Echo

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    Echo



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    Dati Generali


    Battlefield Engineer
    Primarie (Technomancer) Secondaria (Fighter)

    Nome: William
    Cognome: Bound
    Codename: Echo
    Razza: Cyber
    Sesso: Maschio
    Data di Nascita: 9 Marzo
    Anni: 27


    Aspetto e Armatura



    Echo è alto un metro e settantacinque, un'altezza nella media. L'uomo rispecchia in tutto lo stereotipo fisico del soldato. Muscoloso, definito, uno sguardo duro, una postura che emana una forte sicurezza e dignità. Capelli marroni, portati indietro per comodità, visto che nella tuta finirebbero di fronte al visore, impedendogli la vista. Ha una cicatrice ben visibile sull'occhio destro, a malapena nascosta dal casco quando indossa l'armatura, ma se siamo abbastanza vicini è comunque possibile notarla. Mentre quest'occhio è fuori uso per via della ferita, l'altro funziona perfettamente, ed ha ancora il colore naturale, il marrone. Echo porta anche la barba molto corta, a malapena qualche millimetro, giusto per quello che lui definisce un "look da duro".

    La C.Re.S invece è un gioiellino, ai suoi occhi. L'ingegnere la conserva in modo migliore rispetto persino a casa sua. Le due spalle raffigurano la metà superiore della testa di un leone, il simbolo della sua nazione, e avendo personalmente realizzato il disegno, è particolarmente orgoglioso del risultato. L'armatura ha un design snello, non rendendo la sua figura un bersaglio eccessivamente facile e fornendo al tempo stesso una tanto necessaria protezione in combattimento. Il nero è il colore principale, mentre il tessuto rosso che ricopre la parte superiore è l'elemento che risalta di più, oltre alle rifiniture del medesimo colore sul casco. L'elmetto ha anche un ulteriore colore, il bianco, che viene riportato sulle giunture dell'armatura.


    Psicologia



    Echo è un tipo molto terra-terra. Il buon senso è la sua arma migliore, sicuramente. Non metterebbe in pericolo qualcuno senza motivo, ma è sempre pronto a fare ciò che serve, dando vita al vero senso (almeno per lui) del detto "il fine giustifica i mezzi". La realtà è che nonostante non si faccia scrupoli e abbia completamente accettato l'idea di uccidere qualcuno, il momento in cui si apre uno spiraglio di possibilità di negoziazione, proverebbe a prenderlo al volo. È una testa calda, si arrabbia facilmente, ma farsi odiare definitivamente da lui è particolarmente difficile nonostante questo. È molto orgoglioso, e non ammetterebbe mai i suoi sbagli se messo alle strette senza via d'uscita, anche nel momento in cui se ne rende perfettamente conto. Ha cercato a lungo di sopprimere i suoi sentimenti per migliorarsi, ma ha poi capito che per vivere serenamente con sè stesso, l'unico modo è prendere le cose un passo alla volta, coi suoi termini.


    Background - C.Re.S



    "Una pessima idea."


    Lionel, vieni, ho bisogno del tuo aiuto.
    William, non ho tempo per ascoltare le tue-COS'HAIFATTO?
    La voce accorre velocemente a fianco del ragazzo, che con una benda completamente tinta di rosso si tiene la mano premuta sull'orbita destra. Nonostante ciò, sembra che non voglia accennare a fermarsi minimamente.
    Credo che uscire dalla copertura non sia stata l'idea migliore, semplicemente.
    Dio... AAAAH, non ho tempo di discutere adesso. BARELLA, SVELTI! - L'uomo ordina con voce ferma e sicura agli infermieri finora presi da altri pazienti. - Adesso tu ti sdrai e...
    Io non mi metto da nessuna parte, cammino fino a dove mi chiuderai questa ferit...
    Silenzio. William sviene, senza finire la frase. I dottori lo caricano sulla barella, saettando via nell'ospedale da campo. Il corpo di William non aveva una ferita sola, ma era costellato da esse. Granata a frammentazione. Non un colpo diretto, ma i frammenti lo avevano ridotto male. Che sia arrivato fino a lì è solo una maledetta fortuna sfacciata, e un tanto di forza di volontà, per non cedere alla stanchezza e al dolore.

    -


    Sei un maledetto testardo, William. Tu le progetti le armi, non le usi.
    Tu invece, sei un maledetto ipocrita. Sei un medico, sai bene cosa voglia dire prevenire. Devo provarle prima di darle ai soldati.
    È il loro lavoro. Inoltre puoi provarle anche senza andare sul campo.
    Devo testare anche la praticità in campo. Sempre meglio che mandarli al macello.
    QUESTO PUO' UCCIDERE TE SE... - Abbassa la voce, rendendosi conto che non è nel posto adatto per una sfuriata del genere. La gente soffre già abbastanza così com'è. - Se non la smetti. Per favore. Non sei un soldato, sei un ingegnere.
    Ho il loro stesso addestramento, non mi sono arruolato per vederli morire se ciò che progetto è fallato.
    Sanno a cosa vanno incontro.
    Proprio per questo non c'è bisogno di metterli ulteriormente in pericolo.
    Lionel sbuffa, il suo sguardo si sposta da una parte all'altra della tenda mentre cerca di raccogliere la sua compostezza. Il suo sguardo racchiude preoccupazione. D'altra parte, i due sono amici di lunga data, e fino a qualche tempo prima anche qualcosa in più. William però si rivolge a lui prima che possa dire altro.
    L'occhio è andato, vero?
    I loro sguardi si incrociano, l'espressione del medico è chiaramente di rassegnazione.
    Si.
    Bene. Il resto del corpo? Sento le gambe, quindi non ci sono danni irreparabili suppongo. Organi?
    È tutto al suo posto, aspirante suicida. Tornerai in piedi.
    Si, e prima di quanto pensi. - Sorride, fissando Lionel per qualche attimo. - Ho bisogno del tuo aiuto per altro. Quando credi che sarò in grado di andarmene, devi venire con me.
    Ci vorrà un po', lo sai vero?
    Non importa.
    Chiude quindi gli occhi, lasciandosi andare al sonno.

    Alcune settimane dopo


    I due, William e Lionel, entrano nel laboratorio del primo. Attrezzature di vario genere riempiono la stanza tenuta in perfetto ordine. Una postazione multi-schermo e una scrivania sono al centro di tutto. L'ingegnere militare si siede, accendendo il computer. L'uomo dietro a lui osserva attentamente le sue azioni. Tasto dopo tasto, gli schermi cominciano a mostrare sul loro display i più disparati progetti. Ma Lionel è sempre più senza parole. Stava progettando una tuta speciale. Qualcosa per cui i loro operativi sarebbero diventati un'armata invincibile.
    No. No. È rischioso. Persino le ultime tecnologie non ce lo permettono.
    Allora creiamole. Nessuno meglio di te ha le conoscenze mediche per dirmi se qualcosa può funzionare o meno.
    Il punto è che... puoi fare tutto, ma come colleghi il cervello ad una macchina? Non è un semplice visore con telecamera, stai integrando un chip che ti interfaccerà direttamente con l'armatura nel tuo cervello. Dovresti trovare un modo per connettere anche le terminazioni nervose.
    E qui... - Si alza dalla sedia, appoggiandosi alla scrivania, per dirigersi in una stazione da lavoro con varie attrezzature. Sul tavolo, vari chip giacciono. - Entri in gioco tu. Sei un chirurgo qua, ma sei un neurologo. Sai dove va cosa. Cominciamo da me.
    Tu... NO! No, non farò niente del genere.
    Beh, se non mi aiuti lo farò da solo.
    Semplice, pulito, conciso. Nessun margine di trattativa, ed entrambi sapevano che non era una semplice minaccia, ma una constatazione. Col suo aiuto o meno, avrebbe portato la cosa fino alla fine. Si prepararono al meglio, racimolando materiali e attrezzature, specialmente quelle mediche che, nel laboratorio di un ingegnere, sono effettivamente inesistenti se non per il primo soccorso. Non bastarono settimane o mesi, ma anni. Poi, il giorno fatidico. Fu una lunga giornata. Solo un silenzio tombale echeggiava nella stanza, mentre una macchina monitorava la situazione e i due lavoravano incessantemente. Questo perchè Lionel aveva comunque bisogno delle indicazioni di William per eseguire perfettamente l'installazione. La procedura richiedeva estrema concentrazione, e ogni parte rischiava di andare rovinosamente male. Ma tutto andò bene. Tutto. Nessuno dei due ci credeva. Avevano lavorato veramente per un giorno intero, giusto un paio di ore in meno. La stanchezza li assalì immediatamente appena ebbero la possibilità di rilassarsi.
    Io, tu... Noi...
    Si. Adesso dobbiamo solo assicurarci che tutto funzioni a dovere. Non solo nella tuta, ma anche nel mio cervello.
    Si... Si.
    Il riposo fu poco per i due, nei mesi seguenti.

    "Ed è così che sono finito qui. Nella merda."


    Suoni di spari coprono ogni altro rumore in quel laboratorio devastato. Quella tecnologia faceva comodo a molti, soprattutto al governo. Quando ha chiesto di poter supervisionare il progetto per la produzione in massa, hanno detto che ci avrebbero pensato. Come sempre, hanno voluto rubare tutto. Avevano già preso Lionel, arrestato e portato via per un "interrogatorio". Mancava solo lui all'appello. Ma non sarebbe morto così.
    Uno, due... Tre.
    Si alza, di scatto, puntando l'arma contro di loro. Forse per la foga, l'ansia e la pressione, o forse per altri fattori, vede nero, e si sente svenire. Quando riapre gli occhi, non c'è più quel tetro posto, ma un cielo nuovo. Un posto sconosciuto.

    "Merda."




    Equipaggiamento



    C.Re.S v0.1 - Cybernetic Retaliator Suit (Armatura Completa)
    L'armatura che ricopre il corpo di Echo. Oltre ad essere come una vera e propria seconda pelle dopo essere stata indossata, ha una connessione con le armi del ragazzo, ed è quindi il requisito necessario per attivare le loro particolarità. In pratica, la C.Re.S è il pezzo centrale a cui gira attorno tutto il suo equipaggiamento.

      Abilità


      Estrazione Rapida
      L'armatura assiste i movimenti del ragazzo, permettendogli di eseguire movimenti fulminei verso le armi che sono sintonizzate con l'armatura. Potendo localizzare perfettamente dove sono posizionate, l'armatura calcola la traiettoria più breve per permettere questa azione fulminea.
      [Estrazione Rapida delle armi]

      Tecniche


      Armatura Adattiva
      L'armatura è dotato di un sistema di protezione particolarmente funzionale e poco ingombrante. Essa può infatti aumentare la sua densità brevemente per aumentare le sue capacità difensive in maniera netta. Semplice ed efficace.
      [Difesa Variabile; Natura: Mista (Energetica/Fisica); Bersaglio: Personale]
      Chameleon
      L'armatura è dotata di un sistema di camuffamento ambientale, rendendosi quindi invisibile alla vista. Questa modalità della tuta occupa l'interezza delle sue risorse, per cui sfruttare una qualsiasi altra funzionalità che non sia di supporto o semplice movimento interromperà il flusso di energia necessario per evitare il surriscaldamento.
      [Supporto Medio; Natura: Fisica; Bersaglio: Personale]


    Corto Raggio - V-Blade (Spada Corta)
    Una spada corta di pregiata fattura. Modello unico, in quanto il combattimento ravvicinato non è consigliato normalmente, quantomeno se non hai una tuta protettiva come quella di Echo. Ha una lunghezza complessiva di cinquantacinque centimetri, di cui trentasette di lama e i restanti di elsa. La risonanza con la tuta C.Re.S può attivare il meccanismo presente sul filo della lama, creando del plasma alle estremità che rende la lama capace di tagliare i materiali più disparati.
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Fisica; Portata: Singolo]

    Medio Raggio - C-SMG [Accessori: Silenziatore; Caricatore Extra (x1)]
    Una riproduzione fedele del P90, un mitra. Migliorato con la tecnologia Railgun, permette di usare non solo uno speciale tipo di munizioni auto-generate quando entra in risonanza con la tuta C.Re.S, oltre alle normali munizioni, ma anche il sistema di mira nel visore della tuta, offrendo una mira di gran lunga migliore. È anche dotata di un silenziatore, ma non ha effetto sulle munizioni in modalità Railgun.
    [Cadenza di Fuoco: 4 - Dimensione Caricatore: 24]
    [Offensiva Variabile; Durata: Istantanea; Natura: Energetica; Portata: Singolo]
    [Mira Migliorata se Echo indossa l'armatura C.Re.S]


    Revisione - Conto



    Edited by S e v n - 12/2/2020, 13:41
     
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