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"È esperienza comune che un problema difficile la sera si risolva la mattina,
dopo che il comitato del sonno ci ha lavorato sopra".
(John Steinbeck)
Appartamenti della Regina, Mastio.
Presidio Errante, Endlos.Quando le luci dell'alba raggiunsero la Fortezza delle Nubi, colorando di rosa i drappi bianchi sulle ampie vetrate della sua camera da letto, una leggera brezza ne spinse i battenti fino a lasciar entrare alcuni spifferi fastidiosi e gelidi. La bella addormentata, placidamente distesa fra le coperte, rispose allo stimolo con un mugugno appena udibile, raggomitolandosi come una bambina.
In realtà era stata tutta colpa sua, che non non aveva sigillato la camera prima di addormentarsi, troppo distratta dalle preoccupazioni per farci caso; Drusilia era infatti stata in viaggio per giorni, ma non le era bastato a dimenticare le problematiche che le causavano insonnia quasi ogni notte. Per questo motivo aveva iniziato ad accusare fisicamente quella carenza, finendo spesso a ciondolare per il Mastio con aria distratta e fondamentalmente assente.
Quella notte -tuttavia- qualcosa era cambiato.
Il sonno era stato profondissimo e particolarmente lungo. Al risveglio si sarebbe sentita addirittura rinvigorita. Questo perché quella notte aveva condiviso molto con i propri Fratelli della Curtis e -almeno dal suo punto di vista- non importava realmente quanti problemi la affliggessero, ma le le persone con cui decideva di condividerlo. Nonostante i battibecchi, aveva trovato estremamente rincuorante vederli tutti uniti a collaborare, nel bene e nel male.
Sembrava una magra consolazione all'ennesima Apocalisse che incombeva su tutti loro... ma a Drusilia era bastato per sentirsi meglio.
Un altro sospiro gelido la scosse, lasciando che l'unica parte scoperta della schiena rabbrividisse. Cambiò posa, mettendosi supina. Le folte ciglia nere si schiusero, rivelando occhi di un meraviglioso verde smeraldo. E così, nella penombra di un sole non ancora alto, provò ad osservare l'affresco su di lei, non distinguendone bene le forme. Poi, provò a sedersi... e fu allora che li vide.
Un paio di occhi da rettile la fissavano nell'oscurità.
Erano spaventosi ed inquietanti, partoriti certamente da un incubo.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!
Presa alla sprovvista, lanciò un urlo di terrore, e per pochi istanti concentrò tutta l'energia elettrostatica in un punto innanzi a lei, così da scoccare un attacco mortale verso la feroce bestia venuta -probabilmente- a lacerarle le carni e banchettare con le sue viscere. Poi -fortunatamente- la lucidità prese il sopravvento, ed attorno a quegli occhi mostruosi iniziò a notare una sagoma familiare.
Non piacevole -quello mai- ma sicuramente non bestiale.
-Ah.
Drusilia si fermò, riconoscendo il visitatore; tutta la carica accumulata nella camera si disperse, evitando di folgorare qualunque cosa, vittima compresa. Poi fu colta dall'ennesimo lampo di consapevolezza, e tornò nuovamente ad adirarsi. Afferrò un cuscino con rabbia, lanciandoglielo sulla faccia.
-Come diavolo ti viene in mente di entrare nella camera di una donna mentre dorme?!?! FIDANZATA POI! VERGOGNATI!
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Seduto su una delle belle poltrone imbottite della camera da letto, con le lunghe gambe elegantemente accavallate, osservò la bella addormentata rigirarsi pigramente tra le soffici coltri del giaciglio, e le labbra pallide si schiacciarono assieme in una sottile linea di disappunto.
Fermo restando che -per una creatura con la sua natura- affacciarsi nei sogni dei mortali era un trucchetto da bambini, c'era di certo da considerare che il mondo onirico non rientrava esattamente tra i territori sotto il suo dominio; certo, spesso, il sonno apriva delle finestre sugli eventi passati e offriva talvolta scorci del futuro, canali attraverso cui affacciarsi e ficcanasare tra i pensieri e l'interiorità degli altri, ma...
...quanto gli era successo quella notte era stata un'eventualità talmente rara da risultargli ancora inconcepibile. Perché quella notte, mentre passeggiava spensierato per una porzione di quello sconfinato luogo metafisico, mentre il suo augusto sguardo si spingeva in maniera timida ed assolutamente incolpevole lungo il paesaggio, qualcuno gli aveva proverbialmente sbattuto le porte in faccia.
Naturalmente, non ne era stato per nulla compiaciuto; la maleducazione era una cosa che disapprovava con risolutezza, ma... c'era una cosa che lo seccava anche più di quella, ed era la sensazione frustrante che ti infligge il non riuscire a comprendere qualcosa. Così, aveva cominciato a rimuginarci su: chi, perché, e -soprattutto- come lo avesse fatto non gli era chiaro, e si era ritrovato a specularci senza aver nemmeno realmente avuto intenzione di farlo.
A distanza di ore, mentre fuori il cielo albeggiava, lui era ancora lì, dedito a quella medesima attività: seduto in poltrona al buio, con le gambe accavallate, e il mento puntellato su una mano -il cui gomito poggiava sul bracciolo del suo seggio-, il Re del Tempo se ne stava immerso nel proprio rimuginare, con gli occhi verde peridoto insistentemente appuntati sulla figura dormiente... ma con la mente altrove, tanto che realizzò l'avvenuto risveglio della Dama del Vento solo quando la udì lanciare un grido.
-AAAAAAAAAAAAAAAAAAAAH!!!
Con fare assente, ancora concentrato sul filo delle proprie elucubrazioni, Mephisto Pheles tornò a mettere a fuoco l'immagine della donna, e non si scomodò a disfare la propria posa né a tentare di calmarla mentre ella accumulava potere col chiaro intento di rovesciarglielo contro: che l'avesse involontariamente spaventata era chiaro, ma... non era il caso di mettere ad ulteriore prova i suoi nervi fragili con movimenti bruschi o atti inconsulti.
-Ah.
Tuttavia, arrivando infine a svegliarsi del tutto, Drusilia Galanodel parve riconoscerlo... e optò pertanto per tornare a più miti consigli, disinnescando la bomba elettrostatica con cui l'aveva lì per lì minacciato. In compenso, però, all'Arcidemone arrivò in faccia un cuscino.
-Come diavolo ti viene in mente di entrare nella camera di una donna mentre dorme?!?!
FIDANZATA POI! VERGOGNATI!
« Oh, cara: il tuo discorso sarebbe fondato,
se il fidanzato in questione non fossi io. ♥ »
replicò lui, piegando le labbra in un sogghigno
« Buongiorno anche a te, comunque. ♥ Alloooora... dormito bene? ». -
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"È esperienza comune che un problema difficile la sera si risolva la mattina,
dopo che il comitato del sonno ci ha lavorato sopra".
(John Steinbeck)Appartamenti della Regina, Mastio.
Presidio Errante, Endlos.
« Oh, cara: il tuo discorso sarebbe fondato, se il fidanzato in questione non fossi io. ♥ »
La voce roca dell'essere che non era ancora riuscita a scacciare di casa la raggiunse, e la Dama del Vento si trovò a rabbrividire a quelle parole. Oltretutto pronunciate con tanta leggerezza e di prima mattina. Voleva forse rovinarle la giornata?
« Buongiorno anche a te, comunque. ♥ Alloooora... dormito bene? »
-Dormire... ho dormito- si limitò a rispondere, senza approfondire troppo -Avrei preferito un risveglio tranquillo, però.
Nel dirlo si mise in posizione seduta, spingendo la schiena contro i cuscini ed il legno del talamo dietro di essi. Portandosi le coperte in alto con l'evidente intento di coprirsi -nonostante non fosse certo nuda- constatò con disappunto che -come al solito- Mephisto non le aveva risposto. Nessuna motivazione a quel comportamento assurdo quanto disturbante, ma solo altre domande.
Peccato che fosse mattina e -forse per uno slancio dovuto alla sveglia movimentata- Drusilia non demorse subito, come era solita fare con lui. Quindi volle ripetergli la domanda.
-Non mi hai detto perché ti sei infilato in camera mia mentre dormivo. Che facevi lì, a fissarmi?
Momento di pausa.
-É inquietante.. -
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-Dormire... ho dormito. Avrei preferito un risveglio tranquillo, però.
Pronunciando quella replica in modo stranamente ragionevole rispetto ai modi tipici che era solita usargli, la Dama del Vento si tirò a sedere ricercando una posizione più comoda, sfruttando la spalliera del letto come supporto per la schiena e usando i cuscini come imbottitura per rendere più confortevole l'appoggio, prima di tirarsi le coperte fino al mento con l'intenzione di coprirsi - o di innalzare contro di lui la più antica misura anti-mostro mai concepita dalla mente umana.
-Non mi hai detto perché ti sei infilato in camera mia mentre dormivo.
insistette la donna dagli occhi verdi, ignorando l'elegante glissare del gentiluomo
-Che facevi lì, a fissarmi? É inquietante.
Arricciando le labbra pallide in un sogghigno sornione ed enigmatico, il Nobiluomo si prese qualche momento per soppesare la questione: avrebbe potuto cambiare argomento di palo in frasca, convocando Midas ed ordinandogli di portare la colazione -una ventina di opzioni possibili tra dolci e bevande-, ma ci sarebbe stato tempo per quello; al momento, aveva anche lui qualcosa che avrebbe voluto sapere, ma...
Chiedere direttamente era una cosa inelegante, oltre che rischiosa, in quanto offriva uno spiraglio sulle proprie intenzioni. Non restava perciò che intavolare l'argomento con calma e discrezione -prendendolo un po' alla larga- lasciando intender più di quanto avrebbe effettivamente detto.
Così da poter svicolare in ogni momento.
« Preferisco il termine "romantico", cara! ♥ »
ribatté, puntando un indice sentenzioso in aria e facendole l'occhiolino
« In ogni caso, ero venuto a svegliarti per proporti alcune prossime probabili mete per la nostra vacanza, ma... non sono riuscito a svegliarti. »
chiocciò allegramente, ghignando e calcando l'accento su precise parole-chiave
« Così, come è normale per l'indole premurosa di un gentiluomo quale Io sono, mi sono preoccupato - e ho deciso di fermarmi a vegliare su di te.
Avevi un sonno così profondo che sembravi immersa in un altro mondo. ♥ ». -
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"È esperienza comune che un problema difficile la sera si risolva la mattina,
dopo che il comitato del sonno ci ha lavorato sopra".
(John Steinbeck)« Preferisco il termine "romantico", cara! ♥ »
Disse il Re del Tempo, costringendola a rabbrividire di nuovo.
« In ogni caso, ero venuto a svegliarti per proporti alcune prossime probabili mete per la nostra vacanza, ma... non sono riuscito a svegliarti. Così, come è normale per l'indole premurosa di un gentiluomo quale Io sono, mi sono preoccupato - e ho deciso di fermarmi a vegliare su di te »
Considerando che -per quanto aveva visto- La Dama del Vento si era convinta che Mephisto non fosse né premuroso e probabilmente nemmeno troppo interessato al suo stato psicofisico, le risultò alquanto spontaneo lanciargli sguardi sospettosi e poco convinti a quelle dichiarazioni, aggiungendoci anche un sopracciglio destro che si alzava con inesorabile lentezza ad ogni singola parola dell'uomo.
Trovava molto più probabile che le sue parole girassero attorno a qualcosa... o che semplicemente la stesse prendendo in giro.
« Avevi un sonno così profondo che sembravi immersa in un altro mondo. ♥ »
Fu allora che l'istinto di Drusilia ebbe un sussulto e se da un lato quell'osservazione avrebbe dovuto metterla sulla difensiva, dall'altro le parve assai strano il tono con cui fu pronunciata, quasi quello strambo figuro intendesse esattamente farle giungere il messaggio per vie traverse.
Che fosse un tentativo di comunicazione?
Se le impressioni si fossero rivelate giuste, non si sarebbe comunque trattata di una delle sue modalità preferite di dialogo. Nonostante ciò, non le sembrava comunque un'occasione da sprecare. Dopotutto... quello di stabilire un qualche tipo di scambio con lui era uno dei suoi compiti, per ciò che era stato stabilito nella Curtis Arcana.
-Si, era molto profondo- confermò -A volte ne ho bisogno... per avere le idee più chiare. Dopotutto si sa che il sonno porta consiglio ♥
Non approfondì la faccenda, limitandosi a muovere ogni passo verso di lui secondo il canale e le modalità da lui scelte. Non per particolari accortezze, ma perché semplicemente le sembrò la cosa più sensata da fare, per ottenere qualche risultato vagamente accettabile.
-In ogni caso, posso darti una risposta anche ai tuoi dubbi riguardo la vacanza- continuò, cercando di mantenere un atteggiamento positivo e conciliante -Avevo intenzione di un viaggio su Mirach.
Edited by Drusilia Galanodel - 27/2/2020, 17:55. -
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All'iniziale perplessità che aveva preso ad accentuarsi sul volto eburneo della Dama del Vento -sempre di più man mano che il Re del Tempo parlava-, si avvicendò repentino lo shock quando l'ultima frase del losco figuro dal pizzetto caprino la colpì d'un tratto come un'improvvisa sottile frecciata, strappandole un sussulto: perché quell'asserzione sembrava una sorta di messaggio in codice... e lei fu certa di aver colto il riferimento.
La novità fu tuttavia nel modo in cui la Galanodel decise di comportarsi: non con la consueta reazione di stizza e chiusura, cui il suo temperamento la portava sovente, ma reinventandosi equilibrista, danzando sul medesimo filo di inespressa ambiguità che l'Arcidemone sembrava essere in grado di piegare ai suoi voleri con la stessa disinvolta abilità di un burattinaio provetto.
-Si, era molto profondo. A volte ne ho bisogno... per avere le idee più chiare.
Dopotutto si sa che il sonno porta consiglio ♥
Questa volta, fu il turno di Mephisto di inarcare un sopracciglio con qualcosa a metà tra l'attesa e la curiosità... ma la donna dagli occhi verdi non approfondì la questione, preferendo invece cambiare argomento. Con uno non meno interessante.
-In ogni caso, posso darti una risposta anche ai tuoi dubbi riguardo la vacanza-
esordì, mostrando un atteggiamento aperto, solare e conciliante... fin troppo conciliante
-Avevo intenzione di un viaggio su Mirach.
« Bah. »
Se quella secca sillaba, pronunciata come uno sbuffo di disappunto, non si fosse rivelata sufficiente ad esprimere il proprio sdegno verso quella destinazione, il Nobiluomo pensò bene di rimarcare il concetto roteando anche gli occhi al cielo e mostrandosi esasperato.
« Sono deluso: sarebbe questo il mistico consiglio che il sonno ti ha portato?
Non c'è niente di interessante su Mirach: perché vorresti andarci? ». -
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"È esperienza comune che un problema difficile la sera si risolva la mattina,
dopo che il comitato del sonno ci ha lavorato sopra".
(John Steinbeck)Appartamenti della Regina, Mastio.
Presidio Errante, Endlos.« Bah. »
Il Re del Tempo non si risparmiò dal renderle palese il suo disappunto.
Roteò pure gli occhi al cielo, facendosi esasperato.
« Sono deluso: sarebbe questo il mistico consiglio che il sonno ti ha portato?
Non c'è niente di interessante su Mirach: perché vorresti andarci? »
Nonostante trovasse vagamente offensivo il modo in cui si era rivolto nei confronti del mondo che -nel bene e nel male- le aveva dato i natali (come circa tutto quello che usciva dalla sua bocca), Drusilia comprese il senso pratico di quell'appunto. Per questo motivo, decidette perfino di fornirgli una vaga spiegazione; nonostante il suo istinto le suggerisse di prenderlo a schiaffi, era anche suo interesse non indisporlo, rischiando di perdere ulteriormente tempo per colpa sua.
-Mirach è dove sono nata, e l'Alfierato non mi ha mai permesso di spostarmi prima- argomentò, esprimendo un dato di fatto innegabile, per poi esporsi un pochino -Quando vivevo nel mio mondo non facevo altro che fuggire, sai? Ero terrorizzata da tutto... ed ho sempre avuto la sensazione di aver perso qualcosa, nella fretta. Tornare sui miei passi potrebbe essere un buon modo per ricominciare... e riflettere riguardo il mio futuro.
Si portò una mano sulla testa, sentendosi un po' imbarazzata per quella digressione. Tornò comunque in tema abbastanza rapidamente.
-Una delle persone che mi ha aiutata vive ancora li. Ho un enorme desiderio di rivederlo e parlargli di alcune cose.
Non approfondì: non ne trovava il bisogno.
-Si tratta del mio Maestro: potrei fartelo conoscere.. -
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-Mirach è dove sono nata, e l'Alfierato non mi ha mai permesso di spostarmi prima.-
spiegò pacatamente la donna, sbottonandosi un poco su introspezioni filosofiche
-Quando vivevo nel mio mondo non facevo altro che fuggire, sai? Ero terrorizzata da tutto... ed ho sempre avuto la sensazione di aver perso qualcosa, nella fretta. Tornare sui miei passi potrebbe essere un buon modo per ricominciare... e riflettere riguardo il mio futuro.
La riflessione sulla consapevolezza che accompagna l'esame e il riesame dei flussi temporali sembrava sensata -e lui di quelle cose se ne intendeva!-, perciò il Re del Tempo si limitò ad ascoltare graziosamente le parole della Dama del Vento facendole la cortesia di non interromperla, ed esprimendole persino il suo augusto compiacimento con dei ben calibrati cenni di assenso col capo.
-Una delle persone che mi ha aiutata vive ancora li.
Ho un enorme desiderio di rivederlo e parlargli di alcune cose.
rivelò allora la donna, riavviandosi i lunghi capelli in un gesto timido
-Si tratta del mio Maestro: potrei fartelo conoscere.
Oh... Quella sì che era una sorpresa! Dunque, Drusilia Galanodel stava finalmente iniziando a mettere da parte tutte le sue pantomimiche e vezzose reticenze di fanciulla per approcciarsi seriamente alla prospettiva della loro futura unione! Rincuorato da quell'inaspettatissimo sprazzo di buonsenso, Mephisto le rivolse persino un garbato sorriso.
« Oh, perciò... vista l'attuale condizione in cui versa il tuo casato... intendi presentarmi la persona più vicina a surrogare una figura familiare...! Capisco, capisco...! »
assentì, muovendo l'indice nell'aria come se ciò potesse descrivere il filo dei suoi pensieri
« Va bene, d'accordo: stando così le cose, non ho obiezioni... ma ti avviso che, per motivi di sicurezza, non mi presenterò subito a lui in questo aspetto: non vorrei che le mie regali fattezze gli incutessero un troppo reverenziale timore! Chiunque si sentirebbe sopraffatto. »
rimarcò, scuotendo il capo con benevola e signorile preoccupazione
« Per dargli tempo di abituarsi alla mia presenza, adotterò quell'altra forma:
con te ha funzionato così bene...! ♪ »
Sebbene in un modo tutto suo, l'Arcidemone stava esprimendo una qualche forma di apprezzamento alla pensata dell'Angelo e... probabilmente, la stessa Drusilia non avrebbe potuto avere null'altro di meglio da chiedere, perché la cosa aveva un unico grande positivissimo risvolto: Polpetta non parlava..
Abrupt Awakening |
