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Dedder.
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L'estate è una stagione che incarna una profonda ambivalenza.
Per taluni rappresenta il periodo più atteso dell'anno: il momento in cui gli ultimi freddi di primavera lasciano il posto a calde e piacevoli notti da trascorrere sotto le stelle.
Per altri le torride giornate senza venti, che rendono la vegetazione gialla e il terreno spaccato, sono insopportabili.
Allo stesso modo è possibile osservare per molte ore il cielo terso, sgombro da qualsiasi nube, tramutarsi in pochi minuti in un minaccioso manto oscuro, carico di tempesta.
L'estate e i suoi due volti...
Quella mattina era proprio una di quelle tiepide mattine d'estate, in cui il sole non è ancora abbastanza alto da generare la consueta canicola.
Ai piedi del monte Shea, molto lontano da qualsiasi zona abitata, vicino ad una delle tante mulattiere che si arrampicavano verso le pendici più basse dell'altura, era incastonata tra guglie di nuda roccia una piccola polla di cristallina acqua sorgiva.
Poco al di sopra della strada, una frattura nella roccia riversava un getto scintillante che scrosciava copioso nella culla sottostante.
Non poteva essere considerata una vera e propria cascata, ma imitava fedelmente il ruolo delle sue sorelle maggiori, a chilometri d'altezza.
Era davvero un piccolo angolo di paradiso per chi avesse voluto refrigerarsi sulla strada verso la laguna, o in direzione opposta, per chi si apprestava a risalire la montagna.
Davanti alla polla, poco distante ma comunque visibile dalla strada, una scintillante lama si ergeva, conficcata nel suolo con tutta la punta, a delimitare qualcosa.
Era uno spadone dalla strana fattura: la lama era piuttosto sproporzionata rispetto all'elsa che risultava così troppo ampia, in un'arma che a prima vista misurava quasi due metri di lunghezza.
Il particolare più strano si collocava sempre nell'impugnatura che era stata smussata, apparentemente da un utensile primitivo, per renderla più sottile.
Ad alcuni passi di distanza giacevano al suolo alcune pellicce, sgraziatamente lavorate, sporche di terra e della fanghiglia limacciosa generata da quel terreno inumidito dalle gelide acque.
Solo il silenzio, rotto dal costante fluire dell'acqua, presiedeva quel ambiguo ricettacolo.
Eppure uno sguardo più attento avrebbe potuto notare che all'interno della polla, occultata dal levarsi della foschia generata nell'infrangersi della cascatella, l'ombra di qualcuno era celata...SPOILER (clicca per visualizzare)HURA
Classe primaria:Fighter/Rogue
Classe secondaria:Psion
Condizioni fisiche: buone
Energia:100%
Abilità passive-
Onniscienza personale: Hura é cieco dalla nascita e con la sua natura di cacciatore e psion ha sviluppato questa commistione di vista cieca e radar psionico che gli consentono di percepire con una incredibile precisione qualsiasi cosa sia vicina a lui in un raggio di 30 metri a 360 gradi.
Agilità potenziata:
Hura è straodinariamente agile (+50% agilità).
Edited by Dedder - 1/7/2018, 01:54
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Hic iacet Arthurus, Rex quondam Rex futurus.
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Era da un bel po' di tempo che Elysandra non tornava nella propria terra, purtroppo non si trovava lì per una visita di piacere, in questo caso doveva recapitare degli ordini al comando locale dei Cavalieri Celesti.
Un compito adatto per una nuova leva come lei, in ogni caso non le dispiaceva ritornare in quei posti, non poteva deviare il percorso per raggiungere casa, ma almeno sarebbe passata davanti ad un certo lago che le era sempre piaciuto. Raggiungere quel posto non era poi così difficile, ci andava spesso con Callamastre quando era bambina, e percorrere quello stesso sentiero che usava tanti anni fa faceva un certo effetto.
Cadere su quelle pietre fu davvero doloroso, e si ruppe pure il vestitino che la madre le regalò quel giorno, la Lyvellin ricordò la clamorosa punizione che il padre diede al fratello... in realtà la cavaliera non sapeva in che cosa consistette quella punizione, ma Callamastre pianse per giorni, e la cosa le dispiaque parecchio.
Beh, in ogni caso se la meritava.
La mente tornò al presente quando rischiò di inciampare, camminare su un sentiero non era così semplice se si indossava un'armatura e si portava uno scudo. Il cingolare di quel metallo, tanto forte e tanto leggero, rompeva e stonava con il silenzio di quel luogo, ma quando la giovane Lyvellin si fermò davanti a quel piccolo pezzo d'acqua, puro e scintillante, in completa armonia con la natura e il mondo.
Rimase a contemplare quello specchio lucente per lunghi instanti, ma poi percepì qualcosa, un'altra anima si trovava in quel piccolo paradiso sperduto, incantata com'era dal lago non aveva ancora dato una occhiata in giro, ma alla fine le bastò alzare semplicemente lo sguardo per trovare un uomo.
Era... strano, era pallido, con capelli bianchi e occhi vitrei, era come se fosse afflitto da qualcosa, eppure la sua anima risultava normale, ed era sicura che fosse anche un essere vivente.
«Messere, si sente bene?» urlò la giovane all'uomo, facendo solo qualche passo verso di lui per poi fermarsi: già approcciarsi così ad una persona era scortese, figuriamoci pure eliminare completamente la distanza che era fra loro.
Passive:CITAZIONEGrazia: Visto il suo fisico e l'addestramento ricevuto, Elysandra ha sviluppato dei movimenti particolarmente veloci, precisi e graziati nonostante l'utilizzo di armature e di scudi, permettendole di essere decisamente agile in combattimento.
Potenziamento del 50% ad Agilità. [5pt]
Senso spirituale: La natura dell'anima di Elysandra le permette di percepire cose che non appartengono alla realtà fisica, come spiriti e anime.
Auspex Spiritico [5 pt]. -
Dedder.
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Erano trascorsi solo pochi minuti da quando Hura aveva cercato riparo dalla feocia del sole, mettendosi a bagno in quella pozza di superficie.
Il ragazzo soffriva enormemente a causa della temperatura, che probabilmente per molti sarebbe risultata mite, ma per la sua pelle abituata al gelido morso del Nord era soffocante.
L'acqua dava sollievo ed il silenzio conciliava il riposo.
Improvvisamente quella voce preoccupata spezzò l'incantesimo.
Sembrava la voce di una giovane femmina umana, e Hura si maledisse per essersi distratto a tal punto, da farla avvicinare così appresso, senza notarla.
Così, nonostante di norma una presenza del genere non l'avrebbe preoccupato, si mosse per riavvicinarsi alla strada: quella ragazza era fin troppo vicina alle uniche proprietà che possedeva.
Sollevandosi prima con le braccia e poi con la forza dell'addome uscì dal lago davanti alla ragazza.
L'acqua scorreva giù a rivoli percorrendo il petto e il ventre del giovane, i capelli zuppi gocciolavano sul terreno polveroso.
Hura era sostanzialmente nudo: aveva un pezzo di stoffa bianca annodato a perizoma, e sapeva che di solito ciò era sufficiente per non destare scandalo in pubblico.
Separati dalla possente lama che restava affisa al suolo tra i due Hura osservava meglio quella presenza.
Aveva fatto bene a muoversi: la fanciulla era armata e anche pesantemente.
Finito di scrutarla con dovizia le sorrise.
"Non si preoccupi, milady...
non sono mai stato meglio.
Le acque di questa montagna hanno insperati effetti ristoratori, su membra stanche e accaldate..."
Hura continuava ad osservare la giovane ma si poteva notare che solo la sua bocca assumeva precise espressioni.
I suoi occhi erano immobili e non sembravano a volte, neanche guardare in sua direzione.
"Sono comunque colpito dalla premura che mostrate per un completo estraneo...
Mi chiedo se qui a Shea le genti vi assomiglino...
Magari voi siete una piacevole eccezione."SPOILER (clicca per visualizzare)HURA
Classe primaria:Fighter/Rogue
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Condizioni fisiche: buone
Energia:100%
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Onniscienza personale: Hura é cieco dalla nascita e con la sua natura di cacciatore e psion ha sviluppato questa commistione di vista cieca e radar psionico che gli consentono di percepire con una incredibile precisione qualsiasi cosa sia vicina a lui in un raggio di 30 metri a 360 gradi.
Agilità potenziata:
Hura è straodinariamente agile (+50% agilità). -
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Diciamo che quando l'uomo iniziò ad uscire dall'acqua, Elysandra realizzò che non si trattava di una situazione in cui una donna dovrebbe presenziare, e infatti quella persona che aveva appena disturbato uscì... in perizoma.
Istintivamente, mentre le guance della Lyvellin diventavano rosse, Ely indietreggiò e si voltò, tossendo imbarazzata, stava andando un po' nel pallone, doveva darsi una calmata e respirare con regolarità.
Insomma, stava solo facendo il suo dovere di Cavaliere Celeste, che ne poteva sapere lei?
«Non si preoccupi, milady...
non sono mai stato meglio.
Le acque di questa montagna hanno insperati effetti ristoratori, su membra stanche e accaldate...»
Ok, non doveva fare nient'altro che chiedere scusa e togliersi di torno il prima possibile, d'altronde non doveva poi fare granché
«Sono comunque colpito dalla premura che mostrate per un completo estraneo...
Mi chiedo se qui a Shea le genti vi assomiglino...
Magari voi siete una piacevole eccezione.»
In ogni caso, era il momento di prendere contegno, si voltò verso quell'estraneo anche se evitò di guardarlo direttamente « Le chiedo scusa per questa intrusione, messere: è dovere di un Cavaliere Celeste servire e aiutare il prossimo.» passarono alcuni attimi in silenzio, attimi in cui la giovane cavaliera cercava effettivamente le parole giuste per congedarsi senza offendere, ulteriormente, quell'uomo.
Tossì di nuovo «Se non avete bisogno né di aiuto, né di indicazioni, io prenderei congedo, in modo da non infastidirvi oltre...»
Passive:CITAZIONEGrazia: Visto il suo fisico e l'addestramento ricevuto, Elysandra ha sviluppato dei movimenti particolarmente veloci, precisi e graziati nonostante l'utilizzo di armature e di scudi, permettendole di essere decisamente agile in combattimento.
Potenziamento del 50% ad Agilità. [5pt]
Senso spirituale: La natura dell'anima di Elysandra le permette di percepire cose che non appartengono alla realtà fisica, come spiriti e anime.
Auspex Spiritico [5 pt].
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