Leccarsi le ferite

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    Taverna "La Radice Ritorta"

    Dopo la disfatta dell'esercito dei Conigli, i villaggi riuniti dell'Ovest sono dovuti correre ai ripari per leccarsi le ferite.
    Quando finisce una battaglia campale, sono tante, tantissime le cose dal organizzare, sistemare, far quadrare.
    Prima di tutto va stabilita una nuova rete di comando, in quanto il povero Xoy è perito in battaglia. Creata una gerarchia, dove finalmente vi è un gruppo che decide ed un gruppo che esegue, si devono affrontare problemi di ordine pratico: dove portare i feriti? Dove reperire ciò che c'è bisogno? Come sfamare l'enorme esercito che è stato radunato? Come gestire le salme? Come elaborare il lutto? Il villaggio dei conigli va depredato o no?
    Senza poi contare tutte le questioni rimaste in sospeso riguardo scheletri non morti e strani figuri comparsi sul campo di battaglia rendendo la battaglia campale una contesa personale non del tutto chiara. Se poi si aggiunge che nella riscrittura è anche comparso un intero distretto nel Presidio, le cose si complicano enormemente.
    La taverna della Radice Ritorta, nel villaggio di Umezan, è diventata un punto di riferimento per tutti i cittadini. Prima di tutto ha un vantaggio logistico non da poco: la pagoda della struttura è divisa in quattro piano; gli ultimi due sono stati adibiti a lazzaretto, i due inferiori a camere per i soldati in attesa di ritornare ai propri villaggi. Altro vantaggio della struttura è quella di trovarsi su un piccolo fazzoletto di terra tagliato da diversi fiumiciattoli, quindi acqua corrente e fresca. Ultimo enorme vantaggio è che la taverna ha conservato la sua reale natura al piano terra: una semplice taverna che serve birra ed acquavite per tutti i locatari dei piani superiori. A conti fatti, quindi, a tutte le ore del giorno e della notte, all'interno della taverna ci sono soldati dell'Ovest che bevono qualcosa, mostrano le proprie ferite, intrecciano i propri punti di vista per rivivedere giorno dopo giorno la grande battaglia contro i Conigli corrotti.
    <<comandante Eiko, è stata veramente grandiosa!
    Ancora rivivo la scena di quando ha ingaggiato battaglia con quel Lord Fuffino!>>
    Un soldato semplice, poco più di un uomo, ancora glabro in viso e con occhi piccoli dal taglio orientale. Ha il braccio destro immobilizzato in una fasciatura di seta bianca, ma questo non lo limita dal bere ripetutamente da un bicchiere in cui è stato servito del sake caldo. Si chiama Jio e durante la battaglia ha seguito la donna nelle sue manovre di battaglia.
    <<volteggiava come una farfalla, con una grazia sovrumana, ma poi ha usato la sua nagitana come...come...un gigante delle foreste!
    Sbalorditivo!>>
    Al tavolo con voi c'è anche un anziano guerriero, ormai prossimo ai sessant'anni che dormicchia sul posto. Dalle gote arrossato è ubriaco e russa rumorosamente. In questo clima, però, è stato deciso di permettere simili situazioni di baldoria per non fiaccore oltre l'animo di chi ha perso intere famiglie.
    Il giovane Jio, esultante pende dalle labbra del Comandante, ma il suo sguardo si posa su qualche tavolo di distanza dove uno strambo tizio parla con due fratelli, lancieri particolarmente dotati.
    <<sa...i gemelli Tanaka hanno perso la loro sorella durante la battaglia. Faceva parte del corpo medico, ma quei maledetti conigli non hanno avuto pietà di nessuno>>
    Sconsolato beve ancora una lunga sorsata di sake piuttosto maldestramente, non si è ancora abituato ad utilizzare la sinistra.
    <<dicono che abbiano assunto un medium per poter porgere l'estremo saluto alla sorella>>



    Ti vuoi muovere? Sai che odio la pioggia!
    Aur si sposta rapidamente, ma questo non la aiuta certo a sprofondare meno nella fanghiglia. Sbuffa sonoramente perchè Pyx, suo fratello, continua a rallentarla; si ferma ogni dieci passi per controllare la sua bussola, per esser sicuro che non ci siano scagnozzi dell'Ofiuco in zona.
    Smettila, Pyx!
    Se avevi tutta questa fretta perchè invece di teleportarci così lontano non siamo arrivati davanti la porta della locanda?
    Aur, ferma di colpo, attese il fratello avanzare, giunto a portata gli assesta un sonoro pugno sulla spalla.
    Perchè sono stanca, idiota! E lo sai benissimo, visto che è tutta colpa tua. Tutto il giorno a teleportare tutti i Guardiani in giro per i Presidi e poi andare a riprenderli dopo aver sabotato i piani dell'Ofiuco.
    E' questo il tuo dovere, lo sai. Se non fosse per la tua dote non ti avremmo nemm...
    Lo sguardo fiammeggiante di Aur fu più che sufficiente per zittire il giovane aviatore.
    Se non fosse per me, stareste ancora a cercare di capire come arrivare qui!
    Da questo punto di vista Pyx non poteva che restare in silenzio. La sorella, per quanto sia sempre stata in seconda linea durante gli scontro in Assemblea, li aveva cavati fuori da un bel problema quando quella Serpe è sguisciata qui su Endlos. Il loro mondo di origine è dotato di particolari sigilli che impediscono a chiunque di entrare ed uscire, questo isolamento permette alle energie di stazionarie all'interno di quella realtà senza esser persa. Una macchina infinita in continuo movimento grazie alla Matrice.
    Scusa, andiamo o ci prenderemo un bel raffreddore
    Il volto tatuato della donna si limitò ad un'ultima stilettata verso il fratello prima di affrettare il passo verso la Taverna. Dovevano alcune spiegazioni e cercare potenziali alleati.
     
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    Hic iacet Arthurus, Rex quondam Rex futurus.

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    Quella battaglia era stata terribile, una carneficina vinta per il rotto della cuffia e solo grazie ad un evento esterno. Eiko sperava in cuor suo di potersi riposare quanto bastava per guarire le proprie ferite, ma il caos organizzativo dell'esercito distrutto non l'aveva lasciata in pace neppure per un istante.
    Ci volle un po' di tempo per formare nuovamente una linea di comando, e la cosa non potè che far rilassare la giovane samurai visto che doveva concentrarsi su Ken, il suo padrone. Durante lo scontro campale, l'ultimo erede del clan, Ken Kanemoto, si trovava al sicuro nella locanda "La Radice Ritorta" nel villaggio di Umezan, la stessa taverna che fu usata come punto di snodo per i reduci dell'esercito, ed Eiko l'aveva raggiunto il prima possibile, informandolo dell'esito della battaglia e degli avvenimenti accaduti in quel giorno disgraziato.
    Fortunatamente la locanda era grande abbastanza per contenere tutti, e gli alloggi che avevano affittato erano separati da quelli dei soldati comuni, quindi tutto sommato erano al sicuro e lontani dagli scocciatori.
    Ma cosa fare, ora?
    Riguadagnare il potere perduto non era un compito semplice, non avevano più le risorse e la potenza di un tempo, e inoltre Eiko era sola con due bambini a cui doveva badare. Mentre la donna finiva di fasciarsi le ferite, il suo sguardo era perso nella lucente luna che brillava nel cielo, i suoi raggi rischiaravano la nuda e morbida pelle, Eiko si godette la dolce brezza notturna per qualche istante prima di coprirsi del tutta con un kimono bianco.
    Non sapeva dove sbattere la testa, in momenti come quello, le risultò naturale chiedersi cosa avrebbe fatto suo padre se si fosse trovata al suo posto, ma come poteva saperlo? Anche se era sua figlia, Kenshin era una fortezza di solitudine che solo sua moglie era riuscita a trapassare.
    Scosse la testa sconsolata prima di alzarsi da terra, poi dirigersi a passi lenti e silenziosi verso il proprio letto in modo tale da non svegliare i due piccoli che riposavano nella stanza accanto. Quando la sua schiena si appoggiò alla morbida stoffa, tirò un sospirò di sollievo mentre sentiva le fatiche di quei giorni scorrere via dal suo corpo.
    Cosa fare?
    Quella domanda la continuava ad assillare, eppure non riusciva ancora a trovare una risposta, tentò più volte di trovare una posizione più consona per addormentarsi, ma sembrava proprio che avrebbe trascorso la nottata in bianco. Lo sguardo della donna cadde casualmente sulla sua naginata, poggiata in un angolo, pulita e affilata, sempre pronta.
    La guardò per alcuni secondi prima di sorridere: finchè sarebbe stata con loro non sarebbe successo nulla di male, ma non poteva rimanere da sola.
    Bisognava trovare dei nuovi sudditi.



    Il risveglio fu piuttosto piacevole, al sorgere dell'alba Eiko era già pronta con la sua classica tenuta di battaglia, che alla fin fine si rivelava così pratica e comoda che non le dava il minimo fastidio. Dopo aver dato le raccomandazioni a suo fratello su come badare a Ken, la samurai si diresse a svolgere i suoi compiti formali per poi dirigersi verso il piano terra, dove la locanda ancora svolgeva le sue mansioni di ristorazione. Lo scopo principale era quello che si era prefissato la sera prima, e cioè trovare nuovi combattenti da assoldare per la causa dei Kanemoto, e visto che molti guerrieri alloggiavano in quel posto, non c'era luogo migliore dove cercare.
    <<comandante Eiko, è stata veramente grandiosa! Ancora rivivo la scena di quando ha ingaggiato battaglia con quel Lord Fuffino!>> il primo candidato che la donna aveva trovato era un certo Jio, un ragazzino appena diventato uomo che, a detta sua, l'aveva seguita per tutta la battaglia, aveva un braccio fasciato e gli piaceva molto il saké.
    <<volteggiava come una farfalla, con una grazia sovrumana, ma poi ha usato la sua nagitana come... come... un gigante delle foreste! Sbalorditivo!>>
    « Ti ringrazio, Jio-san, spero solo che quella ferita al braccio non te la sia procurata per osservare le mie delicate ali di farfalla o la potenza della mia naginata gigantesca.» Eiko fece un piccolo sorrisetto mentre appoggiava i gomiti sul tavolo per allungarsi, di poco, verso il giovincello sopravissuto alla carneficina. Non sapeva ancora se quel tipetto valesse la pena di assoldarlo, però visto che pendeva così tanto dalle sue labbra, perché non sfruttarlo?
    Anche perché altri candidati approcciabili al momento non c'erano, sedeva vicino a loro solo un vecchio guerriero che dormiva a causa dell'alcol.
    Fu però lo sguardo di Jio che permise a Eiko di osservare un tavolo che si trovava un po' più lontano dalla loro posizione, occupato da un tipo strambo e due lancieri, che a giudicare dall'aspetto avevano combattuto nella battaglia con i conigli.
    << Sa...i gemelli Tanaka hanno perso la loro sorella durante la battaglia. Faceva parte del corpo medico, ma quei maledetti conigli non hanno avuto pietà di nessuno>> aveva sentito di loro, si diceva in giro che fossero abbastanza abili, sembravano proprio adatte agli scopi della samurai e Jio sembrava abbastanza informato, tornò quindi ad osservare il giovanotto con il braccio.
    « È sempre una tragedia perdere un proprio caro, la guerra purtroppo non fa distinzioni.» la voce della donna divenne sottile e leggermente malinconica, provava del dispiacere sincero verso quanto accaduto visto che anche lei ne aveva fatto esperienza, ma bisognava andare avanti: morire era uno dei compiti del samurai.
    « Sapresti dirmi qualcosa in più su di loro e sulla sorella? Oltretutto, ho visto che stanno parlando con un tipo piuttosto strano...» lasciò la frase in sospeso, l'intonazione della voce avrebbe fatto capire a Jio che era interessata a sapere anche chi fosse quello strano uomo.
    Chissà cosa aveva in serbo il destino.


    Eiko Hatomi
    Stato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Lucida, curiosa
    Energia: 100/100
    Passive:

    La via del samurai
    I samurai sono guerrieri portentosi e inflessibili, tecnicamente eccellenti e molto scaltri. Eiko si è allenata fin dalla nascita per diventare una combattente d'eccezione: a differenza dei classici samurai, però, lei combatte senza armatura e con la naginata. Ha fatto della rapidità d'azione il suo stile di combattimento e la sua visione di vita.
    Colpire per primi è, spesso, una questione di vita o di morte.
    [Prima azione in Quest | A discrezione del Master] [0PT]

    Protettrice
    Essere dei sopravissuti ad una catastrofe non è qualcosa di piacevole, seppur meglio che essere morti. Eiko, da quella terribile notte di fuoco e sangue, ha ereditato la responsabilità dell'esistenza del clan, portando in salvo il suo fratellino e l'erede. Ora sono tutti e tre soli, in una landa straziata da battaglie, tradimenti e invasioni, per poter sopravvivere bisogna adeguarsi e imparare in fretta.
    Avere coscienza di ciò che accade intorno a sè è fondamentale per scovare i pericoli e per tenere sott'occhio i propri alleati, per proteggere chi si ama con più prontezza.
    A volte, però, è necessario agire prima che una minaccia si manifesti, e potersi muovere senza far rumore è fondamentale per cogliere alla sprovvista chiunque progetti di far del male.
    Ma la cosa più importante per sopravvivere in una terra dove la pace non esiste, è capire chi è il vero nemico, chi ha la vera intenzione di attentare alla vita degli altri.
    [Auspex Radar] [Anti-auspex Furtività] [Percezione dei Pericoli] [15PT]
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    Il chiacchiericcio che saturava lo stanzone affollato gli proiettava addosso un senso di oppressione davvero difficile da decifrare: forse era l'atmosfera sospesa di chi -scampato alla morte in una battaglia campale- riflette intensamente su come riorganizzare la propria quotidianità dopo la tempesta, forse era la sensazione di star venendo insistentemente osservato da molte tante troppe paia di occhi rapaci, ma...

    ...con buona pace di chi gli stava intorno, e che lo vedeva allentarsi spesso l'orlo della maglietta per farsi aria, il gesto del
    gaijin -e l'eccessivo calore che doveva star probabilmente percependo- poteva facilmente venire imputato all'alcol che aveva avidamente trangugiato senza fare complimenti; tuttavia, la verità su quel suo tic nervoso era tutta farina del suo sacco di disagio.

    Seduti al suo stesso tavolo -in posizione dirimpettaia-, i gemelli Tanaka lo guardavano fisso, in attesa che il Medium si decidesse a fare il suo numero... o, almeno: i due ragazzi lo guardavano così, mentre la sorella -il cui volto differiva di forse qualche anno e pochi tratti somatici da quello dei congiunti- aveva una scintilla incoraggiante negli occhi scuri e a mandorla, identici a quelli dei due lancieri.
    "Avanti, diglielo..." sembrava dire.

    Certo, per uno che aveva quella capacità fin dalla nascita, non era ormai più chissà quale shock ritrovarsi in una simile situazione: ne aveva visti fin troppi di fantasmi per non saper riconoscere a pelle le persone solide da quelle ormai trapassate, così come aveva perso il conto delle volte in cui -da bambino- aveva commesso l'errore di approcciarsi loro in maniera troppo ovvia e naturale, finendo col venir preso per pazzo, demente o indemoniato da chi lo sentiva parlare da solo o lo vedeva far bizzarrie nell'aria; a quel punto, quando aveva capito che "quello strano" era lui, Xavier aveva preso la decisione di cominciare ad ignorare i suoi "amici immaginari" e i "mostri sotto al letto" (ma anche quelli nell'armadio, fuori la porta e sotto la finestra che affacciava sul vicolo), e -in effetti- alcuni si erano scoraggiati abbastanza da andarsene chissà dove e lasciarlo stare dopo un po', ma... in generale, quando gli spettri si accorgevano che lui poteva vederli, cominciavano a tampinarlo in maniere a dir poco invadenti.

    Crescendo, quando aveva capito che non si sarebbe mai realmente liberato di quel
    "dono" maledetto, Xavier aveva deciso che basta: giacché doveva convivere con quella situazione, avrebbe fatto lui le regole, e aveva preso le redini, imponendosi di sfruttare creatività e prontezza di spirito per rendere quel suo problema un modo per guadagnarsi il meglio della vita... e la svolta era arrivata quando aveva scoperto che, per tante persone del suo mondo, i suoi poteri risultavano paradossalmente più credibili se intelaiati in un baraccone di effetti speciali, accompagnati dall'uso di oggetti di scena, e conditi da pantomime drammatiche, gesti teatrali, e formule misteriose.

    Tutto ciò che lo Scroccone aveva avuto bisogno di maturare era stato il sangue freddo per comportarsi con naturalezza anche davanti alle scene surreali, il fascino della sua accattivante faccia tosta, e la lucidità per pensare al modo migliore di confezionare e servire alla clientela quello che desiderava bersi senza sembrare, nell'ordine: 1) inquietante, per via delle indiscrezioni che alcuni fantasmi chiacchieroni gli spiattellavano; 2) troppo stron- insensibile, visto il cinismo con cui era arrivato a fare un business delle altrui disgrazie; 3) posticcio, nel dimostrare la sua vicinanza alle vittime del lutto di turno - cosa per cui era negato in modo assolutamente sincero.


    E ci era anche sempre riuscito piuttosto bene a comportarsi secondo lo standard che aveva stabilito... però, accidenti se era difficile rispettarlo lì dentro! Lui era entrato in taverna solo per bersi una birra e per tirare su qualche soldino che lo aiutasse a tornarsene col culo comodo ad Est, e invece si era ritrovato ad aggirarsi tra gente stanca per una battaglia e fantasmi che stalkeravano i loro cari, cercando di comunicargli cose che non potevano sentire. Uno strazio. In tutti i sensi. E quelli che lo avevano notato -quelli della popolazione incorporea, si intente- in qualche modo attirati dalla sua presenza, avevano iniziato a parlargli, avevano provato ad attirare la sua attenzione, avevano cercato di spaventarlo per ottenere la prova che lui potesse vederli perché facesse loro da interprete... ma lui, imperterrito, aveva finto tantissimissimissimo di non vederli né sentirli.

    Gli sarebbe stato da promemoria per il futuro: evitare accuratamente come la peste di farsi una passeggiata nelle zone di guerra. Ovviamente, avrebbe dovuto saperlo che sarebbe stata una pessima idea (chi non lo penserebbe?) ma era capitato lì per caso, e...
    e qualcosa gli aveva afferrato una gamba.

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    « . . . »

    Nell'abbassare gli occhi viola sotto il tavolo, lo sguardo dell'Esper andò a sbattere contro il sorriso candido ed innocente di un allegro bambino morto: un piccolo fantasma che gli si era attaccato addosso, probabilmente attirato dalla sua "luccicanza" o qualunque nome scientifico avesse quella caratteristica che gli aveva segnato la vita: visto com'era puccetto e spensierato, il piccoletto non doveva nemmeno essersi accorto del trapasso, ma... tirando ad indovinare, essendosi ritrovato solo, la sua "faccenda in sospeso" doveva essere quella di ricongiungersi alla madre. Il che era ancora fattibile, se anche la povera signora era defunta e lo stava cercando, ma... diventava più problematico, se adesso risiedevano in due "regni" diversi.

    Due gole che tossicchiano all'unisono per schiarirsi la voce riportarono le iridi verdi del Medium sui fratelli Tanaka, seduti dall'altro lato del tavolo... e nell'incontrare i loro sguardi, ancora speranzosi per l' attesa di avere un responso -e non ancora sospettosi per il fatto di non averlo ancora ricevuto-, Xavier si chiese perché accidenti avesse accettato la loro richiesta: vista la fitta concentrazione di fantasmi, la cosa più saggia da fare sarebbe stata far finta di nulla e guadagnarsi qualche soldino ai dadi o con le carte (anche perché difficilmente c'erano ricconi con potere di spesa tra i sopravvissuti di una battaglia campale), ma... qualcosa di loro l'aveva colpito: forse il modo in cui la voce dei lancieri si era addolcita nel menzionare la sorella, o forse il calore malinconico e la solitudine struggente che lo sguardo della ragazza esprimeva mentre cercava di sfiorare i fratelli, o forse non lo sapeva.
    Quel che era certo era che quei tre gli avevano fatto venire il magone, così aveva accettato, e tanti saluti al basso profilo!

    Tornando alla realtà, il Medium si risolse ad ignorare il pargolo per dedicarsi al suo lavoretto: prima si sbrigava, prima poteva andarsene, perciò era meglio evitare le distrazioni; così incrociò le braccia sul petto come un faraone egizio, chiuse le mani a pugno per poi riaprire medio ed indice tenendoli ben tesi, e infine -salmodiando a bassa voce qualche parola inintelligibile- si premette le dita di entrambe le mani sulle tempie, chiudendo gli occhi scuri in un'espressione estremamente concentrata.


    « Sì... io.. la vedo: vedo la vostra nobile sorella...! »
    esordì in tono solenne, fornendone anche una descrizione fisica e dei particolari del vestiario
    « Sento la sua presenza... è qui in mezzo noi, ne sono certo:
    il vostro legame mi ha permesso di riportarla qui... e di stabilire un contatto...! »

    annunciò, fornendo una pseudo-spiegazione al fenomeno e restando ad occhi chiusi
    « Parlate, ed ella potrà udirvi...! Se avete domande, ponetele,
    e io vi comunicherò il suo responso...! »


    "Dopo ci passi pure da mio figlio?"

    E in quel momento, pur senza vederla, Xavier sentì la signora grassa che lo aveva seguito dal suo ingresso nel villaggio (quella col collo squarciato da morsi di coniglio) affacciarsi da oltre lo schienale della seggiola, dove si era pazientemente insistentemente piazzata, per richiamare all'ordine gli altri defunti sciamati attorno al Medium, riuscendo per lo meno a convincerli a tacere, formare una fila, farsi assegnare un numero, e aspettare ciascuno il proprio "turno". ...come fosse d'un tratto diventato uno stramaledetto sportello delle poste.



    Condizioni Fisiche: Ottimali - ha giusto bevuto un po' per sopportare i fantasmi.

    Condizioni Mentali: Vagamente in ansia per il codazzo di fantasmi che lo stalkera.

    Energie Residue: 100%


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    Visione del Sudario
    Fin da bambino Xavier possiede la capacità innata di vedere nitidamente gli Spiriti che infestano la realtà materiale e aleggiano nel mondo al di là del Sudario, ossia quella barriera misteriosa che separa il mondo dei viventi dall’Oltretomba; per estensione, ha sviluppato anche la capacità di vedere le auree dei viventi (essendo gli spiriti formati da un concentrato di energia vitale, reso persistente nel reale dalla loro ossessione di stare continuando a vivere), divenendo in grado di rinvenirne con un solo sguardo le tracce di energia e notarne le varie alterazioni.
    Questo gli permette di percepire a colpo sicuro -a naso, come un sesto senso- se si tratta di un essere senziente o di un animale, se una presenza è in zona, o se una proiezione energetica di qualsiasi tipo (illusoria, psionica o reale) viene messa in atto entro un raggio di 30 metri da lui; se limitata al rilevamento di tecniche, questo potere del Medium non gli permetterà di vedere automaticamente la minaccia, in cosa consiste o da dove proverrà. Il potere non funziona nel rilevamento dei soggetti in stato di azzeramento dell’aura.
    [Percezione Magica | Auspex Spiritico | Scansione Mentale]


    Schermo della Guardia
    Proprio perché i Medium, per via della loro percezione più sensibile, sono solitamente i più a rischio da parte di “invasioni” esterne ad opera di altre creature ed entità, Xavier ha ricevuto dalla sorte una speciale resistenza alle suggestioni esterne che lo costringerebbero a comportarsi diversamente da come egli desideri.
    [Anti-Malia | Mindfuck-Alert | Trick Detector]


    Percezione dell’Aura
    Le auree sono energia, cioè vibrazioni spiritiche emesse su frequenze diverse; con molto allenamento e un po’ di esperienza sul campo -forte di una predisposizione naturale impressionante- diventa possibile per Xavier percepirle e distinguerne la natura (se umana o meno), oltre che l’intensità (genericamente quantificata come “debole”, “media” e “forte”) e l’inclinazione benigna o maligna anche su vasta scala - a patto di disporre di una mappa o di un planisfero. Il Medium riesce a localizzare le auree fino a 30 metri di distanza da sé, e in un raggio maggiore saprebbe riconoscere la loro posizione solo in maniera molto vaga, intuendo grossomodo la direzione in cui essa sosta o verso cui si sposta; la precisione del rilevamento, tuttavia, si fa sempre più accurata man mano che le ci si avvicina. (GDR-only)
    [Radar | Localizzazione]


    Bio-feedback
    L’Esper è in tutto e per tutto consapevole del suo corpo, e sarà capace di operare una diagnosi precisa sul proprio organismo e le sue numerose correlate funzioni -volontarie e non- come la respirazione, il battito cardiaco, il flusso sanguigno e il rilascio di ormoni interni quali adrenalina ed endorfine.
    In questo modo potrà scoprire, monitorare, e -con un relativo consumo- neutralizzare gli effetti di qualsiasi mutamento indotto a livello fisiologico e molecolare da agenti chimici -veleni, droghe e virus-, fisici -innalzamento o abbassamento di temperatura- e soprannaturali -mutazioni e maledizioni-, adattando il corpo (suo o altrui) alle condizioni ambienti più ostili, di modo che possa non solo sopravvivere e contrastare i propri mali, ma adattarsi come un organismo autoctono alle condizioni più proibitive. [Passiva di Monitoraggio | Anti-Veleno | Difesa Mentale]
    Consumo: Variabile

     
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    Taverna "La Radice Ritorta"

    La rispota del Comandante Eiko lasciò spiazzato il giovane ragazzo che si ritrovò a balbettare in evidente disagio per l'accaduto. In verità durante la battaglia aveva riportato solo un paio di morsi di Coniglio, nulla che qualche impiastro non potesse guarire con un po' di pazienza. Il problema è nato quando a seguito del tingersi del cielo di rosso, è stato praticamente travolto da un cavallo in corsa. Il giovane Jio, però, ha deciso di romanzare questa storia narrando praticamente a chiunque che si è fatto male saltando in groppa ad un cavallo in corsa per speronare un cavalca coniglio nemico.
    Dettagli.
    Il rossore si fa sempre più vivido sul volto del ragazzo che si limita a restare in silenzio a fissare il suolo. Per fortuna è lo stesso Comandante che gli permette di parlare di altro così da glissare bellamente sul discorso precedente.
    <<che io sappia faceva parte della squadra medica. Si è spinta oltre durante la manovre di rotazione, per aiutare un soldato ferito, un maledetto Coniglio le è piombata contro e la ha brutalmente uccisa. Disarmata com'era non ha avuto alcuna speranza>>
    Spiega il ragazzo abbassando la voce e sporgendosi in avanti così da esser sentito solo da Eiko.
    <<quel tizio è un Medium, mi hanno detto. Insieme a molti altri santoni è giunto qui per aiutare gli spiriti a passare oltre. Pare che lui sia molto bravo, utilizza formule arcane di prima qualità, pare abbia girato tutti i Presidi aiutando persone>>
    Si può ovviamente sorvolare sul tipo di aiuto che è stato elargito dal Medium e piuttosto in cambio di cosa.
    <<penso li stia mettendo in contatto con la sorella per l'estremo saluto>>
    Annuisce osservando i gesti coreografici dello strano tizio. Silenziosamente Jio solleva appena un po' la sedia per farsi poco più indietro, palesemente per origliare cosa diranno i due fratelli seduti poco dietro il vostro tavolo.
    I fratelli, desiderosi di osservare e recepire qualche messaggio dal Medium restano in ossequioso silenzio. Attendono che il giovane faccia il suo lavoro, nonostante il continuo aprirsi e chiudersi della porta della taverna ed il continuo viavai dai piani superiori.
    Nel dettaglio, però, entrano nella stanza due ragazzi. Il primo è un giovane aviatore, si direbbe per la giacca in pelle con collo di pelliccia che indossa. Un paio di profondi occhi verdi e capelli castani smossi dal vento e bagnati dall'umidità esterna, tre profondi tagli hanno scavato cicatrici traslucide sul suo giovane viso. Dopo una rapida occhiata all'ambiente si accomoda bellamente al bancone dove ordina della birra. Volge le spalle al bancone, così da poter tenere sotto controllo l'ambiente. La sua accompagnatrice è una donna dalla carnagione olivastra e riccamente sporcata dall'inchiostro di molti tatuaggi a stile tribale che le inondano il viso, il collo ed il petto prosperoso. A differenza del fratello che indossa abiti strani per le popolazioni locali, lei ha optato per una casacca nera piuttosto anonima. Gli occhi tondi e dalla sfumatura verde-grigia, simile a quella del fratello, si fissano su quest'ultimo. Muove la testa a destra e manca sconsolata per la dipendenza molesta di alcolici del fratello e la sua costante voglia di evitare quello che non gli va.
    Hanno una missione e devono adempierla il più rapidamente possibile. Così la donna segue il fratello e comincia a parlottare con l'oste. Per Eiko, di lì poco distante, non sarà difficile riconoscere il duo, per quanto lo ha intravisto solo per brevi secondi durante lo scontro finale con Orecchioni.
    Si...vogliamo, si...farle sapere che lei è la nostra gioia. E' il vanto di tutta la famiglia Tanaka! Resterà per sempre nei nostri cuori e speriamo che possa passare oltre senza difficoltà, accompagnata dal nostro amore.
    Si, vogliamo...che trovi la pace prima della prossima reincarnazione.

    E' uno dei due fratelli a prendere la parola poichè l'altro è chiuso nel suo dolore. Invero questi poveri soldati cercano più che altro qualcuno che abbia la certezza, l'oggettiva possibilità di dir loro che oltre la vita, va tutto bene. Avere fede, è appunto un atto di fede, ma se qualcuno può spiare oltre il velo ed assicurarci che la fede è ben riposta, tutto diventa più semplice. Questo cercano i due fratelli per mezzo del Medium, a cui silenziosamente intanto allungano una scarsella di cuoio con il giusto obolo.
    Per il Medium non sarà difficile scorgere i due nuovi arrivati, in particolar modo Pyx con il suo bizzarro vestiario.
     
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    Non seppe dire quale forza parlò ai suoi sensi in quel momento, ma che il Destino stesse per incrociare il suo sentiero gli divenne chiaro quando la porta della locanda si aprì; non che ci fosse qualcosa di strano, in quello: era un evento insignificante e comune, che -dal momento in cui aveva poggiato le chiappe su quella sedia- si era ripetuto sempre identico per un numero talmente elevato di volte che non aveva trovato nessuna utilità a contarlo, eppure... Quando il battente della locanda si richiuse quella volta, fu come se un velo denso di foschia fosse calato su quell'ambiente, smorzando i colori ed attutendo gli altri suoni...

    E le nere iridi del Medium si posarono sull'unica figura che gli riusciva di vedere nitidamente lì dentro: non certo il giovanotto dagli occhi verdi e gli abiti vistosi, ma la sgnacchera che procedeva dietro, che si fermò accanto a lui al bancone, cominciando a parlottare con l'oste, scuotendo il capo sconsolata, mentre il mondo rallentava i battiti del suo cuore, il fluire del tempo diveniva denso come melassa, e lo sguardo dell'Esper scivolava sulle linee tribali con cui l'inchiostro dei tatuaggi solcava la sua pelle olivastra color caffellatte, e gli occhi blu di Xavier cercavano quelli verde-grigi blu fiordaliso di lei, e...


    jpg
    « . . . »

    png

    ...quando volse lo sguardo severo nella sua direzione, un piccolo sorriso -tanto lieve da poter credere di averlo solamente immaginato- le increspò le labbra ben disegnate; poi, la dea chinò il bel volto sui capelli dorati della giovane che teneva racchiusa tra le braccia flessuose con fare maternamente protettivo, depose un bacio e una benedizione sulla sua testolina, e la sospinse gentilmente oltre la soglia, dove insieme svanirono, lasciandoli da soli.

    Naturalmente -sbuffando un sospiro esasperato-, fu l'altro a spezzare il silenzio per primo.


    « Fantastico. Veramente grandioso. »
    esordì l'uomo alle sue spalle, con tono piccato
    « Quell'arpia della tua donna mi ha appena rovinato la serata. »

    « Non chiamarla a quel modo, o ti tiro un cazzotto! »
    borbottò lui, ringhiando minaccioso ed incrociando le braccia sul petto
    ma sentendosi ancora troppo colpevole per voltarsi ed incrociare il suo sguardo

    « Tu non la conosci: lei è un angelo...! »

    « Allora "quell'arpia del tuo angelo" mi ha rovinato la serata. »
    ribatté l'altro con tono sarcastico, stizzito e tutt'altro che intimidito

    « Quanto la fai lunga: sei esagerato. »
    « E tu sei un Giuda. Dovevi proprio dirglielo?! »
    « Eh...? Ehi! Io non...! »
    « Me ne vado a casa. »

    Schiudendo le labbra per dirgli di aspettarlo, si voltò, e...

    png

    ...gli occhi castani dello Scroccone tornarono a posarsi sui gemelli,
    che gli stavano davanti, seduti al suo stesso tavolo.


    "Si...vogliamo, si...farle sapere che lei è la nostra gioia. E' il vanto di tutta la famiglia Tanaka!"
    gli stava dicendo uno dei due - quello in vena di esternare il lutto
    "Resterà per sempre nei nostri cuori e speriamo che possa passare oltre senza difficoltà,
    accompagnata dal nostro amore."

    Sbattendo le palpebre un paio di volte, come inebetito, al Medium occorse qualche istante per ricordarsi chi era e dove si trovava: ogni tanto, gli capitava di stranirsi a quella maniera, ma... non era nulla di grave. Probabilmente. Forse qualche problema neurologico come quelli che si vedevano nei drammi medicali in TV, ma non aveva poi tutta questa voglia di soffermarsi a capire quale brutto male fosse: quei ragionamenti gli mettevano addosso un'ansia dannata, e l'ultima cosa di cui uno ha bisogno è mettersi a pensare a cose brutte. Magari un giorno sarebbe morto, ma fino ad allora non voleva farsi venire l'ipocondria preoccupandosi. E poi, ora stava lavorando, quindi fine della storia.

    "Si, vogliamo...che trovi la pace prima della prossima reincarnazione."

    Mentre la destra scivolava con discrezione sul tavolo per recuperare la scarsella che gli era stata offerta, dopo aver scoccato un'altra occhiata alla bella forestiera che aveva visto entrare, Xavier posò gli occhi in mezzo ai due Lancieri, soffermando lo sguardo sul viso della loro sorella defunta per interpellarla in silenzio: li aveva sentiti, perciò... cosa voleva che facesse?

    jpgLa giovane, un po' commossa, si asciugò gli occhi (i fantasmi possono piangere? Quella era una cosa che non aveva mai capito...) ed annuì, e l'uomo dai capelli blu la vide tendere le mani per deporre un'ultima carezza sulle guance dei suoi amati fratelli... come se potessero ancora toccarsi ed accomiatarsi; poi, rivolse persino un sorriso rincuorato all'Esper e gli fece un'ultima richiesta.

    A quel punto, fu il Naufrago ad annuire, e a sospirare in modo pesante -quasi sofferente-, e quando riprese la parola aveva lo sguardo basso; fisso sul mozzicone di candela che annaspava al centro del tavolino.

    « La vostra Nobile Sorella è grata di avervi avuti nella sua esistenza: vuole che sappiate che è serena, perché sa che la sua vita ha saldato il prezzo di una causa giusta, e confida che la benevolenza dei Kami vi riunirà, un giorno. »
    disse loro, con parole che non credeva sarebbe stato in grado di trovare
    « Inoltre, dice che... sotto il tatami della sua stanza -quello nell'angolo, sopra cui dormiva sempre- ha nascosto una pinza per capelli, lavorata con la madreperla, a cui teneva molto. Se il cardine viene rimosso, le due metà formano dei pettini ornamentali gemelli. Vorrebbe che ognuno di voi ne conservasse uno. »

    Ecco, quello probabilmente sarebbe suonato un po' inquietante, ma... la ragazza ci teneva particolarmente, perciò: al diavolo se sembrava strano! Gliel'aveva detto, perciò il suo compito era finito! Terminato quell'incarico, si alzò perciò rigidamente e di scatto dalla propria sedia, e mentre la Sorella gli rivolgeva un'inchino -che Xavier ricambiò dando l'impressione che il gesto fosse rivolto ai Fratelli- per poi svanire nella luce, il Medium volse le spalle ai Tanaka e -senza aggiungere altro- marciò a passo di carica attraverso la coda di fantasmi e dritto verso il bancone.

    Adesso, aveva decisamente bisogno di bere qualcosa di forte.



    Condizioni Fisiche: Ottimali.

    Condizioni Mentali: Amareggiato

    Energie Residue: 100%


    gif

    Visione del Sudario - Percezione Magica | Auspex Spiritico | Scansione Mentale
    Schermo della Guardia - Anti-Malia | Mindfuck-Alert | Trick Detector
    Percezione dell’Aura - Radar | Localizzazione
    Bio-feedback - Passiva di Monitoraggio | Anti-Veleno | Difesa Mentale



    Edited by Madhatter - 16/12/2019, 17:53
     
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    Eiko sorrise leggerissimamente quando notò il rossore del giovane soldato, trovava divertente stuzzicare i propri interlocutori, sopratutto se erano dei giovanotti così facili da... impressionare.
    Ascoltò poi con attenzione la risposta di Jio avvicinandosi ancora di più al suo volto, probabilmente ora si sarebbero ritrovati con i volti così vicini che il giovane soldati avrebbe potuto percepire il dolce respiro della comandante sul proprio volto.
    Le azioni della sorella dei gemelli lancieri erano state coraggiose, però erano state anche molto imprudenti e il risultato era che i morti erano aumentati di due anzichè di uno. Tuttavia molti medici erano fatti così, il loro spirito di sacrificio era sicuramente simile a quello che i samurai provano per il proprio signore, quindi meritavano rispetto.
    «Quel tizio è un Medium, mi hanno detto. Insieme a molti altri santoni è giunto qui per aiutare gli spiriti a passare oltre. Pare che lui sia molto bravo, utilizza formule arcane di prima qualità, pare abbia girato tutti i Presidi aiutando persone. Penso li stia mettendo in contatto con la sorella per l'estremo saluto.»
    «Oh, capisco.» era un desiderio comprensibile, un modo per affrontare il devastante dolore della perdita di un caro, Eiko ritornò a sedersi normalmente sulla sedia mentre il Jio si allontanava un minimo dal tavolo per ascoltare le conversazioni del trio. La samurai osservò con attenzione il Medium che compiva tutti quei gesti strani e così pacchiani, alzò uno dei sopraccigli e non potè non domandarsi se quello strambo tizio non fosse un semplice truffatore e adulatore.
    Vivere sfruttando il dolore della morte era qualcosa di disdicevole anche per il più infimo dei criminali.
    Poi una coppia di individuì catturò in un lampo l'attenzione di Eiko: un uomo vestito con una giacca di pelle, dai belli occhi verdi e con il volto segnato da delle ferite, e una donna dalla pelle coperta di strani tatuaggi e dagli occhi simili al suo compagno. La samurai li fissò giusto per qualche secondo prima spalancare gli occhi e di realizzare chi fossero quei due e dove li avesse già incontrati. Eiko scosse la testa e si ricompose, mise un po' in ordine i suoi pensieri e poi tentò di capire cosa fare.
    Ci volle veramente poco per decidere, in realtà, era suo dovere capire chi fossero, che rapporto avevano con quei non-morti sbucati dal nulla e perché si trovavano ancora lì.
    «Jio-san, potresti farmi un favore? Puoi dire ai gemelli Tanaka che vorrei parlargli più tardi?» chiese la comandante mentre si alzava dal tavolo «Te ne sarei immensamente grata e ti offrirò del sakè» dopo avergli lanciato un ultimo sorriso al giovanotto, Eiko si diresse a passo lento e leggero verso il bancone, vicino i due stranieri che erano appena entrati.
    «È un piacere incontrarvi di nuovo sani e salvi, nobili stranieri.» esordì lei dopo essersi avvicinata abbastanza ai due, sempre facendo un inchino di cortesia e con il sorriso stampato in volto «Sono la comandante Eiko, mi avete salvata dallo scontro con Orecchioni. Perdonate la mia scortesia, ma potrei avere l'onore di sapere i vostri nomi? Vorrei ringraziarvi per l'aiuto... improvviso e inusuale che ci avete dato.»


    Eiko Hatomi
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    La via del samurai
    I samurai sono guerrieri portentosi e inflessibili, tecnicamente eccellenti e molto scaltri. Eiko si è allenata fin dalla nascita per diventare una combattente d'eccezione: a differenza dei classici samurai, però, lei combatte senza armatura e con la naginata. Ha fatto della rapidità d'azione il suo stile di combattimento e la sua visione di vita.
    Colpire per primi è, spesso, una questione di vita o di morte.
    [Prima azione in Quest | A discrezione del Master] [0PT]

    Protettrice
    Essere dei sopravissuti ad una catastrofe non è qualcosa di piacevole, seppur meglio che essere morti. Eiko, da quella terribile notte di fuoco e sangue, ha ereditato la responsabilità dell'esistenza del clan, portando in salvo il suo fratellino e l'erede. Ora sono tutti e tre soli, in una landa straziata da battaglie, tradimenti e invasioni, per poter sopravvivere bisogna adeguarsi e imparare in fretta.
    Avere coscienza di ciò che accade intorno a sè è fondamentale per scovare i pericoli e per tenere sott'occhio i propri alleati, per proteggere chi si ama con più prontezza.
    A volte, però, è necessario agire prima che una minaccia si manifesti, e potersi muovere senza far rumore è fondamentale per cogliere alla sprovvista chiunque progetti di far del male.
    Ma la cosa più importante per sopravvivere in una terra dove la pace non esiste, è capire chi è il vero nemico, chi ha la vera intenzione di attentare alla vita degli altri.
    [Auspex Radar] [Anti-auspex Furtività] [Percezione dei Pericoli] [15PT]
     
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    Taverna "La Radice Ritorta"

    La vicinanza del Comandante non fa altro che peggiorare il rossore sul viso di Jio, che ormai è prossimo ad un paonazzo color vinaccia, più malato che imbarazzato. La presenza di una figura di comando che si è così tanto distinta in battaglia, lo eccita in maniera palese, se poi si aggiunge anche il fatto che sia palesemente ubriaco, rende il giovane soldato particolarmente suscettibile alla situazione. Si perde, addirittura, la potente predizione e comunicazione con gli spiriti da parte del medium. I fratelli Tanaka, di fronte alla rivelazione ottenuto, al sentirsi spiegare in maniera così dettagliata una realtà che era nota solo a loro, si schiudono come fiori, credono davvero in quello che viene detto loro. Credono che la sorella sia lì presente e stia ascoltando le loro parole. E crederanno ancora di più quando troveranno il pettine che indosseranno come monile per il resto della loro vita.
    Si abbracciano i due gemelli mentre il medium si avvia verso il bancone dove è già presente Eiko a parlottare con i due fratelli. Jio, attenderà che il dolore dei fratelli si sciolga, prima di riportare loro la richiesta della Comandante.
    Al bancone, intanto, l'oste serve una birra schiumosa ed aspra al giovane aviatore, mentre spiega con calma e perizia alcuni dettagli riguardanti il villaggio alla giovane donna viaggiatrice. Gli spiega come si sono riorganizzati e di come i tre eroi che hanno fronteggiato i conigli, Mugen, Zegana e skekDor ora si stiano adoperando per aiutare l'Ovest in altri e più sottili modi, ma in generale continuano ad orbitare intorno il villaggio di Umezan. La donna, infatti, sembra essere particolarmente interessata a conoscere questi tre eroi, di trovarli per poter chiacchierare con loro.
    Probabilmente la marcia funebre ed il funerale del CapoVillaggio potrebbe essere un buon momento per incontrarli.
    Gli suggerisce l'oste prima di spillare l'ennesima birra da offrire al buon medium che si avvicina al bancone. Come ogni oste è dotato del superpotere di sapere sempre quello che accade nel suo locale ed ha ovviamente notato il buon operato dello straniero. Da qui, il premio in birra accompagnato da un largo sorriso baffuto.
    Il Comandante si avvicina al duo, l'aviatore la fissa con una certa indifferenza mentre la donna tatuata si volta dal suo cianciare con l'oste per accogliere la donna guerriera con un sorriso.
    E' un piacere rivedere lei...
    La voce esita, in quanto la donna non ha la minima idea di come appellare la sua interlocutrice e non è nemmeno avvezza agli usi locali (e più in generale di tutta Endlos) su come approcciarsi a sconosciuti. Si morde il labbro carnoso cercando gli occhi del fratello per una mano. Quello che ottiene è una scrollata di spalla ed il viso dell'aviatore che si nasconde dietro una lunga, lunghissima sorsata di birra.
    Comandante
    Aggiunge quando la samurai si presenta togliendola dall'imbarazzo.
    Non c'è bisogno di ringraziarci, era nostro dovere.
    Anzi, siamo noi che siamo venuti a scusarci con voi. Non avreste mai dovuto patire tutte quelle pene a causa di quella serpe dell'Ofiuco.

    Ed ancora una volta senti parlare di questa Serpe, come durante il vostro precedente incontro. Pyx, intanto, continua a bere birra occhieggiando qui e lì i vari presenti. Sembra essere particolarmente interessato al medium che si avvicina al bancone. Lo fissa con una certa insistenza, con una curiosità morbosa che cerca di nascondere spostando lo sguardo di tanto in tanto verso il camino o una finestra.
    Il mio nome è Aur custode dell'Auriga, questo invece è mio fratello Pyx, guardiano della Bussola.
    Sentendosi nominare Pyx si volge verso il Comandante limitandosi ad un cenno del capo affermativo, confermando la sua identità.
    Jo, come butta?
    Esclama prima di immergersi ancora nella sua birra, ormai quasi del tutto conclusa.
    In verità, siamo venuti qui a cercare proprio voi ed i vostri nobili compagni. Vi siete ritrovati invischiati in una faida di famiglia e ci tenevamo, molto, molto
    Tira una gomitata al fratello che annuisce annoiato di risposta.
    a scusarci con voi per i modi irruenti con cui vi abbiamo trattato quel giorno.
    Ossequiosa china il capo in segno di scusa verso la Comandante.
     
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    Dando le spalle ai Gemelli Tanaka, il Medium si risparmiò la visione del loro commosso abbraccio fraterno, senza saper razionalizzare cosa lo disturbasse in quel gesto tanto caloroso e sincero; probabilmente, si trattava del fatto che rimanere a contemplarlo l'avrebbe di certo fatto sentire escluso, forestiero, e di troppo. Tutte cose, dopotutto, che in realtà era davvero.

    Senza voltarsi, sentendo l'improvviso impellente bisogno di diluire i pensieri nella magica ed iridescente foschia dell'alcol, Xavier marciò a passo spedito in direzione del bancone, e non gli fu poi troppo di sollievo all'umore scoprire che il barista -un uomo decisamente bravo nel suo lavoro- aveva indovinato le sue necessità e anticipato la sua richiesta, porgendogli già un bel boccale di birra.
    La presa-a-male si vedeva così tanto?

    « Ehm... Grazie, capo. »

    Nonostante i brutti pensieri e la spiacevole sensazione di prima, l'Esper si sforzò di ricambiare l'ampio sorriso baffuto dell'oste, ma portando una mano alla scarsella, nel vedere il gesto di diniego dell'omone, la curva delle sue labbra divenne un po' più naturale e un po' meno amara.

    Scoprire che esiste ancora brava gente gentile, in giro per il mondo,
    gli faceva sempre un po' strano
    - ma in senso buono.

    Con le spalle rivolte alla sala mediante affollata, sorseggiando la sua consumazione senza fretta, l'uomo dai capelli blu si concesse un istante di pacata riflessività... cercando di concentrarsi su qualunque altro stimolo esterno che potesse aiutarlo ad ignorare il ciarlare impaziente degli altri spettri -mossisi in gregge per seguirlo quando si era alzato dal tavolo, e strettisi in capannello attorno a lui-, autoconvintisi che lui fosse una sorta di cabina del telefono, e che ci fosse anche una fila ordinata per usufruire del servizio.

    jpg
    « . . . »

    Così, senza volerlo, il buon Xavier -tra un sorso di birra e l'altro- finì per concentrarsi sugli scambi di chiacchiere che stavano avvenendo tra i viventi intorno a lui: ascoltò distrattamente il gestore della locanda dare indicazioni stradali alla sgnacchera con i tatuaggi, e origliò senza volerlo lo scambio tra questa e la soldatessa arrivata a salutarla.

    «È un piacere incontrarvi di nuovo sani e salvi, nobili stranieri.»
    E' un piacere rivedere lei... «Sono la comandante Eiko.» Comandante

    Senza badare troppo a quello che veniva detto, sfruttando il suono di quelle due voci per astrarsi in altri pensieri (tipo che cifra avrebbe potuto servirgli per arrivare nel Pentauron e da lì prendere un mezzo per tornare ad Est-, il Sensitivo posò il fondo del bicchiere sul bancone, tenendolo ancora stretto tra le dita e lasciando vagare gli occhi viola sul ripiano del tavolo...

    -Pssst..! «...mi avete salvata dallo scontro con Orecchioni.» - Ehi...!«Perdonate la mia scortesia, ma potrei avere l'onore di sapere i vostri nomi?» -Mi senti...? «Vorrei ringraziarvi per l'aiuto... improvviso e inusuale che ci avete dato.» -Guarda che dico a te, coi capelli blu! Non c'è bisogno di ringraziarci, era nostro dovere. - Non ignorarmi! Anzi, siamo noi che siamo venuti a scusarci con voi. -Lo so che mi senti! Non avreste mai dovuto patire tutte quelle pene a causa di quella serpe dell'Ofiuco. -Per favore, Sommo Sciamano!

    Distratto dal bisbiglio petulante ed insistente che -mischiandosi al discorso delle due donne- sembrava avercela proprio con lui, lo Spiritista si guardò attorno di sottecchi -facendo il vago- ma vide solo una manciata di avventori farsi gli affari propri, e gli spettri discutere sui criteri di precedenza; tuttavia, nel riportare lo sguardo sulla propria birra -ormai scesa sotto la metà-, gli venne quasi un colpo ritrovandosi davanti una testa traslucida che affiorava dal legno del bancone dal naso in su, inglobando il contenitore di vetro. Trasalendo con un singulto, mollò la presa sul bicchiere.

    -Maestro... è un'emergenza: ho bisogno del vostro intervento!

    Il fantasma -un uomo di mezz'età, con indosso l'armatura- squittì al suo indirizzo guardandolo negli occhi, e Xavier cercò di sostenerne lo sguardo... ma la brutta ferita che gli aveva spaccato il cranio gli rendeva davvero difficile l'impresa. Quelle erano cervella...?

    -Ho un peso sulla coscienza che non mi permette di passare oltre: ho tradito mia moglie, e non mi dò pace!
    incurante delle proteste degli altri spiriti, il soldato buttò sul piatto la questione
    -Lei deve andare da lei e dirle che mi dispiace!

    « Ma sei scemo? Non se ne parla neppure. »

    Strabuzzando gli occhi verdi ed abbassando la voce in un borbottio -in modo che solo l'ectoplasma potesse sentirlo-, il Medium trasecolò: ad andare da una donna a lutto per riferirle una cosa simile rischiava un pestaggio come minimo. E se già non gli piaceva vedere gente in lacrime e cordoglio, tollerava ancora meno venire preso a male parole da una vedova in crisi isterica - senza contare il rischio di finire preso volgarmente a botte da parenti e amici in stato di furia.

    -Ho sbagliato, lo so: lo spirito è forte, ma la carne è debole.
    E poi lei era sempre sciatta, e nervosa, sempre presa dai figli, e non mi lasciava né bere né giocare...

    piagnucolò lo spettro, giustificandosi, prima di agitare una mano come per scacciare una mosca
    -Ma ora sono sicuro di amarla davvero tanto, e in qualche modo devo dirglielo!

    « Senti... se si va a combattere una guerra e si ha paura di non tornare vivi,
    un momento di debolezza è più che comprensibile. »

    cercò di farlo ragionare Xavier, con voce sommessa, recuperando la compostezza
    « E comunque, se hai avuto una sveltina è comunque meglio che lei non lo sappia. »

    jpg-No, no! Ma che sveltina?! Per chi mi prende?
    replicò il defunto uomo d'arme, indignandosi un poco
    La mia relazione con la Signora dei Gigli era una cosa seria e profonda!
    Non saremmo stati insieme vent'anni, se no!


    « ...venti?! »

    Se quel bicchiere e quella testa si fossero ancora trovati sullo stesso livello di esistenza, a quel punto Xavier avrebbe certamente fracassato il reperto A sul reperto B. Certa gente non si rende proprio conto.

    « Via! Sciò! Vattene dalla mia birra. »
    -Come? Ma perché?
    « E rifletti su quello che hai fatto. »

    Sventolando una mano davanti alla propria ordinazione in un gesto stizzito, Xavier scacciò il fantasma molesto e si concesse uno sbuffo seccato... salvo poi -una volta normalizzato l'afflusso di sangue al cervello- venire colto dal pensiero che i suoi gesti sarebbero potuti apparire quanto meno stravaganti a qualsiasi osservatore esterno.

    Temendo così di aver finito per dare spettacolo, guardandosi attorno, finì per intercettare lo sguardo del tizio vestito da Aviatore: lo stava fissand-? Ah, no: ora guardava dalla finestra... Eppure, il tempo di trarre un altro sorso dalla sua birra quasi finita, che il Medium si ritrovò ancora una volta gli occhi di quel tale addosso.
    Eh, sì: lo stava proprio fissando.

    In altre circostanze, fosse stato ancora nel suo mondo di origine, Xavier avrebbe utilizzato l'antico approccio del "cazzo-ti-guardi?", ma... dal momento che era su Endlos, che i capelli blu tendevano a venir visti con una certa ammirazione -specialmente ad Est-, e che aveva effettivamente fatto qualcosa di strano solo poco prima, si risolse a mettere da parte i modi bruschi per utilizzare qualcosa di un po' più diplomatico.

    La prossima volta che l'avventore si fosse voltato a fissarlo, l'Esper si sarebbe girato a fronteggiarlo con sguardo serio e pacato, e gli avrebbe rivolto la parola.


    « Che c'è? Ho qualcosa sulla faccia? »

     
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    I due stranieri erano tipi alquanto singolari, e dalla titubanze della donna era facile intuire che non avessero la minima idea delle usanze locali.
    Comunque non era una cosa a cui badare, si trovavano in una taverna dove molte persone erano intente a raccogliere i pezzi della propria persona dopo una sanguinosa carneficina. Eiko rispose con un sorriso all'aviatrice, e ascoltò con attenzione le sue parole e le sue presentazioni: Aur custode dell'Auriga e Pyx guardiano della bussola.
    La samurai non sapeva cosa significassero quei titoli, ne aveva modo di stabilire se fossero nobiliari, era divertente pensare come le situazioni si fossero, tutto sommato, capovolte in un singolo istante.
    Sicuramente l'aviatore non doveva essere molto abituato ad intrattenere rapporti formali con qualcuno di importante, Eiko sperava soltanto che non fosse il classico uomo rozzo e ignorante.
    «È un mio piacere fare la vostra conoscenza, valorosi guerrieri.» Eiko si avvicinò di qualche passo verso i due interlocutori, avrebbe voluto appoggiarsi al bancone ma voleva vedere in faccia entrambi quando parlava «Vogliate scusarmi in anticipo se dirò qualcosa che possa offendervi, ma ahimè non so cosa significano i vostri titoli nè conosco la vostra provenienza.» chinò il capo per quale istante come forma di rispetto, poi tornò a guardare Aur con un sorriso.
    Pyx non sembrava particolarmente importante, al momento, Eiko fece per continuare quando i suoi occhi furono catturati da alcuni strani movimenti del Medium, che intanto si era avvicinato anche lui al bancone.
    La samurai alzò un sopraciglio, stranita, ma ritornò immediatamente al discorso.
    «Le vostre scuse sembrano sincere, anche se una miglior delucidazione su questa faida e su come, e perché, ci siamo ritrovati invischiati sicuramente mi aiuterà ad avere un quadro più consapevole di tutta questa situazione.» la voce di Eiko era ferma, tuttavia fece attenzione a non risultare accusatoria nel tono.
    «Magari potremo trovare un punto di incontro ed aiutarci a vicenda.»



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    I samurai sono guerrieri portentosi e inflessibili, tecnicamente eccellenti e molto scaltri. Eiko si è allenata fin dalla nascita per diventare una combattente d'eccezione: a differenza dei classici samurai, però, lei combatte senza armatura e con la naginata. Ha fatto della rapidità d'azione il suo stile di combattimento e la sua visione di vita.
    Colpire per primi è, spesso, una questione di vita o di morte.
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    Essere dei sopravissuti ad una catastrofe non è qualcosa di piacevole, seppur meglio che essere morti. Eiko, da quella terribile notte di fuoco e sangue, ha ereditato la responsabilità dell'esistenza del clan, portando in salvo il suo fratellino e l'erede. Ora sono tutti e tre soli, in una landa straziata da battaglie, tradimenti e invasioni, per poter sopravvivere bisogna adeguarsi e imparare in fretta.
    Avere coscienza di ciò che accade intorno a sè è fondamentale per scovare i pericoli e per tenere sott'occhio i propri alleati, per proteggere chi si ama con più prontezza.
    A volte, però, è necessario agire prima che una minaccia si manifesti, e potersi muovere senza far rumore è fondamentale per cogliere alla sprovvista chiunque progetti di far del male.
    Ma la cosa più importante per sopravvivere in una terra dove la pace non esiste, è capire chi è il vero nemico, chi ha la vera intenzione di attentare alla vita degli altri.
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    Taverna "La Radice Ritorta"

    La povera Aur sapeva che sarebbe finita così, lei da sola e Pyx a bere birra in silenzio. Ancora si domanda del perchè se lo sia portato dietro, meglio lasciarlo da qualche parte a fare il suo lavoro di localizzatore, piuttosto che spendere soldi inutili.
    La donna tatuata, continua ad osservare il Comandante con un certo grado di rispetto, si limita ad annuire alle sue frasi, sacrosante e giustissime. Sono piombati nel mezzo dello scontro calciorotando via tutto il gruppo di eroi senza permettergli di dire nemmeno "a".
    Non si preoccupi, ha assolutamente ragione.
    Anzi, le chiedo scusa se i nostri modi possano sembrare inadatti...ma, ecco, siamo naufraghi, penso sia questo il termine corretto.

    Spiega mentre Pyx continua ad affogarsi nella birra e continua a fissare il povero medium che esausto gli risponde. Il giovane aviatore si limita a prendere l'ennesima sorsata di birra, si pulisce le labbra con una punta di lingua e gli rivolge un sorrisetto.
    Stavo ascoltando il tuo monologo. Ho temuto che ci fosse qualche insetto anche nella mia birra...ed invece no, tutto perfetto!
    Bravo oste!

    Posa la birra e fa anche un piccolo applauso al panciuto oste che preferisce defilarsi di qualche passo per evitare di incappare in situazioni poco piacevoli.
    Insetti a parte, sembri un tipo interessante. La mia bussola interiore continua a voltarsi verso di te.
    Per caso hai mai sentito parlare dell'Ofiuco o SignorPadrone?

    Pyx! Che modi sono?
    Aur si vede costretta ad intervenire per moderare i modi grezzi del fratello. Lo sguardo dell'Auriga si volta oltre il Comandante verso il Medium chinando il capo in segno di scuse, ripete il gesto più e più volte ed anzi, allunga la mano verso la testa del fratello costringendolo a fare la stessa cosa.
    Scusateci per i nostri modi, ma come vi dicevo siamo naufraghi. Il nostro universo è distante da questo semipiano.
    Libera la testa dl Pyx che scrolla appena le spalle e si arma nuovamente della sua birra. Ricomincia a bere come se nulla fosse. Semicelato dal boccale, però, continua ad osservare il Medium, lo studia con una cura incessante, quasi maniacale.
    Il nostro mondo sopravvive grazie ad un antico artefatto, la Matrice, che permette il ricircolo delle energie attraverso le figure dei Guardiani o Custodi. Ogni Custode è responsabile di diversi ecosistemi, stelle, città o addirittura pianeti, in cui riversa il potere che gli dona la Matrice.
    La custode fa una piccola pausa, scosta appena uno sgabello su cui si accomoda, riuscire a riassumere la loro storia in poche frasi non è poi così semplice.
    Uno dei nostri fratelli, il guardiano dell'Ofiuco, si è impadronito della Matrice ed è scappato qui. Il suo piano è semplice: bloccando il ricircolo energetico, il nostro mondo è divenuto una palude. Piano piano si spegnerà e si estinguerà.
    La voce rotta dalla commozione, pensando a tutti i suoi sudditi e le pene che stanno passando.
    Blablabla, i nostri fratelli più esperti, i Dodici, sono rimasti a casa a cercare di procrastinare il più possibile la fine. Noi siamo qui per prendere a calci nel culo quella feccia dell'Ofiuco.
    Aur si smuove appena per la risposta di Pyx, così fresca e reale che sembra una secchiata d'acqua.
    Che c'è? Che ho detto?
    Manco le avesse letto il pensiero.
    Nulla Pyx, hai ragione. Ha detto la verità. I nostri fratelli...anche se in realtà non ci son legami di sangue tra noi, si tratta solo di un titolo, con le dovute eccezioni, tipo me e questo sconsiderato di Pyx...dicevo...sono rimasti a casa, ma la nostra è una missione a tempo, altrimenti un interno universo ne pagherà le conseguenze.
    Poggia la mano tatuata sul legno del bancone mostrando un timido sorriso.
    Spero che le mie parole possano farvi comprendere il motivo dei nostri gesti.
    Le creature che stavate fronteggiando erano due dei nostri fratelli, al soldo dell'Ofiuco, ed altri due scagnozzi minori.
    Scusate, ancora, l'irruenza.

     
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    Accanto a lui, le sgancchera coi tatuaggi e la bellezza dell'Ovest seguitavano la loro conversazione impegnata, ma... tra l'invadenza del fantasma fedifrago prima e lo sguardo insistente dello stalker poi, figurarsi se il buon Xavier era riuscito a seguire il filo del discorso o a capirci qualcosa!

    jpgTra l'altro, il belloccio in abiti da aviatore non smise di comportarsi in maniera
    strana neppure quando il Medium lo colse sul fatto chiamandolo allo scoperto; anzi, dopo che gli ebbe rivolto la parola, la faccenda si fece ancora più strana.

    Stavo ascoltando il tuo monologo. Ho temuto che ci fosse qualche insetto anche nella mia birra...ed invece no, tutto perfetto! Bravo oste!
    asserì quello, eseguendo anche un breve applauso all'omone, che preferì eclissarsi
    Insetti a parte, sembri un tipo interessante. La mia bussola interiore continua a voltarsi verso di te. Per caso hai mai sentito parlare dell'Ofiuco o SignorPadrone?

    Insomma: gli lanciava occhiate, si leccava le labbra dopo aver preso un sorso di birra, faceva sorrisetti, la sua "bussola interiore" -che probabilmente stava per altro- continuava a puntarlo, e per finire cercava un "SignorPadrone"... Ma non era che -forse forse, quasi quasi- quel tipo ci stava provando con lui?

    Pyx! Che modi sono?

    Precisamente quello che pensò anche l'Esper.
    La signorina aveva ragione:
    che modi da screanzato.
    Cioè, glielo chiedeva così: super-aggressive... di punto in bianco.
    Senza nemmeno offrirgli prima una cena o un cinema.
    Che poi... esistevano i cinema su Endlos...? In effetti, non ci aveva mai pensato...


    Scusateci per i nostri modi, ma come vi dicevo siamo naufraghi.
    Il nostro universo è distante da questo semipiano.


    Visibilmente costernata, la donna dalla pelle d'ambra si prodigò a giustificare gli strani approcci del fratello con un po' troppi inchini del capo -e forzando anche l'altro a compiere lo stesso gesto-, e lo Spiritista si dispiacque un po' di quella sovra-reazione: dopotutto, non era successo nulla di grave -almeno da parte sua-, così si limitò ad atteggiare la faccia in un'espressione di "tutt'appo'" e a sventolare una mano davanti al volto in un gesto che minimizzava l'incidente.

    Risolta la questione, Aur tornò alla sua chiacchierata con la Comandante, Pyx tornò alla sua birra -ma lo stava fissando ancora?!-, e Xavier tornò a voltarsi verso il bancone con tutta l'intenzione di riprendere a farsi gli affari suoi; tuttavia, oltre che incuriosito da quei due fratelli, c'era adesso qualcosa che continuava a ronzargli in testa, e mentre cercava di inseguire quel pensiero per razionalizzare di cosa si trattasse, con l'attenzione rimasta catalizzata sui suoi vicini, finì per ascoltarne involontariamente la conversazione... trovandosi tirato in mezzo ad altri e più complessi discorsi, incluso in una specie di spiegazione di cui poco o nulla comprendeva
    e di cui avrebbe probabilmente fatto a meno.

    Il nostro mondo sopravvive grazie ad un antico artefatto, la Matrice, che permette il ricircolo delle energie attraverso le figure dei Guardiani o Custodi. Ogni Custode è responsabile di diversi ecosistemi, stelle, città o addirittura pianeti, in cui riversa il potere che gli dona la Matrice.
    raccontò la donna di nome Aur, con voce incrinata, cercando l'appoggio di un vicino sgabello
    Uno dei nostri fratelli, il guardiano dell'Ofiuco, si è impadronito della Matrice ed è scappato qui. Il suo piano è semplice: bloccando il ricircolo energetico, il nostro mondo è divenuto una palude. Piano piano si spegnerà e si estinguerà.

    Blablabla, i nostri fratelli più esperti, i Dodici, sono rimasti a casa a cercare di procrastinare il più possibile la fine. Noi siamo qui per prendere a calci nel culo quella feccia dell'Ofiuco.
    si inserì a gamba tesa lo Stalker, facendo trasalire la sorella con la sua mancanza di tatto
    Che c'è? Che ho detto?

    Nulla Pyx, hai ragione. Ha detto la verità.
    I nostri fratelli...anche se in realtà non ci son legami di sangue tra noi, si tratta solo di un titolo, con le dovute eccezioni, tipo me e questo sconsiderato di Pyx...dicevo...sono rimasti a casa, ma la nostra è una missione a tempo, altrimenti un interno universo ne pagherà le conseguenze.

    concluse Aur, spiegando che la loro non era solo quindi una lotta contro il Traditore, ma soprattutto contro il Tempo
    Spero che le mie parole possano farvi comprendere il motivo dei nostri gesti. Le creature che stavate fronteggiando erano due dei nostri fratelli, al soldo dell'Ofiuco, ed altri due scagnozzi minori.
    Scusate, ancora, l'irruenza.


    jpg
    « . . . »

    Eh, sì: il giovanotto dai capelli blu tinti avrebbe decisamente fatto a meno di ascoltare quella faccenda, perché adesso era irrazionalmente arrabbiato. C'era qualcosa in quella storia che lo irritava profondamente: come cacchio può un fratello farsi venire un colpo di testa di cazzo di quelle proporzioni, e fare una cosa del genere alla sua famiglia? Brutto coglione. Non sapeva che faccia avesse quel tipo, ma il Medium si ritrovò a volerci imprimere un bel cazzotto sopra. Che egoista dimmerda.

    Certo, chiunque avrebbe potuto obiettare che quelli non erano affari suoi (e lui stesso si sarebbe detto il primo della lista in tal senso), ma... l'illogico risentimento che sentiva verso la questione era abbastanza forte da mettere a tacere quella solida ed inattaccabile obiezione, e persino il suo proverbiale essere posapiano -che lo portava ad evitare accuratamente le grane, la sbatta e il pericolo- rimase silente, schiacciato da quella rabbia insensata(?)

    Senza che Xavier se ne fosse accorto, il suo sguardo era cambiato, facendosi più serio e risoluto: che intendesse fare qualcosa era una decisione presa, che volesse farlo sarebbe apparso ormai evidente anche allo sconosciuto Custode della Bussola che seguitava a fissarlo, ma la domanda giusta da porsi per tradurre in pratica quello slancio da paladino della giustizia vendicatore degli stronzi (che non sapeva neppure da dove gli uscisse, ma che era lì, più forte di lui, e non dava segno di volersene andare prima di aver impresso le nocche sulla faccia di quel Traditore) era "cos'è che poteva fare...?"

    jpgPensa, Xavier... Ragionaci: che cosa puoi fare per aiutare? Cos'è che aveva chiesto il tuo ammiratore? C'era stata una sua uscita che gli aveva triggerato un pensiero, ma qual'era? Non quella sugli insetti. E nemmeno quella sull'oste. L'innuendo della "bussola interiore" lo aveva fatto pensar male, ma non era stato quello... Rimanevano solo l'Ofiuco, che sapeva giusto essere il nome di una costellazione del suo mondo solo perché gli astrologi e i maniaci dell'oroscopo ci avevano costruito sopra un dibattito televisivo alla fuffa, e... E... la cosa del SignorPadrone.

    Per qualche motivo, quel nome non gli era del tutto nuovo. Perché non gli era del tutto nuovo? Riflettici, Xavier... dov'è che lo hai già sentito? No, non lo hai sentito: stasera è la prima volta. Ma lo hai visto: scritto da qualche parte. Dov'è che lo hai letto...? Quando lo hai letto...? Nello spingere a ritroso la memoria, focalizzandosi su quella parola e sé stesso, il ricordo tornò da lui.

    Era ad Est, in visita alla Capitale Istvàn, ad aiutare uno dei vecchietti per cui lavorava part-time con lo scarico di merci per il Mercato delle Sette Note... Era lì, nella bacheca degli annunci, mentre cercava qualche altro lavoretto per arrotondare, che aveva visto quel volantino... Lui aveva pensato a qualche sciroccato con hobby zozzetti, ma... tenendo conto che poco fuori città c'era il "Baccello Segreto", celebre "centro benessere" in cui poter soddisfare in modo legale anche richieste di quel tipo (non che lui ci fosse mai stato,
    purtroppo: non ne aveva i soldi), la sua ipotesi suonava improbabile...

    Ma, ehi, resta concentrato, Xavier: stai divagando.


    « Ecco... non so se può esservi d'aiuto... Però... »
    esordì il Medium, tornando a voltarsi verso i due fratelli, rivolgendo lo sguardo blu ad Aur
    « A proposito del "SignorPadrone", mi sono ricordato di aver letto un volantino firmato con quel nome nel Mercato della Città di Istvàn, la Capitale del Presidio Est - sarà stato un annetto fa. »
    per dissimulare il disagio, lo nascose in una pausa per bere un ultimo sorso di birra
    « Il contenuto dell'annuncio era un po' vago, ma -in sostanza- un venditore di merci rare cercava avventurieri per la cattura di mostri infestanti in tutto il Semipiano. »

    ...sempre che, come aveva pensato allora,
    non si trattasse di parole in codice per intendere
    altro.



    Condizioni Fisiche: Ottimali.

    Condizioni Mentali: Prima perplesso - poi arrabbiato.

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    Eiko ascoltò attentamente Aur mentre questa raccontava la sua storia e quella di suo fratello, anche su interrotta proprio da lui a causa dei suoi modi scortesi. Si dipinse una smorfia infastidita sul volto di Eiko, che razza di modi erano? Quel Pyx sembrava quasi un selvaggio, a fissare le altre persone per poi dire delle cose strane. Certo, a quanto pareva erano naufraghi e quindi avevano usante e costumi diversi, ma per tutti i Kami, la buona educazione dovrebbe essere un qualcosa di universale.
    Chieste le scuse al Medium, importunato dallo screanzato, Aur continuò la sua storia: un mondo retto da uno strumento chiamato "Matrice", dei guardiani che governano quel mondo con il suo potere e, improvvisamente, uno di loro che ruba questo importantissimo oggettivo per motivi ignoti.
    Ma perché venire a Endlos? Perché intervenire nella battaglia con Orecchioni? C'erano molte domande irrisolte per il momento, ma una cosa sembrava chiara: questo Ofiuco poteva rappresentare una grossa minaccia per l'Ovest.
    Eiko si fece seria, sopratutto quando il Medium dai capelli colorati aggiunse di aver sentito questo "SignorPadrone" nel lontano feudo Orientale, in un bando dove stava scritto che cercava bestie da tutto il semipiano.
    «Sembra che la situazione sia molto seria, onorevoli viaggiatori.» disse la comandante dopo essersi finalmente decisa a prendere uno sgabello per accomodarsi di fronte ai due fratelli.
    «Dal poco che ho potuto vedere durante la battaglia, questi "scagnozzi" dell'Ofiuco sembrano abbastanza potenti, abbastanza da sopraffare il fu Re dei Conigli. Perché questo vostro... "fratello" ormai diseredato dovrebbe trovarsi in queste terre? Avete idea di cosa abbia in mente?» Eiko accavallò lentamente le gambe per poi rilassare un minimo la schiena sulla sedia, anche se dentro di sè era molto attiva e attenta: quella storia poteva essere decisamente un problema per il Paese, sopratutto dopo una battaglia così sanguinolenta, e accumulare informazioni era di vitale importanta per la sopravvivenza.


    Eiko Hatomi
    Stato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Lucida, curiosa
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    Passive:

    La via del samurai
    I samurai sono guerrieri portentosi e inflessibili, tecnicamente eccellenti e molto scaltri. Eiko si è allenata fin dalla nascita per diventare una combattente d'eccezione: a differenza dei classici samurai, però, lei combatte senza armatura e con la naginata. Ha fatto della rapidità d'azione il suo stile di combattimento e la sua visione di vita.
    Colpire per primi è, spesso, una questione di vita o di morte.
    [Prima azione in Quest | A discrezione del Master] [0PT]

    Protettrice
    Essere dei sopravissuti ad una catastrofe non è qualcosa di piacevole, seppur meglio che essere morti. Eiko, da quella terribile notte di fuoco e sangue, ha ereditato la responsabilità dell'esistenza del clan, portando in salvo il suo fratellino e l'erede. Ora sono tutti e tre soli, in una landa straziata da battaglie, tradimenti e invasioni, per poter sopravvivere bisogna adeguarsi e imparare in fretta.
    Avere coscienza di ciò che accade intorno a sè è fondamentale per scovare i pericoli e per tenere sott'occhio i propri alleati, per proteggere chi si ama con più prontezza.
    A volte, però, è necessario agire prima che una minaccia si manifesti, e potersi muovere senza far rumore è fondamentale per cogliere alla sprovvista chiunque progetti di far del male.
    Ma la cosa più importante per sopravvivere in una terra dove la pace non esiste, è capire chi è il vero nemico, chi ha la vera intenzione di attentare alla vita degli altri.
    [Auspex Radar] [Anti-auspex Furtività] [Percezione dei Pericoli] [15PT]
     
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    Cra

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    Taverna "La Radice Ritorta"

    Si, la situazione è piuttosto grave. Come il Comandante ha potuto analizzare con le poche informazioni ricevute, la situazione è sicuramente complessa ed assai pericolosa, tanto per il Presidio Ovest, attualmente terra di nessuno, tanto per Endlos, tanto per il mondo di origine dei Guardiani.
    Pyx intanto finisce la sua birra e si alza per sgranchirsi appena un po' le gambe, facendo due rapidi piegamenti al suolo. Le vesti, sotto i movimenti rapidi, si tendono mostrando un corpo sicuramente allenato, probabilmente con un passato da militare. Aur, sfruttando l'occasione, si siede al posto di Pyx, proprio davanti Eiko, a cui sorride gentile, è lieta finalmente di parlare con una persona "normale" e non irruenta come il fratello.
    Estremamente seria, purtroppo.
    Non ci sono mezzi termini per riassumere la situazione. Poggia il braccio tatuato sul bancone e stende le dita che picchiettano contro il legno. Le domande del Comandante sono più che lecite, e l'incontro di oggi è stato voluta dalla Guardiana dell'Auriga proprio per dare alcune risposte, e cercare nuovi alleati.
    Francamente non ne ho idea. Penso si tratti di un caso.
    La Matrice isola il nostro mondo dagli altri del multiuniverso, o per lo meno le uscite e gli ingressi sono controllati con severità. Purtroppo essendosi macchiato di atroci delitti contro i suoi stessi fratelli, l'Ofiuco ha destabilizzato il muro di difesa. Probabilmente qualche nativo del semipiano, sfruttando questa situazione, ha aperto un canale per il suo arrivo.

    Fa spallucce, sinceramente non ha idea del motivo per cui l'Ofiuco abbia scelto di venire proprio in questo mondo e non in altri. Si potrebbe trattare di un caso, o esserci dietro una trama assai più ordita. Come è chiaro dal timbo di voce della Guardiana, la famiglia giunta su Endlos, brancola ancora per lo più nel buio. Le informazioni sull'attualità sono scarse e confuse.
    L'Ofiuco è sicuramente uno spregiudicato, ma ama il nostro mondo.
    Pyx schiocca la lingua in un sono "tsk" mentre muove la testa sconsolato a destra e manca ed incrocia le braccia indispettito.
    La tua concezione di amore è molto particolare Aur, sai?
    La risposta è un sospiro rassegnato. Hanno già fatto questo discorso almeno una ventina di volte. Ogni volta si sono batticeccati senza giungere ad un'ultima soluzione al problema.
    Sai cosa intendo. E' un egoista alla ricerca del potere assoluto. Ma non vuole questo potere in un mondo che non è il suo, questa è la realtà.
    Ci sta affamando, costringendoci in ginocchio, così da poter tornare poi trionfante ed elargire vita e morte a sua scelta.
    E' andanto via come l'ultimo tra i Guardiani e tornerà come fosse una divinità, è questo il suo piano.
    Certo, ci vorranno anni, secoli, forse millenni, ma alla fine vincerà lui.

    L'analisi di Aur è meticolosa e prende in considerazione tutte le possibili variabili, tanto che lo stesso Pyx si ritrova di tanto in tanto ad annuire. Sono i termini che utilizza su cui si trova in disaccordo.
    Il Medium, intanto, recupera nella memoria informazioni assai utili. In realtà avevano già avuto alcuni dettagli a questo riguardo, ma mai così precisi. Pyx gli sorride riconoscente per lo sforzo fatto. Sembra essere particolarmente a suo agio nell'interfacciarsi con quei capelli blu. L'Aviatore avanza oltre il Medium e gli si siede accanto.
    Oste! Due birre, una per me ed una per il mio amico, qui!
    Amico a cui fraternamente schiaffeggia la spalla ed offre un sorriso che disegna e rafforza le cicatrici traslucide sul volto.
    Quello psicopatico ha ben pensato di sfruttare la Matrice a suo modo.
    Mostri infestanti in tutto il mondo, venditore di merci rare, l'aviatore sconsolato muove a destra e manca la testa in attesa dell'arrivo delle birre.
    Sfruttando la Matrice è in grado di privare le creature delle loro essenze, così da poterle rivendere al miglior offerente. E' qualcosa che aveva proposto durante un Concilio, ma ha trovato l'opposizione di tutti i Dodici.
    Ed anche se così fosse, perchè farlo qui? Cosa sta cercando?
    Pyx scrolla le spalle, mentre assesta ancora un paio di pacche amichevoli sulla schiena del Medium come ringraziamento per l'informazione.
    Ti vedo in forma amico, complimenti.
    Comunque non riesco a capire perchè la mia bussola continua a voltarsi verso di te.

    Arriccia le labbra carnose e ti punta le iridi slavate contro. Ti fissa come se potesse studiare le tue profondità.
    Non che tu non sia il mio tipo, ma solitamente la mia bussola non si abbassa a simili quisquiglie!
    Inutile dire che Aur per la vergogna si copre il viso esasperata. Forse farebbe bene a teleportare via il fratello, eppure sa bene che se la bussola di Pyx si muove, è sempre bene investigare e comprendere il perchè.
    Bluetto, perchè non mi parli un po' di te?
     
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    Viaggiatore dei Mondi

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    «Sembra che la situazione sia molto seria, onorevoli viaggiatori.
    Dal poco che ho potuto vedere durante la battaglia, questi "scagnozzi" dell'Ofiuco sono abbastanza potenti, abbastanza da sopraffare il fu Re dei Conigli.»


    Capitato ad Ovest più per caso che per altro, il buon Xavier non conosceva i dettagli delle guerre che avevano colpito il Presidio, non sapeva nulla di Scagnozzi dell'Ofiuco, e men che meno poteva immaginare quanto pericoloso potesse essere un esercito di conigli demoniaci all'attacco per ipotizzare un rapporto di forze... così si limitò ad ascoltare, senza questionare.

    Intanto che la Comandante si sistemava su uno sgabello, l'Aviatore pensò invece di alzarsi per sgranchire le gambe con qualche piegamento -così per sport!-, lasciando libero il sedile, che fu prontamente occupato dalla Sorella.


    Estremamente seria, purtroppo.
    «Perché questo vostro... "fratello" ormai diseredato dovrebbe trovarsi in queste terre?
    Avete idea di cosa abbia in mente?»

    Purtroppo essendosi macchiato di atroci delitti contro i suoi stessi fratelli,
    l'Ofiuco ha destabilizzato il muro di difesa.


    Interessato all'argomento per motivi che sfuggivano alla sua stessa comprensione, il Medium ascoltò con attenzione le ipotesi su come avesse fatto il Traditore ad approdare su Endlos: la Sgnacchera Tatuata sosteneva che egli doveva aver trovato il contatto e l'aiuto di qualche abitante del Semipiano, e...

    Nell'apprendere che una meccanica del genere fosse possibile, si ritrovò a chiedersi se...
    se non fosse per caso stato lo stesso anche per lui. Eppure... Lui non aveva preso contatti con nessuno, per finire lì.
    Lui non aveva nessuno.

    jpg

    L'Ofiuco è sicuramente uno spregiudicato, ma ama il nostro mondo.

    Prova ad immaginare se gli stava sulle palle! A tradurre in gesti e parole il punto di vista dell'Esper sulla questione, ci pensò Pyx, che dopo aver fatto schioccare la lingua contro il palato, ed aver incrociato le braccia sul petto, sfoderò una leggera dose di sarcasmo.

    La tua concezione di amore è molto particolare Aur, sai?

    Sai cosa intendo. E' un egoista alla ricerca del potere assoluto. Ma non vuole questo potere in un mondo che non è il suo, questa è la realtà. Ci sta affamando, costringendoci in ginocchio, così da poter tornare poi trionfante ed elargire vita e morte a sua scelta.
    specificò la donna, con un sospiro stanco e l'aria di chi è stufo di ripetersi
    E' andato via come l'ultimo tra i Guardiani e tornerà come fosse una divinità, è questo il suo piano.
    Certo, ci vorranno anni, secoli, forse millenni, ma alla fine vincerà lui.


    Insomma, uno schifoso sciacallo. Un parassita della peggior specie. Un incapace che non è in grado di spiccare per le proprie sole capacità, e che trova più facile e giusto affossare i suoi stessi fratelli per dimostrare di valere qualcosa. Un subdolo bastardo che non sa guadagnarsi il rispetto e l'amore del proprio mondo se non sotto il ricatto di una catastrofe. Una faccia-da-schiaffi che dissacra una cosa nobile come l'amore, contaminandola con l'ossessione e la mania di controllo. ...ok, questo -magari- la donna non lo aveva detto, ma lui se l'era immaginato così. Forse stava speculando troppo.

    Oste! Due birre, una per me ed una per il mio amico, qui!

    Fu la voce vicinissima dell'Aviatore a ridestarlo dal suo rimuginare ribollente di sdegno: in modo del tutto inatteso, il giovanotto si era arbitrariamente seduto accanto a lui senza neppur domandare permesso, e con un'espansività che qualcuno (qualcuno più raffinato di Xavier, non Xavier) avrebbe trovato maleducato, gli batté persino due pacche sulle spalle; tuttavia, nello scoccargli un'occhiata e nel trovarlo così sorridente, lo Spiritista gli perdonò quell'impropria presa di confidenza, perché... insomma: gli stava pagando da bere. Chiaramente non poteva essere una cattiva persona.

    Quello psicopatico ha ben pensato di sfruttare la Matrice a suo modo. Sfruttando la Matrice è in grado di privare le creature delle loro essenze, così da poterle rivendere al miglior offerente.
    riprese a spiegare il Fratello, riflettendo sull'informazione che il Medium aveva fornito
    E' qualcosa che aveva proposto durante un Concilio, ma ha trovato l'opposizione di tutti i Dodici.

    Ed anche se così fosse, perché farlo qui? Cosa sta cercando?

    Pyx scrollò le spalle e non rispose, ma -in compenso-
    assestò un altro paio di pacche sulle spalle dell'Esper dai capelli blu.


    Ti vedo in forma amico, complimenti.

    "Eh, grazie", avrebbe potuto rispondergli: fuga dai creditori e dai clienti scontenti quando si trovava nel suo mondo, tanti lavoretti di fatica arronzati per vivere alla giornata da quando si era trasferito sul Semipiano, e giorni di digiuno quando girava male... normale che fosse un figurino.

    Comunque non riesco a capire perché la mia bussola continua a voltarsi verso di te.

    Con una certa insistenza, il biondo tornò alla carica con la storia della "bussola"... che, per quanto gli fosse parso equivocabile sulle prime, mettendo da parte per un momento l'umorismo becero, doveva celare qualche significato più serio e profondo.

    Non che tu non sia il mio tipo, ma solitamente la mia bussola non si abbassa a simili quisquiglie!

    Mai troppo acuto nel relazionarsi con le persone -soprattutto se vive-, il buon Xavier si limitò ad archiviare quell'aggiunta come una scanzonata battuta di spirito, buttata là senza malizia per fare il simpatico e sdrammatizzare la questione "bussola"... ma se lasciò che la cosa gli strappasse un mezzo sogghigno divertito, a quel punto la faccenda l'aveva anche un po' incuriosito.

    Bluetto, perché non mi parli un po' di te?

    jpg« Tanto per cominciare...
    Posso dirti che non mi chiamo "Bluetto", ma Xavier. »


    Nonostante il tono paziente, il Medium sospirò in modo eloquente; che poi, che nome è "Bluetto"? Pareva un nome da pokémon... Tuttavia, non gliene volle: dopotutto, lui e la sua splendida sorella erano Naufraghi, quindi... magari dalle loro parti si usava così. Non se ne sarebbe sorpreso, con uno che si chiamava "Pyx".

    « E a parte quello, non c'è molto altro: sono un Naufrago anche io, ma sono su Endlos da un annetto o giù di lì; di solito, però, sto ad Est. »
    con calma fece spallucce, e rivolse gli occhi verdi all'interlocutore
    « Ad ogni modo: si può sapere cos'è questa storia della Bussola che continui a tirar fuori? »



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    Castellammare di Stabia

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    La Matrice era uno strumento decisamente potente se era in grado di isolare mondi, e nelle mani di uno tipo così perverso e meschino. Eiko rimase in silenzio quando Aur iniziò a parlare del "fratello" e del suo amore malato per il loro mondo, e più parlava e più Eiko provava disgusto per un essere simile.
    Una tale presuzione era semplicemente incomprensibile per una samurai, anteporre la propria gloria al padrone che si serve era inammissibile e disonorevole, peggio ancora se questo padrone era il mondo intero.
    Sul volto della comandante si disegnò un'altra leggera smorfia di disprezzo, anche se questa volta non era stato Pyx a causarlo. L'intera discussione si spostò, poi, sul medium dai capelli blu, che aveva dato delle informazioni importanti ai due, dando spunto a nuove rivelazioni sui poteri di questa Matrice.
    Privare l'essenza delle creature... significa rubarle l'anima? E cosa si poteva fare con queste? Perché era possibile rivenderle per soldi? Dovevano avere un utilizzo pratico se valevano così tanto.
    «Cosa intendete quando dire che la Matrice può privare le essenze delle creature? Rivenderle a chi per fare cosa?» Eiko rimise entrambe le gambe a terra e chinò la schiena in avanti, avvicinandosi ad Aur «Oltretutto, mi confermate che gli scagnozzi del vostro fratello stessero cercando di rubare l'essenza del Re dei Conigli?» sembrava aver senso, in ogni caso sembrava qualcosa che si potenziava nel tempo, quindi bisognava agire in fretta prima che la situazione arrivi ad un punto di non ritorno.
    Eiko mugugnò fra sè mentre Pyx ritornò a molestare il povero Medium, che si presentò col nome di Xavier, con la questione della misteriosa "bussola". Forse anche quella era un artefatto magico? E cosa poteva individuare? Forse in qualche modo quel Medium era collegato con tutta quella faccenda?
    Non rimaneva che aspettare e ascoltare per avere risposte... o nuove domande.


    Eiko Hatomi
    Stato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Lucida, curiosa, attenta
    Energia: 100/100
    Passive:

    La via del samurai
    I samurai sono guerrieri portentosi e inflessibili, tecnicamente eccellenti e molto scaltri. Eiko si è allenata fin dalla nascita per diventare una combattente d'eccezione: a differenza dei classici samurai, però, lei combatte senza armatura e con la naginata. Ha fatto della rapidità d'azione il suo stile di combattimento e la sua visione di vita.
    Colpire per primi è, spesso, una questione di vita o di morte.
    [Prima azione in Quest | A discrezione del Master] [0PT]

    Protettrice
    Essere dei sopravissuti ad una catastrofe non è qualcosa di piacevole, seppur meglio che essere morti. Eiko, da quella terribile notte di fuoco e sangue, ha ereditato la responsabilità dell'esistenza del clan, portando in salvo il suo fratellino e l'erede. Ora sono tutti e tre soli, in una landa straziata da battaglie, tradimenti e invasioni, per poter sopravvivere bisogna adeguarsi e imparare in fretta.
    Avere coscienza di ciò che accade intorno a sè è fondamentale per scovare i pericoli e per tenere sott'occhio i propri alleati, per proteggere chi si ama con più prontezza.
    A volte, però, è necessario agire prima che una minaccia si manifesti, e potersi muovere senza far rumore è fondamentale per cogliere alla sprovvista chiunque progetti di far del male.
    Ma la cosa più importante per sopravvivere in una terra dove la pace non esiste, è capire chi è il vero nemico, chi ha la vera intenzione di attentare alla vita degli altri.
    [Auspex Radar] [Anti-auspex Furtività] [Percezione dei Pericoli] [15PT]
     
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20 replies since 1/12/2019, 18:51   410 views
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