[H] Consensi

Mentre il giovane nuovo Autocrate dell'Isola Errante chinava il capo con fare meditabondo, probabilmente vagliando le speculazioni formulate dal Borgia in merito alle possibili ragioni della partenza di sua madre, il Numerologo non mancò di rimarcare il proprio assenso verso le considerazioni che Lowarn aveva mosso sulle tempistiche della sua esperienza ad Ovest, e su come una creatura nota come il Re del Tempo fosse sempre puntuale al minuto per collocarsi in molti eventi cruciali nel posto giusto al momento giusto...

[...]Il ritrovamento di vostra Madre, la comparsa del Re del Tempo...sicuramente questo figuro è sempre in Tempo nei momenti giusti, in quelli a cui è più interessato.

Come se uno che si chiama “il Re del Tempo”
avesse facoltà di prevedere o controllare il Tempo.
Ma dai...?! Impensabile.

La verità è che non conosciamo quale sia concretamente il suo scopo. Durante il colloquio con vostra Madre ha distolto il fulcro della conversazione da questo punto, parlando di interessi accademici, poi di sordide vendette. Sicuramente ha degli interessi, che noi non conosciamo, e quindi non possiamo prevedere le sue mosse. Se riuscissimo a far luce su questo punto, potremmo ottenere un vantaggio.

In silenzio, Cesare ascoltò come il collega Occhialuto rimasticava le stesse argomentazioni da lui pronunciate poco prima, cercando di apprezzare il fatto che su quella specifica faccenda fossero per lo meno d'accordo: senza conoscere i reali obiettivi della mina vagante in mantello bianco che aveva deciso di perseguitare la loro precedente sovrana, brancolavano semplicemente nel buio, e ogni azione intrapresa contro di lui non sarebbe risultata in niente altro che un buco nell'acqua.

Tuttavia, il Pastore di Anime presentò al consesso due piste all'apparenza assai valide lungo cui dispiegare le ricerche per far luce su quel punto: interrogare il servitore di una delle entità che i loro dispacci volevano legati al comando del Presidio Nord, e rintracciare il Mago -da lui incontrato nel Presidio Ovest- che lo aveva condotto sul Naos; infine, in riferimento a Fistadantilus, lo Spiritista fece spallucce, rivelando -senza approfondirlo- un singolare retroscena.

Ishtar e Fistadantilus potrebbero essere connessi. La donna fa parte di una cerchia di figure di spicco, amiche anche di vostra Madre, che potrebbero aver attirato il demone nel semipiano. Purtroppo anche qui abbiamo dati piuttosto scarsi e di seconda mano.

-Hai la mia approvazione ed il mio appoggio, riguardo queste ricerche...
E ti ringrazio per tutta la fatica e l'impegno che ci metti. -
assentì il Re Lowarn, annuendo timidamente
-Sono felice di avere Ufficiali come voi.

Tuttavia, quando il dubbio del Maestro del Conio pungolò le coscienza degli astanti, tutta la solenne compostezza fino a poc'anzi mostrata dal giovane sovrano nel rapportarsi a complesse questioni di ragion di stato si sciolse come burro al contatto col metallo arroventato... e Lowarn apparve di nuovo timido ed impacciato come il ragazzino che -in fondo- era ancora.

Eh? Conoscete qualcuno che si chiama Iblis?

-Beh, si... Alma e Vanitas Iblis: li conosco già da tempo e mi vedo spesso con Alma.
esordì, imbarazzandosi, guardandosi intorno a disagio, e cominciando a sudare
-Però... non pensate male, per favore: Alma è mia amica e non parliamo praticamente mai delle nostre famiglie. In genere parliamo di libri, di musica...-

Nell'udire le argomentazioni del suo giovane Re, il Condottiero si limitò ad appuntare lo sguardo intenso sull'interlocutore, reclinando il capo e mostrandosi comprensivo...

-...facciamo passeggiate nei cimiteri e inventiamo storie legate ai nomi che vediamo sulle lapidi. Qualche volta abbiamo esplorato delle rovine antiche o templi sconsacrati...-

...o, almeno, quelle erano state le sue prime intenzioni, ma non appena gli hobby elencati dal Musicista avevano cominciato a farsi più bizzarri di quelli che sarebbe logico supporre per qualcuno della sua età, Cesare non aveva potuto impedire al proprio sopracciglio destro di sollevarsi progressivamente verso l'alto, con perplessità.

Passassero libri, musica e passeggiate, che erano attività abbastanza semplici e comuni in cui immaginare impegnati due giovani, ma... cimiteri? Lapidi? Templi sconsacrati?

-...ma non abbiamo mai rubato nulla e non le ho mai dato informazioni particolari, soprattutto perché -fino a poco fa- nemmeno mi interessavo di politica. Passiamo semplicemente il tempo assieme... e poi credo di fidarmi di lei. Non mi farebbe mai del male.

Osservando il sincero trasporto del ragazzo, e riconoscendo solidità alla logica dei suoi argomenti, Cesare Vittorio Borgia si prese un momento per valutare la questione, carezzandosi pensosamente il mento: aveva una certa fiducia nelle capacità intellettive del Violinista, ma nutriva serie preoccupazioni per la sua indole benevola e per la sua giovane età, che lo rendevano ancora avulso alla crudeltà del mondo e dei suoi abitanti...

...tuttavia, il Mercante si impose di non saltare a conclusioni: allo stato attuale delle cose non ne sapevano semplicemente abbastanza per stabilire se quell'occorrenza fosse un semplice caso di omonimia, un'altra assurda “coincidenza” dalle misteriose implicazioni, o una congiura di qualche tipo, volutamente ordita ai danni di qualcuno.

Quel che era certo, era che gli suonava piuttosto improbabile che persone esterne al Semipiano e comparse su Endlos più o meno nello stesso periodo avessero lo stesso nome senza essere imparentate, che -in prosecuzione al discorso già affrontato per l'Ovest- le coincidenze in quella storia tendevano a raccordarsi con un imprevisto Tempismo, e che l'attaccamento può facilmente offuscare il giudizio.

« Non ho motivo di dubitare di quanto asserite, Vostra Grazia,
né tanto meno di mettere in dubbio la buona fede o la lealtà dei vostri amici. »
esordì conciliante il Maestro del Conio, cercando di acquietare l'Autocrate
« ... ma vista la delicata situazione del Semipiano, ritengo che sarebbe una buona cosa chiarire quanto prima la questione, e sincerarci che questi Fratelli Iblis non siano legati al responsabile della Notte di Kisnoth. Magari, agendo in maniera indiretta, visto che sentirsi accomunare ad un criminale sarebbe indelicato per chiunque. »
propose con calma, cercando di non allarmare il Re mettendolo sotto pressione
« In ogni caso, non c'è ragione che cambiate o interrompiate i vostri usuali rapporti con loro: se l'omonimia dovesse risultare essere una mera casualità, il problema non sussiste. »

Ma se qualche riscontro fosse invece saltato fuori...
a quel punto avrebbero avuto tra le mani una fonte di informazioni
decisamente potenzialmente preziose.

« Se ci fosse invece qualche legame, i vostri amici potrebbero persino esserci d'aiuto. »

Volontariamente o meno.

In tal senso si potrebbe cercare di conoscere un po' meglio
questi suoi amici durante un piccolo evento mondano.
annuendo dopo un istante di meditabondo silenzio, Augustus riprese la parola
Il popolo è contento, o meglio comprende le scelte di vostra Madre e le supporta come hanno sempre fatto. Inoltre essendo voi uniti da un legame di sangue viene percepito questo passaggio di potere come fosse una sorta di eredità, quindi più comprensibile.

Accogliendo l'occhiata del Pastore di Anime con la sua solita espressione austera ed insondabile, il Condottiero ascoltò il collega occhialuto guidare il discorso verso una direzione certamente non distante da quel che si erano appena detti, ma anche molto vicina agli esatti argomenti che il Borgia si era recato a riferire al suo Alfiere quel giorno.

Diversamente la nobilità, le famiglie più influenti, non sono così inclini a sostenere chi non conoscono. Certo, alcune sono più fedeli di altre, ma tutte vogliono pesarvi di fronte alle difficoltà, valutare i vostri piani per Laputa. Dico bene, Maestro del Conio?
il Numerologo volse lo sguardo al Mercante, in un muto invito a intervenire
In questo senso potrebbe aver senso riunirle tutte, presentarvi, farvi conoscere, no?
Ed a tale evento potreste invitare i vostri amici, così da poter raccoglier qualche informazione più dettagliato sul loro conto!

« Questo è proprio ciò di cui volevo parlarvi quest'oggi, Vostra Grazia:
la posizione che le Grandi Famiglie hanno assunto nei confronti della vostra ascesa al trono. »
riprese Cesare, soffermando lo sguardo in quello smeraldino del giovane Re
« La famiglia dei Derìnha è stata e resta sempre fedele al seggio dell'Autocrate, ma ha fatto sapere che c’è un po’ di malcontento tra le fila dell’Esercito Errante: questo perché Drusilia si è spesso contraddistinta per le sue azioni sul campo, mentre... per via della vostra giovane età, voi siete visto come una sorta di “incognita”. »
increspando le labbra ben disegnate in un'espressione corrucciata, concluse
« Sarebbe una saggia scelta strategica rinforzare le schiere delle forze armate ampliando magari i maghi nei ranghi, ma... i Lalariku -alleati fidati- sono già tutti assegnati al Magisterium, perciò avrebbe valenza tanto pratica quanto diplomatica il ricercare l'appoggio dei Silverkin. »

Tacendo per un istante, il Borgia fece una pausa per lasciare a Lowarn il tempo di afferrare il meccanismo della dinamica che gli aveva appena esposto; poi, riprese la parola per fornire al suo giovane sovrano qualche elemento in più.

« La famiglia Silverkin è votata al Culto della Morte, e sono rinomati nel Presidio per essere famosi Necromanti; potrebbe essere una buona idea cogliere il suggerimento dell'Ufficiale Asensi ed organizzare una Festa, così da invitare gli esponenti di spicco della casata e discutere l'iniziativa... »

Dopo aver ascoltato le parole dei suoi due Consiglieri in un assorto silenzio, che univa lo sforzo di concentrazione di dover seguire la logica politica -talvolta un po' tortuosa- e la più che legittima perplessità che il buonsenso porta con sé davanti all'estemporaneità di usanze e tradizioni, il giovane Sovrano prese la parola, dapprima con un po' di esitazione...

-Beh... si potrebbe fare, si.

...poi, acquistando fermezza e sicurezza, mostrando un lato risoluto
che suscitò nel Borgia un convinto cenno di assenso del capo e uno sguardo di approvazione.

-Non ho nulla da obiettare. Preferirei qualcosa di non troppo opulento, però...
argomentò il fanciullo, presentando subito dopo argomenti molto validi
-...non vorrei sembrare vanitoso, e non abbiamo ancora deciso bene come distribuire i fondi dell'isola, ecco. Credete si possa fare lo stesso?

Oh, si, niente di opulento!
Per le cerimonie grandiose direi che abbiamo già dato, no?
assicurò il Numerologo, certamente concorde con la richiesta
Son sicuro che il Maestro del Conio saprà come reperire qualche fondo
per qualcosa di elegante e contenuto, no?

« Naturalmente, farò quanto necessario per accontentare Vostra Grazia. »

La replica del Maestro del Conio giunse glaciale e accompagnata da un'occhiata in tralice scoccata all'indirizzo del Pastore di Anime... ma questi sembrò troppo preso dall'entusiasmo per accorgersene, visto che -subito dopo- prese congedo.

Se non c'è altro io andrei a pensare ai prepa...rapporti
che mi sono arrivati questa mattina, attendo notizie dal Nord!

Sull'esempio del collega, Cesare Vittorio Borgia si tirò lentamente a sedere dalla propria seggiola, e dopo essersi erto ben dritto in tutta la sua altezza, piegò la schiena in avanti in un inchino con la stessa eleganza di un giunco.

« Redigerò una lista degli invitati e ve la sottoporrò oggi stesso. »

E senza altro da aggiungere, i due Ufficiali lasciarono la sala,
ponendo fine a quell'udienza.