[H] [Quest] SACRARIVM

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    Impeto e tempesta

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    SACRARIVM

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    "Per raggiungere la meta, dovrai tornare alla partenza.
    Per comprendere la Volontà del Cielo scenderai nelle Profondità della Terra".


    png

    Vie desolate, Kisnoth.
    Presidio Centrale, Endlos.

    Nonostante nessuno della comitiva appartenesse realmente a quei luoghi, il senso di smarrimento ed angoscia che generava quell'area completamente desolata risultava abbastanza opprimente da smuovere gli animi, turbarli, lasciando i forestieri spaventati e senza parole alla visione dell'unica prova tangibile di quella che in molti chiamavano "la Notte di Kisnoth" oppure "la Notte degli Orrori".

    Era tutto deserto, una città fantasma... o quasi; poco distante era appena udibile il chiacchiericcio proveniente dall'unico edificio abitato nei paraggi, cioè la sede della Hush, la gilda di cui faceva parte anche Firion, che li aveva raggiunti inquanto alleato, così da fornire del supporto pratico ad una missione che poteva rivelarsi non semplice, dato il territorio. Ad ulteriore supporto, Nobunaga aveva aggiunto un nuovo membro alla comitiva, non potendo presenziare egli stesso per questioni politiche: si trattava di un nativo del Presidio Occidentale che, in tempi di guerra, aveva adottato ed addestrato personalmente, nella speranza diventasse un samurai.

    Appariva come un giovanotto simile a molti altri, almeno nel suo Presidio: capelli lisci e neri, poca peluria, una statura non particolarmente imponente. Unico dettaglio "particolare" erano i suoi occhi: violacei e tendenti al cremisi, uno di essi riportava una strana cicatrice a forma di croce che -a detta di alcuni- lo aveva reso cieco. Peccato però che si comportasse come un vedente, percependo bene perfino le profondità, cosa che non sarebbe riuscito certamente a fare senza un occhio.

    Dagli abiti blu, semplici e comodi, aveva portato con sé una semplice lancia, e li aveva seguiti come un randagio solitario, senza aprire bocca se non quando interpellato. Del suo maestro -evidentemente- aveva imparato anche il portamento... per la gioia (?) di Ego.
    In ogni caso, il giovanotto aveva detto di chiamarsi Benimaru, e di essere un semplice combattente. Ego e Sadwrn avevano invece scoperto -in via del tutto confidenziale- da Nobunaga che si trattava di un "mezzosangue", e cioè del figlio di un'umana con... qualcos'altro.

    3bAWtga

    L'allora Samurai lo aveva trovato moribondo durante l'assalto a Sequerus, nei pressi delle prigioni: pareva che in quei luoghi avesse subito diverse forme di tortura, fra cui dei test di laboratorio che gli avevano danneggiato un occhio. Preso con sé, forse spinto dal fatto che fosse solo un ragazzino, Nobunaga lo aveva rimesso in sesto e gli aveva insegnato a combattere, notando fin da subito un certo talento nelle arti marziali. Per questo motivo aveva scelto lui, per accompagnarli: a distanza di anni, lo considerava uno dei suoi allievi migliori, e quello probabilmente più adatto ad ogni situazione di crisi.
    Cosa sapesse fare con esattezza -però- era ancora un mistero.

    In ogni caso... di misteri in quella situazione ve ne erano fin troppi.
    Alcuni molto più complessi ed importanti delle abilità di un loro alleato: avevano infatti raggiunto il centro esatto del Pentauron, ma... nessuno sapeva esattamente come e dove scendere. Per questo erano rimasti a lungo a vagare come anime erranti, fino a fermarsi in una piazzola. Benimaru -in silenzio come suo solito- aveva estratto un sacchetto con dei mochi, ed aveva iniziato a mangiare, in attesa che agli altri giungesse un'idea. Dopotutto, lui non era stato chiamato per essere la mente del gruppo.

    Angolo del Quest Master - Turno 1

    Seguendo le direttive dell'Oracolo, siete giunti nel Pentauron. A tal proposito, il vostro gruppo è riuscito a localizzare l'area più papabile per iniziare la discesa, ma a questo punto sorge il dubbio su dove scendere, quanto scendere e in che modo.
    Si tratta di un turno squisitamente introduttivo: potete parlare fra voi, proporre soluzioni o altro. Ricordate di inserire nei post armi e passive che vi portate dietro, così che possa considerarle in-game.

    Piccola precisazione: il gruppo principale è partito dal Nishikaigan, ed era formato da Ego, Sadwrn e Benimaru. Firion li ha raggiunti direttamente nel Pentauron, trovandosi in quel momento nella sede Hush principale per faccende burocratiche.

    Postare entro il: 16 Aprile, ore 23:59.
    In caso di ritardi o domande, basta comunicarmelo in privato.
    Spero di aver chiarito tutto il necessario per giocare tranquilli.
    Enjoy!

     
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    Vicino alla sede di The Hush, Kisnoth.
    Presidio Centrale, Endlos.

    Kisnoth, città dai mille epiteti. Gemma incastonata nell'esatto centro del semipiano, giungerci aveva richiesto al piccolo manipolo di occidentali di attraversare uno dei due Distretti affacciati sul loro Presidio. Sadwrn aveva insistito affinché si evitasse Blood Runner: oltre alle voci poco rassicuranti che aveva sentito al riguardo, per arrivarci serviva passare per il territorio inesplorato che una volta ospitava Klemvor – una scelta che riteneva poco saggia.

    Aveva proposto di seguire piuttosto la via settentrionale, che costeggiava i monti e sulle quali viaggiavano (oramai sempre più di rado) le carovane che intrattenevano scambi commerciali con i feudi del Nishikaigan e del Qidao, con gli enormi agglomerati urbani del Pentauron, e con gli insediamenti sparsi per Koldran ed Etlerth. Quella che portava ad Altatorre, il Distretto dell'Oro. Un altro posto di cui non amava molto la fama, ma comunque meno pericoloso del suo vicino a sud.

    Era la prima volta che si spingeva fuori dai confini del proprio Presidio, ed era grato di averlo fatto insieme a persone fidate. Ego e Nobunaga in particolare gli avevano sempre dato l'impressione di essere uomini di mondo, specie il primo. O almeno più di quanto non lo fosse Sadwrn.
    Nuovo era invece il volto di Benimaru, un giovane che gli fu descritto come un “mezzosangue” figlio di un'umana e di una persona di una razza non meglio identificata. Sadwrn aveva storto il naso davanti ad un simile termine. Sembrava che l'essere nato da due specie diverse lo rendesse impuro, sporco; senza contare come l'unità di misura di quella supposta purezza fosse sempre l'umanità: mezzo umano, mezzo “qualcos'altro”.

    « Haidari, » l'aveva invece definito Sadwrn. Haidari era il nome che i loro antenati davano a coloro che non appartenevano ad alcuna razza, tradizionalmente il risultato di generazioni di unioni miste fra Worren, Winlan e Sōsōsha. Si diceva che succedesse spesso nei luoghi più promiscui come le città. Perfino nel Presidio Occidentale poteva capitare una volta di incrociare degli Haidari sparsi per città e villaggi. Molti se li erano portati via le persecuzioni.

    Già sul posto avevano trovato Firion, giunto lì per sbrigare alcune faccende con la gilda di cui faceva parte: Hasshu, o qualcosa del genere. Sadwrn trovò curioso che, con un nome che significava “silenzio”, l'unico brusio che poteva udire proveniva proprio dall'edificio della gilda stessa.
    Kisnoth era ancora vuota. Sadwrn sospettò che nessuno, o quanto meno ben poche persone fossero disposte a trasferirsi lì dopo quella tragedia che si era portata via tutti i vecchi abitanti della Dama nel giro di una sola notte. Voci degli orrori che si erano consumati laggiù erano giunti fino ai più sperduti angoli del Nishikaigan.

    Sadwrn picchiettava i marciapiedi e le strade lastricate con l'asta della sua zappa in cerca di una mattonella fuori posto o di un rumore di vuoto. Fu Hao aveva detto loro di recarsi fin lì e di scendere. Ora serviva capire dove si trovasse l'ingresso per i sotterranei.
    Guardò Ego in cerca di aiuto, e poi Firion, che doveva conoscere quell'area molto meglio di loro. Dopodiché si guardò attorno in cerca di qualche pianta – anche il più esile filo d'erba sarebbe bastato.

    Qualora avesse trovato qualcosa, avrebbe appoggiato un palmo sulla pianta e chiuso gli occhi in meditazione. Avrebbe dopodiché chiesto al vegetale in questione se avesse memorie di qualcuno che scendeva nei sotterranei della città e, se sì, chi era, da dove e come era entrato di preciso.

    SadwrnStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Perfetto
    Energia: 95/100 (100-5)
    Passive: Mind-Fuck Alert, Trick Detector, Conoscenza della Flora del Presidio Occidentale, Scurovisione
    Equipaggiamento: Kuwa (Zappa – Arma Bianca)

    Slot #1
    Interrogazione Arborea
    Ogni singolo essere vivente è permeato dall'essenza della Madre Terra, di cui Sadwrn pratica il culto e con essa è in comunione. Così, egli ne sa leggere i segni ed ascoltare la voce tramite le piante che ha imparato a conoscere. Con una preghiera e il tocco, Sadwrn apprenderà da esse ciò che desidera sapere da esse, purché abbiano assistito all'avvenimento.
    [Consumo Basso]
     
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    Kisnoth


    L'incontro con l'oracolo è stato strano. Tralasciando il pegno di sangue e le sue cconseguenze, cosa da dimenticare al più presto e cancellare dalla mente, il vero problema risiede nel contenuto della profezia. Da un lato il teologo è contento di aver avuto conferma alla sua iniziale intuizione, quel piccolo monile cela un segreto e la divinità lo ha messo sul suo cammino per dargli un segno della sua esistenza e per dare un senso al suo cammino. Grande gioia ha invaso il cuore di Ego, è tornato a scrivere poesie religiose, inni, odi ed ha anche ripreso a scrivere il tomo riguardante tutte le religioni del creato e del multiuniverso. Di contro la missione che gli è stata affidata, adesso, è molto più complicata. Si ritrova in questo mondo da relativamente poco, non è certo addentro ai meccanismi e giochi politici esistenti, benchè meno è un conoscitore di altri presidi diversi da quello Orientale, che comunque conosce appena.
    Nobunaga da questo punto di vista lo ha aiutato parecchio, gli ha spiegato l'esistenza di un Presidio Centrale e della sua divisione. Questo non ha reso più chiara la profezia, ma sono dettagli. In compagnia di Sadwrn ha spiegato al samurai quanto scoperto e da lì si è resa necessaria la prosecuzione della missione. C'è qualcosa da approfondire su quel monile e su quelle che sono stati le sorti del fu Alfiere. Tutto potrebbe essere finalizzato a creare una nuova discendenza, più chiara e limpida, più "accettata" così da poter unificare il Presidio con maggiore facilità.
    Per fortuna Sadwrn ed un discepolo di Nobunaga si sono aggiunti alla piccola squadra del teologo, che in cuor suo si sentiva già perso a vagare per i meandri del Presidio centrale. Infatti il buon Sadwrn, pare esperto di vie commerciali e simili, ha dimostrato al teologo da subito le sue doti di "navigatore" scegliendo questa o quella strada così da evitare i posti più pericolosi. Dal canto suo Ego si è limitato a lodare le sue doti, scrivere qualche verso per i Kami protettori ed officiare qualche rituale di purificazione qui e lì lungo il cammino. Durante il viaggio, più e più volte, ha cercato di interagire con Benimaru, senza ottenere grandi risultati, non che sia stato troppo invasivo nei suoi modi, rispetta il suo essere nobunesco, anche se la cosa gli genera un certo prurito, una voglia folle di scoprire e capire meglio chi sia quello strano personaggio così poco descritto dal samurai.
    Giunti sul luogo del ritrovo, ha incontrato nuovamente Firion, valoroso condottiero già noto per le sue imprese nell'Ovest. E' stato sempre più grato a Nobunaga per aver previsto la creazione di un gruppo così nutrito. Seduti sui bordi di una fontana si son ritrovati tutti pensiero su come proseguire il cammino. Ego dal canto suo non è che possa fare granchè. Si è sistemato vicino Benimaru, si è sistemata la tonaca lunga ccolor mattone e posato il bastone al suo fianco. La mano passa sul rosario color dell'ametista che porta al collo mentre riflette su cosa fare.
    Non conosco minimanete la disposizione di questa città, esistono per caso delle cripte o qualcosa del genere?
    Domanda rivolto ai più navigati mentre snocciola ancora il rosario. Prende la piccola scarsella da viaggio che porta sulla schiena e recupera un piccolo panno avvolto intorno il monile incrimato di tutto. Se lo rigira tra le mani e lo avvicina poi all'orecchio, come se potesse sussurargli la risposta al dilemma che ora li attanaglia.

    Equipaggiamento: Bastone
    Mana: 110%

    Status Fisico: Perfetto
    Status Mentale: Perfetto

    Passive
    Illuminazione Divina: Aumento riserva dai Mana
    Laurea in Teologia: Conoscenza enciclopedica del “divino”

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    Scheda: Qui
     
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    Il semipiano non era mai più tornato alla sua normalità, dopo i tragici avvenimenti della Notte degli Orrori.
    L'incrollabile forza e l'inesauribile speranza degli Endlossiani aveva permesso ai vari Presidi di riprendere con la vita, riorganizzandosi e supportandosi a vicenda verso un nuovo e glorioso futuro. Eppure le ferite riportate da noi tutti erano e sarebbero rimaste ancora per molto dolenti, incapaci di cicatrizzarsi di fronte ad un pericolo -ed un nemico- tuttora profondamente insidiato nel nostro mondo.
    I confini dei territori allora erano diventati più deboli, rinforzando -per assurdo- un'unità che il semipiano storicamente faticava a concretizzare. I continui viaggi in supporto alle difficoltà politiche nell'Occidente, la nascita di una nuova gilda con sede nel distretto centrale dei Presidi, i doveri sempre solidi fra le nuvole Erranti... mai come in questo periodo storico mi riscoprii privo di una fissa dimora, Ambasciatore e Soldato di un semipiano finalmente forse unito, seppur pericolosamente instabile.

    La missione del giorno sarebbe stata tuttavia una novità assoluta: avevo apprezzato la luce del sole in molti punti del nostro mondo... ma mai finora vi ero sfuggito per addentrarmi nel sottosuolo. Quello del Pentauron, in particolare, viveva di miti e leggende; storie di civiltà trascorse, pagine del vecchio mondo, delle ere passate e dimenticate.
    Su richiesta della nuova gilda avrei dovuto affiancare un gruppo in parte noto, proveniente da un Presidio -quello dell'Ovest- in cui al loro fianco avevo già combattuto. E fui lieto di conoscere anche il discepolo di Nobunaga, oramai prezioso alleato.
    Superati i saluti e la fase delle presentazioni, seguimmo le poche informazioni in nostro possesso per trovare l'area più indicata per l'inizio della spedizione... e lì trovammo subito il primo muro pronto ad ostacolarci.

    Non conosco minimanete la disposizione di questa città, esistono per caso delle cripte o qualcosa del genere?

    « So che esistono dei passaggi verso il sottosuolo.
    In gilda abbiamo recentemente preso in custodia degli individui che hanno affermato di esser stati sotto terra... ma allo stato attuale, purtroppo, non ho ricevuto ulteriori informazioni da chi gestisce gli interrogatori. Mi spiace... »


    Non un granché come contributo, ma ahimè queste erano le uniche indicazioni in mio possesso.
    Vidi Sadwrn un istante dopo analizzare lo scenario circostante, come alla ricerca di qualche particolare, prima di abbandonarsi alla meditazione. Che avesse qualche potere in grado di analizzare i dintorni?
    Dal mio canto l'unico contributo effettivo che avrei potuto dare in quella fase sarebbe stato affinare le percezioni nen, in particolare verso il sottosuolo: fossero esistiti realmente dei percorsi sotterrai... beh, magari sarei stato in grado di avvertire eventuali movimenti sotto i nostri piedi? Che si trattasse di individui come quelli presi in custodia, oppure animali da sottosuolo, avrebbero potuto dare qualche suggerimento se non altro per ipotetici condotti da cercare o seguire.


    Passive:

    Maestro d'arme
    Il giovane Firion è un genio delle armi, un talento innato da lasciar senza parole coloro che si ritrovano a guardarlo con una qualsiasi arma in mano. Sia essa una spada, un bastone, una trave di legno, un giocattolo per bambini o la più esotica delle armi da lancio, lui saprà usarla in ogni caso, con entrambe le mani, anche contemporaneamente. Inutile da dire, lui è unico nel suo genere.

    Filo incantato
    Il legame che Firion ha con le sue armi è unico, indissolubile. Al punto che ciascuna di esse risulta essere letteralmente legata al suo corpo: esiste un filo di energia magica che collega le armi al loro padrone, un vincolo che consente al guerriero di richiamare a se il suo equipaggiamento qualora questo gli venissero sottratto o fosse da lui stesse scagliato.

    Volontà del Guerriero
    Forza, onore e coraggio sono le armi predilette di un guerriero. Ma la volontà, più di ogni altra cosa, è l'essenza capace di spingere oltre ogni limite il corpo ancor più della mente. Firion è unico nel suo genere, per la mole di armi da cui mai si separa, ma portarle sempre indosso tutte insieme richiede uno sforzo non indifferente, che col passare del tempo ha fortificato il suo fisico.
    In termini di gdr la passiva rappresenta un power up del 50% alla destrezza, che consente al maestro d'armi di spostarsi in battaglia e non solo, con al seguito ogni suo singolo equipaggiamento, senza che ne risenta in alcun modo.
    NB: se privato del suo equipaggiamento, la passiva rappresenta a tutti gli effetti un miglioramento dell'agilità dei movimenti.
    Oltre a questo, la passiva conferisce un sempre presente power up del 50% alla forza e un +10% alla riserva del mana.

    Percezione
    L'addestramento a cui Firion si è sottoposto insieme al Gran Maestro ha consentito al guerriero di liberare e padroneggiare l'energia racchiusa nel suo corpo, il Nen.
    Il cavaliere è stato fin da subito in grado di apprendere una delle manifestazioni base della propria aura, l'En: la forza del Maestro d'Arme si è rivelata sin da subito tale da consentirgli di emanare la propria energia per un raggio di 30 metri intorno a lui. In questo modo egli sarà in grado di avvertire la forma e il movimento di qualsiasi cosa entri nel raggio d'azione del suo Nen.
    [Passiva auspex di tipo Radar]

    Volontà Eroica
    Si dice che ci sia una ragione per cui il Gran Maestro pretenda che la sua gilda resti composta da volontari. Nessun professionista profumatamente pagato, nessun favoritismo, solo stipendi in grado a stento di garantire la sopravvivenza dell'associato a prescindere dalla sua carica, del tutto dissimili quelli che potrebbe ricevere un qualunque mercenario; questo per dissuadere il più delle anime venali e particolarmente volubili.
    Il Gran Maestro non ha bisogno di esperienza, professionalità o forza: secondo lei sono tutte caratteristiche acquisibili con l'allenamento. Ciò che le interessa in un Aviatore è la volontà di scendere in campo per cambiare realmente le cose, la convinzione di essere in grado di rendere il mondo un posto migliore attraverso la propria opera. "Perché se un guerriero crede nei miracoli, i miracoli cominciano ad accadere".
    Individui simili sono per natura cocciuti, particolarmente capaci di prefissarsi uno scopo e procedere a testa bassa, incuranti di ogni avversità. Qualora fossero in grado di riconoscere un tentativo di manipolazione mentale o di natura illusoria, non sarà loro quindi troppo difficile opporre resistenza: combatteranno con tutte le loro forze e sconfiggeranno il nemico come hanno sempre fatto. Anche nella loro testa.
    [Passiva di mindfuck-alert + trick detector]

    Equipaggiamento:
    • Unguento di Rendalim
    • Arco Lungo + frecce (10)
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo
     
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    Vie desolate, Kisnoth.
    Presidio Centrale, Endlos.

    Esplorare territori nuovi era sempre stato più complicato di quanto ci si potesse aspettare; giunti nel luogo prestabilito, tutti i presenti ebbero infatti notevoli difficoltà nel capire esattamente quale sarebbe potuto essere il loro prossimo passo. E così alcuni riposarono, altri affinarono le proprie percezioni, altri ancora chiesero consiglio alla Madre Terra.
    Fu così che la Natura narrò al Worren racconti di guerra e morte... e di persone ed oggetti che scomparivano dalla superficie per riapparire improvvisamente sotto il livello del suolo. Tutte contemporaneamente, durante una notte di orrori e sangue. Eppure non vi fu accenno a passaggi, o a gente che vi entrava, tranne al moto caotico e spesso imprevedibile di qualche disperso che vi si trovava per caso, a volte perdendosi per sempre.

    Si dice tuttavia che la Provvidenza tenda a premiare chi la interroga, e chi cercava risposte -prima o poi- finiva per ottenere risultati, fossero semplici sussurri, sporadici segni o inaspettati aiuti. Fu così che Firion percepì una nuova presenza nelle vicinanze, esattamente come chi -al suo stesso modo- era rimasto in silente allerta.

    V7gBaZO

    -Abbiamo visite.

    Benimaru parve rubare al Maestro d'Armi le parole di bocca, rivelando implicitamente un livello di concentrazione decisamente fuori scala. Dopotutto, era riuscito a percepire qualcosa molto prima di quanto avrebbe potuto fare con dei normali sensi; servirono infatti almeno una dozzina di secondi affinché il suono di suole sulla pietra giungesse anche alle orecchie degli altri, assieme alla vista di un giovanotto dai capelli d'oro e l'espressione gentile.

    Con portamento marziale, l'allievo di Nobunaga si era intanto rimesso in piedi, gli occhi fissi sulla nuova presenza e mani ben salde sulla propria lancia, pronta ad essere utilizzata la primo segnale di pericolo. Il nuovo arrivato non parve disturbato dalla cosa, piuttosto continuò a camminare verso di loro, l'espressione amichevole, rassicurante, ed una mano alzata in segno di cordiale saluto.
    Lo sguardo ispirava la dolcezza del miele, del quale aveva le medesime sfumature di colore, ed i capelli biondi brillavano alla luce del sole.

    Angolo del Quest Master - Turno 2

    Turno relativamente semplice: la tecnica del Worren gli rivela degli episodi di introduzione abbastanza "recenti" (dove per recenti si intende circa due anni prima), che gli confermano che esistono effettivamente dei percorsi sotterranei. Purtroppo quasi tutti i racconti parlano di una forma di teletrasporto collettivo, e per quanto strani, non spiegano precisamente come entrare nel cunicolo giusto.

    Proprio in quel momento, Benimaru e Firion percepiscono una presenza avvicinarsi, grazie alla loro passiva di radar. La presenza misteriosa si avvicina a passo tranquillo, e poco dopo sbuca da dietro un palazzo un giovanotto dai capelli biondi. Ha il volto gentile e rassicurante, e da lontano li saluta cordialmente, nonostante Benimaru si sia già preparato alla peggiore delle evenienze.
    Una immagine del png [link]. Decidete il da farsi.

    Postare entro il: 27 Aprile, ore 23:59.
    In caso di ritardi o domande, basta comunicarmelo in privato.
    Spero di aver chiarito tutto il necessario per giocare tranquilli.
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    Quei fili d'erba erano stati chiari: c'erano dei cunicoli nel sottosuolo. Questo, però, l'aveva già immaginato sin dall'incontro con Fu Hao. Sadwrn aveva ascoltato anche storie di conflitti e di genti impaurite che venivano sottratte alla superficie per finire proprio nell'ipogeo di Kisnoth, che scomparivano all'improvviso e si ritrovavano un istante dopo nelle tenebre. Degli sventurati ci erano finiti addirittura per caso – forse mettendo i piedi nei posti sbagliati, forse dopo aver visto cose a cui non avrebbero dovuto assistere. Alcuni non avevano mai fatto ritorno.

    Storie molto tristi, ma che il Worren riconobbe essere purtroppo anche assai poco utili in quel preciso istante: nessun accenno di passaggi che potessero essere utilizzati e nessun indizio per trovarli, a parte affidarsi alla (s)fortuna.
    Sospirando, Sadwrn ringraziò i ciuffi di vegetazione e si rialzò. Quando si voltò verso gli altri, non fece nemmeno in tempo ad annunciare le sue scoperte che Benimaru richiamò tutto il gruppo all'attenzione.

    -Abbiamo visite.
    « Uh? Dove? »

    Sadwrn si guardò intorno senza trovare nessun altro oltre a loro. Ci vollero alcuni secondi prima che cominciasse a sentire un rumore di passi in avvicinamento, e altri ancora prima che scorgesse un giovane uomo dai capelli biondi e dal volto affusolato.
    Notò Benimaru stringere la presa sulla lancia. Lui, al contrario, fece spallucce e continuò a tenere la zappa adagiata dolcemente sulla spalla.

    « Tashika ni chikadō ga atte mo, iriguchi ga nasou da. Shikashi, Ego-san, dou yatta ka wakaranai kedo, nantoka hito wa ikinari kono shuto no shita ni kiete shimatta. Sore wa nazo da na. Kyokuba no jiken ni kankei ga aru kamo shirenainda,* » disse noncurante al suo principale compagno di avventure, cercando di farsi capire solo da lui e dagli altri nativi occidentali. A Firion avrebbe riferito tutto più tardi.
    Alzò una mano in un cenno di saluto, rivolgendo al nuovo arrivato il sorriso educato di chi aveva deciso consapevolmente di ignorare il fatto che il lanciere fosse pronto a scattare all'attacco alla primissima provocazione. « Buongiorno! »

    SadwrnStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Finto gioviale
    Energia: 95/100
    Passive: Mind-Fuck Alert, Trick Detector, Conoscenza della Flora del Presidio Occidentale, Scurovisione
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    *"Effettivamente, anche se ci sono dei cunicoli sotterranei, sembra non ci sia un'entrata. Però, Ego, non so come sia successo, ma in qualche modo all'improvviso della gente è scomparsa sotto questa città. Questo è un bel mistero. Potrebbe esserci una correlazione con l'incidente del circo."
     
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    Kisnoth


    Si sente abbastanza inutile in verità. Certo per lui pregare i Kami è qualcosa di utile che può aiutarli, rigirarsi il monile tra le mani potrebbe farlo arrivare a qualche mistica illuminazione, ma da un punto di vista pratico, non sta facendo nulla di diverso o più utile del buon Benimaru.
    Ripone via il monile, concluso che non serve a nulla e torna a volgersi al gruppo. Firion ha delle informazioni utili, ma sicuramente parziali. Quindi esiste una rete sotterranea, questo già va ad avvalorare la predizione dell'Oracolo, un primo punto da segnare al suo ballottoliere divino. C'è giusto la necessità di risolvere il piccolo problema di scendere verso il basso.
    Immagino che cercare di scavare una buca non sia un'idea molto praticabile.
    Fa spallucce affranto. Scarta già l'idea che ci sia qualche collegamento dai poveri palazzi rimasti, in quanto saranno stati già esplorati dalla neo-organizzazione. Quindi come fare?
    Benimaru però interviene e ferma lo scorrere dei suoi pensieri. Lascia il rosario e torna a mettersi in piedi stringendo il suo bastone. Avanza insieme al gruppo verso lo sconosciuto. Percepisce un po' di disagio da questa figura. Non che non abbiano incontrato nessuno durante il viaggio, ma le anime presenti son sparute e cosa più importante nessuno si è avvicinato a loro.
    Sadwrn, in qualche modo, riesce ad ottenere qualche altra informazione. Ego si limita ad annuire alle sue parole che avvalorano la tesi di Firion. Che gli abitanti della città siano in realtà degli uomini-talpa? O che lo siano diventati a seguito degli eventi di quella notte? Ipotesi da scartare, vuole sperare. Si ricorda della divinità talpa della tribù Udandudu, che alla morte interravano i corpi dei loro cari per trasformarli in talpe in un continuo ciclo di rinascita essere umano-talpa-essere umano.
    Salve, Signore, è uno strano piacere incontrare qualcuno in queste terre piangenti.
    Cosa la porta qui, se posso avere l'ardore?

    E che i Kami siano misericordiosi, è stanco dei continui scontri, con demoni e non.

    Equipaggiamento: Bastone
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    Le percezioni vennero sì risvegliate, ma non da spostamenti provenienti dal sottosuolo -come invece avremmo sperato.

    -Abbiamo visite.

    Mi voltai laddove il Nen aveva rilevato una presenza, esattamente alle nostre spalle, in lontananza, come anticipato dal compagno d'avventure. Era una notizia rassicurante in un certo modo: Benimaru si mostrava fin da subito cauto ed attento, in netta opposizione all'aria spenta e disinteressata. Dopotutto era Nobunaga ad averlo inviato, non mi sarei potuto aspettare di meglio...
    Impugnò l'arma in direzione del nuovo arrivato, ponendosi sulla difensiva. Io preferii adottare un approccio diverso, sì vigile e non sprovveduto, ma meno "aggressivo": mi voltai semplicemente ad accoglierlo, mantenendo una distanza di sicurezza.

    « Tashika ni chikadō ga atte mo, iriguchi ga nasou da. Shikashi, Ego-san, dou yatta ka wakaranai kedo, nantoka hito wa ikinari kono shuto no shita ni kiete shimatta. Sore wa nazo da na. Kyokuba no jiken ni kankei ga aru kamo shirenainda »

    Mi rivolsi in direzione di Sadwrn, leggermente spaesato. Cosa... aveva detto? E a chi si stava rivolgendo, in particolare?
    Cercai con lo sguardo una reazione da parte degli altri due avventurieri, ma da loro vidi silenzio e poco altro. Forse parlava al nuovo arrivato? Era un loro conoscente in grado di comunicare solo con una lingua straniera?

    Salve, Signore, è uno strano piacere incontrare qualcuno in queste terre piangenti.
    Cosa la porta qui, se posso avere l'ardore?


    No, non credo... non avrebbero avuto senso le parole di Ego, in tal caso. Un messaggio in codice per i suoi compari occidentali dunque?
    Beh, in tal caso vi era poco da fare... mi presentai, ricambiando il saluto con la mano pronto ad attendere novità dal nuovo arrivato.

    « Il mio nome è Firion, sono un agente della Hush. Possiamo aiutarla in qualche modo? »

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    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% a forza, +10% mana e +50% destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)
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    Svoltando dopo i ruderi di un muro crollato, nei pressi del crocevia, lasciò vagare lo sguardo lungo le facciate degli altri edifici che sorgevano intorno a lui: intatti ma vuoti, perché più nessuno abitava in quel luogo, dopo la tragedia che aveva colpito la Capitale.

    Per un lungo istante si lasciò distrarre da quello spettacolo, respirando a fondo la malinconia che aleggiava per le vie deserte, e trovando qualcosa di maestoso e aberrante insieme nel modo in cui la tristezza si intrecciava al silenzio... un silenzio denso come una cappa di piombo, ma che quell'oggi sembrava più vivo, perché animato da voci e sussurri. Non che gli avventori fossero particolarmente rumorosi, ma...


    -Abbiamo visite.

    ...in una città vuota, tutti i rumori sono in qualche modo amplificati. In ogni caso, dal momento che quell'oggi non era lì per fare il turista ma per fare il suo lavoro, lo sbarbatello scosse la testolina con risolutezza e riprese la propria marcia: aveva delle persone da incontrare, e trovarle in quella zona fantasma non fu per niente difficile.

    jpgQuando giunse in vista del drappello -per niente intimorito dal fatto di vederli armati e guardinghi-, l'esile giovanotto sollevò un braccio verso il cielo ed ondeggiò la mano in un universale cenno di saluto, continuando ad avanzare lentamente verso di loro; quando fu a portata di voce, un ragazzo dai tratti felini ricambiò prontamente la cortesia, restituendo al nuovo arrivato non solo il gesto di benvenuto ma anche un sorriso.


    « Buongiorno! »

    Salve, Signore, è uno strano piacere incontrare qualcuno in queste terre piangenti.
    rilanciò un altro dei viandanti, abbigliato con abiti monacali
    Cosa la porta qui, se posso avere l'ardore?

    « Il mio nome è Firion, sono un agente della Hush. Possiamo aiutarla in qualche modo? »

    L'interpellato -un tipetto bassino e sottile- si limitò a passare in rassegna il quartetto con una certa curiosità negli occhi color miele, ma il suo sguardo si illuminò un poco quando indugiò -in modo più prolungato- sull'albino dalla pelle ambrata che gli aveva rivolto la parola per ultimo; infine, il suo sorriso gentile si allargò come un raggio di sole sull'orizzonte dell'alba.

    « Il mio nome è Garmin Pathfinder!
    Sono una guida esperta - anche io da poco al servizio della Hush: molto piacere! »

    esordì in rimando, porgendo la mano ai quattro per presentarsi
    « Se c'è una meta che volete raggiungere, vi condurrò ovunque mi richiediate. »

    Angolo del Quest Master - Turno 3

    Buonsalve, Giocatori! :woot:
    Ringraziando la QM per lo spazio di questa comparsata, vi farò compagnia per qualche turno :tend:

    A questo giro non succede nulla di eccezionale: il PNG si presenta col nome di Garmin Pathfinder, dice di essere un Guida esperta al servizio della Hush, e si mette a vostra disposizione per condurvi alla meta :flwr: Non dovete far altro che relazionarvi con lui e spiegargli dove siete diretti :win:

    Per quanto riguarda la scadenza, dovete postare entro il: 8 Maggio, ore 23:59.
    In caso di ritardi o domande, basta comunicarlo in privato alla QM. Enjoy!

     
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    Tanto rumore per nulla?
    Può essere o magari questa calma è solo la trama di un ragno che ordisce la sua tela intorno ai poveri malcapitati. Non sembra percepire strane vibrazioni dall'avventore che anzi si dimostra essere piuttosto gentile nei loro confronti. Forse c'è ancora speranza nell'umanità, a meno che non tratti di un demone che vuole mangiarli.
    Io sono Ego
    Si presenta aggiungendo un cortese cenno del capo nei riguardi del neo-conosciuto. A quanto pare fa parte della medesima gilda di Firion, motivo per cui il pelato si rivolge verso di lui in attesa di un suo riscontro. Certo, probabilmente trattandosi di un nuovo conglomerato che ha unito due Presidi e non solo, ci saranno centinaia e centinaia di persone; non tutti conoscono tutti, ma confida nel fatto che Firion possa fare da garante per la guida in qualche modo, insomma riconoscere lo sconosciuto come reale membro degli Hush.
    Ha un tesserino per dimostrarlo, per caso?
    Nel suo mondo di origine si faceva così, ma non è certo che simili convenzioni esistano anche su Endlos.
    Si rivolge in tanto verso Benimaru per cercare di ammansirlo, a dispetto di tutto ciò che non sanno di lui, ha un che di ferale in certe occasioni.
    In verità non abbiamo una meta precisa. Sappiamo solo che dobbiamo...scendere.
    Sappiamo che esiste una rete sottorranea, ma non ne conosciamo la disposizione, la storia e cosa ben più importante: l'accesso.

    Spiega mostrando un sorriso che è un misto tra il mortificato e lo sconsolato. Per la sua grande avventura divina, in verità, conosce troppi pochi dettagli.
    Stavamo cercando qualche informazione in più in merito.
    Magari una guida esperta come lei, potrebbe aiutarci?

    Tentar non nuoce, e poi se dovesse essere un demone è sicuro che Firion gli piazzerebbe una freccia dritta nel cervello.

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    Se c'era una categoria di persone attorno alla quale Sadwrn preferiva muoversi con cautela, era quella di coloro che non mostravano alcun timore nell'avvicinarsi con noncuranza – anche se al tempo stesso con lentezza – a un gruppo di persone sulla chiara difensiva, oltretuttto armate e pericolose. Ed Ego.
    Solitamente simili atteggiamenti indicavano che gli individui in questione erano: molto potenti, molto fiduciosi nelle proprie capacità di cavarsela in qualche modo, o entrambe le cose. Forti, intelligenti, o a volte solo incoscienti. Forse, si sopravvalutavano. Sadwrn non aveva alcuna intenzione di correre il rischio di verificare senza una ragione più che valida.

    Ego e Firion gli chiesero chi fosse, cosa volesse, e cosa volesse da loro. Il Worren aveva sperato di poter guadagnare un po' di tempo fingendo a propria volta rilassatezza, mostrare di non essere nessuno di rilevante – per quanto possibile oramai in quel posto. Avrebbero potuto spacciarsi per semplici viaggiatori intenti a fare una pausa, se necessario, e lasciare che si allontanasse da sé.
    Firion, in compenso, si presentò. A Sadwrn non rimase che osservare e ascoltare. All'apparenza sembrava un essere umano vicino all'età di Benimaru, ma con i capelli e gli occhi molto più chiari, come quelli di un Worren – o di alcuni, almeno.

    « Il mio nome è Garmin Pathfinder!
    Sono una guida esperta - anche io da poco al servizio della Hush: molto piacere! »

    Sadwrn non dovette fingere sorpresa. Fece rimbalzare lo sguardo da Garmin a Firion, e da Firion ancora a Garmin. Stessa gilda, ma non si conoscevano? Gli altri membri non venivano avvertiti dell'arrivo di nuove leve?
    Garmin allungò il braccio per una stretta di mano. Sadwrn tese il proprio di rimando.
    « Se c'è una meta che volete raggiungere, vi condurrò ovunque mi richiediate. »

    Il Worren corrugò le sopracciglia. Come poteva sapere che erano in cerca di qualcosa? Che fosse stato inviato dalla gilda di Firion in previsione della spedizione? Se sì, perché non lo avevano avvertito?
    Garmin era apparso contento di apprendere del guerriero, qualunque fosse la ragione.

    « Firion? » disse, nascondendo in un nome una domanda implicita: “possiamo fidarci?”

    Io sono Ego
    Si presentò invece il teologo.
    Ha un tesserino per dimostrarlo, per caso?
    Sadwrn annuì in approvazione, le braccia serrate davanti al petto.
    In verità non abbiamo una meta precisa. Sappiamo solo che dobbiamo...scendere.
    Sappiamo che esiste una rete sottorranea, ma non ne conosciamo la disposizione, la storia e cosa ben più importante: l'accesso.

    Continuò tuttavia Ego.
    Stavamo cercando qualche informazione in più in merito.
    Magari una guida esperta come lei, potrebbe aiutarci?


    Il Worren si ritrovò prima ad aggrottare le sopracciglia e al tempo stesso, contro ogni principio dell'anatomia, guardare il compagno con occhi strabuzzati, per poi scuotere brevemente il capo e cercare supporto emotivo in Nobunaga con un'espressione di contenuto stupore.

    Si trattenne dal sospirare, e con un sorriso felino disse, « Piacere di conoscerti! Io sono Sadwrn. »

    SadwrnStato fisico: Perfetto
    Stato mentale: Diffidente, perplesso.
    Energia: 95/100
    Passive: Mind-Fuck Alert, Trick Detector, Conoscenza della Flora del Presidio Occidentale, Scurovisione
    Equipaggiamento: Kuwa (Zappa – Arma Bianca)
     
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    « Il mio nome è Garmin Pathfinder!
    Sono una guida esperta - anche io da poco al servizio della Hush: molto piacere! »


    Oh! Beh questo era senza dubbio... imbarazzante. Certamente non avrei fatto una bella figura né con i miei compagni di viaggio né con il nuovo arrivato, dimostrando di non riconoscere un gildante.

    Ha un tesserino per dimostrarlo, per caso?
    « Firion? »

    Come era lecito aspettarsi, i dubbi si levarono prima nelle menti e poi nelle parole degli avventurieri. Io avrei fatto lo stesso al loro posto ovviamente, ma...

    « La nuova gilda è troppo giovane... al momento siamo ancora in piena fase di allestimento.
    Potrei garantire per i gildanti provenienti dagli Aviatori, ma gli Hush riuniscono al loro interno tante persone appartenenti a più gilde - e non solo. »


    Scossi il capo palesando il mio dispiacere per non esser stato d'aiuto, ma era la verità: riorganizzare un così elevato numero di persone richiedeva molto tempo: dovevano essere istituiti ruoli, gerarchie, compiti, doveri... un tempo nel quale la gilda non poteva certo permettersi di restare ferma ed inattiva. Ecco perché alcuni di noi avevano libertà di muoversi ed operare, nel frattempo.

    « Avremo modo di fare la nostra conoscenza direttamente sul campo. »

    Sorrisi, cercando di essere il più conciliante possibile. Il campo di battaglia era in fin dei conti il miglior modo per comprendere l'affidabilità di un compagno d'avventure!

    « Se c'è una meta che volete raggiungere, vi condurrò ovunque mi richiediate. »

    Ed il nuovo arrivato sembrava pronto giunto nel posto giusto al momento giusto. Forse qualcuno dei miei compagni aveva riferito della mia nuova missione e lui era stato inviato in supporto?

    In verità non abbiamo una meta precisa. Sappiamo solo che dobbiamo...scendere.
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    Stavamo cercando qualche informazione in più in merito.
    Magari una guida esperta come lei, potrebbe aiutarci?


    Ego introdusse dunque subito il problema, alla ricerca di un aiuto di cui avevamo enormemente bisogno.

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    si presentò l'uomo in toga, muovendo un cenno col capo
    Ha un tesserino per dimostrarlo, per caso?

    « Firion? »

    Mentre il Teologo si voltava a controllare le reazioni del Lanciere, e il Worren -che gli aveva stretto la mano senza ancora rivelargli il suo nome- annuiva per esprimere il proprio consenso a quella richiesta di identificazione, la Guida spalancò un po' gli occhi color miele in un'espressione spiazzata, evidente e cristallino segnale che non avesse minimamente preso in considerazione l'eventualità che qualcuno potesse dubitare della sua parola e del suo ruolo.

    jpg
    « . . . »

    Tuttavia, il nuovo arrivato non protestò a quei legittimi dubbi, e -reclinando la testolina bionda da una parte- parve anzi riflettere sulla faccenda per qualche istante... almeno finché il giovanotto dalla pelle color caffellatte non intervenne, spezzando una lancia in suo favore.
    E guadagnandosi un sorriso splendente per quello.

    « La nuova gilda è troppo giovane... al momento siamo ancora in piena fase di allestimento.
    Potrei garantire per i gildanti provenienti dagli Aviatori, ma gli Hush riuniscono al loro interno tante persone appartenenti a più gilde - e non solo. »

    spiegò Firion, sorridendo a sua volta, con l'ottimismo che hanno le persone gentili
    « Avremo modo di fare la nostra conoscenza direttamente sul campo. »

    In verità non abbiamo una meta precisa. Sappiamo solo che dobbiamo...scendere. Sappiamo che esiste una rete sotterranea, ma non ne conosciamo la disposizione, la storia e cosa ben più importante: l'accesso.
    subentrò il Profeta, intavolando la situazione con un sorriso tra il mortificato e lo sconsolato
    Stavamo cercando qualche informazione in più in merito. Magari una guida esperta come lei,
    potrebbe aiutarci?


    Nel sentirsi interpellato, l'Esploratore si riscosse, e con lo spensierato entusiasmo che sembrava così di casa sul suo faccino, si affrettò a rassicurare l'afflitto.

    « Ma certo, Signor Ego! Aiutare è proprio il motivo per cui sono qui:
    come Guida Esperta e come Tuttofare della Hush! »


    « Piacere di conoscerti! Io sono Sadwrn. »

    « Oh, il piacere è tutto mio, Signor Sadwrn! »

    Adocchiando con un lampo di curiosità infantile i tratti felini del Worren, Garmin gli rivolse un sorrisone, e si inchinò educatamente in segno di saluto: sembravano delle persone molto gentili, e certamente sarebbe stato divertente viaggiare insieme a loro... se solo fosse riuscito a trovare un modo per dimostrare di essere davvero una Guida come diceva.

    Così, il biondino riprese ad arrovellarsi, e trasalì appena nel momento in cui un'intuizione gli attraversò lo sguardo, e il sorriso gentile e rilassato tornò ad illuminargli il viso imberbe quando -infilando la mano in una tasca interna della giacca e frugandovi per qualche secondo- si lasciò andare a una risatina nervosa.

    jpg« Tesserino, eh? No, non mi hanno dato niente del genere. »
    rispose candidamente, porgendo però al gruppetto un foglio piegato in quattro
    « Però, il Signor Quarion -che mi pare di aver capito sia un responsabile- mi ha fatto questo autografo con dedica quando gli ho detto che aveva davvero dei bei capelli! Non so se può valere qualcosa... »

    Garmin prese a grattarsi la nuca un po' in imbarazzo, lasciando a tutti e quattro i suoi interlocutori il tempo di esaminare il foglio di carta che -una volta aperto- avrebbe rivelato nella parte alta -scritto in piccolo- la dicitura "A Garmin Pathfinder", e poi la scritta "Quarion Galanodel" artisticamente smarmellata su tutta la pagina, vergata ad inchiostro rosa shocking, con sinuosi svolazzi e ghirigori, non lesinando affatto su cuoricini e stelline.
    ...e firmata nell'angolo in basso a destra dall'impronta impressa con un bacio da labbra ben disegnate e colorate da un voluttuoso rossetto scarlatto.

    Quando la situazione si fu stabilizzata, e l'autografo venne restituito e riposto nella propria giacca, Garmin batté le mani con entusiasmo per richiamare l'attenzione del gruppetto; poi, con tono allegro, cominciò una presentazione degna di una Guida turistica Esperta.


    « In qualità di vostro Cicerone, vi do il benvenuto nella città di Kisnoth, capitale del Pentauron, chiamata anche "la Grande Dama" e soprannominata "l'Eterna". »
    tutte ovvietà, sebbene sarebbe stato lecito per i Nativi chiedersi che accidenti fosse un "cicerone"
    « Il suo particolare appellativo pare legarsi ad una leggenda che vuole la metropoli ciclicamente fulcro di un mai precisato cataclisma, da cui -ad ogni era- essa torna a rinascere dalle proprie fondamenta... ma questo fatto potrebbe essere solo un modo di mitizzare la particolare urbanistica della zona. »
    levando il ditino verso il cielo con fare da maestrino, Garmin proseguì la lezioncina
    « La Kisnoth in cui ci troviamo, è infatti quella più superficiale: man mano che si scende nel sottosuolo, è possibile accedere ai resti degli insediamenti precedenti. »

    Certo, a dirlo così sembrava incredibilmente facile, ma c'erano da superare il sistema fognario, le ragnatele di cunicoli, le monumentali catacombe... ma Garmin era un tipo ottimista e fiducioso nella Provvidenza, perciò era sempre fermamente convinto che -in un qualche modo- sarebbe andato tutto bene.

    « È credenza di alcuni che sotto la Capitale ci siano un'infinità di altre Kisnoth, perciò... se quel che dovete fare è "scendere", ci aspetta un bel tour del mistero nelle profondità! »
    esclamò con tono spensierato, giungendo le mani in un gesto allegro
    « Non è sicuro che sia così, perché i passaggi segreti sono... beh, per l'appunto, segreti, ma dovrebbero esserci meccanismi di accesso nei tre più illustri edifici della città: il Palazzo delle Ninfe, il Palazzo della Spada, e il Mausoleo della Famiglia Reale. Potremmo investigare uno di questi posti, per cominciare! »

    Angolo del Quest Master - Turno 4

    Altro turno di semplice interazione: dovete solamente decidere se seguire il PNG o meno.

    Per quanto riguarda la scadenza, dovete postare entro il: 20 Maggio, ore 23:59.
    In caso di ritardi o domande, basta comunicarlo in privato alla QM. Enjoy!

     
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    Kisnoth


    Per Ego è tutta una questione di vibrazioni e disegni divini.
    Ad esempio, l'orecchino di giada, reliquia casualmente venuta in suo possesso, tra altri milioni di persone, gli ha aperto la strada per una serie di scoperte e ricerche riguardanti il suo destino e quello del Presidio Ovest. Un caso? Ovviamente no, è il disegno divino.
    L'orecchino, appunto, tramite la veggente gli ha lasciato un messaggio criptico, scendere nelle profondità di una città sconosciuta. E chi trovano in territorio straniero? Una guida.
    Questa non è una congiura, questo è il disegno divino. E ne sente forte la vibrazione che gli sfiora la pelle. Sta facendo quello che va fatto perchè va fatto per soddisfare il disegno ultimo della divinità. Lo sa.
    Se poi la guida è un demone e li mangerà tutti, cosa che potrebbe anche essere reale e probabile, bhè, vorrà dire che quello è il disegno divino.
    Firion purtroppo non è in grado di riconoscere la guida per quanto questa sia in possesso di un lasciapassare dell'Ambasciatore dell'Est. Ovviamente Ego non lo conosce di persona, ma ha sentito parlare della sua esistenza da Nobunaga ed altri nobili del Presidio Ovest.
    Si lascia guidare dalle vibrazioni e decide di dar credito alla strana guida. Ascolta l'interessante descrizione della storia della città ed annuisce. Nei suoi studi teologici ci sono svariati esempi di "cicli" a partire da quelli di continua rinascita e reincarnazione, sino a passare alle dodici porte della rigenerazione della religione Onton-Wan che non sono altro che una metafora della continua distruzione della città Imperiale. Una religione-storia, la loro, molto interessante.
    La positività della guida lo pervade, sorride il santone osservando i colleghi, speranzoso e ritrovare in loro il medesimo senso di avventura e perfezione. Forse non è proprio così, ma continua.
    Nobile Pathfinder siamo nelle sue mani, se sono quelli i luoghi più probabili da esplorare, ci consigli pure quello che conosce meglio.
    Ripensando alla storia dell'Orecchino, raccimola le poche informazioni che ha. Intriso di una magia oscura, stemperata da una "neutra" il tutto spento nella distruzione dell'isola di Berjaska. L'orecchino, però, veniva utilizzato durante i rituali della famiglia, forse questa informazione potrebbe esser utile alla guida.
    In una delle tre costruzioni, per caso, si tenevano dei rituali mistici? Forse potrebbe essere più conforme alle nostre ricerche.
    Non sente la solite forte vibrazione, ma magari è qualcosa da cui iniziare. Si aggrappa al suo bastone in attesa dei propri compagni e dell'inizio di questa nuova avventura.

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    « Ma certo, Signor Ego! Aiutare è proprio il motivo per cui sono qui:
    come Guida Esperta e come Tuttofare della Hush! »


    Il giovane Garmin confermò dunque di essere l'uomo giusto, nel posto giusto, al momento giusto!
    Vista la scarsa conoscenza di tutti i presenti riguardo il Presidio Centrale, unita alla mancanza di intuizioni su come proseguire -a dire il vero, iniziare- la nostra avventura, il suo arrivo si poté definire a dir poco provvidenziale.

    « Però, il Signor Quarion -che mi pare di aver capito sia un responsabile- mi ha fatto questo autografo con dedica quando gli ho detto che aveva davvero dei bei capelli! Non so se può valere qualcosa... »

    Oh! Beh, questo era sicuramente un ottimo bigliettino da visita. L'Ambasciatore era una delle persone più influenti del semipiano, non un nome che uno sprovveduto avrebbe potuto usare a cuor leggero per cercare di ingannare qualcuno. Mi premurai di consultare rapidamente il foglio in questione, avendo cura di non risultare troppo diffidente. E... , quello rispecchiava piuttosto fedelmente lo stile che Quarion avrebbe impiegato in un suo eventuale autografo. Lo reputai autentico con un certo grado di fiducia, ecco.

    « Non è sicuro che sia così, perché i passaggi segreti sono... beh, per l'appunto, segreti, ma dovrebbero esserci meccanismi di accesso nei tre più illustri edifici della città: il Palazzo delle Ninfe, il Palazzo della Spada, e il Mausoleo della Famiglia Reale. Potremmo investigare uno di questi posti, per cominciare! »

    A seguito di una interessante ed appassionata introduzione alla storia Kisnoth, a conferma delle meritevoli conoscenze del giovane avventuriero, giunsero infine anche delle proposte. Certo non sapeva fornirci una direzione convinta, ma aveva indubbiamente ristretto la cerchia da intero presidio a tre edifici. Un notevole passo in avanti!

    Nobile Pathfinder siamo nelle sue mani, se sono quelli i luoghi più probabili da esplorare, ci consigli pure quello che conosce meglio.
    In una delle tre costruzioni, per caso, si tenevano dei rituali mistici? Forse potrebbe essere più conforme alle nostre ricerche.


    Il primo a prendere la parola fu Ego, il quale -evidentemente convito e rassicurato- decise di riporre la scelta al consiglio della nostra guida. Una saggia decisione sicuramente, in mancanza di idee; affidarsi al caso avrebbe comportato il rischio di notevoli perdite di tempo.
    Interessante lo spunto in merito ai rituali mistici...

    « Se dovessi scegliere una delle tre proposte, credo prediligerei il Mausoleo della Famiglia Reale. Chi meglio di loro potrebbe custodire il segreto sulla storia di Kisnoth? »

    Pur non avendo alcun appiglio a cui far riferimento decisi di esprimere comunque una mia considerazione, seppur di poco conto: sarebbe stato ingiusto scaricare completamente la responsabilità sui miei compagni di viaggio senza tentare nemmeno di collaborare.

    « Però forse proprio per questo motivo sarebbe troppo banale e prevedibile... al loro posto, nasconderei l'ingresso altrove.
    Tu cosa ne pensi, Garmin? »


    In sostanza... sì, concordavo con Ego in merito all'accogliere il sicuramente più ponderato suggerimento della guida.

    Mana: 110%
    Riassunto delle passive possedute:
    • Maestro d'arme: capacità di usare con maestria qualsiasi arma.
    • Filo incantato: legame magico che gli permette di richiamare a se le sue armi.
    • Volontà del Guerriero: power-up del 50% a forza, +10% mana e +50% destrezza (NB: con le armi indosso gli consente semplicemente di avere un'agilità normale nonostante il peso, se disarmato rappresenta a tutti gli effetti un +50%)
    • Percezione: auspex di tipo radar
    • Volontà Eroica: mindfuck-alert + trick detector

    Equipaggiamento: (immagine)
    • Arco Lungo + 10 frecce
    • Lancia Lunga
    • Spada ad una mano
    • Ascia Monopenne
    • Morningstar
    • Pugnale [x2]
    • Armatura Completa
    • Scudo piccolo
    • Unguento di Rendalim
     
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