Phoenix of Sadness

Algor Mortis ~ Epilogo: Nargil

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    Art Full of Meat

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    "In the face of certain death,
    we rise."


    Ti sei mai chiesto quale sarebbe il volto della terra, nel suo ultimo giorno di vita? Se il mondo che conosciamo potesse incarnarsi per un istante prima della sua fine in un essere vivente per poter osservare la sua stessa morte, che sentimenti proverebbe? forse rammarico? Odio? Compassione?...

    Una creatura tanto pura che a suo modo rappresentava l’incarnazione della natura, infettata contro la sua consapevolezza e volontà da un’entità estranea che la consumava dall’interno, lentamente, come un virus che sfruttava quel corpo tanto perfetto e puro per alimentarsi e tornare a sorgere, per poi passare alla prossima vittima.
    Ogni tentativo sarebbe stato vano, e volontariamente o meno, esisteva un solo modo per estirpare una minaccia tanto pericolosa…

    Gli scese una lacrima, quella creatura era la cosa più bella e pura che avesse mai visto: niente sembrava poter pareggiare l’incarnazione di cotanta grazia e magnificenza in un solo essere vivente. Una fiamma tanto viva quanto intimidatoria, una eleganza tanto maestosa quanto mostruosa, e loro pur di estirpare uno dei mali più grande che invasero quelle terre, hanno Osato ferire qualcosa di cosi puro, e la conseguenza, ovviamente, fu tremenda; La creatura cadde stremata sotto i colpi di quel plotone d’esecuzione cosi riversando e liberando in un’istante tutta la forza sovrannaturale che alimentava la sua esistenza, in un’esplosione dalla potenza e dimensioni colossali, che come uno tsunami di fuoco e fiamme travolse l’intero nido e i presenti.
    Gli occhi cerulei, lacrimanti e increduli si tinsero in un’istante di un vivido e tremendo rosso inferno, di un viola freddo e crudele, e un bianco candido e puro in un frammisto di colori e paura tutto specchiato in quegli occhi scettici. Ma se vuoi fermarti a guardare a lungo la morte, anche la morte scruterà te. Ebbe solo un’istante, quanto bastava perché il suo cervello potesse elaborare e comprendere il terribilmente e magnifico spettacolo che stava accadendo difronte a lui in quel mix di tristezza e paura, per pensare e riuscire a reagire: come la prima onda d’urto smosse la fievole neve investendolo, estrasse l’ombrello e un suono meccanico, acuto e rozzo di un meccanismo contro meccanismo, di ferro contro ferro si fuse solo per un’istante col rombo infernale dell’onda di fuoco. L’ombrello si aprì davanti a sé in direzione dell’esplosione, con l’intento di contrastare quella forza sovrumana, mentre il corpo si ricopriva in uno strato di bolla d’aria, ma inutile contro una tale forza distruttiva; l’ombrello di un materiale rinforzato riuscì a deviare le fiamme, ma solo in parte data la forza del vento che si arricciava oltre quell’oggetto aereodinamico andando a concentrare le fiamme sulle gambe e parte delle braccia del giovane Umbrella. Allo stesso modo, lo strato protettivo non poteva nulla se non minimamente contro un vento infuocato tanto potente: le bende che dovevano servire a proteggerlo dal gelido freddo di quelle montagne presero fuoco, strappandosi o appiccicandosi alla pelle mentre anch’essa bruciava, l’ombrello posto in posizione difensiva difronte a lui inizio a fondersi nonostante il materiale rinforzato mutando rapidamente dal suo intenso nero a un rosso sempre più vivido mentre i secondi passavano.

    "HAAAAAAAA!"

    Gridò in preda a un dolore così intenso e terribile, mentre senza rendersene conto e senza capire con quali forze, cercava di mantenere l’ombrello saldo davanti a sé mentre il fuoco lo investiva. Pochi secondi di un inferno che sembravano un’eternità, ma finalmente tutto finì, improvvisamente come era iniziato: le fiamme una volta consumato l’ultimo fiato di energia, si dissolsero, invece di continuare ad ardere, dandogli cosi la tanto agognata tregua. Le ginocchia tremanti e leggermente piegate, le mani frementi a sorreggere senza forze l’ombrello incandescente che lentamente recuperava il suo colore originario. Il respiro terribilmente singhiozzato, irregolare e affannato. Rimase un’istante a guardar di fronte a sé, in piedi, con la vista annebbiata prima di piantare l’ombrello a terra richiudendolo quasi inconsciamente e piantarlo con la punta sul terreno per sorreggersi nell’evitare di crollare. Si accascio, un ginocchio a terra e uno piegato in un falso inchino mentre con una mano tremante si sorreggeva ancora al manico d’ombrello. Lo sguardo ancora appannato rivolto verso il basso, a guardare il nulla, mentre sembrava non riuscire dato il panico e la paura che ancora lo attanagliavano a regolare il respiro, e l’unico gesto che riuscì a compiere fu quello di sputare e tossire dolorosamente una preoccupante macchia di sangue. Quella situazione di trauma sembrava avere un unico vantaggio, ovvero quello di non sentire in maniera diretta e conscia il dolore delle scottature, ma presto pure quelle pene si sarebbe sicuramente presentate ad allungare la sua sofferenza.

    Quella sarebbe stata una ferita che gli sarebbe rimasta impressa sul corpo e nella mente, per il resto della sua vita, e che difficilmente il tempo avrebbe rimarginato.


    UmbrellaEnergia: 80 - 40 - 20= 20%
    Stato fisico: Ustionato gravemente braccia e gambe, busto e viso leggermente feriti
    Stato mentale: Incredulo, impressionato, meravigliato, impaurito, sconvolto, stordito
    Passive:
    [Instant casting] - [Raggio visivo e sonoro ampliato] - [+10% Energia Massima]
    Equipaggiamento:
    Umbrella – X768: Arma semiautomatica d’agente con anima in anti-materiale a recupero di gas con rivestimento del passaggio dell’aria in lamiera d’acciaio e collegati da cross-pin. La carica d’aria viene incanalata e pressurizzata in proiettili d’aria a rilascio in tre modalità: proiettile calibro 50. BMG, colpo ad aria ravvicinato per azioni di movimento e colpi a bruciapelo. Camere a vuoto create artificialmente nelle vene dell’ombrello con fori di incanalazione ad argento e mercurio permettono un istantaneo fluire dell’aria pressurizzata rendendo impercettibile il tempo tra la pressione del grilletto e l’uscita del colpo dalla punta. Rivestimento in carbonio con retina di titanio a “X” separata per ogni una delle 8 sezioni simmetriche dell’ombrello, conferendo cosi una elevata resistenza di perforazione sia hai proiettili che contro gli urti. Le 8 costole dell’ombrello presentano una affilatura forgiata a laser con lama al nanometro. Ha una lunghezza di 110cm e un peso complessivo di 6Kg.

    Attive:
    Wind Skin: Un cuscinetto d’aria trasparente al tatto simil-gomma va a formarsi sulla parte del corpo interessata dall’urto, andando ad assorbire totalmente l’impatto, permettendo così ad Umbrella di continuare l’azione dovendo applicare solo una minia forza opposta con la parte del corpo interessata con l’urto.
    [difensiva fisica e magica: variabile Critico]

    Wind Skin: Un cuscinetto d’aria trasparente al tatto simil-gomma va a formarsi sulla parte del corpo interessata dall’urto, andando ad assorbire totalmente l’impatto, permettendo così ad Umbrella di continuare l’azione dovendo applicare solo una minia forza opposta con la parte del corpo interessata con l’urto.
    [difensiva fisica e magica: variabile Medio]

     
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