Mars Sets Ablaze

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    .†.Amakudari.†.

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    « G... G... Galio, ha parlato!!! »
    trasecolò la Maghetta, ricevendo dall'animaletto qualche stridio in risposta
    « Che significa che è un'anomalia ancora più pericolosa del solito?? »

    Non riuscendo bene a capire il discorso della ragazzina, il Demone delle Tempeste si limitò a reclinare il testone blu cobalto da una parte, emettendo una crepitante scintilla azzurrina che risalì la lunghezza del corno dorato fino alla punta; sicuramente, avrebbe avuto nuove domande da porle.

    « Mhh. Ci sta scandagliando cellula per cellula. Ha già calcolato la minaccia che rappresentiamo come prioritaria rispetto alle altre di routine... A questo punto la sua unica incognita riguarda l'ammontare dei nostri backup fuori dalla faglia. Secondo le mie previsioni tenterà il tutto per tutto subito, cercando di azzerare le nostre funzioni di base per impedirci di chiedere rinforzi. »

    Intanto che quel momento di stallo perdurava nell'incertezza, l'Incubator ragguagliò il Raitei su quel che stava verificandosi... mostrando una conoscenza particolarmente spiccata di qualcosa che solo mezza giornata prima sosteneva di non saper decifrare o riconoscere.

    « Gli avatar non sono collegati in binaria e quindi non riescono a comunicare in tempo reale, oppure a sua volta non ha dei backup a disposizione nelle immediate vicinanze, altrimenti sarebbero già accorsi qui in massa a dare supporto per eliminarci nel più breve tempo possibile. Secondo le mie stime è vera la prima ipotesi in otto scenari su dieci, in tal caso esiste la possibilità che intervengano altre puellae nel breve. »

    Intanto, la ragazzina dai codini azzurri tornò ad assumere una posa di guardia, agitando il pesante martello da guerra nell'aria sopra la testolina per indicare che era pronta a lottare, e prestando orecchio agli squittii insistenti con cui la sua mascottina che le fluttuava intorno stava continuando a redarguirla...
    In modo in fondo speculare a Kyubey.

    « Io sono Poppy!! Star Guardian,
    paladina della giustizia e difensore di tutta l'umanità nel nome della Prima Stella! E... Ehm...
    »
    si presentò la Ningen, esitando un po', prima di seguire la dettatura dello Spiritello
    « Oh! Sì: la Prima Stella, la forza cosmica che ci protegge e... Impedisce alle anomalie di divorare ciò che ci circonda e.. ...Aspetta Galio, che significa "alacremente"? »
    abbassando la voce, si concesse un breve scambio con l'Avatar; poi ricominciò
    « Che noi Starguardian, eroine prescelte dalle stelle, annienteremo velocissimamente come si manifestano! Ora mettiti in guardia e affronta il tuo destino, anomalia! »

    « Ciao Poppy. Piacere di conoscerti. »
    formulò il Gigante, senza battere ciglio, reggendo la Raigekijin in piedi accanto a sé
    « Io sono Brifos, uno studioso della Biblioteca di Palanthas: non sono un'anomalia... »
    ribadì con calma serafica, reclinando il testone cornuto da una parte e realizzando una cosa
    « ...credo. ... Come sono fatte le anomalie? Hanno tratti in comune con me?
    Infrangono qualche codice di comportamento? »


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    Condizioni Fisiche: Ottimali
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    Mantra: Vista Cieca | Radar | Auspex Spiritico | Trick-Detector | Mindfuck-Alert
    Levitazione: Volo
    Hado: +10% di Mana
    Memento: Istant-Casting
    Ataraxia: Resistenza al Dolore e Anti-Malia
    Intuizione: Vista Karmica dei legami empatici che connettono due o più spiriti
    Rianimazione: Immortalità
    Autorevolezza: Aura di Saggezza [Passiva di Gilda]
    Sapienza: Passiva di Conoscenze [Passiva di Gilda]

    Raigekijin

    jpgSi tratta di una lancia lunga, che permette di generare, incanalare e scatenate la forza del fulmine del suo proprietario: da modello tipico, l’arma si compone di un’asta di metallo lunga circa un metro e mezzo, percorsa da ricchi intarsi e da misteriose incisioni, sormontata da una lama di mezzo metro di lunghezza, realizzata in un metallo azzurrino dalla forma piuttosto particolare.
    E' molto leggera, e pertanto maneggevole, ma estremamente resistente; in mani esperte può venire facilmente approntata ad una difesa rapida ed efficiente o venire impiegata per attacchi veloci portati alla distanza che il suo ampio raggio d’azione consente.

     
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    « Ciao Poppy. Piacere di conoscerti.
    Io sono Brifos, uno studioso della Biblioteca di Palanthas: non sono un'anomalia... »

    « ... evv...? »
    Alla risposta placida e per nulla combattiva del titano blu, la starguardian abbassò di nuovo il martello, come se all'improvviso non trovasse poi tante motivazioni per sferzarlo nell'aria con fare minaccioso. Di sicuro la reazione del gigante eludeva i suoi schemi comportamentali, e sebbene la creaturina blu sembrasse sempre più agitata nel volteggiarle attorno squittendo versi intellegibili lei ogni volta che si infiammava non riusciva poi a concretizzare in alcun modo le sue minacce e dichiarazioni bellicose in un vero e proprio attacco.

    « ...credo. ... Come sono fatte le anomalie? Hanno tratti in comune con me?
    Infrangono qualche codice di comportamento? »

    ... Anzi, il fatto che continuava a fare domande flemmatiche invece di ribattere alle sue entrate in scena con anche solo un briciolo di combattività le faceva perdere la voglia di combattere. Oltretutto Poppy non era esattamente la filosofa del gruppo, lei era più una da azione diretta dritto-per-dritto senza troppi fronzoli.

    « Ma come faccio, Galio??? »
    Piagnucolò reclinando il capo in direzione della mascotte azzurra e calando completamente la guardia per un attimo. Poi riprendendosi immediatamente si voltò, agitò ancora il martello stavolta con fare accusatorio e si rivolse a Brifos.
    « E tu la vuoi smettere di farmi domande con quelle parole difficili?? L'unico codice che abbiamo è quello delle starguardian, e non ho ancora finito di leggerlo! Un'anomalia è un'anomalia!!! E' fatta tutta strana e non somiglia ad un umano, e se Galio dice che sei un'anomalia vuol dire che sei sicuramente un'anomalia, ecco!! E le anomalie vanno eliminate perché mangiano le persone ed aprono portali verso il loro mondo! »
    Fu esattamente nell'istante esatto in cui Poppy manovrò il martello con quella mossa dal forte effetto scenico -ma di fatto completamente priva di verve offensiva- che per il tempo di un brevissimo istante, neanche un battito di ciglia, qualcosa di molto acuminato ed estremamente tagliente entrò nel campo d'azione della vista cieca di Brifos. Di tutti i sensi raffinati del saggio di Palanthas, compreso un auspex molto ben rodato, nulla avvisava la presenza di una qualche entità nell'area, salvo la sua capacità di captare gli spostamenti d'aria anche minimi e solo per quel breve battito di cuore tanto breve da lasciare il dubbio che si trattasse soltanto di una sensazione.
    Del tutto indifferente alle parole della starguardian, il Kyuubei sbadigliò in modo plateale, poi si rivolse ancora al suo mezzo di trasporto.

    « Non ha influenza diretta sulla puellae, altrimenti avrebbe trovato metodi più efficienti per aizzarla contro di noi. Però parlamentare è una decisione davvero rischiosa, Brifos. Le puellae sono comunque individui, le probabilità che ve ne siano di natura più bellicosa o sottomessa alle decisioni dell'avatar è elevata. »
    Di certo parlava per esperienza, e altrettanto certamente non stava esagerando perché stavolta stava semplicemente descrivendo l'ovvio. Se c'erano altre starguardian come Poppy era scontato che si trattava di altre ragazzine più o meno della sua età, e le ragazzine umane tendono ad essere molto variegate quanto a carattere e modo di fare. C'era da aspettarsi individui più agitati, magari anche più violenti. Forse però anche più calmi e riflessivi, chissà...? Probabilmente Brifos non aveva avuto sfortuna a trovarsi davanti la puellae vestita di azzurro e armata di martello, però avrebbe potuto essere più fortunato e trovarne una un po' meno... acerba.
    (qualcuno forse potrebbe dire "stupida")

     
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    Con confusione crescente man mano che ascoltava l'astante parlarle serenamente, la ragazzina esitò, abbassando il martello da guerra ed interloquendo ancora una volta con lo spiritello che le vorticava insistentemente intorno, in evidente stato di allarme.

    « Ma come faccio, Galio??? »
    brontolò lamentosa contro il folletto, prima di rivolgersi a Brifos, agitando l'arma
    « E tu la vuoi smettere di farmi domande con quelle parole difficili??
    L'unico codice che abbiamo è quello delle starguardian, e non ho ancora finito di leggerlo!
    »

    « Scusa. »

    Percependo l'agitazione della fanciulla, il Raitei infilò quel sintetico commento in mezzo alle sue esternazioni, reclinando il testone cornuto da una parte ed emettendo una crepitante scintilla azzurrina lungo lo sperone dorato che gli sormontava la testa blu cobalto, il tutto senza mai smettere di fissarla con espressione incolore negli occhi grigi.

    L'intento era quello di ridurre il carico di pressione emotiva che l'altra doveva stare percependo: un meccanismo che Kalia gli aveva spiegato quando -per le sue ricerche- il Saggio aveva cercato di sezionare e capire quali azioni della Dama Azzurra riuscissero ad innescare negli altri una reazione di
    conforto.

    « Un'anomalia è un'anomalia!!! E' fatta tutta strana e non somiglia ad un umano, e se Galio dice che sei un'anomalia vuol dire che sei sicuramente un'anomalia, ecco!! E le anomalie vanno eliminate perché mangiano le persone ed aprono portali verso il loro mondo! »

    Dopo aver proferito quella spiegazione -un po' vaga, ma comunque utile almeno in via indicativa-, la Puella tornò a sventolare la propria arma nell'aria, più con enfasi che con reale minaccia... e tuttavia, in sovrapposizione a quel gesto, l'Amal avvertì qualcosa di appuntito e affilato sfrecciare verso di lui nel balenare di un istante, e fu quindi più per riflesso che per allarme che egli orientò il piatto della lama della Lancia del Tuono -che ancora svettava al suo fianco, saldamente impugnata nella mano destra- ad intercettare la traiettoria stimata dal forse-proiettile.

    « Non ha influenza diretta sulla puellae, altrimenti avrebbe trovato metodi più efficienti per aizzarla contro di noi. Però parlamentare è una decisione davvero rischiosa, Brifos. »
    commentò intanto l'Incubator, avvertendo l'altro della situazione e sbadigliando sonoramente
    « Le puellae sono comunque individui, le probabilità che ve ne siano di natura più bellicosa o sottomessa alle decisioni dell'avatar è elevata. »

    Con un crepitio elettrico lungo il corno dorato, il Raitei posò lo sguardo su Kyubey, poi lo rimbalzò fino a Galio, e infine tornò a fissare Poppy, valutando il da farsi.

    « La mia forma collima al 95% con un aspetto antropomorfo, e la mia dieta non comprende l'assunzione di proteine provenienti da esseri umani; tuttavia, sono in grado di aprire portali sotto determinate condizioni. »
    assentì semplicemente il Raitei, con aria riflessiva e un guizzo elettrico sul corno
    « Secondo i miei calcoli parziali, sussiste una percentuale di possibilità che potrei ricadere nella classificazione di queste Anomalie, ma servirebbero ulteriori studi: credi che Galio potrebbe parlare con il mio bio-computer per analizzare la questione? »

    E sollevando l'indice della mano libera,
    il Demone delle Tempeste lo appuntò sulla bianca massa dell'Incubator.


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    Raigekijin

    jpgSi tratta di una lancia lunga, che permette di generare, incanalare e scatenate la forza del fulmine del suo proprietario: da modello tipico, l’arma si compone di un’asta di metallo lunga circa un metro e mezzo, percorsa da ricchi intarsi e da misteriose incisioni, sormontata da una lama di mezzo metro di lunghezza, realizzata in un metallo azzurrino dalla forma piuttosto particolare.
    E' molto leggera, e pertanto maneggevole, ma estremamente resistente; in mani esperte può venire facilmente approntata ad una difesa rapida ed efficiente o venire impiegata per attacchi veloci portati alla distanza che il suo ampio raggio d’azione consente.

     
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    « Eeeeeeeeeeeh??? Quel gattino è un computer??? »
    Esclamò Poppy visibilmente confusa, additando il Kyuubei in modo fin troppo concitato.
    « E' impossibile! Dove sono la tastiera e il mouse? »
    Ci fu un momento di distrazione, in cui la starguardian in blu faceva vagare lo sguardo confuso da Brifos al Kyuubei, mentre la contempo la sua mascotte svolazzante seguitava a irrorare le sue orecchie di una sfilza intellegibile di gridolini acuti del tutto impossibili da decifrare come un linguaggio vero e proprio, apparentemente arringando la sua protetta in maniera assai più diretta di quanto non stesse facendo l'assai più silenzioso incubator. Proprio allora un movimento catturò l'attenzione degli sguardi tanto di Poppy quanto di Brifos, ma non dei rispettivi biocomputer che ignorarono completamente l'evento e non si scomposero in alcun modo nemmeno quando questi si materializzò in una vera e propria falce di chitina e materiale bio-luminescente violaceo che emerse dalla condizione di stealth in cui si trovava fino a quel momento, smuovendo l'aria in un fendente che intercettò il ventre scoperto della minuta guardiana stellare, gettandola contro la parete di parecchi metri alle sue spalle con una profonda ferita sanguinante. Aveva fatto a malapena in tempo a muovere il pesante martello d'istinto in proiezione difensiva, fallendo e subendo in pieno non solo un vero e proprio sventramento a tutti gli effetti, ma anche una tremenda onda d'urto d'origine del tutto ignota, che però doveva mettere in allarme ogni singola fibra dell'essenza di Brifos, giacché certificava in quell'essere ignoto capacità che andavano oltre le semplici abilità predatorie.

    Crepitando tutt'attorno alla sagoma iridescente della bestia, scariche di energia multicolore danzavano dando l'illusione che la sua forma fosse di cristallo o di un qualche vetro dalle sfumature impossibili. Bagliori partivano in modo casuale da tutto il suo profilo indefinito come se costellazioni brillassero all'interno del suo carapace, rimbalzando in ogni direzione e formando scie iridescenti che andavano da un vivace viola ad un ardente color oro. Ma primo fra tutti era la luminescenza posta la centro del cranio triangolare a catturare l'attenzione, lì dove dovevano esserci gli organi sensoriali primari erano visibili soltanto le fauci seghettate simili a cristalli frantumati nell'aspetto di una tagliola celestiale ed una sorta di sfolgorante gemma che aveva davvero poco in comune con qualsiasi altra cosa.

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    Voltò la sua sagoma per fronteggiare Brifos, muovendosi attentamente di lato e lasciando fra se e l'avversario diretto una distanza ben precisa, tenendosi alla larga dal raggio d'azione della lancia che il Demone delle Tempeste aveva evocato pochi attimi prima, inconsapevolmente difendendosi da una prima bozza d'aggressione perché allertato dai suoi sensi sovrumani frutto della sua comunione con l'elemento aria. Abilità di cui difettava la giovane e inesperta starguardian, che ora giaceva svenuta. Curiosamente, dopo essersi disfatto della più vulnerabile delle due dirette minacce, l'essere ignorò completamente Galio, la graziosa mascotte svolazzante che fino a quel momento era rimasta al fianco della guardiana con cui condivideva il colore blu. Se un solo fendente delle chele iridescenti aveva provocato danni incalcolabili su Poppy, sventrandola in quel modo brutale e scagliandola per molti metri, molto meno sarebbe servito per distruggere l'animaletto, anch'esso nel pieno del raggio d'azione della belva del void. Invece Galio rimase del tutto incolume, ignorato anche dall'onda d'urto che chirurgicamente impattò su Poppy senza danneggiarlo, dopodiché rimase sul posto svolazzando e squittendo con la sua vocina all'indirizzo di Brifos, salvo poi battere in ritirata solo dopo diversi secondi e ricongiungersi con la sua protetta.

    « Mh. »
    Commentò il Kyuubei prima di balzare via deciso a preservare la propria incolumità, comunque di nessuna utilità in quel frangente in cui stava a Brifos decidere il da farsi. La creatura era assai meno comunicativa di Poppy, e mandava schiocchi continui come quelli di plastica che brucia e crea piccole bolle d'aria durante la combustione che esplodono di continuo. La luce balenava sulla sua forma indistinta, eppure non tentò di immergersi ancora nella perfetta forma Stealth in cui era rimasta fino a quel momento, forse perché non poteva o forse perché sapeva che non era utile contro quel particolare avversario, animato da chissà quale istinto animale se non malevola intelligenza. Frapposto esattamente fra il saggio di Palanthas e la starguardian gravemente ferita muovendosi spalancò le chele ruggendo uno stridio di sfida che ricordava il verso delle volpi volanti, ma ben più alto, feroce e minaccioso. Subito dopo partì all'attacco preannunciato da una tremenda onda d'urto che investì il corpo di Brifos minacciando di sollevarlo dal suolo e sbatterlo via, la bestia assaltò usando tutto il suo corpo, le chele che erano la sua arma primaria fendettero l'aria tentando di decapitare e mutilare l'avversario del suo braccio destro, le corte zampe inferiori munite di artigli tentarono di impattare contro il petto del demone per conficcarsi nella sua carne mentre le fauci seghettate schizzarono in avanti dirette alla spalla in un morso che poteva benissimo strappare via una porzione di corteccia da una quercia secolare.

    Poppy è priva di sensi, sta perdendo molto sangue dallo squarcio sul ventre. La bestia attacca preannunciata da un'onda d'urto di Consumo Alto che potenzialmente può sollevare dal suolo e lanciare via Brifos, provocando danni fino a Medio da botta e sbalzandolo via, dopodiché subito dopo l'impatto gli balza addosso tentando al contempo di staccargli il braccio destro con la chela sinistra, decapitarlo con la chela destra, staccargli a morsi un pezzo della spalla destra e impalarlo sul ventre con entrambe le zampe. Va da se che il pov dei post precedenti apparteneva a questo simpatico animaletto, che oltre ogni ragionevole dubbio è ciò che le starguardian definiscono una "anomalia".
     
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    « Eeeeeeeeeeeh??? Quel gattino è un computer??? E' impossibile!
    Dove sono la tastiera e il mouse?
    »

    Puntando il ditino contro l'Incubator, e rimbalzando lo sguardo dall'animaletto bianco al colosso dai capelli blu cobalto che lo accompagnava, la ragazzina non fece mistero della sua confusione, e mentre il suo spiritello seguitava a squittire versi sincopati di incitamento o di allarme (o di entrambe le cose) -fluttuandole attorno senza posa-, qualcosa si mosse ai margini dei loro campo visivo.

    Nel registrare la falce di chitina iridescente materializzarsi dal nulla, il Raitei suppose che la creatura a cui quell'arma naturale apparteneva dovesse essere in possesso di straordinarie doti mimetiche, per essere stato in grado di eludere quasi del tutto le sue percezioni; secondariamente, nel vedere la Star Guardian incassare in pieno un fendente ad un fianco -che la proiettò qualche metro più in là, fino alla collisione con una barriera architettonica-, lo Youkai valutò le contingenze legate all'ipotesi di soccorrerla.

    La creatura sembrava decisamente un predatore, evolutosi in maniera intelligente per essere discreto ed efficace -un avversario che avrebbe di certo richiesto la sua concentrazione-, ma in qualità di unica forma di vita apparentemente autoctona e non-ostile (o, nella sua classificazione, non abbastanza ostile da sottrarsi ad un dialogo), Poppy era in effetti un elemento prezioso nell'ottica della sua necessità di acquisire informazioni su quella distorsione.

    E poi, tutelare i soggetti più fragili o a rischio è universalmente riconosciuto come la cosa giusta da farsi:
    Kalia e la Luna glielo avevano insegnato con pazienza, e anche Arthur sarebbe stato d'accordo.


    « Mh. »

    Intanto che Kyuubei balzava via verso posti più sicuri, e che una crepitante scintilla azzurra percorreva il corno aureo dell'Amal in un'esternazione materiale della computazione dei suoi pensieri, la bestia insettoide dai colori cangianti ripartì all'attacco, stavolta scegliendo il gigante come bersaglio, nonostante si fosse inizialmente tenuto alla larga da lui; a giudicare dalla tremenda onda d'urto che gli proiettò contro -e che il Saggio percepì grazie ai suoi sensi- il mostro doveva aver cambiato idea.

    In ogni caso, sollevando prontamente la lancia per metterla di traverso tra sé e l'aggressore -più per precauzione che per altro- il Demone delle Tempeste creò davanti a sé uno strato di vuoto d'aria, dosando però le proprie energie per fare in modo che quel cuscinetto mitigasse l'impatto... ma senza annullare del tutto la spinta dell'urto, e mentre si lasciava staccare dal suolo, con l'ausilio della propria capacità di levitare Brifos si adoperò per imbrigliare quello slancio e sfruttarlo per raggiungere il fianco di Poppy... cercando di eludere la stretta delle chele e delle tenaglie imprimendo nel proprio corpo una scarica di elettricità utile a scattare nell'aria - lontano dalla creatura e verso la sua meta.

    Se ci fosse riuscito, avrebbe conficcato la Raigekijin nel suolo -davanti alla ragazzina- così da avere le mani libere, e con quelle avrebbe da una parte cercato di rimettere all'interno dello squarcio nel fianco della Star-Guardian quel che poteva esserne fuoriuscito, mentre dall'altro avrebbe pescato dal borsello una boccetta di Unguento di Rendalim per applicarlo sulla ferita.


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    Condizioni Fisiche: Contuso
    Status Psicologico: Concentrato
    Energie Residue: 75% - (5% + 5%) = 65%

    Riassunto: - Brifos si difende dall'onda d'urto a livello Alto (che hai scritto fare danno Medio) creando una zona di vuoto d'aria a consumo Basso, e incassa la botta da contusione, facendosi staccare da terra dallo slancio; sfruttando poi il fatto che il nemico potrebbe essere convinto di averlo sbilanciato, usa una tecnica di Scatto/Schivata a consumo Basso per eludere l'attacco fisico delle chele (azione senza consumo) e cercare di raggiungere Poppy. Se ci riesce, usa l'oggetto del Mercante "Unguento di Rendalim".

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    Raigekijin

    jpgSi tratta di una lancia lunga, che permette di generare, incanalare e scatenate la forza del fulmine del suo proprietario: da modello tipico, l’arma si compone di un’asta di metallo lunga circa un metro e mezzo, percorsa da ricchi intarsi e da misteriose incisioni, sormontata da una lama di mezzo metro di lunghezza, realizzata in un metallo azzurrino dalla forma piuttosto particolare.
    E' molto leggera, e pertanto maneggevole, ma estremamente resistente; in mani esperte può venire facilmente approntata ad una difesa rapida ed efficiente o venire impiegata per attacchi veloci portati alla distanza che il suo ampio raggio d’azione consente.



    Tecniche Attive


    Void Echo - Risonanza che Annulla la Forza: Con effetto istantaneo, il Demone delle Tempeste manovra le correnti che lo circondano per creare un vuoto d'aria in una data zona, selezionata entro e non oltre il raggio di 7 metri; in questo modo, incontrando il vuoto, è possibile far decadere quegli attacchi che necessitino dell'interazione con l’aria: un fuoco senza ossigeno di spegne, elementi concreti lanciati all'attacco perdono lo slancio, attacchi di vento si smorzano prima di raggiungere il bersaglio, e... l'affinità del Raitei con l'akasha sembra permettergli di soffocare efficacemente anche gli impieghi di quelle manifestazioni eteree comunemente considerare magia.
    Consumo: Variabile > Basso

    Kanmuru - Blitz: Tramite il rilascio di scosse elettriche nel proprio corpo, seguendo il principio dell'elettro-stimolazione, Brifos possiede la capacità di incrementarne un parametro a scelta tra le sue caratteristiche fisiche influendo su tono e ritmo della propria attività muscolare; in questo modo, concentrando una certa quantità di energia elettrica in sé stesso, l’Amal sovra-stimola l’efficienza del suo corpo e ne incrementa la Velocità di movimento, potendo così compiere Schivate eccezionali e Scatti rapidi, coprendo diversi metri (5m x basso, 7m x medio, 10m x alto, 15m x critico) in pochi istanti. L'entità del potenziamento in Rapidità è subordinata alle energie consumate dal Raitei di volta in volta, e funziona per una singola azione soltanto.
    Consumo: Variabile > Basso
     
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    Chiudeva le chele a protezione del cranio, piegando le ginocchia fin quasi al suolo in un gesto di frustrazione, il dolore che pulsava nel cranio triangolare aumentando la sua frustrazione. Era impotente di fronte al cumulo di impulsi che andavano accumulandosi e sovrapponendosi, contraddicendosi dolorosamente a vicenda e facendolo impazzire di rabbia. Aprendo le chele al nemico lanciò un grido che divenne una bordata cinetica, fratturando l'aria in schegge di un materiale simile a vetro, proiettate verso il nemico da cui voleva la contempo fuggire ed annientare, da cui desiderava allo stesso tempo nascondersi e divorare, tormentato com'era dagli spasmi provocati dagli istinti che andavano contro le imposizioni aliene.
    Levatosi in alto sulle zampe posteriori, le chele spalancate come una mantide desiderosa di raccogliere i raggi del sole primaverile, dozzine di scatti metallici come di dardi di balestra che entrano nella bocca di una balista annunciarono le file di aculei puntati su Brifos, vere e proprie armi naturali che sembravano scimmiottare strumenti di morte medievali più che armi naturali di un predatore esistente in natura. La bestia emise un suono stridulo come di lastre di ferro che stridono le une sulle altre, poi espulse gli aculei in un ampio ventaglio mortale, una pioggia di colpi non più grandi della falange di un dito indice, ma crudelmente uncinate, progettate per immergersi nelle carni e poi provocare danni ancora maggiori se rimosse, capaci di strappare larghi brani di carne lasciando la vittima dilaniata, prossima a spegnersi in modo orribile per dissanguamento e l'infezione delle ferite. Solo allora la creatura abbandonato ogni istinto di autoconservazione si sarebbe di nuovo lanciata all'assalto, le lame innestate sugli arti superiori che mulinavano in ampi fendenti mirati a colpire e decapitare, strappare via il cranio per poi nutrirsi della carcassa.

    La bestia ignora in modo veramente plateale la presenza del Kyuubei, pure scoperto a lato e che addirittura si è seduto sulle zampe posteriori assistendo alla scena da una posizione privilegiata, per nulla preoccupato di prendere ulteriori distanze dallo scontro. Al contrario scaglia un assalto sonoro che va interpretato come un attacco fisico (spostamento d'aria) di Consumo Medio in un cono diretto verso Brifos che provoca danni da taglio. Dopodiché si aprono fratture sulla chitina all'altezza di entrambe le spalle, fra il cranio e l'attaccatura degli arti superiori, da cui emergono file di aculei, circa un centinaio e di soli pochi centimetri ciascuno, che vengono sparati in un ampio ventaglio da vedere come una tecnica fisica di Consumo Alto che se colpisce oltre ai leggeri danni da perforazione e sanguinamento provoca la spiacevole conseguenza di ulteriori danni molto più estesi se rimossi senza dovute precauzioni. Infine, la bestia carica di nuovo esibendosi in due fendenti con entrambi gli arti superiori muniti di armi naturali atti a decapitare Brifos, da intendere stavolta come normali attacchi fisici e non come tecniche.
     
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    Spargendo con una manona l'Unguento di Rendalim sulla ferita della ragazzina, e rimuovendo uno strato di tessuto color indaco dalle fascie di tessuto che era solito tenere legate in vita a mo' di cintura, Brifos si affrettò a confezionare un impacco con cui sigillare lo squarcio al fianco di Poppy.

    ...fu proprio mentre il Demone delle Tempeste era chinato sulla piccola Star Guardian, praticando i soccorsi di fortuna come gli era possibile, che il mostro chitinoso sforbiciò spasmodicamente le chele in aria, in scatti che si sarebbero potuti dire nervosi e forse persino frustrati, ammettendo che la creatura avesse un sistema nervoso tale da poter sviluppare degli stati d'animo.

    Coi suoi acuti sensi soprannaturali tesi a monitorare l'aria intorno a sé, quando l'essere cominciò a produrre uno stridio che vibrava di un'energia più pericolosa che banalmente fastidiosa, l'Amal poté percepire il pericolo nella vera e propria onda cinetica che infranse lo stessa fibra dell'aria, tramutando quel suono in una sventagliata di schegge ialine fin troppo concrete per non venire considerate una minaccia.

    Ciò nonostante, il Gigante non fu abbastanza lesto a reagire: accucciato al suolo, proiettandosi di profilo con il duplice intento di fare da scudo alla ningen priva di sensi e di ridurre la superficie della propria sagoma offerta come bersaglio, lo Youkai si limitò a sollevare il braccio a schermarsi il volto, sentendo le schegge eteree conficcarsi nella parte destra del corpo massiccio -braccio, spalla, fianco e gamba-, affondando nella carne, spillando sangue, e diffondendo lungo i nervi un segnale elettrico di allarme; un accesso di dolore che il Saggio dominò con il solito stoicismo con cui affrontava qualunque altra emozione.


    « . . . »

    Non soddisfatta dell'attacco, o forse proprio incentivata dal suo esito, la creatura si levò sulle zampe posteriori, spalancò le chele, ed estroflesse dalla corazza chitinosa un'infinità di rostri uncinati: l'eventualità che i pungiglioni fossero intrisi di qualche veleno alieno bastò a convincere il Figlio della Folgore ad evitarvi ogni contatto, così, quando gli aculei sibilarono nell'aria, Brifos eresse attorno a sé -e all'inerme Poppy- una crepitante colonna di elettricità da frapporre a quell'offensiva.

    jpgAver nullificato quel pericolo non pose però certamente fine alle ostilità: abbandonando ogni cautela o istinto di sopravvivenza, l'Anomalia si lanciò contro lo Youkai, guidando in avanti le chele affilati per spiccarne la testa dal collo... e Brifos era molte cose -un asceta del Makai, uno studioso di Palanths, un Arcano, un esperto lanciere- ma non una preda indifesa, così non si fece trovare impreparato.

    Quando le pinze assassine scattarono in avanti, l'Amal estrasse la lancia dal suolo e la infilò tra sé e l'aggressore; poi, contrattaccò con i suoi tentacoli: traslucidi e flessibili quanto il suo pensiero, quattro Vettori presero forma da oltre le spalle massicce del Gigante come le ali di un angelo, comprimendo l'aria elettrificata per farle acquisire la consistenza di lame spietate, frustando l'aria e vibrando a distanza ravvicinata dei fendenti mirati.

    Due, diretti alle giunture dell'esoscheletro in cui gli arti terminanti nelle chele si univano al resto del corpo; uno diretto alla testa, per restituirgli la cortesia, e l'ultimo sferrato dal basso, ad un fianco, con l'intento e la speranza di recidere il maggior numero di zampe del suo nemico.


    jpg
    Condizioni Fisiche: Contuso
    Status Psicologico: Concentrato
    Energie Residue: 65% - (20% + 20%) = 25%

    Riassunto: - Brifos finisce di trattare la ferita di Poppy, e incassa il danno Medio dovuto alle schegge eteree generate dallo strillo del mostro, ma grazie alla passiva "Ataraxia" -che gli conferisce resistenza al dolore- resta stoico senza apparentemente risentirne.
    Difende sé stesso e la ragazza svenuta dalla sventagliata di aculei uncinati con una colonna di folgore a livello Alto, e quando il mostro si infrange sulla barriera, il Raitei contrattacca con i Vettori a livello Alto per smembrarlo dalla distanza zero.

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    Poteri Passivi


    Mantra: Vista Cieca | Radar | Auspex Spiritico | Trick-Detector | Mindfuck-Alert
    Levitazione: Volo
    Hado: +10% di Mana
    Memento: Istant-Casting
    Ataraxia: Resistenza al Dolore e Anti-Malia
    Intuizione: Vista Karmica dei legami empatici che connettono due o più spiriti
    Rianimazione: Immortalità
    Autorevolezza: Aura di Saggezza [Passiva di Gilda]
    Sapienza: Passiva di Conoscenze [Passiva di Gilda]

    Raigekijin

    jpgSi tratta di una lancia lunga, che permette di generare, incanalare e scatenate la forza del fulmine del suo proprietario: da modello tipico, l’arma si compone di un’asta di metallo lunga circa un metro e mezzo, percorsa da ricchi intarsi e da misteriose incisioni, sormontata da una lama di mezzo metro di lunghezza, realizzata in un metallo azzurrino dalla forma piuttosto particolare.
    E' molto leggera, e pertanto maneggevole, ma estremamente resistente; in mani esperte può venire facilmente approntata ad una difesa rapida ed efficiente o venire impiegata per attacchi veloci portati alla distanza che il suo ampio raggio d’azione consente.



    Tecniche Attive


    Light Spiral: Al volere del Raitei, la lancia evoca una colonna di crepitante energia elettrica in un raggio limitato a 3 metri attorno a sé, il cui campo magnetico -in un flusso a spirale, sinuoso e serpeggiante- genera con effetto istantaneo il risultato di sbalzare via, contrastare e nullificare (solo se il rapporto tra consumi energetici lo consente) all’istante qualunque offensiva fisica o eterea che tenti di penetrare la barriera. [Difesa Fisica | Difesa Magica]
    Consumo: Variabile > Alto

    Vettori: Questa temibile tecnica genera dalla schiena del Raitei fino a quattro mani eteree fatte di aria compressa, capaci di eseguire qualsiasi comando impartito loro mentalmente dall'Amal, solvendo a molteplici compiti, come Afferrare e Spostare oggetti anche incredibilmente pesanti -purché rientrino nel raggio d'azione di 2 metri-, servire da Propulsori per compiere salti di incredibile potenza, elevazione e rapidità, tramutarsi in Fruste, o -condensando le molecole d’aria che le compongono- in Lame capaci di tagliuzzare e sventrare senza problemi un uomo comune, ed ancora fermare proiettili di qualunque calibro e tipo, fungendo da Difesa Fisica e Magica... poiché esse si muovono alla velocità del pensiero, costituendo così un arduo baluardo contro determinati tipi di attacchi.
    Consumo: Variabile > Alto
     
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    Quando l'anomalia iridescente impattò la barriera di folgori evocata da Brifos si udì un suono sordo come di metallo in movimento che si schianta su vetro senza sfondarlo. L'essere mostrò un lampo di ferina consapevolezza nel realizzare quanto stava succedendo, ma non comprese fino all'ultimo l'entità del pericolo in cui si trovava, o così sarebbe apparso ad un qualsiasi spettatore esterno allo scontro, che null'altro avrebbe visto se non una bestia impazzita che rimbalza su di una difesa e poi viene prontamente soppressa. Eppure nell'arco di un brevissimo istante -quando i sensi si fanno tanto acuti per la situazione di pericolo che il tempo pare congelarsi- una sorta di epifania avrebbe raggiunto i sensi del raitei, frutto per metà di intuito e per metà di pura speculazione: il demone della tempesta non poteva certo scrutare gli occhi del suo avversario per carpirne i sentimenti, ma in qualche modo avrebbe intuito che qualcosa non andava e la bestia VOLEVA allontanarsi, DESIDERAVA disperatamente la fuga come istinto di sopravvivenza comune a tutti gli animali, compresi i predatori più feroci e territoriali, eppure in qualche modo, per qualche motivo, non poteva scappare, non poteva allontanarsi, non poteva trattenersi dall'attaccare con tutte le proprie forze a costo di cessare di esistere.

    E mentre i vettori strappavano via zampe e cranio dal resto del corpo spegnendo la fiamma vitale della bestia, quella sensazione fugace di un momento svanì come nebbia al mattino lasciando dietro di se il dubbio che fosse mai esistita, o che fosse solo illusione frutto della foga primordiale della battaglia.

    Con un ultimo stridere di denti e aculei la sagoma smembrata della bestia si infranse al suolo, scomposta in un accartocciarsi su se stessa dovuta al riflesso dei nervi, ancora attivi dopo la morte, parve appassire di colpo come un fiore avvicinato da una fiamma, finché non terminò il suo movimento involontario in una sorta di posizione fetale, le membra mancanti che formavano buchi da cui scaturiva non icore bensì una sorta di melassa biancastra densa e maleodorante quanto il catrame, la quale formò una pozza e poi smise di fuoriuscire nel giro di pochi secondi.

    Poco lontano, la creaturina simile ad un piccolo gargoyle blu cobalto che Poppy aveva chiamato Galio, svolazzava via faticando a prender quota, le alette chitinose che sfarfallavano freneticamente per guadagnare velocità eppure ancora facilmente raggiungibile per Brifos. Cosa che il Kyuubei non tardò a far notare.

    « Hai più di un modo per raggiungerlo, Brifos. »
    Disse la creaturina bianca arrampicandosi di nuovo sulla sagoma statuaria del demone, fino a riguadagnare la sua posizione privilegiata sul testone del saggio di Palanthas, sedendosi tranquillo fra i capelli blu affatto disturbato dal singolo corno crepitante energia elettrica.
    « Mi chiedo quali conseguenze avrà la tua decisione. Quell'avatar è tuo nemico, l'esistenza stessa di queste anomalie viventi lo dimostra. Deformare e distorcere la realtà in modo così innaturale non è certo dimostrazione di buone intenzioni, alla lunga continuerà ad espandersi fino ad intaccare tutto il semipiano. A quel punto una qualsiasi tempesta warp potrebbe romperlo in due come se fosse un sassolino crepato all'interno... »
    Tornò poi a posare lo sguardo del tutto inespressivo sulla puellae sopravvissuta per miracolo allo scontro, curata con mezzi di fortuna dal demone della tempesta, ma ancora priva di sensi e soprattutto sola e indifesa.
    « Adesso suppongo vorrai farti carico anche di lei. »
    Sospirò il gattino magico.
    Sapeva benissimo che una creatura razionale non curerebbe un individuo per poi lasciarlo da solo e indifeso in un territorio irto di pericoli, come quelle anomalie fameliche che sbucavano dal nulla. La cosa scocciava il Kyuubei, che chiaramente desiderava andare a fondo alla questione. E a questo punto era chiaro che aveva ben più di un interesse accademico per la cosa, visto che sembrava sapere molto più di quanto ammetteva...

     
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    Mentre i Vettori fendevano l'aria e non solo, performando l'esecuzione della creatura ostile con asettica efficacia, una strana sensazione sfiorò la consapevolezza ascetica del Raitei: certo, al Demone delle Tempeste mancava la capacità di interfacciarsi a sentimenti e stati emotivi con la giusta sensibilità e prontezza -per quanto si impegnasse come uno studioso infaticabile in quel campo-, ma in qualche modo, negli ultimi istanti del combattimento, ricavò l'impressione che quel mostro chitinoso non volesse realmente attaccarlo; non di propria sponte, almeno. E quindi: qualcosa lo aveva costretto?

    E frattanto che quella domanda prendeva forma nella sua mente, con una lucidità tanto istintiva da risultare un automatismo naturale o il meccanismo di un programma scriptato, Brifos stava già cercando una risposta: facendo appello a quell'Intuizione che costituiva il retaggio inconscio della propria genesi, curioso di trovare conferma o smentita sulla responsabilità dei due principali sospettati nell'avvenuta istigazione dell'aggressore, l'Amal posò con prontezza e discrezione lo sguardo color ardesia prima sull'Incubator e subito dopo su Galio...

    ...giusto in tempo per vedere quest'ultimo sollevarsi colpevolmente in volo e tentare la fuga, intanto che -con un ultimo stridio di agonia- l'insettoide più grosso crollava inerte al suolo, avvizzendo e raccogliendo sotto di sé una pozza biancastra, forse equiparabile a sangue.


    « Hai più di un modo per raggiungerlo, Brifos. »

    Con la puntualità del timer di una sveglia e con la petulanza di un assistente vocale, il bio-computer dette pronta notifica della situazione in corso, e tornò a prendere posto sul testone blu elettrico del suo attuale proprietario, che, senza nemmeno affaticarsi a compiere un passo, si limitò a stendere il braccio armato davanti a sé, in direzione del fuggitivo; tuttavia, la Raigekijin scomparve nel nulla in un crepitio elettrico, in risposta alla volontà del padrone di congedarla, lasciandogli la mano libera. Libera di sollevare il palmo aperto, e muover un cenno verso il basso con il polso.

    L'effetto che quel gesto produsse fu di aumentare la pressione della gravità nell'area in cui il Folletto si stava spostando, quindi sopra di lui, con l'intento di schiacciarlo a terra, impossibilitandogli i movimenti e lasciandolo lì così per qualche tempo: abbastanza da tenerlo immobilizzato, ma non troppo da nuocergli.


    « Mi chiedo quali conseguenze avrà la tua decisione.
    Quell'avatar è tuo nemico, l'esistenza stessa di queste anomalie viventi lo dimostra.
    »
    sentenziò l'animaletto bianco, apparendo un po' troppo coinvolto dall'argomento, per una semplice AI
    « Deformare e distorcere la realtà in modo così innaturale non è certo dimostrazione di buone intenzioni, alla lunga continuerà ad espandersi fino ad intaccare tutto il semipiano. A quel punto una qualsiasi tempesta warp potrebbe romperlo in due come se fosse un sassolino crepato all'interno... »

    « Capisco. »

    Ed era davvero così. Ma per quanto il Saggio di Palanthas fosse orientato alla preservazione delle cose e avverso alla loro distruzione, il modo con cui perseguiva questi due obiettivi restava quello dello studioso, più che quello dell'eroe. E non c'è accademico che, davanti ad un fenomeno sconosciuto, non preferirebbe indagarlo e comprenderlo, piuttosto che estinguerlo con violenza.

    « Ti ringrazio per i dati forniti. »

    Mentre si muoveva a grandi passi verso lo spiritello bluastro, il Gigante infilò una mano nella propria sacca da viaggio e vi frugò dentro: dapprima, ne cavò fuori due piccoli frutti, che ingerì senza perdere tempo; poi, rovistò la borsa da viaggio alla ricerca di un qualche contenitore in cui poter infilare il Folletto catturato: forse un provetta di vetro per prelevare campioni biologici da esaminare sarebbe potuta tornare utile... altrimenti, aveva una scatolina di latta regalatagli da Kalia, che un tempo aveva contenuto dei biscotti.

    « Adesso suppongo vorrai farti carico anche di lei. »

    Se nulla di anomalo fosse occorso durante la sua azione, Brifos avrebbe inscatolato Galio, sigillato il contenitore con il robusto laccio di cuoio che teneva ben chiuso il suo taccuino degli appunti, e sprofondato lo stesso nella sacca che gli pendeva al fianco, dove le sue molteplici e finissime percezioni soprannaturali gli avrebbero permesso di tenerlo costantemente monitorato, prevenendone un eventuale tentativo di fuga; poi, avrebbe riportato gli occhi grigi sulla ragazza svenuta.

    « In quanto creatura autoctona, senziente e dotata di parola, la ragazza potrebbe rappresentare una guida in questo ambiente e un'importante fonte di informazioni per la mia ricerca, una volta riacquistata conoscenza. »

    Ignorando l'atteggiamento seccato del Kyubey, il Raitei si limitò ad argomentare razionalmente le sue ragioni, manovrando il corpicino della Star Guardian in modo da sistemarsela sull'ampia schiena come uno zainetto e avvolgendoli entrambi nella propria mantella da viaggio, in modo che la stoffa fungesse da sistema di fasciature, analogo a quello che le madri utilizzano per assicurarsi i neonati sulle spalle in alcune culture di cui il Saggio aveva letto: in questo modo, lui avrebbe avuto la massima libertà di movimento per affrontare ogni evenienza con la massima efficienza, mentre la fanciulla -al risveglio- non si sarebbe sentita costretta o imprigionata, conservando mani e piedi liberi.

    « In più, la sua presenza potrebbe essere utile,
    in vista di un ipotetico interscambio con delle sue eventuali simili. »

    concluse Brifos, sistemando la sacca contenente Galio contro la coscia, in modo da monitorarlo costantemente
    « Proseguiamo. Da che parte? »


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    Condizioni Fisiche: Contuso.
    Status Psicologico: Stanco, ma sempre determinato a perseguire il suo obiettivo.
    Energie Residue: 25% - 5% = 20% + (15% x2) = 50%

    Riassunto: - Dopo aver cercato di capire chi è stato l'istigatore del mostrone chitinoso avvalendosi della sua Intuizione (Vista Karmica), Brifos congeda la Raigekijin, assume Cocoguyan x 2 (Merce del Mercante che fornisce +30% di Mana in tutto), e ricorre alla tecnica Atmosphere (Consumo Basso) per schiacciare Galio a terra aumentando la pressione dell'aria prima che scappi; se la mossa ha successo, lo raccoglie, procede ad inscatolarlo, sigillarlo e metterlo in borsa, e si sistema Poppy in spalla come uno zainetto (come fanno le madri asiatiche/africane che si legano i neonati sulla schiena). Infine, chiedere al Kyubey la direzione verso cui proseguire.

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    Hado: +10% di Mana
    Memento: Istant-Casting
    Ataraxia: Resistenza al Dolore e Anti-Malia
    Rianimazione: Immortalità
    Autorevolezza: Aura di Saggezza [Passiva di Gilda]
    Sapienza: Passiva di Conoscenze [Passiva di Gilda]

    Intuizione: La presenza di un gran numero di anime compresse nell’essenza del Figlio della Tempesta è rimasta per lungo tempo tra le latenti potenzialità inespressa del Raitei, fino a che la meditazione, lo studio e l’ascesi lo hanno inconsciamente portato a comprendere le essenze con una nuova accezione: quella dei legami empatici possono mettere in connessione due o più spiriti. Questa passiva permette di vedere i legami karmici (flussi di natura energo-emotiva) tra due creature, permettendo di riconoscere il vincolo che lega due amici, due innamorati, un allievo e un discepolo, ma anche ciò che si instaura tra un mago e i suoi famigli - o evocazioni. [Vista Karmica]

    Tecniche Attive


    Atmosphere: Sfruttando l’affinità con l’elemento, il demone può aumentarne la pressione dell’aria -e quindi il suo peso- in un’area di 5 metri attorno a sé: eventuali avversari che vengono a trovarsi nella zona colpita dal potere inizieranno così a muoversi più lentamente e con maggiore difficoltà; nei casi più forti dell’esercizio del potere, si possono accusare altri effetti collaterali quali problemi respiratori e situazioni d’apnea, che appesantiscono in modo distruttivo il metabolismo delle cellule e la circolazione del sangue, aumentando la pressione sui vasi interni tanto al punto di farli esplodere.
    Consumo: Variabile > Basso
     
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