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{ Yasul, Palazzo Imarat }
pov - ???
L’interno dell’ufficio era luminoso e avveniristico, rinfrescato dall’aria condizionata e caratterizzato da un netto contrasto tra gli inserti in legno del mobilio e i baluginii digitali che si riflettevano sul lucidissimo parquet. All’ingresso della candidata gli schermi olografici interruppero la trasmissione dei dati e divennero automaticamente opachi, impedendo alla nuova venuta di posare lo sguardo sulle informazioni sensibili che probabilmente stavano mostrando fino ad un’istante prima.
Dietro l’affusolata scrivania di mogano - che pareva un tutt’uno con gli innesti d’acciaio che la sorreggevano - sedeva un accigliato individuo di mezza età, le cui vesti di stoffa pregiata dai colori caldi richiamavano la tonalità della sua chioma letteralmente in fiamme. Il fuoco che avvampava sul suo cuoio cappelluto era composto e silenzioso, poco più di un tepore soffuso percepibile fino a qualche metro di distanza dalla poltrona levitante da lui occupata.
Mentre scrutava attentamente la giovane donna albina, con un gesto della mano avvicinò un’altra seggiola fluttuante al lato opposto della scrivania.
« Prego, si accomodi. »
Per scrupolo gettò una rapida occhiata a ciò che aveva in sovrimpressione sul proprio monitor olografico - che risultava leggibile solo dalla sua posizione - e poi tornò a concentrarsi immediatamente sulla candidata.
« Mi parli un po’ di lei, signorina Van Helsing. »
La fase di valutazione era ufficialmente cominciata.. -
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{ Yasul, Palazzo Imarat }
pov - ???
Ascoltò la presentazione della candidata senza mostrare reazioni degne di nota: sul volto lievemente grinzoso dell’ignoto intervistatore non si riusciva a distinguere alcunché, nonostante la portata piuttosto ingente del racconto. Trovarsi in presenza di una millantata ereditiera di una famiglia così egemone avrebbe normalmente suscitato stupore o sospetti, a seconda di quanto fosse smaliziata la controparte – ma così non fu per quel misterioso addetto alle risorse umane (e non) degli Emirati Meridionali.
« La natura collegiale di quest’ente è l’esatto opposto del sistema ereditario in cui la sua dinastia era inserita. Pensa di poter conciliare la sua formazione da regnante con la nostra struttura comunitaria? »
In tono pragmatico ricordò alla signorina che i membri degli Emirati erano gli ingranaggi di una macchina istituzionale: le dimensioni e l’importanza dei cingoli potevano variare, ma il funzionamento dell’apparato amministrativo richiedeva che le diverse ruote dentate combaciassero senza frizioni e che ciascuna rotella restasse saldamente al proprio posto.
« In più saprebbe dirmi il suo più grande difetto che potrebbe indurre l’istituzione a precluderle l’accesso alla nostra Scuola Politica? »
Una domanda senz’altro sibillina.
Quale sarebbe stato il modo migliore per approcciarla?. -
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{ Yasul, Palazzo Imarat }
pov - ???
In quella manciata di minuti si sarebbe deciso il futuro di una giovane ambiziosa, il cui lascito dinastico nella realtà di provenienza era stato il motore principale dell’eclettica formazione di Maria Van Helsing. L’eredità in sé sembrava situata in bilico tra memoria e oblio, come se la nostalgia dell’ereditiera fosse malposta – dettaglio che non sfuggì all’attento responsabile di quel colloquio.
« Ha menzionato il desiderio di scalare i nostri ranghi, ma non preferirebbe fare ritorno al suo mondo d’origine per ereditare quanto le spetta per diritto di nascita? O forse la sua “sete insaziabile” di potere l’ha portata a cercare un ripiego in questo semipiano poiché si è lasciata ben poco alle spalle? »
L’intervistatore proseguì con disarmante franchezza
mentre la sua chioma fiammeggiante pareva crepitare in modo sinistro.
« È davvero sicura di essere qui per gli ideali degli Emirati Meridionali e non perché vuole dissetarsi fino a prosciugare la nostra organizzazione di ciò che la sua famiglia le aveva promesso? »
Il Potere… qualcosa di assai pericoloso, in grado di attrarre gli individui peggiori e di corrompere perfino i migliori depositari di tale autorità. Come avrebbe reagito la candidata ora che l’esaminatore aveva cominciato a scoprire sul tavolo alcune carte cruciali?. -
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{ Yasul, Palazzo Imarat }
pov - ???
La premessa filosofica non attecchì nell’esaminatore, che proferì un certo dissenso per quell’approssimativa visione della realtà che si focalizzava sulla sola specie umana e su di un unico concetto monolitico di collettività.
« Vede, signorina Van Helsing, lei ragiona ancora con l’obsoleto paradigma che contrappone l’Uomo alla Società – laddove la peculiare conformazione di questo mondo non mette in discussione soltanto l’ipotetica supremazia dell’umanità, ma perfino la struttura auspicabile per una società funzionante e non disfunzionale. »
Dopotutto Endlos era un esempio lampante di commistioni multietniche e convivenza di razze differenti: nelle stesse aree geografiche meridionali coesistevano modelli alternativi di società, tra cui si potevano annoverare le colonie Elldroc e le tribù Viashino.
« Probabilmente capirà appieno ciò che intendo quando disporrà degli strumenti cognitivi adeguati, al termine del percorso di formazione a cui è ammessa con riserva: ciò significa che - nel caso in cui fosse sospesa dagli studi per motivi disciplinari - non le sarà più consentito l’accesso alle nostre strutture formative. »
La clausola allegata all’ammissione sembrava dettata da qualche motivazione sottintesa o taciuta.
« Se non ha domande, per oggi abbiamo finito. »
Nel caso in cui la nuova matricola della Scuola Politica non avesse questioni da sottoporgli, il rappresentante degli Emirati si sarebbe limitato a congedarla con una sobria stretta di mano.. -
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