[LAM] Compere

Ancora sto mettendo assieme i pezzi di cosa diavolo sia successo quella notte a Kisnoth. Difficile, considerato che allora non ero neppure presente e che tutte le informazioni mi stanno arrivando con il contagocce. Speravo di poter spremere qualcosa da Augustus, ma i suoi ricordi sono ancora annebbiati in seguito a inconvenienze quali l'essere morto proprio sotto quel tendone e poi ritornato in vita in seguito. Dio solo sa quanto mi sia trattenuto dal rispondergli “beato te”; io al posto suo mi sarei rifiutato perfino il viaggio di ritorno. Certo, non si può paragonare avere trent'anni da umano e averne altrettanti da cane; Augustus ha ancora quasi tutta la vita davanti. Quella che gli spetta di diritto, si intende.
Se poi vuole anche rendere pan per focaccia a quel tale Asmodeus, non sarò certo io a trattenerlo. Anzi, apprezzo parecchio questa vena di vendicatività da sfavoriti per natura. È un sentimento che tira fuori l'ingegno e la determinazione di qualcuno, e vedere quale forma prenderanno i piani escogitati è uno spettacolo che non manca mai di catturare il mio interesse.

Per questo quando ho sentito parlare di questo Mercante mi sono subito domandato se avesse qualche reliquia utile allo scopo.
Ascolto mentre continuo a camminare al suo fianco, senza interromperlo. Equipaggiarsi di strumenti utili mi sembra un discreto punto di partenza, specie quando sei dotato di pollici opponibili e di tasche sufficientemente capienti. Discreto, ma non nel mio stile. Spero inoltre che questo non significhi che Augustus voglia affrontare quel tipo a viso aperto... No, sarebbe troppo imprudente, né darebbe (a me) alcuna soddisfazione. Sempre che Augustus stia effettivamente pensando ad un qualche artefatto da combattimento.
Dovresti vedere il loro catalogo, hanno alcuni oggetti magici dai poteri straordinari!
« Ogni tanto gli do un'occhiata anche io, » gli rispondo con semplicità. Vero, il problema è che non trovo mai qualcosa che sia realmente interessato a comprare per me. So però che Evangeline si era accapparrata qualche cianfrusaglia pure lei non molto tempo fa. Ogni tanto mi chiede se sia il caso o meno di comprarsi quello che sono ragionevolmente certo sia lo stesso pugnale che Augustus ha appena menzionato ad alta voce (dopo avermi descritto un altro, ben più interessante oggetto telepaticamente), quello che può uccidere perfino un immortale. Io le dico soltanto che, se sei immortale a tua volta, magari è meglio non possedere qualcosa che ti può tranquillamente essere rivoltato contro. Anche perché la cara Matrona dovrebbe forse prima imparare a maneggiare i pugnali normali, prima di passare a quelli da deicidi.
Il luogo d’incontro è una specie di fontana con un putto che riversa l’acqua da una conchiglia. Sei pratico di questa zona?
« Ci puoi scommettere. Abbeveratoio con statua di bambino grasso alato con murice. Si va avanti due isolati, poi a sinistra e avanti fino alla piazzetta. »
Accelero il passo per fargli strada, seppur nei limiti della mia età avanzata e delle mie gambe decisamente più corte di quelle del Comandante Rosso. Si vede che Augustus non esce spesso. O almeno non più spesso di me.

Oh...anche tu?
Hai già adocchiato qualcosa di interessante?

« Nah, solitamente sono cianfrusaglie o che non mi servono a nulla, o che fanno cose che so già fare da solo, o che non posso portarmi in giro senza delle tasche. Che ti devo dire, non sono un target redditizio. »

Ci sarebbe in realtà un ninnolo che ho adocchiato la prima volta che ho degnato il mercante di una visita, ma che non ho comprato perché non avevo abbastanza soldi con me. Resuscitare i morti e asservirli al tuo volere fa gola, ma non abbastanza da giustificare una spesa così ingente, anche perché sono abbastanza certo che non sfrutterò mai fino in fondo quell'oggetto. Quando uccido qualcuno, solitamente significa il passo successivo è telarsela, e trascinarsi dietro uno zombie tende a dare fin troppo nell'occhio per i miei gusti. Se proprio dovesse rivelarsi necessario avere qualche libbra di carne in più da mandare al macello...
...ripensandoci, può essere una simpatica misura di ripiego nei casi più disperati. Senza contare che possedere quel gioiello significa che qualcun altro non avrà modo un giorno di ritorcermelo contro. Intanto comincio a risparmiare, che non si sa mai, e poi un giorno si vedrà.

Grazie per avermi accompagnato, da solo mi sarei perso e temo che il garzone del Mercante non abbia molto tempo a disposizione.

« Figurati, » gli rispondo semplicemente. Raddrizzo le mie orecchie allo scrosciare dell'acqua della fontana, e con un faticoso abbassamento e rialzamento del muso gli confermo che sì, siamo arrivati. Vorrebbe essere un “sì”, ma di solito sembra più un “beh? Dove sarebbe la mia cena?”

Augustus individua rapidamente il garzone in questione nella figura celata dietro un muro di un ragazzino maleodorante coperto di abiti bianchi da capo a piedi, lasciando scoperti solo gli occhi e uno scorcio del naso costellato di lentigini. Il capo dell'intelligence laputense quasi avvampa di timidezza davanti ad un moccioso che avrà sì e no la metà dei suoi anni, e che io sappia il primo è anagraficamente più giovane di me.

Ringrazia il Signor Mercante da parte mia.
Digli che utilizzerò questi oggetti solo per il Bene!

Ciononostante la transazione va a buon fine, e tutto è bene ciò che finisce bene. Sono certo che il mercante non sia troppo preoccupato della fibra morale dei propri clienti, o non venderebbe articoli così pericolosi a cani e porci, ma sono altrettanto sicuro che Augustus ne sia a propria volta al corrente, e non sono così insensibile da voler caricare altro imbarazzo su quella conversazione a senso unico.
Ci pensa invece il ragazzino, fissandomi con quei suoi occhi giallastri o qualunque cosa siano e indicandomi con il dito. Ho capito, sono tanto carino, ma che vuoi da me esattamente?

Emh...vi conoscete?
« Mai visto prima d'ora, » replico deliberatamente ad alta voce, sperando di scatenare una reazione. Rivolgendomi ora al ragazzino, gli faccio: « Beh? Il gatto ti ha mangiato la lingua, o sei solo muto? »

Ehi? Tutto bene?
« Lo vedremo fra poco. »

Continua a squadrarmi, il poppante, chissà cosa diavolo abbia visto in me, che magari si è solo eccitato a vedere un cane e si è dimenticato di chiedere ad Augustus se mordo o meno. Ho tuttavia il presentimento che non sia questo il caso, e infatti...

Tu lavori per lui, non è vero?
« “Lui” chi? »
Augustus? Avrebbe senso, visto che è l'unica altra persona presente qui e che si tratta in teoria di un mio superiore. Continuo però a sentire che c'è qualcos'altro dietro che mi sta sfuggendo, a cominciare dalla risposta un semplicissimo quesito: “perché chiedermelo?” Sono anche piuttosto certo di aver notato un bagliore negli occhi del ragazzino, ma tuttavia non era un goffo tentativo di intrusione mentale, era... altro, forse addirittura niente, ma non ci metterei la zampa sul fuoco. Una reazione?

Non cercare di mentirmi, non sono uno sprovveduto. Percepisco la sua traccia su di te.
« Fantastico: la traccia di...? »

Augustus entra in scivolata nella conversazione, se così posso chiamarla.
Forse intendi per Lei. Siamo entrambi Aviatori, probabilmente quello che percepisci sono i nostri frammenti.
Puoi stare tranquillo.
Sarebbe interessante, ma il garzone si è rivolto solo a me, e non a te, Augustus. Siamo entrambi Aviatori e abbiamo entrambi un Frammento di AI addosso, e fin qui non ci piove, ma il nostro interlocutore ha probabilmente trovato qualcosa che mi distingue da te, anziché accomunarmi.
La verità è che potrei avere tante di quelle tracce addosso da perderne il conto, molte certamente residui della mia vita prima di Laputa, a Jankburg, ma concludere da esse che sto lavorando per qualcuno? Questo sì che è saltare alle conclusioni, giovanotto.

So chi siete.
Ma probabilmente non sai che il tuo amico è un servitore del SignorPadrone.
Eh?

Non lo sapevo neanche io, a dire il vero, ma ora capisco molte cose.
« Non lo sono, » ribatto, « ma so a chi ti riferisci. Augustus, ti ricordi di quella volta che ho posseduto un Samael? Qui su Laputa, giusto qualche mese fa. C'era la tizia non-morta sposa... Erzulie che è venuta a prendere il manichino dove avevamo sigillato il nostro amico, e in cambio ha lasciato alcune monete. Quel nome l'ho sentito per la prima volta da lei. »
Mi giro di nuovo verso il ragazzino.
« Ora che ci penso mi ha parlato anche di un mercato che sarebbe stato aperto, ma non immaginavo parlasse di questo. Cosa dovrei acquistare con i soldi che non mi sono chiaramente portato dietro? »

So che non hai con te quelle monete, altrimenti mi sarei accorto della traccia ancora prima di avvicinarmi.
Anzi, non mi sarei per nulla avvicinato.
« Interessante. »

Questo ragazzino sarebbe dunque in grado di percepire le tracce lasciate dietro da questo tal SignorPadrone tanto più nitidamente quanto sono più forti, e fin qui mi pare tutto piuttosto logico. Ciò che mi interessa di più è capire quale sia il suo rapporto con questo essere mai visto prima d'ora, e per quale diavolo di ragione non vorrebbe averci nulla a che fare.

Ah ecco! Il SignorPadrone non è per caso quel tale che ha organizzato le battute di caccia nelle bacheche dell'Albo Venatorio?
« Albo Venatorio? Ah, giusto, quello. »
Già sentito nominare, ma mai approfondito. So che alcuni mostri si aggiravano perfino su Laputa, ma quando sono stati diffusi quei volantini mi trovavo ad Altatorre, quindi non avrei potuto partecipare anche se avessi mostrato interesse.
Esattamente lui.
Il caro Signor Padrone, come ama farsi chiamare in quest'ultimo periodo, è un folle! Lui e tutta la sua combriccola. Se hai incontrato Erzulie ed i suoi Tre Sposi, allora avrai certamente toccato con mano la loro follia!
« Solo Erzulie, niente coniugi. »

Il ragazzino si accende in volto, gesticolando nervosamente e togliendosi perfino il mantello. Non riesco a capire di dove possa essere originario, ma dopo le centinaia di naufraghi che ho incontrato, dovrei pure smettere perfino di pormi domande così stupide.

Ci sono delle regole! Ci sono dei limiti!
Il profitto, prima di tutto, ma esiste una etichetta da rispettare! E' questo quello che ci differenzia dai contrabbandieri o dai comuni ladri!
Cosa ti aveva chiesto di comprare?

« Gliel'ho appena chiesto, Augustus. »

Se potessi, sospirerei. Mi limito a sedermi sulle zampe posteriori e a reclinare il capo di lato, che nel linguaggio del corpo dei cani significa inequivocabilmente che il proprio interlocutore – il ragazzino, non Augustus – è, nel migliore dei casi, un pazzo da assecondare.

« Allora, Erzulie. Se proprio vuoi saperlo, giovanotto, ci ho potuto parlare a malapena. Si è presa una cosa mia, e il che mi ha irritato parecchio, e mi ha lasciato quelle monete di cui ho parlato prima. Contento? » non aspetto neanche la sua risposta. « Bene. Adesso sappi che non sto capendo nulla di ciò che stai blaterando, pertanto ti consiglio caldamente di sciogliere la lingua: chi è quel tipo? Poi cosa fa e perché, cosa vuole, perché ti sta sul cazzo. Questi sono i punti principali, sentiti libero di aggiungerne altri dove lo riterrai necessario. Ti ascolto. »

Che sia per caso quel tizio che avrei salvato, Yama? Eppure sono pronto a scommettere di no, che io il cosiddetto SignorPadrone non l'ho davvero mai visto.

Si...dico, non ti ha spiegato che tipo di mercato stessero aprendo?
« No. »

Se avesse detto qualcos'altro, me ne sarei ricordato, e probabilmente l'avrei ritenuto abbastanza importante da includere nel rapporto finale. Sono sorpreso piuttosto che nessun altro sia stato chiamato per investigare sulla faccenda, anche se, va detto, non avremmo avuto molti indizi da cui far cominciare una ricerca. Anche quando il suo identikit sarebbe stato a dir poco eloquente.

Per cortesia, ti puoi calmare e parlare con noi?
Si tratta di un grande malinteso, spiegaci con calma e probabilmente ti saremo vicini nel capire le reali intenzioni di questo mercante.
Fa Augustus, sul volto del quale noto un bagliore, ed energia psichica che viene liberata. Un interrogatorio, qui e ora? Davvero?
So quando qualcuno sta cercando di manipolarmi!
Emh...

Ci sono destini peggiori, vorrei dirgli, perché se avessi cercato di farlo parlare è probabile che non avrei perso nemmeno tempo a farlo con le buone. Di solito, gente così è quella che mi aspetto essere più resistente a certi trucchetti, ma...

Non sono proprio contento.

...stavolta mi sbaglio. Ha percepito, ma non si è difeso, segno che si sta ancora allenando a farlo, come già mi è capitato di vedere addestrando qualche pollo nuovo, oppure che ha deciso di non sprecare energie inutilmente perché ci avrebbe spifferato tutto comunque.

Probabilmente ti ha sottratto l'anima di qualche creatura. Stanno facendo questo. L'Albo Venatorio è una scusa per dar la caccia a creature e strappargli l'anima. Attraverso questa sono in grado di estrarre i poteri, le abilità, la magia o quel che volete da ogni creatura!
« Huh. »
Capite? Uccide mostri, creature, a volte anche naufraghi occasionali, per impadronirsi dei loro poteri, così ha creato un piccolo impero. Un mercato in cui ognuno può trovare le abilità di cui ha più bisogno.
« Anche naufraghi, eh? »

Quindi Erzulie ci avrebbe solo “usato” per raccogliere l'anima di quel Samael, e portarla al suo capo – anzi, no, penso che quella sia stata solo una coincidenza molto fortuita per loro, perché è stato se non vado errando proprio Augustus a portare per sbaglio su Laputa quel dannato spirito. Ciò mi porta comunque a chiedermi se quella tizia avesse già avvertito la sua presenza qui, o l'avesse saputo in altri modi.
Scuote la testa, il nostro mercantucolo, e si toglie il turbante già mezzo disfatto.

In cambio di denaro, informazioni, favori.
« Interessante. »
Vende i poteri sottratti ai mostri o a chi per loro.
Da questo potete benissimo immaginare quale sia la sua clientela preferita.

“Demoni,” se ci sono favori in cambio di anime di mezzo. Quelli, e di certo qualche altro disgraziato affamato di potere che ha scoperto questo mercato molto prima di quanto non l'abbia fatto io.

Erzulie ed i suoi Tre Coniugi, Damballa, Ogun e Agwe, sono i suoi scagnozzi deputati a raccogliere, così dicono, i poteri. Un demonietto rosso si occupa di quelli più semplici, attraverso le missioni dell'Albo Venatorio.
Capite, quindi, il Mercante con chi si ritrova a dover competere? Un viscido della peggior specie!
E' concorrenza sleale!
« Se consideri sleale questo, tanti auguri se deciderai di fare affari ad Altatorre. »

Sleale non è, se devo essere sincero. Altatorre sta migliorando, ma soffre ancora di un clima piuttosto insalubre per chi vuole lanciarsi in nuove attività senza essere pronto a tagliare una gola o due – metaforicamente o letteralmente – e nulla di ciò che il ragazzino descrive è molto peggio di quello che ho visto spesso laggiù. La parola da usare è “pericoloso”, sempre ammesso che il nostro amico non abbia frainteso nulla.

Presto avrà accumulato abbastanza poteri per inaugurare il suo mercato in una stupenda asta.
Vi immaginate?
« “Stupenda”? » commento, voltandomi per un attimo verso Augustus. « Ciò che ci stai dicendo, comunque, ha delle implicazioni molto gravi, giovanotto, ma come hai scoperto tutto ciò? È stato il tuo capo a dirtelo? »

Augustus, la “cosa” di cui parlavo era il Samael – la sua anima, ce l'ha fregata. Sai cosa potrebbe significare questo? Certo che lo sa, ma continuo lo stesso. Che nel peggiore dei casi Erzulie potrebbe averci spiato fin dall'inizio, e non sono troppo entusiasta delle implicazioni sulla nostra sicurezza interna. Oltre a questo, se perfino dei neo-naufraghi sono stati attaccati, esiste il rischio che possano alzare la cresta e puntare anche a gente già impiantata da tempo qui, come... come me e te, e più in generale i nostri corpi militari e paramilitari.
L'Esercito Errante e gli Aviatori, in altre parole, ma anche alleati quali il Magisterium, i Saggi di Palanthas e i Cavalieri Celesti. Senza contare che la borghesia Altatorrese non si lascerebbe di sicuro sfuggire una simile occasione di sbarazzarsi di Evangeline e, che lo realizzino o meno, del sottoscritto.
Sarebbe una discreta gatta da pelare.

Tutti nel settore sanno del SignorPadrone. Un tizio che compare dal nulla, nel giro di qualche mese riesce ad asservire un demonietto e delle altre strane entità lanciando un'operazione su larga scala tale da accumulare enormi poteri.
Pensi che una persona del genere non desti l'attenzione di tutti i mercanti del semipiano?

Ah, una risposta che non è una risposta. “Tutti i mercanti del semipiano” significa poco, quando i miei contatti nel mondo del commercio sono perlopiù persone sedentarie, stanziate ora a Laputa, ora nel Pentauron, e di rado trattano in articoli magi-
...no, a ripensarci, forse qualcuno c'è. Qualcuno di nuovo nel settore, ma cionondimeno inserito. Ci sarebbe anche l'opzione di chiedere ad Evangeline di inviare una missiva a Pasha Zimmer o... Sì, potrei farmi due passi nel quarto girone ed andare a disturbare Cesare Borgia.

Com'è possibile che una simile organizzazione sia rimasta sempre così celata?
Chiede Augustus ad alta voce, mentre telepaticamente dice:
Dovremmo occuparci di questa situazione.
Senza alcun dubbio.

Non sono stupidi. Operano in tutti i Presidi, operazioni semplici che non destano preoccupazione nelle Istituzioni, anzi, il tutto viene coperto con delle "missioni". Bersagli semplici, naufraghi appena arrivati, figli di nessuno. Non è geniale?
E poi? Indovinate un po' dove hanno deciso di stanziare la loro base operativa!

« Qui? Kisnoth? » come diavolo dovrei capire da dove coordinano le loro operazioni con informazioni così scollegate dall'argomento? « Najaza? »

Geniale fino ad un certo punto, direi. Astuto, questo sì, e di certo efficace soprattutto in assenza di comunicazione fra persone e, soprattutto, Presidi (o Distretti), ma mercanti e avventurieri sono noti per essere presenti e vagabondi su tutto il semipiano – niente e nessuno può sfuggire al potere enorme del passaparola, ed ecco infatti che l'informazione è giunta finalmente alle mie orecchie e a quelle del Comandante Rosso.
Adesso voglio soddisfare una mia ultima curiosità.

« Fammi capire, » comincio, la mia voce carica di Potere. Un filo di fumo si libera dalla mia persona per avvolgere il ragazzino. « Sì, so già che te ne accorgi, ma me ne frega poco. Ciò che voglio sapere è: da dove viene questa ammirazione verso tal SignorPadrone? “Stupendo”, “geniale”, non mi sembrano le parole di un concorrente furioso, queste. »

Senza contare un altro, tutt'altro che insignificante dettaglio che ancora non è stato chiarito.

« Già che ci sei, spiegami anche come avresti fatto a riconoscere su di me la “traccia” di costui, perché se l'hai già incontrato di persona, ragazzo... » mi avvicino di un passo. « Boy, quanto sono contento di sapere che abbiamo entrambi un sacco di tempo libero, io e te. »

No! Cioè...forse.
Secondo alcuni si è rinchiuso a Najaza insieme ad altri demoni, secondo altri in un piccolo villaggio speduto nell'eterna distesa di neve.
A mio avviso le cose sono diverse, fonti più sicure mormorano di altro.
Avete presente quello tsunami? Ha ridisegnato la geografia locale, si dice che si siano appropriati di una delle nuove isole e ne hanno fatto un porto franco.

Se davvero si trovasse a Najaza, non so se sarebbe un problema averlo in mezzo a dozzine di altre grane emerse di recente, oppure un aiuto, perché ciò implicherebbe al tempo stesso non essere costretti a disperdere troppo le forze alleate. Sarebbe forse più prudente nascondersi in qualche villaggio senza nome come i tanti che si trovano nell'Etlerth e alle pendici dei monti del Koldran; sarebbe come cercare un ago in un pagliaio – anzi, in un nevaio. Ancora peggio saperlo in una delle isole emerse in seguito allo tsunami nel Presidio Occidentale: molte di esse non sono state ancora esplorate, e detesterei dargli più vantaggio di campo del dovuto.

Alla mia domanda invece arrossisce imbarazzato, facendomi presagire almeno una parte della sua risposta e contemporaneamente realizzare che ho appena sprecato energie per nulla, ma poco male: salvo emergenze, oggi non prevedo di lanciarmi in battaglie da rischiare la vita.

Lui...lui... comincia, mentre noto Augustus che starà facendo i suoi calcoli o qualunque cosa faccia con la numerologia. A prescindere dal metodo, a naso credo mi voglia supportare verificando che il ragazzino dica la verità. E' un mostro, ma, ecco...

Sudore freddo, muscoli tesi (le mani strette sul petto), autoinfliggimento di dolore di poco conto (graffiarsi le proprie stesse dita con le unghie). Puzza di vergogna.

Lo ammiro, parlando di affari. Si è creato da nulla, è apparso un giorno e non era nessuno, ed oggi invece mette i bastoni tra le ruote a buona parte dei mercanti di artefatti, forgiatori runici ed incantatori!
E' un mostro per i mezzi che utilizza, ma parlando di affari è un genio! Doveste vedere i suoi contratti!
« Oh, riconosco che a questo punto ne sono parecchio incuriosito. »

Anche per il semplicissimo motivo che sono un eccellente punto di partenza per fare indagini sul suo conto; conoscere chi sono i suoi clienti e giudicare dai loro acquisti e dalla loro identità se sono gente potenzialmente pericolosa, inoltre, non ha prezzo.
Ad ogni modo il ragazzino si è quasi del tutto scagionato; la sua è semplice ammirazione, una che riesco a comprendere in parte: quella che ha appena descritto non è altro che una forma piuttosto distorta del Sogno Americano. Anzi, forse nemmeno troppo: occasionali omicidi a parte, nulla di ciò che sta facendo quel tizio è fondamentalmente illegale. Almeno, non ancora.

E' onesto, non sta mentendo. Non ha alcun legame con il Signor Padrone, lo ammira unicamente per le sue doti di mercante.
Ha una storia travagliata il ragazzo, ha vissuto nella povertà più stagnante e probabilmente vede nell'ascesa del Signor Padrone qualcosa da imitare.
Sì, conosco il genere.

Circa. Ho visto molti suoi coetanei entrare in compagnie molto turbolente a Chicago per motivi molto simili; io stesso, dal mio canto, posso capire per molti versi il fascino della rivalsa dell'underdog: sono dog, ero under, e ho tecnicamente messo i bastoni fra le ruote a gente ricca e potente, sebbene io preferisca affermare che siano stati loro ad averlo fatto con me, e per questo hanno pagato il prezzo che dovevano.
Quanto all'ultimo punto da chiarire...

Ehm...non saprei come spiegarlo. Riesco a capire chi ha creato un certo oggetto e su di te percepisco ancora una traccia lieve, molto lieve, di quella moneta.
Ne ho viste alcune, di quelle monete, ma nessuno ha capito a cosa servono.
Potrebbe trattarsi di una valuta parallela per la compravendita dei poteri, no?
« Sono certo sia come dici tu, » dico ad Augustus, « Alla fine sono state una “ricompensa” per aver sconfitto Samael, non c'è davvero altra spiegazione. Invece tu, ragazzo, sei scagionato. Non ho altro da chiederti, per quanto mi riguarda. Se hai qualcosa da domandarmi tu, forse potrò risponderti. Se la domanda in questione è però “perché sai parlare”, ti anticipo fin da subito che la risposta è “non lo so.” »