Le sfide del futuro

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    Hic iacet Arthurus, Rex quondam Rex futurus.

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    1aN2Uyu Elysandra era appena giunta di fronte alla porta della sua nuova stanza, stava lì immobile da un po' di tempo, fissando quel legno scuro che la separava dal nuovo posto in cui avrebbe vissuto.
    Con un sospiro, la giovane nobile poggiò la sacca che portava in spalla per terra, e con la mano ora libera, completamente coperta dall'acciaio della propria armatura, si apprestò ad abbassare la maniglia.
    Certo, sentiva un certo vuoto dentro, alla fine aveva abbandonato quella che era stata la sua casa per oltre vent'anni, una magione con tutte le comodità e le ricchezze che si addicono ai nobili, solo uno sciocco avrebbe fatto una cosa del genere.
    Chissà se era la scelta giusta... non lo sapeva per certo, ma come si stava ripetendo da quando era arrivata in città, ora non poteva tornare indietro, avrebbe fatto davvero una pessima figura con tutti.
    Quindi aprì la porta cingolante per scoprire dove avrebbe dormito, dove sarebbe stata al sicuro dalle insidie del mondo esterno. Elysandra si trovò davanti una piccola stanzetta, un letto singolo nell'angolo in alto destra davanti al quale c'era un piccolo baule, di fronte a sè, più sulla sinistra, vi era una piccola finestra dalla quale entravano diversi raggi di luce dorati che cadevano precisamente su una piccola scrivania là davanti.
    Nonostante la semplicità del posto, era davvero un luogo accogliente.
    Con l'ingresso ormai aperto, la nuova recluta raccolse il sacco che aveva appoggiato a terra e fece un passo per entrare, assoporò il suono rustico del pavimento di legno che veniva calpestato da uno stivale abbastanza pesante. Ely si portò al centro della stanza e si girò in torno, notò anche un piccolo armadio che si trovava appoggiato sul muro opposto a quello del letto, vicino alla porta.
    Certo che era piccolo, come armadio: lì non sarebbero entrati nemmeno un decimo dei vestiti che la giovane possedeva a casa sua.
    La ragazza sorrise, alla fine doveva stamparsi ben in testa che, nonostante il suo lignaggio, avrebbe vissuto come la maggior parte delle persone modeste, quindi... doveva accontentarsi! Alla fine aveva una stanzetta tutta per sè, da quel che sapeva le altre reclute dormivano in un dormitorio comune.
    Poggiò il sacco sopra il letto e mise lo scudo sotto la finestra, poi andò a chiudere la porta, doveva mettere a posto le proprie cose per poi tornare da quell'uomo inquietantissimo, quando sarebbe tornata avrebbe finito di pulire e di mettere in ordine, quindi giusto il tempo di mettere i propri vestiti nell'armadio.
    Appena fu pronta, la cavaliera avrebbe giusto dato una occhiata dalla finestra della sua stanza, guardò il cielo azzurro che sovrastava la città e non potè fare altro che sorridere e promettersi di fare del suo meglio, afferrò quindi lo scudo di famiglia e, raggiungendo l'uscita, lisciò quella scrivania sulla quale, ne era certa, avrebbe perso un sacco di tempo.
    Uscita dalla sua stanza e chiusa la porta, Elysandra si diresse di nuovo nell'atrio, camminando abbastanza velocemente e cercando di non fare troppo rumore con tutto quell'acciaio addosso, non aveva una gran voglia di incontrare altre persone, almeno fin quando non sarebbe diventata a tutti gli effetti un Cavaliere Celeste.
    Era un timore abbastanza insensato, ma per il momento si sentiva come se stesse effettivamente disturbando qualcuno, come se non fosse ancora di quel luogo, non che dopo aver ricevuto il titolo sarebbe migliorata tantissimo la situazione, ma comunque meglio di quella attuale.
    Arrivò abbastanza velocemente dall'uomo che l'aveva accolta, Ivan, e si fermò poco distante dalla sua scrivania, non aveva intenzione di... disturbarlo troppo avvicinandosi di più, quindi richiamò la sua attenzione a parole.
    «Messer Ivan, sono pronta per la prova.»

     
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    «Messer Ivan, sono pronta per la prova.»

    Quando la ragazza in armatura raggiunge l'interpellato nell’atrio d’ingresso della Caserma, lo trova diligentemente seduto alla propria postazione della ricezione, ben intento a sferruzzare da un gomitolo di lana blu quella che -nelle sue manone insospettabilmente abili- sta progressivamente assumendo l’aspetto di una bella, soffice, e calda sciarpona.

    Si dice che gli ambienti militari siano rigidi e spartani, inconciliabili se non addirittura apertamente sprezzanti verso propensioni più delicate ed hobby più casalinghi, ma se è pur vero che l’Est rappresenta un'eccezione per quello e molti altri aspetti (forse grazie alla magia rasserenante del Canto del Vento, forse per la mentalità più aperta a cui la popolazione è educata) c’è una ragione ben precisa se nessuno oserebbe mai permettersi di canzonare il Segretario...

    « Oh, la Signorina Elysandra: è tornata davvero! Bene, bene! »

    ...ed Elysandra non fatica ad intuire quale sia questo motivo non appena l'omone si volta verso di lei con un candido sorriso che gli aleggia sulle labbra, restituendole quella sensazione di malvagità e terrore istintivo che promanano da lui come un qualcosa di cui solo uno sprovveduto non si accorgerebbe.

    Dopotutto, lei non può ancora saperlo, ma se ognuno dei soldati -dal primo dei veterani all’ultima delle reclute- nasconde occhiate e trattiene risatine quando lo vedono dedicarsi al suo passatempo è solo per paura: paura di finire con un occhio pugnalato da un ferro della maglia, mentre Ivan riprende a lavorare in tutta serenità, con il loro nervo ottico dondolante dal suo ago. Senza scomporsi nemmeno per un secondo.

    Sembra proprio il genere di cosa che farebbe...

    « E' pronta per testare le sue capacità guerriere? »


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    Non importa quanto tu sia forte...

    Non importa chi tu sia, se l'ultimo degli abitanti sulla faccia di Endlos o un Alfiere in persona. Ciò che è Ivan va oltre le classi sociali o la potenza di un individuo, perchè infondo nulla basta a superare ciò che custodisce. In lui v'è una malvagità incondizionata, tremenda e logorante, una concentrazione così massiccia che chiunque l'avvertirebbe, anche il più stolto o il più potente. In termini gdr, la sua aura malvagia sarà percepita -e temuta- anche da chi possiede anti-malie. [5 pt.]


    ... avrai sempre paura di lui...

    Ivan è alto, massiccio, forte e totalmente pazzo; è in grado di provare una malvagità incondizionata e senza pari, accresciuta e resa ancora più inquietante da sporadici episodi in cui gli cade -letteralmente- il cuore, causando sorrisi imbarazzati nel giovane, forse stufo nel doverlo raccogliere ogni volta. È molto probabilmente che sia una rappresentazione del dolore subito nel tempo, spettatore di guerre e tragedie consumate nel sangue. E per quanto quel particolare non sia una conferma del suo essere "senza cuore", di sicuro aggrava la visione che tutti hanno di lui, e cioè che fa davvero paura. In termini gdr si tratta di una vera e propria aura di terrore, potente al punto che i più codardi temono anche solo di pronunciarne il nome in sua assenza. [5 pt.]


    ...perchè lui è più forte di te...

    La sua altezza considerevole e la sua corporatura massiccia sono il sintomo più evidente di una forza fuori la norma; senza bisogno di alcun tipo di allenamenti, il giovane russo ha ereditato dal suo patrimonio genetico una forza sovrumana, che spesso usa crudelmente sui suoi sottoposti; ma questa è un'altra storia... In termini grd, Ivan gode di un bonus passivo del 50% sull'attributo "forza".[5 pt.]

    ...e non basteranno maledizioni o scongiuri...

    Dentro Ivan c'è il male, tanto male ammassato, rivoltato e ristagnante, così tanta cattiveria, malvagità e sadismo che le maledizioni lanciate su di lui sono ben poca cosa. L'aura da lui emanata è così malvagia, così cattiva che non solo non subisce danni, ma rivolta contro la sua crudeltà, provocando spesso la rottura o -addirittura- l'esplosione di oggetti maledetti al suo solo contatto, o alla sola vicinanza.[Img. 5 pt.]


    ...quasi fosse il Diavolo.

    C'è anche da dire che su di lui girino tante leggende. Si sussurra che qualora si evochi il Diavolo o si compiano efferati riti di stregoneria o semplice -ma mai banale- magia oscura, v'è una discreta possibilità che dall'ipotetico pentacolo spunti la sua testa sorridente che, con i soliti modi garbati, domanda all'evocatore se per caso l'ha chiamato. Ma, infondo, sono solo leggende metropolitane... no?!?!?! [5 pt.]


    © Drusilia Galanodel

     
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    1aN2Uyu Ritornando nell'atrio, la giovane Elysandra non si aspettava di trovare il signor Ivan a lavorare d'uncinetto. Era una cosa abbastanza comune per le donne, in verità, ma la cosa che la ragazza trovava decisamente strano era il fatto che il Segretario stesse lavorando su quella sciarpa in una caserma militare.
    Certo, la caserma dell'Est aveva una fama tutta sua rispetto alle altre, alla fine non era una brutta cosa, bisognava solo farci l'abitudine, anche perché chi mai si sarebbe azzardato a riprendere il Segretario Ivan? Quell'uomo sembrava che avesse l'abilità di scuotere la tua anima dal profondo, con gli occhi che sembravano volessero farti a pezzi da un momento ad un altro.
    L'aura che emanava era totalmente opposta al suo volto e alle sue azioni, in pratica.
    « Oh, la Signorina Elysandra: è tornata davvero! Bene, bene! »
    Quelle parole fecero venire un brivido alla nobildonna, sembrava una specie di monito implicito come se fra lì a poco lui avrebbe fatto di tutto per far pentire la Lyvellin di essere tornata.
    E quel sorriso inquientate non aiutava per nulla ad alleggerire quell'alone di tensione misto a paura che si era generato.
    « E' pronta per testare le sue capacità guerriere? »
    La domanda del segretario riportò parzialmente la bionda coi piedi per terra, in quell'istante la guerriera si accorse di avere la gola secca, tentò quindi di deglutire il più silenziosamente possibile e tentò di guardare il proprio interlocutore negli occhi.
    Altrimenti che figura ci avrebbe fatto?
    «S-sì, Sir Ivan. Farò del mio meglio.» forse Ely non suonò tanto convinta, ma fece del suo meglio, tentò perfino di darsi un decoro mettendosi quanto più dritta e rigida possibile.
    Sperava davvero di non fare una brutta figura.
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    Evitando accuratamente di far commenti sul di lui hobby, e reprimendo un brivido che -gelido- le risale la spina dorsale a quel nuovo confronto con il Segretario, la giovane Cavaliera si costringe a mandar giù il groppo in gola, insieme ai propri indugi e al timore che le incute quell'uomo sorridente; così, pur con voce un po' esitante, Elysandra raddrizza la schiena in tutta la sua altezza, e non fa tardare il suo assenso a quella domanda.

    «S-sì, Sir Ivan. Farò del mio meglio.»

    « Speriamo che basti. »
    commenta con serenità l'omone, continuando a sferruzzare un ultimo punto
    « Bisogna essere forti e determinati per proteggere Lady Kalia e i suoi girasoli:
    sono tempi brutti, ed è pieno di cattivi, in giro per Endlos. »


    La replica dell'albino arriva per direttissima: disarmante, condita dal solito sorriso innocente -e inquietante-, pronunciata con un candore brutale che rende scettici sulla sua intenzionalità, ma non meno basiti per la sua scortesia... e per quanto non fatichi ad immaginare il modo in cui molte altre persone potrebbero giustamente reagire, cerchi di incanalare quell'osservazione indelicata nello spirito di rivalsa che ti serve per raggiungere con successo la meta che ti sei proposta.

    Anche perché Ivan sta riponendo in un cassetto la sciarpa in progressione e i ferri da lana per alzarsi in piedi, e... beh, bisognerebbe essere vagamente folli per dare in escandescenze con un tizio che è alto una buona dozzina di centimetri più di te, largo di spalle almeno il doppio, e con l'aria di quello che potrebbe svitarti la testa dal collo con una manata.

    « Prego, da questa parte...! »

    Sempre sorridendo, il Segretario ti fa strada per gli ampi anditi dell'edificio, e dopo un paio di svolte lungo i bei corridoi di pietra, attraversate un arco che vi immette in un ambiente esterno: dapprima, oltre la soglia riesci a scorgere soltanto il fulgore di un sole che ti fissa in volto, abbagliandoti, ma dopo un primo momento -in cui sei costretta ad abbassare gli occhi prima che ti lacrimino- la situazione migliora non appena la tua guida ti supera di qualche passo, conducendoti al centro dell'arena e permettendoti di sfruttare l'ombra che proietta per abituarti alla luce.

    Guardandoti intorno, noti che davanti a voi si apre un enorme sterrato di polvere ocra, circondato da un'alta cancellata di ferro battuto, nelle cui vicinanze la verdeggiante vegetazione dell'est pare esser stata confinata fuori da quel luogo: quell'elemento, insieme alla conformazione spaziosa del posto, alla morfologia piatta del terreno, e al drappello di uomini e donne che corrono in ampi cerchi lungo il perimetro, sembrano suggerirti che siete arrivati al campo di addestramento.

    « Bene, Signorina Elysandra... adesso avrà luogo una simulazione di combattimento. »
    esordisce Ivan, fermandosi a qualche metro di distanza dalla ragazza
    « Come da tradizione, il primo attacco spetta a lei: parta pure quando si sente pronta. »

    Senza perdere il suo solito e serafico sorriso, l'omone estrae dal cappotto lungo un tubo di metallo sormontato da un... lavandino (?), e per quanto bizzarro appaia quell'oggetto, puoi dedurre che si tratta dall'arma bianca da lui scelta per quello scontro; dubiti che -specie in mano sua- quella cosa non faccia comunque male se ti becca, ma... se non altro, non taglia – che è già un pensiero rincuorante.

    « Mi raccomando: non sprechi l'occasione. »


    Tutorial

    Eccoci arrivati alla seconda -e penso ultima- fase del Tutorial di combattimento :woot:
    Quel che ti aspetta da ora in avanti e una vera e propria simulazione di Duello, perciò, con il presupposto che il tempo e l'esperienza tu ti sia ormai impadronito delle regole basilari (comporre i Dati tecnici per lo Spoiler, gestire gli Slot-tecnica, sfruttare il Vantaggio Strategico dei due post in apertura, incassare Danni, ecc...), questo spazio sarà dedicato ai dati di gioco del PNG che ti farà da opponente – e da eventuali suggerimenti, consigli e correzioni :flwr:

    Le Abilità Passive di Ivan da tenere attualmente in considerazione sono la Malia di Terrore, un Bonus alla Forza e un Bonus alla Resistenza. :sisi:
    Il primo attacco sta a te, quindi: dal momento che hai il vantaggio di sfruttare entrambi gli slot per attaccare, che -rispetto all'altra volta- hai ampliato il tuo parco-tecniche, prova ad elaborare una combo il più possibile incisiva :grab:

     
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    1aN2Uyu «Speriamo che basti. Bisogna essere forti e determinati per proteggere Lady Kalia e i suoi girasoli:
    sono tempi brutti, ed è pieno di cattivi, in giro per Endlos.»
    Le parole di Sir Ivan colpirono la giovane Elysandra direttamente al cuore, era come se avesse preso quelle parole come una bocciatura iniziale, forse avrebbe dovuto risparmiarsi l'inevitabile vergogna che sarebbe scaturita dalla prova.
    Ma mentre il segretario riponeva la sua sciarpa in un cassetto, il viso della cavaliera divenne bollente: si stava facendo intimidire da un tizio che faceva semplicemente il segretario e che lavorava di maglia, non poteva farsi influenzare così tanto da una persona comune.
    Aveva affrontato troppi ostacoli per mollare tutto a causa di un tipo inquietante, quindi avrebbe preso parte alla prova e avrebbe mostrato a tutti il suo valore.
    Quando Ivan si alzò, tuttavia, la sua stazza sovrastò senza alcuna difficoltà la figura di Elysandra, e quel volto... Diciamo che la nobildonna ingoiò il rospo e tentò di non mostrarsi troppo risentita dalle parole di quella sottospecie di gigante che aveva avanti.
    Un gigante che aveva probabilmente tutte le capacità di far volare via una testa solo a suon di ceffoni.
    « Prego, da questa parte...! »
    Quindi il Segretario della Caserma iniziò ad incamminarsi per i corridoi di quel posto, Elysandra lo seguì subito dietro, anche se ogni tanto il suo passo diventava incerto, sperava con tutto il cuore che Ivan non si accorgesse di nulla, pure se il cozzare dell'armatura la tradiva di tanto in tanto.
    In poco tempo, quella strana coppia uscì dalla maestosa Caserma per raggiungere un enorme campo sterrato, il sole accecante stordì la Lyvellin per diversi istanti finché l'ombra di Ivan non permise ai suoi occhi verde smeraldo di abituarsi alla luce.
    Si trovavano in un campo di allenamento in tutto e per tutto, vi erano perfino alcune persone che correvano lungo il perimetro del campo. Il cuore di Ely iniziò a battere più velocemente, la gola era secca e si sentiva decisamente a disagio.
    Ma doveva andare avanti, sarebbe stato un affronto troppo grande ritirarsi ora.
    « Bene, Signorina Elysandra... adesso avrà luogo una simulazione di combattimento. Come da tradizione, il primo attacco spetta a lei: parta pure quando si sente pronta. »
    Il brivido che Ivan riusciva a trasmettere era un qualcosa di anormale, non si poteva nemmeno dire che le sue stranezze attenuassero quell'aura di terrore che emanava.
    Nemmeno quando tirò fuori dal cappotto un lavandino.
    Elysandra sgranò gli occhi alla vista di... quell'arma, in ogni caso immaginava che qualsiasi cosa in mano ad Ivan diventasse pericoloso, quindi non doveva abbassare la guardia.
    La cavaliera chiuse gli occhi ed espirò, tentò di cacciare via tutti i pensieri e di calmarsi, purtroppo quell'aura di Ivan non le permetteva di concentrarsi al meglio, e percepire chiaramente la sua anima non aiutava.
    Beh, o la va o la spacca.
    Alabastre uscì dal suo fodero e Ely tentò di diventare momentaneamente luce per azzerare in maniera istantanea la distanza fra lei e Ivan, e una volta materializzata di fronte a lui, avrebbe tentato di dividere la propria anima in due e di far materializzare una seconda Elysandra al proprio fianco, e mentre la copia avrebbe tentato di colpire la mano armata del Segretario Ivan, l'Elysandra originale avrebbe indirizzato il proprio colpo di spada alla gamba sinistra.
    Puntare a confonderlo sembrava una buona tattica per iniziare, tuttavia doveva prestare massima attenzione alle azioni e ai movimenti di Ivan, anche se probabilmente non avrebbe provocato molti danni, avrebbe però saggiato la robustezza dell'uomo, una informazione importante per comprendere quanto avrebbe potuto spingersi oltre.





    Elysandra LyvellinStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: A disagio, decisa,
    Energia: 80/100
    Passive: Senso spirituale, Grazia.
    Senso spirituale
    La natura dell'anima di Elysandra gli permette di percepire cose che non appartengono alla realtà fisica, come spiriti e anime.
    [Auspex Spiritico]

    Grazia
    Visto il suo fisico e l'addestramento ricevuto, Elysandra ha sviluppato dei movimenti particolarmente veloci, precisi e graziati nonostante l'utilizzo di armature e di scudi, permettendole di essere decisamente agile in combattimento.
    [Potenziamento del 50% ad Agilità.]


    Equipaggiamento:
    Alabastre, Spada lunga ad una mano:
    è una lunga spada impugnabile con una sola mano lunga un metro e venti centimetri circa, l'elsa è circondata da una fascia blu, la guardia invece è ricoperta di una placca dorata, mentre sulla coccia è inciso il nome di Alabastre dal quale spunta, poi, una lama d'argento dove la scanalatura centrale riflette di azzurro celestiale. La spada è in grado di incanalare l'elemento di Elysandre, quando lo fa, diverse linee lucenti risalgono la lama fino alla punta.
    [Spada]

    Armatura dei Lyvellin:
    l'armatura della piccola casata dei Lyvellin non può certo gareggiare contro quelle dei grandi nobili, si compone della classica cotta di maglia sulla quale, poi, ci si posizionano delle placche d'acciaio stando ben attenti a non coprire le articolazioni. Tuttavia, l'armatura di Elysandra è leggermente particolare, innanzitutto perché le classiche armature erano progettati per gli uomini, ma anche perché era necessario costruirla in modo da permetterle di usare al massimo il suo elemento. L'armatura leggermente dorata della ragazza è costituita da un pettorale leggero e da degli spallacci, le braccia sono coperte da una placca legata con dei legacci e gli avanbracci e le mani sono coperti da delle manopole che arrivano fin sotto al gomito dove poi spunta una specie di artiglio. Le gambe sono protette con lo stesso meccanismo del braccio: tante piccole placche legate tra loro e con la gamba da dei legacci evitando di coprire le articolazioni, idem per gli stivali. Così come la spada, l'armatura è in grado di incanalare la Luce di Elysandra, andando a creare delle linee curve lucenti su tutta la superficie metallica.
    [Armatura]

    Scudo dei Lyvellin:
    lo scudo di famiglia è un normale scudo metallico triangolare non particolarmente grande, ma abbastanza per coprire tutta la parte superiore del corpo. Per ovviare ai problemi di peso, lo scudo di Elysandra è stato forgiato in una lega particolarmente leggera, anche se meno resistente degli scudi classici. Sullo scudo è scolpito l'araldica della famiglia: un calice sorretto da un angelo, il tutto all'interno di un cerchio. Come il resto dell'equipaggiamento della ragazza, è possibile incanalare la Luce all'interno dello scudo, andando a creare le linee curve lucenti su tutta la superficie.
    [Scudo]


    Tecnica #1:
    CITAZIONE
    Traslazione istantanea
    Fondendosi con la luce stessa, Elysandra è capace di eseguire teletrasporti a breve raggio, sette metri, come se fosse un lampo di luce, dimostrandosi una ottima tecnica offensiva che difensiva.
    Consumo: Medio [2pt]

    Tecnica #2:
    CITAZIONE
    Scissione spiritica:
    Grazie alla sua innata capacità di manipolare il proprio spirito, Elysandra potrà suddividere la propria anima e, grazie alla propria luce, farla manifestare vicino a sè e farsi aiutare in combattimento, tuttavia lo spirito sarà immateriale e infliggerà danni di tipo spiritico all'avversario
    Essendo una parte dello spirito originario, lo spirito manifestasto sarà più debole rispetto al corpo originale, e potrà esistere nel mondo fisico solo per un breve lasso di tempo prima di ricongiungersi all'anima di Elysandra.
    Consumo: medio
    Durata tecnica: lunga [1pt]

    Sunto: Elysandra si proietta di fronte ad Ivan con la traslazione, una volta comparsa di fronte all'avversario si sdoppia con la scissione: la copia attacca la mano con la quale Ivan mantiene il lavandino mentre Elysandra tenta di colpire la gamba la gamba sinistra.



     
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    Nonostante Ivan sembri dotato di uno spiccato talento naturale nel demolire le aspirazioni della speranzosa Elysandra, la giovane nobildonna trova in cuor suo la giusta spinta per restare fedele alle proprie motivazioni, così segue l'energumeno fino al campo di addestramento; certo, lo spirito di rivalsa che l'aveva sulle prime infiammata si è un po' ridimensionato nel prendere coscienza di quanto è grosso il Segretario, e nel notare -con tutta la perplessità del caso- che la sua arma è il tubo metallico di un lavandino ma...

    Ormai è arrivato il suo momento, e non è più possibile tirarsi indietro: lo scontro che testerà le capacità della Lyvellin sta per cominciare, e deve essere proprio lei a darvi inizio; le ci vuole solo un attimo di concentrazione... chiude gli occhi, inspira, espira, respira, e...

    Non appena la bionda sguaina la spada, l'offensiva comincia,
    e c'e da dire che si tratta di una buona offensiva: un'azione semplice e pulita...
    ma sarà anche efficace?

    A dimostrazione di una certa sorpresa sul suo viso poco espressivo (perennemente atteggiato in quell'aria innaturalmente paciosa), la bocca del soldato si schiude in una piccola “o” meravigliata quando l'avversaria colma la distanza che li separa in un singolo istante, e mentre l'attenzione del Nordico è catturata dalla la lama di Alabastre -circonfusa di luce- la figura che la regge si scinde in due entità identiche.

    Davanti ad Ivan ci sono ora ben due Elysandra, e se già la velocità repentina con cui lei lo ha ingaggiato in corpo a corpo non fosse sufficiente a rallentare il suo tempo di reazione, ora ci si mette anche la confusione per quello che sta vedendo: la prima cosa a cui riesce a pensare è che si tratti di una illusione, ma... come distinguere quella vera? Lui non ne ha i mezzi...

    Così, non sapendo cosa fare, Ivan sceglie di rimanere immobile al proprio posto: ravviva l'energia che gli scorre dentro, ma anziché proiettarla all'esterno la lascia intrappolata dentro di sé, e questo ha l'effetto di aumentare la robustezza del suo corpo, rendendolo duro come pietra; quando non si è in grado di identificare la parte da cui arriverà l'assalto, chiudersi in difesa è una buona idea, ma... se il provvedimento si rivela valido a rimbalzare senza danno il fendente diretto alla gamba sinistra, si rivela incapace di trattenere il colpo della copia.

    E mentre, in risposta allo strillo dei nervi, il ragazzone perde la presa sul tubo metallico -che cade sul terriccio sollevando una nuvoletta di polvere-, Ivan realizza molte cose in quell'attimo: la lama che lo ha disarmato non è concreta, altrimenti ne avrebbe percepito la resistenza contro la pelle come è successo per il colpo incassato alla gamba; di conseguenza, la ragazza sulla sua destra non è quella vera, ma l'esternazione di qualche potere che non è in grado di comprendere... quindi, quella a cui deve puntare è la signorina sulla sinistra.

    Non si preoccupa di recuperare la propria arma, perché -dopotutto- non gli è necessaria per contrattaccare: l'addestramento che ha seguito e il fisico che si ritrova sono più più che abbastanza per renderlo tutt'altro che indifeso, così -approfittando della distanza ravvicinata con la fanciulla in armatura, Ivan scarica il peso della sua intimidatoria mole proprio sulla gamba sinistra e sferra alla Elysandra che ha identificato come l'originale una poderosa pedata con la destra, diretta contro il corpo principale dell'armatura, all'altezza dello stomaco.

    Infondo, per quelle che sono le sue conoscenze in argomento,
    il metodo più rapido per interrompere una magia è mettere fuori combattimento chi la evoca.


    Tutorial

    Mille scuse per il ritardo Y_Y
    Dunque, la combo di apertura di Elysandra ha sortito il suo effetto: lo scatto ha incalzato Ivan e la tecnica di sdoppiamento lo ha confuso, inducendolo a pensare di aver a che fare con delle illusioni - contro cui non è troppo preparato.

    Il PNG ha quindi cercato di difendersi irrobustendo il corpo con un consumo basso, ma trattandosi di una Difesa Fisica è risultata inefficace contro la tua Tecnica Magica, e ha riportato il lieve danno spirituale che il clone di Ely gli ha inferto alla mano: così, Ivan ha perso la presa sull'arma, ma ha ragionato su cosa fare e dove puntare basandosi su ciò che sa, e ora attacca con un Tecnica Fisica di consumo medio. :flwr:

     
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    1aN2UyuIl combattimento era appena iniziato, Elysandra si era lanciata contro Sir Ivan come se fosse un lampo di luce e, sfruttando questa rapidità, provò a confondere ulteriormente l'avversario creando una copia di sè stessa.
    Fin qui sembrava che stesse andando tutto bene, ed effettivamente fu soddisfacente riuscire a mettere in atto quella strategia, ma l'entusiasmo si smorzò poco dopo, quando Ivan incassò i colpi.
    La copia della fanciulla, infatti, riuscì a colpire la mano dell'avversario, facendogli cadere "l'arma", mentre la spada del corpo originale, invece... rimbalzò, come se avesse colpito un muro di pietra.
    Certo, la giovane cavaliera non si aspettava un successo completo, e nemmeno credeva di poter terminare lo scontro così rapidamente, ma non avrebbe mai immaginato che il corpo di Sir Ivan fosse così resistente da rendere completamente inefficaci le spade d'acciaio! Possibile che fosse così resistente? Però risultava vulnerabile agli attacchi spirituali, doveva concentrarsi necessariamente su di essi.
    In ogni caso, quella situazione di leggero vantaggio che aveva acquisito stava rischiando di essere spazzato via, non solo Ely avrebbe dovuto combattere contro il leggero squilibrio dovuto al cozzare della lama di Alabastre con la coscia di Ivan, ma avrebbe dovuto fare i conti anche con un suo poderoso calcio.
    E vista la stazza, non fu difficile capire che non doveva farsi colpire.
    Come evitare quell'attacco? Conveniva allontanarsi con un raggio di luce? Sicuramente avrebbe evitato il calcio, ma avrebbe anche perso quella leggera sorpresa che aveva guadagnato, oltretutto un attacco simile non avrebbe funzionato una seconda volta.
    "Approfitta del vantaggio, non lasciargli respiro!" la voce del fratello attraversò la mente della fanciulla, poco dopo affiorarono alcuni ricordi, quei momenti in cui si allenava con la spada, ma non era quella la situazione adatta per crogiolarsi nelle memorie passate.
    Elysandra lasciò che la sua magia uscisse con forza dal proprio corpo, nel tentativo di formare uno scudo lucente abbastanza solido da fermare il colpo di Ivan, poi avrebbe provato a passare subito all'attacco: con movimenti veloci e precisi, avrebbe caricato Alabastre di luce per poi tentare di colpire il braccio dell'avversario all'altezza del gomito, subito dopo avrebbe provato a colpire, con lo scudo, il torace di quell'uomo inquientate, sulla bocca dello stomaco, nel tentativo di destabilizzarlo un po'.
    In tutto questo, la copia di Elysandra non sarebbe stata con le mani in mano: aproffitando del fatto che Ivan fosse concentrato sul corpo originale, il clone avrebbe tentato di colpire il retro del ginocchio del Segretario, quello sul quale aveva concentrato il peso per il calcio.


    Elysandra LyvellinStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: A disagio, decisa,
    Energia: 50/100
    Passive: Senso spirituale, Grazia.
    Senso spirituale
    La natura dell'anima di Elysandra gli permette di percepire cose che non appartengono alla realtà fisica, come spiriti e anime.
    [Auspex Spiritico]

    Grazia
    Visto il suo fisico e l'addestramento ricevuto, Elysandra ha sviluppato dei movimenti particolarmente veloci, precisi e graziati nonostante l'utilizzo di armature e di scudi, permettendole di essere decisamente agile in combattimento.
    [Potenziamento del 50% ad Agilità.]


    Equipaggiamento:
    Alabastre, Spada lunga ad una mano:
    è una lunga spada impugnabile con una sola mano lunga un metro e venti centimetri circa, l'elsa è circondata da una fascia blu, la guardia invece è ricoperta di una placca dorata, mentre sulla coccia è inciso il nome di Alabastre dal quale spunta, poi, una lama d'argento dove la scanalatura centrale riflette di azzurro celestiale. La spada è in grado di incanalare l'elemento di Elysandre, quando lo fa, diverse linee lucenti risalgono la lama fino alla punta.
    [Spada]

    Armatura dei Lyvellin:
    l'armatura della piccola casata dei Lyvellin non può certo gareggiare contro quelle dei grandi nobili, si compone della classica cotta di maglia sulla quale, poi, ci si posizionano delle placche d'acciaio stando ben attenti a non coprire le articolazioni. Tuttavia, l'armatura di Elysandra è leggermente particolare, innanzitutto perché le classiche armature erano progettati per gli uomini, ma anche perché era necessario costruirla in modo da permetterle di usare al massimo il suo elemento. L'armatura leggermente dorata della ragazza è costituita da un pettorale leggero e da degli spallacci, le braccia sono coperte da una placca legata con dei legacci e gli avanbracci e le mani sono coperti da delle manopole che arrivano fin sotto al gomito dove poi spunta una specie di artiglio. Le gambe sono protette con lo stesso meccanismo del braccio: tante piccole placche legate tra loro e con la gamba da dei legacci evitando di coprire le articolazioni, idem per gli stivali. Così come la spada, l'armatura è in grado di incanalare la Luce di Elysandra, andando a creare delle linee curve lucenti su tutta la superficie metallica.
    [Armatura]

    Scudo dei Lyvellin:
    lo scudo di famiglia è un normale scudo metallico triangolare non particolarmente grande, ma abbastanza per coprire tutta la parte superiore del corpo. Per ovviare ai problemi di peso, lo scudo di Elysandra è stato forgiato in una lega particolarmente leggera, anche se meno resistente degli scudi classici. Sullo scudo è scolpito l'araldica della famiglia: un calice sorretto da un angelo, il tutto all'interno di un cerchio. Come il resto dell'equipaggiamento della ragazza, è possibile incanalare la Luce all'interno dello scudo, andando a creare le linee curve lucenti su tutta la superficie.
    [Scudo]


    Tecnica #1:
    CITAZIONE
    Scudo Divino
    La necessità di difendersi, o di difendere, sul campo di battaglia da colpi particolarmente potenti, fisici e magici, ha portato alla creazione di questa abilità, che consiste nella creazione di uno scudo lucente particolarmente grande davanti sè. La potenza difensiva di tale scudo è modificabile da situazione a situazione.
    Consumo: Variabile [4pt] (Medio)

    Tecnica #2:
    CITAZIONE
    Attacco della luce:
    Concentrando la luce nella propria spada, Elysandra sarà capace di sferrare un fendente ravvicinato particolarmente potente, capace di danneggiare seriamente eventuali difese fisiche ed energetiche
    Costo: Alto [1pt]

    Sunto: Elysandra si difende dal calcio evocando lo scudo di luce (medio), poi facendo affidamento alla sua velocità e agilità, tenta di colpire il braccio di Ivan con la spada carica di luce (Alto), successivamente tenta di colpire con lo scudo il torace dell'uomo, sulla bocca dello stomaco. La copia, invece, tenta di colpire Ivan sul retro del ginocchio della gamba portante.



     
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    All'incombere dell'offensiva nemica, la Cavaliera richiama subitaneamente le proprie energie; tuttavia, anziché concentrare quel potere in sé stessa -come ha fatto l'avversario poco prima-, ella proietta quella forza all'esterno del proprio corpo, plasmandola in forma visibile e generando uno scudo di luce, che si frappone prontamente tra lo stomaco -protetto dall'armatura- e la pedata dell'energumeno che l'aveva scelta come bersaglio.

    Assorbendo l'impatto al posto della giovane, il costrutto luminoso è percorso da un tremito prima di infrangersi in una pioggia di schegge algide, ma è se non altro ha servito allo scopo, lasciando illesa la Lyvellin, che -probabilmente ancora inebriata dall'adrenalina-, più che assaporare il sollievo di uno scampato pericolo, già architetta la prossima offensiva; dopotutto, bisogna battere il ferro finché è caldo!

    Senza perdere tempo, la fanciulla riveste ancora una volta la fidata Alabastre di un alone di intensa luce, e questo -ovviamente- attira l'attenzione dell'altro e ne mette in allarme l'istinto guerriero: se prima Ivan si era aspettato l'impatto con qualcosa di reale, la luminosità spiccatamente arcana della lama nemica è un indizio decisamente illuminante per indovinare cosa dovrà affrontare adesso... così, questa volta, non ci sono errori nella scelta della contromisura più adatta, e l'energia che egli evoca per sventare la minaccia si rivela ai mistici occhi verdi di Elysandra come una fosforescenza violetta, che riveste il corpo dell'opponente come un velo sottile ma ben nitido.

    Il fendente che gli è stato sferrato al braccio impatta contro la resistenza dello scudo cutaneo, sventando così l'aggressione, ma esaurendo sfortunatamente la sua efficacia in quell'atto: ciò fa in modo che il colpo dalla copia della Paladina -per quanto debole- vada a segno, infliggendo al Nordico un'altra staffilata di dolore fantasma alla gamba; questo, unitamente alla carica dello scudo contro il suo torso, contribuisce a sbilanciarlo all'indietro, e...

    ...e in quell'istante, i ricordi dell'addestramento che gli è stato impartito tra le nevi della sua terra natia prendono possesso del suo corpo prima ancora di venir razionalmente processati dalla sua mente: evitare di perdere l'equilibrio è ormai inutile, e così non gli resta che assecondarne la perturbazione, e tentare di trascinare l'avversaria con sé per ribaltare la situazione.

    Dopotutto, colpendolo in petto con lo scudo, la bionda è entrata nella sua guardia, così non gli resta che sfruttare la sua superiorità fisica per serrare le braccia attorno alla figura ammantata di metallo in una stretta orsina, e tentar di sfruttare lo slancio di ritorno della gamba illesa per direzionare la caduta lateralmente: nel caso in cui la manovra fosse riuscita (se cioé Elysandra non avesse trovato qualche metaforico coniglio da estrarre dal proprio cilindro di risorse), sarebbero finiti entrambi riversi sullo sterrato rossiccio, e -sempre cercando di far pesare la sua Forza anormale- Ivan avrebbe provato a sovrastarla per sferrarle un pugno sul naso.


    Tutorial

    Dunque: usando una Difesa Magica a consumo alto il Segretario si ripara dall'Attacco della Luce di Elysandra; le due tecniche -a pari consumo- si annullano, quindi il consumo basso rimanente dalla tua tecnica “Scissione Spiritica” del turno precedente non incontra resistenze e colpisce la gamba di appoggio di Ivan.

    Destabilizzato dal dolore alla gamba e dal colpo di scudo, Ivan cerca di circondare Ely con le braccia in una presa da orso che è a tutti gli effetti una tecnica fisica a consumo medio; da quel punto in poi -come puoi notare-, le azioni sono poste al condizionale per evitare auto-conclusività, in quanto l'abbraccio-spacca-ossa (per modo di dire) ha effetto istantaneo e quel che segue sono semplici azioni fisiche basate sulle Passive di bonus a forza e resistenza - perciò interpretative).

    Questo vuol dire che, a patto di avere dati di gioco a supporto di un'eventuale contromossa, Ely può sempre provare a difendersi dalla presa e ad evitare lo scenario previsto/auspicato dall'avversario. :sisi:

     
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    1aN2UyuLa sua tattica aveva fatto centro: non solo era riuscita a non subire il poderoso calcio di Ivan, ma era riuscito perfino a sbilanciarlo e a farlo cadere. Ottimo, e tutto sommato era grata che il potere di Alabastre fosse stato mitigato dal velo violaceo che aveva evocato Ivan, in fin dei conti era solo uno scontro di allenamento.
    Stava andando bene, e continuare ad incalzarlo era stata la mossa giusta, tuttavia non doveva montarsi la testa e fare attenzione, poiché non conosceva le capacità del segretario e aveva l'impressione che si stesse trattenendo.
    Oltretutto, il rischio più grosso di una strategia così aggressiva era quello di ritrovarsi non senza difese, ma senza energie. Ely ci aveva fatto poca attenzione, ma si rese conto che aveva sprecato molte forze in breve tempo, il cuore batteva all'impazzata per la frenesia e il fiato era corto, l'adrenalina del momento era una delle poche cose le permetteva di combattere ancora al massimo.
    Come al solito, non poteva aspettarsi che Ivan rimanesse indifeso, anche se decise di agire in maniera piuttosto singolare, tentando di stringere a sè Elysandra per portarla a terra.
    Farsi prendere avrebbe significato sottostare alla sua enorme forza fisica, liberarsi sarebbe stato complicato, quindi la cavaliera avrebbe dovuto cercare un modo per togliersi di mezzo il più velocemente possibile.
    Sì, rimanere lì e difendersi avrebbe potuto permettere a Ivan di riguadagnare stabilità, vanificando tutto lo sforzo fatto fino ad ora. Concentrando le sue forze, quindi, Elysandra si avrebbe tentato di proiettarsi di nuovo transformandosi in luce, in modo da allontarsi da Ivan, e sempre facendo affidamento all'insegnamento che aveva ricevuto, si sarebbe proiettata di nuovo, questa volta, però, sopra al segretario: se tutto fosse andato secondo i piani, la ragazza sarebbe dovuta cadere sul gigante, una volta atterrato su di lui, avrebbe tentato di colpirlo con lo scudo al volto per poi puntargli Alabastre sul petto.
    Sarebbe terminato così quello scontro? Probabilmente no, ma sembrava una buona tattica.





    Elysandra LyvellinStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Stanca ma decisa
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    Visto il suo fisico e l'addestramento ricevuto, Elysandra ha sviluppato dei movimenti particolarmente veloci, precisi e graziati nonostante l'utilizzo di armature e di scudi, permettendole di essere decisamente agile in combattimento.
    [Potenziamento del 50% ad Agilità.]


    Equipaggiamento:
    Alabastre, Spada lunga ad una mano:
    è una lunga spada impugnabile con una sola mano lunga un metro e venti centimetri circa, l'elsa è circondata da una fascia blu, la guardia invece è ricoperta di una placca dorata, mentre sulla coccia è inciso il nome di Alabastre dal quale spunta, poi, una lama d'argento dove la scanalatura centrale riflette di azzurro celestiale. La spada è in grado di incanalare l'elemento di Elysandre, quando lo fa, diverse linee lucenti risalgono la lama fino alla punta.
    [Spada]

    Armatura dei Lyvellin:
    l'armatura della piccola casata dei Lyvellin non può certo gareggiare contro quelle dei grandi nobili, si compone della classica cotta di maglia sulla quale, poi, ci si posizionano delle placche d'acciaio stando ben attenti a non coprire le articolazioni. Tuttavia, l'armatura di Elysandra è leggermente particolare, innanzitutto perché le classiche armature erano progettati per gli uomini, ma anche perché era necessario costruirla in modo da permetterle di usare al massimo il suo elemento. L'armatura leggermente dorata della ragazza è costituita da un pettorale leggero e da degli spallacci, le braccia sono coperte da una placca legata con dei legacci e gli avanbracci e le mani sono coperti da delle manopole che arrivano fin sotto al gomito dove poi spunta una specie di artiglio. Le gambe sono protette con lo stesso meccanismo del braccio: tante piccole placche legate tra loro e con la gamba da dei legacci evitando di coprire le articolazioni, idem per gli stivali. Così come la spada, l'armatura è in grado di incanalare la Luce di Elysandra, andando a creare delle linee curve lucenti su tutta la superficie metallica.
    [Armatura]

    Scudo dei Lyvellin:
    lo scudo di famiglia è un normale scudo metallico triangolare non particolarmente grande, ma abbastanza per coprire tutta la parte superiore del corpo. Per ovviare ai problemi di peso, lo scudo di Elysandra è stato forgiato in una lega particolarmente leggera, anche se meno resistente degli scudi classici. Sullo scudo è scolpito l'araldica della famiglia: un calice sorretto da un angelo, il tutto all'interno di un cerchio. Come il resto dell'equipaggiamento della ragazza, è possibile incanalare la Luce all'interno dello scudo, andando a creare le linee curve lucenti su tutta la superficie.
    [Scudo]


    Tecnica #1:
    CITAZIONE
    Traslazione istantanea
    Fondendosi con la luce stessa, Elysandra è capace di eseguire teletrasporti a breve raggio, sette metri, come se fosse un lampo di luce, dimostrandosi una ottima tecnica offensiva che difensiva.
    Consumo: Medio [2pt]

    Tecnica #2:
    CITAZIONE
    Traslazione istantanea
    Fondendosi con la luce stessa, Elysandra è capace di eseguire teletrasporti a breve raggio, sette metri, come se fosse un lampo di luce, dimostrandosi una ottima tecnica offensiva che difensiva.
    Consumo: Medio [2pt]

    Sunto: Elysandra tenta di sfuggire dalla stretta teletrasportandosi via a sette metri di distanza, poi tenta di ri-teletrasportarsi un paio di metri sopra Ivan per caderci sopra e colpirlo al volto con lo scudo, infine tenta di puntargli la punta di Alabastre sul petto.



     
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    L'adrenalina le corre furiosa nelle vene ad ogni palpito del cuore, danzando sull'incalzante ritmo di quel breve ma intenso duello, e la mente di Elysandra si ritaglia lo spazio di un istante -ripiegato su sé stesso- per fare il punto della situazione: le sembra stia andando tutto bene, nessuno dei due ha riportato danni seri, Ivan è grande, grosso e inquietante, ma sembra una sfida alla sua portata... anzi, la ragazza potrebbe anche dire di star riuscendo a tenergli testa!

    Tuttavia -oltre ad una massima concentrazione-, salvaguardare quel risultato le richiede un costante sforzo fisico e spirituale, perciò non è opportuno tergiversare: bisogna chiudere la questione prima di ritrovarsi senza fiato e senza energie!

    Non appena il Nordico solleva le braccia possenti per restringerle i movimenti, la Dama di Shea non può certo prevederne le esatte intenzioni, ma sa benissimo che farsi intrappolare in quella stretta da orso equivarrebbe a perdere tutto il suo vantaggio -e forse qualche osso-, così non ci pensa due volte prima di far ancora una volta ricorso al sortilegio di luce che l'ha fino ad ora aiutata nel compiere spostamenti rapidi e precisi: il corpo della fanciulla trasfigura in un fascio di luce, permettendole di sfuggire al pericolo, mentre -privato dell'appoggio che ha pianificato di sfruttare per contrastare la perdita di equilibrio- il Segretario impatta pesantemente di schiena la rena rossiccia del campo di addestramento.

    Tuttavia, il soldato dell'Est non sembra risentire particolarmente del tonfo: disteso pancia all'aria, contempla per un istante il cielo con la bocca schiusa in una piccola “o” di sorpresa, sbatte le ciglia con aria perplessa, e sta già per tirarsi a sedere quando -con uno scatto fluido e una nuova traslazione luminosa- la Cavaliera piove su di lui per sovrastarlo ed incalzarlo, decisa ad eseguire la propria mossa senza lasciargli il tempo di reagire: atterra sul tronco ben piazzato di Ivan, e mentre la lama di Alabastre minaccia il petto dello sfidante in un'intimazione di resa, lo scudo dei Lyvellyn gli sferra un colpo ben assestato in pieno viso senza esitazione.

    E, forse con un po' di sorpresa da parte della ragazza, quel colpo va a segno: senza alcun lamento da parte dell'albino, il suo naso -già un po' a patata per vecchie fratture precedenti- produce un sordo “crock” all'impatto, e non appena un pigro rivolo di sangue vermiglio comincia a scendere dalle narici, qualcosa di strano e sinistro comincia ad accadere... e non si tratta solo del fatto che a quel punto il gigante chiuda gli occhi e sorrida serenamente, o che il Senso Spirituale della ragazza cominci a percepire qualcosa di oscuro destarsi nell'animo del suo avversario, ma che quando torna a sollevare le palpebre, le iridi blu sono ora incastonate in una sclera innaturalmente nera.

    « Perché una cosa come questa funzioni... ci vuole molta molta più forza. »

    E, in un istante, lunghe propaggini eteree e nerissime -un groviglio di rovi spinosi- erompono dalle spalle di Ivan come le zampe di un ragno predatore, pronte ad investire Elysandra per ghermire spada, collo, arti e torso nelle loro dolorose spine.... e probabilmente dilaniarla.


    Tutorial

    Sbilanciato dalle azioni già subite nel turno precedente, Ivan cade schiena a terra senza riuscire a trascinare l'avversaria con sé; le rapide manovre evasive di Elysandra non gli lasciano tempo di reagire, così incassa anche il colpo di scudo e mentre è ancora sdraiato a terra -con la ragazza sopra- dal sotto di loro spuntano dei rovi fatti di oscurità che cercano di afferrare la ragazza, assimilabili ad una tecnica magica a consumo critico :pft:

     
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    1aN2Uyu Sembrava che quello scontro fosse finito, era andato tutto come aveva previsto. Elysandra si sentiva stanca, e "torreggiava" sul suo avversario ansimando a causa della mole di incantesimi che aveva usato, ma era soddisfatta di quel risultato... in realtà era anche preoccupata di aver fatto troppo male al povero segretario, il "crack" del naso che si rompeva era chiaro, così come il sangue che ora gli stava sporcando il volto.
    La giovane Lyvellin era in procinto di chiedere scusa quando Ivan, improvvisamente, sfoggiò uno dei suoi inquietantissimi sorrisi, e il senso spirituale della Cavaliera iniziava a percepire qualcosa di decisamente pericoloso e oscuro. Era una sensazione nuova, e mai come prima d'ora aveva paura: il signor Segretario si era arrabbiato così tanto? Lei non voleva fargli così male, aveva fatto quasi sul serio perché si trattava di una prova.
    Poi Ivan aprì gli occhi, la sclera nera quasi ipnotizzarono Elysandra, era ancora immobile sull'avversario mentre le gocce di sudore scendevano dalla sua fronte, difficile dire se fossero causate dallo sforzo di quello scontro o dal terrore che provava dentro.
    « Perché una cosa come questa funzioni... ci vuole molta molta più forza. »
    La ragazza spalancò gli occhi, provò a dire qualcosa ma riuscì soltanto a bofonchiare parole confuse e senza senso, avrebbe tanto voluto chiedere perdono per aver esagerato.
    Evidentemente non era ancora giunto il momento delle parole poiché uscirono dei rovi stranissimi dalle spalle di Ivan, nere come la pece, eteree come se fossero spiriti...
    In un istante, quei rovi maledetti si gettarono su Elysandra, e anche se la giovane era piena di paura, era ben consapevole che farsi prendere non sarebbe stato piacevole, ma non aveva le forze per contrastare un attacco simile.
    Non rimaneva che proteggersi con la sua magia, il corpo della Lyvellin sprigionò quel poco di luce che rimaneva, anche se non fu sufficiente per fermare la voracità di quei rovi.
    Lo scudo magico andò in mille pezzi, e quella magia oscura si avventò sulla recluta, incapace di opporsi ad una tale forza e ormai priva di energie, era essenzialmente vicina al collasso.
    Non poteva fare altro se non rimanere in balia di Ivan e della sua magia, la quale la stava stritolando per bene, per un attimo Ely temette pure di rompersi in due ma, fortunatamente, non successe.

    Eppure stava andando tutto così bene...


    Elysandra LyvellinStato fisico: Danni moderati da stritolamento
    Stato mentale: Stanchissima
    Energia: 10/100
    Passive: Senso spirituale, Grazia.
    Senso spirituale
    La natura dell'anima di Elysandra gli permette di percepire cose che non appartengono alla realtà fisica, come spiriti e anime.
    [Auspex Spiritico]

    Grazia
    Visto il suo fisico e l'addestramento ricevuto, Elysandra ha sviluppato dei movimenti particolarmente veloci, precisi e graziati nonostante l'utilizzo di armature e di scudi, permettendole di essere decisamente agile in combattimento.
    [Potenziamento del 50% ad Agilità.]


    Equipaggiamento:
    Alabastre, Spada lunga ad una mano:
    è una lunga spada impugnabile con una sola mano lunga un metro e venti centimetri circa, l'elsa è circondata da una fascia blu, la guardia invece è ricoperta di una placca dorata, mentre sulla coccia è inciso il nome di Alabastre dal quale spunta, poi, una lama d'argento dove la scanalatura centrale riflette di azzurro celestiale. La spada è in grado di incanalare l'elemento di Elysandre, quando lo fa, diverse linee lucenti risalgono la lama fino alla punta.
    [Spada]

    Armatura dei Lyvellin:
    l'armatura della piccola casata dei Lyvellin non può certo gareggiare contro quelle dei grandi nobili, si compone della classica cotta di maglia sulla quale, poi, ci si posizionano delle placche d'acciaio stando ben attenti a non coprire le articolazioni. Tuttavia, l'armatura di Elysandra è leggermente particolare, innanzitutto perché le classiche armature erano progettati per gli uomini, ma anche perché era necessario costruirla in modo da permetterle di usare al massimo il suo elemento. L'armatura leggermente dorata della ragazza è costituita da un pettorale leggero e da degli spallacci, le braccia sono coperte da una placca legata con dei legacci e gli avanbracci e le mani sono coperti da delle manopole che arrivano fin sotto al gomito dove poi spunta una specie di artiglio. Le gambe sono protette con lo stesso meccanismo del braccio: tante piccole placche legate tra loro e con la gamba da dei legacci evitando di coprire le articolazioni, idem per gli stivali. Così come la spada, l'armatura è in grado di incanalare la Luce di Elysandra, andando a creare delle linee curve lucenti su tutta la superficie metallica.
    [Armatura]

    Scudo dei Lyvellin:
    lo scudo di famiglia è un normale scudo metallico triangolare non particolarmente grande, ma abbastanza per coprire tutta la parte superiore del corpo. Per ovviare ai problemi di peso, lo scudo di Elysandra è stato forgiato in una lega particolarmente leggera, anche se meno resistente degli scudi classici. Sullo scudo è scolpito l'araldica della famiglia: un calice sorretto da un angelo, il tutto all'interno di un cerchio. Come il resto dell'equipaggiamento della ragazza, è possibile incanalare la Luce all'interno dello scudo, andando a creare le linee curve lucenti su tutta la superficie.
    [Scudo]


    Tecnica #1:
    CITAZIONE
    Scudo Divino:
    La necessità di difendersi, o di difendere, sul campo di battaglia da colpi particolarmente potenti, fisici e magici, ha portato alla creazione di questa abilità, che consiste nella creazione di uno scudo lucente particolarmente grande davanti sè. La potenza difensiva di tale scudo è modificabile da situazione a situazione.
    Consumo: Variabile (alto) [4pt]

    Sunto: Elysandra tenta di difendersi dalla magia di Ivan con lo scudo divino (consumo Alto), ma la difesa non regge, quindi subisce il danno e, trovandosi al limite delle forze, non può reagire.



     
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    "I nostri fratelli e sorelle sono lì con noi
    dall’alba delle nostre storie personali
    fino all’inevitabile crepuscolo".


    (Susan Scarf Merrell)


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    Caserma di Taldor, Istvàn.
    Presidio Orientale, Endlos.

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    Non troppo distante dall'ingresso alla Caserma, un giovane molto alto e dall'aspetto piacente attendeva pazientemente fuori da una porta chiusa. Oltre la soglia il suo capo -nonché Ambasciatore dell'Est- era nel pieno di un'importante discussione con il suo collega Lancelot e -sebbene lavorasse anche e soprattutto come sua guardia del corpo- Victor Braginski non vantava le competenze, i permessi o il grado abbastanza alto per poter partecipare attivamente a quello scambio di informazioni.

    Per lui non si trattava comunque di un problema: dal temperamento tranquillo, non avrebbe avuto alcuna difficoltà nell'attendere Lord Galanodel in piedi anche per ore intere, e probabilmente lo avrebbe fatto di buon grado se solo un terribile presentimento non gli fosse piombato addosso come un fulmine a ciel sereno.
    I grandi occhi blu si sgranarono improvvisamente ed un brivido acuto gli corse lungo tutta la schiena come non l'avvertiva ormai da anni. Irrigidendosi solo per alcuni attimi, si domandò se fosse il caso di chiedere aiuto al suo capo, tuttavia l'urgenza e la consapevolezza che non fosse completamente in grado di poterlo tenere in totali condizioni di sicurezza lo dissuasero abbastanza facilmente.

    ShOzsUv

    Fu così che si trovò a correre disperatamente verso una realtà che non avrebbe voluto affrontare, non di nuovo.
    I rumori delle scarpe divennero frenetici, accompagnando la danza dei drappi della sua divisa blu e quella dei capelli di platino brillante e lucido. Il respiro era affannoso, la fronte imperlata di sudori freddi e paura.
    Alcuni cavalieri gli lanciarono sguardi di rimprovero, del tutto inconsapevoli del disastro che si sarebbe potuto generare di lì a poco.

    iYfHveN

    -... Ivan!

    Ciò che si trovò davanti lo lasciò inorridito: suo fratello si ergeva minaccioso ed assolutamente fuori controllo su una fanciulla bellissima ed allo stremo delle forze. Zampe eteree di un ragno predatore che partivano dalle spalle larghe di Ivan l'avevano già ferita ed erano sul punto di dilaniarla, se non le avesse fermate.
    Reagendo rapidamente da professionista quale era -quasi incurante del legame che li univa- Victor superò la fanciulla e si frappose fisicamente fra lei e l'aggressore con uno scatto sovrumano ed elegante... ma senza mostrare alcuna intenzione nel sacrificarsi al suo posto.
    Piuttosto mosse le braccia in movimenti fluidi, generando un cono di freddo che travolse l'altro in pieno volto e -se sul Cavaliere non vi furono particolari conseguenze- per qualche strana ragione riuscì a gelare le propaggini oscure.
    Avrebbe approfittato di quel momento di confusione per farsi ancora avanti, superando rapidamente la guardia abbassata del fratello e... lo abbracciò.

    Tenendolo stretto a sé in una morsa vigorosa, incastonò il volto nella piega delle spalle di Ivan, sussurrandogli all'orecchio una nenia in una lingua incomprensibile. Questo bastò a far scemare quella sensazione opprimente e scomparire definitivamente ogni stranezza o mostruosità da quella sala. Perfino le zampe eteree si dissolsero, sciogliendosi assieme al ghiaccio e lasciando come unico ricordo una grossa pozzanghera ai loro piedi.

     
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    Con una crudeltà fuori luogo anche per l'inquietante Segretario dal volto sorridente, i misteriosi rovi oscuri scaturiti dal suo corpo gigantesco investono la Lyvellin con la furia cieca e irrazionale di una bestia affamata, catturando la ragazza nelle loro spire... ma nella sua mente, quella scena è sfocata, remota e confusa: come ogni tanto gli succede da quella volta durante il suo Adoubement...

    Grande e grosso lo era sempre stato fin da piccolo, ma non violento: il temperamento pacato e il suo amore per i fiori avevano anzi più di una volta permesso che la sua mole fosse più spesso fonte di disagi e occasionali scherzi, piuttosto che un deterrente dal dargli noie, ma le cose erano cambiate crescendo, quando -con gli obblighi della nobiltà e della primogenitura- gli erano stati imposti un addestramento militare e degli studi accademici confacenti al suo rango.

    Ma non è stato quello a cambiare le cose: l'ombra si era insinuata in lui il giorno della Cerimonia che aveva sancito il suo abbandono della fanciullezza e l'ingresso nella Corte del Nord.... ma non ricordava troppo bene cosa fosse stato... Quanti anni aveva? Tredici? Quattordici? È passato tanto tempo... E ora... ora, non gli riesce granché di pensare, in quel momento...

    Quanto sta intanto succedendo nel campo di addestramento è indistinto nella testa del Soldato, ma qualcosa riesce comunque a far breccia nella coltre nera che gli avviluppa lo sguardo e il raziocinio: una voce. Una voce che nota. Una voce che dovrebbe riconoscere.

    -... Ivan!

    Un senso di freddo sfiora i confini della sua coscienza, ma è troppo distante perché possa dargli fastidio... poi, però, subentra di calore... ed è una sensazione nostalgica... e persistente... ed è come se una brezza frizzante diradasse la foschia.

    Il nero che ha ottenebrato la sclera retrocede dagli occhi del colosso, e la coscienza di Ivan si desta sulle note di una nenia che gli riporta alla mente i tempi dell'infanzia, quando la sua nobile madre la intonava per lui e suo fratello Viktor... lo stesso Viktor che ora -non sa dire come o perché- lo sta stringendo in un abbraccio.

    « Ciao, Viktor. »
    saluta, col solito sorrisone bonario -ma ormai per sempre contaminato-
    « La riunione del Signor Quarion è già finita? »
    in un gesto meccanico, solleva una manona a carezzare la testa del fratellino
    « Io stavo... stavo... »

    Annaspa per un momento, cercando di richiamare alla mente gli ultimi momenti prima del black-out; gli occhi blu cobalto non hanno ancora notato la figura straziata di Elysandra, ma... quando la vedrà, sarà in grado di capire cosa è appena accaduto?

     
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    Impeto e tempesta

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    "I nostri fratelli e sorelle sono lì con noi
    dall’alba delle nostre storie personali
    fino all’inevitabile crepuscolo".


    (Susan Scarf Merrell)


    png

    Caserma di Taldor, Istvàn.
    Presidio Orientale, Endlos.


    « Ciao, Viktor. »
    Quando il fratello tornò in sé, Victor trasse un profondo sospiro di sollievo: nonostante lo conoscesse abbastanza bene da adottare contromisure decisamente efficaci al suo "problema", il Cavaliere Celeste non si riteneva certo un sacerdote o un medico. Per questo motivo, ogni singola volta in cui Ivan perdeva il controllo, per lui era una scommessa contro la fortuna ed il destino... ed era perfettamente consapevole di quanto alto fosse il rischio di perderlo per sempre.
    « La riunione del Signor Quarion è già finita? »
    Sussultò quando l'altro, in un gesto meccanico, sollevò la sua manona a carezzargli la testa.
    « Io stavo... stavo... »

    Avendo ormai accettato da anni l'idea di prendersi carico della scia di disgrazie che lo sfortunato fratello maggiore aveva iniziato a lasciare dietro di sé dal suo Adoubement, Victor preservò il suo spirito lasciandosi alle spalle ogni cattivo pensiero. La crisi -dopotutto- era passata ed Ivan era di fronte a lui, sereno e sorridente.
    Inoltre non aveva ucciso nessuno, quindi lo ritenne un progresso.

    kSrX1Am

    -... non importa.
    Sorrise gentile, afferrandogli le mani e sorridendolo lieto ed al tempo stesso scosso.
    -Questa signorina per terra si è fatta male e non si sente bene: che ne dici di portarla con me dal Signor Quarion?- propose con voce cauta, ma gentile -Il Signor Quarion sa sempre cosa fare. Ci aiuterà affinché si senta meglio.

    Non mentiva: il suo capo conosceva perfettamente il loro problema e -stranamente da come si erano abituati negli anni- non aveva battuto ciglio alla notizia né tentato di scacciarli, o di far loro perdere il posto di lavoro. Victor si fidava di lui, e con le sue conoscenze avrebbe facilmente ottenuto soluzioni perfette per tutti.
    -Andiamo?

     
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    -... non importa.
    Victor scioglie l'abbraccio, sorride e prende le mani del fratello nelle sue
    -Questa signorina per terra si è fatta male e non si sente bene:
    che ne dici di portarla con me dal Signor Quarion?-


    Una signorina... una signorina per terra... una signorina per terra, che si è fatta male...
    Volgendo gli occhi indaco in direzione della sagoma riversa sul terriccio rossastro del campo di addestramento, Ivan la scruta per un lungo e denso istante, e un paio dei tasselli degli ultimi eventi che ha vissuto ritrovano il loro posto lungo il bordo frastagliato della voragine che il blackout ha lasciato nella mente del Segretario.

    Non è del tutto consapevole di cosa sia accaduto, ma... chiunque, al suo posto, finirebbe col farsi due domande. E molto probabilmente, mettendo insieme i pezzi che ha tra le manone, riuscirebbe anche ad ipotizzare qualche risposta valida, persino se un po' tardo come lui.

    -Il Signor Quarion sa sempre cosa fare. Ci aiuterà affinché si senta meglio.
    Andiamo?


    « È la signorina Elysandra. »

    Con voce calma, il Nordico torna a rivolgere al fratello minore quel suo inquietante sorriso -in apparenza infantile e spensierato, ma vuoto di gioia-, poi si allontana da lui per accostarsi alla bionda fanciulla e la ricompone con delicatezza in una posa più composta, prima di sollevarla tra le braccia senza sforzo alcuno e reggerla contro il petto come fosse una bambola addormentata da cullare.

    « Voleva entrare nelle Spade dell'Est, così la stavo mettendo alla prova. »
    spiega brevemente, voltandosi verso l'altro, in attesa di istruzioni
    « ...sono io che le ho fatto male? »
    ...non è vero?

    Se Victor conosceva suo fratello -quello che era stato un tempo, per lo meno- avrebbe di certo saputo che Ivan si sarebbe sentito profondamente mortificato dall'amaro senso di colpa, ma oramai... qualunque cosa fosse accaduta durante l'Adoubemant, aveva impregnato una macchia scura nel suo animo. Indelebile, come quel vuoto sorriso sulla sua faccia.

     
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