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Codec
[ » Zayn « ]
Nero, squarciato da lampi accecanti e tuoni assordanti. Così si presentava il cielo del Garwec ai suoi abitanti. Colpa dei venti dell’Est, l’Altopiano della Tempesta non conosceva tregua dalle incessanti piogge e dalle scariche elettriche che, più spesso che in altri posti, colpivano il suolo bruciando ogni cosa.
Questo non aveva fermato l’ingegno umano, però. Le città erano sorte ugualmente, dotate di tecnologie avanzate, metalli e macchine resistenti ad elevate temperature e sovraccarichi dettati dagli sbalzi di corrente che un fulmine poteva provocare.
Da qualche anno, ormai, Zayn si era fermato in quel luogo, attirato dalla sua conformazione. Per lui, che proveniva da un mondo meno ostile, Endlos era stata una sfida. Aveva vagato per un po’, rischiando la vita più di una volta. Quando aveva varcato il portale all’Accademia non si aspettava nulla di tutto quello che aveva visto fino a quel giorno. Terre selvagge, bestie feroci. Non sarebbe sopravvissuto a lungo se avesse continuato a vagare, senza fermarsi in una città, al riparo dal pericolo delle foreste e dei deserti.
In quella città, infatti, aveva trovato tecnologie in grado di imbrigliare il potere dell’elettricità e dei fulmini. Aveva potuto studiare tecnologie diverse e più evolute di quanto non avesse mai visto nel suo vecchio mondo. Quando era partito, aveva lasciato a metà l’addestramento da Hunter. Ma quell’altopiano così ostile era stato un grande maestro. Gli aveva permesso di affinare le tecniche Nen e aveva imparato ad imbrigliare il potete dell’elettricità.
Quella sera, però, non si poteva allenare. Doveva lavorare. Anche su Endlos, come nel suo mondo, i soldi non piovono dal cielo, ma si guadagnano. Da qualche giorno, infatti, aveva iniziato a servire ai tavoli della taverna vicino casa. Il proprietario era un suo vicino e aveva giusto bisogno di una mano. Non era sicuro che fosse vero, ma non se l’era sentita di rifiutare. Un po’ per non offenderlo e un po’ perché faceva comodo avere un lavoro serale, che gli consentisse di allenarsi durante la giornata.
Così, quel giovane di venticinque anni circa (aveva appreso il calendario endlosiano, ma non sapeva come convertirlo in giornate del suo mondo), biondo e dalle iridi nere, con indosso dei semplici pantaloni neri, una maglietta a maniche lunghe azzurra e il grembiule blu notte con il logo della taverna, si ritrovò anche quella sera intento a servire i clienti.SPOILER (clicca per visualizzare)Giocata d'ingresso del mio nuovo PG, Zayn (attualmente in revisione) con _Maffy_.
_Maffy_: scusa se ci ho messo tanto. Se hai domande su qualcosa, ci sentiamo in pvt.
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Quella sera, ad uno dei tavoli della locanda sedevano due fanciulle. Se ne stavano una accanto all’altra, quasi perfettamente immobili come bambole di ceramica, a osservare la sedia al momento vuota che si trovava proprio di fronte a loro. Una di loro scosse la testa per riportare all’ordine una delle sue ciocche dorate e ricciolute che le era finita sugli occhi, rompendo quell’illusione di inanimatezza che aleggiava sulle due.
L’altra, invece, cominciava a mostrare segni di agitazione lanciando periodicamente occhiate preoccupate verso la porta d’ingresso e tamburellando sul tavolo con le dita della mano destra.
« Ariel, rilassati. »
cercò di rassicurarla.
« Sono calmissima Miranda, non si vede? »
ribatté l’altra, intenta a placare il movimento delle dita.
« A dirla tutta: no, non si vede. Vedrai che il capo capirà e lascerà correre, per questa volta. Anche perché n- »
« AAAH! Arriva! »
la interruppe con un gridolino isterico, distogliendo immediatamente lo sguardo dalla porta.
Entrò nella locanda un ragazzo dal fisico in apparenza asciutto, se non fosse per il lungo soprabito completamente nero che ne mascherava gli effettivi lineamenti, esaltandone tuttavia la chioma argentata.
Con passi lenti e decisi raggiunse il tavolo su cui erano sedute le ragazze, e senza degnarle prima di un saluto o di uno sguardo prese posto di fronte loro.
Le iridi auree squadrarono prima una e poi l’altra, e infine si soffermarono a lungo su Ariel, che nel frattempo aveva abbassato lo sguardo.
« Allora, com’è andata la missione? »
domandò curioso, e un mezzo sorriso inquietante gli si palesò in volto.
La poveretta si strinse le mani in grembo, preoccupata per cosa sarebbe successo da lì in poi. Sapeva che prendere tempo era inutile, quindi raccolse un po’ di coraggio e si decise a parlare.
« Si… ecco… il Semidio è… è… è fuggito. »
Nel sentire quelle parole, il ragazzo batté i pugni sul tavolo e si alzò di scatto. Ariel si nascose istintivamente dietro Miranda, e la biondina ebbe un sussulto nel vedere che ora le stava guardando entrambe.
« CHE COSA?? »
Una sfuriata che probabilmente avrebbe attirato le attenzioni di tutto il locale.. -
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Due avventrici attirarono l’attenzione di quasi tutto il locale. Erano due ragazze, da sole sedute a un tavolo. Una sembrava piuttosto nervosa. Il giovane biondo se ne stava dietro al bancone a preparare delle strane bevande alcoliche rosa.
Nell’istante in cui entrò il ragazzo dal cappotto nero, Zayn non si rese subito conto del suo ingresso.
Forse era troppo intento a non sbagliare le dosi dei componenti del cocktail o semplicemente sembrava un individuo troppo anonimo per essere notato. Solo quando sentì la sedia spostarsi alzò lo sguardo e lo vide. I capelli argentei ricadevano sull’abito scuro con un delicato contrasto.
« CHE COSA?? »
Alzando il tono della voce, il nuovo venuto sbatté i pugni sul tavolo. Gli avventori della locanda parvero piuttosto contrariati e, purtroppo, era compito suo mantenere l’ordine lì dentro. Lo pagavano anche per quello.
« Mi scusi, signore. »
Disse, avvicinandosi al tavolo. Cercando di non sembrare aggressivo, si sforzò di sorridere.
« Devo chiederle di abbassare la voce, per non disturbare gli altri ospiti. »
Piccolo inchino lievemente reverenziale.
Un trucco che gli avevano insegnato per calmare i clienti troppo irruenti.
« Posso portarvi qualcosa da bere? »
Chiese, infine, sperando di distogliere l’attenzione dei presenti.. -
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« M-ma... non era solo. C'erano un uomo-pennuto particolarmente brutto e- »
« SILENZIO! »
Ariel si fece piccola piccola, cercando di nascondersi il più possibile dietro la schiena e i voluminosi ricci biondi della compagna. Niente la spaventava più di quel bel viso, che per quanto angelico potesse sembrare in apparenza nascondeva una tale malignità. Anche guardarlo negli occhi risultava difficile: iridi auree, come a rappresentare qualcosa di prezioso, di puro. Ma quello sguardo penetrante e carico d'odio tramutava il tutto in un inquietante contrasto.
Perfino Miranda cercava di evitare il suo sguardo.
« Mi scusi, signore. Devo chiederle di abbassare la voce, per non disturbare gli altri ospiti. »
Mai interrompere o contraddire Ruxiel nelle sue giornate no, e quel giorno era uno di quelle.
Si girò verso il cameriere per lanciargli una delle sue occhiatacce, senza badare nemmeno chi egli fosse. Avanzò dunque un passo verso di lui e lo afferrò per il colletto, strattonandolo e portandosi il viso di questo letteralmente a due centimetri dal suo.
« Nessuno mi dice cosa devo fare, è chiaro? »
avrebbe detto, questa volta con un tono di voce normale, ma comunque iracondo. Infine si avvicinò al suo orecchio e sussurrò:
« Forse dovrei darti una lezione.
Vieni fuori, imparerai a tue spese cosa significhi interrompermi. ». -
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« Nessuno mi dice cosa devo fare, è chiaro? »
L’avventore sembrava decisamente fuori controllo. Lo prese per il bavero della maglia, strattonandolo.
Gli altri clienti iniziarono a guardarsi intorno con aria preoccupata. Dopotutto, a Codec le risse non erano all’ordine del giorno. Nessuno aveva voglia di rischiare di vedersela con l’Ufficiale della zona.
Anche se non l’aveva mai incontrato, aveva sentito nominare quello strano essere di nome Quarion. Ed aveva ben in mente la torre a forma di membro che si era eretto e dove aveva preso dimora.
L’ultimo posto della città dove aveva voglia di finire.
« Forse dovrei darti una lezione. Vieni fuori, imparerai a tue spese cosa significhi interrompermi. »
Gli sussurrò quello.
La tensione era palpabile nell’aria, tanto che alcuni avventori smisero di respirare per seguire la scena.
Forse a quel ragazzo non interessava finire nel palazzo a forma di pene, o, magari, nemmeno aveva idea di chi fosse l’Ufficiale della zona.
« Preferirei evitare... »
Attaccò in risposta.
Posò le iridi nere in quelle auree di lui.
« ...ma se non conosce nessun linguaggio umano con cui comunicare... »
Già, perché quegli occhi dorati erano più simili a quelli di un predatore che di un uomo.
« ...prego, usciamo. »
E nel concludere la frase si divincolò dalla stretta dell’altro e gli indicò la porta, pronto a seguirlo in strada.
Meglio condurlo fuori che scatenare una rissa nel locale, dopotutto.. -
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« Preferirei evitare...
...ma se non conosce nessun linguaggio umano con cui comunicare...
...prego, usciamo. »
« Molto bene. »
Ariel tirò un sospiro di sollievo; se Ruxiel si fosse sfogato con quel cameriere, dopo non l'avrebbe rimproverata troppo per il suo fallimento. O almeno, era ciò che sperava. Così, mentre il Nessuno accompagnava fuori dal locale chi aveva osato interromperlo, le due ragazze si alzarono dal loro tavolo e li seguirono all'esterno per non perdersi lo spettacolo.
La strada era particolarmente deserta a quell'ora, ma forse parte del merito era anche dovuto dalle nubi nere che rombavano sopra le loro teste, minacciando una tempesta imminente.
Ruxiel si posizionò esattamente al centro della strada, assicurandosi che il cameriere lo avesse seguito e che si trovasse a soli pochi passi da lui.
« Cominciamo. »
disse, ancora voltato di spalle.
D'improvviso, dal corpo del Nessuno fuoriuscì violentemente una coltre di denso fumo nero che lo celò alla vista dei presenti. In seguito, senza dare troppo tempo al ragazzo di capire cosa stesse succedendo, o di localizzarlo in mezzo alla cortina di fumo, Ruxiel passò all'attacco. Evocando il suo Keyblade, il Nessuno scagliò una serie di fendenti in rapida successione, prima alle braccia, poi al busto e infine alla schiena.SPOILER (clicca per visualizzare)♦ Status fisico: ottimale
♦ Status psicologico: ottimale
♦ Energia:
███████████████████ 75%
♦ Equipaggiamento:
» Cosmos: Keyblade
♦ Abilità Passive:
» Call to Arms: Tasca dimensionale
» No Heart, No Feel, No body: Maschera dell'anima (Anti-Auspex spirituale)
♦ Abilità Attive:
» Embrace the Shadow: Dal corpo di Ruxiel si espande una coltre di Oscurità, dall'esatta consistenza di un denso e impenetrabile fumo. In questo modo, l'avversario faticherà a distinguere la sagoma del Nessuno per riconoscerne i movimenti o intercettare i suoi fendenti.
[Consumo Variabile: 5m x Basso, 7m x Medio]
» Wild dance: Ruxiel attacca in modo frenetico, spostandosi continuamente intorno al suo bersaglio e colpendolo in diversi punti con una serie di fendenti.
[Consumo Variabile: 4 x Basso, 6 x Medio, 8 x Alto, 10 x Critico]
♦ Note:
Con Embrace the Shadow mi avvolgo nel fumo nero per darti modo il meno possibile di vedermi/individuarmi/percepirmi (grazie anche alla passiva di maschera dell'anima) e ti attacco subito a 360° con Wild dance in una serie di 8 fendenti lanciati un po' random ma mirando a braccia, torso e schiena.
EDIT: corretto il dispendio energetico, sorry per la svista!
Edited by _Maffy_ - 5/3/2019, 17:03. -
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Scosse la testa di fronte ai clienti, sospirando incredulo che stesse davvero accettando una rissa con un avventore, invece di limitarsi a chiamare le guardie perché lo buttassero fuori.
Ma, dopotutto, era anche curioso di sapere quanto le sue abilità fossero aumentate in quel periodo di allenamento nel Garwec.
La strada che li accolse era deserta.
Non un’anima circolava a quell’ora sotto le nubi nere che si stava addensando sopra le loro teste.
Con i due ragazzi, uscirono anche le due amiche (era quella la parola giusta a descriverle?) del tipo dai capelli argentei che si era piazzato al centro del viale.
« Cominciamo. »
Disse quello, mentre il fumo lo avvolse.
Quella densa cortina pareva fuoriuscire dal suo stesso corpo. Si era trovato un tipo proprio interessante, a quanto pareva. Non riusciva a vedere nulla. Prima ancora di riuscire ad arretrare, sentì un forte colpo al braccio, poi al torso, poi ancora al braccio e alla schiena. Otto fendenti lo raggiunsero dalla nube, facendogli alcuni tagli. Con una tattica da guerriglia urbana, il suo avversario lo colpiva per poi scomparire nuovamente nell’oscurità.
Davvero una bella mossa. Lo aveva reso cieco e lo colpiva con rapidi movimenti, sempre in posti diversi. Ma proprio per sfruttare la velocità dell’esecuzione, i colpi non riuscivano a penetrare in profondità nel corpo del biondo, che si preparò a fare la sua mossa.
Lasciando fluire la propria energia intorno a sé, Zayn ripensò agli insegnamenti dell’Accademia e a come poter vedere senza usare gli occhi. Attivando l’En, iniziò a percepire ogni movimento di qualsiasi cosa si trovasse entro quindici metri da lui. Anche senza l’ausilio della vista, trovare il suo avversario non fu così difficile.
« Complimenti… »
Iniziò a dire ad alta voce, guardandosi intorno come se non sapesse dove fosse il ragazzo. Intanto, si sarebbe spostato a tentoni, avvicinandosi lateralmente al tipo.
« …combatti come parli. »
E puntando indice e medio verso il suo avversario con il pollice alzato, a formare una pistola con entrambe le mani, avrebbe sparato otto colpi in rapida successione.
Edited by Bonx - 5/3/2019, 21:07. -
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Era passato veramente molto tempo da quando Ruxiel aveva combattuto contro un avversario, e forse era anche per questo che con suo stupore si rese conto che la raffica di colpi che aveva inflitto al ragazzo non avevano raggiunto l'effetto desiderato. Eppure, non gli pareva affatto di esserci andato leggero, tutt'altro. Quel pensiero però dovette farsi subito da parte, non appena si accorse che il contrattacco stava per giungere dalle mani intrecciate del ragazzo.
Rapido, il Nessuno balzò all'indietro mentre il velo d'Oscurità cominciava a dissolversi. Dall'avversario partirono otto proiettili magici, tutti rivolti verso di lui; con il keyblade cercò di pararli tutti, ma quattro lo raggiunsero al petto, causandogli un dolore acuto nelle zone colpite. Digrignò i denti per cacciare indietro quella sensazione di bruciore.
La cortina di fumo nero era completamente svanita.
« Ti suggerisco di fare attenzione a ciò che dici... »
disse, puntandogli contro il keyblade.
« ... o ci andrò giù ancora più pesantemente! »
Non appena ebbe terminato la frase, Ruxiel piegò appena le gambe e si diede la spinta; lasciando dietro di sé una scia d'oscurità e quasi sfiorando il selciato, raggiunse rapidamente il ragazzo e caricò il braccio che impugnava il keyblade per poi aprirlo violentemente verso l'esterno non appena ebbe raggiunto il petto dell'altro, sferrando un colpo non letale ma potente abbastanza da chiudere i conti in fretta.SPOILER (clicca per visualizzare)♦ Status fisico: danni Medi al torace
♦ Status psicologico: ottimale
♦ Energia:
███████████████████ 45%
♦ Equipaggiamento:
» Cosmos: Keyblade
♦ Abilità Passive:
» Call to Arms: Tasca dimensionale
» No Heart, No Feel, No body: Maschera dell'anima (Anti-Auspex spirituale)
♦ Abilità Attive:
» Parry: Ruxiel para un attacco fisico col suo Keyblade. In caso di attacchi di natura magica, un estensione della sua energia lo proteggerà in un involucro come una seconda pelle, in base al dispendio utilizzato.
[ConsumoVariabile- Medio]
» Shadowstep: Ruxiel scatta in avanti per colpire fisicamente il tuo avversario, lasciando dietro di sé una scia d'oscurità. Rapidità, distanza coperta e danni sono direttamente proporzionali al consumo utilizzato.
[Consumo Variabile: 5m x Basso, 7m x Medio, 10m x Alto, 15m x Critico]
♦ Note:. -
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« Tsk! »
Chiosò stizzito il biondo nel vedere che il proprio attacco non era riuscito come sperava.
Non aveva fatto i giusti conti con la prontezza dell’avversario. Né con la sua resistenza. I pochi colpi che erano arrivati a segno erano stati accusati, ma non abbastanza per chiudere l’incontro.
Anzi, entrambi sembravano più determinati ad andare avanti, ora che avevano avuto prova della forza di chi gli stava di fronte.
« Ti suggerisco di fare attenzione a ciò che dici... »
Disse l’altro, mentre la cortina di denso fumo nero si disperdeva del tutto.
« ... o ci andrò giù ancora più pesantemente! »
Scattando in avanti, il ragazzo dai capelli argentei si preparò a portare un attacco con la sua strana chiave gigante.
Di riflesso, Zayn contrastò il movimento avversario con un fulminio indietreggiamento, evitando di poco più di cinque centimetri l’arma.
« Non male, ragazzino… »
Riportandosi in avanti, il biondo chiuse a pugno la mano destra e la caricò di energia.
« …ma non abbastanza! »
Imitando il suo avversario, Zayn portò un violento colpo mirando al ventre nemico con l’intenzione di mandarlo al tappeto.
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Quel ragazzo cominciava veramente a seccarlo. Prima aveva schivato il suo attacco per un soffio, poi l'aveva chiamato ragazzino.
Lui, che era in vita da oltre un secolo oramai.
Strinse il pugno dove brandiva il suo Keyblade con forza, senza esternare smorfie o sguardi che avrebbero potuto far capire all'altro quanto quel nomignolo non fosse stato affatto apprezzato dal Nessuno. Inutile stare lì a spiegargli come stanno veramente le cose; dopotutto era lì per dargli una lezione e non a spiegargli la storia della sua vita.
E dopo le chiacchiere, vennero i fatti. Il biondo scattò verso il Nessuno caricando un pugno intriso d'energia, e Ruxiel decise di non muoversi dalla sua posizione, volendo dar modo di dimostrare di non temere affatto la forza del suo avversario. Invece, frappose tra i due il suo Keybalde e parò il colpo; non appena il pugno cozzò contro l'arma, una serie di fulmini crepitarono in ogni dove, disperdensi fino a perdere la lora efficacia.
« Già. Non abbastanza. »
gli disse, lo sguardo torvo a scrutare quello dell'altro.
« ... Capo, ora basta! »
Miranda lo chiamò, e questi si voltò verso la mezz'elfa notando solo in quel momento che la folla di curiosi che si era riunita intorno a loro era aumentata ancora. Stavano attirando un po' troppe attenzioni.
Così, congedando Cosmos nella sua tasca dimensionale, il Nessuno indietreggiò di un paio di passi.
« Non ne vale la pena. Ariel, Miranda, andiamocene via! »
Una coltre di Oscurità cominciò a vorticare intorno al Nessuno, inghiottendolo interamente. Quandò svanì, di Ruxiel e delle due ragazze non c'era più traccia.SPOILER (clicca per visualizzare)♦ Status fisico: danni Medi al torace
♦ Status psicologico: ottimale
♦ Energia:
███████████████████ 25%
♦ Equipaggiamento:
» Cosmos: Keyblade
♦ Abilità Passive:
» Call to Arms: Tasca dimensionale
» No Heart, No Feel, No body: Maschera dell'anima (Anti-Auspex spirituale)
♦ Abilità Attive:
» Parry: Ruxiel para un attacco fisico col suo Keyblade. In caso di attacchi di natura magica, un estensione della sua energia lo proteggerà in un involucro come una seconda pelle, in base al dispendio utilizzato.
[ConsumoVariabile- Alto]
♦ Note:.
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