The Ones Who Aspired to Be Gods

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    « Santo cielo... » fu il commento di Denver, nella confusione che andava creandosi attorno a lui. Avevano fatto a malapena in tempo a scendere dalla LUXURY, fra l'altro assediata da torme di Riders intenti a svaligiarla delle scorte di cibo, che dal nulla si erano ritrovati nel mezzo del marasma generale, con gente che correva da tutte le parti portandosi dietro panche, tavoli e treppiedi per allestire qualcosa che sembrava una via di mezzo fra un rave party ed una sagra paesana. « Misogi in tutto ciò voleva solo proteggere i Rider, giusto? »
    Chiese il giornalista rivolgendosi ai tre ragazzini di Trident che lo accompagnavano, i quali sbuffarono all'unisono facendo facce che non erano granché rassicuranti. « Certo » bronciò Ahri con scarsa convizione, « Massì... credo. » Le fece eco ancora meno convinto Justin, « Ma quando mai? » sbuffò invece Darius, trasudante ironia.

    C'era veramente molto spazio nella vasta spianata che circonda lo stadio in rovina, sede degli storm riders. Per via della disposizione assolutamente irregolare delle panche e dei tavoli era davvero difficile calcolare quanti posti a sedere erano stati allestiti a tempo di record, però era davvero strano che nella calca generale l'unica macchia dove la folla era diradata in ogni direzione circondava proprio Denver ed i tre ragazzini. Erano stati praticamente fra i primi a sedere, e gli Storm Riders avevano palesemente preferito accalcarsi altrove oppure cercare posti più lontano pur di restare a distanza di sicurezza dal gruppetto, dettaglio apparentemente del tutto ignorato dal trio di ragazzini delle medie, che non sembravano neanche farci caso. Veniva da chiedersi se fossero loro tre il problema, oppure se fosse Denver stesso, oppure una mistura dei due. « Se parli di quello sfigato, » disse Darius mentre spaccava a mani nude una scatoletta senza curarsi delle asticelle di metallo attaccati alla stessa utili ad aprirla con un minimo di lavoro, « non ragiona mica come un coglione qualunque. No. Lui c'ha troppa fantasia per queste cose, se deve fare casino lo fa in un modo talmente idiota che fa il giro e diventa quasi furbo. » Poco più in là Justin stava diligentemente arrotolando la lamina che faceva di apertura, mentre Ahri dio solo sa come aveva spezzato l'apriscatole ed ora guardava la scatoletta inorridita.

    « Dipende da quello che gli è stato detto dal boss, in realtà. »
    Commentò Justin dopo aver assaggiato un pezzettino di carne in scatola, salvo poi sfilare lo zaino, tirare fuori una strana diavoleria della forma di un disco, estrarne due cavetti con quella che sembrava una piccola lamina di metallo all'estremità e ficcarla senza troppe cerimonie nella pappa rossastra.
    « Qualcuno vuole scaldare anche la sua? »
    Chiese con innocenza, beccandosi un grugnito da parte di Darius, che pure aveva già finito il suo pasto.
    « Come minimo quel coso è stato nel culo di una capra! »
    Justin sembrò molto contrito da quell'affermazione.
    « Questa qui è una sonda termica, non è stata da nessun'altra parte se non nel mio zaino! »
    « Qualcuno me ne prende un'altra...? La mia era rotta. »
    Si lamentò Ahri, mostrando l'apriscatole rotto.

    « ... Comunque Kumagawa ragiona così: se il capo gli ha detto di proteggere i riders, lui lo fa a costo di ucciderli tutti. Sì: è un controsenso bello e buono, ma con lui funziona così. » Concluse Justin, rivolto a Denver, salvo poi ficcare nella carne il piccolo cucchiaio di plastica trovato nella scatoletta, tirandone fuori una porzione generosa da cui spiccava un filo di fumo, segno che era bella calda.

    « Quindi che fanno? »
    Brontolò ancora Darius in tono scorbutico guardando il palco dove Quarion stava dialogando con le delegazioni. Poi guardò Denver:
    « Tu non dovresti essere con quello là, tipo a consigliarlo o qualcosa del genere? Quelli lì sono merde, ha da scegliere fra la merda secca di Genesis e la merda sciolta della White Light, scommetto che non ha neanche idea di chi sono o cosa sono. »
    Dal canto suo però Quarion non sembrava tanto in difficoltà, anche perché era circondato dai cinque colossi della guardia pretoriana che sembravano ben disposti a svitare il cranio a chiunque si fosse avvicinato troppo, ma anche poiché due fazioni costituite dai "bianchi" della White Light e dai "rossi" della Flame Road erano più intenzionate a scannarsi a vicenda e a fare la ruota come pavoni in primavera per accaparrarsi i favori del "Re del Cielo". Ai vertici della società Storm Riders storicamente si avvicenda una grande maggioranza di Gravity Children, essendo questi gli individui più potenti e talentuosi dal punto di vista bellico. Tolti completamente loro dai giochi per effetto delle Regalia del Cielo ecco che si forma un enorme vuoto di potere e quello era il risultato. Almeno per il momento Quarion conduceva i giochi, e tutte e due le fazioni in lotta avevano bisogno del suo consenso per avere la meglio sui rivali diretti.

    -Ho avuto modo di conoscere il signor Aeon e la Flame Road in passato, e mi piacerebbe conoscere meglio anche voi, cari ♥ In base a cosa vorreste rivendicare il diritto di seguirmi come guardia d'onore?
    A quelle parole i due capigruppo principali, rispettivamente i leader della White Light e della Sky Pearl, rimasero un attimo interdetti, e si scambiarono uno sguardo frettoloso come se la risposta a quella domanda fosse talmente scontata e ovvia da non trovare risposta. Poi quello più intraprendente dei due si esibì in un breve gesto di reverenza e rispose in tono molto convinto.

    « Abbiamo trionfato attraverso tutti gli scontri con gli altri gruppi rivali per l'onore di assaltare il palazzo di Kumagawa il traditore e liberarvi dalla vostra prigionia, Re del Cielo. »
    Disse in tono sicuro di se, anche se il concetto stesso di liberare qualcuno che non era realmente incarcerato era di per se abbastanza buffo, tuttavia la cosa non parve scuoterlo più di tanto nelle sue convinzioni.
    « Dopodiché, dopo avervi liberato, come premio per i nostri servigi desideriamo ottenere il rango di Megastorm, come non se ne vedevano dalle Guerre dei Signori della Notte! La prima dalla creazione di Genesis e Trident! In questo modo avremo sotto di noi oltre trecento affiliati, e vogliamo eleggere come Comandante Generale Uzu Sanageyama, che ci ha guidato finora! »
    L'altro individuo, quello che finora era rimasto più in silenzio, mollò a quel punto di gomito al compagno, che trasalì e rimase interdetto. Gli sfuggì un "che ho detto di male??" a denti stretti, ma perse la parola in favore del parigrado:

    « Quello che intendiamo dire è che la nostra forza è schiacciante in relazione a quella di tutti gli altri gruppi. » Nemmeno a dirlo la frase era parecchio forte e provocò parecchie proteste e accenni di rabbia, specie dalla fazione della Flame Road, già abbastanza pronti alla rissa. « Il capofazione però ne aveva ancora, e allargò le braccia rincarando la dose: « Questa è una nuova era in cui le antiche tradizioni vanno accantonate! Genesis è un gigante ormai morto, non esiste più se non nei ricordi di chi ne fa parte. Lasciate che vi affianchiamo in questa marcia, liberiamo il palazzo da Kumagawa il voltagabbana e lasciate che diventiamo i vostri scudi e le vostre lance! »
    Si alzò un boato clamoroso, composto in egual misura da acclamazioni e insulti roboanti, ci fu un lungo momento di caos il quale si sarebbe dovuto spezzare solo nel momento in cui Quarion, finalmente, avrebbe preso posizione. Quale essa sia...

    CITAZIONE
    . Missione Uno. Verso Klemvor: Riprendiamo da qui, dopo mesi di vuoto cosmico. Questo è un turno essenziale, dove Quarion è di fatto forzato a prendere una posizione in merito alla situazione politica che si è creata a Klemvor in seguito alla sua ascesa. Come già più volte sottolineato, la questione è di un enorme vuoto di potere creato dalla rimozione de factio di tutti i Gravity Children da posizioni di potere (compresi gli ultimi due "Re" di Genesis rimasti, cioè Nue e Nike, la Sleeping Forest stessa e sopratutto Simca, che ha ceduto il ruolo di Comandante Generale a Quarion stesso). La scelta è fra la vecchia guardia e le nuove leve, con tutti i pro e i contro del caso (alcuni ovvi, altri più difficili da individuare) e per Quarion è una scelta da fare un po' a bruciapelo.
     
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    "Nella vita ci sono rischi
    che non possiamo permetterci di correre
    e ci sono rischi che non possiamo permetterci
    di non correre".


    (Massimo Bontempelli)

    Missione 1 - Verso Klemvor.
    Presidio Orientale, Endlos.

    « Abbiamo trionfato attraverso tutti gli scontri con gli altri gruppi rivali per l'onore di assaltare il palazzo di Kumagawa il traditore e liberarvi dalla vostra prigionia, Re del Cielo.
    Dopodiché, dopo avervi liberato, come premio per i nostri servigi desideriamo ottenere il rango di Megastorm, come non se ne vedevano dalle Guerre dei Signori della Notte! La prima dalla creazione di Genesis e Trident! In questo modo avremo sotto di noi oltre trecento affiliati, e vogliamo eleggere come Comandante Generale Uzu Sanageyama, che ci ha guidato finora! »

    La risposta dei pretendenti più giovani fu strana -a tratti tenera- e l'Ambasciatore non ebbe alcun problema nell'ascoltarli. Certo, dovette trattenersi dal ridere alla sola idea di considerare "merito" un salvataggio mai avvenuto, ma... erano ragazzi. E -soprattutto- erano umani: raramente a quell'età potevano vantare pensieri particolarmente complessi e la superficialità regnava senza dubbio come sovrana indiscussa.

    « Quello che intendiamo dire è che la nostra forza è schiacciante in relazione a quella di tutti gli altri gruppi. » continuò l'altro suo parigrado « Il capofazione però ne aveva ancora. Questa è una nuova era in cui le antiche tradizioni vanno accantonate! Genesis è un gigante ormai morto, non esiste più se non nei ricordi di chi ne fa parte. Lasciate che vi affianchiamo in questa marcia, liberiamo il palazzo da Kumagawa il voltagabbana e lasciate che diventiamo i vostri scudi e le vostre lance! »

    A quel punto, il volto di Quarion si fece serio. C'era dell'incoerenza di fondo nelle loro parole: anche il Re del Cielo -come carica politica- era una "tradizione". Appoggiare quel comportamento rivoluzionario avrebbe in futuro potuto portargli non poche noie derivanti da azioni indisciplinate, disordine sociale e mentalità sempre più individualiste, egocentriche quanto egoiste. Che senso aveva quindi possedere una forza schiacciante, se risultava di così difficile gestione? Un comando poco attento avrebbe perfino potuto rendere la scelta controproducente...

    « La White Light e la Sky Pearl salutano il ritorno del Re del Cielo! Non ci aspettavamo un simile miracolo! Eravamo ormai pronti a dare l'assalto al palazzo, vi avremmo salvato da Kumagawa il voltagabbana a costo del nostro sangue! Noi, assieme ai nostri alleati dei club sportivi della Honnōji con cui siamo affiliati! Aspettiamo solo un vostro ordine, rivendichiamo il diritto di farvi da guardia d'onore e scortarvi immediatamente al vostro palazzo per deporre il traditore! »

    Tra tifo ed insulti, Quarion rimase in silenzio fino allo scemare di ogni rumore, sicuramente dettato dalla curiosità morbosa di ascoltare il suo verdetto. In realtà, il Re del Cielo aveva già deciso molto prima di ascoltare un loro parere... ma riteneva comunque il dialogo un ottimo mezzo per trarre informazioni dagli altri. Innanzitutto, aveva capito il modello comportamentale di quei pretendenti: ragazzetti con tanta energia repressa e voglia di farsi valere, ma con scarsa disciplina e totalmente privi di logica. Non dubitava comunque fossero effettivamente "forti", ma tenerli in alto nella scala gerarchica avrebbe dato spazio a molta disorganizzazione, malintesi e problematiche gestionali.
    Gli altri forse erano un po' "vecchi" e "spenti"... ma gli sembravano più metodici ed organizzati. Con una gestione astuta -almeno per il suo modesto parere- avrebbero certamente ottenuto molti più risultati degli altri. E poi c'era Aeon... e Quarion non vedeva l'ora di tormentarlo e vendicarsi.

    -Oh, è ammirevole la vostra devozione nei miei confronti ♥ - cinguettò, saziando i fanciulli con ciò che probabilmente volevano, cioè attenzioni e riconoscimento, senza tuttavia metter mano in questioni troppo importanti quali una riassegnazione di cariche, che certamente non avrebbe mai distribuito come "contentino" -Ma, vedete... io sono qui. Capisco che l'intento fosse nobilissimo e meritevole, ma per decidermi di riassegnare i ruoli necessito di un'impresa vera e propria che mi compiaccia. Sono comunque sicuro che ci sarà occasione, vista la situazione attuale, e spero di trovare la vostra disponibilità quando vi chiamerò in battaglia e giungerà il momento di farvi valere ♥

    Un no secco li avrebbe maldisposti, ma un "forse, magari più avanti" avrebbe dato loro la speranza... e a lui un certo controllo della situazione. Inoltre le sue parole non erano nemmeno macchiate dall'ombra della menzogna: nel futuro sarebbe realmente stata necessaria una riassegnazione di cariche, ed a quel punto avrebbe realmente concesso ai più meritevoli e capaci di salire alcuni gradini della gerarchia senza il minimo sforzo. Accettare in quel preciso momento storico sarebbe risultato sconsiderato.

    -Lo stesso vale per l'attuale Guardia d'Onore, che oggi mi affiancherà- lanciò una piccola stoccata ad Aeon, così che si rendesse conto anche lui di quanto quella piccola vittoria non significasse in alcun modo di essere in salvo dal suo giudizio -Scelgo i miei alleati in base a meriti concreti, che vanno rinnovati ogni singolo giorno ♥

    Quarion sceglie il gruppo di Aeon. Però lascia la porticina aperta agli altri, perché gli piace farsi tirare la calzetta :8D:

    Abilità Passive

    →VISIONE NOTTURNA»
    Gli occhi d'oro di Quarion, oltre a renderlo una bellezza "esotica", gli conferiscono una nitida visione notturna, anche più potente di quella dei felini; può vedere nitidamente in condizioni di buio e penombra come se fosse pieno giorno e di guardare chiaramente in condizioni di luce anche a grandi distanze.
    [Scurovisione]


    →PADRONE DELLA MENTE»
    L'esuberanza del Galanodel non ha mai avuto nulla in comune sulla sua sanità mentale; non a caso è noto ad Est per essere un potentissimo psion, in grado di manipolare gli altri ed ottenere tutto ciò che desidera. Leggende a parte, le sue abilità da maestro della mente sono reali: riesce ad esempio a comprendere la vera natura dei suoi interlocutori a prescindere dal loro charme, del carisma o del terrore che essi infondono per natura negli altri oppure è in grado di emanare continuamente onde psioniche nell'ambiente circostante in grado di localizzare qualunque tipo di presenza fisica. Altrettanto invece non sarà possibile per gli altri: le stesse onde psioniche sono in grado di creare interferenze nelle percezioni di chi entra nella sua area d'influenza, che quindi riceveranno risultati "falsati": questo si traduce in un'impossibilità di comprendere la sua esatta posizione nello spazio, nonostante sia comunque possibile percepire la sua presenza. Carpisce inoltre tutte le attività mentali intorno a sé, distinguendo le creature senzienti e intelligenti da eventuali animali istintivi ed irrazionali. E' infine -ovviamente- perfettamente consapevole, quando capita, di essere il bersaglio di una intrusione mentale; per questa ragione saprà quindi difendersene prima che sia troppo tardi.
    [Antimalia + Empatia + Auspex radar + Antiauspex radar + Mindfuck-Alert + Scansione Mentale ]


    →PAROLA DI BUGIARDO»
    Sono in molti ad affermare di percorrere la via dell'inganno ed altrettanti lo fanno del tutto ignari di quanto sia molto più simile ad una vasca di squali, piuttosto che ad un sentiero in discesa. Non basta essere ladri e truffatori per farcela: è necessario sapersi difendere dai tiri mancini e ricambiare la cortesia con ferocia e cuore di ghiaccio.
    Quarion Galanodel è affabile ed estremamente cortese, ciò nonostante può rivelare un animo spietato ed abilità perfettamente attinenti con quelli che potrebbero essere i suoi scopi: da bugiardo sa riconoscere i suoi simili, come anche tutti i tipi di trucchetti utilizzabili per confondere i poveri sempliciotti. Dopotutto, fra predatori vince sempre il più forte e l'Ambasciatore sostiene di esserlo, forte delle sue doti di bugiardo e della sua spietatezza senza eguali.
    [Trick-detector + Auspex bugie + Spara-balle + Apatia]


    →RICH&FABULOUS»
    "Che schifo i poveri" [cit.]
    Spesso si parla di "ricchezza" per riferirsi ai valori morali di una persona o ad una condizione che la rende felice con sè stessa ed in pace con gli altri al punto da non mancare di nulla. Eppure con Quarion la situazione si fa ben diversa: per il Galanodel si tratta di una condizione non solo di agio economico, connessa alla larga disponibilità di beni materiali e denaro, ma addirittura di lusso sfrenato. Forte dei finanziamenti pubblici dovuti alla carica di Ambasciatore, Quarion ha negli anni allargato i suoi affari economici e politici Ad Est, Laputa e Pentauron, divenendo un mecenate della lussuria in tutte le sue forme oltre che primo finanziatore delle più svariate attività convenzionali. Dalle industrie di biscotti a molte case di moda, ha in pugno quantità di denaro addirittura superiori a quelle di molti alfieri. Ciò non cambia le sue caratteristiche fisiche e biologiche, ma sicuramente lo aiuta in molte situazioni spinose.

    [Passiva di ricchezza per background, only gdr]


    →VOLO»
    Poichè deriva da creature del cielo, è in grado di sollevarsi in aria e muoversi in essa grazie al pensiero. Nella norma non può superare i 5m di altezza e viaggia a velocità normale pari a quella di cui il personaggio dispone sul suolo.
    [Passiva di volo]


    →SADOMASO»
    Esistono eroi, uomini dalla grande volontà e dal fisico d'acciaio in grado di andare ben oltre la soglia dell'umano dolore, della stanchezza. E questi uomini potranno affrontare mille torture senza mai lasciar sfuggire un suono dalle proprie labbra, un lamento, una lacrima. Ovviamente, Quarion non fa parte della suddetta categoria. Ebbene si, lui il dolore lo sente, e pure abbastanza bene. Ciò nonostante è perfettamente in grado di superare tranquillamente una sessione di tortura, in parte perché abituato a sedute periodiche ed integrali dall'estetista, in parte perchè perfettamente in grado di portare i tacchi, in parte, soprattutto, perché a quanto pare il dolore gli piace. Si, è esattamente come avete capito. Pensavate davvero che sculacciarlo in quel modo potesse davvero passare inosservato alla sua ben nota quanto temuta libido? Provate a picchiarlo... e capirete da soli perchè nessuno ha mai toccato un tipo del genere...
    [Passiva di eccitazione al dolore]


    →CONOSCENZA DELLE LINGUE»
    Nessun Ambasciatore può considerarsi tale se non possiede una discreta abilità nel destreggiarsi fra diverse culture o se non conosce quantomeno i loro linguaggi. Quarion, nonostante non abbia mai studiato in accademie, è comunque un maestro in materia: forte delle sue passate relazioni con fidanzati/e ed amanti di diverse e svariate culture, saprà sempre rispondere a qualunque tentativo di dialogo come se fosse un madrelingua.
    [Passiva di conoscenza delle lingue]


    →GIOCO DI MASCHERE»
    Quarion è in grado creare una illusione secondo cui appare agli altrui sguardi sotto altre spoglie. Può diventare una ragazza, un animale, un bambino o un altro uomo, o perfino assumere l'aspetto di un pg già esistente. Unica condizione di poter apparire come un pg giocante è quella di averlo già visto.
    [Passiva mutazione + attiva a consumo basso.]
     
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    Klemvor, Garwec.
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    « Certo » gli risponde una Ahri poco convinta.
    « Massì... credo. » le fa eco Byakko, possibilmente ancora più incerto.
    « Ma quando mai? » chiude Gembu con la consueta sincerità.

    Sospirando stancamente, il giornalista si volta per lanciare un'occhiata alla calca di ragazzini radunati intorno ai viveri appena giunti. Sospira stancamente, ma è appena arrivato. Oramai sospetta che sia una reazione automatica a ogni interazione che ha con uno Storm Riders – specialmente con i pretoriani di Kumagawa.
    Impiega quasi mezzo minuto ad accorgersi di come questi ultimi ed egli stesso si trovino in una posizione piuttosto isolata, come se quella masnada di scalmanati, nella fame, si fossero premurati di mantenersi a distanza dal quartetto.
    Denver si ritrova così a domandarsi se essi stiano cercando di evitare un Abusivo o gli amici più stretti del ragazzo che li ha costretti a patire la fame. Forse, conclude fra sé e sé, entrambe le risposte sono corrette.

    « Se parli di quello sfigato, » riprende Gembu mentre stritola una lattina di carne a mani nude, « non ragiona mica come un coglione qualunque. No. Lui c'ha troppa fantasia per queste cose, se deve fare casino lo fa in un modo talmente idiota che fa il giro e diventa quasi furbo. »
    « Come scusa? »
    Senza volerlo, Denver stringe la propria scatoletta con abbastanza forza da deformarne l'alluminio. Quando si accorge di quanto successo inizia ad aprirla con più prudenza e con metodi più convenzionali.

    « Dipende da quello che gli è stato detto dal boss, in realtà. »
    Interviene Byakko, estraendo dallo zaino uno strano marchingegno da cui prende un paio di cavetti terminanti con una lamina metallica. Poi li infila nella poltiglia rossastra. Denver a quel punto comprende – almeno quel meccanismo gli è familiare. Da quando aveva quattordici o quindici anni al massimo, aggiungerebbe.
    « Qualcuno vuole scaldare anche la sua? » chiede.
    « Come minimo quel coso è stato nel culo di una capra! » attacca Gembu.
    « Questa qui è una sonda termica, non è stata da nessun'altra parte se non nel mio zaino! »
    « Qualcuno me ne prende un'altra...? La mia era rotta. »

    « Uh... » fa Denver mentre allunga il suo rancio al giovane. « Per me sì, grazie. Rimedio io, non preoccuparti. »
    Allunga una mano per prendere anche la scatoletta di Ahri, alzando trionfante il suo apriscatole – ancora tutto intero – con l'altra.

    « ... Comunque Kumagawa ragiona così: se il capo gli ha detto di proteggere i riders, lui lo fa a costo di ucciderli tutti. Sì: è un controsenso bello e buono, ma con lui funziona così. »
    Denver guarda Justin massaggiandosi le tempie con le dita.
    « Perché affidargli un incarico del genere, allora? Anzi, aspetta, non rispondere. Non credo di volerlo sapere. »

    « Quindi che fanno? »
    Sbotta Darius, gli occhi sul palco dove Quarion sta conferendo con i due team o quel diavolo che sono.
    « Tu non dovresti essere con quello là, tipo a consigliarlo o qualcosa del genere? Quelli lì sono merde, ha da scegliere fra la merda secca di Genesis e la merda sciolta della White Light, scommetto che non ha neanche idea di chi sono o cosa sono. »
    Denver alza le spalle con poco entusiasmo. Non sarà mai pagato abbastanza bene per sottoporsi a qualcosa del genere. Quasi preferirebbe tornare in guerra. Quasi.
    « Macché. È molto più informato e intelligente di me – se la caverà benissimo. Anzi, sarei quasi certamente di troppo. »

    Chiunque essi siano, Quarion in quel momento li sta tenendo per le palle. Capita, quando sei il Re del Cielo e sei circondato da un'intera squadra di Gravity Children pronta a morire per te ad uno schiocco di dita. Alleati potrebbero costituire una minaccia, ma chiunque abbia passato cinque minuti in mezzo alle Tribù della Tempesta scoppierebbe a ridere davanti ad un'idea simile.
    Solo in quel momento stanno cercando i favori dell'Ambasciatore anche a discapito della fazione opposta. Hanno in Kumagawa un avversario comune, ma riescono a litigare lo stesso. Team, Megastorm, Roads. Voglia di appartenere e voglia di sentirsi grandi. Fottutissimi teenagers.

    Denver BrockmannStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Indifferente
    Energia: 100/100
    Passive: Anti-Malia, Rilevazione Bugie, Rilevazione Pericoli, Auspex Scoop, Auspex Psion, Trick Detector, Volo
    Scenici: N/A
    Equipaggiamento: M1917 Revolver
    Armatura: Armament: Hardening
    Artefatti: Unguento di Rendalim, Cuscino Astrale, Interprete di Babele, Proiettile del Destino, Maschera del Mistero, Rampino del Gentiluomo, Maschere di Gomma, Mantello dell'Invisibilità.
     
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    -Oh, è ammirevole la vostra devozione nei miei confronti ♥ - Rispose in tono flautato Quarion, mentre ai suoi piedi il capo della White Light che per primo aveva perorato la causa della sua neonata megastorm all'indirizzo del Re del Cielo gonfiava il petto come se quello fosse un complimento rivolto a lui in prima persona. -Ma, vedete... io sono qui. Capisco che l'intento fosse nobilissimo e meritevole, ma per decidermi di riassegnare i ruoli necessito di un'impresa vera e propria che mi compiaccia. Sono comunque sicuro che ci sarà occasione, vista la situazione attuale, e spero di trovare la vostra disponibilità quando vi chiamerò in battaglia e giungerà il momento di farvi valere ♥

    Mentre il primo rider improvvisamente si sgonfiava come un palloncino rimanendo attonito, l'altro fu lesto a capire l'antifona e a muovere i suoi, rivolgendo ad alcuni luogotenenti lì nelle vicinanze un paio di cenni difficili da decifrare, che però misero subito in moto il piccolo contingente di storm rider dalle uniformi bianche.

    -Lo stesso vale per l'attuale Guardia d'Onore, che oggi mi affiancherà- Aeon Clock annuì all'occhiata di Quarion, recependo a modo suo quella frase, voltandosi all'istante e iniziando ad abbaiare ordini ai luogotenenti di Genesis radunati al suo codazzo. Mentre Quarion finiva di parlare, attorno a lui stava già ribollendo un mare in tempesta di Storm Rider dalle uniformi variopinte, che iniziavano a materializzarsi dal nulla in alta uniforme portando con se stendardi di un'infinità di team piccoli e grandi che compongono la megastorm di Genesis. -Scelgo i miei alleati in base a meriti concreti, che vanno rinnovati ogni singolo giorno ♥

    « Spero che accetterete di riceverci, appena sistemato il problema del traditore. »
    Sentenziò in tono cupo l'altro rider in bianco, il capo della White Pearl, mentre il più loquace e precipitoso collega sembrava oltremodo agitato e irritato.
    « Questo non ha senso! »
    Esclamò in tono esasperato, guadagnandosi un'occhiataccia da parte di due dei pretoriani lì nelle vicinanze suscettibili al tono irrispettoso, prima che il collega praticamente lo trascinasse via. Gli stendardi bianchi erano già spariti nel nulla, in compenso c'erano una gran quantità di riders dalle uniformi rosso fuoco che si stavano radunando in formazioni compatte, con un abbozzo di disciplina militare che quasi stonava nel caos generale.

    Il tavolo occupato da Denver e dai tre membri dell'ormai sciolta guardia pretoriana di Trident era una piccola isola in un oceano di caos, alle spalle del trono occupato da Quarion avevano finito di imbastire a tempo di record un vero e proprio palco su cui stavano issando casse delle dimensioni di mobili ottocenteschi, non avevano ancora finito di fissare le impalcature che già c'erano un paio di bassi che strimpellavano e stridevano mentre provavano gli attacchi, con il risultato di stridii insopportabili alle orecchie poiché l'impianto audio non era ancora pronto.
    « Team bellici, adunata!!! Team bellici, adunata!!! Tutti gli altri stiano lontano, tutti gli altri stiano... »
    Ahri aveva appena iniziato a mangiare il suo pasto (con la faccia di chi trova disgustoso ciò che ha davanti a prescindere dal suo sapore) che un ragazzino di forse nove/dieci anni decise senza troppi complimenti di salire sul tavolo e correre da un lato all'altro della tavolata ripetendo quei due semplici concetti come uno strillone che annunciava l'edizione straordinaria del giorno. Lei fece appena in tempo a tirare via le dita della mano e la lattina prima che i piedi del bimbo la travolgesse. Denver poté constatare come ben pochi storm riders si alzavano dai tavoli per unirsi al gruppo al seguito di Quarion, mentre la stragrande maggioranza dei presenti lanciava grida all'indirizzo di questo o quell'altro, oppure semplicemente si alzava sui tavoli barcollanti per pogare all'indirizzo degli artisti armati di strumenti musicali e microfoni che ora prendevano a popolare il palco, preludio di un rave memorabile.

    « Che fine ha fatto mio nonno...? Non lo vedo accanto al boss. »
    Disse Justin cadendo dalle nuvole, rendendosi conto per la prima volta che Rickton Sanchez mica era al fianco di Quarion come avrebbe dovuto.
    « Fregatene, andiamo. »
    Tagliò corto Darius, alzandosi dal tavolo e ignorando le occhiate poco convinte dei suoi due compagni.
    « Guarda che non siamo categorizzati come team bellico. Anzi, non siamo più un team e basta! Non siamo autorizzati ad andare! »
    Polemizzò Justin, beccandosi in tempo zero un "vaffa" strozzato dal colossale rider.
    « Dobbiamo aspettare Vlad! »
    Puntualizzò Ahri, mettendo da parte il suo cibo che aveva a malapena assaggiato.
    « Siete dei coglioni, tutti e due! Abbiamo questo qui che ci fa da apripista. » Indicò Denver con molta poca gentilezza, la stessa che si userebbe per indicare un oggetto per la precisione. « Diciamo che siamo con lui e ci facciamo strada fino al finocchio incoronato, così siamo presenti appena incontra lo sfigato di merda e possiamo salvargli il culo in qualche modo, prima che si fa ammazzare sul seri ed in modo definitivo. »
    Ahri e Justin abbozzarono qualche protesta, però l'idea di Darius aveva un senso. Tutti e due volevano evitare di seguire Quarion e la sua scorta di rider in assetto da battaglia per motivi personali (chi per ritrovare il nonno fattone disperso chissà dove, chi per intercettare la star del team la cui presenza era troppo importante allo scopo di non essere sconfitta nelle imminenti battle che lei stessa aveva causato) ma entrambi non riuscivano a negare a se stessi che un loro compagno aveva bisogno di loro. Si ritrovarono quindi concordi a farsi strada nella calca per raggiungere Quarion, e Denver si ritrovò ancora una volta necessario.

    « Allora? Ci aiuti o no? »
    Concluse in tono burbero Darius. Il giornalista ora doveva accompagnare il trio di combinaguai da un Quarion immerso completamente nel suo ruolo di Re del Cielo e accompagnarlo nel momento in cui avrebbero fatto irruzione nel covo di Kumagawa...

    Nel frattempo in qualche modo era saltata fuori una specie di grossa lettiga ornata dal gusto decisamente ottocentesco con decorazioni pacchianissime in oro e madreperla, un baldacchino che sembrava uscito da un set cinematografico ed una gran quantità di cuscini rossi sulla sua sommità. I pretoriani ci avevano messo le mani sopra ed ora accompagnavano il loro Re nella breve marcia verso il palazzo poco distante dove Kumagawa aveva installato il suo Quartier Generale, con il quinto ed ultimo dei titani vestiti in latex e museruole che avanzava un passo più avanti brandendo uno stendardo con le insegne di Genesis. Attorno al Re del Cielo c'era un vuoto di diversi metri che nessuno dei circa settanta Storm Rider lì nelle vicinanze osava riempire, con l'unica eccezione di Aeon Clock che affiancava la lettiga armato di carta e penna.

    « Quello che vogliono anzitutto è la vostra benedizione sul "matrimonio" ormai imminente. Le loro intenzioni erano quelle di celebrare alla caduta di Kumagawa il Traditore, ma mi hanno riferito che stanno accelerando i tempi per sbrigare il tutto già domani notte. » Spiegava in tono analitico, sfiorando la montatura degli occhiali solo di tanto in tanto. « E' la prima megastorm propriamente detta da oltre un decennio, contano almeno duecento sostenitori fra cui diversi top riders. Il loro comandante generale sarebbe questo tale Sanageyama, qui lo conoscono tutti ed era un membro di Trident, faceva parte del seguito di quella satsuki kiryuin ed era uno dei suoi tirapiedi più fedeli. Sono tutte teste calde, dei sovversivi che non accettano nemmeno le "Regole della Foresta", dovete usare il pugno duro con loro. »

    La palazzina era poco distante, era da lì che poco prima si erano uditi i suoni di armi da fuoco e granate stordenti che esplodevano. Lo scenario che si parò di fronte agli occhi di Quarion e del seguito era un autentico campo di battaglia urbano, c'erano sacchi di sabbia disposti a semicerchio a formare una trincea con filo spinato e le carcasse di una trentina di automobili ridotte a scheletri di ruggine addobbati di centinaia di fori di proiettile piuttosto recenti. I rider avevano appostato otto riflettori, di cui due erano esplosi e le schegge di vetro ancora decoravano il marciapiede. L'edificio invece era piuttosto fatiscente -come tutti gli edifici di Klemvor dopo così tanti anni sotto le cure delle Tribù della Tempesta-, il giardino era un covo di erbacce cosparso di fori di proiettile e buche generate dalle granate, mentre all'ingresso faceva bella mostra di se una barricata composta da mobili, sedie, due materassi disposti alla buona e una luce che sembrava provenire da una lampada alogena. Da quelle parti taceva tutto, sembrava che il posto fosse disabitato. Nessuno dei rider era particolarmente felice di avvicinarsi troppo, quindi rimasero a distanza di sicurezza lasciando che Quarion e la sua portantina sostenuta dalla sua Guardia Pretoriana si facessero avanti per primi, affiancati da Aeon che non esitava a rimanere al suo posto. Appena la piccola folla si fermò, a dare il benvenuto al Re del Cielo arrivarono una sventagliata di proiettili che falciò la fila di sacchi di sabbia disposti a protezione, circa una decina di metri più in là.

    « Qui siamo fuori dalla portata dei proiettili. »
    Spiegò con cautela Aeon.
    « Abbiamo cercato di fargli sprecare più colpi possibile, ma sembra che abbiano munizioni illimitate, continuano a sparare anche a distanza di giorni. E' impossibile anche solo avvicinarci, e quando ci abbiamo provato ci hanno sparato anche con dei lanciafiamme. »
    La sventagliata però rimase un avvertimento isolato, un "non provate nemmeno a fare un altro passo". Chi aveva sparato ben sapeva che i bersagli erano fuori gittata...



    Edited by Yomi - 12/4/2020, 12:52
     
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    Ogni tanto c'è da coprirsi le mani con le orecchie: gli Storm Rider non hanno nemmeno finito di preparare il palcoscenico e installare le casse che un paio di bassisti hanno iniziato già a provare i loro strumenti, con il risultato che la piazza viene inondata da stridii atroci ogni minuto o quasi. Come se quelle bestie di amplificatori non fossero già abbastanza potenti quando usate correttamente.
    Se avere a che fare con quei ragazzini è di per sé logorante anche in circostanze normali, è nel loro ambiente naturale che questi diventano un incubo. Denver si sta domandando – per l'ennesima volta e come sempre senza risposta – se la paga valga davvero la salute dei suoi nervi, quando un bambino di forse nemmeno dieci anni balza sul suo tavolo e comincia a correrci sopra come un piccolo gremlin. Che cazzo ci fa un bambino così piccolo a Klemvor?
    Ahri fa a malapena in tempo a salvare le dita della mano e la sua scatoletta.

    « Team bellici, adunata!!! Team bellici, adunata!!! Tutti gli altri stiano lontano, tutti gli altri stiano... »

    Alcuni Storm Riders rispondono alla chiamata. Sono pochi rispetto al totale dei presenti, ma sono in genere quelli più grandi e forti, o perlomeno quelli che danno al giornalista l'impressione di trovarsi davanti a dei combattenti esperti. Team bellici, aveva detto il ragazzino. Un'adunata ben specifica.
    Quelli rimasti da parte continua a festeggiare. Alcuni urlano corbellerie, altri si danno a loro volta ai tavoli per prepararsi al pogo e alla danza.
    Denver sbuffa, e si volta verso Trident. Sono ancora tutti lì.

    « Che fine ha fatto mio nonno...? Non lo vedo accanto al boss. »
    Chiede Byakko. Denver si accorge a sua volta che Rickton non si vede più nei paraggi.
    « Fregatene, andiamo. » risponde Darius.
    « Sarà tornato nella LUXURY, » ipotizza Denver.
    « Guarda che non siamo categorizzati come team bellico. Anzi, non siamo più un team e basta! Non siamo autorizzati ad andare! »
    « Dobbiamo aspettare Vlad! » interviene Ahri.
    « Siete dei coglioni, tutti e due! Abbiamo questo qui che ci fa da apripista. » ribatte Darius, il suo indice che punta verso il giornalista. « Diciamo che siamo con lui e ci facciamo strada fino al finocchio incoronato, così siamo presenti appena incontra lo sfigato di merda e possiamo salvargli il culo in qualche modo, prima che si fa ammazzare sul seri ed in modo definitivo. »

    « Gembu, porta un po' di rispetto per l'Ambasciatore. »
    Replica Denver automaticamente, ignorando le obiezioni sollevate da Ahri e Byakko. Stringe il setto nasale fra pollice e indice, fissando il fondo della lattina di carne in scatola da poco svuotata. Vladmyr – Seiryu se n'è andato con i cavalieri di propria spontanea volontà, e col cazzo che Denver permetterà ad Ahri di spingersi fin laggiù per recuperarlo. Specialmente non da sola.
    Quanto a Rickton, potrebbe essersene davvero tornato nel veicolo per sfuggire al frastuono, ma d'altro canto non costerà nulla chiedere una conferma a Quarion. Se è dentro, Byakko potrà stare tranquillo. Se è davvero scomparso all'improvviso, allora avrà avuto un'ottima ragione di preoccuparsi.
    Senza contare che Denver non può starsene in disparte nel bel mezzo di un dannatissimo rave quando il suo capo sta per andare a recuperare quel dannatissimo Kumagawa. Che poi il giornalista preferisca genuinamente dare l'assalto ad un grattacielo piuttosto che sorbirsi quell'inferno sonoro è un altro paio di maniche.
    Infine, Kumagawa va messo al sicuro. Sì, anche al netto del puttanaio che è riuscito a scatenare nell'ultimo mese.

    « Allora? Ci aiuti o no? » insiste Gembu.
    « Vi aiuterò. » Si alza in piedi. « Seguitemi, e non allontanatevi dal sottoscritto. Se non potete servire come team di Storm Riders, per le prossime ore sarete dei collaboratori del Presidio Orientale. Almeno fino a quando tutto non tornerà a ciò che voi chiamate la normalità. »

    Il giornalista si farà quindi tra i team bellici fra un “fateci passare” e un “sono con me” fino a quando non riuscirà a distinguere i pizzi e i merletti sulla lettiga di Quarion. Si avvicinerà ancora, e noterà anche i sacchi di sabbia disposti a semicerchio e accompagnati da filo spinato e addirittura da rottami di automobili. La più assurda linea di trincea che abbia mai visto. E a poche iarde da lì ci sono degli adolescenti che fanno baldoria.
    Dall'altro lato della fortificazione, la famosa palazzina si staglia nelle nuvole plumbee di Garwec. Si tratta di una catapecchia in cui le finestre ancora integre si contano sulle dita di una mano, ai piedi della quale riescono a sopravvivere alcune erbacce tutt'attorno ai fori da proiettile e alle buche generate dalle granate. All'ingresso, una patetica barricata affastellata da alcuni mobili e due materassi.
    Due. Fottuti. Materassi.
    Qualsiasi esercito vagamente attrezzato e organizzato avrebbe potuto dare assedio a quella palazzina e prenderla nel giro di pochi giorni.

    « Qui siamo fuori dalla portata dei proiettili. »
    Spiega qualcuno – il leader della Flame Road?
    « Abbiamo cercato di fargli sprecare più colpi possibile, ma sembra che abbiano munizioni illimitate, continuano a sparare anche a distanza di giorni. E' impossibile anche solo avvicinarci, e quando ci abbiamo provato ci hanno sparato anche con dei lanciafiamme. »

    « Interessante, » interviene Denver. « Mister Quarion, mi scuso per l'interruzione, ma prima di qualsiasi altra cosa, vorrei domandarle se sa dove sia finito Sanchez. »
    Indica Byakko con un cenno del capo.
    « Se il problema è avvicinarsi, ditemi cosa devo fare di preciso e posso provare ad andare in avanscoperta. Ho con me un artefatto che mi permette di passare inosservato, non ho bisogno di partire dal piano terra, e i proiettili vaganti non mi impensieriscono. Ah, i ragazzi sono con me: ritengo possano offrirci un grande aiuto in questa operazione. Obiezioni? »

    Denver BrockmannStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Perfetto
    Energia: 100/100
    Passive: Anti-Malia, Rilevazione Bugie, Rilevazione Pericoli, Auspex Scoop, Auspex Psion, Trick Detector, Volo
    Scenici: N/A
    Equipaggiamento: M1917 Revolver
    Armatura: Armament: Hardening
    Artefatti: Unguento di Rendalim, Cuscino Astrale, Interprete di Babele, Proiettile del Destino, Maschera del Mistero, Rampino del Gentiluomo, Maschere di Gomma, Mantello dell'Invisibilità.
     
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    "Nella vita ci sono rischi
    che non possiamo permetterci di correre
    e ci sono rischi che non possiamo permetterci
    di non correre".


    (Massimo Bontempelli)

    Missione 1 - Verso Klemvor.
    Presidio Orientale, Endlos.

    « Quello che vogliono anzitutto è la vostra benedizione sul "matrimonio" ormai imminente. Le loro intenzioni erano quelle di celebrare alla caduta di Kumagawa il Traditore, ma mi hanno riferito che stanno accelerando i tempi per sbrigare il tutto già domani notte. »

    Una volta prese le dovute decisioni, Quarion si lasciò accompagnare docilmente sulla sua lettiga fino al covo del "traditore". Che poi, chi o cosa avesse effettivamente tradito Kumagawa, restava per lui un mistero. Ciò nonostante, la Foresta aveva delle regole -per quanto superficiali e discutibili- e l'Ambasciatore dell'Est non si sentiva particolarmente invogliato ad inculcare della disciplina a ragazzetti cresciuti per strada. Sarebbe stata una perdita di tempo inutile, e ci avrebbe rimesso soltanto il suo umore. Quindi si limitò a seguire le loro usanze, consapevole che -essendo il Re- aveva comunque l'ultima parola in molte questioni.

    « E' la prima megastorm propriamente detta da oltre un decennio, contano almeno duecento sostenitori fra cui diversi top riders. Il loro comandante generale sarebbe questo tale Sanageyama, qui lo conoscono tutti ed era un membro di Trident, faceva parte del seguito di quella satsuki kiryuin ed era uno dei suoi tirapiedi più fedeli. Sono tutte teste calde, dei sovversivi che non accettano nemmeno le "Regole della Foresta", dovete usare il pugno duro con loro. »

    EekiDD8

    -Per quanto molti -tra cui la mia sorellina, che immagino tu abbia conosciuto- apprezzino il pugno duro, personalmente ritengo che la pazienza e la ragionevolezza siano armi meno dannose della forza bruta... di cui -in ogni caso- dispongo, in casi estremi- sorrise con garbo, rivolgendosi ad Aeon -Siamo tutti creature in cerca di Amore, dopotutto: il trucco sta nel capire quante dosi dovranno assumerne per placarsi.
    Sorrise divertito, forse riflettendo sulle possibili reazioni del Rider alle sue parole.
    -Ma dimmi, caro. Ti sento teso: hai bisogno del mio Amore anche tu?
    Un ghigno si disegnò sulle labbra rosse.
    -Posso dartene quanto ne vuoi ♥

    Quando raggiunsero il covo del nemico, trovarono una scena imbarazzante quanto perfettamente calzante all'ambiente stesso di Klemvor. Una guerra di trincea, ma con dettagli quasi grotteschi. Nonostante i colpi da arma da fuoco, Quarion sorrise divertito a quella vista.
    « Qui siamo fuori dalla portata dei proiettili. Abbiamo cercato di fargli sprecare più colpi possibile, ma sembra che abbiano munizioni illimitate, continuano a sparare anche a distanza di giorni. E' impossibile anche solo avvicinarci, e quando ci abbiamo provato ci hanno sparato anche con dei lanciafiamme. »
    -Apperò... addirittura il lanciafiamme ♥

    « Interessante. Mister Quarion, mi scuso per l'interruzione, ma prima di qualsiasi altra cosa, vorrei domandarle se sa dove sia finito Sanchez. » prima che il Re potesse aggiungere altro, arrivò il Saggio ad interromperli, indicando poi Byakko con un cenno del capo « Se il problema è avvicinarsi, ditemi cosa devo fare di preciso e posso provare ad andare in avanscoperta. Ho con me un artefatto che mi permette di passare inosservato, non ho bisogno di partire dal piano terra, e i proiettili vaganti non mi impensieriscono. Ah, i ragazzi sono con me: ritengo possano offrirci un grande aiuto in questa operazione. Obiezioni? »

    -Temo di non sapere dove è finito il vecchio: manderò un paio di Pretoriani a controllare- rassicurò Quarion -Quanto al cosa fare... direi che valutare chi sta aiutando Kumagawa potrebbe essere un inizio. Sono inoltre abbastanza sicuro che se mi sapesse qui fuori, questa scenata terminerebbe all'istante: magari avvisarlo potrebbe rivelarsi un'ottima idea. In caso contrario, hai carta bianca su come avvicinarti al nemico.
    Sorrise mellifluo, per poi aggiungere un'ultima, strana proposta.
    -CICCINIH ♥ Qualcuno mi dia un megafono! Magari quel monello di Kumagawa riesce a sentirmi e si arrende da solo!


    Abilità Passive

    →VISIONE NOTTURNA»
    Gli occhi d'oro di Quarion, oltre a renderlo una bellezza "esotica", gli conferiscono una nitida visione notturna, anche più potente di quella dei felini; può vedere nitidamente in condizioni di buio e penombra come se fosse pieno giorno e di guardare chiaramente in condizioni di luce anche a grandi distanze.
    [Scurovisione]


    →PADRONE DELLA MENTE»
    L'esuberanza del Galanodel non ha mai avuto nulla in comune sulla sua sanità mentale; non a caso è noto ad Est per essere un potentissimo psion, in grado di manipolare gli altri ed ottenere tutto ciò che desidera. Leggende a parte, le sue abilità da maestro della mente sono reali: riesce ad esempio a comprendere la vera natura dei suoi interlocutori a prescindere dal loro charme, del carisma o del terrore che essi infondono per natura negli altri oppure è in grado di emanare continuamente onde psioniche nell'ambiente circostante in grado di localizzare qualunque tipo di presenza fisica. Altrettanto invece non sarà possibile per gli altri: le stesse onde psioniche sono in grado di creare interferenze nelle percezioni di chi entra nella sua area d'influenza, che quindi riceveranno risultati "falsati": questo si traduce in un'impossibilità di comprendere la sua esatta posizione nello spazio, nonostante sia comunque possibile percepire la sua presenza. Carpisce inoltre tutte le attività mentali intorno a sé, distinguendo le creature senzienti e intelligenti da eventuali animali istintivi ed irrazionali. E' infine -ovviamente- perfettamente consapevole, quando capita, di essere il bersaglio di una intrusione mentale; per questa ragione saprà quindi difendersene prima che sia troppo tardi.
    [Antimalia + Empatia + Auspex radar + Antiauspex radar + Mindfuck-Alert + Scansione Mentale ]


    →PAROLA DI BUGIARDO»
    Sono in molti ad affermare di percorrere la via dell'inganno ed altrettanti lo fanno del tutto ignari di quanto sia molto più simile ad una vasca di squali, piuttosto che ad un sentiero in discesa. Non basta essere ladri e truffatori per farcela: è necessario sapersi difendere dai tiri mancini e ricambiare la cortesia con ferocia e cuore di ghiaccio.
    Quarion Galanodel è affabile ed estremamente cortese, ciò nonostante può rivelare un animo spietato ed abilità perfettamente attinenti con quelli che potrebbero essere i suoi scopi: da bugiardo sa riconoscere i suoi simili, come anche tutti i tipi di trucchetti utilizzabili per confondere i poveri sempliciotti. Dopotutto, fra predatori vince sempre il più forte e l'Ambasciatore sostiene di esserlo, forte delle sue doti di bugiardo e della sua spietatezza senza eguali.
    [Trick-detector + Auspex bugie + Spara-balle + Apatia]


    →RICH&FABULOUS»
    "Che schifo i poveri" [cit.]
    Spesso si parla di "ricchezza" per riferirsi ai valori morali di una persona o ad una condizione che la rende felice con sè stessa ed in pace con gli altri al punto da non mancare di nulla. Eppure con Quarion la situazione si fa ben diversa: per il Galanodel si tratta di una condizione non solo di agio economico, connessa alla larga disponibilità di beni materiali e denaro, ma addirittura di lusso sfrenato. Forte dei finanziamenti pubblici dovuti alla carica di Ambasciatore, Quarion ha negli anni allargato i suoi affari economici e politici Ad Est, Laputa e Pentauron, divenendo un mecenate della lussuria in tutte le sue forme oltre che primo finanziatore delle più svariate attività convenzionali. Dalle industrie di biscotti a molte case di moda, ha in pugno quantità di denaro addirittura superiori a quelle di molti alfieri. Ciò non cambia le sue caratteristiche fisiche e biologiche, ma sicuramente lo aiuta in molte situazioni spinose.

    [Passiva di ricchezza per background, only gdr]


    →VOLO»
    Poichè deriva da creature del cielo, è in grado di sollevarsi in aria e muoversi in essa grazie al pensiero. Nella norma non può superare i 5m di altezza e viaggia a velocità normale pari a quella di cui il personaggio dispone sul suolo.
    [Passiva di volo]


    →SADOMASO»
    Esistono eroi, uomini dalla grande volontà e dal fisico d'acciaio in grado di andare ben oltre la soglia dell'umano dolore, della stanchezza. E questi uomini potranno affrontare mille torture senza mai lasciar sfuggire un suono dalle proprie labbra, un lamento, una lacrima. Ovviamente, Quarion non fa parte della suddetta categoria. Ebbene si, lui il dolore lo sente, e pure abbastanza bene. Ciò nonostante è perfettamente in grado di superare tranquillamente una sessione di tortura, in parte perché abituato a sedute periodiche ed integrali dall'estetista, in parte perchè perfettamente in grado di portare i tacchi, in parte, soprattutto, perché a quanto pare il dolore gli piace. Si, è esattamente come avete capito. Pensavate davvero che sculacciarlo in quel modo potesse davvero passare inosservato alla sua ben nota quanto temuta libido? Provate a picchiarlo... e capirete da soli perchè nessuno ha mai toccato un tipo del genere...
    [Passiva di eccitazione al dolore]


    →CONOSCENZA DELLE LINGUE»
    Nessun Ambasciatore può considerarsi tale se non possiede una discreta abilità nel destreggiarsi fra diverse culture o se non conosce quantomeno i loro linguaggi. Quarion, nonostante non abbia mai studiato in accademie, è comunque un maestro in materia: forte delle sue passate relazioni con fidanzati/e ed amanti di diverse e svariate culture, saprà sempre rispondere a qualunque tentativo di dialogo come se fosse un madrelingua.
    [Passiva di conoscenza delle lingue]


    →GIOCO DI MASCHERE»
    Quarion è in grado creare una illusione secondo cui appare agli altrui sguardi sotto altre spoglie. Può diventare una ragazza, un animale, un bambino o un altro uomo, o perfino assumere l'aspetto di un pg già esistente. Unica condizione di poter apparire come un pg giocante è quella di averlo già visto.
    [Passiva mutazione + attiva a consumo basso.]


    Edited by Drusilia Galanodel - 26/4/2020, 22:51
     
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    -Per quanto molti -tra cui la mia sorellina, che immagino tu abbia conosciuto- apprezzino il pugno duro, personalmente ritengo che la pazienza e la ragionevolezza siano armi meno dannose della forza bruta... di cui -in ogni caso- dispongo, in casi estremi- Interloquì Quarion mentre i pretoriani trasportavano l'imponente lettiga in direzione della palazzina dove si erano asserragliati i ribelli, rivolgendosi ad Aeon che in quel momento svolgeva il ruolo di autoproclamato segretario, mentre tutt'attorno sciamavano i riders dalle uniformi rosso fuoco. -Siamo tutti creature in cerca di Amore, dopotutto: il trucco sta nel capire quante dosi dovranno assumerne per placarsi.

    « Come sua maestà desidera. »
    Rispose lui in tono composto, sistemando la montatura degli occhiali e scribacchiando appunti frettolosi su di un taccuino con fare professionale.
    « Avremo tempo e modo di tornare in argomento dopo che sua eccellenza si sarà occupato di questa pratica. »
    Concluse riferendosi all'imminente confronto con Kumagawa.

    -Ma dimmi, caro. Ti sento teso: hai bisogno del mio Amore anche tu?
    Lo punzecchiò in tutta risposta il Re del Cielo.
    -Posso dartene quanto ne vuoi ♥
    Impossibile stabilire quale fosse l'esatta espressione di Aeon da sotto gli occhiali, ma a giudicare dal modo in cui increspava le labbra era quanto meno... piccato, sebbene il tono di voce perfettamente composto e neutro non lo dava a vedere. Era dopotutto scapolo d'oro della nobiltà del presidio di cui Quarion stesso era ambasciatore, era addestrato a mantenere compostezza in quel genere di conversazioni.

    « Eccellenza, le ricordo che la posizione che ricopre è di enorme influenza verso tutti coloro che popolano la "Foresta", ed è quindi fonte di enormi responsabilità. La pregherei di non dare adito a certi comportamenti disdicevoli in pubblico e di fronte ai suoi sottoposti, avrà tempo e modo di avere tutta la compagnia che desidera una volta nel privato. Dal canto mio, in quanto erede del casato Sano dell'Est e vostro devoto servitore, una volta risolta questa inezia sarò mia premura occuparmi di organizzare una lista di questioni che andranno sottoposte alla vostra eccellentissima attenzione. »
    Rispose meccanicamente, orientando la conversazione su argomenti più formali e materiali e sviandosi così dalle vessazioni del suo superiore.
    Di lì a poco comunque Denver giunse tempestivamente in suo aiuto, seppure involontariamente, irrompendo con al seguito i tre ragazzini di Trident fra cui l'inconfondibile armadio a tre ante che aveva rapito Quarion durante la faccenda di Klemvor culminata con la sua ascesa a Re del Cielo proprio per mano di Kumagawa. Il quartetto si fece strada fra gli Storm Riders in tenuta rossa fino alla lettiga di Quarion, cui si rivolse Denver stesso:

    « Interessante. Mister Quarion, mi scuso per l'interruzione, ma prima di qualsiasi altra cosa, vorrei domandarle se sa dove sia finito Sanchez. Se il problema è avvicinarsi, ditemi cosa devo fare di preciso e posso provare ad andare in avanscoperta. Ho con me un artefatto che mi permette di passare inosservato, non ho bisogno di partire dal piano terra, e i proiettili vaganti non mi impensieriscono. Ah, i ragazzi sono con me: ritengo possano offrirci un grande aiuto in questa operazione. Obiezioni? »
    Nel frattempo (ed in modo molto poco educato) alle sue spalle il terzetto confabulava a voce alta, con tutto un coro di "Ehi! Fa piano!", "I miei strumenti...", "ci diamo una mossa?" e "Quello là con le fiamme viola sul casco lo conosco, è quello stronzo che..."

    -Temo di non sapere dove è finito il vecchio: manderò un paio di Pretoriani a controllare- All'istante (e senza nemmeno far vibrare la lettiga!) uno dei due pretoriani che reggeva i braccioli anteriori del mezzo di trasporto del Re del Cielo lasciò la presa, accompagnato da un movimento automatico e perfettamente sincronizzato del compare alla sua sinistra, che afferrò istantaneamente il manico rimasto vagante, sostenendolo ora senza sforzo apparente. Il palestratissimo rider si unì al compagno che reggeva lo stendardo e si inginocchiò al cospetto del proprio sovrano, pronto a raccoglierne gli ordini. -Quanto al cosa fare... direi che valutare chi sta aiutando Kumagawa potrebbe essere un inizio. Sono inoltre abbastanza sicuro che se mi sapesse qui fuori, questa scenata terminerebbe all'istante: magari avvisarlo potrebbe rivelarsi un'ottima idea. In caso contrario, hai carta bianca su come avvicinarti al nemico.
    Valutò Quarion, per poi rivolgersi alla folla.
    -CICCINIH ♥ Qualcuno mi dia un megafono! Magari quel monello di Kumagawa riesce a sentirmi e si arrende da solo!
    Stavolta fu il turno di Aeon di scattare come una molla, additando i sottoposti senza esitare un solo istante.

    « Tu e tu! Andate al magazzino dei team artistici, cercate dei megafoni! Tu: corri al Big Bird nel terzo magazzino, nel cubicolo dovrebbe esserci un megafono da qualche parte! Voi: correte al palco e vedete se riuscite a mettere insieme due casse portatili ed un microfono funzionanti, non sono un megafono ma dovrebbero assolvere il compito!! »
    Con efficienza insospettabile tre coppie di rider in rosso letteralmente schizzarono via, usando i pattini potenziati per scalare le pareti degli edifici ed evitare così facendo folla ed ostacoli, in modo da arrivare più in fretta. Dei tre gruppi il primo si materializzò sul posto dopo davvero pochi minuti, portando con se un microfono dotato di un amplificatore abbastanza potente. Lo stavano giusto offrendo a Quarion con un inchino rispettoso quando arrivò un secondo duo che stavolta aveva reperito chissà dove un megafono di forma squadrata color beige con diversi badge dai colori sgargianti applicati sopra. Questi scavalcarono i colleghi arrivati per primi con fare entusiasta, offrendo a loro volta il trofeo al Re del Cielo. Ne risultò una lotta di occhiatacce fra le due coppie e dei borbottii preliminari che di lì a poco si sarebbero certamente evoluti in una discussione piuttosto accesa qualora Quarion non si fosse prontamente pronunciato in merito, anche perché i due avevano messo piede nell'area di pericolo rappresentata dall'eccessiva prossimità alla Guardia Pretoriana che stava dando evidenti segni di nervosismo (ed il fatto che stavano reggendo in tre una pesante lettiga non li rendeva meno capaci di spezzare ossa).

    « Ehi!! » Contemporaneamente Ahri tirò la manica di Denver, attirando la sua attenzione ma parlando in tono abbastanza basso come se non volesse farsi udire da Quarion poco distante. « Digli che ci servono delle AT! Raggiungiamo Misogi in un attimo, bastano un paio di Moonwalk e ci arriviamo dall'alto! »
    « Io non li so fare quei trick da fighette. »
    Si mise in mezzo Darius, incrociando le braccia.
    « Con delle AT scalo la parete e vaffanculo. chi si mette in mezzo si becca un dunk in faccia. »
    « Ma siete impazziti??? » Irruppe Justin, piuttosto risentito all'idea « L'avete capito o no che quelli sparano??? Abbiamo le Regalia del Cielo, se quelli sono Gravity Children basta che si fa sentire e ci evitiamo la sbatta di conquistare un palazzo in tre! » Guardò Denver in faccia, ci pensò un istante poi si corresse. « ok, insomma, quattro. »

     
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    Missione 1 - Verso Klemvor.
    Presidio Orientale, Endlos.

    « Eccellenza, le ricordo che la posizione che ricopre è di enorme influenza verso tutti coloro che popolano la "Foresta", ed è quindi fonte di enormi responsabilità. La pregherei di non dare adito a certi comportamenti disdicevoli in pubblico e di fronte ai suoi sottoposti, avrà tempo e modo di avere tutta la compagnia che desidera una volta nel privato. Dal canto mio, in quanto erede del casato Sano dell'Est e vostro devoto servitore, una volta risolta questa inezia sarò mia premura occuparmi di organizzare una lista di questioni che andranno sottoposte alla vostra eccellentissima attenzione. »

    La risposta di Aeon al suo flirting selvaggio fu prevista quanto interessante, agli occhi del Re del Cielo. Peccato che non sarebbe certo bastata a placarlo e -anzi- lo avrebbe spronato a continuare. Fu il sorrisetto mefistofelico che gli si disegnò sul bel volto d'angelo a lasciarlo intuire, nonostante decise in quel frangente di concedere al signor-scopa-dove-non-batte-il-sole una mezza vittoria con il silenzio.
    Silenzio che sarebbe durato almeno fino alla decisione di affrontare la "questione Kumagawa" con un megafono. Tre coppie di riders in rosso -su ordine di Aeon- erano infatti schizzati via, per poi tornare da lui in pochi minuti, portando con loro un microfono dotato di amplificatore abbastanza potente ed un megafono di forma squadrata color beige con diversi badge dai colori sgargianti applicati sopra. Come al solito, iniziarono a bisticciare per ottenere le sue attenzioni, ma Quarion decise di prenderli entrambi. Con l'aria di chi lasciava scegliere al suo ospite fra pasticcini e biscotti ad un tè delle cinque, mostrò entrambi a Denver, concedendogli la possibilità di discutere con lui assieme al "traditore".
    Fece infine un gesto agli altri di aspettare, così da occuparsi di una cosa per volta.

    Qualunque cosa gli fosse rimasta dalla scelta di Denver, l'avrebbe presto utilizzata, volgendosi al palazzo di Kumagawa e cercando di attirare la sua attenzione.
    -Ehilà, Kuma-fesso! Che stai combinando?- domandò in tono colloquiale, affibbiandogli un nomignolo che già gli aveva dato in precedenza, in privato -Guarda che sono appena arrivato! Potresti cortesemente ordinare ai tuoi amici di abbassare le armi e farci entrare? Non è per niente galante accogliere Me, il Re del Cielo, così!

    Abilità Passive

    →VISIONE NOTTURNA»
    Gli occhi d'oro di Quarion, oltre a renderlo una bellezza "esotica", gli conferiscono una nitida visione notturna, anche più potente di quella dei felini; può vedere nitidamente in condizioni di buio e penombra come se fosse pieno giorno e di guardare chiaramente in condizioni di luce anche a grandi distanze.
    [Scurovisione]


    →PADRONE DELLA MENTE»
    L'esuberanza del Galanodel non ha mai avuto nulla in comune sulla sua sanità mentale; non a caso è noto ad Est per essere un potentissimo psion, in grado di manipolare gli altri ed ottenere tutto ciò che desidera. Leggende a parte, le sue abilità da maestro della mente sono reali: riesce ad esempio a comprendere la vera natura dei suoi interlocutori a prescindere dal loro charme, del carisma o del terrore che essi infondono per natura negli altri oppure è in grado di emanare continuamente onde psioniche nell'ambiente circostante in grado di localizzare qualunque tipo di presenza fisica. Altrettanto invece non sarà possibile per gli altri: le stesse onde psioniche sono in grado di creare interferenze nelle percezioni di chi entra nella sua area d'influenza, che quindi riceveranno risultati "falsati": questo si traduce in un'impossibilità di comprendere la sua esatta posizione nello spazio, nonostante sia comunque possibile percepire la sua presenza. Carpisce inoltre tutte le attività mentali intorno a sé, distinguendo le creature senzienti e intelligenti da eventuali animali istintivi ed irrazionali. E' infine -ovviamente- perfettamente consapevole, quando capita, di essere il bersaglio di una intrusione mentale; per questa ragione saprà quindi difendersene prima che sia troppo tardi.
    [Antimalia + Empatia + Auspex radar + Antiauspex radar + Mindfuck-Alert + Scansione Mentale ]


    →PAROLA DI BUGIARDO»
    Sono in molti ad affermare di percorrere la via dell'inganno ed altrettanti lo fanno del tutto ignari di quanto sia molto più simile ad una vasca di squali, piuttosto che ad un sentiero in discesa. Non basta essere ladri e truffatori per farcela: è necessario sapersi difendere dai tiri mancini e ricambiare la cortesia con ferocia e cuore di ghiaccio.
    Quarion Galanodel è affabile ed estremamente cortese, ciò nonostante può rivelare un animo spietato ed abilità perfettamente attinenti con quelli che potrebbero essere i suoi scopi: da bugiardo sa riconoscere i suoi simili, come anche tutti i tipi di trucchetti utilizzabili per confondere i poveri sempliciotti. Dopotutto, fra predatori vince sempre il più forte e l'Ambasciatore sostiene di esserlo, forte delle sue doti di bugiardo e della sua spietatezza senza eguali.
    [Trick-detector + Auspex bugie + Spara-balle + Apatia]


    →RICH&FABULOUS»
    "Che schifo i poveri" [cit.]
    Spesso si parla di "ricchezza" per riferirsi ai valori morali di una persona o ad una condizione che la rende felice con sè stessa ed in pace con gli altri al punto da non mancare di nulla. Eppure con Quarion la situazione si fa ben diversa: per il Galanodel si tratta di una condizione non solo di agio economico, connessa alla larga disponibilità di beni materiali e denaro, ma addirittura di lusso sfrenato. Forte dei finanziamenti pubblici dovuti alla carica di Ambasciatore, Quarion ha negli anni allargato i suoi affari economici e politici Ad Est, Laputa e Pentauron, divenendo un mecenate della lussuria in tutte le sue forme oltre che primo finanziatore delle più svariate attività convenzionali. Dalle industrie di biscotti a molte case di moda, ha in pugno quantità di denaro addirittura superiori a quelle di molti alfieri. Ciò non cambia le sue caratteristiche fisiche e biologiche, ma sicuramente lo aiuta in molte situazioni spinose.

    [Passiva di ricchezza per background, only gdr]


    →VOLO»
    Poichè deriva da creature del cielo, è in grado di sollevarsi in aria e muoversi in essa grazie al pensiero. Nella norma non può superare i 5m di altezza e viaggia a velocità normale pari a quella di cui il personaggio dispone sul suolo.
    [Passiva di volo]


    →SADOMASO»
    Esistono eroi, uomini dalla grande volontà e dal fisico d'acciaio in grado di andare ben oltre la soglia dell'umano dolore, della stanchezza. E questi uomini potranno affrontare mille torture senza mai lasciar sfuggire un suono dalle proprie labbra, un lamento, una lacrima. Ovviamente, Quarion non fa parte della suddetta categoria. Ebbene si, lui il dolore lo sente, e pure abbastanza bene. Ciò nonostante è perfettamente in grado di superare tranquillamente una sessione di tortura, in parte perché abituato a sedute periodiche ed integrali dall'estetista, in parte perchè perfettamente in grado di portare i tacchi, in parte, soprattutto, perché a quanto pare il dolore gli piace. Si, è esattamente come avete capito. Pensavate davvero che sculacciarlo in quel modo potesse davvero passare inosservato alla sua ben nota quanto temuta libido? Provate a picchiarlo... e capirete da soli perchè nessuno ha mai toccato un tipo del genere...
    [Passiva di eccitazione al dolore]


    →CONOSCENZA DELLE LINGUE»
    Nessun Ambasciatore può considerarsi tale se non possiede una discreta abilità nel destreggiarsi fra diverse culture o se non conosce quantomeno i loro linguaggi. Quarion, nonostante non abbia mai studiato in accademie, è comunque un maestro in materia: forte delle sue passate relazioni con fidanzati/e ed amanti di diverse e svariate culture, saprà sempre rispondere a qualunque tentativo di dialogo come se fosse un madrelingua.
    [Passiva di conoscenza delle lingue]


    →GIOCO DI MASCHERE»
    Quarion è in grado creare una illusione secondo cui appare agli altrui sguardi sotto altre spoglie. Può diventare una ragazza, un animale, un bambino o un altro uomo, o perfino assumere l'aspetto di un pg già esistente. Unica condizione di poter apparire come un pg giocante è quella di averlo già visto.
    [Passiva mutazione + attiva a consumo basso.]
     
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    -Temo di non sapere dove è finito il vecchio: manderò un paio di Pretoriani a controllare- gli risponde Quarion, -Quanto al cosa fare... direi che valutare chi sta aiutando Kumagawa potrebbe essere un inizio. Sono inoltre abbastanza sicuro che se mi sapesse qui fuori, questa scenata terminerebbe all'istante: magari avvisarlo potrebbe rivelarsi un'ottima idea. In caso contrario, hai carta bianca su come avvicinarti al nemico.

    Il giornalista annuisce, accogliendo di buon grado l'idea di non doversi lanciare in mezzo al pericolo. Se Quarion può risolvere quell'ennesima pagliacciata senza spargimenti di sangue, ben venga. Ci sono altri problemi di cui occuparsi.
    Nel frattempo, un Gravity Child molla la presa sulla lettiga e si prostra davanti al suo re. Denver si volta per un momento verso Byakko, come a volergli comunicare che quella parte della missione può dirsi per adesso conclusa – almeno per loro.

    -CICCINIH ♥ Qualcuno mi dia un megafono! Magari quel monello di Kumagawa riesce a sentirmi e si arrende da solo!

    A scattare all'attenti stavolta è lo Storm Rider a capo della Flame Road. Bercia istruzioni ai suoi sottoposti, ordinando ad alcuni di frugare nei magazzini in cerca di megafoni, e ad altri di raccattare un microfono e degli amplificatori dal palco.
    I giovani si allontanano a coppie. La prima di esse torna dopo pochi minuti, ma non fa in tempo a offrire il proprio bottino –un megafono– all'Ambasciatore che un'altra ritorna con un articolo simile. Prevedibilmente, il tutto sfocia presto in una gara a chi riceverà le attenzioni dell'uomo.
    Denver sospira, ma prima che possa intimare a quegli idioti di calmarsi, sente qualcuno tirargli la manica della giacca. È Ahri.

    « Ehi!! Digli che ci servono delle AT! Raggiungiamo Misogi in un attimo, bastano un paio di Moonwalk e ci arriviamo dall'alto! »
    « Io non li so fare quei trick da fighette. » interviene Gembu. « Con delle AT scalo la parete e vaffanculo. chi si mette in mezzo si becca un dunk in faccia. »
    « Ma siete impazziti??? » protesta invece Byakko. « L'avete capito o no che quelli sparano??? Abbiamo le Regalia del Cielo, se quelli sono Gravity Children basta che si fa sentire e ci evitiamo la sbatta di conquistare un palazzo in tre! » Gli occhietti nervosi del ragazzo incrociano per un attimo quelli già esausti del giornalista. « ok, insomma, quattro. »

    « Mi spiace, ragazzi, ma mi trovate del tutto d'accordo con Byakko. Aspettiamo almeno che Quarion faccia un tentativo e speriamo che abbia successo. Se dovesse fallire, se non altro lasciatemi andare in avanscoperta per primo per disarmarli. Purtroppo, il mio cloaking copre solo una persona. »

    Porta una mano nella tasca per prendere un sigaro, ma fermandola a mezz'aria. Ci sarà davvero il tempo di fumare? Quando Quarion gli offre uno fra il microfono e il megafono, Denver sceglie il secondo con poca convinzione.

    -Ehilà, Kuma-fesso! Che stai combinando? Guarda che sono appena arrivato! Potresti cortesemente ordinare ai tuoi amici di abbassare le armi e farci entrare? Non è per niente galante accogliere Me, il Re del Cielo, così!

    Così Misogi è diventato “Kuma-fesso”, eh? Denver esita, l'apparecchio ancora stretto in mano. Non saprebbe nemmeno cosa dirgli, a Kuma-fesso. Qualcun altro, però, sì – ne è più che sicuro.
    Così offre il megafono ai ragazzi.
    « Uno alla volta, non litigate. Anzi, Ahri, cominceresti tu? »
    Se non altro, riflette Denver, qualsiasi danno farà quella ragazzina (e qui non è una questione di “se”, bensì di “cosa”), Gembu e Byakko potranno quantomeno arginarlo.
    Spera solo che gli altri due se ne accorgano.

    Denver BrockmannStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Esasperato
    Energia: 100/100
    Passive: Anti-Malia, Rilevazione Bugie, Rilevazione Pericoli, Auspex Scoop, Auspex Psion, Trick Detector, Volo
    Scenici: N/A
    Equipaggiamento: M1917 Revolver
    Armatura: Armament: Hardening
    Artefatti: Unguento di Rendalim, Cuscino Astrale, Interprete di Babele, Proiettile del Destino, Maschera del Mistero, Rampino del Gentiluomo, Maschere di Gomma, Mantello dell'Invisibilità.
     
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    -Ehilà, Kuma-fesso! Che stai combinando?-
    Esordì Quarion, usando sia il microfono che il megafono.
    -Guarda che sono appena arrivato! Potresti cortesemente ordinare ai tuoi amici di abbassare le armi e farci entrare? Non è per niente galante accogliere Me, il Re del Cielo, così!
    Con l'eccezione dell'ex guardia pretoriana di Kumagawa che battibeccava con Denver a proposito del da farsi, tutto il resto dei presenti si raccolsero in un religioso silenzio mentre attendevano l'esito delle parole del Re del Cielo, sebbene in un primo istante non sembrò succedere nulla, e che le parole del sovrano di Klemvor erano cadute nel vuoto.

    « Uno alla volta, non litigate. Anzi, Ahri, cominceresti tu? »
    Disse il reporter poco più in là, offrendo all'unica ragazza del gruppo lo stesso megafono del gruppo impiegato da Quarion. Il gesto colse chiaramente la rossa in contropiede, facendola sobbalzare sul posto come spaventata da quella responsabilità.
    « Eh? Ma... no!!! Perché proprio io??? Fallo tu! »
    Arrossì visibilmente, scostò il megafono con un gesto di stizza, poi incrociò le braccia al petto e volse lo sguardo altrove, visibilmente offesa.
    Intervenne Darius, spazientito dal teatrino.
    « Dai qua, che faccio io. Come cavolo si accende? »
    Non fece in tempo a metterci mano che dall'edificio uscirono in un'ordinata fila indiana una parata di otto individui dagli abiti eccentrici, che uno ad uno si fermarono di fronte alla lettiga, inchinandosi davanti a Quarion per effetto delle Regalia del Cielo. In capo a tutti stava il Bue: alto, slanciato, con i capelli lunghissimi ed in abiti da matador spagnolo; dietro di lui il cavallo rivaleggiava per dimensioni e stazza con i pretoriani ma indossava abiti militari semplici, il meno appariscente del gruppo; la capra aveva l'aspetto di un vecchietto, con mantella logora ed il tradizionale kasa calcato sulla testa che ne nascondeva lo sguardo, era anomalo in molti sensi diversi perché stando a quanto si sapeva i gravity children più vecchi dovrebbero avere poco più di trent'anni. Il gallo era una ragazzina minuta che dimostrava sì e no sui quindici/sedici anni, le piume variopinte dell'abito si componevano in un bikini ristrettissimo non proprio adattissimo ad una ragazzina delle sue forme ed età; dietro di lei drago e serpente erano due gemelli albini dall'aspetto truce, sorridevano in modo inquietante anche sotto l'effetto delle Regalia, che di solito lasciavano i gravity children in un immoto viso inespressivo. Il coniglio aveva un neutro abito da croupier nero e bianco tirato a lucido, perfetto in ogni punto salvo per degli improbabili tacchi a spillo femminili che rendevano l'andatura molto eccentrica e stonavano in tutto e per tutto con il visetto giovanile del ragazzo. Chiudeva la fila la tigre, vestita in modo piuttosto aggressivo con un costume tigrato, giacca da motociclista, stivali alti pure tigrati ed i capelli rosso fuoco che incorniciavano il viso da animale selvatico.
    Erano in otto, cui si dovevano sommare i tre che non erano riusciti a raggiungere Klemvor per tempo: il cane, il topo e poi la scimmia, che Denver aveva conosciuto e visto in azione al project-9. In tutto facevano undici individui, mancava solo...

    png

    « Oh cielo, questo era inaspettato. »
    Disse una voce femminile, che subito si palesò ai presenti avanzando verso la lettiga con un incedere lento ed elegante, un passo alla volta con i tacchi alti che ticchettavano accuratamente sul selciato. Il cinghiale non era un gravity children, lo si deduceva dal semplice fatto che none era condizionata dalla presenza del Re del Cielo. Alcuni gravity children di seconda generazione sono un po' più resistenti all'effetto delle regalia e rimangono più o meno coscienti in presenza di Quarion, ma quella donna dal portamento altezzoso, truccata di tutto punto e in abiti piuttosto appariscenti non sembrava minimamente impressionata al suo cospetto. Portava con se due mitragliatori d'assalto che di solito si impugnano con ambo le mani che sembravano proprio parte del suo equipaggiamento.
    « Forse ti ho mal giudicato, sovrano dei bambini della foresta? ♥ »
    Si fece avanti fino ad arrivare a pochi metri dalla fila dei suoi compagni dello zodiaco in ginocchio, poi si guardò attorno con aria piuttosto famelica, contemplando la scena.
    « Beh? La situazione si è invertita? Non siamo più noi a difenderti da loro, ma il contrario? »
    Fece spallucce, poi gettò le armi ai suoi piedi in segno di resa.
    « Meglio così, mi ero stufata. Posso almeno sapere il perché di questo improvviso cambio di fronte? »

    Senza troppo preavviso, Ahri si staccò dal gruppo e si mosse in direzione dell'ingresso senza pensarci troppo. Dopo un primo accenno di proteste Justin la seguì senza pensarci troppo, seguiti dopo un doverosissimo "ma che cazzo fate??" anche da Darius, obbligando Denver ad una scelta che ha dell'estenuante fra il seguirli e basta oppure lasciarli andare per conto loro.
    Il terzetto superò la barricata improvvisata, entrò nell'atrio dove regnava il caos più totale: avevano tolto quasi tutti i mobili ad eccezione di una dozzina di sedie pieghevoli, un paio di tavolinetti da caffè pieni di bottiglie vuote, bustine, sacchetti a loro volta pieni di spazzatura assortita, cinque posaceneri strapieni di mozziconi, carte da gioco logore e quello che sembrava un frigo portatile. Ahri si fece strada in direzione del piano superiore, seguita dagli altri due quasi di corsa mentre Justin si mise a chiamare il nome di Misogi a gran voce. Al piano di sopra superarono una stanza con una porta in legno dall'aria elegante chiusa a chiave, ma Ahri la superò ignorandola diretta alla porta in fondo al corridoio, dall'aria molto più grande e sopratutto blindata in maniera terribilmente appariscente.

    « Misogi??? Misogi, cretino, apri!!! Lo so che sei là dentro! »
    Darius prese la ragazza per le spalle, la spostò di peso, poi sfilò l'ascia bipenne spaccanegri dalla schiena, soppesandola per un po' prima di assestare un colpo bello secco alla porta, che si spaccò in due. Il ragazzo caricò altri due fendenti che fecero saltare la blindatura, poi finì il lavoro con due calci bene assestati che tirarono giù l'ingresso.
    « Beh? Era dura, la bastarda! »
    Commentò con sprezzo, mentre Ahri lo superava entrando.
    La scena che si presentò ai loro occhi era un caos assoluto, molto peggio di ciò che regnava al piano inferiore. Nell'ufficio quasi tutte le vetrate che davano all'esterno erano in frantumi, al loro posto avevano inchiodato alla meno peggio delle assi ricavate da mobili o porte, in apparenza. Avevano rimosso tutto, dai quadri di cui rimaneva solo un alone sulle pareti agli armadi portadocumenti di cui rimanevano qua e là pile e pile di fogli ammassati alla buona e abbandonati lì all'umidità del posto. L'unica cosa che rimaneva era una grossa scrivania, pure strapiena di una pila di almeno un paio di centinaia di fogli su cui spiccava un fermacarte e la scritta "lettera di dimissioni". Lì a canto giaceva il cadavere di un ragazzino di circa quattordici anni, con ancora in mano una pistola e il cranio forato da una pallottola con le cervella annerite dal trascorrere dei giorni che decoravano la parete retrostante. Il sangue era anch'esso nero e rappreso, segno che Kumagawa si era arreso da parecchi giorni, probabilmente dopo aver impartito gli ultimi ordini allo zodiaco.

    « Cacchio, che odore! »
    Justin si tenne il naso e si tirò fuori dalla stanza, con Darius che gli sogghignava dietro appellandolo con un "fighetta!" molto poco rispettoso per il cadavere del compagno, mentre Ahri aveva l'aria più inferocita che disgustata.
    « Non ci credo!!! Quello stupido!!! Ora lo prendo a calci! »
    Nessuno dei tre era particolarmente sconvolto...

     
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    The guru in the darkness...

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    "Nella vita ci sono rischi
    che non possiamo permetterci di correre
    e ci sono rischi che non possiamo permetterci
    di non correre".


    (Massimo Bontempelli)

    Missione 1 - Verso Klemvor.
    Presidio Orientale, Endlos.

    All'annuncio di Quarion, si fece immediatamente avanti un'ordinata fila indiana composta da otto elementi. Costoro si fermarono di fronte alla sua lettiga, inchinandosi al Re del Cielo. Erano un giovanotto alto e slanciato in abiti da matador spagnolo, un ragazzone dagli abiti militari, un vecchietto con mantella logora e kasa calcato sulla testa, una ragazzina in un bikini ricoperto di piume, due gemelli albini dall'aspetto truce ed un sorriso inquietante, un ragazzo in abito da croupier nero e tacchi a spillo femminili ed una ragazza a cui piaceva indubbiamente l'animalier.

    « Oh cielo, questo era inaspettato. Forse ti ho mal giudicato, sovrano dei bambini della foresta? ♥ »
    Una donna altezzosa ed armata si fece avanti per ultima, e risultò evidente a Quarion che non fosse un Gravity Children. Altrettanto evidenti furono altre sue... "qualità", su cui non si soffermò a lungo, per non risultare scortese.
    -Può capitare fra estranei- sorrise il Re, per nulla infastidito dai suoi modi -Nulla che non si possa risolvere conoscendoci meglio, comunque ♥
    « Beh? La situazione si è invertita? Non siamo più noi a difenderti da loro, ma il contrario? Meglio così, mi ero stufata. Posso almeno sapere il perché di questo improvviso cambio di fronte? »
    -In verità temo sia stata fatta molta confusione, Milady: non è da me gestire i conflitti rinchiudendomi in un guscio. Sarò tuttavia più che lieto di dissipare ogni vostro dubbio non appena avrò modo di parlare con Kumagawa, dato che anche io ho molte domande da porre.

    Avrebbe chiuso la questione in quel modo, incamminandosi poi nel covo di Kumagawa, dopo essere stato anticipato dalla combriccola di Denver.

    p0arQBC

    In ritardo rispetto a loro, ma prima di molti altri Riders, il Re ebbe modo di osservare una "scena del crimine" ancora intatta. Nell'ufficio dove si era rinchiuso, quasi tutte le vetrate che davano all'esterno erano andate in frantumi, ed al loro posto erano state inchiodate assi ricavate da mobili o porte. C'era solo una grossa scrivania coperta da una pila di almeno un paio di centinaia di fogli su cui spiccava un fermacarte ed una lettera di dimissioni. Proprio sul fianco, giaceva il cadavere di Kumagawa, con ancora una pistola in mano ed il cranio forato da una pallottola. Il sangue rappreso indicava che fosse morto da giorni.
    A quella vista, Quarion sbuffò un semplice "che fastidio...", raccogliendo la lettera fra le mani e leggendo il contenuto. Intanto avrebbe ordinato a tutti gli altri di rimanere fuori da quell'ufficio, ad eccezione di Denver e delle prime persone che avevano sfondato la porta.

    -Mentre leggo cosa aveva da dire, sei in grado di valutare che si tratti davvero di un suicidio?- domandò al Saggio, per poi spiegarsi meglio -Alcuni della vostra combriccola sanno parlare con gli oggetti o ottenere Conoscenza in modo strano. Per caso hai qualche abilità simile ai tuoi colleghi di Palanthas?
    Perché Quarion aveva sempre avuto la tendenza a non credere realmente a nessuno, a dubitare di tutto e tutti, essendo in effetti il primo ad usare tiri mancini, quando ve ne era occasione o necessità. Per quanto quello sembrasse un suicidio, non gli sarebbe risultato troppo strano se si fosse trattata di una messa in scena, dato che i Riders non brillavano per buonsenso o fedeltà, se non costretti dalla sua Regalia.
    Altrettanto curiosa fu la sua totale assenza di empatia nei confronti di un ragazzino morto, anche se quel dettaglio sarebbe probabilmente balzato al solo occhio di Denver. Nessuna emozione, nessuna espressione facciale strana o mortificata. Nemmeno un cambio del tono di voce.
    -Credo che investigare un po' su cosa sia successo possa rendere le nostre prossime mosse meno problematiche.


    Abilità Passive

    →VISIONE NOTTURNA»
    Gli occhi d'oro di Quarion, oltre a renderlo una bellezza "esotica", gli conferiscono una nitida visione notturna, anche più potente di quella dei felini; può vedere nitidamente in condizioni di buio e penombra come se fosse pieno giorno e di guardare chiaramente in condizioni di luce anche a grandi distanze.
    [Scurovisione]


    →PADRONE DELLA MENTE»
    L'esuberanza del Galanodel non ha mai avuto nulla in comune sulla sua sanità mentale; non a caso è noto ad Est per essere un potentissimo psion, in grado di manipolare gli altri ed ottenere tutto ciò che desidera. Leggende a parte, le sue abilità da maestro della mente sono reali: riesce ad esempio a comprendere la vera natura dei suoi interlocutori a prescindere dal loro charme, del carisma o del terrore che essi infondono per natura negli altri oppure è in grado di emanare continuamente onde psioniche nell'ambiente circostante in grado di localizzare qualunque tipo di presenza fisica. Altrettanto invece non sarà possibile per gli altri: le stesse onde psioniche sono in grado di creare interferenze nelle percezioni di chi entra nella sua area d'influenza, che quindi riceveranno risultati "falsati": questo si traduce in un'impossibilità di comprendere la sua esatta posizione nello spazio, nonostante sia comunque possibile percepire la sua presenza. Carpisce inoltre tutte le attività mentali intorno a sé, distinguendo le creature senzienti e intelligenti da eventuali animali istintivi ed irrazionali. E' infine -ovviamente- perfettamente consapevole, quando capita, di essere il bersaglio di una intrusione mentale; per questa ragione saprà quindi difendersene prima che sia troppo tardi.
    [Antimalia + Empatia + Auspex radar + Antiauspex radar + Mindfuck-Alert + Scansione Mentale ]


    →PAROLA DI BUGIARDO»
    Sono in molti ad affermare di percorrere la via dell'inganno ed altrettanti lo fanno del tutto ignari di quanto sia molto più simile ad una vasca di squali, piuttosto che ad un sentiero in discesa. Non basta essere ladri e truffatori per farcela: è necessario sapersi difendere dai tiri mancini e ricambiare la cortesia con ferocia e cuore di ghiaccio.
    Quarion Galanodel è affabile ed estremamente cortese, ciò nonostante può rivelare un animo spietato ed abilità perfettamente attinenti con quelli che potrebbero essere i suoi scopi: da bugiardo sa riconoscere i suoi simili, come anche tutti i tipi di trucchetti utilizzabili per confondere i poveri sempliciotti. Dopotutto, fra predatori vince sempre il più forte e l'Ambasciatore sostiene di esserlo, forte delle sue doti di bugiardo e della sua spietatezza senza eguali.
    [Trick-detector + Auspex bugie + Spara-balle + Apatia]


    →RICH&FABULOUS»
    "Che schifo i poveri" [cit.]
    Spesso si parla di "ricchezza" per riferirsi ai valori morali di una persona o ad una condizione che la rende felice con sè stessa ed in pace con gli altri al punto da non mancare di nulla. Eppure con Quarion la situazione si fa ben diversa: per il Galanodel si tratta di una condizione non solo di agio economico, connessa alla larga disponibilità di beni materiali e denaro, ma addirittura di lusso sfrenato. Forte dei finanziamenti pubblici dovuti alla carica di Ambasciatore, Quarion ha negli anni allargato i suoi affari economici e politici Ad Est, Laputa e Pentauron, divenendo un mecenate della lussuria in tutte le sue forme oltre che primo finanziatore delle più svariate attività convenzionali. Dalle industrie di biscotti a molte case di moda, ha in pugno quantità di denaro addirittura superiori a quelle di molti alfieri. Ciò non cambia le sue caratteristiche fisiche e biologiche, ma sicuramente lo aiuta in molte situazioni spinose.

    [Passiva di ricchezza per background, only gdr]


    →VOLO»
    Poichè deriva da creature del cielo, è in grado di sollevarsi in aria e muoversi in essa grazie al pensiero. Nella norma non può superare i 5m di altezza e viaggia a velocità normale pari a quella di cui il personaggio dispone sul suolo.
    [Passiva di volo]


    →SADOMASO»
    Esistono eroi, uomini dalla grande volontà e dal fisico d'acciaio in grado di andare ben oltre la soglia dell'umano dolore, della stanchezza. E questi uomini potranno affrontare mille torture senza mai lasciar sfuggire un suono dalle proprie labbra, un lamento, una lacrima. Ovviamente, Quarion non fa parte della suddetta categoria. Ebbene si, lui il dolore lo sente, e pure abbastanza bene. Ciò nonostante è perfettamente in grado di superare tranquillamente una sessione di tortura, in parte perché abituato a sedute periodiche ed integrali dall'estetista, in parte perchè perfettamente in grado di portare i tacchi, in parte, soprattutto, perché a quanto pare il dolore gli piace. Si, è esattamente come avete capito. Pensavate davvero che sculacciarlo in quel modo potesse davvero passare inosservato alla sua ben nota quanto temuta libido? Provate a picchiarlo... e capirete da soli perchè nessuno ha mai toccato un tipo del genere...
    [Passiva di eccitazione al dolore]


    →CONOSCENZA DELLE LINGUE»
    Nessun Ambasciatore può considerarsi tale se non possiede una discreta abilità nel destreggiarsi fra diverse culture o se non conosce quantomeno i loro linguaggi. Quarion, nonostante non abbia mai studiato in accademie, è comunque un maestro in materia: forte delle sue passate relazioni con fidanzati/e ed amanti di diverse e svariate culture, saprà sempre rispondere a qualunque tentativo di dialogo come se fosse un madrelingua.
    [Passiva di conoscenza delle lingue]


    →GIOCO DI MASCHERE»
    Quarion è in grado creare una illusione secondo cui appare agli altrui sguardi sotto altre spoglie. Può diventare una ragazza, un animale, un bambino o un altro uomo, o perfino assumere l'aspetto di un pg già esistente. Unica condizione di poter apparire come un pg giocante è quella di averlo già visto.
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    Ahri sobbalza, presa alla sprovvista dal gesto del giornalista e intimidita davanti alla prospettiva di dovere aprire le danze. Denver alza le sopracciglia, non troppo sorpreso, mentre il megafono gli viene restituito con un gesto seccato.
    « Eh? Ma... no!!! Perché proprio io??? Fallo tu! »
    Sbotta, avvampando e poi girandosi dall'altra parte a braccia incrociate sul petto. Denver fa per replicare che sarebbe bastato un no, ma si morde la lingua prima di proferire parola: detesta essere insincero, e il motivo per cui le aveva proposto di andare per prima era tutt'altro. Forse questo Ahri l'ha intuito. O forse si è inalberata del tutto a caso – è sempre difficile capirlo con certezza con lei.
    Gembu si fa avanti spazientito. « Dai qua, che faccio io. Come cavolo si accende? »

    A malapena riesce ad agguantare l'apparecchio che dalla porta principale del grattacielo emergono otto individui che camminano ordinatamente in fila indiana. Si fermano tutti davanti alla lettiga come incantati, ed è allora che Denver riesce a guardarli negli occhi e ad accorgersi che sono tutti quanti dei Gravity Children.
    Il primo è un giovane uomo in vestito da matador, alto più o meno quanto lui ma un po' più slanciato. A seguire, in abiti dal taglio militaresco, un uomo gigantesco – grosso abbastanza da sovrastare perfino Gembu, e forse anche i Pretoriani. Successivamente un vecchietto minuscolo con un cappello di paglia a cono in stile asiatico o, per gli standard del semipiano, occidentale.
    Ancora prima che Denver possa chiedersi come diavolo sia che esista un Gravity Child tanto âgé, compaiono anche una ragazzina dai capelli verdi e assai poco vestita (in pieno stile Storm Rider), due gemelli albini e allampanati il cui sorriso sinistro sembra essere immune al lavaggio del cervello imposto dalle Regalia di Quarion, un uomo vestito da croupier ma con dei tacchi a spillo, e una giovane donna la cui giacca di pelle è aperta abbastanza da permettere al giornalista di apprezzare un due pezzi tigrato
    Denver lascia indugiare il suo sguardo su di lei per qualche istante di più – gli ricorda Sharyu, ma con un'aria da cattiva ragazza che la trance non riesce a viziare del tutto.

    « Oh cielo, questo era inaspettato. »
    A farsi avanti per ultima è una bionda tutta curve, vestita con una gonna lunga fino alle ginocchia e una blusa bianca e con un fucile d'assalto per mano. Una che Denver non oserebbe mai sfidare a braccio di ferro. L'unica umana in tutto e per tutto del gruppo.
    « Forse ti ho mal giudicato, sovrano dei bambini della foresta? ♥ »
    -Può capitare fra estranei- le risponde Quarion con un sorriso, -Nulla che non si possa risolvere conoscendoci meglio, comunque ♥
    « Beh? La situazione si è invertita? Non siamo più noi a difenderti da loro, ma il contrario? Meglio così, mi ero stufata. Posso almeno sapere il perché di questo improvviso cambio di fronte? » »
    La donna getta le armi a terra.
    -In verità temo sia stata fatta molta confusione, Milady: non è da me gestire i conflitti rinchiudendomi in un guscio. Sarò tuttavia più che lieto di dissipare ogni vostro dubbio non appena avrò modo di parlare con Kumagawa, dato che anche io ho molte domande da porre.

    Denver fa per aprire bocca per chiedere delucidazioni, ma si ferma nel momento in cui nota Ahri allontanarsi di propria spontanea iniziativa. Byakko protesta blandamente, ma si accoda quasi subito, mentre più energica è la protesta di uno scettico Gembu, che comunque finisce per seguirli a loro volta.

    « Oh, e che diavolo. Ovviamente quelli se ne vanno. » borbotta il reporter, che abbandona sul sorgere ogni idea che abbia a che fare con degli ennesimi e del tutto inutili tentativi di disciplinarli. « Chiedo scusa, mister Quarion, signorina – nonché gli altri presenti se riescono a capirmi – ma non me la sento di lasciarli incustoditi. »

    Con passo svelto, Denver recupera i tre adolescenti e li segue oltre la barricata e dentro l'atrio dell'edificio, dove si ritrova a dover zigzagare fra bottiglie vuote, sacchi della spazzatura, sedie e una marea di ciarpame. Arrivano quindi al piano superiore, mentre i richiami di Byakko riecheggiano senza risposta nei corridoi, in fondo a uno dei quali c'è una grossa porta blindata.

    « Misogi??? Misogi, cretino, apri!!! Lo so che sei là dentro! »
    Urla Ahri.
    Silenzio. Gembu la solleva e la allontana quanto basta da avere ampio spazio di manovra nel momento in cui decide di ricorrere alla sua famigerata ascia bipenne per distruggere la porta. Un fendente la spacca a metà. Un altro paio la distruggono completamente e liberano il passaggio.
    « Beh? Era dura, la bastarda! »
    « Ne è passato di tempo. »

    Nel frattempo, Ahri li ha già preceduti.
    Se nell'atrio c'è parecchio disordine, in quell'ufficio regna il caos. I vetri integri si contano sulle dita di una mano, con i buchi rattoppati alla buona con delle assi ricavate da altre porte e pezzi di mobilio sacrificabili. Sono rimaste soltanto delle enormi pile di fogli sparse sul pavimento e su una scrivania, in cima alla quale c'è un fermacarte e una “lettera di dimissioni”.
    Denver si volta infine verso l'elefante della stanza che ha finto di non notare: il cadavere di un adolescente con una pistola in mano e nel cranio un foro causato da un proiettile. Si tappa il naso mentre si avvicina e nota le cervella annerite e il sangue rappreso.
    È Misogi Kumagawa, morto da diversi giorni. Causa della morte: suicidio, all'apparenza.
    Il giornalista si fa il segno della croce.

    « Cacchio, che odore! »
    Commenta un Byakko sorprendentemente indelicato che, quando esce dalla stanza, si sente rimbeccare da Gembu che gli dà della “fighetta”. Ahri, invece, pare essere più arrabbiata che triste o shockata. In realtà, nessuno, a parte Denver, sembra esserlo.
    « Non ci credo!!! Quello stupido!!! Ora lo prendo a calci! »

    « Ma lo volete mostrare un po' di- » Denver si ferma. « Anzi, aspettate, questa vostra reazione non mi convince: Misogi è morto o no? O devo aspettarmi che faccia come Seiryu? »

    A questo punto vengono raggiunti da Quarion, che si limita a commentare la scena del crimine con un mormorato “che fastidio”, e che prende la lettera lasciata sulla scrivania. Dopodiché, invita tutti tranne Denver e Trident a uscire.

    -Mentre leggo cosa aveva da dire, sei in grado di valutare che si tratti davvero di un suicidio? Alcuni della vostra combriccola sanno parlare con gli oggetti o ottenere Conoscenza in modo strano. Per caso hai qualche abilità simile ai tuoi colleghi di Palanthas? chiede l'Ambasciatore, -Credo che investigare un po' su cosa sia successo possa rendere le nostre prossime mosse meno problematiche.
    « Certamente, » risponde Denver, togliendosi la giacca e arrotolandosi le maniche della camicia, rivelando dei simboli arcani tatuati sugli avambracci. « Solo, non mi chieda come funzioni. »

    Si abbassa sul cadavere, e dopo un istante di esitazione poggia il palmo della mancina sul petto inerte del ragazzo. Gli arti del giornalista si tingono di nero ossidiana per un istante, prima che l'energia venga assorbita da una delle rune che, da nera, si tinge di bianco e inizia a emanare una luce fioca.

    Cominciano le visioni. Fuori è notte, e attorno alla scrivania sono radunati gli otto Gravity Children e la donna di prima, con Misogi dietro la sedia su cui ora è riverso. A occuparla è Quarion, o almeno un uomo che gli assomiglia molto.
    Seconda immagine: Misogi è in piedi e si sta occupando di alcune scartoffie. Con lui c'è la bionda di poco fa, a cui sta dettando delle istruzioni che il giornalista non riesce a sentire.
    Terza immagine: Misogi sta scrivendo la famosa lettera di dimissioni. Dopo, la scena si apre sui corpi di circa una dozzina di Storm Rider in uniformi nere, crocifissi alle pareti per mezzo di enormi viti.
    Quarta immagine, e stavolta è Quarion, impegnato a sua volta a vergare qualcosa, a ricevere istruzioni da Misogi. L'Ambasciatore non può nascondere un velo di panico nella sua espressione, mentre Misogi sembra essere al contrario molto tranquillo. Quando Quarion esce, Misogi si rinchiude dentro la stanza, prende la pistola, e...

    « Suicidio, » annuncia Denver. « Ci sono in compenso molti altri elementi strani. »
    Si gira verso Quarion, e sospira.
    « Cominciamo dal fatto che c'è in giro qualcuno che si spaccia per lei, e che risponde – o quantomeno rispondeva agli ordini di Misogi. Questo suo “sosia”, se così possiamo chiamarlo, avrebbe scritto a sua volta qualcosa. Non la lettera di dimissioni, comunque, quella sembra sia autentica. »
    Infine, Denver si rivolge al terzetto di Trident.
    « Sono stati inoltre uccisi una dozzina di rider in uniformi nere, senza altri segni di riconoscimento. Crocifissi con delle viti – brutale, davvero. Voi ragazzi avete un'idea di quale team potessero essere parte? » Si rialza. « Ah, e quella bionda di prima? Anche lei avrebbe avuto un ruolo in tutto ciò. Vorrei che fosse interrogata, affinché si riesca a capire di più. Se oppone resistenze di sorta, ma ne dubito, le sfasceremo quei mitragliatori. »

    Denver BrockmannStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Confuso
    Energia: 95/100 (100-5)
    Passive: Anti-Malia, Rilevazione Bugie, Rilevazione Pericoli, Auspex Scoop, Auspex Psion, Trick Detector, Volo
    Scenici: N/A
    Equipaggiamento: M1917 Revolver
    Armatura: Armament: Hardening
    Artefatti: Unguento di Rendalim, Cuscino Astrale, Interprete di Babele, Proiettile del Destino, Maschera del Mistero, Rampino del Gentiluomo, Maschere di Gomma, Mantello dell'Invisibilità.

    Slot #1:
    Ascolto
    Non soltanto i libri raccontano storie, non solo le svelte creature parlanti possono divertire od insegnare, bensì ogni cosa che esista su questa terra ha in sé il desiderio di parlare e di raccontare, perché ogni cosa su questa terra vede e sente ciò che le sta intorno. Dovere e capacità di un Saggio sono il saper comunicare con le cose, da queste apprendendo ogni informazione. E così gli oggetti, le sostanze inanimate come ad esempio pietre o muri, e pure i fieri alberi, alla richiesta del Saggio racconteranno ciò che egli desidera sapere, purché siano stati presenti al momento dell'avvenimento: interrogando un muro, infatti, il Saggio potrà sapere chi c'era nella stanza, cosa vi accadde, e tutto ciò che un muro possa aver udito e visto.
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    -Può capitare fra estranei-
    Ribatté Quarion all'esordio del Cinghiale, il cui sorriso rimase sulle labbra perfette, ma la cui espressione si inclinò impercettibilmente in un accenno di sorpresa.
    -Nulla che non si possa risolvere conoscendoci meglio, comunque ♥
    Lei non rispose, si fece da parte mettendo uno dei due pesanti fucili d'assalto sulla spalla, facendo strada ai bimbi di trident, seguiti da Denver, seguiti da Quarion, seguito dapprima da Aeon che fu stoppato sul posto proprio dal cinghiale, che gli sbarrò il passo obbligandolo a tardare.

    « Credo che il Re del Cielo acconsentirebbe a dire che prigionieri hanno diritto ad un banchetto. »
    Aeon si bloccò, guardò la donna con odio, poi guardò il fucile, poi si sfiorò gli occhiali riguadagnando la compostezza che lo caratterizza.
    « Cielo, un po' di decenza! Ci siamo appena arresi a voi, fareste bene a sfamarci in fretta se non volete che vi uccido tutti per la fame. »
    _________________

    Nell'ufficio c'erano soltanto il trio di pesti, Denver e Quarion, oltre al cadavere di Kumagawa riverso sulla scrivania. Quarion non sembra mostrare né sorpresa né empatia, Ahri più che altro è arrabbiata mentre Darius al solito ha la faccia scocciata. Justin è l'unico che se ne rimane in disparte, ben oltre alla soglia infastidito dal pesante tanfo di sangue rappreso che permea i muri della stanza.

    « Ma lo volete mostrare un po' di- » Denver si trattiene dal proseguire, cambia tono di voce perché qualcosa non lo convince. Ha già avuto esperienze sufficienti dal fargli rivalutare le apparenze. « Anzi, aspettate, questa vostra reazione non mi convince: Misogi è morto o no? O devo aspettarmi che faccia come Seiryu? »

    « No che non è morto! E' Misogi, sarà la terza volta!!! »
    Ahri punta entrambe le braccia in direzione della scrivania, gli altri due non sono granché impressionati.
    « Uniformi nere e senza simboli sono dell'enturage di Nike, credo. Le viti invece sono la firma di Misogi, non so da dove le tira fuori ma gli ho visto fare cose senza senso con quella roba. »
    Risponde Justin per dissipare i dubbi del reporter. Poi si ferma a ragionarci su, e continua:
    « Aspetta, quand'è che Vlad è morto...? »
    Chiede Justin, con tono davvero tanto, tanto innocente, il classico tono di quello che è sempre l'ultimo a sapere le cose. Darius invece guarda Ahri, guarda Denver, poi inarca un sopracciglio.
    « Beh? Almeno al tuo scopamico gli potevi spiegare due cose. »
    « Non è il mio... vaffanculo!!! Vuoi che ti prendo a calci? »
    Non lo prende a calci, però una sberla sul braccio gliela molla senza troppi problemi, però ad occhio e croce finisce col farsi più male lei che lui, che sogghigna divertito dalla situazione. Darius sarà grosso, sarà un ragazzino sboccato, ma è tutto fuorché stupido.
    « Bel ringraziamento, ti ho salvato io da quella sanguisuga. »
    « Gli hai spezzato un braccio!!! »
    « E come te lo schiodavo di gola??? Col bacino della buonanotte? »
    Oh, giusto: ma Denver se l'è mai chiesto come mai Vlad non aveva ferite lì dove gli ha sparato, mentre invece si è presentato ad Est con un braccio rotto? Comunque in qualche modo Ahri glissa, si fionda sulla scrivania, prende il cadavere di Misogi per il bavero e comincia a scuoterlo, senza ottenere granché.

    « Ma ti vuoi svegliare?? Sei tu che mi hai messo fra i piedi questo idiota, smettila di far finta di essere mort, urgh. » Molla il corpo, che ricade al suolo come una bambola senza fili, rovinando a terra sotto la scrivania. La ragazzina e si tappa il naso per l'odoraccio tremendo che è salito di colpo dal corpo senza vita. « Che schifo, cavolo. »

    « Sì, beh i cadaveri puzzano. » Interloquisce Justin in tono pratico. « Mi sa che quando sopraggiunge il rigor mortis cominciano a fuoriuscire i gas dall'intestino e cose così, quindi se lo scuoti è peggio... »
    « Seh, prendi qualcosa tipo un bastone e pestalo con quello, vedi se si sveglia... »
    Darius era serio. E stava davvero cercando qualcosa tipo una spranga, poi adocchiò una delle assi che sigillavano le finestre e iniziò a staccarne una a mani nude.
    « Ma... siamo sicuri che fa come l'altra volta? Non so, magari un colpo alla testa... »
    Darius finisce di staccare l'asse e la solleva sopra il corpo senza vita dell'ex comandante generale di Trident.
    « L'altra volta la testa non ce l'aveva più, quel mostro di Sleeping Forest gliel'aveva polverizzata. »
    Dice senza troppe cerimonie, al che sopraggiunge una vocetta dal basso.
    « "Ah, ragazzi! Come stat..." »
    Darius mollò la prima sprangata, sorridendo con tono liberatorio.
    « Vedete? Funziona. »
    Disse prima di mollare un secondo colpo più leggero.
    « "Ahi! Ahi, fa male! Oooh, capo!!! Bentornato! ♥ Riconoscerei quei piedi fra mille." »
    Ahri allungò la mano verso Darius, facendo cenno di passargli la spranga.
    « Passamela, adesso tocca a me picchiarlo. »
    « "No! No! Giuro che sono perfettamente sveglio ragazzi ♥" »
    Lei però non si fece troppi scrupoli nel tempestarlo con una serie di colpi non troppo convinti ma nemmeno tanti piacevoli.
    « Stronzo! Stronzo! Stronzo! Perché hai fatto una roba del genere?? Mi resterà la puzza sulle mani per tutto il giorno, hai idea di quanto è difficile farsi un bagno nella Foresta??? »
    « "Ahi! Ahi! Ahia! Oh, sono nere. ♥" » L'ultima sprangata invece fu molto violenta e molto poco piacevole. Poi finalmente Kumagawa riuscì a rimettersi in piedi, arrampicandosi sulla scrivania con un aspetto decisamente diverso, il colorito che aveva ripreso sul viso e sopratutto niente foro di proiettile sulla testa. In compenso sembrava l'avesse appena centrato un pugile professionista con un destro sulla faccia. « "Mi annoiavo, e poi sarei comunque morto di fame nel giro di un po' ♥ Oh, capo, avete trovato la mia lettera di dimissioni?" »
    Il redivivo segretario personale del Re del Cielo prese la pila di fogli sulla cui sommità si trovava la missiva e la porse al suo boss.
    Ad una seconda occhiata erano tutte quante lettere di dimissioni.
    « "Ho nascosto i timbri." » Disse in tono trionfale. « Per rifiutarle deve firmarle tutte a mano ♥" »

    « "Oh, giusto! Quasi dimenticavo Shelly, per caso è morta di fame? Ho dato a lei le mie razioni. Quanto tempo ho dormito? Siamo tornati su Endlos o siamo ancora in quel mondo pieno di mostri?" »
    Aprì un cassetto della scrivania e ne tirò fuori una chiave, ad occhio e croce quella che serviva ad aprire la porta chiusa che si trovava dall'altra parte del corridoio...

     
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    The guru in the darkness...

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    "Nella vita ci sono rischi
    che non possiamo permetterci di correre
    e ci sono rischi che non possiamo permetterci
    di non correre".


    (Massimo Bontempelli)

    Missione 1 - Verso Klemvor.
    Presidio Orientale, Endlos.

    « Suicidio, » annunciò Denver, rispondendo alla richiesta del Re del Cielo « Ci sono in compenso molti altri elementi strani. Cominciamo dal fatto che c'è in giro qualcuno che si spaccia per lei, e che risponde – o quantomeno rispondeva agli ordini di Misogi. Questo suo “sosia”, se così possiamo chiamarlo, avrebbe scritto a sua volta qualcosa. Non la lettera di dimissioni, comunque, quella sembra sia autentica. Sono stati inoltre uccisi una dozzina di rider in uniformi nere, senza altri segni di riconoscimento. Crocifissi con delle viti – brutale, davvero. Voi ragazzi avete un'idea di quale team potessero essere parte? Ah, e quella bionda di prima? Anche lei avrebbe avuto un ruolo in tutto ciò. Vorrei che fosse interrogata, affinché si riesca a capire di più. Se oppone resistenze di sorta, ma ne dubito, le sfasceremo quei mitragliatori. »
    Quarion ascoltò le parole del Saggio con espressione seria, segno che tenesse in grande considerazione tutto ciò che aveva da dire. Diede anche l'impressione di credere ciecamente in Denver, ma non completamente nelle immagini da lui descritte. C'era qualcosa che non gli tornava; si carezzò quindi il mento, imbronciandosi e rimanendo in silenzio. Inutile aggiungere che parve disinteressarsi totalmente al cadavere su cui gli altri presero ad infierire.

    « "Ah, ragazzi! Come stat..." »
    « Vedete? Funziona. »
    « "Ahi! Ahi, fa male! Oooh, capo!!! Bentornato! ♥ Riconoscerei quei piedi fra mille." »
    « Passamela, adesso tocca a me picchiarlo. »
    « "No! No! Giuro che sono perfettamente sveglio ragazzi ♥" »
    « Stronzo! Stronzo! Stronzo! Perché hai fatto una roba del genere?? Mi resterà la puzza sulle mani per tutto il giorno, hai idea di quanto è difficile farsi un bagno nella Foresta??? »
    « "Ahi! Ahi! Ahia! Oh, sono nere. ♥ Mi annoiavo, e poi sarei comunque morto di fame nel giro di un po' ♥ Oh, capo, avete trovato la mia lettera di dimissioni? Ho nascosto i timbri. Per rifiutarle deve firmarle tutte a mano ♥" »
    Nell'ascoltare quelle infelici uscite, Quarion si limitò a sorridergli con amorevolezza. Fortunatamente, in quella stanza nessuno dei presenti lo conosceva abbastanza bene da intuire che non fosse esattamente un buon segno.
    « "Oh, giusto! Quasi dimenticavo Shelly, per caso è morta di fame? Ho dato a lei le mie razioni. Quanto tempo ho dormito? Siamo tornati su Endlos o siamo ancora in quel mondo pieno di mostri?" »

    Il Re del Cielo, ormai deciso a prendere fra le mani la situazione, fece un passo in avanti, ovviamente rivolto al finto-morto dall'umorismo opinabile. Nell'osservare il Galanodel dalla brillante chioma cerulea, niente e nessuno avrebbe anche solo vagamente intuito che fosse in qualche modo irritato dalla situazione, se non per qualche dettaglio futile o di poca rilevanza.
    -Sempre stati su Endlos, caro ♥ - affermò, palesando della disponibilità che era tutta da dimostrare -Firmerò volentieri ogni singolo foglio, ma ora sono abbastanza di fretta, quindi spero tu non ti senta offeso in qualche modo qualora ti trattassi da estraneo e sospetto- continuò -Potresti esser così gentile da spiegarmi chi o cosa gira per questi luoghi scimmiottando il mio bellissimo aspetto?


    Abilità Passive

    →VISIONE NOTTURNA»
    Gli occhi d'oro di Quarion, oltre a renderlo una bellezza "esotica", gli conferiscono una nitida visione notturna, anche più potente di quella dei felini; può vedere nitidamente in condizioni di buio e penombra come se fosse pieno giorno e di guardare chiaramente in condizioni di luce anche a grandi distanze.
    [Scurovisione]


    →PADRONE DELLA MENTE»
    L'esuberanza del Galanodel non ha mai avuto nulla in comune sulla sua sanità mentale; non a caso è noto ad Est per essere un potentissimo psion, in grado di manipolare gli altri ed ottenere tutto ciò che desidera. Leggende a parte, le sue abilità da maestro della mente sono reali: riesce ad esempio a comprendere la vera natura dei suoi interlocutori a prescindere dal loro charme, del carisma o del terrore che essi infondono per natura negli altri oppure è in grado di emanare continuamente onde psioniche nell'ambiente circostante in grado di localizzare qualunque tipo di presenza fisica. Altrettanto invece non sarà possibile per gli altri: le stesse onde psioniche sono in grado di creare interferenze nelle percezioni di chi entra nella sua area d'influenza, che quindi riceveranno risultati "falsati": questo si traduce in un'impossibilità di comprendere la sua esatta posizione nello spazio, nonostante sia comunque possibile percepire la sua presenza. Carpisce inoltre tutte le attività mentali intorno a sé, distinguendo le creature senzienti e intelligenti da eventuali animali istintivi ed irrazionali. E' infine -ovviamente- perfettamente consapevole, quando capita, di essere il bersaglio di una intrusione mentale; per questa ragione saprà quindi difendersene prima che sia troppo tardi.
    [Antimalia + Empatia + Auspex radar + Antiauspex radar + Mindfuck-Alert + Scansione Mentale ]


    →PAROLA DI BUGIARDO»
    Sono in molti ad affermare di percorrere la via dell'inganno ed altrettanti lo fanno del tutto ignari di quanto sia molto più simile ad una vasca di squali, piuttosto che ad un sentiero in discesa. Non basta essere ladri e truffatori per farcela: è necessario sapersi difendere dai tiri mancini e ricambiare la cortesia con ferocia e cuore di ghiaccio.
    Quarion Galanodel è affabile ed estremamente cortese, ciò nonostante può rivelare un animo spietato ed abilità perfettamente attinenti con quelli che potrebbero essere i suoi scopi: da bugiardo sa riconoscere i suoi simili, come anche tutti i tipi di trucchetti utilizzabili per confondere i poveri sempliciotti. Dopotutto, fra predatori vince sempre il più forte e l'Ambasciatore sostiene di esserlo, forte delle sue doti di bugiardo e della sua spietatezza senza eguali.
    [Trick-detector + Auspex bugie + Spara-balle + Apatia]


    →RICH&FABULOUS»
    "Che schifo i poveri" [cit.]
    Spesso si parla di "ricchezza" per riferirsi ai valori morali di una persona o ad una condizione che la rende felice con sè stessa ed in pace con gli altri al punto da non mancare di nulla. Eppure con Quarion la situazione si fa ben diversa: per il Galanodel si tratta di una condizione non solo di agio economico, connessa alla larga disponibilità di beni materiali e denaro, ma addirittura di lusso sfrenato. Forte dei finanziamenti pubblici dovuti alla carica di Ambasciatore, Quarion ha negli anni allargato i suoi affari economici e politici Ad Est, Laputa e Pentauron, divenendo un mecenate della lussuria in tutte le sue forme oltre che primo finanziatore delle più svariate attività convenzionali. Dalle industrie di biscotti a molte case di moda, ha in pugno quantità di denaro addirittura superiori a quelle di molti alfieri. Ciò non cambia le sue caratteristiche fisiche e biologiche, ma sicuramente lo aiuta in molte situazioni spinose.

    [Passiva di ricchezza per background, only gdr]


    →VOLO»
    Poichè deriva da creature del cielo, è in grado di sollevarsi in aria e muoversi in essa grazie al pensiero. Nella norma non può superare i 5m di altezza e viaggia a velocità normale pari a quella di cui il personaggio dispone sul suolo.
    [Passiva di volo]


    →SADOMASO»
    Esistono eroi, uomini dalla grande volontà e dal fisico d'acciaio in grado di andare ben oltre la soglia dell'umano dolore, della stanchezza. E questi uomini potranno affrontare mille torture senza mai lasciar sfuggire un suono dalle proprie labbra, un lamento, una lacrima. Ovviamente, Quarion non fa parte della suddetta categoria. Ebbene si, lui il dolore lo sente, e pure abbastanza bene. Ciò nonostante è perfettamente in grado di superare tranquillamente una sessione di tortura, in parte perché abituato a sedute periodiche ed integrali dall'estetista, in parte perchè perfettamente in grado di portare i tacchi, in parte, soprattutto, perché a quanto pare il dolore gli piace. Si, è esattamente come avete capito. Pensavate davvero che sculacciarlo in quel modo potesse davvero passare inosservato alla sua ben nota quanto temuta libido? Provate a picchiarlo... e capirete da soli perchè nessuno ha mai toccato un tipo del genere...
    [Passiva di eccitazione al dolore]


    →CONOSCENZA DELLE LINGUE»
    Nessun Ambasciatore può considerarsi tale se non possiede una discreta abilità nel destreggiarsi fra diverse culture o se non conosce quantomeno i loro linguaggi. Quarion, nonostante non abbia mai studiato in accademie, è comunque un maestro in materia: forte delle sue passate relazioni con fidanzati/e ed amanti di diverse e svariate culture, saprà sempre rispondere a qualunque tentativo di dialogo come se fosse un madrelingua.
    [Passiva di conoscenza delle lingue]


    →GIOCO DI MASCHERE»
    Quarion è in grado creare una illusione secondo cui appare agli altrui sguardi sotto altre spoglie. Può diventare una ragazza, un animale, un bambino o un altro uomo, o perfino assumere l'aspetto di un pg già esistente. Unica condizione di poter apparire come un pg giocante è quella di averlo già visto.
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    « No che non è morto! E' Misogi, sarà la terza volta!!! » replica Ahri.
    « Uniformi nere e senza simboli sono dell'enturage di Nike, credo. Le viti invece sono la firma di Misogi, non so da dove le tira fuori ma gli ho visto fare cose senza senso con quella roba. » risponde Justin, che nemmeno un attimo più tardi si ferma nella maniera di qualcuno a cui sta sfuggendo qualche cosa di importante. « Aspetta, quand'è che Vlad è morto...? »

    Denver sospira, il palmo che gli copre la faccia. Darius fa passare lo sguardo da Ahri al reporter, e infine inarca dubbioso un sopracciglio.

    « Beh? Almeno al tuo scopamico gli potevi spiegare due cose. »
    « Non è il mio... vaffanculo!!! Vuoi che ti prendo a calci? »
    Il giornalista inala sonoramente.
    « Voi. Dovete. Finirla. Con questa. Cazzata. »
    Scandisce ogni parola con lentezza, tenendo a bada a fatica lo sdegno che trasuda da ogni sillaba.
    « Sono stato abbastanza chiaro? »

    Solo un paio di secondi dopo egli si accorge che con ogni probabilità nessuno se l'era filato di striscio, e la conversazione sta andando avanti.

    « Bel ringraziamento, ti ho salvato io da quella sanguisuga. »
    « Gli hai spezzato un braccio!!! »
    « E come te lo schiodavo di gola??? Col bacino della buonanotte? »

    A quel punto Denver viene colto da un'improvvisa illuminazione che spazza via il senso di frustrazione venuto a galla solo pochi secondi fa.
    Gola.
    Seiryu non è mai morto.
    Gola.
    Seiryu si chiama in realtà Vladmyr Murray. Vladmyr. Murray. Vladmyr. Murray.
    Sanguisuga.
    Ciò spiega molte cose. Non come Ahri schernisca il concetto di “magia” con lei che si è fusa con lo spirito di una volpe e un dannatissimo vampiro fra i suoi migliori amici, ma comunque molte cose.

    « Ma ti vuoi svegliare?? Sei tu che mi hai messo fra i piedi questo idiota, smettila di far finta di essere mort, urgh. » dice Ahri, rivolta a Misogi di cui molla il corpo, lasciandolo cadere rovinosamente sotto la scrivania. Dopodiché, si tappa il naso. Denver si ritrova a domandarsi chi, di preciso, sia l'idiota a cui la ragazzina si sta riferendo. « Che schifo, cavolo. »

    « Sì, beh i cadaveri puzzano, » conferma Justin. « Mi sa che quando sopraggiunge il rigor mortis cominciano a fuoriuscire i gas dall'intestino e cose così, quindi se lo scuoti è peggio... »
    « Seh, prendi qualcosa tipo un bastone e pestalo con quello, vedi se si sveglia... » interviene invece Gembu con tono serissimo, tanto che si allontana per staccare a mani nude un asse di legno inchiodato alla finestra per sigillarla.
    Denver decide finalmente di abbandonarsi ad altri pensieri e ignorare Trident in toto.

    « Ma... siamo sicuri che fa come l'altra volta? Non so, magari un colpo alla testa... »
    « L'altra volta la testa non ce l'aveva più, quel mostro di Sleeping Forest gliel'aveva polverizzata. »
    A quel punto una vocetta giunta dal basso ricattura brevemente l'attenzione del giornalista.
    « "Ah, ragazzi! Come stat..." »
    Giù una sprangata.
    « Vedete? Funziona. »
    Giù un'altra.
    « "Ahi! Ahi, fa male! Oooh, capo!!! Bentornato! ♥ Riconoscerei quei piedi fra mille." »
    Denver inarca entrambe le sopracciglia, ma non commenta. Non vuole, e non deve.
    « Passamela, adesso tocca a me picchiarlo, » interviene Ahri. Darius acconsente in silenzio.
    « "No! No! Giuro che sono perfettamente sveglio ragazzi ♥" »

    Le preghiere di Kumagawa non servono a nulla. Ahri mena altri colpi, meno forti ma abbastanza numerosi da far temere a Denver di vederlo morire un'altra volta. Per qualche ragione a lui stesso incomprensibile, il pensiero non lo disturba troppo.

    « Stronzo! Stronzo! Stronzo! Perché hai fatto una roba del genere?? Mi resterà la puzza sulle mani per tutto il giorno, hai idea di quanto è difficile farsi un bagno nella Foresta??? »
    « "Ahi! Ahi! Ahia! Oh, sono nere. ♥" » La percossa finale fa trasalire perfino il giornalista, ma Kumagawa riesce comunque a rimettersi in piedi, ora del tutto vivo e vegeto e senza il buco in testa. In compenso, ora ha un brutto occhio nero. « "Mi annoiavo, e poi sarei comunque morto di fame nel giro di un po' ♥ Oh, capo, avete trovato la mia lettera di dimissioni?" »

    Kumagawa indica la pila di fogli sulla scrivania, che si rivela presto essere composta interamente da lettere di dimissioni. Denver si lascia sfuggire un fischio di stupore.

    « "Ho nascosto i timbri. Per rifiutarle deve firmarle tutte a mano ♥" »
    Mentre Denver gli chiede perché con un espressivo cenno del capo e un allargamento esasperato di braccia, il ragazzino estrae una chiave da uno dei cassetti della scrivania.
    « "Oh, giusto! Quasi dimenticavo Shelly, per caso è morta di fame? Ho dato a lei le mie razioni. Quanto tempo ho dormito? Siamo tornati su Endlos o siamo ancora in quel mondo pieno di mostri?" »

    -Sempre stati su Endlos, caro risponde Quarion, imperturbato, [color]Firmerò volentieri ogni singolo foglio, ma ora sono abbastanza di fretta, quindi spero tu non ti senta offeso in qualche modo qualora ti trattassi da estraneo e sospetto. Potresti esser così gentile da spiegarmi chi o cosa gira per questi luoghi scimmiottando il mio bellissimo aspetto?[/color]

    « Shelly sarebbe quella bionda con le armi da fuoco che abbiamo incontrato di fuori in perfetta forma? » interviene Denver, indicando col pollice la direzione generale dell'ingresso principale dell'edificio. « Inoltre, vorrei sapere come mai hai ucciso tutti quegli Storm Rider di Nike, e dove diavolo hai nascosto i cadaveri. »

    Denver BrockmannStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Scocciato
    Energia: 95/100
    Passive: Anti-Malia, Rilevazione Bugie, Rilevazione Pericoli, Auspex Scoop, Auspex Psion, Trick Detector, Volo
    Scenici: N/A
    Equipaggiamento: M1917 Revolver
    Armatura: Armament: Hardening
    Artefatti: Unguento di Rendalim, Cuscino Astrale, Interprete di Babele, Proiettile del Destino, Maschera del Mistero, Rampino del Gentiluomo, Maschere di Gomma, Mantello dell'Invisibilità.
     
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