[H] Baptism

"Il battezzato subisce una segreta ma potentissima operazione,
per la quale egli viene sollevato all’ordine soprannaturale,
vien posto in comunicazione con Dio".

(Antonio Rosmini)

Magisterium, Città Alta.
Presidio Errante, Endlos.

Mentre sentiva il respiro farsi sempre più pesante a causa dell'umidità di quei luoghi, più distante dai raggi del sole di quanto non lo fosse solitamente a Najaza, Emeraude teneva il capo chino e lo sguardo fisso sulle proprie ginocchia, immobile come una statua.
Superstite di numerose notti insonni -ormai privo dell'umanità che gli era stata sottratta con la propria morte- il Demone si domandava cosa ne sarebbe stato di lui. I suoi aguzzini avevano provato a porgli domande sul suo Signore, ma era riuscito a non dare loro dettagli particolarmente scomodi; aveva a quel punto sospettato di essere rimasto in vita in previsione di una qualche tortura... eppure nessuno si era presentato nei giorni seguenti.



Rivedendo le proprie supposizioni, aveva quindi temuto di essere ritenuto un ostaggio, ma -perfettamente cosciente della propria posizione e delle necessità del Padrone- sapeva che nessuno sarebbe accorso con un riscatto per la sua liberazione. Da che aveva memoria, era sempre stato considerato un peso, un "errore". Non era quindi improbabile che il Satana dell'Ingordigia avesse piuttosto spinto le trattative verso un "nulla di fatto", e quindi usato la morte di un servitore come punto di partenza per una qualche pretesa nei confronti del nemico.
Dopotutto, era comodo e di semplice attuazione, oltre che molto vantaggioso. Così comodo che, se anche lo avessero liberato e riportato su Najaza, il Nobile Asmodeous lo avrebbe -quasi certamente- ucciso comunque, rendendo pubblica la notizia di averlo trovato già morto, così da incolpare i rapitori.



« Sono tornati »

Un sussurro lo scosse, ridestandolo dai suoi pensieri funesti ed agitati.
Sollevando appena il capo, si guardò intorno, ma non vide nessuno. Poi -finalmente- vide la porta della sua prigione aprirsi, diffondendo un cigolio sinistro e penetrante. Apparvero le stesse anime che -tempo prima- lo avevano sottoposto ad interrogatorio... più due, a lui del tutto nuove: una donna ed un ragazzino. Entrambi di bell'aspetto e dall'evidente somiglianza, emanavano una strana ed impercettibile luce che -dovette ammetterlo a sé stesso- lo metteva estremamente a disagio, ispirandogli avversione e pericolo.
Chi erano? Perché erano li?



Al loro arrivo fece seguito un lungo e pesantissimo silenzio, durante il quale il ragazzetto non riuscì nemmeno a tenere lo sguardo fisso su di lui, preferendo osservarsi le punte delle scarpe. La donna -invece- arrossì violentemente, alternando evidenti espressioni di imbarazzo ad occhiate fugaci e decisamente interrogative.

-Ok, noto di essermi persa delle cose, durante la mia assenza- avrebbe infine rotto il silenzio, rivolgendosi ai due rapitori -Avrei molto da dire, ma immagino che debba partire dalla cosa più evidente...
Attese qualche attimo, visibilmente in difficoltà, cercando di trovare le parole giuste.
-...perché avete rinchiuso un uomo nudo nelle segrete del Magisterium?

"Il battezzato subisce una segreta ma potentissima operazione,
per la quale egli viene sollevato all’ordine soprannaturale,
vien posto in comunicazione con Dio".

(Antonio Rosmini)

Magisterium, Città Alta.
Presidio Errante, Endlos.

« E' lui. L'abbiamo richiamato utilizzando il fiore che mi aveva donato, nel tentativo di estrapolare alcune informazioni riguardo il suo signore e... beh, si è presentato così. In forma umana, nudo e con evidenti segni di violenza sul corpo. »
Drusilia ascoltò in silenzio quanto avesse da riferirle il capo dell'Esercito laputense. Nonostante la faccenda e le decisioni di un Ufficiale non la riguardassero più in modo troppo "diretto" -come invece era per Lowarn- si lasciò comunque sfuggire un lieve sorriso, che ben lasciava intuire una non indifferente punta d'orgoglio.
« [...] Anche se quest'uomo appartiene ora alle schiere nemiche, non posso restare impassibile. Abbiamo abolito la schiavitù su Laputa, lottiamo ogni giorno nel nostro semipiano contro i demoni ed ogni altra ingiustizia... non posso voltarmi dall'altra parte e far finta di nulla.
Merita un destino migliore di questo. »

A quelle dichiarazioni, Lowarn Galanodel sollevò rapidamente lo sguardo sulla madre, come spinto dalla volontà di fare un appunto, ma fu presto intercettato dalla mano di Drusilia, che si posò sulla sua spalla, così da calmarlo ed invitarlo ad attendere, prima di prender parola.

-Purtroppo non abbiamo ottenuto molte informazioni. Qualche nome su cui indagare e situazioni da approfondire più nel dettaglio, ma nulla di realmente utile- fu poi il turno di Augustus, e le sue argomentazioni furono ben diverse da quelle di Firion, sebbene convergenti nell'eventualità di un qualche atto pratico - [...] L'idea di poter restituire a quei demoni un piccolo affronto è già qualcosa che mi rende felice; ma cosa più importante è che abbiamo modo di salvare quest'anima pura e dimostrare che c'è redenzione, c'è modo di affrontare il nemico non necessariamente con tenebre, ma anche con qualcosa di più "giusto".
Ci esporremo, diventeremo un nemico evidente, apriremo ad una guerra a campo aperto...ma dopo mesi di indagini posso dire che tutto ciò che potevamo ottenere, lo abbiamo raccolto ed è veramente un raccolto magro.

-Un'anima infernale non è mai pura, e merita sempre la sua condanna.
Il commento dell'Alfiere, piombato in quel discorso come un fulmine a ciel sereno, fu stranamente duro, nonostante lo avesse effettivamente pronunciato con i suoi soliti toni garbati ed una postura che tutto lasciava intuire, fuorché un qualche tipo di aggressività o sentimento negativo.
-Le leggi universali non sono arbitrarie per loro stessa natura, o il mondo collasserebbe...
-...e non è detto che essere la vittima di qualcuno ti renda necessariamente ed universalmente innocente.

Fu forse strano vedere entrambi così fermi riguardo quel punto, e per uno spettatore esterno sarebbe probabilmente parso come il semplice effetto dell'educazione impartita da una madre al suo primogenito. Eppure... i discorsi di Lowarn erano squisitamente "tecnici", risultato di studi e confronti a Palanthas con altri studiosi e luminari riguardo i più disparati argomenti, anche -e spesso- diversi dalla "semplice" musica, di cui era Corona.
Drusilia, invece, parlava per semplice esperienza... e per ferma convinzione che nessun movente potesse giustificare un'azione negativa, ma solo spiegarla. Capitava a chiunque di sbagliare, ma bisognava comunque accettare la realtà dei fatti, e cioè che non era in alcun modo possibile tornare indietro e cancellare qualcosa, ma solo andare avanti e cercare di correggersi, se ve ne era la possibilità.
-Questo eroe ha goduto del Libero Arbitrio fino al suo ultimo istante di vita: un demone è forse riuscito ad ingannarlo, ma a compiere peccato è stata la vittima, qualunque cosa abbia fatto. Per questo è finita all'inferno. Per questo, se vogliamo combattere Asmodeous e quelli come lui, non dobbiamo mai perdere la via, e rimanere saldi e concentrati. Non sono ammesse "leggerezze": ne va della nostra anima, oltre che della nostra vita.
Quell'eroe -evidentemente- non aveva avuto una seconda occasione.
Ma la prima, si. Esattamente come loro.

« Rendete onore al vostro sangue con queste parole: è per questo che abbiamo bisogno di voi » a rispondere alla Regina Madre non furono gli interlocutori, ma l'unica presenza rimasta celata fino a quel momento: galleggiando a mezz'aria, Aciriyar si manifestò, gentile e sorridente come sempre « Le abilità di controllo dei corpi attraverso la possessione, o delle anime attraverso i "contratti", sono tipiche dei demoni infernali, ma -in realtà- sono il lascito degli Angeli Caduti alle forze del Male. »
Spiegò con calma, osservando tutti i presenti, per poi concentrarsi sulla madre ed il figlio.
« Questo vuol dire che gli Angeli dispongono delle stesse armi, nonostante le utilizzino in modo molto diverso. La possessione avviene sempre con il consenso del posseduto... ed i contratti generano un rapporto di reciproco e costruttivo scambio, non di sfruttamento. I Galanodel hanno ereditato le stesse abilità, le hanno usate nei secoli passati, e per gerarchia sono superiori al demone Asmodeous, che di nascita fu un semplice umano. Questo da a voi la possibilità di annullare il contratto che il demone stipulò attraverso l'azione peccaminosa con questa creatura, sostituendolo con uno più potente, che prende il nome di "Battesimo". »
Attese qualche attimo, così da dare loro modo di comprendere al meglio quanto avesse da dire.
« Ingerendo la piuma di uno di voi, il battezzato legherà indissolubilmente il proprio Destino al vostro. Otterrà benefici, diversi per ogni creatura, ma la morte dell'Angelo implicherà anche la fine della sua esistenza, ragion per cui sarà suo interesse proteggerlo o sostenerlo »
-Questo tipo di contratto non implica possibilità di controllare la creatura?
« No. I Galanodel lo facevano nei secoli passati, e lo fanno oggi anche i Demoni, ma utilizzando altri mezzi di manipolazione. Il Battesimo in sé -come accade per buona parte dei Contratti- non annienta l'arbitrio dei battezzati. »
-Quindi... se questa creatura fosse realmente fedele ad Asmodeous o soffrisse di una qualche Sindrome di Stoccolma, o se ormai vedesse il mondo distorto quanto lo è stata la sua vita all'Inferno... nulla lo fermerebbe da un atto infido, perverso o suicida contro l'Angelo che lo ha Battezzato, e con il quale potrebbe prima o poi rimanere solo, giusto?
« Corretto. »

Il silenzio calò a quelle amare verità. Se da un lato vi erano nobili intenzioni, il numero di eventualità sfavorevoli era più alto di quanto sembrasse in precedenza. Ciò nonostante, né Drusilia e nemmeno Lowarn avevano intenzione di abbandonarlo. Perché le vittime andavano sempre salvate... a prescindere da quale fosse il loro passato.

-Mamma...- disse l'Alfiere -Penso che Asmodeous sia già un nostro nemico. Sono morte tante persone alla Prima... e non ho paura di salvare quest'anima. Non cambierebbe molto dalla situazione attuale... credo.
-Si, cambierebbe- rispose Drusilia, posando lo sguardo smeraldino sulla Farfalla Infernale -La Volontà dell'Alfiere Errante è tuttavia legge, quindi lo salveremo, se questo è quello che desideri. Chiedo tuttavia che sia rispettata una condizione, se mi è concessa.
Attese pochi attimi, ottenendo l'invito dell'Alfiere a proseguire, con un lieve gesto del capo.
-Che sia io a battezzarlo- lo disse con ferma convinzione, esattamente la stessa che fu ben visibile nel momento in cui comunicò loro la Volontà di abdicare -Preferirei che nessuno presente alla Prima in uno schieramento diverso dal nostro possa gestire o influenzare indisturbato la politica del Presidio Errante, e la carica dell'Alfiere non deve essere assolutamente collegata direttamente a queste persone. Io ho già il Re del Tempo: un demone di rango basso in aggiunta non mi danneggerà più di quanto non lo sia adesso.

A quel punto, evidentemente in difficoltà, Lowarn si voltò verso Augustus e Firion.
-...voi cosa ne pensate?

"Il battezzato subisce una segreta ma potentissima operazione,
per la quale egli viene sollevato all’ordine soprannaturale,
vien posto in comunicazione con Dio".

(Antonio Rosmini)

Magisterium, Città Alta.
Presidio Errante, Endlos.

« ...mi dispiace.
Continui a farti carico dei nostri problemi, a dover rispondere delle nostre azioni e scelte.
Non è giusto... »

Augustus -appunto a parte- fu fondamentalmente dell'idea della Regina Madre, che avrebbe anche potuto approfondire la faccenda sulla corruzione delle anime, spiegargli che non si riferiva ad una macchia grigia o piccina quando parlava di dannazione eterna, piuttosto qualcosa di molto grave... ma ritenne che non fosse il luogo ed il momento adatto a confrontarsi riguardo l'etica, leggi cosmiche o religione. Inoltre si trattava di argomenti molto delicati, personali, ed era anche a conoscenza di una percezione delle cose fondamentalmente diversa fra Galanodel ed esseri umani: se avesse continuato su quella via, sarebbero naufragati in discorsi senza fine, sicuramente interessanti, ma che li avrebbero rallentati ulteriormente.
« Forse lui non sarà un problema, ma se Asmodeus decidesse di reagire direttamente nei tuoi confronti? »
Firion -invece- parve tentennare. Empatico e caritatevole come si era sempre mostrato, ebbe per la Dama del Vento il suo primo pensiero, e Drusilia lo ringraziò con un sorriso colmo di gratitudine. A prescindere dai timori, avrebbero comunque proseguito con il loro piano -si trattava della loro unica arma, dopotutto- ma quel gesto la fece sentire meglio e più leggera.
« Aciriyar, il vecchio padrone sarebbe al corrente dell'identità di Drusilia? Sarebbe possibile, in ogni caso, offuscare il loro legame o -ancor meglio- dirottarne le attenzioni altrove? »

« Non posso saperlo con certezza, mi spiace » rispose il Magisterium, muovendo la boccuccia e mostrando un'espressione dispiaciuta « Dipende da quanto il Padrone abbia deciso di controllare i suoi movimenti. Esistono migliaia di incantesimi di localizzazione e... che sappia chi lo ha "rubato" è una delle eventualità. Possiamo però sperare non lo sappia, dato che non è venuto ancora a reclamarlo... ma non possiamo esserne certi »

-Mi va bene comunque- rispose Drusilia, dopo un lungo sospiro -Francamente non sono in una posizione vantaggiosa: ho già parecchi nemici in quello schieramento. Lo stesso impresario del Circus Diabolique sembrava avere qualcosa di personale contro di me... e non credo cambi molto la mia situazione, attirando le ire di un altro mostro.
Fece spallucce, cercando di minimizzare, nella speranza di tranquillizzare Firion.
-E poi... ho il Re del Tempo- continuò -Non mi fido di lui, ma ha parlato di un certo livello di protezione nei miei riguardi e... fino ad ora ha sempre mantenuto la parola data. Non credo verrebbe realmente a salvarmi, ma che qualcuno possa attentare alla "promessa sposa" potrebbe generare un conflitto di interessi fra diavoli. Potrebbero perfino scontrarsi... e uno dei due potrebbe morire.
... il che non era un male, a prescindere dal nome della vittima.
Ovviamente, quella era solo la migliore delle ipotesi: ve ne erano una infinità di meno piacevoli e più sanguinose ma... erano comunque in guerra, ed ogni stratega doveva sempre bilanciare il rapporto di rischio e resa, ad ogni sua azione.

-Dovremo aggrapparci alla razionalità e sperare vada tutto per il meglio, come sempre.
Terminò il discorso con un lieve bacio sulla guancia del Comandante ed un'amichevole pacca sulle spalle, come incoraggiamento. Poi si rivolse ad Aciriyar.
-Sono pronta. Insegnami pure questo rituale!

Più tardi...

Il rito del Battesimo non si rivelò affatto semplice. Innanzitutto, si trattava fondamentalmente di un canto: aveva versi ed una particolare intonazione da assumere. Altro problema era il linguaggio usato: si trattava di enochiano, lingua angelica dalle particolari proprietà magiche e dalla pronuncia affatto semplice, al punto che Drusilia dovette ripetere i versi almeno una quindicina di volte, prima di memorizzarli.
In tutto ciò, avrebbe dovuto rendere tangibili le sue tre ali bianche e luminose, strapparsi una piuma e ferirsi, intingendola nel proprio sangue. Solo allora avrebbe dovuto darla in pasto alla Farfalla Infernale, costretta in ginocchio e con la bocca aperta da un incantesimo di Aciriyar a causa dei suoi continui tentativi di dimenarsi, ferirsi e rifiutare di mangiare.

La cosa che tuttavia avrebbe incuriosito entrambi gli Ufficiali fu che, terminata la pratica, non ebbero memoria di quanto accaduto. Sapevano cosa era appena successo e in cosa consisteva, ma fu come se le loro menti non avessero immagazzinato il rito, e soprattutto il canto in enochiano.

Nessuno ne fece parola sul momento, troppo impegnati ad osservare gli effetti del rituale, che si manifestarono immediatamente dopo: la Farfalla Infernale prese a contorcersi, schiumando dalla bocca come in una crisi epilettica. Poi la schiuma assunse inquietanti sfumature grigiastre, fino a colorarsi di petrolio. Vomitò la melma per terra, e quando Drusilia lanciò uno sguardo perplesso allo spirito del Magisterium, lui annuì con aria tranquilla, dicendole che era il suo modo per "espellere" la sua precedente catena.
Per gli spettatori fu comunque abbastanza strano, a tratti parecchio disgustoso e decisamente disturbante. Nonostante ciò, terminata quella "crisi" -che durò circa tre minuti- Emeraude parve improvvisamente tornare in sé. Respirò lentamente, si guardò intorno. Poi guardò Drusilia e parve improvvisamente realizzare che qualcosa era cambiato. A quel punto rimase a fissarla con la bocca semiaperta per lunghi istanti, accompagnando il tutto con un'espressione confusa.

-...credo che dovremmo studiare quella cosa nera- commentò Lowarn, quando ebbe modo di controllare i conati di vomito che gli salirono per l'odore pungente e la scena raccapricciante -Se è roba del demone Asmodeous, gli alchimisti potrebbero trovare qualche agente che possa reagire o distruggerla. Ne manderei un po' anche a Palanthas, se per voi non è un problema...
-Non per me- concesse Drusilia -Fatti solo aiutare da qualcuno nel raccoglierla: non sappiamo quanto sia pericolosa. O se sia infettiva.
-Va bene, mamma.

A quel punto, Drusilia sospirò ancora, sentendosi di fatto molto stanca. Nonostante ciò, preferì continuare.
-Molto bene, ragazzi. Cosa volete chiedergli, ora?

"Il battezzato subisce una segreta ma potentissima operazione,
per la quale egli viene sollevato all’ordine soprannaturale,
vien posto in comunicazione con Dio".

(Antonio Rosmini)

Magisterium, Città Alta.
Presidio Errante, Endlos.

-Molto bene, ragazzi. Cosa volete chiedergli, ora?

Profondamente -e comprensibilmente- scosso dagli eventi, Emeraude fissava intensamente i rapitori e -in particolar modo- la donna con cui sentiva nel profondo di aver stretto un rapporto di dipendenza. Non si sentiva spaventato dalla possibilità di soffrire ancora, perché ne era in un certo senso abituato, ma confuso, perché non comprendeva fino in fondo il motivo di quel gesto. Dopotutto... avrebbero potuto torturarlo ancora, in modi decisamente più invasivi e... forse, raggiunto la sua soglia massima di dolore, avrebbe detto qualcosa. Eppure, avevano deciso di portarlo via dal controllo di Asmodeous.
Perché?
Per un semplice affronto?
Per sottrargli una pedina, anche se misera?

Puoi parlarci del demone Asmodeous e dei suoi piani al Nord? Chi è tale Clavicus Vile?
Iniziò Augustus, per poi essere seguito da Firion.
« ...come ti senti? »

Rivolgendosi a Firion, con la bocca semiaperta, la Farfalla Infernale si sentì profondamente impreparata a quella domanda. Nessuno glielo aveva mai chiesto, da che aveva memoria... e non sapeva esattamente come rispondere.
-... strano...- cercò di spiegarsi -... e diverso. Con qualcosa in meno.
« ...e qualcos'altro di nuovo! »
Completò Aciriyar la frase, aggiungendone una nota sibillina, strizzandogli poi l'occhio e sorridendo. Emeraude non comprese, dunque decise di spostare l'argomento sulla prima domanda che -sebbene non lo mettesse in buona luce agli occhi del Satana dell'Ingordigia, abbastanza famoso per uno spirito particolarmente vendicativo- era decisamente meglio di parlare delle proprie emozioni a degli estranei.
-Non ho detto falsità, prima: Clavicus Vile è il suo alleato politico a Najaza.

Mentre Lowarn riordinava le provette nella borsa e si congedava per portarle agli esperti, Drusilia osservava il suo "acquisto" con attenta diffidenza. Non percependo tuttavia alcun indizio di un possibile inganno, si trovò a fare un'osservazione nata dalla sua vicinanza con un altro Arcidemone. Sicuramente Mephisto mostrava molto poco in comune con Asmodeous -almeno per il momento- ma condivideva alcuni atteggiamenti demoniaci a cui anche Fistadantilus aveva fatto accenno, nel loro breve incontro. Ad esempio, l'evitare che altri sapessero "chi sei e cosa vuoi realmente". Che la Farfalla dicesse il vero... ma la domanda fosse semplicemente imprecisa?

-Alcuni Arcidemoni si presentano utilizzando nomi diversi- parlò la Dama del Vento, ed Emeraude si fece immediatamente ed involontariamente più attento -Clavicus Vile ha anche altri nomi, su Endlos?
-Ne ha diversi- confermò il prigioniero, non abbassando mai lo sguardo, come era solito fare con Asmodeous. Piuttosto la scrutava, quasi sulla difensiva -So che si fa chiamare anche BlackHeart e Fistadantilus.

Drusilia sogghignò, guardando soddisfatta gli altri due.
-A quanto pare è meglio di quanto pensassimo.

"Il battezzato subisce una segreta ma potentissima operazione,
per la quale egli viene sollevato all’ordine soprannaturale,
vien posto in comunicazione con Dio".

(Antonio Rosmini)

Magisterium, Città Alta.
Presidio Errante, Endlos.

« Hai qualche ricordo della tua vita... prima alla trasformazione demoniaca? »
Leggermente perplesso da quella domanda, tuttavia meno a disagio rispetto alla precedente, Emeraude si concesse lunghi attimi di riflessione. Questa volta non fu per semplice scelta delle parole... ma per un effettivo tentativo di recuperare ricordi.
-Ho scoperto un anno fa di essere stato umano, un tempo. Me lo ha detto Lord Asmodeous- disse semplicemente, lasciando intendere che prima non ne sapesse nulla -So che ero il fulcro di un suo progetto: creare della servitù più capace e fedele rispetto la manovalanza demoniaca... ma non è andata come desiderato su diversi aspetti. In particolare... sono nato dello stesso sesso di quando ero umano, mentre il Satana desiderava una donna. Per questo motivo e per il tempo e gli sforzi richiesti nel crearmi, sfogava spesso rabbia e frustrazione su di me, mi appellava come inetto, mi trattava da fallimento e mi ha assegnato il nome Emeraude...
...che -a pensarci bene- era curiosamente femminile.

Abbiamo bisogno di sapere tutto ciò che sai su questo Fistadantilus. Le sue abilità, i suoi contatti, chi lo supporta e chi gli è nemico.
Ugualmente, con calma, dovrai raccontarci tutto ciò che conosci del demone che ti ha soggiogato.

Corrugando leggermente la fronte, Emeraude rivolse lo sguardo a Drusilia. Non fu chiaro se trovasse quella richiesta strana o se non fosse propenso a parlare, ma ciò che ottenne dalla Dama del Vento fu un'espressione stoica e molto severa, a tratti inamovibile. Tutto in lei suggeriva che avrebbe personalmente fatto in modo che i suoi compagni ottenessero le risposte desiderate... con ogni mezzo possibile.

-Di Clavicus Vile non so molto: non è tipo da condividere le intenzioni nemmeno con gli alleati... e certamente non con me, che sono meno di zero- iniziò come premessa -Non conosco nemmeno le sue abilità, poiché non le ha mai mostrate al Satana dell'Ingordigia. So solo che effettua contratti come molti altri demoni ed era il proprietario del Circo e dei suoi Artisti.
-...era?
-Si, lo era- confermò la Farfalla -Pare che all'ultima Notte della Prima qualcuno abbia fatto sparire tutti i lotti dell'Asta. Si trattava di oggetti rari e molto costosi che avrebbero portato ad un ritorno economico di molte spese effettuate per gli spettacoli. A causa di questo problema, il padrone del Circo ha dovuto vendere ogni Circense al miglior offerente. Quindi... il Circus Diabolique non esiste più.
Drusilia si lasciò sfuggire un'occhiata perplessa verso gli altri Ufficiali. Da un lato, sapere che quella mostruosità del Circus Diabolique non esisteva più rendeva la situazione in qualche modo più rassicurante. Dall'altro -però- complicava le cose. Rimescolava le carte in tavola.
-Non so con certezza chi lo supporta davvero o chi ne è certamente nemico: i demoni -in particolar modo quelli infernali- stringono quasi esclusivamente rapporti di convenienza, e gli accordi o le alleanze possono cambiare dall'oggi al domani. So tuttavia che Clavicus Vile odia profondamente il suo fratellastro Iblis... ma che costui -il più delle volte- lo ignora.

-Ho già sentito questa voce- confermò Drusilia, mentre Emeraude accoglieva l'invito -prima di Augustus, poi di Aciriyar- ad indossare una giacca per coprirsi. Mostrò lieve reticenza anche per quello, ma fu evidente che non fosse praticamente abituato ad ogni forma di gentilezza. Si vedeva dal suo sguardo -Quanto ad Asmodeous? Cosa hai da dirci?

Anche allora, la Farfalla tentennò.
Si era intimamente reso conto che qualcosa era cambiato fra lui ed il suo Signore. Tuttavia, nonostante non ne fosse più soggiogato, comprendeva più di loro quanto quel legame non fosse del tutto troncato. Innanzitutto, era vissuto con lui... e sapeva molte più cose di quante il Satana dell'Ingordigia volesse divulgare al pubblico. Era inoltre abbastanza convinto che il Conte Asmodeous avrebbe in qualche modo reclamato la proprietà sottratta in futuro, scatenando -nel migliore dei casi- una guerra legale. Tutto ciò non perché gli importasse qualcosa di lui... ma per questioni di facciata. E di credibilità.

-Mi ucciderete, dopo che vi avrò detto tutto?
Non lo disse con timore... ma quasi sperandolo. Drusilia lo capì immediatamente.
-Te lo puoi scordare: rimarrai in vita e ci aiuterai in questa crociata. A te sta solo la scelta di quanto vuoi vivere serenamente questa condizione.

Fu stranamente dura verso un individuo che aveva in qualche modo appena "salvato" dalle grinfie di un Arcidemone. Aveva tuttavia le sue ragioni... ed Emeraude parve perfino più collaborativo, nonostante rimanesse sulla difensiva. Indossò l'indumento che gli fu dato e rispose all'ultima richiesta di Augustus.



-Lord Asmodeous, attuale Satana dell'Ingordigia, è un demonio di matrice antica. All'alba dei tempi, fu un umano del suo mondo che non ottenne l'accesso al Paradiso. All'inferno divenne presto un Demone degli Incroci che nei secoli riuscì a compiere una scalata sociale invidiabile. Questa lo portò alla carica massima a cui uno come lui aveva accesso; non apparteneva infatti alla Nobiltà Infernale... quindi non gli erano concesse cariche più importanti della sua- cercò di riassumere -Esiste tuttavia un modo per "comprare" la nobiltà, ma si tratta di cifre esorbitanti, impossibili da ottenere attraverso semplici contratti. Lord Asmodeous è riuscito comunque a trovare una "gallina dalle uova d'oro". Se non sbaglio si chiamava Asiling.
A sentire quel nome, Drusilia s'irrigidì, ma lo lasciò parlare.
-Riuscì a stipulare con lei un contratto profondamente sbilanciato: una semplice trasformazione in Succube, a cui probabilmente era già destinata alla morte, in cambio del sacrificio a suo nome e del sangue dei Galanodel, un intero casato di stirpe celestiale, materia prima dal valore enorme. Non riuscì tuttavia ad ottenere tutta la quota immediatamente, ma fu abbastanza per comprare il titolo di Conte nelle gerarchie infernali.

Ed a quel punto fu chiaro come un demone "inferiore" avesse avuto accesso alla Nobiltà Infernale. Come da tradizione, rigorosamente sulle spalle e sulla sofferenza degli altri, attraverso il sangue della famiglia di Drusilia.

-Come Clavicus Vile, non ha reali alleati, ma solo innumerevoli sottoposti - soprattutto Succubi, ed individui sotto contratto. So che ha stretto accordi molto buoni con i Demoni che attualmente dimorano a Nord. Aveva contatti anche ad Altatorre, ma ha chiuso con la precedente Matrona a causa di inadempienze. Ha mandato me ed i suoi mastini ad assassinarla, così da prendersi almeno la sua anima- concluse, osservandoli uno alla volta -So che in futuro proverà ad avere contatti con l'attuale capo di Altatorre, per riprendere il controllo della zona. Non so altro.