Gosbling

Gosbling

"Le persone affermano che niente è impossibile, ma io non faccio niente ogni giorno."

Profilo psicologico: Lunatico. Molto. Queste solo le poche parole necessarie per descrivere tale creatura. Un momento è allegro, ma appena voltate le spalle potrebbe pugnalarti con un coltello di plastica. È relativamente innocente, molto grazie alla sua innata sfortuna, o fortuna per altri. Tiene in alto il valore della famiglia, mettendo essa al primo posto davanti ad ogni altra necessità. Infinitamente grato a chiunque sia socievole e allegro in sua presenza, data la sua infanzia difficile. Quando arrabbiato, quasi dimentica il linguaggio endlossiano, perdendo anche la volontà che permette la comprensione altrui, facendo trapelare la sua lingua originaria... quella dei paperi. In generale è un fannullone, se fa qualcosa o gli piace onestamente o lo fa controvoglia, rendendolo "poco apprezzabile" da un'occhio esterno.

Aspetto: Papero dall'aspetto umanoide, mantiene pur sempre una strato di piume, ma dove si dovrebbero trovare le sua ali, sono presenti delle mani, pur sempre coperte dal soffice strato di penne, pallido come la neve. Le sue gambe mantengono il loro aspetto animalesco, presentando 2 zampe arancioni e palmate.

Storia: Abbandonato per le strade, vi era un tempo un piccolo pulcino. Stava per perire in un vicolo di qualche strada, abbandonato a se stesso sin dal momento della nascita, rigettato dai suoi stessi genitori. Ma una anziana oca di passaggio potendo udire i richiami di aiuto, corse al soccorso del piccolo. Crebbe così nell'orfanotrofio di proprietà dell'anziana, chiamata Margaret. Non avendo un nome, la donna dovette asegnargnene uno, decidendo così il nome "Gosbling" data la sua ossessione per l'oro. L'edificio man mano si svuotava di bambini, ma Gosbling fece di tutto per apparire il più "selvaggio" possibile. Il motivo era semplice, voleva dare una mano alla sua salvatrice, aiutandola in ogni modo possibile. Dal tenere a bada le bestie i piccoli cuccioli di ogni razza che si erano ritrovati lì per un motivo o l'altro. Iniziò intrattenendo i bambini in spettacoli di magia, cosa che sembrava portare un sorriso sul volto degli infanti. Purtroppo questo ciclo si concluse quando Margaret si infettò con una malattia particolare, la quale gli impediva di muoversi dal letto. I soldi iniziavano a diminuire, mentre i costi salivano alle stelle. Gosbling era l'unico in grado di prendersi cura dei bambini e dell'anziana, non poteva lasciarli in queste condizioni, ma un singolo lavoro non sarebbe mai stato sufficiente per i costi attuali. Un giorno durante le solite pulizie di primavera, ritrovò alcuni indumenti e strani marchingegni dell'ormai defunto marito di Margaret, il quale, a giudicare dagli strumenti abilmente nascosti, pareva essere un ladro. Uno che sapeva il fatto suo, dato che non sembrò mai essere stato beccato. Armatosi dei beni del defunto ladro, Gosbling iniziò a vagare la città, allungando la mano nelle tasche altrui, nonostante si conteneva sempre, rubando poco ma a tanti, e sempre lo stretto necessario per mandare avanti l'orfanotrofio dell'anziana e poter permettere ai piccoli una infanzia di cui non si sarebbero lamentati.