[H] Slave's Memories

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    "Noi possiamo trasformare la disperazione in speranza, e questa è una magia.
    Possiamo asciugare le lacrime e sostituirle con i sorrisi".


    (Leo Buscaglia)


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    Magisterium, Città Alta.
    Presidio Errante, Endlos.

    Differentemente a quanto era accaduto nelle ultime settimane, con il Ritorno della Regina Madre al Mastio -dopo un lungo viaggio ad Est in compagnia del (purtroppo) onnipresente Mephisto- il cielo plumbeo che li aveva imprigionati in una cappa di umidità aveva deciso di diradare la foschia, sostituendola piuttosto con una miriade di stelle luminose e brillanti.

    Augustus e Firion non avrebbero tuttavia potuto osservare quella meraviglia celeste... o -almeno- non lo avrebbero fatto dal luogo in cui era stato deciso di trascorrere la serata; nel cuore del Magisterium -ben lontani dalle mura esterne dell'imponente struttura e, probabilmente, un paio di metri al di sotto del livello del suolo- in una delle aule utilizzate per l'applicazione di incantesimi sperimentali, i due Ufficiali laputensi sarebbero stati infatti occupati in un'operazione assai delicata e dalla percentuale di rischio abbastanza elevata. Lo lasciavano intuire la totale assenza di mobilia, come anche il numero incalcolabile di ghirigori aurei disegnati a mano sulle pareti di un blu opaco... che "decorazioni" in realtà non erano, piuttosto rune protettive, a coprire altri sigilli più potenti, nascosti dalla carta da parati.

    Al di fuori del massiccio portone ligneo -anche quello ricolmo di rune- sarebbe stato pressoché impossibile percepire il chiacchiericcio di maghi e studenti; se già nelle ore diurne quella zona non era molto frequentata, di notte era praticamente deserta.
    Il luogo perfetto per un interrogatorio dai risvolti incerti.

    Turno 1

    Benvenuti in questa scena masterata!
    :pucc:

    Premesse le vostre intenzioni, gestite pure la vostra introduzione come preferite: potete descrivere l'arrivo, come vi siete accordati, cosa fate... l'importante è che il turno finisca nel momento in cui avviene l'evocazione.

    Piccola nota (mi serve per tenere un ordine mentale degli eventi): questa scena avviene di notte, immediatamente dopo il ritorno a Laputa di Drusilia dal suo viaggio ad Est, iniziato poco dopo la nomina di Lowarn ad Alfiere Errante.

     
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    Numerologia 33: Ricerca


    Sono giorni e giorni che sta preparando, istericamente, questo rituale. Un conoscente, il direttore di una locanda vicino l'Albero Casa che ormai conosce da quasi dieci anni, quando lo ha incontrato questa mattina gli ha detto che il Numerologo sembrava malato. In realtà ha perso un paio di kili e due grossi cerchi neri gli bordano gli occhi. Ha studiato il sigillo alchemico per giorni e giorni. Ha fatto numerose prove per esser certo di scriverlo con cura, senza errori, così da non inficiarne il funzionamento. Ha anche contattato nuovamente il suo gancio con il Mercante Errante e gli ha fatto diverse ordinazioni. Quando ha acquistato le sue armi aveva letto di interessanti pozioni che potrebbero tornare utili durante il rituale.

    ...quindi è tutto chiaro?
    Domanda a Firion mentre istericamente controlla che le rune del cerchio di contenimento siano corrette. Ha ordinato del sangue di agnello ed ha trascorso la notte precedente a tracciare le rune sulla pietra della stanza. Tutto sembra essere in ordine. Dispone quattro incensieri ai lati del cerchio e controlla che le bacchette odorose di cannella siano al loro posto e ben ardenti. Scosta gli incensieri così che questi siano lontani dalle rune, così da evitare che possano essere utilizzate contro il simbolo alchemico. In uno dei quattro incensieri, poi, riversa la Pozione dell'Amicizia, così da rendere il demone minore più propenso al dialogo.
    Firion ormai è "bruciato" è inutile camuffare la sua identità, al contrario, la sua può essere ancora camuffata. Ha utilizzato il suo orologio da tasca ed ha riversato in esso parte della sua giovinezza. Così facendo il Numerologo ora appare invecchiato di almeno venti-trent'anni. Una matassa di capelli bianchi che si intrecciano su un viso cadente, gli occhiali restano sul naso adunco, filtrando gli occhi piccoli e calanti. Una leggera barbetta bianca rende il viso ancora più pallido. Per l'occasione veste indumenti tipici di un mercante itinerante: una giuba nera e dorata, un doppiopetto simile a coprire una camicia bianca damascata, un pantalone nero e largo. Ha dovuto rinunciare anche alle sue comode scarpe in cambio di un paio di bizzarri scherzi della sartoria laputense: cuoio, lacci neri ed una serie di gemme e perline cucite in ogni dove.
    Deve interpretare un ruolo e cerca di essere quanto più possibile confidente con esso. Nel taschino il suo orologio, dietro la schiena il porta tarocchi.
    Io sono un Mercante originario del Nord, ti ho conosciuto insieme al tuo padrone Mugen sulla via per Laputa. Abbiamo parlato, mi hai raccontato di Asmodeus e dei suoi interessi sul Presidio Nord. Quindi ti ho chiesto di evocare il suo servo così che possa aiutarmi a comprendere gli interessi del suo Signore così da avviare un commercio con lui.
    Il cerchio è necessario perchè ci troviamo su Laputa e potrebbero facilmente trovarci, invece così saremo al sicuro.
    Se dovessero esserci problemi, utilizzerò la telepatia per comunicare con te, così da concordare una versione comune.

    Controlla ancora che il cerchio pronto, che la pozione sia pronta e così si volge verso il Comandante.
    Vada come vada, grazie del tuo prezioso aiuto.
    Pronto?

    Ha bisogno di molte informazioni, su Asmodeus, sul suo compare Fistadantilus, sul Re del Tempo, spera di riuscire ad ottenere qualcosa, senza utilizzare la forza.
    Quando il Comandante gli darà il suo benestare il Numerologo sfrutterà la levitazione per non rovinare il cerchio runico. Fluttua poco più avanti e recupera il fiore dell'evocazione. Ne stacca un petalo e lo lascia cadere insieme al fiore al centro del cerchio magico. Indietreggia e torna a qualche passo di distanza al suolo.
    Attende che l'evocazione si compia.

    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (x10), Cocoguyan (x1), Tarlo di Kleptein (x2); Lacrima del Re (x2); Pozione dell'Amicizia (x1), Anatema dei Numi, Orologio dell’Eterno Ritorno
    Mana: 110%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Sussurri - Auspex spiritico, udito e dei legami nel raggio di 30 metri
    Figlio dei Numeri - Istant Casting ed aumento riserva di mana
    Spiriti: Giulietta - Percezione delle invasioni psioniche ed illusorie
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore ed alle malie
    Continuità Spirituale - Telecinesi e cast dai tarocchi
    Velo dell'Anima - Visioni
    Lettura dell’Anima - Radar bugie e Telepatia
    Corazza spiritica - Armatura naturale, PU Resistenza, Levitazione
    Mazzo di tarocchi - Tasca dimensionale

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    Riassunto

     
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    ...quindi è tutto chiaro?

    Augustus aveva dedicato anima e corpo nella preparazione di quell'incontro. I segni della fatica gravavano vistosamente sul suo fisico, smunto e sciupato rispetto al loro ultimo incontro... e la mente non sembrava passarsela molto meglio, vista l'agitazione che accompagnava i suoi discorsi.
    Mi limitai ad annuire in silenzio alla sua domanda, ma i miei pensieri nascondevano preoccupazione nei confronti del Comandante Rosso. Era dedito alla causa, questo era un suo grosso pregio; ma... forse lo era fin troppo. Il coinvolgimento emotivo era alle stelle, pieno specchio della sua personalità un po' particolare... che avessi sbagliato a lasciargli organizzare da solo la parte burocratica/magica di quell'evocazione? Dopotutto... l'essere un guerriero non poteva più rappresentare una scusa per le mie mancanze diplomatiche. Mugen stesso era un soldato, fra i migliori che io avessi mai conosciuto, eppure la sua abilità con le parole era stata in grado di condurci fino a quel giorno.
    Ero un Ufficiale, ora, certe responsabilità avrebbero fatto parte della mia quotidianità.
    Qualcosa su cui riflettere per il futuro, certamente... ma ora era il momento di concentrarsi sulla missione e la sua buona riuscita.

    « Tutto chiaro. »

    Il piano del Numerologo era semplice ma efficace e credibile; la precedente esperienza con la Kitsune ci aveva aiutato nella sua stesura, ed ora non avrei avuto il fattore sorpresa a condizionare le mie azioni. Lo status sociale era il solito, mentre il fine sociale prevedeva la raccolta di quante più informazioni possibili.
    Peccato che la Volpe dell'Ovest non fosse lì di fianco a noi per l'occasione... ma farlo scomodare dai problemi che attanagliavano la sua terra sarebbe stato egoistico ed inopportuno: aveva già fatto molto per noi, questa missione gravava sulle nostre spalle.

    Vada come vada, grazie del tuo prezioso aiuto.
    Pronto?


    Sorrisi in direzione di Augustus.

    « Tranquillo, andrà tutto per il meglio.
    Iniziamo! »


    Cercai di rasserenarlo un minimo con un incoraggiamento, e poi diedi il via libera per l'inizio dell'evocazione.
    Nella peggiore delle ipotesi, Aciriyar ci aveva garantito il suo appoggio; i suoi occhi osservavano silenziosi l'evolversi della situazione.


    Passive:

    Maestro d'arme
    Il giovane Firion è un genio delle armi, un talento innato da lasciar senza parole coloro che si ritrovano a guardarlo con una qualsiasi arma in mano. Sia essa una spada, un bastone, una trave di legno, un giocattolo per bambini o la più esotica delle armi da lancio, lui saprà usarla in ogni caso, con entrambe le mani, anche contemporaneamente. Inutile da dire, lui è unico nel suo genere.

    Filo incantato
    Il legame che Firion ha con le sue armi è unico, indissolubile. Al punto che ciascuna di esse risulta essere letteralmente legata al suo corpo: esiste un filo di energia magica che collega le armi al loro padrone, un vincolo che consente al guerriero di richiamare a se il suo equipaggiamento qualora questo gli venissero sottratto o fosse da lui stesse scagliato.

    Volontà del Guerriero
    Forza, onore e coraggio sono le armi predilette di un guerriero. Ma la volontà, più di ogni altra cosa, è l'essenza capace di spingere oltre ogni limite il corpo ancor più della mente. Firion è unico nel suo genere, per la mole di armi da cui mai si separa, ma portarle sempre indosso tutte insieme richiede uno sforzo non indifferente, che col passare del tempo ha fortificato il suo fisico.
    In termini di gdr la passiva rappresenta un power up del 50% alla destrezza, che consente al maestro d'armi di spostarsi in battaglia e non solo, con al seguito ogni suo singolo equipaggiamento, senza che ne risenta in alcun modo.
    NB: se privato del suo equipaggiamento, la passiva rappresenta a tutti gli effetti un miglioramento dell'agilità dei movimenti.
    Oltre a questo, la passiva conferisce un sempre presente power up del 50% alla forza e un +10% alla riserva del mana.

    Percezione
    L'addestramento a cui Firion si è sottoposto insieme al Gran Maestro ha consentito al guerriero di liberare e padroneggiare l'energia racchiusa nel suo corpo, il Nen.
    Il cavaliere è stato fin da subito in grado di apprendere una delle manifestazioni base della propria aura, l'En: la forza del Maestro d'Arme si è rivelata sin da subito tale da consentirgli di emanare la propria energia per un raggio di 30 metri intorno a lui. In questo modo egli sarà in grado di avvertire la forma e il movimento di qualsiasi cosa entri nel raggio d'azione del suo Nen.
    [Passiva auspex di tipo Radar]

    Volontà Eroica
    Si dice che ci sia una ragione per cui il Gran Maestro pretenda che la sua gilda resti composta da volontari. Nessun professionista profumatamente pagato, nessun favoritismo, solo stipendi in grado a stento di garantire la sopravvivenza dell'associato a prescindere dalla sua carica, del tutto dissimili quelli che potrebbe ricevere un qualunque mercenario; questo per dissuadere il più delle anime venali e particolarmente volubili.
    Il Gran Maestro non ha bisogno di esperienza, professionalità o forza: secondo lei sono tutte caratteristiche acquisibili con l'allenamento. Ciò che le interessa in un Aviatore è la volontà di scendere in campo per cambiare realmente le cose, la convinzione di essere in grado di rendere il mondo un posto migliore attraverso la propria opera. "Perché se un guerriero crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere".
    Individui simili sono per natura cocciuti, particolarmente capaci di prefissarsi uno scopo e procedere a testa bassa, incuranti di ogni avversità. Qualora fossero in grado di riconoscere un tentativo di manipolazione mentale o di natura illusoria, non sarà loro quindi troppo difficile opporre resistenza: combatteranno con tutte le loro forze e sconfiggeranno il nemico come hanno sempre fatto. Anche nella loro testa.
    [Passiva di mindfuck-alert + trick detector]

    Equipaggiamento:
    • Arco Lungo + frecce (10)
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo
     
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    "Noi possiamo trasformare la disperazione in speranza, e questa è una magia.
    Possiamo asciugare le lacrime e sostituirle con i sorrisi".


    (Leo Buscaglia)


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    Palazzo Nobiliare, Najaza.
    Presidio Settentrionale, Endlos.

    Plop ~
    Il cadere di una densa e rubiconda goccia di sangue sul pavimento fu forse il più misero fra i suoni ascoltati dalla pietra, in quella notte turbolenta. Diversi fra gli oggetti metallici utilizzati nella precedente orchestra notturna -molti dei quali ricoperti da ruggine e numerosi tipi di sangue rappreso- erano posati su di un tavolo o buttati per terra a far compagnia ad un rene tranciato a metà, alcuni denti e viscere sanguinolente, ancora "fresche"... nel caso vi fosse stata una intenzione di cucinarle.

    Plop ~
    Era un vero peccato -aveva infatti pensato Emeraude, fissando le frattaglie da una posizione ravvicinata- che il Padrone avesse intenzione di sprecare quel cibo, utilizzandolo piuttosto per impieghi dal valore infimo, come per tener ferma la stessa femmina da cui erano state prese: tranciando il ventre alla creatura, alla frenetica ricerca di ciò che aveva commissionato al suo servitore, ne aveva estratto con violenza le parti molli -strappandone per sbaglio alcune, senza tuttavia ucciderla- e con le stesse le aveva legato mani e piedi, così che non potesse muoversi in alcun modo, nemmeno se avesse deciso di perdere i sensi.

    Plop ~
    Allo stesso modo, un bulbo oculare -considerato squisito da molti palati- era schizzato via dalla parte retrostante del cranio nel momento in cui il Padrone aveva deciso di attaccarle la testa ad una colonna di legno, rovinandone irrimediabilmente la fattura e generando una perdita di sangue tale che avrebbe probabilmente reso immangiabile anche l'altro, se avesse temporeggiato ancora.
    Anche altri organi e muscoli erano ormai da buttare, colpa degli stessi strumenti del Padrone, conficcati un po' ovunque in quel corpo reso quasi irriconoscibile ed in parte scarnificato, fra orifizi naturali ed altri creati dalle lame con molta fantasia ed un'enfasi ed un trasporto che -nell'atto- lo avevano quasi ipnotizzato.

    jTuxeTt

    -RISPONDI, VERME!- un calcio gli arrivò dritto al costato, costringendolo a sputare altro sangue sul pavimento su cui si era poco prima accasciato -VOLEVI PRENDERMI PER IL CULO, EH? RISPONDIMI!
    Un secondo calcio lo prese sul fianco, ed il Servitore ebbe l'istinto di difendersi, ma non lo fece... anche se non gli era ancora chiaro il motivo dell'ira di Asmodeous. Aveva chiesto "carne fresca" fra le primizie... e così il Servo si era mosso, recuperando fra i giovani prelevati dai villaggi sottomessi a Najaza quella più bella e giovane di tutti. Il Padrone -però- non aveva gradito.
    Aveva perfino accennato alla speranza in un'umana gravida, fra una bestemmia e l'altra.
    -TI AVEVO CHIESTO UNA PUTTANA, NON UNA VERGINE!- inveì il suo Signore, prendendolo ancora a calci -POSSIBILE CHE TU SIA COSI' INUTILE E STUPIDO DA SBAGLIARE ANCHE QUESTO?

    Non contento della punizione, il Satana dell'Ingordigia gli si avvicinò lentamente, afferrandogli i capelli e trascinandolo per il breve percorso che li avrebbe condotti fuori dalla magione. Con le ultime forze che aveva in corpo, il Servo pensò bene a nascondere le proprie sembianze demoniache, così da non mettere in imbarazzo il Padrone davanti ai passanti. Fu così che, quando Asmodeous lo lanciò fra la neve che aveva ricoperto il giardino, non era più una Farfalla Infernale, ma un semplice umano.

    -Spogliatelo e fatene ciò che volete- ordinò il Padrone ad altri servitori di maggior rango, lì presenti -Il bianco della neve non si abbina ai muri del mio Palazzo: fate in modo che diventi rosso.

    Quando il Padrone richiuse la porta dietro di sé, tornando alla propria dimora, il Servo -chiudendo gli occhi- poté solo udire delle risate e mani forti che gli finivano addosso, strappandogli tutti gli abiti e lasciandolo nudo come un verme, nella totale indifferenza di chi passava.

    j24wQdq

    Magisterium, Città Alta.
    Presidio Errante, Endlos.

    Quando il petalo strappato da Augustus sfiorò il pavimento, un potere spiritico dalla portata notevole fu azionato e, al pari di un'evocazione demoniaca, qualcosa si manifestò senza indugi sotto forma di ombra e fumo nero, prendendo concretezza soltanto dopo alcuni secondi.
    La sagoma che prese vita aveva la figura slanciata di un giovane uomo, lunghi capelli biondi ed occhi di un lilla acceso, decisamente innaturale. Qualunque cosa avessero evocato, non portava ali dietro la schiena, piuttosto brina e pezzi di nevischio fra i capelli. La neve si era tuttavia in parte sciolta a quello che era stato un probabile cambio di temperatura, scendendo in forma di acqua lungo il corpo leggermente scolpito e dall'indubbia avvenenza.

    In effetti... sia Firion che Augustus avrebbero potuto studiare molto di quel corpo, dato che -curiosamente- si presentava privo di qualsivoglia abito, intimo compreso, dettaglio che tuttavia non pareva turbarlo affatto. Il soldato in particolare avrebbe potuto notare, qualora l'occhio si fosse inavvertitamente soffermato sull'inguine, sul bassoventre e sul fianco, la carne leggermente arrossata e gonfia, segno che era stato percosso in quelle zone da pochissimo tempo, probabilmente con un'arma contundente o con molti colpi diretti.

    btZ5Qy7

    -...

    Guardandosi attorno con aria spaesata, l'evocato si riparò il bel volto con il braccio, in attesa che gli occhi si abituassero alla nuova luce. Contemporaneamente ebbe l'impulso di avanzare ma -giunto alla soglia del sigillo- una parete invisibile sembrò fermarlo, segno che i preparativi dovevano aver funzionato.

    Fu allora che si riscosse, guardandosi freneticamente attorno, finchè...
    -Tu.
    ...finché non riconobbe il volto di Firion.
    -Io ti conosco.

    Turno 2

    Molto bene: non avete evocato la Farfalla Infernale che vi aspettavate, ma un uomo alto, biondo e completamente nudo.
    Di lui -però- sono abbastanza evidenti alcune cose. Innanzitutto, non riesce ad uscire dal cerchio, poi pare riconoscere Firion (e l'Auspex di Augustus dei Sussurri percepisce in qualche modo la sua anima legata a quella di Asmodeous, già incontrato in precedenza).
    Infine Firion (da esperto guerriero quale è) può notare dei segni di lotta, o comunque delle zone appena colpite da arma contundente, quindi abbastanza arrossate e gonfie.

    Detto ciò, se avete domande o altro, contattatemi pure privatamente :3

     
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    L'efficacia del cerchio magico tracciato da Augustus fu confermata dall'enorme potenziale sprigionato, ancor prima del fumo nero che venne evocato al suo interno. Certo la sensazione fu spiacevole... come se si stesse richiamando una creatura di cui avrebbero dovuto avere naturalmente timore e diffidenza.
    Trattenni il respiro per qualche istante, incerto sull'impugnare le armi o meno; sicuramente non avrebbe accolto in modo piacevole il servitore che stavamo richiamando, ma... eravamo certi che si trattasse di lui? E che il cerchio sarebbe stato in grado di contenerlo?

    -...

    I dubbi trovarono parzialmente una risposta quando un corpo nudo e visibilmente ferito fece infine la sua comparsa, cercando di avanzare oltre i limiti imposti dall'incantesimo. Fallendo. Era il secondo buon esito della giornata, dopo l'evocazione ultimata.
    Ma... quel tipo, chi diavolo era? Lanciai una rapida occhiata ad Augustus quando ancora il soggetto brancolava nel buio, forse frastornato dal viaggio improvviso. Scossi il capo cercando di fargli intendere che qualcosa non tornava... non era come lo ricordavo. Tanto per iniziare, mancavano le ali da farfalla: il tratto distintivo principale di quel Demone. Anche il resto delle fattezze non avevano grandi punti in comune con i miei ricordi. Ed in secondo luogo... perché era nudo?
    E quelle ferite... erano senza dubbio il frutto di un pestaggio.

    -Tu.

    Poi, d'improvviso, il sussulto dato dal suo richiamo.
    Guardava me...

    -Io ti conosco.

    ...mi conosceva?
    Qualcosa non tornava. Mi aspettavo di udire quelle parole, ma non certo da un individuo che non avevo mai visto prima.
    Rivolsi ancora una volta lo sguardo al Numerologo per confermare i dubbi precedenti. L'incantesimo non aveva fallito... che fosse il fiore rilasciato dal Demone ad essersi comportato diversamente? Dopotutto mi ero affidato alle indicazioni fornite da uno sconosciuto, per di più nemico. Aveva detto che sarebbe stato lui a raggiungermi, ma... magari si trattava di un altro servitore di Asmodeus?
    Valeva la pena tentare. In che modo avrei dovuto procedere, a questo punto? Cosa avrebbe detto un servitore ad un altro, per di più sconosciuto?
    L'occhio cadde ancora una volta sulle ferite, talmente brutali da far surclassare all'inquietudine persino l'imbarazzo per l'assenza di vestiti. Ad esse corse naturalmente per primo il mio pensiero, ma probabilmente avrei sbagliato a farne menzione...

    « Sono un servitore del nobile Mugen, del Clan Fudo. »

    Gli interessi e la soddisfazione del Signore prima di ogni altra cosa, questo era il modus operandi che il demone-farfalla gli aveva trasmesso al loro incontro. Per quanto mi risultasse innaturale, dovevo comportarmi secondo le loro aspettative.

    « Desideravo entrare in contatto con un servitore del Conte Asmodeus, che mi aveva affidato il fiore a cui ho strappato i petali, la notte del Circus Diabolique.
    Pensavo di incontrare la stessa persona, ma forse mi sfugge qualcosa nel suo funzionamento. »


    E a ben pensarci forse non sarebbe stato un male... per Augustus si trattava del primo incontro a priori, a cambiare sarebbe stata soltanto la mia prospettiva. Era fondamentale in ogni caso che si trattasse di un individuo legato al Conte del Nord, su questo si concentrarono pertanto le mie prime parole.
    Lo sguardo cadde nuovamente sulle ferite, ma ancora una volta i denti tennero a freno la lingua.

    Mana: 110%

    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% a forza, +10% mana e +50% destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)
    • Percezione: auspex di tipo radar
    • Volontà Eroica: mindfuck-alert + trick detector

    Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + 10 frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
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    E' frenetico nell'attesa che il rituale prenda vita. Osserva istericamente Firion che dovrà aprire le danze con il demone farfalla. Quando la cortina di fumo acre e denso prende vita la osserva con una certa circospezione, non sa bene cosa aspettarsi, se esplosioni scintillanti, fuochi artificio o chissà cosa.
    Certo, se dovessi stilare una lista di possibilità, sicuramente la comparsa di un tizio nudo non rientra nella sua top-ten. Leggermente basito osserva il corpo nudo che troneggia davanti a loro. Dai resoconti ottenuti si aspettava un figuro diverso, ma conoscendo le abilità dei demoni, questo non esclude la possibilità che chi c'è davanti a loro non sia il demone ricercato.
    La prima informazione rincuorante è vedere il demone non oltrepassare il valico magico. Cosa che il Numerologo tempestivamente comunica telepaticamente a Firion, così da tranquillizzarlo. La seconda informazione gli viene sussurrata dal suo corteo spiritico, in particolar modo dal Giulietta che gentilmente si avvicina al suo orecchio bisbigliandogli che le corde dell'anima (o pseudotale) del demone sia in qualche modo legata a quella di Asmodeus. Anche questa informazione viene rimbalzata telepaticamente al Comandante Verde.
    A conti fatti, chiunque sia davanti a loro, dovrebbe essere un bersaglio utile allo scopo. Gli incensi alla cannella della Pozione dell'Amicizia dovrebbero cominciare il loro effetto beneficio così da rendere la conversazione più semplice e favorevole.
    Lascia che sia Firion a cominciare il discorso così da aprire il colloquio. Anche perchè il demone sembra conoscere il Comandante, a rafforzare l'idea che il demone evocato sia quello corretto.
    Cerca di restare serio, di non pensare alle nudità ed alle percosse del figuro, e si presenta a sua volta e comincia ad ordire la trama concordata con il suo collega. La pozione non durerà per molto e devono cercare di ottenere il maggior numero di informazioni possibili nel minor tempo.
    Io sono il mercante Otto, originario del Presidio Nord.
    Il qui presente Firion sta intercedendo su mio mandato.

    Invecchiato com'è cerca di darsi un tono. La mano rugosa si porta a sfregare la barba ispida con fare pensieroso.
    Il circolo di evocazione in cui ti trovi è necessario per la segretezza di questo incontro.
    Ti trovi a Laputa e per evitare che il governo possa scoprire di questa evocazione abbiamo dovuto utilizzare questo artificio.

    Si ferma prima di continuare, vuole ascoltare come si porrà il tizio malmesso nei loro confronti. Sarà Firion ad introdurre poi il motivo di questo incontro. Conquistata la fiducia inizialmente del servitore, dovrebbe esser facile ottenere diverse informazioni...per quelle mancanti, esistono metodi meno sottili e brutali.

    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (x10), Cocoguyan (x1), Tarlo di Kleptein (x2); Lacrima del Re (x2); Pozione dell'Amicizia (x1), Anatema dei Numi, Orologio dell’Eterno Ritorno
    Mana: 110%

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    "Noi possiamo trasformare la disperazione in speranza, e questa è una magia.
    Possiamo asciugare le lacrime e sostituirle con i sorrisi".


    (Leo Buscaglia)


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    « Sono un servitore del nobile Mugen, del Clan Fudo.
    Desideravo entrare in contatto con un servitore del Conte Asmodeus, che mi aveva affidato il fiore a cui ho strappato i petali, la notte del Circus Diabolique.
    Pensavo di incontrare la stessa persona, ma forse mi sfugge qualcosa nel suo funzionamento. »

    N5lhjOu

    Mentre Firion si presentava, il giovane dalla chioma d'oro si portò le mani al volto, stropicciandosi gli occhi e mostrando un'espressione confusa. Che fossero gli effetti dell'evocazione, quelli della Pozione dell'Amicizia o qualcos'altro, nessuno avrebbe potuto capirlo. Sta di fatto che lasciò parlare anche Augustus, prima di rispondere.

    Io sono il mercante Otto, originario del Presidio Nord. Il qui presente Firion sta intercedendo su mio mandato.
    Il circolo di evocazione in cui ti trovi è necessario per la segretezza di questo incontro. Ti trovi a Laputa e per evitare che il governo possa scoprire di questa evocazione abbiamo dovuto utilizzare questo artificio.


    Quel tale non se ne lamentò, né parve avere intenzione di farlo. Non sarebbe comunque cambiato nulla, in quel caso: il cerchio magico su cui posava i piedi scalzi pesava sulla sua anima infernale come un marchio indelebile... o una prigione inviolabile. Salutò il signor Otto con un cenno del capo, segno di cortesia, e tornò a fissare Firion.

    -So chi sei. Ti ho dato io quel fiore- spiegò, non comprendendo l'ingenuità del soldato e la sua ignoranza riguardo le creature infernali. Non lo incolpò comunque: il suo padrone era uno Youkai, e quelle stirpi esotiche condividevano ben poco con il Conte Asmodeous ed il suo seguito -Questo è il mio aspetto umano.

    Terminata quella precisazione, tornò a riferirsi ad entrambi i presenti. Aveva infatti immaginato che quell'umano gli avesse chiesto -prima o poi- aiuto, causa la sua naturale "limitatezza", ma non riuscì a darsi una spiegazione riguardo la presenza del secondo interlocutore. Non che vi fossero problemi, sia chiaro: si sarebbe comportato con loro come era solito fare, secondo protocollo.

    -Il Nobile Asmodeous ed il suo seguito non si macchiano mai di scorrettezze negli affari- iniziò -Ho proposto in passato di fornire aiuti di diverso tipo. Ditemi pure in cosa posso esservi utile.

    Turno 3

    Dato che tutti gli accorgimenti presi hanno effetto, vi do la possibilità di svolgere la prima parte di interrogatorio via chat, così da bilanciare i tempi narrativi e darvi modo di fare più domande. Di seguito invierete i vostri post, utilizzando il parlato della chat ed adattandolo ai vostri post da pbf.

     
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    -So chi sei. Ti ho dato io quel fiore.
    Questo è il mio aspetto umano.


    In quel momento avrei voluto tirare un sospiro di sollievo, poiché interagire con il solito servitore piuttosto che con uno sconosciuto sarebbe stato di grande aiuto... ma lo stupore prese il sopravvento sul mio volto. Non sapevo che quei Demoni possedessero una seconda forma, a dirla tutta mi sembrò quasi inutile per come ricordavo il nostro interlocutore: a parte le ali da farfalla, non possedeva tratti così lontani dalle canoniche sembianze umane.

    « Oh... Capisco... »

    A suo modo una scoperta tanto interessante quanto fondamentale: quelle creature potevano assumere sembianze differenti, ne avremmo dovuto tenere conto in futuro.
    Ma tempo al tempo, ora il servitore era stato evocato per un altro motivo, per questo cambiai argomento:

    « Il nobile Mugen non è presente per altri impegni personali, ma mi ha chiesto di introdurvi al qui presente Otto. È anch'egli interessato ai commerci del vostro Signore, nel Nord... »

    A questo punto la palla passava principalmente ad Augustus, al quale avrei sì potuto fornire supporto in caso di difficoltà ma... nei limiti del ruolo che mi era imposto dalla condizione di servitore, al Demone ben nota.

    -Il Nobile Asmodeous ed il suo seguito non si macchiano mai di scorrettezze negli affari. Ho proposto in passato di fornire aiuti di diverso tipo. Ditemi pure in cosa posso esservi utile.
    -Come vi ho detto il mio nome è Otto e sono un mercante originario del Presidio Nord. Durante i miei traffici sono venuto a conoscenza dell’influenza che sta guadagnando il vostro padrone e sarei interessato a porgergli i miei servigi.
    Mi dedico alla compravendita di artefatti magici, esseri esotici con abilità particolari per soddisfare ogni richiesta dei miei acquirenti. E quando serve, per i miei clienti speciali, ho anime di prima categoria.
    Purtroppo non sono addentro ai circoli più riservati di Najaza, bazzico per piccolo villaggi, è così non ho mai potuto intercettare il vostro padrone e comprendere di cosa ha bisogno, così da poterglielo offrire.

    -Non mi occupo di trovare collaboratori al mio Signore, ma so che ne ha già molti. Immagino che delle anime vadano bene. Cosa vorreste in cambio?

    La strategia del Numerologo era chiara: cercava di invogliarlo a fornire informazioni in quanto possibile cliente-collaboratore... per il momento non potevo far altro che ascoltare ed osservare in silenzio, cercando di studiare le reazioni del servitore, impassibile come suo solito.

    Come vi ho detto sono sempre stato escluso, per così dire, dai salotti di élite di Najaza. Eppure ho saputo che lì dimorano creature, come il vostro padrone, che hanno accesso a poteri e ricchezze inimmaginabili.
    Diciamo che sarei pronto ad offrire in regalo al vostro Signore la prima partita di anime, in cambio di esser introdotto nei salotti giusti, sapendo chi vuole cosa, così da esser un passo avanti agli altri collaboratori.
    Sapere di cosa si occuperà il vostro Signore, i suoi piani e quello dei suoi esimi colleghi, mi permetterà di offrirgli ciò di cui hanno bisogno prima degli altri.

    -Capisco il vostro intento, ma se desiderate sapere così tanto, forse sarebbe il caso di non giocare contro un demone a qualcosa in cui è bravo. A Najaza non sopravvivereste alla vostra presentazione.

    Le parole del Demone mi colsero alla sprovvista, palesando sul volto un'espressione sorpresa e spiazzata; ci aveva scoperti? Che cosa aveva detto il Comandante Rosso di sbagliato?

    Quindi, amici, non mentite: chi siete e cosa volete?

    No, non era il cosa... probabilmente era il come. Mugen era stato abile nella scelta delle parole, prestando attenzione a pronunciare mezze verità senza mai mentire spudoratamente... cosa che invece avevamo fatto noi fin dal principio. Che fosse quello l'errore? Era in grado di comprendere le nostre menzogne?

    Otto è mio padre, conosco già il tuo padrone ed ho interesse nel capire cosa stia combinando nel mio Presidio.
    In qualche modo gli appartengo, tutto quello che ti ho detto è vero, puoi fidarti.

    -Il mio Lord fa quello che fanno tutti gli uomini d'ingegno, i Nobili ed i Monarchi. Si occupa di affari ed accumula potere, prestigio ed alleati.

    Il Numerologo sembrò comunque non demordere: non scelse un cambio strategia, ma cercò invece di aggiustare il tiro.
    Ma a quel punto, una volta svelata la mia menzogna, aveva poco senso per me continuare a mantenere il silenzio ed il ruolo del finto servitore... tanto valeva provare. Vi era un qualcosa che mi aveva turbato fin dal momento del suo arrivo. Qualcosa che non avevo visto al nostro primo incontro, e su cui finora avevo taciuto a fatica:

    « ...come ti sei procurato quelle ferite? »

    Forse sarebbe stato poco rilevante ai fini della nostra missione, ma non riuscivo a togliermi quel pensiero dalla mente. Perché quel Demone si era presentato ai nostri occhi in quelle condizioni? Non era normale... qualcuno l'aveva attaccato? Una guerra per il territorio, forse? Qualcuno abbastanza coraggioso da attaccare per primo il nostro nemico?

    Certo, sono sicuro che quello sia il suo piano.
    Ma lo sta attuando nel modo giusto?
    Non mi sembra che le compagnie che ha scelto per i suoi piani siano delle migliori, non trovi?
    Non dovrebbe essere tuo ruolo servirlo? Non hai cercato di ravvisargli la giusta strada?

    -"Giusto"... in che senso? A quanto ne so, grazie alle alleanze di Lord Asmodeous, la sua influenza nell'ultimo decennio è aumentata considerevolmente, così come sono aumentati i profitti ed i sudditi. Quindi... cosa non dovrebbe andare nei suoi piani, mi scusi?

    Augustus decise intanto di proseguire con la sua idea iniziale, portata avanti in parallelo al mio intervento.
    Ma vi fu un cambiamento, improvviso e palese, quando il Demone decise di rispondere alle mie parole: perse la calma. La tranquillità e compostezza che l'avevano accompagnato in ogni istante sembrarono vacillare, mostrando sorpresa e... turbamento?

    -Non ho soddisfatto i desideri del mio Signore e sono stato punito.

    ...cosa?

    « ...il tuo signore? »

    Questa volta non riuscii ad attendere il turno del Numerologo, poiché lo sdegno prese possesso del mio corpo. Il suo signore l'aveva punito?
    Era stato Asmodeus a denudarlo e ridurlo in quelle condizioni? Seppur dinnanzi ai miei occhi avrei dovuto avere qualcuno da considerare come un nemico, con cui mai avrei pensato di empatizzare, provai sgomento e rabbia.

    « Come puoi servire con tanta dedizione un uomo che ti ha fatto questo? »

    Era incomprensibile: in quale mondo una creatura avrebbe mai potuto ridurre in quelle condizioni un presunto alleato? Non erano forse dalla stessa parte? Demoni, bestie immonde... così si erano mostrate ai nostri occhi al Pentauron. E così si ripresentavano ancora al nostro cospetto...

    Il mio collega ti aveva descritto come servo fedele ed attento, forse si sbagliava.
    Dovresti tutelare meglio il tuo signore dalle compagnie sbagliate e dai suggerimenti fraudolenti.
    Ma forse il vero problema è che tu non sei informato dei fatti e certo non vorrei fare una gaffe nei confronti del tuo Signore.
    Se conoscessi davvero i suoi piani e le sue amicizie dovresti conoscere bene chi lo accompagna.
    Io lo conosco e so come si sta muovendo e tu?

    -Sono un umile servo: conosco la mia posizione e so quello che il mio Padrone vuole che sappia. Ma a quanto ne so, ha trovato un ottimo alleato in Clavicus Vile a Najaza. Con lui ha stretto un patto molto conveniente, e costui si è rivelato abbastanza generoso da lasciargli i propri domini, una volta che avrà terminato il suo periodo di soggiorno su Endlos.
    Se mi è concesso dare un'opinione, credo sia il migliore alleato a cui il Padrone potesse aspirare. È concreto, intelligente... e non gli ha mai mancato di rispetto.


    Non riuscivo a seguire i loro discorsi. Per qualche motivo, le mie attenzioni erano oramai rivolte non più alla raccolta di informazioni riguardo Asmodeus, ma alle condizioni di quel servitore.

    -Lo servo perché è il mio Padrone. Il Nobilissimo Conte Asmodeous merita ogni onore e gloria, e non posso fare altro che soddisfarlo. Ne sono più che orgoglioso e felice.

    Qualcosa non andava. Decisamente non andava affatto bene. Quella reazione non era normale, non per come si era sempre presentato finora: si stava facendo del male. Nel rispondere alle mie accuse, quel Demone stava affondando le unghie nella sua stessa pelle.

    « E a te sta realmente bene così? »

    Avevo bisogno di comprendere. Poiché iniziai a sospettare che il legame che quel servitore possedeva nei confronti del suo signore non fosse così devoto e desiderato come aveva sempre affermato. Nessun individuo avrebbe reagito in quel modo, in condizioni normali. Perché infliggersi del dolore fisico? Perché quel comportamento mi appariva così in contrasto con le sue parole?

    « Non è normale quanto ti è successo. Non lo è affatto. »

    Negli occhi di quel demone vidi qualcosa che mi spinse a proseguire.

    « Quel legame può essere spezzato, se lo desideri... Puoi avere una vita migliore di così..»

    Dinnanzi a me non vidi più un nemico a cui estorcere informazioni, ma una persona in difficoltà, bisognosa di aiuto.

    Devo aver fatto male i conti, pensavo che fossi un servitore benvoluto dal tuo Signore, qualcuno che potesse darmi informazioni utili....invece annoveri tra i suoi migliori alleati questo Clavicus, una piccola formica, se confrontati ad altre entità.
    Si vede che il tuo Signore deve aver ben poca considerazione di te se non ti mette a conoscenza delle sue affinità ed alleanze.


    Questa volta addirittura ignorò apertamente il Numerologo...

    Io sono felice di servire il Nobile Asmodeous. Una vita al suo fianco è un onore per un servo infimo come me.

    No... non sei felice, non è un onore quella vita.
    Tremava al suolo...

    « Fermati... »

    Come in preda ad un male incontrollabile, continuava ad infliggersi ferite ad un'intesità tale da risultare insostenibile.
    Dovevo fare qualcosa, dovevamo fare qualcosa!

    « Aciriyar! »

    Al diavolo la missione, avrebbe potuto aspettare! Non avrei sopportato ulteriormente una follia di quella natura.

    « Che cosa gli sta succedendo? Puoi aiutarlo? »

    Mi rivolsi verso le pareti che ci circondavano, cercando la figura del TaruTaru per invitarlo a manifestarsi nella stanza.
    Era come se qualcosa stesse impedendo al Demone di parlare liberamente, costringendolo a ferirsi... o forse era lui stesso ad infliggersi volutamente quelle ferite, per evitare di andare incontro a chissà quale sorte, qualora avesse osato proferir male del suo signore?


    Mana: 110%

    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% a forza, +10% mana e +50% destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)
    • Percezione: auspex di tipo radar
    • Volontà Eroica: mindfuck-alert + trick detector

    Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + 10 frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo
     
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    Numerologia 33: Ricerca


    Come vi ho detto il mio nome è Otto e sono un mercante originario del Presidio Nord. Durante i miei traffici sono venuto a conoscenza dell’influenza che sta guadagnando il vostro padrone e sarei interessato a porgergli i miei servigi.
    Mi dedico alla compravendita di artefatti magici, esseri esotici con abilità particolari per soddisfare ogni richiesta dei miei acquirenti. E quando serve, per i miei clienti speciali, ho anime di prima categoria.
    Purtroppo non sono addentro ai circoli più riservati di Najaza, bazzico per piccolo villaggi, è così non ho mai potuto intercettare il vostro padrone e comprendere di cosa ha bisogno, così da poterglielo offrire.

    Inizia la recita ed il Numerologo cerca il più possibile di calarsi nella parte. Ha scelto il nom di suo padre per rendere più familiare il tutto. La storia e la genealogia è parzialmente vera, solo che ha preso dettagli da familiari, conoscenti e simili.
    L'esca sembra quella giusta, ora però c'è necessità di ottenere qualche informazione in più.
    Come vi ho detto sono sempre stato escluso, per così dire, dai salotti di élite di Najaza. Eppure ho saputo che lì dimorano creature, come il vostro padrone, che hanno accesso a poteri e ricchezze inimmaginabili.
    Diciamo che sarei pronto ad offrire in regalo al vostro Signore la prima partita di anime, in cambio di esser introdotto nei salotti giusti, sapendo chi vuole cosa, così da esser un passo avanti agli altri collaboratori.
    Sapere di cosa si occuperà il vostro Signore, i suoi piani e quello dei suoi esimi colleghi, mi permetterà di offrirgli ciò di cui hanno bisogno prima degli altri.

    La storia dovrebbe essere credibile, come quella di tanti altri. Un Mercante che vuole i giusti agganci per guadagnare di più. Semplice no?
    In realtà si, ma chi ha davanti deve esser dotato di qualche abilità per comprendere le bugie. Giulietta sospira al suo fianco sentendosi battuta al suo stesso gioco. Deve correre ai ripari, nei giorni di preparazione del tutto aveva valutato questa possibilità. In questi casi basta giocare sulle omissioni, più che sulle bugie e così dovrà fare di seguito.
    Otto è mio padre, conosco già il tuo padrone ed ho interesse nel capire cosa stia combinando nel mio Presidio.
    In qualche modo gli appartengo, tutto quello che ti ho detto è vero, puoi fidarti.

    Il fumo gettato negli occhi del mostro, sembra sufficiente, ora deve rincarare la dose e riuscire ad ottenere qualche informazione in più.
    Certo, sono sicuro che quello sia il suo piano.
    Ma lo sta attuando nel modo giusto?
    Non mi sembra che le compagnie che ha scelto per i suoi piani siano delle migliori, non trovi?
    Non dovrebbe essere tuo ruolo servirlo? Non hai cercato di ravvisargli la giusta strada?

    Clavicus Vile, un nome a cui potersi in qualche modo aggrappare. Deve ricordarsi di chiedere a Gildarts se ha notizie in merito. Intanto Firion continua su un filone differente che però sembra portare alcuni frutti. Forse il demone non è poi così contento di lavorare per Asmodeus, forse si può lavorare su quel rapporto sino a romperlo, incrinarlo.
    E così il seguito è tutto finalizzato a questo nuovo obiettivo.
    Raggiunto, forse anche troppo.
    Un crollo, emotivo e mentale, da parte della farfalla. Inaspettato.
    Lascia che Firion chieda aiuto, ma sfruttando il tracollo momentaneo della creatura cede un po' di energia ad uno dei suoi spiriti così da renderlo appena lattiginoso. Lo sguardo oltremondo dello spirito dovrebbe andar a sondare l'interiorità del mostro per comprendere le potenzialità e le abilità.
    Conoscere il nemico, è una mezza vittoria.

    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (x10), Cocoguyan (x1), Tarlo di Kleptein (x2); Lacrima del Re (x2); Pozione dell'Amicizia (x1), Anatema dei Numi, Orologio dell’Eterno Ritorno
    Mana: 110-5=105%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Sussurri - Auspex spiritico, udito e dei legami nel raggio di 30 metri
    Figlio dei Numeri - Istant Casting ed aumento riserva di mana
    Spiriti: Giulietta - Percezione delle invasioni psioniche ed illusorie
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore ed alle malie
    Continuità Spirituale - Telecinesi e cast dai tarocchi
    Velo dell'Anima - Visioni
    Lettura dell’Anima - Radar bugie e Telepatia
    Corazza spiritica - Armatura naturale, PU Resistenza, Levitazione
    Mazzo di tarocchi - Tasca dimensionale

    Attive
    ۸ Numerologia: 7, Analisi
    Attraverso una maggiore comprensione del mondo delle Anime, il Numerologo è ora in grado di studiare approfonditamente queste. Con una adeguata concentrazione, Augustus può richiamare uno spirito ed analizzarlo con attenzione. Lo spirito in questione può essere sia di un vivente sia di un qualsiasi tipo di oggetto. In termini pratici Augustus è in grado di comprendere in maniera sommaria quelle che sono le abilità di chi ha di fronte.
    Tipologia: Attiva
    Consumo: Basso
    Durata: Un turno

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    « Aciriyar! Che cosa gli sta succedendo? Puoi aiutarlo? »

    Manifestandosi prima come del semplice bagliore fosforescente e tramutando poi consistenza, divenendo liquido e poi solido, muovendosi nella loro direzione, una figura minuta prese lentamente forma, assumendo le fattezze dell'esserino con cui il Dio della Magia di Laputa era spesso riconosciuto in vita.
    Piccolo e dai lineamenti tondi -tipici dei Taru-taru laputensi- Aciriyar galleggiava placidamente nell'etere, quasi non avesse peso, visibile ed apparentemente tangibile. Gli spiriti di Augustus avrebbero trovato in lui qualcosa di molto simile alla loro condizione, nonostante la disparità di potere -e di possibilità di agire nel mondo concreto- fossero abissali, segno che doveva trattarsi di un'entità potentissima, già prima del trapasso.

    In ogni caso, pur rispondendo rapidamente al richiamo del Comandante, il piccoletto si limitò ad osservare il prigioniero in crisi per minuti abbondanti, non nascondendo sul visetto grazioso una certa espressione greve.
    Parlò solo quando si sentì sicuro, almeno per ciò che riguardava del discorso generale e tutti i dettagli che aveva notato.

    « Si tratta di un'Acherontia Atropos, detta anche "Farfalla Infernale" » avrebbe iniziato, partendo forse da ovvie constatazioni, tuttavia necessarie come premessa « Nella letteratura arcana, in particolar modo fra i libri proibiti, son descritte come entità demoniache molto particolari, sapete? Anche se, ad esser precisi, la definizione corretta è proprio quella di "anime dannate" »
    Specificò il termine agitando il ditino paffutello con fare sentenzioso, così da chiarire fin da subito che -un tempo- quel tale era vissuto come normale vivente, forse addirittura umano.
    « Sono anime "pregiate" e di grande valore, al punto da essere spesso usate come vanto, per chi ne "possiede" una nel suo seguito, come schiava o prigioniera in qualche teca. Questo perché le modalità con cui le Farfalle Infernali si generano sono estremamente rare e di difficile attuazione »

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    « Sono il risultato dell'esito positivo di tranelli ed insidie di un Demone nei confronti un'anima pia. Alcuni scritti parlano perfino delle anime di eroi e santi, strappate al Paradiso nei loro ultimi istanti di vita. Per questo si tratta di un evento raro: non è facile sporcare le anime salde e forti. Richiede molta abilità, perseveranza e diversi tiri mancini »
    Abbassò quindi lo sguardo sul giovane sofferente, provando pietà nei suoi confronti.
    « Per fare un esempio: se un Demone riuscisse a spingere Firion verso un ultimo atto così deplorevole da nullificare tutto il percorso di giustizia percorso negli anni... allora la sua anima avrebbe tutti gli estremi per tramutarsi in Farfalla Infernale, ed il corruttore ne sarebbe a tutti gli effetti il Padre ed il Padrone. Non importa come ciò si realizza: spesso sono vittime inconsapevoli di tranelli o malintesi che li portano ad impazzire »

    Pronunciata quella verità sconcertante, ricolma di agghiaccianti sottintesi, il Magisterium decise quindi di arrivare al motivo per cui era stato interpellato. Cosa stava accadendo in quegli istanti? Poteva aiutarlo?

    « Il rapporto fra una Farfalla Infernale ed il suo Padrone è perverso, tipico dell'abuso da dipendenza affettiva, e ricorda molto quello che si instaura fra i vampiri più giovani e chi li ha trasformati: attraverso la loro "nascita" viene loro imposto un sentimento identificato dalle vittime come "amore", che le sprona a compiacere il creatore, ma è unidirezionale. Il figlio ama sempre il padre, ma non il contrario. »
    Sospirò.
    « Come ogni legame o alcune maledizioni, esiste un modo per spezzarlo. Imporgli -cioè- un nuovo legame più forte, che distrugga il precedente »

    A quel punto, avrebbe guardato entrambi con insistenza, come a voler osservare quali sarebbero state le loro scelte da quel momento in poi. Dopotutto... lui era una delle loro divinità, oltre che un mentore: li avrebbe sempre consigliati e sorretti, proteggendo il Presidio Errante e chi lo abitava, ma era giusto dar loro la possibilità di scegliere.

    « Su Laputa esisterebbe qualcosa di simile... qualcuno in grado di instaurare un legame in grado di distruggere definitivamente quello dell'Acherontia con il suo Padre, ma dipende tutto da quali sono le vostre intenzioni nei suoi riguardi »
    Attese qualche attimo, scandendo bene le parole ed attendendo la loro decisione.
    « Se salvate quest'anima, la vostra azione sarà considerata un furto dal suo Padrone »

    Turno 4

    Il buon Aciriyar appare in risposta a Firion e gli fornisce delle informazioni. Tentenna sull'ultima parte, perché non conosce ancora le intenzioni di Firion e Augustus. Vi do il modo di prendere una decisione o di fare altre domande, se vi serve. Aciriyar vi parlerà delle modalità di "salvataggio" solo in caso decidiate di tirare adesso questo schiaffo al buon Asmodeous.
    Come ogni scelta nelle mie campagne, hanno tutte pro e contro: se lo salvate, potrebbe diventarvi alleato, ma irriterete Asmodeous, che inizierà a prendervi più seriamente. Se non lo salvate, non otterrete molto altro, ma Asmodeous continuerà a tenere le difese basse, considerandovi insetti di poco conto.

    Augustus -invece- usando l'attiva ottiene queste info (sono le abilità passive della sua scheda).

    Se non è chiaro qualcosa, contattatemi senza problemi.
    _________________________

    Acherontia Atropos

    aKdglYs

    Quasi tutti i popoli tramandano -di generazione in generazione- il culto dei morti e la credenza nella sopravvivenza degli spiriti dopo il trapasso; i segni solitamente attribuiti all'anima di un defunto sono tuttavia moltissimi e variano da tradizione a tradizione, ma ne esistono alcuni accettati universalmente. Un esempio sono farfalle. Queste creature avrebbero la capacità -secondo le credenze popolari- di creare un ponte fra il mondo dei vivi e l'Aldilà... e la dimostrazione giungerebbe dalla loro sensibilità di avvertire tramite l'olfatto -con alcuni giorni di anticipo- la morte di una persona. Non è un caso quindi che le farfalle, ed in particolare alcune razze di falene, sono spesso indicate come annunciatrici di morte.

    Detto ciò, nonostante nelle culture antiche sia detto comune che le anime mortali abbandonino sempre il corpo con l'aspetto di farfalle, esiste comunque una sostanziale distinzione fra quelle diurne e notturne. Mentre le farfalle diurne son spesso anime non ancora ascese -o altre ancora in visita fra i mortali- quelle notturne vantano invece una fama negativa... perché si crede che siano le anime dei dannati.
    Una fra queste è l'Acherontia Atropos, chiamata anche "Sfinge testa di morto". Nonostante non sia famosa per un temperamento particolarmente aggressivo, è sempre e comunque vista come un oscuro presagio e si dice che porti una tremenda sfortuna.
    Si tratta tuttavia di un'anima in pena e la si deve -quindi- semplicemente scacciare dalla casa, non ucciderla.

    Non sono ben chiare le condizioni per tramutarsi -nel regno degli inferi- in tale creatura. Nonostante ciò -essendo di fatto un'anima destinata alla dannazione- esattamente come i diavoli è in grado di percepire le altre anime attorno a lei, fare chiara distinzione fra esseri istintivi e dotati di ragione, comprendere la natura delle anime -per valutare quanto ha senso indurle in tentazione- e di percepire le energie magiche impresse su cose o persone, senza tuttavia comprenderne la tipologia o la portata. Altra abilità di queste anime è quella di riuscire a mostrarsi con un aspetto umano senza la necessità di possedere un corpo, utilizzando semplicemente il proprio - che è concreto.

    [Percezione Magica: 5 | Auspex Spiritico: 5 | Auspex Allineamento: 5 | Scansione Mentale: 5 | Fiuto del Moribondo: 5 | Conoscenze Enciclopediche (demoni): 5 | Spara-balle: 5 | Volo: 5 | Trasfigurazione passiva + attivazione: 6]



    Edited by Drusilia Galanodel - 1/10/2019, 11:31
     
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    Veder comparire finalmente Aciriyar fu rasserenante: non tanto per la consapevolezza di avere al proprio fianco un'entità dalla potenza e conoscenza smisurata, ma per la luce avvolgente che sembrava propagarsi dalla sua figura. Era chiaro di trovarsi al cospetto di una creatura ascesa allo stadio divino, eppure... non era in alcun modo opprimente. Non incuteva timore, non poneva in soggezione; era come la corrente delicata di un vento, che accarezza tutto ciò che raggiunge senza muoverlo od intaccarlo. Trasmetteva sicurezza, un calore avvolgente che trovava il paragone più vicino nell'abbraccio amorevole di un genitore.

    « Si tratta di un'Acherontia Atropos, detta anche "Farfalla Infernale". »

    Quando prese finalmente la parola fu ovvio vedere in lui l'Accademia. La naturalezza con la quale diffondeva la sua conoscenza era tale da risultarmi familiare, come se non si trattasse della prima lezione a cui prendessi parte, ma fossi un discepolo che seguiva fin dal principio gli insegnamenti del Maestro.

    « Nella letteratura arcana, in particolar modo fra i libri proibiti, son descritte come entità demoniache molto particolari, sapete? Anche se, ad esser precisi, la definizione corretta è proprio quella di "anime dannate".
    Sono anime "pregiate" e di grande valore, al punto da essere spesso usate come vanto, per chi ne "possiede" una nel suo seguito, come schiava o prigioniera in qualche teca. Questo perché le modalità con cui le Farfalle Infernali si generano sono estremamente rare e di difficile attuazione »


    Anime pregiate...? L'idea che qualcuno potesse considerare lo spirito di una creatura come un oggetto da possedere ed esporre o vantare era rivoltevole per principio... ma allora a maggior ragione, perché ridurla in quelle condizioni?

    « Sono il risultato dell'esito positivo di tranelli ed insidie di un Demone nei confronti un'anima pia. Alcuni scritti parlano perfino delle anime di eroi e santi, strappate al Paradiso nei loro ultimi istanti di vita. Per questo si tratta di un evento raro: non è facile sporcare le anime salde e forti. Richiede molta abilità, perseveranza e diversi tiri mancini »

    La sensazione di disgusto divenne lampante sul mio volto. E presto ad essa si affiancò la rabbia, il disprezzo più alto per creature che non meritavano altro se non la distruzione. Quale bestia poteva macchiarsi di una simile bassezza?! Corrompere un'anima nobile per ottenere un servitore di valore, di cui farsi vanto?
    Era... un insulto. Un'offesa con cui annientare l'esistenza nobile di una creatura per puro e semplice egoismo!

    « Per fare un esempio: se un Demone riuscisse a spingere Firion verso un ultimo atto così deplorevole da nullificare tutto il percorso di giustizia percorso negli anni... allora la sua anima avrebbe tutti gli estremi per tramutarsi in Farfalla Infernale, ed il corruttore ne sarebbe a tutti gli effetti il Padre ed il Padrone. Non importa come ciò si realizza: spesso sono vittime inconsapevoli di tranelli o malintesi che li portano ad impazzire »

    Quanto di più vile e riprovevole vi potesse essere... fu fin troppo facile per me empatizzare ulterioremente con quella creatura, ancor più di quanto già non accadde in precedenza, di fronte alle sue evidenti sofferenze.
    Era inammissibile.

    « Il rapporto fra una Farfalla Infernale ed il suo Padrone è perverso, tipico dell'abuso da dipendenza affettiva, e ricorda molto quello che si instaura fra i vampiri più giovani e chi li ha trasformati: attraverso la loro "nascita" viene loro imposto un sentimento identificato dalle vittime come "amore", che le sprona a compiacere il creatore, ma è unidirezionale. Il figlio ama sempre il padre, ma non il contrario. »

    Era questo allora che avevo intravisto un istante prima? Una crepa nella dipendenza, un tentativo di porla a tacere per non incorrere nelle conseguenze?

    « Come ogni legame o alcune maledizioni, esiste un modo per spezzarlo. Imporgli -cioè- un nuovo legame più forte, che distrugga il precedente. »

    L'esistenza di una soluzione mi aiutò a riprendere gradualmente il controllo, indirizzando la rabbia verso un raziocinio utile a risolvere quella situazione.
    Un nuovo legame al posto del precedente...?

    « Su Laputa esisterebbe qualcosa di simile... qualcuno in grado di instaurare un legame in grado di distruggere definitivamente quello dell'Acherontia con il suo Padre, ma dipende tutto da quali sono le vostre intenzioni nei suoi riguardi.
    Se salvate quest'anima, la vostra azione sarà considerata un furto dal suo Padrone »


    Le mie iridi castane si spostarono nuovamente sul servitore, tuttora agonizzante contro il suolo. Le labbra si storsero allora lungo un lato, in segno evidente di disappunto... poi spostai lo sguardo verso la figura rassicurante del Dio della Magia, ed infine tornai saldo e deciso sul Numerologo.

    « Forse il suo spirito è oramai dannato e perduto, ma merita ugualmente un destino migliore di questo.
    Una libertà, una rinascita, una seconda occasione. »


    Non avevo alcun dubbio su quale sarebbe dovuta essere la nostra scelta.
    Non avrei chiuso gli occhi dinnanzi al dolore ed alla sofferenza impresse sull'anima di quel servitore.

    « Abbiamo dato vita a questa missione per interrompere le follie di quei demoni: questa è una di quelle.
    Non mi piace l'idea rimuovere una catena per imporne un'altra, ma se questo è l'unico modo... »


    Tornai ad osservare Aciriyar con la speranza di ricevere una risposta rincuorante, in grado di offrire una reale salvezza alla memoria di ciò che fu la farfalla. Se di catena si doveva per forza trattare, che fosse per lui lieta e non stringente...

    « Non temo le conseguenze di questa azione.
    Elaboreremo una nuova strategia, se necessario. Lo affronteremo, se interverrà direttamente per reclamarlo. »


    A quel punto però vi era un nuovo problema di cui avremmo dovuto tener conto:

    « Ma non voglio che questa decisione abbia ripercussioni sull'Accademia o sul Presidio.
    Ti prego di spiegarci come fare, Aciriyar... senza porre a rischio la vostra incolumità. »


    L'intera esistenza di quel rituale, dell'incontro e di ciò che sarebbe accaduto in seguito non sarebbe dovuta essere ricollegabile ad alcun luogo.

    Mana: 110%

    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% a forza, +10% mana e +50% destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)
    • Percezione: auspex di tipo radar
    • Volontà Eroica: mindfuck-alert + trick detector

    Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + 10 frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo
     
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    Numerologia 33: Ricerca


    Le informazioni riportate dallo spirito e quelle esposte dalla divinità tratteggiano una personalità completamente diversa da quella che aveva immaginato il Numerologo.
    Non si aspettava di avere davanti una vittima, ma semplicemente uno dei "tanti" del seguito di un demone, creature viscide ed oscure.
    Deve rivalutare completamente tutta l'impostazione dei suoi piani, perchè a quanto viene spiegato dalla divinità, la creatura che hanno davanti potrebbe essere una chiave di volta inaspettata.
    La voglia di dare uno schiaffo in pieno viso di Asmodeus è grande, enorme, sarebbe pronto ad intervenire anche seduta stante. Però ci sono dei risvolti globali che da Ufficiale non può non tener conto.
    Deve valutare le ritorsioni su ampia scala che il Demone potrebbe attuare.
    Il Numerologo si sta cercando di "avvicinare" al satanasso ormai da mesi, ma ogni approccio gentile, poco invasivo, è risultato infruttoso. Fare un po' di rumore, potrebbe essere la giusta soluzione. Inoltre legando la creatura ad un nuovo "padrone" probabilmente otterranno molte informazioni sul precedente possessore. Tutto è potenzialmente un vantaggio, ma non è una decisione che possono prendere i due Comandanti.
    Sono d'accordo.
    Nonostante gli atti di cui si è macchiata questa farfalla, abbiamo modo di riportarla all'antico splendore.
    Quando si stabilizzerà, poi, potrà spiegarci in dettaglio i piani dell'Arcidemone.
    Inoltre una decisione così forte, questo schiaffo morale, farà capire ad Asmodeus di cosa siamo capaci e che non abbiamo timore ad intraprendere una guerra nei suoi confronti.

    Annuisce verso Firion mentre si tocca al barbetta bianca. In questa forma invecchiata non si sente a proprio agio. Ma per ora preferisce mantenerla per evitare ogni possibile vantaggio se tutto dovesse andare male.
    Dobbiamo convocare l'Alfiere ed il Gran Maestro.
    Le ripercussioni di questa scelta saranno ampie e su vasta scala.
    Non penso che saranno in disaccordo con noi, ma vanno interpellati prima di prendere una decisione.

    Ed intanto aspetta di conoscere le modalità per attuare il rituale.
    Il Magisterium deve restare estraneo ai fatti.

    Equipaggiamento: Mazzo di Tarocchi (x10), Cocoguyan (x1), Tarlo di Kleptein (x2); Lacrima del Re (x2); Pozione dell'Amicizia (x1), Anatema dei Numi, Orologio dell’Eterno Ritorno
    Mana: 105%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Sussurri - Auspex spiritico, udito e dei legami nel raggio di 30 metri
    Figlio dei Numeri - Istant Casting ed aumento riserva di mana
    Spiriti: Giulietta - Percezione delle invasioni psioniche ed illusorie
    Spiriti: Giulietta - Percezione dei pericoli nel raggio di 30 metri
    Condivisione Spiritica - Immunità al dolore ed alle malie
    Continuità Spirituale - Telecinesi e cast dai tarocchi
    Velo dell'Anima - Visioni
    Lettura dell’Anima - Radar bugie e Telepatia
    Corazza spiritica - Armatura naturale, PU Resistenza, Levitazione
    Mazzo di tarocchi - Tasca dimensionale

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    Possiamo asciugare le lacrime e sostituirle con i sorrisi".


    (Leo Buscaglia)


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    Presidio Errante, Endlos.

    « Non temo le conseguenze di questa azione.
    Elaboreremo una nuova strategia, se necessario. Lo affronteremo, se interverrà direttamente per reclamarlo. »

    Aciriyar ascoltò con sguardo vigile ed attento, senza mai permettere al Cavaliere di rivelare quali fossero i propri pensieri a riguardo.
    « Ma non voglio che questa decisione abbia ripercussioni sull'Accademia o sul Presidio.
    Ti prego di spiegarci come fare, Aciriyar... senza porre a rischio la vostra incolumità. »


    Sono d'accordo- continuò Augustus -Nonostante gli atti di cui si è macchiata questa farfalla, abbiamo modo di riportarla all'antico splendore. Quando si stabilizzerà, poi, potrà spiegarci in dettaglio i piani dell'Arcidemone. Inoltre una decisione così forte, questo schiaffo morale, farà capire ad Asmodeus di cosa siamo capaci e che non abbiamo timore ad intraprendere una guerra nei suoi confronti.

    La verità era che -in quella precisa situazione- non esisteva una risposta completamente corretta. Ogni azione avrebbe comportato dei rischi: stava ad uno stratega accorto valutare quali erano maggiormente alla loro portata e quali -invece- andavano assolutamente evitati.

    Dobbiamo convocare l'Alfiere ed il Gran Maestro.
    Le ripercussioni di questa scelta saranno ampie e su vasta scala.
    Non penso che saranno in disaccordo con noi, ma vanno interpellati prima di prendere una decisione.


    « Scelta saggia e più lungimirante di quanto sembra... dato che il vincolo di cui parlo riguarderebbe proprio la loro stirpe »
    Attese alcuni attimi, ponderando bene cosa dire e permettendo loro di metabolizzare la notizia.
    « Mi prenderò personalmente cura del prigioniero finché non tornerà su Laputa la Regina Madre » avrebbe infine dichiarato, consapevole del viaggio di Drusilia nelle terre orientali, in cerca di alleati « Quando sarà possibile, conduceteli da me: spiegherò allora la pratica nel dettaglio, e deciderete assieme se metterla in atto »

    Perché se Asmodeous, fra tutti i demoni esistenti, rientrava davvero nella categoria dei "Diavoli"... l'unico modo per fermarlo era chiedere aiuto ad un Demonio più potente... o alla loro controparte.

    Turno 5

    Scena Masterata conclusa.


     
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