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Tabi no Kami | Turno 4Dopo aver superato campi, poderi e ruderi arrivammo lì dove il signor Panuozzo viveva. La casa era apparentemente in uno stato di abbandono totale: tegole marcescenti, una recinzione decrepita e i muri di mattoni pieni di muschio in alcune parti. Bussammo alla porta più volte senza però ricevere risposta. D'un tratto però fummo richiamati da un saluto gridato « We signori... Buongiorno! » pareva la cadenza di un naufrago e non di un endlossiano "puro". « Avete necessità di qualcosa? Entrate! Entrate! Prego! » esclamò l'uomo. Rimasi un po' stranito dall'estrema accoglienza che ci stava venendo riservata, era insolita. "Decidemmo" di entrare e fummo accolti da un ambiente che poco aveva a che vedere con l'esterno: mobili di legno abbastanza pregiati, ordine e pulizia. L'uomo a quel punto ci fece accomodare e ci offrì il pranzo.
« DOE SONO LE TOTTE CHE AI UBATO?! » sbottò Ren « We, dottore! Sono innocente, non mi faccia male! » rispose subito il signor Panuozzo. Io scoppiai in una fragorosa risata e presi quindi la parola per ristabilire un po' d'ordine « Signor Panuozzo, la ringraziamo per l'ospitalità... Ma abbiamo mangiato da poco » tirai fuori il biglietto da visita che Ren aveva trovato alla Pasticceria e lo porsi all'uomo « Lei sa come ci sia finito questo suo biglietto nella pasticceria "Zucchero"? » « E che tipo di rapporti ha con la pasticceria "Zucchero" o con il suo boss? » chiese conseguentemente Kagayaku. « Oh, questo me lo ricordo! L'ho lasciato in pasticceria! » rigirandosi il bigliettino fra le mani continuò a parlare « Dei clienti mi hanno chiesto se volevo arrotondare lo stipendio con delle consegne a domicilio. Dovevamo prendere delle torte e consegnarle alla nonna di uno di loro... E già che c'ero, ho lasciato un biglietto da visita. Alla fine i soldi non bastano mai! »
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La conversazione andò avanti speditamente e chiesi come fosse questo suo cliente « Beh... so' clienti. Cioè, in realtà non faccio il fattorino con loro. Sono un interprete, sapete! Aiuto i naufraghi che hanno difficoltà con la lingua comune endlossiana. » la cosa si stava facendo interessante « E... niente. 'sti qui so' degli artisti itineranti. Sono su Laputa da poco: si sono accampati proprio in questo girone. Fanno spettacoli e robe così. Uno di loro -Andy- non parla l'endlossiano e lo aiuto io. A chiedermi di aiutarlo con i dolci è stato il fratello Kim. Fanno i contorsionisti: sono atletici e bellocci. » sicuramente non si trattava di Zucchero.
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« Si ricorda cosa ha tradotto? Anche a grandi linee, cosa volevano? » chiesi « Sono artisti, quindi semplicemente traduco quello che ha da dire agli spettatori. In genere sono spiegazioni del proprio numero... E quanto alla questione della nonna, mi hanno solo detto che uno di loro non stava bene, e serviva qualcuno che li aiutasse a ritirare le torte preparate per loro. Di notte, perché di giorno lavorano.
Ho detto si, ci mancherebbe, e mi sono dato da fare! » il racconto divenne ancora più curioso « E stanotte avete fatto visita alla pasticceria "Zucchero", giusto? » « Sisi, è stato stanotte! Ho lasciato pure il biglietto da visita! » ora avevamo una conferma precisa di cosa era accaduto. A quel punto Ren, come un piccolo Buddha dallo sguardo pieno di giustizia divina, sentenziò:« Pottaci da loo. »
SPOILER (clicca per visualizzare)Poteri Passivi
♦ Botanista eccelso: la padronanza degli elementi naturali, gli innumerevoli viaggi e gli incontri con esperti della flora e dei suoi effetti hanno insegnato molto al Viaggiatore rendendolo capace, per esempio, di riconoscere le piante buone da quelle velenose e analizzare quelle a lui sconosciute.
Edited by Kandino - 10/11/2019, 17:13
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"Che stupidi quelli che bevono per dimenticare.
Non conoscono la potenza dell’ oblio di una Sacher Torte con panna montata".
(Nicola Brunialti)
Accampamento degli artisti, Latifondo.
Presidio Errante, Endlos.Terminato il pasto, il gruppo di investigatori -guidati dal signor Panuozzo- si diressero a quello che doveva essere l'accampamento di artisti itineranti di cui avevano discusso poco prima. In una zona di terreno recintata e non coltivata -differentemente dal resto dell'area, riservata alle colture di sussistenza- erano infatti parcheggiate carrozze colorate e piccole tende di tessuto malcucito, differentemente dalla più grande -quella centrale- a righe bianche e rosse e ben tenuta. Forse era anche l'unica realmente impermeabile, in caso di pioggia. Non si trattava comunque di un tendone particolarmente grande: sarebbero riusciti ad entrarci non più di un centinaio di spettatori per volta.
-[...] e quindi mi hanno preso a lavorare... brava gente!- spiegava intanto il buon Gennaro, che da casa sua non aveva mai smesso di parlare, mostrando una notevole capacità polmonare -Sono anche molto attenti alle leggi laputensi, sapete? Ho scoperto che le attività di intrattenimento hanno una fracca di restrizioni, che inserì il precedente Alfiere durante il suo governo... e le pene per i trasgressori di alcune di queste leggi sono davvero pesanti. Ad esempio, devono avere tutti contratti regolari: niente schiavi, sia mai! E nemmeno animali selvatici o che necessitino di esser tenuti in gabbia per interfacciarsi pacificamente con gli spettatori. A volte qualcuno fa spettacoli con cani, gatti o pappagalli, ma devono essere sempre liberi e ben tenuti. Altrimenti finisci in galera... seriamente! Non è concessa nemmeno la cauzione o una riduzione di pena...
Nonostante fosse evidentemente sorpreso da quei dettagli, non ne parlava con disprezzo, ma con l'entusiasmo di un bambino nei confronti di una nuova, fantastica scoperta... o di una pettegola che adora discutere degli altri.
-I miei capi -a scanso di equivoci- hanno deciso di non portarne proprio, di animali. Son tutti acrobati, giocolieri, contorzionisti, pagliacci e mi pare un mago. E quindi... oh, ma cos...?!?!
Preso com'era dal suo cianciare, non si era affatto accorto dell'apparizione di due strani individui in divisa nel proprio gruppo. Probabilmente appartenevano all'esercito regolare, e fu chiaro dalla loro divisa e dai distintivi che mostrarono loro, prima di avvicinarsi al piccolo Ren e... estrarre una spazzola ed un profumo dalla borsa che portavano entrambi alla cintola.
-Regola n° 38, comma 2: gli effluvi di frittura sono dapprima sgradevoli, e poi arruffano il pelo- recitò a memoria uno di loro, mentre l'altro spazzolava il bambino e gli spruzzava del profumo, quasi a voler spiegare la ragione della loro presenza -Vanno neutralizzati immediatamente con una pozione apposita, e riportato il pelo alla naturale morbidezza.
Terminate le loro faccende -che durarono invero pochissimi minuti- i due intrusi abbandonarono il gruppo con la medesima riservatezza con cui erano apparsi, lasciando loro un ricordo, della perplessità ed un intenso profumo ai frutti di bosco e lavanda che proveniva dal bambino.
-... ehm... si. Ecco, dicevo... oh, eccolo lì!- esclamò Gennaro, dopo un breve tragitto trascorso in un silenzio davvero imbarazzante -WE TONIOOO!!!! HO PORTATO DEGLI AMICI!
Urlando e sbracciandosi, come se l'altro non potesse sentirlo o vederlo, Gennaro si rivolse ad un uomo distinto, con un cappello sulla testa, dei baffetti neri e l'aria troppo distinta per essere un contadino. Era seduto su un muretto vicino all'accampamento e mangiava serenamente un panino.
-Vi presento il nostro mago!- annunciò l'interprete, sorridendo entusiasta -Un sacco bravo, ma veramente!
Il suddetto mago -nonostante avesse validi motivi per esserlo- non parve affatto imbarazzato da quella presentazione, forse abituato alla personalità di Gennaro. Mantenendo l'aplomb, rivolse loro un gentile saluto, chinando il capo e portando una mano al cappello.
-Tony Pineapple, al vostro servizio- disse, e la voce era bassa e suadente -Lieto di conoscere gli amici del nostro interprete.. -
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Il famoso Detective aveva preparato tutto: sulla spalla del suo fidato assistente camminava spedito dietro del sospettato numero uno, affiancato al tempo stesso dall'investigatore che portava con se una delle prove più importanti. A quest'ultimo aveva raccomandato di custodire con grande cura ed attenzione il cimelio prelevato preventivamente dalla pasticceria, poiché in campo aperto sarebbe divenuto facile preda del nemico... mentre lui, solito farsi carico del compito più importantissimo e difficilissimo, avrebbe ascoltato ed osservato i movimenti di Gennaro.
Dopotutto, l'aveva cucinato a dovere: terrorizzato come non mai dalla recita del poliziotto cattivo del kitsunino, quell'uomo non aveva mai smesso di parlare! Raccontava tutte le informazioni di cui era in possesso, premurandosi in particolare di evidenziare i rispetto delle leggi... he, chiaro! Parlava con l'Alfiere!
Le leggi sugli animali, volpi in particolare, erano le più severe e restrittive di tutto il Presidio. Ed era giusto così. Fra l'altro, ne aveva appena infranto una: perché non gli aveva offerto un gelato mentre stavano camminando lungo la strada?
Regola n° 38, comma 2: gli effluvi di frittura sono dapprima sgradevoli, e poi arruffano il pelo.
Eccole, le guardie reali sotto copertura. Un'idea geniale della mamma per monitorare il livello di sicurezza intorno al Re di Endlos.
Il grande Detective scese dunque dalla spalla dell'assistente prediletto, un'ottima occasione per far presente dell'infrazione in totale segretezza.
-Niette geato.
Avrebbe sussurrato all'orecchio di uno dei due, mentre loro continuavano la recita spazzolando la coda e profumandolo.
La multa gli sarebbe arrivata a casa nel giro di qualche giorno.
-Vanno neutralizzati immediatamente con una pozione apposita, e riportato il pelo alla naturale morbidezza.
Ecco: quello era un passaggio fondamentale. Non a caso la mamma aveva commissionato quella pozione alla miglior schiera di maghi del Magisterium! Il risultato doveva essere ottimale, massima morbidezza e profumo in una semplice passata.
Alle cure approfondite e super dettagliate avrebbe pensato lei una volta tornato a casa: c'era il bagnetto prima della cena, per rilassare le orecchiette e pulirle da tutti i crimini che avevano risolto, poi il trattamento ammorbidente per la codina, seguito dal massaggio addolcente e la spazzolata rinvigorente. Un rituale importantissimo che doveva essere ripetuto quotidianamente!
-... ehm... si. Ecco, dicevo... oh, eccolo lì!
WE TONIOOO!!!! HO PORTATO DEGLI AMICI!
Erano infine arrivati: la tana del nemico!
-Vi presento il nostro mago! Un sacco bravo, ma veramente!
La piccola Kitsune spostò dunque lo sguardo su quello che divenne rapidamente il sospettato numero 2.
Un mago un sacco bravo, aveva detto?
-He!
Avrebbe ghignato a gran voce, spavaldo: non avevano mai visto suo papà allora! Era risaputo che fosse il mago più potente dell'universo.
-Tony Pineapple, al vostro servizio.
Il volpino allora si avvicinò a lui sicuro di se, guardandolodal basso verso l'altodritto negli occhi.
Sapeva come si sarebbe dovuto comportare con uno come lui.
-Le totte.
Dritto al punto, ma con un incentivo.
-Se mee tonni, ti do autogafo 'oko.
Per un mago apprendista del suo livello, un autografo del più grande mago di tutti i tempi -suo padre Yoko- sarebbe stato un'ottima merce di scambio per le informazioni sulle torte.SPOILER (clicca per visualizzare)Mana: 100%
Passive- Fortuna Sfacciata: [Fortuna Perenne]
- Occhi dell'Innocenza: [Malia di tenerezza]
- Legame con la Fonte: [Immunità agli agenti esterni]
- Voce dell'Innocenza: [Spara-balle]
- Un Piccolo Ladro in Erba: [Passiva di anti-auspex di tipo radar]
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Narrato | Parlato | Pensato
Finalmente partiti da casa del primo sospettato, i 3 colleghi so dirigevano presso quello che pareva essere il loro secondo luogo di interesse, quello dei clienti di Gennaro. Sarebbe stato un viaggio tranquillo, ma l'uomo si iniziò a preoccupare per via della parlantina di Gennaro.
Ma è veramente umano? Non mi pare di averlo visto respirare da un po'
So chiese il ragazzo curioso di quel piccolo uomo, che non sembrava accennare a cedere il suo discorso.
Il ragazzo si cercava di distrarre cercando di guardare attorno, in cerca di uno spiraglio di curiosità così da evitare gli spettegolezzi del buon Gennaro. Una strana voce e la sorpresa di quest'ultimo richiamo l'attenzione di Kagayaku, il quale voltandosi notò un scena molto bizzarra, un paio di uomini sembrarono comparire dal nulla, muniti di profumo e spazzola, utilizzando entrambi gli oggetti sul piccolo volpino. Il ragazzo era più confuso che altro alla vista di tale scena, cercando un minimo di perplessità anche nelle persone accanto a lui, tranquillizandosi leggermente vedendo che non era l'unico confuso. Senza proferire altra parola, i due uomini abbandonarono i loro... servizi di pulizia, scomparendo alla vista. Il ragazzo di voltò in direzione di Tonio, quello che sarebbe presto diventato il secondo sospetto di questo strano caso.
Salve, mi presento immediatamente, il mio nome è Kagayaku, lieto di conoscerla.
Disse pacatamente mentre si avvicinava. Sul punto di riaprire la bocca, il ragazzo fu zittito dai commenti e lo sguardo di sfida del volpino.Trattenere la voglia di coccolarlo si faceva sempre più impegnativa.Si schiarì la voce e continuò
Se non le è di troppo disturbo vorremmo porgli delle domande messere.
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Tabi no Kami | Turno 5Facemmo insieme a Gennaro un bel pezzo di strada, una passeggiatina. L'effluvio di frittura ci seguiva come un mastino bracca la preda. Approfittai del tragitto per sorseggiare una tisana depurativa alla malva con una cannuccetta infilata nella teiera.
Di lì a poco due soldati fecero una toeletta al nostro piccolino. Sinceramente non capii la situazione ma rimasi colpito da tanta gentilezza da parte dell'esercito nei confronti di un dolce infante.
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Arrivati nei pressi dell'accampamento incontrammo un uomo che pareva essere insolitamente fuori luogo. Si trattava, da ciò che disse Panuozzo, del mago del circo. -Buongiorno! Lo salutai dopo le brevi presentazioni.
Decisi di non dire molto altro e attendere degli sviluppi più corposi. Avevo l'estrema necessità di schiarirmi le idee per bene, di fronte ai reali responsabili della faccenda.SPOILER (clicca per visualizzare)Poteri Passivi
♦ Botanista eccelso: la padronanza degli elementi naturali, gli innumerevoli viaggi e gli incontri con esperti della flora e dei suoi effetti hanno insegnato molto al Viaggiatore rendendolo capace, per esempio, di riconoscere le piante buone da quelle velenose e analizzare quelle a lui sconosciute.. -
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"Che stupidi quelli che bevono per dimenticare.
Non conoscono la potenza dell’ oblio di una Sacher Torte con panna montata".
(Nicola Brunialti)Accampamento degli artisti, Latifondo.
Presidio Errante, Endlos.-Le totte- disse il bambino, esibendo un visetto imbronciato ed un'aria convintissima -Se mee tonni, ti do autogafo 'oko.
Tony Pineapple non comprese benissimo a cosa esattamente si riferisse il bambino. Trovandolo tuttavia oltremodo grazioso, decise di posare per un attimo il suo panino ed accontentarlo.
-Vuoi delle torte, giovanotto?- avrebbe domandato, esibendo sicurezza e portamento degni di un professionista dell'intrattenimento -Torte... così?
Muovendo rapidamente le mani, prese il suo cappello, gesticolando appena. Poi ne estrasse una fetta di torta di mele su un piattino plastificato. Ad un secondo movimento, finse che vi fosse qualcosa dietro l'orecchio del bambino, e ne estrasse una forchettina, che gli consegnò come tutto ciò che aveva fatto comparire.
-WEEEEEE CHE BELLO! BRAVOOO!- applaudì Gennaro, evidentemente entusiasta -Questa è quella che fai tu?
Alla domanda, Tony rispose con un quieto cenno d'assenso, tornando serenamente a mangiare. A quel punto, Gennaro spiegò al gruppo che Tony fosse in realtà anche un abile cuoco e preparasse torte di mele a dir poco deliziose. Ovviamente i tempi di un artista di strada son sempre limitati, e per quello raramente il Mago usciva a far commissioni con tutti gli altri.
Salve, mi presento immediatamente, il mio nome è Kagayaku, lieto di conoscerla. Se non le è di troppo disturbo vorremmo porgli delle domande messere.
-Certamente- avrebbe concesso l'uomo, evidentemente in pausa pranzo -Sono a vostra disposizione.. -
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Narrato | Parlato | Pensato
Il ragazzo si mise per terra, distendendo le proprie gambe mentre incrociava le braccia con sguardo puntato sul presunto mago ma chiaramente immerso nei suoi pensieri.
Signor Tony non vorrei rubarle del tempo prezioso per la sua pausa pranzo quindi andrei immediatamente al punto. Siamo degli...
Si guardò attorno, fissando sia Ren che Tabi
... degli ispettori, detective, nuove reclute sisi
Disse iniziando a scuotere la testa, in segno di approvazione verso le sue stesse parole.
Il motivo per cui siamo venuti qua è il recente numero di furti di torte, lei sicuramente ne avrà sentito parlare a giro presumo. Il signor Gennaro ci ha già parlato un pochino della vostra situazione e per confermare i fatti vorrei chiedere anche a lei che tipo di connessioni ha con il qui presente tuttofare. Oltre a ciò, ci sarebbe di grande aiuto sapere cosa ha fatto queste ultime sere! Ovviamente non si senta costretto da queste richieste, ma come avevo già menzionato prima, ogni pezzo di informazione in più ci aiuterà a scoprire l'identità del colpevole e chissà, magari anche acciuffato!
Concluse in una sonora risata, sfruttando l'occasione per dare un'occhiata alle mosse dei suoi colleghi.. -
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Tabi no Kami | Turno 6Tony Pineapple si esibì per noi. Dal cilindro che portava tirò fuori non la classica colomba ma una fetta di torta di mele su un piattino di plastica. Poi, inaspettatamente si avvicinò al più piccolo del gruppo e... Puff! Ecco comparire dal nulla una forchettina per dolci da dietro l'orecchio del bimbo. « Beh ma che spettacolo! » applaudii con vigore e lanciai in aria del tè sfuso in foglia che avevo nella tasca, a mò di coriandoli. « Deve essere davvero buona, fra l'altro! Complimenti! » continuai eccitato. La prestidigitazione mi affascinava sempre e richiedeva abilità davvero sviluppate e sopratutto un'eleganza sopra alla media per non risultare degli sciocchi agli occhi del pubblico. Mi accorsi quasi subito però di un dettaglio inaspettato: perché i nostri cari fratellini avevano la necessità di rubare torte quando avevano un cuoco così bravo nello sfornare torte di mele? Di sicuro avrebbe potuto cucinarne parecchie anche per loro.
Rimasi talmente stranito da quelle coincidenze che mi ammutolii e cercai di tenere alta l'attenzione, limitandomi ad ascoltare. Kagayaku iniziò a parlare, come fosse l'emissario del gruppo, dandomi del preziosissimo tempo per riflettere e analizzare il tutto. « Il motivo per cui siamo venuti qua è il recente numero di furti di torte, lei sicuramente ne avrà sentito parlare a giro presumo. Il signor Gennaro ci ha già parlato un pochino della vostra situazione e per confermare i fatti vorrei chiedere anche a lei che tipo di connessioni ha con il qui presente tuttofare. Oltre a ciò, ci sarebbe di grande aiuto sapere cosa ha fatto queste ultime sere! Ovviamente non si senta costretto da queste richieste, ma come avevo già menzionato prima, ogni pezzo di informazione in più ci aiuterà a scoprire l'identità del colpevole e chissà, magari anche acciuffato! » un'ottima introduzione, dava spazio a possibili errori per Tony, svelava delle informazioni interessanti ma non troppo. Io rimasi in attesa di una risposta, pronto a cogliere dettagli interessanti (e la ricetta della torta di mele di Tony).SPOILER (clicca per visualizzare)Poteri Passivi
♦ Botanista eccelso: la padronanza degli elementi naturali, gli innumerevoli viaggi e gli incontri con esperti della flora e dei suoi effetti hanno insegnato molto al Viaggiatore rendendolo capace, per esempio, di riconoscere le piante buone da quelle velenose e analizzare quelle a lui sconosciute.. -
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Quel mago era chiaramente innocente.
Primo perché gli aveva offerto subito una fetta di torta, mostrando una profonda conoscenza delle leggi Laputensi, oltre che un onorevole rispetto delle stesse. Secondo... perché l'aveva fatta lui. Era risaputo che i pasticceri erano considerati al pari di una classe nobiliare e diretti esponenti del consiglio-segretissimo dell'Alfiere; quello più noioso a cui partecipava Lowarn serviva solo per depistare le attenzioni degli impostori.
E poi... se anche fosse stato quell'uomo il vero ladro di torte, l'avrebbero mai potuto definire un criminale? Avrebbe rubato le torte per poi offrirle in dono al Re Volpino: dov'era l'illecito in tutto ciò? Si era meritato proprio quell'autografo, bravo.
Lasciò dunque il compito al suo assistente di interrogare quell'onestissimo cittadino, nel contempo che il piccolo regnante gustava -e valutava- con grande attenzione la qualità del suo dolce.
Il motivo per cui siamo venuti qua è il recente numero di furti di torte, lei sicuramente ne avrà sentito parlare a giro presumo. Il signor Gennaro ci ha già parlato un pochino della vostra situazione e per confermare i fatti vorrei chiedere anche a lei che tipo di connessioni ha con il qui presente tuttofare. Oltre a ciò, ci sarebbe di grande aiuto sapere cosa ha fatto queste ultime sere! Ovviamente non si senta costretto da queste richieste, ma come avevo già menzionato prima, ogni pezzo di informazione in più ci aiuterà a scoprire l'identità del colpevole e chissà, magari anche acciuffato!
L'apprendista iniziava ad imparare, osservòcol musetto sporco di briciolesilenziosamente il grande detective. Mostrava intraprendenza, ma era chiaro come ancora fosse inesperto nel settore: il tizio che parlava un sacco l'aveva presentato come membro nobiliare appartenente all'elite dei tizi-che-sanno-cucinare-torte, non avevano motivo di dubitare di lui. Specie perché aveva offerto il giusto tributo all'Alfiere. Un dettaglio che non era sfuggito alle orecchie dell'investigatore che, una volta finito del tutto il suo spuntino, prese nuovamente la parola.
-I ladi.
...come si chiamavano?
-Quei co a nonna.
Chiaro, era più semplice identificarli con gli indizi a loro disposizione: quelli che rubavano per la nonna!invece che per l'Alfiere
-Doe sono? PECCHE UBBANO?
Lui era un onesto membro del consiglio-super-segreto, sicuramente li avrebbe aiutati.SPOILER (clicca per visualizzare)Mana: 100%
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- Occhi dell'Innocenza: [Malia di tenerezza]
- Legame con la Fonte: [Immunità agli agenti esterni]
- Voce dell'Innocenza: [Spara-balle]
- Un Piccolo Ladro in Erba: [Passiva di anti-auspex di tipo radar]
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"Che stupidi quelli che bevono per dimenticare.
Non conoscono la potenza dell’ oblio di una Sacher Torte con panna montata".
(Nicola Brunialti)Accampamento degli artisti, Latifondo.
Presidio Errante, Endlos.I signori si presentarono come degli ispettori, ma quel particolare titolo non parve turbare minimamente il signor Tony, che li ascoltò in educato silenzio, prima di rispondere.
Il motivo per cui siamo venuti qua è il recente numero di furti di torte, lei sicuramente ne avrà sentito parlare a giro presumo. Il signor Gennaro ci ha già parlato un pochino della vostra situazione e per confermare i fatti vorrei chiedere anche a lei che tipo di connessioni ha con il qui presente tuttofare. Oltre a ciò, ci sarebbe di grande aiuto sapere cosa ha fatto queste ultime sere! Ovviamente non si senta costretto da queste richieste, ma come avevo già menzionato prima, ogni pezzo di informazione in più ci aiuterà a scoprire l'identità del colpevole e chissà, magari anche acciuffato!
-Mh... no, in realtà non ne sapevo nulla: raramente mi allontano dal nostro accampamento- ammise, e parve sincero -Di sera, dopo gli spettacoli, mi ritiro in tenda, faccio un bagno e preparo la strumentazione per lo spettacolo di magia del giorno dopo. A volte chiamo la mia assistente, nel caso vi siano stati degli errori o delle imprecisioni nell'ultimo spettacolo, così da organizzare degli allenamenti il giorno successivo. Purtroppo non mi intrattengo con i miei colleghi, se non di giorno. Conosco il signor Gennaro perché giorni fa si è introdotto nella mia tenda per portarmi del cibo, dato che non mi sentivo particolarmente bene.
-Confermo tutto- disse la loro guida, annuendo -Mi hanno detto che il mago stava sciupato, quindi gli ho portato delle paste fritte!
Quel breve dialogo sarebbe probabilmente anche continuato, ma il "capo" degli ispettori intervenne prontamente, dicendo la sua.
-I ladi. Quei co a nonna. Doe sono? PECCHE UBBANO?
A quelle domande, Tony Pineapple parve farsi più serio, e sul suo volto fu palese che qualcosa non gli tornasse affatto in quel racconto. Presto lo avrebbe perfino confessato ai presenti.
-Nessuno di noi ha una nonna: siamo tutti orfani.
Giunti a quell'epifania, divenne abbastanza chiaro su chi sarebbero dovuti ricadere tutti i sospetti. Eppure... il Mago non aveva ancora finito.
-Però... evitate di confrontarvi con loro. Sono stati mercenari e, se provocati, possono diventare molto pericolosi. Vi sconsiglio di raggiungerli: c'è un bambino- affermò, preoccupandosi per loro -Penso sia meglio rivolgerci al nostro capo, e denunciare il problema. Cosa ne pensate? Che ci sia un malinteso o meno, lui saprà sicuramente cosa fare!
Edited by Drusilia Galanodel - 12/12/2019, 20:36. -
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-Mh... no, in realtà non ne sapevo nulla: raramente mi allontano dal nostro accampamento
Ovvio, constatò silenziosamente l'inarrivabile Detective: l'innocenza di quell'uomo era stata provata qualche istante prima, deliziandolo con una fetta di torta assolutamente squisita. Uno degli insegnamenti più preziosi che aveva ricevuto nel corso della sua vita, era che la cucina era lo specchio dell'anima; un cuore vile e corrotto non sarebbe mai stato in grado di sfornare dolci degno di tale nome! Solo chi provava amore ed un forte senso del dovere, era in grado dioffrireemanare la giusta dolcezza.
Un giorno anche i suoi assistenti avrebbero compreso i suoi insegnamenti...
E INFATTI:
-Nessuno di noi ha una nonna: siamo tutti orfani.
La superintelligenza del Detective colpiva ancora!
Il dentino aguzzo che spuntava lungo un lato era l'evidente conferma che nessuna delle sue domande era giunta per caso. Aveva capito tutto subito e li aveva smascherati come suo solito. Il caso poteva oramai definirsi risolto, ma...
-Però... evitate di confrontarvi con loro. Sono stati mercenari e, se provocati, possono diventare molto pericolosi. Vi sconsiglio di raggiungerli: c'è un bambino.
-Mh...
Aveva ragione, pensò fra se e se il Detective comprendendo subito la situazione... perché ovviamente non stavano mica parlando di lui, che era oramai grande e bravo. Lo sguardo preoccupato del Kitsunino si soffermò verso l'assistente novello, chiaro soggetto del riferimento. Sarebbe stato troppo rischioso per lui...
-Penso sia meglio rivolgerci al nostro capo, e denunciare il problema. Cosa ne pensate? Che ci sia un malinteso o meno, lui saprà sicuramente cosa fare!
La proposta del mago era ragionevole. Appartenendo poi all'elitaria classe dei pasticceri, era certo che su di lui si poteva fare affidamento.
Si voltò in direzione dei suoi assistenti, annuendo con forza e convinzione.
-Lui è bavo.
A quel punto sarebbe stata chiara la sua posizione, ma avrebbe lasciato loro l'onore di comunicare la scelta.SPOILER (clicca per visualizzare)Mana: 100%
Passive- Fortuna Sfacciata: [Fortuna Perenne]
- Occhi dell'Innocenza: [Malia di tenerezza]
- Legame con la Fonte: [Immunità agli agenti esterni]
- Voce dell'Innocenza: [Spara-balle]
- Un Piccolo Ladro in Erba: [Passiva di anti-auspex di tipo radar]
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Tabi no Kami | Turno 7« Mh... no, in realtà non ne sapevo nulla: raramente mi allontano dal nostro accampamento » il prestigiatore pareva essere davvero sincero, non dava nemmeno l'impressione di essere ciò che invece faceva di mestiere: un mentitore professionista. Ingannava le folle sul palco ma con noi si stava dimostrando onesto. Il nostro piccolo boss prese la parola « I ladi. Quei co a nonna. Doe sono? PECCHE UBBANO? » dritto al punto... Il ragazzetto ci sapeva fare, dopotutto. Io mi misi a ridacchiare sotto ai baffi. A differenza mia Pineapple divenne scuro in volto e si fece molto più serio, qualcosa non andava « Nessuno di noi ha una nonna: siamo tutti orfani. »
Questo cambiava sicuramente le carte in tavola. I fratelli avevano mentito spudoratamente a Gennaro per convincerlo senza coinvolgerlo troppo. Una bugia del genere, se avesse un sapore, saprebbe di tè lasciato troppo in infusione: una bugia acida e sgradevole, una menzogna che rovina una persona equilibrata, forse un po' ingenua. Avevano fatto compiere a Gennaro un crimine senza che lui lo sapesse minimamente.
« Però... evitate di confrontarvi con loro. Sono stati mercenari e, se provocati, possono diventare molto pericolosi. Vi sconsiglio di raggiungerli: c'è un bambino » in effetti affrontare due furfanti e proteggere un piccolino non era cosa da poco, farlo in due poi era da pazzi. Oltre a ciò non conoscevo minimamente le capacità di Kagayaku e io ero ormai fuori allenamento da un pezzo. Tony consigliò quindi di confrontarci con il loro capo « Credo che la sua sia l'alternativa migliore... Certo, non è da escludere che anche il suo capo sia coinvolto ma potrebbe anche andarci bene, dopotutto » guardai negli occhi il bimbo, annuii in risposta al suo cenno e gli sorrisi per fargli capire che tutto sarebbe filato liscio.SPOILER (clicca per visualizzare)Poteri Passivi
♦ Botanista eccelso: la padronanza degli elementi naturali, gli innumerevoli viaggi e gli incontri con esperti della flora e dei suoi effetti hanno insegnato molto al Viaggiatore rendendolo capace, per esempio, di riconoscere le piante buone da quelle velenose e analizzare quelle a lui sconosciute.. -
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Narrato | Parlato | Pensato
Più ascoltava le parole dell'uomo, più vene spuntavano sul lato del cranio del ragazzo. Non si sentiva talmente preso in giro da quando quasi si fece ammazzare nelle terre del Nord, per tornare poi a mani vuote. Una volta che qualche paio di vene erano molto evidenti sul lato del viso, iniziò a stringere le proprie braccia pensando al da farsi. Solamente la voce di Ren e la risposta di Kami lo fecero tornare in sé. Non sapeva molto di loro, e nel peggiore dei casi si sarebbe ritrovato a proteggere due persone innocenti da un minimo di due psicopatici ruba torte. Sospirò, allentando la presa e così facendo, le vene iniziarono a loro volta a placarsi.
Si... decisamente meglio parlare con il vostro capo qua e sentire anche il suo parere a riguardo. Grazie mille signor Tony, ci è stato di grande aiuto! Saprebbe anche indicarci dove si trova al momento?
Proferì il ragazzo con un candido sorriso. Attese il responso e si alzò, rivolgendosi ai suoi colleghi.
Sarà meglio avviarsi, prima parliamo con il capo, prima ci possiamo gustare la nostra torta in pace~
Disse l'armadio biondo, scuotendosi i vestiti da terra o polvere, pronto a parlare con il boss dell'accampamento.. -
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"Che stupidi quelli che bevono per dimenticare.
Non conoscono la potenza dell’ oblio di una Sacher Torte con panna montata".
(Nicola Brunialti)Accampamento degli artisti, Latifondo.
Presidio Errante, Endlos.Accogliendo la volontà comune di assicurare dei malfattori alla giustizia evitando di mettere nei guai un bambino, Tony tirò un sospiro di sollievo, facendo loro strada alla roulotte del capo.
Si trattava di un carretto curiosamente arredato come un ufficio, con una scrivania ricoperta da molte scartoffie -probabilmente permessi e contratti pubblicitari- ed altrettante monete, tutte ordinatamente richiuse in borselli impilati fra loro. Nonostante fosse ovvio che esistesse una qualche zona contabile in una compagnia di strada itinerante, l'occhio dei più esperti -o di chi era in grado di far di conto- avrebbe comunque notato che il numero di fiorini fosse insolitamente elevato per quelle che erano le condizioni di strutture e lavoratori. Che facessero beneficenza agli orfani? Oppure il capo era uno sfruttatore?
-Chiedo perdono per il disturbo, Signor Beef- avrebbe introdotto Tony -Ma son qui per parlare di una faccenda che ci riguarda tutti...
A scocchiargli un'occhiata fugace -quasi distratta- fu un omone baffuto e corpulento, ma non dello stesso genere del signor Zucchero: nonostante l'ampia veste, era abbastanza evidente la sua muscolatura massiccia. Non magro quanto un atleta, piuttosto simile ad un pasciuto boscaiolo, si differenziava dagli onesti taglialegna per il numero quasi imbarazzante di gioielli indossati. Nulla di troppo costoso, ma decisamente pacchiano.
Aveva i capelli brizzolati, e forse lo sarebbe stata anche la barba, se non l'avesse ridotta ad una striscia sottile, tuttavia ben visibile sulle labbra.
-Temo che Andy e Kim abbiano iniziato a darsi ai furti. Sapevo che erano teste calde, ma francamente questo è troppo: i signori qui con me si son scomodati a venire nel nostro accampamento perché son state mosse delle denunce, e pare che le tracce conducano a loro due...- avrebbe spiegato brevemente -Non vorrei che il loro errore ricada su tutti noi. Per questo mi rivolgo a voi, così che possiate aiutare gli investigatori nelle indagini, e tuteliate chi non ha nulla a che vedere con certi atti criminali.
Il loro capo attese qualche attimo in insondabile silenzio, carezzandosi la mascella squadrata e ben delineata, riflettendo su quella novità piombatagli fra capo e collo. Poi, senza aggiungere molto, prese un foglio di pergamena, intinse un pennino, ed iniziò scrivere qualcosa con molta calma.
-Non sembrano dell'Esercito Errante. Son venuti qui in via non ufficiale?
-Non... non saprei. Immagino di no.
-E questa teoria è soltanto loro, giusto?
-Beh, anche la mia, in realtà.
-Pure la mia!
Isolato dal centro delle conversazioni, Gennaro s'intromise nella conversazione per appoggiare le parole dell'amico Tony, salvo poi essere zittito da un'occhiataccia del Capo.
-Capisco.
In quello che sembrò un giochetto di magia -o un trucchetto da prestigiatori- il Signor Beef accartocciò la pergamena una volta che ebbe terminato la frase. Questa si appallottolò prima, per poi districarsi nella graziosa forma di un volatile creato con la tecnica degli origami e... volare via. Fuori dalla finestra del carretto.
-Immagino di non dover lasciare testimoni.
Il gruppo non ebbe molto tempo di reagire o interrogarsi: in pochi attimi la sedia su cui era accomodato il capo di quel gruppo di circensi finì dritta sulla testa di Gennaro, spaccandosi a metà e facendolo capitombolare a terra. Vi fu dello sconcerto, seguito dall'agghiacciante consapevolezza che il poveraccio non si muoveva più.
-SCAPPATE, PRESTO!- urlò Tony frapponendosi fra il gruppo di investigatori ed il Signor Beef -Fuggite e fermate quel messaggio!
Intanto, l'uccellino di origami aveva appena superato lo steccato, appena fuori dalla carrozza.. -
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Ancor prima che quell'uomo -il presunto capo del pasticcere Tony- aprisse la bocca, Ren aveva chiara la situazione: si trattava di un criminale della peggior specie. Forse ai suoi assistenti sarebbe apparso come un uomo qualunque, ma un occhio esperto come il suo avrebbe notato immediatamente i tratti distintivi del classico malfattore che sperava di arricchirsi alle spalle del governo di Laputa.
Primo su tutti: la montagna di monete presenti sulla scrivania. Tutti sapevano che la moneta di scambio principale del suo regno erano le caramelle, non certo quelle finte cianfrusaglie dorate.
Secondo, prova ancor più schiacciante ed inconfutabile: era ciccione. In un presidio dove la mamma costringeva tutti all'addestramento militare, necessario per permettere a qualunque cittadino di difendere la vita del Re Volpino in ogni circostanza, l'unico modo per ingrassare era proprio non pagare le tasse. Ovvero privare l'Alfiere del tributo in caramelle, per mangiarle lui in prima persona. Ecco perché la scrivania pullulava di monete e non di dolci... li aveva già finiti tutti.
E a nulla era servita la buona volontà di un onesto cittadino come il mago-fan-del-papà, che aveva provato a prendere le loro difese.
-Immagino di non dover lasciare testimoni.
Gli occhi del kitsunino si assottigliarono nella massima manifestazione di disprezzo ed indignazione... ancor più quando una sedia venne lanciata contro l'uomo del fritto.
A quel punto tutto sarebbe cambiato.
Tu...
Sei...
MOTTO.
Non appena la mamma e zia Shantotto avrebbero scoperto che quel tipo puzzolente aveva attentato alla vita del Re di Endlos, nessuno l'avrebbe potuto salvare da un destino peggiore della morte stessa! Oh, se l'avrebbe capito a breve... oh, se avrebbe supplicato perdono...
...ma non l'avrebbe ottenuto.
-No sevve l'eseccito.
Avrebbe dunque annunciato in direzione del villano, preparando il colpo di scena che nessuno si sarebbe mai aspettato. Perché in quel preciso istante la piccola volpe avrebbe prelevato prima gli occhiali da sole dal suo volto, per gettarli lungo un lato, ed allo stesso modo si sarebbe levato il cappello da investigatore, per infineinciamparesfilare il lungo impermeabile da detective.
La sua vera identità era ora sotto gli occhi di tutti.
-PECCHE IO SOO L'AFFIERE.
Il colpo di scena lasciò tutti i presenti di stucco. Come era possibile che nessuno se ne era accorto fino a quel momento?! Avevano di fianco a loro non solo il miglior detective del semipiano endlossiano... ma anche il loro stesso Signore e Protettore??
Ebbene sì. Perché lui, a differenza di Lowann, era un Re umile. Un Re che camminava fra la gente, che passeggiava fra di loro e rischiava la sua stessa vita per aiutarli.
-Appendista.
Per questo non si sarebbe tirato indietro proprio ora.
Si rivolse allora ad uno dei suoi assistenti, per poi indicare con il ditino sentenzioso quella piccola cosa che volò fuori dalla finestra.
-Techica segheta del voppino voante.
Era giunto il momento di deliziare i presenti della sua nuova tecnica segreta, studiata proprio per risolvere situazioni in cui non vi era tempo per ragionare.
Dunque si mise in posa, allargando le braccia per essere preso, sollevato e lanciato con convinzione verso il bersaglio.
Le orecchie a quel punto sarebbero state le sue ali, mentre la coda avrebbe guidato con precisione la direzione.
Quel coso volante non aveva scampo.SPOILER (clicca per visualizzare)Mana: 100%
Passive- Fortuna Sfacciata: [Fortuna Perenne]
- Occhi dell'Innocenza: [Malia di tenerezza]
- Legame con la Fonte: [Immunità agli agenti esterni]
- Voce dell'Innocenza: [Spara-balle]
- Un Piccolo Ladro in Erba: [Passiva di anti-auspex di tipo radar]
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[H] The Greedy Thief |
