell'anima
    Allora gli adulti tendono sempre a tirarle uno schiaffo, rimproverarla o chiamare il poliziotto con il taser. Cosa fa Frisk? Esatto, usa la sua anima per creare una bolla attorno a lei che la protegga dalla violenza degli adulti, dall'elettricità e dai terribili sensi di colpa che i perfidi adulti tentano di instillarle con i rimproveri. Difendendosi dalle minacce fisiche, energetiche e mentali.
    (Medio)

    Forza dell'anima
    Quindi non c'è ragione di preoccuparsi per il coltello, anche perché con le sue deboli braccia non farebbe molto. In compenso può estendere la sua anima in appendici parzialmente invisibili che possono facilmente spostare camion e blocchi di cemento.
    (basso)
     
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    Anche vedendo i rami che si ritraevano, Frisk non avrebbe comunque avuto il tempo di tirare un sospiro di sollievo. La guida, i cui corsi di formazione per la sicurezza nel parco mai avevano previsto situazioni così, stava cercando di gestire il panico creatosi nel suo gruppo mescolando improvvisazione e, se si ascoltava attentamente, codici di comportamento da adottare in caso di incendio. Impegnata nell'impedire ai clienti di sparpagliarsi in ogni direzione concepibile, richiamandoli alla calma, non badò alla bambina ancora dietro di lei.
    Aveva già abbastanza problemi, pensò, e nessuno aveva reclamato quella piccola peste, pertanto che ci pensasse qualcun altro! Che se non ci fosse lei, quella pianta avrebbe già ingurgitato il pargolo e pure qualcun altro. Certo ci sarebbe stato qualcuno che le avrebbe dato una mano, vero?

    Sobbalzò quando sentì quello sferragliare repentino di qualcosa contro la ringhiera metallica. Si girò verso la fonte del rumore, e fece appena in tempo ad indietreggiare per evitare il ramo-tentacolo che sfrecciò verso di lei ma che, con sua sorpresa, sembrava più interessato ad un sasso poco distante.

    Nel frattempo, la bambina si era allontanata a gran velocità, con la Mirachella che, la corolla rivolta in direzione della fuggitiva, aveva agitato una delle sue appendici in segno di apparente protesta.

    5gNCYb6
    « Julian, guarda, starà mica torna... »
    Il vecchio, che non si era mai mosso dal punto in cui Frisk lo aveva incontrato poco fa, guardò il suo collega con fare leggermente preoccupato. Si stava massaggiando le orecchie con il volto distorto in una smorfia di dolore.
    « ...ndo? »

    Julian Van Wijngaarden, fin dalla sua nascita, aveva sempre avuto un udito molto sensibile. Se per una persona normale l'urlo della signora di prima (effettivamente disumano) e il fragore del sasso contro la ringhiera sarebbero stati sì fastidiosi, erano invece a dir poco assordanti per il giovane gigante, il quale ne risentiva con molta più intensità.
    Chissà se allora era riuscito a vedere...?

    « Oi, tu. »
    Chiamò il biondo, intercettando Frisk poggiando una mano ferma sulla piccola spalla di lei.
    « Dimmi un po', che ti è saltato in mente di cacciarti di proposito in una situazione così? »

    Il suo tono di voce non era di rimprovero. Sembrava, piuttosto, parecchio curioso.

    Turno 4Allora, comincio innanzitutto scusandomi per l'enorme attesa, ma come ho annunciato in bacheca, è un peroido un po' così. T_T

    Ora, però, qualche appunto veloce.
    Come prima cosa, nello schemino riassuntivo vanno di regola messi non solo stato fisico e mentale, mana e tecniche utilizzate, ma anche le passive e l'equipaggiamento di cui sei in possesso.
    Seconda cosa, nello stato fisico e psicologico va sì riportato un riassunto delle tue condizioni correnti, compresi i danni ricevuti, ma sarebbe meglio specificare anche che tipo di danni sono. Ad esempio, nel tuo caso è stato un danno mentale basso da stordimento, mentre nello stato fisico potresti dover ritrovarti a scrivere non solo l'entità della ferita, ma anche la sua locazione e il tipo di ferita (non “fisico” o “magico”, bensì cose tipo se è un'abrasione o un taglio, un'ustione di primo, secondo o terzo grado, o una da freddo, e così via). Per avere un'idea, ti consiglio di dare uno sguardo ai duelli che trovi in giro; si trovano in abbondanza nell'Arena Nera, Arena Celeste e Warrior Day IV.
    Terza cosa: visto che la tua difesa è universale, specifica quale applicazione stai usando nello schemino, sempre, anche se nel post si capisce.


    Per il resto, ti sei comportato bene per quanto mi riguarda, ed essendo questa una scena di base tutorial, non c'è molta difficoltà a prescindere.
     
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    Era stato più facile del previsto. La piccola si era aspettata di venir inseguita da decine di persone che volevano acciuffarla, mentre lei fuggiva dicendo che non aveva tempo per fare autografi. Invece no, la gente era troppo preoccupata ad agitarsi per darle bada, al punto che poté persino tornare dai due uomini di prima. Normalmente avrebbe trovato il tutto un po' troppo facile, ma era conscia di doversi accontentare. Era sfuggita ad una terribile pianta carnivora, per di più con qualcuno che aveva tirato loro un colpo basso. Come inizio poteva andare. Ora però avrebbe fatto meglio ad uscire di lì e trovare un modo per orientarsi. Magari avrebbe trovato anche un modo per curare la sua testa, che ora le faceva male, per via dello strano urlo.
    Uno dei due uomini la fermò, mettendole una mano sulla spalla.
    La ragazza lo guardò, poi si staccò lentamente dalla mano dell'altro. Non era mai una buona idea lasciare che una persona avesse presa sul suo corpo, specialmente in battaglia. Ma muovendosi lentamente sperò di comunicare all'altro che non intendeva reagire violentemente, solo non gradisse venir afferrata.
    Così le chiese come mai avesse deciso di mettersi di proposito in pericolo.
    Un po' per il premio che avrei ricevuto nel farlo.
    Disse, alludendo ai soldi che aveva tirato in ballo prima di avvicinarsi alla pianta carnivora.
    Però soprattutto perchè mi sembrava qualcosa di divertente.
    Sapeva che molte persone non accettavano quel tipo di discorso, sostenendo che i bambini dovevano essere prudenti, quindi doveva cercare di essere comprensibile. Trovare qualcosa che anche l'altro potesse capire.
    Mi spiego meglio: hai presente quando ci si reca alla gilda degli avventurieri? Si consulta la bacheca con fogli che riportano richieste pericolose, quindi se ne scegli una e ci si reca nella foresta proibita per procurarsi le pelli di un qualche animale feroce o si cercano oggetti finiti nelle zone di caccia di lupi.
    Ecco, diciamo che fare quanto appena fatto per me assomiglia ai divertimenti della gilda degli avventurieri.

    Spiegò, sperando che l'altro potesse capirla.



    FriskMente: danno basso (lieve mal di testa da stordimento)
    Corpo: illeso
    Energia residua: 85

    Passive ed equipaggiamento

    Non solo determinazione...
    Non crediate che una grande determinazione vasti a garantire la vita eterna. La piccola Frisk è forte nelle emozioni, nei sentimenti, nella razionalità e nella conoscenza magica e in molto altro. Il tutto ha reso la sua anima estremamente potente. La bambina viene uccisa? Pazienza, l'anima ricostruisce il suo corpo. La sua anima viene distrutta? Non l'avete mica fregata: si ricompone da sola.
    (Immortalità)

    Coltellino da frutta
    Un banale coltello che la piccola si porta appresso. Gli adulti si sono sempre preoccupati nel vedere la bambina con in mano un oggetto così pericoloso, ma lei rassicura sempre che lo usa solo per fare i piknik... quando non deve utilizzarlo contro i mostri che le vogliono fare del male... e le persone.



    Spero che ora vada bene


    Edited by wood hammer - 6/7/2018, 22:31
     
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    L'uomo oppose un accenno di resistenza all'inizio, preso per un momento alla sprovvista dal gesto di Frisk, ma si lasciò poi guidare la mano via dalla spalla di lei senza obiettare. Al contrario, alzò entrambe le mani, come a segnalare che non c'era alcun motivo di preoccuparsi, nessuno voleva farle del male. Almeno, nessuno che non fosse già a distanza di sicurezza.

    Un po' per il premio che avrei ricevuto nel farlo.
    Si sentì rispondere dopo. Simulò un colpo di tosse per sopprimere un risolino...
    Però soprattutto perchè mi sembrava qualcosa di divertente.
    ...ma non ci riuscì una seconda volta.

    Mi spiego meglio: hai presente quando ci si reca alla gilda degli avventurieri? Si consulta la bacheca con fogli che riportano richieste pericolose, quindi se ne scegli una e ci si reca nella foresta proibita per procurarsi le pelli di un qualche animale feroce o si cercano oggetti finiti nelle zone di caccia di lupi.
    Ecco, diciamo che fare quanto appena fatto per me assomiglia ai divertimenti della gilda degli avventurieri.


    Julian reclinò la testa con perplessità, ma il vecchio annuì.

    « Chiariamo innanzitutto che non ti daremo un soldo bucato, principessa. Anche perché al di là del fatto che non abbiamo mai accettato la tua scommessa... » scambiò uno sguardo d'intesa con il suo compagno. Almeno, lo sembrava dalla parte dell'anziano, perché il giovane era troppo alto e i suoi occhi troppo coperti da quel paio di occhiali scuri affinché se ne potesse interpretare l'espressione.
    « ...non avresti nemmeno vinto: entrambi siete usciti illesi, ma lui si chiama Piercleopatro Maria. Era partito in vantaggio. No, Julian? »
    Scoppiarono entrambi in una risata fragorosa.
    « A meno che tu non abbia un nome più stupido di quello. A proposito, sono Eric, » allungò ancora una volta la mano. Stavolta, limitandosi ad aspettare una stretta. « il gigante dietro di me è Julian. Prima che tu lo chieda: no, non un gigante vero, è solo un tipo alto. Ora, non sono sicuro di aver colto dove sia questa tua... gilda, ma... »
    « Sud? »
    « Foresta probita? »
    « Altatorre? Forse sarà uno di quei giochi di ru- »
    L'occhiataccia di Eric fu eloquente.
    « Nord? »
    « Nah, le gilde sono roba da città medio-grandi, non da villaggetti di morti di fame. »
    « Beh, Ovest? »
    « Dici che ha la fisionomia? »
    « Eh, non saprei... Forse? »
    « Est! »
    « Uhm... »

    Julian si abbassò fino al livello di Frisk – il che significò che dovette sedersi a terra – e la fissò con occhi(ali) indagatori.
    « ...magari è naufraga. »
    Eric si strinse nelle spalle.
    « Può essere. » si limitò a rispondere. Si girò infine verso la bambina. « Facciamola breve: hai un posto dove andare, o no? »

    Turno 5Ci siamo quasi! Scusami per le risposte lente, avendo un esame martedì, sono un po' preso dallo studio.
    Questo turno diciamo che potrebbe essere il penultimo, e poi potremo finalmente concludere e mandare la tua prima scena in valutazione! Rimane solo un ultimo sforzicino da fare.


    Edited by Kuma. - 16/7/2018, 15:25
     
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    Non capì bene il ragionamento fatto dal tizio che sosteneva che non avesse vinto. Frisk iniziò a pensare di ricordare loro che li aveva sentiti scommettere sulla vita di quel bambino e che se non avessero voluto dargli quei soldi per la scommessa, avrebbero dovuto farlo per comprare il suo silenzio.
    Non lo disse però. Poteva essere conveniente tenersi tale elemento come carta da giocare nel caso non avessero voluta lasciarla andare. In tal modo avrebbe potuto mettere in chiaro che avrebbe spifferato tutto se avessero tentato di prenderla.
    Mi chiamo Frisk.
    Rispose lei alle presentazioni. Dopo di che i due si chiesero dove potesse essere la gilda degli avventurieri. Evidentemente quel mondo non aveva ancora una gilda degli avventurieri o se l'aveva era troppo piccola.
    Non ci volle molto a capire che non si stessero chiedendo tanto dove fosse l'organizzazione, quanto da dove venisse lei. Quindi le chiesero se avesse un posto dove stare.
    Frisk non aveva certo voglia di venir relegata in un luogo che limitasse le sue iniziative e la sua voglia di andare in giro, ma un tetto sopra la testa poteva essere comodo. Forse avrebbe potuto ascoltare una loro proposta, ma non prima di aver prudentemente fatto una verifica.
    Sono un po' perplessa. Apprezzo la premura, ma mi pare strano che vi stiate preoccupando per me dopo avervi visto scommettere sulla vita di quel piccolo.
    Lei era sicuramente più sveglia di quel povero stupido.
    Quindi lasciate prima che controlli una cosa su ognuno di voi due. Dopo di che risponderò alle vostre domande.
    Quindi annusò a distanza le loro anime, alla ricerca di odori che stessero ad indicare eventi importanti nelle loro vite, che l'aiutassero a capire che persone fossero.




    FriskMente: danno basso
    Corpo: illeso
    Energia residua: 75

    Fiutare meglio
    Se serve poi può fare uno sforzo in più, riuscendo a capire dall'odore dell'anima se questa ha vissuto eventi importanti. Come omicidi, lutti...
    (Basso investigativo) x2
     
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    Mi chiamo Frisk.
    Si presentò la bambina che, se avesse deciso di stringere la mano dell'uomo, avrebbe trovato la stretta di quest'ultimo ferma, ma gentile, forse perché non voleva rischiare di stritolare la mano di lei. Senza contare essere troppo vigorosi era anche un segno di cattiva educazione!
    Julian, invece, si limitò ad un cenno della mano.

    Sono un po' perplessa. Apprezzo la premura, ma mi pare strano che vi stiate preoccupando per me dopo avervi visto scommettere sulla vita di quel piccolo.
    Eric sollevò gli occhi e piegò la testa su di un lato, assumendo una classica espressione da “in effetti,” mentre il giovane annuì concorde. Nessuno dei due sembrava averci pensato, oppure non avevano dato molto peso a ciò che aveva giustamente sottolineato Frisk. Come se fosse semplicemente naturale che fosse molto più degna di considerazione rispetto a quel sì ricco, ma altrimenti normalissimo moccioso.
    Quindi lasciate prima che controlli una cosa su ognuno di voi due. Dopo di che risponderò alle vostre domande.

    Così, Frisk decise di non fidarsi ciecamente di quegli estranei, proprio come conveniva a ogni brava bambina, e di indagare invece su di loro, nel modo più efficacie e al contempo discreto che ella conoscesse.
    “Qual è l'odore di un'anima?” è una domanda che poche persone dovevano essersi poste lungo il corso della storia, e ancora meno erano coloro che potevano vantarsi di aver trovato una risposta.
    Quelle di Eric e Julian emanavano entrambe l'odore acre della morte. Era particolarmente intenso nel caso del primo, il quale in passato aveva assistito a ben più di qualche morte violenta, oltre ai lutti che un uomo così avanti negli anni doveva avere esperito durante la sua vita, tanto da suggerire che egli stesso doveva essersi sporcato le mani almeno qualche volta. A completare il tutto una nota appena percettibile di acqua salmastra.

    Più delicato invece era l'odore dell'anima del giovane “gigante.” Anch'egli, come Eric, era testimone di diverse vite stroncate prima del tempo. A distinguerlo dall'amico, oltre alla minore forza del sentore, era un accenno di metallo intriso in quel sinistro insieme.

    Frattanto i due parlottavano fra di loro della scommessa di poco fa, senza curarsi granché di ciò che stava accadendo.

    « Ho vinto io, comunque. »
    « ”Piercleopatro Maria.” »
    « Hai detto “finisce” male, e la sua condizione finale non era peggiore di come stava messo all'inizio, quindi... »
    « Touché. »

    Turno 6Ciao! Anzitutto, spero tu abbia passato delle buone vacanze. :flwr:

    Andando subito al sodo, ciò che puoi concludere tramite la tua tecnica è che sia Julian che Eric sono due individui abbastanza loschi. A giudicare da quello che senti, essi non solo hanno assistito a più di un episodio violento anche mortale, ma è anche molto probabile (anzi, praticamente sicuro) che le loro mani siano a loro volta sporche di sangue. Per quanto concerne gli odori di acqua salmastra (per Eric) e di metallo (per Julian), puoi solo formulare vaghe ipotesi in merito al loro significato.

    Purtroppo, non riesci a capire di più perché Frisk, all'interno della narrazione, non si è focalizzata su un tipo particolare di episodio. Altre due ragioni sono il consumo della tecnica (Basso) e la descrizione di questa, nella quale sembra che si privilegi episodi di morte. Inoltre, la tecnica ti permette di capire se una persona ha vissuto un determinato tipo di eventi, ma non ti dà dettagli su come possano essersi svolti, o cosa sia successo di preciso.
     
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    La piccola Frisk non strinse prudentemente la mano dello sconosciuto. Scosse semplicemente la testa, sorridendo, sperando che capissero che non lo faceva perché li odiava o qualcosa del genere.
    Annusò poi l'odore delle anime di entrambi. Non riuscì a capirci molto: erano odori molto comuni, specialmente nei mondo dominati dalla magia.
    Persino la puzza di sangue l'aveva sentita addosso a molte anime, persino quelle che si ritenevano immacolate. Alcune di loro si erano persino offese quando aveva spiegato cosa aveva fiutato.
    Certo, se avesse sentito qualche odore più raro avrebbe potuto capire se fossero individui pericolosi o affidabili. Quindi avrebbe dovuto rinviare la propria decisione.
    Ammettiamo che non abbia un posto dove andare o che non ho uno che non sia un gran che, quale sarebbe la vostra proposta?
    Disse, dando loro il dubbio che avesse un posto dove andare. Con o senza il loro aiuta sarebbe riuscita a sopravvivere in quel mondo. Ne aveva visti di posti e confidava nelle proprie capacità di cavarsela.




    FriskMente: danno basso
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    Eric ritrasse la mano, inarcando un sopracciglio con sorpresa, ma senza dare l'impressione di essersela presa particolarmente a male. Né lui né Julian sembravano essersi accorti di essere stati soggetti ad una breve indagine da parte della bambina e, se al contrario l'avessero notata, nessuno dei due aveva dato a ciò troppa importanza.

    Ammettiamo che non abbia un posto dove andare o che non ho uno che non sia un gran che, quale sarebbe la vostra proposta?
    Il vecchio si strinse nelle spalle.
    « Come immaginavo. » Disse, intuendo con facilità che la risposta era di fatto “no.” « Ciò che stavo pensando di proporti è... un lavoro, nel settore della pubblica sicurezza di Altatorre. Ancora fatico a credere di stare avanzando un'offerta simile ad una bambina – senza offesa.
    Si tratterebbe ad ogni modo di offrire i tuoi servigi alla Matrona, Evangeline Raillier-Lanty. Ci sono ovviamente dei rischi correlati, ma vedo che sai quantomeno difenderti un minimo. Avresti però in cambio uno stipendio con cui poterti pagare almeno vitto e alloggio.
    »
    « Eric, avrà sì e no dieci anni. Non pensi di esagerare? » Intervenne Julian, perplesso. Eric lo ignorò, rivolgendo invece un sorriso sornione a Frisk.
    « Sempre ti piaccia lavorare al buio, eh. »

     
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    Una proposta di lavoro? Temeva peggio, tipo una scusa per rinchiuderla in un laboratorio o magari per consegnarla alle autorità, che magari l'avrebbero assegnata a un qualche orfanotrofio.
    Interessante. L'ideale per me sarebbe un contratto a tempo determinato.
    Così avrebbe potuto guadagnare qualche soldo, informarsi meglio sul posto dove era finita e l'aver lavorato per una persona più o meno influente sarebbe stata una buona referenza.
    Certo, non doveva abbassare la guardia, magari quelle due persone la stavano ingannando, tuttavia sarebbe stato facile capire se mentivano. Se avrebbe dovuto lavorare per un personaggio, che da quanto aveva capito, fosse pubblico, per ultimare la sua assunzione non l'avrebbero dovuta condurre in una residenza privata.
    Il curriculum va bene nel formato standard della dimensione Buroz VII?
    Domandò. No, non era la prima volta che lavorava.




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    Interessante. L'ideale per me sarebbe un contratto a tempo determinato.
    Sollevando un sopracciglio con aria pensosa, gli occhi alzati verso il soffitto del giardino botanico, l'uomo incrociò le braccia davanti al petto e rimase in silenzio per qualche secondo. Aveva deciso di sorvolare su come una bambina tanto piccola potesse essere a conoscenza di simili tecnicalità, e di focalizzarsi invece sul piano concreto; a dire il vero, però, non sapeva seriamente che risposta darle, non così su due piedi.
    Il curriculum va bene nel formato standard della dimensione Buroz VII?
    Continuò Frisk, e a quel punto Eric scosse la testa più come se si fosse appena destato da un sogno ad occhi aperti, più che come segnale di diniego.
    « Oh, temo di non conoscere quel formato; forse è meglio che- »
    Julian bussò alla spalla del compagno.
    « Ho qui con me un modello Altatorre Business Standard. Direi che nel dubbio... »
    Disse, estraendo dal cappotto un foglio di carta rettangolare, i cui lati dovevano misurare all'incirca venti centimetri alla base e trenta all'altezza; quindici alluci valghi per tredici eoli al cioccolato bianco per chi fosse abituato invece ai sistemi di misurazione del mondo di Brähsa Kut.

    « Ma ti sei portato dietro...? »
    Julian annuì con semplicità. Eric, smaltito lo stupore, si limitò a stringersi nelle spalle.
    « Che dire, problema risolto; non che tu abbia bisogno di un curriculum per questo lavoro, eh. Anche perché mi occupo io del reclutamento. Sono giusto un po' in dubbio sul contratto a tempo determinato, ma... Fai così, presentati fra qualche ora a questo indirizzo, » Frisk ricevette un cartoncino sul quale era indicato un indirizzo, scritto a mano sul momento dallo stesso Eric – un biglietto da visita a dir poco rudimentale. « affinché abbia il tempo di mettermi in contatto con chi di dovere; così vedo se è fattibile. A dopo, eh? »

    Agitò una mano; Julian ne imitò il gesto, congedandosi a sua volta con un semplice “ciao.” Alla piccola avventuriera non sarebbe quindi rimasto altro che uscire di lì entro l'orario di chiusura. C'era ancora un po' di tempo per esplorare quel posto; probabilmente per entrarci serviva pagare un biglietto: perché allora non approfittare di quell'ingresso libero?

    Turno 8Qualche giro fa avevo detto che eravamo vicini alla fine, ricordi? Beh, allora mi ero sbagliato, anche per merito della cautela e della curiosità del tuo personaggio; stavolta, però, questa scena è conclusa sul serio! Adesso, infatti, la manderò in valutazione.

    Quanto a ciò che è rimasto in sospeso: se dovessi decidere di recarti presso l'indirizzo contenuto nel biglietto che ti è stato offerto, incontrerai ancora una volta l'uomo che si presenterà stavolta come Eric Jans; potrai quindi sostenere un breve colloquio di lavoro, al termine del quale potrai firmare il tuo beato contratto a tempo determinato. Posto di lavoro: Altatorre Bassa, alloggio offerto dal tuo nuovo datore.

    Per qualsiasi dettaglio aggiuntivo, sentiti libero di contattarmi via messaggio privato, o tramite le modalità menzionate sul mio profilo. Sono contentissimo di essere riuscito a finire questa scena; spero di vederti ancora in azione!

    P.S.: non scordarti dei coin!
     
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