-
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-Quindi... ha avuto problemi con il padre... e con il fratellastro.
mormorò meditabonda la donna, prima di alzarsi dal materasso dove sedeva
-Quando fui rinchiusa nella gabbia... è venuto a trovarmi. Non ho potuto guardarlo in faccia e mi girava intorno come un avvoltoio. Era viscido e sgradevole. Mi ha dato immediatamente l'idea di una persona spocchiosa... e frustrata.
L'interlocutore della Dama del Vento accolse quel racconto con un neutro silenzio, e gli occhi verde peridoto dell'Arcidemone la seguirono mentre si spostava dalla sponda del letto e prendeva posto su uno dei gradini che conducevano alla balconata, praticamente accanto alla sua poltrona.
- Però... beh... ero convinta che il motivo della sua rabbia fosse una donna.
O che ruotasse attorno a delle figure femminili, ecco.
« Credo che le donne fossero un altro campo in cui suo fratello lo superasse. »
sentenziò l'altro, non senza una pungente puntina di ironia, salvo poi ridimensionarsi
« ...ma su questo aspetto sono poco informato. »
-Ha parlato di una certa Ishtar...-
proseguì la Galanodel, scrutando da vicino le reazioni dell'altro
-...e mi ha dato l'idea che questa Ishtar
non gli abbia mostrato pietà in un momento importante-
Sebbene il solito piglio giocoso e disinvolto -che sempre caratterizzava i suoi modi- parve in quel momento scivolare verso un più guardingo livello di attenzione, Mephisto si ritrovò ad incurvare le labbra in un mezzo sogghigno piuttosto... divertito.
-Conosci quel nome? Credevo fosse lei la causa delle disgrazie.
Forse mi son fatta un'idea sbagliata, non so.
A quel punto, mentre chissà quali scene gli si formavano nella mente,
il Nobiluomo si lasciò sfuggire una breve ma secca risata.
« Se si parla della stessa entità, Ishtar è il nome di una dea antica,
e -se è per quello- è stata causa delle disgrazie di mooolta gente. »
affermò, con sguardo eloquente, recuperando la compostezza
« Capricciosa, scostante, prepotente e volubile: si comportava come se tutto le fosse dovuto... e so che spesso aveva l'abitudine di usare il suo “dominio” per tormentare chiunque le arrecasse offesa in qualche modo, vera o presunta. »
Lasciando vagare gli occhi color peridoto oltre la balaustra della veranda, con fare assorto, inseguendo nella propria mente qualche ragionamento, o passando semplicemente in rassegna le sue conoscenze, l'Arcidemone prese a lisciarsi pensosamente il pizzetto.
« Alcuni la consideravano un angelo, messaggero della creazione, mentre altre fonti la definiscono un demone o una creatura della notte... in ogni caso, anche di lei si sono perse le tracce – se si escludono taluni suoi discendenti. »
. -
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"A volte allontanarsi è l’unico modo
di essere lì per qualcuno".
(Wesley Eisold)
Appartamenti dell'Alfiere, Mastio.
Presidio Errante, Endlos.« Se si parla della stessa entità, Ishtar è il nome di una dea antica, e -se è per quello- è stata causa delle disgrazie di mooolta gente. »
Sgranando gli occhi dallo stupore, la Dama del Vento non lo interruppe.
« Capricciosa, scostante, prepotente e volubile: si comportava come se tutto le fosse dovuto... e so che spesso aveva l'abitudine di usare il suo “dominio” per tormentare chiunque le arrecasse offesa in qualche modo, vera o presunta. »
Ascoltando quei discorsi offensivi ed al tempo stesso divertiti, Drusilia non si sentì colpita "personalmente" da tali affermazioni -e come avrebbe potuto?- piuttosto sentì montare nel proprio cuore una strana sensazione, molto simile alla tristezza.
« Alcuni la consideravano un angelo, messaggero della creazione, mentre altre fonti la definiscono un demone o una creatura della notte... in ogni caso, anche di lei si sono perse le tracce – se si escludono taluni suoi discendenti. »
Ricordando la scena della sua morte -quella in cui veniva tenuta ferma e brutalmente sgozzata- intuì come mai si fossero perse le sue tracce, ancor più considerando che il mandante -a quanto affermava Mephisto- tendeva ad uccidere chi si permetteva di divulgare ciò che non gradiva riguardo i suoi affari.
Nonostante parlare dell'omicidio a quel punto fosse la cosa più logica, qualcosa dentro di lei la spinse tuttavia a porre come priorità un altro tipo di informazioni, e le domande le scivolarono fuori dalle labbra in modo quasi istintivo.
-...ha ancora dei discendenti in vita?
Chi sono... e come stanno?
Rendendosi conto solo dopo di essersi lasciata andare un po' troppo, ristette per qualche attimo, fissandolo con occhi insicuri. Poi continuò con le domande logicamente più importanti: se lei era riuscita in qualche modo a far del male a Fistadantilus, vuol dire che aveva trovato in lui un qualche punto debole. Studiare le dinamiche sarebbe stato utile, in previsione di una futura guerra.
-Per caso, sai quale era il dominio di questa dea?. -
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-...ha ancora dei discendenti in vita? Chi sono... e come stanno?
Con negli occhi smeraldini qualcosa di molto simile all'apprensione, quella domanda affiorò in modo spontaneo dalle belle labbra dell'Angelo, ma quando l'Arcidemone riportò lo sguardo su di lei, parve non fare troppo caso alla cosa; anche perché, dopo un momento di incertezza, la Dama del Vento pose un altro quesito, meno sentimentale e più pratico.
-Per caso, sai quale era il dominio di questa dea?
« Qualcuno dei suoi discendenti è ancora in giro...
sebbene, non tutti siano da considerarsi propriamente “in vita”. »
esordì in risposta lui, facendosi aria col ventaglio ricomparsogli in mano dal nulla
« Nei tempi antichi, Ishtar era venerata per la sua potente forza creatrice: propiziava la fecondità dei campi, e la riproduzione delle creature... ragion per cui le hanno attribuito il titolo di “dea dell'amore”. Pft- »
Nel pronunciare quell'ultima parola, la voce di Mephisto suonò incredibilmente sardonica... e se già quel segnale non fosse stato un indice abbastanza chiaro per capire cosa pensasse in merito a quell'argomento, la sua mimica facciale non avrebbe potuto lasciare dubbi, visto che non poté fare a meno di roteare gli occhi al cielo con fare esasperato quasi trovasse la cosa ridicola ed improbabile.
« Naturalmente, si concedeva spesso, un po' a chiunque, sull'onda del momento, e quelle unioni davano creature dalle capacità straordinarie: i figli maschi venivano consegnati al compagno -o compagna-, mentre le femmine venivano allevate nei suoi templi per divenire sacerdotesse; in ogni caso, il mondo non è mai troppo clemente con chi è diverso, e in pochi sono sopravvissuti alle asperità del proprio destino. »
reclinando un poco la testolina violacea, increspò le labbra in un mezzo sorriso
« Pensa che, a quanto pare, la sua energia vitale è sopravvissuta anche alla non-morte, e mi risulta che da qualche parte esista un Clan di Vampiri con il suo sangue - il processo riproduttivo sarà stato un po' diverso dal solito, però... »
...e per qualche ragione, quell'ultima questione gli risultava particolarmente stravagante.. -
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"A volte allontanarsi è l’unico modo
di essere lì per qualcuno".
(Wesley Eisold)Appartamenti dell'Alfiere, Mastio.
Presidio Errante, Endlos.« Qualcuno dei suoi discendenti è ancora in giro... sebbene, non tutti siano da considerarsi propriamente “in vita”. Nei tempi antichi, Ishtar era venerata per la sua potente forza creatrice: propiziava la fecondità dei campi, e la riproduzione delle creature... ragion per cui le hanno attribuito il titolo di “dea dell'amore”. Pft- »
Mentre Mephisto roteava gli occhi e si esibiva in mimiche abbastanza eloquenti su quelle che erano le proprie idee in proposito, Drusilia ebbe l'istinto di riprenderlo -come ormai le accadeva abbastanza spesso- o arrabbiarsi... tuttavia la ragione le suggerì che interrompere quel racconto sarebbe stata una mossa stupida sotto moltissimi punti di vista. Inoltre... non poteva pretendere che un Arcidemone comprendesse anche solo lontanamente un concetto tanto elevato.
« Naturalmente, si concedeva spesso, un po' a chiunque, sull'onda del momento, e quelle unioni davano creature dalle capacità straordinarie: i figli maschi venivano consegnati al compagno -o compagna-, mentre le femmine venivano allevate nei suoi templi per divenire sacerdotesse; in ogni caso, il mondo non è mai troppo clemente con chi è diverso, e in pochi sono sopravvissuti alle asperità del proprio destino. Pensa che, a quanto pare, la sua energia vitale è sopravvissuta anche alla non-morte, e mi risulta che da qualche parte esista un Clan di Vampiri con il suo sangue - il processo riproduttivo sarà stato un po' diverso dal solito, però... »
Tralasciando l'imbarazzo che un quel momento la Dama del Vento provò nell'immaginarsi protagonista di strane prodezze sessuali -ragion per cui, si trovò inavvertitamente ad arrossire-, Drusilia si domandò se non ci fosse stato un errore o uno scambio di persona da parte di quel Fistadantilus. Accettava perfino l'idea di essere stata -in un altra vita, forse- una dea folle e sanguinaria... ma non credeva che quegli atteggiamenti fossero parte della sua natura.
-...
A dirla tutta... sembrava una descrizione abbastanza precisa di suo fratello Quarion.
Che fosse lui la vera Ishtar?
Dopotutto erano gemelli... una persona disinformata avrebbe potuto benissimo scambiarli.
-Noto che sai molte cose...- osservò, senza particolare malizia, riflettendo più che altro sulle sue prossime mosse -... l'hai mai conosciuta? Oppure è così antica da essere sparita prima della tua... ehm... "nascita"?
La voce tentennò appena alle proprie domande, più che altro perché sapeva che i Demoni fossero in media longevi... ma di fatto non aveva mai chiesto a quello strano "pretendente" quanto effettivamente fosse antico.
-Io... ehm... avrei interesse ad incontrare queste persone. Questi "discendenti": ho bisogno di capire alcune cose su Ishtar, così da capire meglio come affrontare Fistadantilus- spiegò con calma al Re del Tempo -...per caso, fra le tue conoscenze, rientrano dei nomi o dei luoghi in cui posso trovarli?. -
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-Noto che sai molte cose... l'hai mai conosciuta?
Oppure è così antica da essere sparita prima della tua... ehm... "nascita"?
Nonostante il tentennare incerto nella voce della Dama del Vento, l'Arcidemone parve ponderare con estrema compassata riflessività la domanda che gli era stata posta, così si lisciò pensosamente il pizzetto caprino, reclinò il capo da una parte, e lasciò vagare lo sguardo verso l'orizzonte, prima di proferire una risposta.
« Potremmo esserci incontrati qualche volta, in effetti...
Ma non ne sono sicuro: le sue orge rituali erano davvero molto affollate. »
con fare assorto, si volse verso Drusilia, incrociando il suo sguardo
« Magari abbiamo persino copulato e non me lo ricordo! »
con un sorriso allegro, allungò la destra per sfiorarle la spalla in una piccola pacca
« ...ma non essere gelosa: è stato tanto tempo fa. Ora ci sei solo tu. ♥ »
Concluse quella dichiarazione ritraendo la mano e rivolgendo un'occhiolino furbetto alla Galanodel, osservando con aria sorniona e compiaciuta la reazione della donna, già graziosamente arrossita in precedenza.
-Io... ehm... avrei interesse ad incontrare queste persone. Questi "discendenti": ho bisogno di capire alcune cose su Ishtar, così da capire meglio come affrontare Fistadantilus.
domandò l'Angelo, con un po' di esitazione, prima di passare al secondo argomento
-...per caso, fra le tue conoscenze, rientrano dei nomi o dei luoghi in cui posso trovarli?
Con un gesto fluido, il Nobiluomo infilò la destra nella tasca interna della giacca, ne estrasse il telefono portatile vistosamente appesantito da portachiavi, pupazzetti, ed altra chincaglieria; dopo aver battuto il polpastrello sullo schermo per qualche secondo, se lo portò all'orecchio, e rimase un attimo in ascolto.
« Allooora... una delle Sacerdotesse ancora in vita dovrebbe trovarsi su un altro piano dimensionale, visibile nei cieli anche ad occhio nudo in alcuni periodi dell'anno: secondo la vostra nomenclatura, il nome di quel mondo dovrebbe corrispondere a “Naos”. »
concluse, riponendo il proprio apparecchio dove lo aveva recuperato
« È lì che è stata rilevata l'ultima volta: a quanto pare, viene venerata come una dea-ragno o qualcosa del genere; il Clan Vampirico, invece, appartiene al ceppo "Cainita", perciò non può essere che su "Mirach". ». -
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"A volte allontanarsi è l’unico modo
di essere lì per qualcuno".
(Wesley Eisold)Appartamenti dell'Alfiere, Mastio.
Presidio Errante, Endlos.« Per quanto riguarda Ishtar, invece, potremmo esserci incontrati qualche volta, in effetti... Ma non ne sono sicuro: le sue orge rituali erano davvero molto affollate. »
-O...orge?!
« Magari abbiamo persino copulato e non me lo ricordo! »
Mentre l'Arcidemone, con un sorriso allegro, allungava la destra per darle una leggera pacca sulla spalla, Drusilia si trovò improvvisamente a sperare con tutte le proprie forze nella teoria dello "scambio di persona" che vedeva suo fratello come unica e vera reincarnazione della dea.
« ...ma non essere gelosa: è stato tanto tempo fa. Ora ci sei solo tu. ♥ »
A quel punto la Dama del Vento non seppe dire se quella dichiarazione suonasse alle orecchie del Re del Tempo "piacevole" o "invitante" -cosa che effettivamente lasciò pensare con il suo occhiolino furbetto e l'aria sorniona e compiaciuta-, ma il brivido che le percorse la schiena all'idea delle sue allusioni fu tanto spaventoso e profondo da toglierle il sonno nelle successive notti, assieme all'immagine raccapricciante delle orge rituali e chissà quale altro atto perverso. Inutile specificare che il suo viso assunse tonalità estremamente vicine al bordeaux.
-Eh... ehm... ecco... io non...
A quel punto avrebbe iperventilato, lanciandogli in risposta diverse scuse più o meno probabili, fra cui quella che non era pronta, che prima del matrimonio non si sarebbe mai permessa, che non era all'altezza, che le faceva male la testa e che non era il caso perché soffriva di meteorismo... ma per fortuna lui si dedicò alla ricerca dei figli di Ishtar, quindi lei ebbe modo di accantonare la questione e cercare di dimenticare tutto il prima possibile.
« Allooora... una delle Sacerdotesse ancora in vita dovrebbe trovarsi su un altro piano dimensionale, visibile nei cieli anche ad occhio nudo in alcuni periodi dell'anno: secondo la vostra nomenclatura, il nome di quel mondo dovrebbe corrispondere a “Naos”. »
Disse lui, dopo aver fatto una piccola ricerca con l'inguardabileapparecchio telefonico che portava sempre con sé.
« È lì che è stata rilevata l'ultima volta: a quanto pare, viene venerata come una dea-ragno o qualcosa del genere; il Clan Vampirico, invece, appartiene al ceppo "Cainita", perciò non può essere che su "Mirach". »
-Oh... ecco... si.
Drusilia biascicò appena, ancora particolarmente scossa dalle precedenti dichiarazioni e nel tentativo di darsi un contegno. Levandosi in piedi molto lentamente per non inciampare e non staccandogli mai gli occhi di dosso, sarebbe rimasta ferma a fissarlo in silenzio e con aria inquisitoria per almeno un paio di minuti.
-Io... io ti ringrazio per questo favore- cercò di dire, nel modo più sincero possibile. Non che stesse mentendo ma... non si sentiva più molto a suo agio, sola con lui in quella camera -Davvero, ricambierò certamente questa gentilezza.
A quel punto si fermò di colpo. Vero era che intendesse effettivamente ricambiare il favore di propria iniziativa, così da evitare che lui proponesse qualcosa di strambo o che mettesse in pericolo di vita troppe persone, tuttavia il rischio "fraintendimenti" era troppo alto per non avanzare una proposta immediatamente, prima che fosse troppo tardi.
-Facciamo che ti porto ad Est, contento?- sorrise, sudando freddo -Così mangi quello che vuoi e io passo a Palanthas per delle faccende personali, va bene?. -
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-Oh... ecco... si.
Evidentemente messa sul chi vive dagli argomenti toccati nel corso di quella lunga e surreale conversazione -altalenante tra i toni drammatici e quelli più assurdi e scanzonati-, la Dama del Vento biascicò qualcosa con evidente imbarazzo, probabilmente con la sola intenzione di evitare che la stanza si riempisse di un silenzio ancor più imbarazzante.
D'un tratto a disagio dal fatto di ritrovarsi sola in una stanza con il suo ospite, la Galanodel si rimise in piedi per allontanarsi, arretrando lentamente senza staccare gli occhi verdi e diffidenti dal suo inaspettatamente libertino interlocutore, fissandolo a lungo con aria inquisitoria e osando parlare solo dopo che fu riuscita a riprendere fiato e -soprattutto- un colorito normale.
-Io... io ti ringrazio per questo favore. Davvero, ricambierò certamente questa gentilezza.
« Mi sembra il minimo. »
assentì l'altro, forse nutrendo ulteriormente la paranoia della donna
-Facciamo che ti porto ad Est, contento?-
propose Drusilia, con un sorriso teso e ben poco convincente
-Così mangi quello che vuoi e io passo a Palanthas per delle faccende personali,
va bene?
« Se speri che una simile condizione sia anche solo lontanamente accettabile, sopravvaluti largamente le tue abilità persuasive. O sottostimi la mia capacità di valutazione. »
sentenziò l'Arcidemone con un sogghigno mefistofelico, perfettamente a suo agio
« Tralasciando le informazioni, che dubito fortemente saresti riuscita a procurarti da sola, ti ho offerto il mio tempo, quindi sarebbe equo che tu ora me ne tributassi un po' del tuo. »
Sollevando la destra, il Nobiluomo schioccò le dita, e l'istante successivo Drusilia si sarebbe ritrovata seduta su un soffice sofà rosa -sbucato dal nulla-, davanti ad un maxi-schermo televisivo ultra-piatto che -assolutamente- prima non era lì; dal posto accanto a lei, all'altro capo del divanetto, Mephisto le consegnò una gigantesca ciotola di pop-corn dai colori pastello.
« ...perciò, adesso ci guarderemo tutta la prima stagione del korean-drama “Mille emozioni tra le pagine del destino al confine dell'orizzonte blu per Kukutsa Yvonne Bovarie”: sarà divertente, ne sono sicuro! ★ »
E non mentiva: sottoporre la Dama del Vento a dodici ore di assurdi panegirici, equivoci ridicoli, melensaggini, moine, problemi adolescenziali sul nulla, e scene trash sarebbe stato eccezionalmente spassoso. Almeno per lui..
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